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ANNO 5
NUMERO 16
www.calcioinrosa.it
PAGINA
9
info@calcioinrosa.it
Per giocare, poiché colpo di c'erano frusta si davvero intende
poche realtà una traumatica in rosa ed escursione i primi
anni per della non testa, stare per fuori esempio casa mio
durante padre mi la caduta accompagnava all’indietro 3-4 dopo volte
a settimana agli allenamenti,
un
percorrendo anche più di 150 km
all’andata e 150km al ritorno; sicuramente
la mia famiglia ha reso
più facili da superare le difficoltà
che una bambina che si avvicina al
mondo del calcio deve affrontare;
fortunatamente oggi le cose stanno
cambiando, sembra che ci siano più
opportunità e un numero maggiore
di colpo squadre di testa femminili, durante una decisamente partita. Si
un può grande spesso passo associare in avanti anche che ad un lascia
trauma ben cranico sperare quindi per occorre tutto il prestare movimento».
molta attenzione post infortunio.
Esperienze pregresse
«Ho iniziato a giocare in una
scuola calcio nel mio paese, in cui
ero l'unica femmina. A 14 anni ho
disputato il campionato di serie C
(regionale) nel Real Petilia. L'anno
successivo, per 2 anni ho militato
nell'Upea Orlandia 97, la prima
stagione nella primavera con la
quale siamo arrivate ai quarti di
finale Le lesioni del che Campionato; si creano interessano
principalmente stesso periodo, la muscolatura ho ricevuto
inoltre,
nello ,
le i legamenti, mie prime i dischi convocazioni intervertebrali serie e,
A nel e nella peggiore nazionale dei casi under , le vertebre 16 con e il
la quale ho partecipato al Torneo
Beppe Viola ad Arco di Trento. Il
secondo anno ho disputato sempre
a Capo d'Orlando il campionato di
serie A2; la stagione successiva e
per 3 anni ho giocato ad Acireale
nell'Acese, disputando il campionato
di serie A2, conquistando la
promozione in serie A; successivamente
mi sono trasferita a Cervia