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LA RIVISTA PIÙ LETTA DELLA SVIZZERA #5 | MAGGIO <strong>2020</strong> | FR. 4.50<br />
5<br />
idee per trascorrere<br />
il tempo confinati<br />
in casa<br />
SUV FAMILIARE<br />
E POLIVALENTE<br />
Test della Skoda Kamiq<br />
AIUTARE<br />
NELLA CRISI<br />
L’impegno del TCS<br />
Pendolari con<br />
aerotaxi<br />
CON<br />
TCS SEZIONE<br />
TICINO<br />
p. 75
PER I SOCI TCS IL DIVERTIMENTO NEL<br />
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SOMMARIO<br />
Ecco le batterie<br />
europee<br />
29<br />
Mobilità verticale<br />
tra sogni e realtà<br />
10<br />
Mezzi pubblici<br />
adatti alla 3a età<br />
32<br />
EDITORIALE<br />
LA RIVISTA PIÙ LETTA DELLA SVIZZERA<br />
La nostra rivista, contrappunto<br />
alla crisi da coronavirus<br />
Viviamo un momento eccezionale, la pandemia<br />
da coronavirus ci impone restrizioni,<br />
molte aziende e lavoratori autonomi<br />
lottano per sopravvivere. Viaggi e<br />
progetti da tempo pianificati sono rimandati sine<br />
die. Noi tutti siamo chiamati a collaborare e sostenere<br />
chi, come il personale delle strutture medico-sanitarie<br />
e i tanti volontari, sta facendo uno<br />
sforzo straordinario su tutti i fronti per superare<br />
l’emergenza. Anche il TCS presta aiuto e ve lo<br />
raccontiamo su queste pagine. E benché non cessino<br />
di giungerci notizie sugli effetti devastanti<br />
causati dal Covid-19, il ritmo di pubblicazione<br />
non ci permette di dare il giusto spazio al tema,<br />
per quanto pressante ed urgente. Come da nostra<br />
vocazione ci dedicheremo quindi anche in questo<br />
numero alla mobilità. Sperando di offrirvi, care<br />
lettrici e cari lettori, un gradito diversivo in questi<br />
tempi difficili. State attenti e rimanete in<br />
buona salute!<br />
Felix Maurhofer<br />
caporedattore<br />
dossier<br />
15 Droni da trasporto<br />
Quattro domande all’Ufac,<br />
a Skyguide e al TCS<br />
18 Pionieri svizzeri<br />
La visione futura di casa nostra<br />
della mobilità verticale<br />
20 Il dopo Solar Impulse<br />
André Borschberg e le sue<br />
nuove idee verdi per il cielo<br />
22 Strategia droni<br />
L’Accademia della mobilità<br />
del TCS ha un nuovo incarico<br />
Copertina:<br />
© 2017 The Foreign Office<br />
Collective<br />
mobilità<br />
24 Auto per la Bulgaria<br />
I nostri vecchi veicoli diesel<br />
esportati all’estero<br />
29 Ricerca e batterie<br />
L’Empa studia e crea<br />
una versione europea<br />
35 Presidente centrale TCS<br />
Intervista a Peter Goetschi<br />
sul dopo coronavirus<br />
In Bulgaria<br />
le nostre<br />
occasioni<br />
24<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 3
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SOMMARIO<br />
36<br />
Test della<br />
Skoda Kamiq<br />
41<br />
L’elettrica<br />
Mini Cooper<br />
São Tomé e<br />
Príncipe,<br />
un vero paradiso!<br />
51<br />
7 2<br />
Incontro con<br />
Loco Escrito<br />
e la sua musica<br />
I miei vantaggi club<br />
46 Gioca e vinci online<br />
50 Private Selection Hotels<br />
67 Benefits TCS<br />
74 Tre occasioni di vincita<br />
tecnica<br />
36 Test della Kamiq<br />
Abitabilità e tecnologia<br />
sorprendenti per questa Skoda<br />
39 Vettura elettrica<br />
L’offerta crescente e la maggior<br />
autonomia la rendono attrattiva<br />
43 Auto ferma per il virus<br />
Il telelavoro ha fatto sì che<br />
molte auto restassero in garage<br />
svago<br />
47 Cosa fare se confinati<br />
Come trascorrere il tempo se<br />
bloccati in casa dal Covid-19<br />
51 Isole al largo dell’Africa<br />
São Tomé e Príncipe, luoghi<br />
incontaminati del pianeta<br />
club<br />
54 Il club aiuta nella crisi<br />
Sempre al vostro fianco e<br />
la parola al direttore generale<br />
58 Barometro TCS dei litigi<br />
Ora anche le donne si battono<br />
per i loro diritti<br />
61 Sicuri sulla due ruote<br />
La nuova assicurazione TCS<br />
per biciclette e bici elettriche<br />
64 Crisi sanitaria<br />
La telemedicina del TCS ben<br />
apprezzata dai soci nel bisogno<br />
rubriche<br />
31 Il consulente<br />
45/65 L’esperto TCS<br />
69 Forum<br />
69 Impressum<br />
71 Tourolino<br />
72 In giro con<br />
74 Gioca & vinci<br />
TCS Sezione<br />
Ticino<br />
76 Resoconto Assemblee gruppi regionali<br />
79 Pandemia e mobilità elettrica: cosa<br />
succederà?<br />
80 L’organizzazione del lavoro ai tempi<br />
del Covid-19<br />
82 Telepass<br />
Idee per chi<br />
è confinato<br />
a casa<br />
47<br />
<strong>Touring</strong> n. 6<br />
Temi trattati nella prossima edizione<br />
della rivista: dossier mobilità condivisa, test<br />
della Peugeot 2008, viaggio in Georgia,<br />
seggiolini auto per la sicurezza dei bimbi<br />
Data di pubblicazione: 28.<strong>05</strong>.<strong>2020</strong><br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 5
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ATTUALITÀ CLUB<br />
I centri guida del<br />
TCS potrebbero<br />
riaprire l’8 giugno.<br />
Coronavirus: dopo il lockdown<br />
il TCS riparte passo dopo passo<br />
FOTO TCS<br />
Le misure per combattere l’emergenza<br />
toccano anche diversi settori del TCS.<br />
Nonostante i primi allentamenti in alcuni<br />
ambiti, in altri occorre pazientare<br />
ancora. Qui di seguito vi informiamo<br />
sulle attività che potrebbero riprendere<br />
Corsi di guida<br />
I centri di guida di Derendingen,<br />
Emmen, Betzholz, Niederstocken,<br />
Frick, Erstfeld, Rivera, Lignières,<br />
Cossonay e Plantin restano chiusi<br />
almeno fino e incluso il 7 giugno<br />
<strong>2020</strong>. Tutti i corsi di guida, anche<br />
quello per la formazione complementare<br />
obbligatoria per neopatentati,<br />
sono dunque annullati fino<br />
a tale data. Le iscrizioni possono<br />
essere effettuate online per corsi<br />
a partire dall’8 giugno.<br />
training-events.ch<br />
Giornata di educazione<br />
stradale a San Gallo<br />
Di comune accordo con la polizia<br />
e la sezione TCS San Gallo-Appenzello<br />
Interno la giornata di educazione<br />
stradale del 6 giugno per gli<br />
scolari è stata cancellata e rinviata<br />
al 2021. Informazioni e dettagli<br />
al riguardo seguiranno a tempo<br />
debito.<br />
tcs.ch/sicurezza-stradale<br />
e le relative date. Attenzione: questi dati<br />
sono senza garanzia e suscettibili di modifiche<br />
a seconda dell’ulteriore sviluppo<br />
della situazione. Agli interessati consigliamo<br />
di consultare le pagine web indicate<br />
per avere conferma.<br />
eMobility Days<br />
Alcuni appuntamenti dedicati alla<br />
mobilità elettrica con test drive<br />
gratuiti di autovetture, biciclette e<br />
monopattini a batteria sono stati<br />
purtroppo rimandati a date non<br />
precisate. Ecco il nuovo programma:<br />
Rinviati (nuove date da<br />
comunicarsi a breve)<br />
9 maggio: Füllinsdorf (BL)<br />
13 giugno: Meyrin (GE)<br />
27 giugno: Birr (AG)<br />
Avranno probabilmente<br />
luogo<br />
22 agosto: Oerlikon (ZH)<br />
29 agosto: San Gallo (SG)<br />
5 settembre: Neuchâtel (NE)<br />
12 settembre: Sion (VS)<br />
3 ottobre: Crissier (VD)<br />
10 ottobre: Berna (BE)<br />
17 ottobre: Emmen (LU)<br />
24 ottobre: Oensingen (SO)<br />
tcs.ch/edays<br />
Campeggio<br />
L’epidemia da coronavirus ha colto<br />
alla sprovvista i fan di vacanze<br />
all’aria aperta già in piena fase di<br />
preparazione all’imminente stagione<br />
camperistica. L’insieme dei<br />
24 campeggi del TCS hanno posticipato<br />
il riavvio della loro attività<br />
almeno fino all’8 giugno. Soggiorni<br />
da questa data possono essere prenotati<br />
direttamente presso il campeggio<br />
prescelto, online o telefonicamente.<br />
A causa della persistente<br />
incertezza il TCS ha deciso di rimandare<br />
all’estate 2021 l’apertura<br />
del villaggio «Pop-Up Glamping»<br />
nell’altopiano di Plaun (comune<br />
di Laax).<br />
tcs-camping.ch<br />
Coloro che nel frattempo volessero<br />
farsi ispirare da altri campeggiatori,<br />
pianificare o addirittura prenotare<br />
la prossima vacanza plein air potranno<br />
valersi della guida digitale<br />
Camping-Insider, prezioso quanto<br />
utile compagno d’avventura.<br />
camping-insider.ch<br />
Il TCS Pop-up Glamping<br />
ritornerà nell’estate 2021.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 7
Ripartire, ma più in là<br />
Se la crisi colpisce in modo trasversale il turismo, non mancano<br />
i segnali positivi. Invece di esigere l’immediato rimborso del<br />
viaggio prenotato, molti clienti accettano di rimandarlo.<br />
È impossibile stimare le perdite che il<br />
settore turistico svizzero subisce a causa<br />
del lockdown, ma sono immense. Eppure,<br />
in questi tempi difficili la clientela<br />
si mostra fedele verso la propria agenzia<br />
o l’operatore turistico abituale. «La stragrande<br />
maggioranza è aperta e disponibile<br />
a ripiegare su una proposta alternativa»,<br />
si rallegra Walter Kunz, direttore<br />
della Federazione svizzera di viaggi.<br />
Clienti solidali<br />
«Appena scoppiata la crisi, molti chiedevano<br />
il rimborso in preda al panico per<br />
le notizie diffuse nei media» racconta<br />
Pascal Wieser, direttore di Vögele Reisen.<br />
Nel frattempo le cose si sarebbero<br />
calmate. Circa il 70 percento avrebbe<br />
cambiato prenotazione o accettato dei<br />
buoni. «Sono prevalentemente i più giovani<br />
o anziani a voler essere rimborsati,<br />
Le ferie da sogno?<br />
Rinviate, non annullate.<br />
Sono in molti infatti a<br />
decidere così.<br />
e questi ultimi sono meno propensi a fissare<br />
per una data futura, ancor incerta».<br />
Anche da Car-tours.ch non si sarebbe<br />
verificato il temuto fuggi fuggi di clienti,<br />
che perlopiù si mostrano comprensivi.<br />
«Siamo felici di riscontrare una grande<br />
solidarietà. D’altra parte è legittimo<br />
chiedere indietro i soldi. Comprendiamo<br />
chiunque voglia programmare<br />
il viaggio serenamente e più in là,<br />
quando la situazione si sarà stabilizzata»,<br />
dichiara il responsabile Urs Tanner.<br />
Henri-Pierre Galletti, direttore TCS<br />
Viaggi, si dice stupefatto dell’equanimità<br />
con cui la clientela affronta i fatti:<br />
«La maggior parte opta per spostare la<br />
prenotazione, alcuni per buoni viaggio».<br />
Talora sarebbero addirittura contenti<br />
di non trovarsi in giro per il mondo in<br />
questo periodo fuori dal normale.<br />
LA FOTO<br />
Pasqua in casa La pandemia<br />
da coronavirus ha<br />
scongiurato l’esodo pasquale:<br />
niente code al San<br />
Gottardo, come mostra la<br />
foto a lato: il Giovedì<br />
Santo, l’A2 a Silenen era<br />
deserta. La polizia cantonale<br />
urana ha confermato<br />
che per quel ponte festivo<br />
il traffico verso Sud è stato<br />
pochissimo. Rispetto al<br />
2019, il Venerdì Santo era<br />
ridotto al 4 percento, il<br />
Sabato dell’8 percento e<br />
la Domenica e il Lunedì<br />
dell’Angelo è risultato di<br />
appena il 4 percento.<br />
LA CIFRA<br />
500<br />
milioni di franchi, è questa<br />
la flessione mensile<br />
dell’utile accusata dalle<br />
aziende dei trasporti pubblici<br />
a causa della situazione<br />
straordinaria dovuta<br />
al Covid-19. Finora<br />
circa 150 000 persone<br />
hanno depositato il loro<br />
AG. Su incarico del Consiglio<br />
federale il servizio<br />
di base è garantito, malgrado<br />
una riduzione significativa<br />
dell’offerta dei<br />
trasporti pubblici.<br />
Covid-19 – brusca frenata del traffico<br />
LA PAROLA<br />
Il decreto federale, che ha incitato la popolazione<br />
a rimanere in casa e prediligere<br />
il telelavoro per arginare l’epidemia<br />
da coronavirus, ha avuto grosse<br />
ripercussioni sul volume del traffico. Secondo<br />
Viasuisse nella prima settimana<br />
del lockdown gli intasamenti segnalati<br />
sono diminuiti di oltre il 60 percento,<br />
con soli 251 annunci rispetto ai 732<br />
dell’analoga settimana del 2019 e ai<br />
657 diffusi nel mese precedente. Un<br />
quarto circa degli avvisi concernerebbe<br />
rallentamenti o ingorghi nelle zone<br />
frontaliere, dove i controlli ai confini<br />
sono stati rafforzati.<br />
Stando all’Ufficio federale delle strade<br />
(USTRA) nel periodo in esame il traffico<br />
si è ridotto, in termini globali, del 30–<br />
40%. ln particolare il traffico in direzione<br />
dei paesi vicini Francia, Germania<br />
ed Austria è calato del 70–75 percento,<br />
mentre quello verso l’Italia è diminuito<br />
dell’80–90 percento.<br />
Narciso figlio della divinità<br />
fluviale Cefiso e della ninfa<br />
Liriope nella mitologia greca,<br />
si innamorò del suo riflesso e<br />
così annegò cercando di abbracciarlo.<br />
Si racconta che un<br />
narciso sia poi sbocciato nel<br />
luogo dove si sedeva Narciso.<br />
A maggio, i narcisi selvatici<br />
crescono anche in Svizzera,<br />
ad esempio nelle Prealpi, in<br />
Ticino e nel Giura.<br />
8 touring | maggio <strong>2020</strong>
ATTUALITÀ<br />
FOTO KEYSTONE, EMANUEL FREUDIGER, ALD<br />
Svizzera virtuale<br />
In attesa di poter scoprire dal<br />
vivo le bellezze del Canton<br />
Vaud, ora le si può già pregustare<br />
comodamente dal proprio<br />
salotto. Infatti, il sito<br />
Vaud Tourisme mette a disposizione<br />
nuovi video in formato<br />
tridimensionale a 360<br />
gradi. Anche altri enti del turismo,<br />
in particolare quello<br />
dei Grigioni e di Lucerna,<br />
hanno arricchito la loro offerta<br />
digitale. E per una panoramica<br />
a tutto tondo delle<br />
innumerevoli attrazioni naturali<br />
e culturali del nostro<br />
paese vale davvero la pena<br />
visitare le pagine online di<br />
Svizzera Turismo.<br />
myswitzerland.com<br />
Solidarietà timbrata<br />
Costa cinque franchi il francobollo<br />
speciale emesso dalla<br />
Posta in relazione con la pandemia<br />
da coronavirus. L’incasso<br />
sarà devoluto alla Catena<br />
della Solidarietà e alla<br />
Croce Rossa Svizzera, che lo<br />
distribuiranno a persone con<br />
bisogni urgenti dovuti al virus<br />
Covid-19. È disponibile in<br />
fogli da dieci per la somma<br />
di 50 franchi.<br />
Le pagine del gas<br />
Cambia look il sito internet<br />
cng-mobility.ch, progetto comune<br />
delle aziende regionali<br />
del settore svizzero del gas.<br />
Disponibile nelle tre lingue<br />
nazionali si presenta ampliato<br />
nei contenuti venendo<br />
a coprire ulteriori motorizzazioni<br />
alternative (elettrica,<br />
carburanti sintetici, idrogeno).<br />
Offre articoli di fondo<br />
sulle varie propulsioni e i relativi<br />
costi, emissioni di CO2<br />
ecc. Vi si trovano funzioni<br />
utili quali la mappa delle stazioni<br />
di rifornimento vicine e<br />
l’elenco aggiornato dei veicoli<br />
a gas naturale compresso<br />
(GNC) e notizie in tema di<br />
mobilità sostenibile.<br />
La soglia della<br />
neutralità carbonica<br />
Dopo 40 000 km un’auto elettrica<br />
di media categoria provoca<br />
meno gas serra rispetto<br />
ad un veicolo comparabile<br />
con motore termico. Il calcolo<br />
dell’Istituto Paul Scherrer<br />
si basa sull’utilizzo di<br />
energie a emissioni zero. Il<br />
dato è quindi applicabile alla<br />
Svizzera, ma non indiscriminatamente<br />
ad altri paesi.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 9
10 touring | maggio <strong>2020</strong>
DOSSIER<br />
Gli aerotaxi elettrici che decollano e<br />
atterrano in verticale e trasportano<br />
merci o persone sono considerati<br />
la prossima grande innovazione<br />
nella mobilità urbana. Tecnica,<br />
soldi e progetti sembrano essere a<br />
disposizione, ora rimane la questione<br />
di chi alla fine avrà la meglio.<br />
TESTO DINO NODARI<br />
Lilium Jet Presto<br />
questi aerotaxi<br />
potrebbero sorvolare<br />
le nostre città.<br />
FOTO ROBIN RUNCK<br />
I taxi mettono le ali<br />
Sono la grande promessa<br />
della mobilità del futuro:<br />
gli aerotaxi. In tutto il<br />
mondo la ricerca si sta<br />
concentrando sugli aeromobili<br />
VTOL (acronimo inglese di:<br />
Vertical Takeoff and Landing,<br />
ovvero: decollo e atterraggio<br />
verticale) per il trasporto di passeggeri.<br />
E le promesse per il futuro<br />
sono così grandi che a metà<br />
marzo, in piena emergenza<br />
coronavirus, sono state investite<br />
ingenti somme in progetti che<br />
sono ancora ben lontani dalla<br />
fase di commercializzazione. A<br />
partire dal 2025 la start up di<br />
Monaco di Baviera Lilium vuole<br />
offrire un primo servizio urbano.<br />
In marzo, in seguito ad un ciclo<br />
interno di finanziamento, si è<br />
aggiunta un’iniezione di 240 milioni<br />
di dollari. Tra gli investitori<br />
si contano fornitori di capitali<br />
di rischio, ma anche la banca del<br />
Liechtenstein LGT e l’ex campione<br />
mondiale di Formula Uno<br />
Nico Rosberg.<br />
Di città in città<br />
Anche se dovremo attendere ancora<br />
a lungo sino a che i velivoli<br />
di nuova generazione voleranno<br />
al di sopra delle nostre teste, da<br />
tempo circolano dichiarazioni<br />
promettenti e stupende immagini<br />
di prototipi a terra e in volo<br />
di prova. La missione di Lilium:<br />
«Sognavamo un mondo in cui<br />
ognuno può volare dove vuole e<br />
quando vuole. Da città a città o<br />
dalla periferia al centro, vogliamo<br />
offrire la possibilità di<br />
viaggiare su chiamata in →<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 11
36 motori elettrici possono<br />
far accelerare il Lilium Jet<br />
fino a 300 km/h.<br />
Volocopter Ancora con il<br />
pilota a bordo durante un<br />
volo di prova a Singapore.<br />
modo veloce, ecologico e a<br />
prezzo accessibile». In concreto<br />
la società bavarese vuole offrire<br />
flotte aeree e un servizio di aviotrasporto<br />
che colleghi i centri<br />
urbani tra di loro. L’apparecchio<br />
Lilium Jet è equipaggiato di<br />
36 motori elettrici, ha un’autonomia<br />
di 300 chilometri e raggiunge<br />
una velocità massima<br />
di 300 km/h. Il jet offrirà posto<br />
per cinque persone. Da notare<br />
che questa start up intende guadagnare<br />
non con la vendita di<br />
apparecchi, bensì con il servizio<br />
di taxi volanti.<br />
In Germania il progetto di Lilium<br />
è reputato un modello valido che<br />
suscita interesse al più alto livello<br />
politico e fa sognare la<br />
gente. Tuttavia si sono sollevate<br />
anche voci critiche, secondo cui<br />
le promesse della start up<br />
bavarese sono destinate al fallimento<br />
semplicemente perché<br />
non superano la prova delle regole<br />
di fisica. Nella rivista specializzata<br />
«Aerokurier» un esperto,<br />
di cui non è stato fatto il nome,<br />
sostiene che con l’attuale densità<br />
di energia delle batterie agli ioni<br />
di litio non è possibile avere l’autonomia<br />
promessa. Nella rivista<br />
tedesca «Spiegel» due esperti di<br />
aviazione hanno confermato i<br />
calcoli dell’esperto anonimo. In<br />
risposta all’articolo, un portavoce<br />
di Lilium ha spiegato che:<br />
«Non sosteniamo che oggi, con<br />
gli attuali prototipi, riusciamo a<br />
coprire una distanza di 300 chilometri».<br />
La società è fiduciosa<br />
che riuscirà a raggiungere questo<br />
obiettivo entro il 2025.<br />
Elicottero o drone?<br />
Mentre il progetto di Lilium si<br />
concentra su distanza e velocità,<br />
la società anch’essa tedesca Volocopter<br />
si è prefissata un altro<br />
obiettivo. Il mix di drone ed elicottero<br />
è previsto per un impiego<br />
su brevi tragitti nelle metropoli.<br />
Dal 2011 si compiono dei<br />
voli con prototipi – il più recente<br />
ha effettuato un volo di un chilometro<br />
e mezzo a Singapore. Per<br />
questioni di sicurezza, a bordo<br />
c’era un pilota, ma in avvenire<br />
12 touring | maggio <strong>2020</strong>
DOSSIER<br />
Critica Gli esperti esprimono<br />
dubbi sulla portata dichiarata<br />
da Lilium.<br />
FOTO NIKOLAY KAZAKOV, ALD<br />
gli aerotaxi dovranno funzionare<br />
con la guida autonoma. Il<br />
Volocopter 2X è elettrico e dispone<br />
di 18 rotori. Al momento<br />
il Volocopter offre posto per un<br />
passeggero, mentre in futuro dovranno<br />
poter salire a bordo sino<br />
a sei persone. Anche questo progetto<br />
è sostenuto da potenti finanziatori,<br />
come il gruppo automobilistico<br />
cinese Geely Holding<br />
e la Daimler. Non è ancora ben<br />
chiaro quando i primi Volocopter<br />
offriranno un servizio di aerotaxi<br />
nelle metropoli. «Siamo ancora<br />
ai blocchi di partenza per<br />
quanto riguarda la realizzazione<br />
dei primi voli di linea degli aerotaxi<br />
nelle città», affermava già<br />
nel 2018 Florian Reuter, CEO<br />
di Volocopter. Nel frattempo a<br />
Singapore: «Stiamo valutando<br />
le possibilità tecniche ed elaborando<br />
in comune le direttive<br />
aziendali al fine di rendere possibile<br />
la sperimentazione a Singapore»,<br />
afferma Ho Yuen Sang,<br />
direttore dell’autorità competente<br />
in materia di aviazione<br />
civile a Singapore. →<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 13
DOSSIER<br />
Sperimentazione<br />
mondiale<br />
I concorrenti di Lilium e Volocopter<br />
sono numerosi e in parte<br />
sono sostenuti da potenti sponsor.<br />
Per il 2025 Airbus Helicopters<br />
in collaborazione con Siemens<br />
ha in programma la messa<br />
in esercizio del CityAirbus, un<br />
aerotaxi che vola autonomamente.<br />
Anche il produttore di<br />
elicotteri statunitense Bell lavora<br />
ad un aerotaxi a decollo<br />
verticale. L’anno scorso è stato<br />
reso noto che Porsche, insieme a<br />
Boeing, vuole prendere parte a<br />
questo mercato del futuro e ancora<br />
quest’anno dovrebbero tenersi<br />
i primi voli di prova. Nel<br />
frattempo il servizio di trasporti<br />
Uber coopera con tre fabbricanti<br />
di aeromobili – Embraer, Karem<br />
Aircraft e Pipistrel – per riuscire<br />
a compiere i primi test degli aerotaxi<br />
quest’anno. Da notare che<br />
in febbraio – nel quadro della<br />
lotta al coronavirus – è stato impiegato<br />
l’apparecchio cinese<br />
EHang 216: con un volo di prova<br />
è stato trasportato un pacco di<br />
emergenza ad un ospedale distante<br />
quattro chilometri nella<br />
città di Hezhou. I voli di andata<br />
e ritorno sono stati realizzati<br />
senza pilota e con guida autonoma.<br />
CityAirbus Il progetto multinazionale di Airbus Helicopters e Siemens.<br />
Nexus di Bell L’aerotaxi a decollo verticale del costruttore di elicotteri americano.<br />
La lista di progetti è ancora<br />
molto lunga. È evidente che con<br />
questa nuova forma di mobilità è<br />
possibile guadagnare molti soldi.<br />
Stando ad uno studio di Porsche<br />
Consulting del 2018, la crescita<br />
del mercato subirà un’accelerazione<br />
a partire dal 2025. Sino al<br />
2035 Porsche Consulting stima<br />
il mercato per i trasporti aerei<br />
urbani a 32 miliardi di dollari.<br />
La società finanziaria statunitense<br />
Morgan Stanley prevede<br />
addirittura che entro il 2040<br />
il mercato potrà crescere sino<br />
a raggiungere quota 1,5 miliardi<br />
di dollari l’anno. ◆<br />
FOTO ALD<br />
Porsche e Boeing vogliono collaborare lanciandosi insieme nel mercato del futuro.<br />
14 touring | maggio <strong>2020</strong>
DOSSIER<br />
In Svizzera vedremo presto spiccare il volo i primi<br />
droni da trasporto? E come sarà l’integrazione degli<br />
aerotaxi nel traffico aereo? Le risposte dell’Ufficio<br />
federale dell’aviazione civile, Skyguide e TCS a<br />
quattro domande.<br />
TESTO JULIANE LUTZ<br />
CHRISTOPH RUCKSTUHL/NZZ<br />
Vari produttori di aerotaxi<br />
elettrici sembrano aspettare<br />
solo il segnale di partenza.<br />
Quando decolleranno i primi<br />
passeggeri?<br />
A questa domanda l’Ufficio<br />
federale dell’aviazione civile<br />
(Ufac) ha risposto che non è<br />
possibile fare previsioni. L’avvio<br />
dell’attività di queste società dipende<br />
da diversi fattori: la maturità<br />
economica e tecnologica,<br />
il quadro normativo e l’accettazione<br />
sociale. Attualmente l’Agenzia<br />
europea per la sicurezza<br />
aerea (AESA) sta elaborando<br />
le basi normative affinché le<br />
aziende di aerotaxi possano avviare<br />
la loro attività. Una consultazione<br />
in merito a livello<br />
europeo è prevista nell’ultimo<br />
trimestre <strong>2020</strong>. Se la consultazione<br />
avrà luogo con profitto e<br />
se avrà un effetto sul successivo<br />
processo legislativo, è difficile<br />
da dire. Dal punto di vista tecnologico<br />
gli aerotaxi sono realizzabili<br />
già oggi, afferma Jürg<br />
Wittwer, direttore generale<br />
del TCS, che ha trattato a fondo<br />
il tema dei droni. Tuttavia –<br />
sostiene il direttore generale –<br />
passerà ancora tanto tempo<br />
fino a che saranno emanate le<br />
regole quadro per gestire un’attività<br />
commerciale di questo<br />
tipo. Wittwer ritiene che al più<br />
presto nel 2022 verrà autorizzata<br />
un’attività di prova, ad<br />
esempio per coprire il tragitto<br />
tra Zurigo e l’aeroporto di Kloten.<br />
I flying taxi sono più realtà<br />
che fantasia: la ricerca sulle<br />
nuove tecnologie ha fatto progressi<br />
dietro le quinte e avanza<br />
più velocemente del previsto.<br />
Nelle città svizzere dove<br />
atterreranno gli aerotaxi? Per<br />
Taxi volanti e droni da trasporto:<br />
realtà o fantasia?<br />
fare un esempio, nelle stazioni<br />
ferroviarie?<br />
Se gli aerotaxi saranno disponibili<br />
oltre che negli aeroporti anche<br />
nelle stazioni o in altri luoghi<br />
dipende sia dalla pianificazione<br />
del territorio che dall’accettazione<br />
sociale, spiega l’Ufac.<br />
Stando a Jürg Wittwer un luogo<br />
di atterraggio centrale per i droni-taxi<br />
si può trovare in ogni<br />
città svizzera. Esclude però i tetti<br />
delle stazioni ferroviarie, perché<br />
ancora troppo spesso sono spioventi.<br />
Dato che sono più silenziosi<br />
e più sicuri degli elicotteri,<br />
si può immaginare che i dronitaxi<br />
circolino lungo rotte fisse,<br />
al di sopra di autostrade e linee<br />
ferroviarie, nelle immediate vicinanze<br />
dei centri urbani.<br />
In Svizzera si è già oltre la fase<br />
di test per quanto riguarda<br />
i droni da trasporto?<br />
Negli Stati Uniti l’affiliata di UPS,<br />
UPS Flight Forward, dal 2019 ha<br />
già spedito migliaia di test medici<br />
con i droni in parallelo al<br />
servizio di corriere a terra, mentre<br />
in Svizzera non siamo ancora<br />
a questo punto. Sinora La Posta<br />
ha testato il trasporto di campioni<br />
di laboratorio tra gli ospedali<br />
all’interno delle città di<br />
Zurigo e Lugano con un’autorizzazione<br />
Ufac. A causa dell’emergenza<br />
coronavirus, i voli di prova<br />
sono però stati sospesi. Nel 2019<br />
l’Ufficio dell’aviazione civile ha<br />
autorizzato ancora un progetto<br />
del Politecnico federale di Losanna<br />
(EPFL). Nei cantoni Vallese<br />
e Vaud già dal 2017 circolano<br />
droni con il compito di<br />
spruzzare in modo mirato fertilizzanti<br />
e pesticidi sui campi<br />
agricoli. Il direttore generale del<br />
TCS Wittwer è scettico sul fatto<br />
che nel breve termine si possano<br />
vedere volare droni da trasporto,<br />
dato che in Svizzera la maggior<br />
parte della merce non deve essere<br />
trasportata in tempi molto<br />
ristretti.<br />
In futuro i droni da trasporto<br />
potranno volare ovunque<br />
sul territorio o soltanto in<br />
corridoi prefissati?<br />
Dall’estate 2019 Skyguide, in collaborazione<br />
con l’Ufac e la società<br />
statunitense Airmap, sta lavorando<br />
al progetto «U-Space»<br />
per l’integrazione dei voli di<br />
drone nello spazio aereo. Non<br />
sono previsti dei corridoi speciali.<br />
Si è invece optato per tracciare<br />
i droni che volano al di fuori del<br />
campo visivo tramite il GPS e<br />
«U-Space» e renderli visibili sugli<br />
schermi radar dei gestori del<br />
traffico aereo. In questo processo<br />
interamente automatico gli operatori<br />
dei droni, analogamente ai<br />
piloti dei velivoli più tradizionali,<br />
elaborano un piano di volo e<br />
comunicano al sistema quando,<br />
dove, per quanto tempo e a che<br />
altezza intendono volare. Il sistema<br />
controlla i dati e, se non<br />
si genera un conflitto, dà l’ok al<br />
piano di volo. Grazie a «U-Space»<br />
in futuro ad esempio i voli di trasporto<br />
possono avere luogo anche<br />
nelle vicinanze di aeroporti,<br />
dato che la torre di controllo ne è<br />
stata informata e garantisce che<br />
non interferisca con il volo degli<br />
aerei. Il sistema dovrebbe essere<br />
accessibile anche agli operatori<br />
che fanno volare i droni nel<br />
campo visivo e al di sotto di 150<br />
metri. Attualmente l’Ufac sta<br />
definendo la normativa in modo<br />
che il sistema possa passare dalla<br />
fase test al funzionamento regolare.<br />
•<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 15
Per il medico d’urgenza condizioni stradali difficili e gran distanze<br />
combinate insieme sono spesso causa del rallentamento del<br />
tempo d’intervento sul luogo dell’incidente. Per questo motivo,<br />
in uno studio di fattibilità l’ADAC sta analizzando la possibilità<br />
di usare un multicottero al posto dei normali mezzi di soccorso.<br />
TESTO JULIANE LUTZ<br />
Immaginatevi di subire un<br />
grave incidente e il medico<br />
corre in vostro aiuto a bordo<br />
di un taxi-drone con propulsione<br />
elettrica. Pensate che si<br />
tratti forse di un film di fantascienza?<br />
No, ben presto potrà<br />
essere realtà. In uno studio di<br />
fattibilità l’ADAC Luftrettung –<br />
il ramo specializzato nel salvataggio<br />
aereo del maggiore club<br />
automobilistico tedesco – sta<br />
analizzando la possibilità di<br />
usare i multicotteri per interventi<br />
di pronto soccorso.<br />
L’Istituto di medicina d’emergenza<br />
e di management sanitario<br />
dell’Università di Monaco di<br />
Baviera sta compiendo simulazioni<br />
al computer di interventi di<br />
salvataggio aereo di ADAC sulla<br />
base di dati reali, per capire se<br />
un multicottero possa essere un<br />
mezzo più efficace rispetto ai<br />
normali mezzi di salvataggio.<br />
In Svizzera la scelta del mezzo<br />
di soccorso viene lasciata alla<br />
decisione delle autorità cantonali,<br />
in Germania invece i medici<br />
d’emergenza si recano sul<br />
luogo dell’incidente sempre in<br />
automobile invece che in ambulanza.<br />
Nell’esercizio di simulazione<br />
il computer svolge la<br />
funzione di coordinatore della<br />
centrale operativa che valuta le<br />
condizioni d’intervento per decidere<br />
se il medico si sposta in automobile<br />
o in multicottero. «Vogliamo<br />
soprattutto capire quale<br />
Se il medico d’urgenza<br />
arriva in multicottero<br />
velocità e quale autonomia sono<br />
necessarie in modo che il multicottero<br />
arrivi più presto rispetto<br />
ad un normale veicolo su strada»,<br />
afferma Aaron Erd, direttore di<br />
progetto presso il salvataggio<br />
aereo di ADAC.<br />
Meno medici significa<br />
più tecnologia<br />
La ricerca che si sta svolgendo in<br />
Germania di un nuovo tipo di<br />
velivolo da impiegare nel pronto<br />
soccorso è mirata a trovare un<br />
rimedio alla chiusura di ospedali<br />
e alla mancanza di medici che<br />
rendono ancora più difficile il<br />
salvataggio aereo soprattutto<br />
nelle aree più discoste. «Con un<br />
multicottero si può coprire una<br />
superficie maggiore e dunque è<br />
possibile garantire il servizio anche<br />
con meno medici d’urgenza<br />
a disposizione», spiega Erd. Per<br />
lo studio sono state scelte come<br />
modello la città di Ansbach in<br />
Baviera e il Land Renania-Palatinato,<br />
dove l’ADAC è già presente<br />
con delle stazioni di salvataggio<br />
aereo. Inoltre «in queste regioni<br />
geografiche – continua Aaron<br />
Erd – si è confrontati con aree<br />
montagnose e valli profonde,<br />
che ostacolano e ritardano l’intervento<br />
dei medici».<br />
La presentazione dei risultati<br />
della ricerca è prevista nel terzo<br />
trimestre del <strong>2020</strong>. Sulla base<br />
dello studio verranno effettuati<br />
voli di prova da parte di un pilota<br />
di un aeromobile di nuovissima<br />
generazione realizzato<br />
dalla società tedesca Volocopter.<br />
Questa società con sede a Bruchsal<br />
è leader nello sviluppo di<br />
multicotteri elettrici a decollo<br />
verticale che fungono da taxi<br />
dell’aria. Nel 2016 la società ha<br />
16 touring | maggio <strong>2020</strong>
DOSSIER<br />
ADAC LUFTRETTUNG/ ANDREA FABRY<br />
ottenuto l’autorizzazione provvisoria<br />
per il suo VoloCity. Si tratta<br />
di un multicottero che offre posto<br />
per il pilota, il medico e l’equipaggiamento<br />
sanitario. Il velivolo<br />
pesa 700 chili ed è alto<br />
due metri e mezzo, il diametro<br />
della corona su cui sono installati<br />
i rotori si estende per 11,3<br />
metri. Mantenendo un’altezza di<br />
volo di 100 metri può circolare<br />
ad una velocità massima di 110<br />
km/h. L’autonomia al momento<br />
è di 35 chilometri. La ricarica<br />
del VoloCity avviene con una linea<br />
di alta tensione e in più è<br />
previsto il cambio delle batterie<br />
dopo ogni intervento, in modo<br />
che sia subito pronto per ripartire.<br />
Queste caratteristiche sono<br />
considerate sufficienti per cominciare<br />
con i primi test. Nelle<br />
regioni prese a modello parallelamente<br />
ai voli di prova «interverrà<br />
sempre un medico a bordo<br />
di un’auto», afferma Aaron Erd.<br />
Per l’impiego effettivo nel servizio<br />
di soccorso medico l’ADAC<br />
punta su un ulteriore sviluppo<br />
tecnologico.<br />
ADAC nuovamente<br />
precursore<br />
Rispetto agli elicotteri, il multicottero<br />
elettrico ha un’impronta<br />
di CO2 migliore, un costo inferiore<br />
ed è molto più facile da guidare.<br />
«Gli elicotteri rimarranno<br />
comunque sempre necessari per<br />
trasportare persone infortunate<br />
e malati gravi. Per noi – spiega<br />
Erd – è importante migliorare il<br />
servizio di salvataggio su terra<br />
affiancando la nuova tecnologia.<br />
Con questo nuovo studio di fattibilità<br />
dedicato al multicottero<br />
l’ADAC conferma il suo ruolo di<br />
punta nel campo del salvataggio<br />
di emergenza aereo. «Quando<br />
50 anni fa si cominciò ad impiegare<br />
elicotteri, l’ADAC venne<br />
deriso», ricorda il responsabile<br />
della comunicazione Jochen<br />
Oesterle. Nel frattempo la rete di<br />
salvataggio aereo tedesca è una<br />
delle più fitte al mondo e – con<br />
più di 50 elicotteri e 36 stazioni –<br />
l’ADAC è una delle maggiori<br />
organizzazioni di salvataggio<br />
aereo in Europa. ◆<br />
La foto ben presto<br />
potrebbe esser realtà,<br />
dato che l’ADAC ha<br />
in programma voli di<br />
prova già nel <strong>2020</strong>.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 17
Due società svizzere stanno concentrando gli sforzi nella<br />
realizzazione di velivoli a decollo verticale od obliquo<br />
per la mobilità porta a porta. I prototipi di Dufour Aerospace<br />
e iii-Solutions potranno diventare realtà fra qualche anno.<br />
TESTO FELIX MAURHOFER<br />
La mobilità verticale si fa<br />
strada in Svizzera<br />
Nel futuro prossimo la<br />
mobilità verticale acquisterà<br />
sempre più<br />
importanza, ne sono<br />
convinti gli esperti di aviazione.<br />
Anche le imprese svizzere<br />
stanno sviluppando dei velivoli<br />
per questo nuovo tipo di mobilità.<br />
Con l’aereo ad ala inclinata<br />
«aEro 3» la start up Dufour Aerospace<br />
vuole portare nei cieli<br />
un’alternativa all’elicottero che<br />
sia a basso consumo energetico.<br />
«L’aEro 3 a cinque posti decolla<br />
verticalmente con quattro motori<br />
elettrici e poi compie il<br />
viaggio in orizzontale con una<br />
turbina a cherosene», spiega<br />
Thomas Pfammatter, pilota di<br />
elicottero e fondatore di Dufour<br />
Aerospace. Il sistema di decollo<br />
verticale – come un elicottero – e<br />
poi di viaggio orizzontale – come<br />
un aereo – è estremamente silenzioso,<br />
ecologico e a basso consumo<br />
energetico. E necessita tre<br />
volte meno carburante rispetto<br />
ad un elicottero della stessa<br />
stazza. Un giorno il velivolo funzionerà<br />
esclusivamente con batterie<br />
o a idrogeno. All’«aEro 3»<br />
bastano 400 cavalli, mentre un<br />
elicottero ne ha bisogno di 1000<br />
per la sua prestazione di volo.<br />
In modalità ibrido il velivolo ha<br />
un’autonomia di 800 chilometri,<br />
per una velocità di 320 km/h.<br />
Anche in rapporto alla manutenzione<br />
– afferma Pfammatter – il<br />
sistema ibrido è più a buon mercato.<br />
Di conseguenza, il prezzo<br />
di viaggio sarebbe quattro volte<br />
più a buon mercato di quello che<br />
ora paga un passeggero di elicottero.<br />
Attualmente a questo progetto<br />
lavora un team di 15 persone,<br />
che ha già testato il volo di<br />
un piccolo prototipo. Pfammatter<br />
calcola che ci vorranno ancora<br />
tre anni sino a che potrà essere<br />
testato un prototipo 1:1.<br />
Fra cinque anni il primo «aEro<br />
3» potrebbe ottenere l’autorizzazione<br />
per questo tipo di voli<br />
dall’Ufficio dell’aviazione civile.<br />
Per lo sviluppo del prototipo la<br />
start up ha preventivato un investimento<br />
attorno ai dieci milioni<br />
di franchi. L’autorizzazione e la<br />
produzione richiederanno altre<br />
diverse decine di milioni. L’aereo<br />
ad ala inclinata verrà venduto a<br />
un prezzo che oscilla tra uno e<br />
due milioni di franchi. Thomas<br />
Pfammatter è convinto che in<br />
un futuro non troppo lontano la<br />
mobilità verticale entrerà nella<br />
nostra vita quotidiana grazie<br />
agli evidenti vantaggi di efficienza<br />
energetica e risparmio<br />
economico. In più l’«aEro 3» può<br />
decollare e atterrare ovunque.<br />
Dufour Aerospace ha già testato<br />
l’«aEro 1» nell’aerodromo di<br />
Raron. Attualmente stanno provando<br />
il secondo prototipo.<br />
L’aerotaxi elettrico<br />
Un ulteriore progetto svizzero<br />
è il velivolo a decollo obliquo<br />
«Bitcraft one» di iii-Solutions.<br />
La mente dietro questo progetto<br />
è Andreas Reinhard. Il noto fisico<br />
e pilota è l’autore di diverse<br />
invenzioni che hanno fatto furore<br />
come ad esempio il velivolo<br />
«Stingray». Il progetto di aerotaxi<br />
«Bitcraft one» è costituito<br />
Velivolo ibrido «aEro 3»,<br />
un giorno sostituirà<br />
gli elicotteri.<br />
FOTO ALD<br />
18 touring | maggio <strong>2020</strong>
DOSSIER<br />
Il «canard» di iii-Solutions<br />
è a basso consumo<br />
energetico.<br />
Studio del «Bitcraft one»<br />
con cabina passeggeri<br />
rotante.<br />
da una cabina per sei persone,<br />
un carrello per l’atterraggio sia<br />
su strada che rotaia e quattro<br />
eliche oblique a funzionamento<br />
elettrico. Dal lato aerodinamico,<br />
si tratta di un «canard»,<br />
ovvero un velivolo in<br />
cui gli stabilizzatori<br />
orizzontali sono disposti<br />
anteriormente rispetto<br />
al baricentro, e dunque<br />
davanti all’ala. Con questa<br />
configurazione è possibile volare<br />
consumando poca energia e<br />
grazie ai molteplici motori e al<br />
rapporto di planata al di sopra di<br />
8 è garantita una sicurezza superiore<br />
alla media in caso di totale<br />
guasto dei motori. Inoltre il «Bitcraft<br />
one» dispone di un paracadute.<br />
Il velivolo è predisposto<br />
per 20 minuti di volo, mantenendo<br />
una velocità di 140 km/h.<br />
Per Reinhard questo modello di<br />
aereo rappresenta la soluzione<br />
per offrire un servizio di trasporto<br />
porta a porta con un consumo<br />
minimo di energia, massimo<br />
comfort per i passeggeri<br />
nonché un’emissione minima di<br />
rumore. Attualmente il team di<br />
iii-Solutions è occupato con lo<br />
sviluppo del prototipo 1:4.<br />
Reinhard ritiene che la mobilità<br />
aerea urbana assumerà sempre<br />
più importanza in futuro e che<br />
potrà completare in modo mirato<br />
quella su strada e rotaia, ma<br />
solo se sarà più efficiente e più<br />
silenziosa di quella attuale. •<br />
Info: iii-solutions.ch; dufour.aero<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 19
André Borschberg, pioniere dell’aviazione svizzera, è in prima linea<br />
fra chi scommette sulle energie verdi nei cieli. Anche se in un<br />
primo tempo le macchine volanti saranno limitate alle zone urbane,<br />
è convinto che cambieranno profondamente la nostra mobilità.<br />
INTERVISTA JÉRÔME LATHION | FOTO ANNA PIZZOLANTE<br />
Reduce dal successo di<br />
Solar Impulse, André<br />
Borschberg, uno dei protagonisti<br />
del primo giro<br />
intorno al mondo di 40mila chilometri<br />
concluso nel 2016 a<br />
bordo di un aereo ad energia solare,<br />
ha fondato a Sion la società<br />
H55 SA. La start up, che promuove<br />
la propulsione elettrica<br />
nell’industria aeronautica, ha<br />
sviluppato, in collaborazione<br />
con il produttore ceco BRM Aero,<br />
il biposto da addestramento elettrico<br />
Bristell Energic Flight Trainer.<br />
Dovrebbe essere certificato<br />
alla fine del 2021 e a disposizione<br />
per le scuole di volo nel<br />
2022. L’ex CEO di Solar Impulse<br />
è certo che la mobilità verticale<br />
elettrica accelererà notevolmente<br />
in un futuro prossimo.<br />
Con Solar Impulse è stata<br />
realizzata una visione. Come<br />
vede la mobilità verticale ora?<br />
André Borschberg: Innanzitutto<br />
ricordo che l’obiettivo del progetto<br />
Solar Impulse non era<br />
quello di rivoluzionare l’aviazione,<br />
ma di modificare l’opinione<br />
pubblica nei confronti<br />
delle energie rinnovabili. Se allora<br />
era ancora marginale, nel<br />
frattempo l’elettrico si è imposto<br />
come forte motore di trasformazione,<br />
proprio come lo è stata,<br />
all’epoca, l’automobile. La perdita<br />
di potenza è minima, il 95%<br />
arriva sull’elica, ciò che riduce i<br />
consumi complessivi. Il secondo<br />
vantaggio sta nella semplicità di<br />
manutenzione dei propulsori<br />
elettrici: a zero emissioni, silenziosi,<br />
economici, stanno conquistando<br />
crescenti consensi, e infatti<br />
sono sempre più numerosi<br />
chi crede nelle potenzialità di<br />
questi apparecchi. Soprattutto i<br />
notevoli progressi compiuti nel<br />
decollo e atterraggio verticale<br />
(VTOL) ne fanno un’interessante<br />
alternativa agli elicotteri convenzionali.<br />
«I voli di droni ed aerei<br />
dovranno essere coordinati»<br />
Quali ostacoli possono frenare<br />
lo sviluppo del green fly?<br />
Vi sono ancora diversi ostacoli<br />
da affrontare, in particolare per<br />
quanto riguarda la capacità, tuttora<br />
limitata, delle batterie, che<br />
fa sì che per il momento i velivoli<br />
elettrici rimangano circoscritti<br />
alla mobilità urbana. La seconda<br />
sfida interessa la certificazione.<br />
I costruttori devono garantire la<br />
piena sicurezza dei loro velivoli,<br />
e come mostrano i recenti contraccolpi<br />
della Boeing in fase di<br />
test, queste procedure sono complesse<br />
e possono durare.<br />
Soffermiamoci sulla UAM,<br />
la mobilità aerea urbana:<br />
oltre ai taxi volanti, quali<br />
altri apparecchi sono<br />
sulle rampe di lancio?<br />
Aeromobili per uso individuale<br />
sono già operativi negli Stati<br />
Uniti. Il drone Blackfly accoglie<br />
un passeggero che non deve possedere<br />
il brevetto di pilota. Si<br />
comanda con un semplice stick.<br />
E sa qual è l’età minima legale<br />
per pilotarlo?<br />
Non saprei, 14 o 15 anni?<br />
Cinque! Presto, diversi modi di<br />
trasporto merci e persone si avvicineranno<br />
e si sovrapporranno:<br />
droni per la consegna a domicilio,<br />
velivoli a pilotaggio remoto<br />
(APR) che richiedono poca istruzione,<br />
e gli aerei tradizionali –<br />
tutti dovranno coordinare le<br />
loro attività e condividersi lo<br />
spazio di volo.<br />
Occorrono quindi standard e<br />
regolamentazioni, elaborarli<br />
richiederà tempo. Le auto<br />
circolano da oltre un secolo e<br />
a tutt’oggi la segnaletica non<br />
è unificata in Europa. Come si<br />
potrà sincronizzare sviluppo<br />
normativo e tecnologico?<br />
In effetti, questo rappresenta<br />
il terzo grande ostacolo. Dobbiamo<br />
integrare i nuovi sistemi e<br />
i cambiamenti che comportano.<br />
La tecnologia è pronta, ma molte<br />
questioni devono essere risolte<br />
sul piano giuridico. È come l’auto<br />
a guida autonoma, verrà, ma ci<br />
vorrà tempo. Comunque non lo<br />
considero un problema; procedendo<br />
a tappe impareremo ad<br />
apprezzarne i pregi, il fatto che<br />
non inquina, non disturba ed è<br />
più sicura.<br />
Non rischiamo di spostare<br />
semplicemente gli ingorghi<br />
dal suolo all’aria?<br />
Il vantaggio della mobilità verticale<br />
è che non dipende da infrastrutture<br />
con capacità limitate<br />
come la rete stradale e ferroviaria.<br />
Ovviamente il traffico aereo<br />
va controllato e gestito ma le capacità<br />
operative possono essere<br />
Protagonista dell’exploit<br />
del Solar Impulse, oggi<br />
André Borschberg si consacra<br />
allo sviluppo della mobilità<br />
verticale elettrica.<br />
IDENTIKIT<br />
André Borschberg nasce a<br />
Zurigo nel 1952. Si laurea in<br />
ingegneria meccanica all’EPFL<br />
nel 1976 e consegue il Certificato<br />
in Business Management<br />
alla facoltà di commercio ed<br />
economia HEC di Losanna nel<br />
1977–78. Già pilota militare<br />
delle Forze Aeree Svizzere,<br />
entra nella storia dell’aviazione<br />
realizzando, nel 2015–<br />
16 il giro del mondo in due<br />
tappe a bordo del rivoluzionario<br />
Solar Impulse, velivolo<br />
capace di librarsi senza combustibile<br />
progettato insieme<br />
a Bertrand Piccard. Nel 2015<br />
fonda, congiuntamente a<br />
Sébastien Demont e Gregory<br />
Blatt, membri del Team Solar<br />
Impulse, la spin-off H55 SA<br />
a Sion.<br />
Informazioni al sito h55.ch<br />
20 touring | maggio <strong>2020</strong>
DOSSIER<br />
aumentate fino ad un limite da<br />
definire. In ogni caso, si eviteranno<br />
stazioni sovraffollate e<br />
strade congestionate.<br />
Gli utenti vanno preparati.<br />
Chi se ne incaricherà?<br />
È difficile a dirsi. Attualmente,<br />
solo i piloti di elicotteri sanno<br />
eseguire decolli e atterraggi verticali<br />
(VTOL), e non sono molti.<br />
Ma le modalità di volo saranno<br />
via via semplificate ed anche la<br />
guida autonoma è programmata.<br />
Sarà interessante osservare la facilità<br />
con cui l’utente si adatterà<br />
(sorride).<br />
La sicurezza dei velivoli,<br />
in particolar modo quelli<br />
leggeri, è garantita con<br />
ogni tempo?<br />
Il trasporto aereo è soggetto a<br />
severi requisiti di sicurezza, gli<br />
stessi si applicheranno alle attività<br />
commerciali svolte con<br />
droni. Soprattutto gli aeromobili<br />
leggeri potranno valersi di sofisticati<br />
dispositivi di controllo e<br />
comunicazione a terra. Inoltre,<br />
sono in grado di raccogliere numerose<br />
informazioni meteo, a<br />
tutto beneficio della sicurezza.<br />
Quale ruolo riveste la H55<br />
in quest’ampio contesto?<br />
Noi siamo «facilitatori». Forti del<br />
know-how di 16 anni maturato<br />
in seno a Solar Impulse, la nostra<br />
squadra intende sviluppare<br />
soluzioni per la propulsione elettrica<br />
affidabili che altre compagnie<br />
potranno integrare in taxi<br />
aerei e VTOL.<br />
Avete preferito stabilirvi nel<br />
Vallese invece che negli USA…<br />
La Svizzera non si deve svalutare<br />
rispetto alla Silicon Valley. Vanta<br />
un alto livello d’istruzione e un<br />
articolato tessuto di piccole e<br />
medie imprese dinamiche. Il Vallese<br />
poi si è trasformato in polo<br />
di ricerca ed innovazione: ospita<br />
l’antenna del Politecnico federale<br />
di Losanna fortemente impegnata<br />
nel settore dell’energia,<br />
la HES-SO e l’aeroporto di Sion<br />
che vuole posizionarsi come<br />
scalo per l’aviazione elettrica.<br />
Per noi rappresenta una location<br />
ideale. Siamo stati accolti molto<br />
positivamente dagli ambienti politici.<br />
A più lungo termine dovremo<br />
però prendere piede negli<br />
Stati Uniti se vogliamo convincere<br />
gli investitori. ◆<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 21
DOSSIER<br />
Si giocherà nei cieli,<br />
ma si prepara a terra:<br />
il futuro dei trasporti.<br />
La Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) ha<br />
incaricato l’Accademia della mobilità TCS dell’elaborazione<br />
di una strategia nell’ambito dei droni. Una sfida complessa,<br />
ma ricca di opportunità per il nostro laboratorio d’idee.<br />
TESTO DOMINIC GRAF<br />
Con ogni probabilità ci<br />
troviamo alle soglie<br />
della più profonda rivoluzione<br />
nel settore dei<br />
trasporti dopo l’automobile» dichiara<br />
Jörg Beckmann, sociologo<br />
del traffico e direttore<br />
dell’Accademia della mobilità<br />
del TCS. Da giocattolo per i più<br />
ricchi, l’auto si è trasformata, nel<br />
giro di 100 anni, in mezzo di trasporto<br />
per le masse; oggi, lo<br />
stesso sviluppo si prospetta per<br />
droni, multicotteri e aeromobili<br />
VTOL, ovvero capaci di decollare<br />
ed atterrare in verticale,<br />
che in un avvenire non troppo<br />
remoto potrebbero modificare<br />
radicalmente le modalità di<br />
muovere persone e merci nel 21°<br />
secolo. Grazie ai continui progressi<br />
nell’elettrificazione e automatizzazione,<br />
questa forma di<br />
mobilità non sarebbe più roba da<br />
fantascienza.<br />
Decolla l’Accademia<br />
droni del TCS<br />
Oggi, si stanno rimescolando le<br />
carte del mercato. Molti attori –<br />
tra cui start up, compagnie aeronautiche,<br />
costruttori di automobili<br />
e fornitori di servizi di<br />
mobilità – stanno studiando soluzioni<br />
nuove, si testano prototipi<br />
e stringono alleanze per essere<br />
pronti all’appello. Una fra<br />
tante, la joint venture fra Hyundai<br />
e Uber, che stanno progettando<br />
taxi volanti. Neanche i<br />
club della mobilità possono ignorare<br />
i segni premonitori del cambiamento<br />
che verrà. Essendo<br />
l’unico membro FIA a disporre<br />
di una propria Accademia, al<br />
TCS è stato pertanto affidato il<br />
compito di impostare una strategia<br />
in materia di «unmanned aerial<br />
vehicles» (UAV, aeromobili<br />
a pilotaggio remoto), sfida, questa,<br />
che Jörg Beckmann e il suo<br />
team raccolgono entusiasti.<br />
TCS pioniere<br />
Il TCS svolgerà l’incarico nella<br />
cosiddetta Accademia droni,<br />
concepita come centro di competenza.<br />
«Il nostro obiettivo è, da<br />
un lato, di capire gli sviluppi nel<br />
settore nascente della mobilità<br />
«Metteremo le ali a tutti<br />
i veicoli che oggi si<br />
muovono a terra»<br />
Jörg Beckmann,<br />
direttore Accademia della mobilità TCS.<br />
verticale, anticipando le possibilità<br />
d’impiego oggi, domani e<br />
dopodomani. E dall’altro di mettere<br />
a punto proposte concrete<br />
affinché i nostri soci possano<br />
sfruttarla proficuamente»,<br />
spiega Beckmann. Quali, ad<br />
esempio, i corsi di pilotaggio<br />
droni organizzati da TCS Training<br />
& Events. Oltre mille le<br />
iscrizioni registrate l’anno scorso,<br />
a testimoniare il forte interesse<br />
presente nel pubblico.<br />
Dopo questo inizio promettente,<br />
tocca ora passare al lavoro concettuale<br />
e dar prova di inventiva.<br />
Jörg Beckmann non vede l’ora:<br />
«Metteremo le ali a tutti i veicoli<br />
che oggi si muovono a terra. Per<br />
costruire le basi del futuro prossimo<br />
venturo è importante non<br />
limitare il pensiero creativo». È<br />
convinto che il TCS farà da pioniere<br />
e contribuirà all’affermazione<br />
della mobilità verticale.<br />
Poprio come 100 anni fa, quando<br />
l’auto sostituì il calesse e i cavalli<br />
entrarono nel motore. •<br />
FOTO EMANUEL FREUDIGER, ALD<br />
22 touring | maggio <strong>2020</strong>
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a lato. Qualora non volesse più ricevere le nostre proposte neanche per lettera,<br />
La invitiamo a comunicarcelo via telefono, e-mail o tramite lettera.
Destinazione<br />
finale Bulgaria<br />
I vecchi diesel svizzeri, che vengono dismessi,<br />
hanno spesso davanti a loro una seconda vita.<br />
Abbiamo equipaggiato una Toyota Avensis con<br />
un GPS e l’abbiamo rintracciata in Bulgaria.<br />
TESTO RENATO BECK | FOTO MICHAEL WÜRTENBERG<br />
24 touring | maggio <strong>2020</strong>
MOBILITÀ<br />
La nostra Toyota Avensis ha avuto<br />
una vita automobilistica di tutto<br />
rispetto. Era stata messa in circolazione<br />
sulle strade svizzere per la<br />
prima volta nel 2001. 16 anni e 200 000<br />
chilometri dopo, era arrivata a fine carriera.<br />
Infatti era rimasta ferma al San<br />
Gottardo a causa di un guasto alla frizione<br />
e, considerati i tanti anni di servizio<br />
e il cattivo stato generale, il garage<br />
non consigliava una riparazione. La vecchia<br />
carriola era da buttare, un vero rottame.<br />
Come l’Avensis, in Svizzera ci sono ogni<br />
anno circa 50 000 automobili. Gli svizzeri<br />
non guidano volentieri le auto vecchie:<br />
con una media di 8,6 anni, il nostro<br />
paese ha uno dei parchi veicoli più<br />
giovani d’Europa. Solo gli austriaci sostituiscono<br />
le auto ancora prima. I veicoli<br />
dismessi spariscono dalle nostre<br />
strade e tolti dalla circolazione. Una piccola<br />
parte viene riciclata, mentre una<br />
maggioranza si mette in viaggio. Ciò<br />
che qui è un rottame, che non supera i<br />
test dei gas di scarico o che costituisce<br />
un pericolo per l’ambiente circostante,<br />
trova quasi sempre un acquirente riconoscente<br />
da qualche parte del mondo.<br />
La nostra Toyota finisce dapprima dal<br />
nostro garagista a Zurigo. Poi interviene<br />
un mediatore. Si tratta di commercianti<br />
che non fanno domande e raccolgono<br />
tutto quel che c’è in giro. L’uomo riprende<br />
la vettura per cento franchi. Ma<br />
prima che l’Avensis venga rimorchiata<br />
dal suo parcheggio a Schlieren, nascondiamo<br />
un trasmettitore GPS nel vano<br />
portaoggetti. Vogliamo esserci quando<br />
la nostra auto inizierà magari una<br />
nuova vita.<br />
Pleven, Bulgaria. Snodo stradale nel<br />
nord del paese e una delle maggiori<br />
città del commercio di automobili in<br />
Bulgaria. Vi si rivendono soprattutto le<br />
importazioni da Germania, Austria e<br />
Svizzera. Il nostro trasmettitore GPS<br />
ha emesso l’ultimo segnale da una zona<br />
industriale alla periferia della città.<br />
È successo oltre un anno fa, da allora<br />
silenzio radio.<br />
Prefabbricati e occasioni<br />
svizzere: Pleven è<br />
un punto di smercio<br />
delle auto d’esportazione.<br />
Nell’area in questione gli affari vengono<br />
gestiti da un rivenditore d’auto di nome<br />
Wesselin. «Wessel» in bulgaro significa<br />
fortuna. Ci fingiamo clienti e Wesselin<br />
ci mostra la sua flotta. «Solo qualità →<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 25
svizzera», dice e sa che tale affermazione<br />
è particolarmente apprezzata. Le<br />
auto d’occasione svizzere, infatti, godono<br />
di una reputazione eccellente in<br />
Bulgaria. Sono considerate pulite, ben<br />
tenute e impeccabili dal punto di vista<br />
tecnico. Wesselin, il fortunato, è bravo<br />
negli affari.<br />
Sul suo terreno ci sono decine di veicoli,<br />
compresi alcuni furgoni commerciali<br />
ancora con i simboli aziendali dei loro<br />
ex proprietari svizzeri. L’Iveco di un<br />
giardiniere di Allschwil, nella regione<br />
basilese, si può avere per l’equivalente<br />
di 5000 franchi. Anno di costruzione:<br />
2003; norme delle emissioni: Euro 2. In<br />
molti centri città europei, da Bruxelles<br />
fino a Bucarest, l’Iveco sarebbe tolto<br />
dalla circolazione, anche a Ginevra sarebbe<br />
bloccato, almeno nei periodi con<br />
forti picchi di inquinamento. In Bulgaria<br />
invece continua ad avere via libera.<br />
Wesselin è in attività da 30 anni. Ogni<br />
due settimane vola in Svizzera per organizzare<br />
le forniture per il suo commercio.<br />
Infatti, i suoi dipendenti ci sono appena<br />
andati con un Mercedes Sprinter e<br />
un lungo rimorchio. Assieme ad un altro<br />
rivenditore d’auto, Wesselin ha affittato<br />
delle camere a Gränichen e Muri, dove i<br />
suoi uomini possono dormire. Poi vanno<br />
a trovare i concessionari svizzeri, di cui<br />
conoscono già le offerte attuali grazie<br />
alle app di vendita. Caricano quindi il<br />
loro Sprinter con quattro veicoli e tornano<br />
indietro. Un viaggio costa 1000<br />
euro incluse le tasse doganali.<br />
L’usato indesiderato<br />
I bulgari sono clienti ben visti dai rivenditori<br />
d’auto svizzeri. Le vendite verso la<br />
Bulgaria sono raddoppiate già nel 2015<br />
e nel 2018 si attestavano a circa 16 000<br />
automobili. I commercianti bulgari sono<br />
buoni acquirenti di vecchie carriole difficilmente<br />
smerciabili. Wesselin non fa<br />
domande, paga in contanti e si occupa<br />
di far sparire velocemente le vetture dai<br />
parcheggi dei rivenditori elvetici. Ci<br />
spiega come funziona: un artigiano o<br />
un qualsiasi altro cliente desidera comprare<br />
un’auto nuova. Vuole scambiare la<br />
sua vecchia macchina, in modo da liberarsene.<br />
Adesso la vecchia auto si trova<br />
nel cortile del concessionario e oscura<br />
dunque la vista delle vetture nuove<br />
fiammanti. «I rivenditori svizzeri non<br />
vogliono l’usato vecchio», racconta Wesselin,<br />
«perché attrae principalmente gli<br />
stranieri, che non possono permettersi<br />
I rivenditori bulgari di auto<br />
portano ogni anno<br />
nel loro paese 16 000<br />
occasioni svizzere.<br />
L’Iveco arancione proveniente<br />
da Allschwil (BL) si può avere<br />
per 5000 franchi.<br />
Le auto tedesche<br />
sono particolarmente<br />
apprezzate in Bulgaria.<br />
26 touring | maggio <strong>2020</strong>
MOBILITÀ<br />
un’auto nuova e costosa». Veicoli indesiderati,<br />
clientela indesiderata – e così<br />
Wesselin ottiene questa merce a buon<br />
mercato.<br />
Chiediamo se ha una Toyota Avensis.<br />
Qui non ce n’è, dice. Il segnale è muto e<br />
non troviamo la nostra macchina. Probabilmente<br />
si trova in un garage sotterraneo<br />
oppure è stata rottamata e demolita.<br />
Il viaggio dell’Avensis potrebbe<br />
essere finito, mentre migliaia di sue colleghe<br />
inquinanti giunte dalla Svizzera<br />
continuano a circolare. Infatti, quella<br />
della nostra vecchia Toyota non è una<br />
storia unica.<br />
La Bulgaria è la piattaforma dei commercianti<br />
d’autovetture di tutti i Balcani.<br />
Nel 2017 vi sono stati importati oltre<br />
100 000 veicoli d’occasione dai soli<br />
Stati dell’Unione europea, un terzo dei<br />
quali erano vecchi diesel che non possono<br />
più entrare in molti centri città<br />
dell’Europa. Non ci sono leggi e prescrizioni<br />
che ne limitano l’importazione in<br />
Bulgaria, a causa delle regole dei mercati<br />
interni dell’UE e della mancanza di<br />
norme legislative bulgare. Ora però anche<br />
lì c’è in discussione un progetto di<br />
legge, che prevede il divieto d’importazione<br />
per i veicoli diesel più vecchi di 15<br />
anni. La Bulgaria sta aspettando che la<br />
commissione UE dia il nullaosta. Il bisogno<br />
di una regolamentazione appare urgente:<br />
sulle strade bulgare una vettura<br />
su due ha più di 20 anni. La Bulgaria è il<br />
cimitero europeo delle auto, con la differenza<br />
che le automobili non vi riposano<br />
serenamente, ma avvelenano l’ambiente<br />
e i polmoni.<br />
Nei prossimi anni, la corsa all’importazione<br />
in paesi come la Bulgaria o la<br />
Polonia potrebbe aumentare ulteriormente.<br />
Se le nazioni europee più ricche<br />
chiudono i loro centri città ai vecchi diesel,<br />
ci sarà un impatto diretto sugli Stati<br />
dell’Europa orientale. Molte «puzzole»<br />
che saranno ritirate dalla circolazione,<br />
finiranno in città come Sofia. La ONG<br />
Transport and Environment, che ha<br />
sede a Bruxelles, mette in guardia da un<br />
«afflusso verso Est di veicoli diesel usati<br />
non modernizzati a basso costo». Il problema<br />
viene quindi trasferito anziché<br />
risolto. La conclusione dell’ONG: «L’inquinamento<br />
atmosferico viene esportato<br />
da ovest ad est».<br />
Strutture mafiose<br />
Per comprendere l’entità del flusso delle<br />
importazioni, basta andare nel sudovest<br />
del paese, a Dupnica. Sull’autostrada in<br />
provenienza da Sofia si viaggia attraverso<br />
una terra vuota, una regione tra le<br />
più povere d’Europa. Poi si apre un’ampia<br />
vallata, dolci catene montuose fiancheggiano<br />
la strada. E qui sorge un parcheggio<br />
dopo l’altro con migliaia e<br />
Non tutti i rottami<br />
possono essere rimessi<br />
in sesto dai competenti<br />
meccanici bulgari.<br />
migliaia di veicoli che aspettano un proprietario.<br />
Ci fermiamo da un grande rivenditore<br />
alla periferia di Dupnica. Ancora una<br />
volta, recitiamo la parte dei clienti e ci<br />
informiamo per un’automobile piccola<br />
ed economica. Questa volta però non<br />
riceviamo risposta. Poniamo domande<br />
sulle garanzie tecniche, sulla provenienza<br />
delle macchine ecc. L’uomo si<br />
gratta la testa e ci indica l’uscita: «Pensavo<br />
che voleste comprare un’auto?<br />
Perché tutte queste domande?».<br />
Dupnica è incassata in una conca ai<br />
margini dei Monti Rila, è una città di<br />
provincia stretta e non bella da vedere,<br />
dove vivono circa 30 000 persone, la<br />
maggior parte delle quali coinvolta in<br />
un modo o nell’altro nel commercio<br />
delle auto. Con oltre un centinaio di rivenditori,<br />
Dupnica è la capitale bulgara<br />
dell’usato. E terra di mafia. Qui, il commercio<br />
di auto e la criminalità organizzata<br />
sono legate indissolubilmente.<br />
I veicoli sono di dubbia qualità, secondo<br />
notizie di stampa i catalizzatori vengono<br />
spesso tolti, perché contengono<br />
metalli preziosi. Dupnica è la stazione<br />
finale del nostro viaggio, un luogo deprimente<br />
e il rovescio della medaglia<br />
della discutibile politica europea in<br />
materia di diesel. •<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 27
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Batterie made in Europa<br />
Mentre l’elettromobilità è sul punto di affermarsi, è palese la dipendenza<br />
dei costruttori automobilistici europei dalla tecnologia delle batterie<br />
di produzione asiatica. In futuro ciò dovrebbe cambiare e i ricercatori<br />
svizzeri si trovano al centro di questo sviluppo.<br />
MOBILITÀ<br />
TESTO E FOTO DINO NODARI<br />
Il passaggio alla mobilità elettrica<br />
rappresenta anche una svolta radicale<br />
per l’industria automobilistica.<br />
Al posto del motore, l’elemento<br />
centrale di un veicolo diventa il pacco<br />
batterie. Mentre il know-how motoristico<br />
si trova principalmente in Europa,<br />
da qualche anno i paesi asiatici hanno<br />
un netto vantaggio nella tecnologia degli<br />
accumulatori. I grandi fabbricanti<br />
CATL e BYD sono cinesi, Panasonic<br />
viene dal Giappone, mentre LG e Samsung<br />
dalla Corea del Sud.<br />
Secondo la volontà dell’Unione europea,<br />
in futuro anche l’Europa dovrebbe svolgere<br />
un ruolo preminente in questo settore<br />
chiave. È infatti ormai chiaro che il<br />
fabbisogno di batterie da trazione per<br />
le automobili elettriche crescerà massicciamente<br />
nei prossimi anni. E al momento<br />
si calcola che oltre il 90 percento<br />
di tali componenti giunge unicamente<br />
dall’Asia.<br />
Nel 2017 la Commissione europea ha<br />
dato vita alla «European Battery Alliance»,<br />
per sviluppare le competenze<br />
e le capacità produttive in Europa e ridurre<br />
così la dipendenza dalle industrie<br />
→<br />
La squadra di Corsin Battaglia<br />
(dietro), qui con Marie-Claude<br />
Bay e Daniel Landmann,<br />
svolge ricerche sulle nuove<br />
generazioni di batterie<br />
all’Empa di Dübendorf.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 29
MOBILITÀ<br />
asiatiche. Gli esperti ritengono che solo<br />
per soddisfare la domanda europea di<br />
batterie agli ioni di litio, sarebbero necessarie<br />
20 cosiddette gigafabbriche<br />
(Gigafactories), ossia impianti di grosse<br />
dimensioni per la produzione di accumulatori.<br />
Sotto la guida svizzera<br />
A metà febbraio è stato dato il segnale<br />
di partenza ufficiale per il progetto di<br />
ricerca europeo sulle batterie «SeNSE».<br />
Cinque istituti di ricerca e sei aziende<br />
di sette paesi europei tenteranno nei<br />
prossimi anni di far progredire ulteriormente<br />
la batteria agli ioni di litio. Il<br />
progetto di ricerca sarà coordinato<br />
dalla Svizzera dal ricercatore dell’Empa<br />
Corsin Battaglia. Tra i partner coinvolti<br />
c’è anche l’industria svedese Northvolt,<br />
che nei prossimi anni prevede di costruire<br />
in Europa due gigafabbriche per batterie<br />
per veicoli. L’UE finanzia «SeNSE»<br />
con dieci milioni di euro.<br />
«Stiamo lavorando alla prossima generazione<br />
di batterie agli ioni di litio»,<br />
spiega Corsin Battaglia. A differenza<br />
delle attuali batterie da trazione, la<br />
prossima generazione avrà una maggior<br />
densità energetica, una migliore chimica<br />
delle celle, nonché una migliore<br />
gestione dell’accumulatore: al posto degli<br />
anodi di grafite pura si punterà su<br />
quelli fatti di compositi silicio-grafite.<br />
La percentuale di cobalto critico viene<br />
ulteriormente ridotta nel catodo. Nuovi<br />
additivi nel fluido elettrolitico e strati<br />
protettivi dovrebbero far invecchiare<br />
più lentamente la batteria e rendere<br />
possibili più cicli di ricarica. Ad una<br />
maggiore durata di vita e ad una migliore<br />
capacità di ricarica veloce contribuiranno<br />
anche nuovi sensori, che<br />
dall’interno delle celle della batteria forniscono<br />
dati al sistema di gestione. Questi<br />
dati dovrebbero permettere una gestione<br />
della temperatura notevolmente<br />
più sofisticata rispetto alle odierne celle<br />
agli ioni di litio.<br />
Piccoli passi<br />
Ma cosa significa questa ricerca per i<br />
consumatori, ci si può aspettare un salto<br />
epocale? «In genere, nella ricerca sui<br />
materiali ci vuole sempre un certo lasso<br />
di tempo finché i materiali siano maturi<br />
per il mercato. Sicuramente non ci si potrà<br />
aspettare un raddoppio delle capacità<br />
entro un anno», relativizza Corsin<br />
Battaglia. Si tratta di compiere una serie<br />
di diversi passaggi, ognuno dei quali è<br />
importante. Lo scopo, però, è che alla<br />
fine del progetto i risultati possano essere<br />
trasferiti alla produzione. È chiaro<br />
che in futuro la tecnologia delle batterie<br />
sarà importantissima. «L’UE parla di un<br />
mercato europeo nell’ordine di 250 miliardi<br />
di euro all’anno», spiega Battaglia.<br />
Affinché in futuro anche l’Europa possa<br />
spartirsi una fetta della torta, bisogna<br />
dapprima fare ricerca, dato che in Asia<br />
già da anni stanno lavorando su questa<br />
tecnologia. «Dobbiamo innanzitutto colmare<br />
il ritardo nella produzione di celle<br />
per batterie», si dice convinto Corsin<br />
Battaglia. Solamente allora le case automobilistiche<br />
europee non dipenderanno<br />
più dalle batterie asiatiche.<br />
Svezia e Germania<br />
Tutti gli aspetti della ricerca «SeNSE»<br />
sono volti a produrre le celle della prossima<br />
generazione nelle gigafabbriche<br />
europee. Un ruolo cruciale nel progetto<br />
lo recita la società svedese Northvolt.<br />
L’azienda è stata fondata nel 2016 da<br />
due ex-collaboratori di Tesla, che avevano<br />
partecipato alla costruzione della<br />
gigafabbrica della Tesla in Nevada<br />
(USA). Attualmente Northvolt sta progettando<br />
la prima gigafabbrica europea<br />
con una produzione di 32 GWh all’anno,<br />
che dovrebbe sorgere in Svezia. Un’altra<br />
di queste super fabbriche con una produzione<br />
annua di 16 GWh dovrebbe venire<br />
costruita a Salzgitter, in Germania,<br />
in joint venture con Volkswagen. A titolo<br />
di paragone: secondo le informazioni<br />
della direzione, la gigafabbrica<br />
Tesla del Nevada produce attualmente<br />
circa 30 GWh all’anno. ◆<br />
Densità energetica Vengono testate<br />
diverse celle di batterie.<br />
Pile a bottone I test sono effettuati<br />
con questo tipo di batterie.<br />
30 touring | maggio <strong>2020</strong>
IL CONSULENTE<br />
Legge inclemente con<br />
i prepotenti a pedali<br />
Molti utenti della strada lamentano il comportamento<br />
irresponsabile e lo scarso rispetto delle norme della<br />
circolazione dei ciclisti, specie in città. Ma il codice<br />
punisce anche chi trasgredisce sulla due ruote.<br />
TESTO URS-PETER INDERBITZIN<br />
Materie prime Bisogna evitare soprattutto l’uso del cobalto.<br />
In laboratorio Il ricercatore Empa Corsin Battaglia.<br />
BATTERIE ALLO STATO SOLIDO<br />
Il team di Corsin Battaglia all’Empa è coinvolto<br />
in un altro progetto di ricerca europeo: il progetto<br />
«SOLiDIFY» guarda ancora più avanti nel<br />
futuro e sviluppa le batterie della generazione<br />
del dopodomani, le cosiddette batterie a litio-metallo<br />
a stato solido. Diversamente dagli<br />
odierni accumulatori agli ioni di litio e a quelli<br />
della prossima generazione, queste batterie<br />
allo stato solido non contengono sostanze fluide<br />
infiammabili. Sono quindi più sicure e resistenti<br />
al calore. Possono anche fornire prestazioni<br />
superiori ed essere ricaricate e scaricate<br />
più velocemente. Secondo l’opinione degli<br />
esperti, questi accumulatori – di generazione<br />
4b – potrebbero essere pronti per il mercato<br />
tra una decina d’anni. Con la metà del peso e<br />
della dimensione, dovrebbero fornire la stessa<br />
capacità di immagazzinamento delle odierne<br />
batterie agli ioni di litio. E dovrebbero risultare<br />
dimezzati anche i costi di produzione.<br />
Le autorità possono avvalersi di<br />
numerose clausole per sanzionare<br />
i ciclisti spericolati che<br />
violano le norme della circolazione,<br />
compromettendo la sicurezza del<br />
traffico. Innanzitutto applicando<br />
l’Ordinanza concernente le multe<br />
disciplinari (OMD) e il relativo allegato<br />
che riassume le contravvenzioni<br />
per le quali il conducente fallibile<br />
è soggetto a pena pecuniaria.<br />
Ad esempio, l’elenco delle multe<br />
stabilisce che la circolazione non<br />
autorizzata sul marciapiede è sanzionabile<br />
con 40 franchi, mentre<br />
bruciare un semaforo rosso può costare<br />
60 franchi. Inoltre gli uffici<br />
competenti possono vietare la circolazione<br />
al ciclista se ha messo in<br />
pericolo seriamente o ripetutamente<br />
gli utenti della strada o se<br />
ha usato il velocipede in stato di<br />
ebrietà. Il divieto può essere disposto<br />
per almeno un mese (art. 19<br />
cpv. 3 della Legge federale sulla circolazione<br />
stradale [LCStr]). Non<br />
solo, possono anche intervenire<br />
preventivamente, disponendo accertamenti<br />
della capacità di condurre<br />
in bicicletta: conformemente<br />
al già citato art. 19 cpv. 2 LCStr non<br />
possono circolare in velocipede le<br />
persone che non sono in grado di<br />
farlo in modo sicuro a causa di una<br />
malattia fisica o psichica oppure di<br />
una dipendenza. In tal senso l’autorità<br />
può vietare del tutto a queste<br />
persone di guidare la bicicletta.<br />
Incidente mortale<br />
Le trasgressioni al codice stradale<br />
sono all’ordine del giorno. Di<br />
sovente, chi circola in bicicletta<br />
tende a prenderle alla leggera.<br />
E sbaglia, perché si rischiano<br />
stangate come quella recentemente<br />
inflitta dal Tribunale<br />
federale ad un ciclista che<br />
aveva provocato la morte<br />
di un pedone (sentenza<br />
6B_1280/2019 e 6B_1289/2019<br />
del 20.2.<strong>2020</strong>). I fatti risalgono al<br />
luglio del 2017 e si sono prodotti<br />
ad un incrocio. Il ciclista fallibile<br />
era passato con il rosso, investendo<br />
in pieno un 44enne sulle strisce<br />
pedonali. L’impatto era stato molto<br />
violento, tanto che la vittima, gravemente<br />
ferita, era deceduta tre<br />
settimane dopo l’incidente. I giudici<br />
hanno condannato il ciclista<br />
per omicidio colposo a 180 aliquote<br />
giornaliere da 270 franchi<br />
sospese condizionalmente e al<br />
pagamento dei danni nell’ordine<br />
di oltre 13 000 franchi (soggiorno<br />
in ospedale, spese mediche ecc.).<br />
Pretium doloris<br />
Particolarmente contestata, in<br />
sede di ricorso, la questione del risarcimento<br />
del danno morale ai<br />
congiunti della vittima. La Corte<br />
ha finito col ridurlo nella misura<br />
del 25%, giudicando che con la<br />
sua condotta negligente il deceduto<br />
si era reso corresponsabile<br />
dell’incidente: egli non aveva infatti<br />
aspettato che scattasse il<br />
verde per i pedoni, incamminandosi<br />
sulle strisce appena le auto<br />
erano ferme davanti al semaforo.<br />
Il ciclista colpevole dovrà versare<br />
alla vedova 30 000 franchi, 15 000<br />
a ciascuno dei genitori e 7500<br />
franchi alla sorella della vittima a<br />
titolo di risarcimento del danno<br />
morale subito. Anche<br />
se disponesse di assicurazione<br />
responsabilità<br />
civile privata,<br />
con ogni probabilità<br />
gli verrà accollata<br />
una parte dei<br />
costi. •<br />
URS-PETER<br />
INDERBITZIN<br />
consulente<br />
giuridico<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 31
Mobilità senza barriere<br />
Con Easy Bus, il Gruppo Iveco risponde all’invecchiamento della popolazione<br />
tedesca. In Svizzera, le aziende dei trasporti pubblici si sono mosse già da tempo,<br />
adattando il proprio parco veicoli ai cambiamenti demografici. Ne è un esempio<br />
il costruttore rossocrociato di bus elettrici Hess che siamo andati a visitare.<br />
Sempre più anziani<br />
I TP devono adeguarsi<br />
all’evoluzione demografica.<br />
TESTO JULIANE LUTZ | FOTO EPD-BILD/DIETER SELL, EMANUEL FREUDIGER, ALD<br />
Nella città bavarese di Füssen,<br />
nel distretto dell’Algovia<br />
orientale, le persone a ridotta<br />
capacità motoria non hanno<br />
difficoltà a spostarsi con i mezzi pubblici.<br />
Ai due Easy Bus Iveco già operativi<br />
se ne aggiungeranno altri sette, già ordinati<br />
dal consorzio dei TP regionali algoviesi.<br />
I veicoli vengono incontro alle<br />
esigenze dei cittadini senior: la parte<br />
anteriore è stata ingrandita e la porta<br />
d’entrata, normalmente alquanto stretta,<br />
è stata ampliata e dotata di rampa pieghevole<br />
per consentire pure ai viaggiatori<br />
con ausili per la deambulazione di<br />
salire davanti. Hanno un’area allungata<br />
per stazionare la sedia a rotelle e posti<br />
in piedi e a sedere riservati a persone<br />
con deambulatore accanto al conducente<br />
e alla seconda porta. Anche se a<br />
bordo viaggiano più persone munite di<br />
supporti alla mobilità, gli altri passeggeri<br />
possono percorrere agevolmente lo<br />
spazioso corridoio centrale, privo di gradini.<br />
Inoltre, due posti a sedere rialzati<br />
rendono più semplice per disabili e anziani<br />
accomodarsi e scendere. Possono<br />
poi orientarsi più facilmente grazie alle<br />
indicazioni gialle ben visibili.<br />
Iveco ha sviluppato Easy Bus insieme<br />
agli esperti dell’Università Fresenius di<br />
Idstein, in Germania, e alla filiale della<br />
Deutsche Bahn che gestisce autolinee<br />
regionali. Disponibile da metà 2019, l’allestimento<br />
speciale costa solo 7500 euro<br />
in più rispetto ai convenzionali pullman<br />
low entry del marchio Iveco.<br />
Svizzera esemplare<br />
È vero che ormai sono all’ordine del<br />
giorno mezzi per il trasporto pubblico<br />
dotati di dispositivo di inginocchiamento<br />
del mezzo, ovvero che si abbassano<br />
e sollevano lateralmente per agevolare<br />
l’entrata e l’uscita dei passeggeri.<br />
Ma Iveco Bus, il secondo costruttore di<br />
autobus europeo, svolge un ruolo da<br />
pioniere nel settore dei veicoli adeguati<br />
agli utenti più anziani.<br />
Stupisce che altri fabbricanti non fiutino<br />
le grandi opportunità offerte dal rapido<br />
invecchiamento della popolazione sul<br />
continente: nel 2019, in Europa ben 90,5<br />
milioni di abitanti erano over 65. Se oltreconfine<br />
si sta realizzando solo ora<br />
l’urgenza della problematica, la Svizzera<br />
ha reagito già nel 2004, varando la<br />
Legge sui disabili (LDis), che ha dato<br />
forte impulso ad investimenti ed adattamenti<br />
delle infrastrutture per eliminarne<br />
gli svantaggi: la legge stabilisce<br />
32 touring | maggio <strong>2020</strong>
MOBILITÀ<br />
che i veicoli dei trasporti, edifici e spazi<br />
pubblici esistenti vanno adattati ai bisogni<br />
dei cittadini portatori di handicap o<br />
anziani entro il 2023.<br />
Secondo l’Ufficio federale dei trasporti,<br />
in Svizzera i passeggeri a mobilità ridotta<br />
devono poter usare i mezzi pubblici<br />
in autonomia, ovvero senza l’assistenza<br />
da parte del personale. Ecco<br />
quanto dichiarato: «A nostra conoscenza<br />
nessun altro paese applica criteri tanto<br />
rigorosi quanto la Svizzera per garantire<br />
alle persone di muoversi senza ostacoli».<br />
Tre monitor sui nostri bus<br />
Lo conferma una visita alla sede della<br />
Carrosserie Hess AG a Bellach, nel Canton<br />
Soletta. Il costruttore è conosciuto<br />
fra l’altro per i suoi elettrobus che circolano<br />
in numerose città svizzere. «Negli<br />
autobus, il passeggero in carrozzina<br />
viaggia contro il senso di marcia. Deve<br />
però poter consultare le informazioni<br />
sulle prossime fermate. Ecco perché in<br />
Svizzera le vetture sono equipaggiate<br />
del terzo monitor, montato a sua volta<br />
contro il senso di marcia», spiega Yves<br />
Brügger, responsabile vendite della<br />
Hess. Ce lo indica a bordo di un bus destinato<br />
alla città di Bienne. Dettaglio,<br />
questo, che cerchiamo invano sul veicolo<br />
in fase di allestimento nel capannone<br />
della fabbrica destinato ad un<br />
cliente austriaco. «Se da noi le specifiche<br />
per garantire trasporti pubblici accessibili<br />
vengono attuate celermente e<br />
in modo sistematico, all’estero talora<br />
sono indietro di anni», spiega Brügger.<br />
In Svizzera, autobus a pianale ribassato<br />
erano già in servizio prima del 2004.<br />
Fra i più recenti accorgimenti segnala<br />
che: «Oggi, progettiamo pedane per 500<br />
anziché 350 kg, dato che le sedie a rotelle<br />
elettriche diventano sempre più<br />
pesanti. E anche la zona multifunzione<br />
di 3,2 metri riservata a deambulatori e<br />
passeggini è più generosa che sulle altre<br />
marche». Con ciò si sarebbero praticamente<br />
esaurite le possibilità di configurazione.<br />
Tutt’al più si potranno ottimizzare<br />
i sistemi di assistenza, permettendo<br />
ad esempio all’autista un più preciso accosto<br />
alle banchine in modo da facilitare<br />
ulteriormente l’ingresso e l’uscita.<br />
Sarebbe forse opportuno istruire più intensamente<br />
gli utenti con esigenze spe-<br />
Monitor extra per<br />
utenti in carrozzina<br />
standard sui mezzi<br />
pubblici in Svizzera.<br />
ciali: «La nostra flotta è ben attrezzata<br />
per il trasporto di anziani e persone con<br />
deambulazione difficoltosa: pianale ribassato,<br />
ampi spazi multifunzione e dispositivi<br />
quali maniglie ecc. per tenersi<br />
durante la corsa» afferma Rolf Meyer,<br />
responsabile comunicazione di Bernmobil.<br />
L’azienda bernese di TP si autoproclama<br />
leader svizzero per l’alto livello di<br />
comfort ed accessibilità offerto. «Spesso<br />
basterebbe consigliare ai passeggeri alcune<br />
astuzie facili, ad esempio di abituarsi<br />
a salire dietro, usando la seconda<br />
porta e dirigersi subito verso destra andando<br />
ad occupare lo scompartimento a<br />
quattro posti riservato alle persone disabili»,<br />
suggerisce Meyer. •<br />
Nel 2018 la Svizzera<br />
contava 1 149 3<strong>05</strong><br />
abitanti ultrasettantenni.<br />
Secondo stime di Pro<br />
Senectute, fra le persone<br />
sopra i 75 anni circa<br />
120 000 soffrono di<br />
capacità motorie ridotte,<br />
di cui 10 000–12 000<br />
al punto da rendere<br />
indispensabile l’uso<br />
del deambulatore. Il<br />
supporto verrebbe però<br />
utilizzato effettivamente<br />
soltanto dalla metà<br />
di questi anziani.<br />
Prodotto per l’estero Meno a misura<br />
di anziano il bus costruito da Hess<br />
per un committente austriaco.<br />
Carrozzine elettriche<br />
pesanti – Hess ha<br />
aumentato a 500 kg<br />
la portata delle rampe.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 33
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MOBILITÀ<br />
Emergenza coronavirus:<br />
quali lezioni trarne<br />
Mentre la crisi sanitaria sembra essere ad una svolta, i pronostici sulle<br />
conseguenze socio-economiche della pandemia da Covid-19 sono unanimi:<br />
ci vorrà un immenso sforzo per uscire dalla più grave recessione del dopoguerra<br />
che si sta delineando. Quali lezioni possiamo trarre dall’attuale crisi?<br />
Peter Goetschi, presidente centrale del TCS, ci fornisce le proprie valutazioni.<br />
REDAZIONE TOURING<br />
EMANUEL FREUDIGER<br />
Quale impatto avrà l’attuale crisi<br />
sull’economia?<br />
Peter Goetschi: Se la crisi ci ha colpito in<br />
maniera folgorante, uscirne, sul piano<br />
economico, sarà lungo e difficile. Quasi<br />
tutti i settori sono stati toccati in contemporanea<br />
e i motori della nostra crescita<br />
economica sono fermi. Inoltre è<br />
evidente che export e consumi interni<br />
s’inceppano se viene a mancare un elemento<br />
primordiale.<br />
Quale elemento?<br />
Questa crisi dimostra che la libertà di<br />
movimento è il fondamento della nostra<br />
economia ed è essenziale al funzionamento<br />
della nostra società. La mobilità<br />
rappresenta il perno che muove gli ingranaggi<br />
in tutti gli ambiti del vivere<br />
quotidiano. Nel giro di qualche settimana<br />
ci siamo resi conto che senza mobilità<br />
individuale i nostri ospedali non<br />
sono in grado di funzionare, e che senza<br />
trasporti stradali la catena di approvvigionamento<br />
alimentare si blocca.<br />
Si sarebbe dovuto fare di più per<br />
combattere il nuovo coronavirus?<br />
In tempi di crisi c’è sempre chi si agita<br />
e chi riflette prima di agire. Il nostro<br />
governo ha preferito la seconda opzione,<br />
consapevole che per essere osservate<br />
sistematicamente,<br />
le<br />
misure dovevano<br />
essere comprese e<br />
condivise dalla<br />
gente. Si sono<br />
dati il tempo per<br />
spiegare, esortare,<br />
convincere le persone<br />
invece di punirle.<br />
Con il dovuto distacco nessuno<br />
negherebbe che il successo del nostro<br />
paese si nutre della ricerca costante<br />
del compromesso, basandosi sulla responsabilità,<br />
individuale e collettiva,<br />
dei nostri cittadini. Ecco la chiave del<br />
successo della Svizzera, ieri come oggi!<br />
Anche le imprese sanno che devono<br />
continuamente rinnovarsi ed evolvere<br />
per difendere la loro posizione sul mercato.<br />
Le autorità dal canto loro capiscono<br />
che qui da noi solamente la<br />
politica dei piccoli passi crea le basi<br />
necessarie per la realizzazione di progetti<br />
ambiziosi.<br />
«Dobbiamo<br />
fare leva sullo<br />
spiccato senso<br />
civico del popolo<br />
svizzero»<br />
Peter Goetschi<br />
presidente centrale<br />
<strong>Touring</strong> Club Svizzero<br />
È questo che la crisi ci insegna?<br />
Esattamente. Proprio ora che siamo confrontati<br />
a varie sfide dobbiamo perseverare<br />
e puntare sulle qualità che fanno<br />
la forza della Svizzera. I cambiamenti<br />
strutturali non si possono imporre<br />
dall’alto, vanno preparati con ampio<br />
anticipo e attuati in sintonia con lo sviluppo<br />
tecnologico.<br />
A quali sfide pensa?<br />
Mi riferisco al riscaldamento globale. Si<br />
tratta di una sfida monumentale che ci<br />
impone un radicale cambiamento dei<br />
nostri stili di vita e di consumo. Occorrono<br />
provvedimenti oggi impensabili<br />
che richiedono l’adesione e la partecipazione<br />
attiva della popolazione.<br />
Non siamo sulla strada giusta?<br />
Il TCS sostiene gli obiettivi dell’Accordo<br />
di Parigi, come l’intera classe politica<br />
svizzera. Tuttavia, negli attuali frangenti<br />
ne vanno riconsiderati modi e<br />
tempi di attuazione. Staremo a vedere<br />
se la Legge sul CO2 all’esame del Parlamento<br />
otterrà il consenso dei cittadini.<br />
La vedo scettico. Perché?<br />
Perché è contraria al principio fondamentale<br />
menzionato poc’anzi e graverebbe<br />
sull’economia in un momento in cui va<br />
sostenuta con tutti i mezzi a disposizione.<br />
Il progetto di legge parte dal presupposto<br />
che bisogna tassare il consumatore, ritenendolo<br />
incapace di discernere cosa è<br />
bene per lui. Sono dell’opinione che dobbiamo<br />
piuttosto far leva sullo spiccato<br />
senso civico del popolo svizzero ed invocare<br />
la responsabilità dei cittadini e delle<br />
imprese. Al Parlamento spetta poi il compito<br />
di promuovere le innovazioni tecnologiche<br />
che ci permetteranno di raggiungere<br />
gli obiettivi climatici fissati, incoraggiando<br />
la popolazione ad adottarle. ◆<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 35
TECNICA<br />
SKODA KAMIQ 1.5 TSI STYLE<br />
SUV urbana<br />
polivalente<br />
E 4 cilindri 1,5 l turbobenzina, 150 CV W6,7 l/100 km (media del test), etichetta energia D<br />
V autonomia: 741 km k peso: 1375 kg P da 0 a 100 km/h in 11,0 s L32 980 fr.<br />
Pratico<br />
Nella squadra delle SUV di casa Skoda, la Kamiq<br />
sostituisce degnamente la Yeti con un’abitabilità<br />
esemplare e operando un salto tecnologico. Per giunta,<br />
la versione da 150 CV esprime un’innegabile vitalità.<br />
TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />
veicolo familiare<br />
Abitabilità dei posti dietro<br />
Comfort/tenuta sedili sportivi<br />
Motore traboccante di vitalità<br />
Comportamento vivace omogeneo<br />
Tecnologia all’avanguardia<br />
Sistemi di assistenza alla guida<br />
36 touring | maggio <strong>2020</strong>
Ambiente digitale<br />
con strumentazione<br />
e schermo tattile.<br />
Tuttofare Senza avere<br />
grande stile, la Skoda<br />
Kamiq emana una<br />
certa presenza.<br />
Stile senza originalità<br />
Assorbimento sospensioni (18 pollici)<br />
Molte dotazioni sono opzionali<br />
Motricità del treno anteriore<br />
Qualche indicatore poco leggibile<br />
Nessuna versione a trazione integrale<br />
Garanzia minimalista (2 anni)<br />
passo 265 cm<br />
lunghezza 424 cm larghezza 179 cm<br />
bagagliaio: 400–1506 litri<br />
pneumatici: 215/45R18, min. 195/60R16<br />
Astuzie Ombrello e<br />
proteggi-portiera<br />
estraibile.<br />
SCHEDA TECNICA<br />
VEICOLO PROVATO<br />
Skoda Kamiq 1.5 TSI Style:<br />
5 porte, 5 posti; 32 980 fr.<br />
(auto del test: 40 647 fr.)<br />
Gamma: dalla 1 l TSI Active,<br />
95 CV (23 040 fr.) alla 1.5 l TSI<br />
Monte Carlo, 150 CV,<br />
(34 180 fr.)<br />
Opzioni: vernice metallizzata,<br />
(690 fr.), pack Style, navigatore,<br />
cockpit virtuale, telecamera<br />
retromarcia, ACC, assistente<br />
parcheggio ecc. (1990 fr. con<br />
sconto), pianale amovibile<br />
(180 fr.), telaio adattivo (480)<br />
Garanzia: 2 anni di fabbrica,<br />
assistenza illimitata (se fatti<br />
servizi); anticorrosione:<br />
12 anni (con condizioni)<br />
Importatore: Amag, skoda.ch<br />
DATI TECNICI<br />
Motore: 4 cilindri, 1,5 l turbobenzina,<br />
150 CV, 250 Nm a<br />
1500 giri/min; cambio DSG a<br />
7 rapporti, trazione anteriore<br />
Peso: 1375 kg (auto test),<br />
totale ammissibile 1800 kg,<br />
carico rimorchiabile 1250 kg<br />
80%<br />
156 cm<br />
Certo, la Skoda Kamiq si profila<br />
come l’ennesima SUV urbana,<br />
per giunta dotata di un design<br />
convenzionale. Senza ostentazione,<br />
questa station wagon fuoristrada<br />
nasconde tuttavia molteplici qualità. Bisogna<br />
dire che la piattaforma MQB-A0<br />
le permette di accedere alle più recenti<br />
tecnologie del gruppo Volkswagen, di<br />
cui Skoda ormai non è più il parente povero.<br />
Ce ne rendiamo conto alla vista<br />
della strumentazione digitale configurabile<br />
in 5 pannelli completata da un ampio<br />
schermo tattile. Non è facile trovare<br />
di meglio nella categoria, e anche più su.<br />
A ciò si aggiunge una qualità percepita<br />
in crescita, come attesta il rivestimento<br />
della plancia di bordo in schiuma morbida<br />
dall’aspetto gradevole. Naturalmente<br />
il tutto rimane spoglio, addirittura<br />
austero. È sempre una Skoda.<br />
Ancora, il vasto spazio per le gambe e<br />
le ampie sedute del divano offrono una<br />
comodità eccezionale per un veicolo di<br />
4,24 metri. Difficile anche rinunciare<br />
ai morbidi sedili sportivi che assicurano<br />
un’eccellente tenuta. Certo, la modularità<br />
è rudimentale e il divano ribaltabile<br />
crea un grosso nel bagagliaio dalla capacità<br />
onesta.<br />
Temperamento a iosa<br />
Mossa da motori 3 cilindri, la gamma<br />
Kamiq è capeggiata però da un 4 cilindri<br />
da 150 CV. Docile in ambito urbano,<br />
vista la sua coppia massima erogata a<br />
1500 giri/min, questo propulsore sovralimentato<br />
brilla in vivacità, all’insegna<br />
delle sue salite nei giri molto rapide fin<br />
verso 6200 giri/min. Un motore tonico e<br />
molto reattivo valorizzato dal cambio a<br />
doppia frizione del gruppo. Questo 1,5 l<br />
con disattivazione parziale dei cilindri<br />
appare talvolta un po’ nervoso, ma se ne<br />
apprezza la vitalità e i consumi medi<br />
moderati (6,7 l/100 km). Questo temperamento<br />
giocoso è in accordo con il telaio<br />
agile ed equilibrato, a cui la sospensione<br />
adattiva conferisce maggior rigore<br />
in modalità Sport. Unico neo, il treno<br />
anteriore fatica a contenere l’impeto<br />
della cavalleria. Peccato che la piattaforma<br />
MQB-A0 non preveda la trasmissione<br />
integrale.<br />
Questa Skoda, che può montare sistemi<br />
di assistenza alla guida di ultimo grido<br />
vede il suo prezzo salire, tanto più che<br />
numerosi equipaggiamenti vengono proposti<br />
soltanto in opzione. Non esistono<br />
miracoli. •<br />
→<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 37
TECNICA<br />
DINAMICA DI COMPORTAMENTO<br />
Accelerazione (0–100 km/h): 9,0 s<br />
Elasticità:<br />
60–100 km/h (in posizione D) 4,5 s<br />
80–120 km/h (in posizione D) 6,0 s<br />
Diametro di sterzata:<br />
11,1 m<br />
Frenata (100–0 km/h):<br />
35,8 m<br />
Insonorizzazione:<br />
60 km/h: n. m.<br />
120 km/h: n. m.<br />
Spazioso I passeggeri dietro sono viziati.<br />
CHECK-UP TCS<br />
TCS MoBe: Andrea Scuderi<br />
COSTI DEI SERVIZI<br />
(km/mese) ore mano d’opera (fr.) 1<br />
15 000/12 0,8 667.–<br />
30 000/24 1,5 1108.–<br />
Manutenzione per 180 000 km:<br />
15 000 km/anno 28 8872.–<br />
1 incl. materiale<br />
COSTI D’ESERCIZIO<br />
km/anno ct./km fr./mese<br />
fissi variabili<br />
15 000 69 516.– 330.–<br />
30 000 48 516.– 660.–<br />
Tariffa oraria per il calcolo TCS:<br />
145 fr. (UFS)<br />
TCS ASSICURAZIONE AUTO<br />
premio annuo 2 :<br />
746.30 fr.<br />
2<br />
esempio di offerta per un socio TCS 36enne,<br />
domiciliato a Berna, responsabilità civile e casco<br />
totale, chilometraggio annuo 10 000 km,<br />
garage coperto, premio annuo senza spese.<br />
CONSUMO AL BANCO DI PROVA<br />
ciclo<br />
misto<br />
fabbrica WLTP 6,5<br />
Emissioni di CO2 (WLTP): 167 g/km<br />
Media svizzera di CO2: 174 g/km<br />
Etichetta energia (A–G):<br />
D<br />
CONSUMO DEL TEST<br />
6,7 l/100 km autonomia: 741 km<br />
serbatoio:<br />
50 litri<br />
Skoda Kamiq in dettaglio<br />
CARROZZERIA<br />
Con più carattere rispetto alla Yeti, la Kamiq<br />
adotta il design di famiglia delle SUV<br />
Skoda, vale a dire solidità con più prestanza.<br />
Malgrado la compattezza, offre<br />
molto spazio dietro, dove le sedute sono<br />
anch’esse generose. Il bagagliaio cubico<br />
può essere modulato con l’aiuto di un<br />
pianale amovibile (180 fr.). Il ribaltamento<br />
dei sedili altrimenti crea un dislivello importante.<br />
ABITACOLO<br />
Dall’apparenza sobria, il posto di guida<br />
risulta ben allestito. I materiali di buona<br />
qualità contornano un ampio schermo<br />
tattile e una strumentazione elaborata<br />
dalla manipolazione intuitiva. Alcuni indicatori<br />
di piccole dimensioni non sono<br />
molto visibili.<br />
COMFORT<br />
I morbidi sedili sportivi e l’ottima insonorizzazione<br />
a velocità costante offrono un<br />
apprezzabile piacere di marcia, in particolare<br />
in autostrada. Nell’uso urbano,<br />
l’assorbimento delle sospensioni (ruote<br />
da 18”) manca di finezza.<br />
PREZZO-PRESTAZIONI<br />
La dotazione di base è semplicemente<br />
corretta. La versione Style offre climatizzazione<br />
a due zone, cerchi da 17”, chiusura<br />
keyless. Il pacchetto mySkoda che<br />
fornisce la maggior parte delle comodità<br />
è pressoché irrinunciabile. Qualche meschinità<br />
sull’equipaggiamento e una lista<br />
di optional infinitamente lunga.<br />
Buona media Bagagliaio abbastanza voluminoso.<br />
Spigolature Prestanza e<br />
importante superficie vetrata.<br />
il video<br />
del test<br />
tcs.ch/<br />
portale-video<br />
COMPORTAMENTO<br />
Sotto la regia del telaio adattivo abbassato<br />
di 1 cm, la Kamiq rivela un comportamento<br />
rassicurante e un filo ludico,<br />
anche grazie al peso contenuto. Peccato<br />
che il treno anteriore sia un po’ sopraffatto<br />
dalla vivacità del motore turbo. Lo<br />
sterzo, un po’ molle, può essere reso più<br />
solido attivando la modalità Sport.<br />
MOTORE<br />
E TRASMISSIONE<br />
Il 4 cilindri da 150 CV fa trascendere la<br />
Kamiq. Questo motore sovralimentato<br />
offre un buon piacere nella circolazione<br />
urbana e sale prontamente di regime,<br />
al punto di mostrarsi aggressivo e relativamente<br />
rumoroso se sollecitato. Ma le<br />
accelerazioni sono molto presenti.<br />
CONSUMO<br />
Come ci si attende da una SUV di città a<br />
trazione anteriore, il consumo medio è<br />
ragionevole (6,7 l/100 km).<br />
SICUREZZA<br />
A parte il sistema anticollisione e l’assistente<br />
per il mantenimento della corsia,<br />
tutti i sistemi di assistenza sono opzionali.<br />
Efficace, la frenata di tipo mordente.<br />
CREDITS: con la complicità del personale del caseificio Stalder a Riggisberg (BE),<br />
produttore di emmental, ca. 100 kg per forma!<br />
38 touring | maggio <strong>2020</strong>
TECNICA<br />
ALD<br />
Da considerare I nuovi modelli<br />
elettrici sono attrattivi.<br />
Vale la pena rifletterci.<br />
L’auto elettrica<br />
guadagna credibilità<br />
Comperare un’auto elettrica ancora fino a poco tempo fa era una scelta<br />
civica, persino un azzardo. Il moltiplicarsi dei modelli e l’aumento<br />
delle autonomie cambiano la prospettiva. Resta lo spettro del virus.<br />
TESTO MARC-OLIVIER HERREN<br />
I<br />
migliori ambasciatori<br />
della mobilità elettrica<br />
sono gli automobilisti che<br />
hanno compiuto il grande<br />
passo. Tra questi, sono rari<br />
quelli che si pentono a causa<br />
dell’autonomia ridotta. Per<br />
giunta, i costruttori si ingegnano<br />
per accrescere la capacità<br />
delle batterie. Oggi le<br />
city-car annunciano autonomie<br />
che superano i 300 chilometri,<br />
mentre i grandi modelli<br />
raggiungono i 500 km.<br />
Sebbene questi valori non<br />
sempre si realizzano, è un<br />
dato di fatto che le vetture<br />
elettriche si stanno vieppiù<br />
liberando dalla maledizione<br />
della panne da batteria<br />
piatta.<br />
In aggiunta, l’ondata di nuovi<br />
modelli promette di attirare<br />
nuovi gruppi target. E la<br />
maggior parte delle categorie<br />
automobilistiche sono coperte<br />
o stanno per esserlo.<br />
Un grande impulso giungerà<br />
poi dalle city-car e dalle auto<br />
compatte prodotte da grandi<br />
marche che lanciano modelli<br />
appositamente concepiti per<br />
la mobilità elettrica (Peugeot<br />
e-208, VW ID3 ecc.). Ne conseguirà<br />
parallelamente una<br />
democratizzazione dei prezzi.<br />
Spazio<br />
al divertimento<br />
Contrariamente ai modelli<br />
iniziali piuttosto spogli, le<br />
nuove auto elettriche giocano<br />
la carta dell’originalità.<br />
L’abitacolo della city-car<br />
Honda prende ad esempio<br />
la forma di un confortevole<br />
bozzolo associato ad una<br />
strumentazione digitale<br />
degna di un film di fantascienza,<br />
mentre la berlina<br />
Polestar 2 esibisce un interno<br />
vegano e ancora la SUV<br />
Mazda MX-30 rilancia le<br />
porte che si aprono a libro.<br />
Ma l’automobile elettrica ha<br />
anche spesso un lato ludico,<br />
come dimostra la Mini SE le<br />
cui accelerazioni e riprese<br />
non hanno nulla da invidiare<br />
ai modelli a benzina. Quanto<br />
basta per far digerire il sovrapprezzo<br />
all’acquisto e i limiti<br />
imposti dalla ricarica.<br />
A questo proposito, si delineano<br />
due tendenze tra i nuovi<br />
modelli. Se la maggior parte<br />
continua a far salire i valori<br />
dell’autonomia, altri si accontentano<br />
di batterie più modeste,<br />
quindi di un raggio d’azione<br />
periurbano, ossia circa<br />
200 chilometri. Una scelta<br />
che certamente limita il potenziale<br />
di impiego, ma ha il<br />
vantaggio di contenere il sovrappeso<br />
(145 kg sulla Mini<br />
SE) e soprattutto di migliorare<br />
il bilancio CO2 non sempre<br />
straordinario delle autovetture<br />
elettriche. Unico neo,<br />
i fermi della produzione imposti<br />
dall’attuale pandemia<br />
di coronavirus rischiano di<br />
intaccare la disponibilità già<br />
ridotta in partenza. ◆<br />
AUTO ELETTRICHE:<br />
CONSIGLI DEL TCS<br />
Autonomia 3 giorni (o più)<br />
Disporre di una batteria<br />
ancora carica per oltre la<br />
metà dopo una giornata<br />
di utilizzo è la garanzia per<br />
una guida rilassata.<br />
Parimenti, una capacità<br />
residua che permetta di<br />
proseguire la marcia per<br />
oltre 45 minuti rassicura<br />
il conducente.<br />
In autostrada questo equivale<br />
ad un’autonomia di<br />
75 km e di 30 km nel traffico<br />
urbano.<br />
Colonna di ricarica rapida<br />
domestica<br />
Poter ricaricare la batteria<br />
in 5 ore a domicilio o sul<br />
luogo di lavoro è una garanzia<br />
di flessibilità. La<br />
durata di ricarica varia in<br />
funzione della capacità<br />
della batteria. Un allacciamento<br />
alla rete di 400 volt<br />
è ottimale in Svizzera.<br />
Questo consente di ottenere<br />
una ricarica massima<br />
di 100 km per ora.<br />
Presa di ricarica rapida in<br />
viaggio (DC Fast Charge)<br />
Una presa per corrente<br />
continua (CCS, ChaDeMo<br />
o Tesla) permette di effettuare<br />
ricariche rapide<br />
durante i lunghi viaggi.<br />
La batteria può così essere<br />
ricaricata in meno di un’ora<br />
alle colonnine veloci.<br />
Prestazioni di garanzia<br />
e manutenzione<br />
Di principio, una garanzia<br />
di 8 anni oppure 160 000-<br />
250 000 km copre la batteria.<br />
Le garanzie, prestazioni di<br />
manutenzione e condizioni<br />
di finanziamento generali<br />
dovrebbero essere almeno<br />
equivalenti a quelle offerte<br />
per un veicolo tradizionale.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 39
DEUMIDIFICAZIONE EFFICACE<br />
DEUMIDIFICATORE<br />
SECCO 4000<br />
WIFI<br />
FLUSSO<br />
DIRETTO<br />
ROTELLE<br />
PVC 699.-<br />
CHF 549.-<br />
SECONDO<br />
DISPLAY<br />
• Capacità di deumidificazione: 40 l / giorno<br />
• Dimensioni della stanza fino a 80 m² / 175 m³<br />
• Emissione acustica: 46 dB<br />
• Timer 24 h, display mascherato<br />
• Controllabile da smartphone<br />
• Pompa di condensa<br />
• Serbatoio dell‘acqua: 6 l<br />
TIMER<br />
FLUSSO<br />
DIRETTO<br />
ROTELLE<br />
DEUMIDIFICATORE<br />
SECCO 1000<br />
• Capacità di deumidificazione: 10 l / giorno<br />
• Dimensioni della stanza fino a 20 m² / 44 m³<br />
• Emissione acustica: 42 dB<br />
• Timer 24 h<br />
• Serbatoio dell‘acqua: 6 l<br />
PVC 259.-<br />
CHF 199.-<br />
ASCIUGATRICE<br />
SECCO 75<br />
7.5 KG<br />
BIANCHERIA<br />
FLUSSO<br />
DIRETTO<br />
MONTAGGIO<br />
A PARETE<br />
PVC 2199.-<br />
CHF 1599.-<br />
• Capacità di asciugatura della biancheria: 7,5 kg<br />
• Dimensioni della stanza fino a 204 m² / 450 m³<br />
• Asciugatura supplementare automatica<br />
• Intervallo di temperatura: 3 °C - 32 °C<br />
• Facile da usare con il controllo tattile<br />
MODULO D‘ORDINE<br />
TCS<strong>2020</strong><br />
SCAMBIABILE PER 14 GIORNI!<br />
Quantità Rif. Descrizione Azione<br />
10102002<br />
Deumidificatore<br />
SECCO 1000<br />
CHF 199.00<br />
10101302<br />
Deumidificatore<br />
SECCO 4000<br />
CHF 549.00<br />
10600332 Asciugatrice - SECCO 75 CHF 1599.00<br />
Cognome / Nome:<br />
Via / numero civico:<br />
Codice postale / città:<br />
Data di nascita:<br />
E-Mail:<br />
Si prega di restituire il modulo d‘ordine completato in stampatello al nostro<br />
indirizzo postale o via.<br />
Olensbachstrasse 9-15 9631 Ulisbach www.sonnenkoenig.ch <strong>05</strong>8 611 60 00 verkauf@armin-schmid.ch
TECNICA<br />
MINI COOPER SE<br />
L’elettricità trasforma la Mini<br />
Il passaggio dal termico all’elettrico non è evidente. Nessun problema<br />
però per la Mini il cui carattere ludico non ha sofferto. Al contrario.<br />
TESTO E FOTO MARC-OLIVIER HERREN<br />
Che piacere affrontare<br />
una serie di<br />
curve al volante di<br />
questa Cooper SE.<br />
Come ogni Mini che si rispetti,<br />
e forse ancora di più,<br />
resta incollata alla carreggiata<br />
e la sua guida molto diretta<br />
reagisce con prontezza.<br />
Normale con un baricentro<br />
abbassato di 3 cm e una batteria<br />
istallata sotto i sedili.<br />
Indubbiamente si risente di<br />
una certa pesantezza, visto<br />
che l’auto ha 145 kg in più.<br />
Niente di proibitivo nella fattispecie,<br />
perché il motore<br />
sincrono – che anima già la<br />
BMW i3 – eroga accelerazioni<br />
esplosive. E contro ogni<br />
attesa, questa furia è ben imbrigliata<br />
dal sistema antipattinamento<br />
che viene in soccorso<br />
in modo impercettibile<br />
del treno anteriore. Nel momento<br />
in cui tutti i piccoli bolidi<br />
sono sacrificati sull’altare<br />
della lotta al CO2, questa ci-<br />
ty-car elettrica dà loro il cambio<br />
con fierezza. E tanto peggio<br />
se, al posto delle sonorità<br />
racing, bisogna accontentarsi<br />
del suono virtuale che serve<br />
ad allertare i pedoni.<br />
Rovescio della<br />
medaglia, le<br />
sospensioni<br />
sono state notevolmente<br />
irrigidite per<br />
contenere i<br />
chili supplementari.<br />
Il<br />
colmo per una<br />
city-car: questa<br />
Mini è infatti destinata<br />
essenzialmente all’uso urbano.<br />
Una vocazione dettata<br />
dalla potenza modesta della<br />
batteria agli ioni di litio. Durante<br />
la prova, la capacità<br />
utile dichiarata di 28,9 kWh<br />
non ha permesso di superare<br />
i 160 km, seppure con un<br />
tempo primaverile freddo.<br />
Morale: è innanzitutto adatta<br />
per tragitti urbani, anche se è<br />
possibile raggranellare qualche<br />
chilometro inserendo la<br />
modalità Green+ che sopprime<br />
le funzioni di comfort.<br />
Resta una<br />
buona sorpresa:<br />
per<br />
una volta abbiamo<br />
a che<br />
fare con una<br />
Mini ben<br />
equipaggiata.<br />
La versione di<br />
base include<br />
già il navigatore<br />
e la climatizzazione a<br />
due zone. Ed a conti fatti, ci<br />
si rende conto che questa 3<br />
porte elettrica non è affatto<br />
più cara – a parità di equipaggiamento<br />
– della Cooper S<br />
da 192 CV. Quando dicevamo<br />
che la Mini si propone come<br />
reale alternativa alle compatte<br />
sportive. •<br />
Elettrica concorrenziale<br />
Comportamento ludico<br />
Accelerazioni esplosive<br />
Dotazione di serie<br />
Ambiente Mini preservato<br />
Autonomia periurbana<br />
Ammortizzatori rigidi<br />
Raggio di sterzata<br />
N 3,84 m; bagagliaio: 211 l E184 CV, 270 Nm; cambio 1 rapporto; da 0 a 100 km/h in 7,3 s;<br />
batteria 32,6 kWh; consumo (prova): 17,5 kWh/100 km; autonomia: 165 km L 39 900 fr.<br />
PEDALE UNICO<br />
DAVVERO UTILE<br />
Ecco una nuova operazione<br />
di marketing, avevano<br />
pensato numerosi<br />
osservatori al lancio del<br />
«e-Pedal» sulla Nissan Leaf<br />
di seconda generazione.<br />
Il pedale dell’acceleratore<br />
supplisce quello del freno<br />
azionando una frenata ricaricante<br />
non appena lo si<br />
rilascia. L’auto decelera allora<br />
progressivamente fino<br />
all’arresto completo. La<br />
Mini elettrica adotta un dispositivo<br />
simile, anch’esso<br />
essenzialmente concepito<br />
per la circolazione urbana.<br />
Sollevando il piede, avviene<br />
una decisa decelerazione<br />
ed il motore diventa<br />
un generatore che trasforma<br />
l’energia cinetica<br />
per caricare la batteria. Nel<br />
traffico urbano, questo dispositivo<br />
assicura una frenata<br />
fino all’arresto totale.<br />
Inizialmente la brusca decelerazione<br />
sorprende, ma<br />
poi ci si abitua e si impara a<br />
dosare la pressione sull’acceleratore<br />
per modulare<br />
l’intensità della frenata.<br />
Molto pratico. Da notare<br />
che questo dispositivo è<br />
di norma attivo, ma può<br />
essere disinserito.<br />
Mostra la differenza<br />
Calandra chiusa, loghi<br />
specifici e cerchioni<br />
parzialmente carenati.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 41
Viaggiare in sicurezza con i seggiolini<br />
auto per bambini di Baby-Rose<br />
Baby-Rose si impegna ad offrire un assortimento di seggiolini<br />
auto per bambini che soddisfino solo le più elevate norme di<br />
sicurezza, per aiutarvi a fare la scelta giusta.<br />
Il rivoluzionario sistema modulare<br />
I modelli iZi sono adatti per neonati<br />
e bambini fino all’età di circa 4 anni.<br />
Il sistema modulare di ritenuta per<br />
bambini è composto da una base compatibile<br />
ISOfix e da due seggiolini auto.<br />
Colori: black, grey, blue<br />
CHF 1<strong>05</strong>9.–<br />
Leggero e flessibile<br />
Il seggiolino AVOVA SPERLING-FIX<br />
i-Size è particolarmente facile<br />
da maneggiare. La cintura può<br />
essere regolata in base all’età e<br />
all’altezza del bambino. SPERLING-<br />
FIX è molto flessibile e cresce<br />
con il tuo bambino.<br />
È adatto per bambini<br />
piccoli e bambini fino<br />
ai 12 anni.<br />
Colori: black, red, grey<br />
CHF 419.–<br />
Viaggiare in senso contrario di<br />
marcia in tutta comodità<br />
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Inviare a: Baby-Rose Genossenschaft, Centro 6, CH-8754 Netstal
TECNICA<br />
Io resto in casa e<br />
con me la mia auto<br />
Ferma ma in forma: consigli del TCS per evitare<br />
danni al veicolo in tempi di confinamento.<br />
TESTO TOURING | FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />
Qui di seguito vi suggeriamo<br />
alcune semplici<br />
misure affinché la vostra<br />
auto superi il lockdown<br />
(confinamento) e riparta<br />
senza problemi una volta<br />
sradicato il coronavirus.<br />
Pneumatici: siccome perdono<br />
da 0,1 a 0,3 bar al mese,<br />
prima di stazionare l’auto è<br />
bene aumentare la pressione<br />
delle gomme (a freddo) di 0,5<br />
bar rispetto al dato indicato<br />
dal costruttore. Si eviteranno<br />
così danni da sottogonfiaggio<br />
che rischiano di provocare<br />
forature. Prima di riavviare<br />
l’auto ristabilire la pressione<br />
corretta delle gomme.<br />
Liquidi: controllare i livelli<br />
dell’olio motore e del liquido<br />
dei freni prima e dopo lo stop<br />
prolungato.<br />
Batteria: continua ad alimentare<br />
il quadro strumenti e le<br />
periferiche anche se l’auto è<br />
ferma. È opportuno staccarla<br />
per evitare che si scarichi,<br />
meglio con aiuto professionale<br />
per non rischiare un cortocircuito.<br />
Ove possibile, la<br />
si può collegare ad un mantenitore<br />
di carica.<br />
Riposo forzato<br />
senza conseguenze<br />
prendendo le dovute<br />
precauzioni.<br />
Carburante: sui veicoli più<br />
nuovi si lascerà poca benzina<br />
nel serbatoio per evitare che<br />
ne permei la parete. Per i veicoli<br />
più vecchi si consiglia<br />
invece di fare il pieno per almeno<br />
i tre quarti per evitare<br />
che il carburante evapori e<br />
che la lamiera arrugginisca.<br />
Sui veicoli a diesel si farà il<br />
pieno completo per evitare<br />
che la condensazione alteri<br />
la qualità del carburante e<br />
danneggi il motore.<br />
Elettriche: prima di stazionare<br />
il veicolo elettrico per<br />
un tempo indeterminato caricare<br />
la batteria all’80% per<br />
non trovarla scarica volendo<br />
rimettere in moto l’auto. Grazie<br />
ai moderni sistemi di gestione<br />
la batteria può rimaner<br />
collegata alla presa senza<br />
danneggiarsi. Verificare il<br />
livello del liquido dei freni.<br />
Luogo di deposito: posteggiare<br />
il veicolo preferibilmente<br />
in luogo chiuso, privato<br />
e fresco al riparo dagli agenti<br />
atmosferici e da visite indesiderate<br />
(faine). Pulire ed asciugare<br />
con molta cura gli interni<br />
prima di mettere il veicolo in<br />
«quarantena». ◆<br />
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maggio <strong>2020</strong> | touring 43
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casa mia, senza spese, o sarò rimborsato. La vendita di vini e alcolici è riservata ai maggiori di 18 anni. La merce viaggia a rischio dell’azienda. In caso di esaurimento di un prodotto, verrà sostituito<br />
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di Asti - C.C.P. n. 10429124 - Società con Socio Unico e soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Italian Wine Brands S.p.A.<br />
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Gomme semi-slick:<br />
per pista o anche strada?<br />
REDAZIONE TOURING<br />
L’ESPERTO TCS<br />
Le semi-slick provengono<br />
dal mondo delle<br />
corse, ma sono ammesse<br />
anche nella normale<br />
circolazione stradale. Si<br />
contraddistinguono per una<br />
mescola particolarmente<br />
morbida e un profilo sportivo.<br />
Si tratta di gomme sempre<br />
più apprezzate nel mondo del<br />
tuning. A titolo esemplificativo<br />
abbiamo esaminato una<br />
gomma di tipo semi-slick<br />
nell’ambito del test pneumatici<br />
estivi nella dimensione<br />
225/40 R18. Al vaglio criteri<br />
selezionati quali prestazioni,<br />
comportamento in caso di<br />
aquaplaning, consumo di carburante<br />
nonché rumorosità.<br />
ALD<br />
È possibile viaggiare<br />
sulla strada con gomme<br />
semi-slick?<br />
1<br />
2<br />
CONSIGLI<br />
La pista è il terreno<br />
d’impiego prediletto<br />
dei pneumatici semi-slick.<br />
Chi intende montare<br />
sul proprio veicolo una<br />
semi-slick anziché una<br />
normale gomma estiva<br />
deve essere consapevole<br />
dei rischi.<br />
3<br />
Se le gomme semislick<br />
sono usate per le gare,<br />
ma sono montate anche<br />
per raggiungere la pista,<br />
bisognerà essere ben coscienti<br />
delle lacune a bassa<br />
temperatura e adottare un<br />
comportamento prudente<br />
e adeguato.<br />
Verificare regolarmente<br />
la pressione 4<br />
dei pneumatici. Affinché la<br />
gomma semi-slick possa<br />
raggiungere la temperatura<br />
di funzionamento<br />
ottimale, i costruttori<br />
prescrivono sovente una<br />
pressione fissa.<br />
La parola chiave è la temperatura.<br />
Affinché una semislick<br />
funzioni in modo ottimale,<br />
deve prima essere portata<br />
ad una data temperatura.<br />
Idealmente la temperatura<br />
operativa di una gomma del<br />
genere si situa tra gli 80 e i<br />
100 °C. In pista, grazie ai giri<br />
di riscaldamento, ciò non costituisce<br />
un problema.<br />
Nell’uso quotidiano<br />
invece raggiungerla<br />
può porre<br />
delle difficoltà.<br />
Su carreggiata<br />
asciutta una<br />
semi-slick<br />
fredda a<br />
100 km/h<br />
si ferma in<br />
36 metri, ciò<br />
che corri-<br />
sponde alla<br />
distanza<br />
d’arresto di<br />
una buona<br />
gomma estiva.<br />
A temperatura<br />
ideale, questo<br />
valore si accorcia<br />
di 3 m. A temperature<br />
superiori, un<br />
pneumatico semi-slick<br />
ha un potenziale maggiore<br />
rispetto ad un pneumatico<br />
estivo UHP tradizionale. Rimane<br />
assolutamente stabile<br />
anche a velocità elevate e si<br />
lascia guidare con precisione.<br />
Sopporta forze laterali decisamente<br />
maggiori, quindi<br />
consente velocità più alte in<br />
curva. La deduzione logica<br />
sarebbe che la resa chilometrica<br />
risulti inferiore rispetto<br />
alle comuni gomme estive.<br />
La performance di una<br />
gomma semi-slick sull’asciutto<br />
è però tale che, rispettando<br />
le norme della<br />
circolazione stradale, in<br />
pratica non arriva mai a<br />
toccare i suoi limiti.<br />
Quali sono gli svantaggi<br />
e quando è consigliata<br />
prudenza?<br />
La pioggia oppure una bassa<br />
temperatura ambiente può<br />
raffreddare ulteriormente le<br />
gomme. In queste condizioni<br />
i suoi vantaggi si riducono<br />
e un veicolo dotato di semi-<br />
I pneumatici semi-slick sono<br />
progettati per la guida sportiva.<br />
slick accuserà un cedimento<br />
nell’handling, ma anche<br />
nello spazio di frenata sul bagnato<br />
(fino a 10 m supplementari)<br />
rispetto ad una<br />
gomma estiva standard. Anche<br />
nell’aquaplaning, le<br />
semi- slick perdono decisa-<br />
mente terreno. Se la velocità<br />
in cui si innesca il fenomeno<br />
(con 7 millimetri di acqua<br />
sulla strada) per una<br />
buona gomma estiva è<br />
di 80 km/h, con una<br />
semi-slick l’aderenza<br />
si perde già a 70<br />
km/h. Per quanto<br />
concerne il con-<br />
sumo di carbu-<br />
rante, per il quale<br />
fa registrare circa<br />
5,8 l/100 km, e la<br />
rumorosità, mal-<br />
grado l’ampia su-<br />
perficie di con-<br />
tatto la semi-slick<br />
si piazza a livello<br />
della gomma estiva<br />
tradizionale.<br />
In sintesi<br />
Per uscire in strada con<br />
vento e pioggia, è meglio<br />
non usare una semi-slick. I<br />
numerosi vantaggi che questi<br />
pneumatici offrono su fondo<br />
asciutto non sono sufficienti<br />
a giustificare le debolezze e<br />
i rischi che registrano sul bagnato.<br />
Con una buona<br />
gomma estiva si è certi di<br />
viaggiare più sicuri. •<br />
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maggio <strong>2020</strong> | touring 45
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Il tempo è troppo prezioso<br />
per trascorrerlo in ozio<br />
Avete già visto tutte le serie televisive e riordinato armadi e pulito auto e garage?<br />
Ecco quindi alcuni suggerimenti su cosa fare con tutte le ore libere nella crisi<br />
ancora in corso. Anche se le restrizioni sono state allentate, il nostro quotidiano<br />
rimarrà certamente molto più tranquillo per un po’ di tempo rispetto a prima.<br />
TESTO JULIANE LUTZ | ILLUSTRAZIONI NICOLAS KRISTEN<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 47
Tempo per allargare l’orizzonte<br />
Sì, i «TED talks» (serie di conferenze)<br />
sono interessanti, ma ci sono altre possibilità<br />
per ampliare il proprio sapere. Per<br />
esempio, tramite Coursera, una delle più<br />
grandi piattaforme MOOC (Massive<br />
Open Online Course) ovvero corsi di formazione<br />
online gratuiti o a pagamento<br />
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parte del globo. Ora su Coursera sono<br />
proposti corsi da parte di 190 università<br />
e imprese di tutto il mondo. Tra questi si<br />
Viaggi virtuali<br />
Coloro che amano viaggiare non stanno passando un bel periodo<br />
perché i confini di molte Nazioni sono chiusi e le compagnie<br />
aeree hanno ridotto i voli praticamente a zero. Tuttavia<br />
c’è un modo per calmare la voglia di viaggiare: le capitali internazionali,<br />
i famosi musei, castelli e parchi in tutto il mondo<br />
ora si possono visitare virtualmente. In questo modo durante<br />
un pomeriggio è possibile ammirare i magnifici palazzi di<br />
Vienna, passeggiare all’interno delle mura del grandioso Castello<br />
di Praga e rilassarsi su una panchina del St. James’s Park<br />
a Londra. Le visite compiute comodamente dal divano di casa<br />
possono anche essere un’ottima preparazione per le future gite<br />
dal vivo. Sui siti degli uffici del turismo dei diversi paesi e città<br />
si trovano offerte virtuali per tutti i gusti. Gli amanti dell’arte<br />
trovano il loro museo preferito con un click e i parchi si trovano<br />
facilmente su youtube. Un altro pozzo inesauribile di proposte<br />
per i giramondo è il progetto «Google Arts & Culture».<br />
La cultura dal divano<br />
Sono in tanti a sognare di vedere uno spettacolo alla The<br />
Metropolitan Opera o dimenticare lo stress quotidiano guardando<br />
un balletto nella Bayerische Staatsoper. Spesso purtroppo<br />
però le idee non si realizzano a causa del budget limitato<br />
o dell’esaurimento dei biglietti. Tuttavia oggigiorno è<br />
possibile godersi la cultura anche senza viaggiare a New York,<br />
Monaco, Vienna o Zurigo. Subito dopo l’introduzione del divieto<br />
per gli spettacoli svolti in un luogo pubblico o privato,<br />
molte agenzie di concerti e teatri hanno messo a disposizione<br />
gratuitamente le rappresentazioni in live streaming o video on<br />
demand, per rendere possibile la partecipazione alla cultura<br />
anche durante l’emergenza sanitaria. Ed è forse proprio in questa<br />
fase senza stress da calendario stracolmo di appuntamenti,<br />
che si trova l’occasione per godersi uno spettacolo che dura anche<br />
diverse ore. Basta entrare nel sito del teatro, della sala da<br />
concerto o del festival e scegliere cosa si desidera guardare.<br />
48 touring | maggio <strong>2020</strong>
SVAGO<br />
trovano Google, l’università tecnica di<br />
Monaco o l’università di Yale. Big Data,<br />
social media marketing o introduzione<br />
alla psicologia – chi desidera imparare<br />
ha solamente l’imbarazzo della scelta. La<br />
cosa bella: per potersi permettere la formazione<br />
continua non è necessario avere<br />
un ricco salvadanaio, perché molte offerte<br />
hanno prezzi accessibili o sono addirittura<br />
gratuite. In ogni caso, chi desidera<br />
un certificato, paga circa 50 dollari.<br />
Facendo così si sfrutta il confinamento<br />
per imprimere una nuova spinta alla propria<br />
carriera professionale.<br />
Far qualcosa da sé<br />
A che punto sono i lavori in giardino? Non volevamo mica tagliare<br />
l’edera rampicante la primavera scorsa? E in bagno avevamo<br />
deciso un anno fa di sostituire le piastrelle, ma non è<br />
stato fatto ancora nulla. Con il tempo a disposizione adesso è<br />
giunto il momento di rimboccare le maniche e mettersi finalmente<br />
al lavoro per realizzare i progetti do-it-yourself continuamente<br />
rinviati. Di portali e riviste fai da te ce ne sono a volontà<br />
e piante, piastrelle e tanto altro ancora arrivano a casa<br />
con un paio di click. Sui siti dei negozi di ferramenta e dei centri<br />
di giardinaggio si trovano consigli utili, ma dato che in questo<br />
periodo il web è sollecitato in modo straordinario, non sarebbe<br />
male cercare indicazioni nel modo tradizionale. Forse<br />
sugli scaffali della propria libreria (o di un vicino) si trova già<br />
un manuale sull’edera rampicante.<br />
Aiutare gli altri<br />
La pandemia che sembra non finire mai<br />
e che ci impone restrizioni fino a poco<br />
tempo fa impensabili, mette a dura prova<br />
i nostri nervi. Un valido e utile metodo<br />
per non cadere in depressione consiste<br />
nel darsi da fare per gli altri. Ad esempio<br />
aiutando gli anziani che vivono da soli.<br />
Per molti di loro il dover rimanere chiusi<br />
in casa è un po’ come essere agli arresti<br />
domiciliari. Il modo migliore e più facile<br />
per stare vicini a loro senza metterli in<br />
pericolo di contagio consiste nel chiamarli<br />
al telefono regolarmente. Di sicuro<br />
nel vicinato c’è gente che ne beneficerebbe.<br />
Chi vuole muoversi, potrebbe andare<br />
a fare la spesa per gli anziani che<br />
non possono uscire e allo stesso tempo<br />
dare il cambio ai volontari della prima<br />
ora che hanno bisogno di ricaricare le<br />
batterie. Anche se l’epidemia dovesse rallentare<br />
prossimamente, gli esperti consigliano<br />
agli anziani di rimanere prudenti<br />
ancora a lungo e di evitare i luoghi affollati.<br />
Di possibilità per cercar o dar aiuto<br />
ce ne sono tante: i comuni, le comunità<br />
ecclesiali o gli scout, il servizio di aiuto<br />
al vicinato di Migros e Pro Senectute o<br />
quello di consegna a domicilio di Coop e<br />
Croce Rossa Svizzera… •<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 49
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ancora noto al momento della stampa. Per favore non esitare a chiederci maggiori<br />
informazioni.<br />
Forster’s Naturresort, Neustift im Stubaital (<strong>05</strong>.06.-30.10.<strong>2020</strong>)<br />
Legende<br />
P partecipazione al programma di attività<br />
W utilizzo gratuito dell‘area wellness<br />
I<br />
B<br />
accesso libero agli impianti di risalita<br />
utilizzo gratuito delle biciclette<br />
P W I B<br />
Hotel L'Estelle en Camargue, Camargue (maggio/giugno-17.07.<strong>2020</strong> & 16.08.-01.11.<strong>2020</strong>)<br />
OFFERTA ESCLUSIVA<br />
«VIVERE LA NATURA»<br />
* 2 pernottamenti in camera doppia<br />
(utilizzo 2 persone) oppure in<br />
camera singola<br />
* prima colazione quotidiana<br />
* la sera di arrivo: un menù di 4–6 portate<br />
* utilizzo gratuito dell‘area wellness<br />
(dove segnato)<br />
* partecipazione al programma di<br />
attività ed utilizzo gratuito delle<br />
biciclette (dove segnato con P e B)<br />
* accesso libero agli impianti di risalita<br />
(dove segnato)<br />
* un buono da CHF 50.– utilizzabile<br />
durante il vostro soggiorno nella spa,<br />
al bar oppure nel ristorante del<br />
proprio hotel<br />
Prezzi per persona per 2 notti<br />
Prezzo speciale TCS nella camera doppia<br />
Standard: CHF 299.–<br />
Superior/sud: CHF 359.–<br />
Prezzo speciale TCS nella camera singola<br />
Standard: CHF 344.–<br />
Superior/sud: CHF 404.–<br />
Prenotazioni e informazioni:<br />
Esclusivamente con<br />
Private Selection Hotels & Tours<br />
T +41 41 368 10 <strong>05</strong> (lu-sa)<br />
www.privateselection.ch<br />
Per prenotare online:<br />
www.privateselection.ch/touring
Due piccoli puntini<br />
nel Golfo di Guinea<br />
Avete mai sentito parlare di São Tomé e Príncipe? Il piccolo<br />
stato indipendente al largo dell’Africa centro occidentale,<br />
fino a poco fa conosciuto soltanto come produttore di cacao<br />
e caffè, è uno degli ultimi luoghi incontaminati della Terra.<br />
REPORTAGE JULIANE LUTZ<br />
Golfo di<br />
Guinea<br />
Príncipe<br />
Annobón<br />
SVAGO<br />
NIGERIA<br />
São Tomé<br />
Bioko<br />
CAMERUN<br />
GABON<br />
Dezanove è un buon<br />
autista. Pilota il minibus<br />
con destrezza<br />
intorno alle pozze<br />
d’acqua e sfreccia lungo le<br />
curve della strada sterrata.<br />
Va di fretta per non farci perdere<br />
il traghetto. Sul tragitto<br />
ci fermiamo a Boca do Inferno<br />
ad est di São Tomé,<br />
attrazione naturale dove le<br />
onde dell’oceano si frangono<br />
schiumose e con fragore contro<br />
il canale di rocce di basalto.<br />
Ecco una prima impressione<br />
della natura esuberante<br />
che qui regna sovrana, palme<br />
e imponenti baobab, mangrovie,<br />
banani e felci, piante di<br />
cacao, alberi di mango. Incontriamo<br />
donne che trasportano<br />
le merci sulla testa<br />
e famiglie di maiali che vivono<br />
allo stato brado, scansando<br />
l’occasionale cane che<br />
scappa abbaiando per non finire<br />
sotto le ruote del furgoncino.<br />
Ad un certo momento il<br />
giovane fa una brusca manovra<br />
per evitare un fuoristrada<br />
che c’incrocia pericolosamente<br />
vicino. Il tempo<br />
stringe, ma Dezanove mantiene<br />
la calma e deposita i<br />
suoi clienti in tempo per<br />
imbarcarci per la prossima<br />
tappa, l’Ilhéu das Rolas.<br />
Grande neanche 200 ettari<br />
giace a cavallo dell’Equatore,<br />
ha una pietra miliare a marcare<br />
il confine tra i due emisferi.<br />
L’esperienza di mettere<br />
un piede in ogni parte del<br />
mondo è imperdibile!<br />
Senza fretta<br />
Le isole gemelle nell’Atlantico<br />
all’altezza del Gabon<br />
sono ancora poco visitate.<br />
Abitata da 200 000 persone<br />
circa, vi si arriva con volo<br />
TAP da Lisbona (soltanto 3<br />
partenze settimanali). A chi<br />
vi approda per la prima volta<br />
pare un piccolo Eden pacifico.<br />
Eppure, una volta queste<br />
isole colonizzate dai lusitani,<br />
erano la capitale della cioccolata.<br />
Le numerose grandi fattorie<br />
abbandonate, chiamate<br />
Roças, testimoniano questo<br />
passato di sfruttamento,<br />
continuato anche dopo l’abolizione<br />
della schiavitù. Il<br />
declino iniziato dopo l’indipendenza<br />
dal Portogallo nel<br />
1975, è stato ulteriormente<br />
100 km<br />
aggravato dal crollo dei<br />
prezzi del cacao e da una serie<br />
di malattie nelle coltivazioni.<br />
Oggi vengono prodotte<br />
solo quantità ridotte di cacao<br />
pregiato, esportate principalmente<br />
in Portogallo e Francia.<br />
Un terzo degli abitanti<br />
vive con meno di 1,90 dollari<br />
al giorno. L’economia è fragile,<br />
la maggior parte degli<br />
isolani si tiene a galla con il<br />
piccolo commercio e l’agricoltura.<br />
Oppure va avanti con<br />
sussidi statali. Non Laudin, la<br />
nostra guida. Figlio di contadini,<br />
sogna una vita diversa.<br />
Ha imparato l’inglese da autodidatta<br />
per poter accompagnare<br />
i turisti e finanziarsi<br />
→<br />
Bellezza drammatica<br />
La Boca do Inferno<br />
sulla costa orientale<br />
di São Tomé.<br />
CARTINA KEYSTONE<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 51
A menadito La guida<br />
e futuro avvocato<br />
Laudin conosce ogni<br />
angolo delle isole.<br />
La realtà della vita<br />
Il villaggio São João<br />
dos Angolares.<br />
Terreiro Velho dove<br />
nasce il famoso cioccolato<br />
di Claudio Corallo.<br />
gli studi di legge. «Tutto è<br />
possibile se lo desideri davvero»,<br />
afferma. São Tomé ha<br />
tanto da dare, a cominciare<br />
dalla bellezza della flora e<br />
fauna. La vita scorre pigramente<br />
al refrain di «leve,<br />
leve!»: «Qui la frenesia non<br />
esiste, viviamo nel presente».<br />
Una vacanza in questo paradiso<br />
deve essere di classe,<br />
lontano dalle masse. Il<br />
27enne vuole trasmettere ai<br />
visitatori l’entusiasmo e il<br />
rispetto per questi posti primordiali.<br />
Non mancano le<br />
escursioni da fare, dalla foresta<br />
pluviale alla capitale oppure<br />
alla scoperta di villaggi<br />
semplici quali São João dos<br />
Angolares, regolarmente colpito<br />
da piogge torrenziali o<br />
ancora al nord per far whale<br />
watching e ascoltare i canti<br />
delle megattere, gigantesche<br />
balene che migrano per queste<br />
acque turchesi.<br />
Isola incantata<br />
São Tomé è stupenda, ma la<br />
più piccola Príncipe, distante<br />
un’ora di volo, è magia pura.<br />
La metà del territorio è occupata<br />
dal Parco Naturale Obô,<br />
che preserva una straordinaria<br />
biodiversità, fra colline<br />
vulcaniche e scarpate coperte<br />
da una vegetazione lussureggiante,<br />
edifici fatiscenti<br />
in piena giungla, spiagge una<br />
più bella dell’altra. E nella<br />
capitale San António – che<br />
conta appena 1300 abitanti –<br />
il tempo sembra sospeso.<br />
Merita una sosta l’atelier del<br />
«re del cioccolato» Claudio<br />
Corallo. Il fiorentino vive in<br />
Africa dagli anni Settanta ed<br />
è considerato una star negli<br />
ambienti della produzione<br />
di questa delizia, dalla fava<br />
alla tavoletta. Lo visitiamo<br />
nell’antica roça recuperata,<br />
Terreiro Velho sovrastante la<br />
selva e il mare. L’accesso lastricato<br />
alla casa padronale<br />
decrepita è ricoperta di trifoglio.<br />
Claudio Corallo vi coltiva<br />
30 mila piante di cacao,<br />
che discendono dalle prime<br />
giunte dal Brasile. Veniamo a<br />
sapere che il vero cioccolato<br />
100% non è assolutamente<br />
amaro, se lo è, vuol dire che<br />
«il frutto è difettoso o trattato<br />
malamente».<br />
Rifugio tropicale<br />
A nord-ovest di Príncipe si<br />
trova Roça Sundy, incastonata<br />
in un villaggio ai margini<br />
di una magnifica foresta.<br />
L’antica tenuta è stata residenza<br />
estiva di un presidente,<br />
poi restaurata e trasformata<br />
in signorile boutique hotel.<br />
I clienti si ritrovano in terrazza<br />
a cenare mentre i bambini<br />
del villaggio giocano<br />
sotto il maestoso albero di<br />
kapok dirimpetto e si sentono<br />
le musiche provenienti<br />
dalle vecchie case operaie<br />
annesse all’ex piantagione.<br />
Di livello ancor più alto, il<br />
Sundy Praia Lodge con le sue<br />
villette tendate, un’oasi di<br />
tranquillità immersa nella foresta<br />
tropicale che offre una<br />
52 touring | maggio <strong>2020</strong>
SVAGO<br />
DA SAPERE<br />
Dove si trova: il secondo<br />
paese più piccolo dell’Africa<br />
è situato a circa 200<br />
chilometri al largo del<br />
Gabon e della Nigeria.<br />
Come arrivare: con volo<br />
TAP via Lisbona.<br />
Quando venire: periodo<br />
ideale tra giugno ed inizio<br />
settembre.<br />
Vaccinazioni: obbligatoria<br />
la vaccinazione contro la<br />
febbre gialla; consigliata<br />
contro l’epatite A, profilassi<br />
antimalarica raccomandata.<br />
Relax sulla spiaggia<br />
privata dell’albergo<br />
Sundy Praia.<br />
Sostenersi da soli<br />
senza dipendere dallo<br />
Stato – giovane fruttivendola<br />
a São Tomé.<br />
squisita cucina bio per ristorarsi<br />
dopo una giornata trascorsa<br />
in spiaggia a dondolarsi<br />
nelle ceste appese agli<br />
alberi. Qui, l’Africa ancora<br />
incontaminata incontra il<br />
lusso patinato.<br />
Moneta locale: Dobra (1<br />
franco = circa 23 Dobra);<br />
consigliato portare euro e<br />
cambiarli in loco. Taluni<br />
esercizi accettano le carte<br />
di credito.<br />
Da portare: adattatore<br />
universale.<br />
Con chi partire: l’operatore<br />
Let’s go Tours organizza<br />
giri turistici, vacanze<br />
escursionistiche e soggiorni<br />
balneari a São Tomé<br />
e Príncipe, ad es. 12 gg. da<br />
3815 franchi (a p. in camera<br />
doppia, senza viaggio a/r).<br />
letsgo.ch<br />
Turismo sostenibile<br />
Questi ed altri due resort<br />
fanno parte di HBD, un bel<br />
progetto di valorizzazione<br />
dell’isola promosso da Mark<br />
Shuttleworth, un imprenditore<br />
sudafricano con cittadinanza<br />
britannica ed inventore<br />
del sistema operativo<br />
Ubuntu. Il miliardario si dice<br />
se ne sia innamorato quando<br />
visitò Príncipe per la prima<br />
volta nel 2010, anni dopo<br />
aver avvisto i puntini formati<br />
dall’arcipelago nell’Atlantico<br />
durante la sua partecipazione<br />
come prima astronauta<br />
africano ad una missione<br />
spaziale nel 2002. Fino a<br />
maggio 2019, Shuttleworth<br />
ha investito 128 milioni di<br />
euro per realizzare la sua visione,<br />
cioè lanciare e consolidare<br />
il turismo sostenibile<br />
ed autentico prima praticamente<br />
inesistente su Príncipe<br />
salvaguardando pure le foreste<br />
ed espandendo l’attività<br />
agricola. Oggi HBD occupa<br />
oltre 640 collaboratori, perlopiù<br />
nel settore alberghiero.<br />
Il personale viene reclutato<br />
localmente, formato e pagato<br />
più del salario minimo, quattordicesima<br />
inclusa. Grazie<br />
alla sua generosità e al fattivo<br />
impegno, Shuttleworth è<br />
diventato la figura trainante<br />
dello sviluppo dell’isola.<br />
Ma altri ancora vogliono fare<br />
la differenza quali la direttrice<br />
dell’albergo Roça Sundy,<br />
Ana Moto. La portoghese ha<br />
fondato «From Principe to<br />
the World», laboratorio di cucito<br />
dove vengono confezionati<br />
accessori con tessuti etnici<br />
e che schiude una fonte<br />
di guadagno agli artigiani<br />
dell’isola. «Sono felice se possiamo<br />
aiutare anche uno solo<br />
dei 7000 abitanti a cambiar<br />
vita», dice la 33enne sorridendo<br />
fiduciosa. •<br />
Il reportage è stato realizzato su<br />
invito di Let’s go Tours.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 53
Anche nella crisi<br />
al vostro fianco<br />
Con il paese paralizzato dal Covid-19, il TCS si attiva per i soci e<br />
per tutti coloro che mantengono in funzione il nostro sistema.<br />
È proprio nei momenti più difficili che diventa palese il valore<br />
di un’organizzazione come il nostro club che nei 125 anni della<br />
sua storia ha saputo superare più di una crisi. Qualche esempio.<br />
TESTO DOMINIC GRAF<br />
Bici cargo elettriche<br />
per i corrieri volontari<br />
In questo periodo in molte località si è<br />
sviluppato un forte spirito di solidarietà<br />
a favore delle persone che si trovano in<br />
isolamento per proteggersi dal virus o<br />
in quarantena per il sospetto di contagio.<br />
Ad esempio tanti volontari fanno la<br />
spesa per le persone vulnerabili che<br />
non possono uscire di casa. In tal modo<br />
contribuiscono ad arginare il contagio<br />
e allo stesso tempo aiutano le persone<br />
ad affrontare la vita quotidiana. Il TCS<br />
mette a disposizione di questi volontari<br />
la sua flotta Carvelo2go gratuitamente.<br />
Basta un’email e organizzazioni, enti,<br />
aziende o privati possono usufruire di<br />
una delle oltre 300 bici cargo elettriche<br />
presenti in 70 città. Per garantire la sicurezza<br />
generale gli utenti sono chiamati<br />
a lavare e/o disinfettare accuratamente<br />
le mani prima e dopo ogni<br />
utilizzo e pulire manubrio, manopola<br />
del cambio, computer di bordo, sellino,<br />
vano di carico e batteria dopo l’uso.<br />
Iscrizioni: info@carvelo2go.ch<br />
Bici cargo gratuite<br />
per sostenere chi fa<br />
la spesa alla gente<br />
più vulnerabile.<br />
Soccorso stradale gratuito<br />
In questa emergenza il personale sanitario<br />
sta compiendo uno sforzo encomiabile<br />
a beneficio dell’intera popolazione.<br />
Per eseguire il proprio lavoro<br />
molti medici, infermieri e assistenti di<br />
cura hanno bisogno dell’auto, moto,<br />
e-bike o bicicletta. In condizioni normali<br />
un guasto al veicolo è solo un fastidioso<br />
contrattempo, ora invece può<br />
avere conseguenze disastrose. Per garantire<br />
la loro mobilità, il TCS sostiene<br />
tutti i collaboratori di ospedali, studi<br />
medici, servizi Spitex, case per anziani<br />
e di cura con il soccorso stradale gratuito<br />
e prioritario. A prescindere dalla tessera<br />
di socio, basta una telefonata con<br />
l’indicazione che si appartiene al personale<br />
sanitario svizzero per far intervenire<br />
il servizio di assistenza stradale in<br />
modo tempestivo e sollecito.<br />
Numero del soccorso stradale del TCS:<br />
0800 140 140<br />
Misura di protezione<br />
Invece della stretta<br />
di mano, un po’<br />
di disinfettante.<br />
Misure di protezione<br />
per i pattugliatori<br />
Pur dando la priorità al personale sanitario,<br />
il soccorso stradale del TCS è<br />
pronto a intervenire per aiutare tutti.<br />
Per proteggere se stessi e i clienti, durante<br />
gli interventi i pattugliatori applicano<br />
le norme d’igiene e di condotta<br />
prescritte dall’Ufficio federale della sanità<br />
pubblica. Di conseguenza si rinuncia<br />
alla tradizionale stretta di mano e<br />
si mantiene la distanza minima di due<br />
metri. E nei casi in cui non fosse possibile<br />
mantenere la distanza di sicurezza<br />
tutti i 210 pattugliatori sono equipaggiati<br />
con mascherina protettiva, disinfettante<br />
e anche guanti monouso. Se la<br />
riparazione non è possibile sul luogo<br />
dell’avaria, i pattugliatori rinunciano a<br />
prendere a bordo i clienti, dato che il<br />
veicolo di soccorso non garantisce la distanza<br />
minima di sicurezza perché è disponibile<br />
soltanto il posto accanto al<br />
conducente. Il TCS offre al cliente<br />
un’alternativa di trasporto appropriata<br />
e sicura.<br />
Diventi ora socio TCS:<br />
tcs.ch/societariato<br />
54 touring | maggio <strong>2020</strong>
CLUB<br />
FOTO EMANUEL FREUDIGER, CARVELO2GO, REGA<br />
Intervento ETI all’estero<br />
Al TCS sono giunte oltre 20mila telefonate<br />
in relazione al coronavirus – il 350<br />
percento in più rispetto allo stesso periodo<br />
del 2019. La maggior parte delle<br />
persone ha ricevuto un aiuto immediato<br />
tramite la consulenza e le informazioni<br />
fornite dagli esperti, mentre 5400 casi<br />
sono stati seguiti da specialisti e medici<br />
della centrale d’intervento ETI. Per<br />
molti soci e i loro famigliari il TCS ha<br />
organizzato il rimpatrio in Svizzera in<br />
collaborazione con il Dipartimento federale<br />
degli affari esteri. 43 persone<br />
all’estero hanno dovuto esser ricoverate<br />
o sottoposte ad accertamenti medici approfonditi.<br />
Un socio gravemente colpito<br />
dal coronavirus è stato rimpatriato con<br />
successo dalla Rega su mandato del TCS<br />
dall’Egitto sotto speciali misure di protezione.<br />
Soprattutto all’inizio della crisi<br />
l’app del TCS ha mostrato la sua grande<br />
utilità: grazie al modulo «Travel Safety»<br />
i soci hanno potuto essere localizzati<br />
velocemente e l’aiuto coordinato in<br />
modo ancora più efficiente.<br />
Info sull’app TCS e i suoi vantaggi: tcs.ch/app<br />
Fondo di solidarietà<br />
Dal 27 aprile alcuni settori hanno potuto<br />
riprendere la loro attività. L’allentamento<br />
disposto dal Consiglio federale<br />
è però graduale e sono molti che non<br />
possono ancora tornare a lavorare. Alcuni<br />
di essi potrebbero però rendersi<br />
utili negli ospedali o nel settore dei trasporti,<br />
dove resta ancora molto da fare.<br />
Partendo dall’Associazione Svizzera<br />
dei Maestri Conducenti, l’Associazione<br />
Svizzera dei trasportatori stradali Astag<br />
e il TCS, con il sostegno della Conferenza<br />
svizzera dei governi cantonali e<br />
La Posta, hanno realizzato la piattaforma<br />
Corosol. L’obiettivo di questo<br />
«Fondo di solidarietà del coronavirus» è<br />
di mettere in contatto le aziende dei settori<br />
della mobilità – trasporti e logistica<br />
– e del settore della salute con chi è colpito<br />
dal lockdown. Attraverso questo<br />
sito gli interessati possono offrire il loro<br />
servizio come assistente in campo sanitario<br />
o autista. E i capi del personale<br />
possono annunciare i posti vacanti. I<br />
rapporti di lavoro sono a tempo determinato<br />
e retribuiti o meno a seconda<br />
del caso.<br />
Ulteriori informazioni e iscrizioni: corosol.ch<br />
→<br />
Covid-19 in Egitto<br />
La Rega riporta un<br />
malato in Svizzera.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 55
CLUB<br />
Tre domande a Jürg Wittwer<br />
Il direttore generale del TCS sull’importanza del TCS in tempi di crisi<br />
e la straordinaria capacità di adattamento dei suoi collaboratori.<br />
Perché il TCS è particolarmente<br />
importante in tempo di crisi?<br />
Jürg Wittwer: Il TCS è importante perché<br />
è necessario. Lo dimostrano le migliaia<br />
di telefonate che abbiamo ricevuto<br />
nelle ultime settimane. Numerosi<br />
soci hanno chiamato per informarsi<br />
sulle modalità di viaggio e i provvedimenti<br />
sanitari. In qualità di TCS non<br />
possiamo curare i malati di Covid-19,<br />
però possiamo far sì che le persone, in<br />
particolare infermieri, medici, addetti<br />
alle pulizie negli ospedali possano usufruire<br />
di una mobilità senza intoppi.<br />
Non da ultimo il TCS è un punto fermo<br />
in una situazione caotica. Il TCS, con i<br />
suoi quasi 125 anni di attività, esisteva<br />
già all’epoca dell’influenza spagnola e<br />
il nostro logo con lo stemma svizzero significa<br />
anche che alla fine ogni crisi<br />
viene superata. E ciò ispira fiducia.<br />
Come menzionato prima: tra le altre<br />
cose il TCS viene anche in aiuto<br />
al personale sanitario con il soccorso<br />
stradale gratuito. Una questione<br />
di onore?<br />
Con 210 pattugliatori altamente qualificati,<br />
il servizio di soccorso stradale<br />
del TCS è il più importante e rapido<br />
della Svizzera e anche l’unico presente<br />
su tutto il territorio. Siamo quindi in<br />
grado di garantire un procedimento veloce<br />
ed efficiente in caso di guasto. In<br />
una situazione difficile come questa, ritengo<br />
sia nostro dovere offrire tale servizio<br />
al nostro personale sanitario.<br />
Quali misure avete adottato per<br />
proteggere i 1600 collaboratori TCS?<br />
Dato che siamo un’organizzazione di<br />
pronto intervento, il nostro obiettivo<br />
prioritario consiste nel mantenere in<br />
funzione l’attività. Nella fase iniziale<br />
la nostra preoccupazione più grande è<br />
stata quella di un contagio fra i collaboratori.<br />
Nel caso di un solo malato<br />
avremmo dovuto chiudere un intero reparto.<br />
Per questo motivo abbiamo subito<br />
introdotto limitazioni di accesso<br />
alle nostre centrali e abbiamo potenziato<br />
l’infrastruttura per il telelavoro.<br />
Mentre i nostri pattugliatori sono stati<br />
istruiti ed equipaggiati con il materiale<br />
necessario per poter continuare a svolgere<br />
i propri compiti. Nel loro caso non<br />
è evidentemente possibile fare telelavoro<br />
ed è sorprendente vedere come<br />
sono concentrati e rilassati durante gli<br />
interventi per strada, mentre tutti gli<br />
altri si ritrovano isolati in casa. L’attività<br />
del club continua come sempre.<br />
Con creatività e capacità di adattamento<br />
supereremo anche questa crisi. ◆<br />
«Il TCS è un punto<br />
fermo in una<br />
situazione caotica»<br />
Jürg Wittwer (53)<br />
direttore generale TCS<br />
Se la distanza non può<br />
essere mantenuta<br />
vengono utilizzati<br />
mascherine e guanti.<br />
FOTO EMANUEL FREUDIGER<br />
56 touring | maggio <strong>2020</strong>
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«Le donne hanno imparato<br />
a far valere i propri diritti»<br />
L’attuale Barometro del TCS delle controversie riconferma<br />
le differenze territoriali per frequenza, durata e costi dei casi<br />
legali. Cresce il numero di pratiche rosa, in quasi tutti gli ambiti.<br />
TESTO DOMINIC GRAF | ILLUSTRAZIONE NICOLAS KRISTEN<br />
In Svizzera, lo scorso anno più di una<br />
persona su sei è stata implicata in<br />
un contenzioso, sia nell’ambito della<br />
mobilità o del lavoro, sia per quanto<br />
riguarda i consumi oppure l’abitazione<br />
affittata o di proprietà. In media, le vertenze<br />
sono durate 213 giorni venendo<br />
a costare 1745 franchi, con singoli casi<br />
molto più onerosi e lunghi. Il procedimento<br />
più costoso che il TCS ha sostenuto<br />
nel 2019 ha totalizzato costi per<br />
264 000 franchi. Nel 2019 si è poi conclusa<br />
una vertenza protrattasi per ben<br />
15,5 anni (5678 giorni).<br />
Il barometro delle controversie 2019<br />
conferma le significative differenze geografiche<br />
della prima edizione pubblicata<br />
l’anno scorso (vedi riquadro). In<br />
media, si litiga di più nella regione del<br />
Lemano, sia per frequenza (17%) che<br />
per costo (1941 franchi). Per contro, con<br />
244 giorni, la maggiore durata si rileva<br />
nella Svizzera centrale. Lo studio basato<br />
sul portafoglio di circa 440 000 polizze<br />
gestite dalla TCS Protezione giuridica<br />
nel 2019, è ora ancora più rivelatore in<br />
quanto vengono analizzate, oltre alle<br />
sette grandi regioni del paese, anche le<br />
cinque principali agglomerazioni (Basilea,<br />
Berna, Ginevra, Losanna e Zurigo).<br />
I risultati mostrano che a Ginevra quasi<br />
una famiglia su cinque (19,3%) è stata<br />
Barometro TCS<br />
delle controversie<br />
nelle 7 grandi regioni<br />
14,01%<br />
224 giorni<br />
1666 fr.<br />
15,12%<br />
206 giorni<br />
1637 fr.<br />
Sempre più litigiose<br />
ll numero di cause avviate<br />
da donne è ormai quasi<br />
identico a quello<br />
degli uomini.<br />
Svizzera<br />
nordoccidentale<br />
Zurigo<br />
12,34%<br />
202 giorni<br />
1509 fr.<br />
Mittelland<br />
12,10%<br />
244 giorni<br />
1643 fr.<br />
Svizzera centrale<br />
12,77%<br />
223 giorni<br />
1668 fr.<br />
17,09%<br />
212 giorni<br />
1941 fr.<br />
16,16%<br />
194 giorni<br />
1656 fr.<br />
Svizzera orientale<br />
Ginevra e dintorni<br />
Ticino<br />
Frequenza<br />
persone ogni 100<br />
in media 14,8%<br />
Durata<br />
in media 213 giorni<br />
caso più lungo: 5678 giorni<br />
Costi<br />
in media 1745 franchi<br />
caso più caro: 264 000 franchi<br />
I valori indicati sono le medie<br />
ponderate relative alle sette<br />
grandi regioni della Svizzera.<br />
58 touring | maggio <strong>2020</strong>
CLUB<br />
SVIZZERI ALLO SPECCHIO<br />
I CONTENZIOSI NEL 2019<br />
L’indagine ad ampio raggio sulle controversie<br />
è stata presentata in tre parti<br />
per la prima volta nel 2019. In futuro<br />
sarà pubblicata integralmente una<br />
volta all’anno.<br />
Si basa sul portafoglio clienti della TCS<br />
Protezione giuridica circolazione<br />
(259 000 polizze), protezione giuridica<br />
privata (153 000 polizze) e protezione<br />
giuridica immobili (28 000 polizze) e si<br />
riferisce a vertenze aperte (frequenza)<br />
o chiuse (costi e durata) nel 2019.<br />
Lo studio completo è scaricabile<br />
gratuitamente da<br />
tcs.ch/barometro-litigi<br />
coinvolta in una lite lo scorso anno,<br />
quasi il doppio rispetto a Berna, di gran<br />
lunga la più conciliante (11% circa).<br />
Bernesi, i confederati<br />
più bonari?<br />
L’ennesima prova della bonarietà tipica<br />
dei bernesi? Sono davvero così restii a<br />
litigare? «<strong>Touring</strong>» ha chiesto spiegazioni<br />
al sociologo Ueli Mäder e al suo<br />
collega Hector Schmassmann, ricevendo<br />
delle risposte interessanti. Il professor<br />
Mäder sottolinea comunque che,<br />
trattandosi di valutazioni più soggettive<br />
e intuitive che scientifiche, vanno talora<br />
lette con il sorriso e un pizzico di ironia.<br />
Signor Mäder, gli abitanti della capitale<br />
sono davvero così accomodanti o è uno<br />
stereotipo? «Berna è la roccaforte della<br />
democrazia del consenso. La gente preferisce<br />
affrontare i conflitti direttamente<br />
e risolverli all’amichevole. Prevale<br />
il desiderio di armonia», spiega il<br />
noto ricercatore. In caso di disputa, di<br />
solito sono interessati ad arrangiarsi<br />
rapidamente fra di loro. «Così risparmiano<br />
tempo prezioso e possono prendersela<br />
più comoda nella vita quotidiana»<br />
aggiunge. Gli fa eco Hector<br />
Schmassmann: «Berna è più omogenea<br />
rispetto alle città di confine come Ginevra<br />
dove le differenze culturali possono<br />
dare adito a liti. Pertanto qui è più facile<br />
che le parti riescano a negoziare un accordo<br />
consensuale».<br />
A proposito di luoghi comuni: Zurigo ha<br />
fama di essere attaccabrighe, per cui è<br />
nella patria di Zwingli che ci si aspetterebbe<br />
di riscontrare la litigiosità più elevata,<br />
ossia per frequenza, durata e costi.<br />
È vero che è terza per querele attivate<br />
(il 15% dei residenti vi è coinvolto), ma<br />
la principale agglomerazione elvetica<br />
spende meno denaro (1488 franchi) e<br />
tempo per beghe legali (200 giorni).<br />
Schmassmann lo spiega così: «Zurigo è<br />
caratterizzata da una diffusa conflittualità.<br />
Tuttavia, per evitare perdite finanziarie,<br />
molti contenziosi vengono risolti<br />
in via extragiudiziale».<br />
Anche secondo Ueli Mäder, la durezza<br />
degli zurighesi sarebbe spesso più di<br />
facciata che reale. Uno sguardo dietro le<br />
apparenze rivelerebbe l’aspetto unificante<br />
del litigio: «Sappiamo che la frizione<br />
genera calore. Questo non nuoce<br />
certamente ad una città fredda dove il<br />
denaro scorre abbondante e più veloce<br />
che altrove; spendendo molto e soprattutto<br />
per l’acquisto di beni di lusso, probabilmente<br />
scarseggiano le risorse per<br />
far fronte a lunghe e costose procedure<br />
legali, peraltro dall’esito incerto», ipotizza<br />
Mäder.<br />
Donne inclini alla lite<br />
quanto gli uomini<br />
Il barometro del TCS delle controversie<br />
non esamina lo sviluppo soltanto per<br />
regioni e agglomerazioni bensì anche<br />
distinguendo fra i sessi. Degno di menzione<br />
il fatto che lo scarto nel tasso di<br />
litigiosità è praticamente rientrato in<br />
quasi tutti gli ambiti giuridici: con il<br />
12,6% le donne sono implicate in<br />
contenziosi quasi quanto gli uomini<br />
(12,8%), se non di più: ad esempio, in<br />
materia privata ed immobiliare risultano<br />
addirittura più pronte a invocare la<br />
legge. «Le donne sono sempre più attive<br />
professionalmente e, come corollario,<br />
hanno imparato a far valere i propri diritti»,<br />
commenta Hector Schmassmann.<br />
L’unica eccezione riguarda la circolazione,<br />
dove gli uomini continuano a litigare<br />
il doppio. Perché sussiste un tale<br />
divario nel settore della mobilità? A sentire<br />
l’esperto, la casistica sarebbe chiara:<br />
«Le donne si muovono meno con mezzi<br />
di trasporto privati rispetto agli uomini,<br />
che notoriamente hanno il piede più pesante<br />
sull’acceleratore. Di conseguenza<br />
questi sono coinvolti più spesso in collisioni<br />
e conflitti riconducibili all’eccesso<br />
di velocità», afferma Ueli Mäder. •<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 59
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bici o e-bike.<br />
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La nuova «TCS Assicurazione Bici» protegge la bici, convenzionale<br />
oppure elettrica, come pure il conducente in caso di incidente, furto<br />
e guasto. Vantaggio esclusivo per i soci: sono coperte le biciclette<br />
di tutte le persone che vivono nella stessa economia domestica.<br />
CLUB<br />
TESTO DOMINIC GRAF<br />
I<br />
confederati amano pedalare,<br />
come dimostrano le<br />
statistiche. In Svizzera circolano<br />
oltre 6 milioni di velocipedi<br />
e 650 000 biciclette<br />
elettriche. Dato deplorevole,<br />
ogni anno si registrano<br />
34 000 furti di bici, ciò che<br />
LA «TCS<br />
ASSICURAZIONE<br />
BICI»<br />
Formula tutto compreso:<br />
Assunzione costi di riparazione<br />
in caso di incidente<br />
Niente franchigia per le riparazioni<br />
effettuate presso<br />
partner convenzionati<br />
Protezione antifurto in<br />
tutta Europa<br />
Rimborso costi di noleggio<br />
della bici sostitutiva<br />
Rimborso spese per la sostituzione<br />
dell’equipaggiamento<br />
e degli accessori<br />
danneggiati<br />
Soccorso stradale 24 ore<br />
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In esclusiva per soci TCS:<br />
estensione a tutte le bici ed<br />
e-bike del nucleo familiare<br />
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corrisponde all’80% di tutti<br />
i veicoli rubati. Nota bene:<br />
con 4658 incidenti all’anno<br />
che provocano lesioni corporali,<br />
andare in bicicletta non<br />
è affatto privo di pericoli.<br />
La «TCS Assicurazione Bici»<br />
copre tutte le biciclette<br />
del nucleo familiare del socio<br />
stipulante.<br />
dente o non fosse possibile<br />
ripararla in loco, il pattugliatore<br />
del TCS trasporterà il<br />
conducente all’officina desiderata.<br />
E il TCS provvederà a<br />
che questi possa arrivare a<br />
destinazione in sicurezza assumendosene,<br />
ove necessario,<br />
i costi per il noleggio di<br />
una bici sostitutiva.<br />
Al fine di offrire un servizio<br />
riparazioni di prim’ordine, il<br />
TCS si avvale di una rete di<br />
oltre 70 specialisti in tutta la<br />
Svizzera. Fabio Di Giovanna,<br />
product manager «due ruote»<br />
del TCS, spiega che: «I rivenditori<br />
bici specializzati offrono<br />
una consulenza competente<br />
per cicli di alta qualità.<br />
È a loro che ci appoggeremo<br />
Trasporto all’officina<br />
di fiducia<br />
Fondato nel 1896 da ciclisti<br />
ginevrini, il TCS si impegna<br />
da sempre per la mobilità<br />
lenta. La nuova assicurazione<br />
offre una tutela completa e<br />
moderna per bici, e-bike e<br />
conducente, che include la<br />
copertura casco e antifurto<br />
in tutt’Europa, oltre al soccorso<br />
stradale 24 ore su 24 in<br />
Svizzera. Qualora la bici<br />
fosse danneggiata al punto<br />
da non ripartire dopo un inciin<br />
futuro affinché il cliente<br />
possa valutare con cognizione<br />
di causa qual è la protezione<br />
ottimale adatta alle sue<br />
esigenze. Se la bici viene riparata<br />
da un partner TCS,<br />
vien meno la franchigia di<br />
100 franchi.<br />
Una polizza per<br />
tutta la famiglia<br />
Secondo Bernhard Bieri, direttore<br />
Club, la nuova assicurazione<br />
conviene in particolar<br />
modo ai soci TCS grazie<br />
all’esclusivo vantaggio a loro<br />
riservato: «I nostri soci fruiscono<br />
non soltanto di condizioni<br />
di favore, possono altresì<br />
estendere la copertura a<br />
tutte le biciclette possedute<br />
dal nucleo familiare». ◆<br />
MAURITIUS IMAGES<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 61
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Tramite la nuova piattaforma TCS MyMed oltre 100 esperti rispondono<br />
alle domande dei soci sui più svariati temi relativi alla salute. Presto saranno<br />
integrate anche liste di controllo, approfondimenti ed ulteriori servizi.<br />
CLUB<br />
FOTO EMANUEL FREUDIGER, ISTOCK<br />
TESTO DOMINIC GRAF<br />
È<br />
meglio fare il pieno di carburante<br />
con i guanti? E se a bordo dell’auto<br />
ci sono più persone, serve mettere<br />
la mascherina chirurgica? Cosa<br />
fare per alleviare i sintomi se si è allergici<br />
ai pollini? In genere, per questioni<br />
legate alla salute ci si rivolge ad operatori<br />
professionisti o specialisti. Ma oggi,<br />
grazie ai moderni mezzi di comunicazione<br />
e informazione spesso si può fare<br />
a meno di recarsi dal medico. L’assistenza<br />
a distanza svolge un ruolo vieppiù<br />
importante, soprattutto nelle emergenze<br />
come quella attuale provocata dal<br />
nuovo coronavirus.<br />
Consapevole dell’importanza che la salute<br />
digitale (la cosiddetta «digital health»)<br />
assume già oggi ed assumerà ancor<br />
di più in futuro, il TCS ha rafforzato<br />
le proprie strutture lanciando la piattaforma<br />
«MyMed». Philippe Klaus, direttore<br />
TCS Assistenza alle persone, ne illustra<br />
i retroscena: «Dal 1958 il TCS<br />
sostiene i titolari del Libretto ETI in caso<br />
di malattia o incidente all’estero. Oggi,<br />
l’aspettativa di vita si è notevolmente allungata<br />
e consente a molti di viaggiare di<br />
più ed anche in età più avanzata.<br />
Di riflesso sono notevolmente<br />
aumentate le richieste<br />
di informazioni relative alla<br />
salute. Grazie a ‹MyMed› possiamo<br />
ora gestirle in maniera<br />
più efficace e rapida». Fa notare<br />
che: «I contenuti vengono<br />
elaborati dal TCS in collaborazione<br />
con cliniche, studi medici,<br />
università, associazioni e<br />
fondazioni oppure con l’Ufficio<br />
della sanità pubblica. La nostra<br />
équipe si compone di un<br />
centinaio di specialisti, fra cui<br />
primari, direttori sanitari e<br />
Serve la mascherina?<br />
La parola agli esperti<br />
di «MyMed».<br />
professori che danno risposte neutrali e<br />
verificate a quesiti rilevanti sulla salute.<br />
Con il nostro sito offriamo innanzitutto<br />
la possibilità di informarsi in prima persona,<br />
porre domande e seguire trend attuali,<br />
quali l’espansione,<br />
a livello<br />
mondiale, del<br />
Covid-19. Proponiamo<br />
articoli, interviste,<br />
filmati su<br />
temi di medicina<br />
convenzionale.<br />
MyMed facilita<br />
l’approccio a materie<br />
talora complesse».<br />
«‹MyMed› facilita<br />
l’approccio a materie<br />
talora complesse»<br />
Philippe Klaus<br />
direttore TCS Assistenza alle persone<br />
Il grande interesse<br />
riscontrato dal<br />
lancio e dalla pubblicazione<br />
degli<br />
articoli tramite<br />
Info- Feed nell’app<br />
TCS motiva i responsabili<br />
ad ampliare costantemente i<br />
contenuti e adeguarli alle esigenze degli<br />
utenti: «Badiamo a che siano di facile<br />
comprensione ed accessibili anche ai neofiti.<br />
Oltre a prodotti e servizi innovativi,<br />
teleconsulti quali «OneDoc», video multimediali<br />
istruttivi nonché liste di controllo<br />
per viaggiatori con particolari problematiche<br />
sanitarie, prevediamo di<br />
creare ulteriori rubriche, ad esempio di<br />
anatomia per visualizzare e spiegare gli<br />
organi vitali e illustrarne le patologie».<br />
Per il TCS l’emergenza coronavirus rappresenterebbe<br />
una grande sfida che però<br />
offrirebbe l’opportunità di sviluppare ulteriormente<br />
l’attività nel campo dell’e-health.<br />
In merito, Klaus ricorda che: «In aggiunta<br />
alla piattaforma ‹MyMed› il club<br />
ha dato vita alla nuova cattedra di telemedicina<br />
d’urgenza assieme al Centro di<br />
pronto intervento dell’Inselspital a Berna<br />
e alla facoltà di medicina dell’università<br />
di Berna». •<br />
tcs-mymed.ch<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 63
CLUB<br />
Visita in remoto Online o<br />
per telefono, il parere del<br />
medico può rassicurare<br />
il paziente preoccupato.<br />
«I tempi sono maturi<br />
per la telemedicina»<br />
L’emergenza coronavirus ha portato in primo piano i servizi<br />
medici a distanza. La dottoressa Serena Barberis dell’équipe<br />
ETI-Med, ne spiega caratteristiche ed opportunità. Risponde<br />
altresì alle domande più frequenti sul Covid-19.<br />
INTERVISTA SANDRA EGLI | FOTO MARGHERITA DONATI<br />
Quali sono le domande più frequenti<br />
in tempi di Covid-19?<br />
Serena Barberis: I nostri clienti vogliono<br />
sapere soprattutto quanto dura l’infezione<br />
e il periodo d’incubazione, quali<br />
sono i rischi di ammalarsi e come tenersi<br />
in forma fisicamente. Ma soprattutto ci<br />
chiedono di trasmettere messaggi di conforto<br />
a famigliari malati che si trovano<br />
all’estero, che spesso non possono contattare<br />
direttamente. Cerchiamo di accontentarli<br />
e quando ci riusciamo vengono<br />
a crearsi momenti molto toccanti<br />
ed emozionali.<br />
L’attuale situazione fa sì che molte<br />
persone debbano ricorrere alle<br />
tecnologie digitali e alla telemedicina.<br />
In seno a ETI-Med Lei stessa la pratica.<br />
Come valuta questo sviluppo?<br />
La telemedicina non sostituisce il consulto<br />
né la visita tradizionale. È però uno<br />
strumento efficace e moderno a condizione<br />
che venga utilizzato secondo regole<br />
chiare. Occorre definire con precisione<br />
ciò che il medico può fare a<br />
distanza. È altresì fondamentale garantire<br />
la protezione dei dati personali.<br />
D’altra parte, visto l’aumento dei<br />
contatti tramite internet, questi<br />
sistemi permettono di gestire meglio<br />
le risorse e sgravare e proteggere<br />
il personale…<br />
Infatti. Le tecnologie di comunicazione<br />
medico-paziente hanno compiuto passi<br />
da gigante e sono evoluti e cambiati<br />
i comportamenti delle persone. I tempi<br />
sono maturi per la telemedicina. Il futuro<br />
sarà digitale. L’assistenza ai pazienti<br />
dovrà e potrà beneficiarne.<br />
In qualità di medico attualmente<br />
viene molto sollecitata a chiarire<br />
ansie e dubbi sollevati dal Covid-19.<br />
Ad esempio, non sono solo gli anziani<br />
a finire in terapia intensiva. Il decorso<br />
della malattia è diverso nei giovani?<br />
È appurato che patologie croniche pregresse<br />
costituiscono un rischio a qualsiasi<br />
età. Normalmente i giovani sono<br />
meno vulnerabili perché il loro organismo<br />
resiste meglio all’attacco del virus e<br />
in genere non presentano molteplici fattori<br />
di rischio. Per contro, le persone più<br />
anziane tendono a soffrire già di diversi<br />
problemi di salute, che in caso di contagio<br />
vengono ad accumularsi.<br />
Cosa consiglia a chi vive assieme<br />
a una persona con problemi cronici<br />
alle vie respiratorie?<br />
64 touring | maggio <strong>2020</strong>
L’ESPERTO TCS<br />
Se si tratta di una malattia acuta, occorre<br />
immediatamente informare il<br />
medico di famiglia. Insieme, si deciderà<br />
se è opportuno effettuare il tampone per<br />
la diagnosi del Covid-19.<br />
Se un famigliare o convivente<br />
rientra nel gruppo a rischio e si è<br />
esposti personalmente al pericolo<br />
di contagio sul lavoro come si può<br />
proteggere i propri congiunti?<br />
Ogni contatto diretto deve essere evitato<br />
e le misure igieniche seguite scrupolosamente.<br />
La disciplina è vitale: fare la doccia<br />
appena rientrati, mantenere la distanza<br />
consigliata, non condividere<br />
asciugamani o biancheria da bagno e da<br />
letto, indossare una mascherina chirurgica,<br />
lavarsi o disinfettarsi le mani ripetutamente<br />
e non toccarsi il viso con le<br />
mani non pulite. Se è impossibile osservare<br />
queste precauzioni, occupare locali<br />
separati e rinunciare a tutte le funzioni<br />
professionali che<br />
comportano un<br />
contatto diretto<br />
con soggetti che<br />
hanno contratto<br />
il virus.<br />
«La telemedicina<br />
è uno strumento<br />
moderno ed efficace»<br />
Dr.ssa Serena Barberis,<br />
medico FMH ETI<br />
Si teme che<br />
il confinamento<br />
aggravi anche<br />
le violenze<br />
domestiche.<br />
Come ci si può<br />
proteggere?<br />
Non ci sono regole<br />
generali, ma ricordo<br />
che ogni<br />
maltrattamento<br />
è un reato. Se si<br />
subisce un atto di<br />
violenza ci si deve rivolgere senza indugio<br />
alla polizia o all’Aiuto alle vittime. Situazioni<br />
già critiche possono deteriorarsi<br />
drammaticamente e precipitare a causa<br />
del lockdown e dell’isolamento che questo<br />
comporta. •<br />
IN VIAGGIO<br />
Posso subaffittare<br />
il mio posteggio?<br />
«Vivo in un appartamento in città.<br />
Posso subaffittare ad un pendolare<br />
l’annesso posto auto oppure<br />
la padrona può opporsi?»<br />
TESTO VERA BEUTLER<br />
In via di massima subaffittare un<br />
posto auto non pone problemi,<br />
purché vengano osservate le leggi<br />
in materia di locazione ed eventuali<br />
norme di diritto pubblico.<br />
Per subaffittare il posteggio privato<br />
occorre il previo consenso<br />
del locatore. Questi può vietarlo<br />
se non gli vengono comunicate le<br />
condizioni di locazione, se queste<br />
sono abusive o qualora gliene derivassero<br />
grossi svantaggi (pregiudizio<br />
essenziale). Se il posteggio è<br />
una pertinenza dell’appartamento,<br />
valgono le disposizioni a tutela<br />
dell’inquilino previste dal diritto<br />
di locazione: nella fattispecie,<br />
la locatrice non può disdirle il<br />
posteggio perché intende subaffittarlo.<br />
MAURITIUS IMAGES<br />
Anche nel caso in cui la padrona<br />
fosse d’accordo, non è detto che le<br />
cose finiscano qui: se, infatti, la<br />
città autorizza il parcheggio esplicitamente<br />
per una particolare categoria<br />
di utenti, e la locatrice accetta<br />
un subaffitto non conforme<br />
al regolamento comunale, potrà<br />
intervenire mettendo in atto i<br />
provvedimenti di sua competenza.<br />
Trattandosi di parcheggi pubblici,<br />
il permesso di stazionare potrebbe<br />
poi essere vincolato al domicilio<br />
nell’area interessata e le relative<br />
tessere assegnate di conseguenza.<br />
In tale ipotesi, la sublocazione a<br />
terzi non residenti sarebbe ovviamente<br />
esclusa. •<br />
TCS MYMED<br />
La piattaforma del TCS fornisce informazioni<br />
aggiornate ed esaustive su<br />
tematiche attuali riguardanti la salute,<br />
naturalmente anche sulla pandemia<br />
da coronavirus: numerosi articoli specialistici,<br />
interviste a medici, professori<br />
ed esperti forniscono consigli e<br />
risposte alle domande più frequenti.<br />
La presente intervista è disponibile<br />
in versione estesa con ulteriori chiarimenti<br />
utili sul sito<br />
tcs-mymed.ch<br />
Tuttavia, questa clausola protettiva<br />
viene meno laddove il posto<br />
auto fosse funzionalmente<br />
indipendente<br />
dall’abitazione:<br />
Lei ha<br />
comunque la facoltà<br />
di subaffittarlo,<br />
ma se disapprova<br />
la locatrice<br />
potrebbe reagire<br />
dando disdetta.<br />
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maggio <strong>2020</strong> | touring 65
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FORUM<br />
touring impressum<br />
Rivista del <strong>Touring</strong> Club Svizzero<br />
Editore<br />
<strong>Touring</strong> Club Svizzero<br />
Casella postale 820,<br />
1214 Vernier (GE)<br />
Caporedattore<br />
Felix Maurhofer<br />
Vice caporedattori<br />
Marc-Olivier Herren<br />
Dino Nodari<br />
Redazione<br />
Aline Beaud<br />
Jérôme Lathion<br />
Juliane Lutz<br />
Dominic Graf<br />
Art Director<br />
Alban Seeger<br />
Responsabile foto<br />
Emanuel Freudiger<br />
Layout<br />
Andreas Waber<br />
Stephan Kneubühl<br />
Sara Bönzli<br />
Mathias Wyssenbach<br />
Assistenti di redazione<br />
Michela Ferrari (I)<br />
Tania Folly (F)<br />
Susanne Troxler (T)<br />
Irene Mikovcic-Christen<br />
Scriveteci…<br />
Qui vale la regola: più breve è la lettera,<br />
maggiore è la probabilità che venga pubblicata.<br />
Il pick-up<br />
Mio fratello maggiore era bravo a far lavori<br />
manuali e maneggiava bene il cacciavite.<br />
Nell’atelier di nostro padre ha trasformato<br />
un’abbandonata Volkswagen in un pick-up.<br />
Ha rimosso la cella passeggeri del Maggiolino<br />
e saldato due sedili sul telaio. Ha dotato addirittura<br />
l’assale posteriore di doppie gomme e<br />
così quel veicolo è tornato a funzionare. Era<br />
circa il 1972 e nella regione collinare turgoviese<br />
del Seerücken ho avuto il privilegio – in<br />
quanto piccolo della famiglia – di sedermi accanto<br />
a mio fratello per il primo giro ufficiale<br />
di prova. All’epoca avevo soltanto sette anni<br />
ed ero abbastanza ansioso di girare con quel<br />
veicolo, non riuscivo nemmeno a tenermi al<br />
sedile. Per sicurezza però mio fratello aveva<br />
aggiunto una pratica sbarra e mi ci aggrappai.<br />
Qualche tempo dopo fu montato nella parte<br />
posteriore un ponte di carico e così questo trabiccolo<br />
fu utilizzato per la raccolta delle mele.<br />
Naturalmente non era immatricolato e così<br />
Pick-up divertente<br />
Il test di guida del<br />
nostro trabiccolo.<br />
veniva usato solo nei campi e nei sentieri<br />
attorno. Più tardi venne utilizzato pure per<br />
spettacoli divertenti al Circo Royal.<br />
Christian Boss @<br />
@<br />
Cerchiamo: foto scattate dai lettori<br />
Nessuno dimentica la prima auto e neanche tutto<br />
quello che ci ha fatto vivere. Allora ci racconti la sua<br />
curiosa, avventurosa o divertente storia. Da inviare<br />
con una fotografia a: touring@tcs.ch<br />
Corrispondenza<br />
Redazione <strong>Touring</strong><br />
Maulbeerstrasse 10<br />
3001 Berna<br />
Tel +41 58 827 35 00<br />
touring@tcs.ch<br />
Tiratura<br />
Edizione italiana: 71 538<br />
Totale: 1 190 995<br />
Edizione/Marketing<br />
Reto Kammermann<br />
Pubblicità:<br />
Cumi Karagülle<br />
Roger Müller<br />
Chantale Hofer, verlag@tcs.ch<br />
Vantaggi socio<br />
Marcel Zimmermann<br />
Abbonamento: compreso nella<br />
quota annua di socio. «<strong>Touring</strong>» è<br />
pubblicato 10 volte l’anno.<br />
Modifica indirizzo: con il numero<br />
di socio: TCS, Sede centrale,<br />
Casella postale 820, 1214 Vernier,<br />
Tel. 0844 888 111, info@tcs.ch<br />
Testi e foto sono protetti dai diritti<br />
di autore. Ogni riproduzione,<br />
anche parziale, richiede l’accordo<br />
scritto dell’editoria. Si declina ogni<br />
responsabilità per manoscritti e<br />
altri lavori non richiesti.<br />
Produzione<br />
Swissprinters SA<br />
Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen<br />
Tel. <strong>05</strong>8 787 30 00<br />
Tassa elettrica<br />
Ogni volta che facciamo il<br />
pieno di carburante noi paghiamo,<br />
salvo errore, 74 ct.<br />
per litro di tassa alla Confederazione<br />
per la manutenzione<br />
delle strade, e lo reputo<br />
giusto. Ma i possessori<br />
di veicoli completamente<br />
elettrici non pagano, al momento,<br />
nessuna tassa e soprattutto<br />
non ho ancora sentito<br />
o letto niente in merito.<br />
Vuol dire che circa 30 000<br />
automobilisti utilizzano la<br />
rete stradale gratuitamente.<br />
Certo, in proporzione è poco,<br />
ma sempre più in aumento.<br />
Chiedo dunque come la Confederazione<br />
porrà rimedio a<br />
tale ingiustizia crescente.<br />
Guy Minoli @<br />
Come da lei menzionato,<br />
oltre la metà del prezzo del<br />
carburante al distributore<br />
si compone di tasse. Queste<br />
servono a finanziare le infrastrutture<br />
di trasporto o<br />
ad alimentare la cassa generale<br />
della Confederazione.<br />
Con l’elettrificazione del<br />
parco automobilistico, le infrastrutture<br />
di trasporto e<br />
la cassa generale della Confederazione<br />
perdono, in<br />
effetti, delle entrate importanti.<br />
Accettando il Fondo<br />
per le strade nazionali e il<br />
traffico di agglomerazione<br />
(FOSTRA) nel 2017, il popolo<br />
ha ugualmente dato il<br />
suo accordo all’introduzione<br />
di un’imposizione per veicoli<br />
elettrici. La Confederazione<br />
ha così previsto di prelevare<br />
nei prossimi anni una tassa<br />
forfettaria sui veicoli elettrici<br />
al fine di coprire il deficit<br />
del finanziamento per le<br />
infrastrutture di trasporto.<br />
La Confederazione non ha<br />
però ancora fissato una data<br />
per l’entrata in vigore; preferisce<br />
dare il tempo a questi<br />
nuovi modi di propulsione<br />
alternativi di affermarsi. Secondo<br />
il Consiglio federale<br />
questa tassa sarà dell’ordine<br />
di circa 370 franchi all’anno<br />
per veicolo, con l’obiettivo<br />
di generare entrate di circa<br />
110 milioni di franchi entro<br />
il 2030.<br />
Laura Salamin,<br />
servizio politico del TCS<br />
Sviluppo batterie<br />
<strong>Touring</strong> 10/2019, dossier<br />
Un motore elettrico ha un’efficienza<br />
dell’85%, mentre<br />
un buon diesel arriva ad oltre<br />
il 40%. In frenata l’elettrico<br />
recupera energia invece<br />
di disperderla. L’unico<br />
problema è costituito dalla<br />
batteria, per i noti svantaggi<br />
che comporta. Urge quindi<br />
promuoverne lo sviluppo, e<br />
non soltanto a carico di chi<br />
conduce un’auto a propulsione<br />
elettrica. Di certo non<br />
sarà la lobby del petrolio a<br />
sostenerlo.<br />
Josi Reichlin @<br />
La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza.<br />
È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere<br />
sono pubblicate anche nella versione online di <strong>Touring</strong> (touring.ch).<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 69
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Nome:<br />
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Signor<br />
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Numero:<br />
Numero di socio:<br />
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E-mail:<br />
Lingua di corrispondenza: I F D<br />
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Telefono:<br />
Si prega di indicare un indirizzo di posta elettronica. Il codice<br />
regalo verrà inviato per e-mail.<br />
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Chemin de Blandonnet 4, 1214 Vernier. Oppure inserite la<br />
raccomandazione online sul sito tcs.ch/raccomandare
Il mondo visto<br />
dall’alto<br />
A volte puoi scoprire nel cielo palloni aerostatici.<br />
Magari hai già anche sognato di vedere il paesaggio<br />
dalla navicella del pallone. «Tourolino» ti mostra<br />
come puoi costruire una mini mongolfiera.<br />
NTOUROLI NTOUROLI<br />
LINO<br />
NO<br />
OUROLINO<br />
UR<br />
OUR<br />
U<br />
TOU<br />
TO<br />
TO TO<br />
TOUROLINO<br />
T<br />
ROL<br />
O<br />
URO<br />
OURO<br />
TESTO SUSANNE TROXLER | ILLUSTRAZIONI ANDREA PETER<br />
1. Prendere dalle riviste<br />
il numero desiderato di<br />
pagine e togliere eventuali<br />
graffette metalliche. Inserire<br />
le pagine una nell’altra.<br />
Posizionare il lato lungo<br />
della sagoma del pallone<br />
sulla piega. Disegnare la<br />
forma e ritagliarla.<br />
LAVORETTO MANUALE<br />
Mongolfiera di carta<br />
Ecco cosa ti serve: riviste, forbici,<br />
penna, ago, filo, nastro adesivo,<br />
modello di mongolfiera e<br />
navicella (vedi su touring.ch,<br />
«I giochi Tourolino»), carta A4<br />
un po’ spessa, ev. un punteruolo.<br />
2. Posizionare le forme dei<br />
palloni aperti esattamente<br />
l’una sopra l’altra. (Se ci<br />
sono più di dieci strati,<br />
usare il punteruolo per<br />
pungere i fori per il cucito -<br />
assicurarsi di farlo su un<br />
tavolo da lavoro).<br />
3. Prendere 50 cm di filo,<br />
infilarlo nell’ago e cucire<br />
il mazzo nella piega con<br />
punti semplici, dall’alto<br />
verso il basso e indietro.<br />
Legare le due estremità.<br />
CONCORSO ONLINE<br />
Dove posso far volare<br />
il mio modellino<br />
di elicottero?<br />
• A. Sopra le mucche<br />
al pascolo.<br />
• B. In stazione sopra i binari.<br />
• C. Fuori dalla zona<br />
di divieto di volo.<br />
Partecipa al concorso entro il 24.5.<strong>2020</strong> collegandoti al nostro sito<br />
internet touring.ch e indicando la giusta risposta. Buona fortuna!<br />
PREMIO<br />
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Crossing: New Horizons»,<br />
«Pokémon Schild» e<br />
«Super Mario Maker 2»<br />
del valore di ca. 234 fr.,<br />
gentilmente offerto<br />
da Nintendo<br />
La risposta corretta del<br />
concorso n. 4 era B.<br />
4. Rinforzare la parte<br />
inferiore del pallone con<br />
nastro adesivo in quattro<br />
punti ben distribuiti.<br />
5. Per fare la navicella,<br />
utilizzare la copertina della<br />
rivista (carta più spessa),<br />
posizionandola sul modello<br />
della navicella, disegnarne<br />
i contorni e poi<br />
ritagliarli.<br />
6. Piegare la navicella,<br />
le linee tratteggiate vi<br />
indicano come. Piegare<br />
le parti sovrapposte verso<br />
l’interno.<br />
7. Prendere 50 cm di filo,<br />
infilarlo nell’ago e collegare<br />
la navicella ai quattro<br />
punti rinforzati del pallone.<br />
Possono partecipare tutti i giovani lettori e le giovani lettrici di <strong>Touring</strong> della Svizzera e del Liechtenstein, a eccezione dei collaboratori TCS e<br />
dei loro familiari. I giovani vincitori del concorso «Tourolino» saranno estratti a sorte e avvisati personalmente. Non viene tenuta alcuna<br />
corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori verranno pubblicati sul sito internet di <strong>Touring</strong>.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 71
IN GIRO CON<br />
LOCO ESCRITO<br />
Fortissimo – il ritmo<br />
della musica e della vita<br />
Non s’inanellano premi prestigiosi andando adagio – parola<br />
di Loco Escrito, al secolo Nicolas Herzig. Il fenomeno latino è<br />
sulla cresta dell’onda, ma tiene i piedi saldi per terra. Non è solo<br />
la musica ad ispirarlo, bensì pure il rombo della sua moto.<br />
TESTO JULIANE LUTZ | FOTO LINDA POLLARI<br />
Gli piacciono le moto, basta<br />
guardare i suoi video per<br />
capirlo. Nicolas Herzig,<br />
meglio conosciuto col<br />
nome d’arte Loco Escrito, si presenta<br />
al nostro appuntamento in<br />
auto. Arriva con una Mercedes<br />
Classe E quando, visto il personaggio,<br />
ci aspetteremo di vederlo<br />
scendere da una Ferrari rossa<br />
fiammante. Eppure lo svizzero con<br />
radici colombiane che spopola a<br />
suon di ritmi latini, è rimasto coi<br />
piedi per terra. Ed infatti il 33enne<br />
smonta subito lo stereotipo dell’artista<br />
stravagante: «Non sono tipo<br />
da ostentazioni lussuose». Per lui,<br />
l’importante è che l’auto sia piacevole<br />
da guidare e, siccome viaggia<br />
molto, confortevole.<br />
Ammette che non disdegnerebbe<br />
certo una supersportiva Porsche<br />
GT3, da portare in pista. E forse<br />
questo sogno diventerà presto realtà<br />
per la star del reggaeton nato<br />
a Medellín e cresciuto a Wetzikon<br />
che ha iniziato a scrivere testi in<br />
spagnolo e rappare già a dieci anni.<br />
Fa furore nel 2015 con il brano<br />
«Bien Contento» che presenta al<br />
talent show della televisione svizzera<br />
«Die grössten Schweizer Talente».<br />
Da allora, le cose gli stanno<br />
andando alla grande. Nel 2018<br />
trionfa agli MTV Europe Music<br />
Awards come «Best Swiss Act». Nel<br />
2019 vince nella categoria «Best<br />
Hits» agli Swiss Music Awards con<br />
«Adiós», facendo il bis nel <strong>2020</strong><br />
con «Punto». Ad oggi, ha conquistato<br />
il disco di platino per tre suoi<br />
singoli, oltre a un doppio platino.<br />
Ed il suo palmarès non finisce qui,<br />
conquista le platee anche in Spagna<br />
e nell’America del Sud.<br />
Il prezzo del successo<br />
Ma la fama si paga: il padre di una<br />
bambina piccola è via per tre mesi<br />
all’anno. Alla domanda se non gli<br />
pesa assentarsi tanto risponde:<br />
«Ogni lavoro, per quanto fantastico,<br />
ha degli svantaggi. Per vivere l’emozione<br />
del palco devo viaggiare».<br />
Comunque ha dei precisi obiettivi,<br />
ed è consapevole di ciò che sta facendo<br />
e perché. Per lui, conta chi<br />
ha intorno. Il suo team di lunga<br />
data si compone di una dozzina di<br />
persone fra manager e produttori<br />
che di solito lo accompagnano in<br />
tournée. Con tutti i chilometri che<br />
macina apprezza il soccorso stradale<br />
che ha dovuto chiamare più<br />
volte. D’altronde tutta la sua famiglia<br />
è affiliata al TCS, tiene a precisare.<br />
Non basta la voglia di sfondare. Se<br />
molti l’hanno, Nicolas Herzig sta<br />
perseguendo con tenacia il suo<br />
sogno di diventare un grande della<br />
musica latina: «Naturalmente ci<br />
vuole talento, bisogna saper cantare<br />
e vendersi, ma il successo è<br />
fatto di duro lavoro», dichiara. Analizza<br />
continuamente dove potrebbe<br />
migliorare e per lui, il «no» non esiste.<br />
Invece di lamentarsi che il coronavirus<br />
abbia fatto saltare ingaggi<br />
programmati da tempo, non ha esitato<br />
un secondo a lanciare assieme<br />
al soulman Seven la maratona di<br />
concerti in diretta streaming «Alles<br />
wird gut» (Andrà tutto bene, ndr.).<br />
Caparbio, va per la sua strada e non<br />
c’è ostacolo che possa fermarlo. Neanche<br />
il terribile incidente in moto<br />
che subisce nel 2015, quando viene<br />
travolto da un autista distratto. Nonostante<br />
la lunga degenza in ospedale,<br />
seguita poi da mesi di riabilitazione,<br />
non ci pensa proprio a<br />
mettere la sua passione ruggente in<br />
un cassetto. Non rinuncerebbe per<br />
nulla al mondo al brivido della velocità,<br />
alla sferzata di adrenalina<br />
che la moto gli regala. «Certo, ora<br />
sono più prudente, prima pigiavo<br />
troppo sull’acceleratore» confessa.<br />
Adesso, invece di correre, veleggia:<br />
in sella alla Harley Davidson Street<br />
Glide Special la guida è paciosa.<br />
In sella riesce a dimenticare completamente<br />
quel che lo circonda. ◆<br />
«Naturalmente ci vuole talento,<br />
bisogna saper cantare<br />
e vendersi, ma il successo<br />
è fatto di duro lavoro»<br />
Nicolas Herzig,<br />
in arte Loco Escrito,<br />
al top delle classifiche<br />
Mercedes Classe E<br />
anziché una Testarossa.<br />
Il cantante è rimasto<br />
coi piedi per terra.<br />
72 touring | maggio <strong>2020</strong>
maggio <strong>2020</strong> | touring 73
GIOCA & VINCI<br />
3<br />
GRANDI OCCASIONI<br />
per vincere<br />
OCCASIONE 1 – GIOCO PER I LETTORI<br />
IN PALIO lo smartphone<br />
Samsung Galaxy Note 10 da 256 GB Valore CHF 979.–<br />
21<br />
maggio:<br />
ultimo termine<br />
per partecipare<br />
ai giochi<br />
Il Galaxy Note 10 di Samsung<br />
offre prestazioni di altissimo livello<br />
sotto ogni aspetto. Display,<br />
telecamera e performance sono<br />
eccellenti. L’apparecchio può<br />
essere utilizzato con la penna<br />
integrata. Con questa penna e il<br />
display arrotondato, che misura<br />
6,3“ in diagonale, l’apparecchio<br />
è perfetto per le piccole mansioni<br />
lavorative da sbrigare in<br />
viaggio, ma soprattutto per la<br />
navigazione in rete e il gioco.<br />
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presa si adatta bene alla mano.<br />
La qualità delle foto e dei video<br />
è eccellente. Il Galaxy Note 10 è<br />
un prodotto di qualità superiore.<br />
In quale anno la Commissione<br />
europea ha dato vita alla<br />
«European Battery Alliance»?<br />
Inviate un SMS con tmi<strong>05</strong>1 xxxx<br />
(xxxx = anno) al numero 5555<br />
OCCASIONE 2 – SUDOKU 1<br />
OCCASIONE 3 – SUDOKU 2<br />
7 2 3 8 9 5<br />
3 6<br />
5 6 4 2<br />
4 5 3<br />
6 2<br />
2 8 6<br />
4 9 5 3<br />
5 2<br />
8 6 1 2 7 4<br />
7 9 5<br />
3 2 7<br />
2 6 1 8<br />
8 5 6<br />
1 6 4<br />
4 3 5<br />
7 5 1 3<br />
6 2 4<br />
4 8 6<br />
IN PALIO lo smartphone<br />
Huawei P30 Dual SIM da 128 GB Valore CHF 599.–<br />
Huawei P30 è attualmente considerato uno dei<br />
migliori smartphone di fascia alta. Le prestazioni<br />
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di impostazioni selezionabili, che vengono<br />
visualizzate anche sul display OLED da 6,1“ ad<br />
alto contrasto e colori reali. La lavorazione è<br />
impeccabile, caratteristica tipica di Huawei. È<br />
possibile aggiungere una seconda SIM e la memoria<br />
può essere espansa con una scheda SD.<br />
Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse.<br />
Inviate un SMS con scritto tmi<strong>05</strong>2 e le tre cifre al numero 5555.<br />
IN PALIO lo smartphone<br />
Nokia 7.2 Dual SIM da 128 GB Valore CHF 349.–<br />
Il Nokia 7.2 ha una linea attraente<br />
e vanta soprattutto l’eccellente fotocamera<br />
con modalità notturna che<br />
funziona molto bene. L’apparecchio<br />
ha un display brillante da 6,3“ che<br />
riproduce i colori in modo realistico<br />
e vivido. Nokia continua a utilizzare<br />
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Casella postale, 3024 Berna.<br />
Possono partecipare tutte le lettrici e tutti i lettori di <strong>Touring</strong> in Svizzera e Liechtenstein (che abbiano compiuto<br />
16 anni di età). Non possono partecipare i collaboratori del TCS e i loro familiari. I vincitori e le vincitrici di «Gioca<br />
& vinci» saranno estratti a sorte tra tutti coloro che hanno risposto correttamente e avvertiti personalmente. I<br />
premi non possono essere cambiati né corrisposti in contanti. Non si tiene alcuna corrispondenza in merito ai<br />
concorsi e ai sorteggi. È escluso il ricorso alle vie legali.<br />
74 touring | maggio <strong>2020</strong>
TICINO<br />
Bollettino della Sezione Ticino #5 | maggio <strong>2020</strong><br />
Le Assemblee<br />
all’insegna del virtuale<br />
Nella foto: l’unica assemblea condotta in modalità tradizionale,<br />
quella del Gruppo del Luganese.<br />
Gli altri gruppi hanno optato per la modalità via e-mail.<br />
Il pensiero dei presidenti di Gruppo a pagina 76
SEZIONE TICINO<br />
Assemblee dei Gruppi locali<br />
Qui Gruppi, a Voi Sezione!<br />
Quella luganese è stata l’unica assemblea in presenza dei Soci. Il nuovo Comitato <strong>2020</strong>-2023:<br />
da sinistra Claudio Salathé, l’arch. Andrea Bernardazzi, Simone Boldini, il presidente avv. Fabio<br />
Stampanoni, l’avv. Nicole Volonté Pagani e Stefano Rezzonico<br />
In un articolo condiviso, i quattro<br />
Presidenti dei Gruppi che compongono<br />
la nostra Sezione, ovvero Bellinzona e<br />
Valli, Locarnese e Valli, Luganese e<br />
Mendrisiotto, riferiscono in merito alle<br />
Assemblee dei soci che quest’anno non<br />
sono uscite, in buona parte, indenni<br />
dall’emergenza sanitaria che purtroppo<br />
tocca tutti noi da alcune settimane.<br />
Punto salinte di quest’anno sono state le<br />
nomine statutarie per il triennio<br />
<strong>2020</strong>–2023.<br />
Infatti, come spiega Patrick Passalia, il<br />
Comitato del TCS Gruppo del Locarnese<br />
e Valli, da lui presieduto, quest’anno<br />
aveva potuto prepararsi al meglio per la<br />
propria assemblea generale ordinaria,<br />
così come per il calendario delle attività<br />
con alcuni eventi già previsti da proporre<br />
ai propri delegati ed ai soci. Ma chi<br />
Patrick Passalia,<br />
presidente del Gruppo<br />
Locarnese e Valli.<br />
avrebbe mai<br />
immaginato di<br />
trovarsi di fronte ad<br />
una situazione<br />
talmente nuova e<br />
complessa da<br />
obbligare la gente<br />
in casa e fermare<br />
oltre la metà<br />
dell’economia<br />
cantonale, svizzera<br />
e mondiale?<br />
A questo punto il grande rispetto per le<br />
persone e le vite in gioco hanno imposto<br />
di prendere provvedimenti, quali<br />
l’annullamento dell’assemblea in<br />
presenza e il reinventare il tutto sotto<br />
una veste nuova. È stato così deciso, nel<br />
rispetto della salute delle persone, di<br />
votare per via circolatoria, coinvolgendo<br />
tutti i soci che si erano iscritti ed avevano<br />
mostrato interesse a partecipare<br />
all’Assemblea del Gruppo.<br />
Questa situazione tuttavia, ci permette di<br />
fermarci, o rallentare e rivedere alcune<br />
questioni sotto un altro punto di vista,<br />
continua Patrick Passalia. Vediamo la<br />
nostra regione, il Locarnese, che vive di<br />
turismo è colpito profondamente e<br />
sicuramente i mesi a venire saranno<br />
tutt’altro che facili. Certo lo Stato mette a<br />
disposizione miliardi per le nostre<br />
aziende, ma ciò non basta. Il fatto di aver<br />
rallentato, ed in alcuni casi di essersi<br />
completamente fermati, ci fa notare<br />
come la mancanza di vie d’accesso<br />
dirette e privilegiate sarà probabilmente<br />
un ulteriore svantaggio nel rilancio della<br />
nostra regione. È chiaro, e forse utopico,<br />
pensare che vista la situazione d’emergenza,<br />
qualcuno possa decidere di<br />
accelerare i tempi, se non bruciare le<br />
tappe, nell’iter di progettazione e<br />
delibera del collegamento diretto<br />
A2-T21. Un progetto di rilancio e<br />
miglioramento delle qualità di vita per<br />
molte persone, e sicuramente un aiuto<br />
per il turismo e probabilmente per le<br />
attività economiche. Senza dimenticare<br />
che si tratterebbe di investire alcune<br />
centinaia di milioni di franchi e quindi<br />
posti di lavoro ed indotto per la regione.<br />
Sarebbe l’opportunità per lo Stato di<br />
sfruttare la situazione per investire nel<br />
paese, nella pianificazione territoriale, in<br />
particolare delle strade, affinché la<br />
circolazione diventi più fluida e sempli-<br />
TCS SEZIONE<br />
TICINO<br />
Impressum<br />
Bollettino ufficiale dei Soci TCS,<br />
Sezione Ticino<br />
Tiratura 84 000 copie<br />
Edizioni 10 volte all’anno<br />
Redazione Marco Colandrea<br />
Layout Sara Bönzli<br />
Inserzioni TCS Sezione Ticino<br />
CP 581, 6802 Rivera<br />
sezioneTI@tcs.ch<br />
Stampa<br />
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Brühlstrasse 5<br />
4800 Zofingen<br />
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Telefono 091 935 91 35, Fax 091 935 91 20<br />
sezioneTI@tcs.ch, www.tcs-ticino.ch<br />
76 touring | maggio <strong>2020</strong>
SEZIONE TICINO<br />
ce, così come potrebbero essere aumentate<br />
e migliorate tutte le infrastrutture<br />
per la mobilità lenta, che, forse, potrebbero<br />
dar man forte nel rilancio di una<br />
regione in difficoltà con infrastrutture<br />
stradali non all’altezza.<br />
Un semplice pensiero, una semplice<br />
opinione, balenata nella mente mentre<br />
mi spostavo la mattina presto da casa<br />
all’ufficio, essendo parte di una di quelle<br />
attività necessarie e che quindi ha la<br />
fortuna di continuare a lavorare,<br />
notando che se si arrivasse così in fretta<br />
come in questi tempi, la regione del lago<br />
Maggiore sarebbe sicuramente uno<br />
splendido attore all’interno dell’offerta<br />
turistica nazionale ed internazionale.<br />
Franco Rezzonico,<br />
laureato all’UNI di<br />
Zurigo in econometria<br />
e finanza. Attualmente<br />
responsabile vendita<br />
energia all’AET<br />
Anche il Gruppo<br />
Bellinzonese e Valli,<br />
ha vissuto il<br />
periodo dell’Assemblea<br />
ordinaria nel<br />
pieno dell’emergenza<br />
Covid-19,<br />
adottando un<br />
analogo sistema di<br />
coinvolgimento dei<br />
propri soci, in<br />
alternativa<br />
all’assemblea fisica.<br />
Un peccato,<br />
sostiene il nuovo presidente del Gruppo,<br />
Franco Rezzonico. Infatti l’assemblea<br />
ordinaria <strong>2020</strong> è coincisa con un<br />
importante rinnovamento del Comitato<br />
del nostro Gruppo. Ben 5 membri su 7<br />
hanno lasciato la carica, per raggiunto<br />
numero massimo di mandati, o per scelta<br />
personale. L’Assemblea sarebbe stata la<br />
degna occasione per ringraziare tutti<br />
loro per il grande impegno dimostrato<br />
negli anni in seno al nostro Comitato. In<br />
particolare il Presidente che mi ha<br />
preceduto, Ing. Nelio Rigamonti, che con<br />
il suo Comitato nell’ultimo decennio ha<br />
sicuramente dato un contributo fondamentale<br />
al rafforzamento del Gruppo<br />
lasciando un segno tangibile. Ha elevato<br />
la prevenzione a tema chiave e ha saputo<br />
intensificare le attività per i delegati e<br />
per i soci.<br />
Il nuovo Comitato riprende un’eredità<br />
importante ma al contempo preziosa con<br />
la ferma volontà di continuare nel solco<br />
tracciato. Restano in carica Sarah<br />
Sulmoni (segretaria) e Adolfo Rei<br />
(cassiere), che vengono affiancati dal<br />
nuovo presidente Franco Rezzonico e da<br />
Cristina Mossi Meroni (vice presidente e<br />
resp. manifestazioni). La volontà è quella<br />
di ulteriormente rinfoltire i ranghi e<br />
consolidare la squadra nei prossimi anni<br />
per affrontare le sfide future e rinnovare<br />
le attività.<br />
La visione che contraddistingue il nuovo<br />
Comitato è quella di rafforzare ulteriormente<br />
lo spirito del Gruppo regionale<br />
mantenendo nel contempo una simbiosi<br />
vincente con gli altri Gruppi nella<br />
Sezione cantonale. Inoltre un’attenzione<br />
particolare va all’evoluzione della<br />
mobilità individuale che stiamo vivendo.<br />
Un tema su tutti è la sua elettrificazione<br />
che rappresenta un cambiamento,<br />
un’innovazione e un’opportunità che<br />
deve stare a cuore al TCS.<br />
L’avv. Fabio Stampanoni,<br />
presidente del<br />
Gruppo del Luganese<br />
A differenza degli<br />
altri Gruppi, quello<br />
del Luganese ha<br />
invece potuto<br />
tenere la propria<br />
Assemblea ordinaria,<br />
che si è svolta<br />
regolarmente il 4<br />
marzo all’Hotel de<br />
la Paix di Lugano.<br />
Come spiega il<br />
Presidente del<br />
Gruppo, Avv. Fabio Stampanoni, il fatto<br />
di aver previsto una data per l’Assemblea<br />
anticipata rispetto all’usuale appuntamento<br />
della seconda parte del mese di<br />
marzo (e ciò per ragioni legate al<br />
coordinamento dei calendari della<br />
Sezione e di tutti i Gruppi), ha reso<br />
possibile accogliere i nostri soci come<br />
ogni anno (seppur con una partecipazione<br />
minore del solito, in quanto le prime<br />
raccomandazioni legate all’emergenza<br />
sanitaria che stava facendo capolino, ci<br />
hanno imposto di adottare alcune misure<br />
che hanno indotto alcuni soci, già iscritti,<br />
a rinunciare alla partecipazione).<br />
Anche a Lugano si è reso necessario<br />
procedere al rinnovo delle cariche<br />
statutarie. Tutti i membri di Comitato in<br />
carica sono stati confermati, fatta<br />
eccezione per Piergiorgio Grassi, il quale,<br />
dopo tanti anni di presenza in Comitato,<br />
non ha potuto sollecitare un ulteriore<br />
mandato, per raggiunti limiti statutari. A<br />
Piergiorgio Grassi va un grande ringraziamento<br />
per la passione e la competenza<br />
che ha dedicato alla cura dei conti e<br />
del segretariato del nostro Gruppo in<br />
tutti questi anni. In sua sostituzione,<br />
quale nuovo membro di Comitato,<br />
abbiamo il piacere di aver potuto<br />
accogliere l’Avv. Nicole Volonté Pagani.<br />
Avvocato e notaio, attiva quale libera<br />
professionista a Lugano, è sindaco di<br />
Cureglia. Da un triennio il nostro<br />
Comitato non aveva più una donna al<br />
proprio interno: l’avvento di Nicole<br />
coincide con la certa opportunità di<br />
avere trovato una persona capace,<br />
competente e con la giusta sensibilità,<br />
che potrà completare al meglio la nostra<br />
squadra.<br />
Il Gruppo del Luganese, ha purtroppo<br />
dovuto rinunciare al posteggio di via<br />
Brentani, uno degli elementi portanti del<br />
Gruppo, creato alcuni decenni orsono<br />
grazie alla lungimiranza di chi allora<br />
aveva in mano le redini del Gruppo.<br />
Infatti abbiamo dovuto procedere con la<br />
chiusura dello stesso a fine febbraio<br />
<strong>2020</strong>, in quanto i proprietari del sedime<br />
da noi utilizzato intendono procedere<br />
con l’edificazione di un nuovo stabile.<br />
Questo evento ha sollecitato ulteriormente<br />
il tema con cui il nostro Comitato<br />
già si confronta regolarmente: cosa fare<br />
nell’interesse dei nostri soci? Quali<br />
servizi proporre? Quali opportunità<br />
cogliere? L’emergenza che stiamo tutti<br />
intensamente vivendo è anche un<br />
momento di profonda riflessione, che<br />
impone a noi tutti una rianalisi delle<br />
nostre abitudini e delle nostre priorità.<br />
Essa ha aperto la strada a nuovi progetti<br />
su cui si sta lavorando in queste settimane,<br />
con l’obiettivo di agevolare i soci TCS<br />
del Luganese con servizi che vanno al di<br />
là dell’assistenza automobilistica. Nel<br />
contempo siamo sempre vigili con la<br />
viabilità del Luganese. Purtroppo il tema<br />
del traffico intenso e delle colonne che<br />
costantemente pervadono il nostro<br />
territorio, è una costante e ciò su tutto il<br />
territorio cantonale: inutile dire che il<br />
Luganese non ne è immune. Solo<br />
l’attuale emergenza sanitaria, che<br />
costringe la maggior parte di noi a casa,<br />
ha ridotto sensibilmente questa problematica.<br />
Il nodo di Manno, il tratto di<br />
strada che da Agno porta a Ponte Tresa,<br />
il piano viario della Città. Questi i grandi<br />
capitoli che anche in futuro daranno<br />
ancora molti grattacapi e noi cercheremo<br />
di dare il nostro apporto, nell’interesse di<br />
una viabilità sicura e, per quanto<br />
possibile, efficiente. Molto si è fatto, ma<br />
molto è ancora da fare, in particolare, se<br />
si pensa ad esempio al piano viario<br />
cittadino: desta ancora delle preoccupazioni<br />
e dei dubbi, sia alle Autorità, che<br />
agli utenti che ne fanno uso quotidianamente.<br />
Molti sono stati gli sforzi<br />
intrapresi, ma ritentiamo che ulteriori<br />
margini di miglioramento siano possibili:<br />
vediamo con piacere un costante<br />
impegno delle Autorità per cercare di<br />
coglierli.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 77
SEZIONE TICINO<br />
L’avv. Sarah Stadler,<br />
nuova presidente del<br />
Gruppo del Mendrisiotto.<br />
Laureata in legge è<br />
libera professionista<br />
come Avvocato e<br />
notaio.<br />
Se a Lugano una<br />
Signora è entrata a<br />
far parte del<br />
Comitato, a<br />
Mendrisio è una<br />
Signora ad aver<br />
assunto la Presidenza<br />
del Gruppo.<br />
Infatti l’Avv. Sarah<br />
Stadler ha sostituito<br />
l’Ing. Enzo Pfister, il<br />
quale lascia questo<br />
incarico, che ha<br />
ricoperto con molta<br />
passione ed<br />
intensità. Anche Mendrisio, rileva l’Avv.<br />
Stadler, ha dovuto rinunciare alla<br />
propria Assemblea Ordinaria, che si tiene<br />
da alcuni anni tradizionalmente presso<br />
l’Hotel Coronado, optando per una<br />
soluzione virtuale. L’Avv. Stadler<br />
condivide la visione del Presidente del<br />
Gruppo del Luganese: questo particolare<br />
momento che stiamo vivendo costringe a<br />
fare delle riflessioni più o meno profonde<br />
sui più disparati temi.<br />
Certo è che l’attuale emergenza sanitaria<br />
si è posta davanti a noi con grande<br />
irruenza trovandoci, in quasi tutti gli<br />
ambiti, del tutto impreparati.<br />
In poco tempo ci siamo (ri)organizzati,<br />
abbiamo aguzzato l’ingegno trovando<br />
soluzioni pratiche, concrete e percorribili<br />
per far fronte alle molteplici difficoltà<br />
che un rallentamento della vita comporta.<br />
Dopo i primi momenti di sconforto ed<br />
umano senso di smarrimento, stiamo<br />
dimostrando che nessuno ha intenzione<br />
di pagare il prezzo di questa crisi,<br />
dapprima di natura prettamente<br />
sanitaria, ed economico-finanziaria poi.<br />
Nomine statutarie in breve<br />
Nel tempo di organizzarsi, è emerso il<br />
senso di appartenenza e gli appelli alla<br />
solidarietà tra generazioni diverse e<br />
persone più bisognose si sono moltiplicati.<br />
Telelavoro, home-working et similia, ce<br />
ne siamo resi conto, hanno un importante<br />
impatto sul traffico del nostro Cantone.<br />
Sino a qualche settimana fa, in coda<br />
al radio-giornale, vi erano gli annunci di<br />
Via Suisse in collegamento da Bienne:<br />
con una improvvisata e quantomai<br />
discutibile capacità di chiaroveggenza,<br />
ognuno di noi era in grado di anticipare<br />
con precisione dove erano situati gli<br />
imbottigliamenti del caso.<br />
Il nostro Cantone è soffocato nel traffico.<br />
Lo sappiamo. Ma quanto stiamo vivendo<br />
ci fa tuttavia comprendere che il lavoro<br />
non deve imperativamente, ogni giorno<br />
della settimana, essere svolto dal<br />
rispettivo posto di lavoro. Ed il graduale<br />
ritorno alla quotidianità ce lo farà<br />
comprendere ancor più. Sarebbe una<br />
grave negligenza vanificare gli importanti<br />
sforzi posti in atto nell’ultimo mese,<br />
seppur necessari e non altrimenti<br />
evitabili. Ma questi sforzi, che assurgono<br />
a prove generali, sono senz’altro<br />
meritevoli di essere perfezionati, adattati<br />
ed implementati. Per il bene di tutti: del<br />
singolo e della collettività e non da<br />
ultimo, dell’ambiente.<br />
Ci si attende ad esempio, quali misure,<br />
orari di inizio lavoro dilazionati sull’arco<br />
di una mattinata, affinché non vi siano<br />
mezzi pubblici affollati, lavoro durante il<br />
fine settimana come chiesto da alcune<br />
associazioni di categoria, e molte altre<br />
misure ancora. Chissà quante altre ve ne<br />
sono. Occorre tuttavia avere la volontà di<br />
trovare delle soluzioni percorribili e<br />
condivisibili, affinché si possano trovare i<br />
consensi necessari alfine di non ritornare<br />
alla normalità, in quanto di normale,<br />
forse, prima vi era ben poco. Si ritiene<br />
che anche il TCS possa in questo<br />
importante momento dare il proprio<br />
contributo, facendosi sentire a livello<br />
locale, cantonale e svizzero.<br />
Ci sta particolarmente a cuore la<br />
solidarietà, in tutte le sue forme, che si<br />
concretizza attraverso il concetto di<br />
società inclusiva.<br />
La tecnologia e l’informatica vieppiù<br />
performanti, permettono oggi di avere a<br />
disposizione veicoli che possono essere<br />
di imprescindibile aiuto anche per le<br />
persone con disabilità.<br />
Si ritiene che anche in questo ambito il<br />
TCS possa avere un’importante voce in<br />
capitolo affinché nelle innumerevoli<br />
attività sostenute (circolazione stradale,<br />
vacanze, tempo libero, ecc.) l’inclusione<br />
possa sempre fungere da filo conduttore.<br />
Un breve viaggio, quello appena<br />
concluso, tra i Gruppi che compongono<br />
la nostra Sezione, i cui Comitati sono<br />
confrontati, certo, con tematiche<br />
prettamente locali, ma tutte collegate<br />
con un obiettivo comune: operare<br />
nell’interesse dei soci del TCS.<br />
Uno spirito di coesione e di collaborazione<br />
trasversale, di cui questo articolo<br />
scritto a «otto mani» vuole essere una<br />
chiara espressione.<br />
Molti sono i temi che la Sezione sarà<br />
chiamata ad affrontare nel prossimo<br />
triennio: i Gruppi sono pronti a darle<br />
supporto e sostegno, come è normale che<br />
accada in ogni buona famiglia, la nostra<br />
famiglia: quella del TCS.<br />
Il Gruppo del Luganese<br />
Il presidente avv. Fabio<br />
Stampanoni è stato<br />
riconfermato come pure<br />
Simone Boldini, Claudio<br />
Salathé, Stefano Rezzonico<br />
e l’arch. Andrea Bernardazzi.<br />
Nuova eletta l’avv. Nicole<br />
Volonté Pagani. Libera<br />
professionista e Sindaco di<br />
Cureglia.<br />
Non ripresentati sono il<br />
tesoriere Piergiorgio Grassi<br />
e Antonio Lucchini.<br />
Il Gruppo del<br />
Bellinzonese e Valli<br />
Nuovo presidente Franco<br />
Rezzonico, laureato all’UNI<br />
ZH in econometria e<br />
finanza ed oggi responsabile<br />
vendita energia AET.<br />
Riconfermati: Sarah<br />
Sulmoni e Adolfo Rei.<br />
Nuova eletta è Cristina<br />
Mossi-Meroni.<br />
Non ripresentati sono l’ing.<br />
Nelio Rigamonti, l’on.<br />
Raffaele De Rosa,<br />
l’ing. Alessandra Alberti-<br />
Zucconi, Piero Casari e<br />
Nicola Paolucci.<br />
Il Gruppo del Mendrisiotto<br />
Nuova presidente è l’avv.<br />
Sarah Stadler, libera<br />
professionista e da sei anni<br />
in Comitato.<br />
Riconfermati i membri di<br />
Comitato uscenti Ing.<br />
Tiziano Calderari, l’avv.<br />
Andrea Carri, Nicola Corti e<br />
l’avv. Gianfranco Zazio.<br />
I nuovi eletti sono l’avv.<br />
Luca Pestelacci e l’ing.<br />
informatico Daniele Raffa.<br />
Non ripresentati sono l’ing.<br />
Enzo Pfister, il dir. Massimo<br />
Meroni e l’Ing. Enzo Prada.<br />
Il Gruppo del<br />
Locarnese e Valli<br />
Il presidente Patrick Passalia<br />
è stato riconfermato come<br />
pure Angelo Tabacchi,<br />
l’ing. Filippo Tadini, Adele<br />
Guscetti-Zaccheo e<br />
Deborah Generelli.<br />
Nuovo eletto è l’ing. Massimo<br />
Dalessi, esperto in<br />
infortunistica stradale.<br />
Non ripresentato è Mattia<br />
Storni.<br />
78 touring | maggio <strong>2020</strong>
SEZIONE TICINO<br />
L’impatto del Covid-19 rallenterà<br />
la crescita della mobilità elettrica?<br />
L’industria dell’automobile è tra i mercati<br />
mondiali più colpiti dall’emergenza sanitaria,<br />
i dati registrati lo scorso marzo riportano<br />
un crollo delle immatricolazioni in Europa, con previsioni poco incoraggianti da parte<br />
degli analisti nel breve-medio termine. Secondo uno studio pubblicato nel mese di aprile da<br />
Deloitte, tra le più importanti società di revisione al mondo, vivremo un rallentamento globale<br />
nella transizione verso la mobilità elettrica, a causa del temporaneo crollo della domanda<br />
di mercato e della produzione industriale.<br />
Solo nel mese di gennaio, l’UST<br />
(Ufficio Federale di Statistica),<br />
pubblicava confortanti risultati sulle<br />
immatricolazioni di veicoli elettrici<br />
sul territorio svizzero, riportando una<br />
crescita, dal 2018 al 2019, del +143,9%.<br />
Anche le immatricolazioni nel mercato<br />
dell’automobile nel suo insieme, nella<br />
area UE e Aels (Svizzera, Islanda, Norvegia<br />
e Liechtenstein), erano cresciute del<br />
1,2% tra un anno e l’altro. Nessuno<br />
avrebbe mai immaginato, che poco<br />
tempo dopo, i dati registrati dall’industria<br />
sarebbero stati così drammaticamente<br />
diversi. L’istituto tedesco CAM<br />
(Center of Automotive Management)<br />
riporta all’interno della sua ricerca<br />
pubblicata sul magazine francese<br />
Autoactu, per quel che concerne il mese<br />
di marzo, una decrescita del -53% sulle<br />
nuove immatricolazioni di automobili in<br />
Europa, mentre nella vicina penisola<br />
– rispetto allo stesso periodo dello scorso<br />
anno – il ministero delle Infrastrutture e<br />
dei Trasporti ha addirittura registrato un<br />
allarmante -85,42%.<br />
Una crisi che avrà ripercussioni, secondo<br />
l’analisi pubblicata da Deloitte, anche nel<br />
mercato della mobilità sostenibile, non<br />
nel lungo, ma nel breve periodo.<br />
Le ragioni a sostegno della tesi sono<br />
molteplici, a partire dal crollo del prezzo<br />
del petrolio, che favorirebbe l’acquisto di<br />
veicoli tradizionali a discapito di quelli<br />
elettrici, più costosi rispetto a quelli dotati<br />
di motore termico. È comprensibile che<br />
in un momento di recessione economica,<br />
questo possa costituire un fattore<br />
determinante nella scelta d’acquisto di<br />
un’autovettura.<br />
Ma il problema non si limita solo alle<br />
scelte di acquisto del singolo, ma di tutto<br />
ciò che avviene nel processo industriale<br />
della creazione del prodotto, in questo<br />
caso delle automobili a propulsione<br />
elettrica. Un aspetto significativo infatti,<br />
riguarderebbe l’approvigionamento delle<br />
batterie, sempre Deloitte sostiene che<br />
«il principale produttore di batterie al<br />
mondo, con una quota superiore al 50%,<br />
è stato fermo e avrà significative<br />
ripercussioni sulla filiera internazionale,<br />
con un aumento dell’incertezza sulle<br />
tempistiche di trasformazione del settore<br />
e sulle stime per il <strong>2020</strong>».<br />
Inoltre, in questo periodo di chiusura<br />
delle imprese di settore, i mancati introiti<br />
previsti, porteranno a un inevitabile<br />
rallentamento sullo sviluppo di questo<br />
segmento, come dichiarato da Giorgio<br />
Barbieri, Senior Partner di Deloitte e<br />
responsabile italiano per il settore<br />
Automotive, «la complessità della<br />
tecnologia legata allo sviluppo della<br />
mobilità elettrica richiede enormi<br />
investimenti pluriennali, oggi poco<br />
compatibili con la contrazione dei<br />
margini di profitto e la crisi di liquidità<br />
delle imprese. A questa possibile<br />
contrazione degli investimenti, vanno<br />
aggiunti anche gli effetti dello slittamento<br />
del lancio di nuovo modelli elettrici,<br />
dovuti anche al rinvio dei principali<br />
eventi di settore».<br />
Il graduale passaggio alla mobilità<br />
sostenibile non è messo in discussione ed<br />
è inevitabile, come riportato in una<br />
ricerca effettuata e pubblicata dal TCS il<br />
18 novembre 2019, dove uno svizzero su<br />
due si è dichiarato propenso all’acquisto<br />
di un veicolo elettrico nei prossimi 3<br />
anni.<br />
Una risposta più concreta potremo averla<br />
solo nei prossimi mesi, compatibilmente<br />
a quella che sarà l’evoluzione della<br />
situazione con il virus.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 79
SEZIONE TICINO<br />
L’organizzazione del lavoro<br />
ai tempi del Covid-19<br />
La crisi internazionale dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19 ha toccato la quasi totalità<br />
della popolazione mondiale, mettendo a dura prova, oltre al personale sanitario e le strutture<br />
ospedaliere, anche l’intero sistema economico-sociale degli Stati e le abitudini delle persone.<br />
Con la chiusura delle principali attività decisa gradualmente dalle Autorità federali e cantonali,<br />
ecco come si è organizzata la Sezione Ticino del TCS.<br />
Lo staff della Sezione Ticino organizzato in modalità «telelavoro».<br />
Nella sede TCS di Rivera i primi<br />
provvedimenti sono scattati<br />
quando si è registrato il primo<br />
caso di contagio da Covid-19 in<br />
Ticino, primo tra i Cantoni ad essere<br />
stato colpito dal virus. Le autorità in<br />
campo hanno avuto, per questo motivo,<br />
l’arduo compito di prendere per prime le<br />
decisioni sulle misure di prevenzione da<br />
adottare a tutela della salute dei<br />
cittadini. Restrizioni che con l’aumentare<br />
dei contagi si sono gradualmente<br />
irrigidite e hanno indotto la Sezione a un<br />
progressivo cambiamento del piano di<br />
lavoro.<br />
Le funzioni amministrative, da sempre<br />
assolte dal personale in sede, vengono<br />
eseguite tramite il telelavoro, oggi anche<br />
spesso chiamato con il termine inglese<br />
«smart working». Tra queste la gestione<br />
dei Telepass e dei social media, la<br />
consulenza e la risposta alle richieste<br />
informative dei Soci per i prodotti TCS,<br />
corsi e appuntamenti presso il centro<br />
tecnico. Le attività che normalmente<br />
richiedono un contatto diretto con i Soci<br />
sono state invece sospese fino a nuovo<br />
avviso, nel rispetto delle normative<br />
sanitarie in vigore. Ciononostante, tutto<br />
il team di collaboratori della Sezione,<br />
insieme ai colleghi dell’Ufficio della<br />
Sezione della Circolazione di Camorino e<br />
agli istruttori TCS, si tiene regolarmente<br />
in contatto con riunioni virtuali tramite<br />
le applicazioni Skype Business, Facetime<br />
e i gruppi Whatsapp suddivisi per aree di<br />
lavoro. I tecnici continuano a svolgere, a<br />
turni, lavori di manutenzione ai mezzi di<br />
trasporto e alle apparecchiature della<br />
Sezione in attesa che si sblocchi la<br />
situazione. L’unica mansione quotidiana<br />
ad essere rimasta invariata avviene al<br />
mattino – mantenendo le distanze<br />
consigliate - con il personale della Posta,<br />
al momento del ritiro di pacchi e o lettere<br />
raccomandate. Il periodo di «lavoro<br />
ridotto» è inoltre, per tutto il team,<br />
preziosa occasione di studio e aggiornamento,<br />
grazie all’area di E-learning TCS.<br />
Anche in questo caso è stato interessante<br />
sperimentare diverse modalità di studio,<br />
ad esempio prendendo spunto da alcuni<br />
istituti scolastici, abbiamo constatato che<br />
le sessioni di apprendimento condivise<br />
all’interno di un gruppo di lavoro sono<br />
state quelle recepite come più interessanti,<br />
per via della possibilità di dialogo e<br />
confronto diretto sulle tematiche<br />
trattate. È un periodo non facile, ma dal<br />
quale stiamo cogliendo qualche utile<br />
spunto per migliorare alcuni processi di<br />
lavoro per quando tutto tornerà alla<br />
«quasi» normalità.<br />
80 touring | maggio <strong>2020</strong>
SEZIONE TICINO<br />
La quarantena dà vita a un nuovo progetto<br />
della Sezione Ticino del TCS<br />
Il digitale, in questo periodo di pandemia,<br />
come mai in precedenza è entrato a<br />
far parte delle nostre vite, portandoci a<br />
una veloce transizione verso il futuro.<br />
L’isolamento a casa, soprattutto per i più<br />
giovani, ha influito considerevolmente<br />
sull’aumento del consumo di contenuti<br />
disponibili in rete, dai social network,<br />
alle piattaforme di streaming video per<br />
arrivare alla formazione, quest’ultima<br />
spostata temporaneamente online, in<br />
attesa della riapertura delle scuole.<br />
Stare a casa per evitare contagi è tra i<br />
principali provvedimenti emanati dal<br />
Governo per combattere la pandemia e<br />
per questo motivo, per rimanere vicino ai<br />
nostri Soci, il team di lavoro ha pensato<br />
di dar vita a un nuovo progetto digitale.<br />
La Sezione Ticino ha in programma la<br />
realizzazione di una serie di video nei<br />
quali sarà possibile conoscere da vicino<br />
le attività che vengono normalmente<br />
svolte nella sede di Rivera e non solo.<br />
Nelle registrazioni verranno trattati<br />
argomenti come: consigli teorici e pratici<br />
di guida, formazione sui seggiolini auto<br />
per genitori, consigli per il mantenimento<br />
corretto della propria auto, solo per<br />
citarne alcuni.<br />
I contenuti verranno caricati regolarmente<br />
sulla piattaforma di condivisione<br />
video You Tube. Per visualizzare i video<br />
comodamente da casa sarà sufficiente un<br />
click, basterà digitare «TCS Ticino» e<br />
premere sul tasto «iscriviti».<br />
Saremmo lieti di ricevere vostri suggerimenti<br />
sui temi di vostro interesse, potete<br />
farlo mandandoci una email all’indirizzo<br />
sezioneti@tcs.ch.<br />
Vi aspettiamo numerosi.<br />
Il TCS ospita personale dell’Esercito svizzero<br />
nel suo Villaggio vacanza di Scruengo<br />
L’Esercito svizzero, nelle scorse settimane,<br />
è sceso in campo nella lotta contro il<br />
coronavirus, seguendo, in occasione dei<br />
corsi di ripetizione e delle scuole reclute,<br />
una formazione sanitaria mirata presso il<br />
Villaggio vacanza TCS di Scruengo in<br />
Leventina, volta a superare la situazione<br />
di crisi creatasi con la pandemia da<br />
Covid-19. L’Esercito svizzero si è infatti<br />
detto pronto ad impiegare i propri<br />
soldati, nel caso ve ne fosse necessità, a<br />
supporto delle autorità civili e cantonali.<br />
La sezione 3 delle Scuole sanitarie 42<br />
dell’Esercito svizzero, composta da 41<br />
militari, potrebbe aggiungersi agli oltre<br />
150 militari attualmente impiegati a<br />
sostegno di tutti gli infermieri degli<br />
ospedali dell’EOC e delle cliniche<br />
private. Sono invece state annullate sul<br />
piano nazionale fino alla fine di giugno,<br />
come riportato sull’articolo del Corriere<br />
del Ticino dello scorso 31 marzo, tutti i<br />
corsi di ripetizione non direttamente<br />
collegati all’emergenza sanitaria.<br />
La permanenza dell’Esercito svizzero<br />
presso il Villaggio vacanza di Scruengo è<br />
prevista fino al 15 di maggio <strong>2020</strong>.<br />
maggio <strong>2020</strong> | touring 81
SEZIONE TICINO<br />
Fedele compagno<br />
di viaggio<br />
ripartiremo presto insieme<br />
per ora restiamo a casa<br />
82 touring | maggio <strong>2020</strong>
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