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Italia a Tavola Luglio/Agosto 2020

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LOCALI<br />

NAPOLI EAT&DRINK<br />

“BLUU” A NOCERA INFERIORE<br />

TRIONFO DEL MARE IN TAVOLA<br />

di Vincenzo D’Antonio<br />

La vecchia (ma possiamo anche<br />

nobilitarla e definirla “antica”)<br />

autostrada Napoli-Pompei-Salerno si<br />

è rinnovata totalmente e rende agevole<br />

individuare come destinazione<br />

la laboriosa e graziosa città di Nocera<br />

Inferiore, vicina a Salerno e da Napoli<br />

non molto distante. Qui si cena<br />

al ristorante “Bluu”, la cui insegna ha<br />

un sottotitolo atto, con il pregio della<br />

sintesi, a lasciare inequivocabilmente<br />

intendere la linea di cucina: “Il Mare<br />

Dentro”.<br />

Pescato giornaliero, impeto dei marosi<br />

permettendo, dal Golfo di Salerno<br />

e talvolta dal Golfo di Policastro, nel<br />

Cilento. Crudi in maliarda evidenza,<br />

ovviamente doverosamente abbattuti.<br />

Tavoli distanziati ben oltre quanto<br />

le vigenti disposizioni impongano,<br />

ambiente di vera eleganza. Personale<br />

di sala e brigata di cucina di efficace<br />

maestria nell’adempimento della loro<br />

mission: rendere dilettevole e densa<br />

di belle emozioni l’esperienza della<br />

cena.<br />

Che qualche avventore non ceda alla<br />

tentazione del Crudo Bluu è cosa alla<br />

quale crederemo solo dopo esserne<br />

stati testimoni! Il carpaccio è di ricciola.<br />

Sontuoso quanto saporito il gambero<br />

rosso cilentano, non da meno la<br />

mazzancolla e lo scampo. A concludere<br />

tale trionfo del mare in tavola, due<br />

tartare: di orata e di tonno rosso.<br />

Carta dei vini che da sola varrebbe<br />

la cena, non per quanto inutilmente<br />

sterminata, ma per quanto mirata su<br />

etichette di assoluto valore con ragguardevole<br />

presenza di Champagne.<br />

Ci accompagna, servito negli appropriati<br />

calici e alla giusta temperatura,<br />

il Cabochon di Monte Rossa, di cui è<br />

patron il bravissimo franciacortino<br />

Emanuele Rabotti.<br />

Il tonno rosso gradito in tartare ce lo<br />

ritroviamo, ghiotta la scelta ed abile lo<br />

chef, in sembianza di polpette nell’antipasto<br />

“Panzanella, bufala e tonno”.<br />

La Mozzarella di bufala campana Dop<br />

è, per contiguità geografica, quella di<br />

fattura salernitana. Porzioni abbondanti,<br />

fin troppo! E tale convincimento<br />

si irrobustisce e si radica allorquando,<br />

sempre perfetti i ritmi di servizio, si<br />

opta per il primo “Tortelli fatti in casa<br />

ripieni di gamberi e ricotta al sentore<br />

di limone, salsa Nerano”. Una buona<br />

pietanza, palesemente gradita. Tuttavia<br />

conseguirebbe migliore risultato<br />

se la brigata di cucina si orientasse a<br />

“togliere” e non ad “aggiungere”! Di<br />

commovente bontà il secondo, una<br />

“Parmigiana di pesce bandiera” impeccabilmente<br />

eseguita. Altro momento<br />

di emozione grande. Dopo il<br />

Cabochon, un altro piccolo capolavoro<br />

della nostra enologia e della nostra<br />

vitivinicoltura: dalla Valle di Cembra,<br />

nel Trentino, Essenzia by Pojer e Sandri.<br />

Sorsi meditati fanno da amabile<br />

contrappunto ad un corretto babà.<br />

Ottima cena, complimenti al patron<br />

Luca e ai suoi soci.

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