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Libri antichi tra Savona e Albenga

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IL MONDO DEI LIBRI NELLA SAVONA DEL ’500

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vento e a cui erano appartenuti cinque libri che ancora oggi si conservano

nella Biblioteca del Seminario Vescovile di Savona. La tomba del poeta, meta

di pellegrinaggio dei suoi estimatori, tra gli ultimi dei quali figura anche Giuseppe

Verdi, è oramai scomparsa.

San Giacomo mantenne la sua posizione di prestigio e di rilevanza culturale

per parecchio tempo, anche dopo la sottomissione di Savona a Genova, grazie

ad una rete di rapporti con le famiglie più influenti della città. Il convento di

San Giacomo ebbe un ruolo fondamentale nella realizzazione del Monte di

Pietà ed accolse nel 1621 la traslazione della reliquia di papa Sisto I. Si avviò

infine a una triste decadenza, che culminò con la sua soppressione da parte di

Napoleone nel 1810. L’ospedale e caserma in cui esso si trasformò, soffocarono

definitivamente lo spirito, che, nei tempi antichi, aveva animato la sua vita intellettuale.

Attualmente versa in uno stato di distruzione ed abbandono.

2.4.2.2. La biblioteca

Il convento era dotato di una ricchissima biblioteca. Tra le varie fonti che ce

lo provano, figura anche una cronaca redatta da fra Dioniso da Genova nel

1647, che afferma essere in quel luogo una instructissima biblioteca 75 . Testimonianze

pervenute fino a noi attestano che anche i privati si interessavano

della biblioteca e la sostenevano con donazioni. Infatti, da una lapide, ancora

esistente, si evince che nel 1679 dai giudici esecutori testamentari Giuseppe

Cortino e Ludovico Siri fu data esecuzione al legato di 2.000 lire del signor

Giovanni Battista Boccalandri, disposto per incrementare la biblioteca. La

lapide, scoperta dall’ing. Giampiero Suetta in tempi recenti e finora non ancora

studiata, così recita: HUIUS IN AUGME(N)TU BIBLIOTHECE LEGATO

LIBRARU(M) BIS MILLE IN POSTREMO M. IO. BAP(TIS)TE BOCCALANDRI

EULOGIO PER M.M. IOSEPH CORTINUM ET LUDOVICUM SIRI IUD(ICES)

EXECUTORES FUIT EX EORUM MUNERE SATISFACTUM HOC ANNO

MDCLXXIX. Traduzione: Al legato di 2.000 lire del signor Giovanni Battista

Boccalandri (disposto) in ultima volontà a incremento di questa biblioteca, fu

data esecuzione dai signori Giuseppe Cortino e Ludovico Siri, giudici esecutori

per loro incarico in questo anno 1679 76 .

Qualche anno prima, precisamente nel 1630, la contessa Giulia Pavese alla

sua morte aveva lasciato in eredità al convento di San Giacomo tutta la sua

biblioteca ed in più 100 “doppie” per l’acquisto di altri volumi 77 .

75

Dionisio Da Genova, Compendiosa descriptio, c. 22 r.

76

Ringrazio il prof. Attilio Bartoli Langeli per la consulenza epigrafica.

77

G.V. Verzellino, Delle memorie particolari, pp. 247-248.

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