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Enrico Derflingher<br />
Presidente Euro-Toques International e <strong>Italia</strong><br />
Paul Bocuse, un esempio<br />
da non dimenticare<br />
Il ristorante di Bocuse perde le tre stelle. È una notizia<br />
che da un canto stupisce, dall’altro lascia noi<br />
cuochi amareggiati. Perché, seppur lo chef padre<br />
della cucina moderna internazionale non sia più con noi,<br />
vale tutt’oggi la sua massima: quando non era nella cucina<br />
del suo ristorante, cucinano gli stessi cuochi sono ai<br />
fornelli quando lui era presente. Un commento questo<br />
che prende forza non solo dalla voce di chi, come me, almeno<br />
per Euro-Toques - di cui Bocuse è fondatore internazionale<br />
- ne è successore, ma anche da grandi colleghi<br />
francesi (primo tra tutti, Marc Veyrat) che ho avuto<br />
modo di incontrare durante l’assemblea di Euro-Toques<br />
France: tutti hanno confermato quanto il ristorante di<br />
Bocuse, che ogni giorno ne raccoglie l’eredità, sia ancora<br />
punto di riferimento per l’alta cucina.<br />
La Michelin, come ho commentato appena ricevuta<br />
una notizia di tale rilievo, perde così buona parte della<br />
sua credibilità, tanto in Francia quanto negli altri Paesi,<br />
adottando criteri di giudizio poco chiari - esempio palese<br />
è l’<strong>Italia</strong> stessa, nella quale per motivi non ancora chiari<br />
le pizzerie non sono assolutamente considerate, nono-<br />
stante rappresentino a tutti gli effetti la tradizione<br />
a tavola del Belpaese. Euro-Toques <strong>Italia</strong>,<br />
a questo proposito, ha voluto farsi avanti<br />
in più occasioni: prima promuovendo la candidatura<br />
dell’Arte dei pizzaiuoli napoletani a<br />
Patrimonio Unesco, poi aprendo le sue porte<br />
a grandi pizzaioli come il numero uno Franco<br />
Pepe, ad oggi ufficialmente associato con noi.<br />
Posso sentirmi fiero da questo punto di<br />
vista, grazie anche alla lettera che la stessa<br />
figlia di Bocuse mi ha inviato, ringraziandomi<br />
tanto per la posizione presa quanto per le parole<br />
espresse in difesa di un uomo che, per lei<br />
come per tutto il mondo della cucina, rappresenta<br />
la Francia a tavola tutta.<br />
Rimane ora da chiedersi quale sia la motivazione<br />
di questa scelta “rossa”. Che sia visibilità,<br />
che sia “far parlare di sé”, che sia ancora<br />
imporre la propria autorità al di sopra di<br />
tutto il mondo della ristorazione, non è chiaro.<br />
Ma Euro-Toques, dal canto suo, vuole<br />
prendere posizione: non tanto contro la Guida<br />
d’Oltralpe, ma - cogliendo l’occasione per<br />
rimarcarlo - a favore di quei valori che preservano<br />
la tradizione e valorizzano storia e territorio,<br />
che sia in <strong>Italia</strong> come nell’Europa tutta,<br />
dalla mia <strong>Italia</strong> alla Francia fino<br />
all’Ungheria. In difesa di quei cuochi che nella<br />
storia della cucina e in personaggi come Bocuse<br />
trovano tanto un’ispirazione quanto un<br />
imprescindibile appiglio.