Vie&Trasporti n.845 dicembre 2020

Numeri
5,5 miliardi di euro
Secondo i dati diffusi dal Politecnico di Milano
e Netcomm, causa Covid, quest’anno le
vendite on-line hanno subito una forte crescita
anche in Italia: la drammatica frenata degli
acquisti di servizi (meno 47 per cento con i
settori del turismo e dei trasporti in particolare
sofferenza) è stata, infatti, controbilanciata da
un importante aumento delle vendite di
prodotti. Dei 5,5 miliardi di euro di incremento,
1,1 miliardi sono stati
realizzati dal
food&grocery, 1 miliardo
dall’informatica e
dall’elettronica di
consumo e 700 milioni
dall’abbigliamento. Si
stima che entro il 2021 le
vendite virtuali
raggiungeranno il 15,3
per cento di quelle
complessive nel mondo.
1° flotta di aerei cargo
Come affrontare la sfida della distribuzione dei
vaccini anti Covid? Preparandosi per tempo e
pianificando. Parola di Aicai, l’Associazione dei
Corrieri Aerei Internazionali di cui fanno parte
Dhl, FedEx e Ups. “Si tratta della più grande sfida
logistica di tutti i tempi - ha dichiarato il
presidente Alessandro Lega - dovremo
distribuire in una frazione temporale concentrata
centinaia di milioni di vaccini, senza al momento
poter sapere né quando, né da dove potranno
partire. Si tratta di un impegno che va al di là
della sfera del business e riguarda il futuro di
tutti noi. Sarà indispensabile proseguire la
reciproca collaborazione fra operatori pubblici e
privati che è stata fondamentale per superare le
fasi più critiche della prima ondata pandemica. I
corrieri aerei, infatti, sono fin dall’inizio
dell’emergenza in prima linea sul fronte Covid,
avendo distribuito nei tre mesi di picco in Italia
circa il 16 per cento dei prodotti farmaceutici e
sanitari. Un ruolo, il nostro, non a caso definito
‘essenziale’ dalle Istituzioni, e che fa leva sulla
pietra angolare della disponibilità di un asset
strategico unico
rappresentato da
network globali
proprietari e dalle più
grandi flotte di aerei
cargo al mondo”.
6 - 12 2020
140.553 veicoli da lavoro
Tempi difficili per i veicoli da lavoro in Italia che
ormai si apprestano a chiudere il 2020 in negativo. I
risultati messi a segno negli ultimi mesi non sono,
infatti, riusciti a compensare le forte perdite
registrate nella prima parte dell’anno a causa della
pandemia e dei conseguenti lockdown. Stando ai
dati diffusi da Unrae i veicoli commerciali con peso
totale a terra fino a 3,5 tonnellate nei primi 10 mesi
dell’anno si sono fermati a quota 124.330 unità
immatricolate con un calo del 18,3 per cento rispetto
allo stesso periodo 2019. Per l’associazione delle
Case Estere nell’anno non si andrà oltre le 165mila
immatricolazioni che indicherebbero una flessione
intorno al 15 per cento. Stessa situazione per gli over
3,5 tonnellate: il consolidato gennaio-ottobre
denuncia una perdita del 17,5 per cento
rispetto allo stesso periodo del 2019 con
16.223 unità complessive. Anche in
questo caso un’ipotesi
realistica potrebbe essere
quella di un fine 2020, con
una perdita
consolidata
intorno
al 16-17
per cento. “Se non
si riuscirà a
sostenere la
domanda in modo
mirato - ha fatto sapere Paolo
Starace, presidente della
sezione Veicoli Industriali di
Unrae - anche le imprese della filiera
automotive che distribuiscono e assistono i
veicoli si troveranno in crescenti difficoltà.
Non sappiamo quali e quante siano le aziende
operanti del settore dell’autotrasporto e della
distribuzione che già hanno fermato l’attività, né
prevedere quante alla fine sopravviveranno
all’emergenza”. Infine, uno sguardo al mercato dei
rimorchi e semirimorchi che mostra ancor più gravi
segni di sofferenza.
Con 8.981 unitàimmatricolate i primi dieci mesi
dell’anno si sono chiusi con un meno 26,6 per cento
rispetto allo stesso periodo 2019 e secondo i vertici
di Unrae l’intero anno potrebbe essere archiviato con
un meno 28-30 per cento. “L’istituzione urgente di un
Tavolo di lavoro, al quale partecipino anche i
costruttori, per individuare la soluzione più praticabile
ai problemi che sorgeranno a breve - ha sottolineato
Paolo Starace - dovrà essere una esperienza che non
limiti i suoi effetti al superamento dell’emergenza, ma
getti le basi per un cambio di approccio che sia
inclusivo oltre che costruttivo. Abbiamo l’impellente
necessità di un contesto normativo, tecnico e
amministrativo pronto a raccogliere le sfide che ci
attendono”.
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