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Mobilità urbana<br />

COVID-19<br />

Torino<br />

Il comune di Torino ha introdotto diversi provvedimenti riguardanti la "Fase"<br />

2 post-covid, in particolare: incentivazione dello smartworking di massa<br />

(il Comune contribuisce con 1.600 addetti che svolgeranno il loro lavoro<br />

in modalità agile), costruzione di piani di mobilità aziendale (con il potenziamento<br />

delle funzioni del Mobility Manager), incentivazione della mobilità<br />

sostenibile aziendale (il Comune inviterà i propri dipendenti all'utilizzo<br />

della mobilità dolce inserendo l'orario di spostamento all'interno dell'orario<br />

di lavoro), sviluppo e maggiore valorizzazione dei servizi e del commercio<br />

di prossimità e infine una maggiore razionalizzazione logistica in termini<br />

di orario e digitalizzazione. In particolare per la mobilità ciclistica l'amministrazione<br />

torinese ha previsto lo sviluppo di spazi dedicati alla mobilità dolce<br />

con l'istituzione del limite di 20 km orari sulle carreggiate laterali di 27 strade<br />

cittadine; questo consentirà di utilizzare biciclette e monopattini sui controviali<br />

in totale sicurezza, rendendo anche più scorrevoli il traffico veicolare<br />

sui viali principali. Inoltre ha deliberato il miglioramento della sicurezza alle<br />

intersezioni per la mobilità a 2 ruote, con la realizzazione delle "case avanzate",<br />

ed ha programmato un piano di manutenzione straordinaria per i 200<br />

km di piste ciclabili già esistenti, mettendone in cantiere altri 90 km.<br />

Verranno anche introdotte alcune scuole "car free", cioè si instituirà il divieto<br />

di accesso alle auto in prossimità delle scuole al momento dell'entrata e<br />

dell'uscita degli studenti. Infine verrà ulteriormente sviluppato lo sharing<br />

di bici (con l'avvio di 3 operatori), scooter, auto e monopattini e soprattutto<br />

verrà stimolata la domanda di mobilità elettrica con l'installazione di circa<br />

400 nuove stazioni di ricarica oltre alle 120 già installate.<br />

Parma<br />

L'amministrazione comunale ha presentato un piano per accelerare sulla<br />

revisione di parte degli itinerari ciclabili della città. Il fine è accompagnare<br />

le persone alla ripresa della normalità garantendone la sicurezza<br />

e tutelare l'ambiente, salvaguardando la qualità dell'aria che respiriamo.<br />

Questo piano di lavori rappresenta uno straordinario impulso alla<br />

ciclabilità che si aggiunge ai tanti interventi di mobilità sostenibile, come<br />

la micro-mobilità, la diffusione dell'elettrico, il potenziamento dello<br />

sharing, la valorizzazione delle Zone <strong>30</strong>, i nuovi posteggi dedicati alle<br />

biciclette, oltre a tante iniziative previste e finalizzate ad incentivare<br />

il ricorso alle due ruote a pedali. I lavori messi già in cantiere prevedono<br />

nuovi itinerari, ma soprattutto la riqualificazione e il miglioramento<br />

di quelli già oggi presenti, con interventi di rifacimento del tappetino<br />

di asfalto, utilizzando pigmenti di colore rosso, di tracciamento di una<br />

nuova segnaletica e di eliminazione delle asperità del terreno. L'obiettivo<br />

del Comune di Parma è di andare a ricucire i 137 km di rete ciclabile<br />

già presente con la costruzione degli ulteriori chilometri già previsti.<br />

Bologna<br />

Interessante la campagna di comunicazione informativa #andràtuttinbici<br />

che il Comune ha messo in campo per invitare a usare la bicicletta come<br />

mezzo per minimizzare le occasioni di contagio: "Installa l'antivirus"<br />

– "Dai Aria" – "Dagli dei metri" e per tutte le creatività il claim "Scegli la<br />

bici!". Sono questi i tre slogan che campeggiano a Bologna sulle fiancate di<br />

48 autobus, in 15 grandi cartelloni stradali posti ai principali snodi della<br />

città e sui manifesti di 100 bacheche (vedi immagini in basso).<br />

Questa iniziativa è stata promossa dalla Consulta Comunale della Bicicletta<br />

per raccontare i vantaggi delle due ruote a pedali nella mobilità attiva post<br />

Covid-19: spostarsi in bici, infatti, garantisce il distanziamento fisico, fa bene<br />

alla salute, rafforza le difese immunitarie, mantiene l'aria pulita. Inoltre<br />

favorisce la vita all'aria aperta, concede più tempo per sé stessi e permette<br />

il ricostruirsi di relazioni interrotte dalla quarantena. La campagna affissioni<br />

è stata solo l'inizio di un progetto più ampio nato dal basso che – grazie ai<br />

contributi finanziari di circa 400 cittadini - vuole andare oltre, portando la<br />

campagna in radio e nelle aziende bolognesi. Questa iniziativa proseguirà fino<br />

a ottobre con la costruzione di una piattaforma, www.andratuttinbici.it,<br />

che ha l'obiettivo di sostenere e rafforzare l'abitudine di chi avrà deciso per<br />

la prima volta di andare in bici. Il sito avrà come focus la città metropolitana<br />

di Bologna, ma con la possibilità di essere allargato ad altre città, per raccontarne<br />

i servizi e mettere in contatto la community che pedala.<br />

Questa campagna si unisce ai piani recentemente approvati dal Comune di<br />

Bologna e dalla Città Metropolitana, in primis il PUMS, che prevedono di triplicare<br />

entro il 20<strong>30</strong> il numero di spostamenti oggi effettuati in bicicletta, dal<br />

5% al 14% del totale, trasferendo su questa modalità circa 240.000 spostamenti<br />

quotidiani, oggi prevalentemente fatti in auto e moto.<br />

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luglio-agosto 2020

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