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All’improvviso Noi domande... di adozione

Cosa caratterizza un “buon” genitore? Il potere generare, il potere concepire biologicamente, non è garanzia di adeguate competenze genitoriali; un “buon” genitore fa spazio al proprio figlio, mettendosi da parte, anteponendo i bisogni del bambino ai propri; si pre-occupa nel senso che si occupa del bambino, del suo benessere, prima di ogni altra cosa. Il “Buon genitore” è colui che non sa a priori sul proprio figlio, che non smette mai di interrogarsi, di mettersi in discussione, di rimanere in una posizione di ascolto e di conoscenza continua, seppur trasmettendo sicurezza e solidità affettiva. Adoptare nella lingua latina significa “scegliere, domandare”; questo lavoro testimonia che alla domanda di adozione, seguiranno tante successive domande, che nascono durante il percorso adottivo, accompagnando la creazione di un legame meraviglioso. Il testo è frutto dell’esperienza e del racconto di genitori adottivi. A cura di Sara Bertorotta e Luigia Giallombardo

Cosa caratterizza un “buon” genitore? Il potere generare, il potere concepire biologicamente, non è garanzia di adeguate competenze genitoriali; un “buon” genitore fa spazio al proprio figlio, mettendosi da parte, anteponendo i bisogni del bambino ai propri; si pre-occupa nel senso che si occupa del bambino, del suo benessere, prima di ogni altra cosa. Il “Buon genitore” è colui che non sa a priori sul proprio figlio, che non smette mai di interrogarsi, di mettersi in discussione, di rimanere in una posizione di ascolto e di conoscenza continua, seppur trasmettendo sicurezza e solidità affettiva.
Adoptare nella lingua latina significa “scegliere, domandare”; questo lavoro testimonia che alla domanda di adozione, seguiranno tante successive domande, che nascono durante il percorso adottivo, accompagnando la creazione di un legame meraviglioso.

Il testo è frutto dell’esperienza e del racconto di genitori adottivi.

A cura di Sara Bertorotta e Luigia Giallombardo

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All'improvviso noi_Layout 1 24/07/2019 16:31 Pagina 5<br />

Presentazione<br />

Ho letto tutto d’un fiato, senza riuscire a darmi delle pause e<br />

con un coinvolgimento crescente, queste pagine de<strong>di</strong>cate alla narrazione<br />

<strong>di</strong> chi ha deciso, scelto e infine adottato.<br />

In quanto Giu<strong>di</strong>ce togato <strong>di</strong> un Tribunale per i Minorenni, la<br />

mia prima riflessione con il consueto habitat mentale dei giu<strong>di</strong>ci,<br />

è stata <strong>di</strong> tipo “valutativo”. Ho pensato con sod<strong>di</strong>sfazione che tutte<br />

le coppie che hanno scelto <strong>di</strong> narrare la loro storia adottiva hanno<br />

interiorizzato l’idea che “genitori adottivi” si <strong>di</strong>venta passo dopo<br />

passo, perché l’<strong>adozione</strong> è un percorso complesso. La semplicità<br />

e l’autenticità dei racconti però, mi hanno sollecitato al contempo<br />

una <strong>di</strong>mensione emotiva intensa: ho sentito risuonare dentro <strong>di</strong> me<br />

la gioia, l’amore, la sofferenza, i dubbi, le paure <strong>di</strong> chi ha sperato<br />

<strong>di</strong> potere adottare, <strong>di</strong> chi ha adottato, <strong>di</strong> chi attende.<br />

Mi sono occupata per tanti anni <strong>di</strong> selezione delle coppie aspiranti<br />

all’<strong>adozione</strong> e <strong>di</strong> abbinamento dei bambini <strong>di</strong>chiarati in stato<br />

<strong>di</strong> adottabilità e la sofferenza <strong>di</strong> chi attende, spera <strong>di</strong> essere scelto<br />

mi è sempre stata presente. Anche rescindere il “legame” <strong>di</strong> un bambino<br />

con la famiglia <strong>di</strong> origine è una decisione <strong>di</strong>fficile e sofferta.<br />

Il giu<strong>di</strong>ce minorile ha compiti ardui, che impegnano giorno<br />

dopo giorno la sua professionalità e la sua umanità, <strong>di</strong>mensioni<br />

che inevitabilmente si intrecciano tra loro.<br />

Dott.ssa Antonina Pardo,<br />

Giu<strong>di</strong>ce presso il Tribunale per i Minorenni <strong>di</strong> Palermo<br />

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