Costruzioni n. 744 ottobre 2020
Macchine&Componenti
LA SOILMEC SR-65 IN AZIONE
La romagnola al lavoro in uno dei maggiori cantieri del Sud Italia a Torre Annunziata
ITALGREEN METTE CASE IN CAMPO
Il leader dell’erba sintetica per impianti sportivi sceglie il dozer 1150M con laser e gps
Demolizione&Riciclaggio
A2A RECYCLING SCEGLIE LA L90H
La pala Volvo, lavora sui piazzali di Novate Milanese, allestita Waste fino ai denti
Macchine&Componenti
LA SOILMEC SR-65 IN AZIONE
La romagnola al lavoro in uno dei maggiori cantieri del Sud Italia a Torre Annunziata
ITALGREEN METTE CASE IN CAMPO
Il leader dell’erba sintetica per impianti sportivi sceglie il dozer 1150M con laser e gps
Demolizione&Riciclaggio
A2A RECYCLING SCEGLIE LA L90H
La pala Volvo, lavora sui piazzali di Novate Milanese, allestita Waste fino ai denti
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature Casa editrice la fiaccola srl Macchine &Componenti LA SOILMEC SR-65 IN AZIONE La romagnola al lavoro in uno dei maggiori cantieri del Sud Italia a Torre Annunziata Macchine &Componenti ITALGREEN METTE CASE IN CAMPO Il leader dell’erba sintetica per impianti sportivi sceglie il dozer 1150M con laser e gps 744 Demolizione &Riciclaggio A2A RECYCLING SCEGLIE LA L90H La pala Volvo, lavora sui piazzali di Novate Milanese, allestita Waste fino ai denti anno LXVIII 10 ottobre 2020 WALKAROUND I NUOVI MIDI KUBOTA U56-5 & KX060-5
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- Page 26: Attualità&Prodotti Costruttori onl
- Page 30: Attualità&Prodotti Escavatori cing
- Page 34: COSTRUITO PER Escavatori cingolati
- Page 38: Kubota U56-5 & KX060-5 Arrivano sul
- Page 42: WALKAROUND di Kubota U56-5 & KX060-
- Page 46: WALKAROUND di Kubota U56-5 & KX060-
- Page 50: Kubota U56-5 & KX060-5 L’alternat
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />
Casa editrice la fiaccola srl<br />
Macchine<br />
&Componenti<br />
LA SOILMEC<br />
SR-65 IN AZIONE<br />
La romagnola al lavoro<br />
in uno dei maggiori<br />
cantieri del Sud Italia<br />
a Torre Annunziata<br />
Macchine<br />
&Componenti<br />
ITALGREEN METTE<br />
CASE IN CAMPO<br />
Il leader dell’erba<br />
sintetica per impianti<br />
sportivi sceglie il dozer<br />
1150M con laser e gps<br />
<strong>744</strong><br />
Demolizione<br />
&Riciclaggio<br />
A2A RECYCLING<br />
SCEGLIE LA L90H<br />
La pala Volvo, lavora<br />
sui piazzali di Novate<br />
Milanese, allestita<br />
Waste fino ai denti<br />
anno LXVIII 10 <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong><br />
WALKAROUND I NUOVI MIDI KUBOTA U56-5 & KX060-5
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ISSN: 0010 - 9665<br />
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />
costruzioni<br />
rivistacostruzioni<br />
Fondato nel 1952<br />
da Giuseppe Saronni<br />
Attualità&Prodotti<br />
pneUMatici<br />
6 Best seller<br />
Gli earthmax sR 45 M di BKt<br />
per estrarre argille in cornovaglia<br />
paRtneRship<br />
8 oltre i propri confini<br />
JlG industries e la nuova<br />
organizzazione per la Russia<br />
Benne peR RiFiUti<br />
9 Ripulire le spiaggie<br />
Una case 821G a torre annunziata<br />
caRRieR cinGolati<br />
10 potenza e precisione<br />
Yanmar presenta il nuovo cR50-5a<br />
anche con cassone rotante<br />
piattaFoRMe aeRee<br />
11 ancora più in alto<br />
cte sigla un accordo per aprire<br />
le porte degli stati Uniti<br />
10<br />
WALKAROUND<br />
34<br />
[2] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong><br />
18 28<br />
inaUGURazioni<br />
12 nuovi panorami<br />
il quartier generale haulotte<br />
nUove alleanze<br />
13 la fusione fa la forza<br />
BorgWarner completa l’acquisizione<br />
di delphi technologies<br />
attRezzatURe idRaUliche<br />
14 abbracciare il cambiamento<br />
le benne frantoio MB crusher<br />
non finiscono di stupire<br />
nUove sedi<br />
16 non c’è due senza...<br />
il nuovo stabilimento indiano<br />
di atG produrrà 55 t/giorno<br />
di pneumatici<br />
costRUttoRi online<br />
18 demolition on the web<br />
Questo mese passiamo in rassegna<br />
una selezione dei siti internet<br />
dei produttori di cesoie, frantumatori,<br />
selezionatori e teste fresanti<br />
Tutto sui primi<br />
Kubota di quinta<br />
generazione<br />
escavatoRi cinGolati<br />
28 Green machine<br />
Un escavatore “verde” dell’impresa<br />
sangalli per il cantiere Fondazione<br />
Feltrinelli - Microsoft<br />
Macchine&Componenti<br />
peRFoRatRici idRaUliche<br />
52 costruttori di futuro<br />
a torre annunziata (na) è attivo uno<br />
dei maggiori cantieri del sud italia<br />
e una soilmec sR-65 è la protagonista<br />
MMt<br />
58 l’erba voglio<br />
la italgreen, riferimento per gli<br />
impianti sportivi in erba sintetica,<br />
ha scelto un dozer case 1150M<br />
escavatoRi cinGolati<br />
66 professionisti lungo i binari<br />
Ferretti, riferimento nazionale<br />
per i lavori sulla rete ferroviaria,<br />
lavora col supporto di picotto<br />
e macchine doosan<br />
PROSSIMAMENTE<br />
Mecalac ha perfezionato il nuovo<br />
escavatore per strada-ferrovia<br />
216MRail, forte di una collaborazione<br />
ventennale con specialisti dei settori<br />
stradali e ferroviari ed ai loro feedback.<br />
Gli assi nella manica sono il baricentro<br />
basso, la trasmissione idrostatica<br />
da 30 km/h (su binario e strada), vanta<br />
un sistema di frenatura pneumatico<br />
ed è in grado di trainare un rimorchio.<br />
POMPE A PISTONI ASSIALI<br />
74 La nascita di una nuova era<br />
Arriva una pompa idraulica modulare<br />
con elettronica imbarcata<br />
ATTREZZATURE IDRAULICHE<br />
76 Attenti a tutte le esigenze<br />
Le attrezzature Cangini sono<br />
costruite per resistere all’estremo<br />
Riciclaggio&Demolizione<br />
PALE GOMMATE<br />
80 The waste expert<br />
Continua il rinnovo del parco<br />
A2A Recycling con l’introduzione<br />
di una Volvo L90H<br />
Cave&Calcestruzzo<br />
IMPIANTI MOBILI<br />
86 Formula tailor-made<br />
Abbiamo seguito al lavoro<br />
un impianto Overmat realizzato<br />
su misura per la M.P.R. Elite<br />
80<br />
Tre anni fa <strong>Costruzioni</strong> ha visitato<br />
la miniera austriaca VA Erzberg per<br />
vedere il primo dumper rigido Liebherr<br />
made in France, diesel con sistema<br />
di trasmissione elettrica. Ora entra<br />
in azione la versione ibrida diesel<br />
elettrica, caratterizzata da un pantografo<br />
anteriore per collegarsi alla rete elettrica<br />
d’alimentazione della miniera lunga<br />
ben 5 km. Il risparmio carburante<br />
riscontrato in miniera è del 66%!<br />
98<br />
FIERE<br />
91 Scenari futuri<br />
Il prossimo Word Of Concrete Europe<br />
andrà in onda in parallelo a Intermat<br />
dal 19 al 24 aprile 2021<br />
Sollevamento&Noleggio<br />
PIATTAFORME AEREE<br />
92 La Full Hydraulic<br />
pronta a tutto<br />
Tutta la versatilità della CMC S18F<br />
GRU CINGOLATE<br />
94 Dai ponti ai grandi<br />
parchi eolici<br />
Le prestazioni al top della Liebherr<br />
LR 11000 stupiscono in ogni dove<br />
AUTOGRÙ<br />
96 Nella città divisa<br />
tra Puma e Adidas<br />
Una Tadano sopra ai tetti<br />
SOLLEVATORI TELESCOPICI<br />
98 Il Merlo d’alta quota<br />
Il nuovo arrivato nella flotta<br />
Kiloutou-Cofiloc per una seggiovia<br />
PIATTAFORME AEREE<br />
100 Da Umbertide<br />
a tutta la penisola<br />
Novità Terex per l’Italia<br />
GRU A TORRE<br />
102 Gru con vista Mediterraneo<br />
Grove GMK6400 per assemblare<br />
una Potain MDT319<br />
Truck&Allestimenti<br />
ASTRA HHD9 86.50 8X6 - 11 TON<br />
106 Il gigante va in miniera<br />
Massa totale a terra fino a 65 ton<br />
per il quattro assi Astra omologato<br />
Macchina Operatrice<br />
costruzioniweb.com<br />
<strong>744</strong> 10 OTTOBRE <strong>2020</strong><br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Lucia Edvige Saronni<br />
lsaronni@fiaccola.it<br />
DIRETTORE EDITORIALE<br />
Matthieu Colombo<br />
mcolombo@fiaccola.it<br />
COORDINAMENTO EDITORIALE<br />
Fabrizio Parati<br />
fparati@fiaccola.it<br />
REDAZIONE<br />
Mauro Armelloni, Edvige Fornara, Emilia Longoni<br />
costruzioni@fiaccola.it<br />
COLLABORATORI<br />
Marco Colombo, Damiano Diotti, Antonio Fargas,<br />
Gianenrico Griffini (responsabile sezione veicoli<br />
e allestimenti), Eliana Puccio, Isabella Visentin<br />
SEGRETERIA<br />
Jole Campolucci<br />
jcampolucci@fiaccola.it<br />
Ornella Oldani<br />
ooldani@fiaccola.it<br />
IMPAGINAZIONE<br />
Studio Grafico Page<br />
AMMINISTRAZIONE<br />
Francesca Lotti flotti@fiaccola.it<br />
Margherita Russo amministrazione@fiaccola.it<br />
ABBONAMENTI<br />
Mariana Serci<br />
abbonamenti@fiaccola.it<br />
TRAFFICO E PUBBLICITÀ<br />
Laura Croci<br />
marketing@fiaccola.it<br />
MARKETING E PUBBLICITÀ<br />
Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO<br />
slevada@fiaccola.it<br />
AGENTI<br />
Giorgio Casotto<br />
T 0425 34045 - cell. 348 5121572 - info@ottoadv.it<br />
per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige,<br />
Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza)<br />
Mensile - LO/CONV/059/2010<br />
Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952<br />
STAMPA<br />
Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza<br />
ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA<br />
N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 32150<br />
PREZZI DI VENDITA<br />
abb. annuo Italia Euro 90,00<br />
abb. annuo Estero Euro 200,00<br />
una copia Euro 8,00<br />
una copia Estero Euro 16,00<br />
È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale<br />
di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa<br />
rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc.<br />
La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane<br />
esclusivamente agli Autori.<br />
Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per<br />
l'invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del<br />
nuovo regolamento UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri<br />
ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla Casa Editrice<br />
la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />
Organo di informazione e documentazione<br />
Unione Costruttori Italiani<br />
di Macchine per Cantieri Edili,<br />
Stradali, Minerari e Affini<br />
Casa Editrice<br />
la fiaccola srl<br />
20123 Milano<br />
Via Conca del Naviglio, 37<br />
Tel. +39 02 89421350<br />
Fax +39 02 89421484<br />
casaeditricelafiaccola@legalmail.it<br />
Questo periodico è<br />
associato all’Unione<br />
Stampa Periodica Italiana:<br />
numero di iscrizione 14440<br />
COSTRUZIONIWEB.COM
Macchine<br />
&Componenti<br />
La romagnola al lavoro<br />
in uno dei maggiori<br />
cantieri del Sud Italia<br />
a Torre Annunziata<br />
Macchine<br />
&Componenti<br />
Il leader dell’erba<br />
sintetica per impianti<br />
sportivi sceglie il dozer<br />
1150M con laser e gps<br />
23/10/20 14:45 Pagina 1<br />
Demolizione<br />
&Riciclaggio<br />
La pala Volvo, lavora<br />
sui piazzali di Novate<br />
Milanese, allestita<br />
Casa editrice la fiaccola srl<br />
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />
Partner<br />
I Cop<br />
iveco-astra.com<br />
9 brigade-elettronica.it<br />
10 brokk.it<br />
16 camssrl.it<br />
79 canginibenne.com<br />
15 indeco.it<br />
5,105 iveco.com<br />
51 jcb.com<br />
97 jlg.com<br />
17 mbcrusher.com<br />
LA SOILMEC<br />
SR-65 IN AZIONE<br />
ITALGREEN METTE<br />
CASE IN CAMPO<br />
A2A RECYCLING<br />
SCEGLIE LA L90H<br />
<strong>744</strong><br />
Waste fino ai denti anno LXVIII 10 <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong><br />
WALKAROUND I NUOVI MIDI KUBOTA U56-5 & KX060-5<br />
nIn copertina il nuovo Astra HHD9 86.50 8x6 che<br />
è a tutti gli effetti un dumper, classificato come<br />
Macchina Ope ratrice secondo le disposizioni della<br />
Direttiva Macchine. Questo nuovo 8x6 fa parte<br />
di una nuova gamma, denominata 11 ton in base<br />
alla portata massima di ciascuno dei due assali<br />
anteriori, composta da due modelli a quattro assi<br />
in configurazione 8x4 e 8x6.<br />
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91 overmat.it<br />
27 scaispa.com<br />
21 sovatec.it<br />
III Cop takeuchi-italia.it<br />
A<br />
A2A.....................................80<br />
Astra.................................106<br />
B<br />
BorgWarner........................11<br />
Brokk ..................................19<br />
C<br />
Canginibenne................76,77<br />
Case ...............................9, 13<br />
Cmb....................................14<br />
Cmc....................................92<br />
Cmo..............................60, 62<br />
Cofiloc................................98<br />
Cte ......................................11<br />
D<br />
Delphi Technologies..........11<br />
Doosan...............................67<br />
E<br />
E.C.O Italia .........................31<br />
Epiroc .................................20<br />
Ferretti................................67<br />
G<br />
Genie................................100<br />
Grove................................102<br />
Gruppo Picotto ..................72<br />
H<br />
Hammereurope .................23<br />
Hansa-Tmp ........................75<br />
I<br />
Idromeccanica Ramtec.....21<br />
Imerys Group .......................6<br />
Indeco ................................22<br />
Italgreen.............................58<br />
Italmek ...............................22<br />
J<br />
JLG Industries......................8<br />
K<br />
Kubota................................34<br />
L<br />
La Bounty...........................26<br />
Liebherr..............................94<br />
M<br />
Mantovanibenne................31<br />
MB Crusher..................14, 23<br />
Merlo ..................................98<br />
O<br />
Osa .....................................23<br />
Overmat .............................87<br />
P<br />
Perfora ...............................72<br />
Potain...............................102<br />
R<br />
Rammit ..............................24<br />
S<br />
Sangalli ..............................31<br />
Santacroce.........................54<br />
Simex .................................24<br />
Socomec............................24<br />
Soilmec ..............................52<br />
T<br />
Tadano ...............................96<br />
Tecnobenne .......................25<br />
Torolocoitaly......................25<br />
V<br />
Vimatek..............................26<br />
Volvo ..................................80<br />
Vtneurope ........................102<br />
Y<br />
Yanmar.............................102<br />
Yokohama Rubber.............16<br />
Z<br />
Zato ....................................26<br />
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10%, 48 canoni mensili da 641€ comprensivi di Polizza Furto e Incendio, Tasso Leasing 0,99%. Spese pratica, IVA, trasporto e messa su strada escluse. Salvo approvazione IVECO CAPITAL (CNH Industrial Capital Europe S.A.S.). Prima di aderire<br />
al finanziamento è necessario prendere visione delle Condizioni Contrattuali e dei Fogli informativi disponibili presso le concessionarie aderenti. Possibilità di personalizzare l’offerta con altri importi e durate direttamente in concessionaria.<br />
**Offerta valida fino al 30/11/<strong>2020</strong> nelle concessionarie aderenti, per una selezione di veicoli in promozione Daily MY2019 a stock (esclusi veicoli a metano e con presa di forza). L’offerta comprende il pacchetto S-Life, durata 36 mesi, per veicoli<br />
con percorrenza annua massima di 35.000km (oppure con massimo 105.000km totali). Per i dettagli sui contenuti e sulle condizioni fare riferimento al contratto di manutenzione e riparazione reperibile presso tutte le concessionarie aderenti.<br />
Immagine a puro scopo illustrativo. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali.
Pneumatici<br />
Best seller<br />
Alfie Jones, operatore alla Imerys Group,<br />
ogni giorno muove dei giganti a 4 ruote<br />
a Nanpean in una cava che estrae argilla<br />
in Cornovaglia (UK)<br />
Alfie Jones lavora<br />
da 30 anni come<br />
operatore alla<br />
Imerys Group e utilizza<br />
Earthmax SR 45 M di<br />
BKT in una cava che<br />
estrae argilla in<br />
Cornovaglia. Un dumper<br />
a pieno carico da 120 t<br />
da guidare all’interno di<br />
una (scivolosa) cava<br />
d’argilla.<br />
È questo il lavoro di Alfie<br />
Jones, che ogni giorno<br />
muove dei giganti a<br />
quattro ruote a Nanpean,<br />
in Cornovaglia (UK),<br />
all’interno di uno dei siti<br />
più importanti della<br />
multinazionale Imerys.<br />
Ad equipaggiare i<br />
dumper (CAT 775G) è<br />
stato scelto un best<br />
seller da cava di BKT,<br />
Earthmax SR 45 M, nella<br />
misura 24.00 R 35. Una<br />
selezione dettata dalle<br />
peculiarità uniche di<br />
questo pneumatico,<br />
appositamente ideato<br />
per dumper rigidi che<br />
devono muoversi in<br />
ambienti fangosi.<br />
“Ci dobbiamo muovere<br />
velocemente all’interno<br />
della cava su terreni<br />
difficili, per caricare e<br />
trasportare il materiale<br />
estratto.<br />
Per questo necessitiamo<br />
di uno pneumatico che<br />
ci restituisca sicurezza,<br />
dal grip importante, dal<br />
battistrada ampio,<br />
capace di performare in<br />
modo ottimale anche a<br />
pieno carico, senza per<br />
questo incidere sui<br />
consumi del mezzo” -<br />
spiega Jones. Earthmax<br />
SR 45 M è uno<br />
pneumatico radiale all<br />
steel studiato per<br />
dumper rigidi che<br />
operano su superfici<br />
terrose e disponibile in<br />
tre tipologie di mescola -<br />
normale, heat resistant e<br />
cut resistant.<br />
Caratteristica di questo<br />
pneumatico top di<br />
gamma è la profondità<br />
E-4 del battistrada che<br />
consente una resistenza<br />
costante alle avversità<br />
presenti nei siti di lavoro<br />
come le cave estrattive,<br />
dove le condizioni d’uso<br />
sono molto impegnative.<br />
Le versioni con mescole<br />
cut resistant e heat<br />
resistant, assicurano<br />
eccellente trazione e<br />
grande resistenza per<br />
operazioni di trasporto<br />
su lunghe distanze.<br />
“Con un po’ di acqua il<br />
terreno argilloso diventa<br />
molto scivoloso, è<br />
proprio lì che dobbiamo<br />
fare affidamento sulla<br />
macchina e sugli<br />
pneumatici.” - conclude<br />
Alfie Jones. Sotto<br />
l’intervista all’operatore.<br />
www.imerys.com<br />
La video<br />
intervista<br />
di #BKTStories<br />
ad Alfie Jones<br />
plus+line<br />
demolition<br />
alien power<br />
[6] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
www.vtneurope.com
Partnership<br />
Benne per rifiuti<br />
Ripulire<br />
le spiagge<br />
Oltre i propri confini<br />
n JLG Industries (Oshkosh Corporation) ha<br />
annunciato di avere affidato a SkyTech la<br />
distribuzione delle proprie macchine per il<br />
Circondario federale russo del Volga. SkyTech<br />
è stata fondata nel 2013, ha sede a Kazan, in<br />
Russia, e annovera macchine per l’edilizia e la<br />
costruzione di strade.<br />
“JLG è lieta di comunicare la sottoscrizione di<br />
questo accordo”, riporta Ian Hume, Sales<br />
Director di JLG per Medio Oriente, Africa,<br />
Russia e India. “In SkyTech JLG trova un<br />
partner affidabile e con grande esperienza<br />
nella distribuzione, in grado di offrire un livello<br />
esclusivo di servizi nella zona. Grazie a<br />
SkyTech, la risposta alle esigenze di<br />
attrezzatura di accesso nel territorio del Volga<br />
migliorerà sostanzialmente”.<br />
“Siamo entusiasti di collaborare con un altro<br />
leader mondiale del calibro di JLG Industries”<br />
rivela Georgy Cherepanov, amministratore di<br />
SkyTech. “Ci aspettiamo che il mercato cresca<br />
per le loro macchine, visto che ai nostri clienti,<br />
che sono per noi una priorità, potremo da oggi<br />
offrire il vantaggio di queste attrezzature di<br />
accesso di alta gamma”.<br />
www.jlg.com<br />
Da sinistra,<br />
Liana<br />
Ayupova,<br />
Konstantin<br />
Kashkin<br />
(JLG),<br />
Alexander<br />
Kuzmin<br />
e Georgy<br />
Cherepanov<br />
(SkyTech).<br />
n CASE ha partecipato al nuovo programma di<br />
Rai 2 “La Natura che parla”, dedicato<br />
all'ecologia, andato in onda lo scorso 28<br />
settembre.<br />
La pala gommata 821G di CASE, specializzata<br />
nelle operazioni di pulizia arenili grazie alla<br />
benna skeleton da 3 m 3 , provvista di lamelle<br />
che consentono di drenare la sabbia e<br />
depositare i rifiuti nella benna, ha ripulito in<br />
profondità la spiaggia di Rovigliano (Torre<br />
Annunziata), vicina alla foce del fiume più<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
inquinato d'Europa, il Sarno. I rifiuti raccolti<br />
sono stati depositati in un cassone lungo 6 m<br />
che a fine operazione è stato riempito per oltre<br />
la metà. E la sabbia finissima e nera di origine<br />
vulcanica è tornata a riavere il suo posto al sole<br />
e a restituire a Torre Annunziata la sua<br />
spiaggia. Non è la prima volta che CASE si<br />
impegna in prima persona per dare manforte<br />
alle comunità colpite dalle calamità naturali e<br />
per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.<br />
La più ampia attenzione di CNH Industrial alla<br />
sostenibilità si riflette anche nella<br />
progettazione delle macchine e nella continua<br />
ricerca di possibilità di elettrificazione. La pala<br />
gommata CASE è stata determinante in una<br />
delle nostre operazioni, aiutando a ripulire in<br />
modo efficiente una spiaggia fortemente<br />
inquinata e a restituirla alla natura", spiega il<br />
report Luigi Pelazza.<br />
www.casece.com
Carrier cingolati<br />
Piattaforme aeree<br />
Ancora<br />
più in alto<br />
Potenza e precisione<br />
Yanmar Compact<br />
Equipment EMEA<br />
ha lanciato il<br />
modello C50R-5A nella<br />
sua gamma di carrier<br />
cingolati. Dotato del<br />
motore a iniezione<br />
diretta 4TNV94FHT di<br />
Yanmar da 111 hp (83,2<br />
kW) conforme allo Stage<br />
V, il modello C50R-5A<br />
sviluppa una coppia di<br />
410 Nm a 1700 giri/min.<br />
Grazie al sistema<br />
common rail e al sistema<br />
di controllo interamente<br />
elettronico del motore, la<br />
potenza viene erogata<br />
con precisione dove è<br />
necessario. Il carrier è in<br />
grado di raggiungere<br />
velocità di spostamento<br />
fino a 9,5 km/h, mentre il<br />
serbatoio da 121 litri<br />
garantisce un minor<br />
numero di fermate per i<br />
rifornimenti.<br />
Il motore utilizza un<br />
sistema EGR (Exhaust<br />
Gas Recirculation,<br />
IL NOSTRO<br />
AMBIENTE IDEALE<br />
Vieni a trovarci a:<br />
GIC – Piacenza, dal 29 al 31 Ottobre - Hall 1 - A3<br />
Ecomondo - Rimini, dal 3 al 6 Novembre - Hall A5-017<br />
Il nuovo carrier cingolato C50R-5A di Yanmar<br />
disponibile in due modelli: uno standard<br />
a tre sponde (C50R-5A) e un modello<br />
con cassone rotativo per scarico trilaterale<br />
ricircolo dei gas di<br />
scarico) per ridurre la<br />
quantità di NOX,<br />
unitamente a un filtro<br />
DPF (Diesel Particulate<br />
Filter, filtro<br />
antiparticolato diesel) e<br />
alla tecnologia SCR<br />
(Selective Catalytic<br />
Reduction, riduzione<br />
catalitica selettiva), per<br />
garantire un impatto<br />
ambientale minimo.<br />
Il robusto carrier è<br />
disponibile in due<br />
configurazioni diverse,<br />
un modello standard a<br />
tre sponde (C50R-5A) e<br />
un modello a cassone<br />
ribaltabile (C50R-5ATV).<br />
Il carrier C50R-5A è in<br />
grado di trasportare un<br />
massimo di 3.800 kg<br />
(modello standard) e<br />
3.500 kg (modello a<br />
cassone ribaltabile).<br />
Tutto questo, unitamente<br />
a una larghezza totale di<br />
2,2 m, una lunghezza di<br />
4,54 m e la capacità di<br />
ruotare a 360 gradi sul<br />
posto in soli sette<br />
secondi.<br />
www.yanmarconstruction.it<br />
n CTE ha firmato un<br />
nuovo accordo di<br />
dealership con l’Innovativ<br />
Hoisting, un’azienda con<br />
una decennale<br />
esperienza nell’ambito<br />
del sollevamento aereo,<br />
(trasportatori e gru su<br />
carrelli), con conoscenza<br />
del mercato e un servizio<br />
Post Vendita in grado di<br />
garantire interventi di<br />
Assistenza.<br />
L’accordo di<br />
distribuzione riguarda in<br />
particolare il brand CTE<br />
Traccess (piattaforme<br />
aeree cingolate con<br />
altezze di lavoro da 13 a<br />
23 m), con servizio di<br />
assistenza negli Stati<br />
Uniti Orientali.<br />
Per Massimo<br />
Franceschi e Tim<br />
Hunt, Area<br />
Managers CTE<br />
che hanno<br />
supportato questo<br />
progetto di<br />
collaborazione,<br />
l’accordo con<br />
Innovative<br />
Hoisting LLC è un<br />
tassello<br />
importante per lo<br />
sviluppo della rete<br />
commerciale di<br />
CTE nel mondo e per la<br />
crescita della gamma dei<br />
ragni CTE Traccess sulla<br />
quale l’azienda sta<br />
investendo risorse in<br />
termini di innovazione e<br />
sviluppo.<br />
Michael Gnazzo,<br />
presidente di Innovativ<br />
Hoisting, è molto<br />
soddisfatto dell’accordo<br />
ed essendo l’azienda un<br />
leader globale nel<br />
mercato del<br />
sollevamento ritiene che<br />
la linea CTE Traccess si<br />
adatti perfettamente al<br />
mercato statunitense e<br />
anche ad Innovativ<br />
Hoisting.<br />
www.ctelift.com<br />
innovativ-hoisting.com<br />
Brokk Italia | www.brokk.it<br />
[10] settembre <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Attualità&Prodotti<br />
Inaugurazioni<br />
Nuovi panorami<br />
n Dopo 17 mesi di lavoro,<br />
circa 350 dipendenti hanno<br />
fatto ingresso nella nuova<br />
sede denominata H3<br />
(Haulotte Higher<br />
Headquarters). La struttura si<br />
trova a Lorette, nella regione<br />
francese della Loira, in una<br />
posizione strategica lungo<br />
l'autostrada A47. Alexandre<br />
Saubot, CEO di Haulotte<br />
Group: “H3 è un investimento<br />
importante che apre una<br />
nuova era nella storia di<br />
Haulotte. Fa parte della<br />
trasformazione del gruppo,<br />
una sede che ne rifletta i valori<br />
e la strategia”. La struttura,<br />
progettata dallo studio di<br />
architettura Eutopia, è<br />
caratterizzata da tre piani e si<br />
sviluppa su un'area verde di<br />
31.000 m². Tre edifici,<br />
denominati “Europa-Africa”,<br />
“Americhe” e “Asia-Pacifico”,<br />
collegati da un immenso tetto<br />
in vetro e da passerelle,<br />
offrono spazi interni luminosi<br />
con aree progettate per<br />
l'interazione che incoraggiano<br />
il lavoro collaborativo in un<br />
ambiente all'avanguardia<br />
www.haulotte.it<br />
Il complesso<br />
si sviluppa<br />
su tre piani<br />
e si estende<br />
su un’area<br />
verde<br />
di 31.000 m 2 .<br />
Nuove alleanze<br />
La fusione fa la forza<br />
n BorgWarner ha completato l'acquisizione di<br />
Delphi Technologies. La fusione delle due<br />
aziende metterà a disposizione dei clienti<br />
offerte integrate e indipendenti di prodotti per<br />
l'elettronica di potenza (inclusi inverter ad alto<br />
voltaggio, convertitori, caricatori a bordo e<br />
sistemi di gestione della batteria) e risorse<br />
connesse (incluso software, integrazione di<br />
sistema e gestione termica). Un altro<br />
vantaggio sarà il rafforzamento dei settori dei<br />
veicoli a combustione, dei veicoli commerciali<br />
e aftermarket. La gamma di prodotti per la<br />
trazione a combustione di Delphi Technologies<br />
completa l'innovativo programma di<br />
BorgWarner che si concentra su tecnologie<br />
pulite per aumentare l'efficienza e le<br />
prestazioni di veicoli a combustione moderni.<br />
“Con questa fusione, BorgWarner trarrà<br />
vantaggio da una gamma più esauriente di<br />
prodotti e sistemi di trazione. Prevediamo che<br />
l’unione rafforzerà i nostri settori dei veicoli<br />
commerciali e aftermarket”, afferma Frédéric<br />
Lissalde, presidente e AD, BorgWarner.<br />
www.borgwarner.com<br />
OTTIMIZZA L’INVESTIMENTO,<br />
RISPARMIA CARBURANTE<br />
Ridefinisci le possibilità delle tue macchine mobili<br />
Grazie alla sofisticata elettronica, al software e alla<br />
programmabilità integrata, le nostre valvole mobili CMA<br />
garantiscono prestazioni e precisione ad un livello superiore.<br />
Le nostre sezioni CMT opzionali aggiungono la possibilità di<br />
controllare due funzioni di basso livello in una volta. Inizia<br />
subito a creare sistemi di valvole ottimizzati dalle dimensioni<br />
più compatte, più leggeri e dai costi più contenuti!<br />
Se da un lato le sezioni CMA sono perfette per i servizi che<br />
richiedono la massima precisione di controllo, come nelle<br />
applicazioni per bracci e trivelle, dall’altro le nostre sezioni<br />
CMT sono ideali per applicazioni quali quelle per benne e<br />
bloccaggi, che richiedono solamente una regolazione accurata<br />
della portata di ingresso. Grazie alla possibilità di unire sia<br />
funzioni di alto che di medio livello in un’unica valvola, le tue<br />
macchine potranno integrare la migliore soluzione disponibile<br />
per entrambe le necessità.<br />
Unisci le prestazioni di nuova generazione delle sezioni CMA a quelle delle sezioni CMT per<br />
creare la combinazione ideale di valvole che soddisfino le esigenze delle tue macchine.<br />
Una singola sezione CMT è in grado di controllare due funzioni macchina separate in modo<br />
indipendente. Questo significa ridurre il numero totale di sezioni necessarie in un banco<br />
valvole fino al 50%, minimizzandone l’ingombro, il peso e i costi complessivi.<br />
Con un controllo accurato della portata in ingresso, le nostre sezioni CMT sono configurabili<br />
tramite software e integrano comunicazione CAN, sensori, ripartizione digitale della portata<br />
e funzione load sensing elettronica.<br />
Porta il tuo business a nuovi livelli con la pala gommata<br />
Doosan DL420 CVT-5<br />
Questa eccellente macchina, dotata di trasmissione a variazione continua (CVT), garantisce:<br />
• Fino al 25% di risparmio carburante rispetto a una trasmissione Powershift tradizionale con convertitore di coppia<br />
• Grande efficienza grazie a un regime motore ottimizzato, a qualsiasi velocità<br />
• Cambi di direzione più rapidi e fluidi nel caricamento dei camion, con conseguente aumento della produttività<br />
• Trasmissione a variazione continua permanente, anche in retromarcia<br />
• Prestazioni idrauliche robuste e precise, comfort superiore per l’operatore, manutenzione più semplice<br />
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Attrezzature idrauliche<br />
Abbracciare il<br />
cambiamento<br />
Secondo alcune esperienze, le attrezzature<br />
MB Crusher migliorano e accelerano<br />
il passaggio dalle vecchie, macchinose<br />
abitudini, a quelle nuove e più intelligenti<br />
un’impresa mineraria<br />
peruviana ha scoperto<br />
un modo per<br />
incrementare gli affari e<br />
allo stesso tempo non<br />
sprecare risorse per<br />
spese inutili.<br />
Prima infatti<br />
rivendevano il gesso<br />
estratto così come era<br />
ad un prezzo irrisorio.<br />
Poi con la benna<br />
frantoio hanno iniziato a<br />
La soluzione più<br />
semplice è trovare un<br />
modo diverso per gestire<br />
il materiale di risulta da<br />
precedenti estrazioni e<br />
poterlo così riutilizzare.<br />
Come? Un’azienda<br />
indiana ha usato una<br />
benna frantumatrice<br />
BF90.3 per ridurre della<br />
misura corretta il<br />
materiale in modo che<br />
potesse essere subito<br />
Non è così semplice<br />
cambiare la<br />
proprie abitudini.<br />
Stessa cosa vale in<br />
cantiere. Per stare al<br />
passo con i tempi<br />
diventa necessario<br />
abbracciare il<br />
cambiamento, cercare<br />
nuovi metodi di lavoro o<br />
nuove attrezzature che<br />
consentano di lavorare in<br />
modo più rapido,<br />
redditizio, semplice,<br />
creando nuovi<br />
opportunità di crescita.<br />
Ed è proprio così che ha<br />
fatto un’azienda in<br />
Argentina. Prima del<br />
materiale di scarto non<br />
ne faceva nulla. Lo<br />
buttavano o lo<br />
mettevano da parte. Poi<br />
hanno comprato una<br />
benna frantoio BF90.3 da<br />
installare sul proprio<br />
escavatore Hyundai e le<br />
cose sono cambiate.<br />
Le pietre di scarto le<br />
frantumano e le<br />
rivendono con facilità.<br />
Non solo: la loro attività<br />
si è ampliata e hanno<br />
una nuova fonte di<br />
guadagno. Quando ha<br />
installato al suo<br />
Caterpillar un frantoio a<br />
mascelle BF90.3,<br />
frantumarlo, dandogli<br />
più valore e potendolo<br />
rivendere a un prezzo<br />
più alto. Passare dal<br />
vecchio metodo di<br />
lavoro a quello nuovo ha<br />
significato sia<br />
guadagnare più soldi sia<br />
avere un rapido ritorno<br />
dell’investimento del<br />
frantoio MB acquistato.<br />
Spesso in un progetto di<br />
lavori stradali acquistare<br />
il materiale di<br />
riempimento e<br />
trasportalo avanti e<br />
indietro per il cantiere<br />
con i camion non è<br />
proprio conveniente.<br />
riutilizzato. Prima<br />
portavano via il<br />
materiale sul camion e<br />
riacquistavano il GSB per<br />
usarlo con sottofondo.<br />
Ora usano un frantoio<br />
mobile MB direttamente<br />
in cantiere e si<br />
producono il materiale di<br />
riempimento da soli.<br />
Queste aziende hanno<br />
acquistato l’unità MB<br />
Crusher più adatta al loro<br />
lavoro e hanno capito<br />
che i benefici si<br />
sarebbero moltiplicati<br />
anche per i progetti<br />
futuri.<br />
www.mbcrusher.com<br />
[14] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Nuove sedi<br />
Non c’è due senza...<br />
n Yokohama Rubber Co., Ltd.<br />
ha annunciato un nuovo<br />
stabilimento Alliance Tire<br />
Group (ATG) in India, situato<br />
nella zona economica<br />
speciale di Atchutapuram<br />
Industrial Park,<br />
Visakhapatnam, Andhra<br />
Pradesh. Lo stabilimento avrà<br />
una capacità produttiva<br />
giornaliera di 55 t (peso della<br />
gomma), con un<br />
investimento di capitale<br />
previsto di 165 milioni di<br />
dollari.<br />
I lavori di costruzione del<br />
nuovo sito cominceranno nel<br />
terzo trimestre del <strong>2020</strong> e<br />
l’avvio della produzione è<br />
previsto per il primo trimestre<br />
del 2023. Alliance Tire Group<br />
ha due stabilimenti di<br />
pneumatici in India: lo<br />
stabilimento di Dahej, nello<br />
stato del Gujarat, e lo<br />
stabilimento di Tirunelveli nel<br />
Tamil Nadu. Il sito del nuovo<br />
stabilimento occupa un’area<br />
complessiva di circa 320.000<br />
m 2 con ampio spazio per una<br />
futura espansione.<br />
"Il piano di gestione di<br />
Yokohama, denominato<br />
Grand Design <strong>2020</strong> (GD<strong>2020</strong>),<br />
comprende una strategia<br />
commerciale che vede gli<br />
pneumatici fuoristrada come<br />
motore della crescita. A<br />
fronte della domanda<br />
crescente di nostri prodotti<br />
sui mercati globali, la<br />
decisione arriva al momento<br />
giusto," afferma Nitin Mantri,<br />
CEO ATG.<br />
atgtire.com<br />
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MBCRUSHER.COM
Attualità&Prodotti<br />
Costruttori online<br />
Le attrezzature<br />
aggiungono valore<br />
e funzionalità alle<br />
macchine.<br />
Per questo numero<br />
abbiamo scelto<br />
di approfondire<br />
l’aspetto grafico<br />
e social dedicando<br />
la nostra rassegna<br />
ai siti di attrezzature<br />
idrauliche per<br />
demolizioni<br />
t<br />
brokk.com<br />
NAVIGAZIONE<br />
La navigazione è abbastanza intuitiva, questo grazie alla<br />
ben disposizione delle sezioni. Ci piace la voce “confronta<br />
i modelli” sotto la sezione prodotti.<br />
t<br />
Brokk ci mette la faccia, in tutti<br />
i sensi. Sui entrambi i profili<br />
troviamo foto e video del team<br />
accanto le macchine o presi<br />
singolarmente, questo è un aspetto<br />
importante per la fidelizzazione<br />
del cliente.<br />
GRAFICA<br />
La homepage di Brokk risulta impeccabile alla nostra<br />
attenzione. Apprezziamo molto l’immagine d’apertura<br />
e il giusto bilanciamento tra i contenuti testuali e grafici.<br />
In fondo alla pagina troviamo<br />
i link che rimandano direttamente<br />
ai profili social che sono tra quelli<br />
più attivi nel settore. IG conta<br />
ben 642mila follower. Molto carina<br />
la suddivisione delle storie.<br />
t<br />
t<br />
cat.com<br />
NAVIGAZIONE<br />
Accurata la parte esplicativa dei modelli che racchiude<br />
una gamma molto ricca nella sezione attrezzature ed è<br />
anche quella più utile per chi vi naviga.<br />
GRAFICA<br />
Foto in bianco e nero che trasmettono un mood un pò<br />
retrò, all’occhio interessante. La scelta dell’immagine<br />
in primo piano fa il resto.<br />
DEMOLITION<br />
on the web<br />
Testi di Eliana Puccio<br />
t<br />
stanleyinfrastructure.com<br />
NAVIGAZIONE<br />
Nel Nord Italia le attrezzature La Bounty sono distribuite<br />
dalla CMO di Treviolo (BG): cmo-srl.it. Molto curata<br />
la sezione dedicata alle applicazioni, con foto ad alta.<br />
t<br />
Dal sito nessun collegamento con<br />
i profili social dell’azienda. La pagina<br />
Facebook è un po’ più dettagliata<br />
rispetto a Instagram. Interessante<br />
la condivisione di schede per<br />
la presentazione di nuovi prodotti.<br />
GRAFICA<br />
Struttura del sito standard. I colori scelti sono invece<br />
una sorta di garanzia per chi bazzica nel settore.<br />
Belle le immagini anche se avrei optato per meno slide.<br />
[18] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [19]
Attualità&Prodotti<br />
Costruttori online<br />
Per Cangini la qualità è priorità,<br />
e questo si evince anche dal profilo<br />
Facebook che conta più di 10 mila<br />
seguaci. Immagini e video che<br />
valorizzano i prodotti<br />
e familiarizzano con gli utenti.<br />
Grande assente, invece, Instagram.<br />
t<br />
t<br />
t<br />
hammereurope.com<br />
t<br />
t<br />
idromeccanica.com<br />
t<br />
NAVIGAZIONE<br />
Navigazione scorrevole, l’utente è sicuro di trovare ogni<br />
cosa al posto giusto. Sarebbe stato interessante vedere<br />
una gallery più ampia. Schede delle attrezzature ok.<br />
t<br />
canginibenne.com<br />
GRAFICA<br />
L’accoppiata rosso-bianco è tra le nostre preferite.<br />
Tra l’altro c’è grande attenzione per la scelta delle<br />
immagini. Ci piace il contrasto con il bianco e nero.<br />
t<br />
L’aspetto social lascia un pò<br />
a desiderare. Una scarna presenza<br />
su Facebook, che l’azienda<br />
aggiorna molto raramente rispetto<br />
al 2019 dove notiamo qualche<br />
contenuto in più.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Poche sezioni ma utili.<br />
Approviamo a pieni voti i<br />
prodotti che teniamo<br />
sott’occhio (cesoie, pinze<br />
idrauliche, frantumatori),<br />
esaustiva nelle ricerche<br />
dell’utente.<br />
Sia Facebook sia Instagram sono<br />
aggiornati costantemente con foto e video<br />
che inquadrano bene le attrezzature.<br />
GRAFICA<br />
Funzionalità ed estetica<br />
vanno a braccetto. Ci<br />
colpisce in particolar<br />
mondo la foto della prima<br />
pagina. La homepage,<br />
tra l’altro, si presenta<br />
abbastanza completa.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Chi vi naviga<br />
ha l’immediata percezione<br />
della ricca offerta<br />
merceologica,<br />
per la chiarezza<br />
della suddivisione<br />
per tipologia di prodotto.<br />
Sia Facebook sia Instagram sono<br />
diligentemente riportati in fondo alla home<br />
page. Facebook è puntualmente aggiornato<br />
GRAFICA<br />
La grafica è un pò datata,<br />
ma riesce a restituire con<br />
rapidità tutte le<br />
informazioni. La scelta<br />
di utilizzare il giallo<br />
come colore dominante<br />
affatica l’occhio.<br />
carpcmb.com<br />
NAVIGAZIONE<br />
La parte dedicata ai singoli prodotti con foto e video<br />
che illustrano meglio le caratteristiche dell’attrezzatura<br />
in questione. Pollice in sù anche per la scheda tecnica.<br />
GRAFICA<br />
Ci piace molto l’idea delle slideshow scorrevoli<br />
in verticale (diversamente dal solito). I prodotti (colorati)<br />
spiccano sullo sfondo scuro.<br />
L’impegno e la voglia di fare un buon<br />
lavoro è facilmente intuibile anche<br />
da come vengono gestiti entrambi<br />
i profili. Condivisione di link di<br />
articoli di testate giornalistiche, post<br />
personalizzati con giusti hashtag.<br />
t<br />
t<br />
NAVIGAZIONE<br />
La sezione prodotti è quella più curata e che ci colpisce<br />
di più. Utili i filtri per la scelta dell’attrezzatura<br />
che si desidera conoscere nel dettaglio.<br />
epiroc.com<br />
GRAFICA<br />
C’è della potenza comunicativa. Immagini dal forte<br />
impatto visivo, di altissima qualità fanno guadagnare<br />
qualche punto in più al look complessivo del sito.<br />
[20] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Attualità&Prodotti<br />
Costruttori online<br />
Foto e video (persino nella copertina<br />
Facebook) che mettono in risalto<br />
le attrezzature delle macchine.<br />
L’aziende tiene molto alla<br />
condivisione sui social e per questo<br />
lo fa con costanza utilizzando tag<br />
e hashtag con rimandi al sito.<br />
t<br />
mantovanibenne.com<br />
t<br />
t<br />
mbcrusher.com<br />
t<br />
t<br />
osademolitionequipment.com<br />
t<br />
NAVIGAZIONE<br />
Scorrendo sulla homepage il sito si presenta interattivo,<br />
ma anche esaminando le varie sezioni. Pollice in su per<br />
“esempi di lavorazioni” e per il video “guardami al lavoro”.<br />
t<br />
indeco.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Apprezzabile “solution finder”, un aiuto nel trovare<br />
le attrezzature utili in base alla tipologia di lavoro.<br />
Interessante anche la guida per operatori “focus on”.<br />
GRAFICA<br />
Grafica colorata e ricca di immagini. Soprattutto<br />
per l’immagine di apertura così d’impatto che quasi<br />
ci sembra sentire i rumori da demolizione.<br />
t<br />
Presente all’appello solo<br />
Facebook di tanto in tanto<br />
aggiornato con qualche<br />
contenuto multimediale, dando<br />
soprattutto spazio ai video delle<br />
macchine in azione.<br />
GRAFICA<br />
Quello che ci colpisce non appena facciamo irruzione<br />
nel sito di Indeco è il video d’apertura che ci immerge<br />
tra immagini e musica nel mondo della demolizione.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Ci piace: il calendario<br />
degli eventi (prima volta<br />
che lo becchiamo)<br />
e la rassegna stampa.<br />
Altra novità è la live chat<br />
che ci appare non appena<br />
entriamo sul sito.<br />
La vista social non delude. Anzi, vengono<br />
molto utilizzati. In particolare, per la<br />
condivisione di video di macchine.<br />
GRAFICA<br />
L’aspetto grafico<br />
è impeccabile.<br />
La homepage è molto<br />
ordinata. Giusto equilibrio<br />
tra testo, immagini<br />
e video di presentazione,<br />
come quello aziendale.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Le schede dei prodotti<br />
soddisfacenti e anche<br />
le immagini sono<br />
abbastanza descrittive.<br />
Sulla home troviamo<br />
anche uno spazio<br />
dedicato alle fiere.<br />
Immagini ricercate e apprezzabili quelle<br />
che vengono pubblicate su Facebook<br />
avvalendosi degli hashtag.<br />
GRAFICA<br />
La grafica/layout della<br />
homepage è un pò<br />
confusionaria. C’è una<br />
sovrapposizione di<br />
immagini e testo che<br />
disturba leggermente<br />
la navigazione.<br />
<br />
<br />
<br />
’<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
’<br />
<br />
<br />
<br />
sEntrambi social sono aggiornati<br />
costantemente. Emergono anche<br />
delle idee carine e spiritose dalle<br />
loro immagini. Per esempio, su<br />
Instagram, una foto datata estate<br />
2019: una donna in costume seduta<br />
dentro una cesoia. O ancora, una<br />
ragazza vestita con i colori Italmek.<br />
t<br />
italmek.net<br />
t<br />
<br />
Company Certified<br />
with Procedures Quality<br />
UNI EN ISO 9001:2015<br />
NAVIGAZIONE<br />
Nonostante la piattaforma Italmek appaia un pò scarna,<br />
navigando tra le pagine notiamo che le schede dei<br />
prodotti sono ben fatte. Interessante la sezione materiali.<br />
[22] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
GRAFICA<br />
La struttura del sito è standard, senza giochi interattivi<br />
o immagini dominanti. Nella sezione dei prodotti il bianco<br />
e nero delle foto si sposa bene con lo sfondo giallo e nero.<br />
MADE<br />
IN<br />
ITALY<br />
natdesign.eu
Attualità&Prodotti<br />
Costruttori online<br />
Rammit.com è presente<br />
su Facebook, postando<br />
assiduamente contenuti<br />
multimediali con particolare<br />
attenzione ai video, e avvalendosi<br />
di un linguaggio cordiale<br />
e divertente.<br />
t<br />
t<br />
t<br />
tecnobenne.com<br />
t<br />
t<br />
torolocoitaly.com<br />
t<br />
rammit.com<br />
NAVIGAZIONE<br />
Il sito mette a disposizione dell’utente una chat per<br />
eventuali richieste (e questo è sempre gradito). La<br />
navigazione è anche la parte dei prodotti è ben esplicata.<br />
t<br />
simex.it<br />
GRAFICA<br />
Layout semplice. Perfetto equilibrio tra testo e immagini,<br />
anche per i colori. Foto in apertura homepage dal forte<br />
impatto visivo. Forse manca una gallery per i prodotti.<br />
t<br />
Simex.it aggiorna costantemente<br />
i propri canali social con<br />
la condivisione di post che<br />
interessano principalmente<br />
i cantieri. Bella idea quella<br />
di personalizzare le icone<br />
social con colori diversi.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Troppo testo che rischia<br />
di appesantire la<br />
navigazione. Per evitare<br />
che il sito appaia<br />
trascurato toglierei gli<br />
ultimi aggiornamenti (non<br />
aggiornati).<br />
Nessuno dei due canali social pervenuto!<br />
GRAFICA<br />
Layout del sito<br />
apprezzatissimo.<br />
Ci piacciono quelle<br />
spennellate di giallo che<br />
separano le varie tipologie<br />
di macchine. Bello il<br />
contrasto con il giallo.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Piattaforma al mio<br />
sguardo interattiva<br />
quando si clicca sulle<br />
immagini. Pollice in su:<br />
molto carina la pagina<br />
dedicata al team con una<br />
foto di tutto lo staff.<br />
Facebook è un po’ più vivo rispetto<br />
ad Instagram ma entrambe sono<br />
momomentaneamente fuori uso.<br />
GRAFICA<br />
La partenza è<br />
vantaggiosa grazie al<br />
simbolo del toro che<br />
caratterizza la storia<br />
aziendale i cui colori<br />
vengono ripresi come<br />
sfondo del sito.<br />
NAVIGAZIONE<br />
Sulla homepage è molto interessante il riquadro<br />
“campi di applicazione. I prodotti sono ben spiegati<br />
con schede e immagini di macchine nei dettagli.<br />
GRAFICA<br />
La struttura grafica rientra molto negli standard dei siti<br />
finora esaminati. Poi si sa che abbiamo un debole per<br />
l’accostamento rosso-bianco che dà un senso di ordine.<br />
Socomecspa.com ha creato<br />
solo la pagina Facebook che però<br />
è ferma da un anno. Peccato!<br />
t<br />
NAVIGAZIONE<br />
Sezione prodotti spiegata molto bene anche grazie<br />
alle foto di prodotti in primo piano che illustrano<br />
perfettamente le caratteristiche del singolo prodotto.<br />
socomecspa.com<br />
GRAFICA<br />
Homepage molto semplice e che lascia un pò<br />
a bocca asciutta. Sarebbe meglio rinfrescare<br />
un pò la struttura e anche i contenuti grafici.<br />
t<br />
EBERSPÄCHER<br />
DAL PROGETTO AL TEST: IL VOSTRO CLIMA SU MISURA<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Al <br />
[24] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
A WORLD OF COMFORT<br />
www.eberspaecher.it • info-it@eberspaecher.com
Costruttori online<br />
L’azienda è presente su Facebook<br />
con la condivisione di macchine<br />
in cantiere ma anche qualche<br />
post diverso dal soltio. Per esempio,<br />
una foto datata 1983.<br />
t<br />
vimatek.com<br />
t<br />
NAVIGAZIONE<br />
La navigazione è semplice, probabilmente per via delle<br />
poche sezioni che troviamo. Un pò spoglia (soprattutto<br />
poco appronfodinata) la parte dedicata ai prodotti.<br />
GRAFICA<br />
In apertura una foto in stile un po’ vintage che<br />
si abbina perfettamente al layout modesto del sito web.<br />
Ad ogni modo, non sarebbe male una bella rinfrescata!<br />
t<br />
t<br />
Presenza assidua sui canali social.<br />
Su Instagram apprezzabili sia<br />
le storie sia le foto ad alta<br />
risoluzione dove vengono spesso<br />
inquadrati anche gli addetti ai lavori.<br />
vtneurope.com<br />
NAVIGAZIONE<br />
Bella l’idea di inserire una fotogallery e e un video<br />
dimostrativo nei singoli prodotti. Utile anche la possibilità<br />
di condividere la pagina sui social (tra cui WhatsApp).<br />
GRAFICA<br />
Un’immagine d’apertura abbastanza standard così come<br />
si presenta bene o male il sito nella sua interezza. Buona<br />
la qualità delle immagini.<br />
Facebook è l’unico canale tra quelli<br />
scelti ad essere utilizzato ma non<br />
sempre. Piccolo consiglio:<br />
i post dovrebbero essere uniformi.<br />
Non utilizzare o solo inglese<br />
o solo italiano ma magari entrambi<br />
contemporaneamente.<br />
t<br />
t<br />
zato.it<br />
NAVIGAZIONE<br />
Molto completa la sezione dedicata ai prodotti con gallery,<br />
dati tecnici, descrizione. La parte dedicata all’ l’usato<br />
lo rende ancora più funzionale.<br />
GRAFICA<br />
Slideshow con inquadratura precisa delle attrezzature.<br />
Forse il testo eccede un po’ rispetto alla presenza<br />
fotografica. Ci piace la struttura a mosaico della home.<br />
[26] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Attualità&Prodotti<br />
Escavatori cingolati<br />
GREEN<br />
machine<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
Abbiamo visitato il celebrato<br />
cantiere milanese che impiega<br />
un escavatore Volvo “verde”<br />
dell’azienda Sangalli<br />
AMilano, laddove c'era un vivaio, ora c'è, dal 2016, l'edificio<br />
che ospita la Fondazione Feltrinelli e Microsoft,<br />
con la propria eloquente scorrevolezza piramidale<br />
firmata da Herzog & de Meuron. In attesa che sia costruito,<br />
su via Montello, l'edificio gemello, di 2.500 m 2, che ospiterà<br />
il Museo nazionale della Resistenza, sono in fase conclusiva<br />
i lavori, iniziati il 18 settembre del 2019, per realizzare<br />
le opere di urbanizzazione a scompito degli oneri dell'edificio<br />
costruito nel 2016. Si stanno piantumando le alberature.<br />
Si stenderà poi il prato, sarà realizzato il marciapiede<br />
in asfalto colato, e seguirà il riordino. Il cantiere sarà così<br />
concluso. A occuparsene è l'azienda Sangalli, di Mapello<br />
(BG), che, dal 1979, è tra le maggiori imprese a livello nazionale<br />
per la progettazione e la realizzazione di lavori stradali,<br />
asfaltature e urbanizzazioni.<br />
COSTRUZIONI ha visitato il cantiere con la competente<br />
guida del capocantiere, cioè l'ing. Paolo Zanchi, in forza alla<br />
Sangalli. “L'intervento di maggiore complessità di quest'opera<br />
è stato quello di realizzare dei muri faccia a vista<br />
(la seduta e i muri che seguono il perimetro del bastione).<br />
L'esigenza del progettista era quella di avere un getto fatto<br />
in opera ma con caratteristiche identiche a un getto prefabbricato,<br />
vale a dire del tutto identico a quello dell'edificio<br />
della Fondazione Feltrinelli e Microsoft. Complessità<br />
superata e direzione lavori più che soddisfatta dell'esito”,<br />
ci assicura l'ingegnere Zanchi.<br />
[28] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [29]
Attualità&Prodotti<br />
Escavtori cingolati<br />
L’ESCAVATORE VOLVO<br />
GREEN Il compatto Volvo<br />
ECR58D, di proprietà della<br />
Sangalli, al lavoro nel cantiere<br />
milanese. La macchina è stata<br />
trattata con i lubrificanti<br />
Panolin, che sono ottenuti<br />
da materie prime rinnovabili.<br />
LA SANGALLI ha una radicata attenzione<br />
all’ambiente. Lo testimoniano<br />
la ricca storia aziendale e i mezzi green<br />
di cui si serve.<br />
I MEZZI SANGALLI IN CANTIERE<br />
oltre al già ampiamente citato Volvo ECR58D,<br />
un escavatore cingolato Volvo EC<strong>2020</strong>ENL,<br />
due miniescavatori da 30 q e due sollevatori Manitou.<br />
Green Attitude<br />
Quello del palazzo della Feltrinelli e di Microsoft è sempre<br />
stato, sin dall’atto di nascita, un cantiere sotto il segno dell’eccezionalità:<br />
quella conseguente al grande segno architettonico<br />
dei progettisti svizzeri, quella delle accurate<br />
e complesse opere a cura di Sangalli e quello, infine, dovuto<br />
alla conversione di un escavatore compatto Volvo<br />
ECR58D, di proprietà di Sangalli, con oli biodegradabili.<br />
La scelta ecologica di Sangalli è frutto di un retaggio aziendale<br />
radicato in metodi d’intervento che assicurano il minor<br />
impatto ecologico sul territorio, limitando emissioni di<br />
polveri e sostanze inquinanti. Sangalli impiega materiali<br />
provenienti da una filiera controllata, attraverso molteplici<br />
modalità di recupero e riciclo offre i propri servizi rispettando<br />
le normative vigenti e focalizzando l’attenzione,<br />
sulla sostenibilità ambientale. Grazie alla propria Green<br />
Attitude l’azienda vanta la certificazione ambientale ISO<br />
14001:2015.<br />
Il Volvo “ecologico”<br />
Costruito sui pilastri dell’affidabilità e della qualità Volvo,<br />
l’ECR58D è, come noto, una macchina capace di garantire<br />
i più alti livelli di produzione, anche nelle applicazioni<br />
in cui lo spazio sia ridotto. È una macchina girosagoma<br />
molto compatta, con il braccio di scavo dotato di deṕortéper<br />
lavorare in sicurezza negli spazi piùristretti e senza<br />
LE MURA<br />
SPAGNOLE<br />
Durante gli scavi<br />
sono emerse le<br />
mura spagnole.<br />
In basso, un lacerto<br />
sistemato.<br />
il rischio di urtare muri, ostacoli o gli altri operai con il contrappeso.<br />
Compatta, stabile e, nella versione da noi vista<br />
in cantiere, “ecologica”.<br />
Tutte le succitate qualità del Volvo, infatti, sono state esaltate<br />
dall’intervento, commissionato da Sangalli alla E.C.O.<br />
Italia, azienda di Castel Maggiore (BO), che è importatore<br />
e distributore esclusivo per l'Italia dei lubrificanti Panolin<br />
ed è un riferimento per il mercato dei prodotti ecologici<br />
lubrificanti per il prodotto di alta gamma: l’escavatore<br />
ECR58D è stato tramutato in una “GreennMachine”.<br />
I Panolin ECL’s<br />
Enrico Coltelli, Direttore Vendite di E.C.O. Italia, da noi incontrato,<br />
ci ha illustrato gli aspetti salienti della conversione<br />
verde della macchina Volvo. “Sangalli, attento e rispettoso<br />
della regolamentazione dei CAM (Criteri<br />
Ambientali Minimi), ci contattò prima dell’appalto per quest’opera”.<br />
La necessità era quella di una “colonizzazione”<br />
[30] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [31]
COSTRUITO PER<br />
Escavatori cingolati<br />
CANTIERE<br />
COMPLESSO<br />
A destra, l’ing.<br />
Paolo Zanchi,<br />
capocantiere<br />
per conto della<br />
Sangalli.<br />
Dalle sue<br />
considerazioni<br />
si ricava tutta<br />
la complessità<br />
del cantiere:<br />
a partire dalla<br />
realizzazione<br />
di un getto fatto<br />
in opera con<br />
le prestazioni<br />
di un getto<br />
prefabbricato.<br />
verde di una parte del proprio, nutrito parco macchine, di<br />
ridurre, in sostanza, l’impronta ecologica dei propri mezzi<br />
(limitando l’emissione di CO 2 ), ricorrendo all’impiego di oli<br />
ecologici (operazione condotta anche sulle macchine ibride,<br />
per abbassare le emissioni). Sangalli si è servito, più<br />
precisamente, dei Panolin ECL’s. Dove ECLs sta per Environ -<br />
mentally Considerate Lubricants (lubrificanti rispettosi dell’ambiente).<br />
“Abbiamo fornito i lubrificanti (olio idraulico,<br />
olio motore, oli di trasmissione) e il supporto per la conversione.<br />
Supporto che, in realtà, è parte integrante del servizio<br />
da noi offerto”.<br />
Ma come funziona?<br />
La conversione funziona così: qualora si abbia un mezzo<br />
riempito con degli oli tradizionali minerali, si deve procedere<br />
a uno svuotamento (ci riferiamo, principalmente,<br />
della parte idraulica, che è la più complessa). Si<br />
procede allo svuotamento del serbatoio, dei tubi di mandata,<br />
dei tubi di ritorno, dei cilindri e di tutte le parti in cui<br />
si possa accumulare più lubrificante. Si attua un flussaggio,<br />
vale a dire un riempimento di fluido intermedio<br />
(riciclabile per altri interventi), che serve a decontaminare<br />
il circuito dall'olio minerale. Dopo di che, si svuota di nuovo<br />
tutto quanto e si procede al riempimento con il prodotto<br />
scelto. Per la parte idraulica è raccomandabile fare<br />
questa conversione, perché, di fatto, una macchina può<br />
essere considerata “ecologica” se ha una contaminazione<br />
del (massimo) 5% di olio minerale residuo. Per<br />
quanto attiene alla parte della macchina composta da<br />
contenitori senza linea le cose sono più semplici, ovviamente.<br />
A partire dal motore: si tratta di sostituire l'olio<br />
motore minerale convenzionale con il prodotto ecologico<br />
scelto. Lo stesso vale per le trasmissioni, per gli<br />
ingranaggi, ecc., cioè per tutte quelle parti della macchina<br />
composte di contenitori senza linea.<br />
Approvati dai principali costruttori<br />
Ma vediamo di guadagnare qualche cognizione in più<br />
sui prodotti Panolin. I prodotti Panolin si configurano<br />
come un pacchetto completo di lubrificanti che rispettano<br />
i criteri CAM Edilizia per tutte le applicazioni e le<br />
viscosità utili in cantiere. I fluidi idraulici biodegradabili<br />
Panolin possono fregiarsi anche dell’approvazione dei<br />
principali costruttori di componenti oleodinamici: da<br />
Bosch Rexroth a Eaton Vickers, da Danfoss a Denison,<br />
da Parker a Casappa, ecc. Quanto agli oli motori Panolin<br />
Biomot: sono prodotti rapidamente biodegradabili e che<br />
raggiungono i livelli prestazionali prescritti da Deutz, Man,<br />
Caterpillar, Volvo, Mercedes-Benz, Cummins, MTU e<br />
Renault.<br />
GUARDA<br />
IL VIDEO!<br />
bit.ly/2NaV09R<br />
L'escavatore EC200E da 20 tonnellate combina la qualità Volvo con<br />
un valore eccezionale per fornire, oltre alla durata della macchina e<br />
alla facilità di manutenzione, una grande versatilità che assicura la<br />
massima disponibilità operativa e la massima produttività. Questa<br />
macchina può essere dotata già da fabbrica di impianto idraulico per<br />
pinza o martello demolitore e impianto di rotazione. Attrezzature<br />
speciali come i tosaerba, cesoie, frantumatori, martelli e tilt rotator<br />
aumentano la versatilità e la produttività al massimo.<br />
Per maggiori informazioni, rivolgetevi al vostro concessionario Volvo.<br />
www.volvoce.it<br />
[32] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />
Testi di Matthieu Colombo<br />
&KX060-5<br />
U56-5<br />
Peso operativo U56-5 5.520 kg<br />
Peso operativo KX060-5 5.635 kg<br />
Potenza netta<br />
35 kW<br />
Forza di strappo 4.230 daN<br />
WALKAROUND<br />
[34] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [35]
Kubota U56-5 & KX060-5<br />
Arrivano sul mercato<br />
i primi tre midi Kubota<br />
di nuova generazione.<br />
Oltre a rispondere allo<br />
standard Stage V,<br />
i Serie 5 accolgono come<br />
non mai l’operatore a bordo.<br />
L’U56-5 è comfort,<br />
affidabilità, prestazioni<br />
e valore nel tempo<br />
5<br />
6<br />
L’U56-5 assicura le prestazioni<br />
di sempre, ma innalza la qualità<br />
di vita a bordo, ora al top della<br />
categoria. La climatizzazione<br />
manuale è perfetta e ha il ricircolo<br />
L’ idraulica load sensing progressiva<br />
e precisa è quella già ampiamente<br />
collaudata dal modello precedente.<br />
Raffreddamento ottimizzato<br />
per incrementare l’affidabilità<br />
1<br />
Kubota alza ancora l’asticella<br />
in termini di finiture interne<br />
e comfort. Nella nuova cabina<br />
la pressione acustica interna<br />
scende di ben 5 dB(A)<br />
7<br />
Macchina integralmente<br />
progettata e costruita in Giappone,<br />
con processi di controllo qualità<br />
esemplari. Si nota l’attenzione alle<br />
esigenze dei mercati europei<br />
2<br />
Migliora anche l’ergonomia, grazie<br />
alla regolazione indipendente<br />
della profondità di sedile e<br />
consolle dei comandi. Versione L<br />
con sedile pneumatico<br />
8<br />
I mini Kubota hanno di serie<br />
l’esclusivo sistema antifurto Anti<br />
Theft System, il migliore del<br />
settore con chiavi ricodificabili<br />
in modo semplice dal cliente<br />
3<br />
4<br />
Il monitor lcd a colori è uno dei<br />
migliori della categoria per<br />
dimensioni, risoluzione, info<br />
diagnostiche e gestione delle<br />
attrezzature idrauliche<br />
Evolve a Stage V con common rail,<br />
gestione elettronica e Dpf. Tutte<br />
soluzioni già ben collaudate<br />
da Kubota nel movimento terra.<br />
Meno emissioni, più efficienza<br />
9<br />
10<br />
Lo spegnimento ritardato dei fari<br />
a led, regolabile, permette<br />
di scendere dalla macchina<br />
in sicurezza. Predisposizione<br />
completa per la retrocamera<br />
Accessibilità meccanica<br />
migliorata eliminando l’arco<br />
al centro del vano motore.<br />
La manutenzione è semplice con<br />
intervalli di minimo 500 ore<br />
[36] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [37]
Kubota U56-5 & KX060-5<br />
SOLO<br />
74 db(A)<br />
in CAbinA<br />
900 mm<br />
Ogni cabina<br />
montata sui Serie 5<br />
in Giappone, passa<br />
un controllo<br />
di qualità integrale<br />
che va dalla<br />
precisione<br />
d’assemblaggio<br />
alla verifica delle<br />
funzionalità.<br />
Il chiodo chiudi<br />
porta ha una<br />
protezione ottima<br />
e ha un rullo sul<br />
perno principale<br />
per facilitare<br />
la chiusura.<br />
WALKAROUND di<br />
MOTOre “inCApSULATO”<br />
La cabina realizzata con<br />
lamierati stampati è di gran<br />
qualità e poggia su un guscio<br />
in materiale termo e fono<br />
assorbente che separa<br />
al meglio il vano motore<br />
dall’abitacolo. Questa<br />
soluzione ha permesso<br />
di ridurre la pressione<br />
acustica in cabina<br />
di ben 5 dB(A). Inoltre,<br />
rispetto alla concorrenza,<br />
la cabina è completamente<br />
separata dal vano<br />
idraulico sul lato destro<br />
della torretta.<br />
I risultati si sentono<br />
a orecchio.<br />
ergOnOMiA e finiTUre dA VerO eSCAVATOre L’interno del nuovo U56-5<br />
è realizzato molto bene, senza un lamierato a vista, con accoppiamenti<br />
lineari delle plastiche e nessuna vite a vista. L’evoluzione<br />
più importante dal punto di vista ergonomico è senza dubbio<br />
la regolazione indipendente tra sedile e consolle laterali<br />
che ora sono montate su due slitte differenti. Il sedile pneumatico<br />
è di serie sulla versione Lusso.<br />
20 mm molto<br />
importanti<br />
la cabina è ben separata<br />
dal vano destro, dove<br />
si trovano serbatoio<br />
idraulico, distributore<br />
e scambiatori di calore.<br />
questo, oltre a ridurre<br />
la rumorosità in abitacolo<br />
ottimizza anche l’efficacia<br />
del climatizzatore che<br />
deve assicurare uno<br />
scambio termico inferiore.<br />
Cabina Rops, Tops, Opg Level I<br />
L’operatore al centro<br />
La cabina è stata isolata dal resto<br />
dei componenti con nuove<br />
paratie, ed è finita molto bene.<br />
Ora sedile e consolle laterali<br />
si regolano con slitte indipendenti<br />
CreSCe L’AbiTAbiLiTà L’abitacolo<br />
è uno dei punti di forza dell’U56-5.<br />
Lo spazio a bordo non manca,<br />
si accede in modo sicuro, senza<br />
contorsioni e spicca il nuovo monitor<br />
lcd a colori. All’allestimento Standard,<br />
la versione Lusso ha il climatizzatore,<br />
il sedile pneumatico e la regolazione<br />
idraulica delle linee aux da singolo<br />
a doppio effetto selezionabile dalla<br />
postazione di guida.<br />
più spazio per le gambe rispetto all’u55-4, il nuovo modello<br />
è più spazioso. la nuova ergonomia della consolle laterale, studiata per<br />
integrarsi con il nuovo maxi monitor lcd, è molto più snella all’altezza<br />
delle ginocchia e integra anche una tasca porta telefono in gomma.<br />
+36% di spazio<br />
qualità reale<br />
la porta<br />
è realizzata con<br />
lamiere stampate<br />
a sandwich<br />
e rifinita con una<br />
guarnizione<br />
di alta qualità.<br />
I pedali di traslazione ripiegabili sono stati<br />
ridisegnati (maggiore controllabilità) mentre<br />
il brandeggio si controlla con il piede destro.<br />
CLiMATizzATOre AL TOp<br />
Scegliendo la versione più<br />
accessoriata si ha il clima<br />
originale Kubota perfettamente<br />
integrato e con prestazioni<br />
eccellenti esaltate dalla<br />
coibentazione molto curata.<br />
La ventola ha tre velocità<br />
e il ricircolo interno si attiva<br />
meccanicamente agendo su<br />
una leva posta alla base sinistra<br />
del supporto sedile che chiude<br />
l’aspirazione dall’esterno.<br />
Porta telefono e presa 12V<br />
[38] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
WALKAROUND di<br />
Kubota U56-5 & KX060-5<br />
In home: il regime motore,<br />
la temperatura refrigerante,<br />
livello gasolio e attrezzatura.<br />
Nella tendina inferiore<br />
appaiono tutti e cinque<br />
i menu di navigazione.<br />
Sopra la schermata delle<br />
impostazioni. Navigare con<br />
il selettore rotativo è semplice.<br />
All’accensione il sistema<br />
rileva se la cintura è allacciata<br />
e lo segnala all’operatore.<br />
Fari Frontali a led di serie<br />
sopra cabina si hanno due ottimi<br />
nordiclights da 1.200 lumen<br />
effettivi, mentre sotto braccio<br />
una versiona a “vetro” opaco per<br />
non creare fastidiosi riflessi sulla<br />
vernice del braccio.<br />
È disponibile un faro posteriore.<br />
telecamera<br />
disponibile<br />
I midi Serie 5 hanno<br />
il cofano motore con<br />
foratura predisposta<br />
per supporto<br />
telecamera.<br />
È un kit che può<br />
essere montato<br />
anche dal<br />
concessionario.<br />
Funzionalmente la gestione<br />
manutenzione ordinaria<br />
è simile ai modelli precedenti.<br />
Il sistema permette<br />
il monitoraggio di olio motore<br />
e relativo filtro, olio idraulico...<br />
...filtro gasolio, filtro olio<br />
e filtro olio idraulico, filtro del<br />
ritorno olio, dei pilotaggi...<br />
Oltre a suggerire quando<br />
eseguire l’intervento,<br />
segnala eventuali anomalie.<br />
Tra i migliori<br />
della categoria<br />
Sui Kubota Serie 5 debutta un lcd a colori da ben 7”<br />
con menu a icone e tendine a comparsa. È un’interfaccia<br />
moderna, intuitiva che permette di settare la portata<br />
delle linee idrauliche, visualizzare la cronologia d’utilizzo<br />
e i termini di manutenzione ordinaria<br />
più COMpLeTO e LeggibiLe La piccola interfaccia lcd<br />
dei Serie 4 racchiudeva molte informazioni ma era<br />
di difficile consultazione. Ora è un altro mondo e permette<br />
un utilizzo più consapevole del nuovo midi. La navigazione<br />
all’interno del sistema ad ambienti paralleli avviene<br />
con selettore rotativo di tipo automotive. Il monitor<br />
non include la centralina dell’interfaccia che è montata<br />
in posizione remota e protetta.<br />
In una sola schermata<br />
si visualizzano le ore di lavoro<br />
per ogni giorno del mese.<br />
Si impostano 5 diverse<br />
attrezzature con flusso<br />
a singolo o doppio effetto.<br />
Si possono attivare i fari<br />
a spegnimento ritardato<br />
da 30 a 120 secondi.<br />
La retrocamera opzionale<br />
trasmette l’immagine di<br />
qualità al monitor principale.<br />
Immobilizer<br />
AnTiAVViAMenTO eSCLUSiVO<br />
Il sistema Anti Theft<br />
Kubota è il miglior antifurto<br />
di serie del settore. Il<br />
principio è quello dell’immobilizer<br />
delle auto ma, grazie alla chiave<br />
master rossa, l’utilizzatore può<br />
ricodificare le chiavi quante volte<br />
vuole. Per assurdo si può fare<br />
a ogni chiusura di noleggio<br />
o quando un dipendente lascia<br />
l’azienda. Se si tenta di avviare<br />
la macchina con una chiave<br />
senza chip o con codice<br />
sbagliato, al quarto inutile<br />
tentativo l’antifurto suona.<br />
I Kubota hanno 3 chiavi,<br />
due per l’avvio e quella<br />
rossa per codificarle<br />
a piacere. Non perdete<br />
la chiave rossa!<br />
[40] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [41]
Kubota U56-5 & KX060-5<br />
Lo scarico<br />
dell’olio<br />
è accessibile<br />
senza rimuovere<br />
nessun carter<br />
inferiore.<br />
gestione<br />
elettronica<br />
il collaudato<br />
4 cilindri Kubota<br />
adotta l’iniezione<br />
common rail<br />
e per<br />
conseguenza<br />
la gestione<br />
elettronica,<br />
ma non si monta<br />
la testa.<br />
la taratura<br />
a 35 kW<br />
di potenza non<br />
rispecchia<br />
il potenziale del<br />
motore<br />
ma si allinea agli<br />
standard stage V<br />
assicurando tanta<br />
coppia<br />
e affidabilità.<br />
Scarico con gronda raccogli acqua piovana<br />
e condensa per scarico a terra<br />
Pre-filtro gasolio con bicchiere<br />
trasparente e sensore di presenza acqua<br />
si può rinViare<br />
la rigenerazione per<br />
due volte, ma alla<br />
terza la potenza<br />
viene limitata<br />
ed è<br />
necessario<br />
farla a<br />
macchina<br />
ferma.<br />
d2607-Cr-e5 STAge V<br />
Potenza green<br />
ultra affidabile<br />
1<br />
2<br />
3<br />
TAnTA COppiA in bASSO<br />
Il 4 cilindri 16 valvole Kubota aspirato<br />
da 2,6 litri è tarato a “soli” 35 kW netti<br />
a 2.200 giri/min, ma eroga<br />
una coppia massima di ben 171,2 Nm<br />
già a 1.300 giri/min.<br />
geSTiOne eLeTTrOniCA L’adozione<br />
dell’iniezione common rail proietta<br />
questo motore nel mondo della<br />
gestione elettronica che integra<br />
anche l’Egr. In questo modo viene<br />
ottimizzata l’efficienza a ogni<br />
regime. L’auto idle, disattivabile,<br />
è di serie.<br />
MAnUTenziOne SeMpLiCe<br />
Il motore V2607CRE5 è definito<br />
da Kubota One-Side Maintenance<br />
perché tutta la manutenzione<br />
si esegue da un solo lato<br />
del monoblocco: filtro gasolio,<br />
filtro olio e livello dell’olio motore,<br />
motorino d’avviamento, supporto<br />
alternatore con regolatore<br />
di tensione della cinghia.<br />
L’olio motore si cambia a 500 ore.<br />
Filtro aria a doppio stadio fuori vano motore<br />
A sinistra,<br />
la centralina<br />
elettronica<br />
che controlla<br />
il regime<br />
del motore.<br />
È montata<br />
sotto il livello<br />
cabina,<br />
lontano da<br />
fonti di calore.<br />
Iniezione common rail e iniettori elettroattuati<br />
STAge V COn dOC e dpf Il sistema di controllo delle emissioni di Kubota<br />
è collaudato da anni d’applicazioni su macchine movimento terra. In questo<br />
caso abbiamo un catalizzatore ossidante e un filtro antiparticolato che<br />
si rigenera automaticamente durante il normale utilizzo della macchina.<br />
Se si spegne la macchina durante la rigenerazione o si reinvia la stessa,<br />
il sistema la ripropone. La manutenzione del Dpf è prevista a ben 6.000 ore.<br />
Radiatori paralleli e condensatore a libro<br />
TUTTO ridiSegnATO<br />
Il gruppo di scambiatori<br />
dell’U56-5 è raffreddato<br />
da una ventola plastica<br />
aspirante. I moduli<br />
del refrigerante e dell’olio<br />
sono ora, montati in parallelo<br />
e il condensatore del clima<br />
è su un telaio che si apre a<br />
libro per facilitare la pulizia.<br />
Lo scambiatore per il gasolio<br />
migliora la combustione<br />
e incrementa l’affidabilità.<br />
Refrigerante motore<br />
Condensatore clima<br />
Scambiatore gasolio<br />
Cofano con micro griglie per tenere fuori le impurità<br />
Olio idraulico<br />
[42] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [43]
WALKAROUND di<br />
Kubota U56-5 & KX060-5<br />
Versione L con due valvole<br />
anticaduta su braccio e avambraccio<br />
Distributore Load sensing con tre spole a centro aperto<br />
<br />
IMPIANTO LOAD SENSING CON 3 SPOLE...<br />
Il distributore Kayaba è un raffinato load<br />
sensing ma con tre spole a centro<br />
aperto per controllare lama, brandeggio<br />
e rotazione. Questa soluzione permette<br />
di regolare al meglio i flussi provenienti<br />
dalla pompa doppio corpo (P1 + P2)<br />
a portata variabile che lavora fino<br />
a 27,4 MPa e integra anche i pilotaggi<br />
P4. La P3 a ingranaggi alimenta le spole<br />
a centro aperto e durante le operazioni<br />
di traslazionepuò integrare la portata<br />
di P1 e P2 su Aux 1 e Aux 2.<br />
Solenoidi per consenso comandi e seconda velocità<br />
Avambraccio predisposto<br />
da fabbrica per montare<br />
la mezza linea (attacco idraulico)<br />
Si regola ad arte<br />
AUX2 DI SERIE<br />
SU VERSIONE L<br />
Il nuovo U56-5<br />
in allestimento<br />
standard ha la Aux 1<br />
proporzionale.<br />
Scegliendo la<br />
versione Lusso<br />
si aggiunge la Aux 2<br />
proporzionale.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Semplice, efficace e soprattutto affidabile.<br />
È il mantra Kubota che per il nuovo U56-5<br />
conferma lo schema idraulico precedente.<br />
La versione L ha l’Aux 2 proporzionale<br />
e la portata regolabile a monitor per 5 attrezzi<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
SINGOLO O DOPPIO? Nella vestione S il passaggio da singolo<br />
a doppio effetto avviene con bypass meccanico, mentre<br />
sulla versione L è controllato da una valvola (sopra in rosso)<br />
e si controlla direttamente dalla cabina.<br />
MARTELLO? SCEGLIETE LA LUSSO La versione meglio<br />
allestita in assoluto e idraulicamente (L) include<br />
anche il ritorno diretto della Aux 1 al serbatoio dell’olio<br />
idraulico a controllo elettronico. Inoltre, permette<br />
di memorizzare a sistema la portata e il singolo<br />
o doppio effetto per 5 attrezzature a cui può essere<br />
associata un’icona (martello, pinza, trinciatrice...).<br />
PERFETTO Il serbatoio dell’olio idraulico in metallo,<br />
pressurizzato a 0,9 bar, assicura la massima costanza<br />
in termini di pressioni operative. La sua altezza<br />
superiore all’aspirazione delle pompe scongiura effetti<br />
di cavitazione incrementando l’affidabilità.<br />
Il serbatoio è in metallo per gestire al meglio le pressioni<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
MADE IN JAPAN<br />
Sull’U56-5 non si trova<br />
un componente che<br />
non sia fabbricato<br />
in Giappone! Le pompe<br />
e il distributore sono<br />
Kayaba.<br />
PROPORZIONALI<br />
Le linee ausiliarie<br />
dell’U56-5 sono<br />
entrambe<br />
proporzionali<br />
(versione L,<br />
la S ha solo Aux 1).<br />
A destra i quattro<br />
solenoi<br />
di regolazione.<br />
[44] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [45]
Kubota U56-5 & KX060-5<br />
L’U56-5 arriva completo<br />
dal giappone. Qualità<br />
controllata da stabilimento.<br />
nulla è assemblato<br />
in europa<br />
protezione a cuneo<br />
il cilindro di sollevamento<br />
è molto ben protetto.<br />
a richiesta la protezione<br />
superiore per<br />
il penetratore.<br />
remoto<br />
per ingrassare<br />
rotazione<br />
e brandeggio<br />
non servono<br />
acrobazie.<br />
imbullonato<br />
Il corrimano sinistro,<br />
lato cabina, non<br />
è saldato alla struttura<br />
portante della cabina<br />
e se “toccate”<br />
lo potete cambiare<br />
in due minuti.<br />
brACCiO OTTiMizzATO<br />
A prima vista il braccio<br />
e l’avambraccio dell’U56-5<br />
possono sembrare uguali<br />
a quelli dell’U55-4 perché rifiniti<br />
allo stesso modo ma in realtà<br />
l’attrezzatura di scavo<br />
è rinforzata ulteriormente<br />
senza per questo<br />
guadagnare peso.<br />
tre specchi<br />
Ci sono blasonati<br />
concorrenti venduti<br />
senza specchietti.<br />
L’U56-5<br />
ne ha tre<br />
e tutti convessi<br />
per ottenete<br />
la massima<br />
sicurezza<br />
operativa.<br />
segnala<br />
il troppo pieno<br />
il serbatoio gasolio<br />
è plastico<br />
(no corrosione),<br />
sotto chiave,<br />
accessibile da terra,<br />
con griglia anti<br />
impurità e segnale<br />
acustico incrementale<br />
di troppo pieno.<br />
batteria<br />
accessibile<br />
alzando il cofano<br />
laterale (chiave)<br />
si raggiunge<br />
agevolmente<br />
la batteria<br />
(avviamento<br />
d’emergenza)<br />
e lo stacca<br />
batteria.<br />
Fusibili e legenda<br />
I fusibili dei servizi<br />
in cabina, accessibili<br />
da terra e corredati<br />
da legenda esaustiva.<br />
doppio perno Il blocco di brandeggio<br />
in fusione è disegnato per ospitare<br />
il passaggio lineare delle tubazioni<br />
idrauliche ed è unito alla torretta con<br />
boccole sostituibili per assicurare<br />
l’allineamento del braccio nel tempo.<br />
aVambraccio eVoluto.<br />
L’elemento è di nuova fattura.<br />
Dall’esterno si notano delle piastre<br />
d’irrigidimento saldate nei punti<br />
di sforzo per disperdere al meglio<br />
le tensioni.<br />
tutto ben protetto I punti<br />
d’ingrassaggio assiali e radiali lungo<br />
il braccio sono tutti ben protetti e di gran<br />
qualità. Le valvole anticaduta di braccio<br />
e avambraccio di serie sono anch’esse<br />
protette da urti.<br />
100% qualità<br />
giapponese<br />
AnTiCAdUTA di Serie Braccio e avambraccio sono realizzati<br />
direttamente da Kubota partendo dalla lamiera. Il braccio<br />
del nuovo U56-5 ha le stesse quote di quello del precedente<br />
U55-4, ma la resistenza torsionale è stata incrementata.<br />
L’avambraccio offerto è lungo 1.635 mm, contro i 1.570 mm<br />
del modello Serie 4, mentre le quote di carro e lo sbalzo lama<br />
sono identiche, così come la distanza della base braccio<br />
da terra. Alla fine il Serie 5 ha le stesse prestazioni<br />
di sollevamento in un area operativa poco più ampia.<br />
Capacità di sollevamento a 3 m di raggio in kg<br />
Posizione Front. e lama giu Front. Laterale<br />
Altezza 2 m 1.700 1.450 1.260<br />
Altezza 1 m 2.330 1.340 1.160<br />
Altezza 0 m 2.400 1.280 1.100<br />
Altezza -1 m 2.200 1.280 1.100<br />
FORCELLA BRACCIO IN FUSIONE<br />
lama Flottante di serie<br />
la lama dell’u56-5 è simile a quella<br />
del modello precedente che era già<br />
scatolata (anche nei longheroni)<br />
e di robusta fattura. presenti le asole<br />
alle estremità per ancorare (assieme<br />
agli attacchi su telaio) la macchina<br />
nelle fasi di trasporto.<br />
LAMA E SOTTOCARRO AD H SONO<br />
BASE BRACCIO IN FUSIONE. BRACCIO IDENTICO AL KX60-5, MA AVAMBRACCIO PIÙ CORTO DI 185 MM<br />
ruota Folle in Fusione<br />
la struttura del sottocarro<br />
è rifinita con cura e rinforzata<br />
nei punti più soggetti a trazioni<br />
e torsioni. la ruota folle ha asole<br />
di alleggerimento, mentre i 5 rulli<br />
per lato sono a doppia flangia.<br />
traslazione collaudata<br />
i motori di traslazione<br />
sono i medesimi dell’u55-4.<br />
due le velocità con scalo<br />
della marcia sotto sforzo.<br />
nuoVa protezione<br />
il sottocarro ha una struttura a X<br />
con incernieramento della lama alto<br />
per non penalizzare la luce a terra.<br />
al centro, una protezione integrale<br />
per evitare il deposito di materiali<br />
inerti nella struttura.<br />
L’EVOLUZIONE DELLE SOLUZIONI ADOTTATE DAI SERIE 4. NUOVE PROTEZIONI SOTTO TELAIO<br />
[46] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> novembre 2018 [47]
Kubota U56-5 & KX060-5<br />
L’alternativa tradizionale<br />
Sono entrambi tra i primi<br />
Kubota Serie 5 presentati,<br />
e hanno in comune motore,<br />
idraulica, sottocarro<br />
e braccio. Ma l’U56-5<br />
è una macchina short radius<br />
e il KX060-5 un convenzionale<br />
SEMBRANO UGUALI MA...<br />
...le differenze ci sono,<br />
soprattutto in termini<br />
di dimensioni.<br />
Esteticamente<br />
si fa fatica a percepire<br />
le diverse dimensioni<br />
e si potrebbe pensare<br />
che il KX060-5 sia un<br />
U56-5 con la torretta arretrata.<br />
Niente di più sbagliato! Le quote<br />
anteriori sono identiche, mentre<br />
al posteriore il KX ha uno<br />
sbalzo superiore di 205 mm.<br />
Risultato: la cabina del KX<br />
è ancora più profonda<br />
e in torretta trova posto una pompa<br />
per il rifornimento carburante.<br />
EQUILIBRIO RAGIONATO TRA INGOMBRO DI ROTAZIONE E PRESTAZIONI<br />
I cofani integrali,<br />
sono in metallo<br />
stampato.<br />
WALKAROUND di<br />
si chiama KX060-5<br />
IL LUSSO HA LA POMPA CARBURANTE La versione L del KX060-5 si arricchisce<br />
anche della pompa di rifornimento carburante con avvisatore acustico per troppo<br />
pieno. Il serbatoio plastico (no corrosione) ha un rubinetto di spurgo.<br />
Viste le prestazioni simili a quelle del fratello<br />
girosagoma, il KX060-5 rischia di essere<br />
snobbato dagli italiani, ma ha una cabina più<br />
profonda di ben 150 mm ed è disponibile<br />
con l’avambraccio più lungo di 185 mm<br />
A VOI LA SCELTA Tutte le qualità<br />
del nuovo U56-5 fin qui presentate<br />
appartengono anche al KX060-5 che,<br />
sulla carta, si vuole ancora più<br />
stabile visto che la zavorra<br />
(identica al fratello) è più arretrata<br />
e che il serbatoio gasolio che corre<br />
sotto i piedi dell’operatore è 10% più<br />
capiente. A voi l’ardua sentenza!<br />
I NUOVI KUBOTA A CONFRONTO U56-5 VS KX060-5*<br />
• FORZA DI STRAPPO 4.230 daN 4.230 daN<br />
• FORZA DI PENETRAZIONE 2.640 daN 2.450 daN<br />
• CAPACITÀ SOLLEV. LATERALE A TERRA, SBACCIO 3 M 1.100 KG 1.300 KG<br />
• CAPACITÀ SOLLEV. LATERALE A TERRA, MAX SBRACCIO 540 KG 650 KG<br />
• CAPACITÀ SOLLEV. FRONTALE A TERRA A 3 M, LAMA GIÙ 2.400 KG 2.380 KG<br />
*Note: forza con avambraccio standard da 1.570 mm. Avambraccio da 1.820 mm disponibile.<br />
DESIGN FUNZIONALE Il fianchetto<br />
sinistro sotto cabina cela un vano<br />
(chiave) dove si può fissare la pompa<br />
per l’ingrassaggio. Potete dire<br />
basta a residui di grasso in vani caldi<br />
o, peggio, in cabina.<br />
DESIGN<br />
RIUSCITO<br />
Il lato migliore<br />
dei nuovi Serie<br />
5 è a nostro<br />
parere quello<br />
destro.<br />
IN SAGOMA Anche gli<br />
occhioni per fissare la macchina<br />
durante il trasporto sono<br />
in sagoma! Sono parte del telaio<br />
base della torretta.<br />
[48] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [49]
NEW<br />
140X - 150X | ESCAVATORI CINGOLATI X SERIES<br />
Kubota U56-5 & KX060-5<br />
La qualità che dura<br />
ULTrA COLLAUdATO Il marchio Kubota<br />
è conosciuto a ogni latitudine per i suoi<br />
motori e sono anni che diverse<br />
macchine movimento terra lavorano<br />
con sistema di post trattamento dei<br />
gas con filtro antiparticolato. Stage V<br />
senza sorprese, quindi, per il nuovo<br />
U56-5 che mantiene gli intervalli<br />
di manutenzione lunghi come il suo<br />
predecessore. La gestione elettronica<br />
e l’iniezione common rail promettono<br />
consumi carburante in calo.<br />
inTerVALLi di MAnUTenziOne<br />
• CAMbiO OLiO MOTOre e fiLTrO 500 Ore<br />
• CAMbiO fiLTrO gASOLiO 500 Ore<br />
• CAMbiO fiLTrO+OLiO idrAULiCO 1.000 Ore<br />
• CAMbiO fiTrO AriA 1.000 Ore<br />
• ingrASSAggiO rUOTA fOLLe 2.000 Ore<br />
• MAnUTenziOne dpf 6.000 Ore<br />
guarda<br />
i nuovi midi<br />
Kubota Serie 5<br />
in video<br />
Kubota U56-5 KX060-5<br />
Peso operativo<br />
Potenza netta<br />
Motore Kubota<br />
Cilindrata<br />
Cilindri<br />
Alesaggio x corsa<br />
Regime di taratura<br />
Velocità del pistone<br />
Valvole per cilindro<br />
Distribuzione<br />
Iniezione<br />
Fasi d'iniezione<br />
EGR<br />
Trattamento gas di scarico<br />
Alimentazione aria<br />
Pompe<br />
Portata massima<br />
Regolazione pompa<br />
Distributore a cassetti<br />
Pressione massima<br />
Profondità di scavo (lungo)<br />
Prof. plinto<br />
Dist. scavo a terra<br />
Altezza di carico<br />
Forza strappo<br />
Forza penetrazione<br />
Velocità traslazione<br />
Velocità rotazione torretta<br />
Passo/lunghezza carro<br />
Rulli d’appoggio<br />
Larghezza sottocarro<br />
Larghezza dei cingoli<br />
Sbalzo posteriore (zav. opt)<br />
Scavo disassato (sx-dx)<br />
Lungh. trasporto (br. lungo)<br />
Altezza trasporto<br />
Lama (W-H)<br />
Sollevamento-abb. lama<br />
Sbalzo lama<br />
Batteria<br />
Alternatore<br />
Serbatoio gasolio<br />
Sistema/serbatoio idraulico<br />
5.595<br />
35<br />
V2607CRE5<br />
2,6<br />
4<br />
87x110<br />
2.200<br />
8,07<br />
4<br />
conv<br />
CR<br />
multi<br />
raffreddato<br />
Doc+Dpf<br />
natural<br />
variabili+fix<br />
56,1x2+37<br />
LS<br />
press.comp.<br />
27,4<br />
3.630<br />
2.885<br />
5.965<br />
4.000<br />
4.230<br />
2.640<br />
2,8-4,8<br />
9,2<br />
1.990/2.500<br />
5<br />
1.960<br />
400<br />
n.d.<br />
n.d.<br />
5.490<br />
2.550<br />
1.960 x 410<br />
440-405<br />
1.820<br />
n.d.<br />
n.d.<br />
66<br />
77/41,9<br />
5.635<br />
35<br />
V2607CRE5<br />
2,6<br />
4<br />
87x110<br />
2.200<br />
8,07<br />
4<br />
conv<br />
CR<br />
multi<br />
raffreddato<br />
Doc+Dpf<br />
natural<br />
variabili+fix<br />
56,1x2+37<br />
LS<br />
press.comp.<br />
27,4<br />
3.625(3.875)<br />
2.825(3.065)<br />
5.880(6.120)<br />
4.000(4.155)<br />
4.230<br />
2.450<br />
2,8-4,8<br />
9,2<br />
1.990/2.500<br />
5<br />
1.960<br />
400<br />
n.d.<br />
n.d.<br />
5.490(5.520)<br />
2.550<br />
1.960 x 410<br />
440-405<br />
1.820<br />
n.d.<br />
n.d.<br />
73<br />
77/41,9<br />
ton<br />
kW<br />
litri<br />
mm<br />
giri/min<br />
m/s<br />
l/min<br />
MPa<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
daN<br />
daN<br />
Km/h<br />
giri/min<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
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mm<br />
mm<br />
Ah<br />
A<br />
l<br />
l<br />
EXTREME PERFORMANCE<br />
X Series è l’avanzata gamma di escavatori cingolati con cui JCB innalza il livello<br />
per quanto riguarda il design ancora più robusto e duraturo, la produttività e le prestazioni<br />
incrementate e con consumi ridotti, un maggiore comfort per l’operatore grazie alla cabina<br />
CommandPlus ad alta visibilità, intervalli di manutenzione ridotti e una facilità d’uso senza<br />
precedenti. I nuovi escavatori 140X e 150X consentono di adattare perfettamente le<br />
prestazioni della macchina a qualsiasi applicazione e ambiente operativo. Ora puoi scegliere:<br />
contatta il tuo rivenditore JCB e scopri la vera innovazione il cantiere. JCB è innovazione.<br />
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Macchine&Componenti<br />
Perforatrici idrauliche<br />
A Torre Annunziata (NA)<br />
è attivo uno dei maggiori cantieri<br />
del Sud Italia. A fare sbocciare<br />
i lavori è la perforatrice idraulica<br />
Soilmec SR-65<br />
Testi e foto di Fabrizio Parati<br />
COSTRUTTORI<br />
di futuro<br />
Enoto dai diari di scavo, dai disegni, dai grafici, che i<br />
Borboni erano scavatori, sebbene con criterio molto<br />
diverso dal nostro. È altrettanto noto che, nel 1763,<br />
dopo venticinque anni dalla scoperta di Ercolano, e dopo<br />
quindici anni dai primi ritrovamenti, gli scavi borbonici diedero<br />
al “mondo” la consapevolezza di essersi imbattuti<br />
nell’antica città di Pompei (fu un‘epigrafe con il nome che<br />
diede la certezza che si stava scavando Pompei da oltre<br />
un decennio). A 257 anni di distanza, a 3 km e a 8 minuti<br />
di automobile da Pompei (siamo a Torre Annunziata),<br />
con il profilo dello “Sterminator Vesevo” sullo sfondo, si<br />
scava ancora. Gli attori protagonisti e i mezzi al lavoro<br />
sono ben diversi: non più condannati ai lavori forzati, manovali,<br />
carpentieri e ingegneri militari, ma professionisti<br />
degli scavi, che si avvalgono di macchine che lavorano in<br />
tutto il globo terracqueo e che sono fornite da Soilmec,<br />
cioè una società, con sede a Cesena (FC), protagonista<br />
indiscussa, a livello internazionale, nella progettazione,<br />
produzione e distribuzione di attrezzature per l'industria<br />
dell’ingegneria delle fondazioni. Per essere epigrafici:<br />
c’è sempre una macchina Soilmec a cui affidarsi, da sce-<br />
gliersi in una gamma di settanta modelli, per realizzare<br />
qualsiasi tipo di fondazione nel campo di pali, diaframmi,<br />
micropali e consolidamenti di terreno e gallerie.<br />
Il cantiere<br />
Nel comune di Torre Annunziata (NA), città cinta tra il<br />
Vesuvio e il mare e nata dai resti dell’antica Oplontis, è<br />
attivo uno dei maggiori cantieri del Sud Italia: aperto da<br />
qualche mese, è destinato alla creazione del complesso<br />
Maximall Pompeii. Non si tratta del solito spazio commerciale<br />
più residenze, bensì di un colossale progetto<br />
(su 200mila m 2 con investimenti per 170 milioni di euro)<br />
che intende dare vita a un vero e proprio “hub”. Ambisce<br />
a diventare polo attrattivo per il copioso numero di turisti<br />
che abitualmente fa registrare il vicinissimo sito archeologico<br />
di Pompei, nonché a essere uno dei principali<br />
punti di riferimento italiani nel settore.<br />
Non sentimentale, ma frutto di un’avveduta coscienza<br />
critica, è la forma del complesso: ispirata alla struttura<br />
di Pompei, si fonda sul Cardo ed il Decumano riproposti<br />
in versione Anno Domini <strong>2020</strong>.<br />
DA AREA DEGRADATA a spazio che Sa reinventarsi,<br />
su scala nazionale, con le chiavi del turismo e della<br />
cultura: è il Maximall Pompeii. E la perforatrice Soilmec<br />
SR-65 è la protagonisa del maxicantiere napoletano.<br />
[52] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> settembre <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [53]
Macchine&Componenti<br />
Perforatrici idrauliche<br />
Maximall Pompeii<br />
Il complesso, che si estende su un’area di 200mila<br />
m 2 , ospiterà 200 punti vendita delle più importanti<br />
griffe nazionali e internazionali (incluse eccellenze<br />
della sartoria napoletana), un hotel, un auditorium<br />
di 3.000 m 2 con 1.000 posti, un cinema, un<br />
teatro, una sala conferenze, 25 ristoranti, una piazza-anfiteatro<br />
di 6.000 m 2 , una copertura di 10mila<br />
m 2 sulla quale sarà possibile fare jogging ammirando<br />
il Golfo di Napoli. A coronare il tutto: un parco<br />
di 15mila m 2 .<br />
L’azienda<br />
COSTruZIONI ha visitato il cantiere di Torre Annunziata<br />
con la guida di Davide Pietrantuono, responsabile commerciale<br />
Soilmec per l’area Centro-Sud Italia. Con noi anche<br />
l’ingegnere Francesco Santa croce, titolare dell’azienda<br />
Santacroce. Nata, nel 2003, sulla scorta<br />
dell’esperienza quarantennale di Mario Santacroce, il padre<br />
di Francesco, l’azienda, radicata in Campania, con<br />
sede a Somma Vesuviana (NA), vanta numerosi interventi<br />
risolutivi su tutto il territorio nazionale sia nell’ingegneria<br />
delle grandi opere sia nella dimensione dei piccoli<br />
interventi di ripristino, ed è da circa un anno occupata nei<br />
lavori di perforazione nel cantiere del Maximall Pompeii<br />
(ma non lavora alacremente solo qui: come vedremo<br />
in un’altra, futura circostanza).<br />
La macchina<br />
La Santacroce ha un radicato e virtuoso rapporto professionale<br />
con Soilmec, per aver acquistato, già all’atto di nascita,<br />
una PSM-20 e una SM-20, cioè macchinari di perforazioni<br />
da micropalo Soilmec. “Abbiamo poi preso una prima<br />
macchina perforatrice per pali, una r-210. E da lì è stata una<br />
continua evoluzione, con macchine di sempre maggiori prestazioni”,<br />
ci dice Francesco Santacroce. Di recente (ad agosto<br />
2019), l’azienda di Somma Vesuviana ha acquistato una<br />
perforatrice Soilmec Sr-65, allestita in versione “quick change”<br />
(tiro in 2°), con cui sta lavorando nel cantiere del Maximall<br />
PIÙ SOILMEC<br />
nel cantiere<br />
napoletano<br />
di Torre<br />
Annunziata<br />
è impiegata la<br />
SR-65 (nelle<br />
immagini<br />
qui accanto),<br />
ma anche<br />
una SR-30: la<br />
perforatrice più<br />
piccola della<br />
gamma SR<br />
di Soilmec.<br />
Macchina<br />
da 35 t molto<br />
apprezzata<br />
dal mercato<br />
italiano.<br />
[54] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [55]
Perforatrici idrauliche<br />
LA CAPACE E ACCOGLIEnTE CABInA DELLA SR-65<br />
alloggia il Drilling Mate System che è restituito<br />
su un touch screen da 12 pollici. Si ha così il continuo<br />
e accurato controllo delle prestazioni e dei parametri<br />
operativi dell'impianto. A lato, Francesco Santacroce<br />
(a sinistra), titolare dell’azienda Santacroce,<br />
e Davide Pietrantuono, Responsabile commerciale<br />
Soilmec per il Centro-Sud Italia.<br />
Pompeii per eseguire pali full displacement del diametro di<br />
600 mm, con una profondità di perforazione variabile tra i<br />
9 e i 15 m (in totale sono circa 12mila pali).<br />
I full displacement vengono eseguiti senza rimozione del<br />
suolo, grazie a utensili di perforazione che spostano il terreno<br />
lateralmente compattandolo sulle pareti del foro. Al<br />
termine dell'operazione di perforazione, la batteria e l’utensile<br />
di perforazione vengono estratti, e, contemporaneamente,<br />
il calcestruzzo viene gettato attraverso il tubo cavo<br />
all’interno della batteria. La gabbia di rinforzo in acciaio è,<br />
infine, calata nel calcestruzzo fresco.<br />
Per essere precisi: nel cantiere del Maximall Pompeii per<br />
i pali da 9 m ci si avvale della perforatrice SF-65, macchina<br />
dedicata all’elica continua CFA, che può essere allestita<br />
a necessità per eseguire con buoni risultati pali displacement<br />
fino a una certa profondità, mentre per quelli più<br />
profondi la protagonista è la Soilmec Sr-65 con cui, a regime,<br />
nel cantiere di Torre Annunziata arrivano a eseguire<br />
20 pali, per giorno, a 14 m. “La Sr-65 ci ha convinto<br />
per la propria vocazione alla versatilità”, puntualizza<br />
Francesco Santa croce, “ha un buon rapporto prestazione/peso,<br />
che ci consente di trasportarla in maniera agevole<br />
e di trasformarla con facilità (ad esempio: arriva da<br />
un cantiere dove era attrezzata in versione kelly bar per<br />
pali di grande diametro).”<br />
Trasporto facile e pronta all’uso<br />
La rotary Sr-65 è una novità nel parco macchine di<br />
Soilmec. Macchina compatta, che può essere trasportata<br />
in un'unica soluzione e resa pronta all’uso nell'arco<br />
di pochi minuti, ad altissime prestazioni.<br />
Ha una coppia di 240 kNm (elemento fondamentale delle<br />
macchine da perforazione, insieme al peso e alla capacità<br />
di arrivare ad alte profondità: la Sr-65 si spinge<br />
sino a ben 78 m).<br />
Nella configurazione da noi apprezzata in cantiere può<br />
arrivare sino a 28,5 m, con unestensione antenna a traliccio.<br />
La Sr-65 Soilmec ha la possibilità di essere configurata<br />
per l’esecuzione dei pali trivellati LDP con asta<br />
kelly (lo standard della realizzazione del palo di fondazione),<br />
per pali CFA con elica continua (tecnologia che<br />
associa i vantaggi dei pali fissi alla versatilità di applicazione<br />
dei pali forati), per pali displacement con costipazione<br />
del terreno (tecnologia utilissima nei centri urbani),<br />
e per i consolidamenti con il Turbojet.<br />
AXONE Nemo<br />
Navigator<br />
TXTs<br />
eTRUCK OHW<br />
[56] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Macchine&Componenti<br />
MMT<br />
La Italgreen è un riferimento europeo per il settore<br />
dell’erba sintetica per impianti sportivi.<br />
Dalla produzione fino alla posa a regola d’arte.<br />
Abbiamo visto al lavoro il suo dozer CASE 1150M<br />
L’erba VOGLIO<br />
Testi e foto di Matthieu Colombo<br />
Nel settore dello sport Italgreen è sinonimo di prati<br />
sintetici innovativi e di qualità. Riferimento europeo<br />
per impianti sportivi con una forte specializzazione<br />
in campi da calcio e calcetto, l’azienda italiana<br />
vanta applicazioni in prestigiosi stadi in tutto il mondo,<br />
ma con portfolio allargato a campi da rugby, football americano,<br />
tennis, padle... Oltre alla sede principale di Villa<br />
d’Adda (BG), infatti, dal 2000 è operativa la Italgreen Iberica<br />
in Spagna e, da qualche anno, la Italgreen do Brasil in Sud<br />
America (14 campi FIFA realizzati per la Confederação<br />
Brasileira de Futebol). In realtà i prati sintetici progettati<br />
e prodotti dall’innovativa azienda italiana e la loro posa<br />
chiavi in mano, grazie a tutta l’esperienza maturata in 40<br />
anni di applicazioni, non conoscono confini visto che il<br />
Gruppo registra ordini da tutto il mondo, appoggiandosi<br />
poi a imprese locali con tecnologie applicative più o meno<br />
avanzate di posa, ma vegliando al risultato finale sempre<br />
con la stessa precisione e attenzione. Stiamo parlando<br />
di campi che devono rispondere a diverse specifiche<br />
come, ad esempio, una capacità di drenaggio da 700<br />
l/h per metri quadro con vasche di recupero delle acque<br />
o una pendenza massima di 0,50% da centro campo alla<br />
linea laterale. Oltre che nel Vecchio Continente e in Brasile,<br />
i manti erbosi Italgreen sono stati posati dal Giappone,<br />
[58] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [59]
Macchine&Componenti<br />
MMT<br />
CaMpo da CaLCetto Sullo sfondo<br />
il cantiere per la realizzazione<br />
del campo per l’oratorio don Bosco<br />
di Carugate (MI).<br />
Maurizio<br />
Gilardi<br />
Titolare<br />
Italgreen<br />
“Nei primi anni Ottanta io facevo meccanica<br />
di precisione, mentre mio suocero realizzava già da<br />
anni campi sportivi. Mi è venuta l’idea di produrre prati sintetici<br />
per applicazioni nel mondo dello sport ed è nata<br />
Italgreen. A me piacciono le sfide. Per far crescere la domanda<br />
ho supportato come possibile lo sviluppo del calcetto,<br />
già popolare a Roma e più a Sud, anche nel Nord<br />
Italia. Oggi possiamo dire di essere tra i leader del settore<br />
in Europa e di realizzare campi con prato sintetico con una<br />
precisione e una cura sartoriale”.<br />
Luca<br />
Scaglia<br />
Commerciale<br />
CMO<br />
“Italgreen è una delle eccellenze del nostro territorio e supportare<br />
il loro operato è motivo di orgoglio per me. A loro<br />
non forniamo solo macchine movimento terra CASE, ma<br />
anche prodotti d’eccellenza come ad esempio i rulli compattatori<br />
Bomag. Al di la dei prodotti, l’impegno di Maren è<br />
quello di supportare Italgreen con la tempestività della nostra<br />
assistenza tecnica e anche, saltuariamente, con macchine<br />
e soluzioni a noleggio”.<br />
alla California, dalla Corea all’Arabia Saudita, dalla Tunisia<br />
al Sud Africa (collaborazione nata per i mondiali del 2010).<br />
tutto è iniziato nel 1980<br />
Quella della Italgreen è una storia tutta tricolore iniziata dal<br />
primo filo “cresciuto” nel 1980 per idea di Maurizio Gilardi<br />
e portato oggi ai massimi livelli del calcio mondiale ottenendo<br />
le omologazioni FIFA e, guardando a casa nostra,<br />
della FIGC. Una volta ottimizzato il prodotto, il primo passo<br />
è stato farlo conoscere al mondo del calcio professionale<br />
tramite i campi da calcetto e la massima visibilità in<br />
termini mediatici è stata ottenuta contribuendo alla realizzazione<br />
di partite di calcetto amichevoli tra campioni e<br />
personaggi dello spettacolo. Maurizio ricorda in particolare<br />
il derby Roma-Lazio a calcetto disputato al PalaEur nel<br />
1983 e il derby Milan-Inter al forum di Assago (MI) nel 1990,<br />
commentato in diretta da Rino Tommasi su Tele +2 a cui<br />
è seguita la Partita del cuore tra la Nazionale italiana cantanti<br />
e personaggi dello spettacolo, commentata dalla<br />
Gialappas.<br />
Da allora la produzione e la posa di prati sintetici ha avuto<br />
un successo crescente nel mondo del calcio, dove con il<br />
IL dozer CaSe 1150M di Italgreen è allestito<br />
con sistema di gestione tridimensionale della lama<br />
Leica iCoN iGd3 grading system, completo di sistema<br />
gps/gprs Leica ConX.<br />
[60] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [61]
Macchine&Componenti<br />
MMT<br />
IL dozer 1150M e La CaSe 721G sono state fornite<br />
a Italgreen dalla CMo di treviolo (BG), storica<br />
concessionaria delle macchine movimento terra<br />
del gruppo CNH Industriale, oggi concessionaria CaSe<br />
Construction in Lombardia per le provincie di Bergamo,<br />
Brescia, Como, Cremona, Lecco, Mantova, Sondrio<br />
e per tutta la Liguria. cmo-srl.it<br />
tempo si è guadagnata l’omologazione della federazione<br />
nazionale Federazione Italiana Giuoco Calcio e della FIFA,<br />
ma anche per i campi da rugby, football, tennis, padle e golf.<br />
Al crescere della domanda Italgreen ha risposto con forza<br />
e strutturandosi per realizzare campi a regola d’arte. Oggi<br />
il Gruppo Italgreen ha il controllo dell’intera filiera che parta<br />
dalla selezione dei polimeri per arrivare alla realizzazione<br />
dei campi sportivi con sistemi di drenaggio e finitura<br />
con prato sintetico. Tra i clienti citiamo a titolo d’esempio<br />
la Juventus che dal 2015 ha scelto i campi in erba sintetica<br />
certificata FIFA Quality Pro per il suo Training Center di<br />
Vinovo (TO).<br />
CaSe by CMo per giocare in casa<br />
Come anticipato, Italgreen cura direttamente la realizzazione<br />
di cambi in erba sintetica, soprattutto nel Centro Nord<br />
Italia. Per farlo ha la sua impresa di costruzioni specializzata<br />
e ha trovato nella consulenza e nell’assistenza tecnica<br />
della concessionaria CMO di Treviolo (BG) un reale supporto.<br />
Eseguendo sempre la stessa tipologia di lavoro si<br />
potrebbe dire che la squadra di lavoro Italgreen lavora ad<br />
“occhi chiusi”, ma i fatti raccontano l’opposto. La precisione<br />
e l’attenzione per le finiture, le pendenze, le inclinazioni,<br />
la profondità del triplo strato di sottofondo (per un<br />
peSa CoNNeSSa anche la pala gommata CaSe 721G<br />
è connessa alla sede operativa Italgreen<br />
tramite il sistema di pesatura Bulldozerdella Spring.<br />
attaCCo<br />
rapIdo<br />
Italgreen<br />
ha scelto la pala<br />
con attacco<br />
rapido per<br />
montare<br />
le forche<br />
e movimentare<br />
l’erba sintetica<br />
a bordo campo.<br />
enrico<br />
Cazzaniga<br />
Capo cantiere<br />
Italgreen<br />
“Negli anni ho utilizzato molte macchine<br />
movimento terra e prevalentemente<br />
per eseguire questo tipo<br />
di lavorazioni. Devo dire che la 721G<br />
mi ha stupito per la spinta che ha,<br />
mentre il dozer per il comfort. A me<br />
questo lavoro appassiona e dopo<br />
una giornata di lavoro sul 1150M<br />
mi è capitato di pensare “andrei ancora<br />
avanti”, da quanto è rilassante<br />
e confortevole la macchina”.<br />
campo regolamentare parliamo di 450 mm) è sempre massima.<br />
Sono queste le basi che servono a esaltare le qualità<br />
del prodotto Italgreen nel tempo.<br />
L’impresa è strutturata con diverse squadre di lavoro che<br />
possono lavorare su progetti diversi in parallelo, assieme<br />
o susseguirsi e alternarsi nelle operazioni. <strong>Costruzioni</strong> ha<br />
conosciuto la squadra capitanata da Enrico Cazzaniga che<br />
da qualche mese utilizza il dozer CASE 1150M consigliato<br />
da Luca Scaglia di CMO e allestito con sistema di gestione<br />
tridimensionale della lama Leica iCON iGD3 grading<br />
system, completo di sistema gps/gprs Leica ConX che<br />
permette di caricare i dati di progetto nell’hardware della<br />
macchina direttamente dall’ufficio tecnico di progettazione<br />
(accedendo agli incentivi Industria 4.0).<br />
Enrico Cazzaniga, che da anni lavora con lame laser, è estremamente<br />
soddisfatto di questo pacchetto. Da un lato apprezza<br />
il dozer CASE per la grande stabilità assicurata<br />
dal baricentro basso del carro, la spinta, il comfort della cabina<br />
pressurizzata e i consumi contenuti, dall’altro trova<br />
molto semplice e intuitivo l’utilizzo del sistema Control<br />
Machine di Leica che si rivela assolutamente efficace. La<br />
precisione di lavoro richiesta da Italgreen in termini di inclinazioni<br />
e pendenze è però tale che il laser rimane lo strumento<br />
di precisione per eccellenza, mentre il gps è considerato<br />
un supporto, una guida. “Lavorando con il solo<br />
gps - spiega Enrico - c’è un margine d’errore di 30 mm ogni<br />
cento metri e questo per noi non è possibile!”<br />
Stesso cuore, stesso confort<br />
Un’altra giocatrice della flotta Italgreen che <strong>Costruzioni</strong> ha<br />
visto in campo è la pala gommata CASE 721G Stage V<br />
acquistata di recente e caratterizzata dalla cabina di nuova<br />
generazione che per l’operatore fa davvero la differenza.<br />
Il 6 cilindri da 6,7 litri di FPT Industrial è lo stesso del<br />
dozer e anche in questa configurazione si dimostra particolarmente<br />
efficiente e – assicura Enrico - la spinta as-<br />
[62] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [63]
MMT<br />
sicurata dalla driveline ZF è importante. Basti dire che nel<br />
cantiere che abbiamo visitato, la 721G ha eseguito due<br />
sbancamenti per 13.000 m3 complessivi per realizzare a<br />
lato del campo le vasche di raccolta delle acque utili ad<br />
assicurare la giusta capacità drenante del campo. In parallelo<br />
è stato soltanto utilizzato un midi escavatore da 5<br />
t per rifinire i perimetri degli scavi. Ad impreziosire la CASE<br />
721G è stato montato il sistema di pesatura integrata<br />
Bulldozer by Spring, connesso via gprs alla sede operativa<br />
di Italgreen per semplificare la gestione del cantiere e<br />
lavorare, anche in questo caso, nel rispetto delle specifiche<br />
Industria 4.0.<br />
dal polimero al campo finito<br />
Italgreen è sinonimo della filiera dei tappeti in erba<br />
sintetica e da anni fa della più alta qualità in ogni fase<br />
della produzione diretta dai filati per estrusione fino<br />
al tappeto in erba sintetica un motivo di vanto.<br />
L’azienda cura tutte le fasi, dalla produzione alla consegna<br />
fino all’installazione ed eventuale rimozione<br />
del vecchio manto in prato sintetico. Le fasi di questa<br />
filiera sono essenzialmente sei: la produzione (processi<br />
di estrusione del filato, torcitura, tessitura, spalmatura<br />
e produzione di intasi in gomma o naturali), la<br />
fornitura, la progettazione, la cantierizzazione con la<br />
posa comprensivo di tutte le opere complementari,<br />
la manutenzione del manto in erba sintetica e opere<br />
di riqualificazioni del manto di opere già eseguite nel<br />
passato. italgreen.it<br />
[64] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Macchine&Componenti<br />
Escavatori cingolati<br />
Ferretti è una realtà di riferimento a livello nazionale<br />
per i lavori sulla rete ferroviaria. Il suo giovane<br />
team supporta le intuizioni<br />
del timoniere Raffaele,<br />
che sceglie Doosan by Picotto<br />
PROFESSIONISTI<br />
lungo i binari<br />
SERIE 7 UGUALE STAGE V<br />
La Ferretti di Genova ha acquistato<br />
uno dei primi Doosan<br />
DX300LC-7<br />
di nuova<br />
generazione.<br />
Poco dopo la fine del lockdown sono ripresi i lavori<br />
di potenziamento infrastrutturale e tecnologico nel<br />
Nodo ferroviario di Genova. Si tratta di un insieme<br />
di opere sviluppate negli anni per ottenere benefici in termini<br />
di mobilità di persone e merci da e per il capoluogo<br />
ligure. L’opera ha come obiettivo l’eliminare intersezioni e<br />
colli di bottiglia di una linea ferroviaria che negli ultimi 100<br />
anni è stata abbracciata dal tessuto urbano.<br />
Una migliore separazione dei flussi di traffico fra i treni<br />
regionali, quelli a lunga percorrenza e quelli merci è alla<br />
base del progetto di RFI per razionalizzare i flussi e permettere<br />
di connettere in modo efficiente il porto alla linea<br />
ad Alta Capacità del Terzo Valico dei Giovi (parte del<br />
Corridoio 6 Reno-Alpi). Questo potenziamento infrastrutturale<br />
rientra infatti nel Progetto Unico che assicura<br />
il collegamento dell’ultimo miglio tra il Terzo Valico dei<br />
Giovi e il Porto di Genova. Un obiettivo reso possibile dall’unificazione<br />
dei Progetti Terzo Valico, Potenziamento<br />
Testi e foto di Matthieu Colombo<br />
[66] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [67]
Escavatori cingolati<br />
RIFORNIMENTO SUL CAMPO<br />
Nel cantiere di Genova Terralba<br />
il DX300LC-7 ha dimostrato la sua<br />
efficienza in termini di rapporto<br />
tra lavoro e gasolio consumato.<br />
FR20RD<br />
Abbiamo visto<br />
lavorare<br />
il DX300LC-7<br />
all’estrazione<br />
del ferro dal<br />
calcestruzzo<br />
armato<br />
demolito delle<br />
banchine.<br />
Tanta forza<br />
idraulica<br />
e precisione.<br />
CON LAMA<br />
Non sono molti<br />
gli escavatori<br />
(braccio senza<br />
brandeggio)<br />
con una robusta<br />
lama dozer.<br />
Il DX140LCR-5<br />
ha detto la sua<br />
anche in questo<br />
maxi cantiere.<br />
Stazione Genova Terralba<br />
In questo contesto di lavori che rivoluzioneranno il Nodo Ferroviario<br />
di Genova e che, magari, questo “nodo” lo scioglieranno, rientrano<br />
molte opere tra cui la realizzazione della connessione ferroviaria<br />
dalla storica stazione di Genova Brignole alla futura stazione di<br />
Genova Terralba, che sorgerà al limite Est (a sinistra, in foto) dell’attuale<br />
area dedicata alla manutenzione dei rotabili, per ottimizzare<br />
la capillarità della rete di treni regionali. Il riassetto e il potenziamento<br />
dell’impianto tra Brignole e Terralba prevede anche<br />
l’interscambio diretto fra ferrovia e metropolitana, la cui linea sarà<br />
prolungata da Genova Brignole in direzione San Fruttuoso.<br />
L’integrazione di queste opere porterà a un restyling complessivo<br />
dell’ex area merci di San Fruttuoso (tra piazza Giusti e piazza<br />
Terralba) e di fatto unirà Brignole all’Ospedale Policlinico San Martino.<br />
Nodo di Genova e scalo di Genova Campasso tramite<br />
la conversione in legge del Decreto Sblocca Cantieri.<br />
La Ferretti gioca in casa<br />
<strong>Costruzioni</strong>, guidata dalla curiosità di vedere al lavoro uno<br />
dei primi escavatori Serie 7 di Doosan arrivati in Italia, ha<br />
visitato l’area merci di Terralba, a Genova, dove l’impresa<br />
Ferretti sta realizzando per RFI le opere di demolizione e<br />
bonifica dell’area, fase propedeutica allo sbancamento funzionale<br />
alla cantierizzazione della nuova stazione ferroviaria<br />
di Terralba. In particolare abbiamo visto al lavoro<br />
un recentissimo DX300LC-7 impegnato nell’estrazione del<br />
Lavorare lungo le linee<br />
ferroviarie richiede attenzioni<br />
superiori rispetto al<br />
classico cantiere e questo<br />
unisce molto le squadre<br />
operative. In questo cantiere le criticità<br />
sono il passaggio di convogli e di mezzi operativi<br />
su rotaia di RFI, ma soprattutto mantenere<br />
il giusto ritmo di produttività. La demolizione<br />
delle banchine, ad esempio, non<br />
può avere tempi certi come quelli di uno scavo.<br />
Le fasi più delicate si eseguono in notturna<br />
con interruzione della circolazione e si<br />
lavora sempre con il conto alla rovescia.<br />
ing. Giulia<br />
Moreno<br />
supporto al direttore<br />
tecnico di cantiere<br />
Ferretti<br />
ferro d’armamento delle banchine<br />
ferroviarie di servizio. A seguito<br />
della demolizione delle banchine<br />
con martello idraulico (6.000 m 3 di<br />
materiale), il medio Doosan, con<br />
frantumatore girevole FR20RD<br />
Trevi Benne, ha liberato la fitta armatura<br />
dalla parte inerte con tutta<br />
la sua forza. Oltre a questa fase, ritratta<br />
nelle nostre immagini, il<br />
DX300LC-7 ha portato a termine<br />
in notturna la demolizione di una<br />
struttura metallica dedicata al lavaggio<br />
dei convogli ferroviari.<br />
L’operatore Giacomo Aloi, che sulla<br />
macchina ha maturato circa<br />
1.000 ore di lavoro, la premia per<br />
comfort, silenziosità e consumi.<br />
Questo cantiere ci ha dato modo di conoscere meglio la<br />
Ferretti di Genova, una delle eccellenze nascoste d’Italia.<br />
L’azienda è nata proprio a Genova, a metà degli anni<br />
Sessanta, per mano di Giuseppe Ferretti che ha sviluppato<br />
speciali moduli prefabbricati in calcestruzzo dedicati alle<br />
particolari forme del territorio locale. Negli anni Ottanta il<br />
figlio Raffaele ha scelto di aprire l’attuale società, specializzata<br />
in opere infrastrutturali e in particolare di supporto<br />
alle rete ferroviaria del Nord Italia. Da allora sono passati<br />
40 anni e, anche grazie al supporto dei due figli, oggi Ferretti<br />
di Genova è un riferimento per la filiera del ferroviario e un<br />
[68] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [69]
Macchine&Componenti<br />
Escavatori cingolati<br />
È TRA I MIGLIORI L’interfaccia digitale dei Serie 7<br />
soddisfa gli operatori più esigenti e offre<br />
una diagnostica Doosan Connect gps/gprs.<br />
supporto per RFI stessa. La società di ingegneria genovese<br />
ha aperto una sede operativa anche ad Asigliano<br />
Vercellese e in dieci anni (dal 2008 al 2018) ha raddoppiato<br />
il suo fatturato. Forte di una squadra di professionisti<br />
giovani che mettono a frutto tutta l’esperienza maturata<br />
da Raffaele Ferretti, oggi Francesco Ferretti lavora<br />
anche a progetti di internazionalizzazione.<br />
L’affidabilità è tutto<br />
“Individuiamo e realizziamo soluzioni specifiche a qualsiasi<br />
problema, operando in situazioni di estrema difficoltà<br />
logistica e riducendo al minimo i tempi di intervento.<br />
Il nostro team cerca garantire continuità al servizio<br />
ferroviario, limitando eventuali alterazioni o disagi, nel rispetto<br />
di tutte le norme di sicurezza”. Questa frase, tratta<br />
dal rinnovato sito web ferretti-srl.it, lascia immaginare<br />
con quanta creatività operativa e professionalità lavorino<br />
le squadre Ferretti abilitate ad operare lungo le linee RFI.<br />
E lascia immaginare quanto i mezzi operativi e la loro affidabilità<br />
siano importanti per rispettare le tempistiche di<br />
cantiere, lavorare sempre in sicurezza e poter rispondere<br />
ad eventuali emergenze.<br />
Il binomio Picotto-Doosan<br />
Oltre alla curiosità per il nuovo cingolato DX300LC-7 che,<br />
come anticipato, ci ha portato a Genova, abbiamo scoperto<br />
SICUREZZA VIRTUALE Sopra la visione della<br />
macchina a volo d’uccello elaborata dal sistema che<br />
permette anche una vista 3D (vedi in alto a sinistra).<br />
una nutrita flotta di Doosan acquistata da Ferretti negli<br />
ultimi due anni. Il primo è stato un escavatore DX235NLC-<br />
5 a cui sono seguiti i modelli DX140LCR-5, DX490LC-5 e<br />
DX380LC-7. A questi vanno aggiunti due dumper articolati<br />
DA30, una pala gommata DL250-5 e un mini DX27.<br />
In soli due anni Ferretti ha rinnovato tante macchine, da<br />
una parte per rispondere alla crescita generale dell’azienda<br />
e dall’altra per incrementare il livello di affidabilità e contrarre<br />
le tempistiche di cantiere. A tal proposito, il concessionario<br />
Doosan Picotto di Bagnolo Piemonte (CN) ha<br />
saputo consigliare al meglio la Ferretti, offrire un supporto<br />
tecnico e un’assistenza reattiva, ma anche proporre soluzioni<br />
come contratti d’assistenza ad hoc. In questo modo,<br />
tra cliente e concessionario è nata una sinergia operativa<br />
basata sulla professionalità, la trasparenza e la fiducia.<br />
Sono diversi anni che<br />
lavoro con escavatori e<br />
ho soprattutto eseguito<br />
lavori di demolizione.<br />
Con questo Doosan mi<br />
trovo bene, lo trovo comodo, silenzioso e<br />
anche l’idraulica assicura un buon controllo.<br />
Il dettaglio che mi ha conquistato<br />
però è il sistema di telecamere a 360° che<br />
permette di vedere tutto ciò che succede<br />
intorno alla macchina. In cantieri delicati<br />
come quelli lungo le linee ferroviarie<br />
questo fa davvero la differenza. Anche i<br />
fari a led sono un gran valore aggiunto.<br />
Giacomo<br />
Aloi<br />
operatore<br />
Ferretti<br />
FLOTTA VERSATILE Oltre alle mmt la Ferretti<br />
ha impianti mobili su rotaie, escavatori<br />
ferro-gomma e diversi truck con gru idrauliche.<br />
Qui sopra una maxi Fassi F1350 su 4 assi.<br />
Sottopasso a Borgomanero<br />
In parallelo al cantiere di Genova, la squadra Ferretti guidata dall’ing<br />
Michele Sagliocchi ha eseguito uno dei sottopassi ferroviari che rivoluzioneranno<br />
la viabilità di Borgomanero (NO), eseguendo uno<br />
sbancamento di 14.000 m 3 di terra funzionale all’inserimento per<br />
spinta idraulica di un monolite in calcestruzzo. La realizzazione ha<br />
incluso la costruzione di un locale tecnico con pompe auto innescanti<br />
e di una vasca interrata a un livello inferiore, per liberare il sottopasso<br />
da eventuali inondamenti. L’inserimento del monolite è<br />
avvenuto lo scorso agosto. L’interruzione ferroviaria è iniziata il 21<br />
agosto e si è conclusa il 6 settembre con il collaudo del ponte.<br />
[70] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [71]
NON METTERMI<br />
ALLA PROVA.<br />
La cultura<br />
Concessionari<br />
dell’assistenza<br />
PIERGIORGIO E MARCO PICOTTO sono i soci fondatori<br />
della concessionaria che rappresenta Doosan, Terex<br />
Finlay per frantoi e Vagli, i sollevatori telescopici Merlo<br />
e le macchine di perforazione Epiroc ed utensili.<br />
Il papà e lo zio erano concessionari Lancia e Autobianchi<br />
ma già nel 1975 iniziarono a guardare verso il settore<br />
cave e costruzioni. Al loro ingresso in azienda negli anni<br />
Ottanta, Piergiorgio e Marco Picotto, non vedendo nell’auto<br />
motive il loro futuro, hanno cominciato a commercializzare<br />
prodotti per la perforazione e il taglio per l’estrazione<br />
di pietre ornamentali, come la Pietra di Luserna.<br />
Nel 1993 sono diventati produttori di perforatrici con la so-<br />
cietà Perfora che ha realizzato prodotti di qualità tale da<br />
essere poi acquisita da Epiroc, ai tempi Atlas Copco.<br />
I fratelli Picotto hanno così deciso di puntare sull’assistenza<br />
e la vendita della filiera affine a quella estrattiva, quindi anche<br />
delle macchine da cantiere. Oggi il Gruppo Picotto è<br />
concessionario di marchi importanti come Terex Finlay per<br />
frantoi e vagli, Epiroc per le macchine da perforazione ed<br />
utensili, Merlo per i sollevatori telescopici (essendo di Cuneo<br />
è il minimo), quindi dal secondo semestre 2017 Doosan per<br />
le macchine movimento terra. L’80% del loro giro d’affari è<br />
ventita (Pic8) e assitenza (PicoService), mentre il restante<br />
è noleggio con la PicoRent. I Picotto hanno investito molto<br />
su Doosan e in solo tre anni hanno raggiunto dei risultati<br />
superiori alle loro aspettative portando il marchio coreano<br />
tra i principali player nella loro area. Dei 38 dipendenti, 14<br />
sono dedicati a ricambi e servizio d’assitenza che si irradia<br />
sul territorio con 8 officine mobili.<br />
“Raffaele Ferretti è un cliente molto esigente - ci spiega<br />
Piergiorgio Picotto - e il nostro compito è consigliare sempre<br />
la soluzione tecnicamente migliore per le esigenze della<br />
sua azienda sia in termini di prodotto, sia e soprattutto<br />
supportare il loro operato con estensioni di garanzia, soluzioni<br />
di assistenza e disponibilità ricambi”.<br />
[72] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
CESOIA MARILYN SERIE CS.<br />
Per i moderni cantieri di demolizione industriale e per i professionisti<br />
del riciclaggio e commercio di rottami ferrosi e metallici.<br />
®
Macchine&Componenti<br />
Pompe a pistoni assiali<br />
LA NASCITA<br />
di una nuova era<br />
TPV 3600 è la prima pompa completamente<br />
modulare con elettronica di bordo,<br />
sia in versione singola che tandem<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
LA NUOVA<br />
POMPA<br />
ha bassa<br />
rumorosità, alta<br />
velocità<br />
di rotazione,<br />
alta potenza<br />
specifica,<br />
disegno<br />
compatto<br />
e valvole<br />
integrate.<br />
Hansa-Tmp ha sviluppato l’innovativa TPV 3600,<br />
pompa a pistoni assiali a cilindrata variabile per<br />
circuito chiuso. Dal 1984, Hansa-Tmp produce<br />
componenti oleodinamici e focalizza la propria produzione<br />
sull’efficienza e sull’elevato livello qualitativo: è certificata<br />
per la qualità dei propri prodotti e processi dalla<br />
certificazione ISO 9001 e, per la sostenibilità delle proprie<br />
operazioni, dalla ISO 14001.<br />
La nuova offerta di Hansa-Tmp dimostra l’elevato impegno<br />
della compagnia nella Ricerca e Sviluppo di nuovi<br />
prodotti che consentono soluzioni smart, progettate e<br />
costruite per adattarsi completamente alle esigenze dei<br />
clienti.<br />
Le nuove linee di trasmissioni idrostatiche sono tutte sensorizzabili.<br />
I sensori possono rilevare le pressioni di lavoro,<br />
la velocità di rotazione e l'angolo del piatto oscillante.<br />
Hansa-Tmp si concentra, quindi, su un notevole<br />
miglioramento in termini di sicurezza per l'operatore e la<br />
possibilità di sviluppo della guida a controllo remoto. In<br />
questo caso, i valori misurabili dai sensori installati sulla<br />
pompa consentono il monitoraggio del veicolo e della<br />
sua posizione geografica tramite utilizzo di gps.<br />
Efficientamento energetico, sicurezza e guida autonoma,<br />
partono tutti dall’elettrificazione del componente<br />
oleodinamico, che tramite una centralina elettronica e<br />
una programmazione riesce a gestire tutte queste funzioni.<br />
Hansa-Tmp collabora direttamente con l’OEM per<br />
fornire il sistema oleodinamico e l’elettronica di controllo,<br />
comprensiva della programmazione per le funzioni<br />
e per permettere l’acquisizione dei valori della macchina<br />
da remoto.<br />
Vince i vincoli di spazio<br />
La TPV 3600 è una pompa ad alte prestazioni caratterizzata<br />
da elevata densità di potenza con cilindrata da<br />
26 a 38 cm 3 /giro e massima pressione di 450 bar. Alla<br />
versione standard manuale è possibile integrare una varietà<br />
di controlli: idraulico, elettrico, con o senza feedback,<br />
automotive e taglio di pressione. Inoltre, viene offerta<br />
un’intera gamma di sensori elettronici integrati: il sensore<br />
di pressione, il sensore di velocità e il sensore di angolo<br />
del piatto oscillante sulla pompa.<br />
La nuova TPV 3600 può essere dotata di diversi optional,<br />
tra cui una predisposizione per filtro remoto, per permettere<br />
il filtraggio in pressione di tutta la portata di sovralimentazione,<br />
ma anche di una valvola di taglio pres sione,<br />
che riduce la cilindrata della pompa per mantenere una<br />
pressione di lavoro costante e aumentare l’efficienza energetica<br />
della macchina e, infine, la funzione man-on-board<br />
(MOB), caratterizzata da una elettrovalvola normalmente<br />
aperta che, se non alimentata elettricamente, inibisce<br />
l’erogazione di portata della pompa, garantendo sicurezza<br />
della macchina congiuntamente a quella dell’operatore.<br />
Studiata e progettata avvalendosi anche della simulazione<br />
fluidodinamica e della tecnica della prototipazione<br />
rapida, la TPV 3600 è la prima pompa completamente<br />
modulare con elettronica di bordo, sia in versione singola<br />
che tandem. La serie di pompe a pistoni assiali TPV 3600<br />
lanciata da Hansa-Tmp segna una nuova era.<br />
Questa caratteristica è di centrale importanza per le attività<br />
con vincoli di spazio come quelle svolte dalle macchine<br />
forestali, dai caricatori, dai ribaltabili,dalle macchine<br />
asfaltatrici, dai rulli compattatori e per le applicazioni<br />
sia su ruota sia cingolate in grado di lavorare a pressioni<br />
di lavoro continue fino 450 bar.<br />
[74] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [75]
Macchine&Componenti<br />
Attrezzature idrauliche<br />
IL TX FORCE ONE è il nuovo, inarrestabile trincia<br />
forestale di Cangini. Ha un motore a pistoni che permette<br />
di sostenere i ritmi di lavoro più intensi. È disponibile<br />
sia in versione per escavatore, da 8 a 20 t, sia per<br />
attacco frontale.<br />
SHARP-CUT<br />
è la nuova barra<br />
tranciarami pensata<br />
per la potatura<br />
di rami fino a 100<br />
mm, per mezzo<br />
di un taglio netto<br />
che non rovina<br />
la pianta.<br />
ATTENTI A TuTTE<br />
LE ESIGENZE<br />
Le attrezzature Cangini sono il frutto di un attento<br />
studio e di una rigorosa scelta di materiali<br />
per resistere anche ai lavori più estremi<br />
Testi di Damiano Diotti<br />
in ogni minimo dettaglio” è un requisito fondamentale<br />
per l’azienda Cangini Benne che da<br />
“Qualità<br />
sempre lavora con dedizione per offrire prodotti<br />
di ottima qualità che rispecchino le specifiche standard<br />
e le richieste dei propri clienti. La qualità assume un valore<br />
importante quando l’obiettivo è quello di soddisfare le<br />
aspettative degli utilizzatori.<br />
Per fare questo è fondamentale l’operazione di controllo<br />
e selezione dei componenti che vengono accuratamente<br />
verificati in modo tale che siano allineati con le<br />
specifiche aziendali. Inoltre, l’accortezza con la quale vengono<br />
prese le decisioni, unita alla passione e ad una corretta<br />
formazione della squadra Cangini, collaborano alla<br />
creazione di prodotti resistenti, performanti e garantiti<br />
nel tempo.<br />
Per la Cangini il concetto di qualità è inteso anche come<br />
miglioramento di ogni singolo prodotto, in termini di innovazione<br />
e prestazione. Per questo l’azienda investe in maniera<br />
considerevole sul suo reparto di ricerca e sviluppo,<br />
[76] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [77]
Attrezzature idrauliche<br />
PINZE<br />
DI LEGNO<br />
serie WG e WG<br />
SP, caratterizzate<br />
da una rotazione<br />
idraulica di 360°,<br />
sono attrezzi<br />
congeniali<br />
per la pulizia<br />
profonda e per<br />
il mantenimento<br />
di boschi<br />
e di foreste.<br />
LA QUALITÀ<br />
IN OGNI MINIMO<br />
DETTAGLIO.<br />
pronto a perfezionare ogni particolare al fine di rendere migliore<br />
l’esperienza con le attrezzature Cangini Benne.<br />
Tutto ciò è ben visibile dai prodotti di punta dell’azienda.<br />
Tra questi va annoverato il nuovo trincia forestale TX Force<br />
One: inarrestabile per affrontare anche i lavori più pesanti,<br />
grazie al motore a pistoni che permette di sostenere intensi<br />
ritmi di lavoro. È disponibile sia in versione per escavatore,<br />
da 8 t a 20 t, sia per attacco frontale.<br />
La produzione Cangini è attenta a ogni esigenza. Offre,<br />
infatti, tre differenti tipologie di rotore per ogni necessità.<br />
Si ha un rotore forestale, con mazze a scomparsa, configurato<br />
per il taglio di arbusti, cespugli e rovi, fino ad un<br />
diametro di 220 mm. A questo si aggiunge il rotore forestale<br />
ad utensili fissi indicato per la triturazione di grossa<br />
pezzatura ed il rotore per cippato, che è ideale per la triturazione<br />
di tronchi fino a 220 mm. La potenza dei vari<br />
rotori viene sfruttata al meglio con la presenza di sportelli<br />
posteriori e anteriori apribili.<br />
La resistenza è garantita grazie alla scocca rinforzata e alla<br />
blindatura dei cuscinetti che assicurano l’attrezzatura da<br />
urti accidentali. ulteriore caratteristica è la ventilazione forzata,<br />
che viene azionata direttamente dal rotore e permette<br />
il raffreddamento dei circuiti e del motore idraulico per mantenere<br />
costante la temperatura dell’olio.<br />
Non fanno eccezione le ulteriori attrezzature che affiancano<br />
il trincia forestale nel settore della manutenzione del<br />
verde. Cangini conta, infatti, su un’ampia gamma di prodotti<br />
e sulla loro eccellenza per la cura di boschi e foreste.<br />
Tra di essi c’è la barra tranciarami “sharp-cut”. Si tratta<br />
di un’attrezzatura pensata per la potatura di rami, fino a<br />
100 mm, per mezzo di un taglio netto che non rovina la<br />
pianta. Ci sono poi le testate trincianti TC, che sono disponibili<br />
sia in versione escavatore sia per attacco frontale<br />
su pale, terne, skid loader e telescopici. Inoltre, per una<br />
migliore presa del legno tagliato, si aggiunge alla gamma<br />
la pinza legno Cangini serie WG e WG SP caratterizzata da<br />
una rotazione idraulica di 360°.<br />
Si tratta di attrezzi ideali per una pulizia profonda e per il<br />
mantenimento di boschi e foreste.<br />
Le attrezzature Cangini si possono definire come il frutto<br />
di un attento studio ed una rigorosa scelta dei materiali per<br />
resistere anche ai lavori più estremi.<br />
Eseguiamo ogni azione e prendiamo ogni decisione con la massima cura e precisione.<br />
Prendiamo la qualità molto seriamente. Ogni componente della nostra squadra di produzione<br />
ha il compito di scartare un componente o interrompere una lavorazione se non risponde alle<br />
nostre specifiche. Se un prodotto o una sua parte non risponde agli standard che ci siamo dati,<br />
non esce dall’azienda.<br />
ENTER<br />
W RLD<br />
®<br />
[78] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Demolizione&Riciclaggio<br />
Pale gommate<br />
Continua il rinnovo<br />
del parco operativo<br />
di A2A Recycling<br />
per rispondere<br />
alla domanda di mercato.<br />
Ultima arrivata, una Volvo<br />
L90H super allestita<br />
La più grande multiutility italiana, con più di 100 anni<br />
di storia e di esperienza”. Sono queste le parole scelte<br />
da A2A Ambiente per definire in modo sintetico l’alter<br />
ego di un’azienda cresciuta con una propensione alla<br />
fornitura di energia e che ha allargato i propri orizzonti guardando<br />
alla sostenibilità, al futuro dell’area operativa servita<br />
e, ovviamente, al business. E ancora, su a2a.com si legge:<br />
“Ogni società del nostro Gruppo è fondamentale per la<br />
realizzazione del modello efficiente di tessuto urbano al<br />
quale tutti aspiriamo”. Tra queste realtà aziendali orbita<br />
senza dubbio la giovane A2A Recycling (costituita nel 2016),<br />
che ha preso forma per ragionata e totale acquisizione,<br />
di differenti realtà attive sul territorio con piattaforme per<br />
la riduzione volumetrica e il trattamento di rifiuti. Di fatto,<br />
A2A Recycling è al 100% parte del Gruppo A2A.<br />
Più domanda, più tecnologia<br />
<strong>Costruzioni</strong> ha visitato i piazzali A2A Recycling di via Vialba<br />
a Novate Milanese, per vedere in azione una nuova pala<br />
gommata Volvo L90H, modello che ha guadagnato la stima<br />
della filiera del riciclaggio del Vecchio Continente.<br />
Stiamo parlando di uno specifico pacchetto di allestimen-<br />
Testi e foto di Matthieu Colombo<br />
The waste<br />
EXPERT<br />
[80] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [81]
Demolizione&Riciclaggio<br />
Pale gommate<br />
ti originali Volvo che uniti danno vita a una “versione Waste”<br />
della L90H. Per rispondere alle competenze e alle esigenze<br />
del settore recycling le opzioni da scegliere sono: il braccio<br />
lungo (+550 mm al perno benna in altezza), il prefiltro<br />
turbo in aspirazione, la ventola reversibile per pulire le superfici<br />
radianti, le protezioni dei gruppi ottici anteriori e posteriori,<br />
la griglia proteggi parabrezza, le piastre inferiori<br />
di chiusura telaio, i respingenti sul castelletto del telaio<br />
anteriore per non accumulare materiali inerti alla base dei<br />
cilindri di sollevamento e per proteggere diversi componenti<br />
dalle polveri più fini e insidiose (come quella generata<br />
dal trattamento del legno) e, per rispondere alle specifiche<br />
del sito di via Vialba che abbiamo visitato, la benna<br />
STABILE, VELOCE E AGILE<br />
La L90H entrata in servizio nella<br />
piattaforma di via Vialba<br />
ha sorpreso gli operatori la fluidità<br />
operativa e le sue prestazioni.<br />
Sul piazzale<br />
il braccio lungo<br />
con cinematica<br />
TPZ accoppiato<br />
alla benna<br />
ad alto<br />
ribaltamento fanno<br />
la differenza.<br />
ad alto ribaltamento originale Volvo Construction, i fari di<br />
lavoro a led e il gancio traino per movimentare i trituratori<br />
su piazzale.<br />
La piattaforma di stoccaggio e adeguamento volumetrico<br />
dei rifiuti dove è entrata in servizio la nuova L90H ha una<br />
superficie limitata, a lato del tratto urbano dell’autostrada<br />
A4 e quindi la gestione dello spazio è molto importante,<br />
come lo è l’affidabilità dei mezzi perché un fermo macchina<br />
mette in difficoltà tutta la piattaforma.<br />
L’agilità porta produttività<br />
La gran parte dei materiali conferiti in via Vialba sono “vegetale”<br />
(20.000 t nell’anno 2019) e legno (15.000 t nel 2019).<br />
Il <strong>2020</strong> ha però fatto segnare un aumento del conferimento,<br />
anche a causa del lockdown per pandemia, e le stime totali<br />
a fine anno sono al rialzo. L’acquisto della Volvo è avvenuto<br />
sia per incrementare l’affidabilità del parco macchine<br />
andando a sostituire una pala gommata navigata,<br />
con 18.000 ore all’attivo e una motorizzazione Stage IIIB,<br />
sia per incrementare la produttività e l’efficienza operativa<br />
passando da un mezzo con benna da 3,8 m 3 di capacità a<br />
raso a una benna da 5 m 3 a raso con in più la cinematica<br />
integrata per il ribaltamento alto che velocizza le operazioni<br />
di cumulo. Nell’ambito applicativo specifico di via Vialba,<br />
la L90H ha già dato prova del suo valore aggiunto, nonostante<br />
quando sia stata scaricata dal carrellone abbia impressionato<br />
per la sua mole. Una volta in azione, però, la<br />
velocità e la fluidità del powertrain con sistema OptiShift<br />
(funzione Lock-Up che qui poco conta) e soprattutto il sistema<br />
Reverse By Braking (RBB) hanno sciolto ogni dub-<br />
bio sul valore aggiunto che la neo arrivata è in grado di assicurare<br />
nella movimentazione delle 400 t/giorno conferita<br />
alla piattaforma e nel carico dei 2.500 cassoni scarrabili<br />
(piani mobili) in uscita. Senza contare poi, che la<br />
cinematica TPZ del braccio migliora la visibilità a braccio<br />
alto e chiude molto bene per trattenere il materiale, che la<br />
cabina pressurizzata di serie è tra le più confortevoli della<br />
categoria e che la motorizzazione Stage V abbatte le emissioni<br />
in modo drastico rispetto alla macchina sostituita.<br />
A questo, va senza dubbio aggiunto che la Volvo non as-<br />
sicura solo una pressione acustica bassa in cabina, per<br />
l’operatore, ma è molto silenziosa anche alle orecchie di<br />
chi lavora attorno a lei, a terra.<br />
Rispetto alla precedente L90, in termini di prestazioni l’attuale<br />
L90H, con motore sei cilindri turbo da 5,7 litri D6J<br />
Stage V, incrementa potenza e coppia motrice del 6% arrivando<br />
a 137 kW, ma soprattutto ben a 934 Nm erogati a<br />
un regime di 1.400 giri/min. Varia inoltre il rapporto di stallo<br />
del convertitore di coppia (passa da 2,45:1 a 2,5:1) e sono<br />
state accorciate le prime marce del cambio per garantire<br />
[82] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [83]
Demolizione&Riciclaggio<br />
Pale gommate<br />
Andrea Fietta<br />
responsabile<br />
impianto Via Vialba<br />
e raccolta legno<br />
A2A Recycling<br />
“Sono quasi trent’anni che curo questa<br />
piattaforma di conferimento e, in<br />
proporzione alla superficie utile disponibile,<br />
siamo arrivati a sfruttarlo<br />
come mai avrei immaginato. Il merito<br />
va all’organizzazione, ma sicuramente<br />
alle nuove tecnologie, alle<br />
nuove macchine. L’acquisto della<br />
Volvo L90H è stato fatto proprio per<br />
incrementare il potenziale produttivo,<br />
l’affidabilità, ma anche per ridurre<br />
le emissioni allo scarico e le emissioni<br />
acustiche in sito e in cabina.<br />
Seduti nella Volvo sembra di lavorare<br />
in un altro mondo”.<br />
una spinta ancora più elevata e costante. Tra le novità<br />
in cabina, merita attenzione il cockpit misto analogico digitale<br />
che permette anche di visualizzare l’inserimento<br />
del blocco del differenziale anteriore, il programma di gestione<br />
del cambio scelto e di scegliere il regime di auto<br />
idle, oltre che selezionare lo spegnimento automatico del<br />
motore temporizzato. Il sistema permette tra l’altro di memorizzare<br />
il ritorno a una posizione alta del braccio, una<br />
posizione bassa e ad uno specifico angolo benna, permette<br />
di tenere sotto controllo la temperatura dell’olio degli<br />
assali e, infine, allerta l’operatore con informazioni diagnostiche<br />
utili a programmare la manutenzione. Al<br />
riguardo, la L90H della A2A Recycling porta con se un<br />
pacchetto di estensione di manutenzione e garanzia di<br />
ben 5 anni, denominato Full e che include l’eventuale sostituzione<br />
del modulo Dpf.<br />
La ciliegina sulla torta, per lo meno in termini di ritorno sul-<br />
l’investimento, è il sistema di pesatura Vei con modulo per<br />
la trasmissione dei dati che ha permesso di accedere a incentivi<br />
ed agevolazioni sugli investimenti previsto dal Piano<br />
Industria 4.0.<br />
Carico asciutto o bagnato?<br />
Andrea Fietta, responsabile dell’impianto di Via Vialba e<br />
della raccolta del legno per A2A Recycling, ha contribuito<br />
di persona alla scelta della nuova L90H.<br />
Nonostante il suo ruolo, infatti, Fietta vuole toccare le cose<br />
con mano e verificare di persona l’efficienza delle soluzioni<br />
messe in campo. Una delle caratteristiche che lo hanno<br />
convinto è la grande stabilità della macchina (rispetto<br />
alla L90G ha il passo più lungo di 50 mm, migliora del 3%<br />
il carico di ribaltamento alla massima articolazione) che<br />
permette di inbennare con maggiore sicurezza anche i carichi<br />
vegetali bagnati che restano la più grande variabile sul<br />
piazzale. Si perché l’erba bagnata può pesare il doppio di<br />
quella asciutta, mentre le foglie possono aumentare il loro<br />
peso fino al 150%, anche perché da bagnate la loro volumetria<br />
si riduce.<br />
Maurizio<br />
Feneri<br />
funzionario<br />
commerciale<br />
Volvo CE Italia<br />
Le pale gommate Volvo sono<br />
tra le macchine più ecologiche<br />
disponibili sul mercato. Sono<br />
progettate e costruite per aiutare<br />
i nostri clienti ad ottenere<br />
risultati superiori, a soddisfare<br />
le loro specifiche esigenze e<br />
senza compromessi per quanto<br />
riguarda il comfort, la performance,<br />
l’efficienza nei consumi<br />
e la sicurezza.<br />
Anche al quartier generale...<br />
Non lontano dalla piattaforma via Vialba, nella sede di A2A Recycling<br />
in via Betrami, sempre Novate Milanese, lavorano altre sei macchine Volvo<br />
EW240E<br />
Sui piazzali dell’impianto di via Fratelli Beltrami, sede<br />
di A2A Recycling, le Volvo la fanno da padrone. Per<br />
fare il “lavoro sporco” sono stati scelti ben tre EW60E,<br />
di cui due allestiti con benne a polipo e uno con selezionatore.<br />
Segue, in termini di dimensioni e volumi movimentati<br />
una pala gommata di recente introduzione nella gamma<br />
svedeso, ovvero la L50H che, anche in questo caso, è<br />
stata scelta con braccio lungo e pacchetto di protezioni<br />
completo. Passando agli escavatori che alimentano gli impianti<br />
i compattatori e caricano i materiali trattati in uscita,<br />
abbiamo un EW160E a cabina elevabile allestito con lama<br />
e due stabilizzatori e il fratello maggiore EW240E, oggi top<br />
di gamma Volvo, in configurazione 4 stabilizzatori.<br />
EW160E<br />
BEN TRE EW60E<br />
A sinistra<br />
il miniescavatore<br />
gommato<br />
Volvo più compatto<br />
con selezionatore<br />
per movimentare<br />
dei rifiuti<br />
“scomodi” come<br />
ad esempio<br />
i materassi.<br />
LA NUOVA L50H Macchina di nuova generazione,<br />
motorizzata Stage V, è perfetta per la pulizia<br />
costante delle corsie in piattaforma.<br />
La cabina si distingue per visibilità e comfort.<br />
[84] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [85]
Cave&Calcestruzzo<br />
Testi e foto di Damiano Diotti<br />
Impianti mobili<br />
Formula tailor-<br />
MADE<br />
Abbiamo visto al lavoro,<br />
in un cantiere<br />
di Pavia, un impianto<br />
mobile automatizzato<br />
di Overmat pensato<br />
su misura per il cliente.<br />
Ha ben sei impianti mobili Overmat di Ormet. È la<br />
ditta M.P:R. Elite, di Sannazzaro De’ Burgondi (PV).<br />
La M.P.R. Elite nasce nel 1992, per iniziativa del titolare,<br />
il sig. Di Carlo Carmelo. L'azienda, che dispone di<br />
una sede di 1.000 m 2 e lavora prevalentemente in Liguria,<br />
in Piemonte e in Lombardia, è qualificata nella posa di<br />
massetti tradizionali ed alleggeriti e dispone di sei impianti<br />
automatici per la produzione ed il pompaggio di<br />
sottofondi e massetti. Due sono dedicati alla creazione<br />
di massetto alleggerito, di solito utilizzato per la prima<br />
gettata, in modo da coprire gli impianti idraulici, mentre<br />
gli altri quattro sono preposti alla creazione di massetto<br />
in sabbia e cemento, a cui possono essere aggiunti vari<br />
additivi. Con l’obiettivo di effettuare lavorazioni di qualità<br />
e nel rispetto della normativa di settore, M.P.R. Elite verifica<br />
che il massetto cementizio si presenti privo di polvere,<br />
planare, privo di fessure, compatto, stagionato,<br />
stabile e resistente dal punto di vista meccanico. E, per<br />
verificare i requisiti meccanici e igrometrici del massetto<br />
esistente, M.P.R. Elite provvede anche all’estrazione di<br />
NEl CaNtiErE Di PaVia<br />
l’impianto mobile<br />
automatizzato di proprietà<br />
della m.P.r. Elite al lavoro<br />
nel cantiere di Pavia<br />
da noi visitato.<br />
[86] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [87]
Cave&Calcestruzzo<br />
Impianti mobili<br />
un campione e all’effettuazione di una specifica analisi:<br />
allo scopo di ottenere un massetto che sia a regola d’arte<br />
l’azienda effettua un accurato controllo dell’umidità residua,<br />
per verificare che non superi il 2%. In particolare,<br />
conduce una specifica prova al carburo per accertare il<br />
valore dell'umidità residua del massetto. Si tratta di una<br />
procedura particolare, condotta in modo preciso e scrupoloso.<br />
Questa operazione consente di garantire la stabilità<br />
del rivestimento scelto in modo da evitare distacchi,<br />
sollevamenti, imbarcamenti e qualunque altro inconveniente.<br />
L’effettuazione di questa misura prevede che il<br />
campione sia prelevato, preparato e polverizzato nel<br />
modo giusto.<br />
il cantiere e la macchina<br />
Siamo stati a Pavia, in via della Pusterla, cioè non distanti<br />
dalla raffinata sagoma poliobata della chiesa di S. Maria<br />
della Pusterla, per incontrare, in cantiere, Carmelo Di Carlo,<br />
titolare della M.P.R. Elite, e, soprattutto, per vedere al lavoro<br />
il più singolare dei cinque impianti mobili Overmat di<br />
proprietà della M.P.R. Elite: appartiene alla Serie T (massetto<br />
tradizionale), ma è stato pensato e realizzato su misura<br />
per l’azienda di Sannazaro De’ Burgondi: è dotato di<br />
una vasca di miscelazione e di due vasche di pompaggio<br />
(una per l’autolivellante e una per il massetto tradizionale).<br />
È una macchina che può essere usata in alternativa in<br />
funzione del materiale che si voglia realizzare e che nasce<br />
da una riuscita associazione di competenze: quelle di<br />
Overmat e quelle, di certo più intrecciate con la pratica<br />
quotidiana del cantiere (ma non meno importanti) della<br />
M.P.R. Elite.<br />
L’impianto mobile è stato adattato, in collaborazione con<br />
Overmat, per avere una vasca che premescola e due vasche<br />
di pompaggio: una per pompare il sottofondo tradizionale<br />
(quello comunemente detto sabbia asciutta)<br />
e uno per ottenere un massetto fluido direttamente in<br />
cantiere, senza bisogno di premiscelati o di componenti<br />
asciutti. Nella prima vasca il prodotto viene dosato e miscelato<br />
in modo automatico e controllato.<br />
Tre sono gli additivi impiegati: due fluidi e uno gel. Le difl’imPiaNto<br />
moBilE da noi visto al lavoro è stato<br />
pensato su misura per l’azienda m.P.r. Elite.<br />
l’impianto è dotato di una vasca di miscelazione<br />
e di due vasche di pompaggio.<br />
ferenze con gli impianti tradizionali? Le macchine<br />
Overmat tradizionali possono fare solo il semiasciutto,<br />
mentre con questa è possibile realizzare massetto fluido<br />
autolivellante o massetto alleggerito con l’aggiunta<br />
di perle di polistirolo.<br />
“Con questo impianto, partendo dalla sabbia e dal cemento,<br />
posso direttamente fare un'autolivellante senza dover cambiare<br />
né macchina né inerte”, ci assicura Carmelo Di Carlo.<br />
E aggiunge: “Il nostro è il primo massetto fluido realizzato<br />
direttamente dal cantiere senza anidrite”. L’impianto è<br />
capace di una produzione di 4m 3 .<br />
la gamma<br />
Gli impianti Overmat sono raggruppati in tre serie: la Serie<br />
T, la ALS e la A/EPS. La Serie T è ideale per massetti tradizionali<br />
sabbia-cemento. Alla ALS è deputato il compito<br />
di realizzare i massetti autolivellanti a base anidrite e cel’imPiaNto<br />
è stato adattato<br />
per avere una<br />
vasca che<br />
premescola<br />
e due vasche<br />
di pompaggio:<br />
una per<br />
pompare<br />
il sottofondo<br />
tradizionale<br />
e una per<br />
ottenere,<br />
direttamente<br />
in cantiere,<br />
un massetto<br />
fluido, senza<br />
la necessità<br />
di ricorrere<br />
a premiscelati<br />
o a componenti<br />
asciutti.<br />
Con questo<br />
impianto,<br />
partendo dalla<br />
sabbia e dal<br />
cemento,<br />
è possibile<br />
ottenere un<br />
autolivellante<br />
senza dover<br />
cambiare<br />
macchina<br />
e inerte.<br />
mentizia, mentre alla A/EPS va il compito di realizzare sottofondi<br />
alleggeriti e massetti autolivellanti premiscelati.<br />
la Serie t<br />
L’impianto da noi visto a Pavia appartiene - come detto -<br />
alla serie T (per quanto sia stato “personalizzato”). Vediamo<br />
di fornire un quadro delle principali caratteristiche della serie.<br />
Gli impianti Overmat serie T sono la soluzione ideale<br />
per la produzione di massetti tradizionali e massetti premiscelati.<br />
Sono compatti e ha un baricentro estremamente<br />
basso grazie alla botte sollevabile. La botte rimane protetta<br />
durante i viaggi e questo permette di realizzare tutti i prodotti<br />
che vengono richiesti dalla committenza. L’impianto<br />
resta costantemente in posizione orizzontale e realizza<br />
le vostre ricette con la massima versatilità. Un software<br />
permette di controllare tutti i dosaggi in modo accurato.<br />
Dagli inerti di diversa granulometria, ai leganti, agli additi-<br />
[88] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [89]
Cave&Calcestruzzo<br />
Impianti mobili<br />
l’iNtErFaCCia<br />
operatore/impia<br />
nto (sopra) che<br />
offre modalità<br />
di lavoro, ricette<br />
preimpostate<br />
e che è anche<br />
possibile<br />
personalizzare.<br />
a lato, Carmelo<br />
Di Carlo, titolare<br />
della m.P.r.<br />
Elite.<br />
Fiere<br />
Scenari futuri<br />
n World of Concrete Europe, un evento<br />
incorporato all'interno del polo del settore degli<br />
edifici e del calcestruzzo di Intermat, la fiera<br />
internazionale per le costruzioni<br />
e le infrastrutture, si terrà dal 19<br />
al 24 aprile 2021 presso il centro<br />
espositivo Paris-Nord Villepinte,<br />
a Parigi.<br />
Questa terza edizione ha<br />
naturalmente adottato lo stesso<br />
filo conduttore che animerà<br />
l’edizione 2021 di Intermat, cioè<br />
l’innovazione. World of Concrete<br />
Europe si propone di riuscire a<br />
sottolineare l'impegno dei<br />
principali attori del settore del<br />
calcestruzzo europeo per il<br />
progresso ambientale,<br />
tecnologico e digitale.<br />
Questa piattaforma mira anche<br />
a favorire l'emergere delle<br />
molteplici sfaccettature dei temi del futuro del<br />
calcestruzzo nei campi dei processi, dei<br />
materiali, dei prodotti, delle attrezzature, delle<br />
applicazioni, delle nuove tecnologie, dei<br />
sistemi di costruzione, e a costruire<br />
indissolubili legami con tutti i suoi stakeholder.<br />
Tutti gli attori chiave nel settore del<br />
calcestruzzo: produttori di calcestruzzo,<br />
cemento e malte, produttori di materiali,<br />
macchine, impianti e attrezzature, accessori,<br />
casseforme, ponteggi, accessori per<br />
demolizioni, sollevamento e movimentazione,<br />
progettisti di calcestruzzi speciali e decorativi,<br />
nuove tecnologie, strumenti di misura, ecc.<br />
saranno presenti a World of Concrete Europe<br />
per incontrare i professionisti dell'edilizia e<br />
delle infrastrutture e trasmettere l'immagine di<br />
un materiale universale e versatile. Un<br />
materiale che, soprattutto, consente di avere lo<br />
sguardo rivolto al futuro, pur avendo salde<br />
radici in una gloriosa tradizione passata.<br />
Gli espositori già registrati per l'edizione 2021<br />
di World of Concrete Europe includono:<br />
Quadre, Zoomlion (Cifa), Somero, Putzmeister,<br />
Schwing Stetter, Quali Parts & Services,<br />
Massfeller, Calenberg e Sftec.<br />
www.worldofconcrete.com<br />
vi (sia liquidi sia in gel) e alle aggiunte di fibre. Tutto il processo<br />
viene registrato nella memoria del computer. Può<br />
essere esportato sia su una chiavetta USB sia sulla rete internet,<br />
mediante SIM dati installata a bordo. Questo impianto<br />
è disponibile anche la versione per la produzione di<br />
massetto premiscelato secco.<br />
la radici di overmat<br />
La business unit Overmat nasce da una specializzazione<br />
sviluppata in un'azienda del gruppo Ormet sul finire<br />
degli anni Novanta del secolo scorso. In pochi anni si afferma<br />
a livello internazionale nella progettazione, produzione<br />
e vendita di impianti automatici di miscelazione<br />
e pompaggio di massetti e sottofondi alleggeriti,<br />
nonché di attrezzature per la logistica del cantiere. La<br />
sua storia si lega a quella della società madre Ormet,<br />
azienda della provincia di Treviso, che opera dal 1972.<br />
Nata come officina di manutenzione per veicoli industriali,<br />
Ormet è diventata, in seguito, distributore dei più<br />
importanti marchi di gru idrauliche per autocarro e di attrezzature<br />
per la movimentazione e il sollevamento. Sulla<br />
scorta di specifiche richieste di prodotti speciali, alcune<br />
gamme di prodotti legati al settore dell'edilizia e della<br />
movimentazione. La business unit pochi anni dopo di-<br />
venta un marchio. Ed è proprio tale marchio che prende<br />
il nome di Overmat. Con sede operativa a San Fior<br />
(TV), nei pressi di quella amministrativa di Ormet, in<br />
un'area di 9.000 m², di cui oltre 3.500 coperti, Overmat<br />
produce i propri impianti in conformità alle normative europee,<br />
tra le quali la Direttiva Macchine 2006/42/CE e,<br />
a salvaguardia della sicurezza dell’operatore, essi sono<br />
provvisti di marchiatura CE. I motori termici degli impianti<br />
rispettano le normative per la riduzione delle emissioni<br />
in atmosfera e possono essere dotati di filtro antiparticolato.<br />
È possibile lavorare in aree urbane, grazie all’alimentazione<br />
a gas o ibrida. Gli allestimenti sono forniti<br />
da Overmat con la relazione di calcolo idonea all’omologazione<br />
stradale per qualsiasi paese.<br />
[90] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Piattaforme aeree<br />
La Full Hydraulic<br />
pronta a tutto<br />
È indicata per le potature, le tinteggiature,<br />
le ristrutturazioni, le pulizie, la manutenzione<br />
di ponti, di tetti e grondaie, la posa di pannelli<br />
fotovoltaici: è la piattaforma CMC S18F<br />
La piattaforma aerea<br />
S18F, di CMC,<br />
completa la<br />
famiglia delle<br />
piattaforme a impianto<br />
totalmente idraulico<br />
proposte dal costruttore<br />
barese. La macchina<br />
riesce a coniugare<br />
dimensioni contenute e<br />
alte prestazioni.<br />
Presentata al Bauma<br />
2019, con le sorelle più<br />
piccole S13F e S15F,<br />
della stessa Serie-F, la<br />
S18F è divenuta<br />
un’apprezzata macchina<br />
nel segmento delle PLE<br />
compatte. La CMC ha un<br />
consistente sbraccio<br />
laterale di 11,15 m, pur<br />
rimanendo al di sotto dei<br />
2400 kg di peso. CMC ha<br />
scelto di impiegare, per<br />
la S18F, solo acciai<br />
altoresistenziali, che<br />
garantiscono spessori<br />
più sottili, pur senza<br />
scendere a<br />
compromessi sulla<br />
compattezza della<br />
piattaforma e sulla<br />
rigidità dei componenti,<br />
e anzi aumentando<br />
sensibilmente il livello<br />
delle prestazioni. La<br />
destinazione d’uso<br />
principale di questa<br />
piattaforma è quella del<br />
mercato a noleggio e,<br />
proprio per facilitare<br />
l’impiego da parte dei<br />
clienti dei noleggiatori,<br />
con la S18F è possibile<br />
manovrare il braccio<br />
telescopico con jib<br />
chiuso a riposo. È,<br />
questo, un tratto<br />
distintivo della<br />
piattaforma CMC. Una<br />
condizione che azzera il<br />
rischio di collisione e di<br />
danni all’attrezzatura.<br />
Altra azzeccata scelta<br />
progettuale di CMC è<br />
quella di aver scelto di<br />
posizionare al di sotto<br />
del serbatoio il motore<br />
della piattaforma. Tale<br />
scelta favorisce l’agevole<br />
accesso in casi di<br />
ispezione e<br />
manutenzione ordinaria,<br />
e aumenta anche la<br />
longevità del motore<br />
stesso (riparandolo da<br />
acqua e detriti).<br />
cmclift.com<br />
[92] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
Scopri di più su: fassi.com facebook.com/fassigruspa
®<br />
Gru cingolate<br />
Dai ponti ai grandi parchi eolici<br />
Una Liebherr LR 11000<br />
ha sfidato gli ingombri<br />
e stretti spazi<br />
di lavoro in un cantiere<br />
Deutsche Bahn per<br />
la costruzione<br />
di un ponte ferroviario,<br />
a 20 km da Stoccarda<br />
Due anni fa, la<br />
Deutsche Bahn ha<br />
avviato, nella<br />
Germania meridionale, a<br />
20 km da Stoccarda, un<br />
importante progetto di<br />
costruzione di ponti.<br />
Wiesbauer, azienda<br />
tedesca attiva nel settore<br />
del sollevamento, e con<br />
una storia aziendale di<br />
sessant’anni, con la<br />
propria gru cingolata<br />
Liebherr LR 11000 ha<br />
ricevuto l'incarico di<br />
rimuovere un ponte<br />
ferroviario in ferro<br />
risalente al secolo<br />
scorso. Trascorsi due<br />
anni di esercizio con<br />
una struttura<br />
temporanea, il<br />
nuovo ponte è stato<br />
ora finalmente<br />
terminato. Tuttavia,<br />
la grande gru<br />
utilizzata per i lavori<br />
iniziali non era più<br />
La cingolata LR<br />
11000 mentre<br />
rimuove il ponte<br />
provvisionale<br />
in ferro posato<br />
due anni fa.<br />
disponibile per<br />
concludere il progetto di<br />
costruzione. Come molti<br />
altri modelli di questa gru<br />
di proprietà di appaltatori<br />
europei, la LR 11000 è ora<br />
utilizzata a lungo termine<br />
per un importante<br />
progetto eolico negli Stati<br />
Uniti. Wiesbauer ha<br />
quindi utilizzato, per<br />
condurre e concludere i<br />
lavori, un altro e<br />
nuovissimo esemplare di<br />
LR 11000. Con essa ha<br />
rimosso la struttura del<br />
ponte temporaneo e ha<br />
installato la struttura del<br />
nuovo e definitivo ponte.<br />
Due anni fa, la LR 11000<br />
aveva a disposizione, per<br />
svolgere i lavori, ben più<br />
spazio di quanto ne abbia<br />
avuto ora nello stesso<br />
cantiere. Sono cambiate,<br />
infatti, nel frattempo, le<br />
condizioni di lavoro. Ci si<br />
è ritrovati a gestire le<br />
operazioni di rotazione in<br />
poco spazio, a causa<br />
della presenza in cantiere<br />
dei vari componenti<br />
prefabbricati in<br />
calcestruzzo del nuovo<br />
ponte e di molto altro<br />
materiale da costruzione.<br />
"Il telaio a V con<br />
VarioTray, con il suo<br />
ampio raggio di raggio da<br />
13 a 30 m, offre enormi<br />
vantaggi in cantieri come<br />
questo, fa risparmiare<br />
tempo e spesso elimina<br />
la necessità di<br />
zavorramento aggiuntivo<br />
durante il lavoro", ha<br />
spiegato Marco Wilhelm,<br />
Project Manager presso<br />
Wiesbauer. “I calcoli e le<br />
previsioni per il peso del<br />
ponte sono cambiati<br />
costantemente durante<br />
questo cantiere. Ma<br />
questo sistema di<br />
zavorramento ci ha<br />
consentito di reagire in<br />
modo molto flessibile<br />
quando è stato<br />
necessario. E, in realtà, è<br />
stato necessario più<br />
volte, poiché una vasta<br />
gamma di carichi, da 10 a<br />
185 t, ha dovuto essere<br />
sollevata utilizzando una<br />
gamma molto ampia di<br />
raggi, durante le sei<br />
settimane di durata del<br />
lavoro”. Con circa 80 gru e<br />
160 dipendenti,<br />
Wiesbauer è tra le<br />
aziende tedesche con il<br />
più fornito parco<br />
macchine Liebherr.<br />
L’azienda, a conduzione<br />
familiare, è condotta<br />
dalla quarta generazione.<br />
Il più recente acquisto di<br />
Wiesbauer è l'autogru<br />
LTM 1750-9 (ed è così la<br />
terza LTM 1750-9 che<br />
Wiesbauer ha nella<br />
propria flotta).<br />
"Uno dei motivi principali<br />
alla base del nostro<br />
acquisto è stato<br />
l'aumento delle<br />
prestazioni della LTM<br />
1750-9 fornito dal nuovo<br />
kit da 800 t", hanno<br />
spiegato i tre giovani<br />
imprenditori titolari della<br />
Wiesbauer.<br />
La Liebherr LTM 1750-9<br />
ha un braccio telescopico<br />
di 52 m. Ma è una gru<br />
che, grazie al sistema<br />
tirantato a Y e ai falconi<br />
tralicciati, può essere<br />
allestita con differenti<br />
sistemi di braccio, sino a<br />
raggiungere i 154 m<br />
d’altezza sotto gancio,<br />
con raggi di lavoro fino a<br />
112 m. Il braccio tirantato<br />
a Y aumenta di gran<br />
lunga le portate della<br />
LTM 1750-9.1,<br />
soprattutto nel caso in<br />
cui si utilizzino sistemi di<br />
braccio lunghi.<br />
L’incremento è il risultato<br />
del miglioramento della<br />
stabilità laterale.<br />
Il falcone a volata<br />
variabile, componibile<br />
con elementi da 3,5 m,<br />
può raggiungere i 91 m.<br />
Arriva a 62 m, invece, il<br />
falcone fisso tralicciato,<br />
che è inclinabile anche<br />
sotto carico. La LTM<br />
1750-91.1 dispone anche<br />
di un falcone con portata<br />
di 56 t. Per tutti i falconi<br />
sono previste delle<br />
tabelle di carico inserite<br />
nel limitatore Liccon.<br />
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[94] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
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Germania. Si è trattato di<br />
un lavoro "interessante" e<br />
svolto nel cuore<br />
dell'industria degli articoli<br />
sportivi in Germania. La<br />
città, non lontano da<br />
Norimberga, in Baviera, è<br />
famosa per essere la<br />
sede dei due storici<br />
marchi Adidas e Puma.<br />
Quest'ultimo marchio ha<br />
celebrato il proprio<br />
settantesimo<br />
anniversario nel 2018.<br />
[96] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
Un’autogrù Tadano ATF 220G-5,<br />
con un contrappeso da 71 t, ha espresso<br />
con pienezza le proprie capacità in un cantiere<br />
tedesco nel cuore dell’industria degli articoli<br />
sportivi in Germania<br />
Nell'ambito delle<br />
celebrazioni, la nuova<br />
sede si è trasferita a<br />
Puma Way, sempre a<br />
Herzogenaurach. L'ex<br />
edificio direzionale nel<br />
centro della città è stato<br />
da allora ristrutturato per<br />
dare ad esso una nuova<br />
prospettiva di vita: ora<br />
contiene novantanove<br />
appartamenti.<br />
Quando si rinnova una<br />
proprietà, tra gli aspetti<br />
fondamentali c’è quello di<br />
dotare la struttura di un<br />
moderno impianto di aria<br />
condizionata. Ebbene, un<br />
enorme sistema di<br />
condizionamento d'aria è<br />
stato sollevato sul tetto<br />
piano dell'ex edificio della<br />
Puma. Questa è stata<br />
una sfida accolta con<br />
entusiasmo da Kölch &<br />
Sohn, gli specialisti del<br />
sollevamento pesante di<br />
Fürth, a soli 15 chilometri<br />
da Herzogenaurach.<br />
"Carichi pesanti, alto<br />
raggio d'azione, un<br />
cantiere prestigioso: il<br />
nostro tipo di lavoro<br />
preferito", osserva Kurt<br />
Kölch, CEO e fondatore<br />
dell'azienda.<br />
A causa del cantiere<br />
aperto intorno all’edificio,<br />
la gru ha dovuto essere<br />
montata lontano dal<br />
punto di installazione dei<br />
condizionatori. In alcuni<br />
casi, si sono dovuti<br />
sollevare i carichi<br />
superando l’ostacolo di<br />
un altro edificio. Lo<br />
distanza da coprire, in<br />
alcuni punti, è stata di 55<br />
m. Si intuisce<br />
immediatamente come<br />
servisse un autogrù con<br />
un considerevole<br />
sbraccio e con alte<br />
portate: il sistema di<br />
condizionamento pesava<br />
4,6 t. Passo naturale è<br />
stato quello di ricorrere<br />
all'ammiraglia della flotta<br />
di Colonia: la Tadano ATF<br />
220G-5 in combinazione<br />
con un contrappeso da<br />
71 t. “L'ampio raggio e il<br />
peso elevato hanno fatto<br />
sì che abbiamo davvero<br />
sfruttato la piena<br />
capacità di sollevamento<br />
della nostra ATF 220G-5,<br />
che ha una portata<br />
massima di 220 t. Ma so<br />
di poter fare sempre<br />
completo affidamento<br />
sulle autogrù Tadano. Ed<br />
è esattamente quello che<br />
è successo qui.<br />
La gru è davvero robusta<br />
e siamo stati in grado di<br />
sollevare in sicurezza le<br />
unità di condizionamento<br />
dell'aria e di appoggiarle<br />
esattamente dove<br />
volevamo", spiega un<br />
felice Kurt Kölch.<br />
L’azienda tedesca Kölch<br />
& Sohn ha costantemente<br />
utilizzato, nel corso degli<br />
La Tadano ATF 220G-5, della Kölch & Sohn, durante<br />
il tiro per posizionare il sistema di climatizzazione dell'ex<br />
edificio Puma, a Herzogenaurach, in Germania.<br />
anni, la tecnologia<br />
Tadano, sin dal proprio<br />
atto di nascita, che risale<br />
al 1977. L'autogrù Tadano<br />
ATF 220G-5 su sei assi si<br />
è dimostrata ancora una<br />
volta la soluzione giusta.<br />
Le elevate capacità di<br />
sollevamento combinate<br />
con il braccio principale<br />
telescopico a sei sezioni,<br />
che è lungo 68 m (e con<br />
un jib di 13,2 m), e il<br />
carico per asse di 12 t,<br />
assicurano un utilizzo in<br />
ogni cantiere dove siano<br />
richieste alte prestazioni.<br />
In combinazione con la<br />
tecnologia di regolazione<br />
del sollevamento, che<br />
supporta il<br />
posizionamento del<br />
carico sul gancio,<br />
difficilmente c'è un lavoro<br />
che l'ATF 220G-5 non<br />
possa completare in<br />
modo efficiente e<br />
preciso.<br />
La Tadano ATF 220G-5<br />
misura 15,10 m in<br />
lunghezza, 3,99 m in<br />
larghezza e 3 m in<br />
altezza.<br />
tadano.com<br />
COME SE NON<br />
CI FOSSERO<br />
I SOLLEVATORI ELETTRICI DI JLG<br />
ZERO EMISSIONI – ZERO RUMORE<br />
Pensati per lavorare in luoghi sensibili senza disturbare<br />
l’ambiente circostante, i sollevatori elettrici JLG © sono alimentati<br />
con batterie agli ioni di litio, sicure e veloci da caricare, e da<br />
due motori elettrici, per operare in modo pulito con il massimo<br />
dell’efficienza in qualsiasi area di lavoro. Provateli e scoprite le<br />
prestazioni incondizionate e la flessibilità di poter lavorare in<br />
interni e all’esterno con un’unica macchina.<br />
Per saperne di più su come i sollevatori elettrici aiutano ad<br />
adeguarsi agli obblighi ambientali senza impattare sulla<br />
produttività, visitate jlg.com/EC-boom<br />
JLG Industries Italia Srl<br />
Via Po, 22 |<br />
20010 Pregnana Milanese (MI)<br />
italia@jlg.com |<br />
Tel. 02 9359 5210
Sollevamento&Noleggio<br />
Sollevatori telescopici<br />
IL MERLO<br />
d’alta quota<br />
Fornito a noleggio da Kiloutou – Cofiloc,<br />
il telescopico Merlo TF 30.9 ha dimostrato<br />
attitudine a svolgere molteplici compiti<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
IL TF30.9<br />
fa parte della<br />
serie Compact.<br />
Caratteristica<br />
dei modelli<br />
di questa<br />
gamma<br />
è la portata<br />
di 3.000 kg<br />
e la disponibilità<br />
anche nella<br />
versione<br />
"Low Profile":<br />
riduzione<br />
dell’altezza<br />
della macchina<br />
di 10 cm senza<br />
compromettere<br />
le dimensioni<br />
della cabina.<br />
Aproprio agio in mezzo alla natura, anche in quota.<br />
Non è uno stambecco, un camoscio, un capriolo,<br />
una lepre alpina, un’arvicola. È un sollevatore telescopico<br />
frontale Merlo TF 30.9, fornito a noleggio da<br />
Kiloutou - Cofiloc, che, nelle scorse settimane, ha per l’appunto<br />
trovato impiego per diversi giorni in alta montagna.<br />
Macchina di dimensioni compatte, il TurboFarmer Merlo<br />
è stato utilizzato da un’azienda specializzata nella manutenzione<br />
d’impianti di risalita, che ogni anno si occupa di<br />
verificare lo stato delle funi e delle seggiole.<br />
Molte le caratteristiche che hanno consigliato il noleggio<br />
del sollevatore TF 30.9. Innanzitutto, considerata la sede<br />
IL SOLLEVATORE MERLO<br />
può essere rapidamente allestito,<br />
dal posto guida, con molti<br />
accessori, per poter trovare più<br />
forme d’impiego.<br />
IL MERLO TF 30.9<br />
ha un’altezza da terra<br />
di 340 mm, trazione<br />
integrale e tre modalità<br />
di sterzatura.<br />
Tutte caratteristiche<br />
che assicurano grande<br />
mobilità su qualsiasi<br />
terreno.<br />
del cantiere, l’altezza da terra di 340<br />
mm, che unita alla trazione integrale e<br />
alle tre modalità di sterzatura – ruote<br />
anteriori, quattro ruote e a granchio –<br />
assicurano grande mobilità su qualsiasi<br />
terreno e rendono più facile superare<br />
gli ostacoli. A muovere il TF 30.9, inoltre,<br />
è un motore da 75 CV Tier 4 Final<br />
con Eco Power Drive (EPD), che, in rapporto<br />
alle tecnologie tradizionali, consente<br />
una riduzione dei consumi del 18%. Un indubbio vantaggio<br />
in un contesto che ha richiesto continui spostamenti.<br />
La sua efficienza è poi garantita dal sistema Fan Drive, che<br />
mantiene i radiatori sempre puliti.<br />
Per il trasporto e l’installazione delle seggiole, i tecnici hanno<br />
utilizzato un gancio su zattera. Operazione resa sicura<br />
dal CDC (Controllo Dinamico del Carico), vale a dire la tecnologia<br />
Merlo che è deputata a monitorare costantemente<br />
la stabilità del telescopico rispetto al carico e che è pronta<br />
a bloccare il movimento del braccio, se questo dovesse<br />
comportare il rischio di ribaltamento.<br />
La combinazione del CDC con la trasmissione idrostatica<br />
e la traslazione laterale ha fatto in modo che il posizionamento<br />
delle seggiole sia stato possibile con precisione<br />
millimetrica. Per quanto progettato per il settore agricolo,<br />
il sollevatore telescopico TF 30.9 di Merlo ha confermato<br />
di essere un mezzo polivalente, come dimostra la gamma<br />
di accessori, tra cui forche, pale e pinze, che possono essere<br />
rapidamente installati dal posto guida con il sistema<br />
di bloccaggio Tac – Lock.<br />
[98] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [99]
Sollevamento&Noleggio<br />
Piattaforme aeree<br />
Genie, che opera a<br />
livello mondiale,<br />
intende<br />
confrontarsi più da vicino<br />
con il mercato italiano,<br />
per migliorare sia la<br />
propria posizione in Italia<br />
sia per saldare la<br />
collaborazione con i<br />
propri clienti.<br />
Secondo Jacco de<br />
Kluijver, VP Sales &<br />
Marketing di Terex AWP<br />
in EMEAR: “In linea di<br />
massima, facendo una<br />
semplificazione, potrei<br />
dire che il 60% degli<br />
acquisti dei grandi gruppi<br />
di noleggio viene deciso a<br />
livello centrale, mentre il<br />
40% è orientato dalle<br />
preferenze dei vari<br />
Da Umbertide<br />
a tutta la penisola<br />
Nuovo approccio di Genie al mercato italiano<br />
per far conoscere meglio i propri prodotti<br />
e generare una virtuosa richiesta dal “basso”,<br />
da parte dei clienti finali. E avere lo<br />
stabilimento in Italia è un sicuro vantaggio<br />
mercati. Ed èlìche<br />
vogliamo agire e<br />
vogliamo far conoscere i<br />
prodotti della gamma<br />
Genie, generando una<br />
richiesta dal basso, dai<br />
clienti finali”.<br />
Lo stabilimento di<br />
Umbertide èper Terex il<br />
Centro di Eccellenza per<br />
la produzione di<br />
piattaforme a braccio<br />
Genie per le regioni di<br />
Europa, Medio Oriente,<br />
Africa e Russia. I clienti<br />
italiani possono<br />
beneficiare in maniera<br />
diretta del fatto di avere lo<br />
stabilimento sul proprio<br />
territorio. “Stiamo<br />
articolando la nostra<br />
gamma, con un piano<br />
pluriennale di sviluppo, in<br />
modo da fornire alle<br />
societàdi noleggio e ai<br />
clienti, sempre la<br />
macchina giusta in<br />
relazione alla tipologia di<br />
lavoro”, afferma<br />
J.d.Kluijver.<br />
La serie XC (Xtra<br />
Capacity) è pensata<br />
appositamente per quelle<br />
applicazioni che<br />
richiedono capacità di<br />
carico e prestazioni di<br />
alta gamma: le macchine<br />
della serie XC assicurano<br />
una capacitàin<br />
piattaforma senza<br />
limitazioni di 300 kg e con<br />
limitazioni di 454 kg, e<br />
possono portare fino a 3<br />
persone in cesta oltre al<br />
materiale.<br />
Per i cantieri in cui serve<br />
potersi muoversi e<br />
lavorare al chiuso e<br />
all’aperto, in modalità<br />
ecologica e silenziosa,<br />
risulta ideale la serie FE,<br />
che oggi comprende i<br />
modelli Z-45 FE e Z-60 FE.<br />
Nei prossimi due anni si<br />
svilupperà una gamma<br />
completa di macchine con<br />
doppia modalitàdi<br />
funzionamento, tutto<br />
elettrico o ibrido. Il cliente,<br />
infine, potrà scegliere la<br />
serie J, pensata per<br />
eseguire in assoluta<br />
efficienza e sicurezza<br />
lavori standard, con una<br />
capacitàdi 300 kg e un<br />
prezzo di listino piùbasso;<br />
ideale per applicazioni di<br />
costruzione,<br />
manutenzione, ispezione<br />
e verniciatura. Macchine<br />
dalle alte prestazioni ma<br />
che costano meno<br />
rispetto a una comune<br />
piattaforma a braccio sul<br />
mercato. La serie J riduce<br />
il costo totale di proprietà<br />
fino al 20%. Molti di questi<br />
vantaggi in termini di TCO<br />
sono dovuti alla struttura<br />
a due sezioni del braccio<br />
della piattaforma, con un<br />
diagramma di lavoro a<br />
singola area, molto più<br />
facile da manutenere. Il<br />
braccio della serie J non è<br />
dotato di sensori di<br />
lunghezza e di cavi di<br />
prolunga, il che riduce<br />
costose ispezioni e la<br />
potenziale necessità di<br />
sostituire i pezzi di<br />
ricambio. Il nuovo design<br />
del sistema idraulico<br />
A sinistra, lo stabilimento<br />
Terex a Umbertide (PG).<br />
A lato, Jacco de Kluijver,<br />
VP Sales & Marketing<br />
di Terex AWP in EMEAR.<br />
richiede il 33% in meno di<br />
volume di fluido rispetto<br />
alle comuni piattaforme a<br />
braccio in classi di altezza<br />
comparabili.<br />
Uno dei vantaggi più<br />
significativi della serie J è<br />
il peso in rapporto alla<br />
categoria di<br />
appartenenza. Con un<br />
peso inferiore di 1/3<br />
rispetto ai bracci<br />
comparabili, la serie J<br />
presenta anche una<br />
posizione di trasporto<br />
ottimizzata, che consente<br />
ad un singolo rimorchio di<br />
trasportare più macchine<br />
o fino a due piattaforme<br />
S-60 J.<br />
genielift.com/it<br />
WAKE UP!<br />
GET BACK TO REALITY<br />
<br />
La piattaforma Z-60 FE<br />
che, con il modello Z-45<br />
FE, fa parte della serie FE.<br />
Macchine ideali per<br />
i cantieri in cui serva<br />
lavorare in modalità<br />
ecologica e silenziosa.<br />
<br />
<br />
<br />
ISO 9001 - ISO 14001 - OHSAS 18001<br />
[100] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
DEMAC S.R.L. | MAGENTA (MI) - ITALY | +39 02 9784488 | INFO@DEMAC.IT | WWW.DEMAC.IT
Sollevamento&Noleggio<br />
Gru a torre<br />
GRU CON VISTA<br />
Mediterraneo<br />
Grove GMK6400 erige due gru Potain MDT 319 per<br />
lo sviluppo del progetto Porta del Mare di Salerno<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
LE DUE GRU<br />
Potain MDT<br />
319, una da 70<br />
e una da 80 m,<br />
al lavoro<br />
per tre anni<br />
nel cantiere<br />
salernitano,<br />
sono state<br />
montate<br />
con una Grove<br />
GMK6400,<br />
in soli cinque<br />
giorni (cinque<br />
giorni per gru).<br />
Era un’area abbandonata. Tra non molto, sarà un nuovo<br />
volto della città di Salerno. È il progetto Porta del<br />
Mare: un intervento di rigenerazione urbanistica, di<br />
44mila m 2 , per proporre nuovi spazi abitativi, ma anche un<br />
piano complessivo per comporre e restituire, in una nuova<br />
forma, un consistente tratto di città (l’area dell’ex opificio<br />
Marzotto) ai salernitani. Affacciata sulla costa, all’uscita<br />
della tangenziale e sulla principale direttrice che attraversa<br />
il capoluogo, Porta del Mare guarda in qualsiasi direzione<br />
al Mediterraneo ed è il nuovo ingresso Est della città<br />
di Salerno. Il tutto sarà circondato da ulivi, mirto e ginestre.<br />
Per lavorare alla costruzione di centottantatre<br />
appartamenti, divisi in tre torri residenziali, cinque unità<br />
commerciali, centoventicinque garage, un parcheggio con<br />
spazio per ottocento auto e un ristorante, sono state scelte<br />
due gru a rotazione alta Potain MDT 319.<br />
[102] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [103]
LE GRU POTAIN<br />
A ROTAZIONE ALTA<br />
permettono di sollevare<br />
e distribuire i carichi<br />
con lo spostamento<br />
orizzontale del carrello<br />
o con il sollevamento<br />
del braccio articolato.<br />
HI-TRACTION<br />
PER CONDIZIONI X-TREME<br />
Gru a torre<br />
Le due gru MDT 319, una da 70 m una da 80 m,<br />
sono state acquistate dall'appaltatore R.C.M.<br />
<strong>Costruzioni</strong> direttamente dalla Manitowoc Cranes,<br />
e il montaggio e l’assistenza post-vendita sono<br />
state fornite dalla Edilcom, cioè dal centro assistenza<br />
di zona. Montate con una Grove GMK6400,<br />
di proprietà della società Pergamo Sollevamenti,<br />
ci sono voluti solo cinque giorni per assemblare<br />
ciascuna gru. Entrambe lavoreranno nel cantiere<br />
per circa tre anni, dopo di che saranno smontate<br />
sempre dalla GMK6400.<br />
Maggiore produzione<br />
R.C.M. <strong>Costruzioni</strong> ha scelto le gru MDT 319 per<br />
l'installazione rapida e semplice e per la manutenzione<br />
integrata, con conseguente aumento<br />
della produttività. L’uso del sistema Manitowoc<br />
Crane System Control (CCS) - che, in tempo reale,<br />
misura e controlla tutti i movimenti della gru<br />
e le sollecitazioni strutturali - consente, in soli<br />
15 minuti, di configurare la gru e calibrare i sensori<br />
di movimento della stessa, nonché di impostare<br />
i limiti del carrello dell’ interruttore e del<br />
braccio. Le gru, segnalando automaticamente<br />
i propri periodi di sosta, aiutano l'operatore a lavorare<br />
in modo rapido e preciso.<br />
CCS agisce anche come strumento di manutenzione,<br />
consentendo all'operatore di monitorare<br />
la condizione delle gru da uno schermo in<br />
cabina. R.C.M. <strong>Costruzioni</strong> ha acquistato i due modelli<br />
MDT 319 con CraneSTAR Diag, il sistema di gestione prodotto<br />
dall'OEM. CraneSTAR Diag permette l'accesso ai dati<br />
CCS, l'esecuzione della diagnostica da remoto e, in tempo<br />
reale, da qualsiasi parte del mondo. Gestori di flotte possono<br />
monitorare le posizioni, le condizioni di lavoro, il piano<br />
di manutenzione e i tempi di attività per massimizzare<br />
l'efficienza e l’operatività.<br />
La soluzione più indicata<br />
Quando si è trattato di progettare il montaggio delle due<br />
gru a rotazione alta MDT 319, la pluripremiata gru tuttoterreno<br />
GMK6400 Grove è sembrata da subito la macchina<br />
perfetta per l’occasione. I contro-bracci, le unità di rotazione<br />
e il jib delle gru pesavano, rispettivamente, 5,9 t,<br />
7,49 t e 11,2 t e la GMK6400 li ha alzati senza incorrere in<br />
particolari difficoltà.<br />
La GMK6400 esprime valori di sollevamento che sono tra<br />
i più alti tra le gru a sei assi. La sua “prestanza” si combinata<br />
con le dimensioni ridotte degli stabilizzatori e con i<br />
tempi di installazione rapidi. Viene spesso utilizzata al posto<br />
di una gru a sette o otto assi, il che aiuta a risparmiare<br />
tempo, denaro e fatica.<br />
La macchina, con capacità di 400 t, ha un braccio principale<br />
di 60 m, ma può arrivare fino a 79 m di braccio impennabile,<br />
offrendo un'altezza in punta di 136 m con una<br />
capacità di gestire carichi fino a un raggio massimo di<br />
96 m. Quando utilizzata con il MegaWingLift, la capacità<br />
del braccio principale aumenta del 70%, fino a raggiungere<br />
il 400% con l’uso di un braccio mobile.<br />
CON TRE ANNI DI GARANZIA<br />
SULLA CATENA CINEMATICA *<br />
IVECO X-WAY coniuga le migliori tecnologie IVECO in termini di efficienze dei consumi e sicurezza, con la leggendaria robustezza<br />
off-road dei veicoli più resistenti, per offrire un’elevata produttività con un eccezionale costo totale d’esercizio (TCO).<br />
IVECO X-WAY porta all’estremo l’approccio modulare, grazie ad un’ampia scelta di modelli, che possono essere adattati ad ogni<br />
tipo di missione senza compromessi.<br />
La trazione idrostatica aggiuntiva garantisce, all’occorrenza, una miglior manovrabilità del veicolo e sicurezza del conducente<br />
anche sui terreni difficili.<br />
Il tuo lavoro non si blocca mai con HI-TRACTION, la migliore trasmissione idrostatica della categoria.<br />
lun-ven 8-20 / sabato 8-12<br />
IVECO. L’ITALIA CHE VINCE.<br />
DRIVE THE NEW WAY.<br />
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O CHIAMA SUBITO IL NUMERO VERDE!<br />
[104] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
*Offerta valida fino al 30/11/<strong>2020</strong> sulla gamma Stralis X-WAY e IVECO X-WAY equipaggiato con sistema di trazione idraulica aggiuntiva HI-TRACTION, escluse mission gravose. L’offerta comprende il terzo anno di garanzia sulla catena<br />
cinematica per un chilometraggio massimo di 80.000 km/anno. Gli interventi relativi al terzo anno di garanzia sulla catena cinematica andranno eseguiti presso la rete assistenziale IVECO. Per i dettagli sui contenuti e sulle condizioni fare riferimento<br />
al Contratto di Estensione di Garanzia reperibile presso tutte le Concessionarie aderenti. Immagine a puro scopo illustrativo. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale non cumulabile con altre promozioni.
Truck&Allestimenti<br />
Astra HHD9 86.50 8x6 - 11 ton<br />
Il gigante<br />
VA IN MINIERA<br />
Testi e foto di Gianenrico Griffini<br />
in collaborazione con<br />
Massa totale a terra fino a 65 ton per il quattro assi<br />
della Casa italiana con motore Cursor 13<br />
Euro VI da 500 Cv, omologato Macchina Operatrice<br />
AL LAVORO IN MINIERA L’Astra 86.50 8x6 durant<br />
il trasferimento dei materiali (marna) verso l’impianto<br />
di frantumazione, situato all’interno del giacimento.<br />
[106] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [107]
Truck&Allestimenti<br />
Astra HHD9 86.50 8x6 - 11 ton<br />
ASSALI E SOSPENSIONI Sopra, l’assale<br />
anteriore Meritor da 11 tonnellate e le<br />
sospensioni del tandem da 20+20 tonnellate,<br />
costituite da balestre paraboliche rovesciate.<br />
Ribaltabile heavy duty<br />
L’Astra HHD9 86.50 testato nella miniera di<br />
Albarola è dotato di un cassone ribaltabile rinforzato<br />
da 24 m 3 della Cantoni di Boffalora sopra<br />
Ticino (Milano). La stessa Cantoni ha realizzato<br />
il dispositivo di protezione della cabina<br />
Defender, che preserva l’abitacolo in caso di ribaltamento<br />
del veicolo (Rops, Roll over Pro -<br />
tection Structures) o di caduta accidentale di materiali<br />
dall’alto (Fops, Falling-object Pro tection<br />
Structures). Gli equipaggiamenti aggiuntivi, indispensabili<br />
per ottenere la certificazione CE, includono<br />
la telecamera posteriore con monitor in<br />
cabina, la traversa posteriore con gancio di traino<br />
da 250 tonnellate, il gradino di salita a 600<br />
mm dal suolo con maniglia addizionale, un sedile<br />
di guida specifico, il martelletto di sicurezza<br />
all’interno dell’abitacolo e le decalcomanie per<br />
la marchiatura CE.<br />
Visto dall’esterno assomiglia a un quattro assi maggiorato<br />
per impieghi offroad ultra gravosi. In realtà<br />
l’Astra HHD9 86.50 8x6 illustrato in queste pagine è<br />
a tutti gli effetti un dumper, classificato come Macchina<br />
Operatrice secondo le disposizioni della Direttiva Macchine.<br />
L’8x6 fa parte di una nuova gamma della Casa italiana, denominata<br />
11 ton, in base alla portata massima di ciascuno<br />
dei due assali anteriori. Questa serie comprende due<br />
modelli a quattro assi in configurazione 8x4 e 8x6. Sono<br />
proposti con larghezza standard di 2,55 metri o, come<br />
nel caso dell’86.50 provato nella miniera di Albarola<br />
(Piacenza) della Buzzi Unicem gestita dalla Ge.a.min, di<br />
2,87 metri d’ingombro trasversale. Le motorizzazioni Fpt<br />
Cursor sono proposte con classe d’inquinamento Euro VI,<br />
Euro V o Euro III, secondo le normative vigenti nei mercati<br />
Ue o extra-Ue di destinazione.<br />
Assali Meritor per impieghi heavy duty<br />
Una delle caratteristiche distintive dell’HHD9 è rappresentata<br />
dall’adozione di assali Meritor al posto dei Kessler per<br />
impieghi heavy duty montati su altri modelli. Quelli anteriori<br />
con riduzione ai mozzi sono da 11 tonnellate di por-<br />
tata, mentre il tandem (anch’esso con riduzione ai mozzi)<br />
è da 40 tonnellate (20+20 tonnellate). Le sospensioni sono<br />
costituite da balestre paraboliche a quattro foglie sul primo<br />
e secondo assale (con ammortizzatori e due barre stabilizzatrici)<br />
e da elementi parabolici a cinque foglie pivotanti<br />
su un perno centrale (cantilever) posteriormente.<br />
L’impianto frenante, di tipo misto, prevede dischi sull’anteriore<br />
e masse a tamburo con camme a Z con recupero<br />
automatico del gioco sul tandem da 40 ton. Come per tutti<br />
gli HHD9 della Casa italiana, anche l’86.50 testato nella<br />
miniera di Albarola adotta un telaio rinforzato. Che è co-<br />
[108] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [109]
Truck&Allestimenti<br />
Astra HHD9 86.50 8x6 - 11 ton<br />
ANCHE DUMPER RIGIDI Sopra<br />
e sotto, due dumper RD 50<br />
di Astra della Ge.a.min, al lavoro<br />
nella miniera di Albarola<br />
di proprietà della Buzzi Unicem.<br />
LA STRUMENTAZIONE E IL CAMBIO Sopra, da sinistra, la telecamera posteriore dell’Astra<br />
HHD9 86.50, il cluster strumenti del veicolo e la leva d’azionamento del cambio automatico<br />
Allison 4700 a sette rapporti, oltre alla retromarcia. Il cambio è dotato di retarder integrato.<br />
stituito da due longheroni di 10 millimetri di spessore, distanziati<br />
fra loro di 820 millimetri, con un’anima da 320 millimetri<br />
e piattabande da 90 millimetri. La struttura è rinforzata<br />
con due elementi longitudinali a C (interni ai longheroni)<br />
di 6 millimetri di spessore. Questa soluzione assicura un’elevata<br />
rigidità torsionale e un alto grado di stabilità al veicolo,<br />
anche in condizioni offroad estreme.<br />
L’omologazione come dumper consente all’86.50 di avere<br />
una massa totale a terra superiore a quella di un mezzo<br />
d’opera tradizionale. Il peso a pieno carico dell’8x6 può, infatti,<br />
arrivare a 65 tonnellate (in condizione di sovraccari-<br />
co, per periodi limitati), se la velocità in miniera non supera<br />
i 40 chilometri l’ora. Con una velocità massima di 70 chilometri<br />
l’ora il Ptt è, invece, di 62 tonnellate. In entrambi i<br />
casi, è prevista la gommatura 14.00 R 20.<br />
Cursor 13 da 500 Cavalli e cambio Allison<br />
Il cuore della catena cinematica dell’Astra HHD9 è costituito<br />
dal sei cilindri in linea Cursor 13 di Fpt di 12,88 litri di<br />
cilindrata, in versione Euro VI. Il propulsore eroga una potenza<br />
massima di 500 Cv a 1.900 giri al minuto. La coppia<br />
di picco è di 2.300 Newtonmetro nell’intervallo da 970<br />
a 1.525 giri al minuto. Il Cursor 13, dotato di quattro valvole<br />
per cilindro, utilizza un sistema d’iniezione common<br />
rail ad alta pressione e un turbocompressore a geometria<br />
variabile (Vgt). La disponibilità della coppia massima già a<br />
bassi regimi di rotazione - sotto i 1.000 giri al minuto - si rivela<br />
particolarmente utile per il disimpegno del veicolo sui<br />
percorsi off-road più impegnativi. Compito, quest’ultimo,<br />
facilitato dall’abbinamento del propulsore al cambio automatico<br />
Allison 4700 a sette rapporti con retarder idraulico<br />
integrato. Il convertitore del cambio, in grado di moltiplicare<br />
ai bassi regimi la coppia in ingresso generata dal mo-<br />
tore, aiuta anche le partenze in salita. Alle spalle del convertitore<br />
si trovano un treno di ingranaggi epicicloidali, un<br />
modulo di controllo con i relativi sensori, il circuito di raffreddamento<br />
del fluido idraulico e il retarder.<br />
Per il rallentamento l’86.50 può contare anche sul freno<br />
motore potenziato (a decompressione), in grado di generare<br />
una potenza frenante di 463 kW (630 CV a 1.900 giri<br />
al minuto.). La catena cinematica è completata dal ripartitore<br />
Steyr VG2700 con rapporto di trasmissione 1:0,913<br />
- 1:4,07. Il rapporto di distribuzione della coppia fra l’anteriore<br />
e il tandem posteriore è di 1:2,6.<br />
[110] <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2020</strong> [111]
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