05.08.2020 Views

La Freccia Agosto 2020

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

PHOTO<br />

tura di Cobain e dei Nirvana, abbiamo<br />

scelto le fotografie di Michael<br />

<strong>La</strong>vine e Charles Peterson», spiega<br />

Vittoria Mainoldi, curatrice della<br />

mostra per Ono arte contemporanea,<br />

«non solo perché sono tra le<br />

più iconiche ma anche perché i loro<br />

lavori restituiscono quello che era il<br />

clima culturale nella mitica Seattle<br />

anni ‘90».<br />

I leggendari live con i bagni di fan e i<br />

backstage in bianco e nero di Peterson<br />

lasciano il passo ai ritratti colorati<br />

di <strong>La</strong>vine, in un percorso espositivo<br />

cronologico che dai primissimi<br />

lavori della band arriva agli album<br />

e ai concerti del successo mondiale,<br />

per approdare poi in una sezione<br />

dedicata ad altri gruppi della scena<br />

musicale di allora.<br />

Ma è Kurt il centro della mostra,<br />

sempre lui e la crescente malinconia<br />

che accompagna la sua breve<br />

biografia. Kurt biondissimo bocca a<br />

bocca col microfono, Kurt e le chitarre,<br />

Kurt e i maglioni sformati, Kurt<br />

© Michael <strong>La</strong>vine<br />

Kurt Cobain con la moglie Courtney Love (1992)<br />

Kurt Cobain, Krist Novoselic e Dave Grohl durante la registrazione dell’album Nevermind (1991)<br />

© Michael <strong>La</strong>vine<br />

coi capelli rosa, Kurt abbracciato<br />

all’adorata moglie Courtney Love e<br />

alla figlia Frances Bean. Foto dopo<br />

foto il delirio del pubblico, i tour<br />

globali e i dischi venduti crescono<br />

di pari passo a quel velo di tristezza<br />

stampata sul volto del cantante<br />

americano. Sempre più stanco, provato,<br />

sopraffatto dalla fama, dalla<br />

pressione e dall’eroina. «Sono troppo<br />

sensibile», scrive, «ho bisogno di<br />

essere un po’ stordito per ritrovare<br />

l’entusiasmo che avevo da bambino».<br />

Nulla risarcisce quel nichilismo<br />

senza fine che lo divora. Si presenta<br />

ai concerti in carrozzina, sviene e<br />

si chiude in clinica mentre la voce<br />

è sempre più roca e intensa. «Non<br />

ho più nessuna emozione, è meglio<br />

bruciare in fretta che spegnersi lentamente».<br />

Sono le ultime parole di<br />

Cobain. L’8 aprile 1994 viene ritrovato<br />

esanime nella casa di Seattle.<br />

Accanto, un fucile e una lettera di<br />

addio. Il mondo da cui si sente braccato<br />

se lo ingoia a 27 anni, l’età dei<br />

maledetti del rock e delle icone immortali,<br />

per sempre giovani.<br />

palazzomediciriccardi<br />

ONO-Arte-Contemporanea<br />

onoarte<br />

80

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!