You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
ANNO 5
NUMERO 16
www.calcioinrosa.it
PAGINA
4
info@calcioinrosa.it
«Voglio continuare a definire la mia identità»
Intervista a Bianca Bardin della Florentia: «Vorrei imparare da Galli e Parisi. Vorrei
laurearmi senza rinunciare al calcio, spero nel professionismo»
LISA
GRELLONI
L’obiettivo del suo club è arrivare il
più in alto possibile, le piacerebbe
giocare con un attaccante come Polli:
intervista speciale a Bianca Bardin, centrocampista
della Florentina San Gimignano.
Ciao, una tua breve presentazione
«Ciao, sono Bianca Bardin, ho 21 anni e
gioco come centrocampista centrale nella
Florentia San Gimignano».
Come ti sei avvicinata al calcio? Le tue esperienze
in carriera?
«Ho cominciato a giocare un po' per caso,
prima ne La Giovanile (calcio a 5 femminile),
poi nello Schio Femminile. Avevo
deciso di smettere per provare con l'atletica,
ma dopo qualche mese ho ripreso subito
nella P.G.S.Concordia (maschile), dove sono
rimasta per quattro anni fino a quando ho
potuto, cioè fino a 15 anni. Nel frattempo
sono arrivate le primissime convocazioni
con le Nazionali giovanili, che mi hanno
aperto al mondo del calcio femminile,
compreso quello europeo, durante i 4 anni
di u16, u17 e u19. Ho giocato due anni nel
Vicenza Femminile, sia in primavera che,
poi, in Serie B. Nel 2017 mi sono trasferita a
Verona (nell'allora AGSM Verona, divenuto
Hellas Verona Women l'anno seguente),
dove ho avuto la possibilità di esordire e
giocare i miei primi tre anni di serie A. E ora
eccomi qui, a San Gimignano».
C’è una giocatrice con la quale ti piacerebbe
giocare? Perchè?
«Beh, ci sono tantissime centrocampiste con
cui vorrei giocare e da cui vorrei imparare,
emblematicamente direi Galli e Parisi. Ma
penso anche a giocare con un attaccante
come Polli: qualsiasi palla in cassaforte o,
eventualmente, in rete».
Qual è il tuo obiettivo stagionale? E quale
quello del tuo club?
«Ad inizio anno ricordo di aver detto che
il mio obiettivo fosse quello di maturare
una mia identità, quindi direi che a livello
personale rimane quello di continuare a
definirla. Dopo questo piccolo imprevisto
alla caviglia, vorrei rimettermi a disposizione
al più presto. Spero di poter contribuire il
più possibile al finale di questa stagione, il
cui esito, nonostante i vari alti e bassi, può
rivelarsi decisamente positivo. Il nostro
obiettivo è di arrivare, ovviamente, più in alto
possibile, visto che non c'è ancora niente di
certo e questo campionato si giocherà fino
all'ultima giornata».
Un sogno da raggiungere da qui a 10 anni?
«Il calcio è uno sport e il sogno di chi fa
sport è quello di vincere qualcosa, no? Al
di là di questo, tra dieci anni spero proprio
che mi sarò laureata. La mia più grande
soddisfazione sarebbe quella di poterlo
fare senza rinunciare al calcio, ma questo
sarà possibile solo se, finalmente, otterremo
le giuste tutele che ci spettano in quanto
(quasi) professioniste. (Foto Parigini)