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Gian Battista Cassulo
Appunti sulla vita di un’associazione
nata in omaggio all’art. 18 della Costituzione Italiana
StraNovi la partenza...
LA “POLISPORTIVA NOVESE”
I quaderni de
Dedico questo volumetto a mio padre, Cassulo Pierino,
che mi ha sempre aiutato in tutte le manifestazioni della
Polisportiva, sempre confortandomi quando, a volte, non
tutto “andava per il verso giusto”.
Grazie papà.
Gianni
AI LETTORI
Trovandoci con un gruppo di cittadini a discutere di problemi sportivi, di tempo
libero e qualità della vita della nostra città, è maturata l’idea di fare qualcosa di costruttivo
onde uscire dai soliti luoghi comuni. Si è deciso così di creare questa associazione
proprio come esigenza a livello di utenti al fine di vedere se è possibile apportare un
contributo a chi, per deleghe elettorali, già di per se stesso sta facendo. Ed è proprio
nell’ambito di una costituzione così volontaria che si è venuta a creare la struttura
dirigente di questa associazione. Al sottoscritto è spettato il compito di presiedere e,
assieme al comitato direttivo, di realizzare gli obiettivi e le finalità più avanti elencati.
Un obiettivo comunque, già nella fase costitutiva di questa associazione, a mio giudizio,
è stato di per se stesso raggiunto. È da ritenersi, infatti, cosa estremamente positiva il
vedere un gruppo di cittadini assumersi in prima persona, oneri e impegni onde perseguire
scopi di interesse comunitario, dimostrando quanto sia indispensabile per la
crescita ed il rafforzamento di una corretta democrazia, essere non solo gli spettatori
delle istituzioni, bensì esserne soprattutto i protagonisti, anche se questo a volte costa
fatica. Detta associazione nasce pertanto, con l’intento di sviluppare nella comunità, le
iniziative intese a suscitare e consolidare la consuetudine alle attività sportive, proponendosi
altresì di discutere le esigenze di tutti gli sportivi novesi onde realizzare una
proficua collaborazione con i dirigenti locali delle varie discipline e con gli assessorati
interessati. In definitiva la polisportiva non vuole creare una nuova società, tanto meno
vuole essere un organismo di coordinamento. Nel primo caso, di Società sportive già
ce ne sono molte e che bene operano nel territorio, nel secondo caso se ne lascia il
compito alla consulta comunale, organo predisposto dal competente Assessorato allo
Sport. L’obbiettivo specifico e peculiare di quest’associazione, sulla base degli intendimenti
su menzionati e nel rispetto degli organismi esistenti, vuole essere soprattutto
quello di far incontrare al di fuori di ogni struttura burocratica tutti gli sportivi novesi
per stimolare, promuovere, discutere e studiare i problemi dello sport a livello cittadino
in una ben definita ottica di esclusive risoluzioni tecniche. Nel dirigere la Polisportiva,
pertanto, sarà specifico intendimento del gruppo promotore, non interferire né tanto
meno scavalcare quelli che sono i responsabili politici della gestione sportiva della città,
bensì nel caso di specifiche richieste si offrirà la massima collaborazione, fermo restando
il punto che detta associazione vuole, per precisa volontà costruttiva, essere semplicemente
l’espressione di un gruppo di cittadini di buona volontà, disposti a cedere le
loro prestazioni nell’ambito del tempo libero, allo scopo di collaborare alla risoluzione
di problemi sportivi e per la organizzazione di alcuni gruppi di gare in collaborazione
con le società esistenti. Nel contempo la Polisportiva vuole altresì porsi come punto di
incontro di quei cittadini che, appassionati dello Sport nelle sue più svariate espressioni,
intendono praticarlo a livello puramente amatoriale, a di là di ogni record, di ogni
classifica o di ogni agonismo. La Polisportiva cioè vuole rivolgersi in definitiva anche
e soprattutto a quei cittadini che intendono lo Sport come evasione, tempo libero,
possibilità di nuove amicizie, antagonismo solo con se stessi, ed è proprio in questo
spirito che la Polisportiva come suoi primi interventi, ha patrocinato, in collaborazione
con il Secolo XIX Radio Piemonte Sud e Mondonovese, una serie di manifestazioni
semplici ed accessibili a tutti, quali ad esempio la StraNovi ed ha sollecitato l’Amm.
Prov. di Alessandria per la costruzione del percorso ginnico in Castello. Noi speriamo
che i nostri intenti non vengano travisati e coltiviamo la speranza di vedere un giorno
tutte le società sportive del novese accomunate nello sforzo di offrire alla nostra città
lo spettacolo di una serie di organiche manifestazioni onde dimostrare ed esaltare lo
spirito sportivo dei novesi che è ben vivo e mi pare oggi sia più presente che mai.
Gian Battista Cassulo
“Organizzare” significa, a volte, dovere rinunciare ad una parte della propria vita, se
non sacrificare degli affetti.
Per questo, quando una manifestazione è terminata, resta, assieme alla gioia della
riuscita, una grande solitudine.
È doveroso pertanto rivolgere il plauso della A.P.N. a tutti gli “Organizzatori” e “Dirigenti
sportivi”, i quali, spinti dal desiderio di fare qualcosa per la comunità in cui vivono,
credono e si appassionano nel loro impegno.
Gian Battista Cassulo
“Le mille biciclette a Novi” ...di corsa per le vie della città
...e dopo la fatica... la premiazione!
La Polisportiva Novese
UN VITTORIOSO “ARRIVO”
DEDICATO DALLA A.P.N.
A TUTTI ED IN PARTICOLARE:
- alla Brigata “Cremona”
- al 157° Btg. “Leoni di Liguria”
- al Col. Vincenzo Lombardozzi della “Taurinense”
- alle Amministrazioni Locali
- alle Pro Loco
- all’A.N.P.I. di Novi e della Val Borbera
- ai Vigili Urbani, ai Carabinieri, alla Polizia
- all’associazione Radio C.B. di Novi Ligure
- ai Cronometristi e ai Giudici di gara
- al Comitato Ligure di coordinamento “Marce non competitive”
- ai Sottocomitati locali di Novi, Serravalle, Gavi e Vignole Borbera della C.R.I. e ai
“Volontari del Soccorso”
- all’A.LD.O. di Novi Ligure
- all’associazione novese “Donatori di Sangue”
- all’associazione “Panificatori del novese”
- agli Insegnanti e agli Studenti delle scuole del novese
- agli Operai e agli Addetti alla segnaletica del Comune di Novi Ligure
- alle autolinee Tambutto di Cabella Ligure
- agli Organi di stampa e di informazione
- agli Amici dell’Atletica Novese
- al Prof. Pasquale Todarello e ai suoi Allievi “musicisti”
- al Tipografo Antonio Badano
- ai nostri Sponsor
e in ricordo di Don Pino Maggi Cappellano della “Polisportiva”
e Silvio Pagano, Giovanni Camera, Ezio Martini, Ugo Zanchetta e Pierino Cassulo
nostri soci fondatori.
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
A NOVI LIGURE
La Polisportiva Novese, se è riuscita a dar vita al suo corposo programma, lo deve
anche all’Amministrazione Comunale di Novi Ligure, che, bonariamente, l’ha sempre
aiutata e sostenuta mettendole a disposizione le strutture necessarie per organizzare le
sue gare.
E con questa foto ricordo, dove il Sindaco Armando Pagella presiede ad una premiazione,
la Polisportiva Novese dice: “Grazie Novi”.
Gian Battista Cassulo
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La Polisportiva Novese
12 NOVEMBRE 1981:
NASCE LA POLISPORTIVA
Discutendo con alcuni amici sull’individualismo sempre più marcato, sotto la pressante
spinta di un montante e pervasivo consumismo, che ci sembrava scorgere in modo predominante
nei rapporti tra la gente, così come spesso accade quando si riflette su un
fenomeno per il quale non si riesce ad intravedere una possibile soluzione, quasi per un
senso di interiore ribellione, decidemmo di fare un qualcosa. Di non stare fermi, di non
subire passivamente un processo di trasformazione che stava pian piano fagocitando
anche la nostra città, la nostra zona, e che di fatto ci preoccupava, più che per noi stessi,
per il futuro in generale. È dall’intreccio di queste nostre considerazioni che via via
prese corpo l’idea di creare un’associazione che permettesse, in controtendenza alle nuove
abitudini, una sia pure modesta alternativa a questa progressiva caduta del senso della
comunità. Una “associazione” cioè che, attraverso la riscoperta della natura e dell’ambiente
a noi circostante, favorisse, nell’uso intelligente del “tempo libero”, l’affermazione
della persona. Fummo tutti concordi che lo sport avrebbe potuto rappresentare un
ideale fi lo conduttore
per realizzare questo
progetto. Intendendo
lo sport
sotto questo profilo
escludemmo
pertanto a priori
di indirizzare la
nascente associazione
verso una
specifica attività.
Da sinistra: Mauro Zaccaron ed Enzo Martini durante una riunione della Polisportiva
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
Tra l’altro in città già operavano ed operano benemerite singole Società Sportive presenti
nei più diversi settori “amatoriali” ed “agonistici”, dall’atletica, alla ginnastica, al nuoto,
alle arti marziali sino al tiro a volo e al volo a vela. Ci orientammo invece a caratterizzare
il futuro sodalizio come elemento di stimolo e di incentivo della pratica sportiva,
innanzi tutto amatoriale, sia per favorire una maggiore partecipazione collettiva alle
diverse manifestazioni, sia per tenere vivo un comune sentimento di aggregazione.
Ciò deciso, nella nebbiosa serata del 12 novembre 1981, nel salone del Dopo Lavoro
Ferroviario di Novi Ligure ci riunimmo in un bel gruppetto e alla presenza del Notaio
Gian Luigi Bailo, nostro carissimo amico, costituimmo l’Associazione Polisportiva
Novese che, per fedeltà di intenti, nel suo Statuto esplicitamente si richiama all’art. 18
della Costituzione. Una volta operativi, prima nostra preoccupazione fu quella di fare
pressione sulle Autorità competenti per attivare una Consulta sportiva cittadina. La
cosa suscitò subito aspre polemiche negli ambienti sportivi, perché, come del resto è comprensibile,
ogni sodalizio è geloso della propria autonomia, ma per meglio armonizzare
il calendario sportivo, per razionalizzare l’uso degli impianti, per meglio distribuire
le risorse sia umane come finanziarie, alla fin fine l’idea si fece strada e la proposta
fu presa nella debita considerazione. Subito dopo negli anni successivi proponemmo
altre iniziative come il realizzato “percorso verde” nel Parco Castello, usufruibile oltre
che dai singoli e dalle Società, anche dagli alunni e dagli studenti delle scuole cittadine
come palestra all’aperto. Ed ancora organizzammo un convegno sul binomio “salute
e sport” chiedendo l’istituzione in città di un Centro di Medicina dello Sport e di
una pista ciclabile o meglio di una “strada esclusivamente riservata ai ciclisti, ai pattinatori,
ai marciatori, agli amanti
dello skyroll e a tutti coloro
che desiderano svolgere
un’attività motoria lontana
dai pericoli e dallo
smog”. E per sostenere
queste proposte, soprattutto
quest’ultima
non ancora realizzata,
di anno in anno allestimmo,
a scopo benefi co,
le più diverse manife-
Egidio Mascherini, esperto di memorie locali, illustra il percorso della StraNovi, che si
sviluppa attraverso la zona della storica “Battaglia di Novi” del 15 agosto 1799.
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La Polisportiva Novese
stazioni dalla StraNovi, alla StraLucciolata, alla famosa StraBorbera, alla StraCaccia,
al Tesorone ove “divertirsi e stare insieme” era d’obbligo. Tutto ciò sino al 1987
quando la Polisportiva, avendo ormai esaurito il suo compito, si sciolse, convogliando
la sua attività nella Società Atletica Novese la quale, con la consueta e collaudata
professionalità che la contraddistingue, a tutt’oggi prosegue con successo gli appuntamenti
sportivi più significativi come la StraBorbera e la StraNovi, entrati ormai nel cuore
della gente.
I SOCI FONDATORI...
Fernando Capriata
Gloria Berrone
Gabriella Picollo
Claudia Castello
Umberto Cecchetto
Pietro Sonzogno
Renato Milano
Pierino Cassulo
Mauro Todarello
Sergio Bottazzi
Gianfranco Turi
Andrea Scotto
Fiorella Castello
Pietro Asborno
Gianni Merlano
Giancarlo Scrivanti
Silvio Pagano
Roberto Peila
Giuseppe Maggi
Giovanni Camera
Gian Luigi Gualco
Bruno Repetto
Gian Battista Cassulo
Ugo Zanchetta
Ermanno Scassa
Francesco Montobbio
...ED IL PRIMO “DIRETTIVO”
Presidente: .................................Gian Battista Cassulo
Vice Presidente: ........................Giancarlo Scrivanti
Segretario: ................................Pietro Sonzogno
Tesoriere: ..................................Renato Milano
Consigliere: ...............................Roberto Peila
Revisori dei conti: .......................Gianni Merlano (Presidente)
..................................................Fernando Capriata, Gian Luigi Gualco
Collegio dei probiviri: .................Giovanni Camera (Presidente)
..................................................Silvio Pagano, Pierino Cassulo
(Come da atto di repertorio n. 854 fascicolo n. 104 redatto dal Notaio Gian Luigi Bailo)
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
Al tavolo degli oratori l’Assessore Regionale, Claudio Simonelli, e l’Assessore Provinciale, Rita Camera,
con i giornalisti Giorgio Viglino, de “La Stampa”, e Alessandro Rosa, di “Tottolibri”,
che discutono sul tema “Lo Sport e la Città”.
La Corale Novese durante la sua esibizione
Il pubblico nel salone delle Scuole Elementari “Giovanni Pascoli”
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La Polisportiva Novese
L’INAUGURAZIONE...
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
...E LA PRESENTAZIONE
DEL PROGRAMMA SPORTIVO
Ero alla mia “prima volta”, nel senso che, sino ad allora, non avevo mai parlato in
pubblico con tanto di microfono e tribuna. Lì per lì sperai che dei cento e più invitati
non venisse nessuno, ma all’evento parteciparono in molti. Nelle prime file c’erano le
Autorità che man mano arrivando andavano a prendere posto negli spazi loro riservati,
e allora, per farmi coraggio, cercai con lo sguardo, in platea tra il pubblico, i miei amici.
Erano tutti già pronti a “battermi le mani” e così presi fiato e lessi questo discorso che,
per le innumerevoli “prove”, sapevo quasi a memoria.
Nella foto a lato una delle Conferenze sullo Sport promosse dalla Polisportiva.
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La Polisportiva Novese
“Novi Ligure, 26 settembre 1981, salone Scuole “Pascoli”: il testo del discorso di presentazione
PIÙ CHE SPETTATORI,
PROTAGONISTI DELLE ISTITUZIONI
La Polisportiva, le Società Sportive, l’Assessorato allo Sport:
nasce una profi cua collaborazione nell’interesse della città
È con vero piacere che a nome della A.P.N. porgo a tutti i convenuti, il ringraziamento
per aver voluto presenziare all’inaugurazione dell’attività di questa nuova
Associazione che nasce con l’intento di contribuire “dal basso” alla crescita della nostra
comunità. Al sottoscritto è spettato il compito di presiederla e assieme al gruppo promotore
spera di raggiungere gli obiettivi e le finalità le quali più avanti verranno elencate
nel contesto del documento programmatico. Un obiettivo comunque la Polisportiva
a mio giudizio lo ha già realizzato. E cioè il constatare oggi che un gruppo di cittadini
nell’assumersi oneri e impegni nei confronti della collettività, ha dimostrato che, per la
crescita e il rafforzamento di una democrazia, è indispensabile essere protagonisti delle
istituzioni anche se costa fatica. La Polisportiva nasce con l’intento di sviluppare nella
comunità le iniziative intese a suscitare e consolidare la consuetudine alle attività sportive,
proponendosi altresì di discutere le esigenze di tutti gli sportivi novesi onde realizzare
una proficua collaborazione con i dirigenti locali delle varie discipline e con gli
assessorati interessati. In definitiva la nostra associazione non vuole creare una nuova
società, tanto meno vuole essere un organismo di coordinamento. Il compito specifico
e peculiare di questa associazione vuole essere soprattutto il punto di incontro al di
fuori di ogni struttura burocratica, di tutti gli sportivi novesi per stimolare, promuovere,
discutere e studiare i problemi dello sport a livello cittadino in una definitiva ottica
di risoluzioni tecniche. Nel dirigere questa associazione sarà specifico intendimento del
gruppo promotore, non interferire né tanto meno scavalcare quelli che sono i responsabili
politici della gestione sportiva della città, bensì, nel caso di specifiche richieste si
offrirà la massima collaborazione, fermo restando il punto che la Polisporliva vuole,
per precisa volontà costitutiva, essere al di fuori di ogni sfera partitica e di parte, ma
essere semplicemente l’espressione di un gruppo di cittadini di buona volontà, disposti
a cedere le loro prestazioni nell’ambito del tempo libero allo scopo di collaborare alla
risoluzione di problemi sportivi e alla organizzazione di alcuni gruppi di gare in colla-
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
borazione con le società esistenti. Come programma anticipiamo le seguenti iniziative:
• nei mesi di maggio e giugno promuovere una serie di competizioni riservate agli
atleti del novese inerenti le varie specialità, dall’atletica al ciclismo, dal calcio al tennis,
dal tamburello al trial, organizzate nella sfida tra quartieri diversi, denominate le “Noviadi”;
• preparazione di una tavola rotonda sui problemi dello sci in relazione ad un razionale
sviluppo degli impianti di resalita in Val Borbera (Capanne di Pey);
• è allo studio una proposta per il recupero del Parco Castello con la sua trasformazione
in percorso verde.
Siete invitati alla Prima Edizione
della “StraNovi” che si
svolgerà per le vie del Centro
Storico in collaborazione con il
presidente del comitato “Pro Loco
Centro Storico” sez. sportiva, sig.
Vistosi Sergio. Per concludere
porgo un ringraziamento agli atleti
ed ai loro dirigenti sportivi ed
al Sindaco, all’Ass. Reg. Claudio
Simonelli, al Presidente Prov. del
CONI, all’Ass. Com. allo sport
G. Cantarutti. Grazie
In primo piano Roncati, Rossetto e Massucco, in piedi Ratto e Martini, brindano alla nuova divisa sociale.
Da sinistra: Roberto Scotto, Gian Paolo Soro, Mauro Zaccaron, Enzo Martini, Paolo Corvarola e Stefano Berrino.
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La Polisportiva Novese
IL SALUTO DELL’ASSESSORE
REGIONALE CLAUDIO SIMONELLI
Desidero rivolgere un saluto ed un plauso all’Associazione Polisportiva Novese
per l’impegno con cui ha operato nello scorso anno. Credo si possa senz’altro affermare
che questa Associazione svolge un ruolo positivo nel tessuto sociale del Novese,
poiché mira ad oltrepassare i confini dei tradizionali ambienti spotivi locali, per coinvolgere
ed interessare una sempre più vasta parte di cittadini. Quando nello scorso
anno sorse questa Associazione, ci si augurava potesse raggiungere questo obiettivo ed
oggi possiamo affermare che si sta muovendo in quella direzione. Abbiamo assistito
infatti, nel corso dell’anno, alle manifestazioni organizzate dalla A.P.N., e le abbiamo
viste tutte coronate da successo e soprattutto ricche di spontanea partecipazione. Auguro
quindi all’Associazione Polisportiva Novese, al suo Presidente, ai suoi Dirigenti
di saper proseguire sulla strada tracciata e soprattutto di poter continuare nell’azione
di sempre più vasto coinvolgimento di giovani intorno ai costruttivi momenti che l’attività
sportiva sa creare.
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
L’ATTIVITÀ DELLA
POLISPORTIVA NOVESE
Cronologia delle manifestazioni e dei dibattiti
STRABORBERA
Marcia competitiva
di 33km. e staffetta
su batteria di 8km. da
Novi a Cabella
Un omaggio alla
storia della Val
Borbera
dal 1982 al 1991
dal 1986
collaborazione
con l’Atletica
Novese
La manifestazione
procede ancora
oggi sotto la guida
di un apposito
Comitato
MILLE BICICLETTE
A NOVI
Cicloturistica
non competitiva di
66km. sulle strade
dell’Alto Monferrato
In ricordo dei
Campioni di Novi
STRANOVI
Marcia a passo libero
di 12km. e Gran
Premio
di fine anno
scolastico
Per conoscere i
luoghi della storica
“Battaglia di Novi”
STRALUCCIOLATA
Una passeggiata
per le vie della
“Vecchia Novi” di
5km.
Fiaccole per
illuminare i fuochi
della Madonna
della Neve
25 Aprile domenica di Maggio domenica di Giugno 4 Agosto
dal 1981 al 1991
dal 1986
dal 1983 al 1985 collaborazione
con l’Atletica
Novese
Questa iniziativa è
stata organizzata
assieme al
“G.S. Auto Bocca”
di Novi Ligure
L’appuntamento di
fine anno scolastico
prosegue oggi sotto la
direzione dell’Atletica
Novese
dal 1982 al 1983
Per l’accavallarsi di
altre iniziative fu
sospesa
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La Polisportiva Novese
Nella foto vediamo uno dei tanti “punti di ristoro” che la Polisportiva ha predisposto
con l’aiuto del 157° Bgt. Leoni di Liguria di stanza a Novi Ligure. Mi ricordo che
questa fruttuosa collaborazione, in omaggio all’art. 52 della Costituzione, era nata grazie
all’inaspettato ed entusiasmante aiuto dell’allora Comandante del battaglione, Col. Domenico
De Simone, e del Gen. Incisa di Camerana. Ciò per meglio favorire e integrare
la partecipazione dei militari alla vita della città. Per i novesi, abituati a vedere la caserma
“Luigi Giorgi”, solo come un’austera Istituzione, dopo una iniziale sorpresa furono ben
felici della presenza dei soldati alle manifestazioni sportive cittadine. Personalmente mi
sentii molto grato a questi “giovani in divisa” che veramente misero molto impegno in
questa loro inusuale attività,
forse sentendosi un po’
meno lontani da casa e più
vicini al cuore della nostra
città.
G.B. Cassulo
GIOVANI IN DIVISA PER LA POLISPORTIVA - Tutto è pronto per ristorare gli atleti in arrivo
PALIO DELLA TORRE
Una giornata con il cavallo
STRACACCIA
AL TESORONE
Gara di abilità e intelligenza...
con tanta fortuna
BUON NATALE
DA CAPRIATA A GAVI
Marcia competitiva di 15km.
da Capriata a Gavi
Con sfilata di carrozze e
carosello del “Pony Club”
A fine estate nei giardini
pubblici a Novi
La gara dei 4 castelli dalla
Val d’Orba alla Val Lemme
domenica di Settembre domenica di Settembre domenica di Dicembre
dal 1984 al 1985 dal 1982 al 1985
dal 1986 al 1990
dal 1986 collaborazione
con l’Atletica Novese
Organizzato nella prima
edizione insieme a Mimi
Ravera e Fiammetta Bollero.
La gara divenne un
appuntamento gestito di volta
in volta da gruppi di amici.
Partecipava tutti gli anni un
nutrito gruppo di Alpini della
Taurinense
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
LA PRIMA ASSEMBLEA DELLE
SOCIETÀ SPORTIVE OPERANTI
NEL TERRITORIO DI NOVI
In un’infuocata serata di novembre, nel salone di rappresentanza dell’Albergo
Viaggiatori di Novi Ligure, come da programma, organizzai la prima assemblea della
società sportiva. Il clima era da “stadio”. I Dirigenti sportivi vedevano la mia iniziativa
come una prevaricazione nei loro confronti e l’idea di una Consulta, a quei tempi,
ancora non andava giù, alla stragrande maggioranza delle società timorose di perdere
la loro autonomia. Inoltre diversi operatori avevano il timore, appoggiandomi, di inimicarsi
con l’allora assessore allo Sport Giorgio Cantarutti, il quale preferiva tenere
concentrata tutta l’attività sportiva cittadina sotto la sua egida. Al contrario, con la
polisportiva, proponevo di dividere l’indirizzo politico in materia, dalla gestione degli
impianti, la quale avrebbe dovuto, secondo il mio parere, ricadere sotto la direzione
unitaria di una Consulta costituita dai rappresentanti di tutte le Società sportive.
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La Polisportiva Novese
La Polisportiva Novese
I quaderni de
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La Polisportiva Novese
La Polisportiva Novese
I quaderni de
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La Polisportiva Novese
Novembre 1981: il dibattito all’Albergo Viaggiatori
UNA PROPOSTA PER ALCUNE
INIZIATIVE COMUNI
L’atleta novese dell’anno, la sfi lata delle Società il 4 agosto,
lo stand alla “Bottega di Santa Caterina”
È passato poco meno di un mese dall’inaugurazione della nostra Polisportiva e
sinceramente avremmo voluto concederci una pausa un po’ più lunga, anche perché
la cerimonia inaugurale è stata pesante sia sotto il profilo tecnico come quello organizzativo.
Purtroppo il calendario con le sue scadenze non ci ha concesso molto riposo, per
cui questa sera dovremo con sollecitudine discutere alcuni problemi inerenti le contingenti
iniziative che la nostra Associazione vuole portare avanti di concerto con tutte
le Società Sportive.
I punti elencati nel programma sono: il problema dei giovani e lo sport, le iniziative
quali l’istituzione del Premio per l’atleta novese dell’anno, la sfilata degli atleti con fiaccolata
in occasione della festa patronale del 4/5 agosto, l’uso dello stand nell’ambito
della III Bottega per la fiera di Santa Caterina. Tutto ciò dovrebbe servire a dare l’avvio
all’effettiva unione dei giovani che già frequentano le palestre e gli impianti sportivi,
con coloro che non praticano alcuna disciplina sportiva.
Prima di dare corso a questa relazione, mi corre l’obbligo di porgere i nostri ringraziamenti
agli Assessori allo Sport Giorgio Cantarutti e all’Istruzione dott. Mario
Lovelli, ai quali vorrei sottolineare che noi della Polisportiva, prendiamo soprattutto in
considerazione lo Sport giovanile, come pregiudiziale a qualsiasi gestione dello Sport.
Ovvero pensiamo che l’affinità tra l’educazione culturale e l’educazione fisica debbano
ambedue indirizzarsi nella comune formazione dell’ individuo. Per entrare nel
merito del tema di questa sera, partendo da una analisi obiettiva dell’attuale situazione
nell’ambito dello Sport giovanile, emerge il seguente quadro. Il primo veicolo per l’avvicinamento
dei giovani allo sport è la scuola dell’obbligo.
Nell’ambito dei programmi ministeriali, si pone l’accento sull’opportunità, da parte
dei docenti preposti, a creare lo stimolo e l’interesse a qualsiasi tipo di sport, senza però
esasperare il senso dell’agonismo e della competizione. L’Educazione Fisica nelle scuo-
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
le è formativa per il giovane ed ha principale riscontro, nel realizzare nel soggetto, la
coscienza del proprio corpo e quindi dell’esercizio fisico fine a se stesso. In alternativa
e parallelamente alla scuola esistono le Società Sportive ed i Centri di avviamento allo
sport, i quali bene si prestano ad accogliere qualsiasi giovane lo desideri. In quella sede,
vengono individuati i soggetti più idonei e viene effettuata quindi una certa “selezione”.
Le Società Sportive in definitiva avviano i giovani alla pratica di uno sport ben definito,
stimolano al massimo il senso della competizione e dell’agonismo, prescelgono
i migliori, i più diligenti ed i più fisicamente validi. Quindi i protagonisti nella gestione
dello Sport Giovanile vengono ad essere: da una parte, la scuola dell’obbligo con intendimenti
di veicolo primario e generico di avvicinamento allo sport, dall’altra parte i
centri di formazione sportiva e le Società di un agonismo ben definito. Da ciò emerge
chiaramente una incongruenza e se vogliamo anche una sperequazione. Purtroppo
non tutti hanno attitudini fisiche, la volontà o l’informazione necessarie per praticare
un’attività sportiva a livello agonistico.
Quindi i giovani che si trovano in questa situazione, a nostro giudizio, vengono
ad essere privati di una struttura alternativa, la quale possa offrire loro la possibilità di
svolgere le stesse attività sportive, continuando ad essere seguiti ed aiutati, senza essere
condizionati dall’agonismo, pur praticando
lo sport ad un buon livello amatoriale.
Vorrei puntualizzare che questi giovani
sono la stragrande maggioranza. Per cui
un loro recupero alla vita sportiva, inteso
come una maggiore partecipazione alle
istituzioni sportive presenti nel territorio,
dipenderà dalla capacità che la nostra città
e gli organi preposti sapranno offrire. Per
questi motivi la Polisportiva si sente in dovere
di sollecitare e richiamare l’attenzione
degli organi preposti e delle società proprio
su questo problema.
Come recuperare questi giovani e quali
le iniziative più idonee? Anzitutto è da
dire che occorrerebbe che la città stessa
offrisse a livello urbanistico una risposta
adeguata. Sarebbero adeguati allo scopo
dei parchi-giochi polivalenti aperti a tutti a
28
La Polisportiva Novese
qualsiasi ora del giorno, privi di vincoli al loro accesso, in definitiva delle aree attrezzate
dove ogni giovane a suo giudizio e a suo insindacabile piacere possa svolgere l’attività
ricreativa che meglio in quel momento desidera fare. Alcuni potrebbero obbiettare
che lo sport è pratica agonistica, sacrificio, senso della competizione. Indubbiamente
questo è vero, ma è anche vero che è solo un aspetto dello sport.
Lo sport va inteso anche, a nostro giudizio, come una componente assolutamente
necessaria per un corretto sviluppo e mantenimento del benessere fisico e come mezzo
di preservazione della salute pubblica. Lo sport va inteso anche come completamento
personale nell’ambito del proprio privato; lo sport va inteso come conquista della
propria persona; lo sport va inteso come riappropriamento di quelle attività motorie
espropriateci dall’uso dei mezzi tecnologici del nostro secolo.
In definitiva per riassumere si può dire questo: da una parte esiste la scuola come
elemento formativo, dall’altra parte le Società sportive e i Centri di avviamento allo
sport che stimolano il senso agonistico e preparano a specifiche discipline sportive.
Per cui ci troviamo di fronte a due settori di istruzione sportiva e distinti fra loro. E se
ambedue concorrono alla formazione dei giovani e ambedue hanno gli strumenti necessari
a farlo, la scuola e il personale docente nel primo caso, le palestre e le sedi sociali
e l’uso delle attrezzature comunali nel secondo caso, per quanto riguarda la grande fascia
dei molti giovani che poc’anzi abbiamo citato, non esiste una giusta collocazione a
livello sportivo. A questo punto, come avevamo già accennato, dobbiamo ribadire che
è nella città nel suo assetto urbanistico, nelle sue caratteristiche dove occorre trovare
Il Prof. Enrico Mazzoni interviene ad un dibattito della Polisportiva
organizzato nei locali dell’Accademia di Novi ligure
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
la giusta risposta per la collocazione di questa fascia di utenti potenziali dello sport.
Noi riteniamo, per i motivi che abbiamo esposto, che l’immediatezza dell’impianto,
la facilità d’uso, la non necessaria richiesta di autorizzazione, sia la basilare necessità
alfine di avvicinare e recuperare soggetti che altrimenti non frequenterebbero ambienti
sportivi. Non ha importanza che tipo di sport possano offrire questi impianti. L’importante
è che vi siano impianti liberi che lascino spazi e siano versatili alle iniziative
dei singoli soggetti. Ed è proprio in questa ottica che noi della Polisportiva portiamo
avanti il discorso del “Percorso Verde” da impiantarsi nell’ambito del Parco Castello.
Questo percorso verde o ginnico come vuol dirsi è confortato dalle esperienze di Voltaggio
e delle Capanne di Marcarolo dove è meta di numerosissimi amanti dello sport
e della natura. Ciò è un esempio di come, con poca spesa iniziale e di manutenzione
e di personale si possa offrire uno spazio utile al favorire l’attività fisica e nello stesso
tempo a stimolare il proseguimento negli sports ad un livello più tecnico.
Nell’ambito della nostra città un impianto di questo tipo oltre che prestarsi ad essere
ben inserito nel parco Castello potrebbe rappresentare il momento giustificativo
ad un recupero di uno spazio verde nel centro della città attualmente poco sfruttato
dalla comunità.
Naturalmente su questo percorso possono cimentarsi i giovani e anche e soprattutto
i meno giovani. Altre possibilità per dare immediatezza alle esigenze sportive cui
si accennava prima, sarebbe quella di creare un percorso preferenziale per sole biciclette.
proprio per favorire anche i giovanissimi a pedalare senza i pericoli del traffico,
togliendo ai genitori una delle tante ansie che i figli fanno nascere. Queste strade, di
cui si ha esperienza nel Milanese, sono le cosiddette strade residenziali e constano di
diverse corsie adatte a vari usi dal pattinaggio, al podismo, al ciclismo. Da ciò emerge
chiaramente come il problema sportivo visto in questa ottica esce da quello che è il
campo puramente delle Società singole o della Scuola, ma coinvolge direttamente tutta
la città nelle sue scelte e va ad incidere su quello che è il tessuto urbanistico della città
stessa e quindi su scelte economiche e di gestione ben precise.
Per rimanere sempre nell’ambito dell’immediatezza dell’uso dell’impianto sportivo
e tanto per fare un esempio pratico, vorrei richiamare l’attenzione sui giardini di Piazza
Indipendenza, ebbene lì esiste una rotonda che prima serviva per una giostrina e che
attualmente potrebbe anche essere, se con poca spesa fosse ampliata e adattata, la pista
di pattinaggio per chi a sua libera scelta ne volesse approfittare. Con ciò si darebbe vita
a questa piazza, che pur essendo in posizione centrale è quasi sempre deserta, e nello
stesso momento si esalterebbe l’interesse per uno sport che alcune Società qui nel Novese,
portano avanti con interessanti risultati. Ed ecco qui dove il ruolo delle Società
sportive riemerge, nel recupero di quei giovani i quali in un primo momento insoffe-
30
La Polisportiva Novese
renti alla disciplina sportiva, agli orari, all’impegno fisso, non volevano partecipare, ma
che poi attraverso l’uso immediato di un impianto sportivo lì a portata di mano, libero
a tutti, viene ricoinvolto, in una pratica sportiva per mezzo di una Società.
È attraverso la costituzione di questi impianti sportivi “immediati’’ che noi crediamo
non solo al recupero di buona parte di sportività giovanile, ma nello stesso
tempo riteniamo evidente il recupero dell’uso della città in tutte le sue strutture urbanistiche,
e nel caso di Novi, la nostra città, il recupero del Castello. della piazza e di alcune
strade preferenziali. Ma se occorre mettere i giovani nelle migliori condizioni per avvicinarsi
e praticare lo sport, occorre anche e soprattutto porre le Società sportive, che da
anni sostengono sulle proprie spalle la formazione agonistica dei ragazzi, in condizioni
di operare nel migliore dei modi. A Novi vi sono degli Olimpionici, vi sono degli atleti
conosciuti a livello nazionale, vi sono delle Società che sono annoverate tra le migliori
in campo nazionale. Quindi se ci sono
questi risultati è perché ci sono dei dirigenti
sportivi che validamente hanno
saputo portare avanti un impegno costante
e produttivo.
Quindi se da un lato vogliamo recuperare
tutti o buona parte dei giovani
alla pratica sportiva facendoli passare
attraverso una prima fase di avvicinamento,
spontaneo ed immediato, occorre
poi stimolare gli organi preposti, per
dare alle Società il massimo dei contributi;
e questo a mio giudizio, dovrebbe
essere fatto, senza attendere il risultato
sportivo concreto da parte della Società
sportiva per poi, nel momento in cui la
Società ha dimostrato di essere in grado
di ottenere certe affermazioni, dare
l’uso dell’impianto o delle attrezzature,
bensì il contrario, è la Società sportiva
che deve essere messa anzitutto, nelle
migliori condizioni per svolgere il proprio
lavoro e allora sì che i risultati già
attualmente buoni potranno essere ul-
31
La Polisportiva Novese
I quaderni de
teriormente e con più soddisfazione migliorati. E proprio per rendere meglio l’idea di
avvalorare quel che ho detto con delle proposte concrete, vorrei ritornare a quanto già
espresso prima sulla compenetrazione dell’aspetto sportivo con l’aspetto urbanistico
della città.
Spesso si parla di utilizzazione del Centro Storico, ci si lamenta del suo progressivo
degrado e del suo abbandono. Ebbene, come prima abbiamo portato l’esempio
di recuperare con poca spesa il Parco Castello facente parte del centro storico, così
adesso portiamo l’esempio di vasti saloni, cortili attualmente abbandonati o usati per
depositi di materiali più diversi, per parcheggi di auto. Spazi questi che, nell’ambito
di una conversazione ambientale giustamente necessaria, pur ristrutturati per la loro
stessa conformazione edilizia (altezza delle volte - delle finestre - spese eccessive di
riscaldamento) non potranno mai essere adibite ad abitazioni. Ebbene noi crediamo
sarebbe necessario fare una mappa di questi locali e chiedere agli enti comunali preposti
la possibilità di reperirli onde concederli in uso a specifìche Società Sportive onde
ricavare palestre e sale di riunione. So benissimo che questo è un discorso difficile, ma
potrebbe venire impostato nell’ambito di un rapporto diretto tra proprietario dell’Immobile
- Comune e Società Sportiva studiando forme di reciproca collaborazione onde
ottenere due risultati importanti: il recupero di un immobile altrimenti a se stesso abbandonato
od in uso non pertinente e porre le Società Sportive in condizioni migliori
di operare. Per fare ciò sarebbe il caso di creare una commissione di studio e chiedere
l’affiancamento e l’ausilio della ProLoco centro Storico recentemente costituita e che
specificatamente si occupa di questi problemi.
Spero con questa nostra relazione oltre che ad avere espresso chiaramente il programma
e le iniziative nostre, anche di avere eliminato quei dubbi che in qualcuno
potrebbero ancora essere presenti sull’interferenza della Polisportiva nell’ ambito delle
singole Società. I compiti che noi ci prefiggiamo, lo ripeto, sono compiti di stimolo,
di ricerca, di dibattito, di affiancamento, di patrocinio e collaborazione alfine di potere
servire degnamente lo Sport in una sua immagine di puro impegno sportivo al di là di
ogni lottizzazione od interesse. Per poter raggiungere risultati concreti occorre superare
le singole settarietà, e, pur rimanendo ognuno nell’ambito delle proprie competenze
e della gestione dei propri impegni sportivi, dei propri calendari, dei propri finanziamenti,
occorre trovare il punto di unione al fine di creare manifestazioni sportive per
la propagandazione dello sport nell’ambito della nostra città.
Ed ecco quindi le proposte per instaurare una commissione novese per decidere
l’Atleta Novese dell’Anno, da premiare magari in occasione di una festa patronale
di Novi. La proposta per la sfilata e la fiaccolata per la festa del 4/5 agosto. Facendo
questo si crea interesse, movimento, voglia di fare, si stimolano invidie e quindi si
32
La Polisportiva Novese
stimola il senso del “meglio fare” per “meglio fi gurare”, in definitiva si vuole stimolare
l’interesse di una città che in questi ultimi tempi, si è dimostrata, a nostro giudizio, un
pochino chiusa in se stessa. Noi crediamo che da un nuovo “revival” sportivo così sollecitato
tutte le Società Sportive ne trarranno benessere e nello stesso momento è nostra
opinione che più semplici e più immediati saranno gli impianti sportivi, maggiore sarà
la partecipazione giovanile.
Ed è proprio nell’ambito di questo intento comune che noi della Polisportiva, con
un certo sacrificio economico abbiamo affittato uno stand della III Bottega di S.
Caterina e gratuitamente lo mettiamo a disposizione di qualsiasi società sportiva ne
richieda l’uso, per propagandare la sua attività.
Per concludere questa nostra prima relazione desideriamo formulare un augurio
che vuole essere un impegno per noi e per voi, citando la frase di uno sportivo che ci è
pervenuta allegata al questionario dato in occasione dell’inaugurazione della Polisportiva,
e cioè “vorrei che tutti fossimo convinti e sicuri di praticare lo Sport per lo Sport”. Grazie.
Gian Battista Cassulo
Buona parte del merito per la riuscita delle manifestazioni della Polisportiva, va senza dubbio agli operai del Comune
di Novi Ligure, il quale su nostra richiesta ci ha sempre fornito le strutture per le nostre iniziative (palchi, tribune,
transenne, cassa armonica per i concertini, ecc.). Però senza la disponibilità dei dipendenti comunali, tante cose non
saremmo riusciti a farle. E nei ringraziamenti non posso dimenticare sia i Vigili Urbani, sia i Carabinieri che hanno
sempre sorvegliato sulla sicurezza dei podisti, dei ciclisti e di tutti gli altri atleti impegnati nelle varie gare. Nella foto
qui a fi anco il capo operaio del Comune di Novi, il buon Casella, e accosciato “Pippo” che ad ogni StraNovi anadava
a sfrondare il viottolo che da Pasturana giungeva alla strada vecchia per Tassarolo.
A tutti ancora un grazie dalla Polisportiva.
Gian Battista Cassulo
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
LO STAND ALLA
“BOTTEGA DI SANTA CATERINA”
Come promesso nel corso della prima Assemblea delle Società Sportive, prenotammo
alla “Fiera di Santa Caterina” due box da assegnare gratuitamente allo sport cittadino.
Attorno a quei pochi metri quadrati fu subito gran festa di pubblico per prendere
informazioni sui programmi e sulle iniziative delle società sportive “espositrici” ... e per
assistere ad un vero e proprio campionato di ping-pong!
Nella foto le autorità ed un gruppo di giovani atleti della “S.C. Lasagna”
34
La Polisportiva Novese
IL SALUTO DELLE AUTORITÀ
L’Associazione Polisportiva Novese desidera porgere il proprio saluto alle Autorità
presenti e nel contempo vuole brevemente illustrare i suoi scopi. La nostra Associazione
nella sua qualità di organo promozionale di attività sportive, vuole privilegiare
soprattutto gli sports meno pubblicizzati per farli meglio conoscere e per aumentarne i
praticanti attivi. In coerenza di questo principio, poniamo questi stands in uso gratuito
a qualsiasi società sportiva ne richieda l’uso per un atto di doveroso omaggio verso
chi già da tempo si occupa di sport. Altro nostro obiettivo, è quello di privilegiare i
praticanti dello sport a livello amatoriale, stimolando le Autorità preposte a realizzare
idonee strutture quali ad esempio: la costruzione di un percorso ginnico nel Parco Castello
del nostro comune. L’A.P.N. non vuole limitare il proprio intervento al territorio
strettamente comunale. Lo Sport non deve avere confini burocratici, anzi deve permettere
il massimo scambio di esperienze e di opinioni. In questa ottica la nostra Associazione
sta prendendo accordi con la costituenda Associazione Polisportiva di Capriata
d’Orba, onde studiare programmi comuni. Voglio essere io in qualità di più giovane
rappresentante dell’A.P.N. a consegnare copia di questi nostri intenti alle massime
Autorità della Regione e al nostro Sindaco, affinché se ne annotino le finalità protese a
dare, equamente a tutti, la possibilità di fare ogni tipo di sport, onde permettere a noi,
giovani generazioni, la possibilità di trovare, in un clima di libertà di scelte, la civica
coscienza sociale nella pratica delle attività sportive.
Ezio Martini
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III Bottega di S. Caterina
Novi Ligure 18/11/1981
La Polisportiva Novese
I quaderni de
IL QUESTIONARIO
In seguito al dibattito che si sviluppò in città sullo sport e sull’uso degli impianti
sportivi, decidemmo di capire meglio quale era l’orientamento dei cittadini e degli
sportivi novesi.
E così, anche se a quei tempi non era ancora molto di moda, proponemmo nel
corso di una pubblica assemblea un sondaggio di opinione.
Detto fatto distribuimmo un “questionario” stampato ancora con il ciclostile e ricevemmo
ben cinquantotto risposte che ancora conserviamo e che faranno parte di
un’apposita pubblicazione sull’uso degli impianti sportivi e sulla medicina dello Sport
che è in via di preparazione dal trimestrale di informazione “l’inchiostro fresco”.
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La Polisportiva Novese
IL COMITATO PERMANENTE DI
PREMIAZIONE DELLA STRABORBERA
• Il Presidente della Comunità Montana Val Borbera e Valle Spinti
• L’Assessore Provinciale dello Sport
• Il Sindaco di Novi Ligure
• I Sindaci di tutti i comuni interessati alla Gara
• I Presidenti di tutte le Pro Loco dei Comuni interessati dalla Gara
• Il Presidente della Cassa di Risparmio di Tortona
• Il Preside della Scuola Media della Val Borbera
• Il Presidente delle Sezioni A.N.P.I. di Novi e Cabella
• Il Presidente della CRI sottocomitato di Vignole Borbera
• Il Presidente della Pro Loco di Cabella Ligure
• Il Presidente della Sezione C.B. di Novi Ligure
• Prof. Egidio Mascherini preposto al commento del messaggio ricordo del 25 aprile
portato da una staffetta speciale dell’Atletica Novese e redatto dagli studenti
• Il sig. Tambutto titolare delle Autolinee “Val Borbera”
• Il sig. Rovegno titolare delle Cantine di Roccaforte
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
LA STRABORBERA
Il padre della StraBorbera è Fernando Capriata, il quale, lasciandoci tutti un po’
perplessi, propose, - nel corso di uno dei primi “direttivi”, questa manifestazione podistica
e indicò anche la data: il 25 aprile, giorno storicamente significativo per la Val
Borbera. Qualcuno per la distanza, la durezza del percorso e per la scelta di un giorno
statisticamente quasi sempre piovoso, - solo in un caso avemmo un bel sole, per il resto
sempre acqua o addirittura neve, mise in dubbio la riuscita di quell’iniziativa, ma la
caparbietà di Capriata, Nando per gli amici, alla fine ci convinse tutti. Nacque così una
bella avventura che ancora oggi prosegue e ormai è diventata una tradizione.
Per rendere più accessibile la StraBorbera a fianco del percorso individuale di 33
38
La Polisportiva Novese
TRA CULTURA, STORIA E SPORT
km organizzammo una parallela gara a staffetta. Quattro frazioni dl circa 8 km e mezzo
cadauna erano alla portata di moltissimi marciatori. E così, oltre a vedere aumentata la
partecipazione, lungo il percorso era tutto un formicolio di gente che si preriscaldava
attendendo il “cambio”. Una festa insomma per tutta la, valle ravvivata dalle multicolori
tute dei podisti e dei loro accompagnatori. Per rendere più completa questa “fatica”
decidemmo, in omaggio al 25 aprile, di coinvolgere anche le scuole e così chiedemmo,
di anno in anno, ai
diversi istituti scolastici
cittadini un “pensiero”
sulla Resistenza.
Gli studenti con i
loro insegnanti provvedevano
così a comporre
una “pergamena”
che veniva assegnata ad
una staffetta individuata
a sorte, la quale aveva il
compito di consegnare
il “messaggio” al sindaco
di Cabella. Qui a fianco
riportiamo un bell’articolo
del quotidiano
genovese sulla nostra
iniziativa.
Nella foto Calia, vincitore di molte edizioni, impegnato nel passaggio di Cantalupe Ligure
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
Ai partecipanti e agli spettatori questa nota:
ASSIEME AL PETTORALE
Fjodor Poletaev era un soldato sovietico della divisione partigiana “Pinan Cichero”
ucciso dai nazisti il 2 febbraio 1945. Fjodor Poletaev, nato nel 1901 a Katino nella Russia
centrale, nell’estate del’42
quando ancora combatteva
sul suolo patrio nelle fila del
28° reggimento di artiglieria,
venne catturato dai tedeschi.
Trasferito in un campo di
concentramento polacco,
poi in uno jugoslavo ed infine
in uno italiano, nel 1944.
Poletaev riuscì a fuggire e
ad unirsi ai partigiani della
“Cichero” (battaglione “Nino
Franchi”) con i [uali condivise
la sorte fino alla morte. Fjodor
Poletaev, insignito della
medagliaa d’oro italiana e
nominato “eroe dell’Unione Sovietica”,
riposa nel cimitero di
Staglieno.
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Fonte: Il Secolo XIX del 7 aprile 1990
La Polisportiva Novese
Un sodalizio ormai collaudato
“L’ORDINE DI SERVIZIO”
La “StraBorbera” era già ormai un appuntamento consueto nei programmi sportivi
della provincia di Alessandria e in genere di tutto il Basso Piemonte e della vicina Liguria.
Di anno in anno aggiungevamo qualcosa all’organizzazione per meglio venire incontro
alle esigenze dei partecipanti. Un punto di ristoro in più, un controllo da spostare, rendere
più agevole la zona del “cambio staffetta”, preparare all’arrivo comodi e caldi spogliatoi.
Tutte cose queste che, di anno in anno, si vedevano meglio sotto il profilo delle
neccessità, non solo degli atleti impegnati nella gara, ma anche dei loro accompagnatori.
Ecco quindi nascere l’idea di fare precedere la gara da una “corriera”, tutti gli anni messa
gratuitamente a disposizione delle autolinee Tambutto, per trasportare i vari “staffettisti”
alle diverse postazioni
e per depositare
all’arrivo gli
zaini dei marciatori
con le tute e
la biancheria di
ricambio. Zaini
che la Pro Loco
di Cabella ritirava
e, con i nomi bene
in vista dei singoli
podisti, faceva ritrovare
in ordine
negli spogliatoi.
In omaggio alla
41
La pattuglia delle “moto di controllo”
La Polisportiva Novese
I quaderni de
giornata di storici ricordi, in particolare
per la Val Borbera, per meglio onorare
tutti i “cambi staffetta” erano previsti in
luoghi che sapevano di “memoria”. Per
motivi tecnici non riuscimmo a fare
coincidere un “cambio” in corrispondenza
al monumento a Fjedor, e così
dopo diverse prove, inserimmo nel programma
ufficiale della gara un “traguardo
volante” proprio di fronte al “cippo” di
questo giovane russo venuto a morire
qui tra noi. E poi ancora con la Stra-
Borbera pensammo di contribuire agli
sforzi delle Amministrazioni locali per
meglio far conoscere i pregi della Valle.
A tutti i partecipanti venne così data in
omaggio una bottiglia di vino locale con
etichetta ricordo e tutti i ristoranti della
zona si prestarono, con prezzi di favore,
a preparare una accoglienza a dir poco
“gustosa”. Riuscimmo con il tempo a fare
diventare questa gara un appuntamento,
non solo sportivo, ma una occasione per
le famiglie, per la gente, a stare insieme
e per gli studenti a ricordare assieme agli
sportivi un tratto di storia locale.
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La Polisportiva Novese
La StraBorbera: una fatica per tutti, ma da tutti ben sopportata
ALCUNI FLASH SULLA “MARCIA”
I controlli, i ristori, i collegamenti radio
Questa marcia, che per la sua lunghezza sin dall’inizio è stata dominata dai marciatori
di “professione”, ci creò sempre notevoli problemi organizzativi perché la gara si
svolgeva tutta su strade molto trafficate. Riuscimmo comunque a rendere compatibile
il transito dei podisti con il traffico grazie anche al prezioso lavoro dei vigili urbani
di Novi Ligure e di Serravalle e all’aiuto fornitoci dai Carabinieri della Compagnia di
Novi, che per tutto il percorso provvedevano alla “scorta”.
Inoltre, la sera antecedente l’appuntamento sportivo, l’amico Pasetto provvedeva
a segnalare ogni chilometro del percorso e al mattino, prima della partenza, andava a
verificare se tutto era a posto. Alle otto del mattino poi, le varie Pro Loco della Val
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Con qualsiasi tempo... la partenza
La Polisportiva Novese
I quaderni de
Borbera erano già dislocate ai posti di ristoro, tra loro collegati dai Radio CB di Novi
e dal reparto trasmissioni del 157° Bgt. “Leoni di Liguria”. In più nelle “strette” dove la
fatica era più dura, Umberto Cecchetto provvedeva a fornire un “ristoro volante”, mentre
il resto della Polisportiva, chi in moto, chi negli incroci più pericolosi, vigilava, assieme
ai giudici di gara, sia alla sicurezza come alla correttezza degli atleti. Insomma una faticaccia,
ma che ci riempiva tutti di grande soddisfazione.
Il gruppo è ancora compatto,
e in fondo si intravede ancora l’ambulanza
della CRI di Vignole che chiude in coda.
Ma ben presto qualcuno allunga, ed allora
il gruppo inizia a sfi larsi... ed è un multicolore
serpentone che fa fermare la gente ad applaudire.
All’arivo c’è chi attende...
Ma ecco la testa della gara
Il vittorioso e meritato taglio del traguardo!!!
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La Polisportiva Novese
UN AMBIENTE DA SALVAGUARDARE
La Val Borbera è uno dei più bei comprensori di verde del Basso Piemonte. È aspra
e nello stesso tempo immediata per i sentieri, gli scorci di vista, le zone d’ombra che sa
offrire non solo a chi ama “scarpinare” in montagna, ma anche a chi desidera solamente
passare una giornata nei boschi. E poi c’è il Borbera, il vero padrone di casa, che con
il suo spettacolare percorso, ora nel fondo di una spaccatura, ora a pelo di un tratto
pianeggiante, fa il bello di questa valle. Ecco perché la StraBorbera si è sempre sentita
vicina agli amici del wwf - Italia, per contribuire a salvaguardare l’ambiente.
Nella foto a destra: si preparano gli automezzi di servizio.
Nella foto a sinistra: la cartolina “Anch’io ho partecipato alla StraBorbera. Tanti saluti dalla Val Borbera”.
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
Fonte: Il Secolo XIX del 14 aprile 1990 - “Speciale Val Borbera”
46
La Polisportiva Novese
LA STRANOVI
Con una trovata, che oggi si defi nirebbe “berlusconiana”, facemmo decollare dall’aeroporto di
Novi un aereo carico di bigliettini di saluto ai marciatori della prima StraNovi e li facemmo
lanciare al momento della partenza. L’obbiettivo però non fu centrato e, nonostante la coreografi
a, pagammo anche una multa, ma l’idea piacque a molti.
La StraNovi è la manifestazione sportiva alla quale tutti gli amici della Polisportiva
partecipavano con lo spirito della “scampagnata fuori porta”, perché proprio questo era
lo spirito con il quale la marcia non competitiva era nata. Accanto a ciò per me vi era
anche un altro motivo di affezione. Il percorso, che ci era stato suggerito da Stefano
Berrino, attraversava un tratto di bosco tutto da sfoltire. Con mio Padre, Umberto
Cecchetto, Roberto Scotto ed Ezio Martini, andammo la settimana prima dell’appuntamento
sportivo, a sfrondare il tracciato e con grande nostra sorpresa riscoprimmo l’antica
strada che da Pasturana giungeva a Novi. Strada con gli anni abbandonata e che ora
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Le Autorità durante la cerimonia della premiazione
La Polisportiva Novese
I quaderni de
per la “marcia campestre” tornava a nuova vita. Ci venne allora in mente di dare a questi
luoghi da tempo dimenti-cati nomi di fantasia. E così in prossimità di uno stagno ecco
nascere il “Lago blu” o su una piccola radura “la grande prateria”, e così via quasi per fare
sembrare ai bambini, perché soprattutto per loro era la StraNovi, di attraversare posti
“incantati”. La StraNovi, organizzata l’ultima domenica dell’anno scolastico, diventò
così piano piano un appuntamento dove le famiglie, i ragazzi, intere classi coglievano
l’occasione del primo sole per congedarsi dall’anno scolastico appena terminato. Il
tutto con in testa la “banda” della Brigata Cremona e con l’assistenza lungo il percorso
dei Volontari del Soccorso e delle Crocerossine della C.R.I. di Novi Ligure.
Una delle tante partenze della StraNovi
La banda musicale della Brigata Cremona apre la “testa” della StraNovi, dietro gli atleti della domenica
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La Polisportiva Novese
L’EDIZIONE “STORICA”
DELLA STRANOVI
Con l’edizione del 1987 decidemmo di dare alla
StraNovi un volto più ampio. Molti novesi erano da
ormai sei anni abituati a scarpinare lungo i sentieri
tra Novi e Pasturana e per imprimere nuovi motivi di
interesse alla manifestazione ricorremmo alla storia
locale. In quella zona il 15 agosto 1799 si era svolta
una delle più cruente battaglie napoleoniche, tanto
Il pettorale della StraNovi.
Nella foto: il retro del pettorale della StraNovi storica
49
La Polisportiva Novese
I quaderni de
che i contadini del posto arando, ancora oggi rinvengono cimeli dell’epoca. Ci parve
quindi opportuno, per un verso, fare un doveroso atto di rispetto nei confronti di quel
passato e, per l’altro, proporre ai giovani e ai meno giovani la conoscenza delle fasi
salienti di quella lontana battaglia. Così, con l’aiuto dell’entusiastico Egidio Mascherini
che, assieme al professor Serafino Cavazza, ci illustrò il teatro degli scontri bellici,
realizzammo tutta una serie di cartelli indicatori ove erano descritte le alterne vicende
di quella fatidica giornata. Nacque in questo modo il percorso “storico” della straNovi
riportato anche sul pettorale, qui sopra riprodotto, che veniva dato in consegna ad ogni
partecipante. Nelle scuole
cittadine molti insegnanti
colsero l’occasione della
straNovi per richiamare
quel fatto, dove la storia
locale si compenetrava con
i grandi avvenimenti dell’epoca
permettendo quindi
agli studenti di percorrere in
modo più consapevole quei
luoghi. Per favorire la conoscenza
del nostro circondario,
la piantina ingrandita del
Pronti per premiare tutti!
pettorale - disegnata dall’impareggiabile
geom. Euno Massimiliano
dello studio Simi - venne
affissa, con il consenso dei
Direttori didattici e dei presidi,
in tutte le scuole cittadine
e la Polisportiva, da poco
rinnovata nel suo direttivo e
con il nuovo presidente Stefano
Berrino, si apprestava,
con questa nuova iniziativa,
a fare un ulteriore salto di
qualità.
Due foto d’archivio della 1° StraNovi organizzata su suggerimento di Filippo Marguccio della A.P.N.
in collaborazione con Mondonovese e Radio Piemonte Sud.
50
La Polisportiva Novese
LA STRANOVI DEL 1989
Un appuntamento ormai consueto
Con la StraNovi dell’89
la Polisportiva, passando il testimone
all’Atletica Novese
con la quale aveva già avviato
sin dall’anno precedente una
stretta sinergia, conclude la
sua attività organizzativa realizzando
uno dei suoi obiettivi
principali: quello di vedere più
enti e sodalizi lavorare “gomito
a gomito” per sostenere e proseguire
manifestazioni ormai en-
Gli amici della Polisportiva dopo le operazioni di voto per eleggere le nuove cariche sociali.
Albergo Corona 1987: il nuovo presidente sarà Stefano Berrino.
51
La Polisportiva Novese
I quaderni de
trate nel cuore dei novesi. Dopo i primi
anni, che per noi furono cruciali per farci
accettare soprattutto dalle Istituzioni, vedevamo
adesso nascere in città quel clima
che da tempo auspicavamo. E cioè la
crescita di una maggiore partecipazione
e di un rinnovato interesse per la vita
della collettività. Forse il nostro modesto
tentativo di trovare l’aggregazione tra
la gente, partendo anche da cose modeste,
come la proposta di un appuntamento
sportivo per il tempo libero, iniziava a dare
i suoi frutti. È quindi giusto, anche per
la StraNovi, riportare l’ordine di servizio,
perché buona parte nella riuscita di
questa manifestazione, oltre agli Enti
patrocinatori, la ebbero i ragazzi della
Polisportiva qui sotto ripresi mentre discutono
sull’organizzazione.
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La Polisportiva Novese
L’ORDINE DI SERVIZIO
DELLA STRANOVI 1989
53
La Polisportiva Novese
I quaderni de
54
La Polisportiva Novese
IL PERCORSO
DELLA STRANOVI 1989
in una nuova versione grafi ca
55
La Polisportiva Novese
I quaderni de
LA STRALUCCIOLATA NOVESE
Una passeggiata per la vecchia Novi... facciamola rivivere insieme...
Durante la festa patronale della Madonna della Neve, la sera del 4 agosto per i
novesi vi è il consueto appuntamento con lo spettacolo pirotecnico che si svolge nello
stadio comunale. Con gli amici di “Mondonovese”, un mensile locale, pensai di organizzare
un intrattenimento sportivo per il pubblico in attesa dei “fuochi d’artifi cio”. Nacque
così l’idea della “stralucciolata” una marcia podistica per le vie del centro con partenza ed
arrivo allo Stadio. Alcuni politici locali però non gradirono questo connubio e dopo la
prima contrastata edizione, trasferii arrivi e partenze in Piazza Delle Piane, istituendo
un apposito premio anche per il settore sportivo dell’A.N.F.A.S.
Cassulo Pierino sulla linea del traguardo sita in Piazza delle Piane, mentre in strada un concorrente giunge nel corridoio
d’arrivo al termine della StraLucciolata per le vie del Centro Storico.
56
La Polisportiva Novese
Quando lo sport è festa
UN MEETING
ALLA PORTATA DI TUTTI
I contenuti, la presentazione al pubblico, lo spirito dell’iniziativa
La Redazione di “Mondonovese” ringrazia tutti i partecipanti a questa 1° StraLucciolata
Novese, fiaccolata non competitiva attraverso le vie di Novi. Mondonovese
con questa manifestazione ha volutovoluto raccogliere, in un giorno tradizionalmente
caro ai novesi, l’iniziativa di una delle nostre più antiche Società Sportive: la Società
di Ginnastica “Forza e Virtù” fondata nel 1892, la quale negli anni addietro portò
questa manifestazione ad un livello agonistico di richiamo nazionale. Mondonovese
pertanto invita i dirigenti di questa società ad elaborare per il prossimo anno questa
manifestazione sotto il profilo agonistico. Mondonovese quest’anno ha voluto gettare
le premesse coinvolgendo soprattutto gli
Ritrovo ore 20.00
Piazza delle Piane
Partenza ore 21.15
Il percorso di 5 km
per le vie del Centro Storico
sportivi a livello amatoriale ed i cittadini
di Novi, pertanto ha chiesto l’ausilio tec-
La premiazione di un atleta della squadra dell’ANFAS e del suo accompagnatore
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
nico dell’Associazione Polisportiva Novese, la quale ha la sua struttura organizzativa
orientata verso questo campo. Mondonovese con l’ausilio tecnico dell’A.P.N., pertanto
ha voluto oggi organizzare con il patrocinio di Radio Piemonte Sud non solo una
fiaccolata, bensì un meeting per tutti i Novesi non già come spettatori, bensì come
partecipanti. Su questa pista, in questi impianti dove anche recentemente sono stati
protagonisti atleti di fama nazionale ed internazionale, oggi i protagonisti sono stati gli
atleti che lo sport lo fanno nell’arco del loro tempo libero, gli atleti per i quali il contatto
con la natura, lo sport inteso come beneficio fisico e reciproca conoscenza, supera
l’interesse per i tempi cronometrici. Il percorso di questa sera si è dipanato attraverso
la storia di Novi Ligure. Partendo dallo Stadio, dalla città nuova si è ritornati nella città
vecchia, toccando le sue quattro porte: Porta Pozzolo, Porta della Valle, Porta Genova,
Porta Zerbo. La storia di oggi, la storia di ieri, la città vecchia e la città nuova, amalgamate
oggi in una unica rappresentazione: questa fiaccolata vuole essere un invito a
tutti i cittadini a riscoprire il senso della propria città ed a usarla in tutte le sue parti.
Mondonovese pertanto ringrazia in prima persona la città di Novi Ligure, il Sindaco,
l’Assessorato allo Sport, le Società Sportive, gli Enti partecipanti, l’Amministrazione
Provinciale di Alessandria, la Cassa di Risparmio di Alessandria, la Città di Alessandria,
il 157° Battaglione “Leoni di Liguria” e il Suo Comandante, i Vigili Urbani, la Compagnia
dei Carabinieri di Novi Ligure, i Vigili del Fuoco, i Militi della C.R.I., gli operai
del Comune di Novi, ma soprattutto Voi che questa sera avete marciato per le vie di
Novi contribuendo a creare un interesse attorno a quelle iniziative semplici che tutti i
campioni e soprattutto non campioni possono fare.
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La Polisportiva Novese
IL BUON NATALE DA...
...CAPRIATA A GAVI!!!
Questa manifestazione veniva organizzata, con qualsiasi condizione di tempo, prima
di Natale per unire idealmente due valli, quella dell’Orba e quella della Val Lemme,
legate da antiche tradizioni di traffici e di commerci. A questa gara ogni anno partecipavano
gli alpini della “Taurinense” accompagnati dal loro comandante, il Col. Vincenzo
Lombardozzi. A loro e a tutti gli altri partecipanti va il nostro caro ricordo per un
appuntamento sportivo ben descritto in questa pagina de “Il Secolo XIX” dalla penna
di Giovanni Traverso.
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
Fonte: Il Secolo XIX del 2 dicembre 1987
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La Polisportiva Novese
IL CONCERTINO
DI FINE ANNO SCOLASTICO
Questa è una delle più belle pagine della Polisportiva ed alla quale tutti noi, sempre
affaccendati con pennelli in mano, bandierine rosse, strisce adesive per segnalare il
percorso ai podisti, siamo grati: il concertino di fine anno scolastico, per quel tocco di
commozione che ci sapeva dare e che, di fronte a quell’ordinata orchestrina diretta dal
professor Pasquale Todarello, ci faceva all’improvviso dimenticare ogni fatica.
Nelle foto alcuni momenti del “concertino” di fi ne anno scolastico della Scuola Media Boccardo
diretto dal Prof. Pasquale Todarello
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
Grazie ragazzi della scuola Media Boccardo per il vostro sereno e serio impegno. Il
“concertino” era nato quasi per caso.
Andando per le scuole ad invitare le scolaresche alla StraNovi, un giorno sentimmo
da un’aula “uscire” una simpatica musichetta. Entrammo e fu subito una gran simpatia
per quell’orchestrina di chitarre e flauti. Con il professor Todarello decidemmo di tenere
il saggio di fine anno scolastico all’aperto nel centro di Novi in piazza Indipendenza,
per allietare il pubblico in attesa della StraNovi, e per presentare alla città un anno di
studio. Il successo fu grande, come grandi sembravano quei piccoli musicisti, tutti impegnati
“ad andare a tempo”...
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La Polisportiva Novese
16 OTTOBRE 1984
UNA GIORNATA CON IL CAVALLO
IL PALIO DELLA TORRE
Del “Palio della Torre” non ho fotografie, sono andate perse, ma il ricordo della sfilata
delle carrozze, il tiro a sei cavalli, la sfilata delle scuole di equitazione della zona, il
passaggio tra gli applausi della gente del Pony club, non potranno essere dimenticati da
tutti noi che organizzammo quella giornata: la Polisportiva Novese con l’aiuto impareggiabile
di Angelo Ravera, Mimmi per gli amici, e la consulenza tecnica di Fiammetta
Bollero.
Novi quel giorno sembrava paralizzata; la mattina la lunga sfilata sopra descritta
per le vie della città e poi il pomeriggio, all’ippodromo, il vero e proprio “palio”, con i
fantini con le classiche “casacche” dei rioni cittadini.
Non prima però di un’esibizione dei cavalli da carrozza e
soprattutto del Pony club che in piccolo imitò il “carosello
dei carabinieri”.
Questo spettacolo mandò in delirio la folla
convenuta perché i cavalieri in erba non avevano
più di otto anni ed erano veramente bravi, anche
quella piccina che non riusciva a far tenere il
passo al suo “destriero”, ma che riscosse gli applausi
di tutto il pubblico e fece scendere due
lacrimoni al nonno che la stava guardando.
Poi la corsa, volutamente un po’movimentata,
ma sempre nel rispetto dei cavalli,
così come tutti noi, prima fra tutte Fiammetta
Bollero, volemmo. Sul “programma della giornata”
infatti stava scritta questa frase di Berthalan De
Nementhy: “il sentimento di una corsa condotta nel rispetto
del cavallo è più importante di qualsiasi medaglia”.
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
LA STRACACCIA AL TESORONE
Questa iniziativa è stata una delle più divertenti
idee che la Polisportiva ha proposto alla sua città. Era
un settembre ancora estivo quando Fiorella Castello
propose di fare qualcosa che aiutasse a restare ancora
un po’ nel clima vacanziero, prima dell’incombente
autunno. Ecco così nascere la StraCaccia al Tesorone,
un divertimento più da spiaggia che da città, ma che
attirò tanto e tale entusiasmo, da costringerci a ben
quattro edizioni. Il segreto di questo successo? Fare
giocare i grandi come dei bambini dentro la città.
UN GIORNO DA LEONI
Andando a cercare vecchie valigie e risolvendo impossibili quiz
Ci sono tanti modi per organizzare una caccia. Noi scegliemmo quello più consono
allo spirito della Polisportiva e cioè quello di favorire la conoscenza della città, dei suoi
antichi mestieri, della sua storia.
Il tutto cercando di fare usare il meno possibile le auto e le moto. Ecco così nei
quiz tutta una serie di domande sulle origini di Novi e del suo circondario. Nelle ricerche
delle cose, i vecchi arnesi da lavoro, nei campi, nelle filande, alla carbonifera, nelle
ferrovie. Nella ricerca degli animali, i cavalli, i buoi, le galline. Nelle prove di abilità, le
caricature dei “mitici” personaggi novesi. Il tutto a due passi dalla piazza principale, con
una gran folla pronta alla risata e all’applauso per le più incredibili situazioni.
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La Polisportiva Novese
E così tra i più premiati e tra i più applauditi ci fu anche quell’equipaggio che dovendo
portare un gallo, non trovò di meglio che travestire, con una cresta un po’sbilenca,
una ignara gallina... Fu per tutti un vero divertimento, per una domenica diversa
lontana dalle solite discoteche...
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
“LE MILLE BICICLETTE” A NOVI
In collaborazione con il G.S. Autobocca
Questa “cicroturistica” fu fortemente sostenuta da un mio carissimo amico, Bruno
Ballestrero, che seppe raccogliere con gran discrezione una montagna di premi che,
con l’aiuto del G. S. Autobocca, ponemmo a disposizione di un raduno ciclistico che,
per la grande adesione dei partecipanti, a Novi non si era mai visto prima. Nacque così
la cicloturistica che ben si meritò l’appellativo de “Le mille biciclette a Novi” e che fu, in
tutte le sue edizioni, dedicata ai campioni che il novese seppe sempre dare a questo
sport. Per descrivere le sensazioni che a noi organizzatori seppero dare quei raduni, allego
un articolo che inviai a tutti i giornali cittadini a titolo di cronaca della 1° Edizione.
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La Polisportiva Novese
BICICLETTE A NOVI LIGURE
Domenica 24 Maggio. Cielo grigio, spauracchio di un acquazzone improvviso. In
via Garibaldi, però, è un allegro di magliette colorate. Sono i duecento partecipanti
alla cicloturistica che la Società Sportiva EL CA MA, Gbc ha patrocinato sul percorso:
Novi - Bosco Marengo - Fresonara - Basaluzzo - Novi - Serravalle - Cassano - Villalvernia
- Merella - Novi per un totale di 50 km. circa. La puntuale partenza alle ore 9 è
regolamentata da una simpatica pattuglia di vigili urbani che, oserei dire, paternamente
controllano lo sgranarsi allegro del gruppo.
Passa la corsa e nella gente ai bordi della strada è allegria. E allegria è anche dentro
il gruppo. Insieme si pedala, si parla, ci si conosce meglio, ci si scambia appuntamenti
per altre manifestazioni.
La fatica non si sente. È bello andare insieme, giovani e meno giovani, confrontarsi,
sentirsi pieni di rispettosa ammirazione nei riguardi dei concorrenti più anziani che
sfidano con energia baldanzosa anche i tratti più impegnativi, ed essere commossi nel
vedere i giovanissimi pedalare
molto veloci sulla loro piccola
bicicletta per non perdere
“il passo” dei grandi. Assaporare
tutto questo passando in
strade immerse nel verde della
campagna, assaporando il
profumo del fieno e godendo
di quella natura che a volte lo
stressante ritmo di vita ci fa
dimenticare.
È bello pedalare e soprattutto
pedalare in compagnia.
La gente che vede passare la
corsa sembra capire queste
cose ed applaude. Ogni tanto
si passa di fronte alla casa di
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Il gruppo impegnato in un tratto in salita.
La Polisportiva Novese
I quaderni de
qualche concorrente e allora si vedono i famigliari sbracciare e si sentono i figli o le
mogli tifare con molto accanimento.
La corsa va avanti: la salita del “Poco Pane” ci fa capire che il traguardo è prossimo.
Qualche piccolo scattino per rinvigorire i muscoli, ma nessuna fuga, e il vialone di via
Verdi, vede comparire un gruppo compatto e allegro. Non c’è volata, non c’è battaglia,
non ci sono vincitori. A tagliare per primo il traguardo è l’amore per la bicicletta e la
passione sportiva.
Manifestazione riuscitissima quindi, proprio perché lo spirito semplice e genuino
che anima i dirigenti sportivi della EL CAMA Gbc è stato il filo conduttore di tutta la
chermesse. Nel salone del bar Demicheli il Presidente della Società Amatori Ciclismo
Novesi, signor Sergio Burroni, ha provveduto alla distribuzione dei premi.
A tutti i partecipanti una medaglia ricordo, al partecipante più anziano un acquerello
del Maestro Carlo Foglia. Per quanto riguarda i trofei: il 1° trofeo EL CA MA Gbc
è andato al gruppo sportivo Immobiliare Lanza di Ovada; il 2° trofeo offerto dall’avv.
Claudio Simonelli, Assessore Regionale, è stato consegnato dal signor Damasio, presidente
del Club Turati di Novi Ligure, al gruppo sportivo Mobili Dameri di Gavi
Ligure; il 3° trofeo geom. Cassulo
GB è stato consegnato dal signor
Guglielmini al gruppo sportivo Circolo
Italsider di Novi Ligure. Con
particolare piacere il Presidente
Burroni ha consegnato “una targa
ricordo” al signor Sandro Carrea,
gloria del ciclismo anni ‘50. Premiatissimi
pure i signori Angelo Bruno
di Tortona, classe 1906, e Andrea
Nicolini, classe 1910, che con la
loro presenza hanno sottolineato
il carattere amatoriale della manifestazione,
che resta un’occasione
per stabilire un contatto più diretto
con la natura, ma soprattutto con la
gente, con le stesse persone con le
quali a volte il non dialogo è il primo
passo verso le incomprensioni.
Bruno Ballestrero, stanco ma soddisfatto per la riuscita della cicloturistica, è intervistato al suo arrivo
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La Polisportiva Novese
DENTRO LA POLISPORTIVA
Un gruppo di amici sempre più numerosi
La Polisportiva con il passare del tempo diventava sempre più numerosa e per
consolidare le nuove amicizie che, di anno in anno, si aggiungevano, sia come atleti
(o meglio partecipanti), sia come collaboratori organizzativi, al già folto gruppo di
partenza, ogni tanto creavano alcune occasioni per stare insieme, senza pensieri. Si
trascorrevano così pomeriggi di puro divertimento come quello regalatoci, nel 1989,
dal mago Nik Lik con il suo semplice e simpatico spettacolo. Oppure si passavano
intere serate a “zampettare”, nella sede provvisoria di via Ambrosia, al ritmo cadenzato
e assordante del complessino dei Womiti Kaldi, formato quasi per intero dai membri
della Polisportiva. Non ci mancavano neppure gli appuntamenti “mondani,” come gli
inviti alle feste indette dal Circolo Ufficiali e dall’Accademia, un esclusivo club cittadino
allora diretto dal professor Enrico Mazzoni, dove, dopo una iniziale timidezza ci
ritrovammo veramente a nostro agio. Ed inoltre sempre per abbinare lo sport al tempo
libero e alla Cultura, fummo tutti d’accordo nell’allestire una mostra di pittura per un
nostro carissimo amico, Claudio Montecucco, e ancora avremmo voluto stampare, con
i proventi di un’apposita manifestazione sportiva, una raccolta di poesie di un nostro
socio fondatore, Pietro Asborno. Purtroppo non riuscimmo in questo nostro intento
e oggi, come per estinguere un debito d’onore, riportiamo in questa pagina una sua
poesia che accompagnò il “programma sportivo” della stagione 1983/84.
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
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La Polisportiva Novese
L’IMPEGNO PER L’ARTE E LA CULTURA
Espone Claudio Montecucco dal 22 al 27 gennaio 1983
iL QUADRATO
galleria d’arte
LE OPERE DI MONTECUCCO
Paesaggio lunare ................................................. 1978
Grotta e raggi ...................................................... 1978
Natale 1999 .......................................................... 1978
Fiume rosso .......................................................... 1979
Creazione-autodistruzione ................................. 1979
Libertà ................................................................... 1979
Studio .................................................................... 1979
Evasione ............................................................... 1980
Realtà ..................................................................... 1980
Ragno .................................................................... 1980
Prigionieri ........................................................1980-81
Dalla mia finestra ................................................ 1981
Composizione ...................................................... 1982
Positivo-negativo (3pz) ....................................... 1982
Struttura 1 .........................................................1982
Struttura 2 .........................................................1982
La mela .............................................................1982
L’arancia ..........................................................1982
La presentazione
del programma
sportivo per la
stagione 1983/84
apre con una poesia
Da un soffi ce grigio manto
invasa la città viene.
È la nebbia.
Appare tutto come di favola
un sogno.
Ogni essere cammina
frettoloso... si perde
nel grigiore immenso.
Pur la ricordanza corre
d’ognuno di noi viventi,
incontro al velo del tempo,
ma sempre viva risulta
agli occhi di chi seguirla vuole.
Così, Novi d’inverno aspetta
un’altra stagione.
Pietro Asborno
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
IL COMMENTO E L’INVITO ALLA MOSTRA
Si direbbe che Montecucco sia già oltre il noviziato: le sue opere seguono una
chiara continuità, fanno bene da specchio alla sostanza, sempre presente e sempre a
parlarci di una solitudine che affratella, che ci chiede di fare schiera contro le brutture
di un’epoca che allontana dalla naturalità. I simboli inquieti che compaiono nei suoi
quadri hanno il pregio di non essere ripetitivi e nel contempo di tenere avvinto il tema;
colori cupi, in maggioranza puliti, si rischiarano per la presenza essenziale di una porzione
di luce mettendo in evidenza un’eccellente costruzione del disegno. Malizia o
istinto, il risultato è questo. Certi neri o bianchi poi, che la maggioranza rifugge per la
loro difficoltà ad esistere, qui non “bucano”,
ci lasciano con una domanda a mezz’aria.
Un “come mai” al quale aggiungo meraviglia
alla sorpresa, dialogando con l’artista: che
importa se la forma non è colta, gli intenti
corrispondono con ciò che ho visto. In un
campo nel quale in maggioranza i protagonisti
si gonfiano come pavoni e l’io-io predomina,
è un miracolo.
Giuseppe Marotta jr
La Polisportiva Novese Vi invita a partecipare alla mostra
del pittore Claudio Montecucco il quale, in occasione della
prossima Stra Borbera, metterà in palio una sua opera.
CLAUDIO MONTECUCCO Nato a Serravalle Scrivia nel 1956
Dopo alcune partecipazioni in mostre collettive propone questa personale
72
La Polisportiva Novese
PITTURA E SPORT
Un concorso di pittura estermporanea abbianto alla “staffetta 24 x 1h”
Sempre nel tentativo di compenetrare tra loro più iniziative per favorire reciproche
conoscenze, nel l984 e nel 1985 organizzammo, assieme all’Atletica Novese, un “concorso
di pittura estemporanea”. Questo concorso, aperto agli studenti delle scuole medie
cittadine, si svolse presso il campo sportivo comunale dove l’Atletica era impegneta
nello svolgimento di una gara podistica nominata la “24 per un’ora”. Era una manifestazione,
questa, che voleva impegnati gli atleti di diverse squadre in una staffetta con
“cambi” ogni ora, per tutta la durata di una giornata. Una dura prova agonistica che
valeva la pena fermare nelle sensazioni, nello sforzo fisico, nell’impegno su una tavoletta
da disegno. E così, con l’aiuto de “Il
Secolo XIX” che ci procurò i cartoncini
necessari, invitammo tutti gli studenti,
“portati” a lavorare di pennello, matite e
colori, allo stadio per “fi ssare” attraverso
la loro sensibilità, alcuni momenti di questo
sport. In questa iniziativa trovammo
buoni alleati nei professori di educazione
artistica che non solo fecero opera
di proselitismo, ma che ci diedero una
mano a stendere anche il programma qui
sotto riprodotto.
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
IL COMITATO ORGANIZZATORE
Tutti i lavori presentati furono
poi premiati ed esposti nel foyer
del teatro Marenco, sito nella via
principale di Novi.
Se molto intenso fu l’impegno
dei ragazzi, altrettanto lo fu quello
del “Comitato”, che, di fronte alla
preparazione e all’estro dei giovani
artisti, faticò non poco a stilare
una graduatoria.
Il Comitato organizzatore era
composto da:
- Stefano Berrino
- Margherita Strumia
- Gian Battista Cassulo
- Antonella Carpaneto
Per concludere desidero riportare
il programma d’intenti che,
subito dopo il primo anno di attività,
sotto l’iniziale entusiasmo,
assieme ai miei amici, presentai al
Dopo Lavoro Ferroviario di Novi
Ligure all’inizio del 1982.
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La Polisportiva Novese
LO “SPIRITO” DELLA POLISPORTIVA
Dopo avervi ricordato, nelle pagine precedenti, le nostre maggiori iniziative, vorrei
proporvi qui di seguito la relazione che feci nel 1982 nel corso di una riunione che si
tenne nel salone del D.L.F. di Novi Ligure, dalla quale emerge lo spirito della Polisportiva,
che vedeva lo sport non come fine, ma come mezzo per far stare insieme la gente.
A molti dei nostri buoni propositi non riuscimmo a tener fede e oggi se qualcuno,
leggendoli, volesse riprenderli, per tutta la Polisportiva, anche se da tempo ormai ha
esaurito il suo compito, sarebbe un onore. Come per me è un onore, alla fine di questi
appunti, congedarmi riportando tre fotografie ricche di ricordi che ritraggono:
• la Polisportiva al completo con tanto di divisa sociale;
• il pannello della StraBorbera, decorato dalla Pro loco di Cabella e firmato Spallasso;
• una squadra di calcio che, grazie al suo allenatore, partecipò a molte delle manifestazioni
della Polisportiva Novese.
Grazie amici, senza di Voi queste pagine sarebbero rimaste vuote.
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
Lo sport: un mezzo per stare tra la gente
IL “PROGRAMMA DI INTENTI”
DELLA A.P.N.
L’ambiente, la cultura, il tempo libero sono i naturali elementi di riferimento della Polisportiva
Cari Amici e gentili intervenuti, d,esideriamo anzitutto ringraziare il Presidente del
Dopo Lavoro Ferroviario signor Lino Arezzi, ed il direttivo per la gentile concessione
in uso di questo salone che già abbiamo dovuto usare per altre manifestazioni.
II D.L.F. si è sempre mostrato disponibile a qualunque attività sportiva, culturale
e di carattere generale indirizzata allo stimolo della vita sociale della città. Ciò rende
merito ai dirigenti di questo sodalizio e noi come Polisportiva nel prenderne atto vogliamo
rendergli omaggio.
È con enorme piacere che, anche a questa riunione, vediamo una numerosa partecipazione
dei cittadini, interessati a rendersi in prima persona partecipi di una iniziativa,
quale la “Polisportiva”, rivolta a creare un interesse di coinvolgimento a più vasto raggio
dello Sport inteso come esercizio fisico fine a se stesso, occupazione del tempo libero
e impegno morale. Prima di affrontare il programma e gli intendimenti per il 1982, è
doveroso relazionare sull’attività svolta nel 1981. Per la verità il 1981 non è stato per
noi ricco di avvenimenti, anche perché la nascita della Polisportiva come atto ufficiale
risale al 26 settembre 1981 con la manifestazione inaugurale realizzata nell’ambito delle
Scuole Pascoli di corso Italia, come tutti senz’altro ricorderete.
A questo proposito devo dire, che il mese scorso ha telefonato Andrea Boscione,
responsabile della pagina sportiva del Tg3, ricordando che alcuni spezzoni ripresi in
occasione della manifestazione che dicevamo prima, verranno usati per una rassegna
documentaristica sulla partecipazione sportiva in Piemonte. Continuiamo nella nostra
relazione. Ad un mese esatto dalla nostra manifestazione inaugurale abbiamo promosso
la Prima Assemblea delle Società Sportive operanti nel Novese. All’Albergo
“Viaggiatori” abbiamo dibattuto sino a tarda notte sui problemi che le Società sportive
giornalmente devono risolvere. Vi sono stati gli interventi qualificati del Vice Sindaco,
Mario Angeli, e dello Assessore allo Sport, Giorgio Cantarutti, i quali giustamente hanno
espresso le loro preoccupazioni in merito all’impossibilità di non poter corrispon-
76
La Polisportiva Novese
dere alle società sportive le necessarie risorse per via di una crisi generalizzata a noi tutti
ben nota. D’altro canto le Società Sportive non possono certo disattendere quelle che
sono le esigenze dei propri atleti, soprattutto poi quelle Società che annoverano tra le
loro fila campioni potenziali e valide compagini agonistiche.
Di qui le nostre proposte di allora, che sono quelle di oggi. E cioè il massimo
potenziamento delle attrezzature e impianti sportivi esistenti, il recupero là ove possibile
di immobili di pertinenza comunale da destinarsi a palestre per le società più in
difficoltà, un razionale uso delle attrezzature scolastiche, previo accordo collaborativo
con le autorità scolastiche stesse, la costituzione di una Consulta Comunale sportiva,
rappresentativa di tutte le società, le più grosse e le più piccole, al fine di rendere in un
clima di cogestione Assessorato-Società Sportive-Autorità Scolastiche più razionale e
quindi meno dispersivo e dispendioso per l’attività sportiva nel Novese.
La Consulta Sportiva, che tra l’altro era già nelle intenzioni dell’Assessore allo
Sport, è partita ed è altamente rappresentativa delle varie specialità, e sta già predisponendo
una serie di sondaggi di opinione al fine di programmare il suo lavoro. Altra
iniziativa della Polisportiva è stata, l’anno scorso, il porre all’attenzione della pubblica
opinione l’attuale stato di abbandono del Parco Castello, inteso come patrimonio di
verde e di immediato uso di ciascun novese, in quanto ubicato nell’ambito del Centro
Lo staff della A.P.N. prima della gara che deve svolgersi con qualsiasi tempo.
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
Storico cittadino. Poiché la “Polisportiva” intende lo Sport non solo come agonismo
e competizione, ma anche come impegno di relax e tempo libero, il Parco Castello a
nostro giudizio viene a porsi come la naturale sede di un Percorso Ginnico o Verde
attrezzato come suol dirsi, aperto all’uso facile e immediato di chiunque intenda
avvalersene. Anche a questa iniziativa, che già da tempo l’Assessore allo Sport aveva
intenzione di fare decollare, ci è stato assicurato impegno per una sua risoluzione e già
su “Mondonovese”, grazie all’interessamento del Dott. Pier Maria Ferrando, è stato dato
ampio spazio.
Altra iniziativa del 1981 è stata quella di istituire a Novi Ligure una tradizione. Noi
riteniamo che lo Sport debba anche essere il veicolo per favorire le relazioni sociali, la
coetaneità, se ci è concesso l’uso di questa parola, tra giovani e meno giovani, il rilancio
turistico e commerciale della nostra zona. Attraverso lo Sport riteniamo, in definitiva,
si debba arrivare a creare nuovi interessi e nuove iniziative aventi lo scopo di migliorare
il benessere della nostra zona e conseguentemente di tutti i cittadini. Sulla base di queste
considerazioni è nata la 1° edizione della Stranovi ‘81.
Abbiamo scelto, per questa manifestazione, volutamente il nome più banale e più
esteso e lo sport più semplice e più antico: la corsa. E attraverso la giustificazione della
corsa abbiamo voluto fare correre 626 podisti attraverso le vie del centro storico proprio
per sottolineare il nostro interesse e la nostra affezione a questa città. Vogliamo da
qui ringraziare tutti i commercianti, gli artigiani, gli operatori economici che ci hanno
aiutato con premi e medaglie ed il nostro comune, il quale tramite l’Ass. allo Sport ha
aderito alla manifestazione. Altra iniziativa della “Polisportiva” nell’anno 1981 è stata,
sulla base dello spunto datoci dall’amico Sergio Torazza, l’acquisizione di due Stand
presso la Bottega di S. Caterina. Questi due Stands allestiti a cura della “Polisportiva”
sono stati dati in uso gratuito a tutte le società sportive che ne avessero fatto richiesta.
L’adesione è stata massiccia tanto è vero che ad un certo punto non si sapeva più dove
esporre il materiale.
Vorremmo ringraziare queste Società Sportive che hanno mostrato la loro attività,
perché è grazie a loro che noi della Polisportiva traiamo l’incentivo a proseguire
sui nostri intendimenti che sentiamo condivisi da molti sportivi. Gli stand sono stati
suddivisi in tre comparti. Un comparto ecologico curato dalla Sezione Pesca Sportiva
del D.L.F., un comparto culturale relativo al recupero del teatro R. Marenco. Un comparto
sportivo documentaristico e di attività propagandistica. Col comparto ecologico
i pescatori sportivi hanno voluto, tramite la loro attività agonistica, lanciare un grido di
allarme sulla situazione dell’inquinamento che è presente nei corsi d’acqua della nostra
zona.
La fauna e la flora catalogata per corsi d’acqua in appositi acquari e le prove pra-
78
La Polisportiva Novese
tiche con le cartine di tornasole su campioni d’acqua appositamente prelevati, hanno
creato un reale interesse nell’ambito del nostro stand, nelle scolaresche che ogni mattina
venivano a visitare la fiera. Col comparto culturale si è voluto portare l’attenzione
dei cittadini novesi su un bene di interesse pubblico: il teatro.
Noi della Polisportiva auspichiamo un suo recupero in quanto crediamo che esso
bene si presterebbe a funzioni polivalenti, quali ad esempio, tra le altre specifiche attività,
anche a sedi di dibattito, che per noi, che lo sport lo intendiamo anche come
momento di confronto e discussione, sarebbe di sicuro uso. Col comparto sportivo
documentaristico e di attività propagandistica, abbiamo cercato di porre all’attenzione
dei cittadini novesi tutta la vasta gamma degli sport e delle attività del tempo libero sul
territorio presenti, richiamando là ove possibile l’interesse su quegli sport considerati
minori, non tanto per l’impegno di essi, bensì per il numero degli appassionati. C’è
stata poi la parte spettacolare di alcune esibizioni di Tennis da Tavolo e di Arti Marziali
che hanno richiamato consensi e nuovi interessi.
Per concludere, questa è stata l’attività del 1981 o meglio degli ultimi quattro mesi
del 1981. Il giudizio non spetta a noi dirlo, è la città, sono gli sportivi che devono
dare il loro giudizio. Noi crediamo che non ci sia migliore giudizio, se non quello di
iscriversi a questa polisportiva, non solo per potere sostenere economicamente il peso
di un’organizzazione che si prospetta sempre più onerosa, ma soprattutto per portare
In questa foto la squadra del “cuore” con il suo indimenticabile allenatore Fossati.
79
La Polisportiva Novese
I quaderni de
un contributo reale di idee onde impegnare una sempre più vasta area di cittadini, al
fine di arrivare a stimolare soprattutto nei giovani un nuovo modo di divertirsi, di stare
insieme, di meglio conoscersi.
Il 1982 vedrà la “Polisportiva” impegnata al massimo in quella che in definitiva è la
sua principale prerogativa, e cioè essere l’elemento di stimolo alla vita sportiva cittadina.
A tale scopo verranno favorite tutte quelle iniziative che coinvolgeranno il maggiore
numero di cittadini e la città in prima persona. Si cercherà di sviluppare al massimo
l’attività sportiva svolta a livello amatoriale, e poiché è anche motivo di stimolo allo
sport la discussione dei suoi problemi, verranno promossi dei dibattiti.
Per entrare nel merito di questo programma, vorremmo elencare una serie di iniziative
che per quanto ci sarà possibile, vorremmo portare a compimento. In relazione
a quanto precedentemente esposto, in merito all’uso delle attrezzature e degli
impianti sportivi esistenti, programmeremo una serie di sondaggi prendendo come
referenti privilegiati gli insegnanti di Educazione Fisica, chiedendo loro chiarimenti e
consigli sugli usi più razionali delle Palestre, arrivando alla possibilità di pubblicare un
memorandum su questo problema, onde sottoporlo alle autorità Comunali e Scolastiche
preposte. Nell’ambito del recupero degli impianti sportivi esistenti, al fine di trovare
una giusta collocazione a quelle società sportive, costrette ora a pagare affitti per locali
in definitiva non confacenti agli usi necessari, sarà nostro impegno attraverso articoli e
sollecitazioni porre le richieste del risanamento dei locali sottostanti le Scuole Elementari
G. Pascoli. In questi locali si potrebbero svolgere le attività più svariate dalla corsa,
al sollevamento pesi, dalla ginnastica, alle sale di riunione per le squadre calcistiche, di
Rugby, di Pallavolo per discutere ad esempio schemi di tattiche di gioco ed altre cose.
Evitando alle Società Sportive l’onere di affitti, senz’altro sarebbe un aiuto essenziale
senza incidere coi continui contributi, sul bilancio comunale.
È logico, ci sarà una spesa iniziale, ma nel tempo essa verrà ammortizzata dal risparmio
prima detto. Per quanto concerne l’attività sportiva verrà riproposta la II Edizione
della StraNovi che si svolgerà nella seconda decade di Maggio e una corsa campestre
sul percorso Vocemola-Arquata-Varinella, il cui ricavato andrà interamente a
Don Pesce il quale provvederà a restaurare una bellissima chiesetta del 1200 sita nel
cimitero di Varinella. Sarebbe nostra intenzione organizzare una gara di mini-cross in
bicicletta per bambini e una per adulti nel Parco Castello, e sarebbe senz’altro auspicabile
organizzare un raduno cicloturistico in considerazione delle tradizioni Novesi
in questa specialità Sportiva, a tale scopo richiederemo l’aiuto delle varie associazioni
che qui a Novi sono numerose.
Per quanto riguarda i dibattiti si pensava di promuovere tramite il D.P.L. Pesca
Sportiva una tavola rotonda sui problemi dell’inquinamento dei corsi d’acqua e, per
80
La Polisportiva Novese
meglio coinvolgere la cittadinanza e le istituzioni, istituire delle borse di studio da assegnare
ai temi più meritevoli svolti dai ragazzi delle scuole elementari e medie sul
problema specifico ecologico. Facendoci carico delle preoccupazioni che alcuni cittadini
hanno espresso in merito ad un eccessivo proliferare di società sportive, club ed
associazioni, le quali poi vanno a gravare sul bilancio comunale dei contributi sportivi,
verrà promosso un dibattito inerente, alla funzione primaria della scuola dell’obbligo
come principale referente della formazione sportiva dei giovani attraverso un adeguamento
dei programmi ministeriali, alle nuove esigenze sociali. Altre iniziative le lasciamo
alle singole decisioni ed ai suggerimenti che stasera dovranno venire.
Questa è la relazione dei nostri intenti. Si apre adesso la discussione e si spera vengano
fatte richieste di iniziative sportive da prendersi nella nostra città. Per concludere,
io personalmente vorrei auspicare questo: sarebbe bello vedere una gioventù sportiva
coordinata in una serie di attività programmate, e parallelamente un impegno sociale di
tutte le forze istituzionali proteso a dare alla nostra città una cultura del Tempo Libero
adeguata agli anni Ottanta. Grazie.
Gian Battista Cassulo
Il pannello decorativo della StraBorbera, creato da un appassionato artista quale era
Emilio Spallasso ed allestito dalla Pro Loco di Cabella.
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
DEDICATO AGLI AMICI
CHE NON CI SONO PIÙ
In questa raccolta non poteva
mancare un omaggio e un ricordo
di due nostri grandi amici
che sono stati anche gli sponsor
di numerose manifestazioni della
Polisportiva novese e precisamente,
nella foto qui a lato, Alessandro
Regalzi (a destra), titolare della
Centrale Mobili di Serravalle Scrivia
che ha fornito la divisa sociale
alla Polisportiva, e Lino Persano,
titolare della Lavanderia Iris di
Novi Ligure, che ha contribuito
ai numerosi “montepremi” per le
varie gare. A loro un grazie da
parte di tutti noi.
Non poteva mancare un ricordo
a Lorenzo Guglielmini
(a destra nella foto a lato mentre
consegna un riconoscimento a
Costanzo Cuccuru), veterano
dello sport che con i suoi preziosi
consigli ha aiutato la Polisportiva
a crescere e a radicarsi a Novi
Ligure.
82
La Polisportiva Novese
E in ultimo non poteva mancare un ringraziamento alla C.R.I. Sottocomitato di
Novi Ligure, per essere stata sempre presente al fianco della Polisportiva novese!!!
Grazie
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La Polisportiva Novese
I quaderni de
CONCLUSIONI
NELLA SCUOLA LA MIGLIORE
PALESTRA PER LO SPORT
Istruzione e Sport di pari passo per far crescere bene i giovani
Per concludere questa breve rassegna su ciò che è stata la Polisportiva Novese (A.P.N.), riporto
il testo di un mio intervento d’apertura ad una conferenza stampa del 1983 dove, richiamando il
dibattito svolto due anni prima all’Albergo Viaggiatori (vedere pag. 9), riassumevo lo spirito di
questa associazione che era quello di unire il mondo della scuola al mondo dello sport per far stare
insieme la gente. Ovvero lo sport non come fi ne, ma come mezzo.
Gian Battista Cassulo
Questa conferenza stampa è stata convocata non solo per presentare al pubblico, ai
giornalisti e alle Autorità presenti il nostro prossimo programma di iniziative per l’anno
1983, ma anche per riprendere quel dialogo che aprimmo con gli sportivi novesi,
i tecnici e gli organizzatori in occasione della prima assemblea delle Società Sportive
del novese, che patrocinammo lo scorso anno presso l’Albergo Viaggiatori di Novi
Ligure. Mi ricordo che in quell’occasione molti furono gli interventi e la passione della
discussione allora non rimase una accademica prova di abilità oratoria, bensì fu un
valido mezzo di costruttivo confronto fra le varie esigenze dei singoli Presidenti delle
Società Sportive.
I problemi di allora erano legati soprattutto alla necessità di reperire i fondi, le
palestre e una adeguata possibilità di allenamento. Per questo noi, in quell’occasione,
come indispensabile priorità, al fine di coadiuvare e snellire il lavoro dell’Assessorato
allo Sport, proponemmo la costituzione di una Consulta sportiva, con compito principale
di coordinare l’uso degli impianti sportivi, nonché avanzare proposte di carattere
innovativo nella gestione dello Sport.
Devo dire peraltro che l’Assessore allo Sport, Giorgio Cantarutti, ha ben recepito
84
La Polisportiva Novese
questo nostro suggerimento, predisponendo a tempi stretti, la costituzione di tale organo
consultivo, che, peraltro, era già da tempo nelle sue intenzioni costituire. Sempre in
occasione di quella Assemblea, proponemmo alle Società sportive, per venire incontro
ai loro problemi gestionali, non più una erogazione “una tantum” di contributi da parte
del Comune, bensì la concessione in uso gratuito di locali comunali provvisti delle
necessarie strutture igieniche, di riscaldamento e luce, onde permettere ai giovani e agli
sportivi in genere, la pratica ginnica in un sano ed adeguato ambiente.
In questo modo la nostra proposta andava nel senso di eliminare dal bilancio comunale
uno stillicidio di piccoli importi che senz’altro non risolvono i problemi di sopravvivenza
delle Società sportive, ma per contro si dava un concreto aiuto soprattutto
in dirazione della salute fisica degli sportivi. Ebbene anche questa proposta è stata
accettata e fatta propria dal Presidente della Consulta Sportiva, il Rag. Russoni, il quale
ha individuato presso la scuola di via Casteldragone una idonea ubicazione per le società
sportive di arti marziali. Parlavo poc’anzi di salute e sport, vorrei soffermarmi un
attimo su questo tema. Per noi dell’A.P.N. questo è un punto fermo su come intendere
la pratica sportiva, la quale deve avere come principale scopo la buona conservazione
dalla salute dell’individuo. Recentemente a Castelletto d’Orba si è svolto un interessante
convegno su tale questione patrocinato dall’Assessorato provinciale allo Sport.
In un serrato dibattito si sono confrontate una serie interessantissime di opinioni e il
dato più qualificante è stato, a mio giudizio, la precisa presa di posizione sull’urgenza
di valorizzare l’insegnamento dell’Educazione Fisica nell’ambito delle scuole a partire
85
La Polisportiva Novese
I quaderni de
dalle Elementari.
È di ieri la notizia che un gruppo di maestre statali novesi sta seguendo un corso
patrocinato dal Provveditorato agli Studi, onde conseguire l’abilitazione all’insegnamento
dell’Educazione Fisica ai giovani. Questo ci riempie di soddisfazione e auguriamo
a queste maestre un proficuo lavoro e nel contempo vorrei chiedere al nostro
Assessore all’Istruzione se non ritenga opportuno fare conseguire questa abilitazione
anche alle maestre comunali, le quali nell’ambito di una scuola integrata, o a tempo
pieno, meglio troverebbero quell’impegno specialistico che loro stesse richiedono.
L’importanza della ginnastica e dello sport non è una scoperta dell’oggi e non è
tanto meno un dono della società del benessere. È un fatto sociale da sempre all’attenzione
dei sociologi e pensatori. Già Carlo Marx infatti affermava che l’Educazione
Fisica, accanto all’istruzione e al lavoro manuale rappresenta il cardine essenziale
per la formazione dell’uomo, ma ancor prima di lui Platone constatava i favorevoli
effetti dell’attività ginnica oltre che sul corpo anche sulla psiche dei praticanti. Sulla
base di queste considerazioni, noi dell’A.P.N. pertanto vorremmo fare nostra l’iniziativa
dell’Assessore Rita Camera e proseguire sulla via da lei indicata, ponendoci come
obiettivo del prossimo anno quello di sensibilizzare le Autorità preposte, il Presidente
dell’U.L.S. 73, a costituire presso il nostro ospedale una sezione staccata di Medicina
dello Sport.
Se io penso che in una recente inchiesta svolta a Roma a cura del CONI su oltre
400 mila alunni delle scuole dell’obbligo, l’82% è risultato portatore di alterazioni posturali,
quali dorso curvo, valgismo dei piedi e delle ginocchia e scoliosi, mi sembra sia
doveroso per tempo intervenire sulla salute dei cittadini del domani.
È un’opera di prevenzione questa, in piena regola quindi col principio ispiratore
della Riforma sanitaria la quale, unitamente alla ricerca, si basa appunto sulla prevenzione.
Su queste considerazioni si baserà l’impegno-obiettivo nostro per il 1983, delle
manifestazioni sportive che andremo ad organizzare. Personalmente spero di ritrovare
in Novi quella collaborazione della quale già ho avuto prova nella passata stagione e
pertanto anticipatamente ringrazio il Sindaco che ne è il rappresentante politico per
l’aiuto che senz’altro vorrà darci per la prossima stagione sportiva.
Gian Battista Cassulo
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L’INDICE
Un vittorioso “arrivo”............................................................................................pag. 9
Novi Ligure ..............................................................................................................pag. 10
12 novembre 1981: nasce la Polisportiva ...........................................................pag. 11
L’inaugurazione .......................................................................................................pag. 15
... e la presentazione del programma sportivo ....................................................pag. 16
Più che spettatori, protagonisti delle Istituzioni .................................................pag. 17
L’attività della Polisportiva Novese ......................................................................pag. 20
La prima assemblea delle Società Sportive ..........................................................pag. 22
Una proposta per alcune iniziative comuni .........................................................pag. 27
Lo stand alla “Bottega di Santa Caterina” ...........................................................pag. 34
Il saluto delle Autorità ............................................................................................pag. 35
Il “questionario”......................................................................................................pag. 36
La StraBorbera .........................................................................................................pag. 38
L’ordine di servizio .................................................................................................pag. 41
Alcuni “flash”sulla marcia ......................................................................................pag. 43
Di corsa dal Borbera al Don .................................................................................pag. 45
La StraNovi ..............................................................................................................pag. 47
L’edizione “storica” della StraNovi ......................................................................pag. 49
La Stranovi del 1989 ...............................................................................................pag. 51
L’ordine di servizio della Stranovi del 1989 ........................................................pag. 53
Il percorso della Stranovi .......................................................................................pag. 55
La StraLucciolata novese ........................................................................................pag. 56
Il Buon Natale da... Capriata a Gavi .....................................................................pag. 59
Il concertino di fine anno scolastico ....................................................................pag. 61
Una giornata con il cavallo. Il Palio della Torre ..................................................pag. 63
La StraCaccia al Tesorone ......................................................................................pag. 64
“Le mille biciclette” a Novi ...................................................................................pag. 66
Dentro la Polisportiva ............................................................................................pag. 69
Pittura e Sport ..........................................................................................................pag. 73
Lo “spirito” della Polisportiva ...............................................................................pag. 75
Il “programma di intenti” della A.P.N. ................................................................pag. 77
Dedicato agli amici che non ci sono più ..............................................................pag. 82
Nella scuola la migliore palestra per lo sport ......................................................pag. 84
La presentazione della StraNovi con il nuovo logo creato dallo Studio Fioravanti, quando la manifestazione a partire
dal 1986 venne presa in carico dall’Atletica Novese con il suo presidente, Stefano Berrino.
SOCI FONDATORI
Fernando Capriata, Gloria Berrone, Gabriella Picollo, Claudia Castello, Umberto
Cecchetto, Pietro Sonzogno, Renato Milano, Cassulo Pierino, Sergio Bottazzi,
Gianfranco Turi, Andrea Scotto (Bob), Fiorella Castello, Pietro Asborno, Gianni
Merlano, Giancarlo Scrivanti, Silvio Pagano, Roberto Peila, Don Giuseppe Maggi,
Giovanni Camera, Gian Luigi Gualco, Bruno Repetto, Cassulo Gian Battista, Ugo
Zanchetta, Ermanno Scassa, Franco Montobbio.
L’ORGANIGRAMMA DELL’ASSOCIAZIONE:
Gian Battista Cassulo (Presidente)
Membri del Consiglio Direttivo:
Giancarlo Scrivanti (vice presidente),
Pietro Sonzogno (segretario),
Roberto Peila (consigliere),
Renato Milano (tesoriere)
Revisori dei Conti:
Gianni Merlano (presidente),
Fernando Capriata, Gian Luigi Gualco.
Collegio dei Probi Viri:
Giovanni Camera (Presidente),
Silvio Pagano, Pierino Cassulo
Quota d’iscrizione 10 mila lire
L’associazione è stata chiusa il 3 novembre 2005
dopo 24 anni di attività
Atto notarile rogato dal Dot. Proc. Gianluigi Bailo il 12 novembre 1981
nel Salone conferenze del Dopo Lavoro Ferroviario (D.L.F.)
sito in Piazza della Repubbluca, n.° 16 in Novi Ligure (Al)
CONCLUSIONI
3500... Rum exceribusae omnihilibus susa discit eaquistorrum iligenim earum,
sitatium iderum repedit aciures totatur aut as molestem. Et que dolorem poribusda
debitiore non ex erum hitatem poreper epudand igendel itatur, quibusamus sume voluptaeperi
tem fugit denitat.
Re ius etusciam, sam, officim quatectat.
Ucit premporiam, ne vent autendist, offictatur senitatia que quas autem quo optam
is elit fugia culla que liquam descien iminum de optas dolest res pa plandioribus volor
re, seque num volut aut aria venturis auteces nia inctest, que core modiatem et odis
volum accus natum di con non pla siti culparum aceperciet optaectiust lantur molumet
eaquibust essin enit ut ute quae sandele nihitat magnam, estius nos ea nis es dolor
rehenis iur, sa sequiasimus aut lici cor aut prat autectam ut hilibus aessum ea nonsequi
dernatquos dolupta sum quossim enditatus cone vendige nduciumqui dem nis aut
fugiaes sumquia intem dolori dolorunt re, as aut aut eaquis aliandi psuntisquunt reped
et, consequam sit isinimos di dolles corro debis sin resequam inctenda con est, ut
maximodi omniminis a nis et quaest alignite vitibusae ent atis adi doloribus repudaest
rerspernatio quas erro invelisinum rempe odi qui atemolu ptatemque seris por ratias il
magnite nonsequ asimoluptat undi dolupientior sapiet aspe nobitia que ommoluptatur
maximi, sitatuscil id eumqui aped mo tempelligeni beatur rem fugia dem comnihicim
nias quunt, aceptium fuga. Nem. Ut la nosae non et aut ut evello earum volene nosaeprovit
quam rerum re volorro occuptur sum volo dolupta volestionse la conse cus,
voluptur? Iberiorem ipsande lessus delibus.
Et aut dolorrum as everum siti vellab idignis et doluptatias eos volorerum que poresequi
conet quam, et, totaqui ducimpo repereh eniendandi to venem. Quis eiunt aut
officita natiistis etum remquia velentem quod magnam voluptis et moluptatur, sunt, si
doluptat.
Non rerro officil magnam fugitem rerupta tquodi aute lam ullam, samus eum reperum
et ab idemporumque por accab ilias ellesti atessum faciene volo od quodipisquam
id que et dolupta tiatemq uiberum lit omnihit, voluptas volorro estis re pratum
antur sum sam nobis quis suntis et volupta epudand igendem est fuga. Nam quo ma
sequibus maxim asit que sincit, odit re vid estiant ipsanti onsectorro bernatia et et recest
fugiaes sinumque aut dolupture ipsam quatis magnati orecabo. Viti reped qui sust
dolorem esectate doluptatem si imagnis si consequunt rem. Et ma quodignit officii
squiatus aci ut re pro molorenis doluptatiis et occuptatur? El maxim ipictate re ne nia
velluptius molutate ommos dolore nossit latio vellaboris qui aspiendi remolume volo
coreseq uibus, nonsequas dolorpo riatem a volorerum inctiorrovid undero eos unt
harum abora quodi te pro tem et eatus volupti omnis debita sim elit quameturit audam
ute volupta pe maionecullab in re et faccus inus ario tem auditiatque sedianim quiandani
de porro modis autatur aut volut ad unt, eaqui bea que quam, quateni musdandi nes
accus ium veriberios earunt raepudi onetum aut etus, simped qui ut escipsum etur ma
quiaepe llaboratem rem re denistestis nis maionsequid ut prercii ssenihi llenit recabo.
Ut alitati si diciam voluptiis magnien dandit que es quam volut quistrum sequo cum
harias acessim inctur restiusam ventinti aspera nim ius dicidempe quo blabore periberum
recaepe digniet officaerio. Nem alitatinciet doloriatem quas nos qui aut ommolor
empore quam qui qui susapel molent.
Ipici aceperiat magnis ad utemo excernate cusdae ea volupta tquaepta ea prae nimagnatust
inciis repero tenihil earchictium res alit eos sundaeped quodign ihicat qui as
aborrov idemperat as as verro etustionse lantotaque quam ut et atur?
Il invel magnia dolorro bereium qui cus, ut voloribus, sinciam, omnimi, que non
est, offictem que recabor modiosam ut as molupta tectatqui dolore verumqui rere dese
cus modion nobis utat quat