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Magazine Calcioinrosa_Marzo 2021

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ANNO 5

NUMERO 16

www.calcioinrosa.it

PAGINA

4

info@calcioinrosa.it

«Voglio continuare a definire la mia identità»

Intervista a Bianca Bardin della Florentia: «Vorrei imparare da Galli e Parisi. Vorrei

laurearmi senza rinunciare al calcio, spero nel professionismo»

LISA

GRELLONI

L’obiettivo del suo club è arrivare il

più in alto possibile, le piacerebbe

giocare con un attaccante come Polli:

intervista speciale a Bianca Bardin, centrocampista

della Florentina San Gimignano.

Ciao, una tua breve presentazione

«Ciao, sono Bianca Bardin, ho 21 anni e

gioco come centrocampista centrale nella

Florentia San Gimignano».

Come ti sei avvicinata al calcio? Le tue esperienze

in carriera?

«Ho cominciato a giocare un po' per caso,

prima ne La Giovanile (calcio a 5 femminile),

poi nello Schio Femminile. Avevo

deciso di smettere per provare con l'atletica,

ma dopo qualche mese ho ripreso subito

nella P.G.S.Concordia (maschile), dove sono

rimasta per quattro anni fino a quando ho

potuto, cioè fino a 15 anni. Nel frattempo

sono arrivate le primissime convocazioni

con le Nazionali giovanili, che mi hanno

aperto al mondo del calcio femminile,

compreso quello europeo, durante i 4 anni

di u16, u17 e u19. Ho giocato due anni nel

Vicenza Femminile, sia in primavera che,

poi, in Serie B. Nel 2017 mi sono trasferita a

Verona (nell'allora AGSM Verona, divenuto

Hellas Verona Women l'anno seguente),

dove ho avuto la possibilità di esordire e

giocare i miei primi tre anni di serie A. E ora

eccomi qui, a San Gimignano».

C’è una giocatrice con la quale ti piacerebbe

giocare? Perchè?

«Beh, ci sono tantissime centrocampiste con

cui vorrei giocare e da cui vorrei imparare,

emblematicamente direi Galli e Parisi. Ma

penso anche a giocare con un attaccante

come Polli: qualsiasi palla in cassaforte o,

eventualmente, in rete».

Qual è il tuo obiettivo stagionale? E quale

quello del tuo club?

«Ad inizio anno ricordo di aver detto che

il mio obiettivo fosse quello di maturare

una mia identità, quindi direi che a livello

personale rimane quello di continuare a

definirla. Dopo questo piccolo imprevisto

alla caviglia, vorrei rimettermi a disposizione

al più presto. Spero di poter contribuire il

più possibile al finale di questa stagione, il

cui esito, nonostante i vari alti e bassi, può

rivelarsi decisamente positivo. Il nostro

obiettivo è di arrivare, ovviamente, più in alto

possibile, visto che non c'è ancora niente di

certo e questo campionato si giocherà fino

all'ultima giornata».

Un sogno da raggiungere da qui a 10 anni?

«Il calcio è uno sport e il sogno di chi fa

sport è quello di vincere qualcosa, no? Al

di là di questo, tra dieci anni spero proprio

che mi sarò laureata. La mia più grande

soddisfazione sarebbe quella di poterlo

fare senza rinunciare al calcio, ma questo

sarà possibile solo se, finalmente, otterremo

le giuste tutele che ci spettano in quanto

(quasi) professioniste. (Foto Parigini)

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