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Tutta la Pallamano che vuoi.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> dell’Handball - <strong>Febbraio</strong> 2018<br />
Proprietà<br />
Federazione Italiana<br />
Giuoco Handball<br />
Stadio Olimpico<br />
00135 Roma<br />
Tel: 06-87975901<br />
Fax: 06-87975913<br />
Pubblicazione<br />
Telematica Mensile<br />
Iscrizione Tribunale Civile<br />
di Roma 30/2012 del<br />
13.02.2012<br />
Direttore Responsabile<br />
Marcello Festa<br />
Redazione<br />
Matteo Aldamonte<br />
Sabrina Alessio<br />
Consiglio Federale<br />
Pasquale Loria<br />
Stefano Podini<br />
Gianni Cenzi<br />
Flavio Bientinesi<br />
Gian Luca Brasini<br />
Andrea Guidotti<br />
Anna Maria Lattuca<br />
Fabrizio Quaranta<br />
Stanislao Rubinetti<br />
Massimo Petazzi<br />
Marcello Visconti<br />
SOMMARIO<br />
04 <strong>Il</strong> progetto scuola<br />
dopo Marano<br />
06 Ritorno alle<br />
origini<br />
08 Viaggio nel Tempio<br />
10 Fotogallery:<br />
Final8 Femminile<br />
12 Fuoricampo:<br />
Thomas Bortoli<br />
14 <strong>Il</strong> futuro chiama<br />
Segretario Generale<br />
Adriano Ruocco<br />
Vice Segretario Generale<br />
Daniele Sonego<br />
Collegio Revisori dei Conti<br />
Michele Turato<br />
Olimpia Formisano<br />
Renato Vicinanza<br />
Fotografie<br />
Isabella Gandolfi; Riccardo<br />
Badolato; Vanni Caputo;<br />
Riccardo Di Biase;<br />
foto Giuffrida; Claudio Atzori;<br />
Fulvia Ticci; Archivio FIGH;<br />
Pallamano Trieste; Mario<br />
Gherlenda.<br />
3
Dal Veneto alla Sicilia, i MIUR hanno certificato centinaia squadre iscritte<br />
ai Giochi Sportivi Studenteschi. I dati stanno riposizionando la<br />
pallamano tra le discipline più praticate nelle scuole dell’obbligo<br />
<strong>Il</strong> Progetto Scuola dopo<br />
Marano<br />
di Marcello Festa<br />
C’era una volta il Progetto Scuola della FIGH: un tantissimi anche gli istruttori che insegnavano<br />
incredibile volano di affiliazioni e praticanti. Era la pallamano nelle scuole, uno sfavillante pullulare<br />
di attività e talenti da far invidia ai cugini<br />
un gioiellino che veniva puntualmente lustrato<br />
e sfoggiato ogni quattro anni quando c’era da transalpini. Tutto bello, straordinario, gratificante,<br />
solo che poi, nel passaggio dalla Scuola<br />
rinnovare le cariche Federali, rafforzare la leadership<br />
e consolidare il potere.<br />
all’Attività Agonistica come per incanto quel<br />
Sulla carta si contavano centinaia di Istituti gioiellino si appannava perdendo valore fino a<br />
Scolastici dove la pallamano più che uno sport scomparire…<br />
era una Religione, uno stile di vita! Sulla carta Per fortuna la Favoletta, per anni abilmente<br />
erano migliaia gli scolari che si alternavano tra i raccontata e rendicontata, è stata finalmente<br />
banchi e il 40x20, un autentico Eldorado. Erano smascherata e, ripuliti i registri (e non solo…),<br />
10
si è deciso di ripartire da zero facendo per la<br />
Scuola e nelle scuole qualcosa di serio e vero.<br />
<strong>Il</strong> primo passaggio della Nuova Governance è<br />
stato quello di affidare al vice presidente Gianni<br />
Cenzi la responsabilità ed il coordinamento del<br />
Nuovo (vero) Progetto Scuola, la CNA e il Ministero<br />
(MIUR) hanno fatto il resto. Dopo due anni<br />
di necessario rodaggio il Progetto Scuola della<br />
FIGH è definitivamente decollato, i numeri ora<br />
cominciano a confermare la bontà dell’idea e,<br />
soprattutto, a premiare il nuovo corso federale.<br />
Per quanto non ancora completamente metabolizzato<br />
dal Movimento, solo all’apparenza<br />
complesso nella sua applicazione (requisito<br />
imprescindibile per l’approvazione ministeriale)<br />
i dati che cominciano ad affluire presso l’ufficio<br />
competente sono in alcuni casi sbalorditivi.<br />
Dal Veneto alla Sicilia, i MIUR hanno certificato<br />
centinaia squadre di Pallamano iscritte ai Giochi<br />
Sportivi Studenteschi.<br />
I dati, non ancora definitivi, stanno riposizionando<br />
la pallamano tra le discipline più praticate<br />
nelle scuole dell’obbligo, circostanza questa<br />
che non si registrava da anni. <strong>Il</strong> risultato ha, poi,<br />
una doppia valenza perché da una parte il numero<br />
crescente di praticanti allarga la base dei<br />
possibili atleti/appassionati, dall’altra rafforza<br />
l’immagine del movimento agli occhi del CONI<br />
il cui piano di trasformazione, già avviato con<br />
la creazione del nuovo ente “Sport & Salute”,<br />
ha proprio nella diffusione scolastica uno dei<br />
principali indici di gradimento; per le Federazioni<br />
Sportive Nazionali, mettere in risalto i dati di<br />
contatto e di operatività col mondo della scuola<br />
sarà condizione necessaria per l’assegnazione<br />
di incentivi/contributi.<br />
Step successivo, in vista del prossimo anno<br />
scolastico, sarà quello di rendere ancora più<br />
adeguato e fruibile il regolamento tecnico che<br />
ha evidenziato, in qualche caso, poca attinenza<br />
con il lavoro proposto nelle stesse fasce di età<br />
dell’Attività Promozionale Federale, ma a questo<br />
sta già lavorando la Commissione Nazionale<br />
Allenatori.<br />
11
Ritorno alle OR<br />
Nel 50° anno della Pallamano<br />
italiana e della Serie A1,<br />
la Final8 di Coppa Italia<br />
(giunta alla 33ma edizione)<br />
sarà assegnata a Trieste<br />
nello splendido scenario del<br />
Pala Chiarbola, quello che è<br />
da molti considerato come<br />
il salotto buono della pallamano<br />
italiana, di certo uno<br />
degli impianti con maggiore<br />
tradizione e fascino. Un<br />
dato renderà, poi, ancora<br />
più avvincente la tre giorni<br />
triestina: 6 delle 8 squadre<br />
qualificate alla Final8 di<br />
Coppa Italia hanno vinto<br />
il trofeo almeno una volta<br />
nella loro storia…. Insomma,<br />
numeri e tradizione<br />
alla mano, ci si appresta a<br />
vivere una delle edizioni<br />
più incerte, affascinanti della<br />
manifestazione tricolore<br />
ed il fatto che la Final8 del<br />
Cinquantenario si disputi<br />
a Trieste, a casa del club<br />
più titolato del movimento,<br />
sarà poi motivo di grande<br />
orgoglio per tutti i partecipanti.<br />
Toccherà al Pressano<br />
mettere in palio il trofeo<br />
conquistato l’anno passato<br />
in finale contro Bolzano tra<br />
4<br />
lo stupore generale ma con<br />
tanto merito. <strong>Il</strong> tabellone è<br />
da brividi, soprattutto sul<br />
lato opposto opposto ai<br />
campioni in carica dei trentini<br />
di Dumnic. A sinistra<br />
si disputeranno due derby<br />
ad alta tensione, uno di<br />
marca altoatesina tra Bolzano<br />
e Bressanone e l’altro<br />
tutto pugliese, il remake<br />
della Finale Scudetto della<br />
passata stagione, tra Conversano<br />
e Acqua&Sapone<br />
Junior Fasano. A differenza<br />
dell’edizione conversanese<br />
quando, per tutta una serie
IGINI<br />
di combinazioni (non c’era<br />
il girone unico) si ritrovarono<br />
dalla stessa parte del<br />
tabellone Bolzano, Conversano<br />
e Fasano lasciando<br />
presagire (sbagliando) una<br />
finale anticipata, in quest’edizione<br />
– tenuto conto del<br />
rendimento offerto in campionato<br />
– ci sarà poco da<br />
scherzare anche sul fronte<br />
opposto; Pressano e Cassano<br />
Magnago sono, infatti,<br />
da considerare tra le favorite<br />
al successo finale senza<br />
dimenticare i padroni di<br />
casa del Trieste che vantano<br />
nella propria bacheca ben<br />
sei Coppe Italia vinte tra il<br />
1987 e il 2002 … Roba per<br />
palati fini, allora, merito<br />
di un campionato che ha<br />
rimescolato carte ed equilibri,<br />
regalato soddisfazioni<br />
e riservato anche qualche<br />
boccone amaro anche a chi<br />
ha gioito nella passata stagione.<br />
L’abbinamento nei<br />
quarti è allora assai intrigante<br />
anche in questa parte<br />
del tabellone perché si troveranno<br />
di fronte Cassano<br />
Magnago e Trieste da una<br />
parte e Pressano e Fondi<br />
5<br />
dall’altra. Grande pallamano<br />
ma non solo. Ad arricchire<br />
la tre giorni triestina<br />
anche incontri, momenti<br />
di confronto che stimoleranno<br />
e accenderanno<br />
l’operatività dei club sempre<br />
più convinti del fatto che la<br />
stagione del Cinquantenario<br />
abbia anche segnato in<br />
maniera definitiva la storia<br />
di un Movimento che stanco<br />
di guardarsi alle spalle,<br />
al passato, ha soltanto voglia<br />
di guardare al futuro e<br />
crescere. Buona Pallamano<br />
a Tutti!
Viaggio nel TEMPIO<br />
di Matteo Aldamonte<br />
Fact and figures. Terminologia molto mainstream<br />
per dare un contesto a numeri e Pallamano italiana e non una sede qualsia-<br />
a considerare Trieste come “la” città della<br />
avvenimenti di un contesto. Fatti e cifre, per si.<br />
tradurla più o meno fedelmente. Ecco: la Peraltro ai record da quelle parti sono piuttosto<br />
abituati. Mettete via i 17 Scudetti per<br />
Coppa Italia a Trieste è una di quelle cose<br />
che merita un approfondimento da fact and una volta – anche lì, nessuno come loro – e<br />
figures. Perché è nel tempio della Pallamano<br />
italiana: il Chiarbola, come lo chiamano sono 6, tutte vinte tra il 1987 e il 2002. La<br />
pensate alla Coppa Italia: in bacheca ce ne<br />
a nord-est. Perché arriva nel 50° anno della sostanza non cambia: nessuno come Trieste.<br />
FIGH e alla vigilia dello stesso, speciale<br />
compleanno per la realtà del Presidente di Certo, poi c’è l’attualità. E allora il titolo lo<br />
sempre, Giuseppe Lo Duca. Insomma, per ha portato con sé in pullman e lo ha rimesso<br />
in gioco il Pressano, che ha vinto<br />
più di un motivo che porta, inevitabilmente,<br />
12
due degli ultimi tre trofei messi in palio tra<br />
gli uomini. Coppa Italia e Supercoppa, da<br />
febbraio a dicembre. <strong>Il</strong> 2018 della Dumnic-band?<br />
Indimenticabile.<br />
Ma il <strong>2019</strong> potrebbe essere altra storia. O<br />
meglio: potrebbe essere terreno di rivalsa,<br />
di riscatto per chi, soprattutto in Coppa<br />
Italia, scivola, frena, rallenta da troppo<br />
tempo. Non Fasano, campione d’Italia, e<br />
che, anzi, in questa competizione raccoglie<br />
discretamente bene. Forse in misura<br />
maggiore Conversano, tornata ai vertici,<br />
ma lo scorso anno fuori in semifinale e poi<br />
battuta all’ultimo atto dei Play-Off Scudetto.<br />
Sicuramente Bolzano, da tre anni<br />
consecutivi finalista e da tre anni sistematicamente<br />
battuta.<br />
<strong>Il</strong> Pala Chiarbola, poi, avvolgerà tutto nella<br />
sua atmosfera magica. Pubblico (tanto)<br />
competente. I campioni del passato sugli<br />
spalti. Qualcuno – come Tarafino – in<br />
panchina. Qualcun altro – come Di Marcello<br />
– in cuffia con Sportitalia. È la Final8<br />
del ritorno al girone unico. È la Final8 delle<br />
piazze storiche, come Fondi, Cassano Magnago<br />
e Bressanone, le prime due anche<br />
le uniche a non aver mai alzato il trofeo al<br />
cielo in passato tra le contendenti. Motivo<br />
in più per sognare in grande, nei tre giorni<br />
in cui tutto può accadere. Giocatori fantastici<br />
e dove trovarli. Ci vediamo al Chiarbola.<br />
13
FOTOGALLERY: FINAL8 FEMMINILE (ODERZO, FEBBRAIO <strong>2019</strong>)
FUORICAMPO di Sabrina Alessio<br />
Thomas Bortoli<br />
Sognando Abalo
Nome: Thomas<br />
Cognome: Bortoli<br />
Classe: 2002<br />
Ruolo: terzino<br />
Segni particolari: campione<br />
in erba<br />
Ciao Thomas, ti conosciamo<br />
per le tue prodezze in<br />
campo e per l’autorevolezza<br />
con cui, ad appena 17 anni,<br />
calchi i campi della SerieA1.<br />
Come ti descriveresti con<br />
tre parole?<br />
TB: Intrapendente, divertente<br />
e sportivo.<br />
Sportivo e studente. Che<br />
scuola frequenti?<br />
TB: Studio per diventare manutentore<br />
aeronautico. Una<br />
scelta fatta per caso, grazie<br />
al suggerimento di un amico,<br />
che si é trasformata in una<br />
passione. E’ un percorso che<br />
prevede molti laboratori e<br />
pochi libre, ottimo per me, e<br />
ora che sono al terzo di cinque<br />
anni posso dire che mi<br />
sta prendendo molto.<br />
Ci descrivi la tua giornata<br />
tipo?<br />
TB: La mia sveglia suona alle<br />
7.00. <strong>Il</strong> tempo di prepararmi<br />
e sono sull’autobus che mi<br />
porta a scuola a Gallarate.<br />
Le lezioni iniziano alle 8.30<br />
e finiscono alle 14.30. Generalmente<br />
alle 16.00 sono a<br />
casa e, dopo aver mangiato<br />
qualcosa, ho un po’ di tempo<br />
libero. Uno sguardo ai social<br />
network, un po’ di Playstation<br />
e relax. La sera é dedicata<br />
agli allenamenti con il<br />
mio club, Cassano Magnago.<br />
I ritmi del week-end, ovviamente,<br />
sono scanditi dagli<br />
impegni di campionato: che si<br />
sia in trasferta o al Palatacca<br />
la mia concentrazione é sulla<br />
pallamano.<br />
Mi parlavi di social e la cosa<br />
non mi sorprende in quanto<br />
tu sei appieno un rappresentante<br />
dei millenials.<br />
Qual é il tuo social network<br />
preferito? E come lo usi: sei<br />
piú follower o ti piace condividere?<br />
TB: Sicuramente il mio preferito<br />
é Instagram. Sulla fruizione,<br />
condivido sí, ma non<br />
tantissimo. Mi appassiona<br />
seguire storie e profili.<br />
E allora svelaci i tre profili<br />
che segui di più’.<br />
TB: Tre profili, casualmente,<br />
“pallamanocentrici”:<br />
- Luc Abalo<br />
(@lucabalo19);<br />
- Uwe Gensheimer<br />
(@uwegensheimer)<br />
- Nikola Karabatic<br />
(@nikolakarabatic44)<br />
(ndr, rispivamente 135.4k,<br />
214.9k e 323.2k followers)<br />
Tre profili e, soprattutto, tre<br />
giocatori non da poco. Se tu<br />
potessi rubare ad ognuno<br />
di loro una caratteristica,<br />
quale sarebbe?<br />
TB: Tre campioni eccezionali.<br />
Ad Abalo, il mio preferito,<br />
ruberei l’elevazione; a Gensheimer<br />
il tiro e a Karabatic<br />
la visione di gioco.<br />
Veri idoli per campioni in<br />
erba come te. Hai il sogno<br />
di cimentarti in uno dei<br />
loro campionati?<br />
TB: <strong>Il</strong> sogno é il campionato<br />
francese. Nessuna squadra in<br />
particolare, il livello é altissimo.<br />
La Francia é stata anche teatro<br />
di una delle tue prime<br />
apparizioni con la maglia<br />
azzurra ai Mediterranean<br />
Handball Championship di<br />
Parigi. Uno dei tanti viaggi<br />
che hai già fatto da sportivo.<br />
TB: Si, e ne conservo un carissimo<br />
ricordo. Una quarta<br />
piazza importante ed emozionante.<br />
Con la Pallamano<br />
sono stato già in tanti posti:<br />
Marocco, Portogallo, Romania,<br />
Georgia. Ovviamente<br />
l’esperienza di Tbilisi la ricorderò<br />
per sempre. Un momento<br />
indimenticabile: quando<br />
abbiamo vinto, quasi non<br />
ci credevo. Ma in generale é<br />
stato bellissimo fuori e dentro<br />
il campo di gioco.<br />
Come sono i momenti “fuoricampo”<br />
con la Nazionale?<br />
TB: C’é molta armonia. A<br />
Tbilisi ricordo grandi serate<br />
di quiz e cruciverba di gruppo.<br />
Hai amici tra i tuoi compagni<br />
di squadra?<br />
TB: Molti in effetti. Sia in<br />
nazionale - Davide Pugliese,<br />
Giovanni Nardin, Umberto<br />
Bronzo e Oliver Martini, solo<br />
per fare alcuni nomi - che nel<br />
Cassano Magnago. <strong>Il</strong> dopo<br />
partita con Stefano Bassanese,<br />
Gabriele Saitta e Massimiliano<br />
Possamai sono quasi<br />
d’obbligo!
IL FUTURO CHIAMA<br />
di Matteo Aldamonte<br />
Tanto da lavorare, ma con<br />
obiettivi ben chiari e un talento<br />
grezzo da impreziosire.<br />
L’Italia U17 porta con sé buone<br />
sensazioni dopo il 6° posto<br />
con cui, nella sua prima esperienza<br />
in campo internazionale,<br />
ha chiuso i Campionati<br />
Mediterranei dell’Handball<br />
a Port Said (Egitto). Vittorie<br />
contro Marocco, Emirati Arabi<br />
e Tunisia, oltre a un quarto<br />
di finale giocato alla pari con<br />
il Montenegro, poi finalista,<br />
hanno rappresentato le note<br />
liete – almeno in termini di risultati<br />
– della squadra guidata<br />
in panchina dal DT Riccardo<br />
14<br />
Trillini e da coach Giuseppe<br />
Tedesco.<br />
Non moltissimo, per la verità,<br />
il lavoro alle spalle di questa<br />
selezione, passata per una serie<br />
di raduni estremamente allargati<br />
e arrivata alla sua versione<br />
finale pochi giorni (e allenamenti)<br />
prima di Port Said. Ma<br />
gli obiettivi, come detto, sono<br />
chiari: gli Europei U18 dell’estate<br />
2020, in cui l’Italia avrà<br />
il chiaro intento di salvarsi, di<br />
evitare la retrocessione in 2^<br />
Divisione secondo la difficile,<br />
ma anche estremamente stimolante<br />
formula della Federazione<br />
Europea.
“<strong>Il</strong> risultato finale non ci ha<br />
soddisfatti appieno – ha detto<br />
Riccardo Trillini –, ma il 6°<br />
posto è il giusto esito di quanto<br />
la squadra ha mostrato nel<br />
corso del torneo. Siamo consapevoli<br />
che dovremo lavorare<br />
di più rispetto alla generazione<br />
che ha preceduto questi ragazzi,<br />
poiché l’esperienza di questo<br />
biennio è da considerarsi<br />
inferiore e anche dal punto di<br />
vista tecnico andranno migliorati<br />
e rivisti alcuni aspetti”.<br />
Individualità interessanti sono<br />
emerse in campo. “Positiva la<br />
difesa, anche per effetto della<br />
antropometria dei giocatori<br />
selezionati, ma questo non è<br />
bastato per dare sempre vita<br />
ad un adeguato gioco veloce,<br />
sul quale dovremo lavorare<br />
in futuro e che non abbiamo<br />
potuto affinare in precedenza a<br />
causa del poco tempo avuto a<br />
disposizione”, ha commentato<br />
ancora Trillini. “Questo gap<br />
da colmare dovrà necessariamente<br />
portarci ad intensificare<br />
la preparazione per arrivare<br />
pronti agli Europei U18 del<br />
2020, dove l’obiettivo è ottenere<br />
la permanenza nella prima<br />
divisione. Potranno sicuramente<br />
esserci anche degli<br />
innesti – ha concluso il DT –,<br />
già a partire dagli assenti qui<br />
in Egitto: su tutti Bortoli, che<br />
in questo organico è un giocatore<br />
in grado di fare la differenza<br />
e che avrebbe garantito<br />
senz’altro un validissimo aiuto<br />
in attacco”.<br />
13