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La plastica oggi e domani N°3 Settembre e Ottobre 2019

La Plastica Oggi e Domani rivista dedicata al settore materie plastiche che fornisce, un’informazione esaustiva sulle nuove tecnologie, i materiali e le applicazioni.

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ANNO VIII - NUMERO 3 - SETTEMBRE/OTTOBRE <strong>2019</strong><br />

ATTUALITÀ<br />

L’industria della <strong>plastica</strong><br />

di fronte a molte sfide<br />

MORETTO<br />

Sistemi per una<br />

produzione efficiente<br />

COVESTRO<br />

Spostare i limiti per<br />

un mondo sostenibile e digitale<br />

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sommario<br />

la plastic a<br />

OGGI<br />

e<br />

DOMANI<br />

la<br />

plastic a<br />

OGGI<br />

e<br />

DOMANI<br />

4<br />

Storia di copertina<br />

Alta flessibilità<br />

nell’estrusione di film<br />

14<br />

Attualità<br />

<strong>La</strong> <strong>plastica</strong> europea di fronte<br />

a molteplici sfide<br />

28<br />

Stampaggio a iniezione<br />

30<br />

Macchine<br />

Riduzione<br />

dimensionale 4.0<br />

10<br />

Arcoplex Group<br />

18<br />

Attualità<br />

“Un cambio di marcia<br />

per rilanciare l’Italia”<br />

24<br />

Appuntamenti<br />

32<br />

Macchine<br />

26<br />

Energia<br />

33<br />

Saldatura<br />

2 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani


sommario<br />

ANNO VIII - N. 3 SETTEMBRE/OTTOBRE <strong>2019</strong><br />

34<br />

Estrusione<br />

Alta tecnologia per<br />

l’estrusione di tubi e profili<br />

42<br />

Apparecchiature ausiliarie<br />

Sistemi a risparmio energetico<br />

e dispositivi di controllo 4.0<br />

50<br />

Automazione<br />

51<br />

Materiali<br />

38<br />

Estrusione<br />

Impianti completi<br />

per progetti esigenti<br />

46<br />

Apparecchiature ausiliarie<br />

Innovazione<br />

e sostenibilità<br />

52<br />

Materiali<br />

Spostare i limiti per un mondo<br />

sostenibile e digitale<br />

41<br />

Estrusione<br />

49<br />

Componenti<br />

54<br />

Materiali<br />

Meno spreco di cibo<br />

con pellicole in PVC<br />

56<br />

Elenco inserzionisti<br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 3


storia<br />

di copertina<br />

Alta flessibilità<br />

nell’estrusione di film<br />

Macchi presenta in<br />

anteprima a K <strong>2019</strong><br />

un’innovativa linea sette<br />

strati estremamente<br />

flessibile, in grado<br />

di effettuare cambi<br />

lavoro rapidissimi<br />

e al tempo stesso<br />

di ridurre al minimo<br />

gli scarti di produzione.<br />

Vista estrusori e testa dall’alto<br />

I<br />

primi sei mesi del <strong>2019</strong> hanno portato una<br />

serie di risultati soddisfacenti per Macchi<br />

Spa, confermando quindi il percorso positivo<br />

avviato dopo l’avvicendamento alla direzione<br />

generale, affidata dal 2018 a Paolo<br />

Perazzi, ingegnere elettronico e manager di<br />

grande esperienza internazionale. L’incremento<br />

delle commesse e l’ottenimento della<br />

certificazione ISO 9001:2015 sono alcuni dei<br />

risultati raggiunti nell’ultimo periodo dall’azienda<br />

di Venegono Inferiore (VA), tra le<br />

maggiori realtà nelle tecnologie per l’estrusione<br />

di film. Abbiamo rivolto alcune domande<br />

al Direttore Generale per conoscere meglio<br />

la nuova fase che sta vivendo Macchi e<br />

le novità preparate per K <strong>2019</strong>.<br />

Paolo Perazzi, l’estate scorsa ha assunto<br />

la carica di direttore generale: è possibile<br />

fare un bilancio del primo anno ed evidenziare<br />

le novità già introdotte con questo<br />

cambiamento?<br />

A distanza di un anno dall’insediamento in<br />

Macchi posso dirmi certamente soddisfatto<br />

dei risultati fino ad ora raggiunti. L’azienda e<br />

tutti i suoi dipendenti hanno risposto in maniera<br />

estremamente positiva e propositiva ai<br />

cambiamenti introdotti e hanno contribuito<br />

fattivamente al raggiungimento di primi ed<br />

importanti obiettivi. Cambiamenti ed obiettivi<br />

che abbracciano l’azienda a 360 gradi e<br />

che rappresentano per tutti noi un ulteriore<br />

stimolo a perseguire le strategie condivise e<br />

4 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


storia<br />

di copertina<br />

venduto oltre cento impianti di coestrusione<br />

5 strati POD in tutto il mondo. Da quest’anno<br />

però, la Serie POD FLEX si arricchisce,<br />

estendendo la gamma a linee 7 strati e ampliando<br />

la scelta di materiali processabili:<br />

non più solo poliolefine, ma anche materiali<br />

per film barriera.<br />

Estrusori serie Plastex<br />

In quali applicazioni e settori finali, soprattutto,<br />

vengono utilizzate le vostre<br />

tecnologie?<br />

<strong>La</strong> tecnologia POD FLEX permette di rispondere<br />

alla crescente domanda del mercato di<br />

poter avere linee di estrusione altamente<br />

flessibili, capaci di estrudere sia materiali per<br />

la laminazione sia materiali per applicazioni<br />

barriera sia, infine, materiali biodegradabili.<br />

il percorso di crescita individuato e per il<br />

quale l’azienda si è già attivata.<br />

Come è andato finora il <strong>2019</strong> e quali sono<br />

le previsioni per lo scorcio finale dell’anno?<br />

Il primo semestre dell’anno si è concluso<br />

con risultati assolutamente soddisfacenti a<br />

riprova della bontà delle scelte fatte e del<br />

percorso intrapreso. Il ritmo al quale stiamo<br />

continuando ad acquisire nuove commesse,<br />

le efficienze in parte già recuperate e il<br />

grosso sforzo che ci ha portati in soli 7 mesi<br />

ad ottenere la certificazione ISO 9001:2015<br />

ci rendono ottimisti su una performance di<br />

fine anno in linea con le aspettative.<br />

Potrebbe elencare i tre principali fattori che<br />

hanno consentito l’importante crescita di<br />

Macchi negli ultimi anni?<br />

Competenza, motivazione e flessibilità sono<br />

certamente tra gli elementi che hanno maggiormente<br />

contribuito all’affermazione di<br />

Macchi Spa nel proprio mercato di riferimento.<br />

Non va tuttavia dimenticato l’importantissimo<br />

contributo ricevuto dai nostri<br />

clienti che, attraverso la loro fiducia e la loro<br />

lealtà, hanno fornito a tutti la consapevolezza<br />

delle reali potenzialità delle quali l’azienda<br />

dispone e un ulteriore stimolo a proseguire<br />

sulla strada intrapresa.<br />

<strong>La</strong> tecnologia POD a 5 strati continua a essere<br />

la vostra soluzione più rappresentativa? Quali<br />

sono i suoi risultati <strong>oggi</strong> sul mercato?<br />

Certamente sì: dalla sua prima comparsa<br />

sul mercato nel 2012 sino ad <strong>oggi</strong>, abbiamo<br />

Da quali aree del mondo state notando una<br />

maggiore vivacità della domanda e come<br />

siete organizzati per rispondervi?<br />

Macchi esporta circa l’85% dei propri impianti<br />

nel mondo. Un mondo che, per quanto<br />

ci riguarda, non ha paesi di serie A o di<br />

serie B. Ogni cliente e quindi ogni paese ha<br />

una sua dignità e una sua ragion d’essere e<br />

l’interesse/obiettivo di Macchi è quello di<br />

Dettaglio testa di estrusione<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 5


storia<br />

di copertina<br />

Dettaglio avvolgitore<br />

le loro più importanti novità. Anche quest’anno<br />

quindi, come sempre, Macchi porterà al K<br />

un impianto innovativo per il quale l’imperativo<br />

sarà la flessibilità. Le novità riguarderanno tutti<br />

gli ambiti dell’impianto: dalla parte meccanica<br />

a quella elettrica, per arrivare infine all’automazione<br />

che vede finalmente raggiunto il<br />

traguardo di un’integrazione totale di tutte le<br />

principali aree funzionali e di processo.<br />

Quali tecnologie esporrete? Ci saranno delle<br />

anteprime assolute?<br />

Per l’edizione <strong>2019</strong> della fiera K di Düsseldorf,<br />

Macchi presenterà una sette strati, tavola<br />

netta 2700 mm, della nuova serie POD<br />

FLEX. <strong>La</strong> nuova serie POD FLEX permette<br />

di effettuare cambi lavoro estremamente rapidi<br />

e al tempo stesso di ridurre al minimo<br />

gli scarti di produzione. Grazie all’introduzione<br />

di importanti sviluppi sia dal punto di<br />

vista tecnologico che dal punto di vista<br />

dell’automazione, la linea dimostrerà come<br />

risulti semplice il passaggio da produzioni<br />

ad elevata capacità (necessaria per film da<br />

laminazione) a produzioni di film tecnici,<br />

dove il controllo dei layers legati ai materiali<br />

barriera risulta fondamentale.<br />

Dettaglio estrusore, testa e bolla<br />

poter offrire sempre la miglior soluzione in<br />

relazione al contesto economico e sociale<br />

nel quale si trova a operare. Nel corso del<br />

primo semestre <strong>2019</strong> le vendite hanno registrato<br />

una leggera contrazione in area CEE<br />

mentre sono rimaste stabili e/o leggermente<br />

in crescita nelle aree Extra CEE.<br />

Siamo alla vigilia del K: quali obiettivi vi siete<br />

posti per questo cruciale appuntamento?<br />

Come sempre il K rappresenta la più importante<br />

vetrina mondiale per tutte le aziende<br />

che, come Macchi, desiderano promuovere<br />

Quali peculiarità ha questa fiera rispetto alle<br />

altre che frequentate nel mondo?<br />

È il K: per esperti del settore, non una lettera<br />

ma un’istituzione.<br />

Avete in programma investimenti in acquisizioni<br />

o nella costruzione/potenziamento di<br />

siti produttivi?<br />

Assolutamente sì. Siamo solo all’inizio del<br />

nostro percorso di ristrutturazione e crescita<br />

e certamente non potremo fare a meno di<br />

realizzare importanti investimenti; principalmente<br />

rivolti a un consistente aumento della<br />

capacità produttiva e all’internalizzazione di<br />

alcune competenze, fino ad ora sviluppate<br />

con il supporto di importanti partners ma<br />

che Macchi desidera far proprie per continuare<br />

la tradizione di azienda, unica nel settore,<br />

fortemente verticalizzata.<br />

Dettaglio bobina<br />

in avvolgimento<br />

Dettaglio<br />

bolla<br />

6 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


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Difficile restituire in questa pagina anche solo una parte di<br />

quello che rappresenti per noi e di ciò che ci hai insegnato<br />

in venti anni di lavoro e amicizia. È proprio da quest’ultima<br />

che siamo partiti, 10 anni fa, per questa avventura.<br />

Durante i nostri consueti viaggi di lavoro si rideva tanto,<br />

si scherzava, ma si parlava anche di progetti futuri, alcuni<br />

dei quali eravamo già riusciti a realizzare insieme: come la<br />

nuova sede in cui ci siamo trasferiti all’inizio di quest’anno,<br />

che tu purtroppo hai potuto vedere solo tre volte e dove,<br />

dietro la tua scrivania, c’è il poster di Copenaghen, il tuo<br />

spettacolo teatrale preferito, con Umberto Orsini.<br />

Interprogetti Editori andrà avanti, continuando a mettere<br />

in pratica i tuoi insegnamenti e realizzando i tanti progetti<br />

che avevamo pensato insieme a te per i prossimi anni.<br />

Non servono parole per ricordarti, chi ha avuto la fortuna<br />

di conoscerti sa che non basterebbe un copione<br />

per raccontare la bellezza della tua persona.<br />

Vogliamo salutarti come facevamo ogni sera.<br />

Ciao Franco.<br />

Simone, Marika, Alessandro<br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 9


arcoplex<br />

group<br />

“Un cambio di marcia<br />

per rilanciare l’Italia”<br />

Conversazione a tutto tondo<br />

con Giacomo Scanzi,<br />

che analizza alcuni temi<br />

attuali del settore materie<br />

plastiche: il rapporto<br />

con lo scenario economico<br />

globale; la necessità di<br />

chiarezza e pragmatismo<br />

sul tema ambientale;<br />

i limiti e le potenzialità<br />

del Sistema Italia.<br />

di Alessandro Bignami<br />

Giacomo Scanzi, Amministratore<br />

Delegato di Arcoplex Group<br />

Realtà di riferimento nel nostro paese<br />

per la distribuzione di resine<br />

termoplastiche e per la produzione<br />

di masterbatch, compound e polveri,<br />

Arcoplex Group vanta un punto di osservazione<br />

privilegiato sul settore e sugli sviluppi<br />

legati allo scenario politico ed economico.<br />

Per questo è stato utile<br />

approfondire alcuni temi di stringente attualità<br />

con Giacomo Scanzi, Amministratore<br />

Delegato del Gruppo.<br />

Giacomo Scanzi, risale a qualche settimana<br />

fa l’attacco agli impianti di Saudi<br />

Aramco, la compagnia petrolifera nazionale<br />

dell’Arabia Saudita, che ha causato un<br />

provvisorio ammanco nella produzione di<br />

greggio per il mercato internazionale. Che<br />

significato dà a questo evento? Può avere<br />

dei riflessi sul vostro settore?<br />

L’accaduto non ha avuto conseguenze<br />

sensibili sulle dinamiche del mercato e<br />

sull’approvvigionamento di petrolio. Ma dal<br />

punto di vista strategico, è un segnale evidente<br />

dei rischi verso cui è esposto il sistema,<br />

sia sotto l’aspetto energetico sia finanziario.<br />

Un sistema che si è dimostrato<br />

ancora una volta attaccabile in qualsiasi<br />

momento da eventi imprevisti e non controllabili.<br />

In realtà la distruzione di alcuni<br />

impianti di Saudi Aramco non ha intaccato<br />

le riserve di idrocarburi. <strong>La</strong> fibrillazione momentanea<br />

dei prezzi è dovuta più che altro<br />

alla speculazione finanziaria e all’effetto<br />

psicologico sui mercati. Penso che sia il<br />

momento, da parte di autorità e istituzioni<br />

internazionali, di studiare dei meccanismi<br />

per evitare che certi eventi siano strumentalizzati<br />

a fini speculativi, un po’ come<br />

quando in Borsa i titoli vengono sospesi<br />

10 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


arcoplex<br />

group<br />

per eccesso di ribasso. Quello che rimane<br />

di questa esperienza è la conferma del clima<br />

di incertezza, al di là dei danni reali che<br />

non sembrano preoccupanti. Un evento<br />

traumatico, comunque, di cui anche il settore<br />

delle materie plastiche, pur essendo<br />

solo una delle tante ramificazioni verso cui<br />

si riversa la produzione petrolifera, non<br />

aveva certo bisogno.<br />

E di cosa ha bisogno invece il settore, in un<br />

momento non facile come l’attuale, in cui<br />

le materie plastiche sono additate come<br />

una delle cause principali dell’impatto ambientale?<br />

L’industria delle materie plastiche deve<br />

chiarire al mondo qual è il suo vero ruolo;<br />

non deve lasciare che a raccontarlo siano<br />

soggetti da sempre estranei al comparto.<br />

Anche io sono convinto, ovviamente, che<br />

ognuno deve fare la sua parte per consegnare<br />

alle prossime generazioni un pianeta<br />

vivibile, sicuro e sostenibile. Ma non condivido<br />

il pensiero di chi concentra le proteste<br />

sull’uso della <strong>plastica</strong>, trascurando completamente<br />

i vantaggi e i progressi che essa ha<br />

portato nella nostra vita quotidiana. Non<br />

sarò mai dalla parte di chi demonizza o<br />

semplifica troppo. Occorrono buon senso e<br />

una prospettiva chiara che tenda davvero al<br />

bene comune, una prospettiva che finora è<br />

mancata. Chi ha potere e competenza, dalla<br />

politica all’industria, deve informare correttamente<br />

e agire di conseguenza. Sorrido<br />

quando vedo grandi marchi del largo consumo<br />

che, sull’onda verde di <strong>oggi</strong>, definiscono<br />

green gli imballaggi dei loro prodotti,<br />

senza che questi mostrino alcuna concreta<br />

differenza rispetto al passato. Si faccia anzitutto<br />

chiarezza, si calino nella realtà certi<br />

slogan o proclami, sono certo che questo<br />

aiuterebbe il settore.<br />

Arcoplex Group è a stretto contatto con i<br />

più importanti produttori di materie plastiche<br />

e gode quindi di un punto di osservazione<br />

rilevante sul mercato, come Lei<br />

stesso ci ricordava recentemente. Come<br />

si vede il 2020 da questo osservatorio<br />

speciale?<br />

Il settore è profondamente legato, come<br />

tanti altri, alle vicende politiche ed economiche<br />

globali. Per questo non potrà che<br />

subire, almeno nei primi sei mesi del prossimo<br />

anno, le tensioni commerciali dei<br />

dazi fra Usa ed Europa e gli effetti della<br />

politica economica protezionista del presidente<br />

Trump. Saranno mesi incerti, o comunque<br />

di assestamento, anche per l’Italia,<br />

che è ripartita da zero con un nuovo<br />

governo. Non credo molto alla volontà di<br />

alcuni paesi europei di fare fronte comune<br />

nei confronti delle altre potenze del mondo;<br />

soprattutto la Germania mi pare assorbita<br />

dalla necessità di un rilancio interno.<br />

L’Italia in questi anni ha mostrato<br />

purtroppo debolezza politica, tanto da<br />

perdere alcuni asset strategici e da dover<br />

fare a volte dei passi indietro, diversamente<br />

da altri alleati europei. Tuttavia abbiamo<br />

grandi capacità e le nostre aziende<br />

sanno trovare spesso le soluzioni, anche<br />

con inventiva, per superare le difficoltà.<br />

Per questo sono piuttosto ottimista sulla<br />

possibilità che l’anno prossimo si verificherà<br />

quel rilancio industriale che doveva<br />

esserci nel <strong>2019</strong> ma che ancora una volta<br />

è slittato. Non dobbiamo dimenticare che<br />

l’Italia fa qualità ed è estremamente rigorosa<br />

anche sul piano legislativo. Bisogna<br />

trovare il modo di trarre i vantaggi di questo<br />

rigore ma senza la degenerazione burocratica<br />

che finisce per sfiancare il saper<br />

fare italiano. Su questa urgenza mi batto<br />

da tempo. Se la politica ci ascolta, l’Italia<br />

potrà liberare pienamente il suo potenziale<br />

e cogliere grandi opportunità.<br />

Ero poco più che un bambino, ma ricordo<br />

benissimo la risposta di mio padre quando<br />

gli chiesi a cosa serve la politica: a<br />

fare grandi accordi, mi disse, e a prendere<br />

decisioni a lungo termine. Ecco, questo<br />

dovrebbero fare <strong>oggi</strong> amministratori e<br />

Arcoplex Group è un punto di riferimento nel nostro paese per la distribuzione<br />

di resine termoplastiche e per la produzione di masterbatch, compound e polveri<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 11


arcoplex<br />

group<br />

<strong>La</strong>boratorio Axtrolab<br />

politici, ma ho spesso l’impressione che<br />

vadano nella direzione opposta. Dobbiamo<br />

liberarci del problema dell’incertezza<br />

che grava sul sistema Italia. Basta con il<br />

rimandare le decisioni che contano, perché<br />

così si impedisce alle società di pianificare<br />

la propria attività e quindi di guardare<br />

al futuro. Le imprese italiane sono<br />

abituate ad affrontare momenti difficili,<br />

ma adesso bisogna cambiare marcia. E<br />

alla svelta.<br />

Tornando al tema dell’ambiente, qual è<br />

<strong>oggi</strong> la strategia di Arcoplex Group?<br />

Per noi la questione ambientale non nasce<br />

certo <strong>oggi</strong>. Basti solo ricordare che siamo<br />

stati i primi distributori, non solo in Italia ma<br />

addirittura nel mondo, delle bioplastiche<br />

compostabili di Basf, commercializzate<br />

con il marchio ecovio ® . <strong>La</strong> bio<strong>plastica</strong>, pur<br />

essendo solo una delle tante linee di prodotto<br />

che proponiamo al mercato, rappresenta<br />

una mission primaria del Gruppo.<br />

Sappiamo che è imparagonabile alle plastiche<br />

tradizionali, per caratteristiche e<br />

performance. Tuttavia la ricerca sta continuando<br />

a fare passi avanti e gli investimenti<br />

tecnologici che Basf sta programmando<br />

nel settore rivela chiaramente la crescente<br />

importanza che i biopolimeri stanno assumendo.<br />

È necessario che presto questi<br />

materiali siano applicabili con successo<br />

anche per manufatti diversi dal classico<br />

shopper. Bisognerà adeguare la tecnologia,<br />

che comunque non è tanto diversa da<br />

quella utilizzata per la trasformazione delle<br />

plastiche tradizionali, e fare in modo che i<br />

prezzi siano più accessibili ai consumatori,<br />

altrimenti si vanifica ogni sforzo. Credo che<br />

su questi argomenti serva un approccio<br />

molto pratico.<br />

In ogni caso la <strong>plastica</strong> sostenibile non è<br />

solo quella dei biopolimeri. Arcoplex ha<br />

sempre prodotto e/o distribuito materie<br />

plastiche di primissima qualità, con la consapevolezza<br />

che queste hanno tutte le caratteristiche<br />

per essere riciclate e diventare<br />

materie prime per altri manufatti.<br />

Sede di Arcoplex Group a Pontirolo Nuovo (BG)<br />

12 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


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attualità<br />

<strong>La</strong> <strong>plastica</strong> europea di<br />

fronte a molteplici sfide<br />

K <strong>2019</strong> arriva in una fase complessa<br />

tra il tira e molla per la Brexit,<br />

le difficoltà dell’export internazionale<br />

e una crescente legislazione<br />

anti-<strong>plastica</strong>. Mentre associazioni<br />

e imprese del settore ricordano<br />

i vantaggi delle materie plastiche<br />

e gli sforzi in atto per promuovere<br />

la circolarità della filiera.<br />

Photo Messe Düsseldorf/ctillmann<br />

In attesa di K <strong>2019</strong>, l’industria della <strong>plastica</strong><br />

europea è chiamata ad affrontare<br />

sfide su diversi fronti. Nel complesso<br />

l’economia va avanti alla meno peggio; l’uscita<br />

rimandata del Regno Unito dall’Unione<br />

Europea è motivo d’inquietudine; i principali<br />

mercati tradizionali di esportazione<br />

stanno traballando; l’atteggiamento sempre<br />

più severo dei consumatori nei confronti<br />

degli imballaggi in <strong>plastica</strong> stanno<br />

inducendo i legislatori a compiere mosse<br />

affrettate – alcuni dicono inopportune – nel<br />

definire la via verso l’economia circolare.<br />

L’economia tedesca, tradizionalmente locomotiva<br />

dell’Europa, si trova in una situazione<br />

di tensione con un calo sia delle<br />

esportazioni da che delle importazioni verso<br />

il Paese negli ultimi mesi. Da un sondaggio<br />

dei dirigenti del settore emerge<br />

che l’attività industriale è scesa al di sotto<br />

delle già deboli attese di marzo. Gli analisti<br />

della società di consulenza IHS Markit<br />

hanno concluso che il settore manifatturiero<br />

tedesco attraversa “indubbiamente una<br />

profonda recessione.” <strong>La</strong> Germania non è<br />

sola. In Italia, ad esempio, la disoccupazione<br />

ha iniziato di nuovo a salire. In effetti,<br />

l’indice medio dei manager responsabili<br />

degli acquisti delle imprese manifatturiere<br />

(PMI) dell’Eurozona (i 19 Paesi che utilizzano<br />

l’euro) è sceso sotto la soglia dei 50<br />

punti (neutrale). Dei quattro Paesi più grandi,<br />

solo la Spagna è in territorio positivo.<br />

Alcuni analisti si aspettano un aumento del<br />

PIL nella zona euro quest’anno, tuttavia la<br />

cifra sarà esigua. E oltremanica, l’industria<br />

manifatturiera del Regno Unito a marzo è<br />

cresciuta più che in un intero anno – questo<br />

soprattutto perché le industrie hanno<br />

accumulato beni in previsione della Brexit.<br />

“Riteniamo che ad <strong>oggi</strong> il dibattito politico e<br />

pubblico stia andando nella direzione sbagliata,”<br />

sostiene Oliver Möllenstädt, direttore<br />

esecutivo di GKV, l’associazione tedesca<br />

delle industrie di produzione di materie plastiche<br />

(GKV). “<strong>La</strong> Commissione Europea e i<br />

governi nazionali stanno cercando di rispondere<br />

alle preoccupazioni dei consu-<br />

14 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


attualità<br />

matori con gesti simbolici, quali restrizioni<br />

nell’uso di articoli in <strong>plastica</strong> usa e getta<br />

(SUP) e buste. È possibile che questa strategia<br />

calmi il dibattito pubblico nel breve<br />

termine e dia l’impressione di un’intensa attività,<br />

tuttavia non è efficace nell’interesse<br />

dell’ambiente e della sostenibilità”.<br />

L’industria della <strong>plastica</strong> in Europa “è giunta<br />

alla resa dei conti”, afferma Martin Wiesweg,<br />

direttore del settore chimico (PS, EPS e<br />

PET) presso IHS Markit. “Il settore ha vissuto<br />

anni di crescita moderata ma costante,<br />

con elevati utili e contributi eccezionali in<br />

termini di innovazione dei prodotti e dei<br />

processi, creazione di posti di lavoro e valore<br />

aggiunto in termini di funzionalità, comodità<br />

ed estetica per la vita delle persone.<br />

Tuttavia, sta perdendo sempre più consenso<br />

sociale e reputazione. “Al centro di questo<br />

dissenso c’è l’enorme problema dei rifiuti<br />

di <strong>plastica</strong>. Con crescente intensità e<br />

rapidità i consumatori e le autorità in Europa<br />

si stanno coalizzando contro la <strong>plastica</strong><br />

adottando misure severe per ridurne l’uso<br />

e implementare in modo rigido una gerarchia<br />

dei rifiuti”, continua Wiesweg.<br />

<strong>La</strong> direttiva ridurrà<br />

la <strong>plastica</strong> usa e getta<br />

Il Parlamento europeo ha approvato a marzo<br />

la direttiva sulla <strong>plastica</strong> monouso. Probabilmente<br />

sarà implementata nell’ambito<br />

degli stati membri entro il 2021. Le norme<br />

riguardano i dieci articoli che si trovano più<br />

frequentemente sulle spiagge europee. Le<br />

misure includono il divieto su prodotti usa e<br />

getta in <strong>plastica</strong> per i quali esistono delle<br />

alternative sul mercato – bastoncini cotonati,<br />

posate, piatti, cannucce e miscelatori<br />

per bevande nonché bicchieri, contenitori<br />

per alimenti e bevande realizzati in polistirene<br />

e su tutti i prodotti realizzati in <strong>plastica</strong><br />

oxodegradabile, oltre ai bastoncini per palloncini.<br />

<strong>La</strong> direttiva prevede anche l’obiettivo<br />

di raggiungere il 90% nella raccolta separata<br />

delle bottiglie di <strong>plastica</strong> entro il<br />

2029 (77% entro il 2025) e l’introduzione di<br />

requisiti di progettazione per collegare i<br />

tappi alle bottiglie, nonché l’obiettivo di incorporare<br />

il 25% di <strong>plastica</strong> riciclata nelle<br />

bottiglie in PET entro il 2025 e il 30% in tutte<br />

le bottiglie di <strong>plastica</strong> entro il 2030.<br />

PlasticsEurope, l’associazione di categoria<br />

dei produttori di materie plastiche in Europa,<br />

dichiara di accogliere con favore l’approvazione<br />

della direttiva e valuta positivamente<br />

il riconoscimento che “la lotta contro<br />

i rifiuti è una responsabilità condivisa tra<br />

autorità competenti, produttori e consumatori”.<br />

Ha auspicato che vengano fornite al<br />

più presto linee guida su definizioni e categorie,<br />

per evitare il rischio di interpretazioni<br />

diverse da parte dei vari Paesi membri. <strong>La</strong><br />

Direttiva fa seguito alla “Strategia europea<br />

sulla <strong>plastica</strong> in un’economia circolare”,<br />

pubblicata dalla Commissione europea<br />

all’inizio del 2018. Questa contiene piani<br />

per ridurre i rifiuti, mettere fine alla dispersione<br />

dei rifiuti nei mari e rendere il riciclaggio<br />

della <strong>plastica</strong> più proficuo per le<br />

aziende nell’Unione Europea. Entro il 2030<br />

tutti gli imballaggi in <strong>plastica</strong> sul mercato<br />

dell’UE dovranno essere riciclabili.<br />

Presso l’EuPC, la federazione dei trasformatori<br />

europei di materie plastiche con<br />

sede a Bruxelles, il direttore Alexandre<br />

Dangis condanna i recenti provvedimenti<br />

legislativi volti a ridurre la <strong>plastica</strong>. “Troppo<br />

spesso vengono trascurati i vantaggi delle<br />

materie plastiche”, afferma. “Esse aiutano<br />

a combattere i cambiamenti climatici consentendo<br />

un risparmio nelle emissioni di<br />

CO 2<br />

in tutti gli aspetti della nostra vita: prevenzione<br />

degli sprechi alimentari, alleggerimento,<br />

isolamento e molto altro. L’industria<br />

della <strong>plastica</strong> è impegnata e sta<br />

lavorando duro a favore del miglioramento<br />

della sua circolarità. Numerose associazioni<br />

e aziende si sono impegnate ad aumentare<br />

il riciclaggio di rifiuti di <strong>plastica</strong> e l’utilizzo<br />

di polimeri riciclati”, sottolinea.<br />

Al fine di monitorare e registrare gli sforzi<br />

compiuti dall’industria per raggiungere l’obiettivo<br />

stabilito dall’UE, che prevede il riutilizzo<br />

di 10 milioni di tonnellate di polimeri<br />

riciclati annualmente tra il 2025 e il 2030,<br />

l’EuPC ha appena creato la piattaforma di<br />

monitoraggio online MORE (MOnitoring<br />

Recyclates for Europe). “MORE diventerà<br />

il singolo strumento online unificato per<br />

monitorare l’utilizzo di polimeri riciclati nei<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 15


attualità<br />

Photo Messe Düsseldorf/ctillmann<br />

manufatti da parte dei trasformatori di <strong>plastica</strong><br />

in Europa”, afferma Dangis. “Consentirà<br />

all’industria di dimostrare gli sforzi<br />

intrapresi e di riferire dati consolidati<br />

sull’uso di materiale rigenerato in tutta<br />

l’UE”. <strong>La</strong> qualità dei materiali riciclati dovrà<br />

essere migliorata per raggiungere gli<br />

ambiziosi traguardi dell’UE. Gli studi svolti<br />

dall’EuPC nel 2017 e nel 2018 mostrano<br />

che i trasformatori di <strong>plastica</strong> hanno attualmente<br />

difficoltà a reperire forniture adeguate<br />

di polimeri riciclati.<br />

Già tre anni fa – a dire il vero durante la K<br />

2016 – l’EuPC, PlasticsEurope e Plastics<br />

Recyclers Europe lanciarono la piattaforma<br />

PCEP, Polyolefin Circular Economy Platform.<br />

Il segretario generale Venetia Spencer<br />

la descrive come un forum per la<br />

collaborazione e l’azione, che raggruppa<br />

tutti i soggetti attivi nel settore delle poliolefine<br />

al fine di trasformare la nostra industria<br />

e promuovere l’economia circolare. “L’adesione<br />

è aperta all’intera catena del valore,<br />

produttori, trasformatori, riciclatori, proprietari<br />

di marchi, rivenditori, società di gestione<br />

dei rifiuti e tutti i restanti attori che<br />

inteagiscono ad ogni livello del ciclo dei<br />

materiali”, afferma. <strong>La</strong> PCEP si è impegnata<br />

ad aumentare di un milione di tonnellate<br />

il volume di poliolefine riciclate contenute<br />

nei prodotti in Europa. Si tratta dell’impegno<br />

più importante sui polimeri preso nel<br />

quadro della campagna promossa sulla<br />

<strong>plastica</strong> dall’Unione Europea, che punta<br />

ad aumentare a 10 milioni di tonnellate l’utilizzo<br />

di materiali riciclati nei prodotti in Europa<br />

nel 2025 attraverso iniziative volontarie<br />

nel settore. “Ci impegniamo anche a<br />

riutilizzare o riciclare entro il 2030 il 60%<br />

degli imballaggi in materiali poliolefinici<br />

raccolti e a riprogettare oltre il 75% degli<br />

imballaggi in poliolefine per favorirne il riciclo”,<br />

afferma Spencer.<br />

Il riciclo chimico<br />

<strong>La</strong> crescente importanza del riciclo chimico<br />

si riflette anche nella costituzione, nel gennaio<br />

scorso, di una nuova associazione, la<br />

Chemical Recycling Europe, volta a promuovere<br />

e implementare soluzioni nuove e innovative.<br />

“Il rapido sviluppo delle tecnologie di<br />

riciclo chimico, in grado di fornire una soluzione<br />

per il riciclo di rifiuti di <strong>plastica</strong> difficili<br />

da riciclare, sta superando le normative e le<br />

politiche correlate”, sostiene il CRE.<br />

A dicembre, Sabic, un importante fornitore di<br />

materiale, ha siglato un memorandum d’intesa<br />

(MoU) con la società britannica Plastic<br />

Energy, pioniere nel riciclo chimico della <strong>plastica</strong>,<br />

per la fornitura di materia prima volta a<br />

favorire l’attività petrolchimica di Sabic in Europa.<br />

Le due società hanno intenzione di costruire<br />

un impianto commerciale in Olanda<br />

per raffinare e migliorare una materia prima<br />

brevettata da Plastic Energy e denominata<br />

Tacoil, che sarà prodotta mediante riciclaggio<br />

di rifiuti di <strong>plastica</strong> misti di bassa qualità<br />

altrimenti destinati all’incenerimento o a discarica.<br />

L’impianto dovrebbe iniziare la produzione<br />

commerciale nel 2021.<br />

Le bioplastiche<br />

Le bioplastiche in che misura contribuiranno<br />

all’economia circolare? L’Europa si sta rivelando<br />

un importante centro per la produzione<br />

di questi materiali. Gli ultimi dati sul mercato<br />

forniti dalla European Bioplastics (in<br />

cooperazione con il Nova-Institute) rivelano<br />

che circa il 20% della capacità produttiva<br />

globale delle bioplastiche, che ha raggiunto<br />

2,11 milioni di tonnellate nel 2018, è collocata<br />

in Europa. Tale cifra è destinata a crescere<br />

al 27 % entro il 2023, grazie anche alle politiche<br />

adottate in diversi Paesi membri dell’UE,<br />

in particolare in Italia e Francia.<br />

Non a caso l’EUBP afferma di app<strong>oggi</strong>are<br />

pienamente la transizione in Europa da un’economia<br />

lineare a un’economia circolare<br />

‘senza perdite’ e bio-based. “Tuttavia, norme<br />

specifiche, quali la direttiva sugli articoli monouso<br />

in <strong>plastica</strong>, non riconoscono il potenziale<br />

della <strong>plastica</strong> compostabile certificata<br />

come biodegradabile nei casi in cui è richiesto<br />

il rispetto della normativa europea in materia<br />

di igiene e contatto con gli alimenti, ma<br />

non è possibile utilizzare opzioni multi-uso”,<br />

afferma. “Soprattutto da quando l’incremento<br />

del riciclaggio dell’organico è diventato un<br />

pilastro importante dell’economia circolare<br />

dell’UE”.<br />

L’effetto Brexit<br />

Il Regno Unito lascerà mai l’Unione Europea?<br />

Nel momento in cui scriviamo la risposta<br />

sembra essere un sì, ma rimangono<br />

dubbi sulle tempistiche e le modalità esatte<br />

con cui l’uscita avverrà. In base al piano originale,<br />

il Regno Unito sarebbe già dovuto<br />

uscire (il 29 marzo di quest’anno), ma il parlamento<br />

britannico è riuscito solo a decidere<br />

che tipo di “accordo di divorzio” non desidera<br />

ottenere dall’UE. L’incertezza sta<br />

facendo impazzire molte persone. L’ultima<br />

scadenza è fissata al 31 ottobre.<br />

Nessuno sa quali saranno le conseguenze<br />

per l’industria della <strong>plastica</strong>, ma molte<br />

aziende con stabilimenti produttivi nel Regno<br />

Unito e/o che attuano scambi con il Regno<br />

Unito si stanno preparando al peggio,<br />

mentre sperano nel meglio. Gli aspetti che<br />

stanno considerando sono un possibile fabbisogno<br />

di maggiori scorte di magazzino, il<br />

rischio di ritardi alla frontiera, nuovi sistemi<br />

doganali e codici di processo. Ciò comprende<br />

anche l’obbligo di adempiere a<br />

qualsiasi nuova legislazione britannica – ad<br />

esempio un equivalente britannico ai regolamenti<br />

Reach dell’UE.<br />

Nonostante tutto questo, Philip <strong>La</strong>w, direttore<br />

generale della Federazione britannica<br />

della Plastica, ad aprile affermava di essere<br />

“molto ottimista” riguardo alle prospettive a<br />

lungo temine dell’industria della <strong>plastica</strong> nel<br />

Regno Unito.<br />

C<br />

M<br />

Y<br />

CM<br />

MY<br />

CY<br />

CMY<br />

K<br />

16 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


attualità<br />

Oliver Frey amministratore delegato di Ensinger<br />

I tre amministratori delegati Ensinger: da sinistra, Klaus Ensinger,<br />

Roland Reber e Oliver Frey<br />

L’azienda specializzata nella produzione e lavorazione dei<br />

materiali plastici, Ensinger (Nufringen, Germania), ha rafforzato<br />

il team della propria direzione generale.<br />

Oltre agli amministratori delegati di lungo corso, Klaus Ensinger<br />

e Roland Reber, dal 1 luglio <strong>2019</strong> Ensinger GmbH e<br />

l’intero gruppo Ensinger hanno un nuovo amministratore<br />

delegato: Oliver Frey. Manager della Divisione Compounds,<br />

Frey continuerà a svolgere tale mansione affiancando la nuova<br />

attività di amministratore delegato.<br />

“Oliver Frey ha ottenuto molti riconoscimenti per il suo<br />

lavoro sia dai dipendenti che dalla direzione”, ha dichiarato<br />

Klaus Ensinger. “Siamo perciò molto felici che abbia accettato<br />

di assumersi ulteriori incarichi in veste di amministratore<br />

delegato”.<br />

<strong>La</strong>ureato in Chimica, prima di entrare in Ensinger nel 2012,<br />

Oliver Frey ha lavorato in diversi settori e filiali del gruppo<br />

tecnologico 3M con funzioni esecutive nei settori ricerca e<br />

sviluppo, business development e marketing. È stato anche<br />

responsabile dell’area tecnico-applicativa presso il produttore<br />

di materie plastiche fluorurate Dyneon.<br />

Direttiva monouso: pro e contro<br />

Il convegno “Direttiva Single-use<br />

Plastics: pro e contro” si è tenuto nel<br />

corso del ciclo di convegni Percorsi<br />

Sostenibili, organizzati da Nonsoloambiente.it<br />

e NSA srl, in collaborazione<br />

con Banco BPM. Strutturato in due<br />

panel tecnici e una tavola rotonda,<br />

l’incontro ha illustrato la nuova Direttiva<br />

<strong>2019</strong>/904, meglio conosciuta<br />

come Direttiva SUP, pubblicata sulla<br />

Gazzetta Ufficiale il 12 giugno <strong>2019</strong>.<br />

“Ancora una volta con i nostri format<br />

abbiamo voluto promuovere un momento<br />

di confronto e discussione apolitico<br />

e apartitico su un tema come quello<br />

della <strong>plastica</strong> monouso, di grande attualità,<br />

ma normato solo parzialmente”, ha<br />

dichiarato Maria Grazia Persico, direttore<br />

editoriale di Nonsoloambiente.it.<br />

“L’importanza della Direttiva risiede innanzitutto<br />

nella ricaduta sulla porzione<br />

di mercato che coinvolge direttamente il<br />

consumatore”.<br />

Ed è proprio il consumatore al centro<br />

dell’osservatorio “Gli italiani e la<br />

raccolta differenziata” condotto da Fabrizio<br />

Masia, direttore generale & partner<br />

di EMG Acqua, su un campione di<br />

2.000 interviste, per valutare il grado<br />

di conoscenza e sensibilità sul tema<br />

della raccolta differenziata con focus<br />

sulla <strong>plastica</strong>. Il 96,4% degli italiani<br />

dichiara che nel proprio Comune viene<br />

effettuata la raccolta differenziata;<br />

tuttavia, vengono messe in luce le criticità<br />

che non permettono di separare<br />

correttamente i rifiuti. Il 31,6% delle<br />

persone coinvolte nell’indagine ha difficoltà<br />

con lo smistamento, soprattutto<br />

per oggetti elettrici e in acciaio, oltre<br />

a non riuscire a riconoscere e a<br />

separare i vari materiali. <strong>La</strong> promozione<br />

di questa pratica dovrebbe – secondo<br />

il 37,5% degli intervistati – essere<br />

affidata alle istituzioni nazionali.<br />

“Il quadro della situazione generale<br />

è per certi versi preoccupante,<br />

ne emerge un’Italia in difficoltà nella<br />

gestione dei rifiuti, che ha poca conoscenza<br />

sulla pratica della differenziata”,<br />

dichiara Fabrizio Masia. “È necessario<br />

portare avanti un percorso di<br />

formazione che va migliorato costantemente<br />

a tutti i livelli, incentivando<br />

una buona recettività nei cittadini; non<br />

da ultimo, è emerso come sia poco<br />

conosciuto il simbolo del riciclo degli<br />

imballaggi in <strong>plastica</strong>, solo il 36,6%<br />

ha individuato quello corretto”.<br />

Presenti le principali associazioni di<br />

categoria del settore che, nonostante<br />

le differenti posizioni in base al comparto<br />

di riferimento, ritrovano una sinergia<br />

nel dichiarare quanto siano<br />

necessari progetti e idee efficaci per<br />

incrementare gli investimenti, di medio-lungo<br />

periodo, utili a rendere la<br />

filiera realmente innovativa e sostenibile.<br />

Tali finanziamenti, nazionali, internazionali,<br />

e da bandi europei, si rivelano<br />

utili al fine di favorire e<br />

velocizzare la transizione delle aziende<br />

verso un modello operativo a basso<br />

impatto ambientale. È evidente,<br />

infine, come sempre più aziende, a<br />

seguito della Direttiva, stiano cercando<br />

di convertire la propria produzione<br />

eliminando alcuni materiali e sostituendone<br />

altri con prodotti maggiormente<br />

riciclabili in un’ottica di economia<br />

circolare.<br />

18 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


attualità<br />

Schunk investe negli stabilimenti produttivi<br />

Con il suo programma di investimenti,<br />

Schunk si prepara a spendere circa 85 milioni<br />

di euro che verranno stanziati per le sedi di<br />

Brackenheim-Hausen, Mengen, St. Georgen<br />

e Morrisville (USA) entro la metà del 2020,<br />

con lo scopo di adibire circa 42.000 metri<br />

quadrati di nuovi spazi produttivi ed uffici<br />

amministrativi.<br />

Oltre all’espansione dell’area di produzione,<br />

Schunk Intec USA ha creato un nuovo edificio<br />

amministrativo e un nuovo centro clienti in cui<br />

gli utenti possono fare esperienza dei componenti<br />

aziendali e ottenere know-how aggiuntivo<br />

attraverso forum e laboratori sulla tecnologia.<br />

Con il motto “One team – One Family – One<br />

future”, l’edificio di circa 4.000 metri quadrati<br />

è stato inaugurato ad inizio maggio con una<br />

cerimonia ufficiale. Per l’impianto statunitense<br />

Shunk ha investito un totale di quasi 10 milioni<br />

di euro nell’ampliamento del sito.<br />

In aggiunta a questi, altri 40 milioni di euro<br />

saranno investiti nel Competence Center per i<br />

sistemi di presa di Brackenheim-Hausen, ad<br />

appena cinque chilometri di distanza dal quartier<br />

generale di <strong>La</strong>uffen sul Neckar. Questo<br />

ampliamento copre un’area di 22.000 metri<br />

quadrati, che raddoppiano la superficie dell’area<br />

di produzione già esistente. <strong>La</strong> ditta sta<br />

investendo altri 30 milioni di euro nel centro di<br />

competenza per mandrini autocentranti e serraggio<br />

stazionario a Mengen, nel distretto di<br />

Sigmaringen. Qui verranno aggiunti 12.000<br />

metri quadrati dedicati a produzione, ricerca e<br />

sviluppo. Inoltre, 5 milioni di euro sono stati<br />

investiti nella sede di St. Georgen, nella Foresta<br />

nera, dove l’area produttiva è stata raddoppiata<br />

con un aumento di 4.200 metri quadrati.<br />

“Nei prossimi anni questo impegno del<br />

totale di 85 milioni di euro, rappresenta le<br />

basi per il futuro della società”, dichiara il<br />

CEO Henrik A. Schunk, “assisteremo al<br />

boom dell’automazione e della digitalizzazione<br />

in tutto il mondo, e potremo gestirlo<br />

solo con le giuste capacità”.<br />

Schunk ha recentemente annunciato la sua<br />

collaborazione con AnotherBrain, uno dei<br />

principali esperti mondiali di intelligenza artificiale.<br />

Il parco clienti comprende i produttori<br />

nei settori della meccanica, della robotica,<br />

dell’automazione e dell’assemblaggio e della<br />

manipolazione, nonché tutti i più rinomati<br />

marchi dell’automotive e dei loro fornitori. <strong>La</strong><br />

società gestisce 34 filiali commerciale e 9 impianti<br />

di produzione in tutto il mondo.<br />

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#MyFutureCity #PushingBoundaries<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 19


attualità<br />

<strong>La</strong>nxess commissiona due linee<br />

per la produzione di Tepex<br />

<strong>La</strong> società Bond-<strong>La</strong>minates GmbH controllata interamente da<br />

<strong>La</strong>nxess, azienda che produce specialità chimiche, ha commissionato<br />

due nuove linee di produzione per i compositi termoplastici<br />

Tepex a fibra continua nel suo stabilimento di Brilon in Germania.<br />

“Abbiamo aumentato la nostra capacità di produzione di Tepex del<br />

50% circa”, ha dichiarato Christian Obermann, amministratore delegato<br />

di Bond-<strong>La</strong>minates, “e così facendo, stiamo rispondendo alla<br />

forte domanda nella produzione di massa di componenti molto resistenti<br />

allo stress per veicoli leggeri ed elettronica di consumo”.<br />

Le linee di produzione passano da sei a otto e per accoglierle è<br />

stata costruita una struttura di 1.500 metri quadrati. L’investimento<br />

totale ha raggiunto diversi milioni di euro e comprendeva anche tre<br />

macchine da taglio, tra cui una nuova macchina per il taglio a getto<br />

d’acqua a quattro teste per il taglio di componenti prefabbricati.<br />

Tepex sta diventando sempre più popolare nell’industria automobilistica<br />

per la produzione su larga scala di componenti strutturali<br />

leggeri come supporti frontali e paraurti, pedali dei freni e<br />

componenti di rivestimento sottoscocca. Recentemente, sono<br />

stati realizzati con un processo di stampaggio ibrido, utilizzando<br />

la dinalite Tepex a base di poliammide-6, i gusci dei sedili singoli<br />

posteriori di un modello dell’Audi A8, regolabili elettricamente.<br />

Questi gusci pesano circa il 45% meno di una versione simile in<br />

metallo.<br />

Secondo <strong>La</strong>nxess il Tepex ha il potenziale per essere utilizzato<br />

per produrre schienali e braccioli, ma anche gusci per sedute innovative<br />

per auto a guida autonoma o per sedili confortevoli per<br />

bus navetta, VIP e familiari. I veicoli elettrici offrono un altro potenziale<br />

interessante per il Tepex. “Lo spettro delle applicazioni<br />

spazia dai supporti per frontends, porte e paraurti, incavi del vano<br />

bagagli, all<strong>oggi</strong>amenti e supporti per moduli elettrici ed elettronici<br />

fino ai componenti strutturali nella sezione greenhouse e alle finiture<br />

strutturali nell’area del sottoscocca per proteggere la batteria”,<br />

ha dichiarato Henrik Plaggenborg, responsabile di Tepex Automotive<br />

presso <strong>La</strong>nxess.<br />

Covestro partecipa alla<br />

Circular Plastics Alliance<br />

Insieme a numerose altre organizzazioni e aziende, anche<br />

Covestro vuole promuovere il riciclaggio delle materie plastiche<br />

in Europa. A tal fine, venerdì scorso a Bruxelles, circa<br />

100 partner hanno firmato l’atto costitutivo della Circular Plastics<br />

Alliance. L’alleanza, creata dalla Commissione Europea,<br />

copre tutti i settori della catena del valore, compresi i produttori<br />

e i trasformatori di materie plastiche, la grande distribuzione<br />

e le imprese di smaltimento e riciclaggio. L’obiettivo<br />

principale dell’alleanza è di contribuire a garantire che, entro<br />

il 2025, dieci milioni di tonnellate di <strong>plastica</strong> riciclata saranno<br />

utilizzate ogni anno nell’Unione Europea, in linea con la strategia<br />

della Commissione Europea sulle materie plastiche.<br />

Alla cerimonia i partecipanti erano più di 350, tra cui Frans<br />

Timmermans in qualità di primo vicepresidente della Commissione<br />

europea e Elżbieta Bieńkowska, commissario responsabile,<br />

tra l’altro, del mercato unico e dell’industria.<br />

“Le materie plastiche di alta qualità sono indispensabili<br />

nella nostra epoca per le energie rinnovabili, ad esempio<br />

nell’elettronica e nella tecnologia medica, per i trasporti e<br />

l’edilizia. Dopo il loro utilizzo, devono essere riciclate nel<br />

senso di riciclaggio a circuito chiuso e devono quindi essere<br />

destinate a nuovi impieghi”, ha dichiarato Markus Steilemann,<br />

CEO di Covestro. “<strong>La</strong> trasformazione da sistemi lineari<br />

a sistemi circolari, tuttavia, può essere realizzata solo<br />

con il sostegno di molti partner di settori diversi. <strong>La</strong> fondazione<br />

della Circular Plastics Alliance è un passo importante<br />

in questa direzione. L’Europa può dare un forte slancio a<br />

tutto il mondo”.<br />

In qualità di produttore di materiali, Covestro vuole aiutare<br />

la nuova alleanza a progettare le materie plastiche fin dall’inizio,<br />

in modo da renderle facilmente riciclabili; oltre a contribuire<br />

per promuovere lo sviluppo del riciclaggio chimico,<br />

cioè la conversione della <strong>plastica</strong> usata nelle sue molecole.<br />

Covestro è già membro attivo dell’Alliance to End Plastic Waste,<br />

una rete mondiale di aziende dedicata alla riduzione dei<br />

rifiuti in ambiente acquatico, dall’inizio del <strong>2019</strong>. L’iniziativa<br />

comprende quasi 40 aziende dei settori della chimica, della<br />

<strong>plastica</strong>, dei beni di consumo e della gestione dei rifiuti.<br />

20 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


attualità<br />

Una voce in difesa della <strong>plastica</strong><br />

Kim Ragaert<br />

Difendere la <strong>plastica</strong>, di questi<br />

tempi, non è di moda, ogni tanto<br />

però, una voce si alza in difesa di<br />

questo materiale. Questa volta<br />

accade in Belgio dove la professoressa<br />

Kim Ragaert del Centre<br />

for Polymer and Material Technologies<br />

dell’Università Ghent<br />

(Belgio) è intervenuta in un incontro<br />

con un discorso in favore<br />

della <strong>plastica</strong>. E lo fa usando dati<br />

scientifici in favore delle sue argomentazioni.<br />

Anzitutto sottolinea come la<br />

<strong>plastica</strong> non sia l’unico materiale<br />

che non si degrada e che, dato il<br />

suo grande valore non deve essere<br />

bandita, ma valorizzata e<br />

usata al meglio.<br />

Comincia poi a rispondere, cifre<br />

alla mano, alle principali obiezioni<br />

mosse alla <strong>plastica</strong>. Anzitutto<br />

quella sull’inutilità di molti<br />

packaging, soprattutto nell’ambito<br />

alimentare. L’esperta sottolinea<br />

il grande utilizzo di risorse e<br />

l’emissione di anidride carbonica<br />

connessa alla produzione degli<br />

alimenti. Usare il packaging allunga<br />

la loro conservabilità, riduce<br />

lo spreco dei cibi e di tutte le<br />

risorse servite per produrli.<br />

Passa poi al confronto con altri<br />

materiali considerati più sostenibili<br />

per l’ambiente dal grande<br />

pubblico: il vetro e la carta.<br />

Per quanto riguarda il vetro,<br />

spiega come richieda molta più<br />

energia della <strong>plastica</strong> a livello<br />

produttivo. Il riutilizzo richiede<br />

massiccio uso di acqua e soluzioni<br />

di lavaggio; il riciclo è un<br />

processo molto oneroso energeticamente.<br />

Il trasporto, a causa<br />

del maggiore peso del vetro, è<br />

molto meno vantaggioso.<br />

Per quanto riguarda la carta, il<br />

confronto è fatto sui sacchetti<br />

usa e getta. <strong>La</strong> quantità di materiale<br />

che serve a produrne uno in<br />

<strong>plastica</strong> (che comunque può essere<br />

riutilizzato) è talmente inferiore<br />

che un sacchetto di carta<br />

dovrebbe essere usato quattro<br />

volte perché il bilancio energetico<br />

e materiale torni.<br />

Insomma, la Ragaert sostiene<br />

che se eliminassimo completamente<br />

la <strong>plastica</strong> andremmo incontro<br />

a consumi maggiori di<br />

materiali, acqua, energia e a più<br />

ingenti emissioni di anidride<br />

carbonica.<br />

L’unica colpa della <strong>plastica</strong>,<br />

secondo la professoressa Ragaert,<br />

è quella di rendere visibile i<br />

rifiuti. Il resto è colpa di chi, invece<br />

di raccoglierla e riciclarla<br />

adeguatamente, la abbandona.<br />

Il suggerimento della professoressa<br />

è quindi di usare la <strong>plastica</strong><br />

con consapevolezza, evitando<br />

quelle più difficili da riciclare<br />

(come i flaconi colorati per i detersivi)<br />

e gestendola correttamente<br />

dopo l’uso. AIPE Associazione<br />

Italiana Polistirene Espanso<br />

sostiene questa visione.<br />

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<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong> <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 21


attualità<br />

Progettazione BIM: PVC Forum Italia è un Best Partner<br />

Durante il “One Team User Meeting - Soluzioni<br />

BIM”, incontro organizzato da One Team<br />

e incentrato sulla metodologia di progettazione<br />

Building Information Modelling, il PVC Forum<br />

Italia è stato ufficialmente riconosciuto<br />

come uno dei Best Partner 2018 di “Let it BIM”.<br />

Il Building Information Modeling (BIM) è una metodologia<br />

di progettazione innovativa basata su un<br />

modello digitale “intelligente” che integra e rende<br />

disponibili tutte le informazioni necessarie per creare<br />

e gestire un progetto in modo più efficace rispetto<br />

alle tradizionali tecniche CAD. Il BIM consente di costruire virtualmente<br />

l’opera progettuale in un unico modello tridimensionale da cui<br />

accedere a tutta la documentazione con cui si gestiscono le fasi temporali<br />

di costruzione (4D) e si verificano in tempo reale i costi di realizzazione<br />

(5D). Il modello gestisce l’intero ciclo di vita dell’opera progettuale<br />

e rende possibile un’immediata condivisione delle<br />

informazioni tra tutti i professionisti coinvolti: architetti, ingegneri,<br />

imprese di costruzione, impiantisti, ecc.<br />

Già dal 2017, nei suoi incontri di formazione, il PVC Forum si è avvicinato<br />

a questa nuova metodologia di progettazione adatta alle diverse<br />

applicazioni del principale settore applicativo del PVC, l’edilizia<br />

e costruzioni. Un interesse che ha portato l’associazione ad<br />

entrare in contatto con One Team, società di consulenza<br />

e fornitura di soluzioni informatiche che sta ricoprendo<br />

un ruolo importante nell’introduzione e<br />

nella diffusione del BIM in Italia. One Team è<br />

socio fondatore di AssoBIM, la prima associazione<br />

italiana dedicata al BIM e membro di<br />

building Smart Italia, associazione finalizzata<br />

a creare standard BIM aperti e internazionali.<br />

Per facilitare la promozione del Building Information<br />

Modeling, l’azienda ha lanciato “Let it<br />

BIM”, portale di formazione e informazione con<br />

news, opportunità, professionisti, oggetti ed<br />

eventi BIM. In virtù di un protocollo d’intesa con One<br />

Team, il PVC Forum ha sensibilizzato in diversi incontri<br />

i propri soci sul modello BIM, presentando anche<br />

la nuova piattaforma su cui alcuni membri hanno inserito<br />

i propri prodotti tra gli “oggetti BIM”. Da qui il riconoscimento<br />

come “Best Partner” da parte di One Team.<br />

Un anno da record per RadiciGroup<br />

Fatturato consolidato a 1.211 milioni di<br />

euro (+6%), EBITDA a 185 milioni (+16%)<br />

e utile di esercizio al netto di ammortamenti<br />

e svalutazioni a 97 milioni (+19%):<br />

questi sono i principali numeri del 2018<br />

per RadiciGroup che opera con 3100 dipendenti<br />

in 16 Paesi nei business della<br />

chimica, dei tecnopolimeri e delle fibre<br />

sintetiche.<br />

“È stato un anno eccezionale che ci ha<br />

fatto chiudere il 2018 con numeri da record<br />

per il Gruppo, anche se nell’ultima<br />

parte dell’anno abbiamo avvertito i primi<br />

rallentamenti che si stanno prolungando<br />

nel <strong>2019</strong>”, ha dichiarato Angelo Radici,<br />

presidente di RadiciGroup. “In ogni caso,<br />

penso di poter affermare che riusciremo<br />

ad avere una semestrale con margini stabili<br />

nonostante la contrazione dei volumi.<br />

Per quanto riguarda la seconda parte<br />

dell’anno in corso sarà un po’ più difficile<br />

ma comunque in un’ottica di risultati positivi,<br />

anche se inferiori al 2018. Lo scenario<br />

globale in cui <strong>oggi</strong> operano le aziende è<br />

influenzato dalle incertezze legate alla questione<br />

dei dazi Cina-USA e all’instabilità<br />

geopolitica”.<br />

In questo senso il Gruppo continua a<br />

perseguire la propria strategia di focalizzazione<br />

nei core business considerati strategici,<br />

quali la chimica del nylon, i tecnopolimeri<br />

e le fibre sintetiche, anche da fonte<br />

rinnovabile. L’obiettivo è quello di migliorare<br />

la posizione competitiva sul mercato<br />

raggiungendo un sostanziale equilibrio fra<br />

le aree geografiche in cui opera, con lo<br />

scopo di essere meno dipendente dall’andamento<br />

dei singoli mercati.<br />

“<strong>La</strong> nostra posizione finanziaria netta in<br />

miglioramento rispetto al 2017 così come<br />

tutti i ratio patrimoniali, i rapporti di reciproca<br />

fiducia con gli istituti finanziari e<br />

una situazione patrimoniale di assoluta<br />

solidità ci mettono nelle condizioni di essere<br />

pronti per eventuali opportunità di<br />

crescita senza dover necessariamente ricorrere<br />

a interventi di capitali esterni”,<br />

dichiara Alessandro Manzoni, CFO di RadiciGroup.<br />

“Nel 2018 abbiamo fatto investimenti<br />

per oltre 50 milioni di euro e altrettanti<br />

saranno nel <strong>2019</strong> con l’obiettivo<br />

di mantenere elevati livelli di eccellenza<br />

tecnologica al servizio della competitività<br />

delle aziende e dell’ambiente”.<br />

22 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


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appuntamenti<br />

Nel 2021 Mecspe sarà a Bologna<br />

Ivo Nardella,<br />

amministratore<br />

delegato di Senaf<br />

A partire dal 2021 Mecspe, la fiera di riferimento<br />

per l’industria manifatturiera e per la fabbrica<br />

intelligente, proseguirà il proprio sviluppo internazionale<br />

nel quartiere fieristico di Bologna Fiere,<br />

per poter ampliare gli spazi espositivi e beneficiare<br />

dei collegamenti e le infrastrutture che rendono<br />

il capoluogo emiliano più accessibile ai visitatori<br />

ed espositori nazionali e internazionali che frequentano<br />

la fiera.<br />

Mecspe continuerà a rappresentare tutti i settori<br />

che la contraddistinguono proseguendo nel<br />

processo di ampliamento alle nuove aree produttive<br />

e di innovazione. “Mecspe nel 2021 entrerà<br />

nel suo ventunesimo anno di età”, commenta Ivo<br />

Nardella, amministratore delegato di Senaf. “Abbiamo<br />

programmato già in questi anni un percorso<br />

di internazionalizzazione e di espansione della<br />

manifestazione, per cui la scelta del quartiere fieristico<br />

di Bologna è una naturale conseguenza di<br />

questa strategia. <strong>La</strong> Regione Emilia Romagna e i<br />

suoi distretti rimangono centrali per la fiera: lasciamo<br />

Parma con la consapevolezza e l’orgoglio<br />

dell’ottimo lavoro fatto fin qui insieme al management<br />

di Fiere di Parma e alle realtà associative<br />

nazionali che hanno supportato lo sviluppo della<br />

nostra manifestazione. Mecspe è <strong>oggi</strong> la fiera di<br />

riferimento per l’industria manifatturiera e per la<br />

fabbrica intelligente, e anche nel 2020, per l’ultima<br />

volta a Parma, si prospetta come un’ennesima<br />

edizione sold out”.<br />

Lo stato dell’arte dei cavi in PVC<br />

PVC4Cables terrà la sua<br />

seconda conferenza biennale<br />

a Berlino il 7 novembre <strong>2019</strong><br />

sul tema “In PVC Cables We<br />

Trust!”, innovazione e sostenibilità<br />

per Sistemi Elettrici<br />

Intelligenti.<br />

<strong>La</strong> conferenza presenterà e<br />

discuterà lo stato dell’arte dei<br />

cavi in PVC e i loro numerosi<br />

vantaggi tecnici e funzionali<br />

per utenti e consumatori: dalle<br />

tendenze di mercato alla standardizzazione,<br />

dalla reazione<br />

al fuoco e al fumo ai nuovi<br />

studi. Particolare attenzione<br />

verrà dedicata all’innovazione<br />

in additivi e formulazioni e al<br />

miglioramento delle prestazioni<br />

dei cavi in PVC.<br />

“Questa seconda Conferenza<br />

di PVC4Cables è per<br />

noi motivo di orgoglio perché<br />

dimostra la concretezza<br />

dei risultati di questi primi<br />

due anni di intenso lavoro”,<br />

ha affermato Zdenek Hruska,<br />

Public Affairs Senior Manager<br />

di ECVM e Project Manager di<br />

PVC4Cables. “<strong>La</strong> collaborazione<br />

tra produttori di PVC resina,<br />

produttori di stabilizzanti<br />

e plastificanti, trasformatori,<br />

esperti dell’industria, università<br />

ed enti di ricerca, ha permesso<br />

infatti di dare nuovo<br />

impulso all’innovazione che<br />

sarà compatibile con il settore<br />

dal punto divista ambientale,<br />

attraverso studi, ricerche<br />

e varie iniziative finalizzate a<br />

promuovere i vantaggi tecnici<br />

e funzionali dei cavi in PVC”.<br />

Dopo un aggiornamento sui<br />

trend di mercato dei cavi in<br />

PVC di Astrid Aupetit, Senior<br />

Research Analyst di AMI Consulting,<br />

la conferenza illustrerà<br />

come scegliere cavi in PVC secondo<br />

il Regolamento Prodotti<br />

da Costruzione (CPR), dimostrando<br />

la capacità dei cavi in<br />

PVC di adattarsi alle specifiche<br />

individuali di destinazione d’uso/rischio<br />

di incendio a costi<br />

competitivi. Gianluca Sarti, del<br />

Gruppo Compound per Cavi di<br />

PVC Forum Italia, presenterà<br />

studi sui test di acidità rilevanti<br />

per la discussione sull’uso dei<br />

cavi in PVC nell’ambito del CPR.<br />

Tra gli altri relatori, il professor<br />

Alessandro Marangoni di<br />

Althesys; il professor Camillo<br />

Cardelli di I-Pool e il professor<br />

Enrico Boccaleri, Università<br />

del Piemonte Orientale. Chris<br />

Howick, Product Regulation<br />

Manager di Inovyn, parlerà<br />

dell’uso delle paraffine clorurate<br />

a media catena da parte<br />

dei produttori di cavi. Parteciperanno<br />

inoltre Ingrid Verschueren,<br />

direttore generale di<br />

Recovinyl ® ; Stefan Eingärtner,<br />

direttore tecnico di VinylPlus ®<br />

ed professor Josè Ma Baldasano<br />

dell’Università Politecnica<br />

della Catalogna.<br />

“Migliorando le prestazioni<br />

dei suoi prodotti, grazie in<br />

particolare alle iniziative intraprese<br />

nell’ambito del programma<br />

di sostenibilità Vinyl-<br />

Plus, l’industria dei cavi in<br />

PVC rappresentata nella Piattaforma<br />

PVC4Cables può <strong>oggi</strong><br />

dimostrare un contributo diretto<br />

al raggiungimento degli<br />

Obiettivi di Sviluppo Sostenibile<br />

delle Nazioni Unite fissati<br />

per il 2030”, ha dichiarato Carlo<br />

Ciotti, presidente del PVC<br />

Forum Italia e Spokesperson<br />

di PVC4Cables. “Ciò grazie a<br />

nuove formulazioni, più sicure<br />

e altamente performanti,<br />

riducendo le emissioni di gas<br />

serra e il consumo di energia<br />

e materie prime, e grazie ad<br />

un’efficace gestione del fine<br />

vita (riciclo) dei cavi”.<br />

24 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


appuntamenti<br />

L’agenda<br />

K<br />

16-23 ottobre <strong>2019</strong><br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.k-online.de<br />

MCM<br />

23-24 ottobre <strong>2019</strong><br />

Verona<br />

www.mcmonline.it<br />

SAVE<br />

23-24 ottobre <strong>2019</strong><br />

Verona<br />

www.exposave.it<br />

Ecomondo<br />

5-8 novembre <strong>2019</strong><br />

Rimini<br />

www.ecomondo.it<br />

Formnext<br />

19-22 novembre <strong>2019</strong><br />

Francoforte, Germania<br />

formnext.mesago.com<br />

mcT Petrolchimico<br />

28 novembre <strong>2019</strong><br />

Milano<br />

www.mctpetrolchimico.com<br />

Mecspe Bari<br />

28-30 novembre <strong>2019</strong><br />

Bari<br />

www.mecspebari.it<br />

IPTC<br />

13-15 gennaio 2020<br />

Dhahran, Arabia Saudita<br />

2020.iptcnet.org<br />

Inter<strong>plastica</strong><br />

28-31 gennaio 2020<br />

Mosca, Russia<br />

www.inter<strong>plastica</strong>.de<br />

Samuexpo<br />

30 gennaio 2020 - 1 febbraio 2020<br />

Pordenone<br />

www.samuexpo.com<br />

Fornitore Offresi<br />

20-22 febbraio 2020<br />

Erba (Como)<br />

www.fornitoreoffresi.com<br />

Mecspe<br />

26-28 marzo 2020<br />

Parma<br />

www.mecspe.com<br />

Chinaplas<br />

21-24 aprile 2020<br />

Shanghai, Cina<br />

www.chinaplasonline.com<br />

Interpack<br />

7-13 maggio 2020<br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.interpack.de<br />

SPS Italia<br />

26-28 maggio 2020<br />

Parma<br />

www.spsitalia.it<br />

Equiplast<br />

2-6 giugno 2020<br />

Barcellona, Spagna<br />

www.equiplast.com<br />

Fakuma<br />

13-17 ottobre 2020<br />

Friedrichschafen, Germania<br />

www.fakuma-messe.com<br />

32.BI-MU<br />

14-17 ottobre 2020<br />

Milano<br />

www.bimu.it<br />

Plast<br />

4 -7 maggio 2021<br />

Milano<br />

www.plastonline.org<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 25


energia<br />

<strong>La</strong> riduzione della carbon footprint<br />

<strong>La</strong> “carbon footprint” (impronta<br />

di carbonio) è una misura<br />

che esprime in CO 2<br />

equivalente<br />

il totale delle emissioni<br />

di gas ad effetto serra generate<br />

nel ciclo di vita di un prodotto/servizio:<br />

più basso è questo<br />

numero e più l’azienda può essere<br />

definita sostenibile. Intergen<br />

può testimoniare quanto la<br />

riduzione di emissioni di gas<br />

serra conseguente all’adozione<br />

della cogenerazione possa<br />

aiutare nella riduzione<br />

della “carbon footprint”,<br />

quindi nella sostenibilità<br />

ambientale dell’azienda. Gli<br />

elementi che concorrono a<br />

calcolare questa “impronta di<br />

carbonio” sono diversi, dalla<br />

scelta della materia prima fino<br />

alla distribuzione del prodotto<br />

e, eventualmente, al processo<br />

di smaltimento. Fra questi rientrano<br />

le<br />

emissioni<br />

di CO 2<br />

prodotte<br />

durante<br />

la produzione:<br />

l’utilizzo della<br />

cogenerazione<br />

per produrre energia elettrica<br />

e calore permette di ridurre le<br />

emissioni di CO 2<br />

, quindi ridurre<br />

la “carbon footprint” legata al<br />

processo produttivo.<br />

L’importanza della cogenerazione<br />

è ampiamente confermata<br />

da un recente studio<br />

del Politecnico di Milano: dei<br />

2,4 miliardi di euro di investimenti<br />

in efficienza energetica<br />

nel 2018 la cogenerazione è al<br />

secondo posto, con 443 milioni.<br />

In particolare le aziende<br />

alimentari, con una ripartizione<br />

dei consumi al 56% legati a servizi<br />

ausiliari e generali e 44% al<br />

processo produttivo, con forti<br />

esigenze di refrigerazione e con<br />

processi ad elevata intensità di<br />

calore, hanno significativi risparmi<br />

economici dall’utilizzo<br />

di sistemi di cogenerazione.<br />

Motore di cogenerazione potenziato<br />

Con due stabilimenti nella provincia di<br />

Varese, Alfatherm è un’azienda integrata<br />

con due impianti produttivi ognuno dei<br />

quali dedicato ad una specifica tipologia di<br />

lavorazioni e prodotti. Nello stabilimento<br />

di Gorla Minore si effettua la lavorazione<br />

del film di PVC. A Gallarate ci si occupa<br />

della calandratura di foglie a base di PVC<br />

plastificato e rigido e della spalmatura per<br />

l’ottenimento di finte pelli espanse a base<br />

di PVC plastificato.<br />

Circa l’80% delle produzioni Alfatherm<br />

prende la strada dei mercati esteri, trovando<br />

utilizzi in un’ampia gamma di applicazioni,<br />

nei settori dell’arredamento, dell’imballaggio<br />

alimentare, della cartotecnica,<br />

delle etichette termoretraibili (film per “sleeves”<br />

e capsule), dell’adesivizzazione, della<br />

stampa pubblicitaria e dei nastri adesivi.<br />

Il nuovo contratto, come quello precedente,<br />

è erogato in modalità ESCo: prevede<br />

la proprietà e la gestione del motore<br />

di cogenerazione, della caldaia a recupero<br />

termico e dell’unità frigorifera ad assorbimento<br />

da parte di E.ON. Rientra nelle clausole<br />

contrattuali che nel 2021 il motore<br />

attuale di cogenerazione, della potenza 2<br />

MW elettrici, venga sostituito da uno più<br />

potente a 2,5 MW elettrici. Di conseguenza<br />

verrà anche sostituita la caldaia a recupero<br />

dell’energia termica contenuta nei fumi di<br />

scarico. L’assetto generale dell’impianto<br />

energetico rimarrà uguale all’attuale, con<br />

l’energia elettrica generata utilizzata per<br />

l’azionamento delle utenze di fabbrica,<br />

quella termica ad alta temperatura (fumi di<br />

scarico del motore) utilizzata per mantenere<br />

in temperatura un circuito a olio diatermico<br />

da 250 gradi, e infine quella termica<br />

a media e bassa temperatura (circuiti di<br />

raffreddamento delle camicie dei cilindri e<br />

del radiatore olio) usata per il circuito di<br />

acqua calda che alimenta l’unità frigorifera<br />

ad assorbimento.<br />

<strong>La</strong> complessità dei vari sistemi di recupero<br />

dell’energia termica si ripaga con<br />

un’efficienza molto elevata e la possibilità<br />

di utilizzare anche calore a bassa temperatura.<br />

<strong>La</strong> gestione e l’ottimizzazione del<br />

funzionamento di un simile impianto è un<br />

compito che richiede continua applicazione<br />

e costante aggiornamento delle tecnologie,<br />

nonché puntuale adeguamento agli<br />

standard tecnici e alle normative, compiti<br />

per i quali un’azienda pur strutturata come<br />

Alfatherm, la cui mission primaria è l’eccellenza<br />

nel proprio settore produttivo, dovrebbe<br />

impiegare investimenti importanti<br />

di capitale umano e finanziario.<br />

Queste considerazioni hanno convinto<br />

l’azienda a confermare l’accordo di outsourcing<br />

a E.ON, che continuerà a produrre<br />

e fornire ad Alfatherm energia elettrica,<br />

calore e freddo, che il cliente pagherà con<br />

una bolletta periodica godendo dei vantaggi<br />

economici, limitando i rischi e potendosi<br />

concentrare sul proprio core business.<br />

26 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani


energia<br />

Un sistema energetico basato sull’IoT<br />

Albasystem è la divisione<br />

energetica del Gruppo Marengo<br />

di Alba, realtà imprenditoriale<br />

attiva sul mercato dal 1963 evolutasi<br />

ai giorni nostri in società<br />

di Engineering specializzato in<br />

energia che produce, realizza e<br />

installa sistemi proprietari per<br />

l’autoproduzione energetica.<br />

Uno dei prodotti di punta<br />

dell’azienda è l’Aspec Industry,<br />

un sistema energetico, brevettato,<br />

multifornitura e multiobbiettivo<br />

che integra le energie e<br />

processi produttivi mediante un<br />

software basato sull’intelligenza<br />

artificiale.<br />

L’elemento fondamentale del<br />

sistema Aspec Industry è il cogeneratore<br />

AspecGen, progettato<br />

e costruito nelle officine di Albasystem,<br />

con peculiarità native<br />

e specifiche di interconnessione<br />

con tutti i sistemi energetici<br />

presenti all’interno dell’azienda.<br />

Questi due elementi insieme<br />

permettono al sistema di<br />

raggiungere alti livelli di performance<br />

perché i suoi algoritmi<br />

tecnico/economici sono<br />

stati progettati per la ricerca<br />

costante del punto di migliore<br />

efficienza e per l’integrazione<br />

ottimale di tutte le fonti.<br />

Mediante il software Aspec<br />

(Albasystem power energy control)<br />

inserito direttamente nel cogeneratore<br />

AspecGen, si ottiene<br />

anche una massimizzazione del<br />

motore e dell’intero sistema di<br />

produzione dell’energia elettrotermica<br />

per cui i tempi di rientro<br />

dell’investimento sono spesso<br />

inferiori ai 3 anni.<br />

Il cogeneratore AspecGen è<br />

progettato e costruito customizzato<br />

sulle esigenze specifiche<br />

del cliente, la produzione di<br />

energia elettrotermica (energia<br />

elettrica, acqua calda/fredda,<br />

aria calda/fredda, vapore, etc.)<br />

diventa così ottimale e altamente<br />

efficiente.<br />

Pur essendo il sistema energetico<br />

Aspec relativamente<br />

nuovo e innovativo, tra i nostri<br />

clienti possiamo già annoverare<br />

parecchie prestigiose<br />

aziende di diversi settori<br />

produttivi come il gruppo Elah<br />

Dufour Novi Cioccolato Spa,<br />

la Maina Panettoni Spa, la F.lli<br />

Rivoira frutta Spa, la PCA Prodotti<br />

Chimici Alimentari Spa,<br />

la Ferrero Mangimi Spa, la Gai<br />

Macchine Imbottigliatrici Spa,<br />

la Technofabric Spa, etc.<br />

Albasystem effettua check-up<br />

energetici gratuiti per verificare<br />

l’applicazione della tecnologia<br />

coge/trigenerativa Aspec, che in<br />

generale può adattarsi a qualsiasi<br />

proces so produttivo che utilizzi<br />

energia elettrotermica.<br />

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• Allineamento laser albero e geometrico<br />

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stampaggio<br />

a iniezione<br />

Pressa per i settori medicale e farmaceutico<br />

In occasione della fiera K <strong>2019</strong>, Fanuc presenterà diverse novità presso<br />

il suo spazio espositivo nel Padiglione 14, Stand A60.<br />

Oltre ad implementare un know-how specifico, le soluzioni Fanuc<br />

per lo stampaggio a iniezione elettrica sono riconosciute per il ridotto<br />

consumo energetico, l’assenza di olio tipico dello stampaggio idraulico,<br />

il basso impatto ambientale, il tasso di scarto minimo e molto altro<br />

ancora. Inoltre, l’innovazione tecnologica unita<br />

ai benefici ecologici porta con sé vantaggi di<br />

tipo commerciale, come la riduzione dei fermi<br />

macchina (a vantaggio dei tempi di operatività),<br />

miglior costo unitario del pezzo stampato,<br />

elevata qualità di produzione, prevenzione degli<br />

scarti di lavorazione e, non da ultimo, longevità<br />

della pressa Roboshot.<br />

Fanuc ha reso disponibile una pressa a<br />

iniezione specificatamente dedicata ai settori<br />

medicale e farmaceutico: la pressa Roboshot<br />

α-S150iA Medical Package che soddisfa i requisiti<br />

più stringenti in termini di basso consumo<br />

energetico e precisione dello stampaggio assicurando la miglior<br />

qualità, stabilità, ripetibilità e affidabilità di processo. Presentata in anteprima<br />

proprio a K <strong>2019</strong>, la pressa Roboshot α-S150iA Medical Package è<br />

certificata anche per l’utilizzo in camera bianca ISO 7.<br />

Per i settori del medicale e del farmaceutico Fanuc ha sviluppato una<br />

macchina di dimensioni maggiori capace di offrire la stessa affidabilità dei<br />

sei modelli precedenti con forze di serraggio<br />

comprese tra 150 e 3000 kN. Questa pressa<br />

offre una forza di serraggio di 4500 kN, 920<br />

mm x 920 mm di luce passaggio colonne,<br />

corsa apertura 900 mm, piani di 1300 mm<br />

x 1300 mm e un’altezza dello stampo fino a<br />

1000 mm. L’α-S450iA mostra il suo potenziale<br />

di produttività: i coperchi in polipropilene<br />

di 330 x 570 mm dei tosaerba vengono<br />

prodotti con un impressionante tempo ciclo<br />

inferiore al minuto. Un robot Fanuc M-20iA si<br />

occupa di prelevare i coperchi dallo stampo e<br />

di depositarli fuori dalla pressa.<br />

Qualità oltre lo standard<br />

Pressa rotativa destinata al settore della sicurezza stradale: 6 stazioni con piani da 1450 x 1650 mm,<br />

6 chiusure da 220 ton., volume teorico d’iniezione 13.855 cm 3<br />

Presma produce presse ad iniezione<br />

speciali per lo stampaggio<br />

ad iniezione di materiali termoplastici<br />

compatti, semi-espansi,<br />

bi-componenti, gas assistiti e<br />

riciclati e da qualche anno anche<br />

gomme naturali e siliconi. Più di<br />

100 modelli con forze di chiusura<br />

da 6 a 1600 ton, piani portastampo<br />

di dimensioni fino a 3,5 m2,<br />

versioni con chiusure modulari<br />

a 1,2 o 3 stazioni e rotative da 2<br />

a 18 stazioni; apertura stampi in<br />

orizzontale o verticale con traslazione<br />

della metà stampo inferiore;<br />

gruppi iniettori a vite punzonante<br />

o transfer (vite + pistone), teste<br />

multi-colore o bi-componente<br />

(sandwich structure). Isole di<br />

lavoro composte da più presse<br />

asservite da robot antropomorfi<br />

per la produzione di articoli multicolore.<br />

Presse verticali con e senza<br />

colonne con tavola traslante o<br />

rotante a 2 metà stampo inferiori.<br />

Le Non Standard Tecnology<br />

proposte da Presma, spesso<br />

coperte da impegni di segretezza,<br />

difficilmente possono essere<br />

esposte alle varie manifestazioni<br />

di settore alle quali l’azienda<br />

varesina partecipa. Spesso le<br />

macchine esposte non evidenziano<br />

il meglio delle soluzioni<br />

ma sono rappresentative di una<br />

tecnologia che lascia intravvedere<br />

soluzioni performanti dal<br />

punto di vista della produttività<br />

e della flessibilità anche integrati<br />

da sistemi automatizzati e controllati<br />

da remoto.<br />

Il concetto di rotativa, rappresentato<br />

dall’abbinamento di uno o<br />

più gruppi iniettori ad un “carosello”<br />

di stampi, rappresenta il più importante<br />

punto di forza di Presma.<br />

Al prossimo K di Dusseldorf,<br />

allo stand 15C57, sarà possibile<br />

vedere funzionante una rotativa<br />

“Full Electric” specifica per la produzione<br />

di tappi ad uso enologico<br />

in termoplastici espansi dotata di<br />

un nuovo azionamento della tavola<br />

portastampi e di un inedito sistema<br />

di apertura/chiusura stampi<br />

che andrà a risolvere alcune<br />

problematiche sorte recentemente<br />

nella produzione di particolari<br />

tappi a T per distillati.<br />

<strong>La</strong> pressa esposta rappresenta<br />

un’evoluzione della gamma<br />

di presse specifiche per questo<br />

settore composta di 4 modelli per<br />

produttività e in diverse versioni<br />

sia ibride che completamente<br />

elettriche attrezzabili anche per lo<br />

stampaggio in bi-materiale/bicolore<br />

e su inserto.<br />

Allo stand sarà possibile inoltre<br />

vedere una gamma di prodotti in<br />

termoplastici co-iniettati e riciclati<br />

di grandi dimensioni realizzati con<br />

le “<strong>La</strong>rge Size Rotary Machines”,<br />

che sono made in Italy come tutte<br />

le soluzioni proposte da Presma.<br />

28 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


Hall 10 - Stand G79


macchine<br />

Riduzione<br />

dimensionale<br />

4.0<br />

Integrazione, ottimizzazione, efficienza<br />

energetica, costanza produttiva, caratteristiche<br />

del macinato omogenee e assenza di polvere:<br />

questi gli sviluppi tecnologici che CMG<br />

presenterà a K <strong>2019</strong>.<br />

M<br />

ateriali, produzione, progettazione<br />

e ingegneria sono tutti aspetti<br />

caratterizzati da un unico elemento,<br />

quello dell’innovazione. CMG propone<br />

soluzioni complete per la riduzione dimensionale<br />

uniche nel suo genere, i quali elementi<br />

distintivi pongono l’offerta dell’azienda<br />

all’apice dei vari settori applicativi in cui la<br />

società opera: termoformatura, estrusione,<br />

soffiaggio, iniezione, riciclaggio e cavi.<br />

In esposizione allo stand CMG al K (E22,<br />

hall 9) ci saranno solo novità: tecnologie e<br />

soluzioni progettate per soddisfare le richieste<br />

uniche e innovative dell’economia circolare.<br />

I processi di riciclo post industriale e<br />

post consumo hanno connotati rinnovati che<br />

mirano alla reintroduzione delle materie riciclate<br />

nel processo produttivo su larga scala.<br />

Innovazioni per lo stampaggio<br />

a iniezione<br />

CMG lancia a Düsseldorf le nuove serie<br />

G17 e G25 configurate per le applicazioni<br />

a bordo pressa. Si tratta di nuove linee di<br />

prodotto con connotati di rilevanza tra cui<br />

le lame rotanti a taglio tangenziale per ottenere<br />

alta precisione di taglio, omogeneità<br />

delle dimensioni e forma del rimacinato,<br />

Granulatore per<br />

applicazioni di<br />

termoformatura<br />

oltre ad assenza di polvere. Tali caratteristiche<br />

fanno delle nuove serie G17 e G25<br />

le soluzioni adeguate per lo stampaggio di<br />

precisione.<br />

Avanzamenti tecnologici<br />

per l’estrusione<br />

L’innovativa serie G25 supporta anche le<br />

numerose soluzioni che CMG propone per<br />

applicazione su linee di estrusione<br />

film e lastra per il recupero degli<br />

sfridi, con le versioni ET1, ET2<br />

ed ET3. Le lame con taglio tangenziale<br />

e la caratteristica di auto<br />

ventilazione della camera di taglio<br />

permettono una produzione<br />

di macinato precisa e in assenza<br />

di polvere.<br />

Design all’avanguardia<br />

per la termoformatura<br />

Con l’innovativo modello XT35-<br />

120 CMG consolida la propria posizione<br />

di leadership tecnologica e applicativa<br />

per tutte le necessità di recupero lastre,<br />

scheletrato e particolari scarti, nella produzione<br />

di packaging da termoformatura. Oltre<br />

alla camera di taglio dal design dedicato<br />

alla macinazione della lastra e le lame in<br />

acciaio speciale per una performance prolungata<br />

nel tempo, la precisione del gruppo<br />

rulli, con doppio motore e controllo pressio-<br />

30 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


macchine<br />

ne automatico, fanno di questo gamma la<br />

scelta perfetta per applicazioni in-line e<br />

off-line.<br />

Supergranulatori per riciclaggio<br />

post consumo<br />

Un ruolo da protagonista sarà giocato<br />

dall’innovativa serie Evoluzione. Con i<br />

modelli EV916 ed EV616 CMG presenta<br />

le soluzioni più performanti, versatili, efficienti<br />

e sostenibili. Il modello in esposizione<br />

è l’EV616, un gigante da 9 tonnellate<br />

ma dalle dimensioni sufficientemente<br />

contenute per poter essere installato in<br />

stand. Oltre alla precisione al centesimo<br />

di millimetro sulla costruzione della nuova<br />

camera di taglio, che consente una durata<br />

delle lame molto maggiore se paragonata<br />

ai modelli convenzionali, tutti i modelli<br />

della serie Evoluzione sono dotati di<br />

controlli avanzati, in stile Industry 4.0, per<br />

rendere l’operatività della macchina monitorabile<br />

e gestibile al 100%.<br />

Temperatura d’esercizio, usura lame, produttività,<br />

efficienza operativa, utilizzo energia,<br />

tutti parametri funzionali gestiti a bordo<br />

macchina o da remoto con connettività su<br />

protocollo OPC-UA sono solo alcune caratteristiche<br />

distintive.<br />

Adaptive Motor Power - AMP<br />

Tutte le unità CMG, dalle medie alle alte capacità,<br />

prevedono la funzione Adaptive Motor<br />

Power, unica nell’industria della riduzione<br />

dimensionale. Il granulatore è in grado<br />

autonomamente di stabilire quale livello di<br />

potenza adottare per espletare il proprio lavoro,<br />

in funzione della quantità di materiale<br />

da macinare, la forma, il peso, lo spessore,<br />

il tipo di <strong>plastica</strong>, la temperatura del pezzo.<br />

L’AMP permette di ottimizzare la qualità del<br />

macinato al massimo (omogeneità della<br />

particella e assenza di polvere) e ridurre al<br />

minimo l’utilizzo di energia elettrica. 25Wh/<br />

kg è la piccola quantità di energia che un<br />

granulatore CMG utilizza, contro i 40 e oltre<br />

Wh/kg the un’unità convenzionale spreca. Il<br />

ritorno dell’investimento per l’AMP è solamente<br />

di qualche mese.<br />

Niente più polvere<br />

CMG presenta la nuova serie di sistemi di<br />

evacuazione VP. <strong>La</strong> caratteristica unica dei<br />

VP è la totale assenza di rilascio di particelle<br />

di polvere in ambiente, problema<br />

molto comune che i sistemi convenzionali<br />

di trasporto del rimacinato presentano<br />

sempre. Un sistema di evacuazione modello<br />

VP400 sarà in esposizione presso lo<br />

stand CMG.<br />

Supergranulatore EV616<br />

Granulatore per termoformatura con barriera acustica


macchine<br />

Sistemi IA e tecnologie di compressione<br />

Sacmi presenta il primo sistema completo e<br />

brevettato per l’identificazione in linea di stress<br />

anomali sulle preforme tramite luce polarizzata,<br />

in combinazione con algoritmi evoluti di<br />

IA, e CCM “multilayer”, la nuova frontiera della<br />

tecnologia della compressione Sacmi per la<br />

produzione delle capsule multistrato.<br />

Intelligenza artificiale, la novità della Computer<br />

Vision by Sacmi, il cui presupposto è la<br />

complessità crescente delle esigenze di ispezione<br />

richieste dai clienti e dal mercato, per<br />

una qualità dell’output all’avanguardia e la possibilità<br />

di risolvere in tempo reale ogni potenziale<br />

deviazione della produzione. <strong>La</strong> soluzione<br />

è la Computer Vision by Sacmi, che l’azienda<br />

presenta quest’anno alla fiera K di Düsseldorf<br />

a partire da un’applicazione realizzata per il<br />

controllo qualità in linea delle preforme tramite<br />

luce polarizzata.<br />

Tipicamente utilizzata per l’individuazione di<br />

stress anomali sulla superficie della preforma,<br />

la visione tramite luce polarizzata non può essere<br />

effettuata direttamente in linea avvalendosi<br />

di algoritmi tradizionali. Al tradizionale controllo<br />

a campione eseguito manualmente dagli<br />

operatori sul banco di ispezione, si sostituisce<br />

un sistema di controllo in-line, totalmente automatizzato,<br />

che funziona in combinazione con<br />

algoritmi evoluti di Intelligenza Artificiale.<br />

Ad essere presentata in fiera è PVS10L, equipaggiata<br />

con il nuovo sistema di controllo brevettato<br />

Sacmi. Con PVS10L, la linea preforme<br />

si trasforma in un sistema in grado di “autoapprendere”<br />

in modo semplice e rapido ogni tipo<br />

di controllo necessario sul manufatto, semplificando<br />

la gestione dell’ispezione e qualificando<br />

il lavoro degli operatori, che potranno lavorare<br />

direttamente sulle linee senza la necessità di<br />

gestire a livello manuale ricette di ispezione<br />

complesse derivanti da prodotti sempre più<br />

articolati e clienti sempre più esigenti.<br />

Sviluppata e commercializzata dall’inizio del<br />

<strong>2019</strong>, CCMM coniuga tutti i vantaggi intrinseci<br />

della compressione Sacmi con facilità d’uso,<br />

consistenza di processo, tempi ciclo ridotti rispetto<br />

alle tecnologie concorrenti. CCM “multilayer”<br />

è la nuova frontiera della tecnologia<br />

della compressione Sacmi per la produzione<br />

delle capsule multistrato.<br />

Concentrata, inizialmente, sulla produzione<br />

di capsule “single serve” (per caffè, tè ed<br />

altri prodotti food&drink) la ricerca Sacmi<br />

sulle capsule multistrato ha restituito risultati<br />

straordinari come la possibilità di gestire una<br />

grande varietà di materiali e la minimizzazione<br />

degli scarti, grazie all’elevata consistenza<br />

del processo.<br />

A tali vantaggi, già carattere distintivo della<br />

compressione Sacmi, si affianca un salto di<br />

qualità decisivo sul fronte della sostenibilità.<br />

Non solo, infatti, la compressione lavora a<br />

temperature più basse rispetto a tecnologie<br />

alternative, consentendo un minor consumo<br />

di energia e materie prime. Punto di forza di<br />

CCMM è infatti la possibilità di utilizzare strati<br />

di materiali di diversa natura.<br />

Le capsule così realizzate mostrano straordinarie<br />

proprietà oxygen barrier grazie alla<br />

possibilità di inserire tra i diversi strati un<br />

film barriera (EVOH) che protegge le delicate<br />

proprietà organolettiche di un prodotto come<br />

il caffè, senza la necessità di intervenire sul<br />

packaging secondario: un vantaggio sia per i<br />

converter sia per gli utilizzatori finali.<br />

<strong>La</strong> possibilità di gestire con grande flessibilità<br />

un ampio numero di strati è un carattere distintivo<br />

esclusivo della compressione “multilayer”<br />

Sacmi, con la possibilità di scegliere quanti e<br />

quali strati inserire in base allo specifico prodotto<br />

da confezionare. <strong>La</strong> gestione del tie layer<br />

risulta inoltre ottimizzata in raffronto a tecnologie<br />

alternative grazie alla possibilità di gestirlo<br />

separatamente in layers dedicati, riducendone<br />

le quantità necessarie e preservando quindi la<br />

purezza del polipropilene, a costi inferiori.<br />

Converter e utilizzatori finali sono i target<br />

ideali dell’innovazione, che sarà presentata da<br />

Sacmi alla fiera K <strong>2019</strong> di Düsseldorf nell’applicazione,<br />

già collaudata e commercializzata<br />

dal <strong>2019</strong>, per la produzione di capsule da caffè.<br />

32 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


saldatura<br />

Saldatrice automatica al servizio di un progetto umanitario<br />

A Entebbe, in Uganda, sorge<br />

il nuovo Centro di eccellenza<br />

in chirurgia pediatrica di Emergency,<br />

progettato da Renzo Piano<br />

e dal suo Studio RPBW in<br />

collaborazione con lo Studio<br />

TAMassociati e l’Ufficio tecnico<br />

di Emergency. L’impermeabilizzazione<br />

delle coperture è stata<br />

eseguita dall’azienda Isolmario,<br />

azienda trentina attiva dagli inizi<br />

del millennio e con un’ottima reputazione<br />

in questo segmento,<br />

che per saldare le membrane<br />

termoplastiche ha scelto Uniroof<br />

di Leister; multinazionale<br />

svizzera produttrice di soluzioni<br />

a valore aggiunto per la saldatura<br />

delle materie plastiche.<br />

Sono quasi ultimati i lavori di<br />

costruzione del nuovo centro di<br />

chirurgia pediatrica di Emergency<br />

a Entebbe, in Uganda. Progettato<br />

da Renzo Piano e dal suo<br />

studio RPWB, in collaborazione<br />

con TAMassociati e con l’Ufficio<br />

tecnico di Emergency, l’ospedale,<br />

con 72 posti letto, sarà un<br />

centro di eccellenza che costituirà<br />

un grande aiuto peri piccoli<br />

pazienti della regione, dove la<br />

mortalità infantile dovuta alla<br />

difficoltà di accesso a cure adeguate<br />

è ancora molto elevata.<br />

L’ospedale sarà dotato di tre<br />

nuove sale operatorie; è evidente<br />

la necessità di proteggere i<br />

nuovi e sofisticati macchinari,<br />

oltre agli impianti che consentono<br />

il funzionamento dell’intera<br />

struttura, dai danni che le infiltrazioni<br />

d’acqua piovana potrebbero<br />

causare, vista l’intensità<br />

delle precipitazioni nella stagione<br />

umida.<br />

Per questo motivo la copertura<br />

dell’edificio è stata impermeabilizzata<br />

con una membrana in<br />

poliolefine; l’impermeabilizzazione<br />

è stata effettuata da Isolmario.<br />

Per trovare la soluzione<br />

più adatta alla saldatura delle<br />

membrane impermeabilizzanti,<br />

Isolmario si è rivolta a Leister, e<br />

non si è trattato di un caso, perché<br />

da sempre i professionisti<br />

di Isolmario accordano la loro<br />

preferenza alle apparecchiature<br />

Leister. Nel caso specifico del<br />

Centro di eccellenza in chirurgia<br />

pediatrica di Emergency, è stata<br />

utilizzata la saldatrice Uniroof,<br />

che in considerazione della valenza<br />

umanitaria del progetto<br />

è stata noleggiata da Leister a<br />

condizioni di particolare favore.<br />

Uniroof è tra le saldatrici automatiche<br />

della gamma Leister<br />

più apprezzate dagli specialisti<br />

di impermeabilizzazione, per la<br />

facilità di utilizzo e la rapidità<br />

con la quale esegue saldature<br />

perfette.<br />

Le caratteristiche di ergonomia<br />

e leggerezza hanno reso<br />

particolarmente adatta Uniroof<br />

per questo contesto, dove, in<br />

considerazione della particolare<br />

conformazione della copertura,<br />

con la presenza di numerose<br />

canne fumarie e supporti per<br />

gli impianti di climatizzazione,<br />

la maneggevolezza e leggerezza<br />

della soluzione Leister è stata<br />

molto apprezzata dagli operatori.<br />

Con il suo peso di soli 17 kg<br />

e grazie al suo design accurato<br />

e lineare, Uniroof è in grado di<br />

effettuare saldature affidabili e<br />

precise anche nelle condizioni<br />

più complicate: consente di<br />

dribblare gli ostacoli, senza mai<br />

perdere di vista la sicurezza,<br />

che, se è sempre fondamentale<br />

in un cantiere, nel caso di un<br />

ospedale deve a maggior ragione<br />

essere al centro dell’attenzione.<br />

Uniroof è particolarmente affidabile<br />

anche grazie alle schede<br />

elettroniche sigillate che offrono<br />

protezione da umidità e polvere,<br />

fattori che in un cantiere<br />

non sono mai carenti, men che<br />

meno nell’Africa subsahariana.<br />

Il motore di avanzamento e il<br />

motore della soffiante, essendo<br />

di tipo brushless, non richiedono<br />

interventi di manutenzione:<br />

un elemento particolarmente<br />

apprezzabile in questa situazione,<br />

essendo l’efficiente e disponibile<br />

centro di manutenzione di<br />

Leister Italia a Segrate (Milano)<br />

leggermente decentrato rispetto<br />

agli altopiani dell’Uganda meridionale.<br />

L’utilizzo di Uniroof ha<br />

permesso ai professionisti di<br />

Isolmario di ottenere i risultati<br />

sperati, con la soddisfazione di<br />

uno studio di progettazione abituato<br />

ad alti standard qualitativi<br />

come RPBW e di Emergency,<br />

che può contare su un’efficiente<br />

protezione dall’umidità dei macchinari<br />

e impianti custoditi sotto<br />

il tetto della struttura, oltre che<br />

dell’intero edificio.<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 33


estrusione<br />

Alta tecnologia per<br />

l’estrusione di tubi e profili<br />

Molte le innovazioni che verranno presentate a K <strong>2019</strong> da IPM,<br />

che progetta e produce macchine ed impianti ad alta tecnologia<br />

per l’estrusione di tubi e profili in <strong>plastica</strong>.<br />

IPM Italian Plastic Machinery progetta<br />

e produce macchine ed impianti ad<br />

alta tecnologia per l’estrusione di<br />

tubi e profili in <strong>plastica</strong>.<br />

L’intero processo, dal design alla produzione<br />

delle macchine, è effettuato direttamente<br />

in azienda, a salvaguardia della qualità. Il<br />

moderno e funzionale stabilimento IPM si<br />

trova a Lugo (Ravenna), su di un’area di<br />

17.500 mq, coperto per circa 7.300 mq.<br />

Particolare attenzione è dedicata alla ricerca<br />

ed allo sviluppo di nuovi prodotti<br />

personalizzati. Impegno, passione ed<br />

esperienza grazie ai quali, da oltre<br />

trent’anni, IPM porta il made in italy nel<br />

mondo (in ben 121 Paesi).<br />

Reparto produzione<br />

bicchieratrici IPM<br />

Per essere leader in questo settore,<br />

dobbiamo rinnovarci costantemente anticipando<br />

le richieste del mercato”, af-<br />

Un team di giovani tecnici e ingegneri ferma Silvia Geminiani, socia e amministratrice<br />

di IPM. “In Italia, la maggior<br />

che parlano le principali lingue europee,<br />

oltre a russo e arabo, facenti parte del parte dei costi di produzione è superiore<br />

a quello di altri Paesi concorrenti e,<br />

servizio post-vendita, sono sempre a disposizione<br />

della clientela, sia presso la conseguentemente, per continuare a<br />

sede aziendale sia con trasferte<br />

in tutto il mondo. IPM è<br />

inoltre in grado di ridurre le<br />

distanze, assistendo in tempo<br />

reale i propri clienti grazie<br />

al servizio di Teleservice,<br />

reso possibile e facilitato<br />

dall’avvento della banda larga<br />

e dalla sempre maggior<br />

diffusione delle reti aziendali Silvia Geminiani, socio e amministratore di IPM,<br />

(cablate o wireless).<br />

con gli altri soci dell’azienda<br />

34 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


estrusione<br />

vendere occorre essere più bravi degli<br />

altri, fornendo risposte e soluzioni tecnologiche<br />

introvabili altrove. Il mondo è<br />

cambiato radicalmente, i sistemi di comunicazione<br />

sono sempre più veloci e<br />

se da un lato questo rende gli scambi<br />

più facili, dall’altro si corre un maggior<br />

rischio di essere copiati. <strong>La</strong> protezione<br />

della proprietà intellettuale è sempre più<br />

importante e necessaria. A tal proposito,<br />

già da molti anni, IPM protegge le<br />

proprie innovazioni, con la continua registrazione<br />

di brevetti, attività che richiede<br />

un notevole impegno sia intellettuale<br />

che economico”.<br />

Un’altra caratteristica chiave di IPM è la<br />

flessibilità, che le permette di aver un<br />

ruolo da protagonista sullo scenario internazionale.<br />

“Dobbiamo essere doppiamente<br />

flessibili”, rileva l’ingegner<br />

Gianpaolo Contarini, Area Sales Manager.<br />

“Da un lato dobbiamo tener sempre<br />

presenti le caratteristiche dei macchinari<br />

che precedono le nostre macchine<br />

nella linea di estrusione, dall’altro ci viene<br />

richiesto sempre più di personalizzare<br />

gli impianti in base alle specifiche<br />

necessità del cliente, come ad esempio<br />

lo spazio disponibile nello stabilimento,<br />

le aspettative di automazione, le necessità<br />

di marketing ecc.”. L’estrusione dei<br />

tubi è notevolmente mutata negli ultimi<br />

trent’anni. ”Molte aziende produttrici –<br />

spiega Contarini – ci chiedono di integrare<br />

le nuove macchine in linee esistenti<br />

che inizialmente non erano state<br />

progettate per estrusioni così elevate.<br />

Questo capita frequentemente, soprattutto<br />

per le richieste di impianti automatici<br />

per l’imballaggio e in confezionamento<br />

in linea. In questi casi siamo<br />

spesso chiamati a sfruttare al meglio le<br />

tecnologie già presenti sul mercato<br />

come ad esempio bracci antropomorfi e<br />

robot che ci consentono di sfruttare al<br />

massimo gli spazi spesso troppo limitati<br />

presenti negli stabilimenti dei clienti<br />

produttori. Situazioni di questo genere<br />

sono molto comuni e rappresentano per<br />

IPM sfide che non potrebbero essere<br />

vinte senza l’importante know how acquisito<br />

nel settore”.<br />

IPM, che esporta oltre l’80% del proprio<br />

fatturato, era in linea con la filosofia della<br />

cosiddetta “Industria 4.0” ancor prima<br />

che quest’ultima si chiamasse così.<br />

In quest’ottica di continua ricerca e innovazione,<br />

IPM presenta al K <strong>2019</strong> di<br />

Düsseldorf diverse novità, che descriviamo<br />

di seguito.<br />

Taglierina elettrica<br />

Taglierina elettrica brevettata per taglio e<br />

smusso di molteplici materiali (PVC, PE,<br />

PP) ad altissima produttività, per tubi di<br />

diametro max. 160 mm. A differenza delle<br />

taglierine tradizionali, è stata ridotta la<br />

manutenzione normalmente richiesta<br />

dall’impianto idraulico, così come l’usura<br />

delle spazzole e delle piste per la trasmissione<br />

della potenza elettrica. Il gruppo<br />

che supporta l’utensile di smusso<br />

permette la realizzazione di uno smusso<br />

pienamente centrato e uniforme anche in<br />

Bicchieratrice automatica BA 630ME-1F<br />

caso di imperfezioni del tubo. Nella versione<br />

per PVC, uno speciale dispositivo<br />

brevettato garantisce l’efficiente aspirazione<br />

del materiale asportato. Per la piattaforma<br />

hardware e software sono state<br />

utilizzate le soluzioni B&R.<br />

Bicchieratrice per tubi in PP<br />

<strong>La</strong> bicchieratrice per polipropilene tipo<br />

BA/PP è stata implementata per generare<br />

una produzione oraria di circa 1.100<br />

tubi bicchierati. Per raggiungere questo<br />

traguardo, si sono adottati vari accorgimenti.<br />

<strong>La</strong> macchina lavora ben 4 tubi per<br />

ciclo (anziché 3) fino al diametro di 50<br />

mm. <strong>La</strong> stazione di ingresso è stata velocizzata<br />

per garantire un’alimentazione<br />

più rapida della macchina e la velocità di<br />

prelievo è regolabile in base al diametro<br />

del tubo. Per mezzo di modifiche idrauliche<br />

i tempi morti sono stati ridotti al minimo.<br />

Dal punto di vista del risparmio energetico,<br />

sono stati ottimizzati i forni e<br />

l’intero ciclo di riscaldamento. <strong>La</strong> macchina<br />

è dotata anche di un introduttore<br />

automatico di guarnizioni, che processando<br />

sempre 4 tubi per ciclo, esegue il<br />

controllo della tenuta di ciascuna guarnizione,<br />

scartando i tubi non conformi. Da<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong> <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 35


estrusione<br />

notare che ciascun tubo viene<br />

testato e solo i bicchieri<br />

conformi vengono trasmessi<br />

al sistema di imballaggio automatico<br />

(brevetto europeo).<br />

<strong>La</strong> macchina è inoltre dotata<br />

di una gestione avanzata delle<br />

statistiche di produzione<br />

(come ad esempio: numero<br />

scarti e le ragioni per cui è<br />

avvenuto lo scarto, conteggio<br />

tubi bicchierati in base al<br />

diametro, calcolo efficienza<br />

macchina, rispetto al target<br />

di produzione).<br />

Anche la bicchieratrice per<br />

tubi PVC, che IPM presenterà<br />

al K <strong>2019</strong>, è un nuovo<br />

progetto che incorpora ben<br />

3 brevetti.<br />

<strong>La</strong> macchina è elettrica ed è<br />

stata progettata per eliminare<br />

l’utilizzo dell’idraulica. Tutti i<br />

movimenti sono elettrici o<br />

pneumatici. In particolare, il<br />

carrello di formazione viene<br />

azionato da un servomotore e<br />

le morse di bloccaggio sono<br />

azionate da cilindri pneumatici.<br />

L’eliminazione della centralina<br />

idraulica permette di ridurre<br />

la potenza impegnata di<br />

circa 4 Kw. I principali vantaggi<br />

della versione elettrica consistono in:<br />

• maggior rendimento energetico (nella<br />

versione idraulica parte dell’energia viene<br />

dissipata con il riscaldamento e successivo<br />

raffreddamento dell’olio tramite<br />

scambiatore);<br />

• bassa manutenzione (nessun problema<br />

di trafilamento, né olio da sostituire);<br />

• minore impatto ambientale (nessun problema<br />

di smaltimento dell’olio esausto).<br />

Da sottolineare, nel sistema di bicchieratura<br />

Rieber, l’introduzione di un sistema di<br />

controllo per la verifica della tenuta della<br />

pressione nel bicchiere (sistema brevettato).<br />

Un’altra importante novità sviluppata<br />

negli ultimi anni, che ha già ottenuto un<br />

notevole successo di mercato, è l’introduzione<br />

del processo denominato “Copia<br />

campione” (brevettato). I vantaggi di questa<br />

applicazione riguardano possibilità di<br />

garantire la ripetibilità del ciclo produttivo<br />

e la produzione costante e controllata del<br />

bicchiere impostato, con autoregolazione<br />

della macchina, qualora mutino le condi-<br />

Impianto imballaggio tubi<br />

Pallet tubi in PP<br />

zioni inizialmente stabilite (temperature<br />

inverno/estate, danneggiamento resistenze,<br />

raffreddamento del tubo ecc.). Conseguentemente,<br />

risultano una minore produzione<br />

di tubi fuori standard e minori scarti<br />

e una minore necessità di operatori per il<br />

monitoraggio della qualità del prodotto finito.<br />

Infine sulla scia delle numerose richieste<br />

dei principali produttori di PVC si<br />

è giunti all’installazione di un sistema “anti-radici”,<br />

uno speciale dispositivo brevettato<br />

che sarà presentato a K <strong>2019</strong>.<br />

36 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


Gestiamo la<br />

vostra energia<br />

Gestiamo l‘energia per conto dei nostri clienti.<br />

Acquisiamo gli asset e le infrastrutture energetiche esistenti,<br />

ottimizzandole e occupandoci della loro gestione operativa.<br />

Voi pensate al vostro core business. Noi alla vostra energia.<br />

eon-energia.com/grandiaziende


estrusione<br />

Impianto completo<br />

per l’estrusione di tubi stirati<br />

per il settore giardinaggio<br />

A K <strong>2019</strong> Friul Filiere presenterà<br />

le sue innovazioni per l’estrusione<br />

e i più recenti progetti di successo.<br />

Impianti completi<br />

per progetti esigenti<br />

È<br />

iniziato il conto alla rovescia in attesa<br />

della fiera K <strong>2019</strong> a Düsseldorf<br />

e in Friul Filiere fervono i preparativi<br />

per la fiera.<br />

L’azienda presenterà le sue ultime novità<br />

per quel che riguarda la tecnologia d’estrusione<br />

e presenterà i maggiori progetti<br />

di successo.<br />

Sarà presente presso il padiglione 16,<br />

stand D72, dove illustrerà alcuni punti salienti,<br />

che di seguito descriviamo.<br />

Estrusore monovite<br />

ed estrusore bivite conico<br />

Allo stand, Friul Filiere mostrerà i prodotti<br />

rappresentativi della propria storia aggiornati<br />

per essere ancora più efficienti in termini<br />

di risparmio energetico e per essere in<br />

grado di soddisfare le esigenze dei clienti:<br />

l’estrusore monovite O80, l’estrusore bivite<br />

conico R63 e il coestrusore U38 dotati di filiere<br />

dedicate e profili speciali. Verrà spiegato<br />

come questi estrusori sono stati utilizzati<br />

per adattarsi alle idee dei clienti e come<br />

l’azienda è stata in grado di sviluppare impianti<br />

completi, grazie al dipartimento di ricerca<br />

e sviluppo che opera per essere<br />

sempre all’avanguardia.<br />

Tubi stirati PA per giardinaggio<br />

<strong>La</strong> realizzazione di impianti completi per l’estrusione<br />

di filamenti per decespugliatori e<br />

tosaerba è senza dubbio una delle tecnologie<br />

Friul Filiere da conoscere. Con un’estru-<br />

38 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


estrusione<br />

sione singola o multipla a 60 mt / 1’ di velocità,<br />

uno speciale sistema di calibrazione e<br />

un design dedicato forni di riscaldamento e<br />

stiratura, questo impianto è la risposta alle<br />

richieste sempre più esigenti ed elaborate<br />

del settore del giardinaggio.<br />

Profili complessi in PU<br />

Friul Filiere ha realizzato progetti chiavi in<br />

mano per la produzione di profili e tubi in<br />

PU. Il poliuretano (PU) è un materiale con<br />

caratteristiche chimiche estreme e i prodotti<br />

realizzati in PU sono altamente abrasivi e<br />

resistenti all’usura, ideali per tutte le applicazioni<br />

in cui c’è sollecito e si rischia una<br />

rapida usura. Tuttavia queste stesse caratteristiche<br />

chimiche rendono la sua elaborazione<br />

complicata. Tradizionalmente è sempre<br />

stato utilizzato il processo di fusione<br />

perché l’estrusione era considerata quasi<br />

impossibile. In effetti, l’estrusione del PU<br />

crea notevoli difficoltà in fase di calibrazione<br />

ma soprattutto di processo di flusso. Friul<br />

Filiere ha trovato la soluzione per produrre<br />

tubi e profili in PU estrusi in linea, rendendo<br />

possibile un processo di produzione più<br />

elevato, ma consentendo anche di ottenere<br />

profili compatti e alte prestazioni nella loro<br />

applicazione.<br />

Tecnologie di coestrusione metallica<br />

Verranno spiegate le soluzioni innovative<br />

create da Friul Filiere e in grado di combinare<br />

metallo e <strong>plastica</strong>. Già noto per la creazione<br />

di impianti per la produzione di profili<br />

elettrificati con inserti di fili di rame (fino a<br />

12) rivestiti in PVC e impianti per il rivestimento<br />

di barre di rame flessibili (fino a 12),<br />

Friul Filiere ha implementato la seguente<br />

tecnologia:<br />

• per il settore degli elettrodomestici industriali,<br />

è stato progettato e prodotto un nuovo<br />

impianto di grande valore tecnologico,<br />

ovvero una soluzione personalizzata per<br />

l’estrusione di profili tecnici complessi in cui<br />

un foglio di alluminio è coestruso con materiale<br />

termoplastico su un lato e coperto con <strong>La</strong> linea completa per la produzione di profivole<br />

esperienza nella coestrusione multipla.<br />

un film dall’altro;<br />

li in TPE con inserti in metallo di cui stiamo<br />

• per il settore elettrico, è stato creato un parlando ha anch’essa infatti, come caratteristica<br />

speciale, l’estrusione multipla. <strong>La</strong> li-<br />

sistema multifunzionale in grado di rivestire<br />

barre di rame flessibili in combinazioni che nea è composta da cinque estrusori (80 +<br />

variano in numero, larghezza e spessore 30 + 45 + 60 + 38 mm) che consentono la<br />

delle barre. Una banda colorata può essere coestrusione simultanea e l’ingresso dei materiali<br />

nella stessa testa di coestrusione con<br />

coestrusa sul rivestimento in PVC plastificato<br />

e TPE grazie all’aggiunta di masterbatch; l’inserimento di un filamento metallico già<br />

Rivestimento di tubi metallici spiralati con uno strato termoplastico<br />

• un sistema che risolve la combinazione di esistente all’interno del profilo. <strong>La</strong> macchina<br />

estrusione metallo-<strong>plastica</strong>, che è l’impianto svolgitrice di questo filamento metallico ha<br />

per il rivestimento di tubi metallici a spirale; un sistema automatico di cambio bobina<br />

• per il settore automobilistico e industriale, che aiuta l’efficienza dell’intero processo.<br />

è stata realizzata una linea completa per la Tutti gli estrusori sono montati su guide di<br />

produzione di profili in TPE con inserti in rotolamento: ciò garantisce un posizionamento<br />

preciso, ripetibile e senza sforzo, che<br />

metallo. Quest’ultima soluzione, per le sue<br />

caratteristiche, è di particolare interesse. nel caso della coestrusione multipla rappresenta<br />

un vantaggio molto importante.<br />

Stiamo parlando di una linea di produzione<br />

completa per guarnizioni di sicurezza sensibili<br />

alla pressione per porte e finestre autone<br />

trasversale presenta elementi realizzati<br />

Per quanto riguarda il profilo, la sua seziomatiche.<br />

Questo campo di applicazione in TPE conduttivo con cavi metallici. Quando<br />

il profilo viene compresso, due elemen-<br />

non è nuovo per Friul Filiere che negli anni<br />

aveva realizzato numerosi progetti chiavi in ti conduttivi del profilo vengono cortocircuitati<br />

e il circuito elettrico viene chiuso.<br />

mano per la produzione di profili di coestrusione<br />

e di rinforzo per il settore automobilistico<br />

e ha focalizzato e acquisito una notecace<br />

e affidabile, è stato necessario<br />

Affinché il profilo funzionasse in modo effi-<br />

ga-<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 39


estrusione<br />

rantire la massima qualità del lavoro.<br />

Un’altra caratteristica speciale di questo impianto<br />

è stata l’aggiunta di dosatori, che<br />

forniscono un sistema di caricamento automatico<br />

del materiale, ad ogni macchina.<br />

Questo sistema di alimentazione volumetrica<br />

garantisce l’alimentazione sincrona dei<br />

materiali a tutti gli estrusori e regola l’efficienza<br />

della velocità di estrusione.<br />

Poiché Friul Filiere fornisce linee complete,<br />

per la produzione di profili così complessi,<br />

l’azienda è anche responsabile della tecnologia<br />

e della selezione delle materie prime<br />

più adatte a tale scopo.<br />

Per questo profilo sono stati utilizzati due<br />

tipi di TPE basato su SEBS, incluso il TPE<br />

conduttivo che richiede condizioni di estrusione<br />

speciali. Inoltre, al fine di plastificare e<br />

omogeneizzare in modo ottimale il materiale,<br />

tutti gli estrusori di linea sono stati dotati<br />

di uno speciale sistema di degasaggio.<br />

Si può affermare che la vera tecnologia di<br />

innovazione che Friul Filiere ha realizzato è<br />

l’implementazione di questo sistema che ha<br />

portato alla creazione di una soluzione innovativa,<br />

ossia gli estrusori monovite con unità<br />

di degasaggio. Grazie a questo elemento, il<br />

processo è meno sensibile alla qualità delle<br />

materie prime e alla loro possibile umidità.<br />

Gestione e controllo del processo<br />

produttivo<br />

L’ultima creazione dell’azienda, ora ancora<br />

più affidabile e flessibile, in occasione della<br />

fiera indosserà un abito nuovo. Futura 40 si<br />

presenterà moderna e aggiornata nelle sue<br />

caratteristiche tecniche con particolare attenzione<br />

ai dettagli che la rendono ancora più<br />

funzionale. <strong>La</strong> soluzione immediata e ideale<br />

per la gestione e il controllo del processo produttivo,<br />

anche nel caso di profili complessi.<br />

Coestrusori rinnovati<br />

L’intera serie di coestrusori Omega è stata<br />

rinnovata, con particolare attenzione al risparmio<br />

energetico e alla funzionalità, con<br />

sistemi di movimento più semplici progettati<br />

per semplificare la loro connessione agli<br />

estrusori principali. Ora sono ideali per soddisfare<br />

le esigenze produttive e di flessibilità<br />

degli utilizzatori.<br />

Impianto completo per la pluriestrusione di profili in TPE<br />

40 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


estrusione<br />

Impianto chiavi in mano per foglie in TPE<br />

L’azienda italiana ICMA San Giorgio ha<br />

consegnato a un importante gruppo farmaceutico<br />

europeo un impianto chiavi in<br />

mano per l’estrusione di diversi tipi di foglie<br />

in elastomero termoplastico (TPE). <strong>La</strong><br />

linea comprende unità di dosaggio gravimetrico,<br />

estrusore bivite corotante ad alta<br />

efficienza MCM 60, calandra a tre rulli e<br />

avvolgitore automatico.<br />

<strong>La</strong> fornitura chiavi in mano ha comportato,<br />

da parte del costruttore, la progettazione<br />

e la realizzazione completa dell’impianto,<br />

contraddistinto da numerose<br />

funzionalità personalizzate per assecondare<br />

le esigenze del committente, comprese<br />

le soluzioni studiate per garantire la massima<br />

pulizia dell’intera linea di processo<br />

destinata ad applicazioni farmaceutiche<br />

critiche.<br />

<strong>La</strong> linea include anche varie soluzioni<br />

digitali e sensori tecnologici applicati in<br />

punti chiave, come i movimenti della calandra<br />

e il sistema di controllo dello spessore,<br />

per assicurare un’elevata precisione<br />

durante l’estrusione e il più alto standard<br />

di sicurezza per gli operatori.<br />

“Questo è un buon esempio della capacità<br />

di Icma di affrontare progetti chiavi in<br />

mano dall’idea alla messa in funzione in<br />

fabbrica, dove un alto livello di ingegneria<br />

personalizzata e un’esecuzione industriale<br />

affidabile sono fattori chiave per<br />

avere successo”, ha dichiarato Giorgio<br />

Colombo, direttore generale di ICMA San<br />

Giorgio. “<strong>La</strong> capacità di Icma di coniugare<br />

personalizzazione ed elevate prestazioni è<br />

unica nel nostro settore”.<br />

ICMA San Giorgio è un’azienda italiana<br />

che produce estrusori bivite ed impianti<br />

di estrusione e compounding. Gli impianti<br />

realizzati sono normalmente equipaggiati<br />

con estrusori bivite co-rotanti, macchine<br />

altamente performanti che richiedono<br />

una elevata esperienza di progettazione e<br />

costruttiva nonché una significativa conoscenza<br />

di processo che hanno reso ICMA<br />

in più di 50 anni di attività un’azienda riconosciuta<br />

a livello mondiale con applicazioni<br />

principalmente legate al settore delle<br />

materie plastiche e dei compositi.<br />

Le varie famiglie di estrusori sono selezionate<br />

per comporre Impianti di Compounding,<br />

Masterbatch, Riciclo ovvero<br />

per realizzare Impianti di Estrusione, anche<br />

chiavi in mano.<br />

Tecnologie per il film in bolla<br />

<strong>La</strong> serie SmartFlex ® si riconferma tra le più vendute<br />

nella tecnologia del film in bolla di Bandera.<br />

Questa tipologia di impianto permette infatti di processare<br />

molteplici formulazioni e film con rendimenti<br />

eccellenti a lungo termine. Le linee SmartFlex risultano<br />

particolarmente attrattive anche per gli ulteriori vantaggi<br />

offerti, tra i quali: livello di investimento competitivo,<br />

consumi ridotti, massima semplicità di gestione.<br />

Recentemente sono state consegnate due linee<br />

SmartFlex a due diversi trasformatori dell’Europa<br />

dell’Est: uno in Polonia e l’altro in Slovenia. Alcuni dei<br />

prodotti che entrambi i clienti andranno a realizzare con<br />

i nuovi impianti sono: film termoretraibile per bottiglie<br />

e lattine, film per shrink-hood, film per laminazione e<br />

converting.<br />

Le principali caratteristiche tecniche dei due impianti<br />

sono i materiali: LDPE, EVA, LLDPE, mLLDPE e mescole<br />

con MDPE, HDPE, coPP con possibilità di processare<br />

resine biodegradabili e compostabili; la produttività:<br />

400 ÷ 500 kg/h, gamma spessori: 20 ÷ 200 μm, larghezza<br />

in piano: 2200 mm netto.<br />

Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera Spa è un’azienda<br />

di progettazione e produzione di linee per l’estrusione<br />

di materie plastiche per il packaging & converting.<br />

Nata come officina meccanica negli anni ‘40,<br />

Bandera riveste <strong>oggi</strong> un ruolo forte a livello internazionale<br />

nel settore dell’estrusione.<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 41


apparecchiaure<br />

ausiliarie<br />

Moretto si presenta a K <strong>2019</strong><br />

con un panorama di soluzioni<br />

e sistemi unici per i diversi<br />

settori della <strong>plastica</strong>,<br />

con una speciale attenzione<br />

a consentire una produzione<br />

efficiente e sostenibile.<br />

Sistemi a risparmio<br />

energetico e dispositivi<br />

di controllo 4.0<br />

Una nuova edizione della fiera K è alle<br />

porte, appuntamento imperdibile per<br />

gli attori dell’industria <strong>plastica</strong>,<br />

quest’anno tutti coinvolti nell’obiettivo comune<br />

di proporre nuove soluzioni per un settore<br />

<strong>oggi</strong> più che mai al centro delle polemiche<br />

relative all’impatto ambientale e alle politiche<br />

di riciclo. Moretto Spa, azienda protagonista<br />

nella fornitura di automazioni e attrezzature<br />

ausiliarie per l’industria <strong>plastica</strong>, si presenta<br />

come “partner di soluzioni”, capace di ascoltare<br />

i bisogni del cliente e rispondere efficacemente<br />

con prodotti dedicati e customizzati.<br />

Partendo dal cliente e dalle sue esigenze<br />

specifiche, Moretto fornisce ai visitatori di K<br />

<strong>2019</strong> un panorama di soluzioni e sistemi unici,<br />

costituito da tecnologie a risparmio energetico<br />

e dispositivi di controllo e gestione 4.0,<br />

strumenti essenziali per una produzione efficiente<br />

e sostenibile. Un approccio necessario<br />

per “vincere la sfida” in un mercato composto<br />

da clienti con esigenze di performance complesse<br />

e diversificate in base al settore di applicazione<br />

e al processo produttivo.<br />

Due aree espositive<br />

Come in un grande palcoscenico, Moretto<br />

esporrà i più innovativi sistemi e prodotti per lo<br />

stampaggio a iniezione, il soffiaggio e l’estrusione.<br />

Due le aree espositive nel padiglione<br />

11, una espressamente dedicata al settore<br />

estrusione, con i prodotti a marchio Contrex,<br />

brand del gruppo specializzato nella fornitura<br />

di automazioni e sistemi di controllo per l’estrusione<br />

di film in bolla (Moretto Hall 11 Stand<br />

H 57, Contrex Hall 11 Stand E65).<br />

Efficienza energetica<br />

anche su piccole produzioni<br />

A Düsseldorf Moretto presenta la serie di<br />

deumidificatori X Comb, ampliata nella gamma<br />

per coprire maggiori esigenze produttive.<br />

Questi mini dryer sono una vera e propria<br />

combinazione di tecnologie brevettate<br />

Moretto: totalmente elettrici (non usano aria<br />

compressa), sono dotati di potenti turbo-compressori,<br />

della tecnologia a zeolite,<br />

dell’equalizzatore di Dew Point e dell’esclusiva<br />

tram<strong>oggi</strong>a OTX.<br />

Particolarmente indicati per la deumidificazione<br />

di materiali tecnici altamente igroscopici<br />

utilizzati in settori esigenti come il medicale,<br />

l’ottico e l’automotive, i dryer X COMB<br />

sono i migliori alleati in termini di efficienza e<br />

risparmio energetico.<br />

<strong>La</strong> serie ON, con modelli compatti e robusti,<br />

è adatta all’installazione direttamente sulla<br />

bocca della macchina trasformatrice, garantendo<br />

qualità costante durante il processo<br />

produttivo.<br />

42 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


apparecchiaure<br />

ausiliarie<br />

<strong>La</strong> serie SIDE prevede modelli più grandii<br />

sino ai 24 kg/h, con l’installazione a fianco<br />

macchina, per soddisfare produzioni più importanti<br />

o in batteria su carrello per la massima<br />

flessibilità produttiva.<br />

Come per tutti i deumidificatori Moretto, anche<br />

sulla serie X COMB viene installato il dispositivo<br />

Moisture Meter, esclusiva soluzione<br />

Moretto per la precisa misurazione in linea<br />

dell’umidità residua del granulo. Moisture<br />

Meter analizza e rileva l’esatto contenuto di<br />

umidità residua sino a 15 parti per milione.<br />

Con Moisture Meter il cliente certifica che il<br />

materiale è ottimamente deumidificato, prova<br />

di una produzione di qualità, in linea con<br />

le caratteristiche tecniche, estetiche e funzionali<br />

richieste.<br />

Inoltre, riuscire a misurare e monitorare in-line<br />

il livello esatto di umidità residua del polimero<br />

consente di “ottimizzare” i processi utilizzando<br />

solamente l’energia strettamente<br />

necessaria, evitando scarti di produzione, riducendo<br />

importanti costi operativi e l’impatto<br />

ambientale.<br />

Sistemi a risparmio energetico<br />

dedicati a packaging e PET<br />

Un’attenzione particolare è rivolta alla deumidificazione<br />

del granulo PET, fase delicata soprattutto<br />

per le grandi produzioni, tipiche dei<br />

settori del packaging rigido e del beverage.<br />

In una zona dedicata dello stand, Moretto<br />

presenta un sistema di deumidificazione<br />

composto da un dryer della serie XD 800X<br />

abbinato alla tram<strong>oggi</strong>a OTX e a Moisture<br />

Meter Manager. Una soluzione in grado di<br />

garantire risultati certificabili, un primato assoluto<br />

in termini di efficienza energetica per<br />

qualsiasi tipo di materiale e, insieme, un sistema<br />

completamente automatico del processo<br />

di deumidificazione.<br />

Con Moisture Meter Manager il processo di<br />

deumidificazione passa da una logica “adaptive”<br />

(auto-adattiva) a una logica “responsive”<br />

all’avanguardia. Ancora una volta, per Moret-<br />

Demudificatore<br />

X Comb<br />

to, una soluzione unica nel mercato della deumidificazione<br />

di polimeri tecnici.<br />

Una soluzione che nasce dallo studio dei fenomeni<br />

fisici a cui i diversi polimeri vengono<br />

sottoposti durante il processo di deumidificazione<br />

e si sviluppa sulla base di anni di esperienza<br />

e risultati oggettivi di prove pratiche.<br />

L’innovativo sistema a turbocompressori del<br />

dryer della serie XD 800X, insieme alle tramogge<br />

OTX, regala straordinari livelli di efficienza<br />

energetica. Inoltre, i dryer XD 800X<br />

non impiegano né acqua di raffreddamento<br />

né aria compressa, costituendo questo un altro<br />

vantaggio nel trattamento del PET e assicurando<br />

l’ennesimo risparmio energetico rispetto<br />

ai dryer convenzionali.<br />

L’utilizzo dell’esclusiva tram<strong>oggi</strong>a OTX consente<br />

un flusso omogeneo del materiale<br />

all’interno della tram<strong>oggi</strong>a durante il processo,<br />

garantendo una deumidificazione efficace<br />

e controllata e una straordinaria efficienza<br />

energetica nell’ordine del +66%, riducendo<br />

altresì i tempi di trattamento del materiale.<br />

Nel trattamento del PET nel settore beverage,<br />

uno degli aspetti a cui i clienti Moretto<br />

sono maggiormente “affezionati” è la costanza<br />

di trattamento di OTX che assicura un processo<br />

stabile e un miglioramento dei tempi<br />

ciclo della macchina, nell’ordine del mezzo<br />

Moisture Meter Manager<br />

Dryer della<br />

serie XD 800X<br />

abbinato alla<br />

tram<strong>oggi</strong>a OTX<br />

secondo. Ciò equivale a produrre fino a 17<br />

milioni di preforme in più all’anno.<br />

L’applicazione del Moisture Meter Manager<br />

integra il dryer in un sistema “responsive”<br />

come previsto dal progetto 4.0 di fabbrica<br />

intelligente. Moisture Meter Manager Misura<br />

l’umidità iniziale del granulo e sulla base di<br />

questa, conoscendo il preciso comportamento<br />

di ogni materiale, provvede ad eseguire<br />

il ciclo di deumidificazione adeguato<br />

per ottenere il risultato richiesto dal cliente in<br />

termini di umidità finale, che è poi monitorata<br />

in uscita dalla tram<strong>oggi</strong>a.<br />

In questo modo, Moisture Meter Manager<br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 43


apparecchiaure<br />

ausiliarie<br />

One Wire 3<br />

massimizza le performance di processo e<br />

realizza incredibili risultati in termini di risparmio<br />

energetico.<br />

Oltre ad essere intelligenti e performanti,<br />

sono macchine con controlli user friendly<br />

con touch screen intuitivo ad oggetti e service<br />

friendly, con una concezione volta ad assicurare<br />

una manutenzione agevolata, evitando<br />

inefficienze del sistema nel tempo.<br />

Alimentazione e trasporto<br />

per micro-stampaggio<br />

e basse produzioni<br />

A K <strong>2019</strong> Moretto propone una serie di soluzioni<br />

dedicate alla “micro” alimentazione per<br />

il trasporto e l’alimentazione di piccole quantità<br />

di materiali tecnici. Alimentatori molto<br />

compatti, ideali per essere installati su macchine<br />

stand alone, su sistemi di deumidificazione<br />

e di dosaggio o direttamente sulla bocca<br />

della macchina trasformatrice.<br />

Questi sistemi di alimentazione, come il resto<br />

della gamma Moretto, includono modelli<br />

espressamente indicati per l’utilizzo in camera<br />

bianca.<br />

Trasporto e alimentazione<br />

intelligenti<br />

Per gestire automaticamente e sovrintendere<br />

l’intero processo di trasporto di piccole<br />

o grandi quantità di materiale plastico,<br />

One Wire 3 garantisce la maggiore efficienza<br />

di trasporto, grazie alla sua logica<br />

avanzata FIFO.<br />

One Wire 3 controlla anche quei dispositivi,<br />

che con le loro esclusive tecnologie, contribuiscono<br />

a ottimizzare il processo di trasporto e<br />

alimentazione dei granuli. In particolare la<br />

centralina Dolphin, che alimenta e smista in<br />

modo automatico tutti i materiali verso tutte le<br />

macchine evitando qualsiasi rischio di contaminazione<br />

ed errore umano.<br />

Kruisekontrol, brevetto esclusivo Moretto,<br />

che l’European Patent Office (EPO) ha riconosciuto<br />

“l’unico sistema automatico e intelligente<br />

esistente al mondo e<br />

capace di definire le migliori<br />

condizioni di trasporto di<br />

ogni materiale plastico”. L’unicità<br />

di questo sistema risiede<br />

nella sua capacità di gestire<br />

la velocità del materiale<br />

durante le fasi di trasporto,<br />

eliminandone i picchi e la<br />

conseguente formazione di<br />

capelli d’angelo e usura delle<br />

tubazioni e adattare in<br />

modo responsive le condizioni<br />

di trasporto, a differenza<br />

dei vari sistemi a inverter che agiscono<br />

semplicemente sulla velocità dell’aria, ma<br />

senza tenere in considerazione le numerose<br />

variabili che caratterizzano ogni materiale<br />

(KK ne controlla più di 15) e che costituiscono<br />

elementi di forte differenziazione nel loro<br />

comportamento in tubazione.<br />

Dosaggio gravimetrico<br />

a batch ad alta precisione<br />

I dosatori della serie DGM Gravix rappresentano<br />

ormai uno standard tra la clientela che<br />

ricerca la massima precisione nel dosaggio<br />

gravimetrico a batch anche in condizioni di<br />

utilizzo estremo. DGM Gravix è il dosatore<br />

che, grazie al suo particolare controllo con<br />

esclusivo Vibration Immunity System e al sistema<br />

a doppia palpebra, dosa con precisione<br />

fino allo 0,01% anche installato su una<br />

macchina soffiatrice, senza risentire dei movimenti<br />

e delle vibrazioni continui a cui viene<br />

sottoposto.<br />

I dosatori DGM Gravix coprono esigenze di<br />

dosaggio di materiali in granulo, polvere e<br />

scaglia, con applicazioni dedicate, fino a 12<br />

materiali e a 12.000 kg/h. Applicazioni dedicate<br />

al micro dosaggio, come Rotopulse,<br />

rendono queste macchine estremamente<br />

flessibili nel loro impiego in reparto.<br />

Sistemi dedicati al mondo del beverage per<br />

il dosaggio di PET vergine, R-PET e flakes<br />

garantiscono miscele omogenee e altissima<br />

precisione nell’ordine dello 0,1% anche per<br />

produzioni orarie molto elevate.<br />

Nessun sovradosaggio di additivi<br />

e coloranti con il sistema a perdita<br />

di peso DPK<br />

DPK è un dosatore di precisione compatto<br />

a perdita di peso, adatto per il dosaggio di<br />

piccole quantità di masterbatch o additivi.<br />

<strong>La</strong> tecnologia delle celle di carico e l’algoritmo<br />

di controllo fanno si che DPK raggiunga<br />

precisioni di dosaggio fino al ±0,03%. Il masterbatch<br />

o additivo da dosare è contenuto<br />

in una tram<strong>oggi</strong>a costruita in un specifico<br />

materiale acrilico antiurto trasparente, esente<br />

da cariche elettrostatiche, che ne rende<br />

immediatamente visibile il materiale contenuto<br />

ed il livello di carico ed evita la fermata<br />

di materiale sulle pareti della tram<strong>oggi</strong>a. <strong>La</strong><br />

tram<strong>oggi</strong>a è facilmente removibile senza<br />

l’utilizzo di utensili e, insieme al sistema intelligente<br />

di stoccaggio e riconoscimento<br />

dei masterbatch a fianco macchina, rende il<br />

cambio ricetta ancora più immediato.<br />

Microdosaggio<br />

multicomponente con DPM<br />

Per il microdosaggio, Moretto propone anche<br />

DPM, un microdosatore di precisione disponibile<br />

nelle versioni monocomponente e fino a 4<br />

44 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


apparecchiaure<br />

ausiliarie<br />

tramogge. Il dosaggio pulsato è immune alle<br />

vibrazioni e non necessita di mixer grazie al<br />

dosaggio in contemporanea dei componenti.<br />

Le tramogge sono amovibili. Poiché di costruzione<br />

compatta, può essere impiegato anche<br />

per il recupero di rimacinato.<br />

Tecnologie 4.0 per la supervisione<br />

e il controllo dei processi<br />

Per la supervisione e controllo negli impianti di<br />

trasformazione delle materie plastiche, Moretto<br />

ha elaborato l’avanzato sistema di supervisione<br />

Mowis 3, un software modulare capace<br />

di adattarsi alle necessità e agli obiettivi qualitativi,<br />

produttivi e gestionali di ogni cliente,<br />

consentendo la connettività tra macchine,<br />

processi, reparti, impianti e stabilimenti.<br />

Mowis 3, un software SCADA proprietario interamente<br />

sviluppato e progettato “in house”<br />

è l’ultima evoluzione dell’avanzato sistema supervisione<br />

di Moretto, strumento essenziale<br />

per una produzione efficiente e sicura, anche<br />

di tipo “lights out”.<br />

Attraverso Mowis 3 l’utente sorveglia lo stato<br />

di ogni macchina e di ogni operazione del sistema:<br />

registra anomalie e crea uno storico,<br />

imposta e/o modifica i parametri di processo,<br />

memorizza le modifiche ai parametri dell’impianto,<br />

programma i tempi di lavoro, gestisce<br />

i consumi di materiale e i lotti di produzione,<br />

crea report di processo in tempo reale e statistiche<br />

di funzionamento e efficienza. Connesso<br />

al “service” fornisce informazioni sullo stato<br />

delle macchine e ne identifica le esigenze di<br />

manutenzione. Mowis 3 mette in connessione<br />

fino a 1100 client.<br />

Mowis 3 ha a disposizione dei moduli personalizzati<br />

che consentono una totale “tracciabilità<br />

4.0” del processo: il modulo “Lotto batch”<br />

permette di tracciare i lotti di materiale attraverso<br />

l’intero processo produttivo, dall’approvvigionamento<br />

alla loro trasformazione;<br />

“Sil-Control” evita errori umani nel caricamento<br />

dei materiali nei silos di destinazione, “Item-<br />

Go” in base all’articolo da produrre, definisce<br />

Centralina Dolphin<br />

ed imposta i parametri per ogni macchina, dal<br />

silo alla macchina trasformatrice in maniera<br />

automatica, “Mould Control” riconosce automaticamente<br />

lo stampo e definisce automaticamente<br />

i parametri di processo. Questi ed<br />

altri sono i moduli custom, divenuti oramai<br />

capisaldi nei sistemi di supervisione installati<br />

da Moretto presso gli stabilimenti dei clienti<br />

che ne apprezzano l’efficienza, l’affidabilità e<br />

la semplicità di gestione.<br />

Mowis 3 è controllabile da remoto e comunica<br />

con i sistemi di gestione aziendali (ERP), di<br />

produzione (MES) e di gestione dei dati del<br />

cliente attraverso protocollo universale OPC<br />

UA.<br />

Regolazione della temperatura<br />

e refrigerazione<br />

Moretto offre una gamma completa di sistemi<br />

di termoregolazione e refrigerazione per soddisfare<br />

qualsiasi esigenza produttiva, dalla<br />

singola utenza a fianco macchina, sino a impianti<br />

centralizzati open modulari sviluppati<br />

ad hoc con una attenzione maniacale verso la<br />

totale efficienza energetica.<br />

<strong>La</strong> grande quantità di energia necessaria ai<br />

processi di refrigerazione nell’industria di trasformazione<br />

delle materie plastiche, richiede<br />

sistemi estremamente efficienti e flessibili. <strong>La</strong><br />

serie di refrigeratori modulari X Cooler nasce<br />

appositamente con queste prerogative. <strong>La</strong><br />

scalabilità della potenza frigorifera permette<br />

di erogarla in funzione delle reali necessità<br />

con una conseguente drastica riduzione dei<br />

consumi energetici realizzando un’evidente<br />

riduzione dei costi operativi. <strong>La</strong> realizzazione<br />

di X Cooler e delle serie minori delle macchine<br />

da reparto, ha visto una cura maniacale dei<br />

dettagli costruttivi, che hanno portato, in alcuni<br />

casi, a non accontentarsi di ciò che esiste e<br />

alla realizzazione di componenti dedicati per<br />

ottenere i massimi risultati in termini di performance.<br />

I termoregolatori della serie Te-Ko, assicurano<br />

efficienza e precisione assoluta nel controllo<br />

automatico della temperatura sia negli stampi<br />

delle presse a iniezione, sia nei cilindri e rulli<br />

degli estrusori. Affidabilità, velocità di regolazione<br />

della temperatura, riduzione dei consumi<br />

e facilità di utilizzo sono i maggiori primati<br />

di queste macchine. Disponibili nelle versioni<br />

ad acqua, pressurizzati e ad olio con temperature<br />

fino a 300°C in base alle necessità produttive<br />

del cliente.<br />

L’impegno per il pianeta<br />

Totem interattivi e video wall animeranno lo<br />

spazio Moretto con contenuti volti ad illustrare<br />

tecnologie e soluzioni dedicate ad ogni settore<br />

applicativo, assieme alle diverse iniziative<br />

intraprese dall’azienda tra le quali eccelle il<br />

progetto di attività ecosostenibili “Be Tomorrow”<br />

focalizzato su: economia circolare e sviluppo<br />

di nuove tecnologie a risparmio energetico,<br />

riciclo, bio-polimeri ecc.<br />

L’economia circolare<br />

Grande attenzione è rivolta all’economia circolare,<br />

tema centrale di K <strong>2019</strong>. Moretto partecipa,<br />

in collaborazione con un noto OEM, a<br />

un’unità dimostrativa dedicata alla produzione<br />

di tazze da caffè realizzate con bio-polimeri:<br />

un prodotto 100% bio, lavabile e riutilizzabile<br />

sino a 500 volte.<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 45


apparecchiature<br />

ausiliarie<br />

Dalla deumidificazione al controllo della temperatura, dalla tracciabilità<br />

dei materiali alle soluzioni per l’industria 4.0, nell’ottica di soluzioni complete<br />

chiavi in mano. Molte le novità tecnologiche di Piovan Group in mostra al K.<br />

Innovazione e sostenibilità<br />

Negli ultimi anni, Piovan Group ha<br />

registrato una notevole crescita,<br />

continuando il percorso che l’ha<br />

portato ad essere un gruppo internazionale<br />

di riferimento nel settore. Il 2018 è stato<br />

fondamentale, non solo in termini di fatturato<br />

– il gruppo ha infatti chiuso l’anno con<br />

un fatturato consolidato che ha sfiorato i<br />

246 milioni di euro, in crescita di oltre il<br />

15% rispetto all’esercizio precedente – ma<br />

anche con la quotazione alla Borsa di Milano<br />

che permette al Gruppo di avere una<br />

sempre maggiore visibilità internazionale<br />

presso i grandi clienti, di attrarre talenti in<br />

azienda e perseguire la strategia di crescita<br />

e solida governance per il futuro.<br />

Anche la prima parte del <strong>2019</strong> è stata ricca<br />

di avvenimenti con la nascita di nuove filiali,<br />

tra cui Piovan Marocco, e l’acquisizione<br />

di nuove società: Toba, realtà leader in Corea<br />

del Sud nell’automazione di processi<br />

industriali nell’ambito <strong>plastica</strong> e in particolare<br />

nei sistemi per il trasporto e stoccaggio<br />

di polveri, e Fea Process & Technological<br />

Plants, azienda di Cuneo specializzata<br />

nell’automazione per l’industria alimentare.<br />

A metà ottobre aprirà i battenti l’edizione<br />

<strong>2019</strong> di K, la fiera più importante a livello internazionale<br />

dedicata alle materie plastiche.<br />

Dal 16 al 23 ottobre, si stima che oltre 3.000<br />

espositori provenienti da più di 60 nazioni affolleranno<br />

i padiglioni del centro fieristico<br />

Düsseldorf, con un flusso di oltre 200.000<br />

visitatori attesi, provenienti da tutto il mondo.<br />

Piovan Group sarà presente allo stand<br />

9B60, con i propri brand Piovan, Aquatech,<br />

Fdm e Penta.<br />

Molte le soluzioni ad elevato contenuto tecnologico<br />

che saranno esposte in fiera: dalla<br />

deumidificazione al controllo della temperatura,<br />

dalla tracciabilità dei materiali alle soluzioni<br />

per l’industria 4.0, nell’ottica di fornire<br />

soluzioni complete chiavi in mano. Non si<br />

parlerà solo di sviluppi tecnologici di prodotto<br />

ma sarà posta un’attenzione particolare ad<br />

alcuni temi fondamentali tra cui sostenibilità,<br />

Industria 4.0, tracciabilità e integrazione dei<br />

sistemi, uniti da un fil rouge: l’innovazione.<br />

46 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


apparecchiature<br />

ausiliarie<br />

L’innovazione al centro<br />

Da sempre Piovan investe risorse nell’innovazione<br />

e, ad <strong>oggi</strong>, la ricerca e sviluppo del<br />

Gruppo impiega più di 171 professionisti<br />

specializzati in grado di valutare le specificità<br />

di ogni richiesta proveniente dai clienti,<br />

attingendo informazioni dalle innumerevoli<br />

competenze maturate nel corso degli anni. I<br />

diversi team di tecnici del Gruppo sono<br />

orientati a fornire non solo prodotti stand<br />

alone, ma soluzioni integrate che mirano a<br />

massimizzare l’efficienza e le prestazioni<br />

dei reparti produttivi, portando benefici tangibili<br />

e vantaggi concreti ai clienti.<br />

Alta efficienza per il trattamento<br />

del PET e la gestione del riciclato<br />

Non solo macchinari stand-alone ma soluzioni<br />

complete e integrate per i sistemi<br />

PET. Al K <strong>2019</strong>, sarà presentato in anteprima<br />

mondiale la nuova linea Genesys, il sistema<br />

di deumidificazione caratterizzato<br />

da una tecnologia auto-adattativa, ora ottimizzato<br />

anche per il trattamento di PET riciclato.<br />

Il nuovo dryer è in grado di gestire<br />

automaticamente il processo di deumidificazione,<br />

agendo su tutti i parametri critici:<br />

dalla portata d’aria di processo al suo valore<br />

di DewPoint, dal tempo di residenza alla<br />

temperatura, mantenendo le condizioni ottimali<br />

di funzionamento anche al variare<br />

della produzione oraria, delle condizioni di<br />

temperatura e umidità iniziale del granulo<br />

plastico. Tra le novità introdotte in questo<br />

macchinario di ultima generazione il controllo<br />

più intuitivo e una migliorata efficienza<br />

di auto-regolazione.<br />

Miglioramenti significativi interessano anche<br />

la tecnologia AIPC (Automatic Injection<br />

Pressure Control), che consente il minor<br />

costo per preforma prodotta, non considerando<br />

solo il consumo energetico preso<br />

come variabile a sé stante, ma l’intero processo<br />

di produzione delle preforma, puntando<br />

ad aumentare la qualità del prodotto<br />

finito e a ridurre gli scarti.<br />

Sempre nell’ambito delle soluzioni per il<br />

PET, a Düsseldorf, sarà possibile testare la<br />

semplicità di utilizzo della nuova gamma di<br />

strumenti per l’analisi della qualità delle<br />

preforme; questi dispositivi consentono di<br />

misurare in modo semplice e intuitivo parametri<br />

fondamentali, quali il livello di acetaldeide<br />

contenuto nelle preforme.<br />

Dosaggio di precisione<br />

Anche Fdm, la società del Gruppo specializzata<br />

in sistemi per la trasformazione delle<br />

materie plastiche dedicata al processo<br />

di estrusione, con sede a Troisdorf in Germania,<br />

presenterà al K <strong>2019</strong> importanti novità<br />

nel dosaggio con GDS 5, il nuovo modello<br />

di dosatore gravimetrico della linea<br />

GDS ottimizzato per poter montare fino a 5<br />

stazioni granulo, mantenendo un ingombro<br />

minimo e dotato di un nuovo controllo realizzato<br />

con PLC Siemens.<br />

Trattamento dei materiali<br />

Penta, l’azienda del gruppo che progetta e<br />

produce grandi impianti per stoccaggio,<br />

trasporto e dosaggio di polimeri in forma<br />

polverosa e granulare, proporrà le ultime<br />

innovazioni per la produzione di tubi e cavi<br />

e per la gestione dell’additivazione nel settore<br />

del compounding. In fiera, i visitatori<br />

potranno vedere Vakupulse, un sistema in<br />

funzione per il trasporto in fase densa, particolarmente<br />

adatto per il trasporto di materie<br />

prime delicate, con basse velocità e<br />

piccole portate, su brevi distanze.<br />

Come tecnologia Piovan, sarà esposta per<br />

la prima volta al K una centralina di smistamento<br />

manuale dotata dei nuovi imbocchi,<br />

che rendono facile e agevole la connessione<br />

delle tubazioni, anche quando si utilizza<br />

una sola mano. Per evitare il rischio di contaminazione<br />

è priva di guarnizioni, garantendo<br />

il contatto del granulo plastico con il<br />

solo acciaio inox. Ciò che cattura l’attenzione<br />

è senza dubbio la nuova tecnologia<br />

RFID (Radio Frequency Identification), che<br />

permette di verificare se la combinazione<br />

tra sorgenti e destinazioni è corretta. In<br />

caso di errore il sistema di trasporto non<br />

attiva il ciclo di caricamento evitando così<br />

ogni rischio di contaminazione tra materiali<br />

diversi. A guidare l’operatore è un sistema<br />

di led, duplicabile anche su un display<br />

dedicato, che cambia colore a seguito<br />

dell’imbocco delle tubazioni di trasporto<br />

permettendo di verificare a colpo d’occhio<br />

le connessioni attive.<br />

Pronti per il medicale<br />

In fiera Piovan presenterà importanti novità<br />

anche nell’ambito del medicale: per la prima<br />

volta in esposizione, il nuovo dosatore<br />

per micro-dosaggio in grado di alimentare<br />

le macchine anche un granulo alla volta,<br />

mantenendo comunque una elevatissima<br />

accuratezza per soddisfare le richieste che<br />

giungono soprattutto da settori molto tecnici<br />

come il medicale che richiedono processi<br />

di microstampaggio di precisione.<br />

<strong>La</strong> gamma medicale è completata anche<br />

da macchine adatte al funzionamento in<br />

camera bianca come il ricevitore Pureflo<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 47


apparecchiature<br />

ausiliarie<br />

che non necessita né di aria compressa né<br />

di manutenzione e dal dryer DPA privo di<br />

emissioni in ambiente.<br />

Refrigerazione e controllo<br />

della temperatura<br />

Aquatech, l’azienda del gruppo dedicata<br />

alle tecnologie di refrigerazione industriale<br />

e di controllo della temperatura, sarà sotto<br />

i riflettori con molteplici innovazioni di prodotto<br />

in esposizione in un corner dedicato:<br />

dal controllo della temperatura ai nuovi<br />

drycooler adiabatici.<br />

<strong>La</strong> gamma dei termoregolatori Easytherm,<br />

l’unità di controllo della temperatura degli<br />

stampi vincitrice dell’IF Design Award <strong>2019</strong>,<br />

sarà completata con i nuovi termoregolatori<br />

pressurizzati che affiancheranno la linea dei<br />

termoregolatori atmosferici. Novità interessanti<br />

anche nelle funzionalità offerte dai termorefrigeratori<br />

raffreddati ad acqua della linea<br />

DigitempEvo che assicurano elevate<br />

prestazioni pur mantenendo un bassissimo<br />

consumo energetico. Parlando di chiller,<br />

menzione di riguardo per Easycool+, la linea<br />

di chiller estremamente compatti pensati,<br />

progettati e realizzati per il raffreddamento<br />

nei processi industriali specifici delle materie<br />

plastiche e dunque estremamente efficienti.<br />

Sostenibilità ed economia circolare<br />

Per Piovan Group la sostenibilità è un impegno<br />

quotidiano. L’industria delle materie<br />

plastiche richiede un’attenzione costante<br />

alla ricerca e all’innovazione, nell’ottica di<br />

avviare processi che portino ad una trasformazione<br />

responsabile delle materie<br />

prime, ad una produzione sostenibile e a<br />

basso impatto ambientale, verso un’economia<br />

circolare.<br />

Piovan sviluppa tecnologie e soluzioni per<br />

<strong>La</strong> gamma dei termoregolatori Easytherm<br />

ha vinto l’IF Design Award <strong>2019</strong><br />

contribuire a un aumento dell’utilizzo di<br />

materiali riciclati, rendendo possibile la<br />

creazione di una vasta gamma di prodotti<br />

a partire dal PET post-consumo come materia<br />

prima. A testimonianza dell’impegno<br />

costante su questi temi, dal 2006 Piovan<br />

sviluppa tecnologie per dare nuova vita al<br />

materiale riciclato trasformandolo nuovamente<br />

in bottiglie.<br />

Più in generale, la scelta di privilegiare le<br />

soluzioni ad alta efficienza ha permesso di<br />

abbattere le emissioni di CO 2<br />

e i consumi<br />

di energia legati alla trasformazione delle<br />

materie plastiche. Impianti personalizzati,<br />

redditività, efficienza e affidabilità dei processi<br />

sono le principali linee guida dello<br />

sviluppo tecnologico del Gruppo Piovan<br />

anche quando si parla di riciclo della <strong>plastica</strong><br />

e di bioplastiche.<br />

Sistemi 4.0<br />

Il tema dell’Industria 4.0 è diventato un argomento<br />

sempre più di interesse e Piovan<br />

continua a investire nell’innovazione ampliando<br />

la gamma di funzionalità offerte dal<br />

software di supervisione Winfactory 4.0,<br />

con i moduli per il monitoraggio dell’efficienza<br />

energica e, da quest’anno, anche<br />

per il controllo della gamma di soluzioni<br />

realizzate da Aquatech.<br />

Integrazione dei dati al contesto e interconnessione<br />

digitale lungo tutto il processo:<br />

queste le linee guida dell’Industry 4.0 da cui<br />

nasce MTS, il nuovo sistema di tracciabilità<br />

dei materiali. Costituito da un nuovo terminale<br />

bar-code in grado di leggere i codici a<br />

barre per l’identificazione degli utenti e dei<br />

materiali e da una nuova app, sviluppata<br />

per guidare l’operatore nelle attività di gestione<br />

delle materie prime, il sistema MTS<br />

permette di ottimizzare lo stoccaggio dei<br />

materiali e di identificare il flusso dei diversi<br />

lotti dalla fase iniziale fino al prodotto finito.<br />

Una nuova brand identity<br />

A inizio <strong>2019</strong> è stata presentata la nuova<br />

brand identity di Gruppo, per comunicare<br />

con ancora più forza ed efficacia la realtà<br />

di un gruppo internazionale composto da<br />

diverse società, ma con un unico denominatore<br />

comune: l’attenzione verso il cliente<br />

e le persone, seguendo i tre pilastri fondamentali<br />

che da sempre caratterizzano il<br />

gruppo: Customers - People - Innovation.<br />

Un nuovo logo di Gruppo, caratterizzato<br />

da un pittogramma composto da tre cerchi<br />

che richiamano i valori del gruppo, i settori<br />

di business e i punti di forza:<br />

• 3 valori: clienti, persone, innovazione;<br />

• 3 business: <strong>plastica</strong>, alimentare, refrigerazione;<br />

• 3 punti di forza: presenza globale, servizio,<br />

team.<br />

<strong>La</strong> nuova identità aziendale si distingue<br />

per un restyling dell’immagine grafica. Un<br />

segno pulito ed essenziale che vuole integrare<br />

all’interno di una stessa visione tutte<br />

le società del gruppo. Piovan, Una-Dyn,<br />

Fdm, Aquatech, Penta, Progema ed Energys:<br />

uno stesso stile grafico e un nuovo<br />

pay-off “Piovan Group” comune a tutte le<br />

società per evidenziare l’appartenenza ad<br />

un unico gruppo. “Il precedente pay-off<br />

‘Customers. The core of our innovation’ e la<br />

nostra filosofia ‘Customer, People, Innovation’<br />

continueranno comunque ad essere il<br />

fil rouge di tutte le comunicazioni e attività<br />

di Piovan Group”, sottolinea Peter Dal Bo,<br />

Chief Commercial Officer del Gruppo.<br />

48 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


componenti<br />

Cavi chainflex certificati<br />

Tutti i 1.354 cavi per catene portacavi Igus<br />

soddisfano i requisiti RoHS II. I cavi chainflex<br />

con durata testata e calcolabile online sono<br />

certificati anche ai sensi della direttiva UE<br />

“RoHS” significa “Restriction of Hazardous<br />

Substances” e disciplina l’utilizzo di sostanze<br />

pericolose nelle apparecchiature elettroniche.<br />

In base a questa direttiva europea, nei prodotti<br />

e ambienti di lavoro si devono evitare<br />

componenti pericolosi per la salute come per<br />

esempio piombo, mercurio o plastificanti.<br />

Questo criterio offre una sicurezza giuridica<br />

e funzionale ai costruttori di macchine ed agli<br />

operatori una maggiore sicurezza durante<br />

l’utilizzo e in caso di smaltimento. Con i suoi<br />

diversi tipi di cavo, Igus offre la gamma più<br />

ampia di cavi per catene portacavi con tutte<br />

le più significative certificazioni e omologazioni<br />

internazionali, da magazzino. Inoltre,<br />

grazie a più di due miliardi di cicli di prova<br />

e a oltre 1,4 milioni di test elettrici effettuati<br />

su tutti i cavi chainflex ogni anno nel laboratorio,<br />

Igus è l’unico produttore che offre una<br />

garanzia di 36 mesi su tutti i suoi cavi. Così,<br />

i cavi chainflex, la cui durata d’esercizio è<br />

calcolabile online, contribuiscono in modo<br />

decisivo al funzionamento sicuro delle applicazioni<br />

in movimento. Al di là della sicurezza<br />

costruttiva, sono la sicurezza dell’operatore<br />

e dell’ambiente ad essere al centro della direttiva<br />

“Restriction of Hazardous Substances”<br />

(RoHs) II. E questo vale anche per il<br />

programma chainflex Igus, lo specialista dei<br />

cavi per uso in catena portacavi. I test sul<br />

cavo motore chainflex CF30 nel laboratorio<br />

interno, test 5191 con 25 milioni di cicli di<br />

prova, confermano la conformità RoHs II.<br />

Dalla metà degli anni ‘90, in tutta Europa,<br />

sono in vigore norme che limitano l’utilizzo<br />

di sostanze pericolose per l’ambiente nelle<br />

apparecchiature elettriche ed elettroniche e<br />

nei loro componenti. Queste direttive sono<br />

diventate sempre più rigide e pongono restrizioni<br />

nell’utilizzo di sostanze che, anche<br />

se necessarie dal punto di vista industriale,<br />

sono potenzialmente pericolose per la salute<br />

come il cromo, il piombo, il mercurio o il<br />

bromo. Con l’ampliamento della direttiva UE<br />

2011/65/UE (RoHS II) i valori limite consentiti<br />

per le sostanze pericolose, tra cui anche<br />

i ftalati, sono stati ulteriormente abbassati.<br />

Vengono molto spesso usati questi plastificanti<br />

per migliorare l’elasticità dei prodotti<br />

in polimero durante il loro utilizzo. Ma, con i<br />

cavi chainflex altamente flessibili, Igus soddisfa<br />

i requisiti di flessibilità anche senza l’utilizzo<br />

di ftalati tossici. Un criterio importante<br />

per il successivo riciclo e per lo smaltimento.<br />

Per i costruttori di macchine che esportano<br />

nell’UE, utilizzare cavi certificati RoHS significa<br />

ottenere facilmente la conformità CE. Ma<br />

anche le aziende con clienti extra-UE, dove<br />

sono in vigore altre normative, possono trarre<br />

beneficio di questa precauzione in fase di<br />

progettazione. Poiché in Paesi come USA,<br />

Giappone o Cina sono in vigore regolamenti<br />

simili, questi standard devono essere soddisfatti<br />

sempre più anche a livello globale.<br />

Vasta gamma di<br />

supporti passacavi<br />

Per l’introduzione di un massimo<br />

di 50 cavi standard, Icotek<br />

offre una vasta gamma di supporti<br />

passacavi, caratterizzati da<br />

un’elevata densità di cavi inseribili<br />

e da un risparmio di tempo<br />

rispetto ai pressacavi tradizionali.<br />

I listelli passacavi Kel-DP<br />

sono ideali per l’instradamento<br />

di cavi non intestati. I nuovi supporti<br />

di ingresso cavi Kel-DP 6 e<br />

Kel-DP 16 sono adatti per spessori<br />

della parete da 1,5 a 2,5<br />

mm. Sono disponibili in versioni<br />

rotonde, rettangolari, particolarmente<br />

strette, salvaspazio e si<br />

adattano alle aperture standard.<br />

<strong>La</strong> dimensione Kel-DP 6 è adatta<br />

per i connettori a 6 pin 36x52<br />

mm. Il Kel-DP 16 per i connettori<br />

a 16 pin 36x86 mm. Il Kel-DP 16<br />

può gestire fino a 23 linee, con il<br />

Kel-DP 6 possono essere gestite<br />

fino a 25 linee.<br />

Il montaggio di una piastra<br />

viene eseguito premendo sul telaio<br />

perforato. Uno speciale profilo<br />

centra anche la posizione del<br />

Kel-DP rispetto all’apertura. Il<br />

Kel-DP raggiunge il grado di protezione<br />

IP64. Certificazioni come<br />

la norma ferroviaria europea EN<br />

45545-2 HL3, GL o Ecolab rendono<br />

il Kel-DP un pressacavo<br />

versatile.<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 49


automazione<br />

Servoazionamenti multiasse<br />

Il servoazionamento B&R<br />

controlla processi dinamici<br />

con precisione. L’azienda sta<br />

incrementando le prestazioni<br />

dei servoazionamenti multiasse<br />

ACOPOSmulti che adesso<br />

sono in grado di raggiungere<br />

tempi di ciclo fino a 50 μs. I<br />

processi possono ora essere<br />

controllati in modo più preciso<br />

rispetto al passato.<br />

Per applicazioni di motion<br />

control complesse, come quelle<br />

che si trovano nell’industria della<br />

stampa e del packaging, i movimenti<br />

devono essere controllati<br />

in modo molto rapido e preciso.<br />

Il breve tempo di ciclo di 50 µs<br />

per il controllo di corrente, velocità<br />

e posizione di ACOPOSmulti<br />

apre nuove possibilità per la tecnologia<br />

dei sensori virtuali.<br />

L’utilizzo di un encoder virtuale<br />

di posizione del motore elimina<br />

la necessità di avere un encoder,<br />

cavo encoder e unità di valutazione<br />

nel servoazionamento, e<br />

allo stesso tempo aumenta la<br />

disponibilità. Altre funzioni speciali<br />

per un controllo più preciso<br />

e reazioni più rapide possono<br />

essere implementate utilizzando<br />

la tecnologia dei sensori virtuali.<br />

Queste includono un controllo<br />

basato su modelli con autotuning<br />

e una funzione di controllo<br />

ripetitivo per la compensazione<br />

predittiva del lag error. Il servoazionamento<br />

multiasse ACOPO-<br />

Smulti di B&R consente ora di<br />

ridurre ulteriormente i tempi di<br />

ciclo fino a 50 μs.<br />

Da oltre trent’anni presente in<br />

Italia, B&R è un’innovativa società<br />

di automazione con sede in<br />

Austria e uffici in tutto il mondo.<br />

B&R fa parte del gruppo ABB.<br />

Come azienda di automazione<br />

industriale, B&R combina<br />

tecnologia all’avanguardia e ingegneria<br />

avanzata per fornire ai<br />

clienti in ogni settore industriale<br />

soluzioni complete per l’automazione<br />

di macchina e di fabbrica,<br />

per il controllo di movimento, per<br />

l’interfaccia uomo macchina e le<br />

tecnologie di sicurezza integrate.<br />

Sfruttando gli standard di<br />

comunicazione per l’IIoT come<br />

OPC UA, TSN, Powerlink e<br />

openSAFETY, insieme al potente<br />

ambiente di sviluppo software<br />

Automation Studio, B&R sta<br />

costantemente ridefinendo il<br />

futuro dell’ingegneria di automazione.<br />

Lo spirito innovativo che<br />

mantiene B&R all’avanguardia<br />

nell’automazione industriale è<br />

guidato dall’impegno nel semplificare<br />

i processi e superare le<br />

aspettative dei clienti.<br />

Sensori di pressione per l’industria 4.0<br />

<strong>La</strong> multinazionale italiana Gefran, specializzata nella progettazione<br />

e produzione di sistemi e componenti per l’automazione e il controllo<br />

dei processi industriali, presenta in anteprima alla fiera K di Düsseldorf<br />

le nuove serie di sensori di pressione di Melt con uscita digitale<br />

IO-Link versione 1.1, specificatamente progettate per assolvere alle<br />

esigenze dell’Industry 4.0. Concepiti per la rilevazione della pressione<br />

del fluido in ambienti di elevate temperature, i trasduttori di<br />

pressione di Melt Gefran sono adatti per essere installati in impianti<br />

di estrusione classici, blow-molding e a soffiaggio. In dettaglio, l’utilizzo<br />

di questi componenti consente il monitoraggio in tempo reale<br />

della pressione del polimero fuso nella zona di Melt, permettendo di<br />

migliorare l’intero processo di estrusione, a favore di una qualità costante,<br />

elevata e ripetibile del prodotto e di una maggiore sicurezza,<br />

sia dell’operatore che della macchina stessa e dei suoi asservimenti.<br />

I nuovi sensori di Melt con uscita digitale IO-Link sono infatti certificati<br />

PLd e SIL2 a garanzia di una notevole riduzione del fattore di<br />

rischio (fino a 10 volte) rispetto alla certificazione PLc. Una famiglia<br />

completa che si declina in quattro gamme: ILI, ILK, ILW e ILM. Gli<br />

innovativi sensori “Impact” della serie ILI, sono adatti per l’utilizzo<br />

nei processi acidi o abrasivi in virtù dell’assenza di fluido di trasmissione,<br />

della resistenza a temperature di lavoro fino a 350°C e dello<br />

spessore della membrana a contatto con il fluido superiore di 15 vol-<br />

te rispetto alle versioni tradizionali. <strong>La</strong> serie ILK, è caratterizzata da<br />

una miscela di Sodio + Potassio (NaK) quale fluido di trasmissione,<br />

per permette al sensore di resistere fino a 538°C, rendendolo idoneo<br />

anche per applicazioni nei settori della <strong>plastica</strong> e dei metalli. <strong>La</strong> serie<br />

ILW, grazie all’uso di un olio certificato FDA, può essere utilizzata<br />

nei processi di estrusione in ambito alimentare, fino a 315°C. Infine,<br />

la serie ILM con riempimento a mercurio, viene impiegata nei casi<br />

consentiti dalla Direttiva Europea 2011/65/UE – RoHS II, in ambienti<br />

con temperature fino a 400°C<br />

50 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


materiali<br />

Riciclo imballaggi: EPS promosso in fascia B2<br />

Il Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai)<br />

ha riconosciuto gli sforzi compiuti dalla filiera<br />

per migliorare la gestione del fine vita e per il<br />

2020 ha promosso in Fascia B2 (Imballaggi<br />

con una filiera di selezione e riciclo in fase di<br />

consolidamento e sviluppo, da circuito “Domestico”<br />

e/o “Commercio & Industria”) alcune<br />

tipologie di imballaggi in polistirene espanso,<br />

in particolare quelli delle aree seminiere e<br />

cassette alimentari. Il Contributo Ambientale<br />

Conai (CAC, la forma di finanziamento attraverso<br />

la quale Conai ripartisce tra produttori<br />

e utilizzatori il costo per i maggiori oneri della<br />

raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il<br />

recupero dei rifiuti di imballaggi) è stabilito in<br />

funzione della fascia di assegnazione. Questo<br />

risultato, molto importante per il settore, è<br />

stato ottenuto grazie all’impegno profuso da<br />

Aipe (Associazione Italiana Polistirene Espanso)<br />

insieme a tutte le aziende associate per<br />

ottenere il riconoscimento degli sforzi fatti da<br />

tutta la filiera per migliorare i tassi di recupero<br />

e riciclo. Con l’inserimento nella fascia B2<br />

molti imballi in EPS sono riconosciuti come<br />

selezionabili/riciclabili e possono godere di<br />

una tariffa decisamente inferiore rispetto a<br />

quella che avrebbero dovuto pagare se fossero<br />

rimasti in fascia C. L’assegnazione alla<br />

nuova fascia premia gli ambiti di applicazione<br />

più virtuosi e deve rappresentare uno sprone<br />

per tutti gli operatori per compiere ulteriori<br />

sforzi per migliorare la filiera del recupero e<br />

riciclo, con l’obiettivo di scalare ulteriormente<br />

la classifica.<br />

Profili Ensinger<br />

sulla piattaforma BIM<br />

<strong>La</strong> visibilità a un pubblico altamente qualificato e l’incremento<br />

di accessibilità ad approfonditi dati tecnici sono certamente i<br />

motivi che hanno portato Ensinger ad aderire alla piattaforma<br />

del sistema BIM (Building Information Modeling), vero e proprio<br />

metodo di progettazione che si sta affermando a livello<br />

globale. Attualmente, infatti, BIMobject si qualifica come il<br />

maggior portale internazionale per la gestione di oggetti BIM<br />

ed è – di fatto – la piattaforma più utilizzata e consultata dai<br />

progettisti di tutto il mondo per interventi di qualunque scala<br />

e ambito: dall’urbanistica, all’architettura, fino all’impiantistica<br />

strutturale e l’interior design. In molti paesi europei ed extraeuropei<br />

il BIM è già standard nazionale o lo sta diventando.<br />

Ensinger è on-line sul portale dall’inizio del <strong>2019</strong> con i profili<br />

standard insulbar per il taglio termico di porte, finestre e<br />

facciate. “<strong>La</strong> scelta di essere presente sulla piattaforma BIM deriva<br />

dalla volontà precisa di raggiungere con il nostro prodotto uno specifico<br />

target d’interesse, ovvero gli studi di progettazione, e trasmettere<br />

loro l’importanza che la scelta del giusto profilo termoisolante può<br />

avere nell’economia termica complessiva di un intero edificio”, spiega<br />

Daniele Saibene, general manager insulbar ® division Italia.<br />

“Questa piattaforma è ormai sempre più conosciuta sul mercato e<br />

la progettazione con oggetti BIM - oltre che obbligatoria per i progetti<br />

pubblici – è utilizzata in modo massivo dai progettisti che, grazie a<br />

questo sistema, reperiscono tutte le informazioni necessarie allo sviluppo<br />

di un progetto in modo più fluido, più chiaro e tramite un’unica<br />

fonte. Oltre alla visibilità, la piattaforma ci permette quindi di fornire un<br />

ulteriore servizio ai nostri clienti di questo target”, aggiunge Saibene.<br />

Grazie a BIMobject, infatti, ogni progettista può arricchire il proprio<br />

lavoro di svariati elementi reali come – fra gli altri – disegno 2d,<br />

modello 3d, materiale, voce di capitolato, indici di manutenzione e<br />

costi. Il modello che ne deriva viene utilizzato per calcoli, verifiche e<br />

analisi e tutto il processo di filiera, in modo semplice e immediato.<br />

Per l’inserimento nella piattaforma, Ensinger ha lavorato principalmente<br />

in outsourcing con gli esperti di BIM Objects creando le<br />

schede necessarie, sulla base delle informazioni e dei dati forniti<br />

dall’ufficio tecnico della società che ha curato tutto il processo di<br />

pubblicazione.<br />

“L’evoluzione tecnologica ci porta in questa direzione ed è sempre<br />

più importante dare la giusta rilevanza a questo tipo di strumenti<br />

per rimanere al passo con le sfide progettuali attuali e del futuro”,<br />

conclude Saibene.<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 51


sorse fossili limitate, soprattutto il petrolio.<br />

“Si tratta di obiettivi sociali a cui Covestro<br />

desidera partecipare. All’interno della nostra<br />

azienda, vogliamo realizzare il ricircolo<br />

dei materiali lungo tutta la catena di creazione<br />

del valore, a partire dai produttori,<br />

passando per la produzione e la logistica,<br />

fino all’utilizzo dei nostri prodotti e il loro riutilizzo”,<br />

dice Steilemann.<br />

Per il riciclo della materia <strong>plastica</strong> usata è<br />

importante che vengano sfruttate<br />

tutte le possibilità tecniche.<br />

“Anche la variante relativamente<br />

nuova di un riciclo<br />

chimico può essere un’opzione<br />

che richiede l’ulteriore approfondimento”,<br />

continua il<br />

presidente.<br />

Nell’ambito del settore industriale<br />

delle plastiche e chimimateriali<br />

Covestro si propone come pioniere sulla strada che porta a un futuro<br />

senza materie prime di origine fossile. A K <strong>2019</strong> punterà l’attenzione<br />

su un programma completo per la digitalizzazione e su soluzioni<br />

innovative per i settori industriali chiave.<br />

Spostare i limiti per un<br />

mondo sostenibile e digitale<br />

Sostenibile e digitale: alla fiera delle<br />

materie plastiche, la Kunststoffmesse<br />

K <strong>2019</strong> di Düsseldorf, il produttore<br />

di materiali Covestro presenta soluzioni<br />

innovative, che danno risposta alle<br />

grandi sfide del mondo. Nel farlo, l’azienda<br />

continua a spingere i limiti per migliorare la<br />

vita della persone e per creare valore presso<br />

i clienti, ma, soprattutto, per ridurre le<br />

influenze negative sull’ambiente.<br />

Allo stand A75 nel padiglione 6, i visitatori<br />

della prima fiera mondiale per l’industria<br />

delle materie plastiche e della gomma troveranno<br />

molti esempi di ciò che Covestro<br />

ha recentemente lanciato. Saranno presentati<br />

prodotti e tecnologie per il settore<br />

automobilistico, edilizio e dell’elettronica,<br />

ma anche applicazioni innovative e funzionali<br />

nei settori medicale, arredamento,<br />

sport e tempo libero.<br />

“Oltre all’avanzamento della digitalizzazione,<br />

gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle<br />

Nazioni Unite saranno una forza trainante<br />

nella società e nell’economia per i<br />

prossimi anni”, dichiara il CEO Markus<br />

Steilemann. “<strong>La</strong> loro realizzazione non solo<br />

è un imperativo per un mondo migliore, più<br />

pulito e più sano, ma ha anche un grande<br />

potenziale economico a lungo termine”, ha<br />

spiegato. “Covestro è determinata a realizzare<br />

gli obiettivi di sostenibilità<br />

dell’ONU a molti livelli”.<br />

Precursori nell’industria<br />

Come questione centrale per<br />

una maggiore sostenibilità,<br />

Steilemann ha menzionato anche<br />

la costruzione di un’economia<br />

ciclica funzionante e<br />

una migliore gestione con ri-<br />

IL CEO di Covestro<br />

Markus Steilemann<br />

52 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


materiali<br />

co, elemento chiave della costruzione di<br />

un’economia circolare è la chiusura del<br />

circuito di carbonio con materie prime riciclate.<br />

In alternativa alle risorse di origine<br />

fossile e alla crescita di CO 2<br />

, ci sono gli<br />

scarti vegetali. Proprio in questi settori, Covestro<br />

può guardare già a tanti successi<br />

ottenuti. “Vogliamo essere pionieri sulla<br />

strada che porta a un futuro senza materie<br />

prime fossili e sottolineare il nostro approccio<br />

leader nel settore”, evidenzia Steilemann.<br />

<strong>La</strong> digitalizzazione crea valore<br />

aggiunto<br />

Un’altra forza motrice è la digitalizzazione<br />

costantemente in crescita. Covestro vuole<br />

sfruttare le opportunità che se ne originano<br />

e ha avviato un programma globale, nel<br />

quale tutto ruota attorno al cliente. A tal<br />

proposito, l’azienda àncora le tecnologie<br />

digitali e i processi nella produzione, la catena<br />

di distribuzione, la ricerca e lo sviluppo,<br />

a tutti i punti di contatto con i clienti,<br />

nonché l’elaborazione di nuovi modelli di<br />

business. Diversi temi e pezzi esposti alla<br />

K <strong>2019</strong> sottolineeranno la grande importanza<br />

della digitalizzazione per l’azienda,<br />

che ha l’obiettivo di dettare gli standard nel<br />

settore delle plastiche e chimico.<br />

Gli esempi menzionati di seguito danno l’idea<br />

dell’ampia gamma di sviluppi che Covestro<br />

illustrerà in occasione della manifestazione.<br />

Società totalmente in rete<br />

Un requisito importante per la mobilità del<br />

futuro e la digitalizzazione di tutti gli ambiti<br />

della vita e dell’economia è la nuova tecnologia<br />

di trasmissione 5G. Per la costruzione<br />

della corrispondente infrastruttura, insieme<br />

a Deutsche Telekom e a Umeå<br />

Institute of Design, Covestro ha sviluppato<br />

innovative soluzioni di materiali per stazioni<br />

di base, antenne e altri componenti di<br />

sistema. Covestro sta lavorando anche a<br />

una pellicola multistrato in combinazione<br />

con un nuovo processo di produzione per<br />

la parte posteriore dei corpi degli smartphone.<br />

Diversamente dai tradizionali elementi<br />

metallici, queste pellicole in policarbonato<br />

sono permeabili alle radiazioni ad<br />

alta frequenza.<br />

Interni auto del futuro<br />

Highlight della fiera è un concetto d’interni<br />

completo per la mobilità futura. L’abitacolo<br />

dovrà trasformarsi in una sorta di ambiente<br />

abitativo e lavorativo multifunzionale mobile.<br />

“Abbiamo sviluppato il concept insieme<br />

a partner importanti, lungo tutta la catena di<br />

creazione del valore automobilistica”, ha<br />

spiegato Jochen Hardt, esperto di marketing<br />

presso Covestro e capo del progetto.<br />

“Si tratta, in egual misura, di<br />

funzionalità, comfort e design,<br />

oltre che di efficienza”. L’auto<br />

del futuro è totalmente connessa<br />

e si inserisce senza<br />

problemi nella vita quotidiana.<br />

Importanti caratteristiche<br />

di configurazione sono le superfici<br />

decorative, visive e tattili, l’illuminazione<br />

ambientale integrata, i sistemi<br />

di infotainment d’avanguardia nonché<br />

concept di seduta futuristici.<br />

Covestro è determinata a realizzare<br />

gli obiettivi di sostenibilità<br />

dell’ONU, che ritiene una forza trainante<br />

nella società e nell’economia<br />

per i prossimi anni.<br />

Tessili con CO 2<br />

Insieme a partner come RWTH Aachen<br />

University e diversi produttori di tessili, Covestro<br />

è riuscita a produrre fibre tessili elastiche<br />

in poliuretano termoplastico con<br />

CO 2<br />

, sostituendo parzialmente il petrolio<br />

come materia prima. <strong>La</strong> base di partenza<br />

è un prodotto di nome cardyon ® , già utilizzato<br />

per la schiuma morbida che si trova<br />

nei materassi e negli strati di base di palazzetti<br />

dello sport. I partner stanno attualmente<br />

lavorando allo sviluppo della produzione<br />

su scala industriale e vogliono<br />

introdurre nell’industria tessile e dell’abbigliamento<br />

un ciclo dei materiali basato su<br />

risorse sostenibili.<br />

Energia rinnovabile in crescita<br />

Oltre a promuovere un’efficiente economia<br />

circolare, Covestro è anche impegnata a<br />

sviluppare ulteriormente le energie rinnovabili,<br />

come l’energia eolica. <strong>La</strong> collaborazione<br />

con i partner ha portato allo sviluppo di<br />

una resina poliuretanica e di una tecnologia<br />

di processo che consente di produrre pale<br />

di turbine eoliche in modo efficiente ed economico.<br />

Da poco, l’azienda ha ricevuto il<br />

primo ordine commerciale dalla Cina.<br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 53


materiali<br />

Meno spreco di cibo<br />

con pellicole in PVC<br />

I film estensibili in PVC<br />

rappresentano una scelta<br />

sostenibile per l’imballaggio<br />

di alimenti freschi, non solo<br />

per le loro prestazioni tecniche,<br />

funzionali e ambientali,<br />

ma perché contribuiscono<br />

a ridurre l’impatto ambientale<br />

del cibo stesso, prolungandone<br />

la vita utile e riducendone<br />

al minimo lo spreco.<br />

a cura di Vinyl Films Sheets Europe<br />

Un nuovo studio LCA conferma che<br />

le pellicole alimentari in PVC preservano<br />

il cibo e contribuiscono a<br />

evitare sprechi alimentari, in linea con le<br />

priorità e gli obiettivi fissati dagli SDGs (Sustainable<br />

Development Goals, Obiettivi di<br />

Sviluppo Sostenibile) delle Nazioni Unite.<br />

Questo grazie ai loro vantaggi ambientali,<br />

fisici e meccanici che garantiscono un imballaggio<br />

sicuro e sostenibile.<br />

Il ruolo dell’imballaggio<br />

Secondo stime recenti, i rifiuti alimentari<br />

nell’Europa dei 28 ammontano a circa 88<br />

milioni di tonnellate/anno, il 20% del cibo<br />

totale prodotto. L’imballaggio svolge un<br />

ruolo cruciale nel contenere e proteggere il<br />

cibo lungo la catena di approvvigionamento<br />

fino al consumatore finale, riducendo gli<br />

sprechi alimentari nelle fasi di trasporto e<br />

stoccaggio.<br />

I film estensibili in PVC, in particolare, rappresentano<br />

una scelta sostenibile per l’imballaggio<br />

di alimenti freschi, non solo per<br />

le loro prestazioni tecniche, funzionali e<br />

ambientali, ma in generale perché contribuiscono<br />

a ridurre l’impatto ambientale del<br />

cibo stesso, prolungandone la vita utile e<br />

riducendone al minimo lo spreco, soprattutto<br />

a livello di consumatori e di rivendita<br />

dove si verificano le principali perdite nei<br />

Paesi più avanzati.<br />

Un’analisi del ciclo di vita delle pellicole in<br />

PVC prodotte dalle aziende associate a<br />

Vinyl Films & Sheets Europe (VFSE), realiz-<br />

54 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>


materiali<br />

zata nel 2018 dalla società di consulenza<br />

indipendente Life Cycle Engineering (LCE<br />

- www.lcengineering.eu), evidenzia i benefici<br />

forniti dai film estensibili in PVC in termini<br />

di spreco alimentare evitato e ridotto<br />

impatto ambientale.<br />

Lo studio LCA dimostra, ad esempio, che<br />

l’impatto ambientale relativo al GWP (Potenziale<br />

di Riscaldamento Globale) associato<br />

alla produzione di imballaggi (film<br />

in PVC e vaschetta in EPS) e al loro smaltimento<br />

a fine vita è minimo rispetto<br />

all’impatto del cibo confezionato (si veda<br />

ad esempio il grafico a fianco sul caso<br />

della carne). Considerazioni simili possono<br />

essere fatte anche per il consumo<br />

di energia e acqua. In altre parole, la pellicola<br />

alimentare in PVC consente di risparmiare<br />

molte più risorse di quante ne<br />

consumi.<br />

Le pellicole alimentari in PVC<br />

sono completamente riciclabili<br />

Confrontando i film estensibili in PVC con<br />

le alternative esistenti, lo studio LCA conferma<br />

che:<br />

• nonostante proprietà fisiche leggermente<br />

diverse, sia i film plastici alternativi che<br />

quelli in PVC sono in grado di fornire una<br />

protezione efficace e affidabile;<br />

• mentre il GWP (Potenziale di Riscaldamento<br />

Globale, cioè il potenziale contributo<br />

al cambiamento climatico dovuto alla<br />

quantità di gas serra rilasciata dai processi<br />

della catena produttiva) è sostanzialmente<br />

allineato per entrambi i tipi di film, i consumi<br />

di risorse fossili e CED (Fabbisogno<br />

Energetico Complessivo, ovvero l’energia<br />

diretta e indiretta consumata lungo la catena<br />

produttiva) sono inferiori per il PVC.<br />

Inoltre, uno dei principali vantaggi dei film<br />

in PVC è l’elevata permeabilità al vapore<br />

acqueo rispetto alle alternative esistenti.<br />

Questa caratteristica è particolarmente importante<br />

nell’imballaggio di prodotti freschi<br />

come verdure o carne. Una ridotta permeabilità<br />

al vapore, infatti, può portare alla<br />

formazione di condensa che favorisce la<br />

proliferazione di batteri e microrganismi,<br />

oltre ad alterare il prodotto da un punto di<br />

vista qualitativo e sensoriale.<br />

Infine, la riconosciuta eccellente lavorabilità<br />

dei film trasparenti in PVC utilizzati<br />

nell’industria alimentare o dalla grande distribuzione<br />

genera ulteriori benefici in termini<br />

di minore manutenzione dei macchinari,<br />

minor consumo e spreco di materiali,<br />

e uso efficiente di risorse naturali.<br />

Attraverso la loro partecipazione a Vinyl-<br />

Plus ® – il programma decennale di sostenibilità<br />

dell’industria europea del PVC – i<br />

membri di VFSE stanno contribuendo attivamente<br />

a migliorare la sostenibilità della<br />

filiera del PVC.<br />

In termini di riduzione dell’impatto ambientale<br />

delle materie prime – che secondo lo<br />

studio LCA rappresenta oltre l’80% dell’impatto<br />

totale dei film estensibili in PVC – gli<br />

obiettivi dell’Impegno Volontario VinylPlus<br />

includono:<br />

• la riduzione del 20% nel consumo di<br />

energia per la produzione di PVC resina<br />

entro il 2020;<br />

Contributo funzionale delle pellicole<br />

alimentari in PVC<br />

Riduzione dello spreco alimentare<br />

Preservazione degli alimenti<br />

Sicurezza alimentare (bassa proliferazione<br />

batterica)<br />

Vita più lunga sullo scaffale<br />

Minor rischio di contaminazione<br />

Materie prime, formulazioni e produzione<br />

Consumo energetico ridotto<br />

Uso sostenibile degli additivi<br />

No SVHC<br />

Ridotto utilizzo di risorse fossili<br />

Riciclo<br />

Riciclo di 800.000 t/a entro il 2020<br />

Risparmio di CO 2<br />

da riciclo di PVC<br />

• lo sviluppo della metodologia ASF (Impronta<br />

di Sostenibilità degli Additivi) per<br />

valutare l’uso sostenibile degli additivi.<br />

Inoltre, i membri di VFSE non utilizzano sostanze<br />

ad alto rischio (SVHC) della “candidate<br />

list” del Reach e sono impegnati a<br />

migliorare costantemente l’impatto ambientale<br />

delle formulazioni.<br />

Le pellicole alimentari in PVC sono completamente<br />

riciclabili: oltre il 90% dei rifiuti<br />

generati nel processo produttivo viene riciclato<br />

internamente o esternamente. Poiché<br />

il riciclo di film estensibili post-uso è attualmente<br />

più difficile a causa delle carenze<br />

nei sistemi di raccolta e della possibile<br />

contaminazione da residui di alimenti, i<br />

membri di VFSE contribuiscono agli schemi<br />

di raccolta e riciclo di VinylPlus con l’obiettivo<br />

di riciclare 800.000 tonnellate/anno<br />

di PVC entro il 2020, nonché a studi e ricerche<br />

per flussi di rifiuti in PVC difficili da raccogliere<br />

e/o riciclare.<br />

<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />

<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 55


00_00_COVER 03-<strong>2019</strong>.qxp_<strong>La</strong>yout 1 07/10/19 12:16 Pagina I<br />

ANNO VIII - NUMERO 3 - SETTEMBRE/OTTOBRE <strong>2019</strong><br />

ATTUALITÀ<br />

L’industria della <strong>plastica</strong><br />

di fronte a molte sfide<br />

ARCOPLEX GROUP<br />

“Un cambio di marcia<br />

per rilanciare l’Italia”<br />

COVESTRO<br />

Spostare i limiti per<br />

un mondo sostenibile e digitale<br />

www.interprogettied.com<br />

elenco<br />

inserzionisti<br />

la<br />

plastic a<br />

OGGI DOMANI<br />

e<br />

ANNO VIII NUMERO 3<br />

SETTEMBRE/OTTOBRE <strong>2019</strong><br />

la plastic a<br />

OGGI<br />

e<br />

DOMANI<br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com), Eva De Vecchis<br />

(e.devecchis@interprogettied.com)<br />

GRAFICA: Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana - www.studiopage.it<br />

In questo numero<br />

abbiamo parlato di...<br />

(in nero sono indicate le inserzioni<br />

pubblicitarie)<br />

AIPE ..........................................................................19, 51<br />

ALBASYSTEM............................................................25, 27<br />

ALFATHERM ....................................................................26<br />

AQUATECH.......................................................................46<br />

ARCOPLEX GROUP.....................BATTENTE DI 1A COP., 10<br />

B&R..................................................................................50<br />

BANDERA ........................................................................41<br />

CMG ................................................................................30<br />

CONTREX ........................................................................42<br />

COVESTRO ..........................................................19, 20, 52<br />

E.ON ..........................................................................27, 37<br />

ENSINGER .................................................................18, 51<br />

FANUC .............................................................................28<br />

FEA PROCESS & TECHNOLOGICAL PLANTS .....................46<br />

FRIUL FILIERE ..........................................................23, 38<br />

GEFRAN ...........................................................................50<br />

GIMATIC ................................................................ 2A COP.<br />

ICMA................................................................................41<br />

ICOTEK ............................................................................49<br />

IGUS ................................................................................49<br />

IMAC TECNOLOGIE ...........................................................8<br />

IMEX ITALIA .......................................................... 4A COP.<br />

IMG ....................................................................ESTRATTO<br />

INTERGEN .......................................................................26<br />

IPM ...........................................................................13, 34<br />

ITALTECH.........................................................................29<br />

LANXESS..........................................................................20<br />

LEISTER...........................................................................33<br />

MACCHI ..............................................................1A COP, 4<br />

MONTENEGRO ................................................................21<br />

MORETTO ........................................................................42<br />

NONSOLOAMBIENTE........................................................18<br />

PIOVAN GROUP ................................................................46<br />

PLASTICSEUROPE ...........................................................14<br />

PRESMA..........................................................................17<br />

PRUFTECHNIK ................................................................27<br />

RADICIGROUP ............................................................7, 22<br />

SACMI .............................................................................32<br />

SAMUEXPO............................................................ 3A COP.<br />

SCHUNK...........................................................................19<br />

UNION OFFICINE MECCANICHE..................................1, 41<br />

VINYL FILMS & SHEETS EUROPE .....................................54<br />

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56 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani

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