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Vie&Trasporti n.845 dicembre 2020

Cover Prova della strada per Iveco S-Way AS440S46T/P LNG Euro VI D. E' di nuovo record Prova Nissan Nv250. Piacere di conoscerti Esclusivo - International Truck of the Year 2021. E' Man TgX il campione - Innovation Truck Award 2021. Mercedes-Benz eActros e GenH2 battono tutti Prodotto - Alla guida del Volvo Fh. Esame superato - Mercedes-Benz Arocs. Nei cantieri 2.0 - Ford E-Transit. Rivoluzione elettrica per l'Ovale Blu - Renault Kangoo ed Express. Tanta Tecnologia per le new generation - Torsus. Ed è subito fuoristrada estremo - Lamberet SR2 HD. Per il duro lavoro Attualità - Le immatricolazioni di veicoli da lavoro in Europa. Tutti giù per terra - Forum Automotive. La ricetta per la ripresa del settore - Sopra e sotto zero. Arriva il terzo quaderno Oita - Taglio del nastro per il centro logistico Ups di Prato. Rampa di lancio - Si dice che... - Persone6Poltrone Voci - Alessandro Oitana. Perché sono tutti pazzi per Iveco S-way - Andrea Manfron, Fai. Il mondo che vorrei - Gianandrea Ferrajoli. Refresh Cold, l'ultima sfida Reti&Service - Il parere legale. Targa prova, come funziona - Il Master in Servitization. Super service manager - Service News

Cover
Prova della strada per Iveco S-Way AS440S46T/P LNG Euro VI D. E' di nuovo record
Prova
Nissan Nv250. Piacere di conoscerti
Esclusivo
- International Truck of the Year 2021. E' Man TgX il campione
- Innovation Truck Award 2021. Mercedes-Benz eActros e GenH2 battono tutti
Prodotto
- Alla guida del Volvo Fh. Esame superato
- Mercedes-Benz Arocs. Nei cantieri 2.0
- Ford E-Transit. Rivoluzione elettrica per l'Ovale Blu
- Renault Kangoo ed Express. Tanta Tecnologia per le new generation
- Torsus. Ed è subito fuoristrada estremo
- Lamberet SR2 HD. Per il duro lavoro
Attualità
- Le immatricolazioni di veicoli da lavoro in Europa. Tutti giù per terra
- Forum Automotive. La ricetta per la ripresa del settore
- Sopra e sotto zero. Arriva il terzo quaderno Oita
- Taglio del nastro per il centro logistico Ups di Prato. Rampa di lancio
- Si dice che...
- Persone6Poltrone
Voci
- Alessandro Oitana. Perché sono tutti pazzi per Iveco S-way
- Andrea Manfron, Fai. Il mondo che vorrei
- Gianandrea Ferrajoli. Refresh Cold, l'ultima sfida
Reti&Service
- Il parere legale. Targa prova, come funziona
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Intervista<br />

Intervista<br />

.ANDREA MANFRON.<br />

Il mondo che vorrei<br />

Dignità per gli autisti che continuano a lavorare a testa bassa, legalità,<br />

fondi per garantire la sopravvivenza delle aziende in un momento delicato<br />

e per il rinnovo del parco. Le battaglie del Segretario generale della Fai<br />

di Tiziana Altieri<br />

Andrea Manfron dal<br />

2017 è il segretario<br />

generale della Fai,<br />

la federazione degli<br />

autotrasportatori che<br />

aderisce<br />

a Conftrasporto-<br />

Confcommercio.<br />

Una laurea<br />

in Ingegneria dei<br />

<strong>Trasporti</strong><br />

e un'esperienza<br />

pluriennale nel campo<br />

delle infrastrutture<br />

autostradali, affianca<br />

il presidente Paolo<br />

Uggè. Membro<br />

incaricato di numerose<br />

commissioni tecnicoscientifiche<br />

nazionali<br />

e internazionali nel<br />

campo del trasporto<br />

stradale, della gestione<br />

del trasporto merci<br />

e dell'intermodalità,<br />

continua a collaborare<br />

alla preparazione e alla<br />

redazione di ricerche<br />

e pubblicazioni nelle<br />

principali materie<br />

di interesse.<br />

Ci sono persone che attendono il cambiamento,<br />

altre che lo promuovono. Andrea<br />

Manfron, classe 1973, rientra senza dubbio<br />

nel secondo gruppo. Segretario generale della<br />

Fai dal 2017, ha fatto sentire la sua voce più volte<br />

nelle opportune sedi istituzionali per portare avanti<br />

le ‘battaglie’ di una categoria, tanto essenziale<br />

quanto bistrattata. Il settore lui lo conosce a fondo:<br />

dopo una laurea in ingegneria dei trasporti è<br />

entrato in Aiscat dove ha coperto il ruolo di ad<br />

per la divisione Servizi e di direttore dell’area tecnica.<br />

È membro incaricato di numerose commissioni<br />

tecnico-scientifiche nazionali e internazionali<br />

nonché di organismi impegnati nell’identificazione<br />

di misure per la gestione della viabilità del futuro.<br />

Nessun volo pindarico nei suoi discorsi, ma<br />

tanta, tanta concretezza.<br />

Qual è lo stato di salute delle aziende di<br />

autotrasporto italiane oggi?<br />

“L’emergenza sanitaria non ha avuto il medesimo<br />

impatto sulle aziende, molto dipende dall’area<br />

geografica e dalla filiera produttiva in cui operano.<br />

La logistica alimentare, per esempio, ha continuato<br />

a lavorare pur con cali del fatturato, il petrolifero<br />

ha visto un vero e proprio tracollo. Possiamo parlare<br />

di una flessione media dei volumi di traffico<br />

intorno al 15-20 per cento.<br />

La situazione oggi è comunque molto variegata<br />

ed estremamente critica: le nostre aziende offrono<br />

servizi legati alle attività produttive che sono al<br />

palo. I consumi interni rimangono drammatici, le<br />

esportazioni riescono a compensare solo in piccola<br />

parte le perdite. Le prospettive non sono rosee.<br />

Oggi, con gli ammortizzatori sociali, ci troviamo<br />

in una bolla che non può però durare all’infinito.<br />

All’orizzonte vediamo un ridimensionamento delle<br />

imprese e probabilmente l’uscita di scena di alcuni<br />

operatori. L’auspicio è che questa crisi spinga le<br />

aziende a intraprendere nuove strade come quella<br />

dell’aggregazione che noi promuoviamo da sempre:<br />

insieme è più facile accedere al credito e con<br />

maggiore liquidità si possono affrontare le sfide<br />

del mercato”.<br />

Uno dei temi caldi del momento è quello<br />

delle accise, tra ipotesi di aumenti e cancellazione<br />

dei rimborsi...<br />

“Il gasolio è la prima voce di spesa per le aziende<br />

di autotrasporto. Un intervento che va a minare<br />

un costo incomprimibile in questo momento grida<br />

vendetta. Sarebbe una scelta infausta che innescherebbe<br />

una lotta senza quartiere. Come Fai<br />

contestiamo anche l’ipotesi del ministro Costa di<br />

equiparare il gasolio alla benzina, inciderebbe pesantemente<br />

sui bilanci di chi effettua distribuzione<br />

in ambito urbano, un compito delicato. Che nessuno<br />

‘osi’ provare a toccare le accise”.<br />

Sono di questi giorni le immagini di autisti<br />

che denunciano di essere stati ancora<br />

una volta dimenticati. Difficile accedere<br />

a un pasto caldo o servizi igienici.<br />

Quale impatto sui servizi?<br />

“Stiamo combattendo le stesse identiche battaglie<br />

di marzo e siamo stati accontentati solo parzialmente.<br />

La ristorazione è possibile, per esempio,<br />

solo sulle autostrade: bisogna aprire anche all’interno<br />

di autoparchi, interporti, aree portuali e lungo<br />

la rete stradale di interesse nazionale per consentire<br />

agli autotrasporti di fare il loro lavoro in modo<br />

dignitoso. Gli autisti, durante l’emergenza e dopo,<br />

hanno lavorato a testa bassa mettendoci impegno<br />

amorevole. Va bene essere chiamati eroi ma bisogna<br />

che l’appellativo abbia conseguenze concrete.<br />

Noi per questo continuiamo a combattere,<br />

non molleremo”.<br />

Di cosa necessita la categoria?<br />

“Di efficienza, sotto tutti i punti di vista. Tanto per<br />

cominciare bisogna promuovere l’aggregazione<br />

fra imprese. Poi, in un mondo dove l’ambiente è<br />

diventato il faro di ogni decisione politica, talvolta<br />

anche in maniera spropositata, è indispensabile<br />

un parco più giovane. Lo svecchiamento di quello<br />

attuale è un obiettivo, per raggiungerlo ci vogliono<br />

incentivi ad hoc da parte del Governo. La ministra<br />

De Micheli sta facendo la sua parte: esiste un<br />

fondo di 160 milioni per il biennio <strong>2020</strong>-2021 che<br />

mi auguro venga replicato nei prossimi anni. Sul<br />

fronte della sostenibilità ci sono altre due misure<br />

che possono essere replicate, Marebonus e<br />

Ferrobonus, ma il rimborso deve avvenire in modo<br />

diretto verso l’autotrasporto. Oggi il sistema è farraginoso<br />

e rende poco appetibile la misura.<br />

Sempre ragionando in prospettiva, c’è un problema<br />

di concorrenza legittima. C’è il dumping che<br />

viene fatto dagli operatori esteri, che si è riusciti<br />

ad arginare con il Pacchetto Mobilità, e quello all’interno<br />

dell’Italia. Ci sono operatori che operano<br />

al limite della legalità. Propongono tariffe talmente<br />

al di fuori di quelle medie del mercato che devono<br />

almeno lasciare perplessi. Serve che chi controlla<br />

effettui verifiche specifiche, accurate su chi si<br />

comporta in modo anomalo per fare pulizia.<br />

Ci sono altre due vecchie battaglie che hanno una<br />

loro valenza perché migliorano l’efficienza di sistema.<br />

Una riguarda i divieti di circolazione: quelli<br />

attualmente in vigore sono pensati in modo arcaico,<br />

sono figli di un’altra epoca. La norma di riferimento<br />

ha trent’anni. Bisognerebbe ribaltare completamente<br />

la logica. Che senso ha vietare a un<br />

mezzo pesante di circolare la domenica e i giorni<br />

festivi? Viva la libera circolazione dei mezzi e delle<br />

persone, sempre e ovunque. Poi certo rimane in<br />

capo al Ministero dei <strong>Trasporti</strong> il compito di individuare<br />

quei giorni veramente critici dal punto di<br />

vista del traffico in cui il divieto ha un senso.<br />

Garantire una maggiore flessibilità alle aziende<br />

consente una maggiore capacità organizzativa e<br />

efficienza dei trasporti a vantaggio della reddittività.<br />

Di questi tempi fa la differenza. L’altra battaglia<br />

è sulla privatizzazione delle attività di revisione.<br />

Abbiamo un problema cronico, manca il personale,<br />

per poter effettuare nei tempi previsti il check obbligatorio<br />

dei mezzi a vantaggio, innanzitutto, della<br />

sicurezza. Senza revisione non si può circolare all’estero.<br />

La norma inserita nella scorsa Finanziaria<br />

è parziale perché esclude i mezzi in regime ATP<br />

e ADR e rimorchi e semirimorchi e in più mancano<br />

i decreti attuativi. Il puzzle, insomma, non è stato<br />

completato. Attenzione: non vogliamo spogliare<br />

il Ministero delle sue attività, vogliano che queste<br />

vengano fatte nel modo giusto e nei tempi previsti.<br />

Ove ciò non avvenga è auspicabile che intervenga<br />

un privato.<br />

C’è poi la questione infrastrutture. Èsotto gli occhi<br />

di tutti, l’enorme necessità non tanto di costruirne<br />

di nuove ma di mantenere quelle esistenti. Con<br />

le Smart Road potremmo raggiungere l’obiettivo<br />

attraverso il monitoraggio in tempo reale della infrastruttura.<br />

Dal punto di vista economico, focalizzandoci<br />

su questioni strutturali e non emergenziali,<br />

abbiamo la necessità di mantenere se non<br />

aumentare le risorse che ogni anno vengono garantire<br />

al settore, per gli sconti sui pedaggi autostradali<br />

- misura ambientale e incentivante -, il rimborso<br />

delle accise, la deduzione delle spese non<br />

documentate per gli operatori più piccoli, etc.”.<br />

C’è poi una questione emergenziale.<br />

Servono ristori per l’autotrasporto?<br />

“Ci auguriamo che in Finanziaria vengono allargati<br />

i ristori a tutto coloro che hanno visto cali di fatturato<br />

sopra il 20 per cento. Diversamente anche le<br />

imprese di trasporto potrebbero avere gravi problemi.<br />

Parlando di misure straordinarie crediamo<br />

sia fondamentale incidere sui costi operativi delle<br />

imprese con un riordino dei meccanismi funzionali<br />

agli amortizzatori sociali e sugli oneri finanziari.<br />

Per quanto riguarda i leasing dei camion, per<br />

esempio, c’è una norma che congela temporaneamente<br />

le rate ma non è completa. Nessuno<br />

vuole accollarsi il costo delle modifiche sul libretto<br />

di circolazione”.<br />

Quanto conta l’Albo dell’Autotrasporto?<br />

“È un contenitore che ha ancora senso perché luogo<br />

di confronto con Ministero dei <strong>Trasporti</strong> ma<br />

necessita di essere rilanciato, fatica a esprimersi<br />

al massimo. Insomma, funziona per certi aspetti<br />

ma potrebbe fare un po’ di più”.<br />

Uno dei problemi per le aziende è la<br />

mancanza di autisti. Permane?<br />

“Il problema oggi è meno sentito ma non è risolto.<br />

Appena la domanda di trasporto tornerà a crescere<br />

ci sarà bisogno di autisti, di cui si registra una<br />

carenza cronica: oggi l’età media è intorno ai 54<br />

anni. Se dovesse passare il principio del lavoro<br />

usurante (comunque sacrosanto) avremmo un<br />

esodo concentrato che causerebbe problemi enormi.<br />

Nel Decreto flussi siamo riusciti a inserire un<br />

contingente ad hoc per il settore dell’autotrasporto,<br />

ma queste persone vanno formate”.<br />

Recovery fund, un’occasione se…<br />

“Saremo bravi a presentare i progetti in Europa.<br />

Potrebbe sembrare qualcosa di scontato ma non<br />

lo è affatto. Abbiamo tante belle idee ma a livello<br />

di progettualità siamo un po’ carenti. Noi come<br />

Fai abbiamo chiesto il finanziamento funzionale<br />

al ricambio del parco circolante”.<br />

42 - 12 <strong>2020</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

12 <strong>2020</strong> - 43

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