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2.<br />
3.<br />
4.<br />
la disabilità era nettamente<br />
ridotto (quindi meno disabilità)<br />
con una differenza<br />
statisticamente significativa<br />
(P>0,001) mentre nell’altro<br />
gruppo il punteggio era rimasto<br />
più o meno stabile<br />
il punteggio allo Schober<br />
test (che indica la flessibilità<br />
lombare) era nettamente<br />
aumentato (quindi più movimento<br />
a livello della lombare)<br />
passando da un valore<br />
medio di 19 cm a 22,3.<br />
Anch’esso in modo statisticamente<br />
significativo.<br />
Il punteggio del dolore alla<br />
VAS era nettamente diminuito<br />
con un valore medio<br />
di 0,7 (contro il valore di<br />
6,7 all’inizio dello studio).<br />
Anche questa volta la differenza<br />
si è mostrata essere<br />
statisticamente significativa.<br />
Il numero di giorni in cui<br />
sono stati usati gli analgesici<br />
è stato nettamente inferiore .<br />
(4 giorni contro 35 nel gruppo<br />
che non indossava intimo<br />
di lana)<br />
Conclusioni<br />
Lo studio indica chiaramente<br />
che le persone con lombalgia<br />
aspecifica che indossano intimo<br />
di lana hanno: un netto miglioramento<br />
nella flessibilità della<br />
colonna lombare, una notevole<br />
riduzione del dolore nonché una<br />
riduzione del livello di disabilità,<br />
rispetto a coloro che non indossano<br />
intimo di lana. Queste<br />
differenze sono statisticamente<br />
significative ossia non dettate<br />
dal caso. La capacità di mantenere<br />
il calore degli abiti di lana<br />
è nettamente superiore rispetto<br />
alla fibra sintetica, aggiungono<br />
gli Autori, per cui sono in grado<br />
di ridurre la tensione e la rigidità<br />
muscolare e in tal modo riducono<br />
il dolore e aumentano la flessibilità<br />
della colonna. Questo si<br />
riflette nel consumo di analgesici<br />
che infatti viene ridotto.<br />
Considerazioni dell’Autore<br />
E’ quasi commovente l’impegno<br />
dei colleghi turchi nel dimostrare<br />
l’efficacia di un mezzo fisico<br />
( calore) che, praticamente, tutti<br />
gli addetti ai lavori conoscono.<br />
fitness & health<br />
Forse rimarrebbero stupiti nel<br />
sapere che già gli antichi romani<br />
(circa 2000 e rotti anni fa e non<br />
ieri l’altro) utilizzavano delle<br />
sottovesti (subucula) di lana per<br />
mantenere il corpo e i muscoli<br />
caldi. Per non parlare dell’uso<br />
del calore negli impianti termali.<br />
Forse avevano già intuito che<br />
la lana scaldando maggiormente<br />
il corpo riduceva il dolore<br />
lombare? Bhe direi proprio di<br />
si. Del resto, a quell’epoca, gli<br />
abiti sintetici non esistevano ancora<br />
;-)<br />
Comunque è da dire che in seguito<br />
a una breve ricerca su Pub<br />
Med digitando le parole lana e<br />
mal di schiena vengono fuori<br />
solo 6 articoli e solo uno, il loro,<br />
ha studiato e mostrato scientificamente<br />
questa,ovvia, associazione.<br />
Che dire quindi? Un<br />
plauso ai colleghi turchi :-)<br />
1)Dixon A, Owen-Smith BD, Harrison<br />
RA, Clin Trials J, 4 (1972) 16.<br />
2) Kiyak E The impact of wool in the<br />
patients with chronic non-specific<br />
low back pain. Coll Antropol. 2012<br />
Jun;36(2):623-6.<br />
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ANNO II • NUMERO III • marzo-aprile 2019