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aggiungono agli altri voti quello di dedicarsi
per tutta la vita e in modo esclusivo
ai poveri più poveri, senza accettare
mai alcuna ricompensa materiale per il
loro lavoro. In poco più di 10 anni sorgono
molte case di accoglienza in India
e nel 1965 papa Paolo VI concede alla
congregazione di Madre Teresa l'approvazione
pontificia. Da quel momento in
poi le missionarie aprono case in varie
parti del mondo: Tanzania, Sri Lanka,
Roma, Australia, Venezuela, Giordania
e Londra. Nel 1971, Madre Teresa riceve
il “Premio della Pace papa Giovanni
XXIII”, assegnatole da papa Paolo VI, e
a Boston il premio “Il buon samaritano”.
Intanto, continua ad aprire case ad
Harlem, Belfast, Dacca, in Israele, alle
isole Mauritius, a Lima, ad Addis Abeba,
ricevendo, senza mai cercarli, premi
di alto prestigio. Nel 1975 la FAO le
assegna il premio “A. Schwitzer”. Ammirati
da tanta generosità e zelo, i frati
benedettini offrono gratuitamente alle
missionarie il monastero di San Gregorio
al Celio nel centro di Roma che esse
destinano ai moribondi. Madre Teresa è
invitata a Philadelphia a parlare della fame
nel mondo e nel 1979 gli viene assegnato
il premio Nobel per la pace (160
milioni di lire) che immediatamente destina
alla costruzione di nuovi centri per
lebbrosi ed emarginati. Nel 1980, papa
Giovanni Paolo II dona alla suora l'edificio
di Sant’Igino Papa che diverrà Centro
dei Bambini Abbandonati. In questo
periodo, sempre a Roma, comincia ad
avere disturbi al cuore; ciò nonostante
continua nella sua missione e nel 1985
apre a New York una casa per i malati
di Aids. Nel 1986 ritira il premio per
la pace a Mosca e poi apre un centro di
accoglienza all'interno dello stesso Vaticano.
Nel 1988 a New York viene operata
agli occhi, ma si reca ugualmente
in Albania, stato nel quale la religione
è fuorilegge. Nel 1989 è proclamata
”donna dell’anno”. Nel 1992 è operata
di nuovo al cuore in California, ma accoglie
ugualmente Lady Diana che ha
espresso il desiderio di conoscerla. Dal
1996 le sue condizioni si aggravano e
viene ricoverata per ben tre volte. Riesce
ugualmente a spedire a Pechino un
messaggio in difesa della vita e contro
l'aborto. Il 5 settembre 1997, appena
compiuti 87 anni, muore a Calcutta per
una crisi cardiaca e il 13 settembre riceve
funerali di Stato. Al momento della
sua morte le suore della Congregazione
sono circa 4.000, presenti in 123 paesi.
Nel maggio 1998 è attestato il primo
miracolo. Monika è una giovane donna
con un grave tumore ovarico; la famiglia
chiede alle missionarie di venire
a trovarla e a pregare con loro davanti
al letto della moribonda. Il giorno dopo
la donna si sveglia e toccandosi la
pancia capisce che la grande massa tumorale
non c'è più. Nel 1999 si apre il
processo di beatificazione con la proclamazione
di “beata” nel 2003 e poi la
Un primo piano della statua
Madonna della Pasqua, l'altra scultura realizzata da Lea Monetti per la parrocchia
di Grosseto intitolata a Madre Teresa
LEA MONETTI
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