You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
I NOSTRI
PRIMI
ANNI85
Nel 2015 lo Sci Club 18 festeggerà il suo ottantacinquesimo anno di vita. Per celebrare
insieme questo importante traguardo abbiamo deciso di pubblicare un libro
che faccia rivivere la storia del nostro glorioso e amato Club soprattutto attraverso le
testimonianze fotografiche.
Purtroppo anni fa, molte foto storiche già raccolte per essere pubblicate in un
libro dello SC18 andarono perdute in un allagamento e quindi poche sono le immagini
disponibili. Per questo la scelta di gran parte di queste immagini del passato
vuol privilegiare gli aspetti affettivi nonostante la scarsa qualità tipografica. Un ringraziamento
particolare va dunque rivolto a tutti coloro che hanno trovato e messo
a disposizione le foto di archivio e gli album di famiglia, soprattutto del periodo in
bianco e nero.
Il 1930 è stato un anno speciale per molti motivi, pieno di innovazioni e di grandi
idee. Fu scoperto Plutone, D’Ascanio fece volare il primo elicottero della storia, si disputò
il primo mondiale di calcio in Uruguay, Gandhi avviò la disubbidienza civile in
India, Marlene Dietrich esordì in “Angelo Azzurro” ma fu purtroppo anche l’anno in
cui la crisi USA approdò in Europa.
In questo contesto 18 studenti universitari si riunirono in una birreria di Roma e
fondarono lo Sci Club 18.
Due anni prima, nel 1928, ai giochi olimpici invernali di St. Moritz, si disputarono
solo le discipline Nordiche di salto e fondo. È solo nel 1930, anno più, anno meno, che
appaiono le prime lamine, si fissano le regole per la discesa libera e lo slalom e si sviluppano
le tecniche per curvare, abbandonando così la diffusissima prassi di buttarsi
giù, girare gli sci, alzarsi e proseguire nella direzione opposta.
Così nel 1931 si disputò il primo campionato mondiale di Sci Alpino e solo alle
Olimpiadi di Garmisch-Partenkirchen del 1936 questo nuovo sport debuttò con una
gara di combinata.
Da questi brevi cenni storici, appare evidente lo spirito pioneristico dei nostri Fondatori
e la profonda rivoluzione che in questi ottant’anni ha subito lo sci e il mondo
che lo circonda. Quello che oggi chiamiamo il circo bianco allora non esisteva. Lo Sci
Alpino era uno sport riservato a pochi appassionati e non esisteva ancora il professionismo
esasperato di oggi. Anche l’età media degli atleti era molto più alta.
Le prime gare di sci furono essenzialmente degli interclub ed erano occasione di
incontro tra appassionati, per socializzare, per scambiarsi idee e per apprendere nuove
tecniche. Alcuni di questi incontri sono sopravissuti fino ai giorni nostri. Ne è un
esempio l’Italo-Suisse che dal 1936 vede lo Sci Club 18 competere regolarmente con
il SAS, Sci Accademico Svizzero, con l’immutato spirito di allora. A metà anni Cinquanta
l’avvento della televisione favorì notevolmente la diffusione dello Sci Alpino
tra il grande pubblico e la Coppa del Mondo, iniziata a metà anni Sessanta, con la sua
folta schiera di idoli sportivi, ne sancì il definitivo successo e contribuì alla sua inarrestabile
crescita. La passione, lo spirito di emulazione, le nuove tecniche, l’attrezzatura
sempre più innovativa e sicura, gli impianti di risalita più efficienti e le piste sempre
più liscie e ben tenute hanno determinato un notevole abbassamento dell’età di avviamento
a questo sport.
La prima unione di Sci Club italiani risale al 1908 con tre circoli associati. Oggi la
FISI conta più di mille società affiliate, ma lo Sci Club 18 continua ad essere in cima
alle classifiche nello Sci Alpino Giovanile. Nel 2013/2014 tra i 9 atleti del Comitato
Veneto maschile ben 8 sono diciottini.
Lo Sci Club 18 non è solo Sci Alpino. Lo testimoniano il mitico fuori pista Sci18,
la costruzione della Via Ferrata Sci Club 18 completata nel 2008, l’organizzazione dal
2011 del Punta Nera Freeride Challange, lo Sci-Vela, lo Sci di Fondo, il Golf e molto
altro. Infine è da ricordare il costante impegno verso la comunità ampezzana e le
continue iniziative di soldarietà che è stato possibile realizzare grazie anche alla Club
House di Malga Lareto.
Lo Sci Club 18 è dunque pronto ad affrontare da protagonista le nuove sfide del
millennio, nel massimo rispetto della tradizione e dei principi fondanti che hanno
ispirato 18 giovani universitari nel lontano 1930. W il 18!
Coordinamento editoriale
e testi a cura di
Alvise Alverà e Giorgio Montesi
Proegtto grafico,
impaginazione ed editing
VIVA srl
www.vivaonweb.com
Ricerca iconografica
Sci Club 18
Ringraziamenti
Ringraziamo tutti coloro che
hanno contribuito alla stesura di
questo libro, in particolare Paola
Dalla Valle e Carlo Durazzo,
fonti preziose di tanti ricordi
diciottini e i molti Soci ed Amici
che hanno messo a disposizione
con generosità le loro fotografie.
Nessuna parte di questo libro
può essere riprodotta e trasmessa
in qualsiasi forma e con qualsiasi
mezzo elettronico, meccanico
o altro senza autorizzazione scritta
dei proprietari dei diritti d’autore
© 2014 Sci Club 18
Tutti i diritti riservati
Finito di stampare nel 2014
presso Tipografia Veneta, Padova
14
16
18
24
30
38
52
60
82
135
153
165
171
179
183
214
I 18 SOCI FONDATORI DELLO SC18
I PRESIDENTI DELLO SC18
ORIGINI DELLO SCI ALPINO
NASCE LO SC18
L’EVOLUZIONE
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
ALCUNI SOCI DELLO SC18
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
83
95
95
98
98
105
105
123
123
123
123
126
132
SQUADRA JUNIORES
SQUADRA UNIVERSITARIA
SQUADRA MASTERS
ALLENAMENTI FIGLI DI SOCI
ITALO-SUISSE
ANCORA GARE
AMATEUR INTER-CLUB TEAM CHAMPIONSHIP
TRIANGOLARE
LIORO DE NADÀ
COPPA D’INVERNO
SLALOM TRA LE NUVOLE
PUNTA NERA FREERIDE CHALLENGE
CAMMEL TROPHY
SCI ALPINISMO
VIA FERRATA SC18 E ALTRE ESCURSIONI
SCI DI FONDO
SCI-VELA
GOLF
NON SOLO SPORT
TAVOLE SINOTTICHE
I 18 SOCI FONDATORI DELLO SC18
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Carlo Almagià
Giuseppe Bavona
Umberto Cagli
Renzo Conte
Enrico Degli Uberti
Mariano Delle Piane
Edoardo Fornari
Aldo Jandolo
Vincenzo La Porta
Fernando Menzocchi
Fernando Pallini
Giulio Romani
Tullio Rossi
Alessandro Savorgnan
Enrico Scialoja
Mario Serra
P. Tartaglia
Piero Taruffi
I PRESIDENTI DELLO SC18
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Alessandro Savorgnan 1930-1933
Umberto Cagli 1934-1937
Vincenzo La Porta 1938-1943
Fernando Menzocchi 1944-1945
Alessandro Savorgnan 1946
Carlo Franchetti 1947-1955
Adriano Guarnieri 1956-1958
Fernando Menzocchi 1959-1960
Mario Franchetti 1961
Vittorio di Sambuy 1962-1965
Harvey Telfner 1966-1971
Furio Nordio 1972-1974
Nicolò Donà dalle Rose 1975-1980
Paolo Asta 1981-1985
Harvey Telfner 1986-1987
Nicola Gandini 1988-1992
Francesco Colonna 1993-1994
Nicola Gandini 1994-1998
Piero Colonna 1998-2006
Alvise Alverà 2006-2014
ORIGINI DELLO SCI ALPINO
Narra una leggenda della tribù Ostyak, in Siberia, che un giorno il dio Tunk-Pox stava
inseguendo nei cieli con gli sci un’alce.L’animale, nel tentativo di sfuggirgli, saltò sulla
terra, ma il dio, pur rompendo uno sci, riuscì a raggiungerlo. Traccia di tutto di questo,
sono le due strisce bianche della via Lattea, a un certo punto una si interrompe, e
l’altra prosegue, là dove Tunk-Pox ruppe uno sci, e proseguì solo sull’altro, scendendo
sulla terra.
Il più antico reperto di sci, è stato ritrovato a Vis, vicino al Mar Bianco in Russia
e si ritiene risalga a seimila anni prima di Cristo. Per millenni gli sci e le racchette da
neve furono strumenti fondamentali per spostarsi sui terreni innevati o ghiacciati del
Nord Europa, Siberia e Nord America. Lo sci era considerato un mezzo indispensabile
per sopravvivere.
La prima gara di sci, reclamizzata sui giornali, si svolse nel nord della Norvegia nel
1843 ma si dovette attendere oltre quarant’anni, prima che, con attrezzature e insegnanti
norvegesi, cominciasse a diffondersi anche nelle Alpi lo sport dello sci, inteso
comunque solo come sci nordico. Nel 1924 si svolsero a Chamonix le prime Olimpiadi
Invernali e fu fondata la FIS ma le gare di sci continuavano a essere solo di fondo e di
salto. Solo alle Olimpiadi Invernali di Garmisch-Partenkirchen del 1936 furono ammessi
ufficialmente per la prima volta la Discesa e lo Slalom, la classica combinata di
sci alpino.
Fu merito del Kandahar Ski Club, fondato nel 1924 dall’inglese Arnold Lunn a
Muerren in Svizzera con il preciso scopo di promuovere lo Sci Alpino, se alla fine tale
sport fu riconosciuto dalla FIS nel 1930 malgrado le forti obiezioni Norvegesi. Sotto
la guida di Lunn, padre dello sci alpino moderno, il KSC ha organizzato le prime gare
di sci internazionali e nel 1931 un Campionato del Mondo, poi riconosciuto dalla FIS
come il primo. Il primo Campionato del Mondo di Sci Alpino organizzato ufficialmente
dalla FIS fu a Cortina d’Ampezzo nel 1932 quando fu introdotta per la prima volta
una classifica di Combinata.
19
È impossibile riassumere in poche righe quello che
ha rappresenteto il KSC per lo sci. Basti qui ricordare il
rivoluzionario attacco Kandahar e le famose gare come
l’Alberg-Kandahar e la non meno nota Inferno Race, una
discesa libera lunga ben 15.8 kilometri.
Fin dalle origini dello sci alpino, i vari circoli internazionali,
fondati dai pionieri di questa disciplina,
si sono sfidati in epiche gare. Il circo bianco che conosciamo
oggi non esisteva ancora e la FIS era in divenire.
Erano dunque gli sci club a organizzare le competizioni,
soprattutto per i loro soci ma aperte, di tanto in tanto,
anche a qualche club amico. Il professionismo era un
concetto sconosciuto in ambito sportivo e lo spirito che
animava gli incontri era la comune passione per lo sci e
per la montagna. Erano eventi in cui si gareggiava ma
soprattutto si socializzava, discutendo di nuove tecniche
e mettendo a confronto le diverse scuole.
Nacquero così i primi Inter Club, molti dei quali
continuano a disputarsi ancora oggi, con l’immutato spirito
ed entusiamo di allora.
Nella pagina a fianco:
Lapponi finnici, Knud Leem,
1767 (Libreria dell’Università
di Cambridge)
Arnold Lunn, ripreso nel jump
turn, tecnica usata per girare.
(Da Der Schneehase
SAS Ediz. 38)
Incisione rupestre di quattromila
anni fa, Zalavruga, NW Russia,
(Haddon Library,
Università di Cambridge)
In questa pagina:
Walter Amstutz, 1925,
noto per il suo stile.
(Da Der Schneehase,
SAS ediz. 38)
20
ORIGINI DELLO SCI
ORIGINI DELLO SCI
21
Nella pagina a fianco:
Cortina d’Ampezzo anni Trenta,
(Archivio Storico Foto Zardini)
La prima gara di sci a Cortina
d’Ampezzo nel 1900,
(Archivio Storico Foto Zardini)
In questa pagina:
Cortina d’Ampezzo,
inizi Novecento,
(Archivio Storico Foto Zardini)
ORIGINI DELLO SCI
ORIGINI DELLO SCI
22 23
NASCE LO SC18
Nel 1930, diciotto amici, tutti appartenenti alla sezione universitaria del Club Alpino
Italiano (SUCAI), determinati ad apprendere le più recenti tecniche di discesa, frequentarono
un corso presso la scuola di Hannes Schneider a St. Anton am Arlberg,
(Tirolo - Austria), la più famosa dell’epoca, diretta da Rudi Matt. L’entusiasmo fu
tale che al rientro decisero di fondare un club di sciatori universitari, sulla falsa riga
dello Swiss Academic Ski Club (SAS).
Nel 1930, per ordine delle autorità dell’epoca, il SUCAI fu sciolto e tutte le attività
sportive giovanili furono fatte confluire nel GUF, Gruppo Universitari Fascisti.
Questa fu un’ulteriore motivazione a voler creare un nuovo club indipendente. Nacque
così, in una birreria di Roma, lo Sci Club 18. Presidente fu nominato Alessandro
Savorgnan. Il primo statuto fu stilato in casa di Umberto Cagli, uno dei soci fondatori
e in seguito anche presidente. Lo scopo del Club era la promozione dello sci e dello
sport in genere e la elevazione morale della gioventù.
Fernando Pallini, l’ultimo degli originali 18 fondatori è venuto a mancare
nel 2009. Tra gli organi istituzionali dello SC18, continua comunque ad esistere un
gruppo chiamato Consiglio dei 18 Fondatori, i cui membri sono stati via via co-optati
da quelli rimasti e ai quali viene demandata una importante funzione di controllo e
di rispetto delle tradizioni e che assicurano la continuità con il passato.Si racconta
che in quei primi anni la tecnica di discesa fosse primitiva e che Vincenzo La Porta
per curvare si buttasse per terra (era lo sitzmark, dal tedesco “sedersi”) e usasse gli
sci da fondo che gli permettevano di alzarsi più in fretta. In seguito, nella stazione
ferroviaria di Kublis, nei pressi di Klosters, La Porta, allora presidente del 18 e successivamente
anche della FISI, vide gli sci della squadra austriaca con delle sottili
strisce metalliche sui bordi; le prime lamine.
24
NASCE LO SC18
25
I diciottini si resero conto che era necessario perfezionarsi
sempre di più sia nelle tecniche di discesa, quanto
nell’uso dei materiali e continuarono a seguire i corsi
di Rudi Matt a St. Anton, frequentati dall’elite sciistica
internazionale. Hannes Schneider, fondatore della scuola
e inventore dell’ “Alberg technique” emigrò dopo pochi
anni negli USA e contribuì alla diffusione dello sci in quel
paese. Grazie al costante impegno e ai non pochi sacrifici,
i risultati incominciarono presto ad arrivare e lo Sci
Club 18 si affermò in poco tempo come uno dei principali
protagonisti di questa nuova disciplina. Piero Mazulli
nel 1933 vinse un campionato centro-meridionale e fu
secondo ai Littoriali, i Campionati Nazionali Universitari
dell’epoca.
A livello internazionale, Adriano Guarnieri e Federico
Pariani parteciparono alla IV Olimpiade invernale
di Garmisch-Partenkirchen del 1936; la prima per lo sci
alpino e dove Adriano fu portabandiera dell’Italia.
Nella pagina a fianco:
un gruppo di «pionieri dello sci»
del SUCAI Roma all’Abetone
nel 1928
Da sinistra, in rosso alcuni dei
Soci Fondatori dello Sci Club 18
Aldo Jandolo, Vincenzo La
Porta, R. Fasola, Mariano delle
Piane, Enrico Scialoja, Mario
Serra, Gallega, Enrico degli
Uberti, Carlo Almagià e S. Fasola
Adriano Guarnieri porta i colori
della Nazionale Italiana alle
seconde Olimpiadi Invernali
a Garmisch del 1936. Con lui
in Squadra Azzurra Federico
Pariani
La Squadra dello SC18
al Gran Sasso, 1936
Federico Pariani e sua moglie
Odda alle Olimpiadi del 1936
In questa pagina:
Mariano delle Piane in azione
a Capracotta nel 1929
Melero alla partenza di una gara
negli anni Trenta
26
NASCE LO SCI CLUB 18
27
In questa pagina:
Incontro SC18 - GUF Milano,
Cortina, 1936.
Dello SC18 da sinistra,
in piedi: n° 10 Alberto Rasi, n°2
Lulo Facchinetti, n°4 Piero Taruffi,
n°8 Harvey Telfner, n°12 Pietro
Bovio. In ginocchio: n°6 Gerardo
Parodi, n°14 Arrigo Castellani
Dall’alto:
Giovanni Albertini, socio dello SC18,
capitano del gruppo di soccorritori
partito alla ricerca del dirigibile
Italia precipitato tra i ghiacci del
Polo Nord il 25 maggio 1928
Carlo Franchetti, 1937
Il pioniere Hannes Schneider,
fondatore della famosa scuola
di sci di St. Anton am Alberg
28
NASCE LO SCI CLUB 18
NASCE LO SCI CLUB 18
29
L’EVOLUZIONE
Negli anni Trenta si sciava con sci di legno, senza lamine, gli attacchi col tallone sollevabile,
i bastoncini con le racchette di vimini. Lo sci moderno fu inizialmente solo
sci nordico ed ebbe origine in Norvegia, come testimoniano molti termini tecnici
tuttora in uso: Oslo si chiamava Christiania fino al 1924 e Telemark è una contea
norvegese. I primi corsi per istruttori di sci in Italia furono organizzati nel 1932 da
Leo Gasperl. Dai vari avvitamenti e al controspalla… lo sci è molto cambiato e oggi,
rivedendo qualche vecchio documentario, si possono notare le abissali differenze nel
modo di gareggiare.
Gli scarponi erano di cuoio duro con lacci lunghissimi che a tirarli quasi tagliavano
le dita; i pantaloni erano larghi e sbattevano tutto il tempo della discesa. Fu
Zeno Colò il primo a mettere dei lacci alle ginocchia. In seguito, li fecero con le
bande elastiche sulle cuciture laterali e un po’ di anni dopo, Leo Gasperl inventò il
pantalone stretto di tessuto elasticizzato che entra nello scarpone.
Allora i distacchi si misuravano in secondi, ora in centesimi. Non esistevano ancora
né Sestriere, né Cervinia e a Pocol, una meravigliosa frazione di Cortina, c’era
solo la funivia costruita nel 1925 dalle Funivie Aeree Italiane Turistiche del Barone
Carlo Franchetti. L’impianto, partendo dal piazzale antistante l’Hotel de la Poste di
Cortina d’Ampezzo, saliva fino ai 1.500 metri del Belvedere di Pocol. In epoca più
recente, dopo la scomparsa della funivia Belvedere, la vecchia stazione di partenza
fu per anni la sede dello SC18.
Negli anni Trenta, per salire in Tofana, si usava la Slittovia del Rumerlo, una
grande slitta per quindici persone trainata da un cavo d’acciaio. Fu nel 1939 che
avenne la grande svolta. Il barone Franchetti inaugurò la funivia che collega Cortina
al Monte Faloria (2.120 metri). La costruzione di questo impianto, con i suoi 900
metri di dislivello, costituì una grande impresa tecnologica. La nuova funivia cambiò
tutta la vita sportiva, e non solo, della valle. I poderosi e arditi impianti trasportavano
in vetta in pochi minuti i pionieri dello sci alpino che affluivano da tutta Italia.
Carlo Franchetti coinvolse in particolare il gruppo di amici romani appassionati di
sci che avevano da poco costituito lo SC18. Questi ragazzi utilizzavano l’impianto
per la risalita e poi si lanciavano giù dal Faloria in discesa libera, alla continua ricerca
di nuove vie. La pista più ardita fu battezzata in loro onore la SC18.
30
L’EVOLUZIONE
31
Zeno Colò, originario
dell’Abetone, fu uno degli
sciatori italiani più forti di tutti
i tempi, primatista mondiale
del chilometro lanciato,
campione mondiale e olimpico
negli anni Cinquanta.
Leo Gasperl, primo record
man del kilometro lanciato,
ha detenuto il titolo dal 1931
al 1947 (136 km/h). Maestro
di sci di molte personalità, è
stato anche allenatore della
squadra nazionale italiana per le
Olimpiadi a Garmisch del 1936
Mario Franchetti
Nella pagina a fianco:
Mario, Tatia, Francesco Colonna
e Giorgio Franchetti sul terrazzo
di villa Franchetti a Cortina, 1938
Carlo Franchetti, insieme ai figli Giorgio e Mario,
favorì la migrazione dello SC18, che da circolo romano
divenne sempre più cortinese. Carlo fu presidente del 18
dal 1947 al 1955 e Mario dal 1960 al 1961.
Gianni Marzola, socio del 18, costruì nello stesso
periodo gli impianti a Selva di Val Gardena. Molti anni
dopo, Gianni e Ascanio Menardi, altri soci del 18, inventarono
lo Ski-Pass Dolomiti tuttora in funzione.
Nell’immediato dopoguerra lo sci cessava di essere
uno sport elitario. Fu in quel periodo che si decise
di modificare il criterio di ammissione dei nuovi soci: i
candidati venivano nominati soci temporanei e dovevano
dimostrare di meritarsi l’ammissione collezionando dei
buoni risultati sportivi. Tutti i soci partecipavano alla votazione
e il candidato non poteva ricevere più di cinque
palle nere. Chi non era capace di scendere per la pista Sci
18, non sarebbe certamente diventato socio; ogni anno a
Natale si apriva la pista e i più audaci si lanciavano per
il canalino.
Tra il 1950 e il 1970 i soci diventarono centocinquanta,
con un 40% di atleti azzurri, tra I, II e III categoria
(in quegli anni si classificavano così i vari livelli degli
sciatori) e i diciottini ottennero molti successi, anche internazionali.
Agli inizi degli anni Ottanta, il club venne
aperto alle donne. Oggi i soci sono trecentoquaranta di
cui centosette donne. Ancor più significativa è stata la
crescita del numero di soci juniores che da poche decine
degli anni Novanta, sono oggi diventati centoquaranta.
Negli ultimi otto anni i soci quarantenni sono raddoppiati
passando da cinquanta a cento.
32
L’EVOLUZIONE
L’EVOLUZIONE
33
Inaugurazione della funivia
del Faloria, 1939
Leo Ceschi, Massimo Corsi,
Giovanni Nasi, Ascanio Palchetti,
Paolo Crivelli e Giuliano Babini,
incontro SAS-18, Wengen, 1940
Enrico Scialoja al centro
e Umberto Cagli a destra
Cortina, 1930
Bubi Signorelli all’Incontro
SAS -18 Arosa, 1941
Squadra dello SC 18 all’incontro
Italo – Suisse sull’Etna nel 1949.
In piedi: Eugenio Monti, Mucky
Windisch-Graetz, Romano
Rimoldi, Ugo Pompanin,
Bibi Menzocchi, Carlo Franchetti,
Renzo Conte, Giorgio Franchetti,
Bubi Signorelli e Angelo Masiero.
In ginocchio: Lanfranco
Colombo, Sandro Menardi,
Dino Zamboni, Nanni Serralunga
e Vittorio di Sambuy
34
L’EVOLUZIONE
L’EVOLUZIONE
35
Carlo Franchetti
skilift a cintura, 1939
Da sinistra a destra:
Andrea Melloni, Nanni
Serralunga, Ugo Pompanin,
Rolando Zanni allenatore,
Mario Franchetti, Giuseppe
Tecchio, Eugenio Monti,
Angelo Masieri, Giorgio
Franchetti, Lorenzo Attolico,
Edy Valdameri.
In ginocchio: Paolo Asta,
Gianfranco Saligari,
Cortina, Druscié B, 1949
La pista dello SC18 sul monte
Faloria, a Cortina d’Ampezzo,
parte tra l’arrivo
della funivia e i Tondi
36
L’EVOLUZIONE
L’EVOLUZIONE
37
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
Subito dopo la guerra, i diciottini diedero il loro contributo alla ricostruzione della
FISI. Vincenzo La Porta fu commissario reggente per il Centro Sud.
Dopo il 1953, della vecchia squadra rimasero per qualche anno i due fratelli
Sandrino e Beti Menardi nonché Furio Nordio, mentre Romano Rimoldi lasciò le
gare dopo il 1954. In piena attività rimasero Dino Zamboni e Nanni Serralunga. Entrarono
in squadra Carlo Durazzo, Sandro Muzzi, Dante Bini e Antonio Bertolaja. I
nuovi soci si fecero onore anche se molti rimpiangevano coloro che avevano lasciato
l’attività agonistica.
Negli anni Sessanta, continuarono a far gare ad alto livello universitario Giorgio
Marchelli e Ascanio Menardi. Entrò a far parte della squadra un formidabile sciatore
universitario, Roberto Morelli e ottennero risultati di rilievo gli juniores diventati
universitari: Nicola Gandini, Daniele Cimini, Gian Andrea Gregorini e Zeno Soave.
Correvano anche con ottimi risultati i fratelli Ugo e Andrea Balzani di Bologna,
Raf Bonacossa, Titta della Zonca, Carlo Gandini, Adriano Vigo, Massimo Pellegatta,
Francesco delle Piane. Anche Nicolò e Luigino Donà continuarono a partecipare alle
gare. A Roma si riformò una squadra di cui facevano parte Roberto Battista, Filippo
degli Uberti, Antonio Ruffo, Paolo Poma, Francesco Deganello, Maurizio Morandi,
Mario Scialoja, Carlo Cosmelli, Lionello Noya di Lannoy e Andreassi.
Questi anni furono densi di incontri sportivi: le gare a Zürs con le squadre di
Oxford e Cambridge, il Trofeo Gilera a Courmayeur, la coppa Quaglia e la Coppa
Imper-Schierroni a Sportina, oltre ovviamente ai vari Campionati Universitari e
Campionati Cittadini. I soci partecipanti assiduamente alle gare provenivano da tutta
Italia. Si formarono tre centri: a Cortina, a Roma, dove i numerosi nuovi giovani
soci gareggiavano sugli Appennini, e a Milano, dove i soci gareggiavano a Sportina,
Sestriere e Cervinia.
38
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
39
Nella pagina a fianco:
1955 Squadra Nazionale
Univesitaria in allenamento
a Cortina.
Da sinistra: Beti Menardi, Dante
Bini, Antonio Bertolaja, Sandro
Menardi e Marcello Rebora (non
diciottino)
In questa pagina:
Toni Sailer, Cortina, 1956
Mucky Windisch-Graetz
Concorso ed incontro del SAS,
Gstaad, 1954
Da sinistra a destra in piedi:
Sandro Muzzi, Lanfranco
Colombo, Afdera Franchetti,
Beti Menardi, Maria Sol Edwards,
Sandro Menardi, Furio Nordio,
Antonio Bertolaja, Pier Maria
Pasolini, Tatia Franchetti,
Doris Pignatelli, Alberica Attolico,
Marilise Windisch-Graetz,
Nicolò Pasolini.
In ginocchio: Romano Rimoldi,
Sonia Petroff, Domietta Ercolani,
Dino Zamboni
40
GLI ANNI CINQUANTA E E SESSANTA
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
Paolo Asta, 1958
Gita SC18
Rinaldo Menardi in una gara
di discesa libera al Faloria
nel 1963
42
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
GLI GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
43
Italo-Suisse Kleine Scheidegg,
1958
Dall’alto: Nicolò Donà dalle
Rose, Carlo Durazzo Seduti:
Dino Zamboni, Mario Franchetti,
Sandro Menardi A terra: Giorgio
Marchelli, Luigino Donà dalle
Rose e Giuseppe Gazzoni
Universiadi in Cecoslovacchia,
Gennaio 1964
Carlo Durazzo, Mario Franchetti,
Antonio Bertolaja e Dino
Zamboni al Concorso SAI,
Cervinia, 1959
Antonio Bertolaja
Gianandrea Gregorini
ai Campionati Europei Juniores
del 1963 a Maribor
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
45
Da sinistra:
Giulio Ruffo, 1956
Zeno Soave Abetone 1964
Il cronometrista Matiucco, 1964
Dante Bini all’Abetone,
notare il tipico controspalla
dell’epoca
46
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
47
In questa pagina, dall’alto:
All’arrivo di una gara Giorgio
Marchelli e Nicolò Donà
dalle Rose si complimentano
con il bocia Nicola Gandini
Cortina, anni Sessanta
Nicola Gandini al Concorso SAI
1957 sulla pista dei Vitelli
Da sinistra a destra i piedi:
Piero Marzotto, Luigino Donà
dalle Rose, Furio Nordio, Giorgio
Marchelli, Dante Bini, Adriano
Guarnieri, Sandro Menardi,
Carlo Durazzo, Paolino Asta,
Pilli Pavesi
In ginocchio: Ascanio Palchetti,
Nicolò Donà dalle Rose,
Alberto Pederzani
Nella pagina a fianco:
La squadra dello SC18
in Svizzera, 1967
Nicola Gandini, Roberto Battista,
Carlo Gandini, Paolo Poma,
Gianandrea Gregorini, Mario
Scialoja
48
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
49
Nella pagina a fianco:
Dotto Viansson, 1965
In questa pagina:
Nicolò Donà dalle Rose
Nicola Gandini, Gian Andrea
Gregorini, Daniele Cimini, 1967
Raf Bonacossa
e Filippo degli Uberti
Qui sotto:
Carlo Gandini
50
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
GLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA
51
ALCUNI SOCI DELLO SC18
Fra i primi soci dello SC18, ci fu Eugenio Monti, erede designato di Zeno Colò, campione
italiano di slalom e di slalom gigante nel 1950, vincitore di molte gare internazionali.
In seguito a un incidente in sci, dovette rinunciare all’agonismo e passò così
al bob, dove divenne campione del mondo a due con Renzo Alverà nel 1957, 1958,
1959 e 1960 e con Sergio Siorpaes nel 1961, 1963 e 1966. Monti, soprannominato “Il
Rosso Volante” è stato l’atleta più titolato nella storia del bob con nove medaglie d’oro
ai campionati mondiali e sei medaglie olimpiche, ma rimase nella storia anche per
un episodio di lealtà sportiva avvenuto alle Olimpiadi di Innsbruck del 1964, che ne
fece il primo atleta a ricevere la medaglia Pierre de Coubertin. Durante le Olimpiadi,
infatti, compì un gesto di alta sportività: all’equipaggio britannico di Tony Nash e
Robin Dixon si era rotto un bullone e Monti prestò loro il suo. I britannici vinsero la
medaglia d’oro e Monti e Sergio Siorpaes presero la medaglia di bronzo. Rispondendo
alle critiche della stampa italiana, Monti disse: “Nash non ha vinto perché gli ho
dato il bullone. Ha vinto perché è andato più veloce”. In quell’Olimpiade fu anche il
portabandiera dell’Italia durante la cerimonia d’apertura.
Piero Taruffi, unì all’esperienza sciistica l’audacia su due e quattro ruote. Campione
mondiale di motociclismo, recordman mondiale di velocità con il bisiluro,
divenne campione automobilistico di altissimo livello e proprio nella massacrante
Carrera Panamericana del 1951, la stampa messicana gli affibbiò il soprannome di El
Zorro Plateado (La Volpe Argentata), in riconoscimento del suo stile di guida, mai
irruente e sempre teso a sfruttare ogni potenzialità del mezzo meccanico.
Nanni Serralunga, grandissimo slalomista, fra i primi venti italiani. Vincitore di
innumerevoli gare, fu anche il primo campione italiano del Derby dei Cittadini di
Slalom nel 1958 a Courmayeur.
Adriano Guarnieri, appassionato sciatore, con un coraggio da leone, che volava
con il suo deltaplano e conquistava tutte le donne! Fu portabandiera dell’Italia ai
giochi olimpici invernali di Garmisch-Partenkirchen del 1936, dove arrivò diciassettesimo
nella gara di combinata. Fu Presidente del 18 dal 1956 al 1958.
Sandro Menardi negli anni dal 1951 al 1954 fu sempre tra i primi posti in tutte
le gare. Nel 1954 divenne campione universitario italiano in slalom a Cortina. Uno
dei più forti sciatori universitari d’Europa. Beti Menardi anche lui fu sempre nelle
52
ALCUNI SOCI DELLO SC18
53
Beti e Sandrino Menardi
dopo l’incontro SAS-18.
Sandrino arrivò primo
e Beti secondo
Sestriere, gennaio 1953
Nella pagina a fianco:
Piero Taruffi
Eugenio Monti
dopo un incidente
Doris Pignatelli,
campionessa di salto
prime cinque posizioni nei campionati universitari europei
e mondiali.
Dino Zamboni, atleta e sciatore imbattibile in slalom,
arrivò alla soglia della squadra azzurra per le Olimpiadi
del 1948. Si era sempre battuto per far entrare le
donne al “18”.
Furio Nordio fece le scuole a Cortina. Legatissimo al
18, di cui fu anche presidente, grande sciatore, è stato fra
i primi 10-15 discesisti in Europa. Schietto, ottimo architetto.
Furio ha partecipato ai Campionati Mondiali Invernali
di bob (FIBT) vincendo la medaglia d’oro, insieme
a Eugenio Monti, nel bob a quattro nel 1960 a Cortina
d’Ampezzo e nel 1961 a Lake Placid (equipaggi: 1960
– Eugenio Monti, Furio Nordio, Sergio Siorpaes, Renzo
Alverà; 1961 - Eugenio Monti, Sergio Siorpaes, Furio Nordio,
Renzo Alverà)
Doris Pignatelli, partecipava a tutte le gare di sci con
eccellente successo ma era soprattutto una formidabile
sciatrice sull’acqua. In questo sport vinse i campionati italiani
di salto dal 1964 al 1970, un campionato europeo nel
1967, e arrivò terza ai mondiali di Toronto nel 1965.
Patrizia Medail negli anni Sessanta ottenne una medaglia
d’oro, sei d’argento e una di bronzo ai campionati
italiani, fece parte della nazionale azzurra e partecipò sia
alle Olimpiadi di Innsbruck che alle Universiadi.
Come mascotte dello Sci Club 18 nel 1968 vinse il
concorso del SAS a Diableret. Negli anni Ottanta, divenuta
socia del Club, vinse otto medaglie d’oro nel Campionato
del Mondo Veterani. Date queste premesse, ovviamente
vinceva sempre lei e quando non poteva partecipare alle
gare, le altre atlete vedevano finalmente la possibilità di
salire sul podio.
54
ALCUNI SOCI DELLO SC18
ALCUNI SOCI DELLO SC18
55
Sandrino Menardi, 1950
Adriano Guarnieri, Furio Nordio
con i figli Druso e Marco
Eugenio Monti
World Championship
Cortina, 1960
(Archivio Storico Foto Zardini)
Nella pagina a fianco:
Eugenio Monti alle prese con
lo sci d’acqua. Alle sue spalle
Ascanio Palchetti. Tutti un po’
preoccupati perché Eugenio
non sapeva nuotare bene,
anni Cinquanta
56
ALCUNI SOCI DELLO SC18
ALCUNI SOCI DELLO SC18
57
Nella pagina a fianco:
Doris Pignatelli
In questa pagina:
Patrizia Medail
58
ALCUNI SOCI DELLO SC18
ALCUNI SOCI DELLO SC18
59
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
Negli anni Settanta lo Sci Club non aveva una sede vera e propria e l’ufficio era vicino
all’Hotel de la Poste nella vecchia partenza della funivia di Pocol. C’era il mitico Fileno
(Gino Dimai) e giusto il posto per una scrivania, due scatoloni di coppe e uno stand con
le giacche sociali in vendita. I pranzi e le premiazioni avvenivano al Toulà, ma si sentiva
la necessità di trovare qualcosa di definitivo. Harvey Telfner, allora presidente, scoprì un
rifugio ristorante a Staulin. Fu la prima club house e fu molto amata da tutti.
Era un po’ troppo piccola, ma molto calda e accogliente con una bella terrazza al sole
in mezzo ai campi e alla galline. Lì ci sono stati pranzi sociali, premiazioni e riunioni.
Alla chiusura della stagione, Fileno organizzava una giornata di festa con i collaboratori
dello Sci Club. C’erano sempre una quarantina di persone tra guardia porte, cronometristi,
allenatori e un po’ di donne per ballare.
Infatti, solo all’inizio degli anni Ottanta il Club venne finalmente aperto alle donne tra
mille polemiche tra i conservatori maschilisti e quelli più aperti al cambiamento.
LA DAGLI TRASFORMAZIONE ANNI SETTANTA DAGLI AL 2014 ANNI SETTANTA
60
61
La prima Club House a Staulin
Gabriele Bussandri
Cesare Piovene, 1984
Dallas (Osvaldo Alberti)
e i suoi allievi
62
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
63
Gstaad Triangolare tra SC18,
Eagle e Corviglia.
Al centro: Patrizia Medail,
Nicola Gandini, Zeno Soave,
Cecilia Colussi e Francesco
Colombo
Filippo Rusca, Paolo Asta
e Antonio Corsetti
Marzo 1981
Coppa d’inverno ante litteram:
Ippolito Bevilacqua Ariosti
(presidente Domino Bologna)
Nicola Gandini (presidente
SC18), Cesare Piovene (Unione
Milano) e Giovannino Sforza
(presidente Clubino Milano)
Pista Cinque Torri, Marzo, 1988
Nella pagina a fianco:
Vittorio Giuliani Ricci
Elisabetta Bertagni
64
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
65
Filippo Scrocco, Federico e
Giovanni Pellegrini
Doris Pignatelli e Andrea Angeli
Dall’alto a sinistra:
Sergio Alverà, Nicola Gandini,
Giovanni Pierobon, Francesco
Pierobon, Emilio e Camillo
Greco, Giuseppe Borri, Carlo
d’Amelio, Lamberto Sanfelice,
Filippo Gandini, Oliver Vigo,
Dominic Granter, Nicolò Piovene
SAS Penthatlon 2001
Da sinistra: Nicolò Dalla Valle,
Filippo Gandini
e Zenone Dalla Valle
Filippo Scrocco, Zenone Dalla
Valle, Ernesto Gazza, Giuseppe
Borri, Nicolò Dalla Valle
Gaddo della Gherardesca,
Paolo Asta, Giorgio Simeonee
Zeno Soave
Alex, Vito Reale, Guglielmo
Sartori, Emanuele Reale,
Giuli Piovene, Gisella Simeone,
Giorgio Simeone
e Gloria Reale, marzo 1985
66
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
Nicola Gandini Pierosà, 1991
Gara SAIMA sponsorizzata
per molti anni
da Alvise di Canossa
In questa pagina:
Italo-Suisse sull’Etna, 1992.
I componenti della squadra sono
riportati nelle Tavole Sinottiche
Chicca e Alvise di Canossa,
1985
68
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
69
Gustavo de Faveri Tron e Dante e Dante Bini Bini
Paola Dalla Valle e Nicola Gandini
Paola Dalla Valle
e Nicola Gandini
al parallelo di Col Gallina
Francesco Corsetti, Piero
Colonna, Nicola Gandini,
Sandrin Kechler, Dotto Viansson,
Cesare Piovene
e Giorgio Simeone
70
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
71
Puni Menardi e Giuli Piovene
e la squadra di Hockey
Ernesto Gazza.
Per tanti anni Ernesto Gazza
con l’aiuto della moglie Marirò
ha organizzato il trofeo Bulle e
Pupi. Inizialmente era una partita
di Hockey totalmente femminile.
A parare in porta erano
Cicci Allaria e Marilise Windisch-
Graetz. La lotta all’ultimo sangue
e le violente legnate portavano
metà delle partecipanti al
Codivilla a farsi incerottare
il giorno dopo. In seguito,
Ernesto scelse attività meno
cruente. Cominciarono così le
gimcane in bicicletta a Fiames,
la staffette di fondo e le gare
di pattinaggio. Moltissimi i
partecipanti, c’era la banda di
Cortina con trombe tamburi
e la corona di alloro per la
squadra vincente. Poi tutti a
mangiare e bere in compagnia
con proiezioni di filmini che
riprendevano i soci nel pieno di
queste frenetiche attività
72
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
73
In questa pagina:
Marirò Gazza e Paola Dalla Valle
Cesare Piovene
Nella pagina a fianco:
La Gimcana dei Gazza a Fiames
Doris Pignatelli
Giuli Piovene
74
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
Alessandra Allaria, Alessandra
Lassotovich, Six di Canossa
Gara Sociale, 2007
Sopra:
Gustavo de Faveri Tron, Harvey
Telfner, Vittorio di Sambouy,
Paolo Asta, Piero Colonna
e Nicola Gandini
Nella pagina a fianco
Allenamenti juniores
1992-1993
76
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
77
Paola Dalla Valle
Giorgio Dalla Valle, Marie Terzi de
Broux e Pierandrea Reale
Un gruppo di soci
Incontro con l’Eagle.
Alberto Scrocco, Antonio
Corsetti, Giorgio Emo
Capodilista, Giorgio Simeone,
Vittorio Carioni, Nicola Gandini,
Alvise de Faveri Tron
Al centro Alberto Pederzani
e Francesco Colombo
Cecilia Colussi
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
79
Agostino e Gemma Guarienti
e Vito Reale, Pomedes, 2001
Premiazione Gara sociale
fine anni Novanta
Alberto Scrocco, Vannella
Marsoni, Pupa Toppani,
Maila di Cagno, Eugenio Belloni,
Giuli Piovene, Francesca
Scaroni, Giorgio Costa,
Dotto Viansson
e Silvio Marsoni, 2007
80
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
LA TRASFORMAZIONE DAGLI ANNI SETTANTA
81
SQUADRE AGONISTICHE
E GARE IN EPOCA MODERNA
Per molti decenni, dal momento della sua costituzione e fino agli anni Sessanta, lo
SC18 è stato sinonimo di eccellenza agonistica soprattutto a livello universitario.
Dagli anni Sessanta in poi, lo sci in genere e quello agonistico in particolare, hanno
subito una profonda trasformazione, in linea con tutti gli altri sport. Oltre a diventare
sempre più popolare, anche l’età agonistica si è abbassata notevolmente.
Nel 2012 si è svolta la prima edizione delle Olimpiadi Invernali Giovanili a Innsbruck.
Lo Sci Club 18 segue questa evoluzione e dagli anni Settanta in poi, al gruppo agonistico
universitario e masters, si affianca l’agonismo giovanile scolastico. Nell’ambito
dello SC18 operano dunque diversi gruppi di sciatori agonistici, suddivisi essenzialmente
per gruppi di età.
SQUADRA JUNIORES
La Scuderia Juniores è l’orgoglio dello SC18.
Costituita alla fine degli anni Novanta, venne molto rafforzata negli anni successivi.
L’organizzazione della squadra fu affidata a due dei migliori allenatori di sci italiani:
Mauro Baldo e Paolo Zardini.
Mauro ha vinto le Universiadi, i Campionati Italiani Universitari e la Coppa del Mondo
Universitari, oltre a numerose gare FIS. È stato atleta della squadra nazionale di
discesa libera, gareggiando in Coppa Europa. Allenatore del Centro Sportivo del
Corpo Forestale dello Stato e della squadra nazionale italiana maschile di discesa
libera, ha ricoperto anche diversi incarichi tecnici in Federazione. Dal 2000 è allenatore
e responsabile della scuderia dello SC18.
Paolo, atleta della squadra nazionale italiana di sci alpino, è salito numerose volte sul
podio tra cui due secondi posti nelle discese libere di Wengen e di Meribell. Nel 1987
ha concluso la sua carriera agonistica in Coppa del Mondo a seguito di un infortunio
nella discesa libera della Val Gardena. Per oltre quindici anni è stato allenatore del
Centro Sportivo del Corpo Forestale dello Stato di Palus San Marco ad Auronzo di
Cadore e attualmente ne è il direttore tecnico. Ha portato molti atleti a vestire i
colori della nazionale italiana e a gareggiare in Coppa del Mondo. Dal 2003 allena la
Categoria Giovani dello SC18.
LE SQUADRE AGONISTICHE E GARE DAGLI IN ANNI EPOCA SETTANTA MODERNA IN POI
82
83
Nella pagina a fianco, in alto:
Luisa Pomello Chinaglia,
Virginia Raffaelli, Angelica
Girardello e Silvia Radice
Clemente Reale, Hubertus
von Hohenlohe e Amedeo Reale
Premiazione Gara Sociale 2010
In questa pagina, in basso:
Alvise Alverà, Rolly Marchi
e Mario Agnoli
Premiazione Lioro de Nadà 2007
84
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
85
Gruppo Juniores dopo la gara
Lioro de Nadà del 2011
86
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
87
Gruppo di allenatori e maestri
2014: Mauro Baldo, Francesco
Gorian, Christopher Doneddu,
Nicolò Mariani, Niccolò
Donatacci, Alvise Alverà,
Michela Passarelli, Alessandra
Radice, Luca Righetti,Emanuele
Lorenzini, Paolo Zardini, Paolo
Costantini e Stefano Longo
In questa pagina:
Sofia Pizzato medagli d’oro
in SG ai Campionati Italiani
Children, Canazei 2014
In basso:
I maestri, Niccolò Donatacci,
Alessandra Radice, Luca
Righetti, Michela Passarelli
e Nicolò Mariani:
tutti soci dello SC18
Con la loro altissima professionalità e dedizione, con
l’ulteriore contributo ed entusiasmo degli altri allenatori
coinvolti, con il supporto del Club e soprattutto con la
determinazione e i sacrifici degli atleti e delle loro famiglie
venne a crearsi naturalmente un singolare gruppo di
eccellenza sportiva. Arrivarono i primi successi importanti
e i Soci riscoprirono lo spirito sportivo che era stato
il motore iniziale dell’Associazione.
Oggi la Squadra Juniores ha più di settanta ragazzi, che
gareggiano ai massimi livelli nazionali ed internazionali
in tutte le categorie FISI, ovvero dai 7 ai 18 anni di
età (baby, cuccioli, ragazzi, allievi e giovani). Ogni anno
molti dei nostri atleti si qualificano per le fasi nazionali
dei campionati italiani delle varie categorie, oltre che a
prender parte a gare prestigiose come il Trofeo Topolino
e il Trofeo Pinocchio sugli Sci.
Solo venticinque degli attuali atleti della Scuderia sono
figli di Soci. Gli altri sono stati scelti per meriti sportivi.
Alcuni ragazzi vivono nelle loro rispettive città, altri
risiedono a Cortina ma sono cittadini di nascita ed altri
ancora si trasferiscono a Cortina per il trimestre invernale
delle gare. Una gruppo di sette allenatori, con altrettanti
pulmini, gestisce un’attività che richiede ai ragazzi un
impegno costante da giugno ad aprile di ogni stagione.
Il programma comprende allenamenti per la preparazione
fisica di base, allenamenti in ghiacciaio (Stelvio,
Moelltaler, Stubai) o a Landgraaf in Olanda e, durante
l’inverno, decine di gare, per i più piccoli a livello solo zonale,
per i più grandi su tutto l’arco alpino e spesso all’estero.
Nell’estate del 2008 i ghiacciai erano impraticabili
a causa del grande caldo e la Scuderia andò ad allenarsi a
Bariloche in Argentina.
I più grandi arrivano a fare già 30-40 giorni effettivi di
sci prima dell’inverno. Durante la stagione delle gare, a
causa anche delle trasferte, gli impegni si intensificano
e, specialmente per chi fa tutte le discipline, è veramente
difficile conciliare scuola e sci. Anche i materiali sono
fondamentali. Sono tutti sci fuori produzione che spesso
è anche difficile reperire. Anche per i più piccoli bisogna
considerare almeno due paia di sci all’anno per specialità,
più scarponi, occhiali, caschi, protezioni, tute da gara e
da allenamento, divise, ski man e, per alcuni, anche lo
psicologo.
Nel corso degli anni, lo SC18 è stata una fucina di giovani
talenti: Michela Passarelli, Leopoldo e Sebastiano Pirro,
Massimiliano e Giulia Kropf, Edoardo Longo, Alessandra
88
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
89
Edoardo Longo
campione italiano
categoria Allievi,
Abetone, 2010
e Silvia Radice, Angelica Girardello, Sofia Pizzato, Andrea
Scarzello, Mariaelena Rizzieri, Teresa Fabris, Niccolò
Donatacci, Luca Righetti, Mario Parteli, Nicolò Mariani,
Manfredi Reale e Antonio Nobili sono alcuni dei
giovani campioni cresciuti nella scuderia.
Lo SC18 è fiero di tutti loro, ma in modo particolare del
fuoriclasse Edoardo Longo. Socio del 18 dall’età di sette
anni. Dopo aver vinto numerosi titoli italiani nella varie
categorie, nel 2010 ha vinto la medaglia d’oro sia in slalom
che in gigante nelle finali internazionali del Trofeo Pinocchio
sugli Sci e ha ricevuto la medaglia del Presidente della
Repubblica come miglior Atleta Italiano Juniores di Sci
Alpino. Nel 2011 è stato vicecampione italiano Aspiranti
di discesa libera e campione italiano Cittadini sempre in
discesa libera. Nel gennaio 2012 era stato convocato nella
squadra azzurra selezionata per le prime Olimpiadi Invernali
Giovanili, che si sono svolte a Innsbruck, con il
ruolo di portabandiera. Purtroppo un infortunio gli ha
impedito di partecipare.
Molti dei campioni diciottini seguono poi i corsi di Maestri
di Sci e diventano a loro volta Istruttori degli atleti
più giovani dello SC18, assicurando così il tramandarsi
della passione e della tradizione. L’eccellenza agonistica
della Scuderia è comprovata dal fatto che dei nove atleti
chiamati dalla Federazione a far parte dell Comitato Veneto
maschile nel 2013/2014 ben otto sono del 18. Nel
Comitato femminile le diciottine sono due. Nella categoria
Giovanile Sci Alpino, su oltre 800 Sci Club Italiani, lo
SC18 è sempre ai vertici della classifica.
Ma l’aspetto di cui i Soci sono particolarmente fieri è la
massima serietà e sportività che contraddistingue i giovani
diciottini dovunque essi vadano. Si cerca di creare sempre
90
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
91
Lioro de Nadà 2009
Premiazione
Lioro de Nadà 2009
92
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
Marco Alverà,
Carlo d’Amelio
AICC Muerren, 2008
Alessandra Radice
Etna 2012
Nella pagina a fianco:
Amedeo Reale
più il concetto di squadra e di gruppo e di sviluppare l’intesa
tra i ragazzi per far capire loro l’importanza di essere
uniti, in sintonia e armonia. Le divise degli atleti del 18
rispecchiano i colori del Club, il rosso e il blu, riportati su
tutta l’attrezzatura tecnica e sui pulmini sociali.
SQUADRA UNIVERSITARIA
Dal 1986, dopo un periodo di pausa, i Soci sono tornati
a gareggiare attivamente con un gruppo di universitari di
ottimo livello: Amedeo e Emanuele Reale, Alberto Pivato,
Maurizio Morelli, Alessandro e Michaela Marzola, Fabiano
Rebecchini e Volo. Per 4-5 stagioni il gruppo è stato
costantemente presente nei circuiti internazionali di
gare FIS Cittadini e Universitarie, con piazzamenti stabili
nel primo gruppo di merito, centrando anche numerose
vittorie. Amedeo arrivò 7° in libera alle Universiadi di
Sapporo e Pivato arrivò 2° in Combinata alle Universiadi
di Zakopane. Lo sci è però diventato, rispetto agli anni
eroici del dopoguerra, uno sport altamente competitivo e
contemporaneamente i corsi universitari lasciano sempre
meno spazio al tempo libero. Per gli universitari è sempre
più difficile gareggiare ad alti livelli.
Dal 2010 la squadra è stata ricostituita con Niccolò Donatacci,
Teresa Fabris, Michela Passarelli, Mario Parteli,
Alessandra Radice e Luca Righetti. Significativi i risultati
raggiunti ai Campionati Nazionali Universitari nelle ultime
edizioni. In particolare nel 2011 a Bormio medaglia
d’argento in combinata per Mario Parteli e Alessandra
Radice e medaglia di bronzo in slalom per Alessandra.
SQUADRA MASTERS
Dal 2011 è stata ricostituita la squadra Master. Il numero
dei componenti si allarga di anno in anno, segno della
passione e dell’entusiasmo dei Soci, ex agonisti e non, per
lo sci alpino. Capitanati da Clemente Reale, i Master più
assidui, oltre a quelli già menzionati, sono: Damiano Reale,
Doranna Melegari, Silvia Carraro, Benedetta Possati,
Giorgio Boschi, Zeno Soave, Luca e Giorgio Emo Capo-
94
LE SQUADRE AGONISTICHE E GARE DAGLI IN EPOCA ANNI SETTANTA MODERNAIN POI
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
95
Lorenzo Belloni
in un exploit acrobatico
96
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
97
Italo Suisse, St. Moritz, 1990
Gloria Reale con i figli Emanuele
ed Amedeo,
Consultare le Tavole Sinottiche
per i nomi degli atleti in squadra
Italo Suisse Etna, 1992
Consultare le Tavole Sinottiche
per i nomi degli atleti in squadra
dilista, Elisabetta Bertagni, Filippo e Veronica Scrocco,
Giuli e Cesare Piovene, Carla e Alvise Alverà, Alina ed
Elica Sartogo, Angelica e Alberta Longanesi, Giorgio e
Laura Montesi, Marco e Giorgio Alverà, Giorgio Simeone,
Carlo d’Amelio, Costanza di Canossa, Giovanni Colbachini,
Francesco Corsetti, Umberto Pasqua, Mirtilla
Reale, Lorenzo e Eugenio Belloni, Peter Sartogo, Camillo
Greco, Valerio Romano e molti altri.
Nel 2013 lo SC18 ha conquistato il secondo posto al Trofeo
delle Regioni, campionato italiano per club. Ai Campionati
Mondiali Master Doranna Melegari è salita più
volte sul podio. I continui successi stanno alimentando
un fuoco di passione agonistica tra i Soci che fa ben sperare
per il futuro.
Il Coniglio è il temutissimo trofeo
che viene assegnato
a chi perde l’Italo-Suisse.
È uno stampo usato in passato
per confezionare coniglietti
pasquali di cioccolata
Italo-Suisse, Cortina 2008
le Squadre
Consultare le Tavole Sinottiche
per i nomi degli atleti in squadra
ALLENAMENTI FIGLI DI SOCI
Insieme alla Scuderia, l’attività sportiva del 18 si è arricchita
anche di una serie di corsi e di allenamenti riservati
ai figli di Soci che preparano i bambini all’agonismo e ad
amare gli sport invernali. I più bravi passano poi alla Scuderia.
Questo gruppo è cresciuto moltissimo negli ultimi
anni, segno di un costante ringiovanimento del Circolo
che ha voluto favorire l’ingresso di giovani e di genitori
con figli piccoli. Nel 2014 sono stati allenati 72 ragazzi da
un gruppo di 8 maestri, di cui 6 sono Soci dello SC18,
con 8 pulmini.
ITALO-SUISSE
I rapporti tra lo SC18 e il SAS (Sci Accademico Svizzero)
si cementarono fin dal primo incontro a squadre svoltosi
al Gran Sasso nel 1936 e vinto dal SAS. Fu l’inizio del
glorioso Italo-Suisse.
Gli incontri con il SAS dal dopoguerra agli anni sessanta
furono annuali, in tutto 14, si saltò solo il 1948. Storico
è rimasto l’incontro nel 1949 sull’Etna. Ai tempi sul
vulcano, non c’era un impianto di risalita, perciò si doveva
scalare a piedi l’Etna, fino alla partenza della gara.
Nell’incontro del 1951 a Cortina, furono invitati anche
il Racing Club di Parigi che aveva nei due fratelli Mussat
dei fortissimi sciatori, vincitori di molti Derby Cittadini,
e l’università di Innsbruck. Nel 1954 si tenne il concorso
SAS a Gstaad con una memorabile discesa in neve fresca
dove tutti cascarono, salvo Beti e Sandrino Menardi.
Quest’ultimo vinse sia quella gara, sia lo slalom e infine
il concorso SAS.
Nel 1963, le squadre si ritrovarono a Cortina e vinse il
98
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
99
Amedeo Reale
Incontro SC18-SAS
Etna nel 2012
LE SQUADRE AGONISTICHE E GARE DAGLI IN ANNI EPOCA SETTANTA MODERNA IN POI
100
101
Alvise Alverà, Giuli Piovene,
Giorgio Boschi, Cesare Piovene,
Mirtilla Reale, Alessandra
Radice, Teresa Fabris,
Silvia Carraro, Italo Folonari,
Niccolò Donatacci,
Pierandrea Reale, Mario Parteli,
Giovanni Colbachini
Incontro SC18-SAS, Etna, 2012
Le squadre dell’Italo-Suisse,
Etna, 2012
Consultare le Tavole Sinottiche
per i nomi degli atleti in squadra
Nella pagina a fianco:
Maila di Cagno,Carla e Alvise
Alverà, Giuli e Cesare Piovene
Etna, 2012
18. In Discesa Libera: primo Nicola Gandini, secondo
Giorgio Marchelli, quarto Titta Della Zonca. In Slalom
Gigante: primo Strassler SAS, secondo Ascanio Menardi,
terzo Daniele Cimini. Fu l’ultima volta che venne disputata
una gara di Libera.
Gli Italo-Suisse non ebbero luogo fra il 1972 e 1973, mentre
nel 1974 vi furono due incontri: uno a Mürren e uno a
Cortina, ambedue vinti dal 18.
Nel 1992 sull’Etna, nel 1994 a Crans e nel 1996 a Cortina
le squadre del 18 furono sempre vittoriose grazie ai
campioni diciottini Maurizio Morelli, Alberto Pivato,
Amedeo e Emanuele Reale, Alfredo Volo con l’aggiunta
di Mario Bertagni, Lato Sanfelice e Alvise Zanardi.
Nel 2004, per il cinquantesimo anniversario del primo
incontro SAS-SC18, la gara fu organizzata nello stesso
luogo di allora, il Gran Sasso e fu nuovamente vinta dal
SAS. Nell’incontro a Cortina del 2008, grande vittoria
dei fratelli Pirro 1° e 2° alternati sia nel Gigante che nel
Super Gigante; ottimi piazzamenti di Niccolò Donatacci
3° in Super Gigante e 4° in Gigante; Massimiliano Kropf
si fece onore, 8° in Super Gigante e 5° in Gigante; gli altri
partecipanti furono Niccolò Mariani, Michela Passarelli,
Giulia Kropf e Pierandrea Reale. Il 18 stravinse.
A Chamonix del 2010, la squadra del 18 rimase orfana di
molti dei suoi migliori componenti che stavano passando
gli esami di sci per diventare maestri. Il miglior diciottino
Nicolò Donatacci, vinse il parallelo. Bravissima Alessandra
Radice, proveniente dalla scuderia, 3a in parallelo ed in
Gigante. Gli altri diciottini furono Carlo d’Amelio, Eugenio
Radice Fossati, Michela Passarelli, Francesco Corsetti,
102
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
103
Nicolò Mariani, Niccolò
Donatacci, Sebastiano Pirro,
Luca Righetti, Leopoldo Pirro,
Teresa Fabris, Alessandra e
Silvia Radice
Italo-Suisse St. Moritz, 2014
Nelle pagine seguenti:
Benedetta Possati, Carla Alverà,
Angelica Longanesi Cattani,
Costanza d’Amelio,
Alberta Longanesi Cattani,
Alberto Scrocco, Clemente
Reale, Mauro Guerresco,
Francesco Corsetti, Marco
Alverà, Amedeo Reale
e Carlo d’Amelio
Muerren, 2008
ANCORA GARE
Oltre alle gare del circuito FIS e FISI e agli incontri Italo-
Suisse, gli atleti del 18 partecipano a molte altre gare.
Qui di seguito ricordiamo quelle organizzate in tutto o
in parte dal 18.
AMATEUR INTER-CLUB TEAM CHAMPIONSHIP
Nel 2008, su iniziativa del Kandahar Ski Club, un gruppo
di Sci Club, tra cui lo SC18, ha sentito la necessità
di tornare a gareggiare tra Club con lo spirito sportivo
e cameratesco del passato e senza l’agonismo esasperato
delle gare FIS di oggi. Si tratta di una combinata (Gigante
e Super G) che deve essere ospitata a rotazione tra i
Club partecipanti. La 6a edizione del 2013, organizzata
dal SAS a Zermatt e che ha visto gareggiare 30 squadre
in rappresentanza di 11 Club, è stata vinta dal 18. Le precedenti
edizioni, pure vinte in gran parte dal 18, si sono
svolte a Muerren, Wengen, Cortina e Gstaad.
Doranna Melegari, Pietro
Emo Capodilista, Francesco
Corsetti, Niccolò Donatacci,
Carlo d’Amelio, Eugenio Radice
Fossati, Alessandra Radice,
Michela Passarelli, Italo Suisse
Chamonix, 2010
Sotto:
Sciakè e Riccardo Bonadeo,
Marco e Carla Alverà,
Carlo d’Amelio, Beat Hodler
(presidente Kandahar)
Sullo sfondo la parete nord
dell’Eiger emerge da un mare
di nuvole, AICC Muerren, 2008
Luca Emo Capodilista. Vince il SAS con largo margine.
Nel 2012 l’incontro Italo-Suisse si è svolto sul Monte Etna,
come già nel 1949 e nel 1992. Questa 54a edizione è stata
vinta dalla squadra del 18, capitanata da Niccolò Donatacci.
Nel 2016 spetterà allo SC18 organizzare l’80o incontro
Italo-Suisse.
Oltre agli Italo-Suisse molti atleti diciottini hanno partecipato
con passione anche ai numerosi Concorsi SAS.
Tra questi ci fu anche Giuliano Babini, 6 volte Campione
Italiano Universitario e Azzurro di discesa. Nel 1945, in
un momento molto difficile per tutto il mondo dello sport
italiano, ebbe l’idea di fondare un Club che ispirandosi al
SAS comprendesse più sezioni, in modo da abbracciare
il maggior numero possibile di universitari italiani. Il 15
settembre del 1945 fu costituito il SAI, Sci Accademico
Italiano. Allora, come oggi, molti atleti sono soci sia del
18 sia del SAI e ai Concorsi del SAI c’è sempre una folta
presenza diciottina.
Negli apparati in fondo al volume sono riportati i dettagli
dei vari incontri con il SAS.
104
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
105
106
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
107
Nella pagina precedente:
In ginocchio:
Alvise Alverà, Amedeo Reale,
Alberto Scrocco, Costanza
d’Amelio, Sciaké Bonadeo
In piedi:
Alessandra Manfredi
Clemente e Pierandrea Reale,
Francesco Corsetti, Marco
Alverà, Carlo d’Amelio, Eugenio
Belloni, Benedetta Possati,
Giancarlo, Riccardo Bonadeo,
Mauro Guerresco e Carla Alverà
Muerren, 2008
Alberto Scrocco, Carlo d’Amelio,
Clemente Reale, Amedeo Reale,
Angelica e Alberta Longanesi,
Benedetta Possati, Carla Alverà
AICC Muerren, 2008
Amedeo Reale, Francesco
Corsetti, Marco Alverà
e Carlo d’Amelio,
AICC Muerren, 2008
Giorgio Boschi AICC Klosters,
2014
Giorgio Emo Capidilista
Gara UCI, Tondi 2013
108
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
109
Benedetta Possati, Teresa
Fabris, Angelica Longanesi
Cattani, Alina Sartogo,
Elisabetta Bertagni,Doranna
Melegari, Alberta Longanesi
Cattani, Giuli Piovene,
Michela Passarelli, Giulia
Kropf, Claudia di Canossa,
Carla Alverà
Inter-Club Cortina,
Marzo 2010
LE SQUADRE AGONISTICHE E GARE DAGLI IN ANNI EPOCA SETTANTA MODERNA IN POI
110
111
Fabiano Rebecchini,
Marcello Bertagni, Clemente
Rebecchini, Luca Emo
Capodilista, Niccolò
Donatacci, Giorgio Berardi,
Christiane Emo Capodilista,
Eugenio Radice Fossati,
Simone Viotto, Eugenio
Belloni, Zeno Soave, Italo
Folonari, Francesco Corsetti,
Adriano Vigo, Nicolò Mariani
Inter-Club Cortina,
Marzo 2010
LE SQUADRE AGONISTICHE E GARE DAGLI IN ANNI EPOCA SETTANTA MODERNA IN POI
112
113
Premiazione Inter-Club
Malga Lareto 2010
114
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
115
Piero Sartogo, Fabiano
Rebecchini, Adriano Vigo,
Alina Sartogo, Tatiana Bossi,
Giuli Piovene, Max Kratter,
Carla Alverà, Zeno e Gabriele
Soave, Eugenio Radice
Fossati, Clemente Rebecchini,
Alvise Alverà, Simone Viotto,
Niccolò Donatacci, Francesco
Corsetti, Giorgio Berardi,
Nicolò Mariani
Inter-Club Cortina, Marzo 2010
116
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
I diciottini a Klosters, 2014:
Giorgio Alverà, Cesare Piovene,
Carla Alverà, Umberto Pasqua,
Giuli Piovene, Alvise Alverà,
Giorgio Montesi, Zeno Soave,
Guolf Gattiker, Giovanni
Colbachini, Giorgio Boschi e
Laura Benazzo
Nella pagina a fianco:
Clemente Reale,
Gara UCI, Cortina, 2013
Riunione FISI a Malga Lareto,
17 gennaio 2014
118
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
119
Guido Venturini del Greco,
Cesare e Giuli Piovene, Teresa
Fabris, Niccolò Donatacci,
Giorgio Boschi, Benedetta
Possati, Elisabetta Bertagni,
Alvise Alverà,
Camillo Greco, Beppi
Franchin, Emilio Greco,
Clementina Scaroni Radice
Fossati e Six di Canossa
Premiazione gara UCI,
Faloria 2010
Premiazione Lioro de Nadà,
Malga Lareto 2007
Nella pagina a fianco:
all’arrivo del Lioro de
Nadà 2010
Cesare Piovene
120
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
121
Quadrangolare, Gstaad 2008.
In ginocchio: Amedeo Reale,
Alice Hodler, Toni Rossi,
Nicole Colonna, Clemente
Reale, Piero Colonna, Urs
Hodler.
In piedi: Fulvio Bacchelli,
Michela Passarelli, Contessa
Decazes, Silvia Carraro,
Giuseppe Gotti, Cecilia
Colussi, Peter Sartogo,
Doris Pignatelli, Camillo Greco,
Lorenzo Belloni,
Giorgio Emo Capodilista,
Giuli Piovene, Conte Decazes.
Premiazione Triangolare,
Cortina, 2009
Urs Hodler, presidente Eagle,
Maro Agnoli presidente SAI,
Alvise Alverà, presidente SC18
Premiazione gara UCI 2008.
In prima fila: Doris Pignatelli,
Francesca Scaroni,
Alvise Alverà, Stefano Dondi
dell’Orologio
e Roberto Giustiniani.
Sul podio: primo classificato
Circolo degli Scacchi (Carlo
d’Amelio, Amedeo Reale,
Ferdinando Finesi
e Guido Venturini del Greco,
secondo classificato Whist
e terzo classificato Clubino
Nella pagina a fianco:
Triangolare tra SC18,
Eagle e Corviglia
a Gstaad.
Al centro: Patrizia Medail,
Nicola Gandini, Zeno Soave,
Cecilia Colussi
e Francesco Colombo
TRIANGOLARE
Per oltre vent’anni si è svolto un bellissimo incontro interclub
tra lo Sci Club 18, il Corviglia Ski Club e l’Eagle Ski
Club. La gara veniva ospitata a rotazione nelle rispettive
sedi di Cortina, St. Moritz e Gstaad. Questo era senza
dubbio l’appuntamento più mondano. Venivano aperti
i saloni di bellissime case, le orchestrine suonavano nei
rifugi e la compagnia era allegra e divertente. Di giorno,
in pista, al grido di “viva il 18” i diciottini si buttavano
giù dalla montagna. Purtroppo l’ultimo incontro è stato a
Cortina nel 2002 dove con grande sorpresa e rammarico
di tutti il Corviglia ha annunciato che per motivi interni
al Circolo non avrebbe più partecipato al Triangolare.
Lo SC18 e l’Eagle continuano a tenere in piedi il Triangolare
alternando di volta in volta Club diversi.
LIORO DE NADÀ
E’ una gara che si svolge alla fine delle vacanze di Natale e
vede come protagonisti i più piccoli che si sfidano alla fine
degli allenamenti natalizi. Nutrita è sempre la presenza
dei ragazzi del SAI. Il nome è stato coniato da un nostro
socio Fileno Dimai e sta a significare i leprotti di Natale.
COPPA D’INVERNO
Nel 2007 si è svolta la prima edizione di questo challenge
tra lo SC18 e i tradizionali circoli non sportivi cittadini.
Dal 2008 la Coppa d’Inverno si svolge in concomitanza
con il Campionato Italiano di Sci dell’Unione Circoli Italiani
(UCI) che lo SC18 organizza annualmente per più
di duecento persone provenienti da ogni parte di Italia.
SLALOM TRA LE NUVOLE
La gara, che si svolge ormai da alcuni anni a fine stagione
con più di quattrocento concorrenti, ha lo scopo di raccogliere
fondi a favore del Reparto di Pediatria dell’Ospedale
di Pieve di Cadore nel ricordo del piccolo Jacopo
Zardini, figlio del nostro allenatore Paolo, colonna della
nostra squadra agonistica juniores.
Oltre a questo evento specifico, ogni anno lo SC18 destina
un parte del suo budget ad una iniziativa di solidarietà
meritevole di sostegno. Nel 2013 è stata deliberata la donazione
di una ambulanza completamente attrezzata alla
sezione di Cortina della Croce Bianca.
122
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
123
Alberto Scrocco
e Fabiano Rebecchini
Parallelo, 2009
Marco Giol
e Massimiliano Zavagli
Parallelo, 2009
124
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
125
PUNTA NERA FREERIDE CHALLANGE
Dal 2011 lo Sci Club 18 organizza il Punta Nera Freeride
Challenge. Sulla montagna Punta Nera, antistante i Tondi
del Faloria, 100 tra i migliori freeriders internazionali,
portati in vetta in elicottero, si sfidano nello sci estremo,
scendendo verso la Val Orita, su uno dei pendii naturali
più spettacolari e mozzafiato. La gara prevede che gli
atleti possano liberamente scegliere il percorso lungo il
quale sono dislocati dei giudici che assegnano dei punteggi
in funzione di stile, tempo e acrobazie. Significativa la
partecipazione dei diciottini.
La competizione comprende inoltre il Trofeo Vertical
Combined Marco Da Pozzo con la combinata freerideboulder
disputata tra i migliori rocciatori delle Dolomiti
in ricordo dell’amico scomparso, e il Trofeo Scoiattoli,
gara di scialpinismo in notturna con partenza da Rio
Gere (1.680 metri) ed arrivo al Rifugio Faloria (2.123).
Oltre 3 km di lunghezza e 400 di dislivello che i primi
coprono in meno di trenta minuti. Infine lo Junior Freeride,
prima e unica manifestazione italiana di freeski aperta
esclusivamente ai minorenni. I ragazzi gareggiano nelle tre
discipline sci, snowboard e telemark in un ambiente controllato
e sicuro. Nell’ambito della manifestazione ampio
spazio viene dato al tema della sicurezza in montagna. Il
Safe day affronta il tema con approfondimenti concreti.
Un evento intenso e spettacolare, che unisce allo sport anche
una sensibilizzazione al rispetto della natura e della
montagna. Aperto a professionisti e semplici amatori, il
Punta Nera Freeride Challenge è stato l’evento di Freeride
più seguito in Italia negli ultimi anni. La manifestazione è
inserita nel circuito delle gare internazionali di freeride ed
ha riscontrato un tale successo che è diventato l’evento più
importante di Cortina dopo la Coppa del Mondo di sci.
Dopo la Pista Sci 18 e la Ferrata 18 ecco dunque cementato
un ulteriore legame dello Sci Club 18 con le Guide
Alpine e con il Monte Faloria.
In questa pagina
e nelle seguenti:
Punta Nera Freeride
Challenge 2012
(Foto © Bandion).
La freccia indica i
concorrenti pronti a partire
LE SQUADRE AGONISTICHE E GARE DAGLI IN ANNI EPOCA SETTANTA MODERNA IN POI
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
126
127
128
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
129
Marco Alverà, Ludovica Belloni,
Carlo d’Amelio, Nicolò Piovene
Freeride Punta Nera, 2010
130
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
131
Cammel Trophy
a Giorgio Simeone
Cesare Piovene e Paolo Asta
Il trofeo
Nella pagina seguente:
Consegna del Cammel Trophy
a Carlo d’Amelio presenti le
guide alpine Davide Alberti
e Stefano Piccoliori,
Febbraio, 2008
CAMMEL TROPHY
Non si può parlare di gare e coppe senza parlare anche
del Cammel Trophy (con doppia m). Nello spirito
goliardico che ha sempre contraddistinto lo SC18, dal
1988 questo speciale trofeo viene assegnato all’atleta
che durante la stagione si è distinto per particolari ….
demeriti, non solo sportivi. Si tratta di un cammello di
peluche trovato dai soci Vito Reale e Cesare Piovene
nel bazar di Istanbul e al quale sono stati messi gli sci.
Il Cammello, fissato su una bella base di legno, è stato
consegnato, per esempio, a chi ha chiesto soccorso
alle Guide Alpine per essersi incrodato, a chi è cascato
inciampando sul cancelletto di partenza, a chi non
ha partecipato a una gara di freeride perché proibitogli
dalla moglie o a chi è passato troppo lontano dai pali.
132
SQUADRE AGONISTICHE E GARE IN EPOCA MODERNA
SCI ALPINISMO
Fosco Maraini in Tibet, 1937
Marco Alverà,
e Carlo d’Amelio,
Creste bianche, 2006
L’elicottero di Hansi
In vetta all’Antelao:
Amedeo Reale, Marco Alverà,
e Carlo d’Amelio, 2007
Nella pagina a fianco:
Forcella della neve
Quando parliamo di Sci Alpinismo non possiamo non ricordare
il diciottino Fosco Maraini che partecipò a molte spedizioni nel Tibet,
nell’Himalaya, tra cui la salita in vetta al Saraghar (7,349 m)
nel 1959. Fu tra i primi a introdurre gli sci in quelle regioni.
Non c’è vetta o canalino ampezzano che non sia stato solcato
dagli sci di un diciottino; Dotto e Augusto Viansson, Marco
e Giorgio Alverà, Carlo d’Amelio, Amedeo Reale, sono solo alcuni
dagli appassionati che non perdono occasione per avventurarsi
con pelli e ramponi. Ogni anno vengono organizzate escursioni in
collaborazione con le Guide Alpine e sempre più soci
si appassionano a questo diverso modo di vivere lo sci.
136
SCI ALPINISMO
Vito Reale, Cesare Piovene,
Alvise Alverà, Nicolò Arnaldi,
Valgrisanche, 2004
Creste Bianche, 2009
Marco Alverà, Marmolada, 2005
Nella pagina a fianco:
Col dei Bos, 2008
Six di Canossa, Costanza Protti,
Tilde Badoglio, Giuli Piovene,
Silvio Marsoni, Nicolò Montesi,
Vannella Marsoni, Idarica
Gazzoni, Costanza di Canossa,
Davide Alberti, Federica
Mascheroni, Benedetta Montesi,
Paolo Tassi. Forcella Giau, 2007.
Forcella della Neve, 2009
Nella pagina a fianco:
Forcella Lerosa, 2008
Augusto e Dotto Viansson,
Marco e Giorgio Alverà
Norvegia, 2002
140
SCI ALPINISMO
Creste Bianche, 2009
Prova zaini anti slavina,
Marco e Giorgio Alverà
e Nicolò Piovene, 2008
Nella pagina a fianco:
Forcella della Neve, 2009
142
SCI ALPINISMO
Forcella della Neve, 2009
Tilde Badoglio
Filippo Costa
e Francesca Romanin
Giorgio Alverà
Carlo d’Amelio, Marmolada 2005
Davide Alberti, Silvio Marsoni
e Alvise Alverà,
Forcella Giau, 2007
144
SCI ALPINISMO
SCI ALPINISMO
145
Nella pagina a fianco:
Giorgio e Marco Alverà
in vetta alla Tofana di Rozes,
2007
Amedeo Reale,Carlo d’Amelio,
Davide Alberti, Marco
Alverà,Cesare Piovene, Peter
Sartogo, Giorgio e Alvise Alverà,
Chiara Serralunga, Giuli Piovene
Antelao, 2009
In questa pagina:
Forcella della Neve, 2009
SCI ALPINISMO
147
Costabella, 2009
Sotto:
Forcella della Neve, 2009
Carla Alverà, Erica Fiorentini,
Lucrezia Terzi, Violante Canossa
La guida Davide Alberti
148
SCI ALPINISMO
Costabella, 2009
150
SCI ALPINISMO
VIA FERRATA SC18 E ALTRE ESCURSIONI
NUOVA DELLA MONTAGNA AGGIUNGE-
RE PALLINI
152
VIA FERRATA SC18 E ALTRE ESCURSIONI
VIA FERRATA SC18 E ALTRE ESCURSIONI
153
Da quasi quarant’anni non si realizzavano vie ferrate a Cortina.
Quelle che conosciamo erano tutte state costruite tra il 1950
e il 1960, fuorchè la Marino Bianchi che risale all’inizio degli anni
Settanta. Paradossalmente la progettazione di una nuova
via ferrata richiede un impegno burocratico amministrativo quasi
superiore all’impegno tecnico e fisico per realizzarla.
Nell’autunno del 2008, Alvise Alverà, presidente dello Sci Club 18,
alla ricerca, come ogni anno, di iniziative ampezzane meritevoli
di un sostegno da parte del sodalizio, venne a conoscenza del
progetto di realizzare una nuova ferrata, iniziato già nel 2000 su
disegno dell’arch. Caviola. Immediato fu l’entusiasmo di tutti i soci
dello SC18. Venne così garantito il supporto economico all’iniziativa.
Il percorso, della durata di circa tre ore, si sviluppa per 700 metri
lungo la parete delle Crepe di Faloria, quasi parallelamente al
fuoripista SCI 18. Si tratta di un tracciato spettacolare che si snoda
tra muri, spigoli, camini, cenge, creste, salti, tetti, offrendo una
infinita varietà di straordinari scorci su tutta la valle d’Ampezzo, dal
Becco del Mezzdì al Cristallo. A detta di molti è la ferrata più bella
e difficili delle Dolomiti, con un dislivello di 380 metri e tratti molto
esposti che superano verticalmente le balze rocciose al di sotto della
Funivia Faloria. Tra la concentrazione tecnica e l’estasi estetica,
non si ha la cognizione del tempo che passa e sembra di arrivare
in vetta in un baleno.
Gli interventi realizzati a cura delle Guide Alpine di Cortina d’Ampezzo,
sono consistiti nella posa di circa trecento chiodi, di 700 metri di fune
di acciaio, di scalini di ferro, di una scala metallica, di coni in gomma
innovativi studiati per frenare ed attutire eventuali scivolate.
Da sinistra:
Il tracciato della ferrata.
Alvise Alverà.
Giorgio Alverà,
Alberto Marsoni
e Marco Alverà
154
VIA FERRATA SC18 E ALTRE ESCURSIONI
VIA FERRATA SC18 E ALTRE ESCURSIONI
155
Nella pagina a fianco:
Alberto Marsoni, Lorenzo
Belloni, Marco Alverà,
Carlo d’Amelio, Giorgio Alverà
e Italo Folonari
Qui sotto:
Carlo D’Amelio, Tofana Terza,
2009
156
VIA FERRATA SC18 E ALTRE ESCURSIONI
158
VIA FERRATA SC18 E ALTRE ESCURSIONI
Giorgio Alverà, Via Ferrata SC18,
26 Luglio 2009
Sentiero attrezzato Ivano Dibona,
Monte Cristallo, 2013
Dotto Viansson
e Giorgio Montesi, Tofana Terza,
2007
Marcello Gioscia, Giulio Tremonti,
Paolo Scaroni, Paola Bertuzzi,
Carla Alverà, Alvise Alverà e
Antonio Puri Purini.
In ginocchio:
Massimo Calda,
Chiara Puri Purini,
Six di Canossa e Amedeo Reale
Croda del Becco, 2004
VIA FERRATA SC18 E ALTRE ESCURSIONI
VIA FERRATA SC18 E ALTRE ESCURSIONI
160 161
162
VIA FERRATA SC18 E ALTRE ESCURSIONI
VIA FERRATA SC18 E ALTRE ESCURSIONI
163
SCI DI FONDO
Da sinistra:
Fabiano Rebecchini, Francesca
Scaroni, Clementina Radice
Fossati, Ginevra Nicolis,
Nicoletta di Stefano,
Silvia Carraro
In prima fila:
Aldo Nobili, Amedeo Reale,
Filippo Gandini
e Rinaldo Menardi
164
SCI DI FONDO
SCI DI FONDO
165
Un gruppo di fondisti diciottini
Chicco Pellegrini,
Carmelo Anzalone, Alvise
di Canossa, Camillo Pediconi,
Vito Reale, Piero Sartogo.
In ginocchio: Nicola Gandini,
Antonio d’Amelio,
Alberto Scrocco
Nicola Gandini
e un gruppo di fondiste
Alberto Scrocco,
Alvise de Faveri Tron,
Alessandra Lassotovich,
Paolo Scaroni, Nicola Gandini,
Franco Moschini, Carlo Albini,
Carmelo Anzalone,
Francesca Scaroni, Antonio
d’Amelio, Doris Pignatelli
166
SCI DI FONDO
SCI DI FONDO
167
Fabiano Rebecchini,
Aldo Nobili e Amedeo Reale
Gare di fondo a Fiames
Premiazione gara di fondo
2008
In questa pagina
Da sinistra: Alberto Scrocco,
Rinaldo Menardi, Adriano
Vigo
Il presidente
e Filippo Gandini
Marianna Gandini,
Filippo Scrocco
e Francesca Scaroni
168
SCI DI FONDO
SCI DI FONDO
169
SCI-VELA
170
SCI-VELA
SCI-VELA
171
In questa pagina:
Premiazione con Giorgio Orsoni
presidente della Compagnia
della Vela, 2007
Selvaggia Alazfraki, Carlotta e
Federico Bonadeo, Marco Giol,
Marco e Giorgio Alverà, Alberto
e Ginevra Marsoni, Clemente
e Mirtilla Reale, Italo Folonari,
Claudia di Canossa, Costanza
e Carlo d’Amelio, Alvise Alverà,
Luca Marzotto, Angelica
Longanesi, Vannella e Silvio
Marsoni, Filippo Alverà, 2007
Dal 2008, lo Sci Club 18 e la Compagnia della Vela di Venezia
organizzano la combinata Sci-Vela. Il sodalizio veneziano,
fondata nel 1911, è uno dei maggiori protagonisti della storia
dell’attività velica sportiva nel Mediterraneo e non solo:
nel 1992 è stato un Challanger dell’ America’s Cup e ha vinto
la Louis Vuitton Cup con il Moro di Venezia. L’incontro
tra i due Club ha generato una sfida dal sapore di altri tempi
con l’agonismo dei nostri giorni. Sci Club 18 di Cortina
e Compagnia della Vela di Venezia si affrontano sugli sci
a febbraio e con le vele al vento in aprile.
172
SCI-VELA
SCI-VELA
173
Francesca Scaroni, Filippo
Alverà, Federica Barbaro
e Marco Alverà
174
SCI-VELA
SCI-VELA
175
Nella pagina a fianco:
tutti insieme a San Piero
in Volta in attesa
di una prova di vela
Colazione dopo la regata valida
per la combinata di Sci-Vela,
Isola di San Giorgio 2008
In questa pagina:
Gli equipaggi dello SC18 sotto il
campanile di San Giorgio
Venezia, 2007
176
SCI-VELA
SCI-VELA
177
Molti sono i diciottini appassionati
di Golf: Italo Folonari,
Alvise de Faveri Tron, Giorgio
e Gisella Simeone, Eugenio Radice
Fossati, Giorgio Costa,
Nicoletta di Stefano,
Luigi Carlon, Giorgio Boschi
solo per menzionarne alcuni.
La gara sociale annuale
da qualche anno si disputa
sul campo da golf
di Cortina d’Ampezzo
GOLF
Italo Folonari
178
GOLF
GOLF
179
Giovanni Borri, Massimo Calda,
Alberto Scrocco e Giorgio Costa
Rinaldo Menardi, Carlo Cetera
e Giorgio Fontanesi
Filiberto Serpieri, Angi Bolla,
Paolo Di Benedetto, Giorgio Simeone
Adriano Vigo, Alvise de Faveri Tron,
Maila di Cagno e Giusto Zardini
Eugenio Radice Fossati
Sergio Bolla
Gisella Simeone,
Nicoletta di Stefano,
Luigi Donà dalle Rose
180
GOLF
GOLF
181
NON SOLO SPORT
182
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
183
Nella Cosulich e Mario
Franchetti, Cortina, 1938
Carlo Franchetti, Francesco
Colonna, Tatia Franchetti, Ilda
Cini e le due sorelle Cosulich,
Cortina, 1940
Cortina Intervento di Dino
Zamboni a una cena
dello SC 18.
Menardi alla chitarra
La vita dello Sci Club 18 non è solo attività sportiva, ma anche
e sopratutto, fin dagli inizi, occasione di sereni momenti
passati assieme.
Ricordiamo innanzi tutto Ascanio Palchetti, socio da prima
della guerra, che amava creare divertimenti per il vasto pubblico
mondano di Cortina, composto in gran parte da diciottini.
Palchetti fu invitato da Hans Nobel nel 1945-1946 a creare la pista
di Bariloce in Argentina e creò in Italia le piste rosse dei go-karts,
portò il concorso ippico sulla neve di Cortina e soprattutto creò
il Verokay, il ristorante night-club più bello d’Europa.
Un vecchio fienile riadattato con una finestrina che guardava
la pista da bob illuminata e con le novità musicali d’oltreoceano
che scandivano le nottate degli anni più belli di Cortina.
Per molti anni lo SC18 non aveva una sede vera e propria e all’entrata
del “Posta”, sulla sinistra, esiste ancora la vecchia bacheca del 18
dove un tempo venivano affissi gli avvisi per i Soci.
Alla fine degli anni Ottanta i soci e i loro amici erano molto aumentati
e la prima e amatissima club house di Staulin non poteva più
contenerli tutti. Nel 1996, presidente Nicola Gandini, grazie
all’impegno e alla tenacia di molti soci, fu acquistata una bella baita
184
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
185
soleggiata costruita su uno degli ultimi tornanti della strada per
Passo Tre Croci. Per l’acquisto fu creata un’apposita società le cui
quote furono sottoscritte da numerosi diciottini. Da allora i nuovi
Soci sono obbligati ad acquistare una quota della società.
Nacque così la Club House di Malga Lareto, fondamentale
per assicurare un avvenire all’associazione. A partire dal 2008,
Presidente Alvise Alverà e sotto la direzione del Vice Presidente
Alvise de Faveri Tron, la Club House è stata radicalmente
ristrutturata e ampliata. Oltre a nuove sale per i Soci, è stata
costruita una nuova cucina, l’ufficio, un grande deposito per le
attrezzature tecniche e i nuovi locali per il personale, la strada
è stata spostata, l’ingresso modificato e la terrazza ingrandita.
Malga Lareto è oggi il simbolo di uno Sci Club 18 che vuole essere
dinamico, pur nel rispetto della tradizione. Vuole sì continuare ad
eccellere agonisticamente ma desidera altresì vivere da protagonista
la vita ampezzana nella sua globalità.
Ascanio Palchetti con sua moglie
Lucia al Verokay
Ogni anno a Natale si disputava
la partita di Hockey.
In piedi da sinistra: Paolo Asta,
Dante Bini, Nicolò Donà
dalle Rose, Enrico Ancilotto,
Sandro Muzzi, Sandro Menardi,
Filippo Rusca.
Seduti da sinistra: Romano
Rimoldi, la mascotte
Anna Bozza, Furio Nordio,
Eugenio Monti, Beti Menardi
Incontro con Oxford-Cambridge.
Da sinistra con i loro tromboni:
Sandrino Menardi, Furio Nordio,
Nicolò Donà dalle Rose
e Dante Bini, Zürs, 1957
186
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
187
In questa pagina:
Simona Fraboni, Gianpaolo
e Stellina Zambeletti,
Maria Cristina Faccioli
Arabella Ferri, Cesare Piovene
e Ghilla di Canossa
Picnic di ferragosto:
Nicola Gandini, Harvey Telfner,
Gloria Reale e Gustavo
de Faveri Tron
Gustavo de Faveri Tron con i
mitici Angela Ghedina e Fileno
(Gino Dimai)
In questa pagina, di fianco:
Gemma Marzotto,
Marilù Rebecchini
e Ernesto Gazza
188
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
189
In questa pagina sotto:
Gustavo de Faveri, Giovanni
Pierobon, Nicolò Donà dalle
Rose, Harvey Telfner, Nicola
Gandini, il Cesira
e Ascanio Palchetti
Gustavo, Lanfranco Colombo
detto il Cesira, Dante Bini
Oreste Rosa
Nicola Gandini, Vittorio
di Sambuy e Nicolò Donà
dalle Rose
190
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
191
In questa pagina:
Alvise Alverà, Cesare Piovene,
Giorgio Simeone e Toni Concina
I mitici Elio Verri e Gino Viel,
Grigliata, 2010
Beppi Franchin, Six di Canossa
e Cecilia Colussi Rossi, 2008
Nella pagina a fianco:
Grigliata a Mietres
L’impareggiabile Aldo Borelli e il
suo magnifico Team continuano
a deliziare i soci e gli amici dello
SC 18 fin dall’inaugurazione della
Club House di Malga Lareto
negli anni novanta
192
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
193
Pupa Toppani, Chicca
Perricone, Maila Di Cagno
Nicoletta e Stefania di Stefano
Amedeo Reale, Eugenio Radice
Fossati e Alvise de Faveri Tron
Giorgio Montesi, Dodo,
Ilaria e Bepi Franchin
e Alvise Alverà
194
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
195
Gemma Guarienti,
Giuseppe Gotti, Angi Bolla
Carlo e Emilia Gandini
Chicca di Canossa
Giorgio Costa e Rinaldo Menardi
Federico Scrocco
Beatrix Emo Capodilista
In questa pagina:
in alto: la nuova sala bar
Nella pagina a fianco:
la Club House prima
e dopo i lavori di ristrutturazione
e ampliamento
198
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
199
Adriano Vigo
con Rosanna Puri Purini
Francesca Scaroni, Carla Alverà,
Alessandro e Tilde Badoglio, Six
di Canossa e Antonio Puri Purini
200
NON SOLO SPORT
Nella pagina a fianco:
Cesare Piovene
In questa pagina, dall’alto:
Lucia Gotti, Maurizio
Rossi, Arabella Ferri, Dotto
Viansson, Ginetta Foratti,
Alessandra Allaria e Lorenzo
Sassoli
Irene Benini, Dodo Franchin
e Antonello Perricone
Chiara Gasparri, Clementina
e Eugenio Radice Fossati,
Veronica Marzotto, Carlotta
Bonadeo e Alessandra
di Canossa
202
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
203
204
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
205
50° anniversario dell’Italo-Suisse
Menu della cena di gala al Chesa
Veglia a ST. Moritz, 4 aprile 1986
80° anniversario della fondazione
dello SC18, Malga Lareto 2010
206
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
207
208
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
209
210
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
211
212
NON SOLO SPORT
NON SOLO SPORT
213
PRESIDENTI, VICE PRESIDENTI, SEGRETARI E TESORIERI DELLO SCI CLUB 18
ANNI PRESIDENTI VICE PRESIDENTI SEGRETARI TESORIERI
1930/1933 Alessandro Savorgnan
1934/1937 Umberto Cagli Enrico Scialoja
1938/1943 Vincenzo La Porta
1944/1945 Fernando Menzocchi
1946 Alessandro Savorgnan Fernando Menzocchi
TAVOLE SINOTTICHE
1947/1955 Carlo Franchetti Fernando Menzocchi Lanfranco Colombo Umberto Cagli
Francesco Colonna
1956/1958 Adriano Guarnieri Fernando Menzocchi Lanfranco Colombo Francesco Colonna
1959/1960 Fernando Menzocchi Mario Franchetti
1961 Mario Franchetti Nanni Serralunga
1962/1965 Vittorio di Sambuy Francesco Colonna Carlo Durazzo Francesco Colonna
1966/1971 Harvey Telfner Francesco Colonna
Fernando Menzocchi
1972/1974 Furio Nordio Francesco Colonna
Fernando Menzocchi
1975/1979 Nicolò Donà dalle Rose Harvey Telfner
Fernando Menzocchi
1980 Nicolò Donà dalle Rose Harvey Telfner
Francesco Colonna
1981/1985 Paolo Asta Immo Red
Luigino Donà
1986/1987 Harvey Telfner Nicola Gandini
Giuseppe Gazzoni
1988/1992 Nicola Gandini Alvise di Canossa
Filippo Rusca
1993/1994 Francesco Colonna Gustavo de Faveri
Amedeo Reale
1994/1998 Nicola Gandini Amedeo Reale
Gaddo della Gherardesca
1998/2006 Piero Colonna Carlo Durazzo
Doris Pignatelli
2006/2010 Alvise Alverà Alvise de Faveri Tron
Amedeo Reale
Carlo Durazzo
Carlo Durazzo
Ascanio Palchetti
Francesco Colonna
Francesco Colonna
Francesco Colonna
Maurizio Pozzani Francesco Colonna
Paola e Dino Fava
Maurizio Pozzani
Patricia Medail
Patricia Medail
Gustavo de Faveri
Carlo Albini
Zeno Soave
Carlo d'Amelio
Clemente Reale
Amedeo Reale
Immo Red
Gustavo de Faveri
Gustavo de Faveri
Gustavo de Faveri
Gustavo de Faveri
Francesco Deganello
Giorgio Montesi
2010/2014 Alvise Alverà Alvise de Faveri Tron Giorgio Montesi Giorgio Montesi
214
TAVOLE SINOTTICHE
215
INCONTRI ITALO-SUISSE
INCONTRO ANNO LOCALITÀ VINCITORE SQUADRA DELLO SC18
INCONTRI ITALO-SUISSE
INCONTRO ANNO LOCALITÀ VINCITORE SQUADRA DELLO SC18
1° 1936 Gran Sasso SAS
2° 1937 Kleine Scheidegg SAS
3° 1938 Cervinia SC18
4° 1939 Engelberg SAS
5° 1940 Selva di Val Gardena SAS
6° 1941 Arosa SAS
7° 1942 Engelberg SC18
8° 1946 Cortina d'Ampezzo SAS
9° 1947 Lenzerheide SAS
10° 1949 Etna SAS
11° 1950 Arosa SAS
12° 1951 Cortina d'Ampezzo SC18
13° 1952 St.Moritz SAS
14° 1953 Sestriere SC18
15° 1954 Gstaad SAS
16° 1955 Cortina d'Ampezzo SAS
17° 1956 Klosters SAS
Adriano Guarnieri, Federico Pariani, Mario Rasi, Arrigo
Castellani, Fosco Maraini, Gerardo Parodi Delfino, Pietro
Bovio, Harvey Telfner
Mario Rasi, Giuliano Babini, Harvey Telfner, Federico Pariani,
Pietro Bovio, Carletto Travaglio, Carlo Manca, Adriano
Guarnieri
Giovanni “Dori” Albertini, Giuliano Babini, Pietro Bovio, Adriano
Guarnieri, Mario e Giorgio Franchetti, Bubi Signorelli, Mucky
Windisch-Graetz
Gianfranco Saligari, Giovanni “Dori” Albertini, Dino Zamboni,
Mario e Giorgio Franchetti, Gianni Marzola
Dino Zamboni, Giuliano Babini, Mario e Giorgio Franchetti,
Nanni Serralunga, Giuseppe Tecchio, Gianfranco Saligari, Ugo
Pompanin, Enzo Bona, Lorenzo Attolico Trivulzio, Paolo Asta,
Giovanni Nasi
Eugenio Monti, Romano Rimoldi, Dino Zamboni, Ugo
Pompanin, Sandro Menardi, Gianfranco Saligari, Mario e
Giorgio Franchetti, Nanni Serralunga, Furio Nordio, Paolo Asta
Eugenio Monti, Romano Rimoldi, Sandro Menardi, Furio
Nordio, Mario Franchetti, Giuseppe Tecchio, Lorenzo Attolico
Trivulzio
Dino Zamboni, Romano Rimoldi, Sandro Menardi, Furio
Nordio, Paolo Asta, Mario e Giorgio Franchetti
Sandro e Beti Menardi, Furio Nordio, Dino Zamboni, Enrico
Ancilotto, Nanni Serralunga, Paolo Asta, Romano Rimoldi
Sandro e Beti Menardi, Enrico Ancilotto, Mario e Giorgio
Franchetti, Romano Rimoldi, Dino Zamboni, Nanni Serralunga,
Furio Nordio, Carlo Durazzo
Sandro e Beti Menardi, Romano Rimoldi, Mario Franchetti,
Dino Zamboni, Nanni Serralunga, Furio Nordio, Carlo Durazzo,
Sandro Muzzi, Antonio Bertolaja, Enrico Ancilotto, Dante Bini
Sandro e Beti Menardi, Dino Zamboni, Nanni Serralunga, Carlo
Durazzo, Sandro Muzzi, Antonio Bertolaja, Enrico Ancilotto,
Dante Bini
Sandro e Beti Menardi, Dino Zamboni, Nanni Serralunga, Carlo
Durazzo, Antonio Bertolaja, Sandy Whitelaw, Dante Bini
18° 1957 Terminillo SAS
19° 1958 19° Kleine Scheidegg SC18
20° 1959 Sestriere SAS
21° 1960 Flims SAS
Sandro e Beti Menardi, Dino Zamboni, Nanni Serralunga,
Carlo Durazzo, Antonio Bertolaja, Sandy Whitelaw, Dante Bini,
Giorgio Marchelli, Nicolò Donà dalle Rose
Sandro e Beti Menardi, Dino Zamboni, Nanni Serralunga, Carlo
Durazzo, Antonio Bertolaja, Giorgio Marchelli, Nicolò e Luigino
Donà dalle Rose, Giuseppe Gazzoni Frascara, Ascanio
Menardi
Sandro e Beti Menardi, Dino Zamboni, Nanni Serralunga,
Carlo Durazzo, Antonio Bertolaja, Giorgio Marchelli, Nicolò e
Luigino Donà dalle Rose, Giuseppe Gazzoni Frascara, Ascanio
Menardi, Pierino Chiantelassa
Dino Zamboni, Ascanio Menardi, Nicolò Donà dalle Rose,
Franco Carraro, Mario Franchetti
22° 1961 Terminillo SAS Dino Zamboni, Ascanio Menardi, Nicolò Donà dalle Rose
23° 1962 Saas Fee SAS
24° 1963 Cortina d'Ampezzo SC18
25° 1964 St.Moritz SAS
26° 1965 Sestriere SAS
27° 1966 Corvatsch SAS
28° 1967 Cortina d'Ampezzo SAS
29° 1968 Corvatsch SC18
30° 1969 Cortina d'Ampezzo SC 18
31° 1970 St.Moritz SAS
32° 1974 Mürren SC18
Giorgio Marchelli, Dino Zamboni, Carlo Gandini, Nanni
Serralunga, Daniele Cimini, Antonio Bertolaja, Carlo Durazzo,
Furio Nordio, Paolo Poma
Ascanio Menardi, Daniele Cimini, Giorgio Marchelli, Carlo
Gandini, Dino Zamboni, Antonio della Zonca, Nicola Gandini,
Nicolò Donà dalle Rose, Carlo Durazzo, Luigino Donà dalle
Rose
Giorgio Marchelli, Nicola Gandini, Ascanio Menardi, Daniele
Cimini, Antonio della Zonca, Filippo degli Uberti, Raf
Bonacossa, Dino Zamboni
Daniele Cimini, Nicola Gandini, Gianandrea Gregorini, Nicolò
Donà dalle Rose, Carlo Gandini, Roberto Battista, Dino
Zamboni, Giorgio Marchelli, Ascanio Menardi
Gianandrea Gregorini, Dino Zamboni, Maurizio Morandi, Carlo
Durazzo, Roberto Battista, Ascanio Menardi, Daniele Cimini,
Pier Giorgio Andreassi
Nicola Gandini, Giovanni Pierobon, Gianandrea Gregorini,
Nicolò Donà dalle Rose, Francesco delle Piane, Antonio Ruffo,
Lionello Noya di Lannoy, Pier Giorgio Andreassi
Zeno Soave, Daniele Cimini, Nicola Gandini, Lionello Noya
di Lannoy, Dino Zamboni, Roberto Battista, Franz Thomet,
Massimo Pellegatta, Adriano Vigo
Daniele Cimini, Stefano Franchetti, Nicolò Donà dalle Rose,
Massimo Pellegatta, Dino Zamboni, Lionello Noya di Lannoy,
Nicola Gandini, Ascanio Menardi
Marc Faber, Zeno Soave, Roberto Battista, Dino Zamboni,
Gimmi Sani, Lionello Noya di Lannoy, Antonio Bertolaja
Stefano Marzotto, Sandro Zandonella, Maurizio Pozzani,
Mauro Lanaro, Luigi del Gallo, Franz Thomet, Lionello Noya di
Lannoy, Gaetano “Gae” Marzotto, Thomas Baehni
216
TAVOLE SINOTTICHE
TAVOLE SINOTTICHE
217
INCONTRI ITALO-SUISSE
INCONTRO ANNO LOCALITÀ VINCITORE SQUADRA DELLO SC18
INCONTRI ITALO-SUISSE
INCONTRO ANNO LOCALITÀ VINCITORE SQUADRA DELLO SC18
33° 1974 Cortina d'Ampezzo SC 18
34° 1976 Terminillo SAS
35° 1977 Klosters SAS
36° 1978 Cortina d'Ampezzo SC 18
37° 1979 Zermatt SC 18
38° 1980 Cortina d'Ampezzo SC 18
39° 1981 St.Moritz SAS
40° 1984 Cortina d'Ampezzo SC 18
Sandro Moser, Andrea Tafi, Paolo Brovedani, Stefano Bonato,
Marco Corte Colò, Maurizio Pozzani, Tiziano Cipriano, Roberto
Slaviero, Alessandro Pozzani, Druso Nordio, Furio Nordio,
Lionello Noya di Lannoy, Roberto Battista, Piero Colonna
Sandro Pozzani, Stefano Bonato, Maurizio Pozzani, Nicola
Gandini, Francesco Deganello, Sandro Moser, Massimo
Pellegrino, Gino Bellodis
Sandro Moser, Massimo Pellegrino, Gino Bellodis, Maurizio
Pozzani, Mauro Guerresco, Luca Lacedelli
Marco Lacedelli, Sandro Moser, Massimo Pellegrino, Gino
Bellodis, Tiziano Cipriano, Roberto Lacedelli, Stefano
Bonato,Gabriele “Billy” Bussandri, Bruno Lanaro
Gianfranco Girardi, Mario Cipriano, Massimo Pellegrino, Gino
Bellodis, Luca Lacedelli, Luca Girardi, Mirko Gardini
Massimo Pellegrino, Fabio Bernardi, Gino Bellodis, Marco
Lacedelli, Gabriele “Billy” Bussandri, Tiziano Cipriano, Luca
Lacedelli, Luca Girardi
Sandro Moser, Mario Cipriano, Mauro Lanaro, Gino Bellodis,
Maurizio Pozzani, Clemente Reale, Gabriele “Billy” Bussandri,
Marco Lacedelli
Paolo D'Amico, Walter Dimai, Arturo Zoldan, Giovanni
Lacedelli, Mario Cipriano, Sandro Moser, Raimondo Giavi,
Roberto d'Amico, Gabriele “Billy” Bussandri
49° 2002 Crans Montana SAS
50° 2004 Gran Sasso SAS
51° 2006 Verbier SC18
52° 2008 Cortina d'Ampezzo SC18
53° 2010 Chamonix SAS
54° 2012 Etna SC18
55° 2014 St.Moritz SC18
Emanuele Reale, Amedeo Reale, Lorenzo Belloni, Filippo
Gandini, Francesco Pierobon, Luca Emo Capodilista, Oliver
Vigo
Amedeo Reale, Antonio Costato, Michela Passarelli, Vittoria
Costato, Carlo d'Amelio, Luca Emo Capodilista, Gianpaolo
Frajese, Emanuele Reale
Leopoldo Pirro, Emanuele Reale, Massimiliano Kropf, Amedeo
Reale, Giulia Kropf, Filippo Gandini, Michela Passarelli, Luca
Emo Capodilista
Leopoldo Pirro, Sebastiano Pirro, Niccolò Donatacci,
Massimiliano Kropf, Nicolò Mariani, Michela Passarelli, Giulia
Kropf, Pierandrea Reale
Niccolò Donatacci, Carlo d'Amelio, Eugenio Radice Fossati,
Alessandra Radice, Michela Passarelli, Francesco Corsetti,
Pietro Emo Capodilista
Niccolò Donatacci, Alessandra Radice, Nicolò Mariani, Teresa
Fabris, Mario Parteli, Amedeo Reale, Mirtilla Reale, Pierandrea
Reale
Nicolò Mariani, Niccolò Donatacci, Mario Parteli, Sebastiano
e Leopoldo Pirro, Luca Righetti, Teresa Fabris, Alessandra e
Silvia Radice
41° 1986 St.Moritz SAS
Paolo D'Amico, Luca Girardi, Fulcio Miari Culcis, Fabiano
Rebecchini, Luca Lacedelli, Nando Mazzoleni, Nicola Bizzarini,
Patrizia Medail
42° 1988 Cortina d'Ampezzo SAS
Emanuele Reale, Fabiano Rebecchini, Damiano Reale,
Clemente Reale, Giovanni Donà dalle Rose, Giovanni Bormioli,
Peter Sartogo
43° 1990 43° St Moritz SC18
Emanuele Reale, Alessandro Marzola, Michaela “Micky
Marzola”, Guglielmo Sartori di Borgoricco, Zenone Dalla Valle,
Alessandro Corsetti, Damiano Reale
44° 1992 Etna SC 18
Alberto Pivato, Alfredo Volo, Amedeo Reale, Michaela “Micky”
Marzola, Filippo Scrocco, Alex Marzola, Francesco Donà dalle
Rose, Maurizio Morelli
45° 1994 Crans Montana SC 18
Amedeo Reale, Alberto Pivato, Emanuele Reale, Alfredo
Volo, Lamberto Sanfelice di Monforte, Alvise Zanardi, Mario
Bertagni, Maurizio Morelli
46° 1996 Cortina d'Ampezzo SC 18
Alberto Pivato, Amedeo Reale, Alfredo Volo, Alvise Zanardi,
Mario Bertagni, Maurizio Morelli, Carlo d'Amelio
47° 1998 Davos SAS
Carlo d'Amelio, Luca Emo Capodilista, Dominic Granter, Oliver
Vigo, Emilio Greco, Lamberto Sanfelice di Monforte, Filippo
Gandini, Filippo Scrocco
48° 2000 Cortina d'Ampezzo SC 18
Emanuele Reale, Amedeo Reale, Marcello Bertagni, Carlo
d'Amelio, Alberto Marsoni, Peter Sartogo, Filippo Gandini,
Filippo Scrocco, Clemente Reale
218
TAVOLE SINOTTICHE
TAVOLE SINOTTICHE
219
Lo Sci Club 18 ha subito una profonda trasformazione in questi ultimi anni. L’età media dei soci si è molto abbassata,
è tornata la passione per l’agonismo, la Club House è stata notevolmente ingrandita e modernizzata, lo statuto è stato
adeguato alle nuove norme sulla democraticità, il Club ha acquistato la Personalità Giuridica, gli atleti diciottini
sono sempre più numerosi in tutti i gruppi di età, si sono cementati i rapporti con altri Club internazionali, i rapporti
con la comunità Ampezzana e con la Federazione sono ottimi, con la Ferrata SC18 e con il Trofeo Punta Nera si è
data prova tangibile di saper ideare e realizzare progetti ambiziosi e le finanze del Circolo sono sane. Vi sono tutte
le premesse dunque perchè il seme piantato da 18 giovani universitari nel lontano 1930 possa continuare a crescere
e a prosperare nello spirito della tradizione e dell’innovazione che ha caratterizzato lo SC18 in questi suoi primi
ottantacinque anni di vita.