Racconta Koine 2020
Racconta Koiné seconda edizione, anno 2020. La raccolta di racconti scritti dai ragazzi degli Istituti Scolastici di Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova che hanno partecipato al progetto “L’Atelier Koiné” sul tema della Memoria. Una insieme di racconti che descrivono la memoria e le mille sfaccettature che questa parola evoca nei giovani scrittori. Il 4 Giugno 2020 si terrà la premiazione in un evento online alla partecipazione di una giuria esterna
Racconta Koiné seconda edizione, anno 2020.
La raccolta di racconti scritti dai ragazzi degli Istituti Scolastici di Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova che hanno partecipato al progetto “L’Atelier Koiné” sul tema della Memoria.
Una insieme di racconti che descrivono la memoria e le mille sfaccettature che questa parola evoca nei giovani scrittori. Il 4 Giugno 2020 si terrà la premiazione in un evento online alla partecipazione di una giuria esterna
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posso volare perché ho dimenticato le mie ali dentro il libro!»
r i s p o s e G i a n c a r l o .
«E come facciamo ad arrivare laggiù?» chiese Eco timorosa.
«Il corvo mi ha detto anche che servono tre oggetti: una corda,
una matita e dello scotch!» disse il papà pronto a sfidare
l ’ i m p o s s i b i l e .
« E c o s a c i f a c c i a m o c o n q u e s t i o g g e t t i ? » .
Il papà spiegò il piano... «Prendiamo la corda, la portiamo fino
al tuo libro e la teniamo ancorata con lo scotch, prendiamo
la parte finale della corda e ci attacchiamo la matita e
poi, io dondolo, fino ad arrivare al mio libro. Tutto chiaro?».
Ma la ninfa si era addormentata e al povero papà toccò rispiegare
tutto da capo. «Prendiamo la corda e la portiamo fino al
tuo libro...Tutto chiaro?». E cominciarono a mettere in atto il
piano.
P o c o d o p o . . .
«Ok, abbiamo presa la corda, ora prendiamo la matita!» disse
Eco. Non fecero in tempo a finire la frase che Lola si svegliò e
q u e s t o f u u n p r o b l e m a .
«Oh, diamine! Come facciamo ora?!» si arrabbiò Eco «Tu occupati
di prendere lo scotch ed io mi occupo della matita».
C i v o l l e u n ' o r a .
«Perfetto è tutto pronto, vado!» e attaccandosi alla corda
Giancarlo iniziò a dondolare. I due si posizionarono ognuno
sul proprio libro e si salutarono per l’ultima volta. «Addio
Eco, sei stata la mia anima gemella, la mia esploratrice, la mia
migliore amica, non ti scorderò mai!» la salutò commosso.
« Addio Giancarlo Giallo, da quando ti ho conosciuto mi sei
stato subito simpatico, non ti scorderò mai!» disse Eco piang
e n d o .
Giancarlo Giallo o meglio il papà, si posizionò per primo sul
libro e ripeté la frase magica per tre volte. Come una pellicola
che si riavvolge, si ripeté la scena iniziale ma a ritroso ed il
p a p à s c o m p a r v e .
Ed Eco? Eco piuttosto che ritornare alla sua eterna maledizione,
decise di rimanere nella cameretta e si trasformò in una
bambola che divenne la preferita di Lola. Era la sua preferita
perché cambiava espressione in base a come si sentiva Lola
riuscendo a trasformare il suo broncio in uno splendente sorriso
e far posare lieve sul suo cuore la preziosa piuma che lo
teneva unito e saldo.
SARA PALMA Classe IB
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