La plastica oggi e domani N°3 Settembre e Ottobre 2019
La Plastica Oggi e Domani rivista dedicata al settore materie plastiche che fornisce, un’informazione esaustiva sulle nuove tecnologie, i materiali e le applicazioni.
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ANNO VIII - NUMERO 3 - SETTEMBRE/OTTOBRE <strong>2019</strong><br />
ATTUALITÀ<br />
L’industria della <strong>plastica</strong><br />
di fronte a molte sfide<br />
MORETTO<br />
Sistemi per una<br />
produzione efficiente<br />
COVESTRO<br />
Spostare i limiti per<br />
un mondo sostenibile e digitale<br />
www.interprogettied.com<br />
sommario<br />
la plastic a<br />
OGGI<br />
e<br />
DOMANI<br />
la<br />
plastic a<br />
OGGI<br />
e<br />
DOMANI<br />
4<br />
Storia di copertina<br />
Alta flessibilità<br />
nell’estrusione di film<br />
14<br />
Attualità<br />
<strong>La</strong> <strong>plastica</strong> europea di fronte<br />
a molteplici sfide<br />
28<br />
Stampaggio a iniezione<br />
30<br />
Macchine<br />
Riduzione<br />
dimensionale 4.0<br />
10<br />
Arcoplex Group<br />
18<br />
Attualità<br />
“Un cambio di marcia<br />
per rilanciare l’Italia”<br />
24<br />
Appuntamenti<br />
32<br />
Macchine<br />
26<br />
Energia<br />
33<br />
Saldatura<br />
2 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani
sommario<br />
ANNO VIII - N. 3 SETTEMBRE/OTTOBRE <strong>2019</strong><br />
34<br />
Estrusione<br />
Alta tecnologia per<br />
l’estrusione di tubi e profili<br />
42<br />
Apparecchiature ausiliarie<br />
Sistemi a risparmio energetico<br />
e dispositivi di controllo 4.0<br />
50<br />
Automazione<br />
51<br />
Materiali<br />
38<br />
Estrusione<br />
Impianti completi<br />
per progetti esigenti<br />
46<br />
Apparecchiature ausiliarie<br />
Innovazione<br />
e sostenibilità<br />
52<br />
Materiali<br />
Spostare i limiti per un mondo<br />
sostenibile e digitale<br />
41<br />
Estrusione<br />
49<br />
Componenti<br />
54<br />
Materiali<br />
Meno spreco di cibo<br />
con pellicole in PVC<br />
56<br />
Elenco inserzionisti<br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 3
storia<br />
di copertina<br />
Alta flessibilità<br />
nell’estrusione di film<br />
Macchi presenta in<br />
anteprima a K <strong>2019</strong><br />
un’innovativa linea sette<br />
strati estremamente<br />
flessibile, in grado<br />
di effettuare cambi<br />
lavoro rapidissimi<br />
e al tempo stesso<br />
di ridurre al minimo<br />
gli scarti di produzione.<br />
Vista estrusori e testa dall’alto<br />
I<br />
primi sei mesi del <strong>2019</strong> hanno portato una<br />
serie di risultati soddisfacenti per Macchi<br />
Spa, confermando quindi il percorso positivo<br />
avviato dopo l’avvicendamento alla direzione<br />
generale, affidata dal 2018 a Paolo<br />
Perazzi, ingegnere elettronico e manager di<br />
grande esperienza internazionale. L’incremento<br />
delle commesse e l’ottenimento della<br />
certificazione ISO 9001:2015 sono alcuni dei<br />
risultati raggiunti nell’ultimo periodo dall’azienda<br />
di Venegono Inferiore (VA), tra le<br />
maggiori realtà nelle tecnologie per l’estrusione<br />
di film. Abbiamo rivolto alcune domande<br />
al Direttore Generale per conoscere meglio<br />
la nuova fase che sta vivendo Macchi e<br />
le novità preparate per K <strong>2019</strong>.<br />
Paolo Perazzi, l’estate scorsa ha assunto<br />
la carica di direttore generale: è possibile<br />
fare un bilancio del primo anno ed evidenziare<br />
le novità già introdotte con questo<br />
cambiamento?<br />
A distanza di un anno dall’insediamento in<br />
Macchi posso dirmi certamente soddisfatto<br />
dei risultati fino ad ora raggiunti. L’azienda e<br />
tutti i suoi dipendenti hanno risposto in maniera<br />
estremamente positiva e propositiva ai<br />
cambiamenti introdotti e hanno contribuito<br />
fattivamente al raggiungimento di primi ed<br />
importanti obiettivi. Cambiamenti ed obiettivi<br />
che abbracciano l’azienda a 360 gradi e<br />
che rappresentano per tutti noi un ulteriore<br />
stimolo a perseguire le strategie condivise e<br />
4 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
storia<br />
di copertina<br />
venduto oltre cento impianti di coestrusione<br />
5 strati POD in tutto il mondo. Da quest’anno<br />
però, la Serie POD FLEX si arricchisce,<br />
estendendo la gamma a linee 7 strati e ampliando<br />
la scelta di materiali processabili:<br />
non più solo poliolefine, ma anche materiali<br />
per film barriera.<br />
Estrusori serie Plastex<br />
In quali applicazioni e settori finali, soprattutto,<br />
vengono utilizzate le vostre<br />
tecnologie?<br />
<strong>La</strong> tecnologia POD FLEX permette di rispondere<br />
alla crescente domanda del mercato di<br />
poter avere linee di estrusione altamente<br />
flessibili, capaci di estrudere sia materiali per<br />
la laminazione sia materiali per applicazioni<br />
barriera sia, infine, materiali biodegradabili.<br />
il percorso di crescita individuato e per il<br />
quale l’azienda si è già attivata.<br />
Come è andato finora il <strong>2019</strong> e quali sono<br />
le previsioni per lo scorcio finale dell’anno?<br />
Il primo semestre dell’anno si è concluso<br />
con risultati assolutamente soddisfacenti a<br />
riprova della bontà delle scelte fatte e del<br />
percorso intrapreso. Il ritmo al quale stiamo<br />
continuando ad acquisire nuove commesse,<br />
le efficienze in parte già recuperate e il<br />
grosso sforzo che ci ha portati in soli 7 mesi<br />
ad ottenere la certificazione ISO 9001:2015<br />
ci rendono ottimisti su una performance di<br />
fine anno in linea con le aspettative.<br />
Potrebbe elencare i tre principali fattori che<br />
hanno consentito l’importante crescita di<br />
Macchi negli ultimi anni?<br />
Competenza, motivazione e flessibilità sono<br />
certamente tra gli elementi che hanno maggiormente<br />
contribuito all’affermazione di<br />
Macchi Spa nel proprio mercato di riferimento.<br />
Non va tuttavia dimenticato l’importantissimo<br />
contributo ricevuto dai nostri<br />
clienti che, attraverso la loro fiducia e la loro<br />
lealtà, hanno fornito a tutti la consapevolezza<br />
delle reali potenzialità delle quali l’azienda<br />
dispone e un ulteriore stimolo a proseguire<br />
sulla strada intrapresa.<br />
<strong>La</strong> tecnologia POD a 5 strati continua a essere<br />
la vostra soluzione più rappresentativa? Quali<br />
sono i suoi risultati <strong>oggi</strong> sul mercato?<br />
Certamente sì: dalla sua prima comparsa<br />
sul mercato nel 2012 sino ad <strong>oggi</strong>, abbiamo<br />
Da quali aree del mondo state notando una<br />
maggiore vivacità della domanda e come<br />
siete organizzati per rispondervi?<br />
Macchi esporta circa l’85% dei propri impianti<br />
nel mondo. Un mondo che, per quanto<br />
ci riguarda, non ha paesi di serie A o di<br />
serie B. Ogni cliente e quindi ogni paese ha<br />
una sua dignità e una sua ragion d’essere e<br />
l’interesse/obiettivo di Macchi è quello di<br />
Dettaglio testa di estrusione<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 5
storia<br />
di copertina<br />
Dettaglio avvolgitore<br />
le loro più importanti novità. Anche quest’anno<br />
quindi, come sempre, Macchi porterà al K<br />
un impianto innovativo per il quale l’imperativo<br />
sarà la flessibilità. Le novità riguarderanno tutti<br />
gli ambiti dell’impianto: dalla parte meccanica<br />
a quella elettrica, per arrivare infine all’automazione<br />
che vede finalmente raggiunto il<br />
traguardo di un’integrazione totale di tutte le<br />
principali aree funzionali e di processo.<br />
Quali tecnologie esporrete? Ci saranno delle<br />
anteprime assolute?<br />
Per l’edizione <strong>2019</strong> della fiera K di Düsseldorf,<br />
Macchi presenterà una sette strati, tavola<br />
netta 2700 mm, della nuova serie POD<br />
FLEX. <strong>La</strong> nuova serie POD FLEX permette<br />
di effettuare cambi lavoro estremamente rapidi<br />
e al tempo stesso di ridurre al minimo<br />
gli scarti di produzione. Grazie all’introduzione<br />
di importanti sviluppi sia dal punto di<br />
vista tecnologico che dal punto di vista<br />
dell’automazione, la linea dimostrerà come<br />
risulti semplice il passaggio da produzioni<br />
ad elevata capacità (necessaria per film da<br />
laminazione) a produzioni di film tecnici,<br />
dove il controllo dei layers legati ai materiali<br />
barriera risulta fondamentale.<br />
Dettaglio estrusore, testa e bolla<br />
poter offrire sempre la miglior soluzione in<br />
relazione al contesto economico e sociale<br />
nel quale si trova a operare. Nel corso del<br />
primo semestre <strong>2019</strong> le vendite hanno registrato<br />
una leggera contrazione in area CEE<br />
mentre sono rimaste stabili e/o leggermente<br />
in crescita nelle aree Extra CEE.<br />
Siamo alla vigilia del K: quali obiettivi vi siete<br />
posti per questo cruciale appuntamento?<br />
Come sempre il K rappresenta la più importante<br />
vetrina mondiale per tutte le aziende<br />
che, come Macchi, desiderano promuovere<br />
Quali peculiarità ha questa fiera rispetto alle<br />
altre che frequentate nel mondo?<br />
È il K: per esperti del settore, non una lettera<br />
ma un’istituzione.<br />
Avete in programma investimenti in acquisizioni<br />
o nella costruzione/potenziamento di<br />
siti produttivi?<br />
Assolutamente sì. Siamo solo all’inizio del<br />
nostro percorso di ristrutturazione e crescita<br />
e certamente non potremo fare a meno di<br />
realizzare importanti investimenti; principalmente<br />
rivolti a un consistente aumento della<br />
capacità produttiva e all’internalizzazione di<br />
alcune competenze, fino ad ora sviluppate<br />
con il supporto di importanti partners ma<br />
che Macchi desidera far proprie per continuare<br />
la tradizione di azienda, unica nel settore,<br />
fortemente verticalizzata.<br />
Dettaglio bobina<br />
in avvolgimento<br />
Dettaglio<br />
bolla<br />
6 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
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Difficile restituire in questa pagina anche solo una parte di<br />
quello che rappresenti per noi e di ciò che ci hai insegnato<br />
in venti anni di lavoro e amicizia. È proprio da quest’ultima<br />
che siamo partiti, 10 anni fa, per questa avventura.<br />
Durante i nostri consueti viaggi di lavoro si rideva tanto,<br />
si scherzava, ma si parlava anche di progetti futuri, alcuni<br />
dei quali eravamo già riusciti a realizzare insieme: come la<br />
nuova sede in cui ci siamo trasferiti all’inizio di quest’anno,<br />
che tu purtroppo hai potuto vedere solo tre volte e dove,<br />
dietro la tua scrivania, c’è il poster di Copenaghen, il tuo<br />
spettacolo teatrale preferito, con Umberto Orsini.<br />
Interprogetti Editori andrà avanti, continuando a mettere<br />
in pratica i tuoi insegnamenti e realizzando i tanti progetti<br />
che avevamo pensato insieme a te per i prossimi anni.<br />
Non servono parole per ricordarti, chi ha avuto la fortuna<br />
di conoscerti sa che non basterebbe un copione<br />
per raccontare la bellezza della tua persona.<br />
Vogliamo salutarti come facevamo ogni sera.<br />
Ciao Franco.<br />
Simone, Marika, Alessandro<br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 9
arcoplex<br />
group<br />
“Un cambio di marcia<br />
per rilanciare l’Italia”<br />
Conversazione a tutto tondo<br />
con Giacomo Scanzi,<br />
che analizza alcuni temi<br />
attuali del settore materie<br />
plastiche: il rapporto<br />
con lo scenario economico<br />
globale; la necessità di<br />
chiarezza e pragmatismo<br />
sul tema ambientale;<br />
i limiti e le potenzialità<br />
del Sistema Italia.<br />
di Alessandro Bignami<br />
Giacomo Scanzi, Amministratore<br />
Delegato di Arcoplex Group<br />
Realtà di riferimento nel nostro paese<br />
per la distribuzione di resine<br />
termoplastiche e per la produzione<br />
di masterbatch, compound e polveri,<br />
Arcoplex Group vanta un punto di osservazione<br />
privilegiato sul settore e sugli sviluppi<br />
legati allo scenario politico ed economico.<br />
Per questo è stato utile<br />
approfondire alcuni temi di stringente attualità<br />
con Giacomo Scanzi, Amministratore<br />
Delegato del Gruppo.<br />
Giacomo Scanzi, risale a qualche settimana<br />
fa l’attacco agli impianti di Saudi<br />
Aramco, la compagnia petrolifera nazionale<br />
dell’Arabia Saudita, che ha causato un<br />
provvisorio ammanco nella produzione di<br />
greggio per il mercato internazionale. Che<br />
significato dà a questo evento? Può avere<br />
dei riflessi sul vostro settore?<br />
L’accaduto non ha avuto conseguenze<br />
sensibili sulle dinamiche del mercato e<br />
sull’approvvigionamento di petrolio. Ma dal<br />
punto di vista strategico, è un segnale evidente<br />
dei rischi verso cui è esposto il sistema,<br />
sia sotto l’aspetto energetico sia finanziario.<br />
Un sistema che si è dimostrato<br />
ancora una volta attaccabile in qualsiasi<br />
momento da eventi imprevisti e non controllabili.<br />
In realtà la distruzione di alcuni<br />
impianti di Saudi Aramco non ha intaccato<br />
le riserve di idrocarburi. <strong>La</strong> fibrillazione momentanea<br />
dei prezzi è dovuta più che altro<br />
alla speculazione finanziaria e all’effetto<br />
psicologico sui mercati. Penso che sia il<br />
momento, da parte di autorità e istituzioni<br />
internazionali, di studiare dei meccanismi<br />
per evitare che certi eventi siano strumentalizzati<br />
a fini speculativi, un po’ come<br />
quando in Borsa i titoli vengono sospesi<br />
10 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
arcoplex<br />
group<br />
per eccesso di ribasso. Quello che rimane<br />
di questa esperienza è la conferma del clima<br />
di incertezza, al di là dei danni reali che<br />
non sembrano preoccupanti. Un evento<br />
traumatico, comunque, di cui anche il settore<br />
delle materie plastiche, pur essendo<br />
solo una delle tante ramificazioni verso cui<br />
si riversa la produzione petrolifera, non<br />
aveva certo bisogno.<br />
E di cosa ha bisogno invece il settore, in un<br />
momento non facile come l’attuale, in cui<br />
le materie plastiche sono additate come<br />
una delle cause principali dell’impatto ambientale?<br />
L’industria delle materie plastiche deve<br />
chiarire al mondo qual è il suo vero ruolo;<br />
non deve lasciare che a raccontarlo siano<br />
soggetti da sempre estranei al comparto.<br />
Anche io sono convinto, ovviamente, che<br />
ognuno deve fare la sua parte per consegnare<br />
alle prossime generazioni un pianeta<br />
vivibile, sicuro e sostenibile. Ma non condivido<br />
il pensiero di chi concentra le proteste<br />
sull’uso della <strong>plastica</strong>, trascurando completamente<br />
i vantaggi e i progressi che essa ha<br />
portato nella nostra vita quotidiana. Non<br />
sarò mai dalla parte di chi demonizza o<br />
semplifica troppo. Occorrono buon senso e<br />
una prospettiva chiara che tenda davvero al<br />
bene comune, una prospettiva che finora è<br />
mancata. Chi ha potere e competenza, dalla<br />
politica all’industria, deve informare correttamente<br />
e agire di conseguenza. Sorrido<br />
quando vedo grandi marchi del largo consumo<br />
che, sull’onda verde di <strong>oggi</strong>, definiscono<br />
green gli imballaggi dei loro prodotti,<br />
senza che questi mostrino alcuna concreta<br />
differenza rispetto al passato. Si faccia anzitutto<br />
chiarezza, si calino nella realtà certi<br />
slogan o proclami, sono certo che questo<br />
aiuterebbe il settore.<br />
Arcoplex Group è a stretto contatto con i<br />
più importanti produttori di materie plastiche<br />
e gode quindi di un punto di osservazione<br />
rilevante sul mercato, come Lei<br />
stesso ci ricordava recentemente. Come<br />
si vede il 2020 da questo osservatorio<br />
speciale?<br />
Il settore è profondamente legato, come<br />
tanti altri, alle vicende politiche ed economiche<br />
globali. Per questo non potrà che<br />
subire, almeno nei primi sei mesi del prossimo<br />
anno, le tensioni commerciali dei<br />
dazi fra Usa ed Europa e gli effetti della<br />
politica economica protezionista del presidente<br />
Trump. Saranno mesi incerti, o comunque<br />
di assestamento, anche per l’Italia,<br />
che è ripartita da zero con un nuovo<br />
governo. Non credo molto alla volontà di<br />
alcuni paesi europei di fare fronte comune<br />
nei confronti delle altre potenze del mondo;<br />
soprattutto la Germania mi pare assorbita<br />
dalla necessità di un rilancio interno.<br />
L’Italia in questi anni ha mostrato<br />
purtroppo debolezza politica, tanto da<br />
perdere alcuni asset strategici e da dover<br />
fare a volte dei passi indietro, diversamente<br />
da altri alleati europei. Tuttavia abbiamo<br />
grandi capacità e le nostre aziende<br />
sanno trovare spesso le soluzioni, anche<br />
con inventiva, per superare le difficoltà.<br />
Per questo sono piuttosto ottimista sulla<br />
possibilità che l’anno prossimo si verificherà<br />
quel rilancio industriale che doveva<br />
esserci nel <strong>2019</strong> ma che ancora una volta<br />
è slittato. Non dobbiamo dimenticare che<br />
l’Italia fa qualità ed è estremamente rigorosa<br />
anche sul piano legislativo. Bisogna<br />
trovare il modo di trarre i vantaggi di questo<br />
rigore ma senza la degenerazione burocratica<br />
che finisce per sfiancare il saper<br />
fare italiano. Su questa urgenza mi batto<br />
da tempo. Se la politica ci ascolta, l’Italia<br />
potrà liberare pienamente il suo potenziale<br />
e cogliere grandi opportunità.<br />
Ero poco più che un bambino, ma ricordo<br />
benissimo la risposta di mio padre quando<br />
gli chiesi a cosa serve la politica: a<br />
fare grandi accordi, mi disse, e a prendere<br />
decisioni a lungo termine. Ecco, questo<br />
dovrebbero fare <strong>oggi</strong> amministratori e<br />
Arcoplex Group è un punto di riferimento nel nostro paese per la distribuzione<br />
di resine termoplastiche e per la produzione di masterbatch, compound e polveri<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 11
arcoplex<br />
group<br />
<strong>La</strong>boratorio Axtrolab<br />
politici, ma ho spesso l’impressione che<br />
vadano nella direzione opposta. Dobbiamo<br />
liberarci del problema dell’incertezza<br />
che grava sul sistema Italia. Basta con il<br />
rimandare le decisioni che contano, perché<br />
così si impedisce alle società di pianificare<br />
la propria attività e quindi di guardare<br />
al futuro. Le imprese italiane sono<br />
abituate ad affrontare momenti difficili,<br />
ma adesso bisogna cambiare marcia. E<br />
alla svelta.<br />
Tornando al tema dell’ambiente, qual è<br />
<strong>oggi</strong> la strategia di Arcoplex Group?<br />
Per noi la questione ambientale non nasce<br />
certo <strong>oggi</strong>. Basti solo ricordare che siamo<br />
stati i primi distributori, non solo in Italia ma<br />
addirittura nel mondo, delle bioplastiche<br />
compostabili di Basf, commercializzate<br />
con il marchio ecovio ® . <strong>La</strong> bio<strong>plastica</strong>, pur<br />
essendo solo una delle tante linee di prodotto<br />
che proponiamo al mercato, rappresenta<br />
una mission primaria del Gruppo.<br />
Sappiamo che è imparagonabile alle plastiche<br />
tradizionali, per caratteristiche e<br />
performance. Tuttavia la ricerca sta continuando<br />
a fare passi avanti e gli investimenti<br />
tecnologici che Basf sta programmando<br />
nel settore rivela chiaramente la crescente<br />
importanza che i biopolimeri stanno assumendo.<br />
È necessario che presto questi<br />
materiali siano applicabili con successo<br />
anche per manufatti diversi dal classico<br />
shopper. Bisognerà adeguare la tecnologia,<br />
che comunque non è tanto diversa da<br />
quella utilizzata per la trasformazione delle<br />
plastiche tradizionali, e fare in modo che i<br />
prezzi siano più accessibili ai consumatori,<br />
altrimenti si vanifica ogni sforzo. Credo che<br />
su questi argomenti serva un approccio<br />
molto pratico.<br />
In ogni caso la <strong>plastica</strong> sostenibile non è<br />
solo quella dei biopolimeri. Arcoplex ha<br />
sempre prodotto e/o distribuito materie<br />
plastiche di primissima qualità, con la consapevolezza<br />
che queste hanno tutte le caratteristiche<br />
per essere riciclate e diventare<br />
materie prime per altri manufatti.<br />
Sede di Arcoplex Group a Pontirolo Nuovo (BG)<br />
12 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
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attualità<br />
<strong>La</strong> <strong>plastica</strong> europea di<br />
fronte a molteplici sfide<br />
K <strong>2019</strong> arriva in una fase complessa<br />
tra il tira e molla per la Brexit,<br />
le difficoltà dell’export internazionale<br />
e una crescente legislazione<br />
anti-<strong>plastica</strong>. Mentre associazioni<br />
e imprese del settore ricordano<br />
i vantaggi delle materie plastiche<br />
e gli sforzi in atto per promuovere<br />
la circolarità della filiera.<br />
Photo Messe Düsseldorf/ctillmann<br />
In attesa di K <strong>2019</strong>, l’industria della <strong>plastica</strong><br />
europea è chiamata ad affrontare<br />
sfide su diversi fronti. Nel complesso<br />
l’economia va avanti alla meno peggio; l’uscita<br />
rimandata del Regno Unito dall’Unione<br />
Europea è motivo d’inquietudine; i principali<br />
mercati tradizionali di esportazione<br />
stanno traballando; l’atteggiamento sempre<br />
più severo dei consumatori nei confronti<br />
degli imballaggi in <strong>plastica</strong> stanno<br />
inducendo i legislatori a compiere mosse<br />
affrettate – alcuni dicono inopportune – nel<br />
definire la via verso l’economia circolare.<br />
L’economia tedesca, tradizionalmente locomotiva<br />
dell’Europa, si trova in una situazione<br />
di tensione con un calo sia delle<br />
esportazioni da che delle importazioni verso<br />
il Paese negli ultimi mesi. Da un sondaggio<br />
dei dirigenti del settore emerge<br />
che l’attività industriale è scesa al di sotto<br />
delle già deboli attese di marzo. Gli analisti<br />
della società di consulenza IHS Markit<br />
hanno concluso che il settore manifatturiero<br />
tedesco attraversa “indubbiamente una<br />
profonda recessione.” <strong>La</strong> Germania non è<br />
sola. In Italia, ad esempio, la disoccupazione<br />
ha iniziato di nuovo a salire. In effetti,<br />
l’indice medio dei manager responsabili<br />
degli acquisti delle imprese manifatturiere<br />
(PMI) dell’Eurozona (i 19 Paesi che utilizzano<br />
l’euro) è sceso sotto la soglia dei 50<br />
punti (neutrale). Dei quattro Paesi più grandi,<br />
solo la Spagna è in territorio positivo.<br />
Alcuni analisti si aspettano un aumento del<br />
PIL nella zona euro quest’anno, tuttavia la<br />
cifra sarà esigua. E oltremanica, l’industria<br />
manifatturiera del Regno Unito a marzo è<br />
cresciuta più che in un intero anno – questo<br />
soprattutto perché le industrie hanno<br />
accumulato beni in previsione della Brexit.<br />
“Riteniamo che ad <strong>oggi</strong> il dibattito politico e<br />
pubblico stia andando nella direzione sbagliata,”<br />
sostiene Oliver Möllenstädt, direttore<br />
esecutivo di GKV, l’associazione tedesca<br />
delle industrie di produzione di materie plastiche<br />
(GKV). “<strong>La</strong> Commissione Europea e i<br />
governi nazionali stanno cercando di rispondere<br />
alle preoccupazioni dei consu-<br />
14 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
attualità<br />
matori con gesti simbolici, quali restrizioni<br />
nell’uso di articoli in <strong>plastica</strong> usa e getta<br />
(SUP) e buste. È possibile che questa strategia<br />
calmi il dibattito pubblico nel breve<br />
termine e dia l’impressione di un’intensa attività,<br />
tuttavia non è efficace nell’interesse<br />
dell’ambiente e della sostenibilità”.<br />
L’industria della <strong>plastica</strong> in Europa “è giunta<br />
alla resa dei conti”, afferma Martin Wiesweg,<br />
direttore del settore chimico (PS, EPS e<br />
PET) presso IHS Markit. “Il settore ha vissuto<br />
anni di crescita moderata ma costante,<br />
con elevati utili e contributi eccezionali in<br />
termini di innovazione dei prodotti e dei<br />
processi, creazione di posti di lavoro e valore<br />
aggiunto in termini di funzionalità, comodità<br />
ed estetica per la vita delle persone.<br />
Tuttavia, sta perdendo sempre più consenso<br />
sociale e reputazione. “Al centro di questo<br />
dissenso c’è l’enorme problema dei rifiuti<br />
di <strong>plastica</strong>. Con crescente intensità e<br />
rapidità i consumatori e le autorità in Europa<br />
si stanno coalizzando contro la <strong>plastica</strong><br />
adottando misure severe per ridurne l’uso<br />
e implementare in modo rigido una gerarchia<br />
dei rifiuti”, continua Wiesweg.<br />
<strong>La</strong> direttiva ridurrà<br />
la <strong>plastica</strong> usa e getta<br />
Il Parlamento europeo ha approvato a marzo<br />
la direttiva sulla <strong>plastica</strong> monouso. Probabilmente<br />
sarà implementata nell’ambito<br />
degli stati membri entro il 2021. Le norme<br />
riguardano i dieci articoli che si trovano più<br />
frequentemente sulle spiagge europee. Le<br />
misure includono il divieto su prodotti usa e<br />
getta in <strong>plastica</strong> per i quali esistono delle<br />
alternative sul mercato – bastoncini cotonati,<br />
posate, piatti, cannucce e miscelatori<br />
per bevande nonché bicchieri, contenitori<br />
per alimenti e bevande realizzati in polistirene<br />
e su tutti i prodotti realizzati in <strong>plastica</strong><br />
oxodegradabile, oltre ai bastoncini per palloncini.<br />
<strong>La</strong> direttiva prevede anche l’obiettivo<br />
di raggiungere il 90% nella raccolta separata<br />
delle bottiglie di <strong>plastica</strong> entro il<br />
2029 (77% entro il 2025) e l’introduzione di<br />
requisiti di progettazione per collegare i<br />
tappi alle bottiglie, nonché l’obiettivo di incorporare<br />
il 25% di <strong>plastica</strong> riciclata nelle<br />
bottiglie in PET entro il 2025 e il 30% in tutte<br />
le bottiglie di <strong>plastica</strong> entro il 2030.<br />
PlasticsEurope, l’associazione di categoria<br />
dei produttori di materie plastiche in Europa,<br />
dichiara di accogliere con favore l’approvazione<br />
della direttiva e valuta positivamente<br />
il riconoscimento che “la lotta contro<br />
i rifiuti è una responsabilità condivisa tra<br />
autorità competenti, produttori e consumatori”.<br />
Ha auspicato che vengano fornite al<br />
più presto linee guida su definizioni e categorie,<br />
per evitare il rischio di interpretazioni<br />
diverse da parte dei vari Paesi membri. <strong>La</strong><br />
Direttiva fa seguito alla “Strategia europea<br />
sulla <strong>plastica</strong> in un’economia circolare”,<br />
pubblicata dalla Commissione europea<br />
all’inizio del 2018. Questa contiene piani<br />
per ridurre i rifiuti, mettere fine alla dispersione<br />
dei rifiuti nei mari e rendere il riciclaggio<br />
della <strong>plastica</strong> più proficuo per le<br />
aziende nell’Unione Europea. Entro il 2030<br />
tutti gli imballaggi in <strong>plastica</strong> sul mercato<br />
dell’UE dovranno essere riciclabili.<br />
Presso l’EuPC, la federazione dei trasformatori<br />
europei di materie plastiche con<br />
sede a Bruxelles, il direttore Alexandre<br />
Dangis condanna i recenti provvedimenti<br />
legislativi volti a ridurre la <strong>plastica</strong>. “Troppo<br />
spesso vengono trascurati i vantaggi delle<br />
materie plastiche”, afferma. “Esse aiutano<br />
a combattere i cambiamenti climatici consentendo<br />
un risparmio nelle emissioni di<br />
CO 2<br />
in tutti gli aspetti della nostra vita: prevenzione<br />
degli sprechi alimentari, alleggerimento,<br />
isolamento e molto altro. L’industria<br />
della <strong>plastica</strong> è impegnata e sta<br />
lavorando duro a favore del miglioramento<br />
della sua circolarità. Numerose associazioni<br />
e aziende si sono impegnate ad aumentare<br />
il riciclaggio di rifiuti di <strong>plastica</strong> e l’utilizzo<br />
di polimeri riciclati”, sottolinea.<br />
Al fine di monitorare e registrare gli sforzi<br />
compiuti dall’industria per raggiungere l’obiettivo<br />
stabilito dall’UE, che prevede il riutilizzo<br />
di 10 milioni di tonnellate di polimeri<br />
riciclati annualmente tra il 2025 e il 2030,<br />
l’EuPC ha appena creato la piattaforma di<br />
monitoraggio online MORE (MOnitoring<br />
Recyclates for Europe). “MORE diventerà<br />
il singolo strumento online unificato per<br />
monitorare l’utilizzo di polimeri riciclati nei<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 15
attualità<br />
Photo Messe Düsseldorf/ctillmann<br />
manufatti da parte dei trasformatori di <strong>plastica</strong><br />
in Europa”, afferma Dangis. “Consentirà<br />
all’industria di dimostrare gli sforzi<br />
intrapresi e di riferire dati consolidati<br />
sull’uso di materiale rigenerato in tutta<br />
l’UE”. <strong>La</strong> qualità dei materiali riciclati dovrà<br />
essere migliorata per raggiungere gli<br />
ambiziosi traguardi dell’UE. Gli studi svolti<br />
dall’EuPC nel 2017 e nel 2018 mostrano<br />
che i trasformatori di <strong>plastica</strong> hanno attualmente<br />
difficoltà a reperire forniture adeguate<br />
di polimeri riciclati.<br />
Già tre anni fa – a dire il vero durante la K<br />
2016 – l’EuPC, PlasticsEurope e Plastics<br />
Recyclers Europe lanciarono la piattaforma<br />
PCEP, Polyolefin Circular Economy Platform.<br />
Il segretario generale Venetia Spencer<br />
la descrive come un forum per la<br />
collaborazione e l’azione, che raggruppa<br />
tutti i soggetti attivi nel settore delle poliolefine<br />
al fine di trasformare la nostra industria<br />
e promuovere l’economia circolare. “L’adesione<br />
è aperta all’intera catena del valore,<br />
produttori, trasformatori, riciclatori, proprietari<br />
di marchi, rivenditori, società di gestione<br />
dei rifiuti e tutti i restanti attori che<br />
inteagiscono ad ogni livello del ciclo dei<br />
materiali”, afferma. <strong>La</strong> PCEP si è impegnata<br />
ad aumentare di un milione di tonnellate<br />
il volume di poliolefine riciclate contenute<br />
nei prodotti in Europa. Si tratta dell’impegno<br />
più importante sui polimeri preso nel<br />
quadro della campagna promossa sulla<br />
<strong>plastica</strong> dall’Unione Europea, che punta<br />
ad aumentare a 10 milioni di tonnellate l’utilizzo<br />
di materiali riciclati nei prodotti in Europa<br />
nel 2025 attraverso iniziative volontarie<br />
nel settore. “Ci impegniamo anche a<br />
riutilizzare o riciclare entro il 2030 il 60%<br />
degli imballaggi in materiali poliolefinici<br />
raccolti e a riprogettare oltre il 75% degli<br />
imballaggi in poliolefine per favorirne il riciclo”,<br />
afferma Spencer.<br />
Il riciclo chimico<br />
<strong>La</strong> crescente importanza del riciclo chimico<br />
si riflette anche nella costituzione, nel gennaio<br />
scorso, di una nuova associazione, la<br />
Chemical Recycling Europe, volta a promuovere<br />
e implementare soluzioni nuove e innovative.<br />
“Il rapido sviluppo delle tecnologie di<br />
riciclo chimico, in grado di fornire una soluzione<br />
per il riciclo di rifiuti di <strong>plastica</strong> difficili<br />
da riciclare, sta superando le normative e le<br />
politiche correlate”, sostiene il CRE.<br />
A dicembre, Sabic, un importante fornitore di<br />
materiale, ha siglato un memorandum d’intesa<br />
(MoU) con la società britannica Plastic<br />
Energy, pioniere nel riciclo chimico della <strong>plastica</strong>,<br />
per la fornitura di materia prima volta a<br />
favorire l’attività petrolchimica di Sabic in Europa.<br />
Le due società hanno intenzione di costruire<br />
un impianto commerciale in Olanda<br />
per raffinare e migliorare una materia prima<br />
brevettata da Plastic Energy e denominata<br />
Tacoil, che sarà prodotta mediante riciclaggio<br />
di rifiuti di <strong>plastica</strong> misti di bassa qualità<br />
altrimenti destinati all’incenerimento o a discarica.<br />
L’impianto dovrebbe iniziare la produzione<br />
commerciale nel 2021.<br />
Le bioplastiche<br />
Le bioplastiche in che misura contribuiranno<br />
all’economia circolare? L’Europa si sta rivelando<br />
un importante centro per la produzione<br />
di questi materiali. Gli ultimi dati sul mercato<br />
forniti dalla European Bioplastics (in<br />
cooperazione con il Nova-Institute) rivelano<br />
che circa il 20% della capacità produttiva<br />
globale delle bioplastiche, che ha raggiunto<br />
2,11 milioni di tonnellate nel 2018, è collocata<br />
in Europa. Tale cifra è destinata a crescere<br />
al 27 % entro il 2023, grazie anche alle politiche<br />
adottate in diversi Paesi membri dell’UE,<br />
in particolare in Italia e Francia.<br />
Non a caso l’EUBP afferma di app<strong>oggi</strong>are<br />
pienamente la transizione in Europa da un’economia<br />
lineare a un’economia circolare<br />
‘senza perdite’ e bio-based. “Tuttavia, norme<br />
specifiche, quali la direttiva sugli articoli monouso<br />
in <strong>plastica</strong>, non riconoscono il potenziale<br />
della <strong>plastica</strong> compostabile certificata<br />
come biodegradabile nei casi in cui è richiesto<br />
il rispetto della normativa europea in materia<br />
di igiene e contatto con gli alimenti, ma<br />
non è possibile utilizzare opzioni multi-uso”,<br />
afferma. “Soprattutto da quando l’incremento<br />
del riciclaggio dell’organico è diventato un<br />
pilastro importante dell’economia circolare<br />
dell’UE”.<br />
L’effetto Brexit<br />
Il Regno Unito lascerà mai l’Unione Europea?<br />
Nel momento in cui scriviamo la risposta<br />
sembra essere un sì, ma rimangono<br />
dubbi sulle tempistiche e le modalità esatte<br />
con cui l’uscita avverrà. In base al piano originale,<br />
il Regno Unito sarebbe già dovuto<br />
uscire (il 29 marzo di quest’anno), ma il parlamento<br />
britannico è riuscito solo a decidere<br />
che tipo di “accordo di divorzio” non desidera<br />
ottenere dall’UE. L’incertezza sta<br />
facendo impazzire molte persone. L’ultima<br />
scadenza è fissata al 31 ottobre.<br />
Nessuno sa quali saranno le conseguenze<br />
per l’industria della <strong>plastica</strong>, ma molte<br />
aziende con stabilimenti produttivi nel Regno<br />
Unito e/o che attuano scambi con il Regno<br />
Unito si stanno preparando al peggio,<br />
mentre sperano nel meglio. Gli aspetti che<br />
stanno considerando sono un possibile fabbisogno<br />
di maggiori scorte di magazzino, il<br />
rischio di ritardi alla frontiera, nuovi sistemi<br />
doganali e codici di processo. Ciò comprende<br />
anche l’obbligo di adempiere a<br />
qualsiasi nuova legislazione britannica – ad<br />
esempio un equivalente britannico ai regolamenti<br />
Reach dell’UE.<br />
Nonostante tutto questo, Philip <strong>La</strong>w, direttore<br />
generale della Federazione britannica<br />
della Plastica, ad aprile affermava di essere<br />
“molto ottimista” riguardo alle prospettive a<br />
lungo temine dell’industria della <strong>plastica</strong> nel<br />
Regno Unito.<br />
C<br />
M<br />
Y<br />
CM<br />
MY<br />
CY<br />
CMY<br />
K<br />
16 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
attualità<br />
Oliver Frey amministratore delegato di Ensinger<br />
I tre amministratori delegati Ensinger: da sinistra, Klaus Ensinger,<br />
Roland Reber e Oliver Frey<br />
L’azienda specializzata nella produzione e lavorazione dei<br />
materiali plastici, Ensinger (Nufringen, Germania), ha rafforzato<br />
il team della propria direzione generale.<br />
Oltre agli amministratori delegati di lungo corso, Klaus Ensinger<br />
e Roland Reber, dal 1 luglio <strong>2019</strong> Ensinger GmbH e<br />
l’intero gruppo Ensinger hanno un nuovo amministratore<br />
delegato: Oliver Frey. Manager della Divisione Compounds,<br />
Frey continuerà a svolgere tale mansione affiancando la nuova<br />
attività di amministratore delegato.<br />
“Oliver Frey ha ottenuto molti riconoscimenti per il suo<br />
lavoro sia dai dipendenti che dalla direzione”, ha dichiarato<br />
Klaus Ensinger. “Siamo perciò molto felici che abbia accettato<br />
di assumersi ulteriori incarichi in veste di amministratore<br />
delegato”.<br />
<strong>La</strong>ureato in Chimica, prima di entrare in Ensinger nel 2012,<br />
Oliver Frey ha lavorato in diversi settori e filiali del gruppo<br />
tecnologico 3M con funzioni esecutive nei settori ricerca e<br />
sviluppo, business development e marketing. È stato anche<br />
responsabile dell’area tecnico-applicativa presso il produttore<br />
di materie plastiche fluorurate Dyneon.<br />
Direttiva monouso: pro e contro<br />
Il convegno “Direttiva Single-use<br />
Plastics: pro e contro” si è tenuto nel<br />
corso del ciclo di convegni Percorsi<br />
Sostenibili, organizzati da Nonsoloambiente.it<br />
e NSA srl, in collaborazione<br />
con Banco BPM. Strutturato in due<br />
panel tecnici e una tavola rotonda,<br />
l’incontro ha illustrato la nuova Direttiva<br />
<strong>2019</strong>/904, meglio conosciuta<br />
come Direttiva SUP, pubblicata sulla<br />
Gazzetta Ufficiale il 12 giugno <strong>2019</strong>.<br />
“Ancora una volta con i nostri format<br />
abbiamo voluto promuovere un momento<br />
di confronto e discussione apolitico<br />
e apartitico su un tema come quello<br />
della <strong>plastica</strong> monouso, di grande attualità,<br />
ma normato solo parzialmente”, ha<br />
dichiarato Maria Grazia Persico, direttore<br />
editoriale di Nonsoloambiente.it.<br />
“L’importanza della Direttiva risiede innanzitutto<br />
nella ricaduta sulla porzione<br />
di mercato che coinvolge direttamente il<br />
consumatore”.<br />
Ed è proprio il consumatore al centro<br />
dell’osservatorio “Gli italiani e la<br />
raccolta differenziata” condotto da Fabrizio<br />
Masia, direttore generale & partner<br />
di EMG Acqua, su un campione di<br />
2.000 interviste, per valutare il grado<br />
di conoscenza e sensibilità sul tema<br />
della raccolta differenziata con focus<br />
sulla <strong>plastica</strong>. Il 96,4% degli italiani<br />
dichiara che nel proprio Comune viene<br />
effettuata la raccolta differenziata;<br />
tuttavia, vengono messe in luce le criticità<br />
che non permettono di separare<br />
correttamente i rifiuti. Il 31,6% delle<br />
persone coinvolte nell’indagine ha difficoltà<br />
con lo smistamento, soprattutto<br />
per oggetti elettrici e in acciaio, oltre<br />
a non riuscire a riconoscere e a<br />
separare i vari materiali. <strong>La</strong> promozione<br />
di questa pratica dovrebbe – secondo<br />
il 37,5% degli intervistati – essere<br />
affidata alle istituzioni nazionali.<br />
“Il quadro della situazione generale<br />
è per certi versi preoccupante,<br />
ne emerge un’Italia in difficoltà nella<br />
gestione dei rifiuti, che ha poca conoscenza<br />
sulla pratica della differenziata”,<br />
dichiara Fabrizio Masia. “È necessario<br />
portare avanti un percorso di<br />
formazione che va migliorato costantemente<br />
a tutti i livelli, incentivando<br />
una buona recettività nei cittadini; non<br />
da ultimo, è emerso come sia poco<br />
conosciuto il simbolo del riciclo degli<br />
imballaggi in <strong>plastica</strong>, solo il 36,6%<br />
ha individuato quello corretto”.<br />
Presenti le principali associazioni di<br />
categoria del settore che, nonostante<br />
le differenti posizioni in base al comparto<br />
di riferimento, ritrovano una sinergia<br />
nel dichiarare quanto siano<br />
necessari progetti e idee efficaci per<br />
incrementare gli investimenti, di medio-lungo<br />
periodo, utili a rendere la<br />
filiera realmente innovativa e sostenibile.<br />
Tali finanziamenti, nazionali, internazionali,<br />
e da bandi europei, si rivelano<br />
utili al fine di favorire e<br />
velocizzare la transizione delle aziende<br />
verso un modello operativo a basso<br />
impatto ambientale. È evidente,<br />
infine, come sempre più aziende, a<br />
seguito della Direttiva, stiano cercando<br />
di convertire la propria produzione<br />
eliminando alcuni materiali e sostituendone<br />
altri con prodotti maggiormente<br />
riciclabili in un’ottica di economia<br />
circolare.<br />
18 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
attualità<br />
Schunk investe negli stabilimenti produttivi<br />
Con il suo programma di investimenti,<br />
Schunk si prepara a spendere circa 85 milioni<br />
di euro che verranno stanziati per le sedi di<br />
Brackenheim-Hausen, Mengen, St. Georgen<br />
e Morrisville (USA) entro la metà del 2020,<br />
con lo scopo di adibire circa 42.000 metri<br />
quadrati di nuovi spazi produttivi ed uffici<br />
amministrativi.<br />
Oltre all’espansione dell’area di produzione,<br />
Schunk Intec USA ha creato un nuovo edificio<br />
amministrativo e un nuovo centro clienti in cui<br />
gli utenti possono fare esperienza dei componenti<br />
aziendali e ottenere know-how aggiuntivo<br />
attraverso forum e laboratori sulla tecnologia.<br />
Con il motto “One team – One Family – One<br />
future”, l’edificio di circa 4.000 metri quadrati<br />
è stato inaugurato ad inizio maggio con una<br />
cerimonia ufficiale. Per l’impianto statunitense<br />
Shunk ha investito un totale di quasi 10 milioni<br />
di euro nell’ampliamento del sito.<br />
In aggiunta a questi, altri 40 milioni di euro<br />
saranno investiti nel Competence Center per i<br />
sistemi di presa di Brackenheim-Hausen, ad<br />
appena cinque chilometri di distanza dal quartier<br />
generale di <strong>La</strong>uffen sul Neckar. Questo<br />
ampliamento copre un’area di 22.000 metri<br />
quadrati, che raddoppiano la superficie dell’area<br />
di produzione già esistente. <strong>La</strong> ditta sta<br />
investendo altri 30 milioni di euro nel centro di<br />
competenza per mandrini autocentranti e serraggio<br />
stazionario a Mengen, nel distretto di<br />
Sigmaringen. Qui verranno aggiunti 12.000<br />
metri quadrati dedicati a produzione, ricerca e<br />
sviluppo. Inoltre, 5 milioni di euro sono stati<br />
investiti nella sede di St. Georgen, nella Foresta<br />
nera, dove l’area produttiva è stata raddoppiata<br />
con un aumento di 4.200 metri quadrati.<br />
“Nei prossimi anni questo impegno del<br />
totale di 85 milioni di euro, rappresenta le<br />
basi per il futuro della società”, dichiara il<br />
CEO Henrik A. Schunk, “assisteremo al<br />
boom dell’automazione e della digitalizzazione<br />
in tutto il mondo, e potremo gestirlo<br />
solo con le giuste capacità”.<br />
Schunk ha recentemente annunciato la sua<br />
collaborazione con AnotherBrain, uno dei<br />
principali esperti mondiali di intelligenza artificiale.<br />
Il parco clienti comprende i produttori<br />
nei settori della meccanica, della robotica,<br />
dell’automazione e dell’assemblaggio e della<br />
manipolazione, nonché tutti i più rinomati<br />
marchi dell’automotive e dei loro fornitori. <strong>La</strong><br />
società gestisce 34 filiali commerciale e 9 impianti<br />
di produzione in tutto il mondo.<br />
YOU CAN’T<br />
MAKE MY CITY<br />
A BRIGHTER PLACE.<br />
WHY NOT?<br />
#MyFutureCity #PushingBoundaries<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 19
attualità<br />
<strong>La</strong>nxess commissiona due linee<br />
per la produzione di Tepex<br />
<strong>La</strong> società Bond-<strong>La</strong>minates GmbH controllata interamente da<br />
<strong>La</strong>nxess, azienda che produce specialità chimiche, ha commissionato<br />
due nuove linee di produzione per i compositi termoplastici<br />
Tepex a fibra continua nel suo stabilimento di Brilon in Germania.<br />
“Abbiamo aumentato la nostra capacità di produzione di Tepex del<br />
50% circa”, ha dichiarato Christian Obermann, amministratore delegato<br />
di Bond-<strong>La</strong>minates, “e così facendo, stiamo rispondendo alla<br />
forte domanda nella produzione di massa di componenti molto resistenti<br />
allo stress per veicoli leggeri ed elettronica di consumo”.<br />
Le linee di produzione passano da sei a otto e per accoglierle è<br />
stata costruita una struttura di 1.500 metri quadrati. L’investimento<br />
totale ha raggiunto diversi milioni di euro e comprendeva anche tre<br />
macchine da taglio, tra cui una nuova macchina per il taglio a getto<br />
d’acqua a quattro teste per il taglio di componenti prefabbricati.<br />
Tepex sta diventando sempre più popolare nell’industria automobilistica<br />
per la produzione su larga scala di componenti strutturali<br />
leggeri come supporti frontali e paraurti, pedali dei freni e<br />
componenti di rivestimento sottoscocca. Recentemente, sono<br />
stati realizzati con un processo di stampaggio ibrido, utilizzando<br />
la dinalite Tepex a base di poliammide-6, i gusci dei sedili singoli<br />
posteriori di un modello dell’Audi A8, regolabili elettricamente.<br />
Questi gusci pesano circa il 45% meno di una versione simile in<br />
metallo.<br />
Secondo <strong>La</strong>nxess il Tepex ha il potenziale per essere utilizzato<br />
per produrre schienali e braccioli, ma anche gusci per sedute innovative<br />
per auto a guida autonoma o per sedili confortevoli per<br />
bus navetta, VIP e familiari. I veicoli elettrici offrono un altro potenziale<br />
interessante per il Tepex. “Lo spettro delle applicazioni<br />
spazia dai supporti per frontends, porte e paraurti, incavi del vano<br />
bagagli, all<strong>oggi</strong>amenti e supporti per moduli elettrici ed elettronici<br />
fino ai componenti strutturali nella sezione greenhouse e alle finiture<br />
strutturali nell’area del sottoscocca per proteggere la batteria”,<br />
ha dichiarato Henrik Plaggenborg, responsabile di Tepex Automotive<br />
presso <strong>La</strong>nxess.<br />
Covestro partecipa alla<br />
Circular Plastics Alliance<br />
Insieme a numerose altre organizzazioni e aziende, anche<br />
Covestro vuole promuovere il riciclaggio delle materie plastiche<br />
in Europa. A tal fine, venerdì scorso a Bruxelles, circa<br />
100 partner hanno firmato l’atto costitutivo della Circular Plastics<br />
Alliance. L’alleanza, creata dalla Commissione Europea,<br />
copre tutti i settori della catena del valore, compresi i produttori<br />
e i trasformatori di materie plastiche, la grande distribuzione<br />
e le imprese di smaltimento e riciclaggio. L’obiettivo<br />
principale dell’alleanza è di contribuire a garantire che, entro<br />
il 2025, dieci milioni di tonnellate di <strong>plastica</strong> riciclata saranno<br />
utilizzate ogni anno nell’Unione Europea, in linea con la strategia<br />
della Commissione Europea sulle materie plastiche.<br />
Alla cerimonia i partecipanti erano più di 350, tra cui Frans<br />
Timmermans in qualità di primo vicepresidente della Commissione<br />
europea e Elżbieta Bieńkowska, commissario responsabile,<br />
tra l’altro, del mercato unico e dell’industria.<br />
“Le materie plastiche di alta qualità sono indispensabili<br />
nella nostra epoca per le energie rinnovabili, ad esempio<br />
nell’elettronica e nella tecnologia medica, per i trasporti e<br />
l’edilizia. Dopo il loro utilizzo, devono essere riciclate nel<br />
senso di riciclaggio a circuito chiuso e devono quindi essere<br />
destinate a nuovi impieghi”, ha dichiarato Markus Steilemann,<br />
CEO di Covestro. “<strong>La</strong> trasformazione da sistemi lineari<br />
a sistemi circolari, tuttavia, può essere realizzata solo<br />
con il sostegno di molti partner di settori diversi. <strong>La</strong> fondazione<br />
della Circular Plastics Alliance è un passo importante<br />
in questa direzione. L’Europa può dare un forte slancio a<br />
tutto il mondo”.<br />
In qualità di produttore di materiali, Covestro vuole aiutare<br />
la nuova alleanza a progettare le materie plastiche fin dall’inizio,<br />
in modo da renderle facilmente riciclabili; oltre a contribuire<br />
per promuovere lo sviluppo del riciclaggio chimico,<br />
cioè la conversione della <strong>plastica</strong> usata nelle sue molecole.<br />
Covestro è già membro attivo dell’Alliance to End Plastic Waste,<br />
una rete mondiale di aziende dedicata alla riduzione dei<br />
rifiuti in ambiente acquatico, dall’inizio del <strong>2019</strong>. L’iniziativa<br />
comprende quasi 40 aziende dei settori della chimica, della<br />
<strong>plastica</strong>, dei beni di consumo e della gestione dei rifiuti.<br />
20 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
attualità<br />
Una voce in difesa della <strong>plastica</strong><br />
Kim Ragaert<br />
Difendere la <strong>plastica</strong>, di questi<br />
tempi, non è di moda, ogni tanto<br />
però, una voce si alza in difesa di<br />
questo materiale. Questa volta<br />
accade in Belgio dove la professoressa<br />
Kim Ragaert del Centre<br />
for Polymer and Material Technologies<br />
dell’Università Ghent<br />
(Belgio) è intervenuta in un incontro<br />
con un discorso in favore<br />
della <strong>plastica</strong>. E lo fa usando dati<br />
scientifici in favore delle sue argomentazioni.<br />
Anzitutto sottolinea come la<br />
<strong>plastica</strong> non sia l’unico materiale<br />
che non si degrada e che, dato il<br />
suo grande valore non deve essere<br />
bandita, ma valorizzata e<br />
usata al meglio.<br />
Comincia poi a rispondere, cifre<br />
alla mano, alle principali obiezioni<br />
mosse alla <strong>plastica</strong>. Anzitutto<br />
quella sull’inutilità di molti<br />
packaging, soprattutto nell’ambito<br />
alimentare. L’esperta sottolinea<br />
il grande utilizzo di risorse e<br />
l’emissione di anidride carbonica<br />
connessa alla produzione degli<br />
alimenti. Usare il packaging allunga<br />
la loro conservabilità, riduce<br />
lo spreco dei cibi e di tutte le<br />
risorse servite per produrli.<br />
Passa poi al confronto con altri<br />
materiali considerati più sostenibili<br />
per l’ambiente dal grande<br />
pubblico: il vetro e la carta.<br />
Per quanto riguarda il vetro,<br />
spiega come richieda molta più<br />
energia della <strong>plastica</strong> a livello<br />
produttivo. Il riutilizzo richiede<br />
massiccio uso di acqua e soluzioni<br />
di lavaggio; il riciclo è un<br />
processo molto oneroso energeticamente.<br />
Il trasporto, a causa<br />
del maggiore peso del vetro, è<br />
molto meno vantaggioso.<br />
Per quanto riguarda la carta, il<br />
confronto è fatto sui sacchetti<br />
usa e getta. <strong>La</strong> quantità di materiale<br />
che serve a produrne uno in<br />
<strong>plastica</strong> (che comunque può essere<br />
riutilizzato) è talmente inferiore<br />
che un sacchetto di carta<br />
dovrebbe essere usato quattro<br />
volte perché il bilancio energetico<br />
e materiale torni.<br />
Insomma, la Ragaert sostiene<br />
che se eliminassimo completamente<br />
la <strong>plastica</strong> andremmo incontro<br />
a consumi maggiori di<br />
materiali, acqua, energia e a più<br />
ingenti emissioni di anidride<br />
carbonica.<br />
L’unica colpa della <strong>plastica</strong>,<br />
secondo la professoressa Ragaert,<br />
è quella di rendere visibile i<br />
rifiuti. Il resto è colpa di chi, invece<br />
di raccoglierla e riciclarla<br />
adeguatamente, la abbandona.<br />
Il suggerimento della professoressa<br />
è quindi di usare la <strong>plastica</strong><br />
con consapevolezza, evitando<br />
quelle più difficili da riciclare<br />
(come i flaconi colorati per i detersivi)<br />
e gestendola correttamente<br />
dopo l’uso. AIPE Associazione<br />
Italiana Polistirene Espanso<br />
sostiene questa visione.<br />
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<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong> <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 21
attualità<br />
Progettazione BIM: PVC Forum Italia è un Best Partner<br />
Durante il “One Team User Meeting - Soluzioni<br />
BIM”, incontro organizzato da One Team<br />
e incentrato sulla metodologia di progettazione<br />
Building Information Modelling, il PVC Forum<br />
Italia è stato ufficialmente riconosciuto<br />
come uno dei Best Partner 2018 di “Let it BIM”.<br />
Il Building Information Modeling (BIM) è una metodologia<br />
di progettazione innovativa basata su un<br />
modello digitale “intelligente” che integra e rende<br />
disponibili tutte le informazioni necessarie per creare<br />
e gestire un progetto in modo più efficace rispetto<br />
alle tradizionali tecniche CAD. Il BIM consente di costruire virtualmente<br />
l’opera progettuale in un unico modello tridimensionale da cui<br />
accedere a tutta la documentazione con cui si gestiscono le fasi temporali<br />
di costruzione (4D) e si verificano in tempo reale i costi di realizzazione<br />
(5D). Il modello gestisce l’intero ciclo di vita dell’opera progettuale<br />
e rende possibile un’immediata condivisione delle<br />
informazioni tra tutti i professionisti coinvolti: architetti, ingegneri,<br />
imprese di costruzione, impiantisti, ecc.<br />
Già dal 2017, nei suoi incontri di formazione, il PVC Forum si è avvicinato<br />
a questa nuova metodologia di progettazione adatta alle diverse<br />
applicazioni del principale settore applicativo del PVC, l’edilizia<br />
e costruzioni. Un interesse che ha portato l’associazione ad<br />
entrare in contatto con One Team, società di consulenza<br />
e fornitura di soluzioni informatiche che sta ricoprendo<br />
un ruolo importante nell’introduzione e<br />
nella diffusione del BIM in Italia. One Team è<br />
socio fondatore di AssoBIM, la prima associazione<br />
italiana dedicata al BIM e membro di<br />
building Smart Italia, associazione finalizzata<br />
a creare standard BIM aperti e internazionali.<br />
Per facilitare la promozione del Building Information<br />
Modeling, l’azienda ha lanciato “Let it<br />
BIM”, portale di formazione e informazione con<br />
news, opportunità, professionisti, oggetti ed<br />
eventi BIM. In virtù di un protocollo d’intesa con One<br />
Team, il PVC Forum ha sensibilizzato in diversi incontri<br />
i propri soci sul modello BIM, presentando anche<br />
la nuova piattaforma su cui alcuni membri hanno inserito<br />
i propri prodotti tra gli “oggetti BIM”. Da qui il riconoscimento<br />
come “Best Partner” da parte di One Team.<br />
Un anno da record per RadiciGroup<br />
Fatturato consolidato a 1.211 milioni di<br />
euro (+6%), EBITDA a 185 milioni (+16%)<br />
e utile di esercizio al netto di ammortamenti<br />
e svalutazioni a 97 milioni (+19%):<br />
questi sono i principali numeri del 2018<br />
per RadiciGroup che opera con 3100 dipendenti<br />
in 16 Paesi nei business della<br />
chimica, dei tecnopolimeri e delle fibre<br />
sintetiche.<br />
“È stato un anno eccezionale che ci ha<br />
fatto chiudere il 2018 con numeri da record<br />
per il Gruppo, anche se nell’ultima<br />
parte dell’anno abbiamo avvertito i primi<br />
rallentamenti che si stanno prolungando<br />
nel <strong>2019</strong>”, ha dichiarato Angelo Radici,<br />
presidente di RadiciGroup. “In ogni caso,<br />
penso di poter affermare che riusciremo<br />
ad avere una semestrale con margini stabili<br />
nonostante la contrazione dei volumi.<br />
Per quanto riguarda la seconda parte<br />
dell’anno in corso sarà un po’ più difficile<br />
ma comunque in un’ottica di risultati positivi,<br />
anche se inferiori al 2018. Lo scenario<br />
globale in cui <strong>oggi</strong> operano le aziende è<br />
influenzato dalle incertezze legate alla questione<br />
dei dazi Cina-USA e all’instabilità<br />
geopolitica”.<br />
In questo senso il Gruppo continua a<br />
perseguire la propria strategia di focalizzazione<br />
nei core business considerati strategici,<br />
quali la chimica del nylon, i tecnopolimeri<br />
e le fibre sintetiche, anche da fonte<br />
rinnovabile. L’obiettivo è quello di migliorare<br />
la posizione competitiva sul mercato<br />
raggiungendo un sostanziale equilibrio fra<br />
le aree geografiche in cui opera, con lo<br />
scopo di essere meno dipendente dall’andamento<br />
dei singoli mercati.<br />
“<strong>La</strong> nostra posizione finanziaria netta in<br />
miglioramento rispetto al 2017 così come<br />
tutti i ratio patrimoniali, i rapporti di reciproca<br />
fiducia con gli istituti finanziari e<br />
una situazione patrimoniale di assoluta<br />
solidità ci mettono nelle condizioni di essere<br />
pronti per eventuali opportunità di<br />
crescita senza dover necessariamente ricorrere<br />
a interventi di capitali esterni”,<br />
dichiara Alessandro Manzoni, CFO di RadiciGroup.<br />
“Nel 2018 abbiamo fatto investimenti<br />
per oltre 50 milioni di euro e altrettanti<br />
saranno nel <strong>2019</strong> con l’obiettivo<br />
di mantenere elevati livelli di eccellenza<br />
tecnologica al servizio della competitività<br />
delle aziende e dell’ambiente”.<br />
22 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
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TUBI METALLICI<br />
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16-23 OTTOBRE<br />
DÜSSELDORF - GERMANIA
appuntamenti<br />
Nel 2021 Mecspe sarà a Bologna<br />
Ivo Nardella,<br />
amministratore<br />
delegato di Senaf<br />
A partire dal 2021 Mecspe, la fiera di riferimento<br />
per l’industria manifatturiera e per la fabbrica<br />
intelligente, proseguirà il proprio sviluppo internazionale<br />
nel quartiere fieristico di Bologna Fiere,<br />
per poter ampliare gli spazi espositivi e beneficiare<br />
dei collegamenti e le infrastrutture che rendono<br />
il capoluogo emiliano più accessibile ai visitatori<br />
ed espositori nazionali e internazionali che frequentano<br />
la fiera.<br />
Mecspe continuerà a rappresentare tutti i settori<br />
che la contraddistinguono proseguendo nel<br />
processo di ampliamento alle nuove aree produttive<br />
e di innovazione. “Mecspe nel 2021 entrerà<br />
nel suo ventunesimo anno di età”, commenta Ivo<br />
Nardella, amministratore delegato di Senaf. “Abbiamo<br />
programmato già in questi anni un percorso<br />
di internazionalizzazione e di espansione della<br />
manifestazione, per cui la scelta del quartiere fieristico<br />
di Bologna è una naturale conseguenza di<br />
questa strategia. <strong>La</strong> Regione Emilia Romagna e i<br />
suoi distretti rimangono centrali per la fiera: lasciamo<br />
Parma con la consapevolezza e l’orgoglio<br />
dell’ottimo lavoro fatto fin qui insieme al management<br />
di Fiere di Parma e alle realtà associative<br />
nazionali che hanno supportato lo sviluppo della<br />
nostra manifestazione. Mecspe è <strong>oggi</strong> la fiera di<br />
riferimento per l’industria manifatturiera e per la<br />
fabbrica intelligente, e anche nel 2020, per l’ultima<br />
volta a Parma, si prospetta come un’ennesima<br />
edizione sold out”.<br />
Lo stato dell’arte dei cavi in PVC<br />
PVC4Cables terrà la sua<br />
seconda conferenza biennale<br />
a Berlino il 7 novembre <strong>2019</strong><br />
sul tema “In PVC Cables We<br />
Trust!”, innovazione e sostenibilità<br />
per Sistemi Elettrici<br />
Intelligenti.<br />
<strong>La</strong> conferenza presenterà e<br />
discuterà lo stato dell’arte dei<br />
cavi in PVC e i loro numerosi<br />
vantaggi tecnici e funzionali<br />
per utenti e consumatori: dalle<br />
tendenze di mercato alla standardizzazione,<br />
dalla reazione<br />
al fuoco e al fumo ai nuovi<br />
studi. Particolare attenzione<br />
verrà dedicata all’innovazione<br />
in additivi e formulazioni e al<br />
miglioramento delle prestazioni<br />
dei cavi in PVC.<br />
“Questa seconda Conferenza<br />
di PVC4Cables è per<br />
noi motivo di orgoglio perché<br />
dimostra la concretezza<br />
dei risultati di questi primi<br />
due anni di intenso lavoro”,<br />
ha affermato Zdenek Hruska,<br />
Public Affairs Senior Manager<br />
di ECVM e Project Manager di<br />
PVC4Cables. “<strong>La</strong> collaborazione<br />
tra produttori di PVC resina,<br />
produttori di stabilizzanti<br />
e plastificanti, trasformatori,<br />
esperti dell’industria, università<br />
ed enti di ricerca, ha permesso<br />
infatti di dare nuovo<br />
impulso all’innovazione che<br />
sarà compatibile con il settore<br />
dal punto divista ambientale,<br />
attraverso studi, ricerche<br />
e varie iniziative finalizzate a<br />
promuovere i vantaggi tecnici<br />
e funzionali dei cavi in PVC”.<br />
Dopo un aggiornamento sui<br />
trend di mercato dei cavi in<br />
PVC di Astrid Aupetit, Senior<br />
Research Analyst di AMI Consulting,<br />
la conferenza illustrerà<br />
come scegliere cavi in PVC secondo<br />
il Regolamento Prodotti<br />
da Costruzione (CPR), dimostrando<br />
la capacità dei cavi in<br />
PVC di adattarsi alle specifiche<br />
individuali di destinazione d’uso/rischio<br />
di incendio a costi<br />
competitivi. Gianluca Sarti, del<br />
Gruppo Compound per Cavi di<br />
PVC Forum Italia, presenterà<br />
studi sui test di acidità rilevanti<br />
per la discussione sull’uso dei<br />
cavi in PVC nell’ambito del CPR.<br />
Tra gli altri relatori, il professor<br />
Alessandro Marangoni di<br />
Althesys; il professor Camillo<br />
Cardelli di I-Pool e il professor<br />
Enrico Boccaleri, Università<br />
del Piemonte Orientale. Chris<br />
Howick, Product Regulation<br />
Manager di Inovyn, parlerà<br />
dell’uso delle paraffine clorurate<br />
a media catena da parte<br />
dei produttori di cavi. Parteciperanno<br />
inoltre Ingrid Verschueren,<br />
direttore generale di<br />
Recovinyl ® ; Stefan Eingärtner,<br />
direttore tecnico di VinylPlus ®<br />
ed professor Josè Ma Baldasano<br />
dell’Università Politecnica<br />
della Catalogna.<br />
“Migliorando le prestazioni<br />
dei suoi prodotti, grazie in<br />
particolare alle iniziative intraprese<br />
nell’ambito del programma<br />
di sostenibilità Vinyl-<br />
Plus, l’industria dei cavi in<br />
PVC rappresentata nella Piattaforma<br />
PVC4Cables può <strong>oggi</strong><br />
dimostrare un contributo diretto<br />
al raggiungimento degli<br />
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile<br />
delle Nazioni Unite fissati<br />
per il 2030”, ha dichiarato Carlo<br />
Ciotti, presidente del PVC<br />
Forum Italia e Spokesperson<br />
di PVC4Cables. “Ciò grazie a<br />
nuove formulazioni, più sicure<br />
e altamente performanti,<br />
riducendo le emissioni di gas<br />
serra e il consumo di energia<br />
e materie prime, e grazie ad<br />
un’efficace gestione del fine<br />
vita (riciclo) dei cavi”.<br />
24 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
appuntamenti<br />
L’agenda<br />
K<br />
16-23 ottobre <strong>2019</strong><br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.k-online.de<br />
MCM<br />
23-24 ottobre <strong>2019</strong><br />
Verona<br />
www.mcmonline.it<br />
SAVE<br />
23-24 ottobre <strong>2019</strong><br />
Verona<br />
www.exposave.it<br />
Ecomondo<br />
5-8 novembre <strong>2019</strong><br />
Rimini<br />
www.ecomondo.it<br />
Formnext<br />
19-22 novembre <strong>2019</strong><br />
Francoforte, Germania<br />
formnext.mesago.com<br />
mcT Petrolchimico<br />
28 novembre <strong>2019</strong><br />
Milano<br />
www.mctpetrolchimico.com<br />
Mecspe Bari<br />
28-30 novembre <strong>2019</strong><br />
Bari<br />
www.mecspebari.it<br />
IPTC<br />
13-15 gennaio 2020<br />
Dhahran, Arabia Saudita<br />
2020.iptcnet.org<br />
Inter<strong>plastica</strong><br />
28-31 gennaio 2020<br />
Mosca, Russia<br />
www.inter<strong>plastica</strong>.de<br />
Samuexpo<br />
30 gennaio 2020 - 1 febbraio 2020<br />
Pordenone<br />
www.samuexpo.com<br />
Fornitore Offresi<br />
20-22 febbraio 2020<br />
Erba (Como)<br />
www.fornitoreoffresi.com<br />
Mecspe<br />
26-28 marzo 2020<br />
Parma<br />
www.mecspe.com<br />
Chinaplas<br />
21-24 aprile 2020<br />
Shanghai, Cina<br />
www.chinaplasonline.com<br />
Interpack<br />
7-13 maggio 2020<br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.interpack.de<br />
SPS Italia<br />
26-28 maggio 2020<br />
Parma<br />
www.spsitalia.it<br />
Equiplast<br />
2-6 giugno 2020<br />
Barcellona, Spagna<br />
www.equiplast.com<br />
Fakuma<br />
13-17 ottobre 2020<br />
Friedrichschafen, Germania<br />
www.fakuma-messe.com<br />
32.BI-MU<br />
14-17 ottobre 2020<br />
Milano<br />
www.bimu.it<br />
Plast<br />
4 -7 maggio 2021<br />
Milano<br />
www.plastonline.org<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 25
energia<br />
<strong>La</strong> riduzione della carbon footprint<br />
<strong>La</strong> “carbon footprint” (impronta<br />
di carbonio) è una misura<br />
che esprime in CO 2<br />
equivalente<br />
il totale delle emissioni<br />
di gas ad effetto serra generate<br />
nel ciclo di vita di un prodotto/servizio:<br />
più basso è questo<br />
numero e più l’azienda può essere<br />
definita sostenibile. Intergen<br />
può testimoniare quanto la<br />
riduzione di emissioni di gas<br />
serra conseguente all’adozione<br />
della cogenerazione possa<br />
aiutare nella riduzione<br />
della “carbon footprint”,<br />
quindi nella sostenibilità<br />
ambientale dell’azienda. Gli<br />
elementi che concorrono a<br />
calcolare questa “impronta di<br />
carbonio” sono diversi, dalla<br />
scelta della materia prima fino<br />
alla distribuzione del prodotto<br />
e, eventualmente, al processo<br />
di smaltimento. Fra questi rientrano<br />
le<br />
emissioni<br />
di CO 2<br />
prodotte<br />
durante<br />
la produzione:<br />
l’utilizzo della<br />
cogenerazione<br />
per produrre energia elettrica<br />
e calore permette di ridurre le<br />
emissioni di CO 2<br />
, quindi ridurre<br />
la “carbon footprint” legata al<br />
processo produttivo.<br />
L’importanza della cogenerazione<br />
è ampiamente confermata<br />
da un recente studio<br />
del Politecnico di Milano: dei<br />
2,4 miliardi di euro di investimenti<br />
in efficienza energetica<br />
nel 2018 la cogenerazione è al<br />
secondo posto, con 443 milioni.<br />
In particolare le aziende<br />
alimentari, con una ripartizione<br />
dei consumi al 56% legati a servizi<br />
ausiliari e generali e 44% al<br />
processo produttivo, con forti<br />
esigenze di refrigerazione e con<br />
processi ad elevata intensità di<br />
calore, hanno significativi risparmi<br />
economici dall’utilizzo<br />
di sistemi di cogenerazione.<br />
Motore di cogenerazione potenziato<br />
Con due stabilimenti nella provincia di<br />
Varese, Alfatherm è un’azienda integrata<br />
con due impianti produttivi ognuno dei<br />
quali dedicato ad una specifica tipologia di<br />
lavorazioni e prodotti. Nello stabilimento<br />
di Gorla Minore si effettua la lavorazione<br />
del film di PVC. A Gallarate ci si occupa<br />
della calandratura di foglie a base di PVC<br />
plastificato e rigido e della spalmatura per<br />
l’ottenimento di finte pelli espanse a base<br />
di PVC plastificato.<br />
Circa l’80% delle produzioni Alfatherm<br />
prende la strada dei mercati esteri, trovando<br />
utilizzi in un’ampia gamma di applicazioni,<br />
nei settori dell’arredamento, dell’imballaggio<br />
alimentare, della cartotecnica,<br />
delle etichette termoretraibili (film per “sleeves”<br />
e capsule), dell’adesivizzazione, della<br />
stampa pubblicitaria e dei nastri adesivi.<br />
Il nuovo contratto, come quello precedente,<br />
è erogato in modalità ESCo: prevede<br />
la proprietà e la gestione del motore<br />
di cogenerazione, della caldaia a recupero<br />
termico e dell’unità frigorifera ad assorbimento<br />
da parte di E.ON. Rientra nelle clausole<br />
contrattuali che nel 2021 il motore<br />
attuale di cogenerazione, della potenza 2<br />
MW elettrici, venga sostituito da uno più<br />
potente a 2,5 MW elettrici. Di conseguenza<br />
verrà anche sostituita la caldaia a recupero<br />
dell’energia termica contenuta nei fumi di<br />
scarico. L’assetto generale dell’impianto<br />
energetico rimarrà uguale all’attuale, con<br />
l’energia elettrica generata utilizzata per<br />
l’azionamento delle utenze di fabbrica,<br />
quella termica ad alta temperatura (fumi di<br />
scarico del motore) utilizzata per mantenere<br />
in temperatura un circuito a olio diatermico<br />
da 250 gradi, e infine quella termica<br />
a media e bassa temperatura (circuiti di<br />
raffreddamento delle camicie dei cilindri e<br />
del radiatore olio) usata per il circuito di<br />
acqua calda che alimenta l’unità frigorifera<br />
ad assorbimento.<br />
<strong>La</strong> complessità dei vari sistemi di recupero<br />
dell’energia termica si ripaga con<br />
un’efficienza molto elevata e la possibilità<br />
di utilizzare anche calore a bassa temperatura.<br />
<strong>La</strong> gestione e l’ottimizzazione del<br />
funzionamento di un simile impianto è un<br />
compito che richiede continua applicazione<br />
e costante aggiornamento delle tecnologie,<br />
nonché puntuale adeguamento agli<br />
standard tecnici e alle normative, compiti<br />
per i quali un’azienda pur strutturata come<br />
Alfatherm, la cui mission primaria è l’eccellenza<br />
nel proprio settore produttivo, dovrebbe<br />
impiegare investimenti importanti<br />
di capitale umano e finanziario.<br />
Queste considerazioni hanno convinto<br />
l’azienda a confermare l’accordo di outsourcing<br />
a E.ON, che continuerà a produrre<br />
e fornire ad Alfatherm energia elettrica,<br />
calore e freddo, che il cliente pagherà con<br />
una bolletta periodica godendo dei vantaggi<br />
economici, limitando i rischi e potendosi<br />
concentrare sul proprio core business.<br />
26 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani
energia<br />
Un sistema energetico basato sull’IoT<br />
Albasystem è la divisione<br />
energetica del Gruppo Marengo<br />
di Alba, realtà imprenditoriale<br />
attiva sul mercato dal 1963 evolutasi<br />
ai giorni nostri in società<br />
di Engineering specializzato in<br />
energia che produce, realizza e<br />
installa sistemi proprietari per<br />
l’autoproduzione energetica.<br />
Uno dei prodotti di punta<br />
dell’azienda è l’Aspec Industry,<br />
un sistema energetico, brevettato,<br />
multifornitura e multiobbiettivo<br />
che integra le energie e<br />
processi produttivi mediante un<br />
software basato sull’intelligenza<br />
artificiale.<br />
L’elemento fondamentale del<br />
sistema Aspec Industry è il cogeneratore<br />
AspecGen, progettato<br />
e costruito nelle officine di Albasystem,<br />
con peculiarità native<br />
e specifiche di interconnessione<br />
con tutti i sistemi energetici<br />
presenti all’interno dell’azienda.<br />
Questi due elementi insieme<br />
permettono al sistema di<br />
raggiungere alti livelli di performance<br />
perché i suoi algoritmi<br />
tecnico/economici sono<br />
stati progettati per la ricerca<br />
costante del punto di migliore<br />
efficienza e per l’integrazione<br />
ottimale di tutte le fonti.<br />
Mediante il software Aspec<br />
(Albasystem power energy control)<br />
inserito direttamente nel cogeneratore<br />
AspecGen, si ottiene<br />
anche una massimizzazione del<br />
motore e dell’intero sistema di<br />
produzione dell’energia elettrotermica<br />
per cui i tempi di rientro<br />
dell’investimento sono spesso<br />
inferiori ai 3 anni.<br />
Il cogeneratore AspecGen è<br />
progettato e costruito customizzato<br />
sulle esigenze specifiche<br />
del cliente, la produzione di<br />
energia elettrotermica (energia<br />
elettrica, acqua calda/fredda,<br />
aria calda/fredda, vapore, etc.)<br />
diventa così ottimale e altamente<br />
efficiente.<br />
Pur essendo il sistema energetico<br />
Aspec relativamente<br />
nuovo e innovativo, tra i nostri<br />
clienti possiamo già annoverare<br />
parecchie prestigiose<br />
aziende di diversi settori<br />
produttivi come il gruppo Elah<br />
Dufour Novi Cioccolato Spa,<br />
la Maina Panettoni Spa, la F.lli<br />
Rivoira frutta Spa, la PCA Prodotti<br />
Chimici Alimentari Spa,<br />
la Ferrero Mangimi Spa, la Gai<br />
Macchine Imbottigliatrici Spa,<br />
la Technofabric Spa, etc.<br />
Albasystem effettua check-up<br />
energetici gratuiti per verificare<br />
l’applicazione della tecnologia<br />
coge/trigenerativa Aspec, che in<br />
generale può adattarsi a qualsiasi<br />
proces so produttivo che utilizzi<br />
energia elettrotermica.<br />
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FORNIRE INNOVATIVE SOLUZIONI PER IMPIANTI DI MANUTENZIONE.<br />
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stampaggio<br />
a iniezione<br />
Pressa per i settori medicale e farmaceutico<br />
In occasione della fiera K <strong>2019</strong>, Fanuc presenterà diverse novità presso<br />
il suo spazio espositivo nel Padiglione 14, Stand A60.<br />
Oltre ad implementare un know-how specifico, le soluzioni Fanuc<br />
per lo stampaggio a iniezione elettrica sono riconosciute per il ridotto<br />
consumo energetico, l’assenza di olio tipico dello stampaggio idraulico,<br />
il basso impatto ambientale, il tasso di scarto minimo e molto altro<br />
ancora. Inoltre, l’innovazione tecnologica unita<br />
ai benefici ecologici porta con sé vantaggi di<br />
tipo commerciale, come la riduzione dei fermi<br />
macchina (a vantaggio dei tempi di operatività),<br />
miglior costo unitario del pezzo stampato,<br />
elevata qualità di produzione, prevenzione degli<br />
scarti di lavorazione e, non da ultimo, longevità<br />
della pressa Roboshot.<br />
Fanuc ha reso disponibile una pressa a<br />
iniezione specificatamente dedicata ai settori<br />
medicale e farmaceutico: la pressa Roboshot<br />
α-S150iA Medical Package che soddisfa i requisiti<br />
più stringenti in termini di basso consumo<br />
energetico e precisione dello stampaggio assicurando la miglior<br />
qualità, stabilità, ripetibilità e affidabilità di processo. Presentata in anteprima<br />
proprio a K <strong>2019</strong>, la pressa Roboshot α-S150iA Medical Package è<br />
certificata anche per l’utilizzo in camera bianca ISO 7.<br />
Per i settori del medicale e del farmaceutico Fanuc ha sviluppato una<br />
macchina di dimensioni maggiori capace di offrire la stessa affidabilità dei<br />
sei modelli precedenti con forze di serraggio<br />
comprese tra 150 e 3000 kN. Questa pressa<br />
offre una forza di serraggio di 4500 kN, 920<br />
mm x 920 mm di luce passaggio colonne,<br />
corsa apertura 900 mm, piani di 1300 mm<br />
x 1300 mm e un’altezza dello stampo fino a<br />
1000 mm. L’α-S450iA mostra il suo potenziale<br />
di produttività: i coperchi in polipropilene<br />
di 330 x 570 mm dei tosaerba vengono<br />
prodotti con un impressionante tempo ciclo<br />
inferiore al minuto. Un robot Fanuc M-20iA si<br />
occupa di prelevare i coperchi dallo stampo e<br />
di depositarli fuori dalla pressa.<br />
Qualità oltre lo standard<br />
Pressa rotativa destinata al settore della sicurezza stradale: 6 stazioni con piani da 1450 x 1650 mm,<br />
6 chiusure da 220 ton., volume teorico d’iniezione 13.855 cm 3<br />
Presma produce presse ad iniezione<br />
speciali per lo stampaggio<br />
ad iniezione di materiali termoplastici<br />
compatti, semi-espansi,<br />
bi-componenti, gas assistiti e<br />
riciclati e da qualche anno anche<br />
gomme naturali e siliconi. Più di<br />
100 modelli con forze di chiusura<br />
da 6 a 1600 ton, piani portastampo<br />
di dimensioni fino a 3,5 m2,<br />
versioni con chiusure modulari<br />
a 1,2 o 3 stazioni e rotative da 2<br />
a 18 stazioni; apertura stampi in<br />
orizzontale o verticale con traslazione<br />
della metà stampo inferiore;<br />
gruppi iniettori a vite punzonante<br />
o transfer (vite + pistone), teste<br />
multi-colore o bi-componente<br />
(sandwich structure). Isole di<br />
lavoro composte da più presse<br />
asservite da robot antropomorfi<br />
per la produzione di articoli multicolore.<br />
Presse verticali con e senza<br />
colonne con tavola traslante o<br />
rotante a 2 metà stampo inferiori.<br />
Le Non Standard Tecnology<br />
proposte da Presma, spesso<br />
coperte da impegni di segretezza,<br />
difficilmente possono essere<br />
esposte alle varie manifestazioni<br />
di settore alle quali l’azienda<br />
varesina partecipa. Spesso le<br />
macchine esposte non evidenziano<br />
il meglio delle soluzioni<br />
ma sono rappresentative di una<br />
tecnologia che lascia intravvedere<br />
soluzioni performanti dal<br />
punto di vista della produttività<br />
e della flessibilità anche integrati<br />
da sistemi automatizzati e controllati<br />
da remoto.<br />
Il concetto di rotativa, rappresentato<br />
dall’abbinamento di uno o<br />
più gruppi iniettori ad un “carosello”<br />
di stampi, rappresenta il più importante<br />
punto di forza di Presma.<br />
Al prossimo K di Dusseldorf,<br />
allo stand 15C57, sarà possibile<br />
vedere funzionante una rotativa<br />
“Full Electric” specifica per la produzione<br />
di tappi ad uso enologico<br />
in termoplastici espansi dotata di<br />
un nuovo azionamento della tavola<br />
portastampi e di un inedito sistema<br />
di apertura/chiusura stampi<br />
che andrà a risolvere alcune<br />
problematiche sorte recentemente<br />
nella produzione di particolari<br />
tappi a T per distillati.<br />
<strong>La</strong> pressa esposta rappresenta<br />
un’evoluzione della gamma<br />
di presse specifiche per questo<br />
settore composta di 4 modelli per<br />
produttività e in diverse versioni<br />
sia ibride che completamente<br />
elettriche attrezzabili anche per lo<br />
stampaggio in bi-materiale/bicolore<br />
e su inserto.<br />
Allo stand sarà possibile inoltre<br />
vedere una gamma di prodotti in<br />
termoplastici co-iniettati e riciclati<br />
di grandi dimensioni realizzati con<br />
le “<strong>La</strong>rge Size Rotary Machines”,<br />
che sono made in Italy come tutte<br />
le soluzioni proposte da Presma.<br />
28 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
Hall 10 - Stand G79
macchine<br />
Riduzione<br />
dimensionale<br />
4.0<br />
Integrazione, ottimizzazione, efficienza<br />
energetica, costanza produttiva, caratteristiche<br />
del macinato omogenee e assenza di polvere:<br />
questi gli sviluppi tecnologici che CMG<br />
presenterà a K <strong>2019</strong>.<br />
M<br />
ateriali, produzione, progettazione<br />
e ingegneria sono tutti aspetti<br />
caratterizzati da un unico elemento,<br />
quello dell’innovazione. CMG propone<br />
soluzioni complete per la riduzione dimensionale<br />
uniche nel suo genere, i quali elementi<br />
distintivi pongono l’offerta dell’azienda<br />
all’apice dei vari settori applicativi in cui la<br />
società opera: termoformatura, estrusione,<br />
soffiaggio, iniezione, riciclaggio e cavi.<br />
In esposizione allo stand CMG al K (E22,<br />
hall 9) ci saranno solo novità: tecnologie e<br />
soluzioni progettate per soddisfare le richieste<br />
uniche e innovative dell’economia circolare.<br />
I processi di riciclo post industriale e<br />
post consumo hanno connotati rinnovati che<br />
mirano alla reintroduzione delle materie riciclate<br />
nel processo produttivo su larga scala.<br />
Innovazioni per lo stampaggio<br />
a iniezione<br />
CMG lancia a Düsseldorf le nuove serie<br />
G17 e G25 configurate per le applicazioni<br />
a bordo pressa. Si tratta di nuove linee di<br />
prodotto con connotati di rilevanza tra cui<br />
le lame rotanti a taglio tangenziale per ottenere<br />
alta precisione di taglio, omogeneità<br />
delle dimensioni e forma del rimacinato,<br />
Granulatore per<br />
applicazioni di<br />
termoformatura<br />
oltre ad assenza di polvere. Tali caratteristiche<br />
fanno delle nuove serie G17 e G25<br />
le soluzioni adeguate per lo stampaggio di<br />
precisione.<br />
Avanzamenti tecnologici<br />
per l’estrusione<br />
L’innovativa serie G25 supporta anche le<br />
numerose soluzioni che CMG propone per<br />
applicazione su linee di estrusione<br />
film e lastra per il recupero degli<br />
sfridi, con le versioni ET1, ET2<br />
ed ET3. Le lame con taglio tangenziale<br />
e la caratteristica di auto<br />
ventilazione della camera di taglio<br />
permettono una produzione<br />
di macinato precisa e in assenza<br />
di polvere.<br />
Design all’avanguardia<br />
per la termoformatura<br />
Con l’innovativo modello XT35-<br />
120 CMG consolida la propria posizione<br />
di leadership tecnologica e applicativa<br />
per tutte le necessità di recupero lastre,<br />
scheletrato e particolari scarti, nella produzione<br />
di packaging da termoformatura. Oltre<br />
alla camera di taglio dal design dedicato<br />
alla macinazione della lastra e le lame in<br />
acciaio speciale per una performance prolungata<br />
nel tempo, la precisione del gruppo<br />
rulli, con doppio motore e controllo pressio-<br />
30 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
macchine<br />
ne automatico, fanno di questo gamma la<br />
scelta perfetta per applicazioni in-line e<br />
off-line.<br />
Supergranulatori per riciclaggio<br />
post consumo<br />
Un ruolo da protagonista sarà giocato<br />
dall’innovativa serie Evoluzione. Con i<br />
modelli EV916 ed EV616 CMG presenta<br />
le soluzioni più performanti, versatili, efficienti<br />
e sostenibili. Il modello in esposizione<br />
è l’EV616, un gigante da 9 tonnellate<br />
ma dalle dimensioni sufficientemente<br />
contenute per poter essere installato in<br />
stand. Oltre alla precisione al centesimo<br />
di millimetro sulla costruzione della nuova<br />
camera di taglio, che consente una durata<br />
delle lame molto maggiore se paragonata<br />
ai modelli convenzionali, tutti i modelli<br />
della serie Evoluzione sono dotati di<br />
controlli avanzati, in stile Industry 4.0, per<br />
rendere l’operatività della macchina monitorabile<br />
e gestibile al 100%.<br />
Temperatura d’esercizio, usura lame, produttività,<br />
efficienza operativa, utilizzo energia,<br />
tutti parametri funzionali gestiti a bordo<br />
macchina o da remoto con connettività su<br />
protocollo OPC-UA sono solo alcune caratteristiche<br />
distintive.<br />
Adaptive Motor Power - AMP<br />
Tutte le unità CMG, dalle medie alle alte capacità,<br />
prevedono la funzione Adaptive Motor<br />
Power, unica nell’industria della riduzione<br />
dimensionale. Il granulatore è in grado<br />
autonomamente di stabilire quale livello di<br />
potenza adottare per espletare il proprio lavoro,<br />
in funzione della quantità di materiale<br />
da macinare, la forma, il peso, lo spessore,<br />
il tipo di <strong>plastica</strong>, la temperatura del pezzo.<br />
L’AMP permette di ottimizzare la qualità del<br />
macinato al massimo (omogeneità della<br />
particella e assenza di polvere) e ridurre al<br />
minimo l’utilizzo di energia elettrica. 25Wh/<br />
kg è la piccola quantità di energia che un<br />
granulatore CMG utilizza, contro i 40 e oltre<br />
Wh/kg the un’unità convenzionale spreca. Il<br />
ritorno dell’investimento per l’AMP è solamente<br />
di qualche mese.<br />
Niente più polvere<br />
CMG presenta la nuova serie di sistemi di<br />
evacuazione VP. <strong>La</strong> caratteristica unica dei<br />
VP è la totale assenza di rilascio di particelle<br />
di polvere in ambiente, problema<br />
molto comune che i sistemi convenzionali<br />
di trasporto del rimacinato presentano<br />
sempre. Un sistema di evacuazione modello<br />
VP400 sarà in esposizione presso lo<br />
stand CMG.<br />
Supergranulatore EV616<br />
Granulatore per termoformatura con barriera acustica
macchine<br />
Sistemi IA e tecnologie di compressione<br />
Sacmi presenta il primo sistema completo e<br />
brevettato per l’identificazione in linea di stress<br />
anomali sulle preforme tramite luce polarizzata,<br />
in combinazione con algoritmi evoluti di<br />
IA, e CCM “multilayer”, la nuova frontiera della<br />
tecnologia della compressione Sacmi per la<br />
produzione delle capsule multistrato.<br />
Intelligenza artificiale, la novità della Computer<br />
Vision by Sacmi, il cui presupposto è la<br />
complessità crescente delle esigenze di ispezione<br />
richieste dai clienti e dal mercato, per<br />
una qualità dell’output all’avanguardia e la possibilità<br />
di risolvere in tempo reale ogni potenziale<br />
deviazione della produzione. <strong>La</strong> soluzione<br />
è la Computer Vision by Sacmi, che l’azienda<br />
presenta quest’anno alla fiera K di Düsseldorf<br />
a partire da un’applicazione realizzata per il<br />
controllo qualità in linea delle preforme tramite<br />
luce polarizzata.<br />
Tipicamente utilizzata per l’individuazione di<br />
stress anomali sulla superficie della preforma,<br />
la visione tramite luce polarizzata non può essere<br />
effettuata direttamente in linea avvalendosi<br />
di algoritmi tradizionali. Al tradizionale controllo<br />
a campione eseguito manualmente dagli<br />
operatori sul banco di ispezione, si sostituisce<br />
un sistema di controllo in-line, totalmente automatizzato,<br />
che funziona in combinazione con<br />
algoritmi evoluti di Intelligenza Artificiale.<br />
Ad essere presentata in fiera è PVS10L, equipaggiata<br />
con il nuovo sistema di controllo brevettato<br />
Sacmi. Con PVS10L, la linea preforme<br />
si trasforma in un sistema in grado di “autoapprendere”<br />
in modo semplice e rapido ogni tipo<br />
di controllo necessario sul manufatto, semplificando<br />
la gestione dell’ispezione e qualificando<br />
il lavoro degli operatori, che potranno lavorare<br />
direttamente sulle linee senza la necessità di<br />
gestire a livello manuale ricette di ispezione<br />
complesse derivanti da prodotti sempre più<br />
articolati e clienti sempre più esigenti.<br />
Sviluppata e commercializzata dall’inizio del<br />
<strong>2019</strong>, CCMM coniuga tutti i vantaggi intrinseci<br />
della compressione Sacmi con facilità d’uso,<br />
consistenza di processo, tempi ciclo ridotti rispetto<br />
alle tecnologie concorrenti. CCM “multilayer”<br />
è la nuova frontiera della tecnologia<br />
della compressione Sacmi per la produzione<br />
delle capsule multistrato.<br />
Concentrata, inizialmente, sulla produzione<br />
di capsule “single serve” (per caffè, tè ed<br />
altri prodotti food&drink) la ricerca Sacmi<br />
sulle capsule multistrato ha restituito risultati<br />
straordinari come la possibilità di gestire una<br />
grande varietà di materiali e la minimizzazione<br />
degli scarti, grazie all’elevata consistenza<br />
del processo.<br />
A tali vantaggi, già carattere distintivo della<br />
compressione Sacmi, si affianca un salto di<br />
qualità decisivo sul fronte della sostenibilità.<br />
Non solo, infatti, la compressione lavora a<br />
temperature più basse rispetto a tecnologie<br />
alternative, consentendo un minor consumo<br />
di energia e materie prime. Punto di forza di<br />
CCMM è infatti la possibilità di utilizzare strati<br />
di materiali di diversa natura.<br />
Le capsule così realizzate mostrano straordinarie<br />
proprietà oxygen barrier grazie alla<br />
possibilità di inserire tra i diversi strati un<br />
film barriera (EVOH) che protegge le delicate<br />
proprietà organolettiche di un prodotto come<br />
il caffè, senza la necessità di intervenire sul<br />
packaging secondario: un vantaggio sia per i<br />
converter sia per gli utilizzatori finali.<br />
<strong>La</strong> possibilità di gestire con grande flessibilità<br />
un ampio numero di strati è un carattere distintivo<br />
esclusivo della compressione “multilayer”<br />
Sacmi, con la possibilità di scegliere quanti e<br />
quali strati inserire in base allo specifico prodotto<br />
da confezionare. <strong>La</strong> gestione del tie layer<br />
risulta inoltre ottimizzata in raffronto a tecnologie<br />
alternative grazie alla possibilità di gestirlo<br />
separatamente in layers dedicati, riducendone<br />
le quantità necessarie e preservando quindi la<br />
purezza del polipropilene, a costi inferiori.<br />
Converter e utilizzatori finali sono i target<br />
ideali dell’innovazione, che sarà presentata da<br />
Sacmi alla fiera K <strong>2019</strong> di Düsseldorf nell’applicazione,<br />
già collaudata e commercializzata<br />
dal <strong>2019</strong>, per la produzione di capsule da caffè.<br />
32 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
saldatura<br />
Saldatrice automatica al servizio di un progetto umanitario<br />
A Entebbe, in Uganda, sorge<br />
il nuovo Centro di eccellenza<br />
in chirurgia pediatrica di Emergency,<br />
progettato da Renzo Piano<br />
e dal suo Studio RPBW in<br />
collaborazione con lo Studio<br />
TAMassociati e l’Ufficio tecnico<br />
di Emergency. L’impermeabilizzazione<br />
delle coperture è stata<br />
eseguita dall’azienda Isolmario,<br />
azienda trentina attiva dagli inizi<br />
del millennio e con un’ottima reputazione<br />
in questo segmento,<br />
che per saldare le membrane<br />
termoplastiche ha scelto Uniroof<br />
di Leister; multinazionale<br />
svizzera produttrice di soluzioni<br />
a valore aggiunto per la saldatura<br />
delle materie plastiche.<br />
Sono quasi ultimati i lavori di<br />
costruzione del nuovo centro di<br />
chirurgia pediatrica di Emergency<br />
a Entebbe, in Uganda. Progettato<br />
da Renzo Piano e dal suo<br />
studio RPWB, in collaborazione<br />
con TAMassociati e con l’Ufficio<br />
tecnico di Emergency, l’ospedale,<br />
con 72 posti letto, sarà un<br />
centro di eccellenza che costituirà<br />
un grande aiuto peri piccoli<br />
pazienti della regione, dove la<br />
mortalità infantile dovuta alla<br />
difficoltà di accesso a cure adeguate<br />
è ancora molto elevata.<br />
L’ospedale sarà dotato di tre<br />
nuove sale operatorie; è evidente<br />
la necessità di proteggere i<br />
nuovi e sofisticati macchinari,<br />
oltre agli impianti che consentono<br />
il funzionamento dell’intera<br />
struttura, dai danni che le infiltrazioni<br />
d’acqua piovana potrebbero<br />
causare, vista l’intensità<br />
delle precipitazioni nella stagione<br />
umida.<br />
Per questo motivo la copertura<br />
dell’edificio è stata impermeabilizzata<br />
con una membrana in<br />
poliolefine; l’impermeabilizzazione<br />
è stata effettuata da Isolmario.<br />
Per trovare la soluzione<br />
più adatta alla saldatura delle<br />
membrane impermeabilizzanti,<br />
Isolmario si è rivolta a Leister, e<br />
non si è trattato di un caso, perché<br />
da sempre i professionisti<br />
di Isolmario accordano la loro<br />
preferenza alle apparecchiature<br />
Leister. Nel caso specifico del<br />
Centro di eccellenza in chirurgia<br />
pediatrica di Emergency, è stata<br />
utilizzata la saldatrice Uniroof,<br />
che in considerazione della valenza<br />
umanitaria del progetto<br />
è stata noleggiata da Leister a<br />
condizioni di particolare favore.<br />
Uniroof è tra le saldatrici automatiche<br />
della gamma Leister<br />
più apprezzate dagli specialisti<br />
di impermeabilizzazione, per la<br />
facilità di utilizzo e la rapidità<br />
con la quale esegue saldature<br />
perfette.<br />
Le caratteristiche di ergonomia<br />
e leggerezza hanno reso<br />
particolarmente adatta Uniroof<br />
per questo contesto, dove, in<br />
considerazione della particolare<br />
conformazione della copertura,<br />
con la presenza di numerose<br />
canne fumarie e supporti per<br />
gli impianti di climatizzazione,<br />
la maneggevolezza e leggerezza<br />
della soluzione Leister è stata<br />
molto apprezzata dagli operatori.<br />
Con il suo peso di soli 17 kg<br />
e grazie al suo design accurato<br />
e lineare, Uniroof è in grado di<br />
effettuare saldature affidabili e<br />
precise anche nelle condizioni<br />
più complicate: consente di<br />
dribblare gli ostacoli, senza mai<br />
perdere di vista la sicurezza,<br />
che, se è sempre fondamentale<br />
in un cantiere, nel caso di un<br />
ospedale deve a maggior ragione<br />
essere al centro dell’attenzione.<br />
Uniroof è particolarmente affidabile<br />
anche grazie alle schede<br />
elettroniche sigillate che offrono<br />
protezione da umidità e polvere,<br />
fattori che in un cantiere<br />
non sono mai carenti, men che<br />
meno nell’Africa subsahariana.<br />
Il motore di avanzamento e il<br />
motore della soffiante, essendo<br />
di tipo brushless, non richiedono<br />
interventi di manutenzione:<br />
un elemento particolarmente<br />
apprezzabile in questa situazione,<br />
essendo l’efficiente e disponibile<br />
centro di manutenzione di<br />
Leister Italia a Segrate (Milano)<br />
leggermente decentrato rispetto<br />
agli altopiani dell’Uganda meridionale.<br />
L’utilizzo di Uniroof ha<br />
permesso ai professionisti di<br />
Isolmario di ottenere i risultati<br />
sperati, con la soddisfazione di<br />
uno studio di progettazione abituato<br />
ad alti standard qualitativi<br />
come RPBW e di Emergency,<br />
che può contare su un’efficiente<br />
protezione dall’umidità dei macchinari<br />
e impianti custoditi sotto<br />
il tetto della struttura, oltre che<br />
dell’intero edificio.<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 33
estrusione<br />
Alta tecnologia per<br />
l’estrusione di tubi e profili<br />
Molte le innovazioni che verranno presentate a K <strong>2019</strong> da IPM,<br />
che progetta e produce macchine ed impianti ad alta tecnologia<br />
per l’estrusione di tubi e profili in <strong>plastica</strong>.<br />
IPM Italian Plastic Machinery progetta<br />
e produce macchine ed impianti ad<br />
alta tecnologia per l’estrusione di<br />
tubi e profili in <strong>plastica</strong>.<br />
L’intero processo, dal design alla produzione<br />
delle macchine, è effettuato direttamente<br />
in azienda, a salvaguardia della qualità. Il<br />
moderno e funzionale stabilimento IPM si<br />
trova a Lugo (Ravenna), su di un’area di<br />
17.500 mq, coperto per circa 7.300 mq.<br />
Particolare attenzione è dedicata alla ricerca<br />
ed allo sviluppo di nuovi prodotti<br />
personalizzati. Impegno, passione ed<br />
esperienza grazie ai quali, da oltre<br />
trent’anni, IPM porta il made in italy nel<br />
mondo (in ben 121 Paesi).<br />
Reparto produzione<br />
bicchieratrici IPM<br />
Per essere leader in questo settore,<br />
dobbiamo rinnovarci costantemente anticipando<br />
le richieste del mercato”, af-<br />
Un team di giovani tecnici e ingegneri ferma Silvia Geminiani, socia e amministratrice<br />
di IPM. “In Italia, la maggior<br />
che parlano le principali lingue europee,<br />
oltre a russo e arabo, facenti parte del parte dei costi di produzione è superiore<br />
a quello di altri Paesi concorrenti e,<br />
servizio post-vendita, sono sempre a disposizione<br />
della clientela, sia presso la conseguentemente, per continuare a<br />
sede aziendale sia con trasferte<br />
in tutto il mondo. IPM è<br />
inoltre in grado di ridurre le<br />
distanze, assistendo in tempo<br />
reale i propri clienti grazie<br />
al servizio di Teleservice,<br />
reso possibile e facilitato<br />
dall’avvento della banda larga<br />
e dalla sempre maggior<br />
diffusione delle reti aziendali Silvia Geminiani, socio e amministratore di IPM,<br />
(cablate o wireless).<br />
con gli altri soci dell’azienda<br />
34 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
estrusione<br />
vendere occorre essere più bravi degli<br />
altri, fornendo risposte e soluzioni tecnologiche<br />
introvabili altrove. Il mondo è<br />
cambiato radicalmente, i sistemi di comunicazione<br />
sono sempre più veloci e<br />
se da un lato questo rende gli scambi<br />
più facili, dall’altro si corre un maggior<br />
rischio di essere copiati. <strong>La</strong> protezione<br />
della proprietà intellettuale è sempre più<br />
importante e necessaria. A tal proposito,<br />
già da molti anni, IPM protegge le<br />
proprie innovazioni, con la continua registrazione<br />
di brevetti, attività che richiede<br />
un notevole impegno sia intellettuale<br />
che economico”.<br />
Un’altra caratteristica chiave di IPM è la<br />
flessibilità, che le permette di aver un<br />
ruolo da protagonista sullo scenario internazionale.<br />
“Dobbiamo essere doppiamente<br />
flessibili”, rileva l’ingegner<br />
Gianpaolo Contarini, Area Sales Manager.<br />
“Da un lato dobbiamo tener sempre<br />
presenti le caratteristiche dei macchinari<br />
che precedono le nostre macchine<br />
nella linea di estrusione, dall’altro ci viene<br />
richiesto sempre più di personalizzare<br />
gli impianti in base alle specifiche<br />
necessità del cliente, come ad esempio<br />
lo spazio disponibile nello stabilimento,<br />
le aspettative di automazione, le necessità<br />
di marketing ecc.”. L’estrusione dei<br />
tubi è notevolmente mutata negli ultimi<br />
trent’anni. ”Molte aziende produttrici –<br />
spiega Contarini – ci chiedono di integrare<br />
le nuove macchine in linee esistenti<br />
che inizialmente non erano state<br />
progettate per estrusioni così elevate.<br />
Questo capita frequentemente, soprattutto<br />
per le richieste di impianti automatici<br />
per l’imballaggio e in confezionamento<br />
in linea. In questi casi siamo<br />
spesso chiamati a sfruttare al meglio le<br />
tecnologie già presenti sul mercato<br />
come ad esempio bracci antropomorfi e<br />
robot che ci consentono di sfruttare al<br />
massimo gli spazi spesso troppo limitati<br />
presenti negli stabilimenti dei clienti<br />
produttori. Situazioni di questo genere<br />
sono molto comuni e rappresentano per<br />
IPM sfide che non potrebbero essere<br />
vinte senza l’importante know how acquisito<br />
nel settore”.<br />
IPM, che esporta oltre l’80% del proprio<br />
fatturato, era in linea con la filosofia della<br />
cosiddetta “Industria 4.0” ancor prima<br />
che quest’ultima si chiamasse così.<br />
In quest’ottica di continua ricerca e innovazione,<br />
IPM presenta al K <strong>2019</strong> di<br />
Düsseldorf diverse novità, che descriviamo<br />
di seguito.<br />
Taglierina elettrica<br />
Taglierina elettrica brevettata per taglio e<br />
smusso di molteplici materiali (PVC, PE,<br />
PP) ad altissima produttività, per tubi di<br />
diametro max. 160 mm. A differenza delle<br />
taglierine tradizionali, è stata ridotta la<br />
manutenzione normalmente richiesta<br />
dall’impianto idraulico, così come l’usura<br />
delle spazzole e delle piste per la trasmissione<br />
della potenza elettrica. Il gruppo<br />
che supporta l’utensile di smusso<br />
permette la realizzazione di uno smusso<br />
pienamente centrato e uniforme anche in<br />
Bicchieratrice automatica BA 630ME-1F<br />
caso di imperfezioni del tubo. Nella versione<br />
per PVC, uno speciale dispositivo<br />
brevettato garantisce l’efficiente aspirazione<br />
del materiale asportato. Per la piattaforma<br />
hardware e software sono state<br />
utilizzate le soluzioni B&R.<br />
Bicchieratrice per tubi in PP<br />
<strong>La</strong> bicchieratrice per polipropilene tipo<br />
BA/PP è stata implementata per generare<br />
una produzione oraria di circa 1.100<br />
tubi bicchierati. Per raggiungere questo<br />
traguardo, si sono adottati vari accorgimenti.<br />
<strong>La</strong> macchina lavora ben 4 tubi per<br />
ciclo (anziché 3) fino al diametro di 50<br />
mm. <strong>La</strong> stazione di ingresso è stata velocizzata<br />
per garantire un’alimentazione<br />
più rapida della macchina e la velocità di<br />
prelievo è regolabile in base al diametro<br />
del tubo. Per mezzo di modifiche idrauliche<br />
i tempi morti sono stati ridotti al minimo.<br />
Dal punto di vista del risparmio energetico,<br />
sono stati ottimizzati i forni e<br />
l’intero ciclo di riscaldamento. <strong>La</strong> macchina<br />
è dotata anche di un introduttore<br />
automatico di guarnizioni, che processando<br />
sempre 4 tubi per ciclo, esegue il<br />
controllo della tenuta di ciascuna guarnizione,<br />
scartando i tubi non conformi. Da<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong> <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 35
estrusione<br />
notare che ciascun tubo viene<br />
testato e solo i bicchieri<br />
conformi vengono trasmessi<br />
al sistema di imballaggio automatico<br />
(brevetto europeo).<br />
<strong>La</strong> macchina è inoltre dotata<br />
di una gestione avanzata delle<br />
statistiche di produzione<br />
(come ad esempio: numero<br />
scarti e le ragioni per cui è<br />
avvenuto lo scarto, conteggio<br />
tubi bicchierati in base al<br />
diametro, calcolo efficienza<br />
macchina, rispetto al target<br />
di produzione).<br />
Anche la bicchieratrice per<br />
tubi PVC, che IPM presenterà<br />
al K <strong>2019</strong>, è un nuovo<br />
progetto che incorpora ben<br />
3 brevetti.<br />
<strong>La</strong> macchina è elettrica ed è<br />
stata progettata per eliminare<br />
l’utilizzo dell’idraulica. Tutti i<br />
movimenti sono elettrici o<br />
pneumatici. In particolare, il<br />
carrello di formazione viene<br />
azionato da un servomotore e<br />
le morse di bloccaggio sono<br />
azionate da cilindri pneumatici.<br />
L’eliminazione della centralina<br />
idraulica permette di ridurre<br />
la potenza impegnata di<br />
circa 4 Kw. I principali vantaggi<br />
della versione elettrica consistono in:<br />
• maggior rendimento energetico (nella<br />
versione idraulica parte dell’energia viene<br />
dissipata con il riscaldamento e successivo<br />
raffreddamento dell’olio tramite<br />
scambiatore);<br />
• bassa manutenzione (nessun problema<br />
di trafilamento, né olio da sostituire);<br />
• minore impatto ambientale (nessun problema<br />
di smaltimento dell’olio esausto).<br />
Da sottolineare, nel sistema di bicchieratura<br />
Rieber, l’introduzione di un sistema di<br />
controllo per la verifica della tenuta della<br />
pressione nel bicchiere (sistema brevettato).<br />
Un’altra importante novità sviluppata<br />
negli ultimi anni, che ha già ottenuto un<br />
notevole successo di mercato, è l’introduzione<br />
del processo denominato “Copia<br />
campione” (brevettato). I vantaggi di questa<br />
applicazione riguardano possibilità di<br />
garantire la ripetibilità del ciclo produttivo<br />
e la produzione costante e controllata del<br />
bicchiere impostato, con autoregolazione<br />
della macchina, qualora mutino le condi-<br />
Impianto imballaggio tubi<br />
Pallet tubi in PP<br />
zioni inizialmente stabilite (temperature<br />
inverno/estate, danneggiamento resistenze,<br />
raffreddamento del tubo ecc.). Conseguentemente,<br />
risultano una minore produzione<br />
di tubi fuori standard e minori scarti<br />
e una minore necessità di operatori per il<br />
monitoraggio della qualità del prodotto finito.<br />
Infine sulla scia delle numerose richieste<br />
dei principali produttori di PVC si<br />
è giunti all’installazione di un sistema “anti-radici”,<br />
uno speciale dispositivo brevettato<br />
che sarà presentato a K <strong>2019</strong>.<br />
36 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
Gestiamo la<br />
vostra energia<br />
Gestiamo l‘energia per conto dei nostri clienti.<br />
Acquisiamo gli asset e le infrastrutture energetiche esistenti,<br />
ottimizzandole e occupandoci della loro gestione operativa.<br />
Voi pensate al vostro core business. Noi alla vostra energia.<br />
eon-energia.com/grandiaziende
estrusione<br />
Impianto completo<br />
per l’estrusione di tubi stirati<br />
per il settore giardinaggio<br />
A K <strong>2019</strong> Friul Filiere presenterà<br />
le sue innovazioni per l’estrusione<br />
e i più recenti progetti di successo.<br />
Impianti completi<br />
per progetti esigenti<br />
È<br />
iniziato il conto alla rovescia in attesa<br />
della fiera K <strong>2019</strong> a Düsseldorf<br />
e in Friul Filiere fervono i preparativi<br />
per la fiera.<br />
L’azienda presenterà le sue ultime novità<br />
per quel che riguarda la tecnologia d’estrusione<br />
e presenterà i maggiori progetti<br />
di successo.<br />
Sarà presente presso il padiglione 16,<br />
stand D72, dove illustrerà alcuni punti salienti,<br />
che di seguito descriviamo.<br />
Estrusore monovite<br />
ed estrusore bivite conico<br />
Allo stand, Friul Filiere mostrerà i prodotti<br />
rappresentativi della propria storia aggiornati<br />
per essere ancora più efficienti in termini<br />
di risparmio energetico e per essere in<br />
grado di soddisfare le esigenze dei clienti:<br />
l’estrusore monovite O80, l’estrusore bivite<br />
conico R63 e il coestrusore U38 dotati di filiere<br />
dedicate e profili speciali. Verrà spiegato<br />
come questi estrusori sono stati utilizzati<br />
per adattarsi alle idee dei clienti e come<br />
l’azienda è stata in grado di sviluppare impianti<br />
completi, grazie al dipartimento di ricerca<br />
e sviluppo che opera per essere<br />
sempre all’avanguardia.<br />
Tubi stirati PA per giardinaggio<br />
<strong>La</strong> realizzazione di impianti completi per l’estrusione<br />
di filamenti per decespugliatori e<br />
tosaerba è senza dubbio una delle tecnologie<br />
Friul Filiere da conoscere. Con un’estru-<br />
38 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
estrusione<br />
sione singola o multipla a 60 mt / 1’ di velocità,<br />
uno speciale sistema di calibrazione e<br />
un design dedicato forni di riscaldamento e<br />
stiratura, questo impianto è la risposta alle<br />
richieste sempre più esigenti ed elaborate<br />
del settore del giardinaggio.<br />
Profili complessi in PU<br />
Friul Filiere ha realizzato progetti chiavi in<br />
mano per la produzione di profili e tubi in<br />
PU. Il poliuretano (PU) è un materiale con<br />
caratteristiche chimiche estreme e i prodotti<br />
realizzati in PU sono altamente abrasivi e<br />
resistenti all’usura, ideali per tutte le applicazioni<br />
in cui c’è sollecito e si rischia una<br />
rapida usura. Tuttavia queste stesse caratteristiche<br />
chimiche rendono la sua elaborazione<br />
complicata. Tradizionalmente è sempre<br />
stato utilizzato il processo di fusione<br />
perché l’estrusione era considerata quasi<br />
impossibile. In effetti, l’estrusione del PU<br />
crea notevoli difficoltà in fase di calibrazione<br />
ma soprattutto di processo di flusso. Friul<br />
Filiere ha trovato la soluzione per produrre<br />
tubi e profili in PU estrusi in linea, rendendo<br />
possibile un processo di produzione più<br />
elevato, ma consentendo anche di ottenere<br />
profili compatti e alte prestazioni nella loro<br />
applicazione.<br />
Tecnologie di coestrusione metallica<br />
Verranno spiegate le soluzioni innovative<br />
create da Friul Filiere e in grado di combinare<br />
metallo e <strong>plastica</strong>. Già noto per la creazione<br />
di impianti per la produzione di profili<br />
elettrificati con inserti di fili di rame (fino a<br />
12) rivestiti in PVC e impianti per il rivestimento<br />
di barre di rame flessibili (fino a 12),<br />
Friul Filiere ha implementato la seguente<br />
tecnologia:<br />
• per il settore degli elettrodomestici industriali,<br />
è stato progettato e prodotto un nuovo<br />
impianto di grande valore tecnologico,<br />
ovvero una soluzione personalizzata per<br />
l’estrusione di profili tecnici complessi in cui<br />
un foglio di alluminio è coestruso con materiale<br />
termoplastico su un lato e coperto con <strong>La</strong> linea completa per la produzione di profivole<br />
esperienza nella coestrusione multipla.<br />
un film dall’altro;<br />
li in TPE con inserti in metallo di cui stiamo<br />
• per il settore elettrico, è stato creato un parlando ha anch’essa infatti, come caratteristica<br />
speciale, l’estrusione multipla. <strong>La</strong> li-<br />
sistema multifunzionale in grado di rivestire<br />
barre di rame flessibili in combinazioni che nea è composta da cinque estrusori (80 +<br />
variano in numero, larghezza e spessore 30 + 45 + 60 + 38 mm) che consentono la<br />
delle barre. Una banda colorata può essere coestrusione simultanea e l’ingresso dei materiali<br />
nella stessa testa di coestrusione con<br />
coestrusa sul rivestimento in PVC plastificato<br />
e TPE grazie all’aggiunta di masterbatch; l’inserimento di un filamento metallico già<br />
Rivestimento di tubi metallici spiralati con uno strato termoplastico<br />
• un sistema che risolve la combinazione di esistente all’interno del profilo. <strong>La</strong> macchina<br />
estrusione metallo-<strong>plastica</strong>, che è l’impianto svolgitrice di questo filamento metallico ha<br />
per il rivestimento di tubi metallici a spirale; un sistema automatico di cambio bobina<br />
• per il settore automobilistico e industriale, che aiuta l’efficienza dell’intero processo.<br />
è stata realizzata una linea completa per la Tutti gli estrusori sono montati su guide di<br />
produzione di profili in TPE con inserti in rotolamento: ciò garantisce un posizionamento<br />
preciso, ripetibile e senza sforzo, che<br />
metallo. Quest’ultima soluzione, per le sue<br />
caratteristiche, è di particolare interesse. nel caso della coestrusione multipla rappresenta<br />
un vantaggio molto importante.<br />
Stiamo parlando di una linea di produzione<br />
completa per guarnizioni di sicurezza sensibili<br />
alla pressione per porte e finestre autone<br />
trasversale presenta elementi realizzati<br />
Per quanto riguarda il profilo, la sua seziomatiche.<br />
Questo campo di applicazione in TPE conduttivo con cavi metallici. Quando<br />
il profilo viene compresso, due elemen-<br />
non è nuovo per Friul Filiere che negli anni<br />
aveva realizzato numerosi progetti chiavi in ti conduttivi del profilo vengono cortocircuitati<br />
e il circuito elettrico viene chiuso.<br />
mano per la produzione di profili di coestrusione<br />
e di rinforzo per il settore automobilistico<br />
e ha focalizzato e acquisito una notecace<br />
e affidabile, è stato necessario<br />
Affinché il profilo funzionasse in modo effi-<br />
ga-<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 39
estrusione<br />
rantire la massima qualità del lavoro.<br />
Un’altra caratteristica speciale di questo impianto<br />
è stata l’aggiunta di dosatori, che<br />
forniscono un sistema di caricamento automatico<br />
del materiale, ad ogni macchina.<br />
Questo sistema di alimentazione volumetrica<br />
garantisce l’alimentazione sincrona dei<br />
materiali a tutti gli estrusori e regola l’efficienza<br />
della velocità di estrusione.<br />
Poiché Friul Filiere fornisce linee complete,<br />
per la produzione di profili così complessi,<br />
l’azienda è anche responsabile della tecnologia<br />
e della selezione delle materie prime<br />
più adatte a tale scopo.<br />
Per questo profilo sono stati utilizzati due<br />
tipi di TPE basato su SEBS, incluso il TPE<br />
conduttivo che richiede condizioni di estrusione<br />
speciali. Inoltre, al fine di plastificare e<br />
omogeneizzare in modo ottimale il materiale,<br />
tutti gli estrusori di linea sono stati dotati<br />
di uno speciale sistema di degasaggio.<br />
Si può affermare che la vera tecnologia di<br />
innovazione che Friul Filiere ha realizzato è<br />
l’implementazione di questo sistema che ha<br />
portato alla creazione di una soluzione innovativa,<br />
ossia gli estrusori monovite con unità<br />
di degasaggio. Grazie a questo elemento, il<br />
processo è meno sensibile alla qualità delle<br />
materie prime e alla loro possibile umidità.<br />
Gestione e controllo del processo<br />
produttivo<br />
L’ultima creazione dell’azienda, ora ancora<br />
più affidabile e flessibile, in occasione della<br />
fiera indosserà un abito nuovo. Futura 40 si<br />
presenterà moderna e aggiornata nelle sue<br />
caratteristiche tecniche con particolare attenzione<br />
ai dettagli che la rendono ancora più<br />
funzionale. <strong>La</strong> soluzione immediata e ideale<br />
per la gestione e il controllo del processo produttivo,<br />
anche nel caso di profili complessi.<br />
Coestrusori rinnovati<br />
L’intera serie di coestrusori Omega è stata<br />
rinnovata, con particolare attenzione al risparmio<br />
energetico e alla funzionalità, con<br />
sistemi di movimento più semplici progettati<br />
per semplificare la loro connessione agli<br />
estrusori principali. Ora sono ideali per soddisfare<br />
le esigenze produttive e di flessibilità<br />
degli utilizzatori.<br />
Impianto completo per la pluriestrusione di profili in TPE<br />
40 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
estrusione<br />
Impianto chiavi in mano per foglie in TPE<br />
L’azienda italiana ICMA San Giorgio ha<br />
consegnato a un importante gruppo farmaceutico<br />
europeo un impianto chiavi in<br />
mano per l’estrusione di diversi tipi di foglie<br />
in elastomero termoplastico (TPE). <strong>La</strong><br />
linea comprende unità di dosaggio gravimetrico,<br />
estrusore bivite corotante ad alta<br />
efficienza MCM 60, calandra a tre rulli e<br />
avvolgitore automatico.<br />
<strong>La</strong> fornitura chiavi in mano ha comportato,<br />
da parte del costruttore, la progettazione<br />
e la realizzazione completa dell’impianto,<br />
contraddistinto da numerose<br />
funzionalità personalizzate per assecondare<br />
le esigenze del committente, comprese<br />
le soluzioni studiate per garantire la massima<br />
pulizia dell’intera linea di processo<br />
destinata ad applicazioni farmaceutiche<br />
critiche.<br />
<strong>La</strong> linea include anche varie soluzioni<br />
digitali e sensori tecnologici applicati in<br />
punti chiave, come i movimenti della calandra<br />
e il sistema di controllo dello spessore,<br />
per assicurare un’elevata precisione<br />
durante l’estrusione e il più alto standard<br />
di sicurezza per gli operatori.<br />
“Questo è un buon esempio della capacità<br />
di Icma di affrontare progetti chiavi in<br />
mano dall’idea alla messa in funzione in<br />
fabbrica, dove un alto livello di ingegneria<br />
personalizzata e un’esecuzione industriale<br />
affidabile sono fattori chiave per<br />
avere successo”, ha dichiarato Giorgio<br />
Colombo, direttore generale di ICMA San<br />
Giorgio. “<strong>La</strong> capacità di Icma di coniugare<br />
personalizzazione ed elevate prestazioni è<br />
unica nel nostro settore”.<br />
ICMA San Giorgio è un’azienda italiana<br />
che produce estrusori bivite ed impianti<br />
di estrusione e compounding. Gli impianti<br />
realizzati sono normalmente equipaggiati<br />
con estrusori bivite co-rotanti, macchine<br />
altamente performanti che richiedono<br />
una elevata esperienza di progettazione e<br />
costruttiva nonché una significativa conoscenza<br />
di processo che hanno reso ICMA<br />
in più di 50 anni di attività un’azienda riconosciuta<br />
a livello mondiale con applicazioni<br />
principalmente legate al settore delle<br />
materie plastiche e dei compositi.<br />
Le varie famiglie di estrusori sono selezionate<br />
per comporre Impianti di Compounding,<br />
Masterbatch, Riciclo ovvero<br />
per realizzare Impianti di Estrusione, anche<br />
chiavi in mano.<br />
Tecnologie per il film in bolla<br />
<strong>La</strong> serie SmartFlex ® si riconferma tra le più vendute<br />
nella tecnologia del film in bolla di Bandera.<br />
Questa tipologia di impianto permette infatti di processare<br />
molteplici formulazioni e film con rendimenti<br />
eccellenti a lungo termine. Le linee SmartFlex risultano<br />
particolarmente attrattive anche per gli ulteriori vantaggi<br />
offerti, tra i quali: livello di investimento competitivo,<br />
consumi ridotti, massima semplicità di gestione.<br />
Recentemente sono state consegnate due linee<br />
SmartFlex a due diversi trasformatori dell’Europa<br />
dell’Est: uno in Polonia e l’altro in Slovenia. Alcuni dei<br />
prodotti che entrambi i clienti andranno a realizzare con<br />
i nuovi impianti sono: film termoretraibile per bottiglie<br />
e lattine, film per shrink-hood, film per laminazione e<br />
converting.<br />
Le principali caratteristiche tecniche dei due impianti<br />
sono i materiali: LDPE, EVA, LLDPE, mLLDPE e mescole<br />
con MDPE, HDPE, coPP con possibilità di processare<br />
resine biodegradabili e compostabili; la produttività:<br />
400 ÷ 500 kg/h, gamma spessori: 20 ÷ 200 μm, larghezza<br />
in piano: 2200 mm netto.<br />
Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera Spa è un’azienda<br />
di progettazione e produzione di linee per l’estrusione<br />
di materie plastiche per il packaging & converting.<br />
Nata come officina meccanica negli anni ‘40,<br />
Bandera riveste <strong>oggi</strong> un ruolo forte a livello internazionale<br />
nel settore dell’estrusione.<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 41
apparecchiaure<br />
ausiliarie<br />
Moretto si presenta a K <strong>2019</strong><br />
con un panorama di soluzioni<br />
e sistemi unici per i diversi<br />
settori della <strong>plastica</strong>,<br />
con una speciale attenzione<br />
a consentire una produzione<br />
efficiente e sostenibile.<br />
Sistemi a risparmio<br />
energetico e dispositivi<br />
di controllo 4.0<br />
Una nuova edizione della fiera K è alle<br />
porte, appuntamento imperdibile per<br />
gli attori dell’industria <strong>plastica</strong>,<br />
quest’anno tutti coinvolti nell’obiettivo comune<br />
di proporre nuove soluzioni per un settore<br />
<strong>oggi</strong> più che mai al centro delle polemiche<br />
relative all’impatto ambientale e alle politiche<br />
di riciclo. Moretto Spa, azienda protagonista<br />
nella fornitura di automazioni e attrezzature<br />
ausiliarie per l’industria <strong>plastica</strong>, si presenta<br />
come “partner di soluzioni”, capace di ascoltare<br />
i bisogni del cliente e rispondere efficacemente<br />
con prodotti dedicati e customizzati.<br />
Partendo dal cliente e dalle sue esigenze<br />
specifiche, Moretto fornisce ai visitatori di K<br />
<strong>2019</strong> un panorama di soluzioni e sistemi unici,<br />
costituito da tecnologie a risparmio energetico<br />
e dispositivi di controllo e gestione 4.0,<br />
strumenti essenziali per una produzione efficiente<br />
e sostenibile. Un approccio necessario<br />
per “vincere la sfida” in un mercato composto<br />
da clienti con esigenze di performance complesse<br />
e diversificate in base al settore di applicazione<br />
e al processo produttivo.<br />
Due aree espositive<br />
Come in un grande palcoscenico, Moretto<br />
esporrà i più innovativi sistemi e prodotti per lo<br />
stampaggio a iniezione, il soffiaggio e l’estrusione.<br />
Due le aree espositive nel padiglione<br />
11, una espressamente dedicata al settore<br />
estrusione, con i prodotti a marchio Contrex,<br />
brand del gruppo specializzato nella fornitura<br />
di automazioni e sistemi di controllo per l’estrusione<br />
di film in bolla (Moretto Hall 11 Stand<br />
H 57, Contrex Hall 11 Stand E65).<br />
Efficienza energetica<br />
anche su piccole produzioni<br />
A Düsseldorf Moretto presenta la serie di<br />
deumidificatori X Comb, ampliata nella gamma<br />
per coprire maggiori esigenze produttive.<br />
Questi mini dryer sono una vera e propria<br />
combinazione di tecnologie brevettate<br />
Moretto: totalmente elettrici (non usano aria<br />
compressa), sono dotati di potenti turbo-compressori,<br />
della tecnologia a zeolite,<br />
dell’equalizzatore di Dew Point e dell’esclusiva<br />
tram<strong>oggi</strong>a OTX.<br />
Particolarmente indicati per la deumidificazione<br />
di materiali tecnici altamente igroscopici<br />
utilizzati in settori esigenti come il medicale,<br />
l’ottico e l’automotive, i dryer X COMB<br />
sono i migliori alleati in termini di efficienza e<br />
risparmio energetico.<br />
<strong>La</strong> serie ON, con modelli compatti e robusti,<br />
è adatta all’installazione direttamente sulla<br />
bocca della macchina trasformatrice, garantendo<br />
qualità costante durante il processo<br />
produttivo.<br />
42 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
apparecchiaure<br />
ausiliarie<br />
<strong>La</strong> serie SIDE prevede modelli più grandii<br />
sino ai 24 kg/h, con l’installazione a fianco<br />
macchina, per soddisfare produzioni più importanti<br />
o in batteria su carrello per la massima<br />
flessibilità produttiva.<br />
Come per tutti i deumidificatori Moretto, anche<br />
sulla serie X COMB viene installato il dispositivo<br />
Moisture Meter, esclusiva soluzione<br />
Moretto per la precisa misurazione in linea<br />
dell’umidità residua del granulo. Moisture<br />
Meter analizza e rileva l’esatto contenuto di<br />
umidità residua sino a 15 parti per milione.<br />
Con Moisture Meter il cliente certifica che il<br />
materiale è ottimamente deumidificato, prova<br />
di una produzione di qualità, in linea con<br />
le caratteristiche tecniche, estetiche e funzionali<br />
richieste.<br />
Inoltre, riuscire a misurare e monitorare in-line<br />
il livello esatto di umidità residua del polimero<br />
consente di “ottimizzare” i processi utilizzando<br />
solamente l’energia strettamente<br />
necessaria, evitando scarti di produzione, riducendo<br />
importanti costi operativi e l’impatto<br />
ambientale.<br />
Sistemi a risparmio energetico<br />
dedicati a packaging e PET<br />
Un’attenzione particolare è rivolta alla deumidificazione<br />
del granulo PET, fase delicata soprattutto<br />
per le grandi produzioni, tipiche dei<br />
settori del packaging rigido e del beverage.<br />
In una zona dedicata dello stand, Moretto<br />
presenta un sistema di deumidificazione<br />
composto da un dryer della serie XD 800X<br />
abbinato alla tram<strong>oggi</strong>a OTX e a Moisture<br />
Meter Manager. Una soluzione in grado di<br />
garantire risultati certificabili, un primato assoluto<br />
in termini di efficienza energetica per<br />
qualsiasi tipo di materiale e, insieme, un sistema<br />
completamente automatico del processo<br />
di deumidificazione.<br />
Con Moisture Meter Manager il processo di<br />
deumidificazione passa da una logica “adaptive”<br />
(auto-adattiva) a una logica “responsive”<br />
all’avanguardia. Ancora una volta, per Moret-<br />
Demudificatore<br />
X Comb<br />
to, una soluzione unica nel mercato della deumidificazione<br />
di polimeri tecnici.<br />
Una soluzione che nasce dallo studio dei fenomeni<br />
fisici a cui i diversi polimeri vengono<br />
sottoposti durante il processo di deumidificazione<br />
e si sviluppa sulla base di anni di esperienza<br />
e risultati oggettivi di prove pratiche.<br />
L’innovativo sistema a turbocompressori del<br />
dryer della serie XD 800X, insieme alle tramogge<br />
OTX, regala straordinari livelli di efficienza<br />
energetica. Inoltre, i dryer XD 800X<br />
non impiegano né acqua di raffreddamento<br />
né aria compressa, costituendo questo un altro<br />
vantaggio nel trattamento del PET e assicurando<br />
l’ennesimo risparmio energetico rispetto<br />
ai dryer convenzionali.<br />
L’utilizzo dell’esclusiva tram<strong>oggi</strong>a OTX consente<br />
un flusso omogeneo del materiale<br />
all’interno della tram<strong>oggi</strong>a durante il processo,<br />
garantendo una deumidificazione efficace<br />
e controllata e una straordinaria efficienza<br />
energetica nell’ordine del +66%, riducendo<br />
altresì i tempi di trattamento del materiale.<br />
Nel trattamento del PET nel settore beverage,<br />
uno degli aspetti a cui i clienti Moretto<br />
sono maggiormente “affezionati” è la costanza<br />
di trattamento di OTX che assicura un processo<br />
stabile e un miglioramento dei tempi<br />
ciclo della macchina, nell’ordine del mezzo<br />
Moisture Meter Manager<br />
Dryer della<br />
serie XD 800X<br />
abbinato alla<br />
tram<strong>oggi</strong>a OTX<br />
secondo. Ciò equivale a produrre fino a 17<br />
milioni di preforme in più all’anno.<br />
L’applicazione del Moisture Meter Manager<br />
integra il dryer in un sistema “responsive”<br />
come previsto dal progetto 4.0 di fabbrica<br />
intelligente. Moisture Meter Manager Misura<br />
l’umidità iniziale del granulo e sulla base di<br />
questa, conoscendo il preciso comportamento<br />
di ogni materiale, provvede ad eseguire<br />
il ciclo di deumidificazione adeguato<br />
per ottenere il risultato richiesto dal cliente in<br />
termini di umidità finale, che è poi monitorata<br />
in uscita dalla tram<strong>oggi</strong>a.<br />
In questo modo, Moisture Meter Manager<br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 43
apparecchiaure<br />
ausiliarie<br />
One Wire 3<br />
massimizza le performance di processo e<br />
realizza incredibili risultati in termini di risparmio<br />
energetico.<br />
Oltre ad essere intelligenti e performanti,<br />
sono macchine con controlli user friendly<br />
con touch screen intuitivo ad oggetti e service<br />
friendly, con una concezione volta ad assicurare<br />
una manutenzione agevolata, evitando<br />
inefficienze del sistema nel tempo.<br />
Alimentazione e trasporto<br />
per micro-stampaggio<br />
e basse produzioni<br />
A K <strong>2019</strong> Moretto propone una serie di soluzioni<br />
dedicate alla “micro” alimentazione per<br />
il trasporto e l’alimentazione di piccole quantità<br />
di materiali tecnici. Alimentatori molto<br />
compatti, ideali per essere installati su macchine<br />
stand alone, su sistemi di deumidificazione<br />
e di dosaggio o direttamente sulla bocca<br />
della macchina trasformatrice.<br />
Questi sistemi di alimentazione, come il resto<br />
della gamma Moretto, includono modelli<br />
espressamente indicati per l’utilizzo in camera<br />
bianca.<br />
Trasporto e alimentazione<br />
intelligenti<br />
Per gestire automaticamente e sovrintendere<br />
l’intero processo di trasporto di piccole<br />
o grandi quantità di materiale plastico,<br />
One Wire 3 garantisce la maggiore efficienza<br />
di trasporto, grazie alla sua logica<br />
avanzata FIFO.<br />
One Wire 3 controlla anche quei dispositivi,<br />
che con le loro esclusive tecnologie, contribuiscono<br />
a ottimizzare il processo di trasporto e<br />
alimentazione dei granuli. In particolare la<br />
centralina Dolphin, che alimenta e smista in<br />
modo automatico tutti i materiali verso tutte le<br />
macchine evitando qualsiasi rischio di contaminazione<br />
ed errore umano.<br />
Kruisekontrol, brevetto esclusivo Moretto,<br />
che l’European Patent Office (EPO) ha riconosciuto<br />
“l’unico sistema automatico e intelligente<br />
esistente al mondo e<br />
capace di definire le migliori<br />
condizioni di trasporto di<br />
ogni materiale plastico”. L’unicità<br />
di questo sistema risiede<br />
nella sua capacità di gestire<br />
la velocità del materiale<br />
durante le fasi di trasporto,<br />
eliminandone i picchi e la<br />
conseguente formazione di<br />
capelli d’angelo e usura delle<br />
tubazioni e adattare in<br />
modo responsive le condizioni<br />
di trasporto, a differenza<br />
dei vari sistemi a inverter che agiscono<br />
semplicemente sulla velocità dell’aria, ma<br />
senza tenere in considerazione le numerose<br />
variabili che caratterizzano ogni materiale<br />
(KK ne controlla più di 15) e che costituiscono<br />
elementi di forte differenziazione nel loro<br />
comportamento in tubazione.<br />
Dosaggio gravimetrico<br />
a batch ad alta precisione<br />
I dosatori della serie DGM Gravix rappresentano<br />
ormai uno standard tra la clientela che<br />
ricerca la massima precisione nel dosaggio<br />
gravimetrico a batch anche in condizioni di<br />
utilizzo estremo. DGM Gravix è il dosatore<br />
che, grazie al suo particolare controllo con<br />
esclusivo Vibration Immunity System e al sistema<br />
a doppia palpebra, dosa con precisione<br />
fino allo 0,01% anche installato su una<br />
macchina soffiatrice, senza risentire dei movimenti<br />
e delle vibrazioni continui a cui viene<br />
sottoposto.<br />
I dosatori DGM Gravix coprono esigenze di<br />
dosaggio di materiali in granulo, polvere e<br />
scaglia, con applicazioni dedicate, fino a 12<br />
materiali e a 12.000 kg/h. Applicazioni dedicate<br />
al micro dosaggio, come Rotopulse,<br />
rendono queste macchine estremamente<br />
flessibili nel loro impiego in reparto.<br />
Sistemi dedicati al mondo del beverage per<br />
il dosaggio di PET vergine, R-PET e flakes<br />
garantiscono miscele omogenee e altissima<br />
precisione nell’ordine dello 0,1% anche per<br />
produzioni orarie molto elevate.<br />
Nessun sovradosaggio di additivi<br />
e coloranti con il sistema a perdita<br />
di peso DPK<br />
DPK è un dosatore di precisione compatto<br />
a perdita di peso, adatto per il dosaggio di<br />
piccole quantità di masterbatch o additivi.<br />
<strong>La</strong> tecnologia delle celle di carico e l’algoritmo<br />
di controllo fanno si che DPK raggiunga<br />
precisioni di dosaggio fino al ±0,03%. Il masterbatch<br />
o additivo da dosare è contenuto<br />
in una tram<strong>oggi</strong>a costruita in un specifico<br />
materiale acrilico antiurto trasparente, esente<br />
da cariche elettrostatiche, che ne rende<br />
immediatamente visibile il materiale contenuto<br />
ed il livello di carico ed evita la fermata<br />
di materiale sulle pareti della tram<strong>oggi</strong>a. <strong>La</strong><br />
tram<strong>oggi</strong>a è facilmente removibile senza<br />
l’utilizzo di utensili e, insieme al sistema intelligente<br />
di stoccaggio e riconoscimento<br />
dei masterbatch a fianco macchina, rende il<br />
cambio ricetta ancora più immediato.<br />
Microdosaggio<br />
multicomponente con DPM<br />
Per il microdosaggio, Moretto propone anche<br />
DPM, un microdosatore di precisione disponibile<br />
nelle versioni monocomponente e fino a 4<br />
44 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
apparecchiaure<br />
ausiliarie<br />
tramogge. Il dosaggio pulsato è immune alle<br />
vibrazioni e non necessita di mixer grazie al<br />
dosaggio in contemporanea dei componenti.<br />
Le tramogge sono amovibili. Poiché di costruzione<br />
compatta, può essere impiegato anche<br />
per il recupero di rimacinato.<br />
Tecnologie 4.0 per la supervisione<br />
e il controllo dei processi<br />
Per la supervisione e controllo negli impianti di<br />
trasformazione delle materie plastiche, Moretto<br />
ha elaborato l’avanzato sistema di supervisione<br />
Mowis 3, un software modulare capace<br />
di adattarsi alle necessità e agli obiettivi qualitativi,<br />
produttivi e gestionali di ogni cliente,<br />
consentendo la connettività tra macchine,<br />
processi, reparti, impianti e stabilimenti.<br />
Mowis 3, un software SCADA proprietario interamente<br />
sviluppato e progettato “in house”<br />
è l’ultima evoluzione dell’avanzato sistema supervisione<br />
di Moretto, strumento essenziale<br />
per una produzione efficiente e sicura, anche<br />
di tipo “lights out”.<br />
Attraverso Mowis 3 l’utente sorveglia lo stato<br />
di ogni macchina e di ogni operazione del sistema:<br />
registra anomalie e crea uno storico,<br />
imposta e/o modifica i parametri di processo,<br />
memorizza le modifiche ai parametri dell’impianto,<br />
programma i tempi di lavoro, gestisce<br />
i consumi di materiale e i lotti di produzione,<br />
crea report di processo in tempo reale e statistiche<br />
di funzionamento e efficienza. Connesso<br />
al “service” fornisce informazioni sullo stato<br />
delle macchine e ne identifica le esigenze di<br />
manutenzione. Mowis 3 mette in connessione<br />
fino a 1100 client.<br />
Mowis 3 ha a disposizione dei moduli personalizzati<br />
che consentono una totale “tracciabilità<br />
4.0” del processo: il modulo “Lotto batch”<br />
permette di tracciare i lotti di materiale attraverso<br />
l’intero processo produttivo, dall’approvvigionamento<br />
alla loro trasformazione;<br />
“Sil-Control” evita errori umani nel caricamento<br />
dei materiali nei silos di destinazione, “Item-<br />
Go” in base all’articolo da produrre, definisce<br />
Centralina Dolphin<br />
ed imposta i parametri per ogni macchina, dal<br />
silo alla macchina trasformatrice in maniera<br />
automatica, “Mould Control” riconosce automaticamente<br />
lo stampo e definisce automaticamente<br />
i parametri di processo. Questi ed<br />
altri sono i moduli custom, divenuti oramai<br />
capisaldi nei sistemi di supervisione installati<br />
da Moretto presso gli stabilimenti dei clienti<br />
che ne apprezzano l’efficienza, l’affidabilità e<br />
la semplicità di gestione.<br />
Mowis 3 è controllabile da remoto e comunica<br />
con i sistemi di gestione aziendali (ERP), di<br />
produzione (MES) e di gestione dei dati del<br />
cliente attraverso protocollo universale OPC<br />
UA.<br />
Regolazione della temperatura<br />
e refrigerazione<br />
Moretto offre una gamma completa di sistemi<br />
di termoregolazione e refrigerazione per soddisfare<br />
qualsiasi esigenza produttiva, dalla<br />
singola utenza a fianco macchina, sino a impianti<br />
centralizzati open modulari sviluppati<br />
ad hoc con una attenzione maniacale verso la<br />
totale efficienza energetica.<br />
<strong>La</strong> grande quantità di energia necessaria ai<br />
processi di refrigerazione nell’industria di trasformazione<br />
delle materie plastiche, richiede<br />
sistemi estremamente efficienti e flessibili. <strong>La</strong><br />
serie di refrigeratori modulari X Cooler nasce<br />
appositamente con queste prerogative. <strong>La</strong><br />
scalabilità della potenza frigorifera permette<br />
di erogarla in funzione delle reali necessità<br />
con una conseguente drastica riduzione dei<br />
consumi energetici realizzando un’evidente<br />
riduzione dei costi operativi. <strong>La</strong> realizzazione<br />
di X Cooler e delle serie minori delle macchine<br />
da reparto, ha visto una cura maniacale dei<br />
dettagli costruttivi, che hanno portato, in alcuni<br />
casi, a non accontentarsi di ciò che esiste e<br />
alla realizzazione di componenti dedicati per<br />
ottenere i massimi risultati in termini di performance.<br />
I termoregolatori della serie Te-Ko, assicurano<br />
efficienza e precisione assoluta nel controllo<br />
automatico della temperatura sia negli stampi<br />
delle presse a iniezione, sia nei cilindri e rulli<br />
degli estrusori. Affidabilità, velocità di regolazione<br />
della temperatura, riduzione dei consumi<br />
e facilità di utilizzo sono i maggiori primati<br />
di queste macchine. Disponibili nelle versioni<br />
ad acqua, pressurizzati e ad olio con temperature<br />
fino a 300°C in base alle necessità produttive<br />
del cliente.<br />
L’impegno per il pianeta<br />
Totem interattivi e video wall animeranno lo<br />
spazio Moretto con contenuti volti ad illustrare<br />
tecnologie e soluzioni dedicate ad ogni settore<br />
applicativo, assieme alle diverse iniziative<br />
intraprese dall’azienda tra le quali eccelle il<br />
progetto di attività ecosostenibili “Be Tomorrow”<br />
focalizzato su: economia circolare e sviluppo<br />
di nuove tecnologie a risparmio energetico,<br />
riciclo, bio-polimeri ecc.<br />
L’economia circolare<br />
Grande attenzione è rivolta all’economia circolare,<br />
tema centrale di K <strong>2019</strong>. Moretto partecipa,<br />
in collaborazione con un noto OEM, a<br />
un’unità dimostrativa dedicata alla produzione<br />
di tazze da caffè realizzate con bio-polimeri:<br />
un prodotto 100% bio, lavabile e riutilizzabile<br />
sino a 500 volte.<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 45
apparecchiature<br />
ausiliarie<br />
Dalla deumidificazione al controllo della temperatura, dalla tracciabilità<br />
dei materiali alle soluzioni per l’industria 4.0, nell’ottica di soluzioni complete<br />
chiavi in mano. Molte le novità tecnologiche di Piovan Group in mostra al K.<br />
Innovazione e sostenibilità<br />
Negli ultimi anni, Piovan Group ha<br />
registrato una notevole crescita,<br />
continuando il percorso che l’ha<br />
portato ad essere un gruppo internazionale<br />
di riferimento nel settore. Il 2018 è stato<br />
fondamentale, non solo in termini di fatturato<br />
– il gruppo ha infatti chiuso l’anno con<br />
un fatturato consolidato che ha sfiorato i<br />
246 milioni di euro, in crescita di oltre il<br />
15% rispetto all’esercizio precedente – ma<br />
anche con la quotazione alla Borsa di Milano<br />
che permette al Gruppo di avere una<br />
sempre maggiore visibilità internazionale<br />
presso i grandi clienti, di attrarre talenti in<br />
azienda e perseguire la strategia di crescita<br />
e solida governance per il futuro.<br />
Anche la prima parte del <strong>2019</strong> è stata ricca<br />
di avvenimenti con la nascita di nuove filiali,<br />
tra cui Piovan Marocco, e l’acquisizione<br />
di nuove società: Toba, realtà leader in Corea<br />
del Sud nell’automazione di processi<br />
industriali nell’ambito <strong>plastica</strong> e in particolare<br />
nei sistemi per il trasporto e stoccaggio<br />
di polveri, e Fea Process & Technological<br />
Plants, azienda di Cuneo specializzata<br />
nell’automazione per l’industria alimentare.<br />
A metà ottobre aprirà i battenti l’edizione<br />
<strong>2019</strong> di K, la fiera più importante a livello internazionale<br />
dedicata alle materie plastiche.<br />
Dal 16 al 23 ottobre, si stima che oltre 3.000<br />
espositori provenienti da più di 60 nazioni affolleranno<br />
i padiglioni del centro fieristico<br />
Düsseldorf, con un flusso di oltre 200.000<br />
visitatori attesi, provenienti da tutto il mondo.<br />
Piovan Group sarà presente allo stand<br />
9B60, con i propri brand Piovan, Aquatech,<br />
Fdm e Penta.<br />
Molte le soluzioni ad elevato contenuto tecnologico<br />
che saranno esposte in fiera: dalla<br />
deumidificazione al controllo della temperatura,<br />
dalla tracciabilità dei materiali alle soluzioni<br />
per l’industria 4.0, nell’ottica di fornire<br />
soluzioni complete chiavi in mano. Non si<br />
parlerà solo di sviluppi tecnologici di prodotto<br />
ma sarà posta un’attenzione particolare ad<br />
alcuni temi fondamentali tra cui sostenibilità,<br />
Industria 4.0, tracciabilità e integrazione dei<br />
sistemi, uniti da un fil rouge: l’innovazione.<br />
46 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
apparecchiature<br />
ausiliarie<br />
L’innovazione al centro<br />
Da sempre Piovan investe risorse nell’innovazione<br />
e, ad <strong>oggi</strong>, la ricerca e sviluppo del<br />
Gruppo impiega più di 171 professionisti<br />
specializzati in grado di valutare le specificità<br />
di ogni richiesta proveniente dai clienti,<br />
attingendo informazioni dalle innumerevoli<br />
competenze maturate nel corso degli anni. I<br />
diversi team di tecnici del Gruppo sono<br />
orientati a fornire non solo prodotti stand<br />
alone, ma soluzioni integrate che mirano a<br />
massimizzare l’efficienza e le prestazioni<br />
dei reparti produttivi, portando benefici tangibili<br />
e vantaggi concreti ai clienti.<br />
Alta efficienza per il trattamento<br />
del PET e la gestione del riciclato<br />
Non solo macchinari stand-alone ma soluzioni<br />
complete e integrate per i sistemi<br />
PET. Al K <strong>2019</strong>, sarà presentato in anteprima<br />
mondiale la nuova linea Genesys, il sistema<br />
di deumidificazione caratterizzato<br />
da una tecnologia auto-adattativa, ora ottimizzato<br />
anche per il trattamento di PET riciclato.<br />
Il nuovo dryer è in grado di gestire<br />
automaticamente il processo di deumidificazione,<br />
agendo su tutti i parametri critici:<br />
dalla portata d’aria di processo al suo valore<br />
di DewPoint, dal tempo di residenza alla<br />
temperatura, mantenendo le condizioni ottimali<br />
di funzionamento anche al variare<br />
della produzione oraria, delle condizioni di<br />
temperatura e umidità iniziale del granulo<br />
plastico. Tra le novità introdotte in questo<br />
macchinario di ultima generazione il controllo<br />
più intuitivo e una migliorata efficienza<br />
di auto-regolazione.<br />
Miglioramenti significativi interessano anche<br />
la tecnologia AIPC (Automatic Injection<br />
Pressure Control), che consente il minor<br />
costo per preforma prodotta, non considerando<br />
solo il consumo energetico preso<br />
come variabile a sé stante, ma l’intero processo<br />
di produzione delle preforma, puntando<br />
ad aumentare la qualità del prodotto<br />
finito e a ridurre gli scarti.<br />
Sempre nell’ambito delle soluzioni per il<br />
PET, a Düsseldorf, sarà possibile testare la<br />
semplicità di utilizzo della nuova gamma di<br />
strumenti per l’analisi della qualità delle<br />
preforme; questi dispositivi consentono di<br />
misurare in modo semplice e intuitivo parametri<br />
fondamentali, quali il livello di acetaldeide<br />
contenuto nelle preforme.<br />
Dosaggio di precisione<br />
Anche Fdm, la società del Gruppo specializzata<br />
in sistemi per la trasformazione delle<br />
materie plastiche dedicata al processo<br />
di estrusione, con sede a Troisdorf in Germania,<br />
presenterà al K <strong>2019</strong> importanti novità<br />
nel dosaggio con GDS 5, il nuovo modello<br />
di dosatore gravimetrico della linea<br />
GDS ottimizzato per poter montare fino a 5<br />
stazioni granulo, mantenendo un ingombro<br />
minimo e dotato di un nuovo controllo realizzato<br />
con PLC Siemens.<br />
Trattamento dei materiali<br />
Penta, l’azienda del gruppo che progetta e<br />
produce grandi impianti per stoccaggio,<br />
trasporto e dosaggio di polimeri in forma<br />
polverosa e granulare, proporrà le ultime<br />
innovazioni per la produzione di tubi e cavi<br />
e per la gestione dell’additivazione nel settore<br />
del compounding. In fiera, i visitatori<br />
potranno vedere Vakupulse, un sistema in<br />
funzione per il trasporto in fase densa, particolarmente<br />
adatto per il trasporto di materie<br />
prime delicate, con basse velocità e<br />
piccole portate, su brevi distanze.<br />
Come tecnologia Piovan, sarà esposta per<br />
la prima volta al K una centralina di smistamento<br />
manuale dotata dei nuovi imbocchi,<br />
che rendono facile e agevole la connessione<br />
delle tubazioni, anche quando si utilizza<br />
una sola mano. Per evitare il rischio di contaminazione<br />
è priva di guarnizioni, garantendo<br />
il contatto del granulo plastico con il<br />
solo acciaio inox. Ciò che cattura l’attenzione<br />
è senza dubbio la nuova tecnologia<br />
RFID (Radio Frequency Identification), che<br />
permette di verificare se la combinazione<br />
tra sorgenti e destinazioni è corretta. In<br />
caso di errore il sistema di trasporto non<br />
attiva il ciclo di caricamento evitando così<br />
ogni rischio di contaminazione tra materiali<br />
diversi. A guidare l’operatore è un sistema<br />
di led, duplicabile anche su un display<br />
dedicato, che cambia colore a seguito<br />
dell’imbocco delle tubazioni di trasporto<br />
permettendo di verificare a colpo d’occhio<br />
le connessioni attive.<br />
Pronti per il medicale<br />
In fiera Piovan presenterà importanti novità<br />
anche nell’ambito del medicale: per la prima<br />
volta in esposizione, il nuovo dosatore<br />
per micro-dosaggio in grado di alimentare<br />
le macchine anche un granulo alla volta,<br />
mantenendo comunque una elevatissima<br />
accuratezza per soddisfare le richieste che<br />
giungono soprattutto da settori molto tecnici<br />
come il medicale che richiedono processi<br />
di microstampaggio di precisione.<br />
<strong>La</strong> gamma medicale è completata anche<br />
da macchine adatte al funzionamento in<br />
camera bianca come il ricevitore Pureflo<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 47
apparecchiature<br />
ausiliarie<br />
che non necessita né di aria compressa né<br />
di manutenzione e dal dryer DPA privo di<br />
emissioni in ambiente.<br />
Refrigerazione e controllo<br />
della temperatura<br />
Aquatech, l’azienda del gruppo dedicata<br />
alle tecnologie di refrigerazione industriale<br />
e di controllo della temperatura, sarà sotto<br />
i riflettori con molteplici innovazioni di prodotto<br />
in esposizione in un corner dedicato:<br />
dal controllo della temperatura ai nuovi<br />
drycooler adiabatici.<br />
<strong>La</strong> gamma dei termoregolatori Easytherm,<br />
l’unità di controllo della temperatura degli<br />
stampi vincitrice dell’IF Design Award <strong>2019</strong>,<br />
sarà completata con i nuovi termoregolatori<br />
pressurizzati che affiancheranno la linea dei<br />
termoregolatori atmosferici. Novità interessanti<br />
anche nelle funzionalità offerte dai termorefrigeratori<br />
raffreddati ad acqua della linea<br />
DigitempEvo che assicurano elevate<br />
prestazioni pur mantenendo un bassissimo<br />
consumo energetico. Parlando di chiller,<br />
menzione di riguardo per Easycool+, la linea<br />
di chiller estremamente compatti pensati,<br />
progettati e realizzati per il raffreddamento<br />
nei processi industriali specifici delle materie<br />
plastiche e dunque estremamente efficienti.<br />
Sostenibilità ed economia circolare<br />
Per Piovan Group la sostenibilità è un impegno<br />
quotidiano. L’industria delle materie<br />
plastiche richiede un’attenzione costante<br />
alla ricerca e all’innovazione, nell’ottica di<br />
avviare processi che portino ad una trasformazione<br />
responsabile delle materie<br />
prime, ad una produzione sostenibile e a<br />
basso impatto ambientale, verso un’economia<br />
circolare.<br />
Piovan sviluppa tecnologie e soluzioni per<br />
<strong>La</strong> gamma dei termoregolatori Easytherm<br />
ha vinto l’IF Design Award <strong>2019</strong><br />
contribuire a un aumento dell’utilizzo di<br />
materiali riciclati, rendendo possibile la<br />
creazione di una vasta gamma di prodotti<br />
a partire dal PET post-consumo come materia<br />
prima. A testimonianza dell’impegno<br />
costante su questi temi, dal 2006 Piovan<br />
sviluppa tecnologie per dare nuova vita al<br />
materiale riciclato trasformandolo nuovamente<br />
in bottiglie.<br />
Più in generale, la scelta di privilegiare le<br />
soluzioni ad alta efficienza ha permesso di<br />
abbattere le emissioni di CO 2<br />
e i consumi<br />
di energia legati alla trasformazione delle<br />
materie plastiche. Impianti personalizzati,<br />
redditività, efficienza e affidabilità dei processi<br />
sono le principali linee guida dello<br />
sviluppo tecnologico del Gruppo Piovan<br />
anche quando si parla di riciclo della <strong>plastica</strong><br />
e di bioplastiche.<br />
Sistemi 4.0<br />
Il tema dell’Industria 4.0 è diventato un argomento<br />
sempre più di interesse e Piovan<br />
continua a investire nell’innovazione ampliando<br />
la gamma di funzionalità offerte dal<br />
software di supervisione Winfactory 4.0,<br />
con i moduli per il monitoraggio dell’efficienza<br />
energica e, da quest’anno, anche<br />
per il controllo della gamma di soluzioni<br />
realizzate da Aquatech.<br />
Integrazione dei dati al contesto e interconnessione<br />
digitale lungo tutto il processo:<br />
queste le linee guida dell’Industry 4.0 da cui<br />
nasce MTS, il nuovo sistema di tracciabilità<br />
dei materiali. Costituito da un nuovo terminale<br />
bar-code in grado di leggere i codici a<br />
barre per l’identificazione degli utenti e dei<br />
materiali e da una nuova app, sviluppata<br />
per guidare l’operatore nelle attività di gestione<br />
delle materie prime, il sistema MTS<br />
permette di ottimizzare lo stoccaggio dei<br />
materiali e di identificare il flusso dei diversi<br />
lotti dalla fase iniziale fino al prodotto finito.<br />
Una nuova brand identity<br />
A inizio <strong>2019</strong> è stata presentata la nuova<br />
brand identity di Gruppo, per comunicare<br />
con ancora più forza ed efficacia la realtà<br />
di un gruppo internazionale composto da<br />
diverse società, ma con un unico denominatore<br />
comune: l’attenzione verso il cliente<br />
e le persone, seguendo i tre pilastri fondamentali<br />
che da sempre caratterizzano il<br />
gruppo: Customers - People - Innovation.<br />
Un nuovo logo di Gruppo, caratterizzato<br />
da un pittogramma composto da tre cerchi<br />
che richiamano i valori del gruppo, i settori<br />
di business e i punti di forza:<br />
• 3 valori: clienti, persone, innovazione;<br />
• 3 business: <strong>plastica</strong>, alimentare, refrigerazione;<br />
• 3 punti di forza: presenza globale, servizio,<br />
team.<br />
<strong>La</strong> nuova identità aziendale si distingue<br />
per un restyling dell’immagine grafica. Un<br />
segno pulito ed essenziale che vuole integrare<br />
all’interno di una stessa visione tutte<br />
le società del gruppo. Piovan, Una-Dyn,<br />
Fdm, Aquatech, Penta, Progema ed Energys:<br />
uno stesso stile grafico e un nuovo<br />
pay-off “Piovan Group” comune a tutte le<br />
società per evidenziare l’appartenenza ad<br />
un unico gruppo. “Il precedente pay-off<br />
‘Customers. The core of our innovation’ e la<br />
nostra filosofia ‘Customer, People, Innovation’<br />
continueranno comunque ad essere il<br />
fil rouge di tutte le comunicazioni e attività<br />
di Piovan Group”, sottolinea Peter Dal Bo,<br />
Chief Commercial Officer del Gruppo.<br />
48 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
componenti<br />
Cavi chainflex certificati<br />
Tutti i 1.354 cavi per catene portacavi Igus<br />
soddisfano i requisiti RoHS II. I cavi chainflex<br />
con durata testata e calcolabile online sono<br />
certificati anche ai sensi della direttiva UE<br />
“RoHS” significa “Restriction of Hazardous<br />
Substances” e disciplina l’utilizzo di sostanze<br />
pericolose nelle apparecchiature elettroniche.<br />
In base a questa direttiva europea, nei prodotti<br />
e ambienti di lavoro si devono evitare<br />
componenti pericolosi per la salute come per<br />
esempio piombo, mercurio o plastificanti.<br />
Questo criterio offre una sicurezza giuridica<br />
e funzionale ai costruttori di macchine ed agli<br />
operatori una maggiore sicurezza durante<br />
l’utilizzo e in caso di smaltimento. Con i suoi<br />
diversi tipi di cavo, Igus offre la gamma più<br />
ampia di cavi per catene portacavi con tutte<br />
le più significative certificazioni e omologazioni<br />
internazionali, da magazzino. Inoltre,<br />
grazie a più di due miliardi di cicli di prova<br />
e a oltre 1,4 milioni di test elettrici effettuati<br />
su tutti i cavi chainflex ogni anno nel laboratorio,<br />
Igus è l’unico produttore che offre una<br />
garanzia di 36 mesi su tutti i suoi cavi. Così,<br />
i cavi chainflex, la cui durata d’esercizio è<br />
calcolabile online, contribuiscono in modo<br />
decisivo al funzionamento sicuro delle applicazioni<br />
in movimento. Al di là della sicurezza<br />
costruttiva, sono la sicurezza dell’operatore<br />
e dell’ambiente ad essere al centro della direttiva<br />
“Restriction of Hazardous Substances”<br />
(RoHs) II. E questo vale anche per il<br />
programma chainflex Igus, lo specialista dei<br />
cavi per uso in catena portacavi. I test sul<br />
cavo motore chainflex CF30 nel laboratorio<br />
interno, test 5191 con 25 milioni di cicli di<br />
prova, confermano la conformità RoHs II.<br />
Dalla metà degli anni ‘90, in tutta Europa,<br />
sono in vigore norme che limitano l’utilizzo<br />
di sostanze pericolose per l’ambiente nelle<br />
apparecchiature elettriche ed elettroniche e<br />
nei loro componenti. Queste direttive sono<br />
diventate sempre più rigide e pongono restrizioni<br />
nell’utilizzo di sostanze che, anche<br />
se necessarie dal punto di vista industriale,<br />
sono potenzialmente pericolose per la salute<br />
come il cromo, il piombo, il mercurio o il<br />
bromo. Con l’ampliamento della direttiva UE<br />
2011/65/UE (RoHS II) i valori limite consentiti<br />
per le sostanze pericolose, tra cui anche<br />
i ftalati, sono stati ulteriormente abbassati.<br />
Vengono molto spesso usati questi plastificanti<br />
per migliorare l’elasticità dei prodotti<br />
in polimero durante il loro utilizzo. Ma, con i<br />
cavi chainflex altamente flessibili, Igus soddisfa<br />
i requisiti di flessibilità anche senza l’utilizzo<br />
di ftalati tossici. Un criterio importante<br />
per il successivo riciclo e per lo smaltimento.<br />
Per i costruttori di macchine che esportano<br />
nell’UE, utilizzare cavi certificati RoHS significa<br />
ottenere facilmente la conformità CE. Ma<br />
anche le aziende con clienti extra-UE, dove<br />
sono in vigore altre normative, possono trarre<br />
beneficio di questa precauzione in fase di<br />
progettazione. Poiché in Paesi come USA,<br />
Giappone o Cina sono in vigore regolamenti<br />
simili, questi standard devono essere soddisfatti<br />
sempre più anche a livello globale.<br />
Vasta gamma di<br />
supporti passacavi<br />
Per l’introduzione di un massimo<br />
di 50 cavi standard, Icotek<br />
offre una vasta gamma di supporti<br />
passacavi, caratterizzati da<br />
un’elevata densità di cavi inseribili<br />
e da un risparmio di tempo<br />
rispetto ai pressacavi tradizionali.<br />
I listelli passacavi Kel-DP<br />
sono ideali per l’instradamento<br />
di cavi non intestati. I nuovi supporti<br />
di ingresso cavi Kel-DP 6 e<br />
Kel-DP 16 sono adatti per spessori<br />
della parete da 1,5 a 2,5<br />
mm. Sono disponibili in versioni<br />
rotonde, rettangolari, particolarmente<br />
strette, salvaspazio e si<br />
adattano alle aperture standard.<br />
<strong>La</strong> dimensione Kel-DP 6 è adatta<br />
per i connettori a 6 pin 36x52<br />
mm. Il Kel-DP 16 per i connettori<br />
a 16 pin 36x86 mm. Il Kel-DP 16<br />
può gestire fino a 23 linee, con il<br />
Kel-DP 6 possono essere gestite<br />
fino a 25 linee.<br />
Il montaggio di una piastra<br />
viene eseguito premendo sul telaio<br />
perforato. Uno speciale profilo<br />
centra anche la posizione del<br />
Kel-DP rispetto all’apertura. Il<br />
Kel-DP raggiunge il grado di protezione<br />
IP64. Certificazioni come<br />
la norma ferroviaria europea EN<br />
45545-2 HL3, GL o Ecolab rendono<br />
il Kel-DP un pressacavo<br />
versatile.<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 49
automazione<br />
Servoazionamenti multiasse<br />
Il servoazionamento B&R<br />
controlla processi dinamici<br />
con precisione. L’azienda sta<br />
incrementando le prestazioni<br />
dei servoazionamenti multiasse<br />
ACOPOSmulti che adesso<br />
sono in grado di raggiungere<br />
tempi di ciclo fino a 50 μs. I<br />
processi possono ora essere<br />
controllati in modo più preciso<br />
rispetto al passato.<br />
Per applicazioni di motion<br />
control complesse, come quelle<br />
che si trovano nell’industria della<br />
stampa e del packaging, i movimenti<br />
devono essere controllati<br />
in modo molto rapido e preciso.<br />
Il breve tempo di ciclo di 50 µs<br />
per il controllo di corrente, velocità<br />
e posizione di ACOPOSmulti<br />
apre nuove possibilità per la tecnologia<br />
dei sensori virtuali.<br />
L’utilizzo di un encoder virtuale<br />
di posizione del motore elimina<br />
la necessità di avere un encoder,<br />
cavo encoder e unità di valutazione<br />
nel servoazionamento, e<br />
allo stesso tempo aumenta la<br />
disponibilità. Altre funzioni speciali<br />
per un controllo più preciso<br />
e reazioni più rapide possono<br />
essere implementate utilizzando<br />
la tecnologia dei sensori virtuali.<br />
Queste includono un controllo<br />
basato su modelli con autotuning<br />
e una funzione di controllo<br />
ripetitivo per la compensazione<br />
predittiva del lag error. Il servoazionamento<br />
multiasse ACOPO-<br />
Smulti di B&R consente ora di<br />
ridurre ulteriormente i tempi di<br />
ciclo fino a 50 μs.<br />
Da oltre trent’anni presente in<br />
Italia, B&R è un’innovativa società<br />
di automazione con sede in<br />
Austria e uffici in tutto il mondo.<br />
B&R fa parte del gruppo ABB.<br />
Come azienda di automazione<br />
industriale, B&R combina<br />
tecnologia all’avanguardia e ingegneria<br />
avanzata per fornire ai<br />
clienti in ogni settore industriale<br />
soluzioni complete per l’automazione<br />
di macchina e di fabbrica,<br />
per il controllo di movimento, per<br />
l’interfaccia uomo macchina e le<br />
tecnologie di sicurezza integrate.<br />
Sfruttando gli standard di<br />
comunicazione per l’IIoT come<br />
OPC UA, TSN, Powerlink e<br />
openSAFETY, insieme al potente<br />
ambiente di sviluppo software<br />
Automation Studio, B&R sta<br />
costantemente ridefinendo il<br />
futuro dell’ingegneria di automazione.<br />
Lo spirito innovativo che<br />
mantiene B&R all’avanguardia<br />
nell’automazione industriale è<br />
guidato dall’impegno nel semplificare<br />
i processi e superare le<br />
aspettative dei clienti.<br />
Sensori di pressione per l’industria 4.0<br />
<strong>La</strong> multinazionale italiana Gefran, specializzata nella progettazione<br />
e produzione di sistemi e componenti per l’automazione e il controllo<br />
dei processi industriali, presenta in anteprima alla fiera K di Düsseldorf<br />
le nuove serie di sensori di pressione di Melt con uscita digitale<br />
IO-Link versione 1.1, specificatamente progettate per assolvere alle<br />
esigenze dell’Industry 4.0. Concepiti per la rilevazione della pressione<br />
del fluido in ambienti di elevate temperature, i trasduttori di<br />
pressione di Melt Gefran sono adatti per essere installati in impianti<br />
di estrusione classici, blow-molding e a soffiaggio. In dettaglio, l’utilizzo<br />
di questi componenti consente il monitoraggio in tempo reale<br />
della pressione del polimero fuso nella zona di Melt, permettendo di<br />
migliorare l’intero processo di estrusione, a favore di una qualità costante,<br />
elevata e ripetibile del prodotto e di una maggiore sicurezza,<br />
sia dell’operatore che della macchina stessa e dei suoi asservimenti.<br />
I nuovi sensori di Melt con uscita digitale IO-Link sono infatti certificati<br />
PLd e SIL2 a garanzia di una notevole riduzione del fattore di<br />
rischio (fino a 10 volte) rispetto alla certificazione PLc. Una famiglia<br />
completa che si declina in quattro gamme: ILI, ILK, ILW e ILM. Gli<br />
innovativi sensori “Impact” della serie ILI, sono adatti per l’utilizzo<br />
nei processi acidi o abrasivi in virtù dell’assenza di fluido di trasmissione,<br />
della resistenza a temperature di lavoro fino a 350°C e dello<br />
spessore della membrana a contatto con il fluido superiore di 15 vol-<br />
te rispetto alle versioni tradizionali. <strong>La</strong> serie ILK, è caratterizzata da<br />
una miscela di Sodio + Potassio (NaK) quale fluido di trasmissione,<br />
per permette al sensore di resistere fino a 538°C, rendendolo idoneo<br />
anche per applicazioni nei settori della <strong>plastica</strong> e dei metalli. <strong>La</strong> serie<br />
ILW, grazie all’uso di un olio certificato FDA, può essere utilizzata<br />
nei processi di estrusione in ambito alimentare, fino a 315°C. Infine,<br />
la serie ILM con riempimento a mercurio, viene impiegata nei casi<br />
consentiti dalla Direttiva Europea 2011/65/UE – RoHS II, in ambienti<br />
con temperature fino a 400°C<br />
50 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
materiali<br />
Riciclo imballaggi: EPS promosso in fascia B2<br />
Il Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai)<br />
ha riconosciuto gli sforzi compiuti dalla filiera<br />
per migliorare la gestione del fine vita e per il<br />
2020 ha promosso in Fascia B2 (Imballaggi<br />
con una filiera di selezione e riciclo in fase di<br />
consolidamento e sviluppo, da circuito “Domestico”<br />
e/o “Commercio & Industria”) alcune<br />
tipologie di imballaggi in polistirene espanso,<br />
in particolare quelli delle aree seminiere e<br />
cassette alimentari. Il Contributo Ambientale<br />
Conai (CAC, la forma di finanziamento attraverso<br />
la quale Conai ripartisce tra produttori<br />
e utilizzatori il costo per i maggiori oneri della<br />
raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il<br />
recupero dei rifiuti di imballaggi) è stabilito in<br />
funzione della fascia di assegnazione. Questo<br />
risultato, molto importante per il settore, è<br />
stato ottenuto grazie all’impegno profuso da<br />
Aipe (Associazione Italiana Polistirene Espanso)<br />
insieme a tutte le aziende associate per<br />
ottenere il riconoscimento degli sforzi fatti da<br />
tutta la filiera per migliorare i tassi di recupero<br />
e riciclo. Con l’inserimento nella fascia B2<br />
molti imballi in EPS sono riconosciuti come<br />
selezionabili/riciclabili e possono godere di<br />
una tariffa decisamente inferiore rispetto a<br />
quella che avrebbero dovuto pagare se fossero<br />
rimasti in fascia C. L’assegnazione alla<br />
nuova fascia premia gli ambiti di applicazione<br />
più virtuosi e deve rappresentare uno sprone<br />
per tutti gli operatori per compiere ulteriori<br />
sforzi per migliorare la filiera del recupero e<br />
riciclo, con l’obiettivo di scalare ulteriormente<br />
la classifica.<br />
Profili Ensinger<br />
sulla piattaforma BIM<br />
<strong>La</strong> visibilità a un pubblico altamente qualificato e l’incremento<br />
di accessibilità ad approfonditi dati tecnici sono certamente i<br />
motivi che hanno portato Ensinger ad aderire alla piattaforma<br />
del sistema BIM (Building Information Modeling), vero e proprio<br />
metodo di progettazione che si sta affermando a livello<br />
globale. Attualmente, infatti, BIMobject si qualifica come il<br />
maggior portale internazionale per la gestione di oggetti BIM<br />
ed è – di fatto – la piattaforma più utilizzata e consultata dai<br />
progettisti di tutto il mondo per interventi di qualunque scala<br />
e ambito: dall’urbanistica, all’architettura, fino all’impiantistica<br />
strutturale e l’interior design. In molti paesi europei ed extraeuropei<br />
il BIM è già standard nazionale o lo sta diventando.<br />
Ensinger è on-line sul portale dall’inizio del <strong>2019</strong> con i profili<br />
standard insulbar per il taglio termico di porte, finestre e<br />
facciate. “<strong>La</strong> scelta di essere presente sulla piattaforma BIM deriva<br />
dalla volontà precisa di raggiungere con il nostro prodotto uno specifico<br />
target d’interesse, ovvero gli studi di progettazione, e trasmettere<br />
loro l’importanza che la scelta del giusto profilo termoisolante può<br />
avere nell’economia termica complessiva di un intero edificio”, spiega<br />
Daniele Saibene, general manager insulbar ® division Italia.<br />
“Questa piattaforma è ormai sempre più conosciuta sul mercato e<br />
la progettazione con oggetti BIM - oltre che obbligatoria per i progetti<br />
pubblici – è utilizzata in modo massivo dai progettisti che, grazie a<br />
questo sistema, reperiscono tutte le informazioni necessarie allo sviluppo<br />
di un progetto in modo più fluido, più chiaro e tramite un’unica<br />
fonte. Oltre alla visibilità, la piattaforma ci permette quindi di fornire un<br />
ulteriore servizio ai nostri clienti di questo target”, aggiunge Saibene.<br />
Grazie a BIMobject, infatti, ogni progettista può arricchire il proprio<br />
lavoro di svariati elementi reali come – fra gli altri – disegno 2d,<br />
modello 3d, materiale, voce di capitolato, indici di manutenzione e<br />
costi. Il modello che ne deriva viene utilizzato per calcoli, verifiche e<br />
analisi e tutto il processo di filiera, in modo semplice e immediato.<br />
Per l’inserimento nella piattaforma, Ensinger ha lavorato principalmente<br />
in outsourcing con gli esperti di BIM Objects creando le<br />
schede necessarie, sulla base delle informazioni e dei dati forniti<br />
dall’ufficio tecnico della società che ha curato tutto il processo di<br />
pubblicazione.<br />
“L’evoluzione tecnologica ci porta in questa direzione ed è sempre<br />
più importante dare la giusta rilevanza a questo tipo di strumenti<br />
per rimanere al passo con le sfide progettuali attuali e del futuro”,<br />
conclude Saibene.<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 51
sorse fossili limitate, soprattutto il petrolio.<br />
“Si tratta di obiettivi sociali a cui Covestro<br />
desidera partecipare. All’interno della nostra<br />
azienda, vogliamo realizzare il ricircolo<br />
dei materiali lungo tutta la catena di creazione<br />
del valore, a partire dai produttori,<br />
passando per la produzione e la logistica,<br />
fino all’utilizzo dei nostri prodotti e il loro riutilizzo”,<br />
dice Steilemann.<br />
Per il riciclo della materia <strong>plastica</strong> usata è<br />
importante che vengano sfruttate<br />
tutte le possibilità tecniche.<br />
“Anche la variante relativamente<br />
nuova di un riciclo<br />
chimico può essere un’opzione<br />
che richiede l’ulteriore approfondimento”,<br />
continua il<br />
presidente.<br />
Nell’ambito del settore industriale<br />
delle plastiche e chimimateriali<br />
Covestro si propone come pioniere sulla strada che porta a un futuro<br />
senza materie prime di origine fossile. A K <strong>2019</strong> punterà l’attenzione<br />
su un programma completo per la digitalizzazione e su soluzioni<br />
innovative per i settori industriali chiave.<br />
Spostare i limiti per un<br />
mondo sostenibile e digitale<br />
Sostenibile e digitale: alla fiera delle<br />
materie plastiche, la Kunststoffmesse<br />
K <strong>2019</strong> di Düsseldorf, il produttore<br />
di materiali Covestro presenta soluzioni<br />
innovative, che danno risposta alle<br />
grandi sfide del mondo. Nel farlo, l’azienda<br />
continua a spingere i limiti per migliorare la<br />
vita della persone e per creare valore presso<br />
i clienti, ma, soprattutto, per ridurre le<br />
influenze negative sull’ambiente.<br />
Allo stand A75 nel padiglione 6, i visitatori<br />
della prima fiera mondiale per l’industria<br />
delle materie plastiche e della gomma troveranno<br />
molti esempi di ciò che Covestro<br />
ha recentemente lanciato. Saranno presentati<br />
prodotti e tecnologie per il settore<br />
automobilistico, edilizio e dell’elettronica,<br />
ma anche applicazioni innovative e funzionali<br />
nei settori medicale, arredamento,<br />
sport e tempo libero.<br />
“Oltre all’avanzamento della digitalizzazione,<br />
gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle<br />
Nazioni Unite saranno una forza trainante<br />
nella società e nell’economia per i<br />
prossimi anni”, dichiara il CEO Markus<br />
Steilemann. “<strong>La</strong> loro realizzazione non solo<br />
è un imperativo per un mondo migliore, più<br />
pulito e più sano, ma ha anche un grande<br />
potenziale economico a lungo termine”, ha<br />
spiegato. “Covestro è determinata a realizzare<br />
gli obiettivi di sostenibilità<br />
dell’ONU a molti livelli”.<br />
Precursori nell’industria<br />
Come questione centrale per<br />
una maggiore sostenibilità,<br />
Steilemann ha menzionato anche<br />
la costruzione di un’economia<br />
ciclica funzionante e<br />
una migliore gestione con ri-<br />
IL CEO di Covestro<br />
Markus Steilemann<br />
52 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
materiali<br />
co, elemento chiave della costruzione di<br />
un’economia circolare è la chiusura del<br />
circuito di carbonio con materie prime riciclate.<br />
In alternativa alle risorse di origine<br />
fossile e alla crescita di CO 2<br />
, ci sono gli<br />
scarti vegetali. Proprio in questi settori, Covestro<br />
può guardare già a tanti successi<br />
ottenuti. “Vogliamo essere pionieri sulla<br />
strada che porta a un futuro senza materie<br />
prime fossili e sottolineare il nostro approccio<br />
leader nel settore”, evidenzia Steilemann.<br />
<strong>La</strong> digitalizzazione crea valore<br />
aggiunto<br />
Un’altra forza motrice è la digitalizzazione<br />
costantemente in crescita. Covestro vuole<br />
sfruttare le opportunità che se ne originano<br />
e ha avviato un programma globale, nel<br />
quale tutto ruota attorno al cliente. A tal<br />
proposito, l’azienda àncora le tecnologie<br />
digitali e i processi nella produzione, la catena<br />
di distribuzione, la ricerca e lo sviluppo,<br />
a tutti i punti di contatto con i clienti,<br />
nonché l’elaborazione di nuovi modelli di<br />
business. Diversi temi e pezzi esposti alla<br />
K <strong>2019</strong> sottolineeranno la grande importanza<br />
della digitalizzazione per l’azienda,<br />
che ha l’obiettivo di dettare gli standard nel<br />
settore delle plastiche e chimico.<br />
Gli esempi menzionati di seguito danno l’idea<br />
dell’ampia gamma di sviluppi che Covestro<br />
illustrerà in occasione della manifestazione.<br />
Società totalmente in rete<br />
Un requisito importante per la mobilità del<br />
futuro e la digitalizzazione di tutti gli ambiti<br />
della vita e dell’economia è la nuova tecnologia<br />
di trasmissione 5G. Per la costruzione<br />
della corrispondente infrastruttura, insieme<br />
a Deutsche Telekom e a Umeå<br />
Institute of Design, Covestro ha sviluppato<br />
innovative soluzioni di materiali per stazioni<br />
di base, antenne e altri componenti di<br />
sistema. Covestro sta lavorando anche a<br />
una pellicola multistrato in combinazione<br />
con un nuovo processo di produzione per<br />
la parte posteriore dei corpi degli smartphone.<br />
Diversamente dai tradizionali elementi<br />
metallici, queste pellicole in policarbonato<br />
sono permeabili alle radiazioni ad<br />
alta frequenza.<br />
Interni auto del futuro<br />
Highlight della fiera è un concetto d’interni<br />
completo per la mobilità futura. L’abitacolo<br />
dovrà trasformarsi in una sorta di ambiente<br />
abitativo e lavorativo multifunzionale mobile.<br />
“Abbiamo sviluppato il concept insieme<br />
a partner importanti, lungo tutta la catena di<br />
creazione del valore automobilistica”, ha<br />
spiegato Jochen Hardt, esperto di marketing<br />
presso Covestro e capo del progetto.<br />
“Si tratta, in egual misura, di<br />
funzionalità, comfort e design,<br />
oltre che di efficienza”. L’auto<br />
del futuro è totalmente connessa<br />
e si inserisce senza<br />
problemi nella vita quotidiana.<br />
Importanti caratteristiche<br />
di configurazione sono le superfici<br />
decorative, visive e tattili, l’illuminazione<br />
ambientale integrata, i sistemi<br />
di infotainment d’avanguardia nonché<br />
concept di seduta futuristici.<br />
Covestro è determinata a realizzare<br />
gli obiettivi di sostenibilità<br />
dell’ONU, che ritiene una forza trainante<br />
nella società e nell’economia<br />
per i prossimi anni.<br />
Tessili con CO 2<br />
Insieme a partner come RWTH Aachen<br />
University e diversi produttori di tessili, Covestro<br />
è riuscita a produrre fibre tessili elastiche<br />
in poliuretano termoplastico con<br />
CO 2<br />
, sostituendo parzialmente il petrolio<br />
come materia prima. <strong>La</strong> base di partenza<br />
è un prodotto di nome cardyon ® , già utilizzato<br />
per la schiuma morbida che si trova<br />
nei materassi e negli strati di base di palazzetti<br />
dello sport. I partner stanno attualmente<br />
lavorando allo sviluppo della produzione<br />
su scala industriale e vogliono<br />
introdurre nell’industria tessile e dell’abbigliamento<br />
un ciclo dei materiali basato su<br />
risorse sostenibili.<br />
Energia rinnovabile in crescita<br />
Oltre a promuovere un’efficiente economia<br />
circolare, Covestro è anche impegnata a<br />
sviluppare ulteriormente le energie rinnovabili,<br />
come l’energia eolica. <strong>La</strong> collaborazione<br />
con i partner ha portato allo sviluppo di<br />
una resina poliuretanica e di una tecnologia<br />
di processo che consente di produrre pale<br />
di turbine eoliche in modo efficiente ed economico.<br />
Da poco, l’azienda ha ricevuto il<br />
primo ordine commerciale dalla Cina.<br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 53
materiali<br />
Meno spreco di cibo<br />
con pellicole in PVC<br />
I film estensibili in PVC<br />
rappresentano una scelta<br />
sostenibile per l’imballaggio<br />
di alimenti freschi, non solo<br />
per le loro prestazioni tecniche,<br />
funzionali e ambientali,<br />
ma perché contribuiscono<br />
a ridurre l’impatto ambientale<br />
del cibo stesso, prolungandone<br />
la vita utile e riducendone<br />
al minimo lo spreco.<br />
a cura di Vinyl Films Sheets Europe<br />
Un nuovo studio LCA conferma che<br />
le pellicole alimentari in PVC preservano<br />
il cibo e contribuiscono a<br />
evitare sprechi alimentari, in linea con le<br />
priorità e gli obiettivi fissati dagli SDGs (Sustainable<br />
Development Goals, Obiettivi di<br />
Sviluppo Sostenibile) delle Nazioni Unite.<br />
Questo grazie ai loro vantaggi ambientali,<br />
fisici e meccanici che garantiscono un imballaggio<br />
sicuro e sostenibile.<br />
Il ruolo dell’imballaggio<br />
Secondo stime recenti, i rifiuti alimentari<br />
nell’Europa dei 28 ammontano a circa 88<br />
milioni di tonnellate/anno, il 20% del cibo<br />
totale prodotto. L’imballaggio svolge un<br />
ruolo cruciale nel contenere e proteggere il<br />
cibo lungo la catena di approvvigionamento<br />
fino al consumatore finale, riducendo gli<br />
sprechi alimentari nelle fasi di trasporto e<br />
stoccaggio.<br />
I film estensibili in PVC, in particolare, rappresentano<br />
una scelta sostenibile per l’imballaggio<br />
di alimenti freschi, non solo per<br />
le loro prestazioni tecniche, funzionali e<br />
ambientali, ma in generale perché contribuiscono<br />
a ridurre l’impatto ambientale del<br />
cibo stesso, prolungandone la vita utile e<br />
riducendone al minimo lo spreco, soprattutto<br />
a livello di consumatori e di rivendita<br />
dove si verificano le principali perdite nei<br />
Paesi più avanzati.<br />
Un’analisi del ciclo di vita delle pellicole in<br />
PVC prodotte dalle aziende associate a<br />
Vinyl Films & Sheets Europe (VFSE), realiz-<br />
54 ı <strong>La</strong>PlasticaOggieDomani <strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong>
materiali<br />
zata nel 2018 dalla società di consulenza<br />
indipendente Life Cycle Engineering (LCE<br />
- www.lcengineering.eu), evidenzia i benefici<br />
forniti dai film estensibili in PVC in termini<br />
di spreco alimentare evitato e ridotto<br />
impatto ambientale.<br />
Lo studio LCA dimostra, ad esempio, che<br />
l’impatto ambientale relativo al GWP (Potenziale<br />
di Riscaldamento Globale) associato<br />
alla produzione di imballaggi (film<br />
in PVC e vaschetta in EPS) e al loro smaltimento<br />
a fine vita è minimo rispetto<br />
all’impatto del cibo confezionato (si veda<br />
ad esempio il grafico a fianco sul caso<br />
della carne). Considerazioni simili possono<br />
essere fatte anche per il consumo<br />
di energia e acqua. In altre parole, la pellicola<br />
alimentare in PVC consente di risparmiare<br />
molte più risorse di quante ne<br />
consumi.<br />
Le pellicole alimentari in PVC<br />
sono completamente riciclabili<br />
Confrontando i film estensibili in PVC con<br />
le alternative esistenti, lo studio LCA conferma<br />
che:<br />
• nonostante proprietà fisiche leggermente<br />
diverse, sia i film plastici alternativi che<br />
quelli in PVC sono in grado di fornire una<br />
protezione efficace e affidabile;<br />
• mentre il GWP (Potenziale di Riscaldamento<br />
Globale, cioè il potenziale contributo<br />
al cambiamento climatico dovuto alla<br />
quantità di gas serra rilasciata dai processi<br />
della catena produttiva) è sostanzialmente<br />
allineato per entrambi i tipi di film, i consumi<br />
di risorse fossili e CED (Fabbisogno<br />
Energetico Complessivo, ovvero l’energia<br />
diretta e indiretta consumata lungo la catena<br />
produttiva) sono inferiori per il PVC.<br />
Inoltre, uno dei principali vantaggi dei film<br />
in PVC è l’elevata permeabilità al vapore<br />
acqueo rispetto alle alternative esistenti.<br />
Questa caratteristica è particolarmente importante<br />
nell’imballaggio di prodotti freschi<br />
come verdure o carne. Una ridotta permeabilità<br />
al vapore, infatti, può portare alla<br />
formazione di condensa che favorisce la<br />
proliferazione di batteri e microrganismi,<br />
oltre ad alterare il prodotto da un punto di<br />
vista qualitativo e sensoriale.<br />
Infine, la riconosciuta eccellente lavorabilità<br />
dei film trasparenti in PVC utilizzati<br />
nell’industria alimentare o dalla grande distribuzione<br />
genera ulteriori benefici in termini<br />
di minore manutenzione dei macchinari,<br />
minor consumo e spreco di materiali,<br />
e uso efficiente di risorse naturali.<br />
Attraverso la loro partecipazione a Vinyl-<br />
Plus ® – il programma decennale di sostenibilità<br />
dell’industria europea del PVC – i<br />
membri di VFSE stanno contribuendo attivamente<br />
a migliorare la sostenibilità della<br />
filiera del PVC.<br />
In termini di riduzione dell’impatto ambientale<br />
delle materie prime – che secondo lo<br />
studio LCA rappresenta oltre l’80% dell’impatto<br />
totale dei film estensibili in PVC – gli<br />
obiettivi dell’Impegno Volontario VinylPlus<br />
includono:<br />
• la riduzione del 20% nel consumo di<br />
energia per la produzione di PVC resina<br />
entro il 2020;<br />
Contributo funzionale delle pellicole<br />
alimentari in PVC<br />
Riduzione dello spreco alimentare<br />
Preservazione degli alimenti<br />
Sicurezza alimentare (bassa proliferazione<br />
batterica)<br />
Vita più lunga sullo scaffale<br />
Minor rischio di contaminazione<br />
Materie prime, formulazioni e produzione<br />
Consumo energetico ridotto<br />
Uso sostenibile degli additivi<br />
No SVHC<br />
Ridotto utilizzo di risorse fossili<br />
Riciclo<br />
Riciclo di 800.000 t/a entro il 2020<br />
Risparmio di CO 2<br />
da riciclo di PVC<br />
• lo sviluppo della metodologia ASF (Impronta<br />
di Sostenibilità degli Additivi) per<br />
valutare l’uso sostenibile degli additivi.<br />
Inoltre, i membri di VFSE non utilizzano sostanze<br />
ad alto rischio (SVHC) della “candidate<br />
list” del Reach e sono impegnati a<br />
migliorare costantemente l’impatto ambientale<br />
delle formulazioni.<br />
Le pellicole alimentari in PVC sono completamente<br />
riciclabili: oltre il 90% dei rifiuti<br />
generati nel processo produttivo viene riciclato<br />
internamente o esternamente. Poiché<br />
il riciclo di film estensibili post-uso è attualmente<br />
più difficile a causa delle carenze<br />
nei sistemi di raccolta e della possibile<br />
contaminazione da residui di alimenti, i<br />
membri di VFSE contribuiscono agli schemi<br />
di raccolta e riciclo di VinylPlus con l’obiettivo<br />
di riciclare 800.000 tonnellate/anno<br />
di PVC entro il 2020, nonché a studi e ricerche<br />
per flussi di rifiuti in PVC difficili da raccogliere<br />
e/o riciclare.<br />
<strong>Settembre</strong>/<strong>Ottobre</strong> <strong>2019</strong><br />
<strong>La</strong>PlasticaOggieDomani ı 55
00_00_COVER 03-<strong>2019</strong>.qxp_<strong>La</strong>yout 1 07/10/19 12:16 Pagina I<br />
ANNO VIII - NUMERO 3 - SETTEMBRE/OTTOBRE <strong>2019</strong><br />
ATTUALITÀ<br />
L’industria della <strong>plastica</strong><br />
di fronte a molte sfide<br />
ARCOPLEX GROUP<br />
“Un cambio di marcia<br />
per rilanciare l’Italia”<br />
COVESTRO<br />
Spostare i limiti per<br />
un mondo sostenibile e digitale<br />
www.interprogettied.com<br />
elenco<br />
inserzionisti<br />
la<br />
plastic a<br />
OGGI DOMANI<br />
e<br />
ANNO VIII NUMERO 3<br />
SETTEMBRE/OTTOBRE <strong>2019</strong><br />
la plastic a<br />
OGGI<br />
e<br />
DOMANI<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />
REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com), Eva De Vecchis<br />
(e.devecchis@interprogettied.com)<br />
GRAFICA: Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana - www.studiopage.it<br />
In questo numero<br />
abbiamo parlato di...<br />
(in nero sono indicate le inserzioni<br />
pubblicitarie)<br />
AIPE ..........................................................................19, 51<br />
ALBASYSTEM............................................................25, 27<br />
ALFATHERM ....................................................................26<br />
AQUATECH.......................................................................46<br />
ARCOPLEX GROUP.....................BATTENTE DI 1A COP., 10<br />
B&R..................................................................................50<br />
BANDERA ........................................................................41<br />
CMG ................................................................................30<br />
CONTREX ........................................................................42<br />
COVESTRO ..........................................................19, 20, 52<br />
E.ON ..........................................................................27, 37<br />
ENSINGER .................................................................18, 51<br />
FANUC .............................................................................28<br />
FEA PROCESS & TECHNOLOGICAL PLANTS .....................46<br />
FRIUL FILIERE ..........................................................23, 38<br />
GEFRAN ...........................................................................50<br />
GIMATIC ................................................................ 2A COP.<br />
ICMA................................................................................41<br />
ICOTEK ............................................................................49<br />
IGUS ................................................................................49<br />
IMAC TECNOLOGIE ...........................................................8<br />
IMEX ITALIA .......................................................... 4A COP.<br />
IMG ....................................................................ESTRATTO<br />
INTERGEN .......................................................................26<br />
IPM ...........................................................................13, 34<br />
ITALTECH.........................................................................29<br />
LANXESS..........................................................................20<br />
LEISTER...........................................................................33<br />
MACCHI ..............................................................1A COP, 4<br />
MONTENEGRO ................................................................21<br />
MORETTO ........................................................................42<br />
NONSOLOAMBIENTE........................................................18<br />
PIOVAN GROUP ................................................................46<br />
PLASTICSEUROPE ...........................................................14<br />
PRESMA..........................................................................17<br />
PRUFTECHNIK ................................................................27<br />
RADICIGROUP ............................................................7, 22<br />
SACMI .............................................................................32<br />
SAMUEXPO............................................................ 3A COP.<br />
SCHUNK...........................................................................19<br />
UNION OFFICINE MECCANICHE..................................1, 41<br />
VINYL FILMS & SHEETS EUROPE .....................................54<br />
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