La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 76, novembre 2020
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi. Info e media: Walter Milan Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) coordinamentostampa@cnsas.it
Un numero in gran parte dedicato al sistema italiano di Protezione Civile, che vede il Soccorso Alpino e Speleologico impegnato fra le strutture operative che in in Italia fronteggiano le grandi emergenze, oltre all'attività quotidiana di soccorso in montagna e dove l'ambiente è impervio. In apertura uno speciale sulla nuova legge varata da poco dal Parlamento, che ribadisce il ruolo di coordinamento e direzione del CNSAS nella ricerca dei dispersi.
Info e media:
Walter Milan
Responsabile Nazionale Comunicazione - Head of Communication
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
coordinamentostampa@cnsas.it
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<strong>La</strong> nuova legge, ovvero<br />
la riforma <strong>del</strong>la “74”<br />
di Fabio Bristot - Rufus<br />
In data 12 ottobre <strong>2020</strong> è stata<br />
approvata dalla Camera, dopo<br />
identico passaggio al Senato<br />
qualche giorno prima, la Legge<br />
13 ottobre <strong>2020</strong>, n. 126, pubblicata<br />
nella Gazzetta ufficiale n.<br />
253 <strong>del</strong> 13 ottobre <strong>2020</strong>.<br />
Pur con la <strong>rivista</strong> già impaginata per<br />
l’imminente stampa e che, anzi, da<br />
li a poche ore sarebbe stata avviata<br />
alla tipografia, si è deciso, in ragione<br />
<strong>del</strong>l’importanza <strong>del</strong>l’evento, di variare<br />
l’editoriale <strong>del</strong> Presidente e di dare<br />
pubblicazione <strong>del</strong> testo <strong>del</strong>la legge in<br />
modo che tutti i soci potessero prenderne<br />
lettura e contezza.<br />
In neretto, nel testo sotto allegato,<br />
sono comunque poste in evidenza le<br />
principali variazioni rispetto al testo<br />
originario che era già stato parzialmente<br />
modificato in relazione ad alcuni articoli<br />
dalla Legge 26 febbraio 2010, n. 26.<br />
Veniamo immediatamente al merito e<br />
leggiamo assieme per quanto concessoci<br />
dallo spazio e dal poco tempo.<br />
Tra le variazioni da subito apprezzabili,<br />
si possono preliminarmente ricordare<br />
l’introduzione/esplicitazione <strong>del</strong>la primaria<br />
attività svolta dal CNSAS a favore<br />
di soggetti “in imminente pericolo di<br />
vita e a rischio evoluzione sanitaria”,<br />
oltre che l’attività di “ricerca e al soccorso<br />
dei dispersi.” Viene introdotto il<br />
principio <strong>del</strong>la “direzione” che, associata<br />
al livello <strong>del</strong> coordinamento, già<br />
pacifico nell’effettuazione <strong>del</strong>le operazioni<br />
di soccorso, rafforza e risolve in<br />
via definitiva note questioni di carattere<br />
interpretativo su il soggetto a cui<br />
spetti dunque attuare il coordinamento<br />
e la direzione.<br />
È stato, quindi, ribadito anche in stretta<br />
e logica conseguenza <strong>del</strong>le modifiche<br />
sopra apportate, lo strettissimo rapporto<br />
e interazione con il “Servizio Sanitario<br />
nazionale”, prima indicato in modo<br />
generico, e con il “Sistema” 118 e “i<br />
servizi di elisoccorso”, oltre che con le<br />
“Centrali Nue 112”, ancora più centrali<br />
nel rapporto che queste strutture devono<br />
avere con il CNSAS.<br />
Ulteriore conseguenza, di particolare<br />
rilievo per quei Servizi regionali che<br />
ancora non hanno alcun rapporto o detengono<br />
rapporti rarefatti e mal strutturati,<br />
è la reintroduzione (la Legge 26<br />
febbraio 2010, n. 26 ne aveva lasciato<br />
discrezionalità, nda) <strong>del</strong>l’obbligo di<br />
stipula di atti convenzionali tra le Regioni<br />
e le Province autonome e Servizi<br />
regionali e provinciali finalizzati “a<br />
disciplinare i servizi di soccorso e di<br />
elisoccorso.” Ciò, tenuto anche conto<br />
<strong>del</strong> caposaldo giuridico, mai forse compreso<br />
nella sua portata effettiva, ovvero<br />
che il CNSAS per le Regioni e le Province<br />
Autonome è “soggetto di riferimento<br />
esclusivo per l’attuazione <strong>del</strong> soccorso<br />
sanitario nel territorio montano ed in<br />
ambiente ipogeo” (Art. 2, comma 2 non<br />
modificato).<br />
Altro passaggio, che risolve talune criticità<br />
emerse nel medio periodo e offre<br />
ulteriori certezze e solidità alla nostra<br />
organizzazione, è la modifica <strong>del</strong> D.Lgs.<br />
3 luglio 2017, n. 117 e s.m. e i., rispetto<br />
al quale una particolare deroga<br />
era stata già a suo tempo concessa al<br />
CNSAS. Il divieto di attribuire, infatti,<br />
alcun compenso ai componenti degli<br />
organi sociali <strong>del</strong>le organizzazioni di<br />
volontariato (O.d.V.) – previsto dall’art.<br />
34, comma 2 <strong>del</strong> suddetto Decreto, non<br />
trova applicazione “nei confronti dei<br />
componenti degli organismi direttivi<br />
di livello nazionale e regionale.”<br />
Il termine “prevalente”, pur nella totale<br />
assenza di lucro che la nostra attività<br />
deve continuare a mantenere quale<br />
condizione ferma, verrà normato in<br />
modo netto e rigoroso dall’adeguamento<br />
<strong>del</strong> Regolamento di affidamento<br />
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