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Libri antichi tra Savona e Albenga

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172 CAPITOLO IV

Il resto del materiale librario posseduto dalla biblioteca è moderno e proviene

da alcuni fondi donati da sacerdoti (Fondo don Luciano Berruti, Fondo

don Luigi Sala, Fondo G. Battista Parodi, Fondo don Leonardo Botta). I testi

acquistati in seguito nel corso degli anni sono prevalentemente di argomento

storico-artistico-religioso locale. Vi è anche un nucleo di periodici. Tra i libri di

argomenti particolari troviamo: il Significato de’ colori, e de’ mazzolli di Fulvio

Pellegrino Morato (n. 714), il Trattato de i colori nelle arme, nelle liuree, et

nelle diuise, di Sicillo araldo del rè Alfonso d’Aragona del Sicile (n. 724).

Di particolare bellezza una Bibbia finemente illustrata stampata a Lione nel

1563, notevole la copia del Codice di Giustiniano, stampato a Lione nel 1585

(n. 700).

Anche la tipologia delle 58 cinquecentine di questa biblioteca è in linea con

le altre: libri humanitatis 39%, storia 12%, diritto 30% e poi il resto.

Come provenienza, il fondo più cospicuo è quello della Parrocchia di Perti,

acquisito grazie a don Mario Scarrone, compianto parroco di Perti e direttore

dell’Archivio Storico Diocesano di Savona.

3. Cinquecentine ed incunaboli della diocesi di Albenga

3.1. La Biblioteca del Seminario Vescovile di Albenga 7

Un ruolo determinante nella nascita del Seminario di Albenga, fondato il 21

aprile 1568 nella Domus episcopi 8 , ebbe Carlo Cicada, eletto vescovo di Albenga

il 30 marzo 1554. Il 3 aprile del 1569 il Seminario accolse i primi dodici

alunni. La prima sede fu all’interno del chiostro dei canonici, collocato a fianco

della cattedrale, attualmente non più esistente. Tale sede, nella quale erano

ospitati anche gli alloggi dei canonici del Capitolo, risultava tuttavia inadeguata

ad accogliere un numero maggiore di aspiranti sacerdoti. Successivamente il

vescovo Pier Francesco Costa decretò il suo trasferimento in un edificio situato

accanto alla chiesa collegiata di San Lorenzo; l’inaugurazione risale al 22 marzo

1635. Nel secolo successivo il Seminario fu trasferito a Lusignano e poi nuovamente

nella sua sede precedente. L’edificio in cui è attualmente ospitato il Seminario

fu eretto tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo e si deve all’opera

dei vescovi Giosuè Cattarossi e Angelo Cambiaso 9 .

7

Attualmente: Biblioteca Diocesana intitolata a “mons. Alessandro Piazza”.

8

A. Borzacchiello, Albenga e il suo Seminario, Albenga 1969.

9

L.L. Calzamiglia, L’istituzione del Seminario Vescovile nella Diocesi di Albenga. Note

storiche a margine del 450° anniversario della fondazione, in Sacro e vago giardinello. Chiesa

e territorio: arte, cultura e storia, n. 5, Albenga 2019, pp. 3-16.

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