L’umanità prima della macchina
Principi guida per l’Intelligenza artificiale con responsabilità sociale
Principi guida per l’Intelligenza artificiale con responsabilità sociale
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Questo è syndicom!<br />
syndicom è la forza sindacale che fa la differenza nel ramo ICT.<br />
Il sindacato s’impegna anche a favore di un’economia che sia al<br />
servizio dei bisogni degli esseri umani. Negozia contratti collettivi<br />
di lavoro, lavora a stretto contatto con i rappresentanti del<br />
personale e influisce sulla legislazione al fine di ottenere migliori<br />
condizioni di lavoro e una maggiore tutela per i propri iscritti.<br />
Grazie alla tua affiliazione inoltre approfitti delle<br />
seguenti prestazioni:<br />
– Protezione giuridica professionale: informazione e consulenza<br />
gratuita in questioni riguardanti le condizioni di lavoro, i rapporti<br />
di lavoro, le assicurazioni sociali, i contratti collettivi di lavoro,<br />
il diritto contrattuale, la partecipazione e l’uguaglianza.<br />
– Formazione e perfezionamento: partecipazione gratuita a corsi<br />
nell’ambito dell’aggiornamento sindacale e professionale presso<br />
«Movendo». Sostegno finanziario di formazioni e perfezionamenti<br />
professionali.<br />
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syndicom – il sindacato <strong>della</strong><br />
tua divisione: aderisci ora!<br />
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<strong>L’umanità</strong> <strong>prima</strong><br />
<strong>della</strong> <strong>macchina</strong><br />
Principi guida per l’Intelligenza<br />
artificiale con responsabilità sociale
<strong>L’umanità</strong> <strong>prima</strong><br />
<strong>della</strong> <strong>macchina</strong><br />
Principi guida per l’Intelligenza<br />
artificiale con responsabilità sociale<br />
Significato economico, sfida<br />
sociale, responsabilità umana
« Niente nella vita va temuto,<br />
dev’essere solamente compreso »<br />
Maria Salomea Sk odowska Curie (Marie Curie)<br />
Fisica, chimica, premio Nobel<br />
1867–1934
Indice<br />
6<br />
12<br />
22<br />
38<br />
68<br />
70<br />
PREMESSA<br />
SFIDE<br />
Opportunità e rischi dell’Intelligenza artificiale<br />
RISOLUZIONE<br />
I nove principi guida di syndicom in materia<br />
di Intelligenza artificiale<br />
DIZIONARIO IA<br />
Tutto quello che c’è da sapere dalla A alla Z<br />
CONCLUSIONI E PROSPETTIVE<br />
INDICE DELLE FONTI
6 7<br />
Premessa<br />
Uomo o <strong>macchina</strong>?<br />
La Svizzera si trova in fase di<br />
transizione digitale. In <strong>prima</strong><br />
linea: syndicom e i suoi membri.<br />
Il futuro digitale di economia e società è un tema chiave di<br />
syndicom:<br />
– Nel settore ICT alla fine del 2016 è stato adottato un manifesto<br />
« Per una Svizzera digitale con responsabilità sociale ».<br />
– All’assemblea dei delegati del 2016 syndicom ha approvato<br />
13 tesi in materia di digitalizzazione. Da cui è nato l’opuscolo<br />
« Come vogliamo plasmare il lavoro 4.0 » e infine il documento<br />
del Congresso 2017.<br />
– Sempre nel 2017 syndicom ha potuto presentare i risultati<br />
dello studio nazionale sul crowdwork in Svizzera.<br />
– Ora questo opuscolo è il successivo documento di base in<br />
materia di futuro digitale, incentrato sull’Intelligenza artificiale<br />
(IA). Il 1° novembre 2019 alla Conferenza nazionale sul<br />
tema « Intelligenza artificiale ed etica » i membri syndicom<br />
del settore ICT hanno approvato una nuova risoluzione i cui<br />
principi guida sono il fulcro del presente opuscolo.<br />
Perché l’IA? Sull’IA si sa ancora relativamente poco, ma allo<br />
stesso tempo sta diventando sempre più importante nel nostro<br />
quotidiano e nel nostro mondo del lavoro. L’IA è il principale<br />
motore dell’onnipresente digitalizzazione e può comportare<br />
<strong>prima</strong> o poi cambiamenti rivoluzionari nell’economia e nella<br />
società, anche nei rami ICT <strong>della</strong> Svizzera. Già oggi il potenziale<br />
è enorme:<br />
– Aziende come Swisscom nonché aziende IT possono sviluppare<br />
applicazioni di IA e renderle accessibili nel cloud per le PMI<br />
a cui mancano i mezzi per sviluppare in proprio applicazioni<br />
di IA.<br />
– Grazie all’Augmented Reality (AR) nonché a componenti di<br />
autodiagnostica e autorigenerazione, per le aziende del<br />
settore dell’infrastruttura di rete cambia radicalmente il modo<br />
di installare e mantenere le reti.<br />
– Nei contact center e nei call center vengono impiegati<br />
chatbots che rispondono a domande sempre più complesse<br />
da parte <strong>della</strong> clientela.<br />
In quest’ottica si pongono importanti domande per le persone<br />
in Svizzera:<br />
– Quali conseguenze comporta lo sviluppo tecnologico per la<br />
politica, la legislazione e la società?<br />
– Cosa significa sviluppo tecnologico in particolare per il<br />
servizio pubblico?<br />
– Come difendiamo i principi etici se le decisioni vengono prese<br />
sempre più da algoritmi?<br />
– Come ci opponiamo ai tentativi di sopprimere fasce di popolazione<br />
servendosi di analisi e algoritmi informatizzati?<br />
– Come ci accertiamo che i lavoratori di oggi possano gestire la<br />
tecnologia di domani?
8 9<br />
– Come organizziamo il lavoro in un mondo digitale affinché<br />
sia un elemento di valore che consenta di condurre una vita<br />
dignitosa?<br />
– Oppure più in generale: come facciamo sì che la <strong>macchina</strong> sia<br />
a disposizione dell’umanità – e non viceversa?<br />
Si tratta di domande che deve accettare anche la politica<br />
svizzera e che si pongono in particolare nel partenariato sociale.<br />
Il settore ICT di syndicom assume il ruolo di pioniere. Già nelle<br />
ultime negoziazioni sul CCL siamo riusciti a sviluppare importanti<br />
condizioni quadro in materia di digitalizzazione, ad esempio<br />
un diritto alla non reperibilità in considerazione dello sconfinamento<br />
del lavoro, il diritto alla formazione e alla formazione<br />
continua, una protezione estesa <strong>della</strong> privacy sul posto di lavoro<br />
e dei dati dei collaboratori nonché un codice di condotta per<br />
una piattaforma di crowdwork.<br />
Ma questo è solo l’inizio. All’orizzonte si profilano molte nuove<br />
questioni etiche a cui ci dobbiamo dedicare insieme ai nostri<br />
partner sociali. Ad esempio nelle imminenti negoziazioni dei<br />
contratti collettivi di lavoro. Questioni a cui syndicom e i suoi<br />
membri sono ben preparati anche grazie a questo opuscolo.<br />
Giorgio Pardini,<br />
Responsabile del settore ICT del sindacato syndicom
L’Intelligenza artificiale …<br />
… indica applicazioni informatiche che hanno<br />
l’obiettivo di riprodurre un comportamento<br />
intelligente simile a quello umano. A tal fine<br />
sono necessarie, in parti diverse, determinate<br />
competenze chiave: percezione, comprensione,<br />
azione e apprendimento. Queste quattro<br />
competenze chiave rappresentano la massima<br />
semplificazione di un modello di moderna IA:<br />
percezione – comprensione – azione estendono<br />
il principio di base di tutti i sistemi informatici:<br />
input – elaborazione – output. Ciò che è<br />
nuovo è l’apprendimento e la comprensione. Gli<br />
attuali « veri » sistemi di IA hanno in comune<br />
che nella componente di elaborazione vengono<br />
anche addestrati in modo tale da poter apprendere<br />
e conseguire migliori risultati rispetto<br />
ai processi tradizionali che si basano su codici<br />
rigidi, chiaramente definiti e programmati.
12 13<br />
Opportunità e rischi<br />
Il futuro dell’Intelligenza<br />
è artificiale<br />
Cosa c’è in gioco per le lavoratrici<br />
e i lavoratori.<br />
Il futuro è a misura d’umanità<br />
L’impiego dell’IA cela molte<br />
opportunità, come dimostrano<br />
i seguenti esempi.<br />
Serve un dibattito pubblico che informi sulle opportunità e sui<br />
rischi dell’IA. Tra cui la questione su come la società possa<br />
affrontare al meglio una riduzione dell’occupazione in singoli<br />
gruppi professionali di fronte alla contemporanea comparsa<br />
di figure professionali completamente nuove.<br />
Ecologia: senza l’IA non è possibile affrontare la crisi climatica.<br />
Le tecnologie digitali possono contribuire notevolmente a<br />
portare avanti la tutela dell’ambiente, delle risorse e del clima<br />
mantenendo la biodiversità nonché rendendo più pulita l’aria, il<br />
suolo e l’acqua. Nelle « smart city », ad esempio, l’IA assume<br />
il ruolo di offrire un’elevata qualità <strong>della</strong> vita con il minimo<br />
consumo di risorse grazie al collegamento di dati relativi alla<br />
popolazione. Le svariate opportunità delle innovazioni basate<br />
sull’IA sono allo stesso tempo associate alla responsabilità<br />
di monitorare eventuali rischi come ad esempio il crescente<br />
consumo di energia, gli effetti rebound (quando il potenziale di<br />
risparmio degli aumenti dell’efficienza non può essere realizzato<br />
o può esserlo solo in parte) oppure la sicurezza delle risorse.<br />
Salute: l’IA supporta i medici e i radiologi nella diagnosi del<br />
cancro nonché nella diagnosi di malattie rare. Un confronto tra<br />
uomo e <strong>macchina</strong> dimostra che l’algoritmo effettua la diagnosi<br />
giusta al 90%, invece i radiologi solo nella metà di tutti i casi.<br />
Grazie all’IA i non vedenti possono riconoscere le emozioni di<br />
chi gli sta attorno e percepire quanto avviene nel loro ambiente<br />
circostante. I sordi hanno la possibilità di ampliare notevolmente<br />
il loro spazio d’azione – ciò è reso possibile dall’integrazione<br />
di servizi di traduzione con un avatar in lingua dei segni. Gli
14 15<br />
scienziati sviluppano il cockpit chirurgico, un sistema completo<br />
di assistenza che monitora tutti i processi operativi e supporta<br />
i chirurghi dall’analisi delle informazioni all’esecuzione <strong>della</strong><br />
terapia dopo aver deciso il tipo di terapia da adottare.<br />
Sicurezza IT: i reparti IT delle aziende sono tra i principali<br />
utilizzatori al mondo di IA. Con l’IA monitorano la sicurezza dei<br />
sistemi IT, rilevano e impediscono potenziali attacchi da parte<br />
di hacker.<br />
Le soluzioni di IA analizzano automaticamente 24 ore su 24 e in<br />
tempo reale modelli comportamentali e nel contempo apprendono.<br />
Se si rivelano procedure sospette e possibili minacce, gli<br />
amministratori IT ricevono degli avvisi di allarme e possono<br />
avviare delle contromisure. I fornitori di servizi di sicurezza<br />
avanzati utilizzano il « deep learning » per scongiurare malware<br />
e attacchi cibernetici finora sconosciuti. Supportano amministrazioni<br />
statali, aziende del settore sanitario e fornitori di<br />
servizi finanziari che richiedono requisiti severi alla sicurezza IT<br />
dei loro sistemi. L’uomo si concentra sulla gestione <strong>della</strong> qualità<br />
dei dati e sul trattamento dei falsi allarmi.<br />
Mercato del lavoro: in settori in cui la manodopera è molto<br />
scarsa, la crescita è data dalla robotica. In molti settori <strong>della</strong><br />
vita, come ad esempio l’accudimento degli anziani e l’assistenza<br />
agli ammalati, non ci sono sufficienti dipendenti per coprire<br />
il fabbisogno in costante crescita. Ed è qui che i robot devono<br />
colmare questa lacuna al fine di sostenere il fabbisogno di<br />
assistenza nell’esecuzione di operazioni di routine. La società<br />
che invecchia incrementerà ulteriormente il fabbisogno di<br />
robotica negli anni a venire.<br />
Reclutamento: i chatbots semplificano il reclutamento del<br />
personale. Servono a rispondere a domande di potenziali<br />
dipendenti che sorgono in occasione di posti vacanti. L’utilità<br />
di tali soluzioni è evidente: i responsabili del personale possono<br />
concentrarsi sui candidati particolarmente interessati.
16 17<br />
Perdita del controllo<br />
L’impiego di IA comporta anche<br />
rischi come dimostrano i cinque<br />
esempi seguenti.<br />
Democrazia: tutto ciò che può essere eseguito tramite routine<br />
decisionali chiaramente definite sarà realizzabile <strong>prima</strong> o poi<br />
con l’aiuto di grandi pool di dati e algoritmi. Ma si tratta poi di<br />
decisioni? Non si tratta piuttosto di routine intelligenti? Questa<br />
non è solo una questione concettuale. Questa questione è<br />
importante, poiché ci fa capire cosa pensiamo delle decisioni<br />
prese dall’uomo e in che misura diamo importanza all’uomo<br />
come decisore e sovrano. La più grande sfida nella società<br />
democratica consiste nel fatto che con l’ampio impiego di big<br />
data e IA si ridefiniscono i processi e le routine decisionali<br />
sociali – comprese le informazioni e le comunicazioni preparatorie,<br />
d’accompagnamento o commentate.<br />
« Fake news »: ultimamente il tema delle « fake news » è stato<br />
discusso intensamente anche a livello delle nuove leggi contro<br />
la loro diffusione. La preoccupazione che si diffondano, soprattutto<br />
attraverso i social media, notizie prive di fondamento<br />
che vanno a influenzare i processi democratici come le elezioni<br />
e i referendum, è emersa in particolare nella valutazione a<br />
posteriori delle elezioni presidenziali degli USA del 2016.<br />
Dopo un’attenta osservazione, un preoccupante articolo su<br />
Cambridge Analytica che avrebbe esercitato una grande influenza<br />
a favore di Trump attraverso analisi granulari di gruppi target<br />
su Facebook, si è rivelato particolarmente gonfiato.<br />
Censura e sorveglianza: un effetto chiaramente negativo sulla<br />
libertà di informazione e di opinione è dato dal progresso<br />
tecnico a seguito di misure di censura e di sorveglianza che<br />
includono dati biometrici (ad es. sistemi di riconoscimento del<br />
volto). La possibilità di penetrare in molti sistemi tramite<br />
backdoor ed exploit, sono usate non solo dai servizi segreti, ma<br />
anche da istituti di repressione e di censura di paesi autoritari e<br />
infine anche dai criminali.<br />
Mercato del lavoro: big data e IA faranno sì che numerose<br />
attività non vengano più richieste dal mercato del lavoro.<br />
Questo è certo. Quali e in che misura, con che velocità e dove?<br />
Qui esistono svariate previsioni in merito, tanto da non rendere<br />
possibile un dettagliato masterplan IA di politica del mercato<br />
del lavoro. Alcune tendenze sono tuttavia prevedibili: saranno<br />
sicuramente coinvolti anche quei gruppi di professioni in cui<br />
finora molti lavoratori dotati di know-how si credevano al<br />
sicuro. Proprio questi gruppi di professioni – dalla gestione delle<br />
pratiche alla revisione contabile – sono attualmente al centro<br />
dell’attenzione. L’IA è particolarmente efficiente ogniqualvolta<br />
si tratta di svolgere operazioni di routine, di imparare gradualmente<br />
e di apprendere attività più complesse. I posti di lavoro<br />
con mansioni di questo tipo sono in pericolo – soprattutto nelle<br />
fasce salariali inferiori dove vengono eseguite operazioni<br />
altamente ripetitive. Ma non vengono risparmiati neppure i posti<br />
di lavoro d’ufficio dove le attività possono essere eseguite in<br />
modo rapido ed economico dall’IA. In <strong>prima</strong> linea sono a rischio<br />
i posti di lavoro che per motivi di costi sono già stati delocaliz-
18 19<br />
zati offshore. Vi rientrano ad esempio migliaia di impiegati<br />
addetti alla compliance presso grandi gruppi bancari poiché<br />
utilizzano sempre più l’IA per affrontare i cambiamenti nel<br />
contesto regolamentare.<br />
Responsabilità: l’IA può essere una tentazione di sviluppare<br />
la mancanza di volontà umana in responsabilità trasferendola<br />
all’IA.<br />
In breve:<br />
Servono norme vincolanti<br />
syndicom riconosce il potenziale dell’Intelligenza artificiale per il<br />
progresso sociale, se questa viene impiegata a favore dell’umanità.<br />
syndicom partecipa attivamente al dibattito sociale affinché il<br />
benessere delle persone venga al primo posto quando vengono<br />
concepiti, sviluppati, introdotti e impiegati sistemi di IA.<br />
L’interazione tra persone e sistema IA cela l’opportunità di<br />
ripensare e riorganizzare il rapporto degli aspetti <strong>della</strong> vita tra<br />
di loro, in particolare in relazione a un’importante riduzione<br />
dell’orario di lavoro senza perdite di reddito. La tecnologia non<br />
è mai neutrale, ma viene prodotta in un determinato contesto<br />
economico, sociale, culturale e politico. Per poter sfruttare<br />
le opportunità e allo stesso tempo ridurre al minimo i rischi in<br />
relazione all’IA, syndicom intende regolamentare lo sviluppo e<br />
l’impiego dell’IA. I seguenti principi guida derivanti dalla<br />
risoluzione in materia di IA sono l’inizio.
22 23<br />
Risoluzione<br />
1. Autonomia e controllo<br />
9 principi guida relativi all’IA per<br />
un futuro a misura d’umanità<br />
Come poter sfruttare le opportunità<br />
e scongiurare i rischi.<br />
Risoluzione<br />
I sistemi di Intelligenza artificiale sono al servizio delle<br />
persone e <strong>della</strong> loro autonomia, <strong>della</strong> società nonché del<br />
pianeta, per cui le persone mantengono in qualsiasi<br />
momento il controllo sulla <strong>macchina</strong>. I sistemi di IA non<br />
hanno pertanto una personalità giuridica propria – l’uomo<br />
continuerà a esserne responsabile. Viene rispettata la<br />
dignità umana.<br />
Motivazione<br />
La relazione uomo-sistema sta mutando: avviene un cambio di<br />
paradigma verso il modello <strong>della</strong> partnership. Lo scopo dei sistemi<br />
intelligenti è quello di sgravarci. Sono in grado di assumere<br />
questa funzione di sgravio poiché percepiscono il loro ambiente,<br />
dispongono di una memoria e agiscono in modo autonomo. L’uomo<br />
non domina pertanto più il sistema bensì interagisce con<br />
esso. Al fine di evitare effetti paternalistici a seguito di decisioni<br />
automatizzate che limitano la libertà di azione dell’uomo,<br />
serve un costante controllo del sistema e possibilità di intervenire<br />
nello stesso. Gli utilizzatori deve poter comprendere come<br />
vengono sviluppati e allenati i sistemi intelligenti.<br />
I processi decisionali di particolare responsabilità – ad es. nella<br />
guida autonoma di veicoli oppure nella diagnostica sanitaria –<br />
dovrebbero essere strutturati in modo tale che l’ultima<br />
competenza decisionale spetti agli attori responsabili, fino a<br />
quando la qualità di controllo dell’IA non avrà raggiunto un<br />
livello accettato da tutti i partecipanti. In questo modo nei<br />
processi di approvazione di veicoli a guida autonoma, l’autonomia<br />
viene estesa solo a piccoli passi.
24 25<br />
2. Diritti fondamentali e diritti umani<br />
Risoluzione<br />
Nei sistemi di IA avviene un’adeguata verifica. I diritti<br />
umani e i diritti in materia di libertà nonché i principi<br />
dello Stato di diritto e democratici vengono tutelati,<br />
rispettati e accompagnati da meccanismi correttivi. I<br />
sistemi di IA sono conformi alle regole definite dalle<br />
persone nonché al diritto e alle leggi. Nei sistemi di IA e<br />
nei loro risultati, distorsioni e pregiudizi nonché discriminazioni<br />
vengono ridotte al minimo. Parità, non-discriminazione<br />
e solidarietà sono il filo conduttore dell’azione. Nello<br />
sviluppo di sistemi di IA viene rispettata e promossa la<br />
diversità degli sviluppatori.<br />
Motivazione<br />
Crediamo a un approccio nei confronti dell’etica di IA basato sui<br />
diritti fondamentali ancorati nella legislazione internazionale<br />
in materia di diritti umani. Il rispetto dei diritti fondamentali in<br />
un quadro di democrazia e di stato di diritto forma la base<br />
più promettente per la determinazione di principi e valori etici<br />
astratti che possono essere concretizzati nell’ambito dell’IA.<br />
A tutte le persone deve essere concessa la stessa considerazione<br />
per il loro valore morale e la loro dignità. Questa rivendicazione<br />
va oltre la non discriminazione che tollera le differenze tra<br />
situazioni simili sulla base di giustificazioni oggettive. In un<br />
contesto connesso all’IA parità significa che il sistema non può<br />
fornire risultati distorti in modo scorretto (ad es. i dati utilizzati<br />
per l’allineamento dei sistemi di IA dovrebbero essere più<br />
inclusivi possibile e rappresentare diverse fasce di popolazione).<br />
Questo richiede inoltre adeguato rispetto per persone e gruppi<br />
eventualmente a rischio, ad es. lavoratori, donne, persone<br />
con disabilità, minoranze etniche, bambini, consumatori o altri<br />
gruppi a rischio di esclusione. Proprio per questo la diversità<br />
degli sviluppatori è così importante.<br />
Un particolare modo di creare legittimità sono i processi politici,<br />
ovvero il modo di comunicare <strong>prima</strong>, durante e dopo decisioni<br />
vincolanti a livello collettivo. La possibilità di informarsi e il<br />
diritto alla formazione <strong>della</strong> propria opinione giocano un grande<br />
ruolo per la nostra comprensione dei processi democratici.<br />
Questo tema viene toccato dalla digitalizzazione e recentemente<br />
dal coinvolgimento dell’IA in applicazioni di massa. Gli assistenti<br />
digitali decidono quali informazioni farci vedere, ci supportano<br />
nella formulazione delle nostre opinioni e pensieri. Gli<br />
algoritmi svolgono un ruolo importante anche nell’ulteriore<br />
diffusione di notizie e possono intervenire sull’elenco di<br />
tematiche da proporre nel dibattito pubblico.
26 27<br />
3. Responsabilità etica e sociale<br />
4. Trasparenza e capacità di dialogo<br />
Risoluzione<br />
Nel design, sviluppo, introduzione e impiego di sistemi di<br />
IA viene esercitata la responsabilità sociale ed etica. Con i<br />
sistemi di IA si agisce in modo affidabile. Si applica il<br />
principio « Ethics by Design ».<br />
Motivazione<br />
I progettisti di IA hanno una responsabilità etica nell’elaborazione<br />
di sistemi di IA che si ripercuotono positivamente sulla<br />
società, sono conformi alle disposizioni giuridiche e soddisfano i<br />
nostri più elevati standard etici.<br />
Chi viene ritenuto responsabile delle conseguenze se le persone<br />
delegano le decisioni alle macchine? A causa di questa domanda<br />
gli specialisti si dichiarano contrari ai sistemi completamente<br />
autonomi e a favore di una persona nel circuito (loop). Altrimenti<br />
ci cederebbe la responsabilità etica per la progettazione<br />
sistemica.<br />
La responsabilità deve rimanere in capo all’uomo. È ciò che<br />
avviene già oggi, quando ad esempio guidiamo un’auto – non<br />
cambia nulla in termini di responsabilità. È necessario che<br />
esercitiamo il potere sulle macchine e vi è motivo di ritenere che<br />
saremo ancora in grado di farlo anche in un prossimo futuro.<br />
Risoluzione<br />
I sistemi di IA sono trasparenti, comprensibili, spiegabili e<br />
riconoscibili in quanto tali. I loro risultati sono riproducibili,<br />
rintracciabili e affidabili. I dati e i formati elaborati e<br />
risultanti sono interoperabili. Se le decisioni dei sistemi di<br />
IA riguardano le persone, esse hanno il diritto di contestare<br />
tali decisioni e farle verificare da una persona (« human<br />
review »).<br />
Motivazione<br />
Per avere fiducia nei sistemi intelligenti nella pratica quotidiana,<br />
servono sufficienti informazioni sul relativo funzionamento e<br />
sulle possibili conseguenze. I meccanismi del sistema devono<br />
essere trasparenti al fine di fornire informazioni per il proprio<br />
operato e per poter determinare autonomamente se e in<br />
che misura dargli fiducia. Gli elementi chiave di una catena<br />
di processo di tipo etico sono di conseguenza: informazione →<br />
trasparenza riconoscimento autodeterminazione<br />
fiducia. La fiducia è tanto più importante quanto più alto<br />
è il rischio.
28 29<br />
5. Documentazione e rendicontazione<br />
Risoluzione<br />
I sistemi di IA contengono un « blackbox etico » che registra i<br />
dati elaborati dal sistema. I datori di lavoro che impiegano<br />
sistemi di IA sono tenuti all’analisi e alla valutazione dei<br />
sistemi e devono renderne conto. Inoltre, per le autorità e la<br />
scienza c’è un accesso definito per legge ad algoritmi e dati<br />
che vengono utilizzati dai sistemi di IA.<br />
Motivazione<br />
È necessario adottare misure che garantiscano la responsabilità<br />
e la rendicontazione dei sistemi di IA e dei loro risultati <strong>prima</strong> e<br />
dopo la relativa attuazione.<br />
Rintracciabilità significa che algoritmi, dati e il metodo di<br />
progettazione possono essere sottoposti a valutazione. Questo<br />
non significa obbligatoriamente che le informazioni sui modelli<br />
aziendali e sulla proprietà intellettuale relative al sistema di<br />
IA debbano essere sempre pubblicamente disponibili. La valutazione<br />
di sistemi di IA tramite esami interni ed esterni e la<br />
presenza di tali relazioni di valutazione può contribuire notevolmente<br />
all’affidabilità <strong>della</strong> tecnologia. La rintracciabilità<br />
esterna dovrebbe essere garantita in particolare per applicazioni<br />
che si ripercuotono sui diritti fondamentali nonché per<br />
applicazioni sensibili in termini di sicurezza.<br />
È necessario garantire la possibilità <strong>della</strong> rendicontazione delle<br />
azioni o delle decisioni che contribuiscono a un determinato<br />
risultato di sistema nonché la capacità di reazione alle conseguenze<br />
di tali risultati. L’individuazione, valutazione, rendicontazione<br />
e riduzione al minimo di potenziali ripercussioni<br />
negative di sistemi di IA è particolarmente importante per le<br />
persone coinvolte. Deve essere garantita un’adeguata protezione<br />
per gli informatori (whistleblower), organizzazioni non<br />
governative, sindacati e altri enti che esprimono dubbi fondati<br />
nei confronti del sistema basato sull’IA. L’utilizzo di valutazioni<br />
d’impatto (ad es. « red teaming » o forme di valutazioni d’impatto<br />
basate su algoritmi) sia <strong>prima</strong> che durante lo sviluppo,<br />
l’introduzione e l’impiego di sistemi di IA può rivelarsi utile per<br />
contenere al minimo le conseguenze negative. Queste valutazioni<br />
devono essere proporzionate al rischio rappresentato dai<br />
sistemi di IA.
30 31<br />
7. Partnership sociale e partecipazione<br />
6. Robustezza, sicurezza e protezione<br />
delle lavoratrici e dei lavoratori<br />
Risoluzione<br />
Esiste una politica responsabile in materia di dati che stabilisce<br />
le regole efficaci per la sicurezza dei dati, la protezione<br />
<strong>della</strong> privacy e l’autodeterminazione informativa. Inoltre, per<br />
ogni sistema di IA esiste un «interruttore di sicurezza». Al<br />
primo posto c’è il principio <strong>della</strong> prevenzione dei danni.<br />
Motivazione<br />
I sistemi di IA devono garantire la protezione <strong>della</strong> privacy e<br />
la protezione in tutte le fasi del ciclo di vita di un sistema.<br />
Questo comprende anche informazioni fornite inizialmente dagli<br />
utenti nonché informazioni generate dagli utenti nel corso<br />
dell’interazione con il sistema (ad es. risultati che il sistema di<br />
IA crea per determinati utenti oppure la reazione a determinate<br />
raccomandazioni). Dai dati digitali sul comportamento umano<br />
i sistemi di IA possono desumere non solo le preferenze personali<br />
delle singole persone, ma anche l’orientamento sessuale, l’età<br />
e il sesso nonché le posizioni politiche o religiose. Affinché le<br />
persone possano avere fiducia nell’elaborazione di dati, si deve<br />
garantire che i dati raccolti attraverso di esse non vengano<br />
utilizzati a scopi discriminatori illeciti o scorretti.<br />
Risoluzione<br />
I sindacati hanno ampi diritti di partecipazione a livello<br />
politico e presso i datori di lavoro. Per garantire la partecipazione<br />
di tutte le lavoratrice e di tutti i lavoratori in materia di<br />
sistemi di IA e l’elaborazione dei dati, vengono inoltre<br />
formate adeguate rappresentanze del personale che vengono<br />
dotate di efficaci diritti di partecipazione. I datori di lavoro<br />
presentano tempestivamente al personale e ai suoi sindacati,<br />
<strong>prima</strong> dello sviluppo o dell’introduzione di sistemi di IA,<br />
relazioni sulle conseguenze sul personale nonché resoconti<br />
periodici sul benessere del personale. In presenza di un abuso<br />
di diritto, le lavoratrici ed i lavoratori possono rinunciare<br />
all’impiego o alla partecipazione allo sviluppo di sistemi di<br />
IA, senza dover temere conseguenze negative. In tali casi si<br />
applica una protezione assoluta dal licenziamento, in particolare<br />
anche quando hanno esaurito i rispettivi uffici di<br />
contatto interni e operano come whistleblower.<br />
Motivazione<br />
I sindacati hanno ampi diritti di partecipazione a livello politico<br />
e presso i datori di lavoro. Tali diritti vanno rafforzati affinché<br />
vengano preservati anche nell’era dell’IA. L’IA modifica sensibilmente<br />
i rapporti di lavoro. Pertanto deve diventare un tema<br />
importante del partenariato sociale, ad esempio nell’elaborazione<br />
di contratti collettivi di lavoro. Proprio lì dove viene sviluppata<br />
l’IA, anche le rappresentanze del personale hanno un ruolo<br />
importante per garantire voce in capitolo ai collaboratori, in<br />
particolare in caso di questioni etiche relative a sistemi di IA da<br />
sviluppare. Allo stesso tempo anche ai lavoratori autonomi come<br />
i crowdworker devono essere garantiti diritti collettivi e tutele.
32 33<br />
8. Trasformazione digitale equa e sostenibile<br />
Risoluzione<br />
La trasformazione sociale ed economica guidata dalla digitalizzazione<br />
viene attuata in modo equo, e grazie alla ridistribuzione<br />
migliora le condizioni del maggior numero possibile<br />
di persone e contribuisce a realizzare una parità tra uomo e<br />
donna. Gli incrementi di produttività vengono reinvestiti in<br />
modo sostenibile a favore <strong>della</strong> popolazione. Le persone<br />
vengono messe in condizione di utilizzare i sistemi di IA. Allo<br />
stesso tempo viene ancorato all’apprendimento permanente<br />
un diritto che consente un tempestivo e ampio reskilling e<br />
upskilling.<br />
Motivazione<br />
Facendo un’analisi di lungo periodo, in nessuna delle tre fasi<br />
<strong>della</strong> rivoluzione industriale precedente si sono avverati i timori<br />
per le grandi perdite di posti di lavoro. Sono costantemente nati<br />
nuovi lavori che hanno compensato i posti di lavoro divenuti<br />
obsoleti a seguito dell’automatizzazione. La storia però mostra<br />
anche che le questioni esistenziali per una società durante una<br />
rivoluzione industriale non riguardano il numero di posti di<br />
lavoro bensì le conseguenze dei processi di adeguamento e –<br />
soprattutto – la ripartizione del benessere.<br />
– La <strong>prima</strong> rivoluzione industriale ha trasformato i contadini e<br />
gli agricoltori in operai di fabbrica.<br />
– Nella seconda rivoluzione industriale si trattava di ottenere il<br />
massimo dal lavoro grazie all’automatizzazione (nastri<br />
trasportatori) e allo stesso tempo di creare una produzione di<br />
massa per un consumo di massa. Questo presupponeva un<br />
potere d’acquisto di massa (salari crescenti).<br />
– La terza rivoluzione industriale ha combinato il lavoro con<br />
le macchine a comando microelettronico. In questo modo da<br />
un lato ha aumentato al massimo la produttività del lavoro.<br />
Dall’altro è iniziato il processo di escludere il lavoro dal<br />
processo di produzione. Talvolta i lavoratori dell’industria<br />
si meravigliano del termine « trasformazione digitale », perché<br />
si confrontano da ben 30 anni con robot per la produzione<br />
a controllo numerico, produzione « lean » e licenziamenti di<br />
massa. Questo era un po’ il vecchio sogno dei capitalisti:<br />
ottenere crescita e guadagni senza lavoro. Un’illusione perché<br />
solo il lavoro crea valore.<br />
– Nella quarta rivoluzione industriale il sistema economico<br />
cambia faccia. Esso mira a svolgere le mansioni con il minor<br />
numero possibile di lavoratori stipendiati e a sganciarsi da<br />
rapporti contrattuali protetti. Questa non è un’innovazione<br />
tecnologica, è una frattura storica e sociale. I motivi non<br />
risiedono nell’automatizzazione digitale bensì nel sistema<br />
economico.<br />
Ed è qui che oggi i sindacati vengono chiamati a intervenire.
34 35<br />
9. Regolamentazione globale e collaborazione<br />
Risoluzione<br />
Vengono stabiliti meccanismi di regolamentazione mondiali.<br />
Sono vietate armi basate su sistemi di IA.<br />
Motivazione<br />
Big data e IA possono anche essere sviluppati per nuocere<br />
all’uomo. Dati, AI e sistemi intelligenti diventano così strumenti<br />
sofisticati nelle mani di una moltitudine di attori tra cui potenti<br />
politici. Anche i criminali utilizzano l’IA. Ciò dovrebbe essere<br />
considerato nella creazione e nella regolamentazione dell’IA.<br />
Tuttavia il potenziale di danneggiamento non è una caratteristica<br />
dello sviluppo tecnologico, bensì un risultato del suo utilizzo.<br />
È perciò ancora più importante che Comuni, Cantoni e lo Stato<br />
plasmino lo spazio digitale con la sua funzione di ordinamento<br />
sociale e non lascino ad altri attori la facoltà di dettare l’ordinamento.<br />
E questo vale anche oltre i confini.
ALGORITMO<br />
CORPORA<br />
DEEP LEARNING<br />
PROFILING<br />
DYNAMIC PRICING<br />
INTELLIGENZA COGNITIVA<br />
SMART PROCUREMENT<br />
BIG DATA
38 39<br />
Glossario di IA<br />
Tutto quello che c’è da<br />
sapere dalla A alla Z.<br />
Per creare un futuro basato<br />
sull’IA, dobbiamo sapere<br />
di cosa stiamo parlando.<br />
A<br />
Algoritmo<br />
Gli algoritmi sono modelli statistici e matematici che sulla base<br />
di una determinata questione del relativo modello di dati<br />
forniscono nuove conoscenze o conclusioni fino al supporto alle<br />
decisioni o alla propria decisione. Dal punto di vista dell’economia<br />
gli algoritmi sono il motore dell’innovazione.<br />
Alpha Go<br />
Il ventenne cinese Ke Jie è il miglior giocatore al mondo<br />
dell’antico gioco da tavolo cinese Go. Il gioco di strategia<br />
estremamente complesso Go con il suo numero quasi infinito<br />
di possibili mosse – superiore a tutti gli atomi nell’universo –<br />
era considerato fino ad allora invincibile per i computer. Eppure<br />
il 27 maggio 2017 Ke ha trovato un avversario imbattibile che<br />
lo ha battuto in tre partite. Il suo potente avversario: AlphaGo,<br />
un computer sviluppato da Google. AlphaGo è un sistema di<br />
apprendimento automatico, ovvero solo le regole di base di Go<br />
sono state programmate dall’uomo. Tutto il resto AlphaGo<br />
« lo ha appreso » memorizzando gli schemi di milioni di partite e<br />
giocando innumerevoli partite contro sé stesso. E migliorandosi<br />
sempre di più. « Era come giocare contro Dio. Il futuro è delle<br />
macchine », ha affermato Ke dopo la sua sconfitta.<br />
La vittoria di AlphaGo su Ke Jie rappresenta gli enormi progressi<br />
che sono stati compiuti negli scorsi anni in campi come l’Intelligenza<br />
artificiale, i sistemi di apprendimento automatico e la<br />
robotica.<br />
Apprendimento automatico<br />
Con il termine apprendimento automatico (machine learning o<br />
in breve ML) si definisce la procedura con cui gli algoritmi<br />
informatici apprendono dai dati a riconoscere ad esempio degli<br />
schemi oppure a dimostrare i comportamenti desiderati senza<br />
che ogni singolo caso specifico sia stata programmato in modo<br />
esplicito. In questo modo gli algoritmi apprendono nel commercio<br />
di libri online che esistono determinate categorie di libri<br />
che vengono acquistate da determinate categorie di clienti<br />
senza che fosse stato definito a monte che cosa sono i romanzi<br />
d’amore oppure cosa legge un giovane padre di famiglia. I<br />
veicoli a guida autonoma possono imparare mentre gli uomini<br />
guidano per un certo periodo i veicoli. Con questo procedimento<br />
viene allenata anche la descrizione automatica (label) di<br />
immagini. L’uomo integra a tal fine delle immagini ad esempio<br />
con l’informazione se un viso appare felice o triste, e dopo<br />
diverse migliaia o diecimila esempi, un algoritmo riesce a<br />
imparare a classificare autonomamente nuove immagini. Spesso<br />
l’apprendimento automatico viene equiparato all’IA. Mentre<br />
nell’IA viene spesso impiegato l’apprendimento automatico,<br />
il ML è un metodo, uno strumento tra molti dell’IA. Il machine<br />
learning con reti neuronali generiche viene definito come<br />
deep learning.
40 41<br />
B<br />
Big data<br />
Big data è un termine generico per indicare l’elaborazione di<br />
quantità molto grandi e molto varie di dati che non sono<br />
più gestibili con i metodi tradizionali di elaborazione dati. Le<br />
tre caratteristiche tipiche di big data sono VVV:<br />
– « Volume » (volume di dati)<br />
– « Velocity » (velocità con cui i dati vengono generati)<br />
– « Variety » (varietà dei tipi di dati e delle fonti di dati).<br />
Un ulteriore fattore è la strutturabilità dei dati in tabelle che<br />
sono state a lungo il formato principale in cui potevano essere<br />
memorizzati i dati. Big data consente ora l’elaborazione anche<br />
standardizzata di quantità di dati non strutturate. Si parla molto<br />
di flussi di dati che non possono essere raccolti per intero ad<br />
esempio in banche dati tradizionali. Spesso i proprietari o gli<br />
utilizzatori di dati credono erroneamente di aver a che fare con<br />
big data solo perché dispongono di molti dati. Ad esempio la<br />
banca dati di tutti i numeri di telefono <strong>della</strong> Svizzera è relativamente<br />
grande, ma non verrebbe definita come big data. I dati<br />
audio di tutte le telefonate attualmente effettuate invece sì.<br />
In sintesi, viene definito big data l’impiego di grandi quantità di<br />
dati provenienti da svariate fonti con una velocità di elaborazione<br />
molto elevata al fine di ottenere un beneficio economico.<br />
Bots<br />
Nel 2016 si faceva un gran parlare dei chat bots grazie ai quali<br />
gli utilizzatori interagiscono con il sistema attraverso un testo<br />
scritto (chat). Nel 2017 assistenti personali a comando vocale,<br />
voice bots come ad esempio Amazon Alexa oppure Google<br />
Home, sono entrati nelle case degli utenti e hanno raggiunto un<br />
notevole sviluppo poiché il linguaggio in confronto con il testo<br />
C<br />
scritto presenta netti vantaggi in termini di usabilità. Nella<br />
corsa per la più pratica interazione e la miglior percezione per<br />
gli utilizzatori sono arrivati nel frattempo sul mercato anche i<br />
primi sistemi di dialogo a livello semantico guidati da immagini:<br />
i visual bots. Recenti conoscenze nel campo delle neuroscienze<br />
dimostrano che la parte limbica del cervello umano processa<br />
mille volte più velocemente le emozioni indotte principalmente<br />
da immagini facendole sfociare in decisioni – il sistema limbico<br />
non presenta invece alcuna capacità di elaborazione linguistica.<br />
Qui si prevede un ulteriore salto in merito alla capacità di<br />
conversazione e interazione.<br />
Cambiamento strutturale<br />
L’IA farà si che numerose attività – soprattutto attività di<br />
routine – non vengano più richieste sul mercato del lavoro. Allo<br />
stesso tempo non si prevede né la sostituzione dell’uomo né<br />
un regno automatizzato di libertà in cui il lavoro non sarà più<br />
necessario. È probabile che con l’ondata di automatizzazione<br />
intelligente emergeranno numerose nuove professioni e verranno<br />
rivalutate categorie professionali in aree come i servizi<br />
sociali, l’arte e la cultura, l’intrattenimento, il tempo libero,<br />
la formazione e l’ambiente. Si rafforzerà il lavoro creativo. Tutti<br />
i processi associati a questa trasformazione sociale devono<br />
essere promossi attivamente dalla politica ed essere posti su<br />
una solida base finanziaria.<br />
Collaborazione<br />
In un futuro non troppo lontano l’IA libererà il nostro spirito<br />
da compiti di routine ripetitivi e orientati al processo. In questo<br />
modo è possibile reinvestire tempo e risorse – soprattutto in
HUMAN, MALE, 35<br />
HUMAN, MALE, 56<br />
HUMAN, FEMALE, 30<br />
HUMAN, FEMALE, 47<br />
HUMAN, FEMALE, 25<br />
HUMAN, MALE, 56
44 45<br />
innovazione e creatività. Il risultato è un mutamento addirittura<br />
rivoluzionario del lavoro. Questo è quanto sottolinea il nuovo<br />
studio degli scienziati <strong>della</strong> Goldsmiths, University of London,<br />
elaborato in collaborazione con IPsoft. Lo studio intitolato<br />
« FuturaCorp: Artificial Intelligence & The Freedom To Be Human »,<br />
illustra la visione di una FuturaCorp – un posto di lavoro<br />
idealizzato di domani per uomo e <strong>macchina</strong>.<br />
Rispetto alle attuali organizzazioni la produttività di FuturaCorp<br />
può aumentare di 3,5 volte, questo è il risultato a cui è giunto<br />
lo studio. Il motivo: le aziende automatizzano compiti ripetitivi e i<br />
lavoratori svolgono lavori che richiedono capacità di qualità<br />
superiore. Il potenziale per una maggiore produttività sale però<br />
quanto meglio si comprende come funziona l’IA e come i sistemi<br />
di IA possono integrare e rafforzare la creatività umana.<br />
Lo studio descrive profili di lavori basati su una serie di compiti.<br />
Alcuni sono ripetitivi e orientati al processo (deterministico).<br />
Alcuni richiedono la collaborazione dell’IA con l’uomo (approccio<br />
probabilistico). Altri compiti richiedono approcci che<br />
possono essere sviluppati solo dal cervello umano – dalla<br />
generazione delle idee alle complesse soluzioni di problemi<br />
(pensiero trasversale).<br />
Comunicazione<br />
I moderni sistemi di comunicazione e di informazione formano il<br />
sistema neurologico centrale di un’economia e di una società<br />
digitale. Per garantire un’interconnessione efficiente e affidabile,<br />
è necessario sviluppare nuovi sistemi di comunicazione in grado<br />
di apprendere e adattarsi che gestiscano in modo efficiente<br />
e sostenibile le risorse presenti. Per il rilevamento di anomalie<br />
nelle reti nonché nei sistemi IT e di produzione è necessario<br />
analizzare enormi quantità di dati in brevissimo tempo. Questo<br />
richiede la ricerca e lo sviluppo di nuovi procedimenti (parzialmente)<br />
automatizzati che si basano su metodi di IA.<br />
Controller<br />
Un controller basato sull’IA verifica il corretto funzionamento di<br />
una o più IA nel corso dell’esercizio e interviene automaticamente<br />
in caso di evidenti malfunzionamenti o pericoli. Un<br />
controller IA potrebbe ad esempio essere responsabile di una<br />
piccola flotta di diversi camion con guida autonoma e potrebbe<br />
monitorarli in remoto.<br />
Conversational interfaces<br />
Conversational interfaces è un’interfaccia tra IA e utilizzatori<br />
dotata di una corrispondente semantica e orientata alla<br />
comprensione dialettica. Il linguaggio in forma scritta o parlata<br />
viene utilizzato per interagire con il computer.<br />
Corpora<br />
Gli algoritmi generano valore aggiunto nel momento in cui<br />
trasformano i dati in informazioni e li preparano in modo che<br />
queste informazioni possano essere impiegate in modo mirato<br />
nella società. La base degli algoritmi sono i dati che contribuiscono<br />
al processo decisionale. Come le decisioni umane, anche<br />
gli algoritmi possono prendere decisioni sbagliate a causa di<br />
dati incompleti o errati. Come per il processo decisionale<br />
umano, a causa <strong>della</strong> complessità del sistema, il rapporto di<br />
fiducia con il fornitore di dati rimane il garante più forte per la<br />
correttezza delle informazioni fornite.<br />
La raccolta di dati e algoritmi corretti, da cui vengono ricavate<br />
informazioni, chiamate anche corpora, è molto preziosa per le<br />
aziende e richiede in parte molte risorse. In questo senso è
46 47<br />
fondamentale la protezione giuridica di tale corpora, ad esempio<br />
tramite diritti di PI (proprietà intellettuale). Allo stesso tempo<br />
il diritto d’autore non può diventare un ostacolo all’elaborazione<br />
di tale corpora solo perché una parte dei dati raccolti gode <strong>della</strong><br />
protezione del diritto d’autore. A tale riguardo nella normativa<br />
europea è necessaria un’esenzione esplicita per tutti gli ambiti<br />
dell’applicazione di IA. Sarà determinante in termini di concorrenza<br />
disporre di corpora altamente qualitative e complete –<br />
raccolte di contenuti specifiche per settore che vengono<br />
sviluppate o ottenute e poi costantemente arricchite.<br />
Cultura<br />
Quale mandato centrale di politica culturale e mediatica, anche<br />
in epoca di IA è necessario garantire condizioni quadro che<br />
creino e ottengano varietà e garantiscano lo spazio necessario<br />
per lo sviluppo <strong>della</strong> libertà culturale e di stampa. L’IA ha opportunità<br />
e ripercussioni in ambito culturale e mediatico. Poiché,<br />
nell’era dell’IA, la libertà di una società democratica si continua<br />
a misurare soprattutto anche in base alla sua varietà culturale e<br />
mediatica e all’indipendenza dei media. Queste devono essere<br />
pertanto mantenute. Allo stesso tempo, nell’economia culturale,<br />
mediatica e creativa i molteplici potenziali di IA dovrebbero<br />
essere innalzati. L’IA non può certo sostituire la creatività<br />
umana, ma può essere un ulteriore strumento di ispirazione nel<br />
processo creativo e consentire nuove strade alla mediazione<br />
artistica e culturale. Queste possibilità vanno sfruttate ai fini<br />
<strong>della</strong> libertà di opinione, informazione e libertà di espressione<br />
artistica – con consapevolezza anche per eventuali confini<br />
etici e pericoli per la nostra società democratica libera. Inoltre<br />
anche per le applicazioni di IA in ambito mediatico e culturale<br />
devono valere i principi <strong>della</strong> trasparenza e <strong>della</strong> non discrimi-<br />
D<br />
nazione al fine di continuare a garantire la libera formazione<br />
dell’opinione individuale e pubblica.<br />
Deep learning<br />
Per deep learning si intende l’impiego di reti neuronali per il<br />
reinforcement learning (apprendimento per rinforzo). Il<br />
dibattito internazionale sul deep learning verte attualmente<br />
su frameworks, sull’ottimizzazione di deep learning nonché dei<br />
relativi confini. L’ottimizzazione in termini di funzionalità e<br />
usabilità di questi frameworks è una leva fondamentale per<br />
facilitare l’accesso al deep learning ai data scientists. Ma allo<br />
stesso tempo vengono sempre più discussi anche i confini<br />
del mero riconoscimento degli schemi in confronto con un<br />
impiego duale di riconoscimento degli schemi con approcci di<br />
apprendimento generici. Al centro di un vivace dibattito c’è però<br />
anche l’elevato grado di complessità di reti neuronali rispetto<br />
all’impiego di metodi più semplici con risultati altrettanto buoni.<br />
Dignità<br />
La dignità umana si basa sul pensiero che ogni persona possiede<br />
un « valore intrinseco » che non può mai essere danneggiato,<br />
compromesso o represso da altri – o da nuove tecnologie come<br />
i sistemi di IA. Nel contesto dell’IA il rispetto <strong>della</strong> dignità<br />
umana richiede che tutte le persone siano trattate con rispetto<br />
poiché si tratta di soggetti morali — e non di semplici oggetti<br />
da vagliare, selezionare, valutare, raggruppare, condizionare<br />
o manipolare. I sistemi di IA devono pertanto essere sviluppati<br />
in modo tale da rispettare, promuovere e tutelare l’integrità<br />
fisica e mentale dell’uomo, la sua identità personale e culturale<br />
e il soddisfacimento dei suoi bisogni <strong>prima</strong>ri.
48 49<br />
E<br />
F<br />
Diritti umani<br />
L’IA si basa sui diritti fondamentali sanciti nel diritto umano<br />
internazionale. Il rispetto dei diritti fondamentali all’interno di<br />
un quadro di democrazia e di stato di diritto forma la base più<br />
incoraggiante per la determinazione di principi e valori etici<br />
astratti che possono essere concretizzati nel contesto dell’IA.<br />
Dynamic pricing<br />
Il dynamic pricing descrive il tentativo di determinare per mezzo<br />
dell’IA il prezzo ideale nella data prescelta nell’ambito di prezzi<br />
in rapida successione. Questo prezzo viene raggiunto quando<br />
il livello di domanda e il margine sono in un perfetto rapporto<br />
proporzionale tra loro.<br />
Etica<br />
Un campo vasto e forse il più importante in relazione all’IA. Le<br />
possibilità che si prospettano con l’IA ci mettono di fronte a<br />
nuove questioni etiche. Finora le linee guida etiche si basano<br />
su relazioni interpersonali e valori tradizionali. In una nuova era<br />
di influenza tecnologica da parte dell’IA, questo sistema di<br />
valori da solo però non basta. Emergono nuove problematiche<br />
finora inimmaginabili.<br />
Formazione<br />
Le aziende si trovano in una concorrenza globale per i (migliori)<br />
esperti di IA. L’offerta di sviluppatori di IA e data-scientists<br />
è limitata. Nell’insegnamento universitario è necessaria una<br />
riforma per integrare più rapidamente i nuovi sviluppi tecnologici<br />
nei corsi di studio tecnici, ampliare i classici studi ingegneristici<br />
I<br />
con moduli di data-science e ampliare maggiormente l’IA<br />
nell’insegnamento universitario di IA. Anche nella formazione<br />
scolastica e professionale nonché nel perfezionamento aziendale,<br />
l’analisi dei dati e l’IA svolgono un ruolo sempre più importante.<br />
In particolare le competenze in materia di utilizzo e classificazione<br />
o interpretazione di risultati. Nei prossimi anni le applicazioni<br />
di analisi di dati e IA assumeranno grande rilevanza per la<br />
routine quotidiana di buona parte del personale, poiché queste<br />
tecnologie diventano strumenti preziosi a sostegno dei lavoratori.<br />
IA debole<br />
In modo molto astratto i ricercatori di IA si attribuiscono due<br />
orientamenti: l’IA « debole » o l’IA « forte ». L’IA « debole » è<br />
incentrata sulla soluzione di concreti problemi di applicazione<br />
sulla base di metodi matematici e informatici, mentre i sistemi<br />
sviluppati sono in grado ottimizzarsi in maniera autonoma. A tal<br />
fine vengono anche riprodotti e descritti formalmente aspetti<br />
di intelligenza umana e vengono costruiti sistemi per la simulazione<br />
e il supporto del pensiero umano. L’IA « forte » definisce<br />
che i sistemi di IA possono avere le stesse competenze intellettuali<br />
dell’uomo e sono addirittura in grado di superarlo.<br />
Industria<br />
Le applicazioni di IA industriali forniscono gli strumenti per<br />
elaborare in modo efficace i dati derivanti dai processi industriali<br />
e poterli interpretare a favore delle aziende e dei loro clienti.<br />
L’IA rappresenta pertanto una componente chiave ed è un<br />
potente motore per monitorare in modo intelligente tali<br />
processi, controllarli e regolamentarli, renderli più flessibili<br />
e innalzare così l’Industria 4.0 a un nuovo livello.
50 51<br />
Intelligenza artificiale<br />
L’Intelligenza artificiale descrive le applicazioni informatiche<br />
che hanno l’obiettivo di riprodurre un comportamento intelligente<br />
simile a quello umano. A tal fine sono necessarie, in parti<br />
diverse, determinate competenze chiave: percezione, comprensione,<br />
azione e apprendimento. Queste quattro competenze<br />
chiave rappresentano la massima semplificazione di un modello<br />
di moderna IA: percezione – comprensione – azione estendono il<br />
principio di base di tutti i sistemi informatici: input – elaborazione<br />
– output. Ciò che è nuovo è l’apprendimento e la comprensione.<br />
Gli attuali « veri » sistemi di IA hanno in comune che<br />
nella componente di elaborazione vengono anche addestrati in<br />
modo tale da poter apprendere e conseguire migliori risultati<br />
rispetto ai processi tradizionali che si basano su codici rigidi,<br />
chiaramente definiti e programmati.<br />
Intelligenza cognitiva<br />
Nell’intelligenza cognitiva la <strong>macchina</strong> è già in molti ambiti<br />
superiore all’uomo, tra cui gli scacchi, il gioco di Go e altri<br />
giochi da tavolo. Ovunque le conoscenze possano essere<br />
registrate e apprese, ricombinate ed è possibile trarre conclusioni.<br />
Questo corrisponde spesso a ciò che le persone acquisiscono<br />
durante la loro formazione.<br />
Intelligenza emotiva<br />
In questo campo la <strong>macchina</strong> non fa finora quasi niente. L’uomo<br />
riesce a capire i sentimenti di un’altra persona, provare simpatia<br />
ed empatia, compassione, pietà, tristezza, paura, gioia, scrivere<br />
poesie d’amore, avere scatti d’ira, ecc. Quello che le macchine<br />
oggi tuttavia stanno già tentando di fare è la cosiddetta analisi<br />
dei sentimenti, ovvero « leggere » le emozioni di una persona<br />
osservando il linguaggio del corpo dell’uomo, ovvero il viso, la<br />
gestualità, ecc.<br />
Intelligenza sensomotoria<br />
In questo tipo di intelligenza l’uomo è ancora superiore alla<br />
<strong>macchina</strong>, tuttavia alcune macchine sono superiori nell’ambito<br />
di alcuni sensori. In linea di principio l’occhio umano è molto<br />
ben addestrato. Ma una videocamera adeguata può ad esempio,<br />
a differenza dell’uomo, elaborare la luce anche nello spettro<br />
dell’infrarosso e nello spettro dei raggi ultravioletti. Nel settore<br />
acustico esistono microfoni che, a differenza dell’orecchio<br />
umano, possono cogliere suoni molto bassi o ulteriori gamme<br />
di frequenza. Questo vale ancora di più per quanto riguarda<br />
l’olfatto e il gusto, nel qual caso i sensori delle macchine<br />
sono notevolmente superiori. Ma l’uomo è in grado di combinare<br />
queste percezioni sensoriali (fusione sensoriale), cosa che<br />
finora la <strong>macchina</strong> riesce a fare solo limitatamente. Questo<br />
potrebbe però cambiare nel giro di pochi anni.<br />
Intelligenza sociale<br />
La capacità di (re)agire in modo adeguato in un gruppo umano,<br />
ad esempio di riconoscere uno stato d’animo oppure di<br />
influenzare in modo costruttivo, ad es. lo spirito di squadra.<br />
In questo campo la <strong>macchina</strong> finora non può fare nulla.<br />
Internet delle cose<br />
Con il termine Internet delle cose (Internet of Things, IoT)<br />
si intende la crescente interconnessione di strumenti,<br />
dispositivi, sensori, veicoli, ecc., grazie all’inserimento di<br />
chips e all’assegnazione di identificativi digitali univoci,<br />
confrontabili con indirizzi URL in WWW. Dallo scambio di dati
52 53<br />
L<br />
reso possibile da questa interconnessione nascono enormi<br />
quantità di dati.<br />
Libertà<br />
L’etica vuole che le persone dovrebbero avere la libertà di<br />
prendere le proprie decisioni fondamentali. Questo significa da<br />
un lato libertà da ingerenze statali, ma dall’altro richiede misure<br />
da parte del governo e associazioni non governative che garantiscano<br />
che i cittadini a rischio di esclusione abbiano un equo<br />
accesso ai vantaggi e alle possibilità dell’IA. Nell’ambito dell’IA<br />
la libertà del singolo richiede il controllo <strong>della</strong> coercizione<br />
diretta e indiretta, di minacce per l’autonomia e la salute<br />
mentale, di monitoraggio ingiustificato, raggiro e manipolazione<br />
scorretta. In effetti la libertà di ogni singolo rappresenta<br />
l’obbligo di dare alle persone la capacità di esercitare un<br />
controllo ancora maggiore sulla propria vita. Ne sono parte<br />
integrante (oltre ad altri diritti) la protezione <strong>della</strong> libertà<br />
d’impresa, <strong>della</strong> libertà delle arti e <strong>della</strong> scienza, <strong>della</strong> libertà<br />
di espressione, del diritto alla vita privata e alla privacy nonché<br />
del diritto di riunione e di associazione.<br />
Lingua<br />
Le tecnologie linguistiche possono contribuire alla democratizzazione<br />
delle decisioni, se consentono agli utenti di agire in<br />
modo informato offrendo trasparenza, linkando persone,<br />
informazioni e conoscenze, traducendo, riassumendo, riconoscendo<br />
emozioni, ecc.<br />
M<br />
Manager<br />
Un manager di IA è responsabile dell’ottimale ripartizione dei<br />
compiti tra i lavoratori e le IA impiegate. Questo comprende<br />
eventualmente la definizione originaria di compiti di IA, ma<br />
anche il costante monitoraggio e l’eventuale ulteriore sviluppo<br />
<strong>della</strong> ripartizione dei compiti tra uomo e <strong>macchina</strong>. Anche<br />
questo punto richiede una speciale qualifica poiché qui sono<br />
necessarie in particolare conoscenze specialistiche su possibilità<br />
tecniche attuali e future da parte dell’IA. Un esempio di un<br />
manager di IA sarebbe la prestazione di un futuro servizio clienti<br />
nel quale deve essere costantemente adeguata la ripartizione<br />
dei compiti tra uomo e <strong>macchina</strong> basata sull’atteggiamento delle<br />
richieste dei clienti.<br />
Mobilità<br />
I sistemi di IA danno un contributo determinante per la realizzazione<br />
<strong>della</strong> guida autonoma. Proprio il complesso ambiente<br />
del traffico stradale in città rappresenta a tal fine un’enorme<br />
sfida. Le tecnologie di IA sono indispensabili: dalla fusione<br />
dei dati dei sensori alla pianificazione delle manovre di guida<br />
nel veicolo per non parlare del rilevamento di oggetti. A<br />
causa degli elevati requisiti in termini di sicurezza nel settore<br />
dell’automobile, l’affidabilità di procedure di IA svolgono qui<br />
un ruolo fondamentale. A tal fine è fondamentale acquisire<br />
una sufficiente quantità di dati di addestramento e sviluppare<br />
le relative banche dati. Occorre altresì sviluppare, anche in<br />
considerazione di future autorizzazioni, nuove procedure,<br />
metodi e criteri di qualità.
56 57<br />
P<br />
Moment marketing<br />
Il moment marketing ha acquisito importanza grazie alla<br />
costante accessibilità e variazione dell’utilizzo dei media.<br />
Questo, senza il coinvolgimento di big data e algoritmi, sarebbe<br />
difficilmente concepibile. Per far arrivare ai potenziali clienti<br />
il giusto messaggio nel momento contestualmente adatto<br />
si combinano diverse fonti.<br />
Personale specializzato<br />
Del personale specializzato in IA svolge, all’interno dello stesso<br />
processo lavorativo di un’IA, i compiti che un’IA non è in grado<br />
di compiere autonomamente. In questo caso l’IA traferisce<br />
esplicitamente all’uomo i compiti che l’IA non è in grado di<br />
risolvere. Questa forma di trasferimento è già ad esempio visibile<br />
in determinati scenari di supporto ai clienti, ma sarà estesa in<br />
futuro a ulteriori ambiti dell’interazione con la clientela.<br />
Posti di lavoro (da micro a clickwork)<br />
L’IA potrebbe rendere superflui molti posti di lavoro. Ma <strong>prima</strong><br />
che questo possa avvenire, l’IA crea innumerevoli nuovi lavori.<br />
Un grande gruppo di cosiddetti micro-jobber e clickworker<br />
svolgono compiti che non possono ancora essere automatizzati.<br />
Ad esempio il settore dell’automobile assegna innumerevoli<br />
incarichi a crowdworker per addestrare l’IA in vista dei veicoli a<br />
guida autonoma. Viene identificato ogni pixel: si tratta di una<br />
persona? Del recinto di un giardino? Ma i crowdworker lavorano<br />
spesso da soli, non esiste ancora alcuna forma di previdenza<br />
sociale e proprio per i clickworker il reddito si compone non di<br />
rado da importi minimi nell’ordine di centesimi.<br />
Precariato<br />
Molti dei recenti progressi di IA sotto il paradigma del machine<br />
learning non si devono solo a innovazioni hardware o software,<br />
bensì anche a nuove opportunità per mettere al servizio delle<br />
macchine la capacità di giudizio dell’uomo, e questo in modo<br />
rapido e conveniente. L’IA ha bisogno di scienziati e di esperti,<br />
ma ha anche bisogno di aiutanti che preparino il materiale<br />
didattico e monitorino gli avanzamenti di apprendimento dei<br />
sistemi. Questi svolgono compiti che richiedono meno qualifiche,<br />
ma che non possono essere automatizzati. Redigono didascalie<br />
per le immagini, traducono brevi testi, valutano traduzioni,<br />
mettono per iscritto la lingua parlata, digitano moduli compilati<br />
a mano oppure diagnosticano sintomi di malattie. Lavorano<br />
da soli, spesso senza contratto di lavoro e senza previdenza<br />
sociale. Non sono lavoratori a giornata, bensì « lavoratori al<br />
minuto » poiché i compiti che vengono loro assegnati da parte di<br />
piattaforme di intermediazione basate su Internet, si svolgono<br />
spesso molto in fretta. Il loro guadagno è composto da importi<br />
nell’ordine di centesimi. Sono i segregati <strong>della</strong> gig economy,<br />
i nullatenenti <strong>della</strong> sharing economy, gli emarginati del crowdsourcing.<br />
Formano il precariato dell’IA. Vengono chiamati anche<br />
microjobber o clickworker. Sono presenti in tutto il mondo, nei<br />
paesi industrializzati, ma anche nei paesi in via di sviluppo.<br />
Ma restano sconosciuti. Ecco perché il loro lavoro viene anche<br />
descritto come « ghost work », ovvero lavoro fantasma.<br />
Precisione<br />
La precisione si riferisce alla capacità di un sistema di IA di<br />
valutare correttamente le circostanze, ad esempio classificando<br />
in modo corretto le informazioni in determinate categorie<br />
oppure facendo previsioni corrette, raccomandazioni o decisioni
58 59<br />
sulla base di dati oppure di modelli. Un processo di sviluppo<br />
e di valutazione esplicito e ben progettato può sostenere,<br />
scongiurare e correggere rischi indesiderati dovuti a previsioni<br />
sbagliate. Laddove non fosse possibile evitare previsioni<br />
occasionalmente imprecise, il sistema dovrebbe poter visualizzare<br />
in ogni caso con quale probabilità possono verificarsi gli<br />
errori. Un elevato livello di precisione è particolarmente<br />
indispensabile quando i sistemi di IA si ripercuotono direttamente<br />
sulla vita delle persone.<br />
Profiling<br />
Con il termine profiling si intende qualsiasi tipo di elaborazione<br />
automatizzata di dati personali che consiste nell’utilizzare i<br />
dati personali per valutare determinati aspetti personali che si<br />
riferiscono a una persona fisica.<br />
Protezione dei dati<br />
La legge sulla protezione dei dati è rilevante per l’elaborazione<br />
dei dati tramite algoritmi ogni qualvolta i dati elaborati o<br />
determinati si riferiscono a una persona determinata o quantomeno<br />
determinabile, ovvero devono essere associati a quest’ultima.<br />
La legge sulla protezione dei dati fa parte del libero<br />
sviluppo <strong>della</strong> personalità e <strong>della</strong> privacy ed è ancorata sia<br />
al diritto federale svizzero sia alla Carta dei diritti fondamentali<br />
dell’UE e <strong>della</strong> Convenzione europea per la salvaguardia dei<br />
diritti dell’uomo. Una violazione <strong>della</strong> protezione dei dati<br />
personali può comportare un danno fisico, materiale o immateriale<br />
per persone fisiche, come ad esempio discriminazione,<br />
furto di identità, perdite finanziarie, danno alla reputazione<br />
oppure altri rilevanti svantaggi economici o sociali. Per proteggere<br />
da questi rischi, la legge sulla protezione dei dati funge<br />
R<br />
in <strong>prima</strong> linea da meccanismo di difesa da parte dei singoli<br />
contro lo Stato, ma detta anche le regole in materia di gestione<br />
dei dati personali per le aziende.<br />
Pubblica amministrazione<br />
L’impiego di IA offre nel settore <strong>della</strong> pubblica amministrazione<br />
l’opportunità di fornire informazioni e servizi in modo maggiormente<br />
mirato, preciso e facilmente accessibile per i cittadini,<br />
nonché a livello di amministrazione interna. Grazie all’impiego<br />
dell’IA, per l’amministrazione cambiano i requisiti, le condizioni<br />
quadro e le opportunità.<br />
Razzismo<br />
I sistemi algoritmici sono tanto validi quanto i dati con cui<br />
vengono alimentati. Questo implica che la tecnologia non è mai<br />
neutrale e riprende anche pregiudizi. Se i dati con cui vengono<br />
arricchiti tali sistemi di intelligenza artificiale sono razzisti, lo è<br />
anche la tecnologia. Pertanto succede che ad esempio i sistemi<br />
intelligenti non sono stati in grado di identificare le persone di<br />
colore in quanto tali poiché durante l’inserimento dei dati erano<br />
state dimenticate. E pertanto sono state categorizzate come<br />
dei gorilla.<br />
Riconoscimento di schemi<br />
L’intelligenza visiva consente di riconoscere e analizzare<br />
immagini risp. forme. Come esempi di applicazione meritano<br />
di essere menzionati il riconoscimento <strong>della</strong> scrittura, l’identificazione<br />
di persone tramite riconoscimento del viso, l’analisi<br />
delle impronte digitali oppure dell’iride, il controllo qualità<br />
industriale e l’automatizzazione <strong>della</strong> produzione (quest’ultima
60 61<br />
S<br />
in combinazione con nozioni di robotica).<br />
Tramite intelligenza linguistica è per esempio possibile convertire<br />
un testo scritto in lingua (sintesi linguistica), e viceversa<br />
mettere per iscritto un testo parlato (riconoscimento linguistico).<br />
Questa elaborazione linguistica automatica può essere<br />
sviluppata in modo che, ad esempio, attraverso l’analisi semantica<br />
latente (in breve LSA) sia possibile attribuire importanza<br />
a parole e testi.<br />
Esempi di sistemi di riconoscimento di schemi sono Google Brain<br />
e Microsoft Adam.<br />
Robotica<br />
La robotica si occupa di intelligenza manipolativa. Con l’aiuto<br />
di robot è possibile svolgere in modo automatizzato attività<br />
pericolose come la ricerca di mine oppure le stesse manipolazioni<br />
che possono verificarsi ad esempio durante la saldatura o la<br />
verniciatura.<br />
Il pensiero di base è quello di creare dei sistemi che possano<br />
capire i comportamenti intelligenti di esseri viventi. Esempi di<br />
robot di questo tipo sono ASIMO e Atlas.<br />
Salute<br />
Con la digitalizzazione aumenta il volume delle informazioni<br />
che possono essere utilizzate nel sistema sanitario sia per<br />
controllare i processi di approvvigionamento sia per controllare<br />
le strutture dei processi di approvvigionamento. Nell’interesse<br />
dei pazienti occorre pertanto sfruttare i dati dei processi di<br />
approvvigionamento e di calcolo in modo rispettoso <strong>della</strong><br />
protezione dei dati e in formati adatti a sistemi di apprendimento<br />
automatico. Lo scopo deve essere quello di utilizzare in<br />
futuro i dati in modo rispettoso <strong>della</strong> protezione dei dati al fine<br />
di dimostrare relazioni e trovare nuovi approcci, riconoscere<br />
ancor meglio malattie e rischi nonché poter avviare per tempo i<br />
trattamenti necessari. Nell’interesse dei pazienti è necessario<br />
rispettare i seguenti aspetti: sovranità dei dati, diritti dei<br />
pazienti, interessi sensibili dei pazienti e requisiti etici per l’area<br />
particolarmente sensibile dell’utilizzo di dati sanitari.<br />
Affinché sia i potenziali di tecnologie per l’utilizzo di quantità<br />
di dati molto grandi (applicazioni di big data) sia le applicazioni<br />
di IA per l’approvvigionamento possano essere sfruttati e le<br />
aziende svizzere possano avere successo in questo ambiente<br />
competitivo, la Svizzera dovrà consolidare dei formati per<br />
una migliore interconnessione e un miglior scambio di dati tra<br />
approvvigionamento e ricerca nel rispetto <strong>della</strong> protezione<br />
dei dati.<br />
Scansione del cervello<br />
Un nuovo livello del monitoraggio e controllo è stato raggiunto<br />
da un’azienda cinese: come riferisce il « South China Morning<br />
Post » i lavoratori <strong>della</strong> fabbrica di « Hangzhou Zhongheng<br />
Electric » indossano dei berretti con dei sensori scanner. Questi<br />
strumenti di misurazione registrano ininterrottamente le<br />
correnti cerebrali dei lavoratori per valutare come si sentono<br />
al nastro trasportatore. Pare ad esempio che un fornitore di<br />
energia, che lavora dal 2014 con le misurazioni <strong>della</strong> corrente<br />
cerebrale, abbia guadagnato 315 milioni di dollari in più –<br />
poiché i dati cerebrali hanno ad esempio rilevato quando il team<br />
aveva bisogno di una pausa. Anche per i macchinisti cinesi<br />
esistono già dei cappelli con dei sensori incorporati che hanno<br />
in primo luogo l’obiettivo di rilevare tempestivamente quando<br />
sono stanchi e rischiano di addormentarsi. Qualcosa di simile è
62 63<br />
previsto in Cina anche per i piloti. Presto anch’essi dovranno<br />
prepararsi a essere monitorati da sensori, dichiara un docente<br />
di trasporto aereo dell’università cinese.<br />
Scoring<br />
Con il termine scoring si intende in generale un procedimento<br />
matematico-statistico per il calcolo delle probabilità con cui una<br />
determinata persona avrà un determinato comportamento.<br />
Sensori<br />
I sistemi di IA hanno bisogno di dati. Quanti più sono i dati,<br />
tanto migliori saranno i risultati. Questi dati possono derivare<br />
da banche dati oppure essere acquisiti con l’aiuto di sensori: i<br />
sensori misurano ad esempio le oscillazioni, le correnti e le<br />
temperature sulle macchine e forniscono a un sistema di IA<br />
informazioni per prevedere le dovute manutenzioni. Altri<br />
registrano i battiti cardiaci, la pressione sanguigna e magari la<br />
glicemia per trarre deduzioni sullo stato di salute. Negli ultimi<br />
anni la sensorica ha ricevuto molti impulsi dai settori <strong>della</strong><br />
robotica mobile e <strong>della</strong> guida autonoma.<br />
Singolarità tecnologica<br />
Se un sistema superintelligente inizia a migliorarsi autonomamente,<br />
allora si è raggiunto lo stato <strong>della</strong> singolarità dove<br />
l’intelligenza delle macchine supera nella sua totalità l’intelligenza<br />
umana. Dal punto di vista meramente tecnico i sistemi<br />
attuali o in corso di sviluppo sono lontani decenni da un tale<br />
concetto. Si pone anche la domanda se una superintelligenza<br />
delle macchine così competente sia auspicabile o addirittura<br />
necessaria.<br />
T<br />
Smart procurement<br />
In un prossimo futuro i processi di acquisto saranno supportati<br />
da soluzioni intelligenti nelle aziende. Le prime offerte di<br />
soluzione prevedono l’integrazione di controllo vocale e<br />
assistente digitale. In questo modo sarà possibile attuare in<br />
modo più efficace processi ampiamente standardizzati.<br />
Storia<br />
L’evento che ha consacrato l’Intelligenza artificiale come<br />
materia accademica è stata la Dartmouth Conference che si è<br />
svolta nell’estate del 1956 al Dartmouth College di Hanover<br />
(New Hampshire), un workshop di sei settimane intitolato<br />
« Dartmouth Summer Research Project on Artificial Intelligence »<br />
e organizzato da John McCarthy nell’abito del progetto di ricerca<br />
promosso dalla Fondazione Rockefeller. Nella domanda di<br />
iscrizione comparve per la <strong>prima</strong> volta il termine « artificial<br />
intelligence » (AI), in italiano IA.<br />
Traduttori<br />
Un traduttore di IA funge da collegamento tra gli attori umani<br />
di un’azienda e una o più IA aziendali. La traduzione avviene in<br />
entrambe le direzioni, ovvero sotto forma di sostegno nella<br />
formulazione di richieste e compiti all’IA risp. nella spiegazione<br />
e classificazione di risultati elaborati dall’IA. Questo incarico<br />
richiede una qualifica specifica in quanto necessita sia conoscenze<br />
sul funzionamento dell’IA concreta sia in relazione al contesto<br />
aziendale. Come esempio si può pensare a un tipico traduttore<br />
IA in uno scenario in cui l’IA esegue analisi automatiche di dati<br />
e i risultati delle analisi devono poi essere rese comprensibili<br />
per i decisori umani.
64 65<br />
Trainer<br />
Un trainer IA partecipa alla creazione e al miglioramento di<br />
determinate IA nel corso dell’esercizio. A differenza del controller<br />
di IA, il trainer di IA nel funzionamento regolare ha un ruolo<br />
attivo nei confronti dell’IA, a cui fornisce assistenza e trasmette<br />
conoscenze facilmente rilevabili per l’uomo. Per un’IA che ad<br />
esempio viene impiegata nel contesto di processi aziendali,<br />
un trainer di IA insegnerebbe all’IA sia inizialmente che su base<br />
continuativa i processi aziendali in evoluzione, inclusa la<br />
differenza tra eccezioni legittime e scenari di errore.<br />
Training<br />
Quasi tutti allenano l’IA. Chi ad esempio visita un sito web e<br />
deve dimostrare di non essere un bot, cliccando ad esempio tra<br />
diverse immagini quelle in cui sono raffigurati semafori o<br />
altri oggetti, aiuta automaticamente i computer ad allenarsi e<br />
a ottimizzare l’analisi delle immagini di sistemi intelligenti.<br />
Turing test<br />
Per avere un criterio di quando una <strong>macchina</strong> simula un’intelligenza<br />
equivalente all’uomo, Alan Turing ha proposto un test che<br />
porta il suo nome. Nel Turing test una persona pone delle<br />
domande a piacere tramite un terminale a un’altra persona o a<br />
un’IA senza sapere chi sarà a rispondere. L’autore <strong>della</strong> domanda<br />
dovrà successivamente decidere se il suo interlocutore era<br />
una <strong>macchina</strong> o una persona. Se la <strong>macchina</strong> non è distinguibile<br />
dall’uomo, in tal caso secondo Turing la <strong>macchina</strong> è intelligente.<br />
Finora nessuna <strong>macchina</strong> è riuscita a superare con certezza<br />
il Turing test.
68 69<br />
Conclusioni e prospettive<br />
Un primo obiettivo del presente opuscolo è quello di avvicinare<br />
le lettrici e i lettori all’IA. Anche se l’argomento entra sempre<br />
più a far parte <strong>della</strong> nostra quotidianità e del nostro mondo del<br />
lavoro, ne sappiamo piuttosto poco. E di ciò che conosciamo non<br />
dobbiamo temere nulla, ha detto Marie Sk odowska Curie.<br />
Il secondo obiettivo del presente opuscolo e <strong>della</strong> risoluzione<br />
in esso contenuta è quello di sviluppare dei principi guida per<br />
una gestione etica dell’IA. Con i nostri principi guida non<br />
abbiamo la presunzione di aver trovato la « pietra <strong>della</strong> saggezza<br />
», ma intendiamo sviluppare ulteriormente i principi guida<br />
dell’IA nel dibattito con i nostri membri, ma anche con scienza,<br />
politica e parti sociali. E sviluppare in questo modo un consenso<br />
più ampio.<br />
Osservando i principi guida dell’IA di syndicom, si resta sorpresi:<br />
appaiono quasi fin troppo semplici per una tematica di tale<br />
portata e non sono certamente una grande sorpresa. Ma ogni<br />
principio in sé è fondamentale: per l’assunzione di responsabilità,<br />
per la trasparenza, per la protezione dei dati, per la sicurezza,<br />
per l’autoderminazione sui dati, per la protezione delle<br />
consumatrici e dei consumatori. In breve: per i principi che oggi<br />
conosciamo e per i quali ci aspettiamo il rispetto in qualità di<br />
utenti anche nell’ambito dell’interazione con i prodotti e i<br />
servizi di IA – a seconda dell’impiego, però, in caso di dubbio<br />
non sono sicuri se vengono considerati.<br />
In un mondo digitale in cui l’IA sta prendendo piede, ogni<br />
persona deve poter decidere liberamente e sotto la propria<br />
responsabilità, dove e in che misura desidera agire supportata<br />
dalla tecnica e in quali casi desidera agire autonomamente<br />
senza l’assistenza da parte dell’IA. Eventi e risultati che la<br />
riguardano direttamente ma che possono essere al di fuori <strong>della</strong><br />
sua influenza, devono essere per lei comprensibili. Siamo<br />
convinti che il grande potenziale dell’IA possa realizzarsi solo<br />
nel momento in cui quest’ultima venga orientata alle esigenze<br />
delle persone e accettata dalla società.<br />
Questo deve però avvenire in un contesto scelto autonomamente<br />
e corretto dal punto di vista etico e giuridico. A tal fine l’umanità<br />
deve continuare a mantenere la sua sovranità. Sulla base <strong>della</strong><br />
nostra esperienza con le tecnologie di comunicazione riteniamo<br />
che sia indispensabile nello sviluppo e nell’impiego dell’IA<br />
includere sin dall’inizio questioni etiche e verificare costantemente<br />
l’attualità delle risposte a queste domande. L’obiettivo<br />
deve essere che nell’ambito di diritti umani, partecipazione<br />
democratica, stato di diritto e ridistribuzione sociale, l’IA vada a<br />
vantaggio delle persone e <strong>della</strong> loro libertà – e non unicamente<br />
delle aziende.<br />
Daniel Hügli,<br />
Segretario centrale del settore ICT di syndicom
70<br />
Indice delle fonti<br />
Die Bundesregierung (2018): Strategie Künstliche Intelligenz.<br />
Berlin: Bundesministerium für Wirtschaft und Energie.<br />
HEG-KI (2018): Hochrangige Expertengruppe für Künstliche<br />
Intelligenz. Ethik-Leitlinien für eine vertrauenswürdige KI.<br />
Brüssel: Europäische Kommission.<br />
Mackert M., Kohn, S. (2018): Deutsche Telekom. Digital Ethics<br />
Guidelines On AI. Bonn: Deutsche Telekom AG.<br />
Reinschmidt, J. (2018): Menschenzentrierte Künstliche<br />
Intelligenz in der Industrie. Zehn Handlungsempfehlungen<br />
für Deutschland und Europa. Frankfurt am Main: ZVEI –<br />
Zentralverband Elektrotechnik- und Elektroindustrie e.V.<br />
Weber, M., Burchardt, A. (2017): Künstliche Intelligenz.<br />
Wirtschaftliche Bedeutung, gesellschaftliche Herausforderung,<br />
menschliche Verantwortung. Berlin: Bitkom e.V.
Note legali<br />
Editore<br />
Responsabilità<br />
politica<br />
Redazione<br />
Testo e realizzazione<br />
Fotos<br />
Traduzione<br />
Stampa<br />
Edizione<br />
Sinacato syndicom, Settore ITC<br />
Monbijoustrasse 33, 3011 Berna<br />
ict@syndicom.ch.<br />
Giorgio Pardini,<br />
Responsabile settore ICT e membro del comitato direttivo<br />
di syndicom<br />
Giorgio Pardini, Miriam Berger, Franz Schori, Lena Allenspach,<br />
Daniel Hügli<br />
komform GmbH, Liebefeld, www.komform.ch<br />
Adobe Stock, Shutterstock, Unsplash<br />
Alleva Translations<br />
Stämpfli AG, Berna<br />
500 copie<br />
Berna, gennaio 2020