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Magazine Avventista 21 - Ottobre - Novembre - Dicembre 2019

4 TESTIMONIANZA - Dalla schiavitù della droga alla libertà in Gesù 8 FOCUS - Richard Lehmann : Da zero a Presidente d’Unione 14 CREDENZE - La rivoluzione francese e la nascita dell’avventiamo 18 DONNE - 200° “Condivisione al femminile” a Neuchâtel 21 OMAGGIO - François Perrin 25 NOTIZIE SVIZZERA Giornale trimestrale della Federazione avventista della Svizzera Romanda e del Ticino (FSRT)

4 TESTIMONIANZA - Dalla schiavitù della droga alla libertà in Gesù
8 FOCUS - Richard Lehmann : Da zero a Presidente d’Unione
14 CREDENZE - La rivoluzione francese e la nascita dell’avventiamo
18 DONNE - 200° “Condivisione al femminile” a Neuchâtel
21 OMAGGIO - François Perrin
25 NOTIZIE SVIZZERA

Giornale trimestrale della Federazione avventista della Svizzera Romanda
e del Ticino (FSRT)

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occasione, limitandomi però alla vendita delle<br />

riviste. Devo anche dire che quando comunicai<br />

a mia madre la decisione presa, nonostante i<br />

rimpianti per non riuscire a essere per loro un<br />

aiuto nell’economia familiare, lei mi disse: “Sai,<br />

era da tanto che pregavo per questo!”<br />

La casa editrice “Vie et Santé” mi inviò le riviste<br />

“Signes des Temps”, e “Vie et Santé”, naturalmente<br />

obsolete! Mi ero prefissato l’obiettivo di<br />

vendere 70 confezioni da 3, ovvero <strong>21</strong>0 riviste al<br />

giorno. Per fare questo, ogni mattina prendevo<br />

l’autobus o il treno per raggiungere i paesini circostanti.<br />

Andavo di porta in porta con un’unica<br />

frase pronta: “Salve signora, sono uno studente<br />

e vendo queste riveste per pagarmi gli studi. Tre<br />

riviste per 1 franco”. Tutto qui, non sapevo cos’altro<br />

dire. Ma, incredibilmente, funzionava! Quasi<br />

ogni settimana, ricevevo dei pacchi dalla casa<br />

editrice. Avevo come obiettivo quello di riuscire<br />

a mettere da parte almeno un terzo<br />

delle tasse scolastiche; una parte<br />

infatti sarebbe stata coperta<br />

dalla casa editrice stessa e<br />

l’ultima parte dell’Unione,<br />

se non mi sbaglio.<br />

E così sono finalmente<br />

arrivato a Collonges. Mi<br />

sono iscritto a quello che<br />

allora si chiamava corso<br />

d’evangelizzazione. Ma<br />

non avendo un diploma di<br />

maturità, ho scoperto non<br />

avere il livello richiesto per<br />

entrare nella facoltà di teologia,<br />

cosa che mi rendeva necessario frequentare<br />

un anno di scuola, un altro. Mi sono<br />

iscritto quindi a un nuovo anno, insieme a René<br />

Augsburger, il mio compagno di stanza, che<br />

aveva studiato in Austria.<br />

Il mio primo saggio in francese dovrebbe essere<br />

conservato negli annali! Il docente iniziò a<br />

distribuire i compiti ai vari studenti, a partire dai<br />

voti più alti. Alcuni avevano preso 10, altri 8, 6…<br />

e io non avevo ancora ricevuto il mio! Poi l’insegnante<br />

fece il mio nome, chiedendomi da dove<br />

venissi. Spiegai che venivo da Strasburgo, dove<br />

avevo studiato in un centro di formazione. Con<br />

un tono che non dimenticherò mai, disse pubblicamente<br />

che mi aveva dato il voto di 0,5 solo<br />

per l’inchiostro usato, perché per il resto, il mio<br />

francese era terribile. Fu uno shock per me, ero<br />

devastato. A pranzo rientrai nella mia stanza e<br />

pregai il Signore, dicendogli che se voleva davvero<br />

che diventassi missionario, avrebbe dovuto<br />

fare un grande miracolo in me… esattamente<br />

quello che poi è successo!<br />

Dopo un anno, e con l’inizio del colportaggio estivo,<br />

in Bretagna (questa volta vendendo libri),<br />

sono finalmente entrato al corso di evangelizzazione!<br />

Ma un nuovo colpo di scena mi aspettava.<br />

Il Pastore Fridlin, Presidente della Divisione,<br />

informò infatti gli studenti che d’ora in poi, per<br />

andare in Africa, era necessario avere almeno<br />

un diploma di laurea. Queste informazioni vennero<br />

confermate dal mio consigliere, Raoul Dederen;<br />

sono quindi dovuto ritornare sui banchi<br />

di scuola. Il mio percorso si stava rivelando ricco<br />

di ostacoli e la fine era ben lontana. A giugno<br />

presi il mio primo diploma, andando alla<br />

sessione di ripescaggio di settembre. Pur non<br />

avendo i punti necessari, venni ripescato. Dopo<br />

tutto questo, dovetti partire come militare.<br />

Facevo qualche lavoretto di ritinteggiatura<br />

a Collonges quando venni<br />

convocato all’ospedale militare<br />

di Nancy, per sottopormi a un<br />

elettroencefalogramma; infatti,<br />

durante i colloqui preparatori<br />

per l’esercito, mi era stato<br />

chiesto se avessi mai avuto<br />

episodi di svenimento, cosa<br />

che mi era successa una volta,<br />

mentre mi trovavo nel refettorio<br />

di Collonges. L’esercito prese la<br />

cosa molto seriamente, a tal punto<br />

che venni congedato in maniera definitiva.<br />

Non dovevo quindi servire come militare<br />

per quei famosi due anni obbligatori: decisamente<br />

una bellissima notizia, quasi faticavo<br />

a crederci! Sono quindi ritornato a Collonges,<br />

iscrivendomi all’ultimo anno delle superiori con<br />

due mesi di ritardo.<br />

Durante i miei studi, avevo l’abitudine di prendermi<br />

del tempo per me, dalle 12 alle 14, per<br />

leggere gli scritti di Ellen White, soffermandomi<br />

in particolar modo su un passaggio che sembrava<br />

essere rivolto direttamente a me: era un<br />

testo dove, nelle “Testimonianze per la chiesa,<br />

Volume 2” Ellen White dichiara che i giovani<br />

dovrebbero proseguire gli studi il più a lungo<br />

possibile, “raggiungendo non solamente il livello<br />

delle classi medie ma l’élite della società”. Leggere<br />

queste parole mi creava un certo disagio.<br />

Mi ritrovavo ad aver appena preso il mio “primo”<br />

diploma ed ero rimasto indietro nel mio ultimo<br />

anno di liceo, a causa del servizio militare. Così<br />

feci un patto con il Signore. Se davvero dovevo<br />

proseguire con gli studi, avrei avuto bisogno<br />

di una menzione durante il mio ultimo anno di<br />

liceo. Avevo fissato un obiettivo molto alto, forse<br />

anche per sentirmi esonerato dall’obbligo di<br />

stare sui libri ancora a lungo. Raggiungere quel<br />

risultato sembrava altamente improbabile. Ma<br />

quando mi sono diplomato, con tanto di menzione,<br />

non potevo più tirarmi indietro.<br />

Tuttavia, il percorso non si preannunciava privo<br />

di ostacoli. Ho proseguito i miei studi a Ginevra,<br />

iscrivendomi a Scienze Morali, della Facoltà<br />

di Lettere e Filosofia. Durante il primo anno,<br />

gli studenti (me compreso) vennero informati<br />

dell’imminente annullamento del corso di laurea:<br />

questo significava che noi saremmo stati<br />

gli ultimi a laurearsi in quella materia, il che implicava<br />

doversi laureare in tempo. La cosa per<br />

me era infattibile, visto che in contemporanea<br />

stavo studiando teologia a Collonges. Ero di<br />

fronte a un nuovo ostacolo, dovevo trovare una<br />

nuova strada. Sono quindi entrato alla facoltà<br />

di scienze economiche e sociali, per prendere<br />

una laurea di primo livello in scienze sociali.<br />

Venni ammesso al secondo anno, con la riserva<br />

di passare tutti gli esami del primo anno;<br />

mi trovavo quindi a studiare sui libri del primo<br />

anno, pur continuando a frequentare il secondo<br />

anno e i corsi a Collonges. Una volta laureato<br />

in teologia, ho continuato a studiare a Ginevra,<br />

mentre insegnavo storia all’istituto scolastico<br />

“Maurice Tièche”.<br />

FINALMENTE IN AFRICA!<br />

Si può dire, ovviamente, che la mia carriera scolastica<br />

è stata ricca di ostacoli, tutte occasioni<br />

utili per continuare a “combattere”, per diventare<br />

più forte, per rafforzare il mio rapporto con<br />

il Signore. Il Dio dell’impossibile ha trasformato<br />

ogni montagna in una pianura “sassosa” ma<br />

percorribile. Con le mie due lauree in mano,<br />

era finalmente arrivato il momento di andare in<br />

missione in Africa. Nel frattempo, io e Tania ci<br />

eravamo sposati e anche lei aveva abbracciato<br />

la mia vocazione.<br />

Nel 1967, abbiamo risposto a una chiamata in<br />

Camerun, dove sarei stato formatore presso la<br />

facoltà avventista di Nanga-Eboko, al servizio<br />

dell’Unione dell’Africa equatoriale. E così, ho<br />

passato due anni in un’aula, per formare due<br />

studenti a diventare pastori. Non era quello che<br />

mi ero immaginato della missione; mi vedevo<br />

meglio a camminare per le strade, predicando<br />

la Parola di Dio, tanto che ho formato altri missionari<br />

per creare una campagna evangelistica<br />

nel villaggio vicino!<br />

Dato che i corsi non mi comportavano un grandissimo<br />

lavoro di correzione compiti, dopo due<br />

anni in Africa decisi di iscrivermi alla Facoltà<br />

Protestante di Yaoundé, per fare il Master in<br />

teologia. Ancora una volta, i miei piani furono<br />

vani, visto che proprio nello stesso periodo mi<br />

venne offerta la direzione della facoltà dove insegnavo;<br />

fare entrambe le cose sarebbe stato<br />

davvero molto complicato. Così scelsi di rinunciare<br />

a seguire i corsi ma i docenti del master mi<br />

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