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La Freccia Gennaio 2020

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AGENDA<br />

A cura di Luca Mattei ellemme1 – l.mattei@fsitaliane.it<br />

save GENNAIO<br />

the date <strong>2020</strong><br />

L’ARTISTA DEL ’900<br />

Sconti Trenitalia<br />

MILANO//FINO AL 1° MARZO<br />

<strong>La</strong> pittura italiana tra le due guerre attraverso la sensibilità<br />

pittorica di Filippo de Pisis è celebrata nella più ampia<br />

retrospettiva milanese degli ultimi 50 anni al Museo del<br />

Novecento. Curata dallo storico d’arte Pier Giovanni Castagnoli<br />

e dalla conservatrice del Museo Danka Giacon,<br />

offre oltre 90 dipinti per un’incredibile varietà di soggetti.<br />

Viaggiatore instancabile, De Pisis ha vissuto e lavorato<br />

a Milano, Roma, Venezia, tra le vette del Cadore e poi a<br />

Parigi e a Londra, senza mai uniformarsi a nessuna corrente<br />

artistica, mantenendo intatto il proprio stile. Vivaci<br />

vedute cittadine, paesaggi delle montagne a lui più care,<br />

come Cortina d’Ampezzo, intensi ritratti e inusuali nature<br />

morte. Il percorso espositivo in dieci sale dispiega l’intero<br />

universo del pittore ferrarese, dagli esordi nel 1916, in cui<br />

incontra l’impronta metafisica di Giorgio de Chirico, alle<br />

ambientazioni ispirate dal soggiorno nella Ville Lumière,<br />

dove riporta su tela soprattutto diseredati e migranti che<br />

popolavano la capitale francese, dai ritratti e le nature<br />

morte degli anni ’30 fino al periodo drammatico dei ricoveri<br />

nella clinica psichiatrica di Villa Fiorita, a Brugherio,<br />

nei primi anni ’50.<br />

museodelnovecento.org<br />

Filippo de Pisis<br />

Cortina (1927)<br />

Collezione privata<br />

Courtesy Galleria Tega e Farsetti Arte<br />

museodelnovecento museodel900<br />

© Galleria Tega<br />

© Filippo de Pisis by SIAE 2019<br />

figlidellashoah auditoriumparcodellamusica auditoriumpdm<br />

SapienzaRoma<br />

© Ciro Fusco/Ansa<br />

GIORNO DELLA MEMORIA<br />

ITALIA//FINO AL 30 GENNAIO<br />

«È un gran miracolo che io non abbia rinunciato alle<br />

mie speranze perché sembrano assurde e inattuabili.<br />

Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo<br />

a credere all’intima bontà dell’uomo». È anche per<br />

rinnovare le speranze di Anna Frank che è giusto celebrare<br />

il Giorno della Memoria il 27 gennaio, con eventi<br />

anche nei giorni che precedono e seguono questa<br />

data. A Milano l’Associazione Figli della Shoah promuove<br />

le testimonianze delle deportate Liliana Segre<br />

ed Edith Bruck, la prima al Teatro degli Arcimboldi il 20<br />

gennaio, la seconda la mattina del 27 al Conservatorio<br />

Verdi, dove alle 20 si svolge la serata commemorativa.<br />

Il 23 l’Auditorium Parco della Musica di Roma ospita il<br />

concerto Là dove giace il cuore. Note e parole d’esilio, in<br />

cui risuona l’esperienza di chi ha dovuto abbandonare<br />

la propria identità, dagli ebrei ai profughi contemporanei.<br />

Direttore artistico è Angelo Busco. Nella Capitale<br />

anche il convegno <strong>La</strong> Sapienza chiede scusa. Leggi razziali,<br />

la scuola e l’accademia: riflessioni e testimonianze,<br />

alla Facoltà di Giurisprudenza giovedì 30.<br />

figlidellashoah.org | auditorium.com | uniroma1.it<br />

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