IN PRIMO PIANO - DONNA IMPRESA MAGAZINE OTTOBRE/NOVEMBRE 2020
SPECIALE: L'Italia non è un paese per donne. L'EMERGENZA COVID-19 LO HA FATTO EMERGERE ELEMENTI DI DIFFICOLTÀ E DI DISEGUAGLIANZA GIÀ PRESENTI NELLA S O C I E T À , M A O R A P I Ù E S A S P E R A T I . L'isolamento sociale ha chiuso le donne in casa, costrigendole a barcamenarsi tra smart working, istruzione dei figli, cura della famiglia e lavori domestici: il 60
SPECIALE: L'Italia non è un paese per donne.
L'EMERGENZA COVID-19 LO HA FATTO EMERGERE ELEMENTI DI DIFFICOLTÀ E DI DISEGUAGLIANZA GIÀ PRESENTI NELLA S O C I E T À , M A O R A P I Ù E S A S P E R A T I .
L'isolamento sociale ha chiuso le donne in casa, costrigendole a barcamenarsi tra smart working, istruzione dei figli, cura della famiglia e lavori domestici: il 60
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PIANO
GIANNA PACIELLO
Vice Presidente
www.dimagazine.it
GIANNA PACIELLO
Vice Presidente
“ Feedback360° ”
Il nostro team valorizzerà l'identità di ogni singolo
cliente, perchè ogni cliente per noi è unico.
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NON C'È MAI UNA
SECONDA OCCASIONE
PER DARE
UNA BUONA PRIMA
IMPRESSIONE
Nata a Milano nel 1995 è oggi tra le prime 10 agenzie di
comunicazione indipendenti in Italia. La credibilità e la reputazione
acquisite “sul campo” hanno fatto sì che, nel 2008, Ogilvy Public
Relations Worldwide, uno dei più importanti network internazionali
nel campo della comunicazione, scegliesse Aida Partners come
agenzia affiliata: una collaborazione durata dieci anni grazie alla quale
l'agenzia milanese si è accreditata anche a livello internazionale.
Attualmente la struttura dispone al suo interno di competenze e
specializzazioni che le consentono di proporsi sul mercato con
un'offerta consulenziale e di servizi che spazia dal supporto di
marketing alle relazioni istituzionali, dalla comunicazione corporate alla
misurazione e costruzione della reputazione, passando per le nuove
forme di marketing e comunicazione digitale. Un partner di valore nel
raggiungimento degli obiettivi aziendali attraverso una consulenza
dedicata e costante e una comunicazione strategica in grado di influire
positivamente sulla reputazione dell'azienda. “La nostra missione
consiste nell'essere per i nostri clienti dei partner di valore nel
raggiungimento dei loro obiettivi aziendali, attraverso una consulenza
dedicata e costante e una comunicazione strategica in grado di influire
positivamente sulla reputazione dell'azienda. Ogni cliente è un mondo
di valori e obiettivi con i quali entriamo in sintonia: lavoriamo per fare
in modo che ciascuno di essi consegua benefici tangibili, misurabili e
di lungo periodo in termini di diffusione ottimale delle informazioni, di
riconoscibilità e di visibilità qualificata per l'azienda, i suoi marchi e i
suoi prodotti presso i media, l'opinione pubblica o pubblici selezionati –
ci dice Gianna Paciello Vice Presidente di Aida Partners - a partire
dal profilo umano e professionale del team che compone l'agenzia, ma
anche come qualità delle relazioni che costruiamo con giornalisti,
influencer e altri interlocutori e, naturalmente, come qualità dei risultati
conseguiti. Qualità che preferiamo sempre e comunque alla mera
quantità. L'etica professionale è nel nostro Dna: la nostra è una
comunicazione responsabile e consapevole che tutela le aziende, i
diversi pubblici, ma anche la reputazione stessa del nostro settore e
del nostro lavoro. Siamo un passo avanti - precisa Gianna - nelle
competenze, nell'aggiornamento professionale, nell'apertura e
disponibilità ad apprendere dalle best practices italiane e
internazionali.
Aida Partners mira ad essere un ascolto attivo al fine di
costruire con professionalità e impegno un percorso che conduca a
ideare, proporre, creare e pianificare obiettivi, strategie e azioni capaci
di accendere un motore produttivo e redditizio che porti al successo.”
Aida Partners srl - via Pomponazzi, 9 - 20141 – Milano - cel. +39 3488282284 - tel. +39.02.89504650 - www.aidapartners.com
IL MAGAZINE
DONNA IMPRESA MAGAZINE: L’ UNICO FEMMINILE AL MONDO DEDICATO ALLA
LEADERSHIP. TUTTI VI PROMETTONO GRANDI NUMERI,
N O I L I A B B I A M O D A V V E R O
Proprietà editoriale e progetto grafico DONNA IMPRESA
Di
special edition 2020
donna impresa
TOP
Women
Donne di successo
Le leaders rispondono
HANNO DETTO
Che cos'è la
leadership femminile?
LUI
A tu per tu con
Salvatore Giordano
BELLAVITA
interview
Roberta Faccani
storiadicopertina
CARADONNA
www.dimagazine.it
Marcella
clima, l’inquinamento ambientale e tecnologico, il
dialogo tra la politica e l’economia per la pienezza
umana. Ampio spazio è dedicato alle nostre
leggendarie tematiche volte alle pari opportunità, ai
segreti dei leader di oggi e di domani, alle strategie
di business. Donna Impresa Magazine vanta oltre 20
prestigiosissimi premi dalle massime istituzioni
internazionali, una rete di partner eccellenti ed un
assoluto primato in termini di pubblico: più di 1
miliardo di ingressi su www.yumpu.com (5 canali) ed
oltre 200.000 contatti sui social distribuiti tra Fb (12
canali), Youtube (7 canali), Worldpress, Linkedin (2
canali per un totale di oltre 50.000 contatti), twitter (2
esseri umani nei prossimi secoli. In questi ultimi anni
si stanno infatti moltiplicando campagne di
femvertising: ovvero la nuova tendenza dei brand a
trattare tematiche femminili. Le aziende stanno
declinando il femminile nelle comunicazioni di
prodotto e nelle campagne di posizionamento: il
marketing ha scoperto il vantaggio di una figura
femminile autentica, contemporanea, eroina dei suoi
tempi; questo crea un senso di intimità con i
consumatori, da cui discendono a cascata maggiore
fiducia, coinvolgimento più profondo, persino
un’esperienza di brand davvero totalizzante.
Secondo il rapporto Trust Barometer 2020, le
2020
Donna Impresa Magazine si occupa di attualità ma
anche di tematiche riguardanti politiche di flessibilità,
rappresentanza femminile, diritti delle donne e pari
opportunità tra generi. Aiuta le donne ad identificare,
valorizzare e comunicare i propri talenti nel mondo del
lavoro: una family-friendly internazionale che abbatte i
confini fisici, culturali, politici e religiosi nel nome
dell’unità e della solidarietà. Donna Impresa magazine
è l'unico femminile al mondo di leadership e dunque
un potentissimo strumento di business oltre che un
autorevole punto di riferimento per le donne che
assumono ruoli di responsabilità nella struttura
economica italiana, europea e mondiale. Promuovere
l’uguaglianza di genere, sviluppare i talenti e
combattere la violenza sulle donne, sono tre pilastri
fondamentali profondamente radicati sia nella nostra
missione che nelle nostre pratiche. Donna Impresa
Magazine è un contenitore globale di energie e
competenze, una lobby del merito, una rete di dialogo
e confronto, un gruppo solidale e unito che condivide
attività e iniziative per costruire un Paese a misura di
donna. Un vero e proprio laboratorio di crescita,
scambio d’idee ed esperienze che aiutano a leggere e
comprendere la realtà eatrovarelesoluzioni per
“cambiare passo” e rendere le donne Protagoniste del
loro tempo. Siamo in prima linea sulle grandi temi del
mondo: la salute e la promozione della vita umana,
l’etica professionale, l’ecologia, i cambiamenti del
canali), Vk (2 canali), Istagram, Tumblr, Pinterest
(oltre 25.000 Fallower), Foursquare etc. La nostra
missione è volta al raggiungimento del pieno
sviluppo del potenziale umano e dello sviluppo
sostenibile che non potrà realizzarsi se ancora metà
della popolazione mondiale è privata di diritti e
opportunità: l’equità è uno strumento e garanzia di
democrazia, benessere, sviluppo e qualità della vita
per tutti i membri della comunità.
SOSTENERE DONNA IMPRESA, QUALI I
VANTAGGI PER LE AZIENDE
La complessa questione dei diritti della donna
influenzerà profondamente la qualità della vita degli
persone si fidano infatti di un’azienda per la sua
etica oltre che per la sua competenza. Driver etici
come integrità, affidabilità e scopo, compongono per
il 76% il loro capitale fiduciario.
LA BATTAGLIA PER LA FIDUCIA SARÀ
COMBATTUTA DALLE IMPRESE NEL
CAMPO DEL COMPORTAMENTO: NON
PIÙ SOLO SU CIÒ CHE FAI MA ANCHE
S U C O M E L O F A I
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L'Italia
non è un
paese
per donne.
L'EMERGENZA COVID-19 LO HA FATTO EMERGERE ELEMENTI DI
DIFFICOLTÀ E DI DISEGUAGLIANZA GIÀ PRESENTI NELLA
SOCIETÀ, MA ORA PIÙ ESASPERATI .
L'isolamento sociale ha chiuso le donne in casa, costringendole a barcamenarsi tra smart
working, istruzione dei figli, cura della famiglia e lavori domestici: il 60% delle donne italiane –
Valeriana Mariani
EDITORE Donna Impresa Magazine
PRESIDENTE Donna Impresa
PRESIDENTE International Women International Association Women
Entrepreneurs and Business Leaders Employment, Social Affaire & Equal Opportunities
PRESIDENTE Aziende Associate Community & Business
DONNE E POTERE
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PECIALE
dice un'indagine Ipsos commissionata da
WeWorld – ha fatto tutto da sola, senza aiuti.
Una percentuale che si impenna fino al 93% al
sud e nelle isole. E poi c'erano quelle – tante, più
degli uomini – che hanno continuato a lavorare
offline, in prima linea, nei settori essenziali tutti a
prevalenza femminile come sanità e servizi
sociali, ma anche commesse di supermercati e
attività di pulizia (donne che poi una volta a casa,
ovviamente, non erano esentate dal curarsi del
mènage domestico). Così è successo che nella
fascia d'età 20-50 le diagnosi di Covid tra le
donne sono state di 10 punti superiori rispetto
agli uomini, perché proprio in questa fascia d'età
le donne sono state più esposte al rischio. Ma
d'altro canto le donne sono anche le più presenti
nei settori cosiddetti non essenziali che durante il
Coronavirus hanno subito la chiusura totale:
ovvero turismo e ristorazione dove è femminile
l'84% della forza lavoro. Ciò significa – e
significherà – posto di lavoro a rischio,
diminuzione drastica del reddito personale e per
molte la perdita dell'indipendenza economica.
Una catastrofe non solo individuale ma anche
collettiva perché l'indipendenza economica delle
donne è la più importante garanzia di libertà e di
sviluppo sociale. Se pensiamo che il 60% dei
laureati nel nostro paese sono donne, ci
rendiamo conto come il nostro paese disperda,
di generazione in generazione, un patrimonio
umano di grandissimo valore. La situazione pre-
Covid del mercato del lavoro femminile era già
drammatica: in Italia lavora meno di una donna
su due (49%). Peggio di noi, in Europa, solo il
Montenegro, la Turchia, Macedonia e la Grecia.
Con l'effetto lockdown moltissimi posti di lavoro
persi. In Italia ci sono 484 mila persone in meno
che cercano lavoro (-23,9%) rispetto a marzo in
maggioranza donne: -30,6%, pari a -305 mila
unità rispetto agli uomini (-17,4%, pari a -179
mila) per lo più occupate in settori meno
remunerati: turismo, comunicazione,
commercio, lavoro di cura sanitario. La carenza
di donne nei settori scientifici e tecnologici, che
saranno tra i lavori più richiesti del futuro e tra i
meglio pagati, è un gap da colmare ed
un'opportunità da cogliere vista l'importanza
dell'economia digitale. E per quanto riguarda il
ruolo da dirigente? Idem. Le donne ai livelli più
alti della carriera sono anch'esse pochissime, si
calcola non più del 30%. Questo significa bassi
livelli dirigenziali e bassi livelli di stipendio. In uno
studio condotto da Tiziana Ferrario e Paola
Profeta per l'Istituto Toniolo intitolata: "Covid:
un paese in bilico tra rischi e opportunità",si
sottolinea come nelle famiglie italiane "le donne
ancora oggi si fanno carico della maggior parte
del lavoro domestico e di cura"; per il 74% di loro
non c'è nessuna condivisione di responsabilità
È tempo di
DIARCHIA
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Le donne
pagano il
prezzo più
alto del
declino
economico,
sociale e
culturale.
familiari con il partner. Il lockdown ha
aggravato il peso della casa e della
famiglia sulle donne ma questa può
essere vista anche come
un'opportunità per ridefinire gli
equilibri. Ovvio che si rendano pertanto
necessarie delle misure rivoluzionarie,
la cui necessità è sempre più
improrogabile. Ripensiamo allora ad
orari e modelli dominanti nel mondo
del lavoro approfittando della necessità
di rivedere la vecchia organizzazione e
mettendone in campo una nuova e più
funzionale, non solo circa la
produttività delle imprese ma anche
per le famiglie. Diventa quanto mai
urgente il riammodernamento delle
politiche pubbliche e sociali che
offrano servizi necessari affinchè le
donne possano contribuire al
benessere della famiglia senza
rinunciare alle aspirazioni
professionali: più asili nido a prezzo
sostenibile, più servizi per l'infanzia,
congedi obbligatori e prolungati per i
padri che contribuiscano a redistribuire
gli oneri eariequilibrare i costi del
lavoro tra i generi. Occorre insomma
un cambio di mentalità. Purtroppo
invece, gli effetti della crisi hanno
provocato un arretramento
dell'indipendenza economica delle
donne e un'accentuazione del divario
domestico: del resto, se mancano i
servizi, se manca la scuola, se manca
il welfare, chi starà a casa a curarsi
della prole o dei genitori anziani se è la
donna quella con uno stipendio più
basso o con un posto di lavoro
precario? L' Onu ha da poco pubblicato
un report intitolato “L'impatto del
Covid 19 sulle donne”, dal quale
emerge che in tutto il mondo le donne
hanno forme contrattuali più precarie e
che dunque saranno le prime ad
essere spazzate via dalla recessione.
Secondo una ricerca McKinsey
sarebbe comunque a rischio, nella
fase post-Covid, il 26% dei dipendenti.
A uscire peggio da questo buio periodo
saranno le persone senza laurea, i
dipendenti ed i professionisti precari
con meno tutele e bassi guadagni. E a
livello globale? In effetti il divario di
genere non è solo un problema
italiano: nelle retribuzioni si attesta al
16%, in molti contesti arriva al 35% e
oltre. Sia la precarietà, che il divario
salariale, quanto il basso tasso di
occupazione sono il risultato di quella
che viene definita (nello studio di
Ferrario e Soprano), la discriminazione
statistica: proprio a causa dello
sbilanciamento del lavoro di cura le
imprese privilegiano gli uomini circa
l'assunzione. Il punto è: chi affiderebbe
mai un ruolo importante, in azienda, a
una donna che si deve far carico dei
problemi familiari, che arriva al lavoro
stremata dalla fatica, che occhi
all'orologio deve scappare nonostante
anche gli impegni di lavoro le
suggeriscano il contrario, perché c'è
da riprendere il bambino a scuola?
Non è un caso che in Italia il gap tra
uomini e donne in possesso di un
conto corrente sia del 4,5% a favore
degli uomini. In quasi tutti i paesi
europei il gap è pressoché inesistente,
o addirittura a favore delle donne.
Questo sottolinea che l'intera
popolazione italiana ha scarse
conoscenze finanziarie; ma anche qui
il divario di genere è molto
significativo: il 53,9% degli uomini
contro il 63,4% delle donne non
partecipa mai a una discussione
economica. Sarebbe utile, se non
indispensabile, chiedersi allora: a chi
giova questa drammatica disparità di
genere? Agli uomini, verrebbe da
rispondere, eppure non è così. Senza
le donne a perderci è l'intera società.
Di più: per risollevare il Paese e
riprendere un percorso di crescita le
donne sono una risorsa chiave su cui
puntare. "Secondo le stime del fondo
monetario internazionale – si legge
nello studio – l'aumento
dell'occupazione femminile fino a
raggiungere quella maschile
comporterebbe per l'Italia un aumento
del Pil dell'11%. Infatti, il lavoro delle
donne è motore di crescita economica:
le donne sono competenti, istruite, e
hanno talenti pari a quelli degli uomini.
non solo: il lavoro delle donne
potrebbe innescare un circolo virtuoso
di crescita: aumenterebbe la domanda
di servizi, aumenterebbe i consumi, già
largamente guidati dalle donne."
INVESTIRE SUL LAVORO
FEMMINILE CONVIENE
ALL'ECONOMIA
SOPRATTUTTO PER UN
PAESE COME IL NOSTRO
CHE CRESCE POCO.
in primo
PIANO
Il potere delle donne ha molti volti e modi di esprimersi, noi ve ne
presentiamo alcuni. E' con noi: Mariarita Costanza
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Murgia Valley
il primo
Innovation Lab
PER STARTUP, MICROIMPRESE PMI,
UNIVERSITÀ
E CENTRI DI RICERCA
Come nelle migliori leggende della Silicon Valley e
in tutte le imprese innovative che si rispettino, anche
la nostra storia viene da lontano e nasce da una
visione lungimirante del futuro. Anche noi siamo
partiti da zero, e il nostro incubatore non è stato un
garage metropolitano, ma uno stanzino di pochi
metri quadrati in un ex convento di suore, nel centro
storico di Gravina in Puglia, città dove risiedo
insieme a mio marito Nicola Lavenuta e alla mia
famiglia, e in cui oggi sorge l'azienda informatica
che abbiamo fondato 20 anni fa, leader in Italia nel
settore IT e automotive, in quel territorio noto oggi
col nome di “Murgia Valley” . Per chi non
conoscesse bene la Puglia, la Murgia è una zona
interna a cavallo tra Puglia e Basilicata. Negli ultimi
30 anni il territorio murgiano, prettamente agricolo e
cuore pulsante del cosiddetto "distretto del mobile
imbottito", è cambiato radicalmente. A causa della
globalizzazione dei mercati, numerose aziende
manifatturiere hanno delocalizzato la produzione
all'estero, desertificando la zona industriale dei
comuni della Murgia barese, quello che era un polo
artigianale di eccellenza, e aprendo di fatto una crisi
economica generale. In fondo a questo tunnel
c'erano solo due possibilità: la fuga di massa,
soprattutto dei più giovani, o la riconversione
industriale, trasformando gli svantaggi in opportunità
e investendo massicciamente sul nuovo sapere e
sul "capitale umano", sul desiderio di riscatto che
solo chi nasce e vive nelle periferie del pianeta può
comprendere. Questo ci ha riportati all'ANNO ZERO
e ha comportato una "dematerializzazione"
dell'economia tradizionale, e l'apertura a nuovi
settori come la creazione di servizi innovativi per
l'automotive e più in generale il settore del digitale.Il
cambiamento tanto atteso deriva da lunghi anni di
formazione, di networking con ricercatori delle
Università di Bari, startup e imprese che hanno
individuato nel nostro territorio un hub "vergine" da
dove iniziare a formare nuove figure professionali. E
quando sei all'anno zero, per quanto sia percepibile
un'apparente ostilità intorno la ricostruzione è più
semplice, le menti non sono "otturate" da pregiudizi,
paure e preconcetti, ma si lavora in un clima di
fiducia, ci si dà speranza a vicenda. Pensate alla
Germania del miracolo economico: due volte
crollata, due volte rialzata. La differenza l'hanno fatta
le persone, e le politiche inclusive che hanno visto
nel diverso una ricchezza, non un limite.
Così in questo humus rigenerato, il cambiamento
trova terreno fertile perchè accolto da spiriti liberi e
temprati al nuovo, sufficientemente assetati e, come
direbbe Steve Jobs, un pò folli. Noi lo siamo stati
tanto, forse troppo! Nasce così il sogno Murgia
Valley, sogno che oggi sta diventando realtà:
imprese, uomini, pronti a mettersi in gioco e a
sfidare la natura agricola e piuttosto “chiusa” del
territorio, con l'obiettivo di creare un polo tecnologico
che un giorno sarà meta di tour da parte di studenti,
giovani imprenditori, grandi aziende, investitori di
tutto il mondo, come esempio di volontà di rinascita
imprenditoriale e sviluppo economico del territorio.
Progresso, dunque, inteso come evoluzione di un
territorio che riconosce e valorizza le proprie origini.
Perchénonèilterritorioafarel'uomo,maèl'uomo
che decide le sorti di un territorio. Dopo 20 anni la
nostra scommessa è stata vinta e sono state
finalmente gettate le basi per compiere il
clamoroso “sorpasso”, passando
dal mobile (nel senso italiano
del termine) al mobile (inteso
come tecnologia nel
senso inglese del
termine).
MARIARITA:
COSTANZA
IMPRENDITRICE E COFONDATRICE DI MURGIA VALLEY
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Murgia Valley:
una donna
vince la
sfida
tecnologica
della Puglia
Mariarita Costanza ha deciso di restare a
Gravina, dove ha fondato con il marito/socio
Macnil: una società di gestione dei mezzi
aziendali con trenta ricercatori. Gli inizi, la
passione per Chopin, il "rifiuto della logica del
'me ne vado'". Poi l'incontro con Zucchetti e la
C R E S C I T A
Il territorio dunque è riuscito ad attivare
un processo innovativo, in realtà gli
uomini del territorio son riusciti con la
loro tenacia, la loro perseveranza e la
loro lungimiranza, ad innescare una
forma di progresso. Quello che
definiamo comunemente “progresso”
di un territorio, può essere variamente
calcolato da numerosi indicatori
economici. Ma non bastano i
numeri….., la chiave di volta del
progresso in atto in Murgia Valley è la
qualità della vita. Noi ci definiamo per
antonomasia BILOSOFI, ovvero
sostenitori del cosiddetto BIL, il
"Benessere Interno Lordo", l'unica
unità di misura in grado di collegare
risultati produttivi e benessere degli
uomini. E per BENESSERE, scorrendo
tra i desk dei nostri collaboratori e tra
le aziende della Murgia Valley,
intendiamo la flessibilità oraria,
l'attenzione alla cura della famiglia e
della persona, la valorizzazione dello
sport e del tempo libero, la
valorizzazione dei valori antichi e delle
tradizioni del territorio in cui viviamo,
per non dimenticare le radici e
progettare il nostro futuro partendo da
quelle....In quanto artefice del
progresso, è giusto che l'uomo venga
ricompensato, che viva i vantaggi del
progresso. Sicuramente uno dei
vantaggi più sensibili è proprio una
migliore qualità della vita, intendo vita
lavorativa e vita personale. Riuscire a
comprendere ciò mi rendo conto
presuppone due atteggiamenti: una
predisposizione al progresso, non
tanto materiale, quanto morale e civile,
di chi gestisce il progresso ed è nelle
condizioni di far vivere i risultati
concreti del progresso (le aziende), ma
non solo, richiede una maturità da
parte di chi è messo nella condizione
di vivere quotidianamente i vantaggi
del progresso (gli uomini). Quando ci
sarà equilibrio tra i due, allora la
società sentirà i benefici del progresso.
Un progresso che può convivere
perfettamente con le radici e la tradizione. E il nostro
rapporto con il territorio ne è la dimostrazione. Per
questo Murgia Valley sta diventando un vero caso di
studio. Non bisogna chiamarsi Steve Jobs per
realizzare grandi sogni, ma credere nella forza dei
propri sogni e nelle proprie capacità. E poi,
fondamentale, fare squadra: non aver paura di
“
Nulla è
”
impossibile,
a meno che tu pensi
che lo sia.
Nella foto: Mariarita Costanza ed il marito Nicola Lavenuta al taglio del nastro della sede Macnil
viaggiare (maciniamo migliaia di km al mese),
conoscere esperienze diverse e contaminarsi. Su
questo punto al Mezzogiorno siamo un po' carenti e
molti imprenditori peccano di presunta
autosufficienza e non intendono fare rete. Sono
gelosi delle proprie idee e diffidenti. Il primo nemico
da combattere siamo noi stessi.
E' proprio questa la mission della nostra nuova
sfida. Creare in Murgia Valley il primo Innovation
Lab che ospiti Startup, Microimprese e PMI,
insieme a Università e Centri di ricerca, con
l'obiettivo di contaminarsi e mettere a fattor comune
le proprie esperienze e le proprie relazioni e far
crescere tutti insieme questo territorio che sta
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PIANO
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dimostrando di avere tutti gli ingredienti e soprattutto
gli uomini per competere e allo stesso collaborare
con le altre Valley del mondo.
MAC&NIL srl
Sede Legale ed Operativa:
Via L. Pasteur, 26 - 70024 Gravina in Puglia (Ba)
Unità Locale:
Via Calcinate, 12 - 21026 Gavirate (Va)
T: +39 080.246.42.45 +39 0332.75.60.11
F: +39 080.214.56.83
www.macnil.it
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“Ci ispiriamo ai quartier
generali dei giganti dell'hi-tech
della Silicon Valley, ma vantiamo
le nostre radici murgiane.„
MACNIL
GRUPPO
ZUCCHETTI
è un'azienda di informatica,
elettronica e telecomunicazioni,
specializzata nello sviluppo di
Progetti M2M e IoT (Internet of
Things). Progetta sistemi integrati
per le Smart City e sistemi di
telecontrollo nei settori
Automotive, Telematics e
Telemedicina. Sviluppa
piattaforme di Digital Mobile
Marketing per creare, pubblicare e
misurare landing page per
smartphone e social network. Tutte
le piattaforme sono in cloud e sono
fruibili in modalità SaaS (Software
as a Service) con accesso da
remoto attraverso browser e Apps.
Nel 2014 Macnil è entrata a far
parte del Gruppo Zucchetti per
incrementare ulteriormente la
propria offerta di prodotti e servizi e
per crescere ancora di più nei suoi
mercati di riferimento nazionali e
internazionali. Nel 2016, attraverso
l'acquisizione da parte del Gruppo
Zucchetti di Getronic, leader nel
settore automotive e partner delle
più importanti case
automobilistiche mondiali,
proprietario dei marchi GT Auto
Alarm, GT Sat System,
GT Moto
Alarm e GT Casa Alarm,
Macnil
Zucchetti punta a diventare il
leader per la sicurezza in Italia e in
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PIANO
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QUANTO AL MIO ARRIVO IN ITALIA, MI PIACE
USARE LA METAFORA DELLE “SLIDING DOORS”.
COME NEL FILM DEL 1998 DIRETTO DA PETER
HOWITT, L'ATTRICE PROTAGONISTA PRENDE LA
METROPOLITANA E LA SUA VITA SI SVILUPPA IN
UN CERTO MODO, MA POI C'È LA VERSIONE
NELLA QUALE LE PORTE DELLA STESSA METRO
SI CHIUDONO DAVANTI A LEI, PERDENDO QUEL
TRENO. NE SEGUIRÀ COSÌ, TUTTO UN ALTRO
DESTINO. ECCO! CREDO CHE TUTTI NOI
ABBIAMO IL NOSTRO MOMENTO DI “SLIDING
DOORS DECISIONALE” NELLA VITA, QUELLA
DECISIONE CHE DETERMINERÀ LA TUA VITA
FUTURA! HO DOVUTO SCEGLIERE SE SALIRE O
MENO SUL QUELL'AEREO CHE NEL FEBBRAIO
DEL 1993 MI HA PORTATO A BOLOGNA E CHE HA
CAMBIATO COMPLETAMENTE IL MIO DESTINO.
Avevo una vita programmata in Brasile. Studiavo in
una Accademia militare, giocavo a pallavolo in serie
A e avevo appena dato l'esame per l'ingresso a
Medicina. Sognavo di fare il Chirurgo cardiovascolare
in Marina. Poi ad un tratto tutto è cambiato! Si
verificarono una serie di avvenimenti che in poche
settimane mi hanno portata ad accettare l'invito per
venire in Italia, dove viveva mia mamma, per giocare
a pallavolo. Non sto a raccontarvi la telenovela
brasiliana che è stata la mia vita fino a quell'età,
avevo 17 anni, ma il fatto è che io fino a quel
momento non ero mai stata con mia madre,
Le mie
“ Sliding Doors”
!
praticamente non la conoscevo, mi avevano portato
via da lei troppo piccola. La vita, i problemi familiari in
Brasile e la pallavolo che mi offriva un sogno in Italia,
mi ha portato davanti alle mie “sliding doors”! Ormai
sono passati 27 anni, quindi posso dire che sono più
italiana che brasiliana. Di anni vissuti sì! Sono nata a
Rio de Janeiro, la tipica “ragazza di Ipanema”! Porto
con me tutti i tratti caratteriali brasiliani: la solarità,
l'allegria, l'energia, l'amore per la vita, la resilienza, la
malinconia e la “saudade”, che insieme ai tratti italiani
acquisiti, la tenacia, la serietà, il rispetto,
il coraggio e la professionalità, fanno di
me quella che sono oggi! A dire la verità,
sono molto fiera di ciò che sono! Mi
presento. Sono Karine de Souza, o
almeno in Italia, perchè in Brasile ho
ben quattro cognomi. Mi sembra
sempre di vivere due realtà diverse!
In primis sono una mamma di 2
bellissimi adolescenti: Ernesto di 15
anni e Noemi di quasi 18. Fiera di averli
fatti presto e aver lottato tanto per loro.
Un matrimonio difficile, una separazione
che dopo 14 anni è ancora abbastanza
presente! Loro mi hanno dato la forza
per diventare ciò che sono. Mi piace
sempre dire che sono i miei maestri di
vita! Sono sempre stata una mamma
single e ho fatto l'imprenditrice in giro
per il mondo a settimane alterne perchè
dovevo tornare di corsa a fare “la
mamma”! E' stato molto impegnativo e
doloroso! Sono sempre stata accusata
da tutti perchè non ero la mamma da
protocollo, ma sono certa che i ragazzi
sono fieri di me! Sono riuscita a
insegnarli parecchio anche essendo una
mamma “fuori dagli schemi”! Sono la
CEO di KDS International Business
Consulting (che sta per Karine de
Souza), aiuto gli imprenditori ad
esportare e investire in Brasile in modo
strategico in modo che un processo così
impegnativo e lontano possa essere
sicuro e con risultati a lungo termine,
contando con la nostra perfetta
conoscenza del mercato ed il vantaggio
per i clienti di aver un suo team
operativo in loco. Oggi KDS è un
gruppo ormai con una storia di 20 anni.
Ha subito parecchie trasformazioni, ha
visto passare tante persone che hanno
imparato il mestiere e poi se lo sono
portati via, è caduto alcune volte e poi si
è rialzato, ha una storia tutta sua, oserei
dire che è come me ... fuori dagli
schemi. Una volta in Italia, ho scelto di
fare Comunicazione e Marketing a
Bologna e successivamente una
specializzazione in Commercio Estero.
Ho sempre pensato di fare qualcosa
con i miei due paesi, e dopo i primi tre
anni di studio, sport e lavoro, ero già
follemente innamorata dell'Italia e non
avevo nessuna intenzione di tornare a
casa. Uno dei più grandi insegnamenti
che porto da un mio mentore della
pallavolo è: “Fermati! Chiudi il gli occhi e
ascolta il tuo cuore, fai quello che ti dice,
visualizza, trova il modo e vincerai
sempre!” Così è sempre stato! Mi sono
sempre chiesta cosa mi avrebbe fatto
felice. E ho cercato di seguire il mio
cuore nonostante la strada fosse
tortuosa! Così ho aperto la mia prima
società con una amica. La Elegance
Eventi & Comunicazione, che portava e
porta tutt'oggi in Italia le aziende
brasiliane ad esporre nelle fiere più
importanti, gli davamo tutto il supporto
perchè il loro investimento fieristico
fosse un successo. Abbiamo lavorato
con le più grosse società del Brasile
perché 20 anni fa nessuno faceva
questo mestiere e avere qui un
referente per loro non sembrava vero. In
un attimo la Elegance è diventata
riferimento per il Governo brasiliano, le
associazioni di categoria, squadre di
calcio ecc. La mia socia però aveva
bisogno di un lavoro più stabile perchè
aveva problemi di salute e così sono
rimasta da sola. Fare l'imprenditore non
è semplice e non è per tutti. Eravamo
giovani e ci voleva tanta energia.
La mia crescita professionale ha portato
subito tanti problemi nella mia vita di
coppia, e dopo alcuni anni per salvare il
matrimonio ho accettato di frenare e
avere anche io un lavoro fisso, al porto
di Ravenna. Facevo solo delle
consulenze e passavo i miei clienti ad
altre società partner. Per 2 anni ho fatto
il lavoro per il quale avevo studiato, le
bolle doganali e il commercio estero con
Israele e Libano, dal porto di Ravenna,
con orari fissi e weekend a casa, come
da protocollo. Ho imparato tanto. Ma
non ero felice!
Non era questo che avevo sognato
per me!
Mio marito lo aveva capito ma era ciò
che voleva lui. Rimango incinta per la
prima volta e perdo mio figlio,
scoprendo di avere un tumore raro
all'utero. Inizia la chemioterapia e
radioterapia. Stop con il lavoro, ferma
tutto! I clienti dicono che mi
aspetteranno. Che non devo più tornare
al porto. Così è stato! Una lotta durata
parecchi mesi! Avevo solo 23 anni.
Avevo perso il mio bambino, vedevo
davanti allo specchio il mio corpo che
cambiava, la mia energia non era più la
stessa. Ma dentro di me c'era una forza
incredibile e l'ho vinto alla grande!
Perché chiudevo gli occhi e vedevo
tutt'altro! Ho scelto di non smettere di
KARINE :DE SOUZA
GENERAL MANAGER KDS srl - MANAGEMENT & INTERNAZIONALIZZAZIONE IMPRESE
ESPERTA WINE EXPORT - RAVENNA - ITALIA
www.dimagazine.it
Il differenziale del
gruppo KDS sono proprio io!
Sono brasiliana al 100% ma
anche italiana al 100%. I nostri
clienti trovano nel nostro team
non solo professionalità ma
anche tutta quella conoscenza
culturale dei due paesi che
fanno tutta la differenza. E'
come avere in Italia un ufficio
export brasiliano.
di lavorare fino a quando ho potuto, e così ho capito
l'importanza anche di quel posto, del porto, di quel lavoro e
di quelle persone! Era la prima volta che “cadevo” da
imprenditrice ma iniziava la mia crescita come persona tra
l'ospedale e il porto! Dopo 8 mesi di chemio e radio ho
ricominciato da capo! Elegance Eventi & Comunicazione
stava per rinascere insieme a me. Era come me: più forte.
Insieme a lei, sono arrivati nuovi clienti di settori diversi in
Brasile e in Italia. Italiani che volevano andare in Brasile.
Quindi c'era da creare qualcosa che andasse oltre le fiere e
gli eventi. La pallavolo mi ha insegnato ad osservare e ad
essere veloce, di cogliere le opportunità, molte volte dove
molti vedono solo problemi, una delle mie più importanti
caratteristiche, così ho sempre colto le opportunità al
momento giusto! Ci voleva la preparazione necessaria
all'internazionalizzazione. L'economia brasiliana cresceva
ed io ero una delle poche sul mercato con l'esperienza e la
perfetta conoscenza culturale del Paese. Ci voleva la
consulenza sui mercati, la parte commerciale, fiscale,
legale, logistica ecc. Sono tornata a studiare. Mentre
nasceva la mia prima figlia, io creavo la parte di consulenza
del gruppo, tutto ciò che serve alle società quando vogliono
investire in Italia e in Brasile. Ho creato i team di partners
qua e là e sono arrivati clienti da altri paesi interessati ad
investire ed esportare con la mia consulenza. Così con gli
anni la Elegance Eventi & Comunicazione gestiva la fase
degli eventi e marketing, cioè la partecipazione alle fiere o
lancio prodotto e la KDS International Business Consulting
il processo di internazionalizzazione vero e proprio, tanto in
incoming quanto in outgoing. Poi ho avuto i mio secondo
genito e nonostante tutto ho continuato ad investire su me
stessa e nel gruppo. Oggi KDS ha la sede principale in
Italia come consulenza e sviluppo strategico dei diversi
progetti con i Project Managers divisi secondo i settori di
interesse. Mentre i nostri team operativi stanno in Brasile a
São Paulo, Rio de Janeiro e Belo Horizonte, ed è composto
da 17 professionisti tra legali, fiscalisti, commerciali, project
managers, spedizionieri, ufficio marketing, ufficio stampa e
una Trading. In Brasile è fatta tutta la parte operativa
mentre da qui insieme al cliente o insieme ai partners negli
altri paesi (abbiamo una partnership a Dubai e una a
Shangai) coordiniamo il business e l'investimento.
Oltretutto, negli ultimi anni mi sono innamorata anche della
crescita personale e dopo aver fatto alcuni corsi con la
scuola di Roberto Re, diventato anche un mio cliente in
Brasile oltre che un caro amico, mi sono appassionata al
mondo del coaching. Ho fatto un percorso per un paio di
anni all'interno della sua Accademia come assistente
Coach, un corso di Coach e business Coach in Brasile al
IBC ( Istituto Brasiliano di Coach) e un Master Practitioner in
Programmazione Neurolinguistica. Questa ulteriore
formazione mi ha portato a lavorare in modo diverso con le
mie aziende. I miei clienti ora vengono guidati a scoprire il
loro vero scopo nel processo di internazionalizzazione. .
Utilizzo il coaching nella fase iniziale del nostro metodo
(certificato presso la Camera di Commercio): un metodo
che porta l'azienda ad un risultato tangibile in un arco di 6
mesi. Il differenziale del gruppo KDS sono proprio io! Sono
brasiliana al 100% ma anche italiana al 100%. I nostri clienti
LAVORIAMO IN SETTORI
COME:
-Energia rinnovabile
- Automotive
- Cosmetica
- Vini e Agroalimentari
- Edilizia
- Arredamento
- Automazione
- Aerospaziale
E NELL'OTTICA DI
INTERNAZIONALIZZAZIONE
I NOSTRI SERVIZI SONO:
- Export
- International Agreements
- Joint-Ventures
- M&A
clienti trovano nel nostro team non solo professionalità ma
anche tutta quella conoscenza culturale dei due paesi che
fanno tutta la differenza. E' come avere in Italia un ufficio
export brasiliano. Siamo totalmente presenti in Brasile
anche se localizzati qui! In società ho Milena, un ingegnere
gestionale, la regina di Excel e dei numeri, esperta in
internazionalizzazione e Massimo, Avvocato aziendalista e
Coach. Le parti che chiudono perfettamente il cerchio. Non
abbiamo dipendenti ma collaboratori. Ovunque lavoriamo
cosÏ. Ovviamente è più rischioso ma allo stesso tempo
abbiamo persone che da 15 anni sono con noi. Rischiamo
di formare collaboratori che dopo vanno via con la nostra
conoscenza mettendosi in proprio. Tutta energia sprecata
ma piano piano stiamo imparando a selezionarli meglio.
Credo sia la parte più difficile. D'altra parte però abbiamo un
team straordinario da anni in Brasile. Mi sento una donna
realizzata nel mio lavoro e dopo aver creato dei processi e
manuali operativi, sono riuscita anche a staccarmi un pò dal
gruppo e dedicarmi ad altri business come ECORISO, la
società d'importazione di cannucce di riso in Italia e alcuni
paesi in Europa e Medio Oriente ( www.ecoriso.com) e la
rappresentanza in Europa per XPRO-USA ( www.xprousa.com),
un'agenzia di Trading americana. Un altro settore
che seguo direttamente e che mi ha aperto un mondo,
dandomi un'altra identità, è la mia grande passione: i VINI.
KDS rappresenta tantissime vinicole italiane in Brasile e
negli anni sono diventata una delle più grandi esperte del
settore verso il mio paese. E' nata una società apposita, la
KDS FOOD&WINES e a gennaio di quest'anno sono nate
KDS IBERIA (per i vini portoghesi e spagnoli) e KDS
CANADA (per l'export dei vini italiani in Canada). Seguo
direttamente le vinicole italiane nella selezione delle
etichette per il mio mercato e nella loro formazione per
un'esportazione efficace. E stiamo producendo il nostro vino
ora! Ho creato anche la KDS WINE EXPERIENCES che
porta in Italia (e dopo l'era coronavirus anche in Portogallo e
Spagna) gli stranieri (non solo brasiliani) a fare enoturismo!
Non posso vendere il vino senza far provare loro le emozioni
che ci sono dietro a ciò che stanno consumando. Chi ama il
vino ama l'enoturismo e l' Italia è meravigliosa, con i suoi
vigneti e la sua storia. Troppo bella per non essere
degustata e vissuta. Questo expertise mi ha portata ad
essere consulente per diversi Comuni e Regioni italiane che
investono nel loro turismo e mi chiamano per visitare i loro
punti turistici, strutture, aziende agricole e vigneti con lo
scopo di sviluppare pacchetti e insegnarli a promuoversi
verso l'estero. E' davvero bello ciò che faccio con loro!
Raggiungo così quelli che sono i nostri bisogni superiori: la
crescita e il contributo! Inoltre vivo sulla mia pelle un'Italia
che nemmeno gli italiani conoscono. E' talmente tanta
cultura! Mi emoziono ogni volta e non posso che provare
gratitudine! Sono grata per l'opportunità che ho di fare ciò
che amo in un paese così bello e unico al mondo, e di poter
essere Ambassador di questa bellezza e unicità all'estero! Il
mio scopo è sempre stato quello di essere e fare la
differenza per il mio paese portando del valore aggiunto
dall' Italia e di conseguenza fare la differenza anche qui
Kds International Business Consulting (kds srls)
www.karinedesouza.com
aiutando le aziende italiane. E' ciò che faccio ogni giorno
della mia vita! Con amore e passione! Sono proprio
fortunata! Da alcuni anni insegno Wine Export all' Università
di Salerno nel corso di Wine Business e faccio diverse
conferenze in Italia e all'estero sul tema. Oltre ad insegnare
export e internazionalizzazione in altri contesti e aziende in
giro per l' Italia. Così è nata l'idea con il Prof. Festa, direttore
del corso a Salerno, di fare un corso online di Wine Business
per i mercati esteri: insegnare a professionisti, personale
delle cantine e del settore come si fa business nel mondo del
vino. Con il patrocinio dell' ABS ( Associazione Brasiliana di
Sommeliers) è nata KDS INTERNATIONAL WINE
ACADEMY che conta con formatori come il Professor
Giuseppe Festa per wine business,
Sergio di Loreto
( Tenuta Frescobaldi) per wine marketing e la sottoscritta per
wine export, oltre a Sommeliers dell' AIS, ABS,
Assaggiatori
ONAV e Enologi. Come brand invece abbiamo avuto il
patrocinio di Bellavista, Maso Martis, Sella&Mosca,
Tenuta Frescobaldi, Tenuta Cavalier Pepe,
Gruppo
Farnese, Gruppo Botter e altri. A ottobre sarà online il
primo corso di INTERNATIONAL WINE BUSINESS e sarà
venduto in Brasile, Portogallo, Spagna, Canada e USA. Tutta
questa passione insieme alla mia curiosità e ricerca
dell'eccellenza mi hanno portata a scrivermi alla Facoltà di
Enologia. Direi che il vino ha proprio catturato il mio cuore!
Come potete leggere, tutto ciò che sono e che faccio ha due
ingredienti come base: passione e divertimento. Non potrei
farlo altrimenti. Il resto me lo avete dato e insegnato voi!
L' Italia è un paese meraviglioso. Pieno di risorse e ancora di
opportunità. Credo che il problema sia la rigidità di molte
persone che pretendono solo. Tutto il mondo ha gli stessi
modelli di gestione e anche peggio, guardate cosa sta
succedendo in Brasile con il coronavirus! Invece di
lamentarsi credo che dobbiamo cercare di farci le domande
giuste. Solo incolpare e pretendere non è la soluzione,
perchè anche se paghiamo le tasse per avere dei servizi
(che abbiamo comunque anche se non come vorremmo)
non ci da nessuna garanzia del nostro futuro o qualità di vita,
questo dipende da noi. Non è da seduti sul divano
aspettando l'assegno di disoccupazione o il lavoro per il
quale ci siamo preparati che cambieremo la nostra realtà!
Scusate la mia schiettezza ma anche questo ho imparato in
Italia! Un Paese che da a chi ha voglia di cercare e darsi da
fare! Le risposte sono tutte qui! Certo che ci sono paesi dove
si pagano meno tasse ma poi magari non hai altre cose...
perchè solo concentrarsi sull'erba del vicino? Anche per noi
immigrati, per chi ha voglia di fare e rispetta le regole del
vostro paese, siamo un valore aggiunto a livello culturale e
molte volte di mano d'opera. Dove è scritto che dobbiamo
essere solo domestiche e badanti? Questo è ciò che vorrei
che le italiane e le straniere vedessero, e che i miei occhi
vedono! Il mio punto di forza è proprio questo: la visione
sistemica! E vorrei che la mia storia potesse servire di
spunto a qualcuna. Per chiudere questo lungo racconto vi
parlo di SOHO ( www.sohonlus.com). La Onlus che da 6 anni
ho creato con due amiche e che segue progetti di assistenza
a bambini e mamme in Brasile, Thailandia e Ghana. Non si
può solo ricevere, bisogna anche saper dare, prima di tutto!
E dopo tutte
queste righe non resta che
fare un brindisi a questa
fantasticaItalia, agli
italiani e alle
ITALIANE!
@kds_food_and_wines
Karine de Souza
Chi è Vittoria:
dopo un incontro fortuito ma non
troppo, Vittoria Chiappero, forte
delle sue competenze nel settore
del marketing e della comunicazione
integrata, sposa il progetto e si
lancia nella nuova sfida, creando,
insieme a un pool tutto al femminile,
Dolomitic Water Aqva 1296.
LA PRIMA LINEA
COSMETICA
CON I PRINCIPI
ATTIVI DELLE
DOLOMITI.
DALLA COMBINAZIONE DI ACQUA DOLOMITICA E PORFIDO DEL TRENTINO,
DAL CONNUBIO TRA UNA NATURA ANTICA, PRIMORDIALE, CON LE PIÙ
MODERNE BIOTECNOLOGIE, NASCE DOLOMITIC WATER, COSMESI E
IDRATAZIONE AD ALTA QUOTA… È L'ACQUA DOLOMITICA, LA LINFA,
L'ELEMENTO PRINCIPALE E NOBILE ALLA BASE DI EAU D'ALTITUDE. ASSOCIATA
AGLI ELEMENTI DELLA ROCCIA MILLENARIA – FERRO, CALCIO, MAGNESIO,
POTASSIO TITANIO, ZINCO – GRAZIE AD UN INNOVATIVO PROCESSO,
L'ACQUA DA PURO ELEMENTO SI TRASFORMA IN PRODOTTO DI BELLEZZA. LA
LINEA COSMETICA EAU D'ALTITUDE SI AVVALE DI UNA SPECIALE TECNOLOGIA,
CHE PERMETTE DI VEICOLARE DAVVERO L'ACQUA ATTRAVERSO I VARI STRATI
DELLA CUTE GRAZIE A SPECIALI NANOSFERE IN MATERIALE BIOCOMPATIBILE
DELLA DIMENSIONE DI MILIARDESIMI DI METRO.
Un'acqua preziosissima: proviene da una falda
profonda e difficilmente vulnerabile che ne fa un
ingrediente attivo ideale per preparazioni
farmaceutiche, termali e cosmetiche. L'elemento
essenziale e nobile di Dolomitic Water è l'acqua
dolomitica che, grazie ad un innovativo intervento
biotecnologico (che ne aumenta l'effetto biadesivo
sulla pelle), permea naturalmente l'epidermide, dove
libera tutto il suo potenziale energetico eisuoi
elementi attivi, stimolando l'idratazione, la reattività
della pelle e consentendone il rapido recupero
funzionale. Il porfido dolomitico Pietra viene
sottoposto, per il suo utilizzo nei prodotti Dolomitic
Water, ad un complesso procedimento di
polverizzazione, micronizzazione e setacciatura in
uno speciale frantoio. Il micronizzato di porfido
presente nei prodotti Dolomitic Water garantisce
un effetto di sweet peeling meccanico e uniforme e
la sua naturale colorazione brunita ne fa un
coadiuvante non coprente del colorito naturale della
pelle. l'Università di Padova, sotto la guida del Prof.
Antonio Bettero, coadiuvato dall'expertise
trentennale nel campo della produzione farmacocosmetologico
del Prof. Fabio Brunetta, ha studiato
a lungo i benefici dell'acqua dolomitica ed ha
sviluppato un processo biotecnologico
assolutamente innovativo in grado di veicolare fino
in profondità tutti i principi attivi delle sostanze. (...)
Etu,che
cosmetico usi?
“l turn over di cosmetici sulla mensola del tuo bagno è paragonabile a quello dei passeggeri del JFK di New York?
Alcuni vanno, altri vengono, qualcuno si ferma in transito per un po’ più a lungo poi se ne va. Questo significa che
non ti sei affezionata a nessun prodotto, che non hai ancora trovato quello più adatto alla tua pelle, o che ti è
sembrato più efficace di altri. Ecco perchè ho pensato a qualcosa di davvero magico per la vostra pelle, una linea
cosmetica termale di cui vi innamorerete. Dolomitic Water, e dopo, vi assicuro, sarà amore eterno ”.
in primo
PIANO
www.dimagazine.it
VITTORIA : CHIAPPERO
OWNER AND CEO DOLOMITIC WATER - SKIN CARE LINE - FOUNDER AND CHAIRMAN LAV SOLUTIONS LTD
TORINO - ITALIA
Le straordinarie proprietà benefiche dell'acqua della Fonte di San Martino di Castrozza già da
diversi secoli erano famose per le loro proprietà, ma solo recentemente hanno svelato tutti i loro
segreti. L'applicazione delle moderne scoperte scientifiche è strettamente legata alla profonda
conoscenza delle proprietà curative della natura e l'originalità delle formulazioni, mai disgiunte
dall'attenzione per il benessere e la salute delle persone, per l'ambiente e per la preservazione delle
risorse naturali. I prodotti Dolomitic Water sono dermatologicamente testati, compatibili con tutte le
tipologie di pelle e utilizzano solo materie prime di provata efficacia, certificate naturali o di
derivazione naturale. Totalmente privi di coloranti sintetici, sono confezionati in modo da assicurare la
loro perfetta conservazione e di limitare al minimo l'utilizzo dei conservanti. La profumazione, quando
presente, è unica per tutta la linea e molto soft.
INTERVIEW:
CONOSCIAMO VITTORIA PIÙ DA VICINO
E RUBIAMOLE QUALCHE CONSIGLIO DI
BELLEZZA
Un curriculum prestigioso, madre di 4
figli adulti, Vittoria Chiappero parla
correntemente italiano, tedesco, inglese
e francese ed è una golfista
appassionata. E' lei la fondatrice di
Dolomitic Water Aqva 1296, una linea di
prodotti che fa di due elementi naturali
primordiali la centralità delle sue
formule. Trattamenti di viso e corpo che
unisce elementi primordiali come 'acqua
e pietra' - l'acqua dolomitica e il porfido
trentino - con innovativi processi
biotecnologici, per offrire un percorso di
benessere totalizzante. Ricerca, studio e
valore scientifico sono stati gli elementi
fondamentali che hanno guidato la
realizzazione di questo progetto. La
formulazione è stata una fase
fondamentale, con l'obiettivo di ottenere
un cosmetico funzionale e capace di
offrire anche una gradevole esperienza
sensoriale. Un modo di formulare che si
basa sull'associazione di attivi
altamente performanti, presenti alla
dose ottimale raccomandata, combinati
con materie prime naturali di prima
scelta. Da qui nasce il concept del brand
Dolomitic Water Aqva 1296.
Come è cominciata la tua esperienza
nella cosmesi naturale Vittoria?
Mi sono avvicinata al mondo del benessere
e della cosmesi in un modo inusuale, non
sono una cosmetologa. Di fatto per oltre 20
anni ho maturato esperienza in tutt'altro
campo prima in Germania poi in Italia dove
nel 1994 ho fondato e guidato per 20 anni
una società di marketing e comunicazione
operante nel segmento del Turismo
dell'Hotellerie e dei beni di alta gamma.
Un'esperienza per me fondamentale poiché
avendo rappresentato una quindicina di
enti del turismo, ho viaggiato molto avendo
così modo di approfondire tutti gli standard
e le esigenze degli alberghi e soprattutto
del loro comparto SPA. L'aver potuto
collaborare con i più importanti gruppi
alberghieri mi ha permesso di sviluppare
un nuovo modello di business il cui target
sono appunto le SPA degli Hotel che il
nostro gruppo supporta con consulenze
mirate. Una premessa doverosa per
arrivare al passo successivo, lo sviluppo
della linea di prodotti Dolomitic Water.
Certamente Vittoria, mi spieghi che cosa
ha determinato questa evoluzione della
sua vita professionale…
Credo che il percorso e la vita di tutti noi
sia predefinita e così, come in tante altre
occasioni, un incontro casuale si è
trasformato in opportunità, quella di
sviluppare una linea di prodotti che fossero
sinergici all'attività che stavamo svolgendo
con gli alberghi. Una line cosmetica dalla
connotazione naturale, legata alla natura
primordiale delle Dolomiti e quindi anche al
nostro territorio. Per inciso, l'incontro è
stato quello con lo scultore Paolo
Colombini. Paolo oltre ad aver capito le
peculiarità che il porfido poteva avere in
cosmesi, a suo tempo, aveva anche
iniziato un'importante collaborazione con
l'università di Padova. Il nostro gruppo è
poi subentrato sviluppando l'intera gamma
di prodotti viso e corpo grazie anche al
supporto tecnico del Prof Fabio Brunetta,
un luminare in campo cosmeceutico.
Quand'è che un cosmetico può davvero
essere definito naturale?
Può essere definito al 100% naturale, se
non vengono utilizzati conservanti o aditivi
chimici. Di fatto, un prodotto al 100%
naturale dovrebbero sempre essere
proposti in flaconcini monodose, per
evitarne il deterioramento. Secondo la
nostra filosofia, un cosmetico naturale è un
prodotto costituito il più possibile da
ingredienti naturali o di origine naturale
(utilizzati come tali oppure trasformati con
processi fisici o chimici a basso impatto
ambientale), ed il meno possibile da
sostanze di sintesi chimica (oppure la cui
estrazione avvenga in modalità considerate
poco sostenibili).
E' questa la filosofia del tuo brand Vittoria?
Io credo che come in tutte le cose ci deve essere un
buon equilibrio. Importante selezionare bene i principi
attivi e individuare le giuste concertazioni. Ritengo che
sia importante che il prodotto venga ben preservato
per esaltarne le caratteristiche, ben vengano quindi i
conservanti. I conservanti chimici non devono essere
demonizzati in quanto hanno anche una funzione
battericida, è fondamentale utilizzare conservanti ad
ampio spettro d’azione ma a bassa concentrazione.
Importante conoscerne la provenienza nostri sono
esclusivamente Made in Italy
La “beauty routine” quotidiana che consiglieresti?
Intanto bisogna iniziare fin da giovani a dare
nutrimento alla pelle. Quindi un consiglio di base è
quello di detergere sempre bene la pelle così che poi
il prodotto applicato possa penetrare bene e idratare
la pelle. Per dare il giusta nutrimento, consiglio di
applicare crema e siero alla sera e un leggero strato
di crema (se possibile con filtro solare) alla mattina.
Quali sono i prodotti che non dovrebbero
mancare nei nostri beauty case?
Sicuramente l’acqua micellare o latte detergente, una
buona crema idratante con acido ialuronico e poi a
seconda dell’età un siero – io consiglio il nostro siero
alla vitamina C, molto efficace poiché la
concentrazione di vitamina Cèal10%.
Come si scelgono i cosmetici più giusti per le
proprie esigenze e quanto è importante a tuo
parere fare scelte consapevoli?
La scelta è soggettiva. Importante anche il fattore
qualità/prezzo: i nostri prodotti Dolomitic Water sono
qualitativamente molto alti ad un prezzo ragionevole.
Oggi il consumatore è diventato molto più attentato
non si fa più “intortar” da false promesse di marketing.
Mi permetto di consigliare, individuata la linea giusta
utilizzarne trasversalmente i prodotti dal tonico al
siero, alla crema notte etc. I nostri prodotti sono
studiati per essere compatibili l’uno con l’altro e sono
stati formulati con un’attenzione particolare agli
allergeni. E’ un elemento importante, poiché oggi sono
molte le persone che sviluppano allergie e
intolleranze.
Il tuo prodotto “must have” ?
Difficile da dire, sicuramente la nostra crema notte
con micronizzato di porfido. Personalmente non posso
fare a meno della crema COMPACT per il corpo, è a
base di luppolo è oltre a nutrire la pelle agisce contro
la lassità.
Dove possiamo acquistare i tuoi prodotti?
Possono essere acquistati online sul nostro sito di e-
commerce www.dolomiticwater.com, presso il nostro
Wellness Corner Monomarca a Torino e in selezionate
profumerie. Siamo inoltre presenti nelle SPA di
prestigiosi hotel, ne cito alcuni i PalazzoAminta a
Stresa, Turin Palace, Excelsior Place a Rapallo, Villa
Crespi sul lago d’Orta, Il Bergman Hotel a Cervinia
che invito a visitare.
C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che vorresti
aggiungere prima di salutarci? Un ultimo
consiglio per le nostre lettrici più attente?
Il nostro prodotto è espressione al 100% del Made in
Italy e trae origini da una fonte Dolomitica millenaria.
Vorrei quindi concludere che oggi il mio invito più che
mai, è quello di scegliere il MADE IN ITALY, per
supportare trasversalmente le eccellenze artigianali
del nostro paese. Vi ringrazio per l’attenzione.
Grazie a te Vittoria per averci fatto conoscere
questi straordinari prodotti naturali per poter
"brillare dall’interno"... Questo permette a noi
donne di sentirci sicure del nostro aspetto anche
senza aver bisogno di trucco, cosa possibile solo
quando la pelle ha un aspetto sano.
Dolomitic Water: nessuna falsa promessa!
Per essere al meglio di noi stesse in ogni
fase della vita.
GENESI DI BELLEZZA
INTUITO, SCIENZA ED ESPERIENZA: ORIGINE E SVILUPPO DI UN PROGETTO PER UNA NUOVA
IDEA DI BELLEZZA E BENESSERE. PERCHÉ VOLERSI BENE È UN'ARTE.
www.dolomiticwater.com