MASI_Rapporto Annuale2019_interno 2019 20200609_LR

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Conservazione e RestauroIl dipartimento Conservazione e Restauro è responsabiledella conservazione materiale del patrimonio museale e collaboraalla documentazione dello stesso. Al suo interno sono svolte tuttele attività relative alla conservazione, conservazione preventivae al restauro delle opere d’arte appartenenti alle collezioni del museoo prestate temporaneamente da terzi per l’organizzazione di mostretemporanee. Il dipartimento Conservazione e Restauro collaboracostantemente a stretto contatto con le aree Tecnica, GestioneCollezioni, Curatela e Ufficio Mostre.Il dipartimento opera al fine di assicurare la conservazione delle opere d’artepreservandone l’autenticità materiale e la complessità espressiva,consentendone l’accessibilità alla generazione del presente e garantendonela trasmissione a quelle future. Alla base della gestione tecnica e materialedel patrimonio artistico vi è quindi il concetto di «conservazione preventiva»,basata su politiche volte a prevenire o rallentare, o addirittura annullare,i fenomeni di degrado.Il MASI si occupa particolarmente della conservazione preventiva consupervisione di depositi, sale espositive dal punto di vista ambientale(clima, luce) e tecnico (tipologia di infrastrutture nei depositi, tipologiadi imballaggi per la movimentazione e il trasporto, messa in sicurezza deglioggetti in esposizione) in collaborazione con gli specialisti del settore(ingegneri, architetti, tecnici, tecnici del clima, della sicurezza e della logistica),allo scopo di ridurre al minimo il deterioramento o il possibile danneggiamentodelle opere d’arte.In quest’ottica, in occasione delle due mostre sulle collezioni (Sublime. Lucee Paesaggio intorno a Giovanni Segantini e il nuovo allestimento permanentelegato alla riapertura di Palazzo Reali), tutte le 145 opere esposte sono stateverificate, restaurate e rincorniciate valorizzandone l’estetica e favorendonela conservazione a lungo termine (applicando un vetro museale innovativoprotettivo antiriflesso e una cassetta sul retro per proteggere al meglio l’opera,o creando delle vetrine climatizzate nel caso delle tavole antiche).22MASI – Rapporto Annuale 2019

Oltre alle numerose opere d’arte movimentate e conservate quotidianamente,sia in occasione di mostre temporanee, sia durante le attività di gestione deidepositi, nel 2019 sono da segnalare in particolare alcuni importanti interventidi conservazione e restauro:- Angelika Kaufmann (1741-1807), (Attribuito a), Ritratto di dama,1800 ca., olio su tela, Collezione Cantone Ticino- Ferdinand Hodler (1853-1918), Anbetung II, 1893/94, olio su tela,Collezione Città di Lugano (deposito Kunsthaus Zürich, FondazioneGottfried Keller, Ufficio federale della cultura, Berna)- Giovanni Giacometti (1868-1933), Sera sull’Alpe, 1908, olio su tela,Collezione Città di Lugano (deposito Fondazione Gottfried Keller,Ufficio federale della cultura, Berna)- Max Weiss (1921-1996), Le tre streghe, bronzo, Collezione Cantone Ticino- Mario Merz (1925-2003), L’alveare e la pentola (spicchio d’igloo),1979-85, tubi di metallo, tecnica mista su tela, pannelli di cera,Collezione Giancarlo e Danna OlgiatiInoltre, è stata data importanza al recupero delle opere architettonichedi Niele Toroni a di Felice Varini, in occasione della riapertura di Palazzo Reali,sede per la quale entrambe le opere erano state realizzate:- Niele Toroni (1937-), Impronte di pennello n. 50 ripetute a intervalli regolari,1987, Collezione Cantone Ticino- Felice Varini (1952-), Double miroir dans les escaliers, 1997,Collezione Cantone TicinoDi Felice Varini sono stati realizzati, analogamente, interventi di recupero delleopere presenti nell’autosilo del LAC:- Felice Varini (1952-), Tre pentagoni nei tre dischi eccentrici, 2012,Collezione Città di Lugano- Felice Varini (1952-), Rosso nero blu e giallo tra i quadrati e il disco, 2012,Collezione Città di Lugano- Felice Varini (1952-), Otto rettangoli rossi, 2012,Collezione Città di Lugano02/ Collezione23

Conservazione e Restauro

Il dipartimento Conservazione e Restauro è responsabile

della conservazione materiale del patrimonio museale e collabora

alla documentazione dello stesso. Al suo interno sono svolte tutte

le attività relative alla conservazione, conservazione preventiva

e al restauro delle opere d’arte appartenenti alle collezioni del museo

o prestate temporaneamente da terzi per l’organizzazione di mostre

temporanee. Il dipartimento Conservazione e Restauro collabora

costantemente a stretto contatto con le aree Tecnica, Gestione

Collezioni, Curatela e Ufficio Mostre.

Il dipartimento opera al fine di assicurare la conservazione delle opere d’arte

preservandone l’autenticità materiale e la complessità espressiva,

consentendone l’accessibilità alla generazione del presente e garantendone

la trasmissione a quelle future. Alla base della gestione tecnica e materiale

del patrimonio artistico vi è quindi il concetto di «conservazione preventiva»,

basata su politiche volte a prevenire o rallentare, o addirittura annullare,

i fenomeni di degrado.

Il MASI si occupa particolarmente della conservazione preventiva con

supervisione di depositi, sale espositive dal punto di vista ambientale

(clima, luce) e tecnico (tipologia di infrastrutture nei depositi, tipologia

di imballaggi per la movimentazione e il trasporto, messa in sicurezza degli

oggetti in esposizione) in collaborazione con gli specialisti del settore

(ingegneri, architetti, tecnici, tecnici del clima, della sicurezza e della logistica),

allo scopo di ridurre al minimo il deterioramento o il possibile danneggiamento

delle opere d’arte.

In quest’ottica, in occasione delle due mostre sulle collezioni (Sublime. Luce

e Paesaggio intorno a Giovanni Segantini e il nuovo allestimento permanente

legato alla riapertura di Palazzo Reali), tutte le 145 opere esposte sono state

verificate, restaurate e rincorniciate valorizzandone l’estetica e favorendone

la conservazione a lungo termine (applicando un vetro museale innovativo

protettivo antiriflesso e una cassetta sul retro per proteggere al meglio l’opera,

o creando delle vetrine climatizzate nel caso delle tavole antiche).

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