Artisti ad Arezzo
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FABRIZIO BORGHINI
LUCIA RAVEGGI
Artisti di
Arezzo
e del
suo
territorio
2021
FABRIZIO BORGHINI - LUCIA RAVEGGI
Artisti di
Arezzo
e del suo territorio
2021
introduzione di Michele loffredo
COLLANA
Artisti in Toscana
34
Diretta da
FABRIZIO BORGHINI
Coordinamento editoriale
LUCIA RAVEGGI
Il volume è realizzato da
A cura di Lucia Raveggi - Fabrizio Borghini
impaginazione di Erika Bresci
ISBN 978-88-6039-522-1
Tutti i diritti riservati
© Copyright Associazione Toscana Cultura
e Masso delle Fate Edizioni
Masso delle Fate Edizioni
Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)
www.massodellefate.it
Finito di stampare nel mese di gennaio 2021
presso la Nova Arti Grafiche
Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)
www.novaartigrafiche.it
In copertina:
Cortona (particolare)
ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
È
sempre salutare interrogarsi sul significato
di arte, su cosa spinge a
realizzare un dipinto, una scultura,
un’installazione, una foto, sulle dinamiche
che la sorreggono, sui rapporti e
sulle prospettive che questa dischiude
sia in quanto manifestazione sociale sia
in quanto processo individuale di conoscenza.
Perché è proprio l’interrogarsi sulla sua
funzione che tiene vivo il valore dell’arte.
Come tutte le cose, e più di altre, l’arte
è in continua evoluzione, non solo nelle
sue forme, nelle tecniche e negli stili, ma
anche nei criteri di valutazione, nei modi
di concepirla e di praticarla, nelle motivazioni
che di volta in volta stanno alla base
della realizzazione, nel rinnovarsi dei propositi
degli artisti.
Come è noto, il concetto di arte non è
statico e immutabile. Con il passare dei
secoli, con l’avvicendarsi delle civiltà,
del rapporto dell’artista con il mondo,
cambiano anche i modi di considerarla.
Dall’uomo che con dell’ocra rossa delineava
il profilo di un bisonte sulla parete di
una caverna a quello seduto al computer
che disegna sulla tavoletta grafica per ottenere
visioni virtuali, cosa cambia e cosa
rimane uguale?
Una definizione di arte in grado di soddisfare
tutti i punti di vista, dall’antropologico
al sociale, all’economico al filosofico,
sembra sia ancora al di là da venire.
Forse è un bene, così da non costringerla
in rigide teorie, in soffocanti prigioni critiche,
per seguitare a considerarla espressione
di libertà, di processi umani che le
profondità dell’inconscio non disvelano e
poter continuare ad interrogarsi sul suo
ruolo che, nonostante le continue trasformazioni,
non appare venire meno.
Dietro ai mutamenti, dietro all’apparenza
della forma, esiste un significato intangibile,
non esprimibile e non numerabile
come fosse un’equazione matematica,
non definibile come un esperimento
scientifico. L’arte visuale, così come la
poesia, la danza, la musica sono vie di
conoscenza del mondo e concedono altrettante
risposte alle nostre domande.
Come l’amore, l’amicizia o la fede, l’arte
non è quantificabile come fosse un mero
dato scientifico, non segue la strada della
ragione ma quella dell’intuizione. La
scienza separa e analizza l’infinitesimale
con esattezza razionale, l’arte procede in
senso opposto, non divide la materia per
trovarvi lo spirito della creazione, ma tramite
la realizzazione di un’opera concede
a chi la pratica di partecipare all’esperienza
stessa della creazione.
Per questo il senso ultimo rimane sfuggente,
se ne può fare esperienza diretta
ma l’arte rimane ineffabile quasi fosse
un’astrazione. A questo proposito, nell’introduzione
alla Storia dell’arte raccontata
da Ernest Gombrich, uno dei libri d’arte
più noti, lo studioso, tra i più significativi
del secolo scorso, afferma che non esiste
a rigore l’arte come fenomeno ma solo
artisti e opere. Naturalmente è un para-
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
dosso per riportare tutto al grado zero
del discorso, sul quale costruire la storia
dell’evoluzione umana che è sostanzialmente
un susseguirsi di artisti e delle
loro opere. Opere che ci circondano nella
nostra quotidianità, ma anche opere che
sono conservate nei musei, in collezioni
pubbliche e private. La salvaguardia del
patrimonio artistico è un valore fondamentale
per la civiltà, per la formazione e
la trasmissione dell’identità di una nazione
e di un territorio, perché la memoria
è quello che ci rende consapevoli di chi
siamo oggi e come potremmo preparare
il mondo di domani.
Come l’arte antica anche l’arte contemporanea
ha bisogno di essere storicizzata
non fosse per il fatto che gli attuali processi
sociali, economici e soprattutto tecnologici
portano a tali veloci rivolgimenti
– anche per quanto riguarda le modalità
e i supporti artistici sempre più effimeri –
per cui è necessario garantire un’adeguata
documentazione e testimonianza soprattutto
delle manifestazioni territoriali
che possono risultare scontate e per questo
condannate a veloce obsolescenza.
Il territorio aretino, per quanto culturalmente
significativo, non è conosciuto
quanto dovrebbe. Ha un patrimonio diffuso
con un’insospettata quantità di musei
e collezioni pubbliche dedicati all’arte
contemporanea: Gino Severini a Cortona,
Venturino Venturi a Loro Ciuffenna, il
Museo della scultura tra Otto e Novecento
a Montevarchi, le collezioni comunali
di Civitella in Valdichiana, di Caprese Michelangelo,
di Stia, di Castel San Niccolò,
di San Giovanni Valdarno, e non ultima di
Arezzo che ne possiede una concentrazione
notevole, che dall’archeologia arriva
fino al contemporaneo, per un totale
di una decina di musei includendo anche
quelli dedicati all’oro, per decenni settore
fondamentale dell’economia.
Un territorio vivo che, oltre a musei, conta
gallerie d’arte, mostre e rassegne con
decine di artisti originari o che hanno deciso
di risiedere in una tra le zone più belle
d’Italia.
In questo panorama il libro di Fabrizio
Borghini e Lucia Raveggi Artisti di Arezzo e
del suo territorio 2021, che si va ad aggiungere
agli altri volumi della collana Artisti
in Toscana, rappresenta uno strumento
fondamentale di conoscenza e, senza la
pretesa di essere esaustivo, testimonia la
situazione attuale, presentandosi come
un valido documento per coloro che, anche
in futuro, vorranno ripercorrere una
storia dell’arte contemporanea aretina.
Gli artisti presentati si muovono con diversi
stili e ricerche artistiche, dal figurativo
all’astrattismo, dal realismo magico
all’iperrealismo, dalla fotografia all’elaborazione
digitale, alle diverse modalità
di intendere la scultura, declinandoli da
orientamenti classici a quelli più aggiornati.
Una ricognizione ad ampio raggio,
quindi, utile non solo per la conoscenza
del territorio ma per interrogarsi anche
oggi sul significato dell’arte.
Michele Loffredo
Direttore del Museo nazionale
d’arte medievale e moderna di Arezzo
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SIMONE ARRIGUCCI
ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
Simone Arrigucci è nato ad Arezzo nel
1971 dove risiede.
È stato inserito nel volume “Artisti
Italiani Contemporanei” Ed. Helicon; recensito
nel Catalogo Nazionale d’Arte della
Gelmi Edizioni d’Arte 2003/2004, è presente
nel Catalogo d’Arte Moderna e
Contemporanea (Quinta Ediz.) New Art
Collection, è presente nell’Agenda dell’Arte
della Toscana - Casa Ed. il Candelaio di
Firenze e nelle Agende “Arte e Pensiero”
dal 2004 al 2007 Ed. Helicon; è altresì presente
nell’Annuario del Quadrato “Pittori
e Scultori Italiani del Novecento”, Bibliografia
2005 e 2006, e Avanguardie Artistiche
2005 2006 2007, è presente nel Dizionario
Enciclopedico Internazionale d’Arte
Moderna e Contemporanea Casa Editrice
Alba 2007. Presente negli annuari Comed,
Cairo Editore e Casa Editrice Alba nell’anno
2008. Sue opere sono state più volte
pubblicate nel Bimestrale Boé Centro Diffusione
Arte Palermo, Corriere Aretino, La
Nazione Arezzo, Il Secolo XIX, Il Tirreno,
Oggi Futuro.
Hanno parlato di lui:
Giovanni Nocentini, Lia Bronzi, Rodolfo
Tommasi, G. Argelier, F. Chetta, prof. Mariarosaria
Belgiovine, Giorgio Falossi, Ilaria
Madiai, Sebastiano Zappalà, Maria Grazia
Pagani Milloni, Nadine Giove Malì.
Il guerriero 8 maggio 1935-22 gennaio 2020, olio su tavola di legno,
60x105 cm. Anno 2020
E-mail: simone71.arrigucci@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
JOANNA ASTON
Joanna Aston, inglese di nascita,
inizia i suoi studi artistici a diciassette
anni nello studio della
‘Signorina’ Simi (figlia del noto pittore
di fine Ottocento Filadelfo),
che le ha dato una base solida nel
disegno.
Si è poi diplomata con lode all’Accademia
di Belle arti di Firenze con i
maestri Conti e Trovarelli. Quindi
ha lavorato come ritrattista e disegnatore
tecnico.
Negli ultimi anni ha partecipato a
numerosi concorsi e mostre, sia a
Firenze che altrove, fra l’altro una
personale alle Giubbe Rosse di Firenze.
La sua pittura si distingue per
un realismo permeato di memorie,
squarci di vita quotidiana sottratti
al divenire del tempo. Sono le donne
i soggetti prediletti, ancelle di un
tempio sacro nascosto nell’intimità
delle mura domestiche.
All’artista bastano poche pennellate,
condotte con mano sicura, per
esprimere la bellezza figurativa.
Soggetti: ritratti, figure umane, paesaggi,
nature morte.
Tecniche: olio, tempera, grafica con
gessetti, grafite, carboncino, pastelli,
terracotta, incisione.
Standing Nude, olio su tela, 70x50 cm
Those blue remembered hills, olio su tela, 70x70 cm
E-mail: joannasouthcote@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
JOANNA ASTON
Stella, olio su tela, 50x70 cm
Wondering, olio su tela, 60x70 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
JOANNA ASTON
Resta d’aglio, olio su tela, 50x60 cm
Afternoon tea, olio su tela, 50x70 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
JOANNA ASTON
Natura morta con papaveri e ciliegi,
olio su tela, 60x50 cm
Sunflowers, olio su tela, 60x50 cm
Tommy col contrabbasso, olio su tela, 70x50 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
JOANNA ASTON
La tessitrice, olio su tela, 70x50 cm
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BRUNO BECATTINI
ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
Risveglio pulito, olio su tavola, 70x100 cm
Paesaggi incontaminati, dove la presenza dell’uomo
la si percepisce sullo sfondo, fatta per lo più
di rovine e storia passata.
Distese di mare e cielo che si toccano e si confondono
in un tempo sospeso, delicato e accogliente. Poetico.
La pittura di Bruno Becattini è essa stessa poesia dedicata
alla Natura e ai suoi elementi, al suo respiro leggero
e puro. Pulito.
Qui, in questo luogo magico e indefinito, il piede
dell’uomo moderno e il suo “progresso” non può arrivare,
né è gradito. Ma l’occhio di chi ancora crede nel
sogno di un domani diverso naufraga e si lascia cullare
nella dolcezza lieve delle tinte. Gli elementi di una natura
morta sempre presente colloquiano assai spesso
con i leggeri tocchi di luce e colore della frutta (uva,
mele), dando vita a un Eden nel quale sarebbe bello
approdare anche per un solo istante.
Conosco Bruno da molto tempo, ormai, e ogni suo
quadro, ogni sua figura è per me un messaggio di speranza
e di serenità. Accolto con gratitudine.
Lucia Raveggi
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MARIO BETTAZZI
Mario Bettazzi è nato nel 1952 a
Poppi e si è diplomato all’Istituto
d’Arte “Piero della Francesca”
di Arezzo.
Fin da giovanissimo si è dedicato alla
pittura e, dal 1969, ha esposto in personali,
collettive, rassegne e manifestazioni
nazionali e internazionali.
Dalla seconda metà degli anni Settanta
agli inizi degli anni Novanta ha lavorato
nel settore artistico per un’importante
azienda italiana di ceramica,
approfondendo le sue conoscenze ed
esperienze.
Dagli anni Novanta fino al 2019 ha insegnato
pittura e ceramica nei centri di
socializzazione di Pratovecchio e Rassina,
esperienza che lo ha segnato anche
artisticamente.
La sua riflessione artistica indaga le
problematiche esistenziali dell’uomo e
il suo bisogno di verità che si declinano
in una profonda enigmaticità delle sue
opere, metafore di una vita poliedrica e
complessa, per lo più articolate in cicli
pittorici: “Enigma e Mistero”, “Percorsi
Onirici”, “In nomine filii”, “La Terra del
Sole”, “Colori e Rebus impossibili”, “L’ignoto
in noi come presenza”, “Ritratti:
essere e apparire”, “Il volto: enigma e
rivelazione”, “Il filo rosso della memoria”.
La sua pittura si rivolge non solo all’occhio,
al gusto, alla sensibilità, ma anche
al pensiero, alla riflessione, alla
meditazione.
Perduta nei propri pensieri, olio su tavola, 70x138 cm. Anno 2020
E-mail: mario.bettazzi@virgilio.it
Sito: www.mariobettazzi.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MARIO BETTAZZI
Ricordi nascosti nella memoria, olio su tavola, 40x50 cm. Anno 2020
Camera con vista, olio su tavola, 120x80 cm. Anno 2020
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
SIMONE BIANCHINI
Palermo 1, Palermo (IT) 2014
Simone Bianchini è nato a Firenze il 14 aprile 1985. All’età di 14 anni inizia la sua avventura nel mondo della
fotografia. Nel 2008 realizza una mostra intitolata “LONDON” che è stata inserita nel circuito di mostre
Cirmof della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche). Nel 2011 riceve dalla FIAF l’onorificenza
AFI (Artista della Fotografia Italiana), in seguito viene insignito dalla FIAP dell’onorificenza EFIAP (Excellence De
La Federation Internationale De L’art Photographique). Nel 2012 è ospite al “4° China Contemporary International
Photography Biennal” tenutosi presso l’University of Art and Design a Jian, Cina. Dal 2014 ad oggi collabora
alla didattica nel Seminario “Approfondimento in Fotografia Digitale” tenuto dal prof. Paolo Brandinelli all’Università
degli Studi di Firenze con interventi ex cattedra su temi specialistici di fotografia di Architettura. Con la tesi
dal titolo “Metadati ignoti nelle fotografie Alinari” si laurea in Architettura nel 2017. Nel 2018 vince il 1° Premio
Internazionale Stefano Ussi nella categoria “fotografia e composizione digitale” e nel 2019 il premio Antonio
Amato per il miglior scatto fotografico alla 4 a edizione del Premio Nazionale Castiglioncello.
L’intento dell’autore è quello di reinterpretare i paesaggi urbani trasformando un momento di banale quotidianità in
un paesaggio onirico composto da forme, colori, geometrie e persone che da comuni diventano uniche. Le architetture
regrediscono fino a diventare semplici linee bidimensionali o si esaltano divenendo lo spazio scenico di persone
che le vivono con partecipazione, distacco o assoluta indifferenza.
Cell: 3397274020
Sito Web: www.simonebianchini.com
E-mail: simonebianchini@live.it
Instagram: simone.bianchini.ph
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
SIMONE BIANCHINI
Roma EUR 4, Roma (IT) 2014
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
SIMONE BIANCHINI
Londra 30, Londra (UK) 2017
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GIANCARLO BOTTI
ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
VIA ARETINA, 21 - LEVANE (AREZZO)
Sogno, olio e acrilico su legno lavorato, 48x50 cm
Le opere vengono gestite dalla Galleria La Bottega
Castellina in Chianti, Siena
E-mail: bottibossini@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ALBERTO BRUNI
CAVALIERE - SCULTORE - PITTORE E NARRATORE
Due quadri Naif che raccontano la Civiltà Contadina dei primi cinquant'anni del 900 in Toscana...
E-mail: alfasei@Hotmail.it
Cell. 3398111935
Ab: via della Casina, 94 – Castiglion F.no (Ar)
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ALBERTO BRUNI
Catena in pietra serena del luogo ricavata da unico blocco lunga 18 metri e composta da 215 anelli non saldati tra loro...
entrata nel guinness dei primati.
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
VALENTINO BRUSCHI
Fiori spaziali 2, smalti e olio su tela, 50x70 cm. Anno 2011
Vivo in provincia di Arezzo dal 1981 e nonostante non sia nato qui mi considero oramai figlio di questi luoghi,
verso i quali mi hanno spinto dalla Lombardia l’interesse per Arte e Artigianato.
Ho così intrapreso gli studi artistici ad Anghiari dove mi sono stabilito per qualche anno, abitando poi tra
Arezzo e dintorni in campagna e collina, “un toccasana” per anima e corpo da consigliare soprattutto di questi
tempi.
Amo questa terra. La natura e il paesaggio, per fortuna quasi ancora incontaminato, uniti alla loro storia mi hanno
profondamente formato e rivolto al rispetto e alla conoscenza di quello che ci circonda.
Purtroppo non ho potuto esercitare professioni artistiche ma ogni sera dopo il lavoro mi sono dedicato a coltivare
le mie passioni. Ogni giorno cerco di dare un senso alle cose che faccio, sperimentando attraverso la creatività
quello che le discipline artistiche mi permettono di esprimere. I miei lavori sono una fusione tra fantasia, genere
astratto e forza del colore ma non disdegno uno sguardo critico all’attualità.
Dal 2015 ho iniziato a fare mostre in ambito territoriale e regionale sia da solo che come socio del “Cenacolo
degli Artisti Aretini”, che proprio quest’anno compie 20 anni di attività, cercando di diffondere e appassionare il
pubblico all’Arte; cosa che serve e servirà anche per risollevare le sorti di questo mondo tanto bistrattato.
E-mail: lartedivalentino@gmail.com
Sito: www.lartedivalentino.it
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FRANCESCA CALABRÒ
ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
Nel mare, olio, 37x48 cm. Anno 2018
Difficile parlare delle opere di Francesca Calabrò
senza prendere in considerazione la loro dimensione
surreale. Lo sguardo della creativa si
volge a terre lucane e toscane, a cui appartengono il
suo passato e il suo presente, ricche di elementi popolari
e arcaici. Ci troviamo di fronte a visioni senza tempo
di un paesaggio epico. La figura femminile fiabesca,
spesso venere quasi uscita da un cammeo, è poetica e
il mare è il palcoscenico naturale ideale dove questa si
muove; che si voglia apprezzare il suo aspetto terreno
o quello di icona di un sogno, siamo di fronte a qualcosa
che sfugge a una sola dimensione. Il mondo della
Calabrò non finisce là dove si vede e questa prospettiva
d’infinito, resa più romantica da una gamma cromatica
molto personale utilizzata con pennellata morbida,
ci rende ancor più dolce il naufragare in questo immaginario
pittorico.
Michele Foni
E-mail: francesca.calabrof@libero.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
DINA CANGI
Tarantula galaxy, acrilico su tela, 70x100 cm. Anno 2020
Dina Cangi è un’artista che ha alle spalle novantaquattro
esposizioni e la sua pittura è un viaggio
in costante evoluzione, avendo assunto, nel
corso degli anni, molteplici forme espressive, che hanno
spaziato dallo stile informale, sino a giungere al figurativo
“nella stagione dei cieli” e nella più recente
“stagione astronomica”, nella quale l’artista utilizza il
colore per indagare le leggi fisiche del cosmo, alla maniera
di uno scienziato che osserva la natura con una
lente d’ingrandimento per giungere alla radice ultima
delle cose.
Artista esperta nell’utilizzo del colore, Cangi esordisce
costruendo geometrie originalissime in cui è già presente
una forte spinta verso l’interiorità, dimensione
che l’artista approssimerà, in maniera crescente, al cielo.
(…) Nonostante le molte evoluzioni che hanno segnato
la pittura di quest’artista, Cangi continua a non
fermarsi e le sue opere restano in divenire, aperte a
nuove ed ulteriori sperimentazioni.
(Recensione - Galleria Ambigua - a cura di Lucrezia
Lombardo)
E-mail: dina.cangi@libero.it
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FERNANDO CASALINI
ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
Cinthia, bronzo. Anno 1972
Collez. Accademia delle Arti del Disegno
Nato a Frassineto (AR) nel 1937. Allievo di Alfonso
Boninsegni, Oscar Gallo e Venanzo Crocetti, ha
conseguito all’Accademia di Belle Arti di Firenze il
diploma in Scultura, con una tesi sulle proporzioni nella pittura
del Quattrocento e del Cinquecento in cui esamina gli
schemi geometrico-proporzionali degli insiemi e alcune riduzioni
prospettiche. La trattazione fu consultata prima da
Varo Cioli, poi dal professor Luciano Berti – allora direttore
degli Uffizi – il quale lo incaricò degli studi geometrico-proporzionali
nella pittura di Beato Angelico. Alcuni di questi
grafici sono stati pubblicati ne “L’Angelico di San Marco” di
Luciano Berti (Firenze 1965). Sempre su incarico di Berti,
Casalini procede allo studio dei grafici geometrico-proporzionali
e delle ipotesi di ricostruzione di alcune opere di Piero
della Francesca, raccogliendo i risultati nel saggio “Ipotesi
di lavoro sull’opera di Piero della Francesca”, pubblicato
sulla rivista «L’Arte» nel 1968. È stato insegnante di Figura
Disegnata presso il Liceo Artistico di Firenze.
Figura in movimento, bronzo, h 78 cm. Anno 1975
Via M. Filzi, 26/E - 52100 Arezzo
Tel. 0575 942386
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
FERNANDO CASALINI
Torso femminile, bronzo, h 75 cm. Anno 1975
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
FERNANDO CASALINI
Fernando Casalini accanto all’opera Ritratto alla madre,
terracotta, h 50 cm. Anno 1974
Ha allestito personali a Firenze (Galleria Le Colonnine
nel 1977 e 1979, Compagnia del Paiolo, Società
delle Belle Arti - Circolo degli Artisti Casa di
Dante, Accademia delle Arti del Disegno, Gruppo
Donatello; mostra presso il teatro Niccolini per
Polistampa nel dicembre del 2019), a Frassineto
nel 1980 e ha tenuto una mostra alla Casa natale
di Giotto a Vicchio (FI) nel 2018. Ha inoltre partecipato
a diverse collettive, tra cui la 2 a e 3 a Biennale
Internazionale Dantesca di Ravenna (1975 e
1977) e al concorso “Mostra del ritratto contemporaneo”
– Società delle Belle Arti – Circolo degli
Artisti (Casa di Dante) nel 1979, dove ha conseguito
il primo premio ex aequo. Su Casalini hanno
scritto Berti, Bettini, De Martino, Mugnone, Pallanti,
Saldarelli, Barlozzetti, Hagge, Bellanca, Cinelli,
Cerra e Cherubini. Le sue opere si trovano in
collezioni pubbliche e private.
Un artista e un uomo particolare; una grande
anima che percepisce la drammaticità dell’esistenza
dell’essere umano, con la dolcezza e l’ingenuità
di un bambino intelligente che sa soffrire
e gioire in uno straordinario rapporto improntato
alla bontà con gli altri esseri umani. Certamente
Fernando Casalini entrerà nella Storia
dell’arte toscana e italiana di questi tempi; ma ha
anche molte probabilità di finire – quando sarà la
sua ora – in Paradiso.
Giovanni Pallanti
Tratto dal catalogo della mostra
“Fernando Casalini. Forma e colore” allestita a Firenze
presso la Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del
Disegno dal 3 al 29 marzo 2012.
Ritratto di Gail, gesso, 50x50x35. Anno 1974
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
GIULIANA CASI
Ecosistema, acrilico su tela, 50x50 cm
Nasce a Sansepolcro e comincia a disegnare e dipingere giovanissima, impressionata e fortemente motivata
da due artisti locali, Gastone Lanfredini e Francesco d’Amore, nonché naturalmente dalle opere di
Piero della Francesca presenti a Sansepolcro. Successivamente, negli anni Settanta, ha frequentato l’ambiente
artistico fiorentino, iscrivendosi ad Architettura e ad alcuni corsi dell’Accademia di Belle Arti con particolare
interesse per la scuola libera del nudo. Dopo la laurea ha esercitato per molti anni la professione di architetto,
dipingendo contemporaneamente. La sua pittura è un figurativo caratterizzato da atmosfere impressioniste
con richiami al post moderno americano. La tecnica pittorica è ad olio, acrilico ed encausto preferibilmente su
legno. L’artista è stata vincitrice del concorso “Realizza l’agenda Arci 2012”, è stata inserita nella pubblicazione
“Artisti contemporanei in terra d’Arezzo” ed in quella “Artisti contemporanei del Casentino” nel 2015.
Ha realizzato mostre personali a San Giustino Umbro nel 2011, a Villa Severi Arezzo nel 2012 e all’Hotel Vinci di
Anghiari nel 2014. Ha partecipato a numerose mostre collettive nel territorio nazionale ed è iscritta da anni al
Cenacolo degli artisti di Arezzo ed alla Compagnia degli Artisti di Sansepolcro.
E-mail: giuliana.casi76@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
GIULIANA CASI
Fiori in estinzione, acrilico su tela, 40x30 cm
Paesaggio leonardiano, acrilico su tela, 60x40 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ANNA MARIA CONTI
Anna Maria Conti nasce in Ciociaria, ma da diverso
tempo risiede nella città d’arte di Sansepolcro
(AR), dove si diploma all’Istituto d’Arte “G.
Giovagnoli”.
Conclusi gli studi artistici, la pittrice si dedicherà a
tempo pieno alla pittura, frequentando e partecipando
a varie manifestazioni artistico/culturali come la
“Compagnia artisti” di Sansepolcro (presidente Michele
Foni), l’associazione culturale “Amici dell’arte e
ciao Umbria” (presidente il maestro Marco Giacchetti)
e l’associazione culturale “Nautartis” con sede a
Gubbio.
Varie sono le manifestazioni a livello internazionale
che vedono l’artista presente con le proprie opere, per
le quali otterrà lusinghieri apprezzamenti da pubblico
e critica.
Con l’associazione “Nautartis” sopra citata, partecipa
a tre importanti eventi espositivi:
- 2016. Osaka: “Art expo” per il gemellaggio Giappone/
Italia
- 2017. Spa (Belgio): Quarta biennale “Medaglia d’oro”
presso la sala blu del casinò
Parigi: Mostra collettiva “Eglise de Madelenie”
Risiede ed opera a Sansepolcro.
Profumo d’Oriente, tempera su legno, 30x70 cm
E-mail: contiannamaria.artista@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ANNA MARIA CONTI
Scorcio, tempera su legno, 25x14 cm
Lara, tempera su legno, 30x70 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
STEFANO D’AMICO
Gessetto su cartoncino, 70x50 cm
Nasce a Messina nel 1952. Toscano d’adozione
si esprime con un disegno figurativo e realista.
Amante della semplicità dei mezzi e
dell’espressione rappresenta i suoi soggetti in modo
lineare e comprensibile sì da svelare il suo bisogno di
vedere il mondo in una disposizione d’animo positiva
ed ottimista.
Una comunicazione che si accorda con il ritmo e lo stile
della sua vita. La normale semplicità dei temi trattati, la
natura, con le sue manifestazioni di vita animale e vegetale
ci danno la percezione dell’essere e sentirsi una
parte in un cammino in un mondo umano che sempre
meno si riferisce alla naturalezza e alla naturalità.
Ma il lento andare nella natura è comunque aggrovigliato
all’essenza dell’umano.
Le sue opere ci dicono chiaramente che non sarà lui di
ostacolo a quel cammino.
Steli di iris
si aggrovigliano
ai miei piedi
come lacci di sandali
Basho
E-mail: lupostefanoy@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
STEFANO D’AMICO
Gessetto su cartoncino, 70x50 cm
Gessetto su cartoncino, 70x50 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ROMANO DINI
Matelda, materia pietra serena. Parco dei Cappucini, Montevarchi
mezzo del cammin di nostra vita…”:
Romano Dini nel suo viaggiare nei sentieri
“Nel
dell’arte incontra Dante e la Divina Commedia.
Da questo incontro nasce, nell’uomo prima e nell’artista
poi, il desiderio di far rivivere, attraverso la scultura,
fatti e personaggi del capolavoro dantesco cercando di
infondere nella materia quella tensione emotiva e
quella forza espressiva che hanno reso l’opera dell’Alighieri
un testo immortale.
Le sculture di Romano Dini diventano col tempo un
racconto dove i protagonisti sono le sensazioni, i valori
le emozioni di personaggi che con la loro vita non solo
hanno scritto la storia passata ma percorrono il tempo
presente.
Romano Dini, scultore profondamente toscano, modella
l’argilla fissandola col fuoco, per dare forma e significato
a idee che scaturiscono da una profonda riflessione
sulla bellezza di una Commedia diventata
Divina.
Molti pittori nel corso dei secoli hanno illustrato e rappresentato
la Divina Commedia.
Romano Dini, tra i pochi, l’ha scolpita con la voglia non
solo di illustrarla ma di sentirla parte fondamentale
della propria espressione artistica e umana.
Un notevole impegno sviluppatosi nel tempo, premiato
da importanti riconoscimenti nazionali e internazionali.
Non ultimo la mostra personale “DALLA SELVA OSCU-
RA ALLA DRITTA VIA” tenutasi alla Casa di Dante a Firenze
dal 18 luglio 2018 al 12 febbraio 2020, apprezzata
dalla critica e dalla notevole partecipazione di
pubblico.
Sergio Neri
E-mail: info@diniromanosculture.it
Sito: www.diniromanosculture.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ROMANO DINI
Matelda, particolare
Foto P. Lachi
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
FABIO FABBRINI
Passeggiata autunnale, acquarello su carta
Fabio Fabbrini nasce a Montevarchi il 18 settembre
1968.
Amante di ogni forma artistica inizia il proprio
percorso disegnando fumetti, caricature e vignette,
diletto che lo accompagna tutt’oggi.
Sviluppa le proprie capacità frequentando le botteghe
del pittore fiorentino Massimo Callossi e apprende la
conoscenza delle più svariate tecniche pittoriche.
Tra tutti, il metodo che gli rimane scolpito nell’anima è
quello dell’acquarello, sistema pittorico che lo affascina
per la difficoltà nella velocità di esecuzione e la determinazione
nell’uso calibrato di acqua e colori.
Nel 2002/2003, sempre a Firenze, acquisisce l’antica
tecnica dell’affresco e conseguentemente dello “strappo
d’affresco”, che lo porterà a comprendere lavorazioni
e tempi di realizzazione completamente diversi
da quelli a cui siamo abituati oggi.
Sempre all’inizio degli anni 2000 fonda, insieme ad altri
pittori ed amanti dell’arte in genere, l’associazione
culturale Immaginarte.
Le fonti di ispirazione, Fabbrini, le trova nella sua terra
d’origine, nella vita quotidiana, nelle immagini fermate
dallo sguardo di un attimo, nella famiglia, nelle figure
che lo circondano.
Sostiene che un percorso artistico debba essere accompagnato
da una conoscenza vera della materia oltre
che della tecnica, ma soprattutto della storia che
ha portato quello specifico metodo, o quella specifica
opera a poter essere goduta e ammirata fino ai nostri
giorni.
Ad ogni “artista” della nostra epoca non rimane altro
che copiare ed imparare dai grandi maestri del passato.
Fabio Fabbrini sogna, vive e lavora a Montevarchi.
E-mail: fabiofabbrini184@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
FABIO FABBRINI
Il torrente dogana a Montevarchi, acquarello su carta
... e fuori piove, acquarello su carta
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
FABIO FABBRINI
Incrocio urbano, acquarello su carta
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SONIA FIACCHINI
ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
Composizione con pesce foglia, olio su tela, 90x63 cm. Anno 2020
Sonia Fiacchini nasce ad Arezzo nel 1964, autodidatta, costruisce il suo percorso apprendendo le tecniche del
restauro e della pittura da vari maestri.
Ad oggi, i suoi quadri sono un fermo-immagine, inquadrature, dettagli perfezionistici, annotazioni naturalistiche
di una realtà quotidiana, di ciò che la colpisce con una attenzione particolare ad oggetti in disuso, poetica
fondamentale del contemporaneo, nature morte, ritratti ecc.
Il tutto eseguito con l’uso sapiente del colore, di mescolanze perfette per ottenere una stesura liscia, levigata,
brillante, una consistenza materica con particolare valenza espressiva.
I suoi quadri sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
E-mail: soniaulisse@alice.it - soniafiacchini@gmail.com
Sito: www.sonia@soniafiacchini.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MASSIMO GALLORINI
tecnica mista: travertino, bronzo, optoelettronica, 100x157 cm. Anno 2020
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MASSIMO GALLORINI
Seea me, acrilico su fondo polimerico, 70x160 cm. Anno 2008
Il carattere estroso e la fantasia di
Massimo Gallorini gli hanno consentito
di sperimentare una infinità
di tecniche artistiche e di cimentarsi in
vari campi. Dalla pittura alla scultura,
dal modellismo alle ideazioni tecnologiche,
non c’è campo della tecnica e
dell’arte in cui non si sia per lo meno
affacciato una volta.
Certamente è una persona dotata di
grande talento e non è un compito facile
definire e collocare la sua opera.
Fin da giovane, un innato senso artistico
gli ha concesso di creare forme e
immagini con le quali riusciva a comunicare
agli altri il suo mondo interiore.
Poi gli studi e i vari impegni professionali
(non ultime le sue esperienze
come docente di Trattamento Digitale
delle Immagini nella facoltà di Beni
Culturali dell’Università di Siena e
come docente all’ITIS Galileo Galilei
di Arezzo, coinvolgendo spesso i suoi
Temptation, marmo bianco di Carrara, argento, legno, apple flavor, red spot,
30x15 cm. Anno 2005
studenti in importanti progetti che in più occasioni hanno ottenuto
ambiti consensi ed attestazioni) hanno frenato tali inclinazioni.
Solo recentemente ha riscoperto dentro di sé quella passione nei riguardi
della creazione artistica che aveva caratterizzato gli anni della
giovinezza.
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MASSIMO GALLORINI
Chimera, tecnica mista: bronzo, resina, gesso, da 1,2x1,8x0,3 a 78,5x123x40 cm. Anni 2016-2020
Le sue espressioni artistiche essenzialmente si possono
suddividere in quattro tipologie:
‣ la pittura di vario genere abbracciando multiformi
tecniche;
‣ la scultura di asporto su pietra serena, travertino e
marmo di Carrara;
‣ la scultura con tecnica mista utilizzando resine,
bronzo e trattamenti superficiali compreso la
stampa 3D; alcune di queste realizzazioni si caratterizzano
per essere opere sensoriali che coinvolgono,
oltre alla vista, i sensi dell’olfatto, del tatto e
dell’udito. Ha eseguito altresì la modellazione nel
campo della oreficeria;
‣ le installazioni scultoree per parchi.
Gallorini, dopo aver esplorato il sodalizio arte-tecnologia,
torna dunque alla genesi del suo percorso, con
una grande esperienza multidisciplinare che gli ha
Metamorfosi, pietra serena e legno di susino, 25x22x130 cm.
Anno 2006
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MASSIMO GALLORINI
al cuore dei visitatori di attuali tematiche e coinvolgenti
argomenti.
Approfondimenti sulle opere nelle pagine di
Fondazione Arte & Co.Scienza
Abbiate Fede, travertino, oro, elettronica x levitazione, 15x35
cm. Anno 2006
Si ringraziano: Rotary Club Arezzo - Fondazione Monnalisa -
maestro Andrea Roggi - Arredodipietra -
Fonderia Del Giudice - Polo Museale della Toscana -
Amom - Memo stampi - Biolago di Livi M.
permesso una produzione artistica estremamente variegata
e tecnoetica in linea con il concept della fondazione
Arte & Co.Scienza della quale è presidente.
Ciò è ben rappresentato dall’opera “L’Origine dell’Universo
– I Cinque Elementi”, una fontana con cascate a
salto multiplo la cui struttura rappresenta l’intima
connessione tra il microcosmo umano e il macrocosmo
naturale. In un mondo e in un tempo sempre più
caratterizzati dalla tecnologia, Gallorini ci fa dunque
riscoprire forza e bellezza della natura e della creatività,
proponendoci opere innovative, reinterpretando
architetture iconiche e dando nuova luce a capolavori
antichi. È il caso della Chimera etrusca, riprodotta
dall’artista in varie dimensioni fino alla grandezza naturale,
ed è l’unica fedele all’originale in tutti i suoi
particolari.
L’atmosfera di inizio millennio propone nuovi interrogativi
sulla fruibilità dell’arte intesa in senso classico
e sulla necessità di coniugarla alla civiltà tecnologica
e multimediale. Sono questi i presupposti da cui
Gallorini è partito per affermare che, oggi più che
mai, la creatività artistica può essere anche strumento
per realizzare opere dove Tecnica ed Etica si fondono
assieme in modo armonioso e noetico, per parlare
L’Origine dell’Universo – I Cinque Elementi, pietra serena,
bronzo, piante, impianti, 105x350 cm. Anno 2020
Studio, laboratorio ed esposizione: loc. S. Flora Torrita 19/d - 52100 Arezzo
Cell. 3338124278 - massimogallorini56@gmail.com - Fondazione Arte & Co.Scienza
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
LUCIANO GENNAI
Mirabilia, olio su cartone telato, 50x70 cm
Carmen, olio su cartone telato, 50x70 cm
Nato a Firenze, da alcuni anni vive e lavora in Casentino per sua scelta. Diplomato “Maestro d’arte” presso
l’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana a Firenze sotto la guida di Onofrio Martinelli prima, di Alberto
Caligiani poi. Successivamente è stato allievo del pittore Mario Romoli.
“Quando Alice si rende conto di essere troppo grande per oltrepassare la porta chiusa nel fondo del tunnel in cui
inaspettatamente precipita, segue senza neanche pensarci un attimo le indicazioni incredibilmente scombinate
che trova intorno a sé. Un’incontenibile vitalità, priva di qualsiasi costrizione mentale nutrita da un’ingenua curiosità,
innesca così quel processo tanto divertito quanto sbalordito che porta la favolosa bambina del Paese
delle Meraviglie. Al di là di quella porta, il cui passaggio è segnato da una serie di prove che sfuggono alla logica
quotidiana, ci si muove piacevolmente stupiti. Fantastici sono gli incontri consentiti, inaudite le storie che si
sentono raccontare, impossibili le situazioni che ci si trova ad affrontare. La pittura di Luciano Gennai è al di là di
quella porta. Fiori, animali, donne, gnome, maschere vi si animano con colori accesi in ricerche prospettiche
sperimentali creando scene, ambientazioni in cui spesso aleggia un’atmosfera metafisica.
Lasciamoci tentare, allora, come Alice dai confusi stratagemmi della fantasia, dai vivaci colori dell’immaginazione,
dal profumo inebriante dei fiori magici, dalle storie incredibili che Luciano Gennai ci propone e potremo così
anche noi finalmente andare nel Paese delle Meraviglie per un appuntamento impossibile”.
Dott.ssa L. Mozzoni, direttrice della Pinacoteca di Jesi
(tratto dalla presentazione della personale di Luciano Gennai, Jesi, 2009)
Tel. 0575-509064
Cell. 340-0814325
Loc. Papiano - La Ropa, 4
52015 Pratovecchio Stia (AR)
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
LUCIANO GENNAI
Castagno, china a pennina su cartone Martello, 29x36,5 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
LINA GIORGI
Lina Giorgi, nata e cresciuta in
Casentino, opera nell’ambito
del Post impressionismo. Il paesaggio
è un tema antico e certamente
fa parte del nostro bagaglio culturale;
specialmente per chi, come la
pittrice Lina Giorgi, vive in Toscana,
una terra generosa di immagini suggestive
ed importanti lezioni storicoartistiche.
Oggi è più che mai impegnativo
per un pittore solcare un
sentiero proprio e Lina Giorgi, in questa
scelta di campo, ha saputo conservare
la freschezza della propria libertà
espressiva pur nutrendola di
quella ricchezza di referti visivi storici.
Nei suoi ritratti della natura il vero
però appare sempre plasmato da un
filtro di magia: una luce con movimento
diventano ingredienti attraverso
i quali l’artista attribuisce ai
luoghi e ai soggetti pure riconducibili
nella realtà che la circonda un ulteriore
accento, come una sorta di avvolgente
abbraccio, emozionale ed
idealizzante. Nel suo percorso
espressivo l’artista lavora con il colore
e non può che corrispondere a
un’inclinazione che rende straordinaria
ogni visione e percepisce luci
smaglianti e talvolta trasmigra in atmosfere
fantastiche colorando alberi
azzurri o campi inondati di arancione.
L’artista quindi continuamente
trasforma ciò che vive, ciò che osserva,
ciò che sente sia nella natura sia
nelle figure; famosa è la sua collezione
di personaggi africani accompagnati
da animali.
Nata a Castel San Niccolò, la pittrice
ha partecipato a numerosissime mostre
in prestigiose location istituzionali
ricevendo premi e riconoscimenti.
Abbraccio, tecnica mista su tela, 50x60 cm. Anno 2017
Si ricorda la mostra nel Salone delle eccellenze alla fiera Expo 2015 di
Milano, di cui è presente una preziosa testimonianza in video su YouTube,
facile da reperire. Ricordiamo inoltre le mostre a San Galgano, a
Trento, nel chiostro della Santissima Annunziata di Firenze, che hanno
tutte avuto luogo nel 2017. Per quanto riguarda il 2018, Lina Giorgi ha
esposto i suoi lavori ad Urbino e a Stoccolma. Nel 2019 è stata premiata
con un quadro che illustra la Divina Commedia e la sua opera è stata
esposta al castello dei conti Guidi di Poppi.
E-mail: giorgi@lina.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
LINA GIORGI
Cavallina, olio su tela, 30x40 cm. Anno 2018
Galaverna, acrilico su tela, 40x100 cm. Anno 2010
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
GIANFRANCO GIORNI
Talvolta, bastano pochi
gesti per esprimere l’eternità
e l’incombenza
di un breve attimo, di un’emozione.
Le opere scultoree
di Gianfranco Giorni, con pochi,
studiati e ben calibrati
tratti, arrivano dritte al punto,
conquistando la nostra
attenzione.
L’importanza della geometria
delle forme, Gianfranco
Giorni, ce l’ha scritta nel sangue.
Non poteva essere altrimenti
per un uomo formatosi
nell’Istituto d’Arte di
Sansepolcro. Un filo lo lega a
chi prima di lui fece di quel
luogo, di quel borgo, il centro
del mondo: Piero della Francesca.
Tutto è armonioso e in
equilibrio in Giorni, come nel
maestro, l’essenza è l’uso
della forma geometrica, assoluta,
statica e immutabile.
Vittorio Sgarbi
Musicante, 101x64x60 cm
E-mail: giornisculture@inwind.it
Laboratorio Artistico Acquaviola
via viaio 51 – 52031 Anghiari (AR)
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
GIANFRANCO GIORNI
Il grande cocomero,
35x35x22 cm
Flora, terracotta
policroma e oro,
42x19x11 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
OMBRETTA GIOVAGNINI
Farfalle in volo, tecnica mista su tavola riciclata con Swarovski, 60x60 cm. Anno 2020
Ombretta Giovagnini è nata a Sansepolcro e
vive ad Arezzo (loc. Staggiano 13, 52100).
Dipinge dagli anni Settanta.
Da alcuni anni si dedica al collage, alla fotografia ed
alla ceramica.
Cenni critici:
«Nella sua produzione artistica Ombretta Giovagnini si
caratterizza per la prorompente forza creativa, che, unita
alla diversità dei materiali usati, genera una ricchezza
compositiva dallo straordinario impatto estetico. La
profonda padronanza delle immagini unita ad una innata
vena poetica alimentano un singolare lirismo.
La sua ricerca si spinge fino all’uso di ideogrammi e lettere
che perdono la loro tipicità per entrare a far parte
di un nuovo mondo espressivo.»
Dino Marassi
«Ombretta Giovagnini fa rivivere oggi, da una reminiscenza
lontanissima del Quattrocento l’esaltazione
della foglia d’oro in termini di astrattismo e dinamismo,
pervenendo ad uno stile originale e prezioso.»
Giulia Sillato
(mostra Palazzo Maggio, Verona, 1996)
«Armonie cromatiche tradotte in un linguaggio artistico
di avanguardia affiorano nei suoi dipinti, in una libertà
creativa che si traduce, segno dopo segno, in
poesia del colore.»
Claudia Cencini
(Seconda Biennale di Firenze, 1999)
E-mail: ilamen77@icloud.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
OMBRETTA GIOVAGNINI
Con il Guggenheim negli occhi, 100x100 cm. Anno 2010
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
OMBRETTA GIOVAGNINI
Volo di uccelli, tecnica mista con Swarovski, 100x80 cm. Anno 2016
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
OMBRETTA GIOVAGNINI
La geografia dei ricordi, olio, sabbia e bruciature su tavola, 150x100 cm. Anno 2008
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
EMILIO GIUNCHI ZENONE
Arrivo del vescovo, acrilico, 50x90 cm
LA PITTURA DI ZENONE, UN LIBRO APERTO
Gabriella Gentilini - Firenze, luglio 2008
Non è certamente un modo semplice e ingenuo di vedere e di raffigurare la realtà facendole assumere
connotati onirico-fiabeschi, ma è una vera e propria filosofia di vita quella che Zenone dispensa attraverso
le sue opere.
La sincerità d’ispirazione proveniente dai luoghi a lui cari, densi di storia naturale ed umana, lo porta a dipanare
con spontanea verità il filo della memoria, annodando passato e presente con una facilità estrosa e brillante,
capace di annullare la dimensione spazio-temporale, come avviene nel sogno. Al risultato – frutto peraltro di diligente
studio e cognizione – appare del tutto inadeguato l’accostamento di scontati aggettivi che vanno dal
gradevole al poetico, a cui il genere naif è bene o male abituato.
Nei lavori di Zenone c’è molto, molto di più. Egli sa raggiungere il cuore delle cose, sa cogliere la loro essenza più
profonda, disvelandola a noi attraverso immagini immediatamente leggibili, descritte con misurata accuratezza
e con un senso di radiosa gratitudine nei confronti della vita, della sacralità del creato.
L’armonia del quotidiano scandita dal susseguirsi delle stagioni, scorre nella pienezza delle attività umane, nella
saggezza di gesti antichi, nel loro ripetersi rituale e nel loro rinnovarsi alla luce dei sentimenti. In un’atmosfera
limpida e respirante di serenità si muovono con naturalezza personaggi realmente esistenti, mentre il paesaggio
è quello suggestivo e magico del Casentino, con le sue abbazie, le pievi, i poderi, le solenni architetture medievali,
dove l’artista indugia sapientemente e dalle quali sconfina volentieri, portandoci fino a Notre Dame di Parigi.
Infatti, la precisione narrativa e l’acuta attenzione ai particolari si accompagnano sempre ad un’estrema perizia
tecnica nella resa dei valori architettonici, prospettici e luministici, indice di una chiarezza mentale che è intenso
riverbero interiore.
La pittura di Zenone è un grande racconto popolare dai toni gioiosi e commossi, un libro aperto che ci insegna e
ci fa riflettere.
E-mail: emilio.giunchi@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
EMILIO GIUNCHI ZENONE
Il ritorno del cacciatore, acrilico, 40x60 cm
La prima nevicata, acrilico, 40x60 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
EMILIO GIUNCHI ZENONE
Campagna
toscana,
acrilico,
40x60 cm
La Mietitura,
acrilico,
30x40 cm
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GIACOBBE GIUSTI
ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
Louvre Art Installation
Tecnica: Elaborazione digitale su pannello
Dimensioni: 70x30 cm
Anno: 2020
Emma Stone
Tecnica: Elaborazione digitale
Anno: 2020
Sito: www.giacobbegiusti.com
instagram @giacobbegiustiautor
E-mail: ggiacobbe@inwind.it
Facebook: Giacobbe Giusti Artista
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
EMILIO INGENITO
Angeliche annunciazioni
Emilio Ingenito è nato in provincia di Napoli e vive tra Torino e Sestino (AR).
Autore di diversi libri fotografici.
Ha esposto a Torino, Milano, Firenze, Genova, Arezzo, Alessandria, Cuneo, Vercelli, Padova, Bologna, Pontassieve
(FI), e all’estero a Berlino (D), Nice (F), Lille (F) e Biot (F).
Cell. 335 477532
E-mail: ingenito.emilio@gmail.com
Sito: www.ilterzoocchiophoto.it/autori/emilio-ingenito/
Località Martigliano 12 – 52038 Sestino (AR)
Studio: c.so Matteotti 46 – 10121 Torino
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
EMILIO INGENITO
Natura morta - Sulla nuda pelle
Il tappeto dei respiri perduti
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
PAOLO LACRIMINI
Butterfly, olio su acrilico, 50x60 cm
Artista aretino con esperienze figurative maturate
in un percorso di apprendimento durato molti
anni, le cui opere evocano atmosfere che risvegliano
il nostro intimo suscitando dolci emozioni.
L’equilibrio cromatico e l’armonia delle forme si fon-
dono in una composizione equilibrata che mette a suo
agio lo spettatore che si lascia trasportare in una osservazione
passionale. I colori mai violenti e le atmosfere
romantiche sono una peculiarità dei suoi quadri
che nel tempo hanno ricevuto premi e menzioni.
E-mail: paololacrimini@alice.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
PAOLO LACRIMINI
Calice di frutta, olio su acrilico, 50x60 cm
Capo Sant’Andrea, acrilico su tavoletta, 30x40 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
CARLO LANINI
Carlo Lanini nasce il 20 agosto
del 1949 a Poppi, piccolo borgo
in provincia di Arezzo.
Fin da piccolo manifesta una spiccata
predisposizione al disegno ed alla pittura
come lui stesso ha narrato: «le
persone con qualche anno più di me
si ricordano di quando, a poco più di
quattro anni, in ginocchio sul marciapiede
di casa o sui pianerottoli delle
scale condominiali, disegnavo e coloravo
ogni cosa»; poi un giorno, dice
ancora l’artista, «ebbi l’opportunità
di vedere una scatola con i quadrotti
degli acquarelli; erano oltre quaranta
colori e mi sembrò una tale meraviglia
che rimasi incantato per una
buona mezz’ora». Da allora ha cominciato
a dipingere e non ha più
smesso.
Nel 1969, a 20 anni, ha partecipato al
concorso di pittura “Paolo Uccello” a
Pratovecchio (Arezzo) ed ha vinto il
primo premio. Nel 1975 ha realizzato
la prima mostra personale nell’imponente
struttura del castello dei conti
Guidi di Poppi.
Gli eventi importanti nella sua carriera
pittorica, con oltre millecinquecento
opere ad olio ed altrettanti disegni, avvengono
con cadenze decennali.
Nel 1995 con il primo concorso “Carlo
Dalla Zorza” alla Galleria Ponterosso
di Milano. Partecipano 1027 artisti e
Carlo Lanini è prima selezionato tra i
migliori 50 artisti presenti alla mostra
e poi premiato tra i primi cinque con
un quarto posto.
Neretta 2
Nel 2005 inizia una importante collaborazione con la Italarte di
Roma, il cui titolare Pino Purificato è figlio del noto pittore Domenico
Purificato.
Nel 2015 ha iniziato a lavorare con Orler Gallerie di Venezia che lo
seleziona nel gruppo degli artisti del programma “Affordable art”.
Tra un evento e l’altro molte sono state le esposizioni personali e
collettive che hanno portato l’artista a presentare i suoi lavori in Italia,
ad Arezzo, Firenze, Roma, Milano, Bologna, Parma, Perugia, Borgo
S. Lorenzo, Cortona, Sansepolcro e all’estero, a Parigi e Londra, in
Austria e negli Stati Uniti.
Dal 2003 Lanini ha aperto a Poppi la sua scuola di pittura dove insegna
a quanti come lui sono amanti dell’arte e desiderosi di dipingere.
E-mail: c.lanini@hotmail.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
CARLO LANINI
Boldini a Parigi
Vaso verde e melegrane
Scogliera americana
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MAURIZIO LAURENTI
Dove sono
capitato?,
50x50 cm.
Anno 2020
Realismo magico, surrealismo, metafisica, arte
onirica, arte fantastica, sono i vari ambiti in cui si
intreccia e si sviluppa la pittura di Maurizio Laurenti.
È noto che le definizioni artistiche conservano in
sé stesse il seme della propria ambivalenza, infatti se
da un lato chiariscono e spiegano, dall’altro invece limitano
e irretiscono, tanto che può apparire contraddittorio
dare una specifica etichetta ad un’arte che per
sua natura vuole fuggirla.
Con tali caratteristiche, infatti, si presenta la pittura di
Maurizio Laurenti, forte del desiderio di travalicare confini
e soffocanti classificazioni, testimonia la ricerca di
una moderna pittura dell’immaginazione e della fantasia
che origina dall’interrogarsi sull’identità delle cose e
della realtà. Una pittura, talvolta lievemente impertinente,
talaltra intrisa di nostalgia di cose perdute e di
orizzonti lontani, che sotto la superficie e le forme giocose
cela un profondo esercizio di conoscenza.
Con questa attitudine alla libertà espressiva, Maurizio
Laurenti può manifestare il piacere della pittura, rimanere
fedele al suo seducente richiamo. Tela, pennelli e
colori diventano le armi di cui la sua passione si attrezza
per una continua scoperta e invenzione, perché è
attraverso tale pittura che l’artista può con giocare
l’incanto della percezione, l’illusione della tridimensionalità,
allestire scenografiche figurazioni tra surrealismo,
metafisica e realismo magico.
Una pittura colta, quindi, che, richiamandosi ai movimentali
storici della metafisica e del surrealismo, ne
riassume il profondo sentire visionario, il moto dell’animo
che spinge verso l’oltre, che si nutre delle suggestioni
del viaggio nell’ampio territorio dell’arte fantastica.
Così intuizioni, sensazioni e desideri, riposti in
qualche angolo della coscienza onirica e della memoria,
prendono corpo sulla tela per esplorarare la straordinaria
dimensione dell’esistenza.
Michele Loffredo
E-mail: info@mauriziolaurenti.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MAURIZIO LAURENTI
Natura morta,
in blu,
55x55 cm.
Anno 2020
Natura morta,
55x65 cm.
Anno 2020
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ANASTASIA LAZZERI
Solitudine, olio su tela, 30x30 cm
Anastasia Lazzeri, di origine Russa, nata a Voronezh il 18/10/1998 e trasferitasi in Italia nell’anno 2007 all’età
di 8 anni, vive attualmente a Castel Focognano (AR). Studentessa universitaria, ama dipingere da autodidatta.
Nonostante la sua giovane età, possiamo affermare che dai suoi dipinti già traspare una personalità
che esalta il lato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente. Le sue opere
rappresentano senza dubbio “l’occhio dell’anima”. Dai suoi quadri si intuiscono analisi introspettive che, forse,
vanno anche a scavare i primi anni della propria infanzia, senz’altro sofferta (mare in tempesta, solitudine), fino a
raggiungere un presente desideroso di vedere una positività, una speranza nella vita come si intuisce nel quadro
“Luna in una notte d’autunno”. Se la giovane pittrice avrà la costanza di continuare nella ricerca e nella sperimentazione,
dalle sue opere pittoriche future, senza ombra di dubbio, potrà scaturire un racconto figurativo, soggettivo
ed espressionista come un libro di narrativa scritto interamente su tela.
Dedicato alla mia nipotina “Nastia”
Lo zio Lorenzo Senzi (Zuzzo)
E-mail: lazzerianastasia@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ANASTASIA LAZZERI
Mare d’inverno, olio su tela, 30x40 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
SABRINA LIVI
Il mio meraviglioso pesciolino, olio su tela, 40x40 cm
Sabrina Livi nutre la passione per le arti visive fin
da piccolissima, poi coniugata e intrecciata con
studi di carattere più scientifico, che l’hanno
portata a creare un suo percorso personale. Partendo
dalla convinzione che attraverso le immagini, linguaggio
privilegiato dell’inconscio, sia possibile avere
un profondo contatto con quanti osservano le sue
opere, avanza nella pittura come in un dialogo intimo
e continuo con quanti si approcciano ad essa.
Di lei Daniela Meli, storica dell’arte contemporanea,
ha scritto: «Prendendo, quindi, ispirazione dal
reale, Sabrina Livi crea un mondo parallelo, immaginifico
e lirico, componendo un controcanto di colori,
suoni, forme, profumi e suggestioni luministiche,
quasi a significare che solo la bellezza e la fantasia
potranno essere capaci di salvare il mondo».
E-mail: sabrina.livi@libero.it
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ALANO MAFFUCCI
ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
Replica del Diadema Aureo Etrusco del III sec a.C.
Il Maestro Artigiano Orafo Alano Maffucci nasce a Sansepolcro nel 1942. Si è sempre dedicato alla sua grande
passione, la lavorazione artistica del gioiello. Nel 1959 sotto la guida di insegnanti che è poco dire bravissimi,
si è diplomato con il massimo dei voti, alla Scuola Orafi Margaritone di Arezzo. Tutta la vita ha fatto l’orafo. Da
qualche anno si dedica allo studio di gioielli antichi. Nel 2018 ha realizzato una replica del Diadema Aureo Etrusco
(III sec. a.C.), custodito presso il Museo Archeologico di Arezzo. Ha ritenuto doveroso donare questa sua opera al
museo stesso dove si è recato spesso nel periodo scolastico e, successivamente, per pura passione. Nel 2019 ha
realizzato una libera interpretazione del Diadema di Elena di Troia (XXIII sec. a.C.), che è custodito presso il museo
Puskin di Mosca. La realizzazione ha richiesto circa 700 ore di lavoro.
Queste opere sono state esposte, per due mesi, presso il Museo Archeologico di Arezzo. Si è dedicato anche
all’Arte Sacra. Sue opere sono state realizzate per S.S. Papa emerito Benedetto XVI e per S.S. Papa Francesco. Nel
Giubileo del 2000 ha donato personalmente a S.S. Giovanni Paolo II una Croce in Oro appositamente realizzata
per l’evento. Nel 2014 ha progettato e realizzato, totalmente a mano, il Calice della Passione di Cristo in argento,
pietre Preziose, ottone e legno. Sono stati realizzati tre chiodi in ottone Ruteniato che sorreggono tre Croci montate
a sfera. Al centro di ogni Croce un Rubino, a simboleggiare il Sangue di Cristo, all’interno delle Croci un cilindro
in ottone dorato con incise le Spine. La coppa del calice è realizzata in argento tirato totalmente a martello.
Sui tre lati, tra i chiodi, sono applicate tre formelle in argento cesellato riportanti la Passione, la Deposizione e la
Resurrezione di Cristo. Per la Resurrezione mi sono liberamente ispirato alla Resurrezione di Piero della Francesca.
La base è in legno.
Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana
Maestro Artigiano Orafo
Loc. Quarata, 427 - 52100 Arezzo (Italia)
Cell. 338 9313135
E-mail: alano.maffucci@gmail.com
Sito: www.alanomaffucci.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ALANO MAFFUCCI
Libera interpretazione del Diadema di Elena di Troia c.a. XXIII sec. a.C.
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ALANO MAFFUCCI
Calice della Passione di Cristo
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
SLOBODANKA MALOVIC
Beba che dipinge
Pittrice ed artista “per scommessa”
Slobodanka Malovic è pittrice ed artista di origine
bosniaca, ma italiana a tutti gli effetti.
Slobodanka (Beba, come tutti la chiamano per
semplificare un nome proprio di difficile pronuncia) è
giunta in Italia, per lavoro, nel 1994.
La sua pittura (è anche la disciplina artistica preferita),
spazia dalla esecuzione di “copia fedele” di un’opera,
alla sua interpretazione e rivisitazione personale,
alla ricerca creativa sia sul moderno che sull’antico.
“IL BELLO MI DEVE FAR RICONOSCERE”, questo in
sintesi è il suo “motto” artistico.
Il quadro “Omaggio ai Carabinieri” è stato dipinto in
occasione di una Festa dell’Arma a Loro Ciuffenna;
infatti, sullo sfondo, si vede il paese con la caratteristica
torre.
La tela “Onestà, sincerità e rispetto” sintetizza la vita
e l’opera di P. Agostino Bartolini, carmelitano.
E-mail: slobodanka.malovic@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
SLOBODANKA MALOVIC
Omaggio ai Carabinieri, olio su tela, 120x70 cm
Onestà, sincerità e rispetto. La vita e l’opera di Padre Agostino Bartolini, olio su tela, 130x160 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MARINA MARONGIU
Trittico di perle, olio su tela, 60x80 cm. Anno 2020
Marina Marongiu nasce nel 1960 a Teulada, piccolo paese di mare nella punta più a sud della Sardegna, ove
trascorre infanzia e adolescenza.
Da sempre amante dell’arte, legata al colore e al disegno, in Toscana realizza le prime tele che dimostrano
la ricerca costante del proprio “Io artistico”, attraverso l’applicazione e l’approfondimento di tecniche varie.
Amplia la sua ricerca specializzandosi nell’esecuzione dei ritratti e nello studio delle espressioni umane, dove
l’occhio si fa specchio e strumento dell’anima, diventando così “il senso più nobile” dello scambio tra realtà e
immaginazione.
Si confronta anche con l’arte iperrealista, approfondendo le tecniche della pittura in tutte le sue fasi. Amante
della ricerca cromatica, riesce ad elaborare disegno e pittura espressiva, cogliendo l’essenza e l’anima del soggetto
rappresentato.
La sua ricerca artistica arriva a coniugare il realismo con l’iperrealismo, dimostrando che le due forme possono
coesistere fino a fondersi in un insieme di velature, forme e colori.
E-mail: marina.marongiu@virgilio.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MARINA MARONGIU
Mandarini, olio su tela, 50x70 cm.
Anno 2019
Costume teuladese, olio su tela, 60x80 cm.
Anno 2015
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MIRELLA MILANINI
Mirella Milanini è nata a San Candido
(Bz) il 9/11/1956. Diplomata
all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Giunge all’arte attraverso un percorso
spontaneo, con gradualità perviene ad uno
stile figurativo personale che si connota di
carattere surrealistico ed autobiografico.
Ci conduce all’interno di atmosfere meditative
attraverso cui potersi sollevare dal
quotidiano e rinvenire al di là delle lacerazioni
quei valori universali ai quali profondamente
tende. Tale pittura appare come
un ponte gettato sulla profondità del varco
che esiste tra ragione ed emozione, un
varco che distingue e spiega il conflitto
morale e la responsabilità d’azione nel momento
delle scelte cruciali, cuore e ragione,
tentando di trovare un equilibrio.
Un assetto che va considerato nella sua intensa
vocazione dinamica e figurativa, costantemente
messo in discussione da una
pulsione morale di trovare sempre più avanzate
condizioni di nuovi equilibri. Ciò che
emerge è il portato di una ricerca responsabile
e matura che si nutre di grande sensibilità
personale e che trova nella definizione
gestuale l’opportunità manifestativa di una
forza di pensiero certamente notevole.
Gratitudine, olio su tela, 60x50 cm. Anno 2020 Om namah shivaya, olio su tavola. Anno 2018
E-mail: milanini09@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MIRELLA MILANINI
Rosso assoluto, olio su tela. Anno 2019
Om, olio su tavola, 50x30 cm. Anno 2017
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MIRELLA MILANINI
Tramonto, olio su tela, 80x80 cm. Anno 2019
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MIRELLA MILANINI
La conchiglia, olio su legno e sabbia, 30×50 cm. Anno 2018
Danzatrici celesti, olio su tela, 100×70 cm. Anno 2017
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
TOMMASO MUSARRA
Patrizia e Cipo, olio su tela 60x80 cm. Anno 2018
Tommaso Musarra, nato a S. Salvatore di Fitalia (Me), ha frequentato la Scuola d’Arte per la ceramica di S.
Stefano di Camastra e l’Istituto d’Arte di Caltagirone. Vive e opera a Castiglion Fiorentino in provincia di
Arezzo. Molte sue opere sono custodite sia in Italia che all’estero oltre a essere state più volte pubblicate su
annuari, cataloghi e riviste d’arte contemporanea.
«… l’Artista… interpreta, con originalità, il tema della macchia mediterranea… un ecosistema unico ed affascinante
per esuberanza di fragranze e per memorie di antichi miti. Nelle opere grafiche, la pregevolezza del disegno
si accorda ai significati introspettivi di una composizione tesa ad evidenziare, nel contempo, la fragilità e la tenacia
di essenze vegetali caratterizzate da estrema carica vitale… la trasposizione su ceramica di tale tema avviene
con uguale perizia di segno, secondo un processo operativo singolare, che si basa su una miniaturistica sottrazione
cromatica…» (Enzo Dall’Ara)
E-mail: tmusarra@alice.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
TOMMASO MUSARRA
Tramonto sul mondo, ferro verniciato, h 100 cm x l 100 cm
Tutti sul letto di Lucia, olio su tela, 60x80 cm. Anno 2020
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
OSVALDA PUCCI
Osvalda Pucci è sicuramente una delle più interessanti
artiste d’oggi, sia per la scelta di
esprimersi attraverso la pittura ad olio, creando
un ponte ideale tra il passato ed il presente, sia per
la scelta dei soggetti rappresentati, sempre in bilico tra
un immaginario figurativo e l’astrazione più totale. Alcune
righe estrapolate da un corposo testo dedicatole
dal grande Umberto Eco ne chiariscono ulteriormente
gli intenti. L’illustre semiologo a proposito dell’opera
di Osvalda Pucci afferma: «Il passaggio è progressivo
dai primi quadri ai più recenti che superano o per lo
meno riducono al minimo la presenza figurativa e innescano
il linguaggio del simbolo, del sogno, della misteriosità
interiore, ma non colla figurazione stravolta
e stralunata dei surrealisti, ma con uno svolgimento
istintivo ed estroso del gesto informale». Affrontare
oggi l’affascinante mondo della pittura, vuol dire inoltrarsi
in un universo complesso e legato a motivi culturali
assai profondi, oltre che a rapportarsi con i principali
movimenti del secolo passato, elaborando
quelle esperienze con il proprio vissuto e con la propria
identità. Osvalda Pucci nasce a Siena e vive ad Arezzo,
luoghi intrisi di memoria nei quali i dipinti portano il
nome di Simone Martini, di Pietro e Ambrogio Lorenzetti
e di molti altri grandi autori del ’400. Il fascino di
questo mondo non poteva restare indifferente alla
poetica dell’artista. Come molti hanno notato, l’opera
della Pucci apre scenari nuovi nella pittura italiana
proprio in virtù dei collegamenti concettuali che ella
ha saputo tessere come tunnel immateriali del tempo.
Umberto Eco ha parlato di sogno e di percorso assimilando
Osvalda Pucci ad un viaggiatore che sa attingere
dai movimenti artistici solo quanto gli serve, senza farsi
risucchiare in epoche che non le appartengono.
Guardando al suo lavoro, non riscontriamo solo una
partecipazione emotiva al contemporaneo, ma anche
un inedito sguardo che proviene dalla forza di condurre
nel futuro quella sua eredità tanto delicata. Un raro
dono il suo, acuito dalla sensibilità e dall’attenzione
verso le distanze guardando per un attimo al passato,
senza per questo perdere la consapevolezza di farne
parte.
Tobia Dorè
Cartolina d’Autore - Museo Magma di Roccamonfina (CE)
Frimav, olio-lacca su tela, colore spanto, 80x40 cm. Anno 2010
E-mail: osvalda.pucci@op-arte.it
E-mail: osvalda.pucci@fastwebnet.it
Sito: http:// www.op-arte.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
OSVALDA PUCCI
La sua carriera e il viaggio della sua arte le ha permesso il
privilegio di ricevere moltissimi premi e riconoscimenti.
Grazie all’apprezzamento suscitato dalle sue opere, l’artista
ha partecipato nel corso degli anni a prestigiose
mostre ed esposizioni sia in Italia che all’Estero. Tra queste
possiamo ricordare: Rassegna Internazionale Itinerante
in Europa con lo Sponsor “TY NANT” collocando
un suo lavoro “Metropolis” nella collezione privata TY
NANT, nel Museo Nazionale a Cardiff – Galles (1998). È
presente a Nizza in occasione della Fiera Art Jonction
(1998), nel medesimo anno è in mostra alla Galleria
d’Arte Niederhauser di Losanna. A Londra al Contempory
Art Institute of London (1999), a Parigi con una mostra
all’Università de Paris-Maison De L’Italie (2000) e
nel medesimo anno è in mostra al Fad Plaza di Los Angeles
(2000). Dell’arte di Osvalda Pucci cogliamo profondità
di contenuti e continua ricercatezza unitamente
all’equilibrio tra tradizione e forza emotiva…
* * *
Avvicinatasi alla pittura sin dalla giovane età, Osvalda
Pucci conduce una ricerca all’insegna della forza del colore,
tratto distintivo della sua intera produzione. La sua
formazione artistica avviene nella città natale, Siena,
sotto la guida di Plinio Tammaro pittore e scultore e Teobaldo
da Vinci di Firenze (caposcuola della scultopittura).
Dopo aver studiato varie pratiche, l’Artista riconosce
nell’antica tecnica risalente al 1400, “dell’olio spanto o
spanso” il mezzo ideale per esprimere su tela i propri
messaggi e si dedica alla sua rielaborazione e al suo rinnovamento.
La sua personale sperimentazione artistica
si manifesta attraverso soggetti astratti ed intense
espressioni simboliche, che spesso rivestono duplici o
molteplici significati, tali da rilevare un mondo atemporale,
in un contesto quasi metafisico. La forza testimoniale
della personale forma di pittura di Osvalda Pucci
risiede nella trasposizione di emozioni, sensazioni ed intime
reminescenze, che non si smaterializzano nel tempo;
è il desiderio di esprimersi che la spinge a fissare sulla
propria tela di volta in volta, proprio come un diario non
più segreto, le proprie esperienze da vivere o rivivere, interpretare
o reinterpretare, sfogliando semplicemente
una pagina…
A. Mazziotta
Domino, olio su tela, colore spanto, 40x40 cm. Anno 2009
Inquinamento... e altro, olio su tela, tecnica mista-colore
spanto, 80x80 cm. Anno 2017
Nel sogno, 50x70 cm. Anno 1993
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
OSVALDA PUCCI
… è, quello dell’artista, soprattutto penser
couleur… pensare colore, ovvero avvertire,
delle situazioni visive… si potrebbe
ricorrere al repertorio dei modi di
pittura novecentesca per indicare l’ascendente
diretto di questo lavoro, oltre
che nella vicenda dell’informale, nell’espressionismo
che schiude il secolo, in
specie quello di marca tedesca. Ciò, anche,
perché vi si avvertono chiare suggestioni
di qualità simbolica che a quella
cultura certo si riferiscono e nelle quali
soprattutto l’idea di luce, d’aroma metafisico,
vale ben più che pura risultante
espressiva…
G. Gualdoni
Riverberi di Marte, olio-smalto su tela, colore espanto con paillettäe, 30x20
cm. Anno 2006
… ad Arezzo ove l’artista vive ed opera, i
dipinti della Pucci hanno incontrato il
benemerito anche di collezionisti più difficili
che le hanno riconosciuto un “airy
line” uno spazio-area, ad indicare e sottolineare
la straordinaria leggerezza, l’armoniosità
della linea con gusto tutto
personale e con una padronanza non comune.
Pucci è l’artista capace di ripetere
sempre variato e nuovo il medesimo soggetto
senza annoiare…
Questa della Petrofil Arte Gallery è stata
una mostra di tutto interesse che ha permesso
alla pittrice di mettere in luce le
sue doti naturali ed i risultati della sua
appassionante ricerca artistica, che si
concretizzano in dipinti dalla struttura
solida e sicura, dai colori foschi e bene
amalgamati, in impaginazioni di notevole
interesse. È stata questa una mostra
che ha consentito al pubblico milanese
di apprezzare una pittrice che decisamente
può inserirsi nel gruppo dei migliori
artisti della nostra penisola.
U. Petrone
Tra Cielo e Mare, olio su tela, colore spanto, 70x60 cm. Anno 2020
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
OSVALDA PUCCI
Vi è una frase di Baudelaire che
dice: «Il problema non è quello di
copiare, ma di interpretare in una
lingua più semplice e luminosa».
Da questa affermazione dell’illustre
poeta e filosofo francese,
possiamo concludere che la
grandezza dell’arte non sta nella
sua capacità di riprodurre più o
meno fedelmente la realtà, ma
nel tradurla in una nuova lingua,
nel trasformarla in qualcos’altro
di universale. Lo potremmo definire
come l’immanente impulso
creativo e artistico che accomuna
anche il carattere dell’artista
senese Osvalda Pucci, con i grandi
del passato, quali: Donatello,
Ghiberti, Brunelleschi, Piero della
Francesca, Mantegna, Botticelli
e Masaccio. Si tratta di un
ideale di eternità che Osvalda
condensa nella materia stessa
della sua pittura, al fine di rivelare
e risvelare l’intima essenza del
suo soggetto. E sotto questa
nuova luce va letto l’utilizzo che
ella fa dell’antica tecnica dell’olio
spanto o spanso, che non rappresenta
solo una scelta di carattere
formale finalizzata all’ottenimento
di taluni effetti cromatici,
tuttavia impossibili da ottenersi
con la tradizionale pittura ad
olio, ma che è prima di tutto una
scelta concettuale. L’utilizzo da
parte dell’artista di quest’antico
procedimento è ampiamente
storicizzato in numerose pubblicazioni
fra le quali citiamo due
testi che riguardano le Esposizioni
Triennale di Arti Visive a Roma:
TILTESTETICA a cura di Daniele
Radini Tedeschi (2014), e AETER-
NA a cura di G. Dunil con un saggio
introduttivo di Vittorio Sgar-
Resume Life, olio, lacca su tela, colore spanto, 70x70x4 cm. Anno 2015
Sinfonie, olio su tela, tecnica mista-colore spanto, 70x80 cm. Anno 2017
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
OSVALDA PUCCI
Matera New City, olio su tela, colore spanto, 70x90 cm. Anno 2019
bi, Complesso del Vittoriano, Ala Brasini (2017). Quello
che Osvalda Pucci va a recuperare dal passato attraverso
tale operazione è il manifestarsi di un ideale di
idealità e eternità che è la cifra stessa del Rinascimento.
Vero è che gli uomini, sin dalla notte dei tempi, hanno
cominciato a riflettere su sé stessi proprio a partire
dall’osservazione della realtà, modificandola in graffiti,
dipinti, strutture megalitiche innalzate a celebrare la
volta celeste. Un cielo, ancora oggi capace evocare
stupore e meraviglia, ma anche paura e spaesamento
di fronte alla sua immensità, alla sua forza e al suo mistero.
Nelle opere di Osvalda Pucci, queste riflessioni si
manifestano con un’inconfondibile grafia, fortemente
riconoscibile, peculiare della sua personalità e del suo
stile. L’opera pittorica diviene quindi espressione della
sua soggettività palesata consapevolmente come
mezzo per esprimere se stessa.
Tobia Donà
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
OSVALDA PUCCI
Come Svelare “HOW TO REVEAL”, olio su tela, colore spanto con riporti, l. cm 200x a. 100x4 cm bordo. Anno 2020
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
LAURA RAGGIOLI
Leonardo, olio su tela
Laura Raggioli - Il mito della “Grande Madre”
Cell. 3387601626
E-mail: lauraraggy@gmail.com
“La serenità non è trastullo né vanità, ma altissima conoscenza e amore, è affermazione di
ogni realtà, è vigilanza al margine di ogni profondità e precipizio. Essa è il segreto della
bellezza e l’antica sostanza di ogni arte.” (Hermann Hesse)
Laura Raggioli è nata a Stia nel 1957. La sua passione innata per la natura e per l’essere
umano le fanno intraprendere e coltivare studi scientifici e umanistici. Il suo metodo
di ricerca è prevalentemente auto didattico anche se continuamente messo a confronto
con scuole e gruppi artistici delle più svariate tendenze. Fin dagli anni Settanta inizia
a scrivere e dipingere e queste due forme diventano i mezzi d’indagine creativa più congeniali
al suo spirito. Ha esposto le sue opere in Italia e all’estero. La sua ricerca sul tema della
“Maternità” nasce e si sviluppa dall’idea essenziale del nutrire e accogliere la vita in ogni sua
manifestazione. Le opere che propone sono ispirate al mito della Grande Madre.
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
LAURA RAGGIOLI
Spazi, olio su tela
Geometrie urbane, matita e gesso su tavola di legno
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
FRANCESCA RIALTI
Polvere, olio su tela, 60x70 cm
E-mail: aldo_ricci@hotmail.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
FRANCESCA RIALTI
Malinconia, olio su tela, 50x70 cm
Volare, olio su tela, 50x70 cm
Nessuno si salva da solo, olio su tela, 50x40 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MARIA TERESA RIBUL MAZZOLA
Maria Teresa Ribul Mazzola è nata a Vigo di
Cadore (BL), ha vissuto a Padova e a Treviso,
poi si è trasferita in Toscana per
amore dei luoghi e della loro storia; ora vive in
provincia di Arezzo.
Si è laureata in Psicologia nel 1976, in seguito si è
specializzata in Psicoterapia infantile. Contemporaneamente
allo svolgimento della professione di
psicoterapeuta e motivata alla ricerca continua di
stimoli culturali nuovi e diversi si è avvicinata
all’arte visiva come mezzo per esprimersi. In questo
senso la sua esperienza terapeutica con le tecniche
immaginative del profondo l’ha portata a
valorizzare il mondo delle immagini interiori e l’ha
accompagnata in un viaggio simbolico nel mondo
della creatività.
Studia le varie tecniche (acquarello, olio, acrilici) e
progressivamente sperimenta nuovi materiali sia
come supporto che come mezzo espressivo (legno,
piombo, rame). Per interessi e sensibilità personale
si riconosce nel periodo informale dell’arte
Europea e Americana.
Il mondo inconscio (Imago) e l’essenzialità del Gesto
che hanno dominato l’espressione e la ricerca
di quel secolo lo rendono in assoluto il periodo
che meglio esprime la relazione fra macrocosmo e
microcosmo individuale che si concretizza nell’opera
d’arte.
Come afferma Paul Klee, «l’arte non ripete le cose
visibili, ma rende visibile».
Ultimamente ha sperimentato l’uso dei componenti
interni di computer riciclando parti di tecnologie
obsolete per dare origine a personaggi fantastici che
rivivono attraverso la forza dell’immaginario.
Solo di recente ha deciso di esporre le sue opere,
nate per sé e una cerchia di amici.
Nel 2010 ha esposto con una personale a Treviso
presso la galleria Arman; in Toscana ha partecipato
a varie mostre collettive e nel 2016 ha esposto
presso la libreria Feltrinelli di Arezzo.
Ri-nascita, scultura con basamento in legno di ciliegio e ramo
d’edera scolpito e dipinto con colori a tempera e acrilici, 180x58
cm. Anno 2009
Studio e abitazione: Busenga 28/c - 52010 Capolona (Ar)
E-mail: teresa.ribul@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MARIA TERESA RIBUL MAZZOLA
Luna, tavola dipinta con colori a smalto, pietra pomice grezza e con installazioni di
piombo invecchiato, 60x120 cm. Anno 2010
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MARIA TERESA RIBUL MAZZOLA
Robot Baby, componenti elettronici di recupero fissati su tavola di legno dipinta con colori a smalto,
41x60 cm. Anno 2016
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
MARIA TERESA RIBUL MAZZOLA
Rosso, tecnica: grattage, lastra di piombo invecchiata e ripiegata, dipinta con colori a smalto su tavola di legno
trattata a smalto, 47x62 cm. Anno 2009
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ANDREA ROGGI
Memoria di un Istante, bronzo, fusione a cera persa e patina a fuoco,
220 cm. Anno 2014
Andrea Roggi nasce il 2 luglio 1962 a Castiglion Fiorentino in Toscana. Sin dall’adolescenza l’artista inizia a
coltivare alcuni dei suoi numerosi interessi, tra cui la pittura e la poesia, fino al progressivo avvicinamento
alla scultura. Approfondisce la tecnica scultorea frequentando per un breve periodo lo studio dell’artista
Enzo Scatragli, anche egli figlio nativo di Castiglion Fiorentino.
L’evento che segna la vera svolta artistica di Andrea Roggi è rappresentato da una sua visita alla Basilica di Santa
Maria Novella a Firenze, dove rimane letteralmente incantato dal forte effetto plastico dell’affresco La Trinità del
pittore rinascimentale e suo conterraneo Masaccio. Nel 1991 fonda il laboratorio artistico La Scultura di Andrea
Roggi, dove realizza interamente le proprie opere e grazie all’aiuto dei suoi assistenti riesce a creare sculture ricche
di dettagli e di grandi dimensioni. Il bronzo è infatti il suo materiale, con il rito della fusione a cera persa riesce
magistralmente a trasformare i modelli di argilla in veri e propri capolavori.
Nel 2017, affascinato dalle imponenti cave che circondano la città di Pietrasanta, l’artista inizia a dedicarsi alla
creazione di opere d’arte in marmo. Dalla fine degli anni ’90 diviene promotore della corrente Art for Young che
ha come obiettivo quello di risvegliare nei giovani la passione per l’arte in tutte le sue forme. Il movimento artistico
porta in seguito alla realizzazione del progetto il Parco della Creatività ove raggiunge la sua massima espressione.
Dal 2000 Roggi inizia una proficua collaborazione con l’Università della Georgia, con sede a Cortona, e
l’Università del Texas, con sede a Castiglion Fiorentino, dove tiene seminari e corsi sulle varie tecniche scultoree.
Nei primi anni 2000 subisce il fascino dell’intellettuale Pier Francesco Greci (figura di spicco nel panorama culturale
toscano) e delle sue teorie sull’arte di Piero della Francesca.
Numerose sono le sue opere pubbliche in Italia – dislocate prevalentemente in Toscana e in Umbria – e all’estero.
I suoi lavori sono collezionati in molti paesi del mondo, ha partecipato ad esposizioni nazionali ed internazionali
tra le quali Grand Hall Olympia, Londra; Ahoy, Rotterdam; Grand Palais, Parigi; Forum Grimaldi, Monaco; Oishi
Gallery e Fukuoka City Museum in Giappone.
andreasculptor@gmail.com
thecircleoflifeartgallery@gmail.com
www.andrearoggi.it
www.thecircleoflifeartgallery.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ANDREA ROGGI
Le nostre Radici per un nuovo Mondo, bronzo, fusione a cera
persa, fusione dinamica e patina a fuoco, 360 cm. Anno 2020 Tempus, bronzo, fusione dinamica e patina a fuoco, 180 cm. Anno 2019
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ISABELLA ROMBOLÀ
Neve d’inverno, acquerello, 50x60 cm
Isabella Rombolà ha frequentato l’Istituto d’Arte di Arezzo e l’Accademia di Belle Arti a Firenze. Ha, inoltre, insegnato
nella scuola media di Montevarchi dove attualmente risiede. Ama fare donne ad aquerello anche se,
talvolta, usa altre tecniche grafo-pittoriche.
E-mail: isabella@tavellaantonio.191.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ISABELLA ROMBOLÀ
Maria, acquerello, 50x60 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
SIRIO RUGGERI
Estate ad Anghiari, olio su tela, 70x70 cm
Sirio Ruggeri nasce ad Anghiari nel 1948. Date le
modeste possibilità familiari, riesce a frequentare
l’Istituto Statale d’Arte di Anghiari soltanto per
un breve periodo della sua adolescenza che però è sufficiente
a trasmettergli quella passione e quella capacità
necessarie a muovere i primi passi nel mondo del
disegno e della pittura. Varie vicissitudini lo costringono
ad accantonare le proprie aspirazioni fino al 1985,
quando inizia finalmente a dipingere le prime tele. I
suoi quadri raffigurano principalmente paesaggi, scorci
del paese e dintorni, ma anche ritratti di familiari e
amici, soggetti che traggono spunto dalla cultura popolare,
dal mondo della natura e dai cicli delle stagioni,
lasciando spazio anche a fantasiose e poetiche interpretazioni.
Nel 1991 partecipa al Premio Arte Mondadori
presentando l’opera “Alba Tempestosa” e otte-
Tel. 0575 788288
E-mail: info@sirioruggeri.it
Sito: www.sirioruggeri.it
nendo la segnalazione da parte della critica. Nello
stesso anno allestisce anche la sua prima personale
nella chiesa di S. Agostino in Anghiari. Nel 1992 partecipa
all’Esposizione Internazionale degli Artisti Contemporanei
al Palaffari di Firenze. Nel 1993 espone a
Perugia nel chiostro in S. Pietro. Nel 1996 partecipa al
Premio Italia per le arti visive. Nel 2005 vince il concorso
“Lancia d’Oro” della Giostra del Saracino, edizione
di settembre dedicata a Federigo Nomi, con un
bozzetto ispirato al poema eroicomico “Il Catorcio
d’Anghiari”. Da più di un ventennio fornisce il proprio
contributo artistico in occasione delle varie manifestazioni
folcloristiche paesane, realizzando scenografie e
allegorie con tecniche e materiali diversi. Hanno parlato
di lui: prof. Gianfranco Giorni - prof.ssa Giuliana
Maggini.
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
SIRIO RUGGERI
Anghiari – Sotto il Campano, olio su tela, 35x55,5 cm. Anno 2013
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ROCCO RUSIELLO
Metafisica, olio su tela, 50x70 cm
Rocco Rusiello nasce a Picerno (Lucania), attualmente vive ad Arezzo.
Si ispira, con gli anni, alla corrente metafisica con le sue creazioni geometriche, che studiano l’equilibrio
forme e colore. Le sue opere sono protagoniste di importanti mostre fra le quali si segnalano:
Galleria Minotauro, Arezzo 1977; San Frediano, Firenze 1977; Pasqua a Firenze, 1979; Poppi, 1980; Premio Piero
della Francesca, 1981; Biblioteca Comunale Civitella, 1981; Premio Arte alla Ribalta, Arezzo 1982; Centro Culturale
Artistico, Arezzo 1983; Comune di Talla, 1984; Le Poggiola, Arezzo 1985; Comune Caprese Michelangelo,
1986; Sporting Club, Arezzo 1999; Vetrina premio Arezzo, 2000; Cenacolo Artisti Aretini, 2001; Festival dei Due
Mondi, Spoleto 2001; Regensburg, Germania 2002; Cenacolo pittori Aretini, 2002; Premio Biennale Venezia “San
Marco”, 2003; Premio Accademia Internazionale “Il Marzocco”, Firenze 2003; Bruxelles (Belgio), Mariot Hotel
2003; Vetrina premio Arezzo, 2004; La metafisica della lira, Comune Arezzo 2005; Comune Montelupo F.no
2006; Chimera Arte, Arezzo 2013; Chimera Arte, Arezzo 2014; Chiostro del Bramante, Roma 2015; Palazzo Leti,
Spoleto 2018.
E-mail: rocco.rusiello@gmail.com
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ROCCO RUSIELLO
Composizione metafisica con frutto magico, olio su tela, 50x70 cm
Paesaggio metafisico con arco immaginario, olio su tela, 90x70 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
CLAUDIO SECCIANI
Distratta, acrilico su tela, 60x80 cm
Claudio Secciani è artista di poetica pittorica per
un uso del ritratto classico ma dal taglio moderno
e poetico con ricerca introspettiva della personalità
del soggetto.
E-mail: claudio.secciani@virgilio.it
Sito: www.claudiosecciani.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
CLAUDIO SECCIANI
Incorreggibile sentimentale, acrilico su tela, 60x80 cm Femminile, acrilico su tela, 60x80 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
CLAUDIO SECCIANI
Sguardo 6, acrilico su tela, 60x80 cm
Sguardo 1, acrilico su tela, 60x80 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
LORENZO SENZI
Badia Prataglia di Poppi, acrilico su tela, 70x60 cm
Lorenzo Senzi è nato a Bibbiena (AR) il 04/05/1953
dove vive e lavora. Pittore autodidatta, ha amato
la pittura fin da ragazzo. Pur svolgendo un’altra
professione autonoma che lo ha impegnato assiduamente,
si è sempre dedicato a questa forma di espressione
artistica. Ha partecipato a varie mostre, esposizioni
e premi di pittura, conseguendo numerosi premi
e riconoscimenti da parte del pubblico e della critica.
Dice di lui il professor Giovanni Caselli:
«Lorenzo Senzi, che conosco da quasi venti anni, è un
espressionista per simbologie e dipinge con l’anima. I
suoi temi sono tutti racchiusi nel suo Casentino, del
quale ha calpestato ogni sentiero, spesso da solo per
assorbire senza interferenze estranee lo spirito dei luoghi,
che egli lascia dipingere all’anima, con un frammentatissimo
caleidoscopio di colori che nell’insieme
esprimono questa sua anima, che assume fisicità e irradia,
dalle immagini fortemente simboliche, il raro
privilegio di questo artista che è la bontà, a volte la
sofferenza, a volte la nostalgia, a volte i ricordi che lo
stesso desidera fissare nel tempo per non dimenticare,
sullo sfondo di paesi, di luoghi, di boschi, di alberi che
brulicano di colpi di pennello quasi divisionisti, che
nell’insieme esternano i messaggi simbolici che emanano
dall’anima dell’artista.»
E-mail: info@studiosenzilorenzo.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
LORENZO SENZI
Il crepuscolo, tecnica mista acrilico e pastelli, 70x80 cm
La via diritta in autunno, olio su tela, 80x70 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
LORENZO SENZI
La via della speranza, acrilico su tela, 70x80 cm
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
LUTI SHAMLOU
Scrivere su un artista
è già di per sé
complicato, a
maggior ragione se ne
sei amico. Come distanziarti
abbastanza da lui
per poter vedere lucidamente
la sua opera senza
l’alone dell’affetto?
Semplice: lasciandosi
cadere.
Sì, è questo che le opere
di Luti Shamlou fanno: ti
attirano.
Come allegre “falene”
cadiamo in queste tele
di ragno cromatiche, in
queste geometrie variabili
di forma e tessuto, in
queste esplosioni di colore
in un ordito di
estrema eleganza formale.
Luti non dà un nome
alle sue opere.
Come se la tela non
avesse da sola una storia
a sé, bastante, ma
che avesse senso solo se
inserita in un contesto
più ampio, dove tutte
vanno ad incastrarsi in
un gioco di specchi dove
l’una si inscrive nell’altra
a formare un puzzle
su una storia più grande
che le racchiude tutte.
Luti Shamlou sceglie l’astrattismo perché è arte dell’innocenza?
Temo che la domanda cascherebbe nel vuoto, conoscendolo.
Provate a fargliela e vedrete. Vi guarderebbe con il suo ciglio un po’ sollevato, con la
sua aria ironica, e dopo quei brevi secondi in cui vi sentireste friggere come un uovo
al bacon vi lascerebbe lì, sospesi, proprio come il koala della tela.
Piero Baracchi
Penna e matita su carta
E-mail: Luti.shamlou@gmail.com
Cell. 3387912790
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
LUTI SHAMLOU
Penna e matita su carta
Penna e matita su carta
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ANNAMARIA VECCIA
In Annamaria Veccia c’è un felice
equilibrio fra una sicurezza disegnativa
di quasi compiaciuto linearismo
e una sottile sensibilità
coloristica, giocata ora su colori
cauti e tenui, ora su accensioni improvvise
di rossi e di turchini.
Un disegno e un colore che si vorrebbe
dire “musicalità”, ma di una
musicalità fatta più di linee melodiche
che di consonanze o dissonanze
armoniche.
Spesso nei paesaggi dell’artista
l’occhio è come il centro ideale intorno
cui si svolge il cerchio di sfondo;
una visione crepuscolare quasi
velata di malinconia? – forse –; certo
una visione interiorizzata, intimistica.
Caterina De L., “Idee in libertà”.
Come lo scorrere del fiume, acrilico su tela Gallery, 80x80 cm
Annamaria Veccia deve la propria formazione artistica a Firenze, città nella quale, dopo aver conseguito il
diploma di liceo artistico, si iscriverà all’Accademia delle Belle Arti - sezione “Nudo”.
L’incontro con il maestro Pietro Annigoni, ritrattista di fama internazionale, sarà fondamentale per l’artista
per lo studio e la realizzazione del ritratto.
La prima esperienza espositiva di Annamaria Veccia sarà a Firenze, presso le sale de “Il gabbiano” di Paolo Sfogli,
in occasione di una collettiva dove la giovane artista parteciperà con un ritratto eseguito in carboncino.
Anni dopo la pittrice si appassionerà alla corrente “impressionista”, dipingendo paesaggi umbri e toscani molto
apprezzati da pubblico e critica. Oggi l’artista alterna soggetti paesaggistici a soggetti figurativi, e spesso esegue
ritratti su commissione.
È docente nelle scuole primarie con i laboratori esterni di pittura, e spesso è invitata a dipingere in estemporanea
durante i concerti per solo pianoforte con brani di grandi autori: Mozart, Chopin, Debussy, Beethoven e Scarlatti.
Vive ed opera a Sansepolcro (AR).
E-mail: annamariaveccia1@hotmail.it
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ARTISTI DI AREZZO E DEL SUO TERRITORIO 2021
ANNAMARIA VECCIA
La quiete dell’animo, acrilico su tela, 70x50 cm
Rumore silente, acrilico su tela, 70x50 cm
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IndIce deglI artIstI
Arrigucci Simone ............................................5
Aston Joanna .................................................6
Becattini Bruno .............................................11
Bettazzi Mario ...............................................12
Bianchini Simone ..........................................14
Botti Giancarlo ..............................................17
Bruni Alberto .................................................18
Bruschi Valentino ..........................................20
Calabrò Francesca ........................................21
Cangi Dina ...................................................22
Casalini Fernando .........................................23
Casi Giuliana ................................................26
Conti Anna Maria ..........................................28
D'Amico Stefano ...........................................30
Dini Romano .................................................32
Fabbrini Fabio ...............................................34
Fiacchini Sonia .............................................37
Gallorini Massimo .........................................38
Gennai Luciano .............................................42
Giorgi Lina ....................................................44
Giorni Gianfranco ..........................................46
Giovagnini Ombretta ......................................48
Giunchi Emilio (Zenone) .................................52
Giusti Giacobbe .............................................55
Ingenito Emilio ..............................................56
Lacrimini Paolo .............................................58
Lanini Carlo ..................................................60
Laurenti Maurizio ..........................................62
Lazzeri Anastasia ..........................................64
Livi Sabrina...................................................66
Maffucci Alano ..............................................67
Malovic Slobodanka ......................................70
Marongiu Marina ..........................................72
Milanini Mirella .............................................74
Musarra Tommaso ........................................78
Pucci Osvalda ...............................................80
Raggioli Laura...............................................86
Rialti Francesca ............................................88
Ribul Mazzola Maria Teresa............................90
Roggi Andrea ................................................ 94
Rombolà Isabella ........................................... 96
Ruggeri Sirio ................................................. 98
Rusiello Rocco ............................................ 100
Secciani Claudio ......................................... 102
Senzi Lorenzo ............................................. 105
Shamlou Luti .............................................. 108
Veccia Annamaria ....................................... 110
ISBN 978-88-6039-522-1
€ 15,00 (IVA inclusa)