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CONCESSIONARI | RICAMBISTI | OFFICINE | AGRICOLTURA | GIARDINAGGIO
Dal 1997 al fianco dei commercianti di macchine agricole
PAESI ADERENTI AL CLIMMAR
Aprile 2020 www.unacma.it
I.P.
Qui si fa l’Europa o si muore!
▸ Considerazioni
da più angolazioni
sul coronavirus
▸ Il trasporto di oli
e filtri usati
▸ Nomina
dei revisori nelle srl
▸ Credito d’imposta:
come utilizzarlo?
UNACMA
EDITORIALE
QUI SI FA L’EUROPA
O SI MUORE!
Continuo a svolgere o a pensare al
mio lavoro da imprenditore per 345
giorni all’anno, togliendo le domeniche
in cui porto i miei figli alle
partite e i giorni di vacanza passati
con la famiglia. Ne rimangono 20
in cui dedico il mio tempo in parte
all’associazione che con orgoglio
presiedo, l’Unacma, e alle attività del
Climmar, la nostra associazione europea.
Da qualche tempo, con l’incarico
di vicepresidente del Climmar,
comincio ad affrontare tematiche
sviluppate in ambito europeo.
IL CONCETTO
DELLA MONTAGNA
E qui mi viene in mente il semplice
concetto della montagna, dove ti
puoi trovare rimanendo quello che
sei, cioè figlio di un operaio, di un
commerciante o di un Agnelli di
turno, con una preparazione media
o conseguita presso le migliori università.
Se sei alla base della montagna
la tua visuale è fondamentalmente
quella dei primi 20 metri
che hai attorno. Riconosci le persone,
scopri i dettagli. Se sali su questa
montagna e ti trovi a 300 metri
d’altezza, hai ancora la visione di ciò
che succede intorno, perdi qualche
dettaglio ma riesci a vedere anche a
un chilometro di distanza. Continui
a salire e a 1.000 metri ti immergi
in un panorama molto amplio che
ti consente di vedere una macchina
che si avvicina a una curva mentre
dall’altra parte sopraggiunge un
pullman. Pensi che i due autisti siano
persone esperte che sapranno
affrontare il momento dell’incontro,
ma certo non puoi fare niente
per loro, né puoi urlare, tanto non
ti sentirebbero. Non riesci certo più
a percepire i dettagli di ciò che succede
alla base del monte e non puoi
riconoscere le persone. Poi arrivi a
2.000 metri, sulla vetta del monte.
Hai una visione d’insieme a 360°,
comprendi l’orografia dell’area sottostante
e puoi decidere anche quale
sia la strada migliore per raggiungere
un’altra vetta o per scendere
a valle. Ecco, ora riportiamo questo
schema in un’azienda fornitrice,
dove alle varie altezze si trovano il
tuo capoarea, il direttore commerciale
Italia, il direttore commerciale
«mondo», il direttore generale e in
cima il presidente.
Ognuno di loro ha una visione del
mercato dovuta alla posizione che
occupa. Se stai alla base della montagna
può capitare di non capire le motivazioni
di certe scelte di vertice e di
arrabbiarsi dicendo: «Venissero con
me a trovare i clienti, capirebbero».
Ma chi sta più in alto non può vedere
la micro-zona che occupo e forse
nemmeno la regione, osserva invece
l’intero mercato dell’Italia, dell’Europa
o del mondo. Analizza dati, studia
i trend, valuta le scelte politiche
mondiali e trae conclusioni.
LE NOSTRE REALTA’
Dopo questa lunga premessa ritorno
a vedere ciò che incontro nella
mia vita ogni giorno. Quelli che
sono dei piccoli-grandi problemi
aziendali, solitamente si risolvono
grazie all’esperienza che un’azienda
e le sue maestranze maturano nel
corso del loro operato. Poi i problemi,
aumentando, diventano più
grandi e quindi si tende a condividere
le esperienze con altri attori
della filiera, ed ecco che grazie al
confronto, anche i grandi problemi
si risolvono. Ma poi un inevitabile
percorso di evoluzione positiva di
una impresa si scontra con dei problemi
enormi e la soluzione passa
anche dalla possibilità di frequentare
chi fa il tuo stesso mestiere, ma
magari in aree differenti dalla tua, in
modo da essere disinibito nel confronto
e forse trarne qualche buona
idea innovatrice. Ecco però che il
futuro ti porta dinanzi a nuove sfide,
sempre maggiori, e qui entra in
campo la possibilità di frequentare i
tuoi colleghi sparsi in giro per l’Italia:
gli associati Unacma, imprenditori
al tuo pari, che operano in zone
morfologicamente diverse dalla tua,
trattano macchine con allestimenti
a volte sconosciuti, attrezzature curiosissime
e stili operativi originali,
ma ti accorgi che le tue problematiche
aziendali sono le medesime
dei tuoi colleghi. Quindi? Grande
opportunità di confronto, discussione
e spesso scoperta di strategie
comuni per risolvere queste problematiche.
Ma non è finita qui! Ti viene
una voglia pazza di sapere come
funziona distante da casa tua, magari
in giro per tutta l’Europa! E l’opportunità
c’è e si chiama «Climmar».
UNA VISIONE EUROPEA
Frequentando questa storica istituzione
riservata a chi fa il nostro
mestiere nel Vecchio Continente,
cominci a capire che, udite udite, il
tedesco piuttosto che il belga, ma
2
Aprile 2020
UNACMA
anche il francese, vive la tua quotidianità!
Però il dialogo ti offre anche
tante soluzioni, riesci ad acquisire
esperienza di cose che nel nostro
Paese sono solo agli albori. E quindi
perché non sfruttare tutto questo bagaglio
di informazioni pratiche senza
farlo sempre a nostre spese?
Ecco, di punto in bianco ti rendi conto
che lo sviluppo di chi fa il nostro
mestiere, che ricordo essere il commerciante
di macchine agricole, è la
proiezione del nostro futuro professionale.
I big dealer di macchine agricole
all’estero sono una realtà consolidata,
i rapporti con i costruttori sono
maturi e spesso sereni, il confronto
con le associazioni di categoria degli
agricoltori è ben radicato. Ad un tratto
il futuro fa meno paura, vedi una
realtà dove il rivenditore di macchine
agricole ha la sua identità e riesce a
mettere in campo la sua professionalità,
il suo valore aggiunto nella filiera
dove ha ancora un buon peso. Il senso
di apparenza non ha confini, è ora
di guardare il mondo, tutto il mondo
agricolo globale. Con questa filosofia
di vedute ampie, non ci limitiamo più
a discutere le sorti delle nostre azioni
senza prendere in considerazione
la posizione europea. In effetti, parlando
per esempio di Mother Regulation
(il regolamento Ue 167/2013
che raccoglie in un unico grande
provvedimento tutte le norme europee
relative all’omologazione di trattori,
rimorchi e attrezzature trainate)
o di RMI (tecnologia che consente a
processi Java distribuiti di comunicare
attraverso una rete), la cui traduzione
in «Informazioni di Riparazione
e Manutenzione» indica l’area
dedicata agli operatori indipendenti
che desiderano accedere alle informazioni
tecniche dei prodotti di una
data azienda, in conformità al regolamento
Ue 167/2013. Come sarebbe
possibile per l’Italia poter influenzare
i dettagli di questo regolamento, che
per sua natura prevede di essere condiviso
su scala continentale? Siamo
già fortunati, avendo un rappresentante
della nostra categoria nel board
del Climmar, a trovarci in una posizione
di privilegio che ci consente
di poter interagire politicamente con
Climmar Forum 2019, Thun (Svizzera)
buona incisività. Assillati poi dal Coronavirus,
questo organismo europeo
dovrà confrontarsi su quanto tale
emergenza possa essere pericolosa
anche dal punto di vista economico/
finanziario, oltre che per la salute. Sarebbe
davvero interessante discutere
a livello europeo una strategia di
protezione del business, perché credo
che la resilienza tipica italiana possa
esaurirsi in tempi troppo brevi. Forse
un osservatorio privilegiato come
quello ottenuto dalla nostra associazione
Unacma in Europa (la vicepresidenza
del Climmar), può sciogliere
l’ansia perché, da questa prospettiva,
tutto sembra prendere forma in modo
più chiaro.
PENSARE EUROPEO
Ti accorgi così e ti rendi conto che
tanti temi caldi come per esempio la
formazione tecnica delle maestranze,
i livelli di fiscalità delle nostre imprese,
le norme sulla sicurezza nei lavori
agricoli, le proposte innovative e
tecnologiche, hanno già trovato buone
soluzioni. L’istinto ci porterebbe
a importare immediatamente e a far
adottare queste strategie anche in Italia,
salvo constatare che, come al solito,
siamo il Paese più conservatore
del mondo, dove il cambiamento fa
sempre paura e l’immobilismo prende
il sopravvento. Ma i duri si vedono
quando il gioco si fa duro, e la nostra
associazione non molla, anzi rilancia.
Abbiamo pronto un piano di lavoro
che ci vedrà protagonisti nelle nuove
strategie che il Climmar ha progettato
per l’imminente futuro. Infine,
se le cose si vedono diversamente
in funzione della posizione che si
occupa, sarebbe bene che tutti partecipassero
allo sviluppo delle idee,
partendo dal basso, per far sì che chi
deve portarle nei luoghi dove si deciderà
il futuro delle nostre aziende,
contribuisca con le visioni micro-locali
e le trasformi in visioni prima nazionali
e poi europee.
UN PEZZO DI STORIA
Ora più che mai è tempo di dire:
«Qui si fa l’Europa o si muore!», riprendendo
la celebre frase attribuita
a Giuseppe Garibaldi, dallo scrittore
Giuseppe Cesare Abba.
Ricordando che nel 1860, quando durante
lo scontro di Calatafimi, il generale
Nino Bixio suggerì la ritirata,
il grande condottiero Garibaldi, che
non era d’accordo, si rivolse al suo fido
ufficiale pronunciando: «Qui si fa
l’Italia, o si muore!», parole che rimarranno
per sempre nella storia.
• Roberto Rinaldin
Presidente Unacma
Aprile 2020 3
UNACMA
UNACMA INDAGINE
COME CAMBIA IL LAVORO
AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
Il 20 marzo abbiamo condotto una
rapida indagine presso 45 concessionari
su alcuni temi legati alla
emergenza coronavirus. Questa data
segna un importante «elemento
storico» di riferimento perché ogni
giorno che passa la situazione cambia,
si evolve e quindi una simile
inchiesta proposta oggi o fra dieci
giorni potrebbe dare risultati molto
diversi. Vi forniamo una sintesi
delle risposte che abbiamo ricevuto
dai colleghi interpellati che offre una
panoramica della situazione.
1. Salute: come state voi, le vostre
famiglie e collaboratori?
In 44 hanno risposto che stanno bene
mentre un collega ha un dipendente
infettato.
2. Operatività: state continuando a
lavorare sempre a ritmo ridotto osservando
tutte le precauzioni?
In 25 stanno proseguendo l’attività
regolarmente, 16 continuano ma a
ritmo ridotto, 4 hanno invece proprio
chiuso l’azienda
3. Personale: quante risorse espresse
in percentuale avete in questo
momento al lavoro? Le risorse che
rimangono a casa attualmente sono
state messe in ferie?
Due aziende risultano completamente
aperte, altre due hanno attivato
la cassa integrazione. Tutte le
altre concessionarie hanno percentuali
variabili di dipendenti in ferie.
Si va dal 10 al 20% arrivando in alcuni
casi anche al 50 e 70%.
4. Smart working: siete riusciti a
far lavorare qualche commerciale
o amministrativo da casa?
Solo 6 aziende hanno risposto in modo
affermativo, altre 17 non sono riuscite
ad avviare questa modalità di
lavoro. Molti lamentano il fatto che
nella loro zona non ci sono linee adeguate
alla trasmissione dati. Altri 22
colleghi sono riusciti solo parzialmente.
Le figure commerciali con scarso
successo, per gli amministrativi tendenzialmente
non si è invece riusciti.
5. Cassa integrazione: avete fatto
l’apposita domanda?
Otto colleghi hanno risposto sì, alcuni
dicono che probabilmente la
chiederanno, in 10 vorrebbero non
richiederla sperando che le cose migliorino
velocemente.
6. Raccolta ordini clienti: siete riusciti
a concretizzare qualche commissione
di vendita utilizzando Internet
o in altro modo?
Quindici aziende hanno detto di sì,
10 hanno detto no assolutamente,
tutti gli altri lamentano una quasi
assoluta mancanza di ordini.
7. Situazione finanziaria: avete programmato
i prossimi 2-3 mesi,
quando presumibilmente le nostre
aziende risentiranno dell’interruzione
del ciclo operativo?
In 8 hanno risposto sì, altri 8 hanno
detto di no, tutti gli altri sono molto
preoccupati perché la liquidità entro
giugno finirà e nei mesi successivi
non saranno previsti incassi non
avendo acquisito ordini. Si stimano
cali di fatturato che vanno dal 30%
al 90%. Le banche non hanno ancora
disposizioni dall’alto, mancando
al momento la garanzia dello Stato
per gli eventuali prestiti o sforamenti.
I fornitori potrebbero essere coloro
che dovranno dare disponibilità
nel rimandare i loro incassi, ma al
momento non danno risposte (qualcuno
autonomamente si è detto disponibile
a spostare i pagamenti di
30 giorni). I clienti faticano o approfittano
del momento, dilazionando
ulteriormente i loro impegni.
8. Accordi: avete iniziato a dialogare
con banche e fornitori per gestire
una eventuale crisi finanziaria?
In 20 dicono di no, 14 hanno risosto
di sì, tra gli altri alcuni disdicono
le prenotazioni di materiale o trattano
con i fornitori per rimandare
i pagamenti dell’invenduto. Il problema
per tutti sono le banche che
non danno risposte se non chiedendo
tassi molto alti. L’ideale sarebbe
poter avere dei finanziamenti a tasso
zero garantiti dallo Stato.
9. Sanificazione luoghi di lavoro:
vi siete organizzati per obbligo o
vostra autonoma scelta?
Sono 32 le aziende che hanno risposto
di essersi organizzate, 10 hanno
detto di non aver ancora provveduto,
altri aspettano indicazioni dai
Comuni o dalle associazioni degli
artigiani per una probabile detraibilità
di questi interventi.
10. Preoccupazioni: da 1 a 10 punti
quanto siete preoccupati per le
sorti delle nostre aziende?
Dalle risposte pervenute risulta una
preoccupazione molto alta equivalente
a una media di 7,6 punti. •
UNACMA LIFE DI APRILE IN RITARDO
Tutto era pronto nei tempi concordati con l’editing e la tipografia. Poi il blocco
totale delle attività in tutta Italia finché non siamo riusciti a organizzarci
tutti con lo smart working, e a ripartire. Siamo usciti con 15 giorni di ritardo.
Abbiamo scelto comunque di pubblicare la rivista per dare notizie, anche datate,
ma che fotografano un particolare «momento di storia» del nostro settore
all’inizio dell’epidemia del coronavirus, quando ancora non si parlava di
pandemia. I fatti e i provvedimenti si sono succeduti, noi ne abbiamo dato e
ne stiamo dando continue notizie. Ogni aggiornamento sul nostro sito Internet
e Facebook. La Segreteria, 31 marzo 2020
4
Aprile 2020
UNACMA
UNACMA INFORMA
CREDITO D’IMPOSTA 2020
AL POSTO DI SUPER E IPER
AMMORTAMENTO
Il tema è sicuramente «caldissimo». La presentazione delle leggi è già stata fatta in molti casi e le interpretazioni si sono
susseguite. Noi abbiamo scelto innanzitutto di affidarci al nostro Rodolfo Catarzi che descrive con completezza i vari
dettagli della legge ma, come nel suo stile, chiede a tutti i concessionari di partecipare a definire l’elenco delle macchine
che potrebbero ottenere il vantaggio fiscale (copie della Gazzetta Ufficiale e circolare dell’Agenzia delle entrate le troverete
nell’area riservata ai nostri associati sul sito www.unacma.it.). Ci siamo poi affidati allo Studio PG Partners di
Ancona nella persona della dottoressa Michela Marchegiani (molto vicina alla nostra categoria) che ha predisposto un
quadro sinottico per orientarsi rapidamente. Infine, per quanto riguarda la cumulabilità delle varie agevolazioni attualmente
esistenti abbiamo chiesto supporto alla EsseCi srl, nostro partner in molte attività. Vediamo ora insieme cosa è il
credito d’imposta 2020, come funziona e cosa cambia.
Di seguito riportiamo le agevolazioni
al settore agricolo inserite nella
legge di bilancio 2020. Legge 27
dicembre 2019, n. 160 – Bilancio
di previsione dello Stato per l’anno
finanziario 2020 e bilancio pluriennale
per il triennio 2020-2022
(19G00165) – Gazzetta Ufficiale
n. 304 del 30-12-2019 - Supplemento
ordinario n. 45.
LE AGEVOLAZIONI
PER L’AGRICOLTURA
La legge di bilancio 2020 ha introdotto
un sostanzioso pacchetto di
norme a sostegno anche del settore
agricolo, modificando e migliorando
quanto contenuto nella legge Finanziaria
del 2016 (legge 11 dicembre
2016, n. 232).
Nella normativa infatti è previsto
l’innalzamento del 20% della quota
di ammortamento per gli investimenti
volti a incrementare le coltivazioni
arboree (vite, olivo, alberi da
frutto, ecc.) di cui all’articolo 108,
comma 1 ter.
Presso il Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali (Mipaaf)
è stato inoltre istituito il fondo
per l’agricoltura biologica ed è prevista
la concessione di mutui a tasso
zero destinati al mondo dell’imprenditoria
femminile.
FINO AL 40% DI CREDITO
D’IMPOSTA
La parte che maggiormente interessa
i rivenditori di macchine è quella
inserita nei commi 184-197 riguardante
il rinnovamento tecnologico. I
vecchi piani di superammortamento
e iperammortamento sono stati
sostituiti dal nuovo credito d’imposta.
Questo consentirà l’accesso
ai benefici a tutti gli agricoltori/imprese
indipendentemente dalla forma
giuridica e dal regime fiscale a
cui appartengono, diversamente da
Rodolfo Catarzi, responsabile
Progetto sicurezza Unacma
quanto previsto dalle precedenti disposizoni
sul superammortamento e
iperammortamento fruibili solo da
aziende in regime di tassazione sul
reddito d’impresa.
In parole povere, questo significa
che anche gli agricoltori in regime
di tassazione forfettario e/o sui redditi
catastali dei terreni (art. 32 Tuir)
potranno accedervi.
Il contributo concesso ammonta al
40% del costo di acquisto per importi
massimi fino a 2,5 milioni.
Per importi che superano i 2,5 mi-
Aprile 2020 5
UNACMA
lioni e fino a 10 milioni, la percentuale
scede al 20%. Il fondo di dotazione
ammonta a 5 milioni di euro
per l’anno 2020.
GRANDE OPPORTUNITÀ
PER AMMODERNARE
LA PROPRIA AZIENDA
I contributi sono vincolati all’acquisto
di macchine tecnologicamente
avanzate che abbiano una o più delle
specifiche caratteristiche indicate
nell’allegato A della legge di bilancio
2016 (legge 232 dell’11 dicembre
2016). Per beni strumentali diversi
da quelli definibili sulla base delle
indicazioni contenute nell’Allegato
A, il contributo scende al 6% con
un massimale di investimento fino a
2 milioni di euro.
L’importo del contributo è compensabile
da tutte le imposte gravanti
sugli agricoltori comprese le imposte
dirette e i contributi assistenziali,
in 5 anni a partire dall’anno successivo
dell’acquisto. Resta inteso che
qualora il bene dovesse essere alienato
entro l’anno successivo, verrebbe
richiesto il rimborso del contributo
stesso.
Il bonus fiscale è concesso su investimenti
effettuati dal 1° gennaio
2020 al 31 dicembre 2020. Sono
comunque ammessi al beneficio
anche acquisti perfezionati entro il
30 giugno 2021 a condizione che sia
stata versata una caparra minima del
20% del costo di acquisto entro il 31
dicembre 2020.
QUALI MACCHINE E BENI
POSSONO USUFRUIRE
DEL CONTRIBUTO?
Resta comunque da precisare che le
caratteristiche delle macchine descritte
nell’allegato A, essendo questo
documento stato stilato principalmente
per le imprese industriali,
come allegato alla legge finanziaria
2016, non risulta di facile e immediata
interpretazione nonostante
la circolare esplicativa n. 4/E del 30
marzo 2017 emanata dall’Agenzia
delle entrate. Perciò sarebbe interessante
riuscire a definire un elenco
delle macchine che possono godere
APPELLO A TUTTI I CONCESSIONARI
CREIAMO UNA LISTA DELLE MACCHINE
CHE POSSONO BENEFICIARE
DEL VANTAGGIO FISCALE
Riteniamo che sarebbe interessante riuscire a definire un elenco delle macchine
che possono usufrire del contributo in quanto aventi una o più caratteristiche
descritte nell’allegato A (per esempio: guida satellitare, interfaccia
ISO-Bus, diagnostica a distanza), facilitandone l’individuazione per evitare
possibili dinieghi da parte della Pubblica Amministrazione. Evitare cioè il rischio
di non vedersi riconosciuto il credito di imposta in quanto non rispondente
ai requisiti richiesti riportati negli allegati A e B. Si invitano quindi tutti
i rivenditori, a segnalare alla Segreteria Unacma (segreteria@unacma.it) tutte
le macchine da loro rappresentate/vendute dotate delle caratteristiche richieste,
per loro conoscenza e/o esperienza già vissuta contribuendo così alla
definizione della sopra menzionata lista.
•
del contributo (vedi box riportato qui
sotto) per evitare il rischio al richiedente
di non vedersi riconosciuto il
credito d’imposta o rifiutato l’investimento
in quanto non rispondente
ai requisiti richiesti dall’allegato precedentemente
menzionato in questo
articolo.
BONUS ANCHE PER
SOFTWARE GESTIONALI
La legge di bilancio comprende anche
contributi finalizzati all’acquisto
di beni immateriali così come
identificati nell’allegato B della
stessa legge (232 dell’11 dicembre
2016) finanziaria 2017 (per esempio
software gestionali, automazione dei
processi produttivi) pari al 15% del
costo di acquisto con un massimale
di 700.000 euro.
Con decreto del Mipaaf, di concerto
con il Ministero dell’economia e delle
finanaze (Mef), che doveva essere
emanato entro il 29 febbraio 2020
(e che non ci risulta sia stato ancora
emanato), dovranno essere stabiliti
criteri, modalità e procedure per l’erogazione
dei contributi già sapendo
che ogni acquisto dovrà essere
accompagnato da una perizia tecnica
attestante l’esistenza delle caratteristiche
definite nell’allegato A.
• Rodolfo Catarzi
Responsabile
Progetto sicurezza Unacma
6
Aprile 2020
UNACMA
SUPER E IPER AMMORTAMENTO 2020
Per agevolare i nostri lettori nella comprensione
delle nuove disposizioni legislative abbiamo chiesto aiuto
alla dottoressa Michela Marchegiani che ci ha fornito
un chiaro quadro riassuntivo delle norme vigenti.
SUPER AMMORTAMENTO
PERIODO
TETTO MASSIMO
AGEVOLAZIONE
CONDIZIONI
PERIODO
TETTO MASSIMO
AGEVOLAZIONE
CONDIZIONI
CUMULABILITÀ
Investimenti effettuati dall’1.1.2020 al 31.12.2020.
Finestra al 30.6.2021 con ordine accettato e acconto 20% entro il 31.12.2020.
2 milioni di euro.
Credito imposta del 6% fruibile in 5 quote annuali dall'anno successivo a quello di entrata in funzione.
Non è necessaria la preventiva presentazione della dichiarazione dei redditi.
Il credito non è rilevante ai fini IRES - IRPEF (non tassabile).
Rispetto normativa sicurezza sui luoghi di lavoro.
Corretto adempimento versamento contributi a favore dei lavoratori.
Previsto un obbligo di comunicazione al Mise.
Se il bene viene venduto entro il 31.12 dell'anno successivo regola dell'investimento sostitutivo o
restituzione del credito.
Obbligo di annotazione in fattura di acquisto mirato all'agevolazione.
IPER AMMORTAMENTO
Investimenti effettuati dall’1.1.2020 al 31.12.2020.
Finestra al 30.3.2021 con ordine accettato e acconto 20% entro il 31.12.2020.
10 milioni di euro.
Credito imposta variabile – 40% fino a 2,5 milioni di euro; – 20% fino a 10 milioni di euro.
Credito fruibile in compensazione in 5 quote annuali dall'anno successivo a quello di interconnessione.
Non è necessaria la preventiva presentazione della dichiarazione dei redditi.
Il credito non è rilevante ai fini IRES - IRPEF (non tassabile).
Rispetto normativa sicurezza sui luoghi di lavoro.
Corretto adempimento versamento contributi a favore dei lavoratori.
Previsto un obbligo di comunicazione al Mise.
Se il bene viene venduto entro il 31.12 dell'anno successivo regola dell'investimento sostitutivo o
restituzione del credito.
Obbligo di annotazione in fattura di acquisto mirato all'agevolazione.
In relazione agli investimenti dell’Allegato A e dell’Allegato B annessi alla legge di bilancio 2017 di
costo di acquisizione unitario superiore a euro 300.000 le imprese sono tenute a produrre una perizia
tecnica semplice redatta da un ingegnere o da un perito iscritti nei relativi albi, o un attestato di
conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato che attesti il possesso dei requisiti tecnici
e di interconnessione. In caso di beni di costo unitario inferiore o uguale a euro 300.000 resta ferma
la facoltà di adempiere all’obbligo di attestazione con una dichiarazione sostituiva di atto notorio del
legale rappresentante, di cui al D.P.R. 445/2000.
Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi a
condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.
IMPRESE AGRICOLE
Riguardo ai crediti d’imposta per gli agricoltori va precisato che potranno essere utilizzati in compensazione tramite il
modello F24, a prescindere dal regime fiscale applicato per la determinazione del reddito d’impresa. Pertanto gli imprenditori
agricoli avranno a disposizione i nuovi iper e super bonus per compensare Iva, tributi locali e carico contributivo,
oltre che le imposte dirette.
Aprile 2020 7
UNACMA
UNACMA INFORMA
CUMULABILITÀ DEL CREDITO
DI IMPOSTA 2020
Via libera all’innovazione aziendale con la possibilità
di beneficiare di un credito di imposta commisurato
al costo dell’investimento effettuato. Il nostro
partner EsseCi spiega le modalità di cumulo e la
compatibilità con altre agevolazioni, a condizione
che non superi il valore del costo sostenuto
Il credito di imposta è una misura
agevolativa che va a ridurre l’ammontare
delle imposte dovute dalle
imprese all’Erario. Negli ultimi anni
il Governo ha dato sempre più importanza
allo strumento del credito
di imposta come agevolazione per
incentivare gli investimenti nel nostro
Paese. Questa misura è legata
alla transizione verso l’industria 4.0,
che si sta cercando di incentivare e
che nasce dalle ceneri del vecchio
iper/super ammortamento.
Il nuovo credito di imposta per il
2020 prevede un contributo pari a:
• 40% dell’investimento e fino a 2,5
milioni di euro per l’acquisto di beni
mobili nuovi di fabbrica con tecnologia
4.0;
• 6% dell’investimento e fino a un
massimo di 2 milioni di euro per tutti
i beni mobili non dotati di tecnologia
4.0;
• 15% dell’investimento per l’acquisto
di beni strumentali immateriali.
Il credito d’imposta è utilizzabile
esclusivamente in compensazione in
cinque quote annuali di pari importo,
ridotte a tre per gli investimenti
in beni immateriali, a decorrere
dall’anno successivo a quello dell’avvenuta
interconnessione.
INVESTIMENTI AL SUD
Oltre a questa misura, troviamo anche
un credito di imposta pensato
per gli investimenti nel Sud Italia, in
particolare per le imprese in Campania,
Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata,
Calabria, Sicilia e Sardegna
che acquisiscono beni strumentali
nuovi. Queste aziende potranno godere
di un’agevolazione fino al 45%
dell’investimento con un credito di
imposta diversificato in base alle dimensioni
aziendali, pari a:
• 45% per le piccole imprese;
• 35% per le medie imprese;
• 25% per le grandi imprese.
COMPATIBILITÀ CON ALTRE
AGEVOLAZIONI
Il nuovo credito di imposta risulta
essere cumulabile con altre agevolazioni
ma è indispensabile fare chiarezza.
La legge di stabilità precisa
che il credito di imposta è cumulabile
con altre agevolazioni a condizione
che il cumulo dei benefici
non superi il costo totale che l’impresa
deve sostenere.
Occorre inoltre verificare la compatibilità
con il credito di imposta delle
altre agevolazioni: la legge di bilancio
non vieta la cumulabilità con altri
bandi, ma gli altri bandi potrebbero
vietarne la cumulabilità. Per
una migliore comprensione di seguito
riportiamo alcuni esempi:
▶ Credito di imposta e Legge Sabatini.
Le due misure sono cumulabili:
il Ministero dell’economia,
infatti, segnala che l’agevolazione è
cumulabile con altre misure che non
costituiscono aiuto di Stato di carattere
fiscale.
EsseCi srl è un nostro partner che
collabora con le aziende nella realizzazione
degli investimenti (per esempio
i bandi Inail-ISI)
▶ Credito di imposta e bandi Inail-
ISI. Anche queste due misure sono
cumulabili. Il Mise (Ministero dello
sviluppo economico) ha già chiarito
che il credito d’imposta è cumulabile
con altre agevolazioni a patto che l’agevolazione
non superi il costo di acquisto
del bene. Inoltre, l’avviso Inail,
pubblicato il 19 dicembre 2019, non
prevede alcun divieto di cumulo con
le agevolazioni di tipo fiscale.
▶ Credito di imposta e Psr. Diverso
è il caso dei Psr: trattandosi di bandi
regionali occorre rifarsi alle disposizioni
di ogni singolo bando. Per
esempio, in Lombardia le due misure
non sono cumulabili in quanto è fatto
obbligo per le aziende che aderiscono
ai Psr di non ottenere altre agevolazioni
anche di natura fiscale.
▶ Credito di imposta e altri bandi
regionali o camerali. Anche per questi
bandi, promossi dalle singole Regioni/Camere
di commercio, occorre
rifarsi di volta in volta alle singole misure,
leggendo attentamente il bando
per verificare l’eventuale cumulabilità.
• Pamela Comazzeto
Consulente Senior finanziamenti
EsseCi srl
info@essecistudi.com
8
Aprile 2020
UNACMA
UNACMA E DEALER
CORONAVIRUS: «HO VISTO
UNA CANTINA A VO’ EUGANEO…»
L’emergenza sanitaria
in corso, oltre alle
ovvie preoccupazioni
per la pandemia, sta
mettendo in ginocchio
le aziende italiane
presentando il conto
di un enorme disastro
economico come non
si era mai visto prima
Sembra non avere preferenze particolari
questo Covid-19, tant’è che
ormai non esistono più zone rosse
ma è l’intera Nazione costretta a
chiudersi in casa visto che soltanto
l’adozione di misure molto rigorose
consentirà di smorzare la diffusione
della malattia.
Nell’immediato le imprese di piccole
dimensioni pagano la crisi socio-sanitaria
perdendo fatturato. Ma in un
momento economico già stagnante,
dove il lavoro, la previdenza e il risparmio
sono stritolati dalla globalizzazione,
il coronavirus non è che
uno stress-test per tutte le imprese.
Nel breve periodo le Pmi (Piccole
medie imprese) possono far leva solamente
sulle proprie risorse fisiche,
finanziarie e di competenze.
Senz’altro un’azione da parte delle
associazioni di rappresentanza fornirà
supporto alle piccole realtà economiche
che hanno bisogno di chiarezza
e di risposte. Le scelte a livello
istituzionale finora non sono sempre
state chiare e univoche. Senza perdere
troppo tempo ora c’è bisogno
di un’azione immediata sia sul piano
formativo sia con l’aiuto concreto,
oggi più che mai, in termini economici.
L’impatto di medio-lungo termine
del coronavirus non è ancora prevedibile,
ma quello che invece è certo
è che la perdita di ricavi comporterà
effetti a cascata sul fatturato delle
imprese, sull’occupazione e sulla capacità
di ripagare i debiti. Indispensabile
quindi sarà l’intervento del
Governo perché vengano adottati
provvedimenti necessari per cercare
di ridurre, per quanto possibile,
gli ammanchi finanziari che si riflettono
sull’economia delle famiglie e
delle imprese.
Un blocco stradale nell’area
di Vo’ Euganeo (Padova)
Stefano Cognolatto nella sua azienda
a Due Carrare (Padova)
EFFETTO CORONAVIRUS
Due settimane fa mi aggiravo come
uno zombi sui Colli Euganei e nei
miei tradizionali giri dai clienti ho
visto un ingente quantitativo di vino
della cantina di Vo’ Euganeo (Padova)
reso da una società francese di
distribuzione beverage, che temeva
il contagio attraverso la somministrazione.
I soci hanno subìto il contraccolpo
nell’immediato immaginando la
svalutazione del prodotto a breve
termine. In quest’area e nelle zone limitrofe
il vigneto è la principale fonte
di reddito essendo una delle coltivazioni
più diffuse.
Non da meno è poi la problematica
della mancanza di manodopera per
la raccolta dell’asparago di Pernumia
(Padova) che ha visto azzerarsi la
forza lavoro poiché i lavoratori delle
cooperative principalmente impiegati
sono di nazionalità estera e
quest’anno non sono arrivati in Italia
per paura di essere contagiati. L’asparago
ha bisogno di raccolta manuale
per garantire l’integrità del prodotto e
mantenere inalterate le sue caratteristiche.
Se non si raccoglierà in tempo
i danni saranno ingenti, sia in termini
di ritardi che di mancate consegne,
criticità che porteranno all’immediata
svalutazione di un eccellente prodotto
primaverile che però è molto
deperibile.
Credo fortemente che il nostro spirito
combattivo e l’unione degli intenti possa
farci tornare a essere una Nazione
invidiata solo se sapremo valorizzare
e soprattutto far circolare i capitali internamente.
Abbiamo la fortuna di poter
dirigere le nostre sorti ma anche la
responsabilità di doverlo fare per le generazioni
future, che nessuno vorrebbe
pagassero le conseguenze di scelte poco
fortunate. (13 marzo 2020)
• Stefano Cognolatto
M.A.C. s.a.s. di Cognolatto
Ermenegildo & C.
Due Carrare (Padova)
www.mactrattori.it
Aprile 2020 9
UNACMA
UNACMA INFORMA
LA LUNGA LISTA DI FIERE
ED EVENTI CANCELLATI
L’emergenza coronavirus
ha letteralmente
bloccato il nostro
Paese portando
all’annullamento
e al rinvio di importanti
fiere e manifestazioni
con pesanti conseguenze
economiche
per tutte le aziende.
Eventi fieristici
fino a ieri criticati
e di cui oggi già
sentiamo la mancanza
Che giornate! Nelle scorse settimane
sembrava di assistere a uno degli ennesimi
bollettini di guerra che in
questo periodo si stanno susseguendo.
In primo luogo sono stati cancellati
tutti i convegni e congressi da
tempo programmati da parte di enti
vari, ai quali ci eravamo registrati per
partecipare. Poi si è aggiunto anche
lo Spring Meeting del Climmar che
si doveva svolgere a Danzica (Polonia)
dal 22 al 24 aprile. Sono pian
piano saltati appuntamenti con diverse
realtà che avremmo dovuto incontrare
nella nostra sede di Roma o
presso le sedi dei nostri interlocutori
in alcune zone del Nord Italia.
Tutto questo ha pochi risvolti immediati
di tipo economico, salvo ritardare
questi appuntamenti a date da
destinarsi. Il vero problema è quello
delle fiere. Spesso gli organizzatori,
cioè gli enti fiera locali, sull’evento
agricolo «fanno il bilancio» annuale
e quindi, mancando questa importante
«fonte di reddito» rischiano di
chiudere i battenti. Senza trascurare
le mancate opportunità e quindi
Una pasata edizione della Fira del Madonnino, per ora sospesa
il mancato giro di affari per il comparto
commerciale o industriale che
abitualmente partecipa a queste manifestazioni
di carattere agricolo.
Fuori dal comparto agricolo sono
poi arrivate le «bombe» sospese,
rinviate o annullate. Ci riferiamo a
fiere come il Salone del mobile a
Milano oppure il Cosmoprof a Bologna
e, dopo qualche tentennamento,
anche il Vinitaly a Verona.
Importanti manifestazioni che ogni
anno richiamano centinaia di migliaia
di visitatori da tutto il mondo.
Il quotidiano «La Stampa» del 29
febbraio 2020 scriveva che: «Nella
bufera dell’emergenza sanitaria, con
oltre 70 manifestazioni rinviate (la
maggior parte) o cancellate (poche),
c’è un comparto – quello fieristico
– che nel nostro Paese genera
affari per 60 miliardi, coinvolge 200
mila espositori e richiama 20 milioni
di visitatori: di questi, 1,3 milioni
arrivano dall’estero, mentre il 50%
delle esportazioni nasce da contatti
originati durante gli eventi internazionali».
Nel frattempo, apprendevamo attraverso
comunicati stampa o con anticipazioni
dirette che venivano annullate
o posticipate fiere come Enoliexpo
(per la prima volta a Bari in
collaborazione con FederUnacoma),
Agriumbria, Fiera della meccanizzazione
agricola di Savigliano, Agri-
Mont di Longarone, AgriAcma di
Trento, Mo.Me.Vi di Faenza (Ravenna),
MyPlant &Garden di Milano, la
Fiera di Vita in Campagna a Montichiari
(Brescia). Poi sono state sospese
la Fiera di Lanciano, la Fiera
del Madonnino e la Fiera Agricola
di Foggia, E al momento di andare
in stampa non conosciamo ancora le
decisioni prese per la Fieragricola di
Caserta e le Giornate dell’agricoltura
a Valledolmo (Palermo) in balia dei
provvedimenti dell’ultimo momento.
Insomma, un’ecatombe per il nostro
comparto che fino a ieri si lamentava
di tutte queste fiere dicendo
che non se ne poteva più per poi
subire gli effetti negativi della mancanza
di questa tipologia di eventi.
A tutto ciò si aggiungono le ultime
disposizioni del Ministero degli interni
che stabiliscono di «uscire solo
se necessario» e di portarsi appresso
l’autodichiarazione per giustificare
gli spostamenti, che hanno necessariamente
fermato anche i venditori
delle nostre aziende, che dovranno
contattare telefonicamente i potenziali
clienti. Un bel cambiamento di
realtà!
G.D.N.
10
Aprile 2020
UNACMA
UNACMA INTERVISTA
RISVOLTI ECONOMICI E
FINANZIARI DELL’EPIDEMIA
DI CORONAVIRUS IN ITALIA
E NEL MONDO
Il Coronavirus apre nuovi e inimmaginabili
scenari economici. Intervista ad Andrea Armaroli,
direttore generale dell’azienda Campagnola
di Zola Predosa (Bologna) che ha parlato
di irrecuperabilità delle perdite di fatturato
dei settori che vedono la loro stagionalità nei
primi sei mesi dell’anno. Preoccupa la mancanza
di liquidità per le imprese e i rivenditori
La situazione sviluppatasi a seguito
dell’epidemia di coronavirus ha creato
non poche problematiche economico-finanziarie,
oltre a quelle pesantissime
di carattere sanitario e sociale.
Per ovvi motivi, dalla stesura di
questo articolo e fino al momento
della distribuzione della nostra rivista,
passerà qualche giorno. Nel frattempo
la situazione potrebbe stabilizzarsi
ma in effetti non conosciamo i
reali sviluppi e in quali tempi questa
condizione potrà non dico risolversi,
ma riportarci alla normalità. Vorremmo
però cercare di capire quali
conseguenze queste circostanze comporteranno
nei confronti delle case
costruttrici.
Abbiamo chiesto ad Andrea Armaroli,
direttore generale dell’azienda
Campagnola srl di Zola Predosa (Bologna),
leader nella progettazione e
produzione di sistemi pneumatici ed
elettromeccanici per la potatura e la
raccolta agevolata, come questa paradossale
e surreale situazione si sta
riflettendo sulla sua impresa e soprattutto
che cosa, in questo momento,
pensa per il futuro.
Dottor Armaroli, lei che dirige
un’importante società che opera
nel mondo, sia con filiali che reti
commerciali, ha sentito un contraccolpo
produttivo o distributivo
dal momento della diffusione in
Italia del coronavirus?
Per quanto concerne la nostra società
è prematuro esprimere un
giudizio in merito. La nostra attività
è a carattere stagionale e inizia
a settembre. Tuttavia possiamo già
rilevare che lo stato di incertezza,
di preoccupazione e il divieto degli
spostamenti ha ridotto gli ordinativi
dall’Italia mentre sta tenendo l’estero.
Ritengo, tuttavia, che i maggiori
effetti negativi li registreremo
nei prossimi giorni quando anche
le altre Nazioni saranno costrette
ad allinearsi alle disposizioni del
nostro decreto legislativo di contrasto
al Coronavirus.
Certamente l’Europa sarà la più
coinvolta mentre per altri Paesi come
il Sud America e tanti altri dipenderà
da come evolverà il virus
e dalle iniziative di contrasto che
adotteranno.
Andrea Armaroli, direttore generale
dell’azienda Campagnola srl
Le conseguenze dichiarate pensa
che incideranno nel medio e lungo
termine e se sì, come?
È inevitabile, il contraccolpo nell’immediato
sarà durissimo.
Prevedere le conseguenze a medio
e lungo termine non è semplice in
quanto tutto dipenderà dal perdurare
di questa situazione in Italia
e negli altri Paesi. I nostri canali
distributivi sono prevalentemente
rappresentati da rivenditori di
macchine agricole che come molte
imprese costruttrici operano seguendo
le stagionalità. La perdita
dei fatturati generati dai settori che
vedono la loro stagionalità nei primi
sei mesi dell’anno non saranno
più recuperabili e questo condizionerà
certamente l’andamento della
parte restante dell’anno. Mancherà
liquidità sia per le imprese che per
i rivenditori. Noi come Campagnola
abbiamo voluto mantenere una
Aprile 2020 11
UNACMA
posizione prudente ma rivolta a un
moderato ottimismo. Siamo intervenuti
sul nostro budget previsionale
2020 riducendo di un 20% i
costi e gli investimenti ma abbiamo
mantenuto quasi invariati i ricavi.
È un rischio ma confidiamo sul fatto
che la nostra stagione di vendita
inizia a luglio per arrivare nel pieno
a ottobre.
Dalla Cina voi probabilmente importate
dei semilavorati destinati
alle vostre fabbriche italiane. Avete
avuto sentori di problemi nei
trasporti? E i trasportatori italiani
che devono consegnare le merci in
Italia e all’estero stanno subendo
fermi nel lavoro?
Gli approvvigionamenti dalla Cina,
per quanto ci riguarda, si sono
arrestati per 30 giorni circa comprendendo
il loro capodanno. Già
da una decina di giorni i nostri fornitori
hanno ripreso l’attività quasi
regolarmente. Vi sto parlando di
aziende che non si trovano all’interno
della regione dell’Hubei. Per
altri settori la situazione è risultata
molto più grave, basta dire che l’indice
della produzione cinese è sceso
del 27% a febbraio e del 50% a
gennaio. L’epidemia sta mostrando
la fragilità di un modello di globalizzazione
fondato su una dipendenza
elevatissima da un solo Paese
fornitore, soprattutto per quanto
concerne i beni intermedi. Occorrerà
riflettere.
Con i nostri fornitori abbiamo
mantenuto regolarmente i contatti
attraverso videoconferenze e anche
quando si trovavano in piena
emergenza un minimo di operatività
è stata garantita. È difficile
fare un paragone con la nostra situazione,
loro hanno bloccato prevalentemente
una regione noi stiamo
affrontando il blocco di una
Nazione.
In generale non abbiamo subito disagi
nei trasporti anche se in certe
zone della Cina vi sono stati dei
blocchi e dei rallentamenti. Immagino
che nei prossimi giorni la situazione
peggiorerà soprattutto in
Europa.
L’AZIENDA
CAMPAGNOLA, OLTRE 60 ANNI
DI STORIA
Campagnola srl, nata nel 1958, è
rapidamente diventata una delle
aziende leader nel settore degli
utensili pneumatici ed elettrici
per la potatura e la raccolta delle
olive. Dalla fine degli anni 80 è iniziata
una fase espansiva che l’ha
portata ad essere presente con i
suoi prodotti in 60 Paesi nel mondo. Con 50 dipendenti che operano su un’area
produttiva di 10.000 metri quadrati, con una rete distributiva di oltre 400
rivenditori/importatori e una Società Campagnola Iberica (Barcellona) che distribuisce
i prodotti sul mercato spagnolo, portoghese e del Sud America,
Campagnola da 60 anni è presente sul mercato e opera in due settori chiave:
il settore della potatura di piante da frutto, vigneti, oliveti e agrumi con una
gamma molto ampia di utensili pneumatici ed elettrici alimentati a batteria e
il settore della raccolta delle olive che annovera numerosi utensili pneumatici
ed elettrici alimentati a batteria. In evidenza la nuova gamma di forbici elettriche
con batterie plugin, presentate al mercato lo scorso anno e che rappresentano
una vera innovazione nel settore. Da qualche anno, grazie a una
collaborazione con la società Arrizza, costruttrice di macchine per la lavorazione
interceppo di vigneti e frutteti, Campagnola commercializza con successo
queste macchine, ritenute una valida alternativa al diserbo chimico mediante
glifosati. Per maggiori informazioni: www.campagnola.it
Oltre ai problemi di consegna che
possono essersi creati con la vostra
clientela avete auto ritardi nella
consegna dei semilavorati o della
componentistica destinata alla
produzione?
Le reazioni del nostro personale sono
state di piena collaborazione. Vi è timore
ma anche la consapevolezza che
occorre andare avanti per garantire i
servizi essenziali alla clientela. Quindi
piena disponibilità, è sentimento
comune che occorre mantenere i contatti
con la nostra clientela e con i fornitori
per non interrompere le attività
avviate. Isolarci sarebbe peggio. A volte
anche una semplice telefonata con
un cliente o un fornitore per scambiare
qualche opinione fa bene al morale.
Ovviamente occorre rispettare rigorosamente
tutte le indicazioni che tutelano
la nostra salute. Qualora non si
fosse in grado, meglio chiudere.
Dopo le crisi mondiali del 2001
(torri gemelle) e del 2008 (Lehman
Brothers) lei pensa che ricorderemo
anche il 2020 come un anno
di crisi economico-finanziaria nel
mondo o pensa invece che supereremo
questo «strano momento»
nel giro di qualche mese?
Difficile fare confronti. Di solito le crisi
economiche sono una conseguenza
di mancanza della domanda o della
offerta, questa, a livello mondiale, è
una crisi di catena di fornitura. Gli interventi
fiscali degli Stati possono evitare
crisi di liquidità alle imprese ma
non possono riorganizzare la catena
di fornitura delle imprese quando i
lavoratori non possono uscire di casa,
quando i trasporti sono bloccati e la
gente non prenota le vacanze. Quindi
tutto dipende da quanto tempo impiegheremo
a debellare il virus. Mai
come questa volta il tempo risulterà
fondamentale e solo fra qualche mese
potremo fare previsioni.
La ringraziamo della sua disponibilità
e auguriamo a lei e alla sua
azienda un proficuo futuro.
• Gianni Di Nardo
Segretario generale Unacma
12
Aprile 2020
UNACMA
UNACMA EVENTI
FIERAGRICOLA 2020,
BILANCIO PIÙ CHE POSITIVO
PER LE NOSTRE ATTIVITÀ
Alla 114 a edizione di
Fieragricola le iniziative
proposte dalla nostra
Associazione hanno
riscontrato un grande
interesse coinvolgendo
un’ampia platea
di studenti e addetti
al settore, confermando
la validità della strada
intrapresa fino ad oggi
Uno degli incontri di Mech@griJOBS
Dal 29 gennaio al 1° febbraio scorsi,
la città di Verona ha aperto le sue
porte alla 114ª Fieragricola svoltasi
nel quartiere fieristico di VeronaFiere.
L’ormai celebre mostra internazionale
dell’agricoltura non ha mancato
di riconfermarsi punto di riferimento
per il settore agricolo e per la
meccanizzazione.
Anche in questa edizione sono tanti
gli eventi che Unacma, insieme ai
suoi partner, ha organizzato.
OGNI ANNO UNA GRANDE
CONFERMA
Non sono mancate le giornate dedicate
all’appuntamento con il Mech@griJOBS,
il progetto formativo
avviato con le scuole che ha dato
ottimi risultati dimostrando l’impatto
positivo che questo evento ha
sui giovani. Quest’anno, infatti, sono
stati circa 320 i ragazzi che sono
intervenuti, con i loro insegnanti, ai
nostri workshop.
La preziosa collaborazione del dottor
Roberto Guidotti del CAI (Confederazione
agromeccanici e agricoltori
italiani) e di alcuni professori
e ricercatori dell’Università degli
studi di Padova - Dipartimento
territorio e sistemi agro-forestali
(Tesaf), oltre al supporto di New
Holland, ci hanno aiutato nel coinvolgimento
dei gruppi di ragazzi
intervenuti.
DI COSA PARLIAMO
IN QUESTI INCONTRI
Sono ormai anni che le imprese cercano
personale qualificato, le aziende
non lo trovano e le scuole non
preparano i ragazzi dotandoli di
competenze specifiche come quella
di meccatronico, tecnico-venditore
2.0 o conducente di mezzi agricoli
per i contoterzisti.
In questi incontri illustriamo agli
studenti il mondo della meccanica
agraria, spieghiamo quali sono le
competenze che occorrono e quali
potrebbero essere le posizioni lavorative
disponibili presso concessionarie,
costruttori e aziende agromeccaniche.
Cerchiamo, insomma
Il dottor Roberto Guidotti del CAI dialoga con gli studenti che hanno
partecipato al Mech@agriJOBS
Aprile 2020 13
UNACMA
L’incontro con gli studenti dell’Its Malignani di Portogruaro
(Venezia)
Marika Stefan, titolare di TractorService incontra gli studenti
di una classe serale
di stimolare la loro curiosità offrendo
spunti di riflessioni.
Quest’anno, l’Its Malignani di Portogruaro
(Venezia), ha fatto partecipare
anche i ragazzi del corso di
specializzazione post-diploma per
meccatronici agricoli. I ragazzi erano
motivatissimi e il fatto che i loro
«colleghi» che li avevano preceduti
negli anni scorsi avessero immediatamente
trovato un posto di lavoro,
è stato sicuramente un aspetto
stimolante. Inoltre, tutti parlavano
l’inglese e utilizzavano il computer
con una certa dimestichezza (ben
più difficile trovare negli altri gruppi
le stesse percentuali di «alzate di
mano»). Ricordiamo, solo a titolo
informativo, che questi corsi di specializzazione
post-diploma sono finanziati
dall’Unione europea, dalle
Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto
oltre che da alcuni costruttori
di macchine agricole e da concessionari
nostri associati.
Molto interessante è stato anche l’incontro
con gli studenti di un corso
serale (studenti lavoratori) che, anche
in considerazione dell’età, hanno
partecipato attivamente a un vivace
dibattito in uno scambio di domande
e risposte. Abbiamo inoltre
colto l’occasione per coinvolgere la
titolare di una nostra azienda associata,
Marika Stefan della ditta Traktor
Service di Treviso, che ha spiegato
le difficoltà della sua azienda
nel trovare personale che voglia realmente
imparare un mestiere.
Ha dato, in questa occasione un
contributo anche l’ingegnere Lorenzo
Iuliano di FederUnacoma, che ha
portato la visione dei costruttori illustrando
i profili e le esigenze di
personale di cui le aziende hanno
bisogno.
UNA GRANDE NOVITÀ
Questo anno, dopo il numero Zero
di Agrilevante, è stato presentato lo
Si tratta di una specifica attività che
si rivolge essenzialmente a laureandi
e neo-laureati in ingegneria e agraria,
in funzione delle numerose richieste/offerte
di lavoro che stanno
arrivando dal comparto della meccanizzazione
agricola, grazie al repentino
sviluppo e applicazione
dell’Agricoltura 4.0.
In una sorta di talk show si sono
succeduti: Cristiano Spadoni, business
innovation manager di Image
Line; Luigi Sartori, professore ordinario
del Dipartimento territorio e
sistemi agro-forestali (Tesaf) dell’Università
degli studi di Padova; Biagio
Bianchi, professore associato del
Dipartimento di scienze agro-ambientali
e territoriali (Disaat) dell’Università
degli studi di Bari «Aldo
Moro» e alcuni testimoni di importanti
aziende che hanno riportato le
loro esperienze.
Gli argomenti trattati hanno destato
grande interesse e il dibattito che ne
è seguito è stato molto interessante.
Un momento del dibattito durante lo Smart@agriJOBS-Campus condotto
dal professor Biagio Bianchi dell’Università di Bari
14
Aprile 2020
UNACMA
Lo «Spazio Sicurezza» baricentro informativo dell’area Unacma
Sempre presente anche lo «Spazio
sicurezza», un punto di incontro
dove i nostri tecnici offrono risposte
a tutte le domande dei rivenditori
e degli agricoltori sulle tematiche
della messa a norma delle macchine
agricole e della prossima, speriamo,
«revisione».
Molto partecipato, infine, è stato il
convegno sul caldissimo tema della
Mother Regulation, organizzato in
collaborazione con FederUnacoma
e CAI. Oltre cento addetti ai lavori
(costruttori, concessionarie e contoterzisti)
hanno preso parte al convegno
moderato dal nostro segretario
generale Gianni Di Nardo, che ha
visto coinvolti al tavolo dei relatori,
gli ingegneri Lorenzo Iuliano e Domenico
Papaleo di FederUnacoma,
il dottor Roberto Guidotti del CAI e
l’ingegnere Lino Trentini, ex direttore
del CPA di Torino.
Su invito di Unacma sono inoltre intervenuti
il sottosegretario al Mipaaf
Giuseppe L’Abbate e il ministro per i
rapporti con il Parlamento, Federico
D’Incà, che hanno portato il loro saluto
alla nutrita e interessata platea
del settore.
Successivamente, il sottosegretario
al Mipaaf, Giuseppe L’Abbate, si è
soffermato nel nostro stand per oltre
mezz’ora per affrontare insieme
a noi alcuni temi per cui ci battiamo
quotidianamente e che abbiamo
particolarmente a cuore.
1
2
3
4
Foto 1, 2, 3. Convegno sulla Mother Regulation. Da sinistra: l’intervento dell’ingegnere Lorenzo Iuliano di FederUnacoma; il saluto
portato dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, e dal sottosegretario al Mipaaf Giuseppe L’Abbate;
uno scorcio della platea del convegno. Foto 4. Il sottosegretario del Mipaaf, Giuseppe L’Abbate (al centro) in visita al nostro
stand con il vicepresidente di Unacma Carlo Zamponi (a destra) e il segretario generale Unacma Gianni Di Nardo
Aprile 2020 15
UNACMA
1
2
3
UNACMA ACCOMPAGNATA
DA GRANDI PARTNER
In questa avventura di Fieragricola
erano al nostro fianco i tradizionali
partner EsseCi, che ha fornito come
di consueto informazioni sulle
modalità di partecipazione ai bandi
Isi-Inail; Conformgest che con il
suo stand ha prontamente informato
i concessionari su tutte le nuove
garanzie che rientrano nel progetto
«Garanzia Sicura!»; Ancors che ha
Foto 1, 2, 3. I nostri partner: Conformgest
ha proposto le novità sulla «Garanzia
Sicura!!» (1); Ancors ha effettuato,
tutti i giorni, i corsi di formazione per
l’utilizzo di motoseghe e decespugliatori
(2); UnipolSai ha aggiornato le concessionarie
sui progetti di collaborazione in
corso (3)
svolto nelle quattro giornate di fiera
vari corsi su patentino per trattori,
motoseghe e decespugliatori e infine
UnipolSai-Meass che ha aggiornato
i nostri associati sullo sviluppo del
progetto UnipolSai-Unacma.
GRAN FINALE
CON I COSTRUTTORI
A fine fiera, a porte chiuse, si è svolto
un incontro con i direttori commerciali
di tutte le aziende produttrici
di trattori (mancava solo John
Deere), alla presenza del presidente
di FederUnacoma Alessandro Malavolti
e del direttore generale Simona
Rapastella.
In questa occasione, il nostro presidente,
Roberto Rinaldin, ha avuto
modo di presentare una serie di proposte
di Unacma che hanno l’obiettivo
di migliorare volumi e margini
dei concessionari stessi.
La nostra partecipazione a Fieragricola
prevede sempre giornate intensissime
e piene di attività, che anche
quest’anno hanno lasciato il segno e
questo significa che continuiamo a
lavorare nella direzione giusta.
Ringraziamo tutto lo staff di VeronaFiere
per il supporto che ci è stato
dato.
A porte chiuse, Unacma incontra i dirigenti delle case costruttrici di trattori
• La Segreteria
16
Aprile 2020
Pubblicizza la tua attività su UmaWeb magazine, per info e prenotazioni contattaci in redazione
e-mail. info@umaweb.net Redattore Brunilde Giumento 347 4725268
ANCHE
ON LINE
UNACMA
OSSERVATORIO DI MERCATO
IL MERCATO DEL GIARDINAGGIO
VERSO L’ELETTRICO E I ROBOT
Come ben sappiamo molti dei nostri
associati oltre a vendere macchine
agricole si dedicano da tempo anche
alla vendita di macchine da giardino
hobbystiche e professionali occupando
un ruolo primario in Italia nella
distribuzione di questi prodotti.
Avevamo già accennato che nei
primi mesi di quest’anno avremmo
avuto l’intenzione di realizzare,
all’interno della nostra Federazione,
delle divisioni specifiche per il
mondo dei ricambisti, dei riparatori
e soprattutto per coloro che si
dedicano esclusivamente al giardinaggio,
ma le vicende ben note ci
hanno reso impossibile organizzare
un incontro specifico con tali operatori.
Appena possibile, comunque,
i concessionari del garden saranno
chiamati a raccolta.
VOLA LA VENDITA
DI ROBOT E ATTREZZATURE
A BATTERIA
Nel frattempo ci faceva piacere analizzare
alcuni dati relativi al mercato
delle macchine da giardino. Nel
primo trimestre 2019 abbiamo assistito
a una sorprendente crescita
del mercato, rispetto al 2018, motivato
soprattutto dal clima primaverile
inaspettato dei primi mesi. Anche
quest’anno sembra che il trend
dei primi due mesi sia simile a quello
dello scorso anno ma sicuramente
a marzo perderemo tutto ciò che si
sarà venduto in più e probabilmente
registreremo forti cali, sempre in
marzo, a causa delle chiusure per l’emergenza
sanitaria del coronavirus.
Se nel 2019 abbiamo riscontrato un
rallentamento delle vendite, nella seconda
parte dell’anno, che ci ha portato
a risultati sostanzialmente uguali
a quelli del 2018, nel 2020 è sicuramente
impossibile, allo stato dei fatti,
fare alcuna previsione. Lo scorso anno
la flessione delle vendite ha interessato
soprattutto il segmento delle
motoseghe (-3,9%), degli spazzaneve
(-3,6%) e, sia pure in misura minore
quello delle motozappatrici (-1,7%),
dei soffiatori (-1,6%) e dei rasaerba
(-1,2%). In netta controtendenza invece
le potatrici ad asta e i trattorini,
che hanno registrato incrementi
pari al 21,8% e al 19,3%. A crescere
sono state anche le vendite dei rasaerba
robot che nel 2019 hanno toccato
le 26.000 unità, confermando così
un trend espansivo che caratterizza
negli ultimi anni queste macchine.
Significativa è la crescita, nei diversi
segmenti di mercato, delle macchine
e delle attrezzature con alimentazione
a batteria, che risutlano più brillanti
dei modelli con motore termico
(Dati Comagarden-FederUnacoma).
SERVONO SUPERTECNICI
PER L’ASSISTENZA
La crescita della coscienza ambientalistica
condizionerà quindi nel
prossimo futuro tutto il comparto
del giardinaggio. Siamo convinti
che la crescita su base annua a due
cifre per robot e attrezzature a batteria
potrebbe portare al raddoppio
dei numeri nel giro di 5 anni.
Questo comporterà anche l’esigenza,
già riscontrabile, di intercettare
personale di assistenza che sappia
«smanettare» con schede elettroniche
e con adeguate conoscenze
elettromeccaniche. Dall’andamento
del mercato negli anni scorsi
(vedi tabella) si comprende come
grandi anche in questo comparto
destinato a diventare sempre più
tecnologico e sostenibile. G.D.N.
ANDAMENTO DEL MERCATO ITALIANO DELLE PRINCIPALI
TIPOLOGIE DI MACCHINE PER GIARDINAGGIO
DAL 2014 AL 2019 (STIME)
DATI: COMAGARDEN-FEDERUNACOMA
2014 2015 2016 20.17 2018 2019
Var.
2019/20
(%)
Rasaerba 301.135 286.660 279.868 267.197 278.149 274.844 –1,2,
Motoseghe 327.567 346.558 345.011 340.007 335.108 322.196 –3,9
Decespugliatori 250.698 251.851 256.345 248.460 266.296 267.943 0,6
Trimmer 60.574 59.501 55.245 54.022 58.662 59.737 1,8
Soffiatori/aspiratori 78.300 84.959 89.593 103.800 104.535 102.902 –1,6
Biotriuturatorl 7.770 7.820 7.663 6.968 6.709 7.239 7,9,
Motozappatrici 30.194 31.342 30.395 30.528 28.611 28.128 –1,7
Tagliasiepi 89.673 91.366 91.362 90.226 92.587 93.176 0,6
Spazzaneve 6.624 6.085 4.024 5.195 5.019 4.838 –3,6
Arieggiatorl/scarificatori 5.858 6.560 7.235 6.678 8.462 8.903 5,2
Potatrici ad asta 4.161 4.967 5.177 7.605 9.577 11.663 21,8
Trattorini 23.445 22.371 19.903 21.360 21.788 25983 19,3
Zero turn consumer 829 748 843 894 1.188 l280 7,7
Zero turn MMV 1.188 1.138 866 892 938 1079 15
Ride-on consumer 8.026 8.096 8.782 8.924 9.284 9820 5,8
Ride-on MMV 3.143 3.154 3.299 3.318 3.300 3318 0,5
Atomizzatorl 4.785 4.943 5.151 4.749 4.410 4634 5,1
Rasaerba Robot 13.076 15.168 16.722 19.809 22.158 25994 17,3
Forbici a batteria n.d. n.d. 28.221 27.610 20.865 22374 7,2
Totale Morgan 1.217.045 1.233.286 1.255.705 1.248.242 I.277.646 1.276.061 –0,1
18
Aprile 2020
UNACMA
UNACMA EVENTI
VITE IN CAMPO, PRIMA
EDIZIONE DI SUCCESSO
Una manifestazione
molto specializzata:
un’unica coltura,
la vite, un solo tema,
la potatura.
Oltre un migliaio
di viticoltori e tecnici
hanno partecipato
alla prima edizione
invernale di Vite
in Campo svoltasi
lo scorso 14 febbraio
a Roncade (Treviso)
Una intera giornata dedicata alla potatura
e all’impianto del vigneto. Con
dimostrazioni in campo, macchine al
lavoro tra i filari di vite accompagnati
dai commenti tecnici. A corollario
un convegno tecnico sulla convenienza
della potatura meccanica. Insomma
una fiera in movimento con tante novità
da scoprire, arricchita da un interessante
momento formativo. Stiamo parlando
della prima edizione di Vite in
Campo - Potatura & Impianto, evento
organizzato da Condifesa TVB, in collaborazione
con le testate L’Informatore
Agrario, Vite&Vino e MAD - Macchine
Agricole Domani. La giornata, patrocinata
da Unacma, si è svolta lo scorso
14 febbraio tra i vigneti dell’azienda Cà
Tron di Roncade, in provincia di Treviso,
richiamando oltre mille tecnici e
viticoltori. A dimostrazione che la viticoltura,
settore strategico del comparto
primario, è in buona salute e vuole crescere
guardando sempre più all’innovazione
e alla sostenibilità. L’evento prevedeva
al mattino dimostrazioni pratiche
di potatura meccanica e manuale in
campo e nel pomeriggio un convegno
tecnico sul tema della potatura. Schierati
in campo una ventina di cantieri di
lavoro con le migliori tecnologie disponibili
sul mercato. Presenti anche stand
con prodotti, sistemi e servizi per la viticoltura
di precisione e l’impianto del
vigneto.
IL SENSO DELLE FIERE
IN CAMPO
Ma qual è il senso di questo evento dedicato
a un’unica coltura? A chiederselo
è Unacma, che di fronte a questo
fiorire di manifestazioni «in campo»,
si domanda se abbiano un effettivo riscontro
di interesse e a livello economico
da parte degli attori coinvolti come
agricoltori, tecnici, rivenditori, costruttori,
giornalisti. «Con ciò non le condanniamo
pregiudizialmente», riferisce
Gianni di Nardo, segretario generale di
Unacma, «anzi, forse è proprio questa
dimensione, così “microscopicamente
indirizzata” che dà il senso proprio
dell’interesse. Una manifestazione dove
non si vede tutto ma solo una parte precisa
dell’attività che bisogna svolgere in
un determinato periodo dell’anno e su
un’unica coltura. Che quindi richiama
poca gente ma molto interessata».
Sul campo, tra i filari, il panorama
completo dei cantieri di lavoro con
l’immediato confronto tra potatura
meccanizzata e quella manuale. E ancora
cantieri di raccolta dei sarmenti,
cantieri per la sostituzione di viti
morte, cantieri di lavoro senza operatori
a bordo.
IL MEGLIO DELL’INNOVA-
ZIONE SOSTENIBILE
Una vetrina che nasce con l’obiettivo
di presentare agli agricoltori le migliori
soluzioni disponibili sul mercato.
«L’idea era di proporre una fiera
in movimento e non statica – afferma
Filippo Codato, direttore di Condifesa
TVB – un evento per gli agricoltori,
per chi costruisce le macchine, le
ripara e le vende». «Una manifestazione
– aggiunge – che ha lo scopo
di presentare la componente innovativa
orientata sempre più verso la
sostenibilità. In questo senso Unacma
è per noi un interlocutore privilegiato
perché ci fa capire cosa c’è sul
mercato in questo momento, non in
un prossimo futuro, ci mostra cioè
quello che i nostri soci possono ordinare
oggi e avere disponibile subito
nei loro vigneti». «Inoltre – prosegue
– con L’Informatore Agrario abbiamo
potuto dare un taglio più ampio
rispetto alla nostra realtà regionale
coinvolgendo tutto il Nord Italia e diventando
così un importante punto
di riferimento». Ma alla fine, qual è
Foto Edizioni L’Informatore Agrario
Aprile 2020 19
UNACMA
l’utilità di queste manifestazioni che
hanno scelto di restringere l’attenzione
solo su alcune tematiche specifiche?
In questo caso potatura e
impianto? «I nostri oltre 8.000 associati
hanno voglia di vedere come si
muovono in campo le macchine, noi
ascoltiamo le loro esigenze offrendo
l’opportunità di confrontarsi sui problemi
indicando possibili strategie o
alternative da adottare. Perciò, proponiamo
dei focus seguendo le tendenze
del momento – spiega Codato
– richiamiamo la loro attenzione
sulle macchine agricole innovative
e sostenibili e indirettamente diamo
dei consigli di acquisto». «Vorremmo
mantenere un appuntamento fisso a
luglio – conclude – e poi organizzare
altri eventi satelliti con focus specifici
per dare delle risposte concrete
agli agricoltori». Un confronto tra le
parti che genera nuove relazioni, stimola
la curiosità degli agricoltori e
predispone a investimenti economici,
che i concessionari con la loro abilità
professionale possono intercettare
giungendo all’acquisizione di nuovi
clienti o consolidando rapporti già
in essere. La partecipazione a queste
fiere, seppure concentrate su specifici
temi, può quindi risultare un interessante
volano di crescita da non sottovalutare.
Ora non resta che attendere l’edizione
estiva (la quarta) che si svolgerà il
17 e 18 luglio prossimi, tra i vigneti
dell’azienda Corte Collalto a Susegana,
in provincia di Treviso. L.M.
UNACMA INFORMA
NOMINE DELL’ORGANO
DI CONTROLLO
O DEL REVISORE NELLE SRL
Con l’avvicinarsi della scadenza per l’approvazione dei bilanci
delle Società a responsabilità limitata e considerando che molti
concessionari di macchine agricole rientrano tra quelli che
superano i parametri previsti dalla nuova normativa, abbiamo
chiesto alla dottoressa Michela Marchegiani dello Studio
PG Partners di Ancona di chiarire meglio gli aspetti della norma
anche in considerazione delle recenti modifiche.
Il nuovo codice della crisi e dell’insolvenza
di cui al decreto legislativo
14 del 12.1.2019 pubblicato in
Gazzetta Ufficiale il 14.2.2019, attraverso
una rilevante modifica
dell’articolo 2477 del Codice civile,
ha introdotto l’obbligo di nomina
dell’organo di controllo o del revisore
nelle società a responsabilità
limitata anche di piccole dimensioni.
Il nuovo articolo stabilisce
che la nomina è obbligatoria qualora
per due esercizi consecutivi la
società superi uno dei seguenti parametri:
• totale dell’attivo di stato patrimoniale:
4 milioni di euro;
• ricavi delle vendite e delle prestazioni:
4 milioni di euro;
• dipendenti occupati in media
nell’esercizio: 20 unità.
L’obbligo viene meno qualora per
tre esercizi consecutivi la società rimanga
sotto i nuovi limiti.
Il legislatore, volendo ampliare il numero
di soggetti sottoposti al controllo
legale, è intervenuto in tre direzioni:
• ha abbassato i limiti dimensionali;
• ha limitato il superamento a un
solo parametro;
• ha esteso a tre esercizi il mancato
superamento per il venir meno
dell’obbligo.
LE SCADENZE
I termini per la nomina, fissati in
nove mesi dall’entrata in vigore del
decreto legislativo, scadevano il 16
dicembre 2019. Per le società virtuose
che hanno ottemperato alla
nomina nei tempi previsi si è posto
il problema di conoscere quale fosse
il primo esercizio da assoggettare al
controllo. Nessun dubbio che i revisori,
nominati entro 30 giorni dalla
constatazione del superamento dei
nuovi limiti, abbiamo potuto svolgere
correttamente tutte le attività
di pianificazione, verifiche periodiche
e controllo e quindi possano
procedere alla certificazione del bilancio
2019; il problema si pone per
quelli nominati a ridosso della scadenza
che non hanno potuto svolgere
la propria attività durante l’anno.
Sull’argomento è intervenuta Assonime,
l’Associazione fra le società
italiane per azioni che si occupa dello
studio e della trattazione dei problemi
che riguardano gli interessi e
lo sviluppo dell’economia italiana,
affermando che in questo caso il pri-
20
Aprile 2020
UNACMA
mo esercizio da assoggettare al controllo
dovrebbe essere quello successivo
alla nomina.
MANCATO ADEMPIMENTO
DELLA NOMINA
Quali sarebbero state le conseguenze
per le società che non avessero ottemperato
alla nomina?
L’omissione può essere dovuta a due
fattori:
• mancata convocazione dell’assemblea
da parte dell’organo amministrativo;
• mancata deliberazione da parte
dell’assemblea.
Nel primo caso, trattandosi di un
obbligo che nasce da una disposizione
di legge, la mancata convocazione,
comporta in capo a ciascun
amministratore, una sanzione
amministrativa che va da un minimo
di 1.032 euro a un massimo di
6.197 euro. Ravvisandosi, inoltre,
una responsabilità da parte dell’organo
amministrativo, i soci potrebbero
presentare, ex articolo 2409 del
Codice civile, denuncia al Tribunale
che, nei casi più gravi, porterebbe
alla sostituzione degli amministratori
nominando un amministratore
giudiziario. Nel secondo caso, se
l’assemblea è regolarmente convocata
e costituita, non sono previste
sanzioni e l’unica conseguenza potrebbe
essere ravvisata in una «causa
di scioglimento per impossibilità
di funzionamento o per la continuata
inattività dell’assemblea». In
entrambe le ipotesi il nuovo articolo
2477, al comma 5, sancisce che in
mancanza di nomina assembleare
deve provvedere il Tribunale, oltre
che su richiesta di ogni interessato,
anche su segnalazione del conservatore
del registro imprese.
PROROGA LEGATA
AL BILANCIO 2019
Si segnala che le Camere di Commercio,
per le società che rientravano
nell’obbligo ma che non avevano
ancora indicato i nominativi dell’organo
di controllo o del revisore, avevano
iniziato a inviare delle missive
alle società per richiedere il motivo
della mancata nomina. In tale situazione
è intervenuto il legislatore che,
con la definitiva approvazione in Senato
della legge di conversione del
decreto Milleproroghe, pubblicato
in Gazzetta Ufficiale del 29 febbraio
2020, ha sancito la possibilità per
le società di prorogare la nomina
dell’organo di controllo o del revisore
entro la data fissata per l’assemblea
delegata all’approvazione del bilancio
relativo all’esercizio 2019.
Tale riapertura ha determinato una
importante serie di conseguenze:
• i bilanci da prendere a riferimento
in merito al superamento dei limiti
dovrebbero slittare agli esercizi
2018-2019;
• il primo bilancio da sottoporre a
revisione diverrebbe essere quello
relativo all’esercizio 2020;
• la nuova scadenza potrebbe essere
prorogabile di ulteriori 60 giorni in
caso particolari esigenze e lo statuto
permettano alla società di ricorrere
al maggior termine di 180 giorni
dalla chiusura dell’esercizio per convocare
l’assemblea di approvazione.
Merita una riflessione la possibilità
di revoca del revisore per le società
che avessero già provveduto alla nomina.
Non si ravvisano ragioni di
revoca per giusta causa, una riapertura
dei termini non configura una
sopravvenuta insussistenza dell’obbligo,
ne è percorribile la strada delle
dimissioni, in tale ipotesi, infatti,
il revisore deve esercitare le sue funzioni
fino alla sua sostituzione e comunque
non oltre i 6 mesi dalla data
di presentazione delle dimissioni.
Certamente il continuo susseguirsi
di norme non solo ha contributo ad
alimentare confusione e incertezze
nelle imprese ma ha fortemente penalizzato
le società virtuose.
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UNACMA
UNACMA EVENTI
IL TRASPORTO DI OLI ESAUSTI
E FILTRI DALLA CAMPAGNA
ALL’OFFICINA,
SIETE IN REGOLA?
La testimonianza di una nostra associata che partecipando ad AgriDealer Day
2019 ha scoperto che la sua attività di trasporto di rifiuti pericolosi provenienti
da interventi di manutenzione esterna non risultava conforme. La partecipazione
a incontri e convegni è sempre un’opportunità per informarsi e talvolta
può servire anche per evitare sanzioni.
Nel calendario degli impegni professionali,
per il 26 novembre scorso,
era segnato da tempo un particolare
appuntamento, l’AgriDealer-
Day 2019 a Bologna. Per mio marito
e me, titolari delle Officine Tractorservice
di Conegliano, in provincia
di Treviso, l’aspettativa era di
trascorrere una piacevole giornata,
rivedendo amici e colleghi di vecchia
data, raccontandoci le ultime
esperienze. Questi incontri sono
sempre forieri di novità, ma di certo
non ci aspettavamo di ricevere
una bella doccia fredda all’approssimarsi
del lunch break, quando
il presidente di Unacma, Roberto
Rinaldin, ha catturato l’attenzione
dell’intera platea parlando del trasporto
di rifiuti pericolosi provenienti
da interventi di manutenzione
esterni.
DRAMMATICA SCOPERTA
Convinta da tempo di fare tutto «come
si deve», sorridevo sorniona, ma
mentre il presidente snocciolava alcune
esperienze di colleghi che si sono
visti confiscare il mezzo, un po’
alla volta le mie certezze cominciavano
a vacillare. «Ma come?» mi sono
detta. «Credevo che i rifiuti provenienti
da attività di manutenzione
si considerassero prodotti presso la
sede del soggetto che esegue tale attività
e che quindi non fossero necessari
particolari adempimenti, se
non quello di annotare nella scheda
di lavoro le attività svolte e i materiali,
compresi i lubrificanti sostituiti».
Una veloce consultazione all’oracolo
di «Google» e il panico a quel punto
era totale. Scopro così che è vero,
l’articolo 266, comma 4, del decreto
legislativo 152/2006 ha introdotto il
seguente concetto: «I rifiuti provenienti
da attività di manutenzione
o assistenza sanitaria si considerano
prodotti presso la sede o il domicilio
del soggetto che svolge tali attività
(per noi l’officina) e vi devono giungere
nel rispetto della disciplina sul
trasporto di cui all’articolo 193 del
medesimo decreto». Ma siamo pur
sempre in Italia e ci rendiamo conto
che la movimentazione dal luogo
effettivo di produzione (luogo in cui
è stato eseguito l’intervento) al luogo
giuridico di produzione del rifiuto
(officina) avviene mediante trasporto
su strada ed è quindi prevista da
un’altra disciplina.
METTERSI IN REGOLA
Ed ecco una domanda dopo l’altra affollare
la mia testa: «Ma quindi siamo
trasportatori al pari di coloro che
vengono a prelevare i nostri rifiuti
speciali? Servono autorizzazioni? Ma
i mezzi devono soddisfare particolari
requisiti? E i formulari? Che rischio
abbiamo corso fino ad oggi?». Di ritorno,
in macchina, la convinzione
era una sola, ossia che dovevamo
metterci in regola al più presto. Detto,
fatto! Un approfondimento generale
della normativa e una telefonata
a un caro amico esperto di adempimenti
in materia ambientale e la strada
era tracciata: serviva l’iscrizione
22
Aprile 2020
UNACMA
Sala «Zambelli» presso la sede UnipolSai di Bologna dove lo scorso novembre
si è svolto l’AgriDealer Day
all’Albo Gestori Ambientali, ai sensi
del decreto ministeriale del 3 giugno
2014, n. 120. Analizzati tipologia
e quantitativi di rifiuti speciali trasportati
(principalmente olio esausto
e filtri), inferiore ai 30 chilogrammi
o 30 litri al giorno, abbiamo compreso
di poter rientrare nella «Categoria
2-bis». A quel punto istruire la pratica
e presentarla al Ministero dell’ambiente
è stato semplice.
LE NORME
PER EVITARE SANZIONI
Fortunatamente, questo tipo di
iscrizione non richiede requisiti particolari
per i nostri mezzi che devono
unicamente essere indicati nella
richiesta di iscrizione, né tantomeno
qualifiche specifiche per i trasportatori.
La cosa fondamentale è trasportare,
nel limite del quantitativo
consentito, i rifiuti stoccati in bell’ordine,
in contenitori adeguatamente
identificati, accompagnati dall’apposito
formulario che siamo già abituati
a compilare per quelli prodotti
in officina. Il formulario andrà poi
registrato nell’abituale registro di
carico e scarico rifiuti. L’ultimo passaggio
è stato formare il personale
affinché fosse in grado di espletare
questi semplici adempimenti e dotare
ogni mezzo del cartello magnetico
riportante il simbolo della «R»
nera su sfondo giallo, da apporre
nella parte posteriore destra, durante
le attività di trasporto dei rifiuti
prodotti. Grazie alle informazioni
acquisite all’AgriDealer Day 2019,
con una spesa di qualche centinaio
di euro abbiamo potuto regolarizzare
la nostra posizione, prevenendo
sanzioni molto più pesanti e ora siamo
pronti a iniziare una nuova stagione
di lavoro.
• Marika Stefan Mazzonetto
Tractorservice - Conegliano (TV)
ANCORA SUL CORONAVIRUS
INQUINAMENTO E VIRUS
Partiamo dai dati pubblicati da Istat e Istituto superiore della sanità e ci rendiamo conto che negli ultimi 10 anni sono
morti per influenza tradizionale circa 600 persone l’anno per cause dirette e circa 6.000 per cause indirette, con circa 6
milioni di contagiati l’anno. Che il coronavirus sia molto aggressivo ma di scarsa «virulenza» ce lo hanno detto e quindi
non dovremmo sforare questi numeri. Ma il tema che volevo affrontare era questo: conoscete quali sono le stime per
le morti come conseguenza dell’inquinamento? Circa 600.000 l’anno in Italia. Qualche riflessione servirebbe! Inoltre, in
queste ultime settimane, l’inquinamento in Italia è diminuito fortemente come già riscontrato in Cina all’inizio di marzo
(–30%) e dopo la crisi del 2008. Vorrà dire qualcosa? Gianni Di Nardo 13 marzo 2020
Per completezza di informazione segnaliamo che secondo i dati forniti dal Ministero della salute in data 1 aprile il numero
dei contagiati da coronavirus è di 80.572, i decessi sono 13.155 e i guariti sono 16.847.
PILLOLE DI OTTIMISMO
Facciamo finta che il Governo italiano metta a disposizione delle aziende, delle partite Iva e dei dipendenti 40 miliardi
(in deficit?) per compensare i mancati guadagni di questi mesi di emergenza sanitaria e che sblocchi i 200 miliardi già
stanziati (e disponibili) per le grandi opere (senza lacci e lacciuoli come si usa dire). Anche se dovessimo ripartire da tre
passi indietro rispetto a dove eravamo, vivremmo una nuova rinascita economica che, se fossimo lungimiranti, sarebbe
climaticamente sostenibile e utilizzerebbe nuove metodologie per migliorare le condizioni di lavoro. In questa ottica
recupereremmo anche il nostro deficit e la nostra predominanza in Europa, visto che, stavolta, partiremmo per primi.
Gianni Di Nardo, 13 marzo 2020
•
Aprile 2020 23
EIMA INTERNATIONAL
cambia data e raddoppia
The Digital
Preview
EIMA
Digital Preview
11/15
novembre
2020
1 2
The Event
44 a EIMA
BolognaFiere
3/7
febbraio
2021
L'emergenza Covid-19 ha riscritto una nuova geografia economica e sociale con
restrizioni a livello globale. Il calendario fieristico internazionale è stato completamente
rivisto e molti eventi sono stati annullati o rinviati. Anche EIMA International ha
dovuto rivedere il suo programma spostando l'appuntamento espositivo di Bologna
a febbraio 2021, e prevedendo per novembre 2020 un importante e articolata anteprima
digitale dell'evento.
Dal 2022 EIMA tornerà al tradizionale appuntamento di novembre
A GREAT EIMA, AS USUAL
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE
DI MACCHINE PER L’AGRICOLTURA
E IL GIARDINAGGIO
I saloni
www.eima.it
Organizzata da
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00159 Roma - Via Venafro, 5
Tel. (+39) 06.432.981 - Fax (+39) 06.4076.370
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