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Viareggio tragedia (2009), olio su tela, cm 60x45
mette in luce la cattiva gestione delle
tecnologie necessarie all’avanzamento
del progresso tecnico dell’era moderna
e l’assenza di controllo qualificato nello
stabilire la presenza di sufficienti valori
ed equilibri nella scienza, nella tecnica e
nell’etica dell’organizzazione delle funzioni
della quotidianità: cioè la scuola, il
lavoro, l’economia, la ricerca, la politica,
la misurata qualità della tecnica, la nostra
vita, insomma». In altre opere, l’artista
procede dal simbolo all’allegoria
come, ad esempio, nel dipinto intitolato
Ovunque tu sia, sul cui significato Battigelli
precisa: «Un ragno nero signoreggia
al centro della sua tela tessuta, in
alto a destra del dipinto. Che sia Aracne,
la dea mutata in ragno da Athena,
vincitrice del duello fra le due dee nella
contesa voluta da Aracne, poi condannata
dalla vincitrice Athena a tessere il
filo delle sue tele per tutta l’eternità ? La
risposta a quella tessitura, se c’è, è nei
significati attribuibili al filo. Quest’ultimo
ci mette al cospetto della quantità
dello spazio-tempo riservato a tutti noi
mortali, ma è anche una sorta di allarme
nei confronti della tecnica con cui l'uomo
ha messo ottusamente a repentaglio
se stesso nell'intento di conseguire
l'egemonia sull’universo. Abbiamo depauperato
le risorse del pianeta, quelle
energetiche e quelle naturali, alterato le
periodicità stagionali, le variabilità degli
eventi atmosferici, la qualità dell’aria
che respiriamo e dell’acqua che beviamo,
costringendo l’umanità al rischio di
guerre per l’acqua potabile e a ulteriori
grandi e dolorosi esodi di massa per
le desertificazioni già in atto. E’ necessario
approdare velocemente ad un'etica
rinnovata, per mezzo di una nuova
disposizione mentale e spirituale capace
di rifiutare una tecnica esasperata
nei suoi utilizzi che vanno oltre le
necessità di una vita serena e consona
alla misura dell’uomo». L’opera Cipressi
per due apre invece a scenari lirici,
tanto da aver ispirato alla poetessa Roberta
Incerpi i versi che seguono: Svettano
cipressi blu nel rosa del tramonto
/ Due / Nell’ora morbida dell’oblio / dritti,
toccano le stelle / Dignità e rispetto /
Nell’ora morbida dell’oblio / dritti toccano
le stelle / Dignità e rispetto / Sorgerà
radioso il domani / confusi i sogni
evaporeranno leggeri / Integri e schietti
/ certezza nell’aria mutevole / lealtà nel
timoroso risveglio / Autentici e sinceri
/ Due cipressi abbracciati / ma indipendenti
/ Dignità e rispetto. Nel 2011
l’opera è stata scelta dalla pianista Maria
Clara Monetti per la copertina della
suonata per pianoforte Cipressi composta
nel 1920 dal maestro Mario Castelnuovo
Tedesco ed eseguita dalla stessa
pianista per le commemorazioni del
centenario di questo maestro. Esposto
in varie collettive, il dipinto ha ricevuto il
Premio Ambiente Italia con la medaglia
d’oro data dal presidente della Repubblica
ed è stato selezionato per la prima
Biennale Internazionale di Palermo.
riccardo.battigelli@tiscali.it
www.riccardobattigelli.com
www.riccardobattigelli-pittore.com
RICCARDO BATTIGELLI
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