G // MTB - Tra Alpi Marittime e Langhe
TOP 20 TRA ALPI MARITTIME E LANGHE 8 guide con gli itinerari più belli per scoprire il territorio tra le Alpi Marittime e le Langhe. La collana "Top20 tra le Alpi Marittime e Langhe" è realizzata nell'ambito del "FEASR Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale - PSR 2014/2020" da Aree Protette Alpi Marittime in collaborazione con Unione Montana Valli Mongia Cevetta Langa Cebana Alta Valle Bormida, Unione Montana Valli Monregalesi, Unione Montana Alta Val Tanaro, Unione Montana Alpi Marittime e con il supporto di Piemonte Outdoor.
TOP 20 TRA ALPI MARITTIME E LANGHE
8 guide con gli itinerari più belli per scoprire il territorio tra le Alpi Marittime e le Langhe.
La collana "Top20 tra le Alpi Marittime e Langhe" è realizzata nell'ambito del "FEASR Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale - PSR 2014/2020" da Aree Protette Alpi Marittime in collaborazione con Unione Montana Valli Mongia Cevetta Langa Cebana Alta Valle Bormida, Unione Montana Valli Monregalesi, Unione Montana Alta Val Tanaro, Unione Montana Alpi Marittime e con il supporto di Piemonte Outdoor.
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MOUNTAIN BIKE<br />
<strong>Tra</strong> <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong><br />
e <strong>Langhe</strong><br />
G
Coordinamento generale<br />
Aree Protette <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong><br />
www.areeprotettealpimarittime.it<br />
Partner<br />
Unione Montana Valli Mongia Cevetta Langa Cebana Alta Valle Bormida<br />
Unione Montana Valli Monregalesi<br />
Unione Montana Alta Val Tanaro<br />
Unione Montana <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong><br />
Coordinamento tecnico<br />
SEAcoop stp<br />
Testi<br />
Irene Borgna<br />
Referenze fotografiche<br />
Foto di Irene Borgna<br />
e di Alessandro Beltrame (pp.17 ↓, 64→), Cristina Bertolino (p.62), Piero Borgna<br />
(pp.6, 39↓, 45←, 54, 56←↓, 81↓), Marco Contarino (pp.30, 32→↑), Renato Dadone (p.64↓),<br />
Renzo Dirienzi (pp. 63↓, 64↑), Nino Faramia (p.89↓), Emanuele Gallo (pp.14←, 36, 68↓,<br />
70, 74→, 75), Erminio Meroni (pp.63↑, 66), Laura Monteleone (pp.72, 73), Ormea Outdoor<br />
& Mountain Biking (pp.67,68↑, 69, 71), Ormea Outdoor & Mountain Biking (pp.76, 77, 78,<br />
79), Fabrizio Parola (pp.34, 35), Simona Parola (p. 12), Monica Ponti (pp.31↑, 32↓→, 33),<br />
Augusto Rivelli (p.13), superenduro.com (pp. 80, 82←, 83), Nanni Villani (p.18↓)<br />
In copertina: In discesa nel Bosco delle Navette © Ormea Outdoor & Mountain Biking<br />
Cartografia (scala 1:50.000)<br />
Fraternali Editore<br />
Direzione artistica e progetto grafico<br />
Bottini comunic@zioni visive + Volume1 visual design<br />
Stampa<br />
L'Artistica Savigliano (Cn), Edizione 2019
SOMMARIO<br />
4<br />
8<br />
11<br />
12<br />
16<br />
21<br />
26<br />
30<br />
34<br />
38<br />
42<br />
46<br />
50<br />
54<br />
58<br />
62<br />
67<br />
72<br />
76<br />
80<br />
84<br />
88<br />
92<br />
96<br />
Il territorio<br />
Note tecniche<br />
Gli itinerari<br />
01 // Granfondo <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong><br />
02 // Granfondo Marguareis Bike Valle Pesio<br />
03 // Granfondo Marguareis Bike Valle Tanaro<br />
04 // Colle di Tenda – Rifugio Don Barbera<br />
05 // Via di Teit<br />
06 // Colle delle Goderie<br />
07 // Fontana Cappa<br />
08 // Lago di Pianfei<br />
09 // Baita del Monte Pigna<br />
10 // Monte Moro<br />
11 // Bealera del Diavolo<br />
12 // Colle della Navonera<br />
13 // Landandè<br />
14 // Balconata di Ormea<br />
15 // Bric Mindino<br />
16 // Anello del Rio Nivorina<br />
17 // Enduro di Priero<br />
18 // Anello del Forte di Ceva<br />
19 // <strong>Tra</strong>versata Sale – Saliceto<br />
20 // Anello delle Sorgenti del Belbo<br />
Approfondimenti<br />
3
IL TERRITORIO<br />
4<br />
GLI ITINERARI PIÙ BELLI PER SCOPRIRE E VIVERE<br />
IL TERRITORIO TRA LE ALPI MARITTIME E LE LANGHE<br />
Venti itinerari in provincia di Cuneo, dall’Alta Langa alle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong>,<br />
dalle colline alle <strong>Alpi</strong>, dalle strade bianche ai sentieri: una collezione<br />
eterogenea di percorsi che rende conto della ricchezza e della varietà che<br />
il territorio offre, stuzzicando la curiosità e la voglia di esplorare dei biker.<br />
Ce n’è per tutte le stagioni, le gambe e per tutte le doti tecniche, per chi ama<br />
le traversate e per chi preferisce gli anelli, per i passisti e per i kamikaze<br />
della discesa, per chi fa della bici il mezzo adatto per coniugare sport,<br />
bei panorami e interessi storico-culturali. Dove possibile, lo stesso giro ha<br />
due versioni, in modo da accontentare sia chi preferisce perdere quota<br />
gradualmente sulle strade sterrate sia chi ama divorare dislivello sui sentieri.<br />
Per ogni escursione sono specificati lo sviluppo, il dislivello e la difficoltà.
↑ Nei dintorni delle Sorgenti<br />
del Belbo<br />
↓ <strong>Tra</strong>verso prima di raggiungere<br />
le Collette sopra Piaggia (Briga<br />
Alta), sullo sfondo il Mongioie<br />
5<br />
I percorsi permanenti delle tre granfondo attraversano i territori di altrettante<br />
aree protette: rispettivamente il Parco delle <strong>Alpi</strong> Liguri e il Parco naturale<br />
del Marguareis (Marguareis Bike alta Valle Tanaro), il Parco naurale<br />
del Marguareis (Marguareis Bike Valle Pesio) e il Parco naturale delle <strong>Alpi</strong><br />
<strong>Marittime</strong> (Granfondo <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong>).<br />
Anelli faticosi, tecnici, bellissimi, di ampio respiro e di grande soddisfazione,<br />
ciascuno con un carattere e un paesaggio specifici: la Marguareis Bike<br />
delle <strong>Alpi</strong> Liguri incanta per gli spazi aperti e i crinali panoramici affacciati<br />
sulla riviera; la granfondo della Valle Pesio stupisce e conquista per il fascino<br />
discreto dei suoi boschi di pregio, fra borgate e radure; la Valle Gesso propone<br />
una media montagna tutta da scoprire affacciata sui 3000 metri delle cime<br />
del Massiccio dell'Argentera.<br />
La Valle Tanaro propone due gioielli. Si sale dalla media all’alta valle lungo<br />
la traversata della Balconata di Ormea, percorso che nasce come mezzacosta
6<br />
escursionistico di collegamento fra antiche borgate, tra castagneti e piloni<br />
votivi – qui descritto con alcune varianti per renderlo più pedalabile e<br />
si esplora l’altissima valle con l’anello del Rio Nivorina, che raggiunge<br />
la strada militare Limone-Monesi partendo dalla piccola frazione di Upega<br />
per scendere su sentiero in mezzo ai larici, fra alpeggi e aperti panorami.<br />
Là dove bassa Valle Tanaro, Valle Mongia e Val Casotto si incontrano, lì passa<br />
il bel circuito del Monte Mindino – un percorso super panoramico interamente<br />
su sterrate consigliato a chi vuole iniziare a dedicarsi al cicloalpinismo. Una facile<br />
traversata intermodale (Sale-Saliceto) prevede il rientro in treno e conduce<br />
alla scoperta dell'ancora poco battuto territorio della Langa cebana. L'Anello<br />
del Forte di Ceva permette di apprezzare il panorama sui colli e sulle <strong>Alpi</strong> che<br />
si apre appena a monte della città. L’anello delle Sorgenti del Belbo spinge<br />
l'esplorazione ai confini con la Liguria, con un circuito agevole adatto a famiglie<br />
di pedalatori. Completa il carnet l’itinerario più marcatamente discesistico<br />
del libretto: il famoso Enduro di Priero, consigliato a chi ha buone gambe e<br />
ottime capacità di guida su single track da scorrevoli a molto impegnativi.<br />
Il monregalese è ben rappresentato dal circuito rosa del Landandè<br />
– con partenza e arrivo dal santuario di Vicoforte e nel mezzo laghetti<br />
artificiali, crinali panoramici, siti archeologici –, dalla Bealera del diavolo –<br />
facile itinerario nei boschi adatto per principianti, e dal circuito del Lago<br />
di Pianfei, che strizza l’occhio ai discesisti con una salita facile e una divertente<br />
discesa su sentiero tecnico. Salendo di quota, si compie un lungo giro<br />
intorno al Monte Alpet che passa per la Colla della Navonera e si conquistano<br />
due belvedere di tutto rispetto – la Baita Monte Pigna, con un anello<br />
cicloescursionistico adatto a chi vuole iniziare a cimentarsi con le discese<br />
su sentiero naturale, e il Monte Moro, dove si può optare per una discesa<br />
tranquilla su sterrata o per una variante adrenalinica a piacere sui single-track<br />
del bike park di Frabosa.
← Panorama sull'alta Valle Pesio<br />
da borgata Baudinet, lungo<br />
la Granfondo Marguareis Bike<br />
↑ Palinatura permanente lungo<br />
il percorso della Granfondo<br />
Marguareis Bike<br />
↓ Verso il Colle del Prel<br />
7<br />
Ai piedi della Bisalta, l’anello di Fontana Cappa tocca due splendidi belvedere<br />
fra Boves e Peveragno ed è adatto a un pubblico ampio grazie ai due rientri<br />
proposti: su strada bianca e su di un lungo e divertente sentiero.<br />
La Valle Vermenagna propone due percorsi di carattere diverso e di soddisfazione<br />
garantita: la classicissima traversata in quota Limone-Monesi dal Colle di Tenda<br />
fino al rifugio Don Barbera e la Via di Tèit, traversata di media montagna dove<br />
si respira l’aria di una civiltà alpina appena scomparsa. Fra Valle Gesso e<br />
Val Vermenagna, il Colle delle Goderie chiude l’elenco delle proposte,<br />
con un percorso interamente pedalabile fra Roaschia a Vernante che segue<br />
la doppia formula per discesisti e per “sederi in sella”.<br />
Gli itinerari proposti spaziano per quota, dislivelli, difficoltà, panorami e tipologia<br />
di bici consigliata. Il messaggio è chiaro: non si tratta di togliere la sete di mtb,<br />
ma al contrario di stimolare l’appetito a 360° con un menu ricco, che costituisce<br />
una pregiata selezione di eccellenze ciclistiche riservate alle ruote grasse.
NOTE TECNICHE<br />
8<br />
// SCALA DELLE DIFFICOLTÀ TECNICHE<br />
Vengono separate le valutazioni della difficoltà fisico/atletica e della difficoltà<br />
tecnica di un percorso. Per descrivere l'aspetto di impegno fisico si indicano<br />
il dislivello in metri e il dislivello in chilometri. Le difficoltà tecniche complessive<br />
di ciascun itinerario sono indicate secondo le sigle convenzionali adottate dal CAI:<br />
TC (turistico): percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole,<br />
di tipo carrozzabile.<br />
MC (ciclisti di medie capacità tecniche): percorso su sterrate con fondo<br />
poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo<br />
compatto e scorrevole.<br />
BC (per ciclisti di buone capacità tecniche): percorso su sterrate molto<br />
sconnesse e accidentate o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso,<br />
ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo<br />
naturale (per esempio gradini di roccia o radici).<br />
OC (ciclisti di ottime capacità tecniche): percorso su sentieri dal fondo<br />
molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli anche<br />
instabili (per esempio grossi ciottoli non fissati al terreno) oppure di ostacoli<br />
compositi e in rapida successione, che richiedono grande precisione di guida,<br />
buone doti di equilibrio e ottime capacità di conduzione a bassa velocità, senza<br />
peraltro la necessità di dover applicare tecniche trialistiche.<br />
EC (ciclisti di eccellenti capacità tecniche): percorso su sentieri caratterizzati<br />
da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo<br />
trialistico, ottime doti di equilibrio e di destrezza.
000a<br />
Prima destinazione<br />
Altre informazioni turistiche<br />
Seconda destinazione<br />
Altre informazioni turistiche<br />
Terza destinazione<br />
Altre informazioni turistiche<br />
0000 m 0:00 h<br />
0000 m<br />
0:00 h<br />
0000 m 0:00 h<br />
9<br />
// SEGNALETICA VERTICALE E ORIZZONTALE<br />
La segnaletica verticale, definita con una legge regionale, è costituita dalle ormai<br />
note paline con frecce direzionali o placchette bianco/rosse. La segnaletica<br />
orizzontale è costituita da tacche segnavia bianco/rosse affiancate. In terreni<br />
aperti, ovvero dove sia difficile realizzare la segnaletica orizzontale, si ricorre<br />
a paletti segnavia in legno sui quali sono riportate le tacche bianco/rosse.<br />
Sempre su terreni aperti, ma rocciosi o detritici che non consentono<br />
il posizionamento dei paletti, si ricorre ai cosiddetti “ometti”, piccoli cumuli<br />
di pietre accatastate che indicano il percorso da seguire (purtroppo sempre<br />
più spesso costruiti dagli escursionisti per i motivi più disparati...).<br />
Alcuni itinerari (le tre granfondo e il percorso rosa del “Landandè”) hanno<br />
una segnaletica permanente dedicata.<br />
// SCORCIATOIE<br />
Causano solo danni: velocizzano l’erosione del suolo da parte delle acque<br />
meteoriche, distruggono flora che potrebbe impiegare anni a ricrescere (ammesso<br />
che ci riesca), complicano l’orientamento e l’individuazione del sentiero corretto,<br />
fanno fare molta più fatica sia in salita che in discesa, trasformando comodi sentieri<br />
a tornanti in ripidissime tracce; tutto per guadagnare qualche minuto: evitiamo<br />
di percorrerle!<br />
// DESTRA E SINISTRA<br />
Quando non specificato diversamente, nelle descrizioni dei percorsi destra e<br />
sinistra sono riferite al senso di marcia. Negli altri casi ci si riferisce alla destra o<br />
sinistra idrografica (od orografica) di un vallone. La destra idrografica corrisponde<br />
alla nostra destra quando ci poniamo con la schiena rivolta alla sorgente del corso<br />
d’acqua e guardiamo nella direzione in cui scorre l’acqua (verso l’ipotetica foce).
10<br />
// TEMPI DI PERCORRENZA<br />
I tempi di percorrenza indicati si riferiscono a ciclisti medi, non assidui<br />
frequentatori dei sentieri di montagna. Si tratta sempre e comunque di tempi<br />
indicativi che ciascuno potrà modificare in base al proprio allenamento e<br />
alle proprie capacità.<br />
// QUOTE<br />
Le quote sono prevalentemente tratte dalla cartografia di Fraternali editore.<br />
Ove non presenti nemmeno su altra altra cartografia disponibile, le quote sono<br />
ricavate con strumentazione satellitare (GPS) corretta con dati cartografici<br />
di elevazione. La misura delle quote è comunque soggetta a errore e deve essere<br />
considerata indicativa.<br />
// SOCCORSO ALPINO<br />
In Italia il numero telefonico da chiamare è il numero unico per le emergenze 112,<br />
al quale bisognerà specificare che stiamo richiedendo soccorso in montagna.<br />
Se disponete di un ricevitore GPS, segnatevi le coordinate del luogo in cui serve<br />
soccorso (spesso per telefonare occorre spostarsi anche di molto) e comunicatele<br />
alla centrale operativa.<br />
Memorizzate quante più informazioni possibili sul tipo di incidente (dinamica,<br />
numero di persone coinvolte, età, tipo di ferite o traumi) in modo da poter<br />
rispondere alle domande dell’operatore.<br />
In assenza di copertura telefonica, e in mancanza di mezzi di comunicazione più<br />
efficienti (telefoni satellitari, radio PMR446), il segnale di soccorso che dovrebbe<br />
essere riconosciuto internazionalmente è costituito da 6 impulsi ottici o acustici<br />
in un minuto (distanziati di 10 secondi uno dall’altro) seguiti da un minuto<br />
di pausa. Chi riceve il segnale di soccorso, deve rispondere con 3 impulsi ottici<br />
o luminosi (uno ogni 20 secondi) intervallati da un minuto di pausa.<br />
Nel caso dobbiate interagire con l’elicottero del soccorso, due braccia alzate<br />
indicano una richiesta di aiuto o un “si” in risposta a una domanda; un solo<br />
braccio alzato indica che non serve aiuto o un “no”.<br />
Nel caso venga inviato l’elicottero per il soccorso, sappiate descrivere le condizioni<br />
meteo locali ed individuate, se possibile, una zona per l’atterraggio lontana<br />
da cavi sospesi, ben visibile dall’alto, ampia (non devono esserci ostacoli alti<br />
come alberi o pali in un raggio di 100 m), preferibilmente sopraelevata e con fondo<br />
solido. Posizionatevi ai margini del luogo prescelto per l’atterraggio, con il vento<br />
alle spalle e le due braccia alzate verso il cielo per indicare la necessità di soccorso.<br />
Se avrete scelto un luogo adatto, l’elicottero vi atterrerà davanti. Allontanate<br />
chiunque dal luogo prescelto per l’atterraggio. Sarà sempre e comunque il pilota<br />
a decidere se e dove atterrare.
GLI ITINERARI<br />
11<br />
Colle di Tenda, nei pressi<br />
del Forte Alto e del Forte Centrale
12<br />
//01<br />
GRANFONDO<br />
ALPI MARITTIME
Splendido anello per cicloescursionisti<br />
dalla buona gamba e buone doti<br />
tecniche tutto in crescendo: in bellezza<br />
del percorso, in spettacolarità<br />
degli scorci che si aprono sulle borgate<br />
e sulle cime delle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong>,<br />
in soddisfazione per chi pedala.<br />
Superata la prima sezione interamente<br />
su strada asfaltata, l’itinerario si sviluppa<br />
prevalentemente su sterrate e sentieri piacevoli<br />
e divertenti, che permettono di scoprire angoli<br />
sorprendenti della Valle Gesso e prospettive<br />
insolite per chi è abituato a frequentarla<br />
in auto o a piedi. Il percorso, che incrocia<br />
spesso le asfaltate, si presta a essere<br />
personalizzato e accorciato a piacere. L’anello<br />
è interamente indicato con una segnaletica<br />
apposita che affianca quella ordinaria<br />
(il simbolo della Granfondo <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong><br />
inscritto in un quadrato, dove il vertice colorato<br />
di rosso indica la direzione giusta),<br />
in modo da poter essere seguito anche senza<br />
Gps. Consigliatissimo dalla tarda primavera<br />
fino all’autunno (maggio – ottobre), il percorso<br />
della Granfondo lascerà incantati anche<br />
i pedalatori più esigenti con la discesa dal Colle<br />
della Lausa: 63 tornantini scorrevoli nel bosco<br />
di abeti che chiudono alla grande il circuito.<br />
← In salita sui tornantini<br />
della Lausa<br />
↑ La centrale idroelettrica<br />
“L. Einaudi”di Entracque e<br />
la diga della Piastra<br />
dalla frazione di Esterate<br />
→ LA CENTRALE<br />
IDROELETTRICA<br />
“L. EINAUDI”<br />
Gli impianti idroelettrici<br />
dell’alta Valle Gesso sono<br />
costituiti da due dighe,<br />
una a quasi 2000 m<br />
(Chiotas) l’altra a poco più<br />
di 900 m (Piastra) e<br />
dal Lago della Rovina<br />
(1535 m), posto<br />
tra i due sbarramenti.<br />
I tre bacini sono collegati<br />
da chilometri di tubature<br />
sotterranee nelle quali<br />
l’acqua nei giorni e<br />
nelle ore di maggior<br />
richiesta di energia scende<br />
a far girare le turbine<br />
nella centrale,<br />
completamente scavata<br />
nella roccia. Negli altri<br />
periodi, sfidando la forza<br />
di gravità, l’acqua<br />
del Lago della Piastra<br />
viene ripompata a monte<br />
e stoccata nel Lago<br />
del Chiotas.<br />
13
14<br />
→ IL PARCO NATURALE<br />
ALPI MARITTIME<br />
Il Parco naturale delle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong> è<br />
un'area protetta che si estende su<br />
una superficie di 28.455 ettari, ripartita<br />
su tre valli (Gesso, Stura, Vermenagna)<br />
e cinque comuni (Aisone, Entracque,<br />
Roaschia, Valdieri, Vernante). Il suo cuore<br />
è il Massiccio Cristallino dell'Argentera,<br />
che ospita a soli 50 km dal mare i ghiacciai<br />
più meridionali delle <strong>Alpi</strong>. Gemellato da<br />
30 anni con il Parc National du Mercantour<br />
con il quale confina, dal 2016 fa parte<br />
insieme al Parco naturale del Marguareis<br />
delle Aree Protette delle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong>.<br />
// 0 1<br />
GRANFONDO<br />
ALPI MARITTIME<br />
BC+/OC<br />
5:00/5:30 h<br />
40 km ca.<br />
+1350/-1350 m<br />
Entracque (894 m)<br />
Parcheggio nei pressi<br />
della piscina di Entracque<br />
/Centro fondo “Gelas”<br />
(Via del Molino).<br />
← Primo tratto di discesa<br />
su sterrata da Desertetto<br />
↑ Passerella pedonale sul Gesso<br />
// ITINERARIO<br />
Dalla piscina si sale verso la diga fino alla Provinciale per San Giacomo, che si<br />
imbocca a destra in discesa, fino a sfociare sulla SP 22, che si imbocca a sinistra.<br />
Si attraversa il ponte sul Gesso e si prende ancora a sinistra fino in loc. San Lorenzo,<br />
dove si svolta a destra per Desertetto. All'estremità inferiore della piazza<br />
della frazione si prende a sinistra in discesa per poche decine di metri, dopodiché,<br />
al termine di una brevissima rampa in salita, si svolta a sinistra su una strada<br />
sterrata in discesa fino a un bivio dove la si abbandona sulla destra per un’altra<br />
sterrata in traverso. La si abbandona imboccando un sentiero in discesa<br />
sulla sinistra, che immette su una discesa panoramica che solo gli assi della guida<br />
faranno interamente in sella a causa di due brevi sezioni impegnative su roccette.<br />
Raggiunta la SP, la si attraversa per svoltare a destra e raggiungere una passerella<br />
sul Gesso: qui inizia un bel tratto impegnativo in saliscendi nel bosco che si segue<br />
facendo attenzione alle paline e toccando Tetti Arpetta, Tetti Serafìn, Tetti Long,
1096<br />
292 .<br />
San<br />
. Bernardo<br />
1157<br />
Rocca<br />
elvedere<br />
Tetti<br />
Luiset<br />
Cima<br />
del Lausetto<br />
2686 .<br />
1111<br />
1809<br />
Lago del<br />
Lausetto<br />
.<br />
Rocca<br />
Mori<br />
1309<br />
.<br />
Tetto<br />
Tremai<br />
Vallone del<br />
Lausetto<br />
.<br />
Tetti<br />
Tulla<br />
Monte<br />
Ray<br />
.<br />
2318<br />
1566<br />
872<br />
Rocca<br />
Speron<br />
836<br />
Tetti<br />
Taroto<br />
Vallone<br />
. 1638<br />
Gias<br />
d`Alpetto<br />
.<br />
d' Alpetto<br />
.<br />
.<br />
S.Lorenzo<br />
Tetti<br />
837<br />
Perulet<br />
1986<br />
1221<br />
1572<br />
Rocca<br />
del Saut<br />
1402 .<br />
1013<br />
S.P.22<br />
.<br />
1467<br />
.<br />
1369<br />
V a l l o n e S a l t o d e l R a y<br />
Capeta<br />
809<br />
.<br />
Bacino<br />
artificiale<br />
della Piastra<br />
.<br />
881<br />
.<br />
876 Sede<br />
Parco<br />
.<br />
S.Croce<br />
852<br />
LA PR A<br />
899<br />
Centrale<br />
ENEL<br />
1276<br />
1484<br />
.<br />
.<br />
1037<br />
Rocca<br />
Bara Bianca<br />
Bec<br />
Ghincia<br />
900<br />
.<br />
Monte<br />
Corno<br />
. 1505 Punta<br />
di Giaime<br />
.<br />
900<br />
Entracque<br />
Punta della<br />
. Splaiera<br />
948 .<br />
Tetto Airetta<br />
Monte<br />
la Bastia<br />
.<br />
1354<br />
Monte<br />
Lausa<br />
1377<br />
1556<br />
Tetti<br />
Taschet<br />
Punta<br />
Stramondin .<br />
1046<br />
Monte<br />
Viver<br />
.<br />
1033<br />
.<br />
1525<br />
963 .<br />
1110<br />
1219<br />
Passo<br />
di Costabella<br />
1292<br />
Tetti<br />
Violin<br />
Tetti<br />
Dietro<br />
Colletto<br />
1669<br />
.<br />
Rocca<br />
Vanciarampi<br />
. 1713<br />
Rocce della<br />
Scregna .<br />
1850<br />
Punta<br />
Balmarossa<br />
1618<br />
Passo<br />
dei Giorsin<br />
1615<br />
Passo Prato<br />
della Colla<br />
Uia di<br />
S.Lucia<br />
.<br />
1420<br />
.<br />
Caire<br />
dell`Uglia<br />
1458<br />
Passo<br />
del Van<br />
.<br />
1972<br />
9<br />
126<br />
Passo d<br />
Passe<br />
1359<br />
1<br />
Caire<br />
del Lup<br />
2548<br />
.<br />
2485 Punta<br />
. del Limbo<br />
355<br />
2456<br />
Cima della<br />
Vagliotta<br />
Passo Barra<br />
della Vagliotta<br />
Passo<br />
del Limbo<br />
Punta<br />
Chistafort<br />
.<br />
2118<br />
. 1855<br />
Punta<br />
Chistabona<br />
.<br />
1559<br />
Gias del Fiaus<br />
1042<br />
Case<br />
Pra`Trone<br />
1022<br />
Tetti<br />
Grella<br />
980<br />
14. 79 1324 .<br />
. 970 Punta<br />
Barbera<br />
.<br />
Caire<br />
della Truccia<br />
Caire<br />
Cabanas<br />
1542<br />
1515<br />
.<br />
1467<br />
1551<br />
Colle del<br />
Vailetto<br />
.<br />
1<br />
. 441<br />
Tetti<br />
d`Ambrin<br />
S e r r e r a d e i C a s t a g n i<br />
.1144<br />
Tetti<br />
<strong>Tra</strong>versa<br />
Trinita`<br />
1084<br />
Tetti<br />
Prer<br />
B<br />
Cav<br />
1<br />
da dove si torna sulla Provinciale per San Giacomo in corrispondenza<br />
di un casotto dell’Enel. Si svolta a sinistra in discesa e subito dopo a destra<br />
su una strada sterrata che conduce in breve sulla ciclabile asfaltata che si percorre<br />
in salita. Al primo tornante, si devia a destra su un sentiero in saliscendi che<br />
traversa al Campeggio Valle Gesso: qui si traversa ancora sulla destra fino al Ponte<br />
di Burga, attraversato il quale si imbocca sulla sinistra un sentiero con molti bivi<br />
ben segnalati che attraversa la conca di Entracque e riporta sull'asfaltata iniziale,<br />
che si percorre verso sinistra per pochi metri. Quindi si svolta a destra e si risale<br />
lungo le piste da fondo e poi sull'asfalto fino a Esterate, dove si prosegue dritti fino<br />
a ricongiungersi con il tracciato della GTA, che segue il crinale per poi buttarsi<br />
(tratto impegnativo) in discesa verso il Rio Bousset. Dopo il ponte sul rio, si lascia<br />
a sinistra la GTA per raggiungere in breve Trinità, da dove si procede sull'asfalto<br />
in direzione Entracque per ca. 2 km per poi svoltare a destra su sentiero toccando<br />
Tetti Colletta soprano e Sottano per poi prendere ancora a destra per Tetti Violìn.<br />
Qui si imbocca la sterrata che traversa con percorso impegnativo fino alle Gorge<br />
della Reina, a Colletto Stramondin e al Colle della Lausa, da dove si gode<br />
scendendo i 63 tornantini che riportano a Entracque e di lì in breve al punto<br />
di partenza.
16<br />
//02<br />
GRANFONDO<br />
MARGUAREIS<br />
BIKE VALLE PESIO
Se la Granfondo Marguareis Bike fosse<br />
un colore sarebbe senz’altro il verde.<br />
Il verde dei castagneti, delle faggete e<br />
delle maestose foreste di abete bianco<br />
della Valle Pesio all'ombra delle quali<br />
cui si snoda il percorso.<br />
Il verde dei prati della radura di Pian<br />
delle Gorre, dei pascoli della Grangia certosina<br />
di San Michele e della borgata di Baudinet,<br />
tutti luoghi che strapperanno un “ooooh”<br />
di meraviglia. Imperdibile, in particolare,<br />
la discesa su San Michele, dove una sosta è<br />
d’obbligo per godere di un panorama<br />
a 360°, che spazia dalla Bisalta al Massiccio<br />
del Marguareis, alle cime della Gardiola e<br />
del Pigna prima di tuffarsi sulla pianura.<br />
Il percorso ad anello, ben segnalato con paline<br />
“Marguareis Bike” e interamente pedalabile,<br />
tranne pochissimi guadi che solo i samurai<br />
possono permettersi di affrontare in sella,<br />
si svolge principalmente su strade sterrate,<br />
con divertenti traversi, emozionanti discese<br />
su single track e solo due brevi sezioni<br />
di strada asfaltata. La Granfondo, segnalata<br />
in modo permanente, permette di scoprire<br />
sul filo dei mille metri i due versanti della Valle<br />
Pesio: meglio esposto e più abitato il sinistro –<br />
regno del castagno, più ombroso e solitario<br />
il secondo – regno dell’abete bianco.<br />
← <strong>Tra</strong>monto con vista<br />
sulla Bisalta dalla radura<br />
di San Michele<br />
↑ Una delle numerose borgate<br />
lungo il percorso<br />
↓ La Certosa di Santa Maria<br />
in inverno<br />
→ LA CERTOSA<br />
E I CERTOSINI<br />
Nel 1173 i monaci certosini<br />
fondano il primo nucleo<br />
della Certosa: è l'inizio<br />
di un'epoca. I religiosi<br />
dimostrano infatti<br />
di essere non solo votati<br />
alla fede, ma anche capaci<br />
di un'efficace gestione<br />
economica delle proprietà.<br />
Nel corso dei secoli,<br />
la Certosa diventa il cuore<br />
di un fiorente sistema<br />
economico fondato sul<br />
legname, sull’allevamento<br />
e sui prodotti agricoli<br />
esteso dalle grange<br />
dell’alta Valle Pesio, come<br />
San Michele, alle cascine<br />
della pianura.<br />
17
18<br />
→ IL PARCO NATURALE<br />
DEL MARGUAREIS<br />
Il Parco, istituito nel 1978, si estende<br />
sulle due alte valli Pesio e Tanaro e<br />
su due comuni, Chiusa di Pesio e Briga Alta.<br />
A partire dal 2016 fa parte dell’Ente<br />
di Gestione delle Aree protette delle <strong>Alpi</strong><br />
<strong>Marittime</strong>. Ha il suo cuore e il suo simbolo<br />
nel massiccio calcareo del Marguareis,<br />
che ospita uno dei più importanti sistemi<br />
carsici d’Europa. Hot spot di biodiversità,<br />
ospita un’eccezionale varietà di specie<br />
floristiche e faunistiche. Un’ottima<br />
sentieristica permette di scoprire<br />
il Parco con lentezza.<br />
// 0 2<br />
GRANFONDO<br />
MARGUAREIS<br />
BIKE VALLE PESIO<br />
BC/BC+<br />
5:30/6:00 h<br />
40 km ca.<br />
+1500/-1500 m ca.<br />
giugno/ottobre<br />
Vigna, fraz. di Chiusa Pesio<br />
(700 m)<br />
Si lascia l'auto in frazione<br />
Vigna, di fronte all'Albergo<br />
dei Pescatori (monumento<br />
ai caduti).
Sella<br />
Artondù<br />
687<br />
Gias<br />
Pusin<br />
Gias Giraud<br />
1839<br />
Gias<br />
Costa Rossa<br />
sa<br />
Gias<br />
Soprano Pitte`<br />
.2096<br />
Punta<br />
Colletto<br />
.<br />
2028<br />
Bec<br />
Rosso<br />
.<br />
2151<br />
1602<br />
Porta<br />
olletto<br />
Colletto<br />
Mirauda<br />
1929<br />
2114<br />
.<br />
1569<br />
2072<br />
Monte<br />
Jurin<br />
1819<br />
2188<br />
.<br />
.<br />
Bric<br />
della Ciarma<br />
1465<br />
Groppo del Fajet<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Punta<br />
Mirauda<br />
.<br />
1632<br />
Gias 1623<br />
Sottano Pittè<br />
1912<br />
2155<br />
1468<br />
1165<br />
Meschie<br />
Sella<br />
Morteis<br />
.<br />
. 1105<br />
Ponte<br />
delle Borche<br />
1588<br />
Gias<br />
Sottano del Colle<br />
1668<br />
Gias Vaccarile<br />
Cima Sottano<br />
Baban<br />
2149<br />
1176<br />
1523<br />
2064<br />
Colle Vaccarile<br />
2102<br />
Cima<br />
Pravinè<br />
Vallone Pravinè<br />
G L I A G N E L L I<br />
1468<br />
.<br />
1057<br />
1027<br />
.<br />
1339<br />
1270<br />
. 1014<br />
Ponte<br />
dei Roani<br />
La Tourra<br />
.<br />
1643<br />
1610<br />
.<br />
.<br />
Rocca<br />
di Vinchiet<br />
.<br />
.<br />
909<br />
1323<br />
1092<br />
.<br />
Bric<br />
Fusare<br />
.<br />
Testa du Siet<br />
.<br />
Punta<br />
Labiaia Mirauda<br />
.<br />
1427<br />
1971<br />
1008<br />
Pis<br />
del Pesio<br />
1014<br />
Rocche<br />
Nuvolente<br />
1268<br />
Comba Ruscun<br />
1117<br />
1045<br />
1410<br />
1075<br />
Bric<br />
Ciccioni<br />
.<br />
Combe<br />
1034 1162<br />
934<br />
V a l l o n e C r a v i n a<br />
1758<br />
1047<br />
.<br />
1336<br />
1065<br />
904<br />
Tetti<br />
Ciot<br />
.<br />
Rocca<br />
del Castello<br />
.<br />
Bric Bluva<br />
.<br />
Cioma<br />
Villaggio<br />
. Ardua<br />
920<br />
.<br />
Punta<br />
Cima di Beuse<br />
Gias<br />
Fontana<br />
1218<br />
1435<br />
960<br />
Balzo<br />
della Croce<br />
Gias<br />
degli Arpi<br />
.<br />
916<br />
.<br />
1011<br />
Tetti<br />
Caban<br />
1858 .<br />
Tetti<br />
Turtu<br />
S.Bartolomeo<br />
1156<br />
Tetto<br />
Rumianotto<br />
Cascina<br />
Correria<br />
Certosa<br />
di Pesio<br />
1155<br />
812<br />
Croce<br />
del Frate<br />
Parco del Marguareis<br />
843<br />
Rif. Pian<br />
delle Gorre<br />
836<br />
872<br />
918 .<br />
800<br />
866<br />
.<br />
Cascina<br />
Barona<br />
726<br />
.1062<br />
752<br />
865<br />
980<br />
1293 889<br />
1644<br />
950<br />
1032<br />
Monte<br />
. Morondo<br />
806<br />
Cascina<br />
S.Paolo<br />
.<br />
1190 .<br />
Tetto<br />
Cagne<br />
Vigna<br />
868<br />
686<br />
1013<br />
1227<br />
1231<br />
Cascata<br />
del Saut<br />
680<br />
762<br />
968<br />
1279<br />
.<br />
Colletto<br />
Il Pulpito<br />
1038 .<br />
Testa<br />
del Pari<br />
.<br />
.<br />
Salto<br />
.<br />
662<br />
Borgata<br />
Fiolera<br />
762<br />
Rocca<br />
Baussalina<br />
.<br />
.<br />
1048<br />
1104<br />
. 970<br />
Funtanin<br />
.<br />
1370<br />
1341<br />
1270<br />
.<br />
. 1042<br />
.<br />
Giassetto<br />
Prà da Turta<br />
.<br />
Tumbarel<br />
. 1052<br />
. 1957<br />
Punta<br />
Bartivolera<br />
1714.<br />
Croce<br />
di Sestrera<br />
Cappella<br />
dell'Olocco<br />
1228<br />
Borgata<br />
Baudinet<br />
1115<br />
985<br />
1284<br />
Testa del<br />
Grupas<br />
1804 .<br />
1232<br />
Rocca Luchin<br />
Vallone del Cavallo<br />
1466<br />
Fontana<br />
del Mentras<br />
1199<br />
. 793<br />
Testa<br />
della Struna<br />
.<br />
915<br />
Case<br />
Ciordello<br />
810<br />
1055<br />
939.<br />
.<br />
1052.<br />
12<br />
Stalle<br />
Cussa<br />
.<br />
Zucco Alto<br />
1284 .<br />
1450<br />
.<br />
.<br />
1362<br />
1503<br />
Baita<br />
.<br />
Monte Pign<br />
1447<br />
Monte<br />
Pigna<br />
1761 .<br />
Gias Mascarone<br />
Sottano 1582<br />
Gias Mascarone<br />
1655<br />
di Mezzo<br />
La<br />
Gardiola<br />
1884<br />
.<br />
1749 1814 .<br />
. Pon<br />
1505<br />
Cima<br />
Piastra<br />
1858 .<br />
1605<br />
. Baus d' Casino<br />
l' Ula del Cars<br />
1592<br />
1864<br />
1797<br />
Punta<br />
Pellerina<br />
Rifugio<br />
(pr<br />
2097<br />
Colletto<br />
Pellerina<br />
Cima<br />
2017<br />
del Cars<br />
.<br />
2217<br />
2035<br />
Colle di<br />
Serpentera<br />
1652<br />
1798<br />
2101 .<br />
Cima<br />
della Madonna<br />
. 2306<br />
Cima di<br />
San Lorenzo<br />
2085<br />
. Colletto delle<br />
.<br />
Rocche di Serpentera<br />
Vallone di San Bruno<br />
Vallone del Pari<br />
←←↑ Uno dei numerosi guadi<br />
lungo il percorso<br />
Gias Sottano<br />
di←← SestreraBorgata Baudinet in autunno<br />
←←↓ La<br />
1551sterrata nei pressi<br />
Giaset<br />
del Rifugio Pian delle Gorre<br />
← Il single-track fra Pian<br />
delle Gorre e il Vallone del Cavallo<br />
→→→ Borgata Baudinet<br />
in primavera<br />
Valle Sestrera<br />
19<br />
2206<br />
Rio d<br />
Maciap<br />
Pon<br />
2253
20<br />
// ITINERARIO<br />
Dal parcheggio si imbocca la SP 42 in salita, svoltando subito a destra in mezzo<br />
alle case dove si procede lungo la strada principale che diventa subito sterrata e<br />
sale nel bosco, toccando le borgate Rou e Caban. Un brevissimo tratto di asfalto<br />
che si segue a sinistra conduce a un bivio, dove si svolta a sinistra su sterrata<br />
in direzione di San Bartolomeo/Rio dell'Oy. Si passa a monte della borgata Ciot e<br />
si procede in traverso nel bosco toccando la Stalla di Rio dell'Oy Superati un paio<br />
di tornanti in discesa, in prossimità di una curva a sinistra, si imbocca il sentiero<br />
a destra poco prima di Borgata Oy, guadando poco dopo il rio per poi tornare<br />
a pedalare a mezzacosta fino a un successivo bivio sulla destra dove stacca un bel<br />
traverso su sentiero che si ricongiunge alla strada nei pressi di tetti Pela, dove si<br />
incontra per pochi metri l'asfalto che si abbandona in corrispondenza di una curva<br />
a sinistra per imboccare sulla destra un sentiero (passerella di legno) che diventa<br />
strada in prossimità di San Bartolomeo. Da qui si risale la SP 42 fino al piazzale<br />
della Certosa, dove si imbocca a destra l'asfaltata che sale ripida al Villaggio<br />
d'Ardua, che si attraversa imboccando la strada a sinistra. Alla fine della frazione,<br />
si prende la sterrata che in sinistra orografica risale al rifugio Pian delle Gorre. Da qui<br />
si imbocca l'asfalto che si alterna, seguendo le indicazioni, al divertente single-track<br />
in saliscendi che corre parallelo. Lo si lascia sulla destra per la sterrata che sale<br />
regolare fino al Gias del Baus d'l'Ula, dove inizia un lungo traverso fino alla Grangia<br />
certosina di San Michele, che si raggiunge in discesa su uno spettacolare single<br />
track. Si scende fino alla sottostante cascina San Paolo, dove si svolta bruscamente<br />
a destra e si inizia un secondo lungo, umido mezzacosta. Al bivio successivo, si<br />
traversa a destra per raggiungere le borgate di Lavandin, Burdei e Colletto,<br />
da dove si prosegue in direzione di Tetti Baudinet. Da questa panoramica borgata,<br />
per una ripida salita ci si inoltra sotto ai faggi fino a che non si traversa a sinistra<br />
a mezzacosta in direzione della Cappella dell'Olocco per spuntare infine<br />
su una strada asfaltata, che si imbocca a destra in salita per pochi metri fino<br />
a incrociare lo scorrevole single track in discesa che conduce fino alla cappella, che<br />
si supera procedendo dritti per qualche decina di metri su sterrata, imboccando<br />
infine un ultimo sentiero sulla sinistra che perde quota a tornantini sotto ai castagni<br />
e in mezzo ai mirtilli fino a Vigna, da dove si raggiunge il punto di partenza.
03<br />
GRANFONDO<br />
MARGUAREIS<br />
BIKE VALLE<br />
TANARO<br />
21
22<br />
La più bella, la più panoramica, la più<br />
“alpina” delle granfondo descritte<br />
in questo opuscolo: ma anche la più<br />
faticosa e impegnativa, consigliata<br />
solo a biker allenati, pronti a dedicare<br />
un’intera giornata ad assaporare<br />
questo entusiasmante anello<br />
in quota che tocca le province<br />
di Cuneo e Imperia e i Parchi naturali<br />
del Marguareis e delle <strong>Alpi</strong> Liguri.<br />
Oggi segnalata in modo permanente,<br />
la gran fondo della Valle Tanaro è stata definita<br />
nel 2015 “il più bel percorso della Coppa<br />
Piemonte”, con “lunghe salite, scenari<br />
mozzafiato, discese tecniche e divertenti”.<br />
La salita si svolge prevalentemente<br />
su strada sterrata, con brevi tratti di asfalto<br />
e un’impegnativa sezione su mulattiera<br />
a tratti dal fondo molto sconnesso dal Colle<br />
di Garezzo alla vetta del Monte Saccarello.<br />
Le discese sono su strade bianche e su sentieri<br />
indimenticabili per l’ambiente e per il piacere<br />
della guida: imperdibili il “sentiero dei ciechi”,<br />
che scende un tornantino dopo l’altro<br />
su San Bernardo di Mendatica e il single track<br />
finale che conduce fra mirtilli e rododendri<br />
al Colletto delle Salse. La lunghezza<br />
del percorso, l’impegno fisico e le doti tecniche<br />
richieste, oltre alla severità dell’ambiente<br />
alpino, suggeriscono di percorrere l’itinerario<br />
in compagnia.<br />
// 0 3<br />
GRAN FONDO<br />
MARGUAREIS<br />
BIKE VALLE TANARO<br />
BC+/OC<br />
7:00/8:00 h<br />
43 km ca.<br />
+1700 m/-1700 m ca.<br />
giugno/ottobre<br />
Upega , frazione di Briga<br />
Alta (1280 m)<br />
Si posteggia a Upega,<br />
nel parcheggio di fronte<br />
alla Locanda di Upega.<br />
Possibilità di rifornirsi<br />
di acqua in paese prima<br />
della partenza (fontanelle).<br />
→ Si descrive qui<br />
un itinerario con alcune<br />
varianti dovute ai danni<br />
dell’alluvione<br />
del novembre 2016.
5<br />
70<br />
e<br />
.<br />
.<br />
1601<br />
.<br />
1753<br />
1756<br />
1889<br />
1513<br />
.<br />
1897<br />
.<br />
1891<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
2223<br />
.<br />
1956 .<br />
Col de<br />
la Lariée<br />
1651<br />
1899<br />
ivorina<br />
Parco del Marguareis<br />
Poggio del<br />
Lagone<br />
Torrente Giaireto<br />
1519<br />
Case<br />
Vesignana<br />
.<br />
.<br />
Rio Malapula<br />
Piano del<br />
Giaireto<br />
2209<br />
Punta<br />
Farenga<br />
. 2018<br />
Monte .<br />
Tanarello<br />
.<br />
.<br />
1539<br />
1283<br />
1468<br />
2136<br />
Passo<br />
di Tanarello<br />
2040<br />
2094<br />
Monte<br />
Saccarello<br />
Passo<br />
di Collardente<br />
Poggio Pian<br />
di Manzo<br />
. 1856<br />
.<br />
2201<br />
1688<br />
.<br />
1853<br />
Costa Peiron<br />
2034<br />
.<br />
1558<br />
1826<br />
Il Redentore<br />
Madonna<br />
della Neve<br />
. 1851<br />
Cima<br />
Ventosa<br />
1994<br />
Passo<br />
Basera<br />
2164<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
1808<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Bric<br />
Scravaglion<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
. 1262<br />
1736 . .<br />
1836<br />
Margheria<br />
di Loxe<br />
Le<br />
Salse<br />
1612 1561<br />
.<br />
1442<br />
Margheria<br />
Binda<br />
Case<br />
Bavera<br />
. 2015<br />
Punta<br />
Santa Maria<br />
.<br />
2056<br />
.<br />
2138<br />
1549<br />
1816<br />
1752<br />
1512<br />
Verdeggia<br />
1106<br />
1280<br />
1627<br />
1832<br />
Rio Bavera<br />
1644<br />
1419<br />
Costa Simone<br />
Upega<br />
1584<br />
Colletta<br />
delle Salse<br />
1705<br />
Sella della<br />
Valletta<br />
1745<br />
Rio della Pignatta<br />
1823<br />
1633<br />
1664<br />
Rio Tanarello<br />
1629<br />
Rifugio<br />
San Remo<br />
1556<br />
Gola delle<br />
Fascette<br />
Costa Carlon<br />
Passo<br />
della Porta<br />
1785<br />
Rocca<br />
Barbone<br />
1240<br />
Rio Pian Cavallo<br />
Passi<br />
.<br />
1678<br />
1351<br />
1333.<br />
1489<br />
1521<br />
1656<br />
Nerci<br />
Piaggia<br />
1423<br />
.<br />
.<br />
Passo<br />
della Guardia<br />
.<br />
.<br />
.<br />
. Poggio<br />
. Agnelli<br />
1300<br />
Case<br />
Slige<br />
Valcona<br />
Sottana<br />
1404<br />
Valcona<br />
Soprana<br />
2016<br />
1608<br />
1859<br />
1281<br />
Rio Uomo Morto<br />
1893<br />
1448<br />
1658<br />
Passo<br />
di Garlenda<br />
Rocca di<br />
Piano Cavallo<br />
1549<br />
1606<br />
1374<br />
1241<br />
1300<br />
Monesi di<br />
Triora<br />
Cima<br />
Cantalupo<br />
.<br />
Case<br />
Secae<br />
1258<br />
.<br />
1893<br />
Colla<br />
Bassa<br />
Bric<br />
dei Posi<br />
Le<br />
Collette<br />
1319<br />
.<br />
.<br />
Piniella<br />
Soprana<br />
Monesi di<br />
Mendatica<br />
Passo<br />
Frontè<br />
lle<br />
<strong>Alpi</strong> Liguri<br />
1532<br />
1488<br />
1596<br />
1393<br />
Cima<br />
Garlenda<br />
1303<br />
1391<br />
Case<br />
Giabissa<br />
Case<br />
Ferrari<br />
2143<br />
2093<br />
Cima di<br />
Piano Cavallo<br />
.<br />
.<br />
1906<br />
Piano Cavallo<br />
Boschetti Garzo<br />
Costa Sariia<br />
2152 Monte<br />
Fronte'<br />
.<br />
.<br />
1943<br />
1141.<br />
1527<br />
Margheria<br />
Garlenda<br />
.<br />
1896<br />
1606<br />
Bric<br />
dell' Ase<br />
.<br />
1312 1433<br />
Morga<br />
del Pova<br />
. .<br />
1294<br />
1518<br />
1158<br />
1592<br />
1252<br />
.<br />
Cima Omo<br />
dell'Alpetta<br />
2034<br />
Maddalena<br />
Pizzo<br />
Reulfu<br />
Rocca<br />
del Bausu<br />
Parco <strong>Alpi</strong> Liguri<br />
Margheria<br />
Frontè<br />
.<br />
.<br />
1033<br />
Ponte<br />
Tanarello<br />
1324<br />
1800<br />
1039<br />
.<br />
1500<br />
Colle di<br />
Garezzo<br />
Alpe di Cosio<br />
Santa<br />
Maddalena<br />
.<br />
Cima<br />
Caruetta<br />
.<br />
1667<br />
Dova<br />
Soprana<br />
1114<br />
1273<br />
Poggio<br />
Pra Villan<br />
.<br />
.<br />
.<br />
1350 San<br />
Bernardo<br />
.<br />
Case<br />
Penna<br />
.1561<br />
Poilarocca<br />
1700<br />
1554<br />
1488<br />
1334<br />
1139<br />
1109<br />
Rio Tanarello<br />
1222<br />
Costa Pian dei Prati<br />
1485<br />
1558<br />
Rio Sotti<br />
1771<br />
1332<br />
1681<br />
Monte<br />
Cimone<br />
.<br />
1832<br />
.<br />
996<br />
.<br />
1191<br />
Poggio<br />
la Croce<br />
1264<br />
Garbo<br />
del Cimone<br />
.<br />
.<br />
1256 .<br />
1126<br />
.<br />
1259<br />
1108<br />
1771<br />
San Bernardo<br />
di Mendatica<br />
1373<br />
1418<br />
←←← Panorama sulle <strong>Alpi</strong> Liguri<br />
dal balcone roccioso<br />
delle Collette<br />
1156<br />
←← Lungo il panoramico crinale<br />
(nebbia permettendo) fra<br />
la Val Roya e la Valle Arroscia<br />
← Il bellissimo sentiero erboso<br />
all’ombra dei larici tra Margheria<br />
Binda e le Collette<br />
Lovaira<br />
Case Pian<br />
del Lago<br />
1138<br />
Poggio<br />
Carmetto<br />
Poggio<br />
Scravaglione<br />
Case<br />
dell'Isola<br />
Cima<br />
del Grile<br />
.<br />
1058<br />
1324<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
1845<br />
Ca<br />
Bau<br />
988<br />
Cascate<br />
d'Arroscia<br />
1546<br />
1<br />
Poggio<br />
San Mart<br />
158<br />
15<br />
Passo<br />
del Colle
→ A QUALCUNO PIACE CORTO<br />
Chi lo desidera può accorciare di molto<br />
il percorso, ma la decisione va presa a Monesi<br />
di Triora (o mai più): nei pressi dell’edificio<br />
in rovina dell’Albergo Redentore si imbocca<br />
la strada asfaltata a destra che attraversa<br />
la stazione sciistica (punto acqua<br />
della Vecchia Partenza). A quota 1530 m ca.<br />
si prende a destra la strada sterrata che sale<br />
in direzione nord-ovest fino a quota 1669 m.<br />
Qui si ignora il bivio sulla sinistra e si procede<br />
verso destra raggiungendo dopo ca. 1,5 km<br />
Margheria Loxe e il tracciato della granfondo<br />
sulla Limone-Monesi.<br />
↑ La borgata di Piaggia,<br />
comune di Briga Alta<br />
→↑ In salita lungo la militare<br />
verso il Colle del Garezzo<br />
// ITINERARIO<br />
Si risale la SP 154 per ca. 4 km fino alla Colletta delle Salse, dove si imbocca<br />
l’ampia sterrata sulla destra: un piacevole mezzacosta che si segue fino<br />
nei pressi di Margheria Binda, dove si prende il sentiero in discesa che stacca<br />
sulla sinistra. Scorrevole e divertente, il single track passa all’ombra di splendidi<br />
larici e raggiunge il balcone panoramico delle Collette (1448 m), dove una sosta<br />
è d’obbligo per contemplare il Mongioie alle spalle e di fronte il crinale su cui<br />
si sviluppa la parte centrale della granfondo con le vette del Frontè e<br />
del Saccarello. Si scende con stretti tornanti (tratto impegnativo) fra i muri<br />
a secco nella frazione di Piaggia (due punti acqua), che si attraversa con due<br />
tornanti fino a incrociare l’asfaltata che si imbocca a destra in salita fino<br />
a Monesi di Triora. Da qui si può imboccare la variante corta (vedi box).<br />
Si imbocca a sinistra in discesa la strada asfaltata fino a ricongiungersi<br />
con la SP 100. A causa della frana che attualmente (luglio 2018) interrompe<br />
la strada, si risale una sterrata in salita che permette di attraversare la borgata<br />
di Monesi di Mendatica per poi ricongiungersi sulla SP 100, che si abbandona<br />
dopo ca. 500 m (ca. 200 m dopo il segnale km 12 della SP 100) per<br />
una deviazione su strada in cemento che sale decisa verso destra. Ci si innalza<br />
fino a Margheria Garlenda (ignorare una deviazione a destra in discesa), dove<br />
si incrocia e si segue il percorso dell’Alta Via dei Monti Liguri (AVML) sulla sinistra.<br />
Circa 400 m dopo le baite, attenzione: si abbandona il tracciato principale<br />
(che si perde poco dopo) per un ripido sentiero in salita sulla destra (palina e<br />
segnavia AVML) che immette sul sentiero dei ciechi. Dopo un piacevolissimo<br />
traverso nella faggeta, il sigle track scende a tornantini fino a San Bernardo<br />
di Mendatica. Usciti dal bosco, si ignora un bivio sulla sinistra, si fa un primo<br />
tornante a destra e, al primo tornante sull’asfalto a sinistra, si abbandona subito<br />
la strada per una sterrata sulla destra che immette direttamente sulla strada che
→ IL REDENTORE<br />
DI BRONZO<br />
L’itinerario raggiunge<br />
l’anticima orientale<br />
del Monte Saccarello,<br />
a quota 2164 m s.l.m.,<br />
dove è presente<br />
una grande statua<br />
bronzea raffigurante<br />
il Cristo Redentore:<br />
fa parte di un gruppo<br />
di sculture collocate,<br />
nei primi anni del XX<br />
secolo, sulle montagne<br />
più alte di ogni regione<br />
italiana. Il Saccarello<br />
rappresenta infanti<br />
la vetta più elevata<br />
della Liguria.<br />
25<br />
← In vista del tunnel che<br />
caratterizza il Colle del Garezzo<br />
sale al Colle di Garezzo, prima asfaltata e quindi sterrata militare (ultimo punto<br />
acqua prima di Upega). Giunti al colle, non si attraversa il tunnel, ma si imbocca<br />
la mulattiera a sinistra che passa sopra il traforo e taglia appena sotto il crinale<br />
sfiorando la vetta del Monte Frontè. Superata la vetta, il sentiero fa un tornante<br />
in discesa: svoltare decisamente a sinistra ritrovando il percorso dell’AVML<br />
per raggiungere il Passo Garlenda – dove il fondo del tracciato migliora – e il Rif.<br />
Sanremo. Un’ultima rampa permette di raggiungere il Redentore e l’arrivo<br />
degli impianti di risalita di Monesi nei pressi del Monte Saccarello: è il gran<br />
premio della montagna del giro! Si procede fino a immettersi su una sterrata<br />
che si segue brevemente in salita per poi abbandonarla in corrispondenza<br />
di un secco tornante a sinistra per imboccare a destra un bellissimo sentiero<br />
di crinale che immette dopo poco su una sterrata a tornanti che si segue<br />
in discesa (ignorare la sterrata in salita che conduce al Passo di Tanarello) fino<br />
a ricongiungersi con la militare Limone-Monesi nei pressi di Margheria Loxe.<br />
Si segue la Limone-Monesi in direzione Limone passando per il Passo della Porta<br />
che introduce nel mondo incantato del Bosco delle Navette. Si risale dolcemente<br />
per un ultimo, breve tratto, finché a quota finché a quota 1850 (km 36 circa) si<br />
abbandona infine la militare per imboccare sulla destra un sentiero di crinale<br />
che scende con divertente e tecnica discesa fra mirtilli, larici e rododendri fino<br />
alla Colletta delle Salse. Qui si svolta a sinistra per imboccare subito sulla destra<br />
(palina) un ultimo tecnico single track che riporta al punto di partenza.
26<br />
//04<br />
COLLE DI TENDA<br />
– RIFUGIO<br />
DON BARBERA
Una traversata in quota lungo<br />
una delle più famose e più belle strade<br />
bianche alpine, la “Limone-Monesi”,<br />
← Al Colle della Perla<br />
↑ Ciclisti raggiungono il Colle<br />
della Boaria<br />
↓ Sosta al Forte Alto<br />
un capolavoro di ingegneria militare<br />
che unisce il Colle di Tenda a Monesi<br />
27<br />
in Liguria correndo per 40 chilometri<br />
a quote comprese fra i 1800 e i 2300<br />
metri, attraversando tre regioni,<br />
due province e dieci comuni<br />
tra Francia e Italia.<br />
La sterrata si svolge sospesa fra il Mediterraneo<br />
e le vette pallide delle <strong>Alpi</strong> Liguri,<br />
con spettacolari affacci sulle alte valli<br />
Vermenagna, Roya, Pesio, Tanaro e Argentina.<br />
Il percorso proposto raccomanda all'andata<br />
una deviazione per visitare il Forte Centrale e<br />
due divertenti e panoramiche varianti dal Colle<br />
di Tenda al Colle della Perla lungo l'itinerario<br />
della gara ciclistica “La via del Sale”, che corre<br />
su una mulattiera appena più a monte<br />
della Limone-Monesi, nota anche come<br />
la “cannoniera”. L'uscita è fattibile in giornata,<br />
ma molti scelgono – astutamente – di spezzare<br />
in due il percorso pernottando presso il Rifugio<br />
don Barbera. Per godere al meglio e in tutta<br />
tranquillità dell'ambiente eccezionale,<br />
è caldamente consigliato percorrere l'itinerario<br />
nelle giornate di lunedì e martedì, quando<br />
la Limone-Monesi è chiusa al traffico dei veicoli<br />
a motore.<br />
→ I FORTI<br />
DEL COLLE DI TENDA<br />
Tutti i forti toccati<br />
da questo itinerario sono<br />
stati realizzati tra il 1877<br />
e il 1888, diventando però<br />
obsoleti nel giro di pochi<br />
anni a causa del progredire<br />
degli armamenti. Attivi<br />
fino all'inizio della Grande<br />
Guerra, nel secondo<br />
conflitto mondiale sono<br />
stati tutti relegati a depositi<br />
di materiali e munizioni<br />
e ricovero truppe perché<br />
rimpiazzati da più moderne<br />
opere in calcestruzzo<br />
del sistema difensivo<br />
del “Vallo <strong>Alpi</strong>no”.<br />
Con il trattato di pace<br />
del 1947 sono passati<br />
alla Francia.
.1566<br />
1660.<br />
Tetti<br />
Cortassa<br />
1280<br />
.<br />
.<br />
1419<br />
1258<br />
San<br />
Pancrazio<br />
. 1483<br />
Ballor<br />
Ciabot<br />
di Pedu`<br />
1665<br />
1551<br />
Case<br />
Brunda<br />
Alpe<br />
Papa<br />
Giovanni<br />
Case San<br />
Lorenzo<br />
.<br />
1480<br />
1835<br />
.<br />
1584<br />
Quota<br />
1400<br />
.<br />
1596<br />
.<br />
1633<br />
. 1435<br />
Galleria<br />
di Napoleone<br />
Vallone<br />
2070<br />
Vallone Salauta<br />
Fort<br />
Pernante<br />
2000<br />
1842<br />
Fort<br />
de la Marguerie<br />
Chalet Le Marmotte<br />
.<br />
1753<br />
Piarnaud<br />
1907<br />
La<br />
Colletta<br />
V A L R O Y A<br />
Forte<br />
Centrale<br />
Forte<br />
Alto<br />
1871Colle di<br />
Tenda<br />
N 204<br />
Tunnel di Tenda<br />
. 1279<br />
1874 .<br />
Vallon du Lagon<br />
// ITINERARIO<br />
Si raggiunge lungo l'asfalto il Colle di Tenda: da qui si sale a sinistra su sterrata<br />
per raggiungere il Forte Centrale e il Forte Alto, belvedere affacciato sulla Val<br />
Roya, sulle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong> e sulle <strong>Alpi</strong> Liguri, che il valico separa. Dal Forte Alto<br />
si scende ricongiugendosi al tracciato principale della Limone-Monesi, che<br />
si abbandona dopo 500 m sulla destra per la sterrata che conduce al Forte<br />
Tabourde (palina e indicazioni per la Via del Sale, che si seguono fino al Colle<br />
della Perla) con un lungo, bellissimo traverso in salita. Dal forte la strada sale<br />
con qualche tornante per raggiungere la base della Cime du Bec Roux e quindi<br />
il bivio per il Colle Campanino. Ignorato il sentiero che scende a sinistra,<br />
si procede sulla sterrata in salita che sale con stretti tornanti e poi traversa,<br />
filante e panoramica, tagliando il versante sud della Cima del Becco prima<br />
di ridiscendere al Colle della Perla. Da qui si segue l'itinerario classico<br />
della Limone-Monesi: si sale verso destra fino a un valico roccioso che<br />
introduce con due tornanti nell'alto vallone di San Giovanni alla cui fine<br />
si trova il Colle della Boaria. Dal valico i più indomiti, che non temono<br />
la bici a spinta, la fatica e i tratti di sentiero esposti possono proseguire lungo<br />
l'itinerario della GTA fino alla Colla Piana di Malaberga (ciclabilità 90%) e<br />
da lì persistere fino a ricongiungersi con la Limone-Monesi presso l'alpeggio<br />
di Pian Ambrogi (ciclabilità 50%). I normodotati possono invece proseguire<br />
lungo la comoda e ampia rotabile che fra traversi e saliscendi raggiunge<br />
il Colle dei Signori poco dopo la pietra che segna il chilometro numero 17<br />
e da lì l'accogliente rifugio sottostante scendendo lungo la sterrata (evitare<br />
il sentiero diretto per non danneggiare il manto erboso). Il rientro è lungo<br />
l'itinerario classico della Limone-Monesi (gli amanti inguaribili degli scossoni<br />
potranno imboccare una breve variante dal fondo sconnesso che stacca<br />
a destra presso il Colle di Signori).
.<br />
1545<br />
Cabanaira<br />
Fort<br />
Tabourde<br />
1982<br />
.<br />
1858<br />
Baita<br />
2000<br />
1992<br />
Vallone Gherra<br />
Cima<br />
dei Gherra<br />
.<br />
2206<br />
1912<br />
Cime de<br />
Tavan<br />
Lago<br />
Terrasole<br />
Capanna<br />
Nicolin<br />
2214<br />
Cime du<br />
Bec Roux<br />
2142<br />
1765<br />
1776<br />
Monte<br />
Alpetta<br />
.<br />
. 2168<br />
Colletto<br />
Campanin<br />
2263<br />
2344<br />
.<br />
.<br />
2022<br />
1883<br />
.<br />
Fort<br />
Pepin<br />
1925<br />
Cime de<br />
Pepin<br />
1651<br />
.<br />
Bec<br />
Valletta<br />
2177<br />
La<br />
Perla<br />
.<br />
.<br />
2096<br />
1661<br />
Testa San<br />
Salvatore<br />
2163<br />
Gias<br />
della Perla<br />
sottano<br />
Vallone la Perla<br />
Gias<br />
della Perla<br />
Cima<br />
del Becco<br />
.<br />
2300<br />
.<br />
Cima<br />
Aurusi<br />
2099<br />
.<br />
Colla<br />
Malaberga<br />
.<br />
2054<br />
2086<br />
Col<br />
della Perla<br />
2102<br />
2312<br />
.<br />
Testa<br />
Ciaudon<br />
2386<br />
Col della<br />
Boaria<br />
Vacherie de<br />
Valmaurina<br />
2188<br />
.<br />
Cime de<br />
Malabergue<br />
Vallon de Barancon<br />
1488<br />
Bergerie de<br />
Pouchin<br />
Rèfrei<br />
F R A N C I A<br />
.<br />
Malaberg<br />
2252<br />
Castel<br />
Chevolail<br />
Vallon di Malaberg<br />
// 0 4<br />
Punta<br />
Straldi<br />
Vach. de<br />
Malabergue.<br />
1753<br />
Cime de .<br />
Capoves<br />
.<br />
2138<br />
Cime de<br />
Sènèca<br />
.1591<br />
COLLE DI TENDA<br />
Bergerie de<br />
Sènèca<br />
– RIFUGIO<br />
1823<br />
.<br />
DON BARBERA<br />
BC<br />
Castel<br />
Frippi<br />
Cima del Vescovo<br />
(Cime de l'Evêque)<br />
2241 .<br />
.<br />
Rocher<br />
de Bachialon<br />
2256<br />
.<br />
2134<br />
2302<br />
. 2092<br />
Colle<br />
dei Signori<br />
2107<br />
2105<br />
Rifugio Don Barbera<br />
1741<br />
Passo di<br />
Scarason<br />
2:30/3:00 h ▶ solo andata<br />
40 km ca.<br />
2260<br />
2097<br />
.<br />
Castello<br />
delle Aquile<br />
Passo<br />
della Gain<br />
2079<br />
Cima<br />
di Pertegà<br />
.<br />
29<br />
Colle<br />
2043 .<br />
del Vescovo . 2189<br />
2162<br />
. 2256<br />
2357<br />
Cim<br />
di G<br />
240<br />
Col<br />
Selle<br />
→ UN PAESAGGIO LUNARE<br />
Le rocce bianche che emergono da prati<br />
e pascoli sono i calcari del massiccio<br />
del Marguareis: si sono formate, sedimento<br />
su sedimento, nel corso<br />
di centinaia di migliaia di anni, sul fondo<br />
di un antico mare. Queste rocce sono<br />
facilmente aggredibili dall'acqua, che ha<br />
scavato al loro interno profonde e vaste<br />
grotte, dando vita a uno degli esempi più<br />
suggestivi di carsismo d’alta quota d’Italia<br />
e d’Europa, con decine di grotte esplorate<br />
dagli speleologi.<br />
+1000 m/-1000 m<br />
luglio/ottobre<br />
Chalet “Le marmotte” (1784 m)<br />
Si posteggia nei pressi del Colle<br />
di Tenda, all'imbocco<br />
della strada sterrata Limone-<br />
Monesi nello spiazzo di fronte<br />
allo chalet “Le marmotte”.<br />
→ Non ci sono punti acqua<br />
lungo il percorso. Molti<br />
decidono di spezzare<br />
l'escursione in due giorni,<br />
pernottando al rifugio<br />
Don Barbera, dotato di ricovero<br />
per biciclette. Ricordarsi<br />
che l'itinerario si svolge<br />
in ambiente alpino: valutare<br />
prima le condizioni del proprio<br />
allenamento e verificare<br />
di avere con sé l'abbigliamento<br />
adeguato in caso di repentino<br />
peggioramento delle condizioni<br />
meteorologiche.<br />
←↑ Sosta al Forte Alto<br />
←← La Limone-Monesi<br />
dal Colle della Boaria<br />
← Il Rifugio don Barbera<br />
→→ Il Colle Campanino<br />
dalla “cannoniera”
30<br />
//05<br />
VIA DI TEIT
Bellissimo anello in ambiente alpino<br />
che relega l’asfalto alla salita iniziale<br />
per poi svolgersi interamente<br />
su di uno splendido sentiero<br />
in saliscendi la cui sezione centrale<br />
è compresa fra i 1500 e i 1200 metri<br />
di quota. Antico itinerario<br />
di collegamento fra le borgate,<br />
la Via di Tèit è un panoramico<br />
mezzacosta affacciato<br />
sulla Val Grande di Palanfrè.<br />
Quasi interamente ciclabile – la sezione più<br />
lunga di bici a spinta è concentrata nella parte<br />
iniziale del sentiero – coniuga il piacere<br />
della pedalata e della guida all’interesse<br />
per l’architettura alpina tradizionale e<br />
la cosiddetta “civiltà dei monti”. Il sentiero, che<br />
attraversa numerose borgate abbandonate,<br />
offre infatti uno spaccato della vita in montagna<br />
così come si presentava meno di un secolo fa.<br />
Purtroppo i molti crolli hanno portato via quel<br />
che restava dei tetti in paglia e le abitazioni<br />
rimaste in piedi sono poche: ciò nonostante è<br />
ancora percepibile il fascino di un paesaggio<br />
addomesticato dalla mano dell’uomo.<br />
L'autunno è la stagione consigliata per i colori<br />
spettacolari delle latifoglie. In primavera<br />
occorre prestare attenzione agli eventuali<br />
accumuli di neve che possono permanere<br />
negli impluvi fino a stagione inoltrata.<br />
← Borgata abbandonata lungo<br />
il sentiero<br />
↑ Portage nel primo tratto<br />
di sentiero.<br />
↓ La borgata di Palanfrè<br />
in autunno<br />
→ PALANFRÈ,<br />
LA MONTAGNA AMICA<br />
Una manciata di baite<br />
in pietra ai margini di un<br />
grande anfiteatro erboso<br />
che si alza verso la Costa<br />
del Pianard. Palanfrè è<br />
la montagna dolce, amica.<br />
Profumi di erbe, echi e<br />
richiami di animali<br />
in alpeggio. Un bosco<br />
di maestosi faggi secolari<br />
protegge dalle valanghe la<br />
borgata che, abbandonata<br />
negli anni Settanta, oggi<br />
è tornata a rivivere: qui<br />
risiedono stabilmente<br />
due nuclei di allevatori.<br />
Le loro mandrie sfruttano<br />
quasi tutta la superficie<br />
pascoliva, suddividendosi<br />
tra il Vallone degli Albergh e<br />
l'ampia conca di Pianard.<br />
31
32<br />
→ I TETTI: SCAMPOLI DI UN MONDO<br />
ALPINO APPENA TRAMONTATO<br />
Fino a qualche anno fa nemmeno il biker più<br />
distratto sarebbe potuto rimanere insensibile<br />
al fascino dei tetti in paglia di segale e<br />
dei resti ben conservati delle abitazioni<br />
in pietra che parlavano di un mondo<br />
tramontato nemmeno un secolo fa e già<br />
remoto nel ricordo. Negli ultimi anni i tetti<br />
in paglia sono caduti in rovina o sono stati<br />
sostituiti da più pratiche coperture in lamiera<br />
e nel complesso le abitazioni hanno accusato<br />
i segni del tempo, conservando tuttavia<br />
la struggente bellezza delle rovine – in cui<br />
la traccia della mano dell’uomo si fonde<br />
con il paesaggio generando un senso<br />
di malinconica armonia.<br />
1797<br />
Gias<br />
Pianard .<br />
1933<br />
1271<br />
.<br />
1969<br />
.<br />
Punta<br />
del Brus<br />
Bric<br />
dell`Olm<br />
.<br />
2126<br />
Costa di Pianard<br />
2203<br />
.<br />
← Verso Tetti Doni<br />
↑↑ Palina lungo la Via di Teit,<br />
che collega Palanfrè<br />
con Vernante<br />
↑ Portage nella parte iniziale<br />
del sentiero<br />
→ Passaggio tecnico<br />
nella seconda metà del sentiero<br />
Val Ga<br />
.189<br />
// ITINERARIO<br />
Dal parcheggio si risale la Provinciale fino a Palanfrè (ca. 8 km), dove si<br />
attraversa l’ampio parcheggio asfaltato a valle della frazione e si imbocca<br />
una sterrata che presto diventa sentiero. Al primo bivio si va a destra e<br />
si pedala in mezzo agli arbusti finché il sentiero non si impenna in diagonale,<br />
costringendo al tratto a spinta più lungo della gita. Ci si inoltra quindi<br />
nel bosco, risalendo con tratti a volte troppo ripidi per pedalare. Ancora<br />
nel bosco, in discesa, si raggiunge un panoramico colletto presso Tetti Cucet.<br />
Il sentiero svolta a sinistra e segue il versante orografico sinistro della valle<br />
in saliscendi. Si tralascia il bivio per Tetti Barbuset / “Due Ponti” e si procede<br />
nella faggeta, attraversando ripetutamente piccoli guadi. Attenzione:<br />
la neve rimane in questi impluvi fino a primavera inoltrata. In tali condizioni,<br />
l'attraversamento con la bici al fianco va effettuato con cautela e non<br />
sottovalutato.Il traverso conduce ora nel Vallone di Pioccia (gradini di metallo<br />
infissi nella roccia al guado). Sempre abbastanza pedalabile, il tracciato è reso<br />
più agevole da alcune passerelle in legno. Una lieve salita conduce<br />
a un bivio che si lascia sulla sinistra per raggiungere su sentiero filante Tetti
ella<br />
7<br />
à<br />
o<br />
.<br />
1719<br />
1868<br />
.<br />
.<br />
Colla<br />
Guderie<br />
1306<br />
Punta<br />
Prarosso<br />
Gianot<br />
1. 524 I Doni<br />
Monte<br />
la Croce<br />
.<br />
.<br />
1300<br />
Colla di<br />
Prarosso<br />
Monte<br />
Sapè<br />
1958<br />
Tetti Goderie<br />
Stubietta<br />
.<br />
Palanfrè<br />
Vallone Bra<br />
Marghee<br />
.<br />
1372<br />
.1351<br />
Tetti<br />
Bertaina<br />
. 991<br />
. Tetti<br />
1441 Barbusett 1250<br />
. 1161<br />
Tetto<br />
Folchi<br />
1025<br />
.<br />
1504<br />
1324<br />
Tetto<br />
Fuet<br />
1314<br />
Tetti Bas<br />
1223<br />
Tetti<br />
Curdè Suran<br />
1205<br />
Tetto<br />
Baru<br />
Bric<br />
.<br />
Brusatà .<br />
1374<br />
1425 .<br />
1715<br />
.<br />
Tetti<br />
Pëdrin<br />
1150<br />
Vallone Grande<br />
Bric<br />
Martinet<br />
.<br />
1235<br />
1400 .<br />
Tetti<br />
Buin<br />
Rocca<br />
Cornalè<br />
1010<br />
Tetto<br />
Verna<br />
Gias<br />
Creusa Sottano<br />
Tetti<br />
Seculèe<br />
1067<br />
1090<br />
916.<br />
Tetti<br />
Musun<br />
1088<br />
.<br />
1209<br />
Maira<br />
Tetto<br />
Marun<br />
Monte<br />
Bianco<br />
Vernante<br />
Tetti<br />
Pertus<br />
851<br />
Tetti<br />
Pursil<br />
Tetto<br />
Fustin<br />
1445<br />
.<br />
.<br />
1195<br />
1324<br />
.<br />
1029<br />
1452<br />
.<br />
1117<br />
1563.<br />
Colle<br />
Arpiola<br />
.1713<br />
1682<br />
Bric<br />
Castea<br />
1800<br />
Castello<br />
La Turusela<br />
1469<br />
.<br />
1058<br />
Tetto<br />
Rapitun<br />
// 0 5<br />
Tetto<br />
Salet<br />
863<br />
.<br />
990<br />
1092<br />
988<br />
.<br />
937<br />
VIA DI TettoTEIT<br />
Argentina<br />
OC<br />
3:30/4:00 h<br />
19 km<br />
Roccia<br />
del Pino<br />
1442<br />
1598<br />
Vernante (785 m)<br />
.<br />
Torrente Vermenagna<br />
+750/-750 m<br />
Per raggiungere 1577 il posteggio,<br />
da Colletto Vernante al semaforo<br />
di Cagera<br />
sulla SS20 si imbocca<br />
la Strada Provinciale<br />
della Val Grande in direzione<br />
Palanfrè e la si risale per circa<br />
1923<br />
600 metri fino a incontrare<br />
sulla destra Monte l’area attrezzata<br />
Vecchio<br />
(punto acqua, bacheca,<br />
falesia attrezzata) e l’ampio<br />
posteggio sterrato.<br />
In alternativa si può<br />
posteggiare 150 metri più<br />
avanti, nei pressi del punto<br />
d’arrivo della Via di Tèit<br />
1218<br />
(palina), dove si riescono<br />
a posteggiare agevolmente<br />
almeno due auto, avendo<br />
cura però di non chiudere<br />
l’accesso alla strada sterrata.<br />
33<br />
→ In caso di presenza di neve,<br />
possibile fino a inizio estate,<br />
si raccomanda la massima<br />
prudenza nell'attraversamento<br />
del lato destro orografico<br />
del Vallone di Pioccia.<br />
Doni. Si aggira in discesa un costone di roccia e, attraversando altri boschetti<br />
di faggio seguiti da praticelli, si raggiungono Tetti Bertaina e Tetti David.<br />
Si prosegue fino a loc. Bercia, dove il sentiero costeggia una parete<br />
di roccia, che si aggira lasciando a destra un sentiero che scende a Vernante e<br />
rientrando nel bosco a Tetti Colletta. Qui si percorre per pochi metri la sterrata<br />
in discesa, imboccando poi sulla sinistra un divertente sentiero che percorre<br />
nel bosco il crinale fra Vallon Grande e il Vallon Secco fino alle Roccette<br />
di Napoleone. Poco oltre, presso un ultimo colletto, si procede verso destra e,<br />
passati accanto alla cava di silice abbandonata di Bec Moler, si raggiungono<br />
in breve su strada sterrata l’asfaltata di fondovalle e il punto di partenza.
34<br />
//06<br />
COLLE<br />
DELLE GODERIE
Classico giro ad anello che collega<br />
le valli Gesso e Vermenagna<br />
attraverso il Vallone di Roaschia<br />
e il valico del Colle delle Goderie.<br />
Qui sorge una delle numerose antiche<br />
borgate di Roaschia, sparse<br />
sui versanti meglio esposti al sole.<br />
Sembra che il toponimo “goderie” derivi<br />
proprio dal verbo “godere”, in relazione<br />
all’ottima esposizione e alla fertilità<br />
del territorio, facilmente sfruttabile per pascoli<br />
e coltivi. In assenza di nebbia, dispettosa<br />
quanto frequente ospite del luogo, a godere<br />
del luogo sono rimasti soprattutto escursionisti<br />
a piedi e in bicicletta: il panorama dal passo è<br />
infatti ampio e generoso sui due solchi vallivi.<br />
Presentiamo qui due versioni dell'anello<br />
con partenza e arrivo da Roccavione.<br />
Una alla portata di tutti dal punto di vista<br />
tecnico, interamente su strade asfaltate e<br />
semplici sterrate, la seconda con una più<br />
impegnativa variante in discesa su sentiero,<br />
lungo un facile single track che tocca alcune<br />
antiche borgate abbandonate. Il rientro<br />
si svolge in buona parte lungo la ciclabile<br />
della Val Vermenagna, che permette di evitare<br />
la trafficata statale del Colle di Tenda.<br />
← Lungo il sentiero della variante<br />
↑ L’ultimo tratto sterrato<br />
di salita al Colle delle Goderie<br />
↓ Lungo il primo tratto asfaltato<br />
fra Roaschia e il Colle<br />
delle Goderie<br />
→→ Imbocco del sentiero<br />
di discesa (variante)<br />
→ ROASCHIA,<br />
IL PAESE DEI PASTORI<br />
Roaschia è in un vallone<br />
laterale chiuso e freddo:<br />
a causa della severità<br />
del luogo e del clima,<br />
i roaschini si distribuivano<br />
nel passato in 52 frazioni,<br />
sparse sui versanti meglio<br />
esposti e più caldi.<br />
Patria di generazioni<br />
di pastori transumanti,<br />
costretti a spostarsi<br />
continuamente dal monte<br />
al piano in cerca dei pascoli<br />
che in paese non bastavano<br />
mai, Roaschia ospita<br />
in primavera la Fiera<br />
interprovinciale della<br />
pecora Roaschina,<br />
dedicata alla razza ovina e<br />
ai prodotti caseari locali.<br />
35
36<br />
→ VERNANTE,<br />
IL PAESE DI PINOCCHIO<br />
Vernante è la porta dell'alta Val Vermenagna<br />
e della corta ma fascinosa Val Grande.<br />
Attilio Mussino, il più famoso illustratore<br />
del Pinocchio di Collodi, ha trascorso molti<br />
anni in questa piccola località: oggi Vernante<br />
ricorda affettuosamente lo “zio di Pinocchio”<br />
con i murales che decorano le case e le vie<br />
del centro storico. Un'altra ragione<br />
di orgoglio è l'artigianato locale, con<br />
i vernantìn, i rinomati coltelli della tradizione,<br />
fatti a mano e capaci di durare una vita.<br />
// ITINERARIO<br />
1037<br />
Cima<br />
delle<br />
Piastre<br />
1450<br />
.<br />
. 1476<br />
Cima<br />
Roccaston<br />
.<br />
1386<br />
1499<br />
Valdieri<br />
773<br />
. 759<br />
Monte<br />
Corno<br />
. 1505 Punta<br />
di Giaime<br />
.<br />
Punta della<br />
. Splaiera<br />
.<br />
.<br />
. 1263<br />
.1085<br />
.<br />
.<br />
1092<br />
.<br />
747<br />
S.Giovanni<br />
1219<br />
3:30/4:00 Tetti h<br />
Taschet<br />
1228<br />
.<br />
.968<br />
1556<br />
aprile/ottobre<br />
.<br />
1249 .<br />
Monte<br />
Brutto<br />
852<br />
.<br />
Il<br />
Castellazzo<br />
Rocca<br />
Vanciarampi<br />
. 1713<br />
.<br />
Rocce della<br />
Scregna .<br />
.<br />
948<br />
Caire<br />
del Lupo<br />
.<br />
1359<br />
Monte .<br />
Viver<br />
.<br />
1266 .<br />
Punta<br />
Passo<br />
.<br />
Balmarossa<br />
del Van<br />
1377<br />
.<br />
Monte parcheggio del cimitero<br />
1972<br />
Lausa<br />
1292<br />
di Roccavione.<br />
Passo della<br />
900<br />
Passera<br />
Entracque Punta<br />
19<br />
Stramondin. 1046<br />
Tetti<br />
Violin<br />
720<br />
1081<br />
1850<br />
1618<br />
1615<br />
Uia di<br />
S.Lucia<br />
.<br />
Tetti<br />
del Bandito<br />
1110<br />
Da Roccavione si risale in destra orografica la Valle Gesso, oltrepassando le frazioni<br />
961<br />
Tetti<br />
. Colletto<br />
Dietro<br />
1420<br />
e si prende quota nel vallone fino al paese. Lo si supera imboccando a destra<br />
1370<br />
900<br />
740<br />
Colla<br />
delle Piastre<br />
1269<br />
1256<br />
Rocca<br />
San Giovanni<br />
Monte<br />
la Bastia<br />
1525<br />
1354<br />
Roccavione 1669<br />
Passo<br />
(646 m)<br />
di Costabella .<br />
1033<br />
Cima . 1228<br />
del Boschin<br />
Serre<br />
Bulletta<br />
Colla<br />
della Croce<br />
Colle<br />
del Firet<br />
Punta<br />
la Sea<br />
914<br />
S.P.22<br />
1070<br />
Monfranco<br />
Panetto<br />
// 0 6<br />
COLLA DELLE GODERIE<br />
MC (variante ▶ BC)<br />
32 km ca.<br />
+ 850/-850 m<br />
Si posteggia nell'ampio<br />
Passo<br />
dei Giorsin<br />
Cima<br />
della Brer<br />
. 103<br />
Cima<br />
<strong>Tra</strong>versera<br />
. 103<br />
Tetti<br />
Monfranco<br />
Tetti<br />
Perasso<br />
731<br />
Andonno<br />
1084<br />
Passo Prato<br />
della Colla<br />
di Tetto Piano e Brignola. Al ponte sul Gesso si tiene la sinistra in direzione di Roaschia<br />
la circonvallazione e si segue in salita fino a Tetto Lombardo. Appena dopo<br />
la frazione, si lascia sulla sinistra il bivio per Tetti Chiotti e si continua a salire<br />
sulla destra in direzione della Colla delle Goderie. Dopo 2,5 km la strada diventa<br />
sterrata e procede in salita con pendenze moderate e andamento sinuoso fino<br />
all'ampia e panoramica insellatura. Dal colle si procede lungo la sterrata in discesa<br />
passando Tetto Goderie. Si risale leggermente e quindi si procede lungo la sterrata<br />
principale fino in prossimità di Tetto Serre, dove c'è un quadrivio. Qui la versione<br />
più semplice dell'itinerario prevede che si prenda l'asfaltata a sinistra che scende<br />
passando accanto alle borgate di Tetto Carletto, Tetto Nuovo e Tetto Littardi fino<br />
946<br />
947<br />
Torrente G<br />
V a l l e<br />
.<br />
982<br />
1816
1<br />
4<br />
a<br />
S. Antonio<br />
esso<br />
.753<br />
Tetti<br />
Rossi<br />
Tetti<br />
Quattino<br />
22<br />
871<br />
844<br />
Monte<br />
Colognè<br />
.<br />
1157<br />
Colla<br />
Ruera<br />
Punta<br />
Rocciaia<br />
. 1347<br />
Pironetto<br />
. 1449<br />
Caire<br />
Becas<br />
.<br />
1561<br />
1064<br />
.<br />
.<br />
1048<br />
Monte<br />
dei Cros<br />
.<br />
684<br />
d i R o a s c h i a<br />
Punta<br />
del Van<br />
Monte<br />
Testa<br />
.<br />
Monte<br />
Guardiola<br />
1988<br />
1952<br />
.<br />
1091<br />
720<br />
Tetto<br />
Gheina<br />
Roaschia<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Punta<br />
della Riva<br />
Punta<br />
Baral<br />
.<br />
.<br />
Aradolo<br />
883<br />
Colla la<br />
Busunera<br />
1588<br />
Tetti<br />
Brignola<br />
687<br />
Tetto<br />
Costa<br />
1135<br />
803<br />
1714<br />
Monte<br />
Balur<br />
.<br />
Rifugio Balur<br />
1951<br />
1350<br />
1357<br />
Tetto<br />
Fantino<br />
1826<br />
678<br />
1289<br />
.<br />
671<br />
850<br />
Tetto<br />
Cherro<br />
1829<br />
688<br />
Tetto<br />
Miola<br />
Tetto<br />
Nuovo<br />
Tetto<br />
Chiotti<br />
.<br />
Tetto<br />
Fenere<br />
.883<br />
Tetti<br />
Avena<br />
.<br />
Tetto<br />
Lombardo<br />
.<br />
.<br />
Roccavione<br />
658<br />
Monte<br />
Cuccetto<br />
.<br />
680 Tetto<br />
1002<br />
Cressi<br />
906<br />
1216<br />
951<br />
1417<br />
1152<br />
964<br />
820<br />
1034<br />
1065<br />
1028<br />
1113<br />
1271<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Monte<br />
Plunea<br />
1451<br />
1082<br />
1170<br />
.<br />
655<br />
.<br />
1450<br />
1366<br />
Tetto<br />
Cioma<br />
1395<br />
Pian della<br />
Reina<br />
Punta<br />
Ciuchè<br />
.<br />
Punta<br />
Prarosso<br />
.<br />
1719<br />
Passo<br />
Marghee<br />
del<br />
Canton<br />
Bric<br />
Tetti Bas<br />
Martinet<br />
1235<br />
.<br />
1797<br />
. 1738<br />
1868 .<br />
su sentiero. .<br />
2176 Per imboccare il sentiero, al quadrivio Monte occorre invece prendere<br />
Sapè<br />
Tetti<br />
Buin<br />
1969<br />
1010<br />
.<br />
.<br />
1276<br />
1306<br />
Tetto<br />
Centin<br />
1336<br />
. 1390<br />
Tetti<br />
Giordana<br />
1442<br />
1354<br />
1004<br />
1300<br />
Colla di<br />
Prarosso<br />
.<br />
.<br />
Pilone<br />
Cioma<br />
1033<br />
Tetto<br />
Firens<br />
Madonna<br />
delle Piagge<br />
Tetti<br />
Sariund<br />
Tetto<br />
Sales<br />
927<br />
1191<br />
Tetto<br />
Catinas<br />
Tetti Goderie<br />
823<br />
Truc<br />
Castel<br />
.<br />
.<br />
.1351<br />
Tetto<br />
Snive<br />
955<br />
817<br />
1314<br />
Tetto<br />
Sella<br />
.<br />
798<br />
Tetto<br />
Violetta<br />
905<br />
Pilone<br />
Arnostia<br />
750<br />
. 991<br />
968<br />
Tetto<br />
Centin<br />
Tetto<br />
Giop<br />
Tetto<br />
Cuca<br />
903<br />
Tetti<br />
Pëdrin<br />
Robilante<br />
678<br />
Tetto<br />
Fussa<br />
Tetto<br />
Cascina<br />
Tetto<br />
Pignuna<br />
Tetto<br />
Piulot<br />
727 865<br />
Tetto<br />
Bepdin<br />
755<br />
Tetto<br />
Freddo<br />
Tetto<br />
Neuf<br />
989<br />
Tetti<br />
Seculèe<br />
1067<br />
916.<br />
Tetto<br />
Sitoa<br />
Tetto<br />
Giudice<br />
.<br />
1209<br />
.<br />
.<br />
Tetti<br />
Pursil<br />
.<br />
Tetti<br />
Pertus<br />
.<br />
Tetto<br />
Caminet<br />
Tetto<br />
Grosso<br />
Vernante<br />
851<br />
a congiungersi con la ciclabile della Val Vermenagna, dove arriva anche la variante<br />
Serra Garb<br />
Colletto Seuil<br />
di Fantin<br />
Monte<br />
Casternaud<br />
Monte<br />
Testas<br />
Pomaretto<br />
Punta<br />
Culet<br />
Monte<br />
Maluna<br />
Punta<br />
del Brusà<br />
Bric<br />
di Vola<br />
Bec<br />
della<br />
Ciapera<br />
Colla di<br />
Monte Cala<br />
Colla<br />
Giorgia<br />
Grande<br />
622<br />
Torrente Vermenagna<br />
Monte<br />
Pena<br />
Colla<br />
Guderie<br />
Punta<br />
Roccarina<br />
Vallone Bralongia<br />
Bric<br />
Berciassa<br />
956<br />
Rocca<br />
Molere<br />
Colle<br />
Bercia<br />
903<br />
880<br />
707<br />
735<br />
858<br />
936<br />
812<br />
Monte<br />
Bianco<br />
766<br />
Colletto<br />
Ramonda<br />
965<br />
857<br />
Truc<br />
Murgiun<br />
la seconda sterrata da destra (palina in legno sentiero n.4): si segue in discesa<br />
nella faggeta finché una freccia in legno non indica l'inizio del sentiero, che scende<br />
a tornantini nel bosco attraversando Tetto Seculè e ricongiungendosi con la pista<br />
di Vallon Secco a monte di Tetti Romesìn. Da qui si raggiunge Vernante svoltando<br />
a sinistra e poi, appena a valle del centro visita del paese, ancora a sinistra<br />
per imboccare la ciclabile ricongiungendosi con l'altro percorso. Si segue<br />
la ciclabile e si attraversa Robilante. In corrispondenza della rotonda<br />
del cementificio si prende a destra il sottopassaggio che immette sull''asfaltata<br />
parallela alla SP 259 fino a Roccavione. Si attraversa il paese lungo la via principale<br />
e, al bivio per Borgo San Dalmazzo, si svolta a sinistra per tornare al punto di partenza.<br />
Truc<br />
Murgnie<br />
Tetto<br />
Marsola<br />
818<br />
.<br />
1029<br />
940<br />
Tetto<br />
Grendi<br />
.<br />
1021<br />
Tett<br />
Ario<br />
Tetto<br />
Splun<br />
.<br />
Tetto<br />
Malizia<br />
1033<br />
910<br />
Tru<br />
di S<br />
.<br />
966<br />
C<br />
d<br />
105<br />
Truc<br />
del Caste<br />
Ca<br />
La T
38<br />
//07<br />
FONTANA<br />
CAPPA
La Bisalta è la montagna sacra<br />
dei cuneesi: il suo familiare profilo<br />
a due vette si annuncia da lontano<br />
e ha il sapore del ritorno a casa.<br />
Domestica e misteriosa, la Bisalta è<br />
anche un luogo sospeso fra leggenda<br />
e realtà: il mito dell’antico vulcano<br />
spento e il fatto storico dell’estrazione<br />
dell’uranio dal suo ventre.<br />
L’itinerario ad anello proposto tocca due<br />
dei più famosi belvedere della Bisalta – Colle<br />
Bercia e Fontana Cappa – e propone una<br />
variante in discesa su sentiero per soddisfare<br />
i gusti dei biker amanti della guida su sentieri<br />
naturali panoramici, scorrevoli e mai troppo<br />
tecnici. Partenza, salita e rientro sono<br />
in comune. L'itinerario parte dal Santuario<br />
di Madonna dei Boschi, “scalda i motori”<br />
risalendo la Valle Colla all’ombra dei castagni<br />
e sale con pendenze sostenute, ma mai<br />
proibitive, prima su asfalto, poi su sterrato<br />
buono e infine su fondo inerbito, un po’<br />
sconnesso e faticoso negli ultimi 2 km, prima<br />
di arrivare a Fontana Cappa. Castagneti,<br />
faggete, frazioni abbandonate e borgate<br />
risorte a nuova vita, cave d'uranio dismesse e<br />
panorami mozzafiato sulla pianura cuneese<br />
sono quello che questo appagante giro offre<br />
ai ciclisti dalla primavera all'autunno.<br />
← Il bellissimo sentiero che risale<br />
la sponda sinistra<br />
del torrente Colla<br />
↑ Panorama da Fontana Cappa<br />
↓ Ingresso della miniera<br />
di uranio<br />
→ LE CAVE DI URANIO<br />
La miniera d'uranio<br />
della Val Fredda,<br />
di proprietà della<br />
Montecatini, fu aperta<br />
dopo la fine della Seconda<br />
Guerra Mondiale.Dal 1950<br />
al 1960 funzionò a pieno<br />
regime, fino a che, esaurito<br />
il filone estrattivo,<br />
la Montecatini annunciò<br />
nel 1961 la chiusura,<br />
definitiva nel 1962. Oggi<br />
l’ingresso della miniera è<br />
evidenziato dai cartelli<br />
firmati da Andrea Castellino,<br />
unico superstite di tutti<br />
i lavoratori assunti –<br />
circa una quarantina<br />
– morti precocemente<br />
per patologie legate<br />
all’esposizione al materiale<br />
radioattivo.<br />
39
40<br />
// ITINERARIO<br />
Da Madonna dei Boschi si procede su Via Roncaia, poi Via Merlat, risalendo<br />
la Valle Colla in sinistra orografica (ci si lascia a sinistra il ponte che sarà utilizzato<br />
per il rientro). A 3,8 km dalla partenza la strada diventa un bellissimo sentiero<br />
a mezzacosta fra coltivi e castagni che si segue fino a Tetto La Lana, dove si<br />
attraversa il Colla e si perde brevemente quota prima di imboccare il bivio<br />
asfaltato sulla destra (quota 797 m), che segna l'inizio della salita vera e propria.<br />
Si toccano numerose borgate ristrutturate fino a che la strada, dopo Tetto Filibert<br />
soprano, non diventa sterrata. La si segue ignorando ogni bivio fino a Colle Bercia,<br />
dove la salita continua con una lunga e panoramica Z (dal fondo sconnesso, che<br />
costringerà a mettere il piede a terra qualche volta), sfiora un bosco di abeti e<br />
raggiunge in leggera discesa Fontana Cappa. Qui si imbocca la sterrata in discesa<br />
per Peveragno (all'inizio il fondo è un po' sconnesso, poi migliora), poi<br />
a un tornante verso destra (Costa Pautas, palina), si abbandona il tracciato<br />
principale per una sterrata in lieve e breve salita che conduce a loc. Ponte<br />
delle bestie (palina) e quindi, sempre su comoda discesa nel bosco, a Borgata<br />
Buonasera (si ignora il bivio a sinistra per Tetto Fenera e si raggiunge la borgata).<br />
Al primo bivio oltre Tetto Buonasera si segue a sinistra (a destra si va al pilone<br />
Bellagarda) per Tetti Cava, Barano e Fenera. Dopo Tetti Fenera si svolta a destra<br />
in Val Fredda (dove sulla destra è visibile l'ingresso della cava dismessa di uranio)<br />
e, al bivio a quota 700 m, si prende a sinistra fino al Colletto di San Giovenale, dove<br />
si imbocca il sentiero a sinistra che in breve conduce a Via Tetto Molettino, che<br />
si percorre per qualche metro verso destra per poi svoltare a sinistra in Via Tetto<br />
Merano. Dopo poco un bivio sterrato (palina) conduce in Via 1° gennaio e da lì<br />
in Via Castellar, che si imbocca a sinistra per raggiungere il ponte sul Colla da cui<br />
si guadagna in breve il punto di partenza.
Truc<br />
Murgnie<br />
940<br />
Tetto<br />
Grendi<br />
Tetto<br />
Ariou<br />
Tetto<br />
Splun<br />
.<br />
761<br />
696<br />
Tetto<br />
Brusse<br />
Colletto<br />
del Moro<br />
940<br />
Cerati<br />
609<br />
.<br />
646 642<br />
614<br />
Madonna dei Boschi<br />
. 635<br />
.<br />
700<br />
1013 .<br />
Cima<br />
del Brusatà<br />
.<br />
873<br />
Tetti<br />
Gigotin Soprano<br />
Costa Rosbella<br />
888<br />
.<br />
793<br />
.<br />
Bric<br />
Madami<br />
. .644<br />
Tetti 1154<br />
.<br />
911 Pi<br />
Chiri<br />
Castellar<br />
1021<br />
Lap<br />
724<br />
Tetti<br />
Tetto<br />
Rosbella<br />
.<br />
Merlot<br />
910<br />
726<br />
928<br />
1140<br />
Pra<br />
1. 100 826<br />
del Soglio<br />
.<br />
1239<br />
758<br />
.<br />
923<br />
.<br />
Bric<br />
1191<br />
della Cia<br />
.<br />
Cima<br />
San<br />
Cima<br />
Croce<br />
Giacomo<br />
1054 1267 .<br />
Sella<br />
di Francia<br />
1176<br />
870<br />
1465<br />
Truc<br />
Artondù<br />
1021<br />
.<br />
.<br />
la Croce<br />
Groppo<br />
del Fajet<br />
Tetto<br />
1116 .<br />
1421 Bec Alto<br />
Malizia<br />
1083<br />
1602<br />
917<br />
Cima<br />
Bercia<br />
1402<br />
1289<br />
1253<br />
.<br />
Fontana<br />
844<br />
Cappa<br />
1786 .<br />
1110<br />
1241<br />
Chiesetta<br />
11<br />
degli alpini<br />
Colle . 1492<br />
1925<br />
1043 .<br />
Bercia<br />
Cima<br />
Monte Gias<br />
1008<br />
di Sieis<br />
Besimauda Pusin<br />
Rocca<br />
Gianet<br />
Bric<br />
Alta<br />
Carleret . (Bisalta)<br />
1494<br />
.<br />
1338. . 1616<br />
.<br />
2231<br />
1468<br />
.<br />
1189<br />
.<br />
// 0 7<br />
1076<br />
→ VARIANTE<br />
Punta<br />
SU SENTIERO<br />
1432 Cima<br />
1819<br />
Tre Confini<br />
1018<br />
Giasetto FONTANA CAPPA<br />
1483 .<br />
Buscajè<br />
. .<br />
1549<br />
. 1632<br />
Truc Da Fontana Cappa si torna indietro 1394<br />
di Sol<br />
1454<br />
1569 Cima<br />
1033 .<br />
.1200<br />
1473 .<br />
1091.<br />
Ex Rifugio<br />
BC 2080 (variante .<br />
Pravinè<br />
Garb<br />
2257<br />
▶ BC+)<br />
Tetto<br />
Lereta<br />
Sagnaschi<br />
758<br />
619<br />
Tetti<br />
Meni<br />
Tetto<br />
Mol<br />
Tetto<br />
Boerla<br />
Torrente Colla<br />
619<br />
Rivoira<br />
636<br />
Colletto<br />
per 400 m, dove parte sulla destra l'evidente<br />
sentiero di discesa che inizia parallelo<br />
al sentiero escursionistico. Il tracciato non<br />
è segnato e non è univoco (ci sono varie<br />
possibilità): si consiglia di scaricare la traccia<br />
online, in mancanza della quale ci si può<br />
con buona approssimazione affidare<br />
all'intuito, tenendo (tendenzialmente)<br />
la sinistra ai bivi per raggiungere l'asfalto<br />
di Via Castellar, che si imbocca a destra in<br />
discesa fino ad attraversare il ponte sul Colla<br />
da dove si rientra per l'itinerario di andata.<br />
San<br />
Giovenale 721<br />
685<br />
Cascina<br />
Tetto<br />
. Giovan<br />
Barale<br />
651 739<br />
.<br />
.<br />
705<br />
702<br />
800 759<br />
842 .<br />
Truc<br />
Ramosi<br />
Tetto<br />
Tetto<br />
Sciolla<br />
Cava<br />
901<br />
Tetto<br />
. 941<br />
Cumba<br />
632<br />
3:30/4:00 h<br />
915<br />
Tetti<br />
Garre<br />
650<br />
Tetti<br />
Eretta<br />
828<br />
Tetto<br />
Perie<br />
Bric<br />
Filosa<br />
1687<br />
695<br />
627<br />
.<br />
Madonna<br />
dei Boschi<br />
22,5 km ca. ▶ su strada<br />
19 km ca. ▶ variante in discesa<br />
su sentiero<br />
+900 m/-900 m<br />
aprile/ottobre<br />
Madonna dei Boschi (610 m)<br />
Si posteggia nell'ampio<br />
parcheggio nei pressi<br />
del santuario di Madonna<br />
dei Boschi di Boves e<br />
del palazzetto dello sport.<br />
Truc<br />
Rame<br />
.<br />
912<br />
.<br />
656<br />
T<br />
Ra<br />
62<br />
Tetto<br />
Gavo<br />
Te<br />
←←← Fontana Cappa<br />
←←↑ Il belvedere di Colle Bercia<br />
←←↓ Rudere lungo la strada<br />
di discesa fra Costa Pautas e<br />
Ponte delle Bestie<br />
← Gruppo di allegri ciclisti<br />
in procinto di scendere lungo<br />
il sentiero (imbocco variante)
42<br />
//08<br />
LAGO<br />
DI PIANFEI
Quando dal Lago di Pianfei in una tranquilla<br />
giornata d’estate lasci vagare lo sguardo verso<br />
il nucleo di case di Garavagna e l’anonima<br />
cima boscosa del Munt Cervìn che si scorgono<br />
in lontananza, non immagineresti mai che<br />
nel fitto del castagneto si nasconda “il pistino”,<br />
un divertente sentiero – opera di meritevoli<br />
volenterosi locali – che dalla vetta (ca. 900 m)<br />
conduce sulle sponde del lago (ca. 630 m).<br />
Tornantini, salti, ripidoni, sponde,<br />
traversi: il single track – già tecnico<br />
se non si ha dimestichezza<br />
con la guida in discesa su sentiero –<br />
ha tutto per piacere e scenderlo<br />
ripaga ampiamente della fatica<br />
della salita.<br />
Tutti i salti e alcuni passaggi più tecnici sono<br />
comunque aggirabili su varianti più facili,<br />
rendendo il sentiero adatto per chi vuole<br />
iniziare a cimentarsi con la discesa. In parte<br />
segnato con frecce gialle e rosse, nella bella<br />
stagione il tracciato del pistino è sempre<br />
evidente grazie ai ripetuti passaggi dei ciclisti,<br />
ma attenzione: in primavera può essere<br />
danneggiato o ingombro di rami caduti.<br />
Un po’ di riflessi e un po’ di occhio occorrono<br />
anche per individuare la continuazione<br />
del pistino, che interseca ripetutamente<br />
sterrate più ampie.<br />
←← Lago di Pianfei<br />
↑ Primo tratto di discesa<br />
dalla vetta del Munt Cervìn, poco<br />
prima di immettersi sul “pistino”<br />
vero e proprio<br />
→ LA GROTTA<br />
DEI DOSSI<br />
A poca distanza dal punto<br />
di partenza del giro,<br />
si trova la Grotta dei Dossi<br />
(www.grottadeidossi.it),<br />
interessante e<br />
coloratissima cavità<br />
di nuovo visitabile dopo<br />
due secoli di oblio.<br />
È stata la prima grotta<br />
scoperta in Provincia<br />
di Cuneo nel 1797<br />
da un cacciatore e<br />
la prima grotta d’Italia<br />
a essere illuminata<br />
a luce elettrica.<br />
Ha uno sviluppo di 910<br />
metri per un dislivello<br />
di 21. Molto visitata<br />
nell’800, è stata chiusa<br />
per un lungo periodo<br />
di tempo: oggi questo<br />
gioiello è tornato<br />
a nuova vita grazie<br />
a un’illuminazione<br />
capace di esaltare<br />
le forme e i colori<br />
della grotta.<br />
43
44<br />
← Il primo bivio lungo<br />
il mezzacosta sterrato<br />
↑ La chiesa di Garavagna<br />
→ Il Lago di Pianfei<br />
→→ Inizio della rampa assassina<br />
finale che conduce alla cima<br />
del Munt Cervìn<br />
// ITINERARIO<br />
Si costeggia la sponda est del lago sull’asfalto lungo Via Boschi, passando<br />
accanto alla casetta dei pescatori. Si procede in salita fino al primo bivio<br />
con una sterrata (Via Nucleo) in corrispondenza di alcune case: qui si tiene<br />
l’asfalto svoltando a destra in falsopiano in salita fra boschi misti, prati e<br />
coltivi. Dopo un tornante in discesa, la strada riprende a salire all’ombra<br />
dei castagni fino a raggiungere la chiesa di Garavagna. Dalla chiesa si svolta<br />
a destra e si continua a salire verso la parte alta di Garavagna, Nucleo Bersana<br />
(tenere sempre la destra ai due bivi successivi). Appena l’asfaltata inizia<br />
a perdere quota, al primo tornante si svolta a destra su una sterrata che si<br />
inoltra nel bosco lungo una recinzione. Si pedala su fondo buono per circa<br />
2 km: al primo bivio si procede verso destra (indicazione gialla su un albero).<br />
Poco dopo, a un secondo bivio nei pressi del quale si trova un mucchietto<br />
di sassi con una (precaria) madonnina dentro teca di vetro (ancora più<br />
precaria), si svolta a destra sulla ripida rampa che in breve immette sul crinale:<br />
qui si svolta a sinistra sempre in ripida salita e si raggiunge un cocuzzolo –<br />
la cima del Munt Cervìn – dove la strada è ormai sentiero. Si inizia a scendere<br />
e, dopo poche decine di metri, è segnato sulla destra (freccia nera di plastica<br />
con il bordo rosso e ometto di pietre) il bivio per il pistino. Non resta che<br />
abbassare la sella e imboccare la discesa. Il sentiero interseca a più riprese<br />
strade sterrate, che occorre attraversare prestando attenzione per non perdere<br />
l’imbocco della tranche successiva di discesa, sempre piuttosto evidente e<br />
sottolineata da frecce rosse o gialle. Dopo circa 350 metri di dislivello,<br />
il sentiero sbuca sull’ampia e comoda sterrata che riconduce al Lago<br />
di Pianfei, che si imbocca sulla destra. Poco dopo si ignora una palina che<br />
indica una deviazione sulla destra per “Lago di Pianfei” e si procede dritti<br />
per raggiungere in breve il punto di partenza.
Cascina<br />
Garblino<br />
. 526<br />
scina<br />
grina<br />
555<br />
.<br />
.<br />
Cascina<br />
Nuova<br />
575<br />
581<br />
. 594 Chiusa<br />
700<br />
di Pesio<br />
Castello<br />
ombrisone 725.<br />
605<br />
723<br />
.<br />
Tetto<br />
Masso<br />
538 .<br />
Case<br />
Bancotto<br />
549 .<br />
San<br />
Defendente<br />
558 .<br />
Cascina<br />
Peschiera<br />
644<br />
. Cascina<br />
Bracco<br />
526<br />
558<br />
Case<br />
Torre<br />
555<br />
552 .<br />
722<br />
Le<br />
Combe<br />
Case<br />
Paiassa<br />
.<br />
Case<br />
Musso<br />
Case<br />
Baduc<br />
Case<br />
Gramondin<br />
532<br />
638<br />
543<br />
526<br />
.<br />
529<br />
538<br />
548<br />
.<br />
.<br />
Case<br />
Brusa`<br />
. 585<br />
Case<br />
Barletto<br />
536<br />
583<br />
640<br />
.<br />
580<br />
568<br />
. 637<br />
Monte<br />
Rossetto<br />
791 .<br />
Mussi<br />
516.<br />
.<br />
.<br />
544<br />
I Ponzi<br />
.<br />
. 624<br />
534.<br />
Poggio<br />
592<br />
Sant' Antonio<br />
.<br />
Case<br />
Crapa .<br />
Case<br />
Peveraggina<br />
Poggio .<br />
612<br />
Denina<br />
574<br />
Pelato 538<br />
.<br />
Lago di Pianfei 606<br />
.<br />
Cascina 568<br />
.<br />
593<br />
del Ponso<br />
.<br />
.<br />
548<br />
660<br />
614<br />
.<br />
Tait<br />
.<br />
604<br />
558<br />
Monte<br />
Baudinet<br />
726 .<br />
Roccarina<br />
602<br />
→ IL LAGO DI PIANFEI<br />
596<br />
513<br />
Monte<br />
Cavanero<br />
854<br />
Il<br />
Piano<br />
547<br />
711<br />
650 .<br />
Colle<br />
del Mortè<br />
680<br />
678<br />
.<br />
.745<br />
Bric<br />
Moncocore`<br />
.<br />
851<br />
.<br />
Bric<br />
Cavalloni<br />
.<br />
781<br />
. 724<br />
Case<br />
del Marsè<br />
Bric<br />
Cervino<br />
854<br />
.<br />
I Botto<br />
.<br />
Il Lago di Pianfei è un bacino idrico<br />
artificiale alimentato da una sorgente,<br />
utilizzato per l’irrigazione e per la pesca<br />
alla trota. Incastonato fra boschi misti e<br />
castagneti a pochi chilometri da Cuneo,<br />
offre degli scorci incantevoli. Le sponde<br />
sono accessibili per circa il 90% e nei suoi<br />
pressi sono presenti 3 aree attrezzate<br />
per il pic-nic, caratteristiche che<br />
concorrono a farne un’ottima meta<br />
per passeggiate di mezza giornata e<br />
distensive merende all’aria aperta.<br />
819<br />
.<br />
609<br />
.<br />
Paganotti<br />
.<br />
Chiabotto<br />
Garavagna<br />
692<br />
873<br />
Bric<br />
Barello<br />
Bric<br />
della Croce<br />
732<br />
688<br />
.<br />
588<br />
650<br />
593<br />
Dossi<br />
582<br />
Castellaro<br />
573<br />
.<br />
Case<br />
Scarrone<br />
Grotta dei<br />
Dossi Cava<br />
576<br />
.<br />
571.<br />
593<br />
.<br />
Monte<br />
Case<br />
Calvario S. Bernardo<br />
Barucca<br />
.<br />
811<br />
.<br />
585<br />
Santuario di<br />
740<br />
.<br />
.<br />
Santa Lucia<br />
Cava<br />
830<br />
Rolfi<br />
.<br />
Viè<br />
Cascina<br />
Caporale<br />
545.<br />
808.<br />
549<br />
.<br />
Roccaforte<br />
Mondovì<br />
. .<br />
571 694<br />
Il Castello<br />
Case<br />
623<br />
// 0 8 Molar .<br />
LAGO DI PIANFEI<br />
OC<br />
2:00/2:30 h<br />
9,3 km<br />
+360/-360 m ca.<br />
marzo/novembre<br />
Lago di Pianfei (560 m)<br />
.<br />
577<br />
809<br />
Menzano<br />
Branzola<br />
Cava<br />
Villa<br />
590<br />
Bric Menzano<br />
Si lascia l’auto sulla sponda<br />
destra del Lago di Pianfei,<br />
in corrispondenza alcuni<br />
tavoli da pic nic in cemento.<br />
Case del<br />
Lupo<br />
559<br />
.<br />
La Baua<br />
531<br />
.<br />
Case<br />
Fredda<br />
.526 527<br />
.<br />
I Villaretti<br />
Il<br />
Dus<br />
565<br />
Cava<br />
45<br />
611<br />
.<br />
Case<br />
Bragasso<br />
Case<br />
Costa<br />
Villa<br />
Mon<br />
.<br />
514<br />
.<br />
C. Fre<br />
718<br />
.<br />
69<br />
→ Punto acqua disponibile<br />
a metà percorso appena<br />
a valle della chiesa<br />
di Garavagna presso<br />
il campetto.
46<br />
//09<br />
BAITA<br />
DEL MONTE PIGNA
Bell’anello panoramico e<br />
di soddisfazione dal dislivello discreto<br />
che richiede un buon allenamento<br />
per raggiungere la Baita Monte<br />
Pigna, “gran premio della montagna”<br />
dell’itinerario.<br />
Il percorso si svolge in prevalenza su sterrate<br />
dal fondo buono. La salita da Prea alla borgata<br />
di Sant'Anna utilizza una strada asfaltata<br />
secondaria pochissimo trafficata. Un solo<br />
tratto iniziale di single track caratterizza<br />
la discesa, che si sviluppa prevalentemente<br />
su strada sterrata. Si inizia a pedalare<br />
da Roccaforte e si raggiunge la soleggiata<br />
frazione di Prea, famosa per il suo presepe,<br />
attraverso un simpatico percorso ciclabile<br />
sulla riva sinistra dell’Ellero. Sicuramente<br />
più faticoso dell’asfaltata, è però più fresco,<br />
più ombroso e, soprattutto, più divertente:<br />
si svolge su strade di servizio fra campi e bosco<br />
fino alla borgata di Norea e quindi sulla Via<br />
Vecchia di Prea, punteggiata di piloni votivi.<br />
Da non perdere la borgata di Sant’Anna<br />
affacciata sull’alta Valle Ellero, le molte baite<br />
ben ristrutturate che si incontrano durante<br />
la salita, gli scorci panoramici sulle <strong>Alpi</strong> Liguri e<br />
sulla pianura della Baita Monte Pigna e di Baita<br />
Elica, un enorme castagno secolare verso<br />
la fine della discesa.<br />
← Panorama sulla pianura<br />
dalla Baita Monte Pigna<br />
↑ Lungo il sentiero, fra Baita<br />
Elica e la faggeta<br />
↓ Il santuario settecentesco<br />
di Sant’Anna di Prea<br />
→ IL SANTUARIO<br />
DI SANT’ANNA<br />
DI PREA<br />
La facciata del piccolo<br />
santuario, risalente al XVIII<br />
secolo, costituisce<br />
un notevole esempio<br />
di rococò francese,<br />
probabilmente unico tra gli<br />
edifici religiosi piemontesi.<br />
La leggenda attribuisce<br />
la realizzazione della facciata<br />
a un artista francese<br />
in fuga dalle persecuzioni<br />
della Rivoluzione Francese,<br />
come segno di gratitudine<br />
verso Sant'Anna che qui<br />
gli apparve e lo salvò<br />
da una cattura ormai certa.<br />
47
→ IL RIFUGIO MARGHERITA<br />
Sorge negli anni 1934-1935 sopra la frazione<br />
di Sant’Anna per volontà di Giovanni Basso<br />
che lo dedica alla figlia Margherita. Rifugio<br />
storicamente considerato una meta classica<br />
per le gite dei monregalesi del pre- e<br />
del dopoguerra. Posto in una gradevole<br />
posizione, con uno splendido affaccio<br />
sulla Valle Ellero, è circondato in primavera<br />
da una distesa di narcisi bianchi sfumati<br />
da rododendri e genzianelle. Durante<br />
il periodo della Resistenza fu sede del primo<br />
nucleo della Brigata Valle Ellero; assediato<br />
e incendiato, non venne mai distrutto.<br />
↑ Il rifugio Margherita<br />
→ Verso la Baita Monte Pigna,<br />
sullo sfondo la cima omonima<br />
→↑ Affaccio sull’alta Val Ellero<br />
dai dintorni della Baita Monte<br />
Pigna<br />
→↓ Arrivo su Prea<br />
// ITINERARIO<br />
Si pedala sull’asfalto in direzione Rastello per ca. 200 m, quindi si svolta<br />
a destra nei campi fino a inserirsi sulla ciclabile che corre parallela.<br />
La si percorre (tacche bianche e rosse) in piacevole saliscendi fino a sbucare<br />
in località Norea. Si scende sull’asfalto e lo si percorre per ca. 200 m finché non<br />
si svolta a destra (palina) sulla Via Vecchia di Prea, sterrata. Si sale nel bosco<br />
sempre su bel fondo fino a raggiungere la bella borgata di Prea.<br />
Si svolta a sinistra in discesa sull'asfalto fino al cimitero: lì si imbocca l’asfaltata<br />
che sale mai ripida ma continua fino alla borgata di Sant’Anna (indicazioni<br />
per Baita Elica). Da Sant’Anna in avanti il fondo si fa sterrato e la salita procede<br />
alternando rampe molto impegnative a piacevoli intermezzi che consentono<br />
di tirare il fiato. Usciti dal bosco, si raggiunge una panoramica zona di pascoli,<br />
da dove si intravede la meta. Superato il vecchio rifugio Margherita,<br />
si raggiunge un colletto sulla dorsale Ellero-Pesio, qui si imbocca la più dolce<br />
delle sterrate che salgono a sinistra verso la Baita Monte Pigna. Da qui si<br />
ridiscende al colletto, dove si procede dritto in salita in mezzo agli abeti<br />
per giungere a Baita Elica, favoloso punto panoramico. Lasciatala sulla destra,<br />
si prosegue sulla dorsale: in corrispondenza dell’arrivo di un impianto<br />
di risalita, inizia un single track tra rododendri e mirtilli (indicazioni “Prea<br />
<strong>Tra</strong>il”). Lo si percorre fino a spuntare su una sterrata dove si svolta subito<br />
a sinistra nei pressi di alcune case lungo un muro in pietra che immette<br />
in un bel bosco di faggi. Si attraversa in saliscendi per poi scendere decisi<br />
fino a spuntare su una sterrata: da qui si svolta prima a sinistra, poi al bivio<br />
successivo a destra. Si segue la sterrata principale attraversando belle borgate<br />
e lasciandosi sulla sinistra un enorme castagno secolare. A un bivio (palina)<br />
si abbandona la sterrata per un sentiero che fa planare sui tetti di Prea:<br />
al ritorno è d’obbligo una visita alla bella frazione prima di riprendere la Via<br />
Vecchia e poi la ciclabile per tornare al punto di partenza.
.<br />
.<br />
694<br />
571<br />
. 693<br />
Bric<br />
.<br />
Il Castello Case<br />
Colle Cavalloni<br />
Costa<br />
Roccaforte Mondovì<br />
del Mortè . 781<br />
718<br />
588<br />
.<br />
I Botto<br />
711<br />
.<br />
Case<br />
623<br />
Molar .<br />
Bric . 809 // 0 9<br />
Menzano<br />
Menzano<br />
602<br />
.<br />
691<br />
. BAITA<br />
.<br />
Rossi<br />
Case<br />
817<br />
Granet<br />
Testa<br />
635<br />
Case<br />
di Radeschi<br />
Garelli<br />
648<br />
. Bric .<br />
858<br />
859<br />
.<br />
775<br />
Marino Lovera Osteria<br />
Lurisia .<br />
BC<br />
6<br />
Case<br />
Bric<br />
Dho<br />
Candeile 686<br />
Gaiurri<br />
. 787<br />
.<br />
644 3:30/4:00 h<br />
773<br />
. Case Frera<br />
685 676<br />
.<br />
755<br />
Case<br />
.<br />
Coccai<br />
Annunziata<br />
23 km ca.<br />
744<br />
722<br />
.<br />
Terme di<br />
1005 .<br />
Lurisia . .<br />
793 644<br />
Colletto<br />
837<br />
684<br />
.<br />
Merlatti<br />
Testa<br />
. . 975<br />
della Struna<br />
Bric<br />
758<br />
Agacio<br />
914<br />
Case<br />
.<br />
Ciordello<br />
Norea<br />
. 1108<br />
810<br />
. 1176<br />
Casali<br />
694<br />
Colletto<br />
Persico .<br />
Bric<br />
1055<br />
696<br />
.<br />
. .<br />
Bric<br />
Miroglio<br />
983<br />
1141 Agacio<br />
Bric<br />
Baracco<br />
Cima<br />
902 .<br />
Friosa<br />
1036<br />
. .<br />
ne<br />
1052.<br />
Zucco Alto<br />
1284 .<br />
1362<br />
Monte<br />
Pigna<br />
1761 .<br />
1655<br />
1582<br />
.<br />
1503<br />
Rio di Valcocca<br />
Stalle<br />
Cussa<br />
1450<br />
.<br />
1217<br />
Baita<br />
Monte Pigna<br />
1459<br />
. 724<br />
.<br />
1219<br />
Rocca<br />
Soprana<br />
.<br />
1462<br />
911<br />
.<br />
Casa<br />
del sale<br />
1203<br />
Rifreddo<br />
.<br />
Loc. Pietra<br />
Rotonda<br />
1054<br />
Case<br />
Biule<br />
1139<br />
Roccelle<br />
Rognone<br />
1321<br />
.<br />
1312<br />
.<br />
Borgognone<br />
Bric<br />
→ LA BORGATA DI PREA<br />
Maciap<br />
.<br />
1043<br />
1000<br />
Frè<br />
Prea<br />
873<br />
908<br />
1061<br />
Rastello<br />
830<br />
1079<br />
Case<br />
Borrello<br />
779<br />
.<br />
761<br />
.1101<br />
Bric<br />
Perrino<br />
Balmassi<br />
Pare che nell'antichità esistesse un borgo<br />
chiamato Subteniano, che venne raso<br />
al suolo durante una delle molte guerre che<br />
afflissero il Piemonte. Del borgo non si ha più<br />
traccia né memoria. Tuttavia, si ritiene che<br />
i sopravvissuti alla distruzione edificarono<br />
le attuali Rastello, Prea, Norea e Baracco<br />
andando alla ricerca di luoghi più sicuri, ma<br />
non troppo lontani dai castagneti. Il bel borgo<br />
arroccato di Prea è così descritto sul finire<br />
del Settecento: «simile a Itaca patria<br />
di Ulisse, che, al dire di Cicerone, sembrava<br />
un nido affisso in asprissimi sassi.».<br />
1140 .<br />
.<br />
891 .<br />
Colle<br />
.<br />
.<br />
902<br />
strada<br />
Friosa<br />
che da Roccaforte<br />
Baracco conduce in Val Ellero.<br />
Cima Fornelli<br />
1332 .<br />
. .<br />
1233<br />
.<br />
1191<br />
DEL MONTE PIGNA<br />
Rio Frera<br />
+1000/-1000 m ca.<br />
maggio/ottobre<br />
Roccaforte (574 m)<br />
Si lascia 1100 l’auto nell’area<br />
camper 995 attrezzata posta<br />
sulla sinistra, all’inizio della<br />
→ Punti acqua disponibili<br />
1238<br />
Colle<br />
lungo<br />
Fornelli<br />
il percorso:<br />
al parcheggio, a metà<br />
ciclabile, a Norea, a Prea,<br />
a Sant’Anna di Prea, poco<br />
Case<br />
Baraba`<br />
1314<br />
prima di Baita Monte Pigna<br />
presso una casa in pietra.<br />
.<br />
1201<br />
La<br />
.<br />
Celletta<br />
1200<br />
161<br />
. 8 1503<br />
49
50<br />
//10<br />
MONTE MORO
Un bell'anello in quota con partenza e<br />
arrivo da Frabosa Soprana che<br />
si sviluppa esclusivamente<br />
su sterrato. Si pedala immersi in aerei<br />
panorami sulle <strong>Alpi</strong> Liguri e<br />
sulla pianura cuneese così appaganti<br />
da far dimenticare i brevi tratti<br />
in cui si incontrano impianti di risalita<br />
e condomini.<br />
Di questo giro rimarranno impresse<br />
nella retina immagini di alpeggi, vecchie<br />
abitazioni costruite secondo l'antica tecnica<br />
locale del “tetto racchiuso”, il giro orizzonte<br />
che dalla vetta di Monte Moro corre senza<br />
ostacoli per chilometri e chilometri intorno<br />
all'eroico ciclista che avrà raggiunto la vetta.<br />
La salita – per pendenza e fondo – non<br />
presenta particolari difficoltà tecniche, mentre<br />
la discesa è “complicabile” a piacere.<br />
Dalla Baita delle Stelle partono infatti i percorsi<br />
del bike park di Frabosa. Il più facile di tutti –<br />
“El paseo”, ha la partenza in comune<br />
con la sterrata di rientro ed è percorribile –<br />
fatte salve adeguate capacità di guida – anche<br />
con una bicicletta cross country / allmountain.<br />
Percorribile dalla tarda primavera all'autunno,<br />
nelle giornate più terse il giro del Monte Moro<br />
saprà compensare adeguatamente la fatica<br />
con il piacere dell'ambiente.<br />
← Dalla vetta di Monte Moro<br />
↑ Panorama lungo la sterrata<br />
di discesa<br />
↓ Palina con la partenza<br />
delle discese del bike park<br />
di Monte Moro<br />
→ IL BIKE PARK<br />
DI MONTE MORO<br />
Il nuovo Bike Park<br />
di Frabosa Soprana,<br />
collegato con il Bike Park<br />
di Prato Nevoso, è un vero e<br />
proprio paradiso per biker,<br />
una delle aree “gravity” più<br />
grandi d’Italia, oltre 900<br />
m di dislivello, road gap,<br />
passerelle, paraboliche e<br />
salti per discese mozzafiato<br />
racchiusi in 6 percorsi<br />
freeride e downhill<br />
dalla mitica “Rambla”<br />
(tappa fissa del circuito<br />
italiano “Gravitalia”)<br />
alla facilissima “El paseo”,<br />
ideale per principianti<br />
che vogliano avvicinarsi<br />
al mondo del downhill.<br />
51
← I condomini di Colle del Prel<br />
↑ Salendo verso loc. “La croce”.<br />
→ Tetto racchiuso crollato<br />
→→ La bella sterrata che<br />
conduce alla Baita delle Stelle<br />
52<br />
// ITINERARIO<br />
Si sale lungo Via Roma verso la partenza degli impianti, attraversando<br />
il sottopasso e prendendo quota velocemente sull'asfalto. La salita tocca<br />
borgata Tomenotti e raggiunge il punto panoramico di loc. “La croce”.<br />
L'asfalto lascia il posto a una sterrata dal fondo compatto con pendenze meno<br />
sostenute, che si segue ignorando ogni diramazione secondaria.<br />
La carrareccia taglia con un lunghissimo traverso i versanti orientali del Monte<br />
Moro e del Monte Malanotte, attraversando ora boschi, ora praterie alpine<br />
e pascoli in ambiente aperto e panoramico. Sempre mantenendo la strada<br />
principale, si cominciano a intravedere i condomini del Colle del Prel.<br />
Nel tratto che precede il colle, la progressione si fa più faticosa, sia per<br />
la presenza di pietrisco smosso, sia perché la pendenza aumenta. Un'ultima<br />
rampa immette sull'asfalto che dopo poche decine di metri conduce<br />
al Colle del Prel (fontana). Dal Colle si prosegue su asfalto in leggera salita<br />
(via Galassia), fino al secondo tornante dove si lascia la strada principale e<br />
si imbocca una via a sinistra (via Monte Moro), che diviene presto una bella<br />
sterrata fra gli abeti che conduce in saliscendi prima alla palestra di roccia<br />
di Monte Moro e quindi in vista della Baita delle Stelle, punto di arrivo<br />
della seggiovia che parte da Frabosa Soprana. Una deviazione sterrata<br />
sulla destra, ciclabile nella prima parte, permette di raggiungere la<br />
panoramicissima cima di Monte Moro (ultimi metri con bici a spinta). Ridiscesi<br />
per la stessa via dell'andata, con due pedalate si giunge nei pressi della baita:<br />
prestando attenzione, sulla sinistra (direzione nord-ovest) si indovina l'inizio<br />
della strada sterrata da imboccare per rientrare a Frabosa, che coincide con<br />
l'inizio del single-track “El Paseo”. I più disinvolti alla guida possono scegliere<br />
quest'ultimo anche se in sella a una front o a una bici da cross country perché<br />
la discesa è scorrevole: attenzione però all'ultimo tratto, quando si sbocca<br />
sulla difficile e sconnessa pista “Rambla”.
.<br />
Case 790<br />
. 986<br />
Colletto<br />
Norea<br />
.<br />
880<br />
1108<br />
Serro 868<br />
.<br />
Case<br />
Miroglio<br />
.<br />
694<br />
1004<br />
Rizzi<br />
.<br />
.<br />
Bric<br />
814<br />
775<br />
Cima<br />
.<br />
666<br />
Bottero<br />
888<br />
Miroglio<br />
del Fai<br />
Roggeri<br />
.<br />
.<br />
Frabosa Soprana<br />
1147<br />
975<br />
Forneri 910<br />
Cima<br />
Case<br />
772<br />
Bric<br />
.<br />
Friosa<br />
Rocce Sottane<br />
Case<br />
Filippi<br />
982<br />
Vernaglio<br />
Bric<br />
Pellissera<br />
. .<br />
Straluzzo<br />
1102<br />
955<br />
Baracco<br />
928<br />
.<br />
. 1105<br />
1100<br />
940<br />
Monte<br />
.<br />
Case<br />
La<br />
Sapel<br />
1150<br />
.<br />
.<br />
Berniè Lanza<br />
891 .<br />
995<br />
Casazza<br />
.<br />
655<br />
Villa<br />
914<br />
1000<br />
Bric<br />
1108<br />
.<br />
La 1021<br />
1262<br />
Rifugio<br />
Rodorera<br />
Croce<br />
Robresti<br />
1062<br />
.<br />
. Campovecchio<br />
Maddalena<br />
1049<br />
941<br />
698<br />
Colle<br />
1196<br />
.<br />
. 828<br />
1270<br />
Case Frabosa<br />
1000<br />
.<br />
775<br />
Friosa<br />
Case<br />
Varino Nuova Bric<br />
.<br />
902 Ciampasso<br />
I Chiatti<br />
Masocca<br />
1108<br />
.1340<br />
1143<br />
1081<br />
.<br />
933<br />
aracco<br />
. Garacci<br />
.<br />
.<br />
1358<br />
11 683<br />
. 30<br />
Gruppo<br />
.<br />
.<br />
1093 .<br />
Lanza Partiare<br />
1605<br />
1137<br />
700<br />
Cima Fornelli<br />
. del Dente<br />
Serra 825<br />
1230<br />
Case<br />
1332 .<br />
Sapina<br />
Cima<br />
.<br />
1023<br />
Ciandre<br />
Corsaglia<br />
. Bric .<br />
Baita delle 1671<br />
741<br />
.973<br />
.<br />
Stelle<br />
.<br />
. 698<br />
Perrino 1238<br />
Tetti<br />
1223<br />
939<br />
.<br />
.<br />
Cattanei<br />
1338<br />
Colle Fornelli<br />
Monte<br />
Cilota<br />
823<br />
Cascina<br />
Burrino<br />
Prinzi<br />
. Moro<br />
1363<br />
1738<br />
1098.<br />
Case<br />
Tetti .<br />
. 1260<br />
Monmo<br />
948<br />
Lorgane<br />
.950<br />
1354<br />
1550<br />
940<br />
.<br />
.<br />
Curam<br />
1130<br />
760<br />
.<br />
1191<br />
728<br />
1328 .<br />
1024<br />
Case<br />
.<br />
1740<br />
1163 .<br />
Seccata<br />
.<br />
Baraba`<br />
798<br />
1020<br />
.<br />
1280<br />
1314<br />
1173<br />
33<br />
. Prato Nevoso<br />
Monte<br />
Case<br />
1201 .<br />
Columbè<br />
1620<br />
Malanotte<br />
1380 .<br />
Roattini 910<br />
1430<br />
Case<br />
Case .<br />
Case<br />
1115<br />
1514<br />
Rian<br />
1460<br />
1417 Morussi<br />
11 742.<br />
La<br />
Dase<br />
.<br />
.<br />
1197<br />
. 42<br />
Celletta<br />
Case<br />
1510<br />
1200<br />
Monastero Case<br />
Rifugio<br />
Colla<br />
1520<br />
. Case<br />
1065<br />
Farneri<br />
Colla<br />
"F.I.E. Artesina"<br />
1615<br />
Trucca<br />
del Prel<br />
Ciarancia 1318<br />
di Mora 1306<br />
3<br />
.<br />
Bott<br />
1310 Artesina del 1252<br />
Buontempo<br />
887<br />
1532<br />
.1305<br />
.<br />
Case<br />
1380 1594<br />
14<br />
. 26 Arfel<br />
1695 . Cima<br />
Trucca<br />
1388<br />
1480<br />
1318<br />
1481<br />
1614<br />
Ciujera<br />
1548 .<br />
.<br />
. .<br />
. la Balmetta 1762<br />
.<br />
. Tetti<br />
1478<br />
. 1557<br />
1824<br />
// 1 0<br />
1490 del Formaggio<br />
→ IL “TETTO Stalle<br />
1463 la Penna<br />
825<br />
Trucca<br />
Trucca<br />
RACCHIUSO”<br />
1028<br />
Ceresole<br />
la Comuna<br />
Trucca<br />
MONTE MORO<br />
1716 .<br />
Punta<br />
1470<br />
Grotte<br />
Sapè<br />
.<br />
Sella<br />
del Vallon<br />
Bossea<br />
Pogliola .1497<br />
1602<br />
1609<br />
.<br />
1828<br />
1558 .<br />
.<br />
825<br />
Lungo il percorso si<br />
1612 Trucca .<br />
1<br />
incontrano numerosi<br />
1598<br />
1776 . 588 1700<br />
il Gaviot<br />
BC ▶ discesa su strada<br />
Quarti<br />
Rio della Sona<br />
Rio Gavot<br />
Costa di Labia<br />
Lubet<br />
esempi della singolare tecnica<br />
di costruzione alpina tradizionale tipica<br />
delle valli monregalesi detta del “tetto<br />
racchiuso” perché i due timpani sono più<br />
alti della trave di colmo, andando<br />
a “racchiudere” entro due cornici<br />
la copertura del tetto che poteva essere<br />
di pietre piatte o di paglia. Alcuni tetti oggi<br />
presentano una meno estetica,<br />
ma molto più pratica, copertura<br />
in lamiera... incorniciata mantenendo<br />
la struttura della tradizione!<br />
Rio di Roccia Bianca<br />
Costa Roccia Bianca<br />
Serra di Artic<br />
OC ▶ variante su sentiero<br />
3:00/3:30 h<br />
17,3 km<br />
+860/-860 m<br />
maggio/ottobre<br />
Frabosa Soprana (890 m)<br />
Possibilità di parcheggio<br />
nei pressi del Municipio o<br />
in Piazza Marconi.<br />
Paiano<br />
Giurelli<br />
53<br />
Rocce l'Ancoffa<br />
820<br />
10
54<br />
//11<br />
BEALERA<br />
DEL DIAVOLO
A dispetto del nome sinistro, questo<br />
piccolo e facilissimo anello a basse<br />
quote su strade sterrate e asfaltate<br />
← Colori autunnali lungo<br />
la Bealera del Diavolo<br />
↑ Rientro su Vasco<br />
rappresenta senza dubbio il percorso<br />
più agevole illustrato in questo<br />
55<br />
volumetto, sia per la brevità<br />
del percorso che per il dislivello<br />
modesto su fondo sempre pedalabile<br />
e mai tecnico.<br />
Per le sue caratteristiche, l'anello si presta<br />
a molte varianti ed è possibile percorrerlo<br />
anche con una bici gravel. Si snoda all'ombra<br />
dei boschi fra Vicoforte di Mondovì e Monastero<br />
Vasco, dove prevale il castagno che in ottobre<br />
si colora di sfumature variopinte. Il nome<br />
del percorso è dovuto al suo tratto intermedio,<br />
una ombrosa sterrata in piano. I locali<br />
orgogliosamente raccontano che proprio qui,<br />
secoli fa, i vicesi diedero ordine di costruire<br />
un canale (una “bealera”) che portasse l'acqua<br />
dal Corsaglia fino a Mondovì (Piazza d'Armi):<br />
l'opera fu ribattezzata “la bealera del diavolo”,<br />
in quanto ispirata dai resti di un acquedotto<br />
romano che passava vicino a un pilone,<br />
denominato appunto “du diau”. La piccola<br />
grande opera stava finalmente per vedere<br />
la luce, quando i valligiani della Val Corsaglia,<br />
con un colpo di mano, deviarono il flusso<br />
d'acqua lungo un percorso che faceva<br />
comodo a loro, lasciando i monregalesi...<br />
a bocca asciutta!<br />
→ LE ACQUE<br />
TERMALI<br />
DI VICOFORTE<br />
Lungo la salita verso<br />
la Bealera del Diavolo<br />
si lascia sulla sinistra<br />
il bivio per località<br />
“Le Acque”: deve il suo<br />
nome alle vicine terme<br />
di Vicoforte.<br />
Le acque che alimentano<br />
lo stabilimento termale<br />
sgorgano da due sorgenti,<br />
scoperte nel 1853 e<br />
nel 1862: la prima, che<br />
nasce a 8 metri<br />
di profondità, vanta<br />
un’acqua carbonatocalcico-magnesiaca<br />
a 10°C; la seconda,<br />
che nasce a 17 metri<br />
di profondità, fornisce<br />
un’acqua solforata a 11°C.<br />
Si tratta di acque utilizzate<br />
per cure idropiniche,<br />
indicate per trattare<br />
patologie dell’apparato<br />
gastroenterico e malattie<br />
cardiovascolari.
←↑ Lungo la Bealera del Diavolo<br />
all'inizio delle primavera<br />
← Panorama autunnale lungo<br />
la Bealera del Diavolo<br />
↑ Edicola votiva lungo<br />
Via Garozzo Cannata<br />
→ Panorama su Vicoforte lungo<br />
la salita<br />
// ITINERARIO<br />
Dalla chiesa della frazione di Vasco (punto panoramico sul Santuario<br />
di Vicoforte) si prende in discesa con alcuni tornanti verso Mondovì/Ceva<br />
fino alla SS 28, che si imbocca sulla destra in loc. Gandolfi. Dopo 1,6 km si<br />
abbandona con sollievo la trafficata statale in prossimità di alcuni capannoni:<br />
si imbocca sulla destra Via Garozzo Cannata che immette in un mondo<br />
migliore, benché in salita, di prati, cascine e boschi di castagno. Si tiene<br />
il tracciato principale di Via Garozzo ignorando le deviazioni che conducono<br />
alle cascine, passando accanto a un'edicola votiva posta su un crinale<br />
panoramico. Dopo 1,3 km dall'inizio della salita, Via Cannata si immette<br />
a uno STOP su Via del Gavi (lasciare sulla destra la deviazione per l'agriturismo<br />
“Mommiga”). Ignorare sulla destra le asfaltate che salgono da Vicoforte<br />
(via delle Acque e via del Martini) e procedere dritti fino a località Matussia<br />
(palina), dove si seguono le indicazioni per Oberti/Torre Sibilla. Circa 200 m<br />
dopo, si imbocca un bivio sterrato sulla destra in leggera salita che contorna<br />
le recinzioni di una proprietà. Inizia qui il percorso vero e proprio della Bealera<br />
del Diavolo, 3 km esatti di sterrata in piano dal fondo regolare, che terminano<br />
sull'asfaltata che sale dalla Val Corsaglia e che si imbocca a destra in salita<br />
per 1,5 km, prima di iniziare a perdere quota per fare capolino presso<br />
il ristorante Giacobba. Qui si imbocca la SP 183 in discesa ignorando ogni<br />
diramazione a destra e a sinistra fino a fare ritorno dall'alto su Vasco,<br />
dove si ritrova l'auto chiudendo l'anello.
stoira<br />
Ghiglia<br />
Oderda<br />
. 577<br />
609<br />
.<br />
496<br />
Case<br />
Case<br />
Dho<br />
467 . Case<br />
.539<br />
Case<br />
568<br />
570<br />
.<br />
Dardanelli<br />
Sibilla .<br />
.<br />
Capitano<br />
Fornace<br />
528<br />
Cava<br />
.<br />
.<br />
Case<br />
Case<br />
559<br />
505 Fontana Case<br />
473<br />
. Rovere<br />
Saccone<br />
659<br />
. Oddina Viretto .<br />
.<br />
.<br />
539<br />
.<br />
. 644 627.<br />
6<br />
448<br />
Case<br />
523<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Bric<br />
Case Fuseri Doce<br />
Case<br />
Comini<br />
593<br />
Pasquin<br />
.<br />
Case<br />
. .<br />
Bellana<br />
544<br />
.<br />
545<br />
Piante<br />
.<br />
.<br />
51<br />
. 9 542<br />
523<br />
702<br />
555<br />
Comini<br />
.<br />
527<br />
. Case<br />
Case Crussi<br />
616<br />
.<br />
Tor<br />
Di Ellero<br />
Niere<br />
481<br />
.<br />
649<br />
Vasco<br />
Macri<br />
.487<br />
.<br />
Mond<br />
500<br />
558<br />
.<br />
Case<br />
Cava<br />
.<br />
Case<br />
Ricca<br />
Comini<br />
527<br />
.<br />
548.<br />
.<br />
Case Gararro<br />
. 560 Bassi 582 Case<br />
.<br />
.<br />
San Martino<br />
67 540 Case<br />
Case<br />
Mommiga<br />
6<br />
.<br />
.<br />
534.<br />
23<br />
631<br />
.<br />
Case Torre<br />
Cava Cava<br />
Pagliano<br />
529<br />
Perinet<br />
Case<br />
600<br />
511 . .<br />
.<br />
557<br />
San<br />
637<br />
.<br />
Cartie<br />
Case<br />
Crucis<br />
600<br />
517<br />
Case<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Gianliset<br />
594 Bernardo<br />
Cava<br />
Bertolini<br />
505<br />
3<br />
Castellano 503<br />
Case Ghe<br />
Sottani<br />
Monastero<br />
.<br />
546<br />
.<br />
.<br />
Le Moline<br />
.<br />
. 578<br />
Martinetto<br />
e 548<br />
559 Vasco<br />
576<br />
.<br />
Poggio<br />
.<br />
660 550<br />
.<br />
538<br />
.<br />
600<br />
Garavetto<br />
Roapiana<br />
.<br />
638<br />
. .<br />
.<br />
533 664<br />
515<br />
570<br />
625<br />
653<br />
. Monastero<br />
. 496<br />
.<br />
.527<br />
.<br />
Madonna<br />
501.<br />
61<br />
. 4 615<br />
Pagliani<br />
Baracca<br />
dell'Unione<br />
Madonna<br />
567<br />
.<br />
.<br />
.<br />
540<br />
556<br />
659<br />
. .<br />
. dei Boschi<br />
della Neve<br />
Santa<br />
San 550<br />
577 .<br />
522<br />
.<br />
.<br />
Elena<br />
620<br />
Bric Camerano<br />
Marenchị<br />
Villa Pietro C. Doni<br />
591<br />
.<br />
.<br />
.<br />
639.<br />
.644<br />
707<br />
647<br />
637<br />
Case<br />
518<br />
615<br />
. 732<br />
.<br />
620<br />
.<br />
.<br />
542 .599<br />
Ciglieri<br />
Case<br />
639<br />
.<br />
609<br />
582<br />
.<br />
. .<br />
Ponegro . 547<br />
675<br />
712<br />
. .<br />
547<br />
Revelli<br />
.<br />
. .<br />
541<br />
615<br />
.<br />
. Case<br />
.<br />
Marco<br />
604<br />
.<br />
Griseri<br />
Vivalda<br />
689<br />
605<br />
597<br />
632<br />
709<br />
642<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
. 695 Ponte<br />
.<br />
.<br />
719<br />
635<br />
517<br />
C. Biula<br />
Case<br />
Sottano<br />
682<br />
.<br />
699<br />
533<br />
.<br />
. .<br />
Pianborgo<br />
Blisio<br />
718<br />
654<br />
723<br />
. .<br />
759 .<br />
658<br />
704<br />
Alma i Marenchi<br />
.<br />
.<br />
.<br />
58 539<br />
. 0<br />
714<br />
609<br />
602<br />
707<br />
Bric Rivoera<br />
.<br />
.<br />
I Bertola<br />
.<br />
C. Ghiseri<br />
. Case<br />
600 I<br />
649<br />
I Gallizi<br />
721 .<br />
. Roà<br />
Beila<br />
Roggeri<br />
Frabusè<br />
667<br />
.<br />
Case .<br />
706.<br />
667<br />
779<br />
.<br />
Friosa<br />
718<br />
Marenca<br />
n<br />
omo .<br />
.<br />
.<br />
Bertolini C. Mora 696<br />
634 . Oberti<br />
Roà Cava di Gneis<br />
638<br />
666<br />
572 .<br />
Soprani<br />
Sordi<br />
Piana<br />
730.<br />
.<br />
.<br />
703 . 756 621. Bric<br />
.702 Case 7<br />
. 25 Case<br />
.<br />
.<br />
delle Vigne<br />
Case<br />
Vine`<br />
Ballone<br />
773<br />
585<br />
→ LA “BIG BENCH” DI Pilone<br />
.<br />
MONASTERO // 1 1 770<br />
.<br />
e<br />
697<br />
Siara<br />
del Morra<br />
y<br />
780<br />
554<br />
.<br />
. Montaldo<br />
812 .<br />
.<br />
748<br />
751<br />
725<br />
Torretta<br />
828<br />
di MondoviBEALERA<br />
. .<br />
La Cascina<br />
600 San<br />
Case .<br />
Fra . 2017<br />
Martino .716<br />
e 2018 si sono<br />
Bric<br />
diffuse<br />
Roccon<br />
in . tutto<br />
743<br />
Bric San<br />
.<br />
629<br />
Fiano<br />
.<br />
612<br />
815<br />
845 . .<br />
DEL DIAVOLO<br />
Bernardo<br />
691<br />
Case Roà<br />
C<br />
il Piemonte delle coloratissime panchine<br />
Monte<br />
Deviglia<br />
di Volpe<br />
747 Bric della<br />
Bus<br />
895<br />
.<br />
Codovilla<br />
Bric Castello<br />
822<br />
Croce<br />
Cava<br />
613.<br />
.<br />
Cervetto<br />
giganti. 771 Moda talvolta<br />
916<br />
. discutibile Paietta che ha<br />
MC<br />
. 875<br />
.<br />
683<br />
.<br />
.<br />
.<br />
577.<br />
766<br />
. .<br />
845 .<br />
844.<br />
. 818.<br />
. 683<br />
Monte<br />
946<br />
1003 792<br />
Roatte<br />
Grosso<br />
926<br />
se non altro il pregio di invitare a guardarsi<br />
.<br />
Case<br />
Roburent<br />
657<br />
Costacalda . 936<br />
Rio Niere<br />
Poggio Doni<br />
intorno per rendersi conto che il panorama<br />
che ci circonda è davvero splendido.<br />
Anche Monastero di Vasco ha da giugno<br />
2018 la sua panchina gigante, per iniziativa<br />
di un privato, che di sua spontanea volontà<br />
l'ha installata su un terreno di sua proprietà,<br />
ai piedi della chiesa di San Lorenzo.<br />
L'accesso alla “big bench” monasterese<br />
è libero e merita una piccola deviazione.<br />
Rio Benento<br />
1:30/2:00 h<br />
14,6 km<br />
+450/-450 m ca.<br />
marzo/novembre<br />
Monastero, frazione Vasco<br />
(555 m)<br />
Posteggiare l'auto<br />
nei pressi della chiesa<br />
di Vasco oppure poco più<br />
in basso, nei pressi<br />
della scuola dell'infanzia<br />
(ampio spiazzo).<br />
Surie<br />
57<br />
Uvaglio
58<br />
//12<br />
COLLA<br />
DELLA NAVONERA
Lungo, panoramico e piacevolissimo<br />
anello interamente pedalabile<br />
su strade sterrate dal fondo compatto<br />
← Il Rifugio della Navonera<br />
↑ Il Rifugio della Maddalena<br />
↓ Il Santuario dell'Assunta<br />
o su asfaltate secondarie e poco<br />
trafficate che si sviluppa fra le valli<br />
59<br />
Roburentello, Casotto e Corsaglia,<br />
compiendo un largo anello completo<br />
intorno al comprensorio sciistico<br />
del Monte Alpet.<br />
Questo itinerario è uno dei modi migliori<br />
per scoprire angoli del monregalese capaci<br />
di far apprezzare appieno la dolcezza<br />
domestica dell'ambiente di media montagna,<br />
toccando borghi caratterizzati dall'impronta<br />
dell'architetto Francesco Gallo: a Roburent,<br />
a Serra e a San Giacomo, il famoso progettista<br />
della cupola del santuario di Vicoforte ha<br />
disegnato tre chiese molto simili tra loro –<br />
evidentemente gli piacevano tanto i mattoni<br />
rossi e... “chiesa che vince non si cambia”!<br />
L'anello è consigliato a ciclisti allenati che<br />
amano pedalare su scorrevoli e panoramiche<br />
strade bianche: i 12 km che collegano la fine<br />
della discesa dal Colle a San Giacomo<br />
di Roburent si svolgono su una larga, ombrosa,<br />
bellissima carrareccia sul filo dei 1000 – 1100<br />
metri di quota. Percorso perfetto d'estate<br />
grazie alla provvidenziale ombra del bosco,<br />
in tarda primavera offre splendidi panorami<br />
con la neve che imbianca le cime più alte e<br />
in autunno stupisce con l'atmosfera magica<br />
dei castagni ammantati di rosso.<br />
→ LA “VARIANTE”<br />
DELL'ASSUNTA<br />
Il santuario seicentesco<br />
dell'Assunta, apparizione<br />
improbabile e sorprendente<br />
nel mezzo della boscaglia,<br />
è stato costruito<br />
dalle popolazioni locali<br />
come ex voto per scampare<br />
alla peste. Chi desidera<br />
ficcanasare nei suoi<br />
paraggi, invece che<br />
tornare sui propri passi,<br />
può fare una variante<br />
scendendo su single track<br />
fino a Pamparato e di lì<br />
risalire la SP 178 fino<br />
a ricongiungersi<br />
con l'itinerario descritto<br />
a monte di Ponte Murato.
60<br />
→ CARDINI BIKE VILLAGE<br />
Dopo tutte queste strade bianche avete<br />
voglia di lasciar andare i freni lungo divertenti<br />
e impegnativi single track? Gli impianti<br />
di risalita di San Giacomo ospitano d'estate<br />
il “Cardini Bike Village”: risalite, noleggio,<br />
officina, possibilità di prendere lezioni – non<br />
manca nulla! La partenza della seggiovia<br />
Monte Alpet si trova a Serra di Pamparato,<br />
mentre il noleggio e l'officina si trovano<br />
ai Cardini di Roburent, dove passa<br />
una delle piste del park, la “Bob Marley”.<br />
// 1 2<br />
COLLA<br />
DELLA NAVONERA<br />
BC<br />
4:30/5:00 h<br />
41 km ca.<br />
+1100/-1100 m ca.<br />
giugno/ottobre<br />
Roburent (798 m)<br />
Lasciare l'auto nei pressi<br />
degli impianti sportivi o<br />
nello spiazzo del tornante<br />
a valle della Parrocchiale<br />
in direzione San Giacomo.<br />
// ITINERARIO<br />
← Scorci dal lungo traverso<br />
che raggiunge San Giacomo<br />
di Roburent<br />
↑ Nel borgo di Valcasotto<br />
i biker sono i benvenuti!<br />
Si imbocca l'asfaltata in salita che parte proprio di fronte alla parrocchiale<br />
di Roburent (palina per monte Savino) e si prende quota sale lasciandosi<br />
sulla destra la chiesa di San Rocco (ignorare il bivio a destra poco dopo).<br />
La strada si fa sterrata, raggiunge la frazione Bertone e quindi la panoramicissima<br />
Comunale asfaltata del Monte Savino che si imbocca verso destra e si percorre<br />
prima salendo dolcemente quindi divallando verso Serra, apprezzando l'aperto<br />
orizzonte sulle <strong>Alpi</strong> Liguri. Si segue la SP 183 in direzione di San Giacomo e,<br />
pochi metri dopo il bivio per Pamparato, si imbocca sulla sinistra (indicazioni<br />
per il Santuario dell'Assunta) un lunghissimo mezzacosta sterrato sulla sinistra<br />
orografica della Val Casotto, che perde quota fino a raggiungere località Ponte<br />
Murato (attenzione: al bivio che indica il santuario a 5,' imboccare la sterrata<br />
a destra). Da Ponte Murato una ripida rampa conduce alla SP 178, che si risale<br />
a destra fino a Valcasotto, dove si svolta a destra (palina) in discesa. Poco più<br />
a valle si svolta a destra (palina) per iniziare la lunga salita, prima asfaltata quindi
ic Roccon .<br />
743<br />
. 629<br />
990<br />
788<br />
815<br />
.<br />
.<br />
.<br />
691<br />
del Frate<br />
Bric San<br />
Bernardo<br />
Case Roà<br />
Case 899<br />
.<br />
. 1075<br />
di Volpe<br />
747 Bric della<br />
Buschera<br />
895<br />
.<br />
Codovilla<br />
905 .<br />
822<br />
Deviglia<br />
Croce<br />
984<br />
916<br />
.<br />
842<br />
Paietta<br />
. 875<br />
.<br />
683<br />
860<br />
.<br />
.<br />
.<br />
577.<br />
. 844.<br />
. Case<br />
826<br />
683<br />
946<br />
Bertone<br />
792<br />
Roatte<br />
926<br />
.<br />
Grosso<br />
Monte<br />
916<br />
1004.<br />
936<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Case . 657<br />
Case<br />
Case<br />
760<br />
Lardini<br />
746<br />
Case<br />
.<br />
Costacalda<br />
Roburent<br />
Nasi<br />
Mollineri<br />
Case<br />
Sant'Anna<br />
Bric<br />
Bric<br />
923<br />
Gariè<br />
993<br />
. Roccarina<br />
. Nero<br />
si<br />
.<br />
1004<br />
.<br />
Collarea<br />
649<br />
.<br />
868<br />
1015<br />
1072<br />
Case<br />
.<br />
.858<br />
Bric<br />
1000<br />
Verna<br />
787<br />
Marole<br />
.<br />
.<br />
752<br />
703<br />
590.<br />
.<br />
1060<br />
738<br />
.<br />
San Bernardo<br />
857<br />
972<br />
Rocca<br />
. 930 .<br />
995<br />
852 880<br />
dell'Aquila<br />
Monte<br />
Villero<br />
. 950<br />
900<br />
Savino<br />
654 773<br />
929<br />
Case<br />
.<br />
.<br />
725<br />
684 .<br />
San<br />
1088<br />
1074<br />
.<br />
.<br />
Giustè<br />
.<br />
1015<br />
774 Luigi Case .910<br />
691 .<br />
. 925 .<br />
750<br />
.<br />
Carletto<br />
Bric Stella<br />
868<br />
Case<br />
. 940<br />
882<br />
.<br />
. . .<br />
Case Case Chiappe<br />
738<br />
803<br />
951.<br />
.<br />
Calleri Pruche<br />
San Giacomo<br />
1006<br />
937<br />
.<br />
721<br />
Presa<br />
820<br />
.<br />
982<br />
.<br />
980<br />
Case<br />
Case<br />
Lorte Cattini<br />
Melu<br />
931<br />
Bric<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Case<br />
1017<br />
.<br />
.<br />
830<br />
968<br />
.<br />
Miazzola<br />
Inasi<br />
997<br />
666<br />
800 Case<br />
716<br />
ero<br />
888.<br />
.<br />
.<br />
Bertola<br />
1050<br />
863 Calleri<br />
858<br />
889<br />
.<br />
.<br />
950<br />
.<br />
895<br />
992<br />
908<br />
Bric<br />
.<br />
Case Case<br />
Vernaglio<br />
909<br />
Dolci Faggi<br />
10<br />
Rifugio .<br />
. 12 971<br />
1070<br />
980<br />
.<br />
Case<br />
928.<br />
1105<br />
920<br />
748<br />
. Maddalena<br />
.<br />
Costa<br />
815<br />
.<br />
.<br />
.<br />
914<br />
1120<br />
1010<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
11. 02 973<br />
950<br />
810<br />
Robresti<br />
Bric<br />
1093<br />
Serra<br />
698<br />
Cannilo<br />
. 828<br />
.<br />
11<br />
. 70 1283<br />
1225<br />
. Bric<br />
Sotti<br />
819<br />
Colme`<br />
. .<br />
. 10<br />
.<br />
. 19<br />
1043<br />
. 1090<br />
1103 Case<br />
1295<br />
Scianare<br />
938<br />
1221.<br />
1023<br />
966<br />
952<br />
. 683<br />
980.<br />
Borgo . Pamparato<br />
Volpi<br />
1158<br />
790<br />
.<br />
1084<br />
1261<br />
1228<br />
Pilone<br />
.<br />
Riviera<br />
700<br />
1180<br />
di San Bernardo .<br />
I Cardini<br />
. 790<br />
973<br />
1373<br />
1050<br />
Case<br />
Corsaglia<br />
.<br />
1220 Durei<br />
1048 .<br />
741 .<br />
Cerese<br />
811<br />
.<br />
1123<br />
.<br />
939<br />
698<br />
.<br />
Cattanei<br />
1375<br />
.<br />
1360.<br />
1191 La<br />
823<br />
.<br />
.<br />
1330 Stalla<br />
1520<br />
888<br />
970<br />
.<br />
Case<br />
Bric<br />
Pianetta<br />
.<br />
903<br />
dei Tie`<br />
1210<br />
1258<br />
L`Assunta<br />
.950 Curamelli 877<br />
. 1350 1490<br />
.<br />
930<br />
.<br />
.<br />
760<br />
1071<br />
728<br />
1070.<br />
Barberis<br />
1098<br />
Le Arotte<br />
Case<br />
.<br />
Scarrone<br />
1283<br />
1090<br />
. 1188<br />
Buoni<br />
798<br />
1020 Case<br />
Soprane<br />
Ferrere 1610<br />
834<br />
1264<br />
.<br />
Case<br />
Monte<br />
11<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Berteri<br />
90<br />
1058<br />
1560<br />
Alpet<br />
1208<br />
11<br />
. 42 742.<br />
Case<br />
Gore<br />
1204 .<br />
793 Manera<br />
940<br />
1230<br />
Roccia<br />
1065<br />
Ponte<br />
Pamparina<br />
Murato<br />
.<br />
.<br />
871<br />
1306<br />
1511<br />
Bottera<br />
1037<br />
.<br />
.<br />
974 . 930<br />
. 1366<br />
887<br />
Case<br />
olla<br />
Vuzio 1090.<br />
Case<br />
Case<br />
Potitta<br />
952<br />
Colletto<br />
1413<br />
1060<br />
Mora<br />
Bric<br />
Palacchi dei Sandri .<br />
1218<br />
Castellano<br />
1121 . 1080 1225<br />
Rifugio<br />
. 1354<br />
Simonetti<br />
1423<br />
Rocca<br />
825<br />
1432<br />
Lumazzao<br />
Colla<br />
.<br />
Surie<br />
1028<br />
della Navonera<br />
1215<br />
Case<br />
Il Baraccone<br />
Grotte<br />
1353<br />
1422<br />
1464<br />
Bossea<br />
Navonera<br />
825<br />
1188<br />
I Perrini<br />
1246<br />
10<br />
. 43 Briccazzo<br />
.<br />
Punta<br />
1092<br />
Rocca<br />
delle Rocchette<br />
Punta .<br />
Valcasotto<br />
Brusetti<br />
Revelli<br />
1426<br />
.<br />
del Nascio<br />
962<br />
.<br />
1138<br />
1527<br />
.<br />
.<br />
Costacalda<br />
1256<br />
928<br />
1379.<br />
Case<br />
950<br />
Ferriera<br />
1136<br />
Cima<br />
tane<br />
1226<br />
Bric<br />
del Nascio<br />
Tagliantino<br />
1000<br />
ase<br />
.<br />
.<br />
lippi<br />
1084<br />
1336<br />
.<br />
1218<br />
885<br />
1628<br />
. . 1482 Tagliante<br />
1072<br />
Case<br />
1167<br />
1060<br />
Bertoni<br />
Correira<br />
1160<br />
Case<br />
Cima<br />
Stalle<br />
.<br />
Milano Suriot<br />
Surlot<br />
Case<br />
1050<br />
1089<br />
1260<br />
1642<br />
.<br />
Dare`<br />
Rocca<br />
1381<br />
1108<br />
1350 .<br />
dei Balbi<br />
Bric<br />
Colla<br />
dei Sapetti<br />
932<br />
del Giassetto<br />
.<br />
.<br />
1490<br />
1058 .<br />
. 1379<br />
.<br />
1572<br />
1410<br />
Ponte<br />
Borellosterrata, 1338 . che conduce alla Colla della Navonera, dove il meraviglioso panorama<br />
della Marmorea .<br />
1200<br />
.<br />
973<br />
1128<br />
compensa il discutibile 1678<br />
.<br />
.<br />
. 1478 1325<br />
1583<br />
santuario. Procedendo a destra, si passa davanti . al Rocca Rifugio<br />
Alpe .<br />
della Alpe<br />
del Lupo<br />
Valletta<br />
. .<br />
di Robert<br />
1278<br />
1698<br />
Navonera e si imbocca subito sulla Case<br />
1430<br />
1660<br />
sinistra la sterrata 1368<br />
. che scende in Val Corsaglia<br />
Ninade<br />
Serra di Artic<br />
Paiano<br />
Giurelli<br />
Rocce l'Ancoffa<br />
Rio Stella<br />
Foresta<br />
Rio Roburentello Rio dei Laretti<br />
Furu<br />
Torrente Casotto<br />
Bricasso<br />
Surie<br />
Marcianti<br />
Costa Calda<br />
in direzione Prà di Roburent. Dopo ca. 2,3 km di discesa, all'unico bivio, prendere<br />
a destra in direzione di Prà su una bellissima strada bianca in piano. Poco prima<br />
della borgata si devia a destra (indicazioni per Vernagli) e si prosegue in falsopiano<br />
sempre su fondo splendido raggiungendo prima frazione Vernagli, quindi l'affaccio<br />
panoramico del Rifugio della Maddalena e infine, con arrivo in salita, San Giacomo.<br />
Da qui si svolta a sinistra verso il centro e 100 m dopo la chiesa, si svolta a destra<br />
in salita raggiungendo il cimitero: qui si prende a destra in direzione di Roburent,<br />
che si raggiunge dopo 3,5 km di discesa e un'ultima rampa in salita.<br />
Verna<br />
Nino<br />
740<br />
Case<br />
Lisetto<br />
. 766<br />
Case<br />
Grignola<br />
1128<br />
.<br />
725<br />
Ca<br />
Costa<br />
Case<br />
Romolino<br />
740<br />
.<br />
. 984<br />
Case<br />
Cian .<br />
123<br />
. 2<br />
Ca<br />
Sen<br />
111<br />
1<br />
1010 1050<br />
Bric<br />
dei Sandri<br />
1123<br />
Ciapera<br />
Merizzo<br />
Cascin<br />
Mindin<br />
1330<br />
R<br />
Costa<br />
139
62<br />
//13<br />
LANDANDÈ
La mtb è perfetta per il sentiero<br />
Landandè: un anello su sterrate,<br />
sentieri e tratti asfaltati che conduce<br />
tra frutteti e vigne alla scoperta<br />
dei colli delle <strong>Langhe</strong> sud-occidentali<br />
e dei loro strepitosi affacci sulle <strong>Alpi</strong>,<br />
collegando siti di interesse culturale<br />
nei comuni di Briaglia, Vicoforte,<br />
Niella Tanaro e San Michele Mondovì<br />
e luoghi dove ritemprarsi gustando<br />
le specialità enogastronomiche<br />
del territorio.<br />
Ideale per “scaldare” le gambe in primavera<br />
o per chiudere la stagione in bellezza prima<br />
della neve. L’itinerario ad anello è percorribile<br />
nelle due direzioni ed è personalizzabile:<br />
si può infatti modificare il punto di partenza/<br />
arrivo, è possibile estendere il percorso<br />
aggiungendo due varianti e accorciarlo<br />
a piacere raggiungendo agevolmente<br />
le principali strade asfaltate che permettono<br />
un rientro più veloce e meno faticoso.<br />
L’itinerario qui descritto è il percorso<br />
principale (circuito rosa) con partenza<br />
e arrivo dal Santuario di Vicoforte.<br />
L’intero percorso è un saliscendi panoramico<br />
e ben segnalato con la caratteristica<br />
palinatura di legno contrassegnata dal fiore<br />
a quattro petali, tramite marche colorate<br />
sugli alberi e frecce disegnate sull’asfalto<br />
in corrispondenza dei bivi.<br />
← Raduno di ciclisti ai piani<br />
di Briaglia<br />
↑ Il percorso è sempre<br />
ottimamente palinato e<br />
segnalato<br />
↓ I laghi di Briaglia<br />
→ PETALO BLU<br />
E PETALO ROSSO<br />
Per chi desiderasse<br />
ampliare il percorso, è<br />
possibile aggiungere due<br />
ulteriori percorsi ad anello<br />
(i cosiddetti “petali”),<br />
che permettono<br />
di raggiungere 41 km totali<br />
di sviluppo. Il “Petalo Blu”<br />
(17 km), si innesta<br />
sul percorso principale e<br />
si snoda sul territorio<br />
del Comune di Niella<br />
Tanaro, mentre il “Petalo<br />
Rosso” si diparte<br />
dal petalo blu e interessa<br />
il territorio del Comune<br />
di San Michele di Mondovì.<br />
La cartografia completa<br />
è scaricabile dal sito<br />
www.sentierolandande.it<br />
63
64<br />
→ IL SANTUARIO DI VICOFORTE<br />
Monumento nazionale dal 1880,<br />
il santuario dedicato alla Natività di Maria<br />
è tra i principali capolavori dell’architettura<br />
religiosa in Piemonte.<br />
I lavori per la costruzione sono iniziati<br />
nel 1596, ma è solo nel 1906 che assume<br />
l’aspetto attuale. I due principali artefici<br />
della costruzione sono gli architetti Ascanio<br />
Vitozzi e Francesco Gallo, progettista e<br />
costruttore della cupola ellittica più grande<br />
del mondo. Oggi il santuario, con i suoi<br />
6000 metri quadri di affreschi, è una tappa<br />
obbligata per i pellegrini e per gli amanti<br />
dell’arte.<br />
// 1 3<br />
LANDANDÈ<br />
MC<br />
3:30/4:00 h<br />
22,6 km<br />
+700/-700 m ca.<br />
Santuario di Vicoforte<br />
(540 m)<br />
Si consiglia di parcheggiare<br />
l’auto utilizzando l’ampio<br />
parcheggio nei pressi<br />
del Santuario, dove è anche<br />
possibile rifornirsi di acqua<br />
potabile (fontanella).<br />
↑ Lungo il percorso<br />
↓ Il Santuario di Vicoforte<br />
↓↓ Panoramica primaverile
.<br />
Case<br />
Borgo<br />
.<br />
.<br />
483 403<br />
Cantore Case<br />
420<br />
.<br />
.<br />
.<br />
520<br />
376<br />
I Tetti<br />
Case<br />
Pilone<br />
.<br />
Merdan Vivaldi<br />
345<br />
.<br />
Magliano<br />
Case<br />
. .<br />
.<br />
393<br />
382<br />
Case<br />
401<br />
.<br />
. Case Fiandrot 504<br />
337<br />
.<br />
446<br />
398<br />
.<br />
Toinatis<br />
.<br />
459 I Monti<br />
Il Frocco<br />
Roata<br />
392.<br />
Case<br />
Soprana<br />
354<br />
.<br />
Galvagni<br />
Andelino<br />
.506<br />
Case 423<br />
. Poggio<br />
344<br />
Case<br />
.<br />
.<br />
Rut<br />
. 447<br />
529<br />
Case<br />
407<br />
Case<br />
Case<br />
476<br />
.<br />
. .<br />
Dermo<br />
Case<br />
.<br />
.<br />
. 528<br />
415<br />
Bricoccola<br />
Molino<br />
Valcrosa<br />
Bel<br />
493<br />
Gianotti<br />
484<br />
554<br />
.436<br />
.<br />
.<br />
437<br />
Case<br />
San<br />
.<br />
392<br />
Cabane Case<br />
Laghi<br />
. . 467<br />
.<br />
Teobaldo<br />
Case<br />
La<br />
Cuniberti di Briaglia<br />
393<br />
.<br />
.<br />
468 .<br />
396<br />
Case<br />
539<br />
555<br />
Rossi . Viotto<br />
Serra<br />
.<br />
Case Otteria<br />
Cotelle<br />
Case<br />
476<br />
404<br />
. .<br />
423<br />
535 540<br />
.<br />
. .<br />
400<br />
Camilla<br />
Case<br />
Carassone<br />
Belvedere<br />
478<br />
. Case<br />
.<br />
dei Boschi<br />
428<br />
Case<br />
.<br />
525.<br />
San Bartolomeo<br />
469<br />
Damilano<br />
Bava .<br />
521<br />
Briaglia<br />
536<br />
Case<br />
.<br />
463.<br />
Case Piano . . 569<br />
.<br />
475<br />
555<br />
Fasano<br />
Santa<br />
Torrossa<br />
.<br />
Soprano<br />
532<br />
.<br />
412 Croce Case<br />
Garre<br />
Case<br />
497<br />
.<br />
il Bricco<br />
Aimale<br />
.<br />
.<br />
Breo<br />
.<br />
.<br />
Bonade 496<br />
427<br />
Case<br />
438<br />
Case 586<br />
.<br />
Case<br />
Prini<br />
512<br />
Chiambrani<br />
.<br />
Bric della<br />
Case Odetti<br />
536<br />
. 579<br />
.<br />
Piazza<br />
Guardia Valmorei .<br />
.<br />
Buffa<br />
464<br />
506<br />
Case .<br />
. Sant'Anna<br />
481<br />
Case<br />
. 623<br />
Testa Case<br />
459<br />
Bric<br />
MONDOVI'<br />
Gandolfi<br />
496<br />
.<br />
.<br />
la Bicocca<br />
Conusta<br />
575<br />
.<br />
Case Case del .<br />
. Case<br />
Case<br />
631<br />
496<br />
.<br />
Case<br />
Quartiere<br />
Case Cristina<br />
la Fobbia<br />
.<br />
.<br />
Case<br />
Moretto<br />
Mondino<br />
527<br />
524<br />
502<br />
San Grato<br />
.477 .<br />
.<br />
530 Varino<br />
Bracco<br />
Case<br />
San 582<br />
Case<br />
.<br />
. 515<br />
Orena Pilone Virialio<br />
Giorgio<br />
Canei<br />
Case 517<br />
Case Case<br />
430.<br />
o Case<br />
Case<br />
Mollea<br />
Biengino Arnaldi<br />
Case<br />
Tetto<br />
409<br />
.<br />
.<br />
Carrara<br />
Suria<br />
534.<br />
. .<br />
.<br />
.<br />
508 543<br />
Avagnina<br />
Beccaria<br />
483<br />
584<br />
525<br />
.<br />
Case<br />
550<br />
Case<br />
Il Bricchetto<br />
. . 564<br />
dell` Iso<br />
.<br />
San Mondino<br />
Case<br />
558<br />
513<br />
Giovanni<br />
Case<br />
.<br />
San<br />
Pragrisobio<br />
538<br />
Vioraschi<br />
Castello Case<br />
Case<br />
Case<br />
Fontana<br />
Giovanni<br />
Moinerdo<br />
.<br />
Case<br />
.<br />
.438<br />
Baret<br />
Rovere<br />
591<br />
.<br />
.<br />
Case<br />
del Fo<br />
509<br />
542<br />
452<br />
.<br />
.<br />
Cuniberti<br />
Minet 479<br />
619<br />
533<br />
. . .<br />
ase Gala<br />
S. Donato<br />
502 Case<br />
Madonna San Michele<br />
Poggio Groglia<br />
di Guarene<br />
544 .<br />
Case .<br />
Case<br />
San<br />
di Mondovì<br />
Olle<br />
Conte<br />
Case<br />
Case<br />
455<br />
Eula<br />
Giuseppe Vicoforte<br />
.<br />
Brinio<br />
Costa<br />
475<br />
582<br />
.<br />
566<br />
.<br />
.<br />
.544<br />
499<br />
575<br />
Case<br />
514<br />
. .<br />
Rigata 464 . .<br />
574 .<br />
446<br />
.<br />
Case<br />
500<br />
508<br />
Cava<br />
559.<br />
Cascina Cappella del<br />
.<br />
I<br />
Caramello<br />
Viola Buon Gesù<br />
443<br />
.<br />
.<br />
Case<br />
Case<br />
Case<br />
527. Case<br />
578<br />
Lisandrea<br />
Malone 547<br />
.<br />
Ghiglia<br />
Oderda<br />
. 577<br />
609<br />
.<br />
Case<br />
496<br />
Case<br />
. Quarelli<br />
.539<br />
.<br />
.<br />
Dardanelli<br />
I Sottani<br />
570<br />
468<br />
.<br />
.<br />
Fornace<br />
528<br />
Cava<br />
Cava di<br />
447<br />
517<br />
Case Santuario di Vicoforte<br />
Calcare<br />
559<br />
. 538<br />
505 Fontana Case<br />
. Rovere<br />
572<br />
659<br />
475<br />
.<br />
.<br />
. Oddina Viretto<br />
.<br />
Le<br />
658<br />
539<br />
.<br />
Case<br />
. 644 627.<br />
637<br />
.<br />
523<br />
.<br />
.<br />
Bric<br />
Case Fuseri Doce<br />
Case<br />
593<br />
Pasquin<br />
Case<br />
. .<br />
Bellana<br />
Bric delle<br />
.<br />
545<br />
Piante<br />
.<br />
.<br />
Torre<br />
542<br />
523<br />
702<br />
Rocchette<br />
555<br />
Pilone<br />
.<br />
527<br />
.<br />
.<br />
.<br />
San Pio<br />
Case<br />
Case Crussi<br />
616<br />
Mondovi<br />
611. Sachero<br />
481<br />
649<br />
Macri<br />
.<br />
. 578 Case<br />
558 Case<br />
Cava<br />
8<br />
458 .<br />
Michelotti<br />
.<br />
548.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Case<br />
Ricca<br />
Piazza<br />
628<br />
527<br />
. 560 Bassi 582 Case<br />
.<br />
. 610 San Martino<br />
475<br />
Case<br />
Mommiga<br />
6<br />
. 23<br />
631<br />
549<br />
. Cava Cava .463<br />
508<br />
Perinet<br />
600<br />
.<br />
icolare<br />
534.<br />
// ITINERARIO<br />
Rio Peirea<br />
645.<br />
T. Corsaglia<br />
Dal santuario si imbocca via San Rocco in salita per raggiungere in breve<br />
il Borgo. Al bivio si svolta a sinistra e, al termine di Salita sotto al Fossato, si<br />
imbocca la strada in discesa a sinistra, per poi svoltare dopo poche decine<br />
di metri a destra su una asfaltata in discesa, poi sterrata, fino a una cascina<br />
dove si ritrova l’asfalto che si imbocca a destra. Dopo ca. 300 m, si prende<br />
una sterrata sulla sinistra che si percorre fino alla SP 36, che si imbocca<br />
procedendo a sinistra su via San Giovanni per 600 m, si svolta quindi a sinistra<br />
su una secondaria asfaltata che diventa sterrata nei pressi della Cappella<br />
di Sant’Anna. Un successivo bivio a sinistra conduce su una strada inerbita<br />
in discesa che attraversa una cascina. Dopo un traverso a mezzacosta si<br />
imbocca a sinistra un sentiero in discesa fino al rio Otteria, che si guada varie<br />
volte (consigliabile evitare i guadi puntando direttamente alla prosecuzione<br />
che risale il prato). Si risale il prato fino a immettersi nei pressi di Cascina Bava<br />
sull’asfalto, che si segue fino nei pressi di Briaglia Santa Croce.<br />
Dal cimitero si imbocca a sinistra l’asfaltata in direzione Briaglia La Serra/Laghi<br />
di Briaglia/San Teobaldo, al primo tornante in discesa si prosegue a destra<br />
in via Roma e al bivio successivo si prende a sinistra in falsopiano.<br />
Nei pressi di un noccioleto si imbocca una deviazione sulla destra in discesa.<br />
Giunti a una borgata, si prende la strada pianeggiante sulla sinistra e poco<br />
oltre, un bivio sulla destra si stacca per imboccare una strada sterrata che<br />
Rio delle Moie
66<br />
conduce alla passerella che consente di raggiungere la sponda opposta<br />
del laghetto artificiale. Dal lago si risale per ricongiungersi all’asfalto nei pressi<br />
di Cascina dei Boschi, imboccando la strada a sinistra in salita. Si imbocca<br />
una sterrata che si stacca sulla sinistra dall’asfalto per poi imboccare<br />
sulla destra un sentiero che conduce alla chiesa di San Teobaldo.<br />
Si prosegue ora sull’asfalto a destra. Circa 200 m dopo Cascina Tripoli si<br />
imbocca una sterrata che scende sull’asfaltata, che si imbocca a sinistra<br />
in salita. Un centinaio di metri dopo l’Ipogeo della Casna, si imbocca<br />
sulla sinistra una sterrata che costeggia prati e boschi fino a una passerella:<br />
qui inizia la salita più lunga e impegnativa. Al termine, si imbocca la strada<br />
sulla destra per poi abbandonarla dopo pochi metri imboccando<br />
sulla sinistra una stradina asfaltata in salita, poi sterrata. In prossimità<br />
del crinale la si abbandona scollinando (svolta brusca) e scendendo a ridosso<br />
di una proprietà fino a ricongiungersi alla strada provinciale, che si imbocca<br />
a sinistra per raggiungere la chiesa di San Grato. Si imbocca l'asfaltata<br />
in discesa che fa angolo con la chiesa e la si percorre per qualche centinaio<br />
di metri fino a un bivio evidente sulla destra che immette su una strada<br />
sterrata in falsopiano in salita, che si abbandona dopo 300 m circa<br />
per una deviazione sempre sterrata in salita sulla sinistra. Segue un tratto<br />
pianeggiante a mezzacosta e quindi una seconda rampa che conduce<br />
nei pressi di una vecchia costruzione agricola in muratura. Si prosegue quindi<br />
sulla sinistra fino a un quadrivio nei pressi della splendida Cascina Campagna.<br />
Si imbocca la strada sulla sinistra in discesa fino a un successivo trivio, dove<br />
si prende la strada sterrata a destra in discesa. Tenendo sempre la destra<br />
ai due bivi successivi, si raggiunge la base del colle e si percorre un breve tratto<br />
pianeggiante: attenzione a un bivio sulla sinistra poco evidente che conduce<br />
a un ripido sentiero che risale al Poggio di Vicoforte. Alla rotonda si seguono<br />
le indicazioni per il Santuario che si raggiunge in breve.
14<br />
BALCONATA<br />
DI ORMEA<br />
67
68<br />
La Balconata di Ormea nasce come<br />
panoramica traversata escursionistica<br />
a mezzacosta in sinistra Tanaro, che<br />
unisce le frazioni di Nasagò e Viozene,<br />
toccando su sentieri, mulattiere e<br />
sterrate splendide antiche borgate<br />
←← Lungo la Balconata tra Case<br />
Airola e Perondo Sottano,<br />
in prossimità del Rio Armelletta<br />
↑ <strong>Tra</strong> Perondo Sottano<br />
e Valdarmella<br />
↓ Dalla Colla di Chionea<br />
alla frazione omonima<br />
in quota. Il percorso originale non<br />
è interamente ciclabile nella prima<br />
sezione: i biker amanti del portage<br />
potranno comunque sceglierlo<br />
(la palinatura è ottima) mettendo<br />
in conto nel tratto Albra-Colla<br />
di Chionea due intense sezioni di bici<br />
a spalla/a spinta.
→ I PILONI DI ORMEA<br />
Chi si farebbe affrescare casa al giorno d’oggi<br />
– e con un soggetto sacro, per di più? Eppure<br />
le semplici abitazioni anche dirute delle borgate<br />
di Ormea portano spesso in facciata splendidi<br />
affreschi a tema religioso. Analogamente,<br />
si fatica a tenere il conto delle edicole votive<br />
– i “piloni” – che punteggiano il sentiero.<br />
Espressioni di fede popolare e/o dell’intento<br />
di sostituire l’ortodossia cristiana ai culti<br />
pagani nei loro luoghi d’elezione: bivi, fonti,<br />
altari rocciosi naturali…<br />
↑ Momento di sosta per riprendere<br />
il fiato e godersi l'ambiente<br />
← Fra edicole votive e case<br />
abbandonate<br />
69<br />
Qui si propone una variante quasi interamente<br />
pedalabile, che tuttavia prevede una parte<br />
di bici a spinta nell’impluvio del Rio Peisino,<br />
fra Villaro e Valdarmella. Chi non ne vuol sapere<br />
di spingere la bici può partire da Ormea e salire<br />
direttamente a Valdarmella per una cavalcata<br />
in sella fino a Viozene. È richiesta a tutti i biker<br />
una buona gamba perché l’itinerario è lungo e<br />
le salite impegnative. La fatica è ampiamente<br />
ricompensata dai panorami generosi,<br />
dall’esposizione in pieno sud, dal fascino<br />
delle antiche borgate, dal passaggio all’ombra<br />
di imponenti castagni secolari e dalla possibilità<br />
di fare tappa nelle borgate di Chionea e<br />
Quarzina. Se non si dispone di due mezzi,<br />
il rientro è sull’asfaltata di fondovalle.<br />
→ CASTAGNI<br />
SECOLARI E TETTI<br />
RACCHIUSI<br />
Fra Chionea e Chioraira<br />
si concentrano<br />
gli esemplari di castagno<br />
domestico più maestosi.<br />
Appena usciti dalla<br />
frazione di Chioraira<br />
ce n’è un esemplare<br />
dal tronco enorme e<br />
cavo, che forse non<br />
basterebbero quattro<br />
persone per abbracciare:<br />
è l’ingresso del cosiddetto<br />
Bosco dei giganti,<br />
un tratto di castagneto<br />
con esemplari secolari.<br />
Un po’ ovunque<br />
si incontrano invece<br />
esempi di tetto racchiuso,<br />
con la lamiera (un tempo<br />
la paglia di segale) chiusa<br />
fra i due timpani di pietre<br />
piatte (lose), tipici esempi<br />
di architettura<br />
alpina locale.
2032<br />
2295<br />
Bocchino<br />
Monte<br />
dell`Aseo Rotondo<br />
. .<br />
2215<br />
.<br />
2356<br />
Dolina<br />
Il Profondo<br />
2495<br />
2487<br />
.<br />
2524<br />
Bric di Conoia<br />
2030 .<br />
Lago<br />
di Revelli<br />
Colla del Pizzo<br />
2196<br />
Cima delle<br />
2318<br />
Roccate<br />
2480<br />
.<br />
Colle Rocchette<br />
Pizzo d' Ormea<br />
2476<br />
.<br />
2365<br />
1805<br />
. Gias<br />
Vaia<br />
Rifugio Valcaira<br />
.<br />
2022<br />
.1880<br />
Valcaira<br />
Valbella<br />
14. 91<br />
1345<br />
.<br />
. 1633<br />
Rio L<br />
Case<br />
Benz<br />
.<br />
1089<br />
.<br />
1547<br />
.<br />
1442<br />
Trucco delle Fasce<br />
1777<br />
.<br />
Grimaudo<br />
1946<br />
.<br />
2183 .<br />
.<br />
1910<br />
1855<br />
Alpe degli<br />
. Archetti<br />
.<br />
1568<br />
.<br />
Rocca<br />
Valdoera<br />
1716<br />
.<br />
1287<br />
La Costa<br />
Case<br />
Riano<br />
C<br />
Ch<br />
1094<br />
ne<br />
1265<br />
Monte<br />
Cimone<br />
32<br />
1108<br />
1318<br />
Toria<br />
Garbo<br />
del Cimone<br />
.<br />
.<br />
1497<br />
. 1080<br />
. 1471<br />
1564<br />
.<br />
1412<br />
Pian del Fo<br />
.<br />
1309<br />
.<br />
Pornassino<br />
Pian degli Uccelli<br />
1232<br />
.1457<br />
1614<br />
.<br />
Case<br />
Pollaio<br />
Monte .<br />
Baraccone<br />
1380<br />
Logne<br />
.1255<br />
.<br />
.<br />
1517<br />
Fasce<br />
1188<br />
.<br />
1229<br />
Cacino<br />
Merea<br />
.<br />
1222<br />
Rio dei Colletti<br />
.<br />
1188<br />
Rio di Merea<br />
1412<br />
.<br />
1643<br />
.<br />
Biranco<br />
.<br />
1437<br />
Monte<br />
Castello<br />
di Quarzina<br />
. 1782<br />
.<br />
1407<br />
Lago<br />
Lao<br />
.<br />
1596<br />
Poggio<br />
Brignacchi<br />
Quarzina<br />
1326<br />
.<br />
1537<br />
1449<br />
.<br />
. 1481<br />
1523<br />
.<br />
Brignacchi<br />
1186<br />
1364 .<br />
.<br />
.<br />
1344<br />
.<br />
1577<br />
Poggio<br />
la Colma<br />
.<br />
1060<br />
Chiora<br />
1097<br />
1<br />
1191<br />
.<br />
1126<br />
1771<br />
Case<br />
dell'Isola<br />
Case<br />
Bausun<br />
Ponte<br />
Schiarante<br />
944<br />
1162<br />
951 1546<br />
988<br />
962<br />
.<br />
// ITINERARIO<br />
Ponte<br />
dell'Isola<br />
Pertuso<br />
Cornarea<br />
1419<br />
Rio della Fonda<br />
Tetti<br />
Cornia<br />
Bric<br />
Cornia<br />
.<br />
1404<br />
Monte<br />
dei Cancelli<br />
.<br />
1424<br />
1381<br />
Madonna<br />
dei Cancelli<br />
Rocca<br />
Rossa .<br />
1312<br />
Cima<br />
del Griletto<br />
e<br />
.<br />
.<br />
.<br />
. tralasciando in corrispondenza di un tornante a destra l’indicazione per<br />
.<br />
1081<br />
Tetti dei<br />
1417 Tetti di<br />
Cani<br />
Case<br />
1325<br />
la Balconata (in questo tratto ciclabile, . ma più impegnativa). Mezzo<br />
Si continua<br />
Arzenora<br />
1329<br />
1438<br />
.<br />
Torrente Negrone<br />
Rocca<br />
Castelletto<br />
.<br />
1431<br />
Poggio<br />
dell' Allodola<br />
1111<br />
.<br />
.1491<br />
1413<br />
Ponte<br />
di Nava<br />
Rocca Pizzo<br />
o Pennina<br />
.<br />
.<br />
1122<br />
1097<br />
.<br />
1401<br />
817<br />
1013<br />
.<br />
.<br />
1058<br />
. .<br />
Cima dei<br />
Prati Cosio .<br />
Da Nasagò si sale lungo l’asfaltata in direzione di Eca, 1494 superando Santa Libera<br />
a salire su asfalto e quindi su sterrato fino alla frazione Giorea, quindi si prende<br />
a sinistra sulla sterrata fino a collegarsi alla strada asfaltata che si imbocca<br />
a destra per risalire alle frazioni Vacieu, Carià e Albra. Scesi dalla chiesa<br />
nell'abitato, ci si ricollega alla Balconata in direzione Villaro per addentrarsi<br />
nel ripido e scosceso vallone del Rio Peisino, che si affronta con tanta pazienza<br />
e la bici a spinta. Emersi dal vallone, una comoda mulattiera mezzacosta<br />
conduce a Villaro, dove ci si ricollega alla strada asfaltata che si risale verso<br />
destra fino alla deviazione su sterrato (in un tornante a destra) verso<br />
la borgata Airola: da qui si segue il percorso della Balconata fino alla frazione<br />
di Valdarmella. Dall'abitato, abbandonata la Balconata, si scende fino<br />
imboccare sulla destra una strada asfaltata che conduce a un ponte<br />
in cemento: si attraversa il ponte per imboccare la mulattiera che conduce<br />
alla Colla di Chionea (se vi lamentate di questa salita, quella originale è<br />
molto peggio). Qui ci si ricongiunge al tracciato della Balconata e si scende<br />
su mulattiera fino alla frazione di Chionea. Dalla chiesa si svolta a destra e si<br />
segue su percorso evidente la Balconata fino a Chioraira. Da qui si seguono<br />
le indicazioni per Balconata/Poggio delle Colme, che si abbandonano però<br />
al primo bivio per imboccare una sterrata che si segue mantenendo la destra<br />
847<br />
.<br />
900<br />
1025<br />
.<br />
Rocca<br />
Slanciata<br />
<strong>Alpi</strong>cella<br />
.<br />
1301<br />
1025<br />
10<br />
. 63 .<br />
R<br />
F<br />
.<br />
.<br />
107
i<br />
olla<br />
ionea<br />
.<br />
950<br />
ira<br />
.<br />
217<br />
3<br />
.<br />
1366<br />
1143<br />
.<br />
975 .<br />
occa<br />
erraira<br />
.<br />
Perondo<br />
Soprano<br />
Valdarmella<br />
1045<br />
1223<br />
.<br />
1154<br />
Chionea<br />
1196<br />
Stalle<br />
Fauzzini<br />
.<br />
.<br />
. Poggio<br />
1270<br />
. Rocca Fea<br />
1539 .<br />
.<br />
1196<br />
.<br />
1191<br />
.<br />
.<br />
933<br />
.<br />
.<br />
Cascine<br />
Case<br />
Airola<br />
.<br />
.<br />
741<br />
960.<br />
. 1555<br />
Bric<br />
Ciapazzo<br />
962<br />
.<br />
.<br />
Lunghi<br />
910<br />
.<br />
Case Ortai<br />
Villaro<br />
.<br />
702<br />
. 1246<br />
891<br />
Case<br />
le Pietre<br />
.<br />
Case<br />
Valle<br />
Stalla<br />
Zotto dei Girini<br />
.<br />
Albra<br />
.<br />
Trucco<br />
della Mazza<br />
. 862<br />
. 902<br />
985<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Stalle<br />
Calvetto<br />
.<br />
Cario<br />
.<br />
Case<br />
Garassino<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Bric<br />
Lurdera<br />
995.<br />
Case<br />
Poggio<br />
Rocca delle Penne<br />
o Pennone<br />
. Monte<br />
disponibili lungo Bello il percorso:<br />
.<br />
Breo<br />
.<br />
935<br />
.<br />
.<br />
Barchi .<br />
Case<br />
924.<br />
. .<br />
909.<br />
May<br />
901<br />
961<br />
1052 .<br />
. .<br />
1030<br />
.<br />
DI ORMEA<br />
.<br />
. 1175.<br />
808 Ormea<br />
977 . 910<br />
1251<br />
Pianafea .<br />
864<br />
863<br />
735.<br />
.<br />
sottana<br />
.<br />
.<br />
.<br />
1107<br />
922<br />
1389<br />
1179<br />
1302<br />
.<br />
.<br />
Case .<br />
.<br />
1250<br />
BC<br />
Pianafea<br />
750<br />
Fasce<br />
949<br />
.<br />
.<br />
78<br />
. 4 1005<br />
1314<br />
1095<br />
12<br />
. 26<br />
. Monte<br />
Rocc<br />
.<br />
Armetta<br />
7:00/8:00 h<br />
della S<br />
849<br />
.<br />
970<br />
1744<br />
1490<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
1419<br />
.<br />
752<br />
998<br />
1710<br />
1677<br />
Colle San<br />
.<br />
.<br />
Calcagnea<br />
1515<br />
.<br />
. .<br />
50 km<br />
Bartolomeo<br />
1035 878<br />
1446<br />
1508<br />
Aimoni<br />
1237<br />
1544<br />
R<br />
Rocca<br />
.<br />
.<br />
Ba<br />
Castel<br />
1648 +1600 m ca.<br />
Paiano<br />
769<br />
<strong>Alpi</strong>sella<br />
1492<br />
Monte<br />
1.<br />
.<br />
403 1028<br />
1409<br />
1128<br />
.<br />
.<br />
.<br />
. 1093<br />
1152<br />
. Pesauto<br />
Case<br />
1188 Colla<br />
973<br />
Bassa 1570 maggio/ottobre<br />
Porcile<br />
Case<br />
D<br />
Passo dei Fan<br />
1396<br />
.1089<br />
1266<br />
Monte<br />
1310<br />
.<br />
. dei Sii<br />
Nasagò (660 m)<br />
.<br />
Cantarana<br />
della Guardia<br />
783<br />
1658 .<br />
1085<br />
.<br />
.<br />
1336<br />
Prale<br />
1555<br />
1397<br />
.<br />
Cà<br />
.<br />
1148<br />
.<br />
.<br />
.<br />
du Lu Si 928<br />
Case 1286parcheggia l’auto a Nasagò<br />
.<br />
952<br />
1621<br />
dell'Arma<br />
.<br />
Rifugio Pian<br />
975<br />
dell'Arma<br />
1339 uno spiazzo sulla destra<br />
.<br />
Case<br />
1141. 1042<br />
1096<br />
.<br />
Baratti<br />
.<br />
Poggio<br />
829<br />
148<br />
. 4 1255 (provenendo . 853<br />
. .<br />
Caprauna da Ceva)<br />
1295<br />
1203 della SS 28 in corrispondenza<br />
Case<br />
.<br />
1038<br />
Rocca<br />
.<br />
1247<br />
1077<br />
.<br />
1067<br />
.<br />
. di una bacheca che illustra la<br />
Bric<br />
Passo<br />
952<br />
Santuario<br />
Castagnino<br />
1252 di Prale<br />
dell'Assunta<br />
. 637 .<br />
.<br />
Balconata di Ormea (fontana). 866<br />
1382<br />
.<br />
Bocchino .<br />
. 920<br />
1035<br />
di<br />
856<br />
.<br />
Cian Darè<br />
Semola<br />
Albareto<br />
1102<br />
Frioli<br />
1215<br />
Zerbivi<br />
1414<br />
1242<br />
1007 949<br />
Gorreto<br />
Riane<br />
1073<br />
1271<br />
Rio della Valle<br />
Colle di<br />
Caprauna<br />
1503<br />
1101<br />
1280<br />
817<br />
763<br />
1297<br />
778<br />
Lurdera<br />
Bandita<br />
1311<br />
1058<br />
1100<br />
Eca<br />
946<br />
.<br />
// 1 4<br />
BALCONATA<br />
Pian del Lupo<br />
Nasagò<br />
696<br />
Valle Pennavaira<br />
Giorrea<br />
760<br />
Sorba<br />
. 894<br />
→ Numerosi punti acqua<br />
Colletta<br />
ogni frazione ha la sua<br />
fontana.<br />
980<br />
.<br />
Pilone<br />
Piovano<br />
71<br />
Case<br />
dell'Iso<br />
.<br />
1269<br />
. 659<br />
So<br />
Risso<br />
←← La chiesa di Albra<br />
← Scorcio panoramico lungo<br />
la Balconata<br />
per raggiungere con lunga e faticosa salita il panoramico Poggio la Colma.<br />
Si segue quindi per Quarzina su strada bianca e quindi, seguendo le tacche<br />
bianche e rosse, si taglia per un tratturo inerbito tornando poco dopo<br />
sulla strada bianca, che si segue (trascurando il sentiero a sinistra<br />
della Balconata) in discesa fino a un bivio sulla destra per Case Biranco-Merea.<br />
Di qui in poi si segue fino a Viozene il percorso della Balconata. Si risale<br />
su strada bianca fino a Biranco, dove si imbocca un bivio sulla sinistra che<br />
conduce a uno dei tratti su sigle track più panoramici e goduriosi in assoluto<br />
fino alla borgata di Merea, che si attraversa in discesa per poi piegare a destra<br />
e imboccare la strada bianca che conduce prevalentemente in discesa<br />
a Pornassino e da lì sulla SS 28 che si segue in direzione valle fino a Nasagò.
72<br />
//15<br />
BRIC MINDINO
“Caspita, da qui si vede la Corsica!”:<br />
panoramicissimo anello su strade<br />
sterrate che raggiunge la vetta<br />
del Bric Mindino, posto in posizione<br />
strategica fra le valli Mongia, Tanaro<br />
e Casotto: da qui, nelle giornate più<br />
terse, lo sguardo spazia dalla riviera<br />
ligure alle <strong>Alpi</strong> con un giro orizzonte<br />
che toglie il fiato.<br />
L'ampia visuale ripaga la fatica della salita, che<br />
– specialmente nella seconda metà – si svolge<br />
su fondo sconnesso e con pendenze che, se<br />
non sono mai eccessive, sono sicuramente<br />
sostenute e continue. La prima parte<br />
dell'ascesa si svolge all'ombra dei faggi, che<br />
intorno ai 1600 m di quota cedono<br />
il passo a distese di arbusti e mirtilli.<br />
La seconda parte dell'anello si sviluppa<br />
attraversando alcuni alpeggi in quota,<br />
per poi approdare nell'assolata conca<br />
pascoliva del Colle di Pratorotondo prima<br />
di risalire brevemente nel bosco e quindi<br />
ridiscendere al punto di partenza. Il Colle<br />
di Pratorotondo e il Bric Mindino si possono<br />
raggiungere in mtb anche da Viola Castello e<br />
Battifollo (via Colle di San Giacomo), da Viola<br />
St. Grée e da Garessio (passando per le frazioni<br />
di Piangranone e Deversi), mettendo in conto<br />
però dislivelli e distanze assai più impegnativi.<br />
← Vetta del Bric Mindino<br />
→ L'imponente croce di vetta<br />
del Bric Mindino<br />
↓ Panorami autunnali durante<br />
la salita<br />
→ LA MONUMENTALE<br />
CROCE DEL MINDINO<br />
Inaugurata nel 1969,<br />
l'ipertrofica croce ha<br />
una struttura in tubolari<br />
in ferro e pannelli<br />
di policarbonato<br />
semitrasparenti.<br />
Alta 25 metri, la sua<br />
realizzazione ha richiesto<br />
dieci anni di lavori,<br />
inclusa la costruzione<br />
della rotabile sterrata<br />
che raggiunge la vetta<br />
da Colla di Casotto.<br />
È dedicata ai caduti<br />
di tutte le guerre,<br />
e conserva murata<br />
nell'altare una teca<br />
con i nomi di tutti i caduti<br />
della Provincia di Cuneo.<br />
73
74<br />
← Al Colle di Pratorotondo<br />
↑ In salita fra Colla di Casotto<br />
e Bric Mindino<br />
→ In salita fra Colla di Casotto e<br />
Bric Mindino<br />
→→ Arrivo sulla vetta del Bric<br />
Mindino<br />
// ITINERARIO<br />
Dalla Colla di Casotto (lato condomini), si imbocca la larga sterrata che prende<br />
quota su fondo a tratti sconnesso, bordata da faggi e betulle. Si trascura<br />
quasi subito una prima diramazione a sinistra (palina per Bric Mindino/<br />
Pratorotondo) e, al bivio successivo, dopo circa 2,2 km dalla partenza,<br />
si ignora la deviazione a destra per Pratorotondo, da cui si sbuca al rientro<br />
e si prende invece a sinistra la strada meno battuta (palina per Bric Mindino).<br />
Si prende quota nel bosco con ampi tornanti che alternano tratti più ripidi<br />
e pendenze più moderate, su fondo decisamente sconnesso (sui bordi<br />
si pedala abbastanza comodamente). La sterrata esce dalla vegetazione e<br />
finalmente si può godere di una bella panoramica sulle cime della media<br />
Valle Tanaro: il Monte Galero, il Dubasso, l'Armetta e l'Antoroto. Fa capolino<br />
anche l'incredibile croce di vetta del Bric Mindino, che non lascia dubbi<br />
sulla direzione da seguire: una deviazione sulla destra permette di raggiungere<br />
rapidamente la cima percorrendo gli ultimi 500 m di salita. Dalla vetta si<br />
ridiscende sulla sterrata principale e si prosegue questa volta verso destra<br />
girando intorno alla cima del Mindino che si lascia sulla destra. Il percorso è<br />
prevalentemente in discesa, su fondo a tratti devastato dai mezzi a motore,<br />
con due brevissime rampe assassine in salita, di cui la seconda dal fondo<br />
roccioso. Nei pressi di una piccola costruzione, si procede dritti in discesa<br />
(ignorando i bivi sulla sinistra in direzione di Viola) oltrepassando un guado<br />
e un alpeggio per raggiungere l'insellatura erbosa di Pratorotondo, meta<br />
di animate e folcloristiche merende. Per rientrare alla Colla di Casotto<br />
si procede a destra (palina) sulla sterrata ignorando il bivio per Garessio e<br />
tenendo sempre sulla destra l'onnipresente (tranne in caso di nebbia...)<br />
cima del Bric Mindino. Dopo circa 120 m di dislivello in salita nella faggeta,<br />
inizia la discesa finale che riporta al parcheggio (ultimi 2,2 km in comune<br />
con l'andata).
1366<br />
i<br />
.<br />
Surie<br />
1215<br />
tto<br />
000<br />
1072<br />
Marcianti<br />
200<br />
.<br />
I Perrini<br />
1246<br />
1136<br />
1379<br />
1423<br />
Bric<br />
dei Sapetti<br />
Colletto<br />
dei Sandri<br />
Correira<br />
Rocca<br />
del Lupo<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Il Baraccone<br />
1464<br />
1060<br />
1413<br />
Bric<br />
dei Sandri<br />
.<br />
1089<br />
1128<br />
.<br />
.<br />
1123<br />
Cascina<br />
Mindino<br />
.<br />
1398 .<br />
1368<br />
1329<br />
.<br />
1430<br />
Punta<br />
.<br />
della Sapea<br />
1652 . .1390<br />
.<br />
Bric dei<br />
. . Giassetti<br />
1442<br />
1430<br />
. 1725 Gias<br />
del Roccassone .<br />
Bric di<br />
1542<br />
1528<br />
Mezzodì<br />
1663<br />
1932 . Monte<br />
.<br />
Mussiglione<br />
→ GARESSIO 2000<br />
Monte . 1789<br />
.<br />
Berlino<br />
1330<br />
Costa Vatè<br />
1174<br />
Irroi<br />
Rizzo<br />
1351<br />
1373<br />
.<br />
.<br />
.<br />
. 1447<br />
.<br />
Bric 1763<br />
1570<br />
Nei<br />
.<br />
. 1694<br />
1735<br />
.<br />
Bric<br />
1<br />
. 777 del Monte<br />
Mindino<br />
.<br />
.<br />
1670<br />
1775 . 1878<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Colla<br />
Pian del Bal<br />
.<br />
Nascio<br />
1219<br />
1600<br />
1943<br />
.<br />
La nascita della stazione sciistica risale<br />
1539<br />
1520<br />
1549<br />
1347<br />
1413<br />
Bric del<br />
Praietto<br />
1518<br />
1715<br />
I Mojazzi<br />
Muceretti<br />
1758<br />
1822<br />
Bric<br />
del Prato Rotondo<br />
.1531 1573 .<br />
15<br />
. 00<br />
Verminaglia<br />
agli anni '60 quando, sul versante che<br />
guarda verso l'abitato di Garessio,<br />
un ambizioso imprenditore genovese creò<br />
il complesso sciistico “Valle dei Castori”<br />
che per contenzioni legali con il Comune<br />
di Garessio chiuse negli anni '80, quando<br />
una nuova società immobiliare iniziò<br />
a costruire le palazzine di Garessio 2000.<br />
Il progetto non decollò del tutto e,<br />
complice un'esplosione nel 1990, non fu<br />
mai completato: attualmente è<br />
in condizioni di semi-abbandono.<br />
.<br />
1230<br />
.<br />
1036<br />
1503<br />
758.<br />
. 1511<br />
1<br />
. 421 . 1229 793<br />
.<br />
Colle<br />
.<br />
di Prato<br />
1040<br />
Rotondo<br />
. 1278<br />
P<br />
1304<br />
.<br />
.<br />
Bava . .<br />
.<br />
1194.<br />
.<br />
1490<br />
Pratopiano<br />
1221<br />
Case 992<br />
1077 Prin<br />
Garelli<br />
1593 .1410<br />
Cascine<br />
.<br />
1060 .<br />
894<br />
1029<br />
Cunni<br />
.<br />
7<br />
Rive<br />
900<br />
1080<br />
770<br />
1410 .<br />
979<br />
.<br />
10<br />
1374<br />
.<br />
. 38<br />
. 1328<br />
.<br />
1011 925<br />
.<br />
1283<br />
1168<br />
1<br />
. 109 Bologna 1148 1078<br />
Rasoi .<br />
Case<br />
928<br />
Case<br />
. Franco Galiz<br />
Mindino<br />
Casa<br />
944 . 838<br />
Borgo<br />
.<br />
1015<br />
Baracco<br />
. 1146<br />
1188.<br />
. 5<br />
1131<br />
1003<br />
687<br />
// 1 5<br />
.<br />
Cappello<br />
. 6<br />
1029 BRIC MINDINO<br />
877<br />
.<br />
727<br />
Cascina<br />
.<br />
. 778 Gar<br />
Cappello<br />
775.<br />
Case del 7. Bellore<br />
12 .<br />
BC<br />
703<br />
.<br />
. . .<br />
881<br />
. . 714 624 Case<br />
679<br />
.<br />
810<br />
Carpanetto<br />
dei Prati 59<br />
Rio di Piangranone<br />
Campo Piano<br />
.<br />
Pavarino<br />
Case<br />
Nascio<br />
1017 .<br />
1724<br />
.<br />
Rocce del<br />
1596<br />
.<br />
.<br />
Rascazzo<br />
.<br />
.<br />
1427<br />
.<br />
Colla di Casotto<br />
.<br />
1379<br />
.<br />
111<br />
1280 . 1190 . 5<br />
Sarezzo<br />
. 1067<br />
Luvia<br />
2:30/3:00 h<br />
15,5 km<br />
+620/-620 m<br />
giugno/ottobre<br />
Colla di Casotto (1384 m)<br />
Lasciare l'auto in uno<br />
dei comodi parcheggi<br />
della Colla di Casotto.<br />
.<br />
1000<br />
75<br />
.<br />
.<br />
780
76<br />
//16<br />
ANELLO<br />
DEL RIO<br />
NIVORINA
Bell’anello in altissima Valle Tanaro<br />
lungo le pendici delle cime Bertrand<br />
e Missun, per un tratto lungo<br />
la panoramica strada militare<br />
Limone-Monesi.<br />
La salita, all’ombra di abeti e larici, si svolge<br />
prima su di una asfaltata poco trafficata quindi<br />
lungo una sterrata dal fondo ottimo che<br />
congiunge Upega con il tracciato<br />
della Limone-Monesi: si consiglia di percorrere<br />
l’itinerario nei giorni di chiusura al traffico<br />
motorizzato, per godere al meglio<br />
della tranquillità dell’ambiente e<br />
della generosità dei panorami. Luce, cielo<br />
e clorofilla sono le tre note dominanti:<br />
gli affacci ariosi sulle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong> stagliate<br />
contro l’azzurro, il labirinto verde dell’abetina<br />
e l’atmosfera incantata della lariceta del Bosco<br />
delle Navette, con il suo tappeto di mirtilli, felci<br />
e rododendri. La discesa è lungo un divertente<br />
sentiero naturale “tecnico, ma non troppo”<br />
che dopo un primo tratto di crinale si butta<br />
nell’impluvio del Rio Nivorina: ciclabile al 100%<br />
nella parte inziale, presenta alcuni passaggi<br />
rocciosi nel tratto terminale più aperto,<br />
in sponda destra orografica del torrente.<br />
Divertente e mai estremo, conduce fino<br />
alle case di Upega: chiudendo un anello<br />
perfetto per mezza giornata di mtb.<br />
←← In discesa nel Bosco<br />
delle Navette<br />
↑ Sguardo sulle <strong>Alpi</strong> Liguri,<br />
lungo la militare Limone-Monesi<br />
↓ Ritorno a Upega<br />
→ UPEGA, FRAZIONE<br />
DI BRIGA ALTA<br />
Upega è frazione<br />
di Briga Alta, che vanta<br />
una densità inferiore a 1<br />
abitante per chilometro<br />
quadrato, Briga Alta e<br />
il poco invidiabile secondo<br />
gradino del podio<br />
nella classifica dei comuni<br />
meno popolosi d’Italia:<br />
al primo censimento<br />
del dopoguerra,<br />
nel 1951, contava 285<br />
abitanti – nel 2016 se ne<br />
contavano solo 39. Qui<br />
siamo in “Terra Brigasca”,<br />
area transfrontaliera<br />
caratterizzata da parlate<br />
del gruppo ligure<br />
con influenze provenzali<br />
e piemontesi.<br />
77
78<br />
// ITINERARIO<br />
Da Upega si risale la SP 154 per 3,2 km fino a località Ponte del Giairetto, qui si<br />
imbocca l’evidente strada sterrata sulla destra che prende quota alternando<br />
ripide rampe (fra cui quella iniziale!) a tratti che permettono di riprendere<br />
fiato. La sterrata si ricongiunge al tracciato della militare Limone-Monesi<br />
a quota, in corrispondenza del capanno del pedaggio. Da qui si svolta a destra<br />
e si procede in direzione del Colle delle Selle Vecchie e del Rifugio Don Barbera.<br />
Il percorso è un mezzacosta in salita, dal fondo sempre ottimo. Si raggiunge e<br />
supera il punto panoramico di Poggio del Lagone e si prosegue sulla militare<br />
fino al km 12,3: qui si stacca un evidente sentiero che scende sulla destra<br />
in mezzo ai larici del Bosco delle Navette (palina per Upega). Lo si segue<br />
per un lungo tratto divertente che perde quota con facili tornantini a fondo<br />
terroso in mezzo ai larici, quindi si traversa sulla destra e si raggiunge<br />
uno spazio di pascolo più aperto. Quando il sentiero rientra all’ombra dei larici<br />
si biforca: entrambi i sentieri arrivano a Upega e sono tutti e due adatti<br />
alla mtb. Il sentiero di destra è al momento interrotto in alcuni tratti<br />
dalla caduta di alberi (occorre scendere e portare la bici a mano), ma<br />
nel complesso è meno tecnico del sentiero di sinistra, che è il “classico”<br />
che descriviamo in questa sede. Si imbocca il sentiero di sinistra per “Case<br />
Nivorina” che, dopo una prima parte nel bosco, esce allo scoperto proprio<br />
in prossimità dei resti delle case Nivorina e del rio omonimo (palina). Si guada<br />
il piccolo rio e si prosegue in sinistra idrografica un lungo traverso in discesa<br />
con alcuni tratti rocciosi o esposti che richiedono un po’ di attenzione.<br />
Al ponte sul Nivorina si consiglia di non attraversare, ma di continuare<br />
in sinistra idrografica imboccando un sentiero non segnato che passa sotto ad<br />
alcune baite e prosegue in costa fino a raggiungere, bordeggiando prati<br />
a sfalcio, la frazione di Upega dopo un facile guado in corrispondenza<br />
di un tornante asfaltato.
Colle<br />
del Vescovo<br />
.<br />
2162<br />
. 2189<br />
2043 .<br />
.<br />
. 1969<br />
2256 .<br />
1756<br />
scovo Cima di Velescia<br />
.<br />
. 1468<br />
vêque) o Velega<br />
.<br />
. 2384<br />
. 1946<br />
Madonna<br />
della Neve<br />
1835<br />
Case dei<br />
.<br />
1558<br />
Cacciatori<br />
.<br />
1955<br />
1870<br />
.<br />
2274<br />
Monte<br />
.<br />
1897<br />
Bertrand<br />
.<br />
2480<br />
Poggio del<br />
1889<br />
Lagone<br />
1549.<br />
Poggio Pian<br />
di Manzo<br />
. 1986 2172<br />
1899 .<br />
.<br />
1856<br />
1990<br />
.<br />
Colla<br />
1584<br />
Rossa<br />
1891<br />
.<br />
.<br />
.<br />
1688<br />
2203<br />
. Bergerie<br />
1851<br />
1616<br />
de la Mule Cima<br />
.<br />
Missun<br />
Bergerie<br />
1687<br />
.<br />
. 2018<br />
de Chambeuil<br />
2355<br />
1224<br />
2097<br />
Colle delle<br />
Selle Vecchie<br />
1822<br />
La Valletta<br />
Bosco delle<br />
Navette<br />
Ciage<br />
.<br />
Se sei<br />
1639<br />
.<br />
1406 .<br />
un gallo forcello, il bosco<br />
2223<br />
.<br />
1711<br />
1587<br />
V a l l o n e d i U p e g a<br />
(Nivorina)<br />
.<br />
Rio Nivorina<br />
Torrente Giaireto<br />
→ IL BOSCO DELLE NAVETTE<br />
Mula<br />
1455<br />
Parco del Marguareis<br />
Rio Malapula<br />
Piano del<br />
Giaireto<br />
delle Col Navette de è qualcosa di simile<br />
Touana<br />
2209<br />
.<br />
a un piccolo paradiso: un tappeto<br />
di mirtilli e rododendri all’ombra di uno<br />
dei boschi di larice più belli ed estesi<br />
delle <strong>Alpi</strong> Occidentali. Ma nemmeno<br />
gli escursionisti sono immuni al fascino<br />
degli alberi delle “Navette”: un tempo<br />
utilizzati per costruire barche e navi<br />
nella vicina costa ligure, oggi fanno parte<br />
del Parco e ne incantano i visitatori,<br />
vestendosi di morbidi aghi verde brillante<br />
in primavera e incendiando di colore<br />
la testata della Val Tanaro d’autunno.<br />
1853<br />
Costa Peiron<br />
Punta<br />
Farenga<br />
.<br />
1826<br />
2070<br />
2021<br />
.<br />
Cima<br />
Caplet<br />
.<br />
1958<br />
1280<br />
1627<br />
1419<br />
1808<br />
17,6 . km<br />
.<br />
Upega<br />
Bric<br />
Scravaglion<br />
.<br />
Costa Simone<br />
Colletta<br />
delle Salse<br />
1745<br />
Passo<br />
del Lagarè<br />
1747<br />
.<br />
1556<br />
Gola delle<br />
Fascette<br />
1240<br />
Le<br />
Salse<br />
.<br />
.<br />
. 1262<br />
1736 . .<br />
Rio della Pignatta<br />
1633<br />
NIVORINA<br />
1612 1561<br />
.<br />
1442<br />
Margheria<br />
Binda<br />
1586<br />
Rio Pian Cavallo<br />
.<br />
1678<br />
Colla<br />
di Carnino<br />
1351<br />
.<br />
Il<br />
Castellazzo<br />
.<br />
1216<br />
1656<br />
1521<br />
// 1 6<br />
ANELLO DEL RIO<br />
1816 . 0C<br />
Costa Carlon<br />
2:30/3:00 h<br />
+760/-760 m<br />
giugno/ottobre<br />
Upega (1280 m)<br />
Nerci<br />
1608<br />
1281<br />
Rio Uomo Morto<br />
1549<br />
.<br />
.<br />
. Poggio<br />
. Agnelli<br />
1606<br />
1300<br />
Case<br />
Slige<br />
Valcona<br />
Sottana<br />
1404<br />
Valcona<br />
Soprana<br />
1654<br />
Rocca di<br />
Piano Cavallo<br />
1241<br />
1382<br />
.<br />
Cima<br />
Cantalupo<br />
.<br />
1893<br />
Colla<br />
Bassa<br />
Bric<br />
dei Posi<br />
Si posteggia a Upega, nel<br />
parcheggio basso all’ingresso<br />
del paese (poco oltre, di<br />
fronte, si trova la Locanda di<br />
Upega). Possibilità di rifornirsi<br />
di acqua in paese prima<br />
della partenza (fontanelle).<br />
Case<br />
Secae<br />
1258<br />
1319<br />
.<br />
1532<br />
Valle<br />
1393<br />
della<br />
P<br />
Parc<br />
<strong>Alpi</strong><br />
Fu<br />
19<br />
Piano C<br />
Piniel<br />
Sopra<br />
Boschetti Garzo<br />
79<br />
1303<br />
Cas<br />
Giabi<br />
Costa Sa<br />
←← In salita lungo la militare<br />
Limone-Monesi<br />
↑ Una pausa per godersi<br />
lo spettacolo del Bosco<br />
delle Navette in autunno<br />
← Sul single-track lungo il Rio<br />
Nivorina
80<br />
//17<br />
ENDURO<br />
DI PRIERO
← L'impegnativo single track<br />
da San Bernardo<br />
↑ e ↓ Il borgo medievale<br />
di Priero<br />
Questo itinerario è una scommessa,<br />
che completa con una proposta un po'<br />
81<br />
“osé”, ovvero più discesistica, la rosa<br />
degli itinerari di questo libretto.<br />
Rende onore a una delle gare storiche<br />
del circuito enduro, l'Enduro di Priero.<br />
Si tratta di un percorso “a fiore” il cui centro è<br />
il bellissimo borgo medievale – perfettamente<br />
conservato – di Priero e i vari “petali” sono<br />
percorsi ad anello che partono ed arrivano<br />
al borgo, caratterizzati da una salita sempre<br />
pedalabile e da discese su single track tecnici<br />
che costituiscono altrettante prove speciali<br />
a cronometro della competizione. La traccia<br />
proposta è pensata per ottimizzare i dislivelli<br />
(salendo il meno possibile per fare più discesa<br />
possibile) e permettere un assaggio quasi<br />
completo del percorso della gara. Le discese<br />
“Tropicana”, “Brunella” e “Hare hare” sono<br />
scorrevoli e mai troppo tecniche, affrontabili<br />
anche con mtb XC o Allmountain. Il single track<br />
più “tossico” è quello di San Bernardo, dove<br />
sono indispensabili capacità di guida ottime e<br />
una “full”, bi-ammortizzata. Se si ha una “front”,<br />
il consiglio è quello di optare in alternativa<br />
per una risalita all'attacco della discesa<br />
“Brunella” per scendere il parallelo sentiero<br />
“Hare hare”.<br />
→ CHE COS'È<br />
L'ENDURO?<br />
L'ultima delle discipline<br />
della <strong>MTB</strong> che si può<br />
considerare “pedalata”,<br />
dove sono di più i tratti<br />
nei quali si spinge<br />
sui pedali rispetto a quelli<br />
in cui si scende.<br />
Nelle gare si guida contro<br />
il tempo in discesa per poi<br />
risalire pedalando, anche<br />
se non cronometrati.<br />
È una disciplina tosta:<br />
occorrono doti di resistenza<br />
anaerobica, tecnica ed<br />
equilibrio, capacità<br />
di lettura delle traiettorie e<br />
quel pizzico d’incoscienza<br />
che caratterizza i discesisti.
.<br />
463<br />
.<br />
Case<br />
Garabello<br />
.416<br />
Case<br />
del Bric<br />
Case<br />
Roatta<br />
438<br />
Casa Azzoaglio<br />
460<br />
.<br />
Case<br />
Matetto<br />
406<br />
464<br />
Case Ferri<br />
496<br />
.<br />
Casa Zerb<br />
82<br />
← Lungo uno dei tratti pedalati<br />
504<br />
che portano all'attacco dei<br />
single track<br />
.<br />
↑ La chiesetta di San Bernardo<br />
→ In discesa con vista<br />
sul borgo di Priero<br />
→→ La piazza di Priero<br />
il giorno della gara<br />
645<br />
.<br />
452<br />
Case<br />
Spinetta<br />
Case<br />
Buschea<br />
450<br />
// ITINERARIO<br />
454<br />
Casa Nov<br />
Bric<br />
Castello<br />
Bosco Doni<br />
. Villa<br />
789 Nucetto<br />
450<br />
Da Priero a Campetto via “Tropicana”: Dagli impianti sportivi si imbocca<br />
la SP 55 in direzione Castelnuovo e si risale per circa 3 km e 240 m di dislivello<br />
(dalla rotonda) fino a un tornante dove si imbocca a destra una sterrata<br />
in salita che si immette su una più ampia sterrata che si segue a destra<br />
trascurando un bivio sulla sinistra e uno sulla destra fino all'imbocco<br />
del sentiero di discesa (1,8 km e 100 m D+ dal tornante), una lunga discesa<br />
scorrevole nel bosco, mai eccessivamente tecnica e con brevi tratti intermedi<br />
pedalati fino alla sterrata che risale fino alle case di frazione Campetto.<br />
Da “Campetto” a Priero via “Brunella”/”Hare hare”: Ci si ri-immette<br />
sulla SP 55, si risale e, all'incrocio, si prende per Montezemolo sulla SP 209.<br />
Dopo 1,4 km si svolta bruscamente a sinistra su una strada sterrata in salita<br />
che conduce in breve all'imbocco dei due single track “Brunella” (destra)<br />
e “Hare hare” (sinistra): hanno caratteristiche molto simili (scorrevoli,<br />
con qualche ripidone, compressione e tornantini tutti da girare) e terminano<br />
esattamente nello stesso punto, sotto al viadotto della A6 nei pressi di Priero<br />
e al principio della salita iniziale. Chi non ha voglia di cimentarsi con il difficile<br />
sentiero “San Bernardo”, ma desidera farsi ancora una bella discesa, può<br />
risalire sulla SP 55 per scendere il restante fra i due sentieri (330 m D+).<br />
Da Priero a Priero via “San Bernardo”: Dagli impianti sportivi si aggira<br />
il borgo di Priero a nord. Si imbocca via Pozzo e dopo 500 m si svolta a destra<br />
in direzione di San Bernardo. Dopo 400 m si svolta ancora a destra e si segue<br />
l'asfaltata fino alla cappella. Lì la strada diventa sterrata e procede in piano<br />
per poi riprendere a salire in corrispondenza di un tornante a ca. 500 m<br />
dalla chiesetta. Si raggiunge la cima del Bric San Bernardo (palina) e si volta<br />
a destra per poche decine di metri fino a incrociare, sulla destra, il sentiero<br />
di discesa tecnico, con un passaggio su roccette e molti tratti ripidi (sponde<br />
di legno) e insidiosi in caso di fondo bagnato. Dall'asfaltata si prende a destra<br />
per rientrare.
.<br />
.<br />
. 722<br />
635<br />
Cavagna<br />
Camoroni<br />
. 713 660 .<br />
.<br />
731 .<br />
Sonnini<br />
Priletto .<br />
686<br />
Fontane<br />
587<br />
Bric<br />
Bric del .<br />
Bric del<br />
Baudini<br />
Gorello<br />
561 Termine<br />
Pedaggio<br />
.<br />
. 711<br />
.<br />
.<br />
692<br />
Case<br />
.<br />
.<br />
705<br />
655<br />
684<br />
488<br />
Faroppa<br />
Case<br />
509<br />
Bozzone<br />
.<br />
Il Bricco<br />
657<br />
Bric San<br />
.<br />
Bernardo<br />
.<br />
5. 42 Casa<br />
673<br />
667 Colle Monte<br />
511<br />
.<br />
.<br />
Casa Garassino<br />
Vecella<br />
. 785<br />
Volta<br />
742<br />
Bric Rocca<br />
714.<br />
.<br />
di Lepre<br />
.<br />
485<br />
491<br />
Montezemolo<br />
475<br />
.<br />
656<br />
C. Becc<br />
.<br />
.<br />
Bric Prato<br />
700<br />
469<br />
. .<br />
. .<br />
501<br />
Capanna<br />
.<br />
Bric Riviera<br />
720<br />
505<br />
.<br />
764 .<br />
Casa Lovere<br />
Priero<br />
640<br />
in<br />
.<br />
Bric Chiaggi<br />
Case Miccio .<br />
Maglino<br />
.<br />
.<br />
670<br />
539<br />
742<br />
765<br />
.<br />
Bric Murasso<br />
Gostia<br />
5. 77 Case Castello<br />
Bric Zemola<br />
588 .<br />
575<br />
7. 01 Pione<br />
Bric Colla<br />
725<br />
759 .<br />
587<br />
Malpotremo<br />
.<br />
Bricco<br />
718<br />
C. Molla<br />
.<br />
575 .<br />
Costa di Priero<br />
Molino<br />
.<br />
Case Gallet<br />
Casa Piambosco .<br />
626<br />
.<br />
655<br />
Bric della Merla<br />
.<br />
.<br />
Bric della<br />
675<br />
Cana<br />
767 Bric delle Donne<br />
.<br />
778<br />
733<br />
683 .<br />
.<br />
.<br />
Bric<br />
686<br />
Case Pena<br />
Castelnuovo<br />
Tasso<br />
701<br />
Bric Rivoire<br />
Colle Riscosco<br />
di Ceva<br />
735<br />
.<br />
.<br />
604<br />
.<br />
.<br />
654<br />
San Pietro<br />
743<br />
696<br />
692<br />
.<br />
Fonte Moleirole<br />
S.Grato<br />
6. 84 778<br />
.<br />
.<br />
692<br />
Bric<br />
Bric d`Arcisi<br />
.<br />
706<br />
.<br />
Case<br />
667 Valoria<br />
815<br />
740<br />
.<br />
della Fossa<br />
Bric Battaglione<br />
Rocca delle Tavole<br />
.<br />
.<br />
Bric Gavassini<br />
Bric<br />
804<br />
.<br />
Robella<br />
. 609<br />
755<br />
756<br />
.<br />
777 .<br />
a<br />
Bric<br />
Cima della Langa<br />
Bric Albergoli<br />
776 .<br />
800<br />
736<br />
Bala<br />
.<br />
Curaironi<br />
Case<br />
.<br />
. 782<br />
788<br />
779<br />
Robella<br />
732<br />
Bric Bruciato<br />
Monte<br />
452<br />
743<br />
.<br />
7. 88<br />
.<br />
693<br />
Lazere<br />
// 1 7<br />
Mezzano<br />
805.<br />
.<br />
7. 89<br />
793<br />
Colle de<br />
742 Morto<br />
ENDURO CasaDI PRIERO<br />
7.<br />
.<br />
03 755<br />
Negro<br />
847<br />
Bric Croce<br />
800<br />
di Ciandon<br />
Monte<br />
.<br />
Bric Tavella<br />
Livrato<br />
533<br />
.<br />
.<br />
Calvo<br />
819<br />
.<br />
Bric<br />
865<br />
845<br />
Granardo<br />
. EC<br />
Borchet<br />
use<br />
P i a n M a i n e r z o<br />
Mortizzi<br />
3:30/4:00 h<br />
20 km ca.*<br />
900 m ca.*<br />
Rio Monfre<br />
marzo/novembre<br />
Priero (475 m)<br />
S i e l z i<br />
Si posteggia nei pressi<br />
degli impianti sportivi<br />
di Priero (lato sud-est<br />
del paese), nei pressi<br />
della rotonda<br />
per Castelnuovo di Ceva.<br />
Valle Belbissola<br />
700<br />
S t a g n a z z i<br />
→ Due punti acqua lungo<br />
la SP 55 e nel borgo di Priero.<br />
* Dislivello e distanza<br />
ovviamente dipendono<br />
da quali discese si scelgono<br />
di affrontare e in che ordine,<br />
quindi sono del tutto<br />
indicativi.
84<br />
//18<br />
ANELLO<br />
DEL FORTE<br />
DI CEVA
L'anello si snoda sui territori dei Comuni<br />
di Ceva e Roascio e ricalca quasi esattamente<br />
il percorso della gara Ceva Bike 2018. È adatto<br />
a ciclisti mediamente allenati e con medie<br />
doti tecniche: due soli, brevi, tratti di discesa<br />
impegnativi caratterizzano infatti questo<br />
itinerario, altrimenti affrontabile in sella<br />
da chiunque.<br />
← Richiesta di indicazioni<br />
stradali…<br />
↑ Panorama su Ceva e sulle <strong>Alpi</strong><br />
Liguri lungo la prima salita<br />
↓ Torresina<br />
85<br />
Si pedala per lo più su strade sterrate<br />
o asfaltate, con brevi tratti di sentiero,<br />
ma sempre in un rilassante ambiente<br />
rurale, fra cascine e coltivi, tratturi e<br />
crinali panoramici, da cui lo sguardo<br />
spazia prima sui morbidi colli<br />
dell'Alta Langa, quindi sulle <strong>Alpi</strong> Liguri<br />
e <strong>Marittime</strong>.<br />
Si consigliano due brevi deviazioni:<br />
la prima per una breve sosta presso la chiesa<br />
dell'Assunta nella borgata omonima e<br />
la seconda sul poggio del borgo medievale<br />
di Torresina. Ma la vera chicca arriva al termine<br />
dell'ultima salita: è il poggio su cui si trovano<br />
alcuni capisaldi in ferro e una sagoma<br />
di Napoleone a rievocare l'imponente struttura<br />
del forte di Ceva. Da qui si gode di uno<br />
spettacolare giro orizzonte che lascia senza<br />
fiato (si raccomanda di recuperare la lucidità<br />
prima di risalire in sella, per indovinare<br />
il primo tratto di discesa senza invadere<br />
le proprietà private).<br />
→ TORRESINA E<br />
FRAZIONE ASSUNTA<br />
Torresina conta circa<br />
70 abitanti: è uno<br />
dei tanti paesi delle <strong>Alpi</strong><br />
e delle campagne<br />
cuneesi colpiti dallo<br />
spopolamento nel '900.<br />
Frazione Assunta, dove<br />
oggi vivono più animali<br />
da cortile che persone,<br />
conserva le vestigia<br />
di un passato popoloso:<br />
osteria abbandonata,<br />
vecchia scuola e cappella.<br />
Questi territori disertati<br />
di recente, sono stati<br />
abitati fin dall'antichità:<br />
basti pensare che nel<br />
1999, presso la cappella<br />
è stata rinvenuta una<br />
stele funeraria romana<br />
risalente al I sec. d. C.
86<br />
→ IL FORTE DI CEVA<br />
Dal colle che domina la Rocca della Guardia<br />
si apre un vasto panorama sulle <strong>Alpi</strong> e<br />
sull'Alta Langa: in questo luogo strategico<br />
sorse nel XVI sec. il Forte di Ceva. Distrutta<br />
e ricostruita più volte, la fortificazione fu<br />
interessata da tutti i principali eventi bellici,<br />
dalla Guerra dei trent’anni e del Monferrato<br />
a quelle civili. Fu Napoleone a decidere<br />
di raderla al suolo nel 1801, nel timore<br />
di perdere nuovamente un'ostica piazzaforte<br />
ottenuta a seguito di trattative e non<br />
per meriti militari.<br />
// ITINERARIO<br />
Cascina<br />
Valle<br />
Fontana<br />
Monte<br />
.<br />
. 649<br />
Case<br />
Francolini<br />
Ghinghetta<br />
.<br />
.<br />
Case<br />
565<br />
.<br />
Chiechi<br />
606<br />
Case<br />
438<br />
. Letti<br />
Viorno<br />
628<br />
. 517<br />
Argiolo<br />
↑ All’inizio Viorno della salita che Case<br />
Moccaferro porta<br />
520<br />
.<br />
. .<br />
358<br />
dalla frazione Galli Assunta 526<br />
a Torresina<br />
Case<br />
de Lucis<br />
346 .<br />
.<br />
. 439<br />
→ Scendendo verso i Piani<br />
376 . di Pile Roascio<br />
389<br />
Si costeggia il Tanaro verso nord e si svolta a destra. Dritti al semaforo, alla rotonda<br />
si imbocca Via della Consolata per svoltare subito a destra in Via Sale S. Giovanni, .<br />
Case<br />
399<br />
358<br />
che si segue fino in fondo. Al trivio, si prende la sterrata di mezzo. Dopo Case un . tratto Piana<br />
C<br />
Sacheri Sottana<br />
B<br />
in piano e uno in salita, si scende fra le case e, tenendo la destra in discesa 414 . 411<br />
. ai due<br />
bivi successivi, si raggiunge un poggio. Da qui, dopo brevissima discesa, si sale Case<br />
Piana<br />
per pochi metri e si prende a sinistra una sterrata in saliscendi. Si raggiunge Soprana<br />
Cascina<br />
una radura dove, in corrispondenza di un segnavia bianco . e rosso . si svolta a sinistra Cattaneo<br />
461 Case<br />
419<br />
in discesa per raggiungere il fondovalle e la SP 54. La Case si imbocca a sinistra<br />
418 Bonard<br />
.<br />
Bosco<br />
Case<br />
per abbandonarla subito dopo per l'asfaltata a destra Donne in salita che porta Rossa ad alcune . 443 Ca<br />
Bi<br />
case: prendere a sinistra la carrareccia erbosa segnalata da un segnavia su Case palo<br />
436 Ponza Case .<br />
433<br />
della luce. Questa sale fino alla SP 32, che si imbocca . sulla 490<br />
Gaiotti<br />
. destra. Si prende<br />
485<br />
.<br />
494<br />
a sinistra per Torresina fino al primo bivio (frazione Assunta), dove Cascinesi svolta Case<br />
Grasso. Bonardo . .<br />
a sinistra in discesa per poi prendere a destra la sterrata per Torresina. 467 Case Birrone Giunti 470 449<br />
. 485<br />
all'asfaltata, si prende in discesa a sinistra per pochi S. metri Giovanni per imboccare poi<br />
del Bosco Case<br />
514<br />
a destra Via Vecchia Villa. La si percorre fino a imboccare a sinistra Barbieri una sterrata Case Prione<br />
in piano che si lascia per una sterrata a sinistra (abbandonare Deserta Langarum)<br />
Case della Mandola<br />
Case Lometto<br />
425<br />
che conduce a frazione Lopiano. Qui si prende a destra una sterrata in discesa .<br />
477<br />
549<br />
(tratto finale impegnativo). Raggiunto il fondovalle si Case segue il Case sentiero Garabellofino<br />
Michelotto<br />
488<br />
a una sterrata che si prende in salita a sinistra fino ai Piani di Roascio. Si segue<br />
l'asfalto in salita fino alla SP 32, che si imbocca a destra. Dopo Case Gattere ca. 100 m si svolta<br />
.<br />
a destra per frazione Mondoni e dopo altri 100 m si imbocca la strada<br />
446<br />
Case<br />
di mezzo<br />
C<br />
Bellino<br />
510<br />
per la cima del colle, sito panoramico del forte di Ceva. Per scendere<br />
472<br />
si seguono Case Odetto<br />
.<br />
le labili tracce che tagliano il pendio lato Ceva e conducono 485<br />
536 a immettersi su<br />
una asfaltata in corrispondenza di un tornante. La si segue per pochi metri per poi<br />
imboccare sulla sinistra una sterrata che raggiunge la SP 32. La si segue per circa<br />
200 m per poi svoltare a destra su di una bella strada bianca che scende (tratto<br />
finale impegnativo) fino alla SP 135 che riconduce in breve a Ceva.<br />
690<br />
Serra<br />
Bricco<br />
.<br />
.<br />
655<br />
.<br />
Fiume Tanaro<br />
di Ceva<br />
Pile<br />
391<br />
Tecetti<br />
Codovilla<br />
525<br />
Ronchi<br />
Moglia<br />
Rio Argiolo<br />
Cascina<br />
Tacetti<br />
Madonnna<br />
della Neve<br />
.<br />
601<br />
Case<br />
Giacomino<br />
Case<br />
Bezzone<br />
S.S.N.28 Bis<br />
Case<br />
Cristina<br />
.<br />
Rio Argiolo<br />
370<br />
Case<br />
Giorelli<br />
568<br />
.<br />
Case<br />
Boarino<br />
Carbon<br />
Bric<br />
Gaglia<br />
694 .<br />
Piani<br />
695<br />
Sa<br />
Ono<br />
. 462<br />
Rio<br />
C<br />
Go<br />
Rio Mart
nt'<br />
rato<br />
se<br />
llo<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
ase<br />
rrettie<br />
ase<br />
asino<br />
ino<br />
ara<br />
rdo<br />
o<br />
Case<br />
Dotta<br />
Bruno<br />
. 522<br />
384.<br />
.<br />
.<br />
Case<br />
Botto<br />
.<br />
Case<br />
Osparato<br />
Soprano<br />
.<br />
.<br />
San<br />
Pietro<br />
409.<br />
440.<br />
512<br />
.<br />
Sant'<br />
Ilario<br />
520 .<br />
.<br />
558<br />
528<br />
. Mondoni<br />
.<br />
Rua .<br />
San 657<br />
Prati<br />
Rocco<br />
.<br />
608<br />
563 .<br />
460<br />
Case<br />
572 .<br />
Prato<br />
.<br />
Case<br />
Bric della<br />
Case<br />
Testanera Princia<br />
San<br />
Giacchino<br />
618.<br />
Lino .<br />
Case<br />
666<br />
Mazzone 421<br />
.<br />
.<br />
543 589<br />
. 559<br />
Case<br />
Negro<br />
492 .<br />
555<br />
. Case<br />
Case<br />
Berutti<br />
Case<br />
Ospizio 577.<br />
Case<br />
Voena .<br />
Case Groila<br />
517<br />
. Faia<br />
.<br />
.<br />
Bric della<br />
. Croce .<br />
630<br />
.<br />
Ghiozzi<br />
400<br />
400<br />
Le<br />
Moie<br />
507<br />
di Roascio<br />
Case<br />
San Giuseppe<br />
.<br />
425<br />
505<br />
ase Vizzo<br />
465<br />
518<br />
463<br />
Case<br />
Osparato<br />
Sottano<br />
.<br />
Poggi<br />
Santo 548<br />
Spirito<br />
San<br />
Grato<br />
Rua 558<br />
Barone<br />
569<br />
407<br />
667<br />
Roascio<br />
Costabella<br />
372<br />
Case<br />
Lario<br />
425<br />
435<br />
Case Dho<br />
.<br />
.<br />
Fenoglio<br />
Case della<br />
Moretta<br />
Case<br />
Gerbino<br />
505<br />
610<br />
Vitaranda<br />
Gamba<br />
Case<br />
Grimella<br />
Rio Berca<br />
.<br />
378<br />
. Ceva<br />
Case<br />
Monvinti<br />
Case<br />
Turco<br />
. 470<br />
386<br />
Ri<br />
.<br />
Case<br />
Cacco<br />
518<br />
Lo<br />
Piano<br />
426<br />
.<br />
522 Case<br />
Ferrero<br />
Case<br />
Martin<br />
.<br />
Villa Sciarra<br />
Fontana<br />
Canaretta<br />
Torresina<br />
477<br />
Fiume Tanaro<br />
.<br />
559<br />
.<br />
.<br />
.<br />
. 612<br />
Case del<br />
Nespolo<br />
484<br />
Croce del Forte<br />
431<br />
673<br />
Pian di Roascio<br />
418<br />
S. Bernardino<br />
.<br />
.<br />
.<br />
.<br />
594<br />
.<br />
542<br />
463<br />
.<br />
.<br />
775<br />
Bric<br />
Bastice<br />
438<br />
626<br />
.<br />
395<br />
.<br />
.<br />
464<br />
Case Ferri<br />
Case<br />
Garabello<br />
.416<br />
.<br />
496<br />
Carlotto<br />
464<br />
424<br />
Case<br />
Pronis<br />
Rio Bovina<br />
Case<br />
Piantabella<br />
Casa Azzoaglio<br />
Case<br />
Matetto<br />
.<br />
Sartiero<br />
568.<br />
600<br />
Case<br />
Marroni<br />
Case<br />
Galere<br />
Cascina<br />
Martino<br />
460<br />
406<br />
Bovina<br />
Case<br />
del Bric<br />
Case<br />
Roatta<br />
C.Sbria<br />
Cascina<br />
Mastrik<br />
574<br />
Case<br />
Vassallo<br />
.<br />
3:30/4:00 .<br />
.<br />
h<br />
Casa Zerbin<br />
Case<br />
Scorera<br />
Case<br />
Martino<br />
San<br />
Bernardino<br />
Case<br />
Bovina<br />
656<br />
.<br />
Case<br />
Caretto<br />
Case<br />
Frati<br />
Case<br />
Draiot<br />
Giavellotto<br />
Rio Canile<br />
640<br />
.<br />
Sale<br />
delle <strong>Langhe</strong><br />
620<br />
.<br />
Camoroni .<br />
Sonnini<br />
Baudini<br />
.<br />
488<br />
Case<br />
Bozzone<br />
Bric Prato<br />
.<br />
539<br />
656<br />
.<br />
.<br />
.<br />
Case<br />
560 Carettini<br />
Zotto<br />
568.<br />
Paroldo<br />
Costa<br />
509<br />
.<br />
.<br />
Case<br />
Fenogli<br />
Sa<br />
Giov<br />
Fontane<br />
Co<br />
Sale San<br />
Giovanni<br />
Luschetti<br />
496<br />
.<br />
510.<br />
501<br />
577<br />
621<br />
// 1 8 .<br />
511<br />
ANELLO<br />
Bric Rocca<br />
DEL FORTE di LepreDI CEVA<br />
BC<br />
23 km ca.<br />
+700/-700 m ca.<br />
giugno/ottobre<br />
Ceva (380 m)<br />
Lasciare l'auto nel grande<br />
parcheggio lungo il Tanaro<br />
nei pressi della caserma<br />
dei Carabinieri Forestali.<br />
Caretto<br />
597<br />
Inf<br />
5<br />
.<br />
54 .<br />
Casa Gara<br />
588<br />
A<br />
Pallare<br />
.<br />
49<br />
C<br />
Bric
88<br />
//19<br />
TRAVERSATA<br />
SALE – SALICETO
Un anello con andata in mtb e<br />
ritorno in treno che attraversa due<br />
delle eccellenze ancora poco note<br />
dell'Alta Langa: i panoramici crinali<br />
del sorprendente Percorso<br />
agri-panoramico di Sale San Giovanni<br />
e le ampie sterrate della Riserva<br />
naturale delle Sorgenti del Belbo.<br />
In mezzo, bei boschi misti da attraversare e<br />
breve risalita fra campi e cascine. Il punto<br />
di partenza e di arrivo dell'itinerario è<br />
la stazione di Sale <strong>Langhe</strong>, nel mezzo,<br />
nella stagione della fioritura della lavanda, si<br />
respira aria di Provenza: profumi intensi, colori<br />
accesi e affacci inattesi vengono incontro<br />
al biker lungo l'asfaltata poco frequentata che<br />
unisce la pieve di San Giovanni con le frazioni<br />
di Giavellotto, Frati, Pradontoni e Boglio.<br />
Merito delle coltivazioni di erbe officinali<br />
(e non) di alcune aziende agricole di Sale San<br />
Giovanni, illustrate da appositi pannelli: salvia,<br />
lavanda, enkir. Una discesa sterrata nei boschi<br />
e una breve risalita conducono poi alle ampie<br />
strade bianche della Riserva naturale, di cui si<br />
attraversa la parte sul territorio del comune<br />
di Camerana prima di planare su Saliceto,<br />
dove si risale verso la stazione.<br />
← Sterrata panoramica<br />
in località Conti<br />
↑ Castello e Pieve<br />
di Sale San Giovanni<br />
↓ Campi di lavanda in fiore<br />
a Sale San Giovanni<br />
→ LA “PICCOLA<br />
PROVENZA”<br />
Sale San Giovanni è<br />
una piccola Provenza,<br />
che ogni anno regala<br />
a migliaia di visitatori<br />
un caleidoscopio di colori:<br />
carta da zucchero, verde<br />
salvia, écru. Su tutti, il viola<br />
profondo della lavanda.<br />
Fioriscono a perdita<br />
d'occhio distese di issopo,<br />
camomilla, achillea,<br />
salvia, coriandolo,<br />
finocchio: il paese torna<br />
a essere la patria<br />
delle erbe officinali e<br />
delle piante aromatiche,<br />
il secondo polo<br />
per la produzione<br />
delle officinali<br />
in Piemonte.<br />
89
90<br />
// ITINERARIO<br />
.<br />
589<br />
.<br />
. 612<br />
Case<br />
Groila<br />
.<br />
Carlotto Bovina<br />
.<br />
558<br />
Case<br />
. Galere<br />
Case<br />
608<br />
.<br />
460<br />
. Pronis<br />
572<br />
.<br />
Case<br />
della<br />
Case<br />
Princia<br />
Giacchino<br />
Case<br />
Cascina<br />
Mazzone 421<br />
Mastrik<br />
. 559 574<br />
Case<br />
Berutti<br />
5. 42<br />
.<br />
4 . 64<br />
484 .<br />
395<br />
. Case<br />
Piantabella<br />
463<br />
.<br />
Case<br />
.<br />
Garabello<br />
418<br />
594<br />
626<br />
.<br />
424<br />
.416<br />
Rio Bovina<br />
600<br />
Case<br />
Marroni<br />
Casa Azzoaglio<br />
460<br />
.<br />
Cascina<br />
Martino<br />
Case<br />
del Bric<br />
Case<br />
Roatta<br />
Case<br />
Scorera<br />
Case<br />
Martino<br />
Case<br />
Vassallo<br />
656<br />
Case .<br />
Caretto<br />
Bernardino<br />
Case<br />
Bovina<br />
Case<br />
Frati<br />
Case<br />
Draiot<br />
Giavellotto<br />
Rio Canile<br />
.<br />
598<br />
Costa . Case<br />
Calossi<br />
568.<br />
Sale San<br />
Giovanni<br />
Luschetti<br />
496<br />
.<br />
510.<br />
.<br />
640<br />
.<br />
621<br />
.<br />
Zotto<br />
Case<br />
Carettini<br />
Case<br />
Fenogli<br />
Sale delle <strong>Langhe</strong><br />
620<br />
.<br />
Camoroni<br />
.<br />
Sonnini Fontane<br />
Baudini<br />
.<br />
488<br />
Case<br />
509<br />
Bozzone<br />
.<br />
511<br />
656<br />
560<br />
Bric Rocca<br />
di Lepre<br />
.<br />
5. 42<br />
Casa Garassino<br />
Vadda<br />
.<br />
Boglio<br />
Conti<br />
San<br />
Giovanni<br />
572<br />
C.Peiretta<br />
Pallare 691<br />
.<br />
Bric<br />
del<br />
Boglio<br />
. 742<br />
Si imbocca via Roma a destra, si prende a sinistra in direzione Sale San<br />
Giovanni ma, dopo pochi metri, si devia a sinistra per Liretto/arboreto<br />
“Prandi”. Un secondo bivio sulla sinistra in discesa conduce all'arboreto:<br />
si supera la sbarra e si sale sulla sterrata fino alla cascina Prandi, dove si<br />
svolta a sinistra in discesa, si passa una seconda sbarra e su di uno sterrato<br />
in saliscendi si raggiunge località Poggio. Da qui si svolta a sinistra<br />
sull'asfaltata e quindi a destra verso loc. Conti. Si segue la bella asfaltata<br />
secondaria che diventa sterrata in corrispondenza di una villa e, 1 km dopo<br />
il bivio, si svolta a sinistra in discesa su sterrato fino a loc. Giavellotto, dove<br />
si ritrova l'asfalto che si risale verso destra toccando le frazioni di Frati,<br />
Pradontoni, Boglio e Vadda. In loc. Galletto si svolta a destra sulla SP 661<br />
fino a frazione Arbi, appena passata la quale si svolta a sinistra in salita<br />
per poi perdere quota. A 1 km dal bivio tenere la destra e, dopo ulteriori<br />
1,2 km, imboccare il bivio a destra per frazione Scravelzi, che si attraversa<br />
per raggiungere l'asfaltata che, imboccata sulla destra, passa accanto<br />
al Rifugio La Pavoncella e arriva sulla SP 661, che si segue in salita per 250 m,<br />
per poi deviare a sinistra in salita su asfalto verso alcune cascine. Si lascia<br />
l'asfalto per un bivio su sterrata che stacca a destra e si segue ancora<br />
a destra al bivio successivo per un traverso che scende in frazione Barbei e<br />
di lì sulla SP 661 che si attraversa per imboccare la sterrata in salita. Seguendo<br />
le indicazioni per il Pilone del Foresto si raggiunge la chiesetta in rovina e<br />
si prosegue dritti sulla sterrata (poi asfaltata) fino alla SP 295 che si segue<br />
sulla destra per Saliceto. Si scende sul paese e, appena attraversato il ponte<br />
sulla Bormida, si imbocca a destra la sterrata che costeggia l'ansa del fiume<br />
sbucando sulla SP 439 (via Vittorio Emanuele), che si prende a destra. Si segue<br />
quindi per la stazione, che si raggiunge svoltando a destra su un ponte e dopo<br />
un ultimo tratto in salita.<br />
Caretto<br />
Inferno<br />
Il Poggio<br />
Case<br />
Faroppa<br />
708<br />
Liretto<br />
.<br />
642<br />
640<br />
.<br />
Borgata<br />
Madonna<br />
Borchetto<br />
Ca<br />
Vec
635<br />
.<br />
sa<br />
ella<br />
Case<br />
Germoni<br />
Bric<br />
Madue<br />
.<br />
Ferreri<br />
Valle<br />
617<br />
.<br />
561<br />
.<br />
754<br />
725<br />
Valbona<br />
Priletto<br />
.<br />
7. 46 Bric<br />
del Prete<br />
720<br />
7. 05<br />
C.Cassolo<br />
.<br />
703<br />
Salvetti<br />
Bric Morzano<br />
Case<br />
.<br />
Scravezzi Spagnuoli .<br />
752<br />
720<br />
630<br />
.<br />
Cima<br />
Pallera<br />
Precari .<br />
721<br />
Bric<br />
.<br />
Cassoni Biola<br />
722<br />
. .<br />
745<br />
Bric Bric<br />
Cima<br />
Benvenuto Sicisi degli Spessi<br />
. .<br />
. 734<br />
Bric Arbi<br />
Caffarino<br />
732<br />
548<br />
.<br />
Taroni<br />
Arpreuse<br />
.<br />
635<br />
587<br />
Bric del<br />
Termine<br />
Rio Ritoretto<br />
Case<br />
Sorie<br />
.<br />
692<br />
705<br />
.<br />
711<br />
Gianferreri<br />
705.<br />
Cardellini<br />
. 712<br />
674<br />
Torelli<br />
Brange<br />
.<br />
682<br />
Bric<br />
Cavaliere<br />
Bric<br />
Maioli<br />
.<br />
Pilone del .<br />
6. 75 Foresto<br />
Martizzi<br />
Bric Vallette<br />
.<br />
Bric<br />
Colett<br />
.<br />
Il Bricco<br />
Bric San<br />
Bernardo<br />
Colle Monte<br />
673<br />
667<br />
.<br />
.<br />
. 785<br />
→ IN TRENO CON LA BICICLETTA<br />
713<br />
.<br />
593<br />
Bric Pra<br />
Melogna .<br />
651<br />
. 627<br />
Gerbazzi<br />
Galleria del Belbo<br />
C.della Madonna<br />
660<br />
Bric<br />
Bric del<br />
Gorello<br />
.<br />
.<br />
655<br />
Pedaggio<br />
684 .<br />
.<br />
C.Baletti<br />
Per chiudere l'anello in treno occorre<br />
prendere il regionale per Sale <strong>Langhe</strong><br />
(scendere alla prima stazione, durata<br />
del viaggio: 10' circa). Il biglietto per<br />
il passeggero costa 1,90 euro (agosto 2018)<br />
e il trasporto bici (valido per l'intera<br />
giornata) 3,50 euro. Passa un treno<br />
ogni due ore (approssimativamente) e<br />
occorre informarsi in anticipo sull'orario,<br />
tenendo conto della durata di circa 3:00<br />
del percorso Sale-Saliceto (partendo<br />
alle 9:00 da Sale, è comodo il treno<br />
delle 12:45 da Saliceto).<br />
.<br />
675<br />
722<br />
5 . 72<br />
Bric<br />
Biola<br />
.<br />
.<br />
657<br />
.<br />
.<br />
. 538<br />
Le Cascine<br />
604.<br />
.<br />
506.<br />
.509<br />
461<br />
.<br />
Case Moretti<br />
Campolungo<br />
3. 86<br />
514<br />
. S.Caterina<br />
.<br />
510<br />
5. 98<br />
Villa<br />
5. 88<br />
Albaretti 619 . S.Giuseppe<br />
.<br />
Rochezza<br />
609 .<br />
Bric<br />
Calcinera<br />
.<br />
.<br />
. 762<br />
Maiolo<br />
Saliceto<br />
751<br />
6. 17<br />
680<br />
732<br />
Bric<br />
Pian<br />
Cavagna<br />
731<br />
Volta<br />
686<br />
711<br />
Case<br />
Fedrini<br />
Valle Belbissola<br />
Fornace<br />
C.Lovazzolo<br />
.<br />
6. 03 5. 93<br />
685<br />
.<br />
5. 16<br />
3. 74<br />
Lorenzini<br />
S.Michele<br />
. 383<br />
C.lo Bricco<br />
.<br />
. .<br />
439<br />
Bric<br />
.<br />
S. Croce<br />
498<br />
Vire<br />
Case<br />
Carena<br />
644<br />
C.Paglia<br />
514<br />
C.Stri 478 .<br />
Bricco<br />
Baraccone<br />
530<br />
.<br />
692<br />
// 1 9<br />
530<br />
TRAVERSATA<br />
SALE – SALICETO<br />
TC<br />
3:00/3:30 h<br />
28 km ca.<br />
+550/-400 m ca.<br />
marzo/novembre<br />
Sale delle <strong>Langhe</strong><br />
/Stazione FFSS (480 m)<br />
Lignera<br />
.<br />
C.se Capellini<br />
Cas<br />
Grizzo<br />
.<br />
5. 23 Bric<br />
Castelvecchio<br />
.<br />
591<br />
. 460<br />
Gorre<br />
Benevento<br />
448<br />
Case Piani<br />
Bric Beja<br />
Posteggiare l'auto presso<br />
la stazione di Sale <strong>Langhe</strong>.<br />
.<br />
394<br />
di<br />
.<br />
. 433<br />
Catala<br />
N<br />
Bric Raina<br />
.<br />
562<br />
91<br />
Rio di B<br />
Millesimo<br />
Scaffe<br />
C<br />
Pian<br />
Rocch<br />
Valbon<br />
←← Il borgo di Saliceto<br />
← Bivio poco evidente<br />
per loc. Giavellotto<br />
↑ Stazione di Sale <strong>Langhe</strong>
92<br />
//20<br />
ANELLO<br />
DELLE SORGENTI<br />
DEL BELBO
Piacevole anello alla scoperta<br />
della Riserva naturale delle Sorgenti<br />
del Belbo, particolarmente consigliato<br />
← Pedalando sulle strade<br />
bianche della Riserva Naturale<br />
delle Sorgenti del Belbo<br />
↑ Panorama su Montezemolo<br />
↓ Fra luce e ombra, tratto<br />
caratteristico del percorso<br />
93<br />
in primavera per la fioritura<br />
delle orchidee – in quest’area ne sono<br />
state censite ben 22 specie diverse – e<br />
in autunno per i colori accesi<br />
degli alberi.<br />
All’ombra dei boschi misti e al fresco<br />
delle numerose aree umide, si alternano scorci<br />
pieni d’aria e di luce, aperti su ampie praterie e<br />
campi coltivati. Il percorso, sempre compreso<br />
fra i 750 e i 650 metri di quota, si svolge<br />
in un suggestivo ambiente collinare al 90%<br />
su strade bianche, con tre soli brevi tratti<br />
di asfalto pochissimo trafficati e mai fastidiosi<br />
e un solo corto segmento di sentiero.<br />
Generalmente ben palinato (ma occorre<br />
prestare attenzione a qualche bivio), si presta<br />
a essere percorso a piedi e a cavallo.<br />
Si consiglia di percorrere l’anello in senso<br />
antiorario, per approfittare della partenza e<br />
dell’arrivo in discesa e perché in questo modo<br />
l’area attrezzata della Riserva si trova a tre<br />
quarti del cammino, quando può essere più<br />
piacevole sostare e ristorarsi prima di chiudere<br />
l’anello. Le sorgenti costituiscono l’unico<br />
ambiente umido dell’Alta Langa, un’oasi<br />
di biodiversità protetta dal 1993.<br />
→ VARIANTE<br />
STERRATA<br />
Chi non fosse ancora<br />
abbastanza stanco, può<br />
decidere di tornare<br />
a Montezemolo<br />
per una variante sterrata<br />
più ripida e faticosa.<br />
Dall'area attrezzata<br />
si raggiunge l'asfaltata che<br />
si imbocca a sinistra per 400<br />
metri (ignorare un primo<br />
bivio per Montezemolo<br />
dopo 200 m) per imboccare<br />
una ripida sterrata in salita<br />
che si ricongiunge<br />
alla SP 66. Svoltato<br />
a sinistra, si ritorna<br />
al punto di partenza<br />
attraversando il capoluogo<br />
di Montezemolo dopo circa<br />
1 km di discesa su asfalto.
→ LA RISERVA NATURALE<br />
DELLE SORGENTI DEL BELBO<br />
La Riserva si trova al confine fra il Piemonte<br />
e la Liguria, nei comuni di Montezemolo,<br />
Camerana e Saliceto.<br />
Fa parte delle Aree Protette delle <strong>Alpi</strong><br />
Mrittime ed è nata nel 1993 per tutelare<br />
l'unico ambiente umido dell'alta Langa.<br />
<strong>Tra</strong> queste colline boscose nasce infatti<br />
il torrente Belbo e si possono incontrare<br />
la fauna e la flora tipiche degli ambienti<br />
ricchi d'acqua. In particolare, in primavera<br />
qui si possono ammirare importanti<br />
fioriture, con ben 22 specie diverse<br />
di orchidee.<br />
↑ Arnie nei pressi del Pilone<br />
del Foresto<br />
→ Praterie fiorite a inizio estate<br />
→↑ Pedalando sulle strade<br />
bianche della Riserva Naturale<br />
delle Sorgenti del Belbo<br />
→↓ Curiosa pietra incisa<br />
con segni a forma di croce<br />
lungo il percorso<br />
// ITINERARIO<br />
Si attraversa la strada e si imbocca in discesa la vecchia SS 28. Al termine<br />
della discesa, si svolta a sinistra sotto al viadotto per imboccare una strada<br />
bianca in direzione Sorgenti del Belbo. Seguendo sempre le indicazioni<br />
per Pilone del Foresto si inizia a salire con rampe decise fino lungo la dorsale,<br />
per raggiungere in discesa la strada Saliceto-Montezemolo che si attraversa<br />
per imboccare il ripido sentiero di fronte che diventa presto una sterrata<br />
in saliscendi che tocca le vette di Bric Cavargna e Bric Biola. La si segue<br />
ignorando i vari bivi (quelli a sinistra permettono di accorciare drasticamente<br />
l’itinerario) fino a raggiungere la cappella diroccata del Pilone del Foresto.<br />
Da qui si imbocca la strada bianca sulla sinistra e, al bivio successivo,<br />
con una sorta di inversione a U si imbocca la strada bianca che risale subito<br />
sulla destra. Si risale una panoramica sterrata per poi scendere a sinistra,<br />
attraversare la SP 111 e raggiungere la frazione Barbei. Si passa fra le case,<br />
imboccando poi a sinistra una sterrata che traversa fino a un bivio sotto<br />
al crinale (sulla sommità del poggio un traliccio e una croce), dove si prende<br />
la sterrata inerbita a sinistra che diventa un’asfaltata da percorrere fino<br />
alla SP 111, che si attraversa per imboccare la strada bianca. Dopo 450 m si<br />
prende a destra in direzione Pilone del Foresto e si segue la pista in saliscendi<br />
nel bosco ignorando le diramazioni a sinistra per attraversare un ceduo<br />
di castagno e poi una zona umida, dove la strada si fa per un breve tratto<br />
sentiero. Ci si immette su una sterrata seguendo a sinistra per Madonna<br />
del deserto, quindi subito dopo a destra per l’area attrezzata che si raggiunge<br />
appena attraversato un ponticello. Dall'area attrezzata si raggiunge in breve<br />
la strada Saliceto-Montezemolo che si imbocca a destra per ricongiungersi<br />
con un ultimo tratto in salita la SP 66 nei pressi della frazione Villa<br />
di Montezemolo. Svoltato a sinistra, si ritorna rapidamente al punto di partenza.
Cima<br />
Pallera<br />
.<br />
711<br />
ianferreri<br />
721<br />
705.<br />
Cardellini<br />
.<br />
722<br />
Cima<br />
degli Spessi<br />
.<br />
. 712<br />
674<br />
Torelli<br />
Brange<br />
.<br />
.<br />
Bric<br />
Gorello<br />
.<br />
655<br />
682<br />
Bric<br />
Cavaliere<br />
Bric<br />
Maioli<br />
713<br />
Rochezza<br />
609 .<br />
745<br />
Cassoni<br />
. Bric .<br />
Bric<br />
Biola<br />
Calcinera<br />
Bric Pra<br />
.<br />
.<br />
. 762<br />
Melogna<br />
751<br />
651<br />
6. 17<br />
. 627 680<br />
Pilone del .<br />
6. 75 Foresto<br />
Martizzi<br />
5 . 72<br />
Gerbazzi<br />
Galleria del Belbo<br />
593<br />
C.della Madonna<br />
660<br />
.<br />
Bric del<br />
Pedaggio<br />
C.Baletti<br />
Bric Vallette<br />
.<br />
Bric<br />
Colett<br />
.<br />
Albaretti<br />
.<br />
Bric<br />
Biola<br />
.<br />
.<br />
657<br />
.<br />
.<br />
. 538<br />
Le Cascine<br />
684 .<br />
667 Colle Monte<br />
.<br />
. 785<br />
Volta<br />
742<br />
714.<br />
.<br />
656<br />
C. Beccaria<br />
.<br />
700<br />
. .<br />
Bric Riviera<br />
Montezemolo<br />
720<br />
764 .<br />
Capanna<br />
Bric Chiaggi<br />
Case Miccio .<br />
Maglino<br />
.<br />
.<br />
670<br />
742<br />
765<br />
.<br />
Gostia<br />
Bric Zemola<br />
7. 01 Pione<br />
Bric Colla<br />
725<br />
759 . → SOTTO AI NOSTRI PEDALI:<br />
731<br />
.<br />
718<br />
C. Molla<br />
.<br />
LA GALLERIA DEL BELBO<br />
P i a n M a i n e r z o<br />
675<br />
722<br />
S i e l z i<br />
619<br />
732<br />
Bric<br />
Pian<br />
Cavagna<br />
731<br />
604.<br />
686<br />
. 711<br />
Case<br />
Fedrini<br />
Valle Belbissola<br />
.<br />
Maiolo<br />
Fornace<br />
506.<br />
S.Giuseppe<br />
Saliceto<br />
498<br />
C.Lovazzolo<br />
.<br />
Case<br />
5. 16<br />
Carena<br />
6. 03 5. 93<br />
685<br />
.<br />
Bric San<br />
Bernardino<br />
.<br />
.<br />
Sotto alla Riserva corre la galleria<br />
ferroviaria del Belbo. Il tunnel appartiene<br />
alla tratta Torino-Savona ed è lungo 5 km:<br />
inizia a Saliceto e termina a Sale delle<br />
<strong>Langhe</strong>. Ultimata nel 1871, al tempo in cui<br />
i treni erano a vapore, la galleria era dotata<br />
di otto pozzi di aerazione per lo sfiato,<br />
chiusi negli anni ’30 con l’elettrificazione<br />
della linea, tranne il numero 5 e il numero<br />
8. Il pozzo più profondo era il numero 7,<br />
che misurava ben 211 metri.<br />
Lorenzini<br />
S.Michele<br />
. 383<br />
5. 23<br />
C.lo Bricco<br />
.<br />
. .<br />
439<br />
Bric<br />
S. Croce<br />
Vire<br />
644<br />
C.Paglia<br />
692<br />
514<br />
Bric del<br />
Castellaro<br />
. 735<br />
764 680<br />
735<br />
692<br />
Bric<br />
la Croce<br />
.<br />
C.Stri 4. 78<br />
2:00/2:30<br />
Gorre<br />
h<br />
Bricco<br />
Baraccone<br />
530<br />
Montezemolo . Case Piani (750 m)<br />
Bric<br />
Salice<br />
.<br />
Capellini<br />
.<br />
// 2 0<br />
ANELLO<br />
DELLE SORGENTI<br />
DEL BELBO<br />
535<br />
.<br />
un ristorante . e panetteria).<br />
Ottinazzo<br />
448<br />
Bric Beja<br />
530<br />
Si consiglia di lasciare<br />
602<br />
MC<br />
15 km ca.<br />
+650/-650 m ca.<br />
l’auto appena arrivati<br />
a Montezemolo nel<br />
parcheggio posto sul colle<br />
di Montezemolo (bar,<br />
Pian del Groppo<br />
572<br />
571<br />
Fermata dell’autobus<br />
nello stesso punto.<br />
95
APPROFONDIMENTI<br />
96<br />
// LIBRI E GUIDE<br />
Bernardi G., Dal Marguareis al Monviso: 40 itinerari<br />
in mountain-bike nelle valli del Cuneese, Centro<br />
Documentazione <strong>Alpi</strong>na, Torino, 1990<br />
Bernardi G., Dalle <strong>Langhe</strong> al Marguareis: 40 itinerari<br />
in mountain-bike tra le colline e le valli del Cuneese,<br />
Centro Documentazione <strong>Alpi</strong>na, 1992<br />
Boero L., Carosso G., Oricco A., Fra <strong>Langhe</strong> e Roero:<br />
40 percorsi in mountain bike, L'Arciere, 1993<br />
Canova M., Zero-tresessanta: la prima guida<br />
dell'Alta Val Tanaro sugli sport di montagna,<br />
Comunità Montana Alta Val Tanaro, 2007<br />
Cavallo T., 50 escursioni in mountain bike in<br />
Piemonte e Valle d'Aosta, Priuli & Verlucca, 2011<br />
Rolando E., Bici: 45 itinerari per sportivi e cicloturisti<br />
nella riviera ligure di ponente, Blu Edizioni, 2006<br />
Serraglia R., Rocchia L., Mountain bike a 360°: 50<br />
escursioni ad anello da Sospel al Monviso,<br />
Primalpe, 2011<br />
Suda G., Rolando E., Mountain bike: Piemonte<br />
e Liguria dal Col di Nava al Colle di Tenda, Blu<br />
Edizioni, 2003<br />
Suda G., Mountain bike: dal Colle di Tenda al<br />
Colle dell'Agnello: 62 itinerari sulle montagne del<br />
Cuneese, Blu Edizioni, 2010<br />
// SITI<br />
alpiliguri.com<br />
bikepark.cloud<br />
cicloalpinismo.com<br />
frabosaski.it<br />
montealpetbikevillage.com<br />
mtb-piemonte.it<br />
nakture.com<br />
pratonevoso.com<br />
sentierolandande.it<br />
tajare.it<br />
// CARTE<br />
Fraternali Editore, 1:25.000<br />
n. 15 Valle Gesso, Parco Naturale<br />
delle <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong><br />
Fraternali Editore, 1:25.000<br />
n. 16 Val Vermenagna, Valle Pesio,<br />
Alta Valle Ellero, Parco Naturale<br />
del Marguareis<br />
Fraternali Editore, 1:25.000<br />
n. 19 Alta Val Tanaro, Alta Valle<br />
Arroscia, Alta Valle Argentina<br />
Fraternali Editore, 1:25.000<br />
n. 22 Mondovì, Val Ellero,<br />
Val Maudagna, Val Corsaglia,<br />
Val Casotto<br />
Fraternali Editore, 1:25.000<br />
n. 26 Bassa Val Tanaro, Val Bormida<br />
e Cebano<br />
Fraternali Editore, 1:50.000<br />
n. 50-4 Cuneo Valli Monregalesi,<br />
Val Vermenagna, Val Pesio,<br />
Alta Val Tanaro<br />
Istituto Geografico Centrale, 1:50.000<br />
n. 8 <strong>Alpi</strong> <strong>Marittime</strong> e Liguri<br />
Istituto Geografico Centrale, 1:50.000<br />
n. 18 Le <strong>Langhe</strong> meridionali<br />
Istituto Geografico Centrale, 1:75.000<br />
n. 24 Il Cuneese