Poeti in Toscana 2020 WEb
Trasformi i suoi PDF in rivista online e aumenti il suo fatturato!
Ottimizzi le sue riviste online per SEO, utilizza backlink potenti e contenuti multimediali per aumentare la sua visibilità e il suo fatturato.
ERIKA BRESCI – LUCIA RAVEGGI
Poeti in
Toscana
duemilaventi
Poeti in
Toscana
duemilaventi
A cura di
ERIKA BRESCI
e
LUCIA RAVEGGI
COLLANA
Poeti in Toscana
4
Diretta da
FABRIZIO BORGHINI
Coordinamento editoriale
LUCIA RAVEGGI
Il volume è realizzato da
Iª edizione marzo 2020
ISBN 978-88-6039-499-6
Tutti i diritti riservati
© Copyright Associazione Toscana Cultura
e Masso delle Fate Edizioni
Masso delle Fate Edizioni
Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)
www.massodellefate.it
Finito di stampare nel mese di marzo 2020
presso la Nova Arti Grafiche
Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)
www.novaartigrafiche.it
Accendere una lampada e sparire
Questo fanno i poeti
Ma le scintille che hanno ravvivato
se vivida è la luce durano come i soli.
Emily Dickinson
Ecco il senso della poesia oggi, mi
pare.
Tenere vive quelle luci, quelle lanterne
accese capaci di ricordarci che l’uomo
c’è ancora, dopotutto e nonostante tutto.
C’è nei suoi toni epici e vigorosi, nelle parole
taglienti di fuoco e dolci d’amore, c’è dietro
sudari di dolore e nel gioco innocente di un
divertissement creato per stupire. C’è nel
silenzio tra verso e verso. Tra verbo e verbo.
Sul precipizio di un enjambement, nella
perentorietà di un punto che si vuole fisso.
C’è nel lavoro poietico che crea da ciò che
– con sincerità, a volte con fatica e rabbia,
altre con amore – egli strappa da sé per
dargli forma e poi farlo volare incontro ad
altri sé e diventare in questi nuovo.
Montale, chiedendosi se fare poesia avesse
ancora un senso dopo l’orrore della
guerra e il resto, ci ricordava nel suo discorso
tenuto durante la cerimonia per il
ritiro del Premio Nobel per la Letteratura
che la poesia «è nata per la necessità di
aggiungere un suono vocale (parola) al
martellamento delle musiche tribali» e
come poi, crescendo, abbia sviluppato con
la poesia provenzale una dimensione visiva,
divenendo «poesia che si rivolge all’occhio.
La poesia si fa visiva, perché dipinge
immagini, ma è anche musicale: riunisce
due arti in una».
In questa antologia, la quarta in ordine
cronologico, nata grazie alla casa editrice
Masso delle Fate in collaborazione con Toscana
Cultura, si possono davvero riscontrare
gli esempi concreti di questa unione,
di questo scambio fecondo tra le varie
espressioni dell’Arte.
Voci diverse, cinquantatré in tutto, per la
precisione, che insieme danno il senso di
questa ricerca dell’anima, di questo scavo
profondo a togliere la creta da plasmare.
Ringrazio una ad una tutte loro per aver
voluto affidare a me per prima in fogli ed
e-mail i frammenti di vita e di sentire che
le rappresentano, e per aver lasciato poi
in queste pagine traccia di quella luce che
continua ancora a brillare.
Erika Bresci
Poeti in Toscana 2015
•
Indice
Francesco Bandini pag. 5
Grazia Maria Barbieri Felicetti ” 9
Damiano Basta ” 11
Mary Bianchi ” 14
Giancarlo Bianchi ” 16
Rosanna Boddi Bronzi ” 19
Doretta Boretti ” 20
Lucio Bussolini ” 21
Silvano Callaioli ” 24
Julius Camilletti (JulCam) ” 26
Ernestina Carrato ” 29
Bruno Chiarini ” 32
Ermella Cintelli Molteni 34
Silvana Cipriani ” 37
Meri Ciuchi ” 39
Mihaela Colin ” 40
Rosita Comparini ” 43
Stefania Contardi ” 47
Donatella De Vincentiis ” 49
Guerriero Dell’Orso ” 50
Mara Faggioli ” 51
Paolo Fanfani ” 52
Grazia Finocchiaro ” 53
Stefano Fissi ” 54
Bianca Maria Gaddini Pagliai ” 56
Cosetta Garuglieri ” 59
Gabriella Gentilini ” 62
Leda Giannoni ” 63
Mirco Giarrè ” 65
Antonietta Gioscia ” 69
Roberta Incerpi ” 71
Stefania Maffei ” 72
Carlo Maltese ” 74
Gerardo Manfellotti ” 75
Marco Modi ” 76
Roberto Mosi ” 78
Delia Orlandi ” 80
Maria Donata Pancani ” 81
Angela Patrono ” 83
Claudia Piccini pag. 85
Kristina Poplitskaya (KristiPo) ” 86
Massimo Rosati ” 88
Antonio Sabatino ” 92
Enzo Scortica ” 93
Giovanna Spolveri ” 97
Lucia Succi ” 99
Pietro Trapassi ” 100
Caterina Trombetti ” 102
Francesca Ulivelli ” 103
Lenio Vallati ” 105
Clotilde Vesco ” 107
Lia Viliani ” 110
Paraskevi Zerva ” 111
•
Francesco Bandini
Poeti in Toscana 2020
Tel. 055 583150 - Cell. 338 7115250
francescobandini@yahoo.it - Abitazione: via Luigi Carrand 20 - 50133 Firenze
•
Francesco Bandini, laureato in
Architettura, in Urbanistica e in
Teologia a indirizzo Archeologico
Biblico alla Facoltà Teologica
dell’Italia centrale presso la quale
svolgerà attività di docente, master
in Storia delle Religioni, socio
emerito past President dello storico
Gruppo Donatello, è addetto ai
rapporti con le pubbliche istituzioni.
Autore di numerose pubblicazioni
e manuali di metodologia e
tecnica dello scavo (noti i suoi diari
di viaggio nel mondo biblico), è
membro permanente della missione
archeologica dell’Università di
Firenze in Giordania. All’indomani
della grande alluvione del 1966,
quale responsabile tecnico della
basilica di San Lorenzo a Firenze,
ritrova i resti della tomba del grande
Donatello, dando vita alla suggestiva
cerimonia di omaggio al
grande artista nel giorno della sua
morte (13 dicembre) alla presenza
del Gonfalone della città e delle
autorità civili e militari, con la deposizione
delle tre tradizionali
ghirlande. Nel 2002 ha ricevuto, in
Palazzo Vecchio a Firenze, il “Fiorino
d’oro” per la saggistica e nel
2003, a Roma, il premio nazionale
della cultura dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri. Il 17 ottobre
2016 (San Luca) diviene Accademico
d’onore dell’Accademia delle
Arti del Disegno.
“Non sono niente,
non sarò mai niente,
non posso volere niente.
A parte ciò,
ho in me tutti i sogni del mondo.
Il passato rivive nella memoria…
e se così è, noi siamo stati qualche volta felici.”
5
Poeti in Toscana 2020
•
Francesco Bandini
Magie d’amore
Ci amammo a Vienna
la terra dei rosengarten
e del bianco vino di Grinzing
Ci amammo a Creta
la terra degli aranci
e dei pesci spada,
delle pietre rosse infuocate
dalle grate saracene alle finestre
Là, l’amore è selvaggio e ineffabile
come fra l’erba lassù,
sul poggio alle Mandrie, in fronte al mare
e, ovunque, il sole
ha la truce intemperanza del severo Minosse,
del levantino, del toro, dell’Egeo sonnolento
Sostammo nella piazza di Heraclion
la veneta Candia, in una danza
di sirtaki e tamarindi,
di gamberi fritti e tamerici al vento
di rauche chitarre e vino resinato di taverne
Ma andiamo, anima mia
Creta non ci aspetta più e il mio cappello
di Panama, solitario, ha l’odore
di vicoli del sud lenti e selvaggi;
di ostriche d’argento spalancate e arrese
Andiamo, già pesa nel cuore
quel triste fruscio di farfalle
e di resine crepitanti,
questa dolce tristezza di canestri bruciati
Ora posso soltanto
farti sentire l’eco delle nostre risa innamorate
percorrere impazzite le nostre strade,
[ad Oriente
Creta, 16/09/1987
A Tatiana
Non dimenticarmi e vivrò,
ma non ricordarmi solo
col mio bianco mantello
o in mezzo agli artisti
fra i libri e i disegni del mio studio
che si affaccia sul verde prato;
ricordami per una passeggiata
nel sole del tramonto al Wady Rum,
per le ore d’amore a Creta,
ricordami quando sono stato veramente vivo
Per qualche riflessione che ho annotato,
per i meravigliosi figli che Dio ci ha dato,
per quel che avrei voluto fare
per gli altri
e soprattutto per te
Deserto del Wady Rum (Giordania), 20/11/1994
6
•
Poeti in Toscana 2020
Francesco Bandini
Tracce del (mio) destino
Chi sei, tu che mi parli con la voce
della mia giovinezza ed hai parole
che ridestano in me l’eco già spenta
[di un’altra età,
ricordo d’altre vite
perdute, forse, nella densa nebbia
del tempo, che confonde ogni memoria?
Chi sei? Chi sono? Dove e quando
e come ci perdemmo nel corso dei millenni
per rincorrerci poi, di deserto in deserto
sulle labili tracce del destino?
Come quel frate di Maa’Lula
sulle pendici dell’antilibano
che nel vedermi disse «bentornato»
a me, nell’aramaica provincia siriaca
per la prima volta
e sorridendo aggiunge «ti aspettavo»;
o quella sera, che sotto le volte
a crociera del Crack
illuminate da lanterne di pietra,
nel silenzio di neve all’intorno
qualcuno mi accolse e:
«benvenuto» mi disse,
«o… bentornato! Forse ti aspettavo»
affiorare dal fondo, di uno sguardo,
capire, riconoscersi e…
Crack des Chevaliers (Siria), 18/04/2004
Un desiderio
«Non voglio essere sepolto»
Vorrei che le mie ceneri fossero
disperse nel vento o nella sabbia,
da qualche parte, nel deserto…
… per esser riscaldato dal sole
alla fine dei tempi
E sarei felice se ciò fosse
sulle rotte carovaniere,
così che la mia anima
possa rimettersi in viaggio
non appena divenuta di nuovo inquieta
A sud di Ghadames, verso Ghat, 24/06/2004
Aspettare per chi, per cosa?
Un breve istante
per rivedere il nostro antico volto
7
Poeti in Toscana 2020
•
Francesco Bandini
Il mio torrente
Non cercherò più le tempeste;
fragile al vento la zolla si frantuma
Ora che punge l’impenetrabile di certi eventi
clandestino mi rifugio
dove l’ansa del Mugnone non m’ingorga
Dio dalle verdi vene
con serti d’alloro sulla fronte
scorre il fiume
tra l’erba arruffata di falene,
dove l’onda frange sulle rocce
riflessi di cristallo
e il possente respiro torrentizio
gorgoglia più roco sopra il muschio
L’antico etrusco
La vecchiaia che insegna tante cose
così a lungo sfuggita, alfine ha vinto
S’è impossessata di me, mi ha costretto
in un angolo
Ma da qui, sporgendomi,
verso il mondo disteso intorno,
vedo respirarne i confini, nel silenzio
di una pace infinita
Sembra quasi la mia vita
non averne mai raggiunto il limite
e non resti da vedere, forse,
al di là dell’orizzonte, nulla
Le dodici settimane di anni
stanno ormai per compiersi
Io non vivrò che lungo queste sponde,
nell’attesa che l’anatra e la nutria
ritornino in solenni cortei fra gli alti giunchi
ad intrecciar con le vicine ninfe,
Africo e Mensola, magiche danze
E mentre perde la sua luce il mio giorno,
sarò sul greto di queste acque assorto
in queste anse odorose tra le canne,
dove lucciole amiche
illumineranno la mia notte
8
•
Grazia Maria Barbieri Felicetti
grazia-barbieri@libero.it
Poeti in Toscana 2020
Chimera
Anche stanotte andremo
mano nella mano
lungo siepi di luna
diafani profili disegnando,
stregati, da un’illusione
di felicità
•
Nata a Firenze, Grazia Maria
Barbieri Felicetti risiede attualmente
nel Comune di San Casciano
in Val di Pesa.
Laureata in Pedagogia, ha insegnato
per molti anni nella scuola di Stato.
Inoltre ha conseguito il Diploma di
Perfezionamento C.I.S.I.M. ai corsi
per il Mosaico, sotto il patrocinio
dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
Iconografa. Mosaicista. Ama
la pittura e la poesia. È socia artista
del Circolo degli Artisti-Casa di
Dante di Firenze.
Ha pubblicato due raccolte di poesie,
Acqua d’Arno con la presentazione
del prof. Franco Manescalchi
al Caffè Letterario “le Giubbe Rosse”
(1994) e Il Giardino delle Chimere
con la presentazione del prof.
Mario Conti (1996).
È presente nella pubblicazione
Donne dell’Arte in Toscana (2013).
Si asciugheranno i baci
svaniranno le orme dolcissime
delle tue carezze, ed una lacrima
mille volte pianta, come diamante
ferirà la guancia
Ombre di luna saremo nella sera
ma il cuore è solo, con la sua chimera
9
Poeti in Toscana 2020
•
Maria Grazia Barbieri Felicetti
Sei con me
Sei nel mio cuore
nella mia mente,
nell’aria che respiro
nella pioggia che mi bagna
nel vento che mi accarezza
nel sole che mi scalda
L’aria, la pioggia, il vento, il sole
sono i tuoi occhi, il tuo sorriso
sono le mani tue che stringono le mie
e mi danno vita
Sei nel chiaro del mattino
nel velo dell’imbrunire
nel manto scuro della notte
Dal mattino all’imbrunire
ed ogni notte,
sei con me, in me,
sei lo spazio infinito
dei miei sogni…
Ti amo
10
•
Damiano Basta
Cell. 368 3531808 - damiano.basta@gmail.com
Abitazione e studio, Via Cerbaia, 22 - 53015 Iesa (SI)
Poeti in Toscana 2020
•
Damiano Basta nasce a Iesa, piccolissimo
borgo immerso tra i
meravigliosi boschi della Val di Farma,
al confine con la Maremma e la
provincia di Grosseto.
Giovanissimo lascia il borgo e,
dopo varie esperienze e studi prevalentemente
in quel di Roma, ritorna
a Iesa, dove ha ripreso con
maggiore intensità l’esperienza artistica.
In particolare a scrivere poesie,
cosa che ha sempre fatto fin dall’adolescenza,
seppure con varie interruzioni
dovute alla vita.
Assieme alle poesie l’artista si diletta
nello scrivere racconti e a dipingere.
Da alcuni anni trascorre il periodo
invernale al mare, traendo da ciò
stimolo e fonte per le sue varie
espressioni artistiche, principalmente
legate alla sua fantasia e immaginazione.
La forza dell’amore
Si dice che tutto possa fare,
le montagne spostare
Si dice non ci sia nient’altro
di più forte, che possa aprire
tutte le porte
Si dice ti faccia andare in
tutto più veloce, anche di
questo corre voce
La forza dell’amore è
qualcosa di infinito, ma di
così leggero che la puoi
sostenere anche solo con
un dito
La forza dell’amore non la
puoi misurare, devi soltanto
amare
Amare con il cuore, la faccia,
le tue braccia, tutto assieme
al tuo corpo
Ciò ti farà vibrare, sconvolgere
la mente, accelerare il cuore
E così scoprirai la forza dell’amore
11
Poeti in Toscana 2020
•
Damiano Basta
L’inatteso
Quando l’inatteso avviene, gli resti quasi
appeso, ma
ciò è un modo normale
per dire che sei rimasto male
L’inatteso è qualcosa
che sorprende, che improvviso ti prende
Ti aspettavi un sorriso
e trovi un muro
Ti aspettavi dolcezza,
non dico una carezza,
ma qualcosa di simile,
e ti arriva una freccia
L’inatteso è cattivo, tu
non sei preparato e ciò
che avevi pensato o, forse,
immaginato, lo ritrovi
spezzato, o peggio, frantumato
L’inatteso non si può
contrastare, ti fa sentire
male, non puoi reagire
Fa talmente soffrire che
vorresti fuggire
Ma una voce dal cuore
ti dice: è solo amore!
Non devi dargli peso,
tanto è sempre inatteso
Comici
Siamo tutti un po’ comici
Forse seri, distratti, e forse
anche un po’ matti
Pensate, già al mattino,
appena giù dal letto a
mettersi il belletto, a
osservarsi la faccia come
se fosse nuova o sconosciuta
E poi quale vestito, stamani
che mi metto, l’avevo sempre
detto di non prender quella
giacca, ma poi un’idea bislacca
mi fece ripensare
Ora son qui a studiare se
è giusta la cravatta coi suoi
colori forti
Ripenso alla commessa che
più volte mi disse: “colori
troppo accesi”, ed io proprio
per questo fu allora che la
presi
Ma quanto siamo comici!
Se penso a quante cose,
più serie e più importanti
ho dentro la mia testa
Il lavoro, gli amici, le vacanze,
l’amore
Ed io son qui a pensare, perché
ancor non è fatta, se è giusta
la cravatta
È vero, siamo comici!
12
•
Poeti in Toscana 2020
Damiano Basta
Solo tu
Solo tu puoi darmi ciò che cerco
Solo tu puoi dirmi ciò che voglio sentire
Solo tu puoi accarezzarmi anche se non
ne hai voglia, ma sai che quello è il mio
desiderio più grande
Solo tu mi fai piangere di piacere,
mi fai soffrire senza motivo, mi fai
gioire e non hai fatto nulla
Solo tu ci sei anche se lontanissima,
ti sento vicina sempre, anche se non
posso toccarti, ti abbraccio e stringo
un refolo di niente
Solo tu mi ascolti anche se non dico
niente, mi parli senza dire una parola,
mi abbracci e trovi il vuoto
Solo tu non posso dimenticare, non
posso cancellare dalla mia mente,
dai miei pensieri e dal mio cuore
Solo con te non posso fare finta di
niente
Forse è amore, forse è affetto, forse
è amicizia?
Non lo so
Ma sono sicuro che solo tu sei unica!!!
Se non ci fossi
Se non ci fossi ti
vorrei inventare
Vorrei vederti sempre,
come si vede il cielo,
come si vede il mare
Vorrei sognarti sempre,
ogni notte e ogni giorno,
con gli occhi miei vederti
Se non ci fossi ti dovrei
immaginare e farti bella
e dolce, più di quanto
già sei
Se non ci fossi ti dovrei
pensare, come se ogni
momento tu arrivassi,
davanti a me, col tuo
sorriso dolce, con quelle
labbra che vorrei sfiorare
Ma tutto questo è un
sogno, tu ci sei, sei qui
vicino a me, e ciò che
voglio, posso toccarlo,
amarlo, fino a che, pensar
potrei, come se non ci
fossi, ma ci sei
13
Poeti in Toscana 2020
•
Mary Bianchi
mg.bianchi545@gmail.com
Mi trovate anche su fb, Messanger e youtube
•
Cercami
Cercami
– non faccio rumore –
In assenza di parole
affondo
in punta di piedi
nella profondità
del tuo sguardo…
Mi sono persa
in una luce accecante
assalita da un vuoto che
va oltre la soglia
dei miei pensieri!
Ti ho abbracciato
nella corona delle mie emozioni
per salvarmi da un perenne pianto
nel dipanare le ombre… volevo
volevo dirti
ma dovevi andare
dove si resta soli
nell’oscurità
del quando e il quanto
la nostalgia
opera nel mio cuore
in un’apnea senza più parole…
Cercami Amore!
M
aria Grazia Bianchi, Mary in
poesia, è nata a Firenze.
Laureata in Pedagogia, è anche dottoressa
in Scienze Storiche e laureata
in Letteratura e Filosofia.
Fra i molti interessi culturali ama la
poesia, la fotografia e i viaggi in varie
parti del mondo.
Molte sue foto e poesie sono già
pubblicate in varie antologie, di cui
tre curate da Toscana Cultura, e ha
al suo attivo poesie in lingua non
solo italiana ma anche francese e
spagnola.
Poesia inedita, 13 gennaio 2020
14
•
Poeti in Toscana 2020
Mary Bianchi
Respiro il tramonto
Respiro il tramonto
nel suo abbraccio
Infinito
in quell’incanto
che ti porta
a sognare un rosso
di Passione
in quel che ciò diventai!
In onde tremule
ti vedo apparire – linea nera –
che divide il cielo dal mare
Mi abbandono silente
nella culla delle onde sfumanti…
Sognare si può vero Amore?
15
Poeti in Toscana 2020
•
Giancarlo Bianchi
Giancarlo Bianchi scrive da sempre.
Ha pubblicato numerosi libri
di cui è uscito nel 2015 il consuntivo,
un’antologia di 280 pagine dal titolo
All’ancora del tempo, ed. Polistampa,
premiato con il “Fiorino d’Argento” al
Premio Firenze.
Nel suo percorso artistico ha ricevuto
premi prestigiosi come quello conferitogli
dalla Camerata dei Poeti, in occasione
di Firenze Capitale Europea
della Cultura (1986), che vedeva tra i
giurati la presenza di Margherita Guidacci.
Ricordiamo poi il “Fiorino d’Argento”
(2013) ricevuto in occasione
del premio Mario Conti, e consegnato
a Bianchi dal grande Vittorio Vettori
per la poesia inedita; e il premio alla
Fiorentinità, coniato per i fiorentini di
nascita che valorizzano la loro città.
In occasione dei Mondiali di Ciclismo
a Firenze su strada 2013 ha curato il
volume Poeti in bici insieme a Franco
Manescalchi, un lavoro di ricerca che
è stato definito da Eugenio Giani in
occasione della presentazione come
un testo importante destinato a passare
alla storia del ciclismo e della
poesia.
Ha curato insieme a Brogi, Manescalg.bianchi@email.it
- Wikipedia Giancarlo Bianchi
Cell. 340 5390873
•
Contemplazione
Sono qua a contemplare
questo anelito di vento
su questo globo
Assurdo, comandato
dalla mente umana
Che crea e distrugge se stessa
E con se stessa tutto
Per poi creare a sua immagine
Il vento corre senza meta, senza
obbiettivo,
per andarsene, per trovare, cercare
per perdere con il suo nome
anche se stesso
Per far proprio un anelito
con cui mescolarsi e perdersi
nello stesso tempo
all’infinito
16
•
Poeti in Toscana 2020
Giancarlo Bianchi
chi e Musone l’antologia poetica “Pianeta
donna”.
In riferimento al riconio da parte del
Comune di Firenze del Sigillo della
Pace ne ha curato l’aspetto numismatico
(vedi Cronaca Numismatica gennaio
1995). Si è inoltre occupato
dell’opera letteraria di Duccia Camiciotti
e Vanna Bonta.
Nel 2018 ha pubblicato per le Edizioni
Benedetti, e dopo un lungo e appassionato
lavoro di trascrizione, Un poeta
in trincea. Diario di guerra del giovane
sottotenente Adolfo Oxilia,
ragazzo del ’99.
Mario Luzi ha scritto di lui: “Ravviso
nei suoi versi un esempio molto desueto
di poesia ‘ispirata’: nel senso
che essa non sta cercando […] ma afferma
profeticamente delle certezze
positive così come dalla esperienza e
dalla grazia le sono rivelate”.
Al quale fa eco Franco Manescalchi:
“Bianchi scava nel profondo la propria
voce tanto da dare vita a una
scrittura vocativa, una sorta di movimento
carsico fra luce ed ombra, o
viceversa, che alla fine diviene un
flusso dell’anima nelle sue caleidoscopiche
variazioni. E tutto questo
viene vissuto come in un’agape fraterna
in cui la parola assurge a un valore
assoluto. Questa sua ricerca ha inoltre
il pregio di andare oltre i limiti
confessionali ed allargarsi ad una spiritualità
universale, cosmica addirittura,
dove evento ed avvento finiscono
col coincidere”.
È segretario di Pianeta Poesia ed è curatore
di una rubrica on-line: www.
novecentopoesia.it.
Da Nel cuore dell’azzurro (2009)
Verso una più chiara luce
ombreggiante splendore, dorato
profondamente azzurro,
brocche colme
alle sorgenti dell’amore
Ho camminato ripiegato dal vento
per nascere a nuova vita
in modo meraviglioso
nei morbidi declivi
sparsi di fiori
Il respiro è automatico
nei tuoi caldi occhi,
le mie vecchie piaghe
si risanano al nuovo canto meraviglioso
dei tuoi figli
nascosti nelle tue verdi chiome,
cercano solo pace, domandano
un po’ di riposo,
dono magico
nella dolce Terra profumata
* * *
17
Poeti in Toscana 2020
Giancarlo Bianchi
•
* * *
Disperdermi nel vento
volare per poi cadere
desiderio del cuore
Primo giorno,
principio del tempo,
contemplo
come rugiada,
sciogliermi in te
che sei in me
confini infiniti
come quelli della vita,
pregare con le tue labbra
parlare con il tuo silenzio,
ogni nuova stagione
si desta al tuo nuovo comando,
sciogliermi nel tuo volto
Ti rivedrò
io, simile alla polvere
dei tuoi piedi,
amore infinito
immortale,
ora ti contemplo
come la sola,
vera realtà
* * *
L’antica ferita è aperta
lontano dal rumore della parola
Sopra deserti del tempo
una luce misteriosa
sovrasta ogni inutile ricordo
Scrivo di te, con la tua penna,
parlo di nuovo
con la tua bocca chiusa,
con te, nelle stagioni future,
un canto soave giunge
abbandonerò ogni mio ingombro
alla madre terra,
mi incamminerò
oltre le regioni del silenzio,
mi sgretolerò ancora
come questo tronco reciso
al sole
* * *
* * *
18
•
Rosanna Boddi Bronzi
Cell. 329 3933507
Poeti in Toscana 2020
•
Ombra
Scarpe ne ho consumate
con pioggia e vento
per non spostarmi infine più di tanto
Rosanna Boddi Bronzi è nata a Firenze
il 16/11/1937 e vive a Sesto
Fiorentino. Dal 1978 ha ottenuto primi
premi in concorsi letterari ed è
presente in numerose antologie:
Nuovi Contemporanei, ed. Parnaso,
Torino; La licenza d’oro, ed. La vecchia
lizza, Marina di Carrara; Poeti e
novellieri, ed. Silver Press, Genova; O
graziosa luna io mi rammento, ed.
Ibiskos, Empoli; I poeti del terzo millennio,
ed. Golden Press, Genova; Parole
di pace, ed. Polistampa, Firenze;
Quindici poetesse, ed. Bastogi, Foggia;
Fermenti, ed. Libroitaliano, Ragusa.
Sue opere si trovano in riviste e
quaderni di centri culturali. È stata
invitata alla trasmissione “Poesie nel
cassetto” da TV Prato.
Raccolta personale di poesie: L’ora
del gabbiano, ed. Delos, Firenze; Albero
come movimento, ed. Delos, Firenze;
L’ora che fugge, ed. Espero, Firenze.
Nel 2005 è uscito, per
l’editrice Bastogi di Foggia, il romanzo
Del fiume.
Strada non mi costava
mi sosteneva ombra
mio doppio
mio piedistallo
mi assicurava – c’ero –
Ed ora qui
nell’ora tredicesima del giorno
quando l’ombra la divora il sole
vacillo
temo cadere
baluginio del mare
si liquefà il mio tronco
nell’afa del meriggio
in questa strada
Se scarpe ancora avrò da consumare
attenderò che il cielo a sera
sia mix dei frutti sanguigni dell’Eden
spremuti nel blu della galassia
E nel blu
se imparerò a volare volerò volerò dove vai tu
lasciando l’ombra mia piegata e nera
su un piccolo piedistallo
quadrato
19
Poeti in Toscana 2020
•
Doretta Boretti
elischia@inwind.it
www.elisabettaemariachiara.it
•
A colei che sento dentro
Ti sei sciolta in me
entrando come un soffio
nel mio respiro,
penetrando dentro al mio corpo
come se fosse ancora tuo il mio;
e sto scrivendo con quel vigore
che adesso sento dentro,
al suono di una musica
che scandisce
il travolgere del tempo,
ma non ti lascerò
di nuovo uscire
da questo ventre vero,
perché, unita a te,
abbraccerò l’eternità
quando si strapperà
il mio velo
Da “Una nuova alba del coraggio”,
ed. Pegaso 2015, p. 7
D
oretta Boretti, scrittrice di ampio
spessore letterario, è presente
con racconti e poesie in numerose
antologie di premi letterari
nazionali e internazionali, in quotidiani,
settimanali e riviste. Autrice di
diverse raccolte poetiche: Anche
per te (ed. Eli), Un giorno Migliore
(ed. Pegaso Firenze), il Sentiero dei
miei Pensieri (ed. Eli), Nell’anima
delle parole, Oltre il respiro, Troppa
terra nel mio cielo, Una poesia sola
(ed. Pegaso Firenze). Autrice della
pluripremiata trenodia Erano le mie
figlie e io ero la madre (ed. Universitarie
Cusl), autrice del romanzo Sarà
sempre Natale (ed. Pegaso Firenze),
vincitore del Premio Speciale del
Senato della Repubblica, autrice del
famoso testo teatrale “La maternità
offesa”. Membro di giuria del Premio
Letterario nazionale “Città di Fucecchio”
CAPIT e del Premio Letterario
nazionale “Un racconto per S. Marcello”,
Presidente del Premio Letterario
nazionale “Elisabetta e Mariachiara
Casini per riportare la vita
sulle strade”. Presidente del “Premio
di Tutte le Arti per riportare la vita
nelle famiglie, nei luoghi pubblici,
sul lavoro, sulle strade della nostra
meravigliosa Italia” e Presidente
dell’estinta Fondazione Elisabetta e
Mariachiara Casini onlus (www.elisabettaemariachiara.it).
Autrice e conduttrice
di programmi radiofonici.
20
•
Lucio Bussolini
luciobussolini@gmail.com
Cell. 338 2868766
Poeti in Toscana 2020
•
Nasce a Firenze nel 1965. Laureato
in Medicina e Chirurgia
presso la facoltà di Firenze. Attualmente
vive a Signa. Autore di pubblicazioni
medico-scientifiche in
campo cardiologico, cardiochirurgo
e vascolare pubblicate su riviste
nazionali e internazionali. Ha partecipato
a quattro antologie poetiche,
“Poeti in Toscana 2014”, “Poeti
in Toscana 2015”, “Poeti in Toscana
2018”, che hanno destato notevole
interesse nell’ambito della critica
letteraria.
La raccolta Peccati perseveranti ha
segnato l’esordio come autore letterario,
seguito da Passi nel Cielo e
E questo è quanto.
Le ultime opere in ordine cronologico:
La fine dei giochi, Mantello
Scuro e Smarrimento.
La fine dei giochi
Il vento funesto
ulula al mio specchio
lambisce la cornice condita
risecchite e stanche
il suo alito ruvido e blasfemo
pretende l’obolo acheronteo
insegue il mio riflesso
aspira ad assaporare la morbidezza
delle mie membra
traccia il contorno del mio profilo
con attesa irriverente
vuole sublimare il germe divino
il suo richiamo attenta
la mia mente con canti sibillini,
pregusta un esito disatteso
21
Poeti in Toscana 2020
Lucio Bussolini
•
Mantello scuro
È giunta la notte
le ombre si allungano sull’acciottolato
rovesciano il loro carico d’ira
turbinano nell’aria come nero di seppia
si perdono le certezze e i profili
si dissipano ancore di sabbia
solitudini iperboliche navigano in un
oceano di smarrimento
Deflaga il cuore in mille petali
fosforescenti
crollano le incrostazioni della vita
terrena
è allora che il tuo io ancestrale si
manifesta
Ricongiungi l’universo e ricrei pronto
ed una nuova e proficua illuminazione
22
•
Poeti in Toscana 2020
Lucio Bussolini
Smarrimento
Petali sanguinanti giacciono
sul mio letto
Artigli adunchi infilzano le mie
membra tra le pieghe del
lenzuolo,
una conchiglia vuota e inerme
riposa sul comodino
nessun alito di vento
accarezza la mia guancia
L’abisso nero avvolge i miei
pensieri, come un errante
smarrito inseguo bagliori di luce
fittizia, fugaci, svaniscono
e precipitano in una spirale
ineffabile di vuoto
23
Poeti in Toscana 2020
•
Silvano Callaioli
www.silvanocallaioli.wordpress.com
silvanocallaioli@yahoo.it
•
Elogio della Natura
Apprezzo il mare per la sua bellezza
ammiro il fiume per l’insonne andare
e il bosco adoro per la sua freschezza
stimo la pioggia per il suo donare
quel suo perenne darsi con fragore
Mi piace il monte per la sua statura
e ossequio il sole per il suo fulgore
che dona vita all’uomo e alla natura
Venero il vento per il suo furore
mentre l’estate attrae per la calura
rispetto inverno per la sua durezza
e amo l’autunno per la sua mitezza
Primavera è assai più che una stagione:
rinnova le intenzioni di ogni impresa
anche se spesso induce all’illusione
e fa tremare il cuore nell’attesa
Ringrazio l’erba verde che nasconde
e onoro il fuoco e la sua fiamma inquieta
che sempre mi sorprende e mi confonde
Son grato all’acqua fresca che disseta
e al tempo che scorrendo tutto acquieta
Silvano Callaioli è nato e vive a
San Casciano in Val di Pesa. Autodidatta,
si è cimentato con varie
professioni prima di approdare alla
scrittura.
Autore dai molteplici interessi, i
suoi libri hanno spesso carattere
autobiografico, sono espressione
dell’amore per la natura e dell’attenzione
alle molte problematiche
del suo tempo. Testimone dell’ultima
guerra, collabora a trasmetterne
la memoria agli studenti del suo
paese. Ha pubblicato: Memorie di
pace e di guerra di Gino Pulidori
(2006), Storie di guerra e prigionia
(2008), Ballata per un compagno e
altre poesie (2010), L’ultima stirpe
(2011), Gli anni del silenzio (2012),
Domestica Musa (2013), La saggezza
dei padri (2013), Frontiere di sabbia
(2014), Il tempio di Arun (2015),
Colline in fiamme (2016), Il fotografo
azzurro (2017), I ragazzi del Tondo
(2018).
24
•
Poeti in Toscana 2020
Silvano Callaioli
La maldicenza
Sapessi la parola che ho pensato
quando, passato sulla via un arrogante,
costui dall’alto in basso mi ha guardato!?
Il giorno in cui è stato, stranamente
non ero in vena di espressioni oneste
per cui è apparsa netta e impertinente
Non voglio declamarla in tuo cospetto
non per riguardo a lui che l’ha ispirata
bensì per non mancarti di rispetto
Sarebbe a dirla troppo sconveniente
provocherebbe un mucchio di proteste
senza uno scopo chiaro e consistente
Pertanto è meglio assai che lasci stare
Tu intanto l’avrai forse indovinata
o ansioso starai lì fisso a pensare
La vera patria
La terra in cui son nato ho nella mente
racchiusa in uno scrigno del pensiero
ma quella che più amo ho ben presente:
è la mia vera patria, è il mondo intero
Tutto possiede ed è sempre accogliente
pronto a svelare agli altri ogni mistero
fonte di vita e di bellezza prorompente
terra in cui nessuno è stato mai straniero
Ma è l’egoismo che prevale nella gente
che l’ha insultata sì che nulla è veritiero
e adesso langue stremata ed impotente
Eppure non c’è ragionamento meno serio
qual dirla reggia di ogni essere vivente
ovvero cella dove morir da prigioniero
Nel mentre che tu aspetti il risultato
qualcuno, travisando l’argomento,
avrà il sospetto di essere ingannato
La maldicenza alberga in ogni mente:
ciascuno ne disponga a suo talento
che a conti fatti non m’importa niente
Intanto il motto orrendo che ho pensato
non potrei dirlo ancor che fosse urgente
perché, a lungo ragionare, l’ho scordato
25
Poeti in Toscana 2020
•
Julius Camilletti (JulCam)
Cell. 338 4006592
trattilismocamilletti@gmail.com
•
Dolore immenso
Dal lenzuolo bianco
che ricopre il corpo
esce a penzoloni
la tua mano sinistra
È verdastra
Senza fede
Non abbiamo fatto in tempo
a regolarizzare il nostro amore
sposandoci
Troppe persone ci hanno ostacolato
ne rimarrò scioccato
per tutta la vita
Peccato
Potevo essere ricco
Angosciato
Da giorni
da mesi
una strana angoscia
mi perseguita
La testa mia è confusa
Tutto il corpo mio
è confuso
Domani
una donna piangerà
altre due le renderò felici
Ho deciso:
non mi sposo più
N
ato a Melbourne (Australia)
nel 1960 Julius Camilletti rientra
quasi subito in Italia dove inizia
il suo percorso artistico in veneranda
età.
Inizialmente Julius nasce (artisticamente)
come pittore ma scopre poi
anche la sua vena poetica e di scrittore.
Ogni sua opera viene accompagnata
da profonde riflessioni
portate a conoscenza degli utenti
anche attraverso il blog personale.
Scrive brevi racconti che conducono
ad una scoperta della sensibilità
umana. Ma ciò che più colpisce del
“Pittoeta” (così lo definiscono) è la
particolarità della sua scrittura. Le
parole sono caratterizzate da lettere
scritte al contrario o sottosopra
dando ad esse un significato
intrinseco ed estrinseco. Per Jul-
Cam il mondo deve essere letto al
“contrario” o, meglio, la mente
26
•
Poeti in Toscana 2020
JulCam
deve essere capace di percepire la
vita nelle sue molteplici forme e
mai deve fermarsi alla apparente
“regolarità” dell’essere. Saper leggere
anche ciò che per l’occhio
umano è di difficile comprensione
significa, per il poeta, riconoscere
la sostanza e non la forma.
Amante del teatro, JulCam si diletta
con particolari rappresentazioni
scritte ed interpretate dallo stesso.
Nel corso del 2018 ha portato in
scena “A Modo Mio”, uno spettacolo
Teatral Poetico che ha riscosso
molto successo di pubblico, come
riportato dalle varie testate giornalistiche.
Le poesie di JulCam
sono un mix di ironia e sentimento:
spiritose e allo stesso tempo pregne
di significato, a volte irriverenti.
E poi celano malinconia, un pizzico
di malizia ma soprattutto
tanta verità legata alla realtà della
vita. Il tutto è condito da finali inaspettati
che possono portare a
tante risate ma anche a molte riflessioni.
Sono proprio lo specchio del nostro
Pittoeta, un artista a 360 gradi, poliedrico,
eccentrico e sentimentale.
La pioggia
Guardo sempre con gioia la pioggia cader
Non ne ho mai assaporato il suo piagnisteo sulla pelle
Come d’incanto
Lei
si sofferma sempre a poca distanza
dalla mia poca conoscenza
dandomi il tempo
di slaloomare
ogni sua goccia
Non ho nessuna intenzione di ascoltare le sue perpetue
lamentele
Ne ho già troppe delle mie
27
28
Poeti in Toscana 2020
•
JulCam
Non
mi
sento
mai
solo
neppure
quando
gli
altri
mi
vedono
solo
Solo
i
soli
si
sentono
soli
dentro
la
loro
solitaria
solitudine
Solo
La
vita
mi
donò
la
vita
una
vita
fa
Alla
vita
ridonerò
la
vita
tra
una
vita
Lo
spero
tanto
La vita
•
Ernestina Carrato
e.carrato@inwind.it
Cell. 339 5677354
Poeti in Toscana 2020
•
Ernestina Carrato è nata a Salerno
e vive a Montevarchi. Farmacista,
coltiva tra le sue passioni il
canto, l’opera lirica, la pittura, il
collezionismo, il volontariato e la
scrittura.
L’incontro con la poesia è avvenuto
grazie all’Associazione Montevarchi
Arte e alla partecipazione a vari
reading poetici organizzati dall’Associazione
Valdarno Poesia di Enrico
Taddei e ad un’estemporanea di
poesia curata da Sabrina Capurro,
“Poesia tra le rose”. Nell’occasione
le è stato conferito il premio della
giuria per la poesia Rosa Mistica.
Ha poi pubblicato le poesie Donne
si diventa e A Margherita Hack sulla
rivista «Luogos Parola di Donna»,
Anno IV n. 3, e O Beatrice! e T’incontrerò
libertà sulla rivista «Luogos»
con tema “l’Incontro”, Anno IV
n. 4, curate da Enrico Taddei.
Altra occasione di pubblicazione di
una poesia, A Madre Teresa di Calcutta
nell’Antologia “Il Respiro delle
parole” curata da Marzia Carocci,
Guardandoti
Non ti aspettavo
e arrivando
mi hai lasciato senza cuore
L’amore non si aspetta, arriva
Tu che pronunci parole forti
tu che non lasci spazi ai silenzi
L’amore è silenzio
È un battito d’ali di farfalla
che sfiorano il tuo viso
colorate, leggere, inebrianti
Impara l’amore!
Vivi con la gioia
di godere di un cuore nuovo
che freme per te e
che ti dedica il suo battito guardandoti
29
Poeti in Toscana 2020
Ernestina Carrato
•
Ali d’aquila
Ti vedrò correre,
nel vento caldo
Ti vedrò ansimante e stanco
giacere sul verde manto del prato dei tuoi sogni
Ti raggiungerò su ali d’aquila
che spiegherà fino alla vera essenza
Farò attenzione
Ti proteggerò
Ti porterò fino a sentire il tuo respiro
calmarsi piano,
dove non c’è che il cielo ed il sibilo del vento
del giorno e della notte
Lì ci poseremo,
sul pensiero di Dio per noi,
sospesi
abbracciati
increduli,
fino all’eternità
A&A Marzia Carocci Edizioni, presentata
al 18° incontro nazionale
“Autori & Amici di Marzia Carocci”.
Nel 2018 ha pubblicato le poesie
Silenzi, Incontriamoci, Fiore di
Maggio, A Madre Teresa, Matite,
sull’Antologia “Poeti in Toscana”.
Nel 2018 ha pubblicato sue poesie
sull’Antologia “Mi illumino d’immenso”
della Casa Editrice Pagine.
Ha partecipato al Premio Internazionale
di Poesia inedita Giglio Blu,
e la Giuria le ha conferito il Premio
di Segnalazione di merito, per la
silloge Voli di Gabbiani, Viaggio,
Mattinata, Geco, La tua Vetta più
alta.
Il 24 luglio 2018 vince, a pari merito
con altre 11 poesie, la VIII edizione
del Concorso Keramos, Poesia su
Ceramica.
Con la Casa Editrice L’Argolibro ha
pubblicato la poesia Natale in
viaggio su “Le Pagine del Natale”.
Sempre nel 2018 le viene conferito
il 9° posto ex aequo, al 12° Premio
Internazionale di Poesia Danilo
Masini.
Al Concorso Giglio Blu di Firenze
2019 le viene conferita la segnalazione
di merito per la Poesia Notte.
A maggio 2019 Al Concorso “I Silenzi
del Mare – Premio Isola d’Elba”
le viene conferita la Segnalazione
di merito per la poesia Echi.
30
•
Poeti in Toscana 2020
Ernestina Carrato
Buon anniversario
In un’assolata mattina di primavera
ho guardato oltre un altare in pietra
con le ostie appena consacrate
e ti ho visto nella penombra
di un angolo appena in vista
Diverse primavere ci hanno atteso
Insieme, a godere dei raggi del sole,
a volte anche perduti fra le onde del mare
Insieme, a camminare fra le foglie spazzate dal vento,
fra le tamerici di vecchie torri
Mi sveglio al mattino
e ti scopro già nel mio sguardo
Ti stringo forte nell’alba
prima che la quotidianità rapisca
il mio sogno carico di promesse:
la mia vita con te
nell’alba di un
giorno sempre nuovo
31
Poeti in Toscana 2020
•
Bruno Chiarini
Via Rodolfo Morandi, 1 - Tavarnelle (FI)
Tel. 055 2022659
•
Risveglio
Attendo il giorno, acciambellato
su me stesso, nella sensazione
di amorfi presagi; non temo
il tradirsi della sorte né prevedo
favori del destino Assaporo
quell’attimo che mi distrae, ancora
per poco, dalla realtà quando
una tua mossa lievemente scuote
il giaciglio Questo m’invita
a scendere in corsa da quel mezzo
alato, aereo planante e atterro
nella mia realtà che, ancora
per poco, appare imprecisa,
assorta a dimenticare una irrealtà
che, poco prima, così vera mi era
apparsa e spiacevole da abbandonare
Ho dipinto le mie tele frugando
nei misteri della vita.
Le ho esposte alla curiosità dei
passanti, nei giardini tra le case o
nelle gallerie dove il prestigio ha il
sapore dell’ambizione, ma le mie
opere sono vive della loro vita soltanto
mentre le dipingo, con la
mente, e il cuore presiede a
quell’incanto che forse ebbe il “Signore”
nei giorni in cui esplose la
sua creazione.
In quei momenti io sono “Lui”, solo
con me stesso e il mio potere. E
quando torno a guardarle, appese
ai muri dello studio, rivivo il mio
diario con le pagine della memoria
e la mia vita torna mia, in questo
angolo microscopico, tra le ali tese
di un infinito che neppure gli astronomi
sanno misurare, ma io sì.
32
•
Poeti in Toscana 2020
Bruno Chiarini
Il mito degli eroi
Ci furono, agli inizi del mondo, uomini
che compirono azioni identiche alle nostre
di ora, ma furono i primi a lasciarcene traccia
nelle memorie indelebili della materia
Divennero così gli eroi di una mitica
concezione della vita nella nostra attuale
cultura e pure noi, che siamo
scesi sulla luna, dovremo attendere millenni
per entrare nel mito delle generazioni future
Forse taluno, che avrà esistenza soltanto
nella mente dei filosofi, potrà divenire
un nuovo profeta e produrre biografie
seminate di prodigi soprannaturali
Quello che vale per gli uomini non sono
i fatti proposti nella dimensione umana,
ma le incredibili spettacolarità
simboliche che stimolino con lo stupore
la mente a riflettere sulle necessità
del vivere e giustifichino i sacrifici
necessari per conquistarle
33
Poeti in Toscana 2020
Ermella Cintelli Molteni
Poetessa, pittrice e scultrice
nata a Prato, dipinge e scrive fin
da giovanissima.
Ha partecipato a numerose mostre
di pittura e scultura a Firenze, Certaldo,
Lastra a Signa, Prato, Montecatini,
Ponsacco, Pontedera, Capri,
Napoli, Venezia, Padova e altre. Le
sue opere figurano in numerose
chiese (Via Crucis in creta, tele per
l’altare maggiore, vetrate ecc.) e
collezioni private in Italia e all’estero
(Germania, Austria, USA, Filippine).
Lavora con la stessa padronanza
creta, olio, china,
acquerello e pastello (ritratti, paesaggi,
nature morte, soggetti sacri
ecc.).
Le sue opere poetiche sono pubblicate
su diverse antologie, riviste
e agende: nel 1973 partecipa al 1°
Concorso Nazionale di Poesia
“Amici del Parnaso” di Torino ed è
segnalata con la poesia Sono stanca
di correre sempre; sono pubbliermellacintellimolteni@yahoo.it
•
•
Dormi, bambina
Dormi bambina,
dormi che è l’ora
Ecco pian piano
scende la sera
Giunge leggera
dall’orlo dei monti,
porta con sé tenui colori,
i primi doni di Primavera:
un’ombra d’azzurro,
un nastro di viola,
un po’ di rosa
e un po’ di corallo,
un velo di giallo,
un filo d’argento
E canta il vento
tra l’eriche d’oro
Camillo
Camillo,
sei uscito stamani nella nebbia,
i tuoi occhi
erano pezzetti di cielo
nel buio
Ti voglio bene, amore
34
•
Poeti in Toscana 2020
Ermella Cintelli Molteni
cate tre sue poesie (Sono stanca di
correre sempre, Mi fa paura il tuo
silenzio, Il mio cuore è un gabbiano)
sull’Antologia di poeti e di narratori
contemporanei, ed. Il Parnaso,
Torino; sempre nello stesso
anno Attesa, Battaglie perdute, Il
mio cuore è un gabbiano, Lontano
nel vento, Mamma non scorderò,
Mi fa paura il tuo silenzio, Non voglio
parole tristi, Quando tutto
sembrerà finito, S. Silvestro, So che
verrà Settembre, Sono stanca di
correre sempre sono pubblicate in
Poeti scrittori contemporanei, ed.
Arpa, Milano. Nel 1974 pubblica le
poesie E va bene!, Sulla nave, Pretese
in Agenda poetica artistica
italiana, Nuova Europa, Firenze; nel
1975 pubblica Nata d’inverno,
Giaggioli, Preghiera in I Nuovi contemporanei,
ed. Il Parnaso, Torino.
Varie sue opere figurative sono state
pubblicate in: Agenda poetica
artistica italiana, Nuova Europa,
Firenze 1974; Artisti pratesi del XXI
secolo, Pegaso e Agenda Artisti in
Toscana 2010, Pegaso, Artisti a Prato,
Toscana Cultura - Masso delle
Fate 2018, Artisti a Firenze, Toscana
Cultura - Masso delle Fate 2019.
Note critiche:
«È incantevole la poesia di Ermella
Cintelli. Incantevole, semplice, cristallina.
Queste espressioni malinconiche
e solatie diventano lirica
garbata, gentile, raffinata.»
Giovanna Bascone
Sento già i tuoi passi
Lo sai che vuole dire
stare un giorno senza te?
Un giorno grigio e triste,
senza luce né vita…
C’è tanta nostalgia
nel mio cuore che aspetta
Ma tra poco verrai
e sento già i tuoi passi
Io ti aprirò la porta
e con te verrà il sole
Non sono che pioggia
Io non sono che pioggia
Tu sei luce che brilla
Come il sole tu accendi
le mie gocce di pioggia
di bagliori multicolori
Come l’acqua col sole
anch’io risplendo di te
35
Poeti in Toscana 2020
Ermella Cintelli Molteni
•
Dorme la montagna
Dorme la montagna
rossa di foglie,
bagnata di pioggia,
scolpita dalle cave abbandonate…
Non la scuote il vento
che piega i rami degli ippocastani,
non la desta l’alba
che dolcemente sorge all’orizzonte…
Come un viaggiatore
che stanco e infreddolito s’addormenta,
sognando il ritorno
al paese lontano, ora anche tu
nascondi il tuo volto
ed aspetti che torni Primavera
e spuntino da te
giacinti azzurri e giunchiglie d’oro
* * *
«Le poesie di Ermella Cintelli racchiudono
l’anima stessa della poetessa,
che vibra ad ogni sollecitazione
esterna, sia essa derivante
dalla natura, o da un ricordo
dell’autrice o anche da una semplice,
occasionale meditazione. Tali
stimoli esterni vengono elaborati
dall’autrice alla luce della sua ricchissima
sensibilità, creando dei
versi che non esitiamo a definire di
una compattezza lirica veramente
mirabile.»
La Commissione di Poeti e scrittori
contemporanei, Arpa, Milano 1973
36
•
Silvana Cipriani
silvana.cipriani@gmail.com
Poeti in Toscana 2020
•
Silvana Cipriani, fiorentina di nascita,
abitante a Sesto Fiorentino,
si dedica con passione da anni
alla poesia. È presente in varie antologie
e ha ricevuto importanti riconoscimenti
a concorsi letterari.
Autodidatta nella pittura, i suoi
quadri sono eseguiti a olio e acrilico,
ha partecipato a mostre collettive
dagli anni ’80 e realizzato
esposizioni personali.
In campo letterario, inoltre, dopo
lunghe e accurate ricerche d’archivio,
ha scritto e pubblicato due
saggi relativi a due chiese del territorio
comunale di Rufina: Per Grazia
Ricevuta (Il Santuario della Madonna
dei Fossi) nel 2012, ed.
Servizio Editoriale Fiesolano, e La
Pieve di Pomino (Brevi Note) nel
2019, Tipografia Pegaso Firenze.
Per la vita
Dentro di noi tanti petali,
uno ad uno, a formare qualcosa
che potrebbe essere un fiore,
una stella, un sentiero indecifrabile
nella sua profondità, l’inafferrabile
senso della vita le sue componenti:
pensieri, emozioni, gioie, amore,
lotta per la vita, chi distrugge,
chi ama…
Il percorso della vita, nel tempo che
corre via, marcato dal silenzio in tutta
la sua riflessione
Ma in ogni istante, viviamo amando
la vita!
Musica interiore
Persiste la tristezza nell’anima
passi leggeri fluiscono
come una danza
soggiornare fra le note…
Addolcire con il miele
quei suoni stonati…
Dove vorresti essere
e non sei…
voce stridula…
sibila negli orecchi…
come il vento
a spazzare lontano…
dolci ricordi
37
Poeti in Toscana 2020
Silvana Cipriani
•
La valigia
La valigia e il corso della vita,
il contenuto in una valigia
che la bambina tiene stretta
partì e si sentì smarrita…
inesperta senza conoscenza
ricchezze a sua insaputa
all’interno della valigia…
ignora la grandezza del contenuto
prosegue il cammino
attinge al suo valore
racchiuso nella valigia…
sapore della vita
sale e scende la sua valigia
più sali più scendi…
salgono le ricchezze
scendono gli affanni
ad ogni arco sul cammino
l’ignoto fa capolino!
Esplorare nel silenzio
il rumore della vita
che male alle dita!
Comprese le istruzioni
sconvolgono le istituzioni…
la valigia porti appresso…
un sussurro di poesia
abbraccia le bellezze
illuminate dalle stelle…
volare oltre l’orizzonte
leggere come piume
colorate dal sole!
Una sera
Concerto musicale
Una sera lungomare,
senza biglietto d’ingresso
improvvisati
coro di autori
istantanei danzano,
soprano stridii di rondini
Il vento
Accompagnatore di corde,
sottofondo
di onde spumeggiante
rumore inebriante,
al calar del sole
il gabbiano voce di bambino,
è sera
sopraggiunge la luna
e cristallizza
la sua luce,
spettatrice
direttrice
col firmamento
a fermare quel momento
38
•
Meri Ciuchi
facebook.com/MeriCiuchiArtista/
meri.ciuchi@virgilio.it
Poeti in Toscana 2020
•
Creatura celeste
Ne ho immaginate di Creature Celesti,
mai avrei creduto che impugnasse un bisturi
– affilato
tagliasse la mia carne e ne cucisse i lembi
mentre il suo sguardo mi rasserenava
Meri Ciuchi è nata ad Anghiari
(AR) il 25/11/1970.
Nel 1994 ha conseguito il Diploma
di Laurea Accademia di Belle Arti /
Scenografia presso l’Università di
Perugia.
Artista Visiva. Alla base del suo lavoro
la ricerca di un “linguaggio accessibile”
quello emozionale per
avviare un percorso concettuale di
condivisione e tacito confronto.
I suoi strumenti di lavoro variano,
sperimentando diverse tecniche,
tra cui il linguaggio Poetico che usa
dal 2005.
Tra Le ultime pubblicazioni: Le Occasioni,
Antologia premio speciale
della giuria-Associazione Mondo
Fluttuante 2018; Il Paese della Poesia,
Antologia - Il Federiciano 2018;
Il Segreto delle Fragole, Agenda -
Lietocolle 2019.
Sono certa di averlo udito il fruscio delle sue ali
prima che Ipno mi accarezzasse
39
Poeti in Toscana 2020
Mihaela Colin
mihaelacernitu@alice.it
•
•
Fra una città ed altra
Soffro di nostalgia, fra Craiova e Firenze,
respiro in una città, pensando ad altra
Nel mio sangue c’è una corsa-grido, spettacolo
senza pietà
per il cuore pieno di paure, gioie, sorrisi, lacrime,
partenze, arrivi, nostalgie, felicità, incontri,
lontananze,
messo tutto nella profondità sconosciuta
come in una valigia che non svela i suoi segreti
Guardo l’azzurro per una risposta ed all’improvviso
mi sento serena nelle mie due città:
Firenze, la città del mio presente,
Craiova, la mia per sempre
Mihaela Colin, poetessa romena,
vive in Italia, a Firenze, dal 1986.
Laureata in Lettere, presso L’Università
di Craiova, Romania, Mihaela
Colin continua a scrivere le sue poesie
in lingua romena e, da quando è
in Italia, scrive anche in italiano.
Pianeta Poesia, il gruppo letterario
guidato dal noto poeta Franco Manescalchi,
è stato una vera guida
poetica per lei. Qui ha stretto amicizie
con poeti fiorentini, traducendo
alcune loro poesie per le riviste
romene.
Ha pubblicato diversi libri di poesie,
fra cui: Ancora, Parole senza
posa, L’arco di trionfo, La pazienza
dei sogni, La pasta con l’anima (assieme
a Liliana Ugolini), La Corte
degli Arlecchini (con Liliana Ugolini).
È presente in varie antologie
romene e italiane.
Per Mihaela Colin scrivere è un
modo di riempire l’anima di sogni e
libertà, perché la poesia aiuta a
scoprire la bellezza della vita e comunica
le nostre emozioni con l’aiuto
della fantasia.
40
•
Poeti in Toscana 2020
Mihaela Colin
Macchie di felicità
Soave bambina sopra un cavallo di legno a quadretti,
nelle sere d’inverno,
di sogni e chimere,
col naso sulla luna,
mento appoggiato su una nuvola grigia,
mentre
l’altra parte di donna matura portava
i giorni rimasti a casa ad uno scolorato arlecchino
pieno di illusioni
La vita disegnò sopra il cavallo di legno
macchie di felicità e speranze
La musica, pioggia
La musica, pioggia sulle foglie verdi
invade la mia nostalgia, mi domina,
divento un suono della natura,
sono la pioggia, lacrima celeste,
senza colore, senza dolori
Il Paradiso è diviso fra Dio e musica
Tu, la malinconia eterna,
Io, il tuo respiro!
Divento una goccia d’azzurro,
prigioniera in un fiore
ondeggiante fra Te e l’attimo fuggente
41
Poeti in Toscana 2020
Mihaela Colin
•
Fiorisci un albicocco
Il silenzio, catturato nello specchio del mare,
indovina il futuro nel fondo del caffè,
assieme all’aria fresca adolescentina
La frutta matura, all’ora di pranzo,
scende morbida ai piedi scalzi,
accanto una dolce canzone
allontana i sogni esuberanti
La mattina, arrivata con la sua fresca bellezza,
accarezza le guance con lo stesso silenzio dell’adolescenza
Allegra, tu fiorisci un albicocco
con i più bei colori dell’anima
42
•
Rosita Comparini
Cell. 338 9071586
Poeti in Toscana 2020
•
Caro Tricolore
Caro Tricolore,
a te dedichiamo queste parole:
per la tua pazienza,
sull’asta aspetti sempre
Il tuo verde è la nostra speranza,
il bianco il nostro candore,
il rosso la passione dei battiti dei nostri cuori
Tu sei sempre lì che aspetti…
Rosita Comparini, sestese di nascita
e di residenza, si presenta
come un’artista semplice, di modi
garbati e silenziosa nelle sue presenze.
Eppure le sue composizioni
sembrano animate nella ricerca di
uscire dalla costrizione della tela. I
materiali di cui sono fatte le opere
risaltano per la loro unicità e si
proiettano verso l’osservatore in
una tridimensionalità simbolica
che ne attrae l’attenzione.
Come socia dell’associazione LiberArte
di Sesto Fiorentino, partecipa
attivamente presentando i suoi
lavori nelle mostre collettive che
durante l’anno vengono organizzate,
ma il suo amore per l’arte non si
ferma alle sole arti visive, esso si
estende alla poesia e al racconto,
dove è possibile scorgere, senza
troppa fatica, una sensibilità sincera
dettata da valori antichi.
Aspetti un colpo di vento
che t’innalzi verso l’infinito
Noi tutti dobbiamo metterci una mano sul cuore,
per sentire i nostri battiti,
per i tanti giovani soldati
per i quali non batte più
Hanno combattuto per un ideale e per noi Italiani
“Viva, viva il Tricolore,
e chi ti porta sempre nel cuore ”
43
Poeti in Toscana 2020
Rosita Comparini
•
Felicità
Felicità,
un sentimento tanto semplice,
tutto il mondo combatte per raggiungerla;
una volta raggiunta la dimentica
Le vanità dei popoli sono immense
Con un’azione… una parola…
sì, una parola può colpire al cuore;
tradizioni di generazioni non esistono più
La lussuria e la vanità portano via tutto,
avere un filo di felicità per dimenticare
la lussuria e la vanità,
un sogno o realtà
Nel 2013 a Sesto Fiorentino è stata
vincitrice di un premio di pittura
con l’opera “Il Fiore”, ma è stata
presente anche ad altre manifestazioni
tenutesi a Firenze, Pescia e
Montecatini, con una personale
presso la Sala San Sebastiano a Sesto
F.no, una collettiva nella medesima
sede e altre presso la Soffitta
a Colonnata (Sesto F.no) e a Calenzano
presso la Biblioteca Civica.
Partecipa inoltre da diversi anni sia
con la poesia che con il racconto al
Conorso Letterario indetto da LiberArte
“San Lorenzo poesie e racconti”.
Leni Vallati
Presidente di LiberArte
Mare
Mare verde ondeggiante
con le tue onde
ci hai uniti
al nostro primo incontro
I nostri cuori battevano
come le onde sugli scogli
con amore e sogni all’infinito
Il nostro amore rimarrà
un amore grande e mai tramonterà
44
•
Poeti in Toscana 2020
Rosita Comparini
Terrazzo
Ancora dopo tanti anni
ti vedo sul terrazzo
dove abitavamo,
con la tua sigaretta in mano
E pensare che quella sigaretta,
una dopo l’altra,
ti ha portato via
Eri bello, giovane e forte
caro Babbo mio
Una Rosa per te
Sai bene che amo solo te
Sai bene che penso sempre al nostro primo
incontro,
quella fiamma costante di emozioni
Non senti quella melodia,
composta per caso per te e per me?
Se mi dirai che sono la tua rosa
rinuncerei al mio trono per scegliere
la prigione del tuo cuore
Mamma
Ad ogni primavera
una mamma sempre fiorisce
Con infinite cose da raccontare;
entra nella tua stanza
Si addormenta con la mano sul cuore,
per darti sempre un bacio e tanto amore
45
Poeti in Toscana 2020
Rosita Comparini
•
Una candela
Una candela accesa sul davanzale…
Illuminerà il tuo cammino,
te ne sei andato in silenzio,
il silenzio di una grande sofferenza
Questa candela sempre accesa resterà,
col sole, con la pioggia;
mai si spegnerà
Sempre la proteggerò
perché tu vedrai
con tutto il tuo amore
Io sempre ti amerò
46
•
Stefania Contardi
steconta70@gmail.com
Poeti in Toscana 2020
•
Stefania Contardi è nata a Broni il
25 giugno 1970 e vive nelle colline
dell’Oltrepò Pavese. Laureata in
Economia e Commercio, è imprenditrice
nell’azienda di famiglia.
Ha vinto diversi premi letterari, tra i
quali il secondo posto al concorso
“Poeti a Plodio”, al concorso “III
Millennio” a Castel S. Angelo a
Roma , CAPIT agli Archivi di Stato e
alla Tigulliana. Ha ricevuto riconoscimenti
al concorso “Viareggio
Carnevale” e a Palazzo Vecchio a Firenze
al concorso “Elisabetta e Mariachiara
Casini”.
Nel 2011 ha pubblicato la raccolta
Paesaggi interiori tra i sentieri
dell’anima, presentata a Palazzo
Medici Riccardi a Firenze, che ha
ottenuto un importante riconoscimento
a Marina di Pisa al premio “Il
Delfino”. Nel 2017 ha pubblicato la
raccolta I colori della vita.
È stata inoltre premiata per la “Poesia
contemporanea” al Gran Galà
della cultura del premio Borgo Albori
2018.
Ricordi
Quando perdi
una persona che hai nel cuore
sembri stretto
dalla morsa del dolore,
vorresti riascoltare le parole
di quei giorni
trascorsi senza ore,
dove il tempo era offuscato
dalla serenità e dall’amore
E ti abbandoni ai bei ricordi,
cerchi ancora quel calore
che ti donava sicurezza,
rivedi ancora quello sguardo
che coglieva ogni tristezza,
ricordi la gioia
nel ricevere
un’affettuosa carezza
Pensi al tempo
che è trascorso
e che mai potrà tornare,
ai momenti condivisi
tra le lacrime e i sorrisi,
a chi hai amato
e tanto ti ha lasciato…
47
Poeti in Toscana 2020
Stefania Contardi
•
Il nostro vivere
Sviliamo i problemi
della vita,
le sue difficoltà,
le errate interpretazioni
e ciò che ci conduce
a incomprensibili situazioni
Osserviamo il quotidiano
i sentieri che ci portano
verso chi amiamo,
la pura bellezza,
le piccole gioie,
i valori in cui crediamo
Lasciamo scorrere
le emozioni,
che pervadono
il nostro vivere
donandoci
serenità e benessere
Ascoltiamo il cuore
lungo il cammino,
alimentato dall’affetto
di chi
a noi è vicino…
Infanzia
Caro bimbo
con felicità pronunci
la voce dell’innocenza,
con entusiasmo
ci insegni a riscoprire
la magia intorno a noi,
attraverso il tuo sguardo
il mondo perde il velo dell’ipocrisia
e tutto appare più vero
Che scoperta la farfalla
che si posa sopra il fiore,
il raggio tenero del sole
che entra in una stanza
e filtra luce dai tuoi occhi,
donandoci speranza
Caro bimbo,
creatore della fiaba più bella
che è l’infanzia,
sei la vita che continua,
sei la gioia degli anziani
e per noi tutti rappresenti
il più bel dono
dell’oggi e del domani
48
•
Donatella De Vincentiis
donatella.devincentiis@beniculturali.it
Poeti in Toscana 2020
•
Padre
Cieli metafisici
Incursioni nelle pianure dell’anima
Radici, Padre, Presenza
Funzionario del Ministero per i Beni
e le Attività Culturali e per il Turismo
presso il Polo Museale della Toscana,
ha scritto articoli e saggi filosofici
su riviste e numerose antologie.
Il suo primo racconto Itinerarium memoriae
è finalista nell’antologia del
Premio “Domenico Rea” 2003; con
Pleniluni vince il primo premio Naturamica
ed. 2005. La silloge Vita umbratilis,
Ibiskos 2003, con prefazione
di Juri Camisasca, ottiene un premio
speciale al Concorso internazionale
Città di Salò 2004. Nel 2006 pubblica
la seconda silloge Falena e fiamma e
nel 2009 Profondo logos per Polistampa
con un ampio saggio introduttivo
di Giuseppe Panella, pubblicato
anche su «Retroguardia», e una nota
critica di Franco Manescalchi. Partecipa
con sette poesie all’antologia Impronte
per Pagine. La sua pagina Facebook
si chiama Vita Umbratilis. È
amministratore del gruppo Facebook
Juri Camisasca Arcano Club, dedicato
all’artista, che rappresenta un costante
riferimento per il suo percorso spirituale.
Solitudini imperversano assenze
che declinano luce
Segni come voli che trascorrono
senza sosta nel cuore
Inerme al Tuo volere
Restare…
Lo sguardo fisso allo splendore
che sovrasta il deserto di te
Può il cuore accogliere tutto il cielo?
Così vasto da contenere tutte le stelle?
Ed è lì che vanno a cadere
Tu sei in me come stella
Infinita distanza
e nostalgia di cielo
49
Poeti in Toscana 2020
Guerriero Dell’Orso
Cell. 330 270828
•
•
Er povero
Me sto a perder la capoccia
co’ a fjja de’ scopino:
“detto passo de’ quàja”
Ce vedo er Nonno, da ‘sta fijia
“Er passo de’ quàja” nù me pò vede!
dice: – Co’ li Cristiani che so’
povero – nù o dè che mori;
Ma io a Luisa je vojio bene”
Er prete de famija – me dice; –
nù c’è benedizione
per li poveri
Nù se devono innamora’!…
“Me ce puncica er core”!
Nato ad Otricoli, ma campigiano
d’adozione, pittore, scultore
autodidatta, ha presenziato a
diversi concorsi letterari, vincendo
svariati riconoscimenti. Ha pubblicato
materiale in varie edizioni sul
quotidiano «Le Figaro» di Parigi e
su varie riviste nazionali.
Ha ricevuto il premio “Toscana TV”
per la poesia. Nel 2003 viene pubblicata
la sua prima raccolta di poesie
intitolata Gocce di stagno.
Tra fine 2011 e inizi 2012 ha partecipato
con alcune sue poesie alla
mostra fotografica “Il fascino
dell’antico Egitto” presso il Museo
Archeologico Nazionale di Firenze.
Nel febbraio 2012 partecipa alla
mostra “Photographs and Poems”
presso la galleria d’arte “Il Salotto”
di Fiesole (FI).
Nell’agosto 2012 si classifica al primo
posto al “Festival della Creatività
e dell’Invenzione”.
“Scrivo per non morire dentro”
esprime con chiarezza il modo di
essere e di pensare dell’artista.
50
•
Mara Faggioli
Poeti in Toscana 2020
Esposizione permanente: Piazza Marconi, 8 - 50018 Scandicci (Firenze)
Cell. 339 3594145 - marafaggioli@hotmail.it
Mara Faggioli è nata a Firenze e vive
ed opera a Scandicci (FI), dedicandosi
a scultura, pittura e poesia. Fin da
giovanissima ha iniziato a scrivere poesie
ed in seguito si è appassionata alla scultura
e alla pittura, tre espressioni artistiche
che sente vivere abbracciate dentro
di sé.
Ha pubblicato: Dedicato a Lorenzo, ed.
Helicon; Piuma Leggera, ed. Masso delle
Fate; Dulcamara, ed. Ibiskos. Ha ricevuto
numerosi primi premi per la poesia e per
le arti visive tra i quali ricordiamo: “Fiorino
d’oro” per la poesia edita e “Fiorino
d’argento” per la scultura al Premio Firenze
Europa, Premio “Donna città di
Scandicci”, Premio Presidente Camera
dei Deputati Laura Boldrini alla Biennale
del Premio di tutte le Arti “Fondazione
Elisabetta e Mariachiara Casini”, Premio
Toscana Cultura Donna. Il Comitato del
Premio Titano della Repubblica di S. Marino
con il patrocinio dell’Interreligious
and Intern. Federation for World Peace
le ha conferito il titolo di “Promotore di
una cultura di pace”. L’Accademia Internazionale
Medicea le ha conferito l’onorificenza
del “Collare Laurenziano”. Inoltre,
è stata premiata presso la sede del
Parlamento Europeo di Bruxelles per il
“Grand Prix de Poésie”.
•
A mia sorella Nadia
com’è bizzarro il tempo: mezzo secolo
ha nascosto nelle sue mani, eppure,
sembra ieri…
Era il nostro vocabolario segreto
codice speciale di nostra creazione,
parole fantastiche,
uniche,
originali,
che solo tu ed io conoscevamo,
con scroscianti risate
le accompagnavamo
a colorare di tinte vivaci
le fredde sere d’inverno
nell’enorme cucina
che i nostri giochi accoglieva
Ancora e sempre,
con veli di fata turchina,
ritorna la tua mano bambina
e con vaporosa carezza
sui miei smarrimenti
si posa
Anche adesso,
uno sguardo ci basta
per ritrovar l’intesa,
la voglia di ridere e scherzare,
per scoprire di nuovo
la complicità che ci univa
e, come allora,
ci unisce
per quel filo invisibile d’amore
che da sempre ci avvolge,
si stringe,
ci lega
e che il tempo non sfibra,
né consuma
51
Poeti in Toscana 2020
•
Trasloco
Piove stanotte
e ho le mani bucate,
non riesco a dormire,
mi torni in mente,
in un attimo sono da te
e ti sento ridere,
scherzare,
smuovere gli oggetti,
camminare assonata
con le ciabatte in fondo al letto
Durante le giornate
mi capita di star bene,
solo perché mi vuoi bene
e lo sento perché
è uno star bene
che non mi appartiene,
ma è tuo
e me lo dai in prestito,
come un maglione
ancora caldo
del tuo corpo
Ora provo a dormire,
ho lasciato un po’
la finestra socchiusa,
per sentire l’acqua cantare,
o gridare il tuo nome,
mentre cade dal cielo
Paolo Fanfani
fanfani.paolo@gmail.com
Cell. 339 6466691
Paolo Fanfani nasce a Signa (Fi) il
29 settembre 1968. Nel dicembre
del 1996 consegue il diploma di
laurea in Giurisprudenza presso l’università
di Firenze. Successivamente
si dedica con passione alla
musica e in particolare al cantautorato,
scrivendo canzoni e mettendo
in musica poesie di vari autori.
Per quanto riguarda la poesia,
da sempre considerata una “sorella
maggiore” della canzoni d’autore,
continua a frequentarla grazie anche
alla vicinanza fisica e spirituale
del poeta Walter Nesti. Ha pubblicato
Febbrile e Arreso (2015), Syllabaria.
Racconti didascalici (2017) e
Tempus Mundi (2019), tutti con
Masso delle Fate Edizioni.
•
52
•
Grazia Finocchiaro
graziaquattro@alice.it
Poeti in Toscana 2020
•
Grazia Finocchiaro, nata a Messina,
vive a Firenze. Nel 2010 presenta la
sua prima silloge Cristalli di parole, quale
primo premio che le è stato attribuito
nel Premio Letterario Prader Willi,
dall’Associazione ed Editore Carta e
Penna di Torino. Altre sue pubblicazioni:
Oltre i silenzi, Edizioni Del Poggio e
Dall’azzurro d’Incanto, Edizioni Helicon.
Alcune sue poesie sono tradotte in lingua
romena dallo scrittore romeno Geo
Vasile. Suoi scritti, tra cui anche aforismi
e haiku, si trovano nel web e in varie antologie
letterarie di AA. VV. tra cui
Dipthycha 2 – Dittici poetici a due voci a
cura di Emanuele Marcuccio. Nel 2013
per l’occasione degli auguri natalizi viene
invitata dall’arch. Cinzia Bagnoli, Presidente
del Lions G. D’Annunzio – per il
reading poetico con Anna Balsamo “Uno
sguardo su D’Annunzio dal 2000”. Nel
2015 aderisce all’evento curato da Lia
Bronzi “Italia poesia chiama Europa…”
con una lirica in lingua siciliana. In diversi
concorsi si è classificata al primo posto,
tra cui nel 2016 al “Premio La Ginestra”.
È consigliere del direttivo della
Camerata dei Poeti di Firenze, è membro
di giuria in premi letterari.
Se diverrai luce infinita
Se questo silenzio
avesse parole
non ci sarebbe inciso
ai muri della metropoli
il dubbio del nostro amore,
al risveglio non troverei
pavimenti vacillanti,
i passi andrebbero leggeri
come di giugno il vento
In te amore
si dissolverebbe la cupezza
se insieme
muovessimo il mare
se scalassimo
la montagna del sorriso
se non mi negassi
i caldi abbracci
che percorrevano
le nostre vene
in fuoco d’artificio
Se diverrai luce infinita
abbaglierai tutta l’anima mia,
impetuose le nostre finestre
si spalancheranno
al cristallino riverbero
del mattino
53
Poeti in Toscana 2020
•
Poesia
Stefano Fissi
stefanofissi881@gmail.com
Cell. 335 5270398
•
Mi sono ritrovato
su aforismi di nulla
e le stanze non sapevano che dire
Ma poi ho scoperto
che anche così si può essere poeti
recitando un rosario di stelle
Si sgranano i corpuscoli di luce
quando il buio spenge ogni voce
impreziosendo la forza
che da galassie remote
apre i sensi all’immenso
e discorre
La scala
Gradini in bilico
per arrampicarsi sulla scala
delle mie combinazioni
Variazioni si smorzano sospese
si trascolorano all’infinito
confondendosi col silenzio
Gli accordi s’inchinano alle pause
si sporgono verso il nulla
e scompaiono
psichiatra e psicoanalista junghiano,
È docente del Centro Italiano di Psicologia
Analitica. Ha lavorato per 35
anni nel Servizio Sanitario Nazionale, è
andato in pensione nel 2015 e ha iniziato
a scrivere poesie nel febbraio 2019.
Per lui la poesia è la porta d’accesso a
un mondo intermedio tra la realtà e la
fantasia, il mundus imaginalis dei mistici,
degli alchimisti, dei sufi e degli iniziati,
dove vigono i sensi sottili del soprasensibile,
messi in moto dalla
meditazione e dagli stati estatici, le
cose hanno consistenza visionaria e natura
simbolica, e per entrare in contatto
col quale bisogna fare dentro di sé il
vuoto dalle credenze e dai pregiudizi
con cui costruiamo il mondo condiviso.
Nel 2019 ha pubblicato in antologie le
poesie: Addio amica (Poesie d’Amore
dell’Associazione “Penna d’Autore”), Assenza
(Premio Letterario Internazionale
di Poesia, Narrativa, Saggistica “Città di
Sarzana”), Incontro, Il gobbo e Morte (a
cura di Gros-Pietro S., Voci dai Murazzi),
La vecchiaia e La sera (Ah, la Vecchiaia
Montegrappa Edizioni, Monterotondo),
Il diavolo (Storie di immaginaria realtà,
Il Giovane Holden, Viareggio).
54
•
Poeti in Toscana 2020
Stefano Fissi
La resa
Mi si è mostrata la nuda verità
raccapricciante nelle sue sembianze
per non vederla ho richiuso la porta
ma si è distesa accanto a me nel letto
La verità è che spegnesti il tuo lume
inviluppata in autistici inferni
precluso accesso al sapore di sostanza
Ho ancora in mano il capo penzolante
della corda che ti stesi nell’abisso
senza i tuoi bracci rampicanti nel vuoto
Resta la spoglia di nostre carezze
pendente al gancio del mio attaccapanni
Guarigione
Il silenzio risuona di messaggi
inconsistenti e fremiti allusivi
Si apre il vuoto nell’occhio della mente
Tutto è sospeso nel primo mattino
Un’alba fioca rischiara le nubi
Ma io sono venuto qui a raccogliere
l’energia del Tutto con i miei intenti
convogliarla nel tuo corpo malato
per riportarlo nell’armonia eterna
della creazione tremula di vita
dove ogni soffio racchiude un suo perché
Il baratro
Inerpicato su un baratro
si snoda il viottolo che porta alla vetta
A ogni passo l’erta è più scoscesa
la voglia di mollare insistente
la fatica di procedere suasiva
Ma la spinta alla vita
rinnova ogni giorno le nozze col mondo
la sintonia con le sfere celesti
le richiede di continuare il cammino
riaccorda l’andatura
e distoglie gl’occhi dal precipizio
Crisalide
Nel guscio la crisalide acquattata
presta il sembiante informe alla farfalla
il corpo molle al volo già proteso
Brunastro il bruco a terra strascicava
nel sogno delle altezze d’infinito
finché disparve languido nel bozzo
rapprese nella carne gli appetiti
L’attesa trasmutante rompe il tempo
infranti i ceppi si dispiega in volo
la silfide che sprezza il sottobosco
Resta per terra l’involucro stantio
l’effigie nella scorza imbalsamata
55
Poeti in Toscana 2020
•
Bianca Maria Gaddini Pagliai
Tel. 055 606889
Cell. 339 5766894
•
Andar senza una meta
Salir vorrei sul treno
che ogni notte passar
sento veloce,
il silenzio squarciando
col ritmico suo andare
Senza saper la meta,
lasciarmi lì cullare
come in grembo di madre,
fugando alfin le angosce
del mio vivere inquieto
Bianca Maria Gaddini Pagliai nasce
a Roma in una famiglia di
artisti, poeti e creativi. Dal 1960 si
trasferisce a Firenze dove tuttora
vive e dove dal 1975 comincia ad
esporre le sue opere e le sue creazioni
in varie mostre personali e
collettive.
Ha partecipato con successo a vari
concorsi di poesia.
Firenze, 13 agosto 2010
Come un cavallo
Come un cavallo
ho corso e
ancora corro
Non m’han
fermato né
fulmini né vento
Ma i miei occhi
son aridi di pianto
e le mie notti
son piene di
sgomento
Firenze, 27 marzo 2010
56
•
Poeti in Toscana 2020
Bianca Maria Gaddini Pagliai
Ed annullare il tempo
Potessi ancor
baciare il
tuo bel viso
e stringere
il tuo capo
sul mio petto
come facevo
quando eri
bambino
e i biondi
tuoi capelli
accarezzavo…
E come allora
il sonno insieme
trovare, per
annullare il
tempo…
La vita è come un frutto
La vita è un frutto acerbo
che s’addenta
con acre voluttà
quando hai vent’anni
A trenta, se è maturo,
t’accontenta
più di ogni altro
E ne assapori tanti
Ma allor che il tempo
passa tu ti accorgi
che non c’è frutto
ormai più che ti aggrada
E trovi dolci, ahimè,
solo i ricordi!
Viver dobbiamo
Viver dobbiamo come se
domani fosse l’ultimo
giorno della vita
E con respir profondo
assaporare ogni attimo
che essa ci concede
Firenze, 1° luglio 2019
57
Poeti in Toscana 2020
Bianca Maria Gaddini Pagliai
•
L’ora magica
C’è un’ora magica
che racchiude
il significato
di una giornata
O della vita stessa
Ed è quando,
già notte,
il silenzio d’ogni
stanza m’appartiene
ed in esso sento
i pensieri sgranarsi
limpidi e sicuri,
i ricordi rinverdirsi
e la coscienza
degli attimi vissuti
farsi motivo di
meditazione
Ora di malinconia
o di gioia,
di speranza
o di disperazione
di abbandono o
di euforia
è comunque e sempre
un ritrovarmi
con me stessa,
in una così esaltante
sensazione di vivere
che addormentarmi
mi sembra ogni notte
un insulto alla vita
L’Italia che vogliamo
Nave senza nocchiero
in gran tempesta
non donna di provincia
ma bordello
Così direbbe Dante,
ancor presago
d’italiche sciagure
e corruttele,
di nepotismi e facili
intrallazzi e di
ammorbanti scoops
di paparazzi
Il nostro bel paese
è ormai sommerso
da scorie e da liquami
d’ogni sorta e a
fatica respira e con
fatica vive chi
ancor lavora
con lealtà e rigore
È quest’ultima Italia
che noi amiamo
È quest’ultima Italia
che vogliamo!
Firenze, 27 ottobre 2009
58
•
Cosetta Garuglieri
scyoset@libero.it
Poeti in Toscana 2020
•
Cosetta Garuglieri è nata a Firenze,
dove risiede e lavora. Fin
da giovanissima ha coltivato il suo
naturale talento artistico sostenuto
da molteplici interessi che spaziano
dalla medicina naturale alla
filosofia, dalla storia dell’arte al
teatro, dalla musica alla danza classica,
discipline che ha appreso seguendo
vari corsi di formazione
che le hanno consentito di esplorare
vasti ed affascinanti orizzonti,
portandola ad affiancare le sue
espressioni liriche alle “espressioni
visive”, ovvero alla pittura. Dagli
anni ’80 ha iniziato a dedicarsi anche
alla scrittura in prosa e in poesia.
Del 2018 è il volume Facoltà
dell’animo curato da Gabriella
Gentilini, alla quale si devono vari
scritti sui suoi lavori pittorici. Numerose
le personali e le partecipazioni
a mostre dove ha ricevuto
premi e riconoscimenti, tra cui il
Premio Vallombrosa. Ha esposto al
Saltino di Vallombrosa e a Firenze:
allo storico Caffè delle Giubbe
Rosse, presso Firenzeart Gallery
Il bosco incantato
Fitti rami, effetti di luce e ombre,
tanti colori sparsi sul tappeto della natura
Suoni misteriosi nel profondo silenzio
interrotto dal cinguettio di uccelli
e dal magico fruscio di foglie
Colori che mutano a ogni nuova stagione
Coltre di foglie per riscaldare la terra,
a far fiorire con essa
l’inconfondibile profumo di muschio,
essenza della vera natura
Ascoltare il bosco
è come sentire una musica divina
che arriva nel profondo del cuore,
lasciando l’anima leggera
simile a una piuma sospinta dal vento
Il bosco è una parte dell’universo,
dentro di esso c’è il tutto e il nulla
Questi due elementi
sono il grande segreto del bosco,
gioiello inestimabile che compone
quell’incantesimo
racchiuso nel grande forziere
per custodire il proprio tesoro
59
Poeti in Toscana 2020
Cosetta Garuglieri
•
Neve
Fiocca dolcemente fiocca,
neve silenziosa,
delicata nel candore
e pura nella sostanza
Fiocca neve fiocca,
all’improvviso appari
come una magia
e con la tua leggerezza
riesci a coprire la terra di una coltre bianca,
modificando l’aspetto a tutte le cose
che appartengono a madre natura,
con la virtù di lasciare nella mente
un’immagine surreale
Fiocca neve fiocca,
assieme al vento ti fai sentire,
lasciando libere le belle falde,
concedendo il ricordo
di un inverno nevoso
nel 2015, alle mostre su invito organizzate
da Toscana Cultura presso
Iclab Firenze (“Donne dell’Arte”
2017, 2018 e 2019); alla Fortezza da
Basso, Artisti in San Lorenzo nel
2017; all’Auditorium al Duomo e Artisti
in San Marco nel 2018. Nel
2019 ha preso parte a: Innamorati
della Tramvia, Donne nell’arte in
Toscana a Villa Vogel, Artisti in Maremma
alla Fortezza Orsini di Pitigliano,
Collettiva presso Educandato
della SS. Annunziata al Poggio
Imperiale, Collettiva di Natale a
Villa Strozzi. Presso il Centro Studi
Leda e Gabriella Gentilini ha tenuto
mostre personali nel 2017, nel
2018 e nel 2019 ed ha partecipato
alla mostra “20x20 x 16 Maestri” nel
maggio 2018. È presente nel volume
Poeti in Toscana 2018, ed. Masso
delle Fate.
60
•
Poeti in Toscana 2020
Cosetta Garuglieri
Amabile Elisa (dedicata alla nipotina)
Elisa, dolce Elisa,
vivace come i colori della vita
Pura come un fiore in boccio
I tuoi occhi sono lo specchio del cielo senza nubi
La tua bocca profuma di verità innocente,
insieme a tante parole colme di grazia femminile
e leggere come tanti palloncini colorati
che volano nell’aria verso il cielo azzurro,
assieme ai desideri di una bimba felice e gioiosa
Le tue carezze sono soffi di primavera,
sanno accendere la scintilla dell’amore in chi le riceve
Regalando un sentimento di affetto infinito
Luna splendente
Occhi di luna baciati dal velo della notte,
che vegliano il breve letargo della terra,
rinnovando la vita
Occhi di luna amati da uomini stupiti
dal fulgido splendore di plenilunio,
seguito da un presagio misterioso
del futuro che avverrà
Occhi di luna svaniti nel chiarore dell’alba
e nel tepore del mattino, insieme a gocce di rugiada
come tante lacrime struggenti
assieme al tempo trascorso della notte passata
61
Poeti in Toscana 2020
Gabriella Gentilini
www.centrostudigentilini.it – info@centrostudigentilini.it
•
•
Da quando non ci sei
Realtà d’una vita incredula
Il tempo scivola
grave e implacabile
stritolando macerie
di sospiri e lacrime
Nel silenzio calpesto
tappeti di ricordi:
quando i nostri occhi
ingenui spiavano
lame di sole e di luna
Bagliori stanchi
di giorni lontani
in attesa della notte
A te
Dal buio profondo
è spuntata una luce:
improvvisa,
potente, gioiosa
Mi ha avvolta,
scaldata, guidata
Ha rischiarato
i passi tardi del mio cammino
Gabriella Gentilini, nata a Firenze,
è laureata in Lettere.
In qualità di storica dell’arte si occupa
dell’organizzazione e presentazione
di mostre. Ha collaborato
con importanti istituzioni ed ha
seguito molti artisti curandone
mostre e cataloghi.
Innumerevoli le pubblicazioni realizzate,
tra volumi, monografie, articoli
per riviste, saggi, prefazioni,
racconti. È Accademico d’Onore
dell’Accademia delle Arti del Disegno
di Firenze, dove ha curato diverse
mostre.
Nel 2015 ha costituito il Centro
Studi Leda e Gabriella Gentilini in
memoria della mamma Leda che le
è sempre stata al fianco e del babbo
Giulio. Ha realizzato uno spazio
(lo Studiolo) adibito a biblioteca e
ad ospitare mostre ed incontri:
www.centrostudigentilini.it.
In rari, particolari momenti, affida i
propri stati d’animo alla poesia.
62
•
Leda Giannoni
ledagiannoni@gmail.com
Poeti in Toscana 2020
•
Leda Giannoni, nata a Montecatini
Terme, vive a Firenze fin da piccola.
Si è laureata in Scienze Politiche e
ha insegnato come ricercatrice alla
Cesare Alfieri per diversi anni. Ha
pubblicato molti lavori nel Diritto
Pubblico Comparato e nelle Istituzioni
Politiche. Da sempre il suo amore
per l’arte l’ha spinta a dipingere e la
sua dedizione nel tempo si è tradotta
in un vero e proprio impegno. Ha partecipato
a mostre di pittura nazionali,
estemporanee e a diversi premi importanti.
Scrive da sempre poesie e le
pubblica in diverse riviste letterarie e
antologie quali «Il Fauno». Ha partecipato
a concorsi in diverse città italiane.
A Villa Arrivabene con la pittura
ha presentato le sue poesie. A Palazzo
Pretorio di Sesto Fiorentino, a Certaldo,
alla Galleria “La Pergola”. Fa parte
di alcune associazioni fiorentine quali:
Il Paiolo, Le Muse, Firenze Donna,
La Lega del Chianti. Con il premio di
pittura Città di Viareggio e con il Premio
Italia per le arti visive, organizzato
dalla rivista «Eco d’arte moderna»,
ha presentato le sue poesie.
Pensare a te
Pensare a te, nel turbine della mia vita, come per
il viandante assetato e stanco,
una sorgente di acqua fresca io abbevero la mia
azione al pensiero di te
In questo pensiero riposo la mia stanchezza e da
esso traggo motivo di vita
Più bello sarebbe averti sempre accanto e non
con gli occhi della mente
ma con quelli della fronte poterti guardare, ma,
tuttavia è bello pensare che verrà
l’ora in cui posso vederti e parlarti, è anche bello
attendere l’ora in cui, uniti,
possiamo dimenticare tutto il resto del mondo,
sprofondandosi in un eloquente
silenzio che nessuno scrisse, che nessuno scriverà,
che nessuno mai seppe
63
Poeti in Toscana 2020
Leda Giannoni
•
In terra straniera
Odo mormorare i ruscelli del bosco
Nel bosco, tra lo stormire
non so dove sia
Gli usignoli cantano
qui nella solitudine
Come volessero dire
qualcosa del bel tempo passato
Volano i bagliori della luna
come se vedessi sotto di me
il castello giù nella valle
eppure esso è tanto lontano
come se il mio amato
nel giardino pieno di rose
bianche e rosse
dovesse attendermi
Canto alla vita
Sono l’allodola
È allegro il mio canto
Lascio agli altri mostrare
il lato scuro
Il mio mondo è limitato:
vivo felice di ciò che sono
Istanti divini
Se potessi questi istanti divini eternare!
Dare a te questo senso di gioia perfetta
come a chi mi circonda io m’illudo di dare
Se potessi questo giorno fermare
fermare tutto quello che mi illude, che getta
nel mio cuore la linfa di una vita più bella
64
•
Mirco Giarrè
mircogiarre@gmail.com
Poeti in Toscana 2020
•
Laureato in Lettere Moderne presso
l’Università degli Studi di Firenze, ha
partecipato alla raccolte di poesie “Poeti
in Toscana 2014” e “Poeti in Toscana
2015”, curate da Lorenzo Borghini ed
edite da Masso delle Fate. Nel dicembre
del 2014 otto sue poesie son state
selezionate per far parte delle dieci letture
proposte per la rassegna letteraria
“Abbiamo lettori, cerchiamo letture”,
del Wag Film Festival che si è svolto a
Terranova Bracciolini. Sempre nel dicembre
2014 ha pubblicato la sua prima
raccolta personale di poesie, Adamo,
con la casa editrice Masso delle Fate,
con nota critica di Nicola Nuti. In seguito
ha iniziato a presentare le sue poesie
all’interno della rivista «Luogos» e nel
marzo 2015 ha lavorato all’introduzione
della raccolta poetica “Caminade con
on Veneziàn”, di Enrico Taddei. Dal 2016
ha iniziato con sempre maggiore costanza
a collaborare, attraverso articoli,
con numerose riviste. Sempre nel 2016,
alcune sue poesie sono state scelte per
far parte del progetto artistico “Prendi
pARTE”, ideato da Francesco Bellacci.
Nel dicembre 2018 ha pubblicato la sua
seconda raccolta personale di poesie,
In viaggio.
Parc du Champ de Mars
Ratti sperduti
sotto la torre,
un prato disteso
allo scintillio
intermittente
Un odore di vino
e tabacco
e poi il sapore
di carne francese
Qual era il tuo
nome?
Stelle ridenti
ballavano su di me
Un’orgia di colori
e di orizzonti
a migliaia
sempre più dilatati
65
Poeti in Toscana 2020
Mirco Giarrè
•
Lungo Senna
Un paradigma
temporale
nel rimando
del tempo
tra un bacio
non dato
e un abbraccio
che
non vuole
finire
Una messa
in latino
e Notredame
e poi
un giro
a Montmatre
Le Cimitière
du Nord
Mangiamo
francese
E ancora
il Louvre
e Debussy
e il museo d’Orsay
e la nostra
orgia
Parigina
Anche
la pioggia
nei miei passi,
una voce
lontana
il sapore
in certi
occhi
nascosto
Andiamo
a vedere
la Senna
sognare
Est le temps,
on le sait
Un cielo
rosso
inchioda
l’eternità
a gambe
aperte
sopra
le case
66
•
Poeti in Toscana 2020
Mirco Giarrè
Spleen
Turgide schiere
di ragni
affamati,
la nostra Argo
in salvo
sulla Senna
imbestialita
e poi
d’un tratto
la Béte du Gévaudan
sulla riva
Vani
i giuramenti
ammassati
sopra i letti
nelle gabbiole
e poi
le onde
a discendere
e salire
Saltano
i nastri
Le rose
volano via
Ti ho sentita
pregare
e inneggiare
la sera
Lampi e tuoni
e la schiuma
tra le tue
mani
È la fine?
Giocolieri
abissali
in parata
inneggiano
il tuo nome
Parigi ride
di gusto
e penzolano
assassini
dalle finestre
Io sono
già altrove
Nel mio abito
nero
domani
penserò
a te
67
Poeti in Toscana 2020
Mirco Giarrè
•
Ballata n. 35
Settanta
(forse troppo?)
Un giro di giostra
e tu sopra
con i tacchi
e i piedi gelati
Una carta rossa,
una sentenza:
tu n’y arriveras pas
Una croce rossa
accanto alla luna
e quei bisbigli
Ricordi la vertigine del Verdi?
otto occhi appannati
poco dopo
vedevano meglio di ora
Una debacle annunciata
E non è Montparnasse
in fondo
alla via dei cipressi
68
•
Antonietta Gioscia
Via Gramsci, 112 - Sesto F.no (FI)
Tel. 055 4216374
Poeti in Toscana 2020
•
Nata a Pomarico (Matera), vive a
Sesto Fiorentino dal 1967.
Ha svolto l’attività di decoratrice
su vetro. Nel tempo libero si dedica
alla scrittura di poesie, una passione
coltivata dall’adolescenza.
Numerosi i riconoscimenti ottenuti,
tra cui, con la lirica a tema Viareggio,
il primo premio al Premio
Viareggio 2004; con la poesia Ti
penso Amore nel 2002 a Fucecchio,
paese natale di Indro Montanelli,
secondo premio ex aequo; con la
lirica Ricordi e Solitudine a Luco
dei Marsi (AQ) con premiazione a
Roma ha ottenuto il quinto posto
nel 2001.
Ha pubblicato una piccola raccolta
di poesie intitolata Ricordi e Solitudine
nel 2007 (Ibikos Ulivieri), segnalata
finalista al quarto concorso
internazionale “Autori per l’Europa
2007”.
Nell’agosto del 2019 a Pomarico
(MT), nominato per un giorno paese
della cultura, si è classificata al secondo
posto con la poesia Paese.
Alla Madre
Senza parole, senza un grido sei partita
il mondo che in piccola parte ti apparteneva
frettolosamente hai dovuto lasciare
hai portato con te ciò che sapevi
e si è
arenato quel che non conoscevi;
sei passata come un alito
la grande vallata del silenzio
oltre la vita ti attendeva
ed ora io con falsa allegria
la mia vita senza te camminerò
I ricordi sono, come grappoli, arroccati
nella grande stanza della memoria
fuggivano i giorni, a gambe levate
e tu attraverso i pensieri
la mia vita guardavi crescere
Ora sei lì nel buio che ti sommerge
nessuno più ti parla
e tu non dici più parole;
ma so che un giorno, come i fiumi vanno al mare
per sempre io, verrò da te
69
Poeti in Toscana 2020
Antonietta Gioscia
•
Pensando ad Auschwitz
Struggente sensazione di dolore
con orrore la mia mente pensa
a quegli esseri umani senza libertà
circondati da filo spinato
dall’odore di carne bruciata,
vite spezzate senza speranza
Sono rimasti ricordi pieni di tristezza
che lacerano i cuori di chi ha vissuto
fino alla fine con sé porteranno
questa buia tempesta di morte
Quanta glaciale neve c’era
dentro i lager che sputavano morte
quanti occhi spauriti salvezza attendevano
e quante grida di pianto disperato
si elevavano nell’aria sorda
senza albe e senza tramonti
i giorni lenti scandivano
Auschwitz, luogo senza ritorno
abbandono di anime e vita
terra di dolore e silenzio
di spaventevoli agonie strazianti
luogo di visioni di paradisi svaniti
ed esistenze gettate nella terra fredda
Oh Dio, da quale parte i tuoi occhi guardavano
perché non hai sprigionato un po’ di luce
nei loro occhi spenti
e nelle loro vite rubate
e perché le urla di dolore non hai ascoltato?
70
•
Roberta Incerpi
robertaincerpi63@gmail.com
Poeti in Toscana 2020
•
Ancora un inverno a Viareggio
Non c’è confine tra cielo e mare…
è l’inverno
Non c’è stacco tra dolore e desolazione…
è l’assenza
Ha bussato, inclemente, incessante, spavaldo…
le mareggiate di ottobre
lo hanno annunciato
Arrogante
Roberta Incerpi nata a Viareggio
nel 1963, vive a Pistoia. Biologa,
insegna microbiologia e biotecnologie
ambientali presso l’I.T.T.S. Fedi-Fermi
di Pistoia.
Dipinge e scrive poesie, racconti e
favole per bambini con finalità didattica
relativa alle scienze naturali
e biologiche.
Ha partecipato con i suoi quadri a
varie mostre collettive, i suoi scritti
hanno ricevuto premi e segnalazioni
di merito in numerosi concorsi
e sono inseriti in varie antologie,
ha partecipato a vari reading di poesie.
Ha pubblicato il suo primo libro
di poesie scelte Una vita color
indaco, collana Sirio di A&A Marzia
Carocci Edizioni - novembre 2017.
Alcune poesie tratte dal suo libro
sono state interpretate con musiche
e danze nello spettacolo teatrale
“Indaco” della scuola di danza
Axe Ballet di Pistoia al Teatro Buonalaprima
di Borgo a Buggiano (PT).
Come un re che torna vittorioso
Borioso…
ma è solo l’inverno,
triste e rabbioso
Vaga il mio cuore in cerca di profumi,
di melodie, di echi…
di emozioni
Grigio e violetto gli unici tesori
In tanta sonora disperazione,
il mio animo muto galleggia
Il signore del gelo resta
sulla sua spiaggia vuota
Lo sguardo erra su onde sbiadite
Attendo…
che un ricciolo profumato di primavera
riporti l’azzurro al mare
71
Poeti in Toscana 2020
Stefania Maffei
stefania.maffei@gmail.com
•
•
Lungo fiume
Stiro il cammino
in cerca d’un desiderio
Si spiana avanti
il bianco sentiero di sassi
scricchiolano
sotto il grido d’una poiana
i passi
S’innalzano magre braccia
orfane di foglie
spaziano
alte in preghiera
Testimoni che l’albero dorme
in attesa di primavera
La pelle aggrinzita
da solitaria tristezza
d’uguali inverni
si lascia trafiggere
da una spera di luce
La sferza d’arancio al tramonto
travolge il silenzio
lucori argentei d’un tronco
si stagliano ad oriente
nel celeste drappeggio
ove riposa la mente
Stefania Maffei nasce nel 1954
nella provincia pisana.
Conseguita l’abilitazione all’insegnamento,
lascia gli studi universitari
e si trasferisce in Friuli dove
lavora e vive fino al duemila, quando
ritorna in Toscana.
Coltiva la passione della scrittura,
della scultura e del teatro. Ha conseguito
numerosi premi in concorsi
nazionali. Ha partecipato a mostre
collettive.
Ha pubblicato silloge e libri con l’editore
Giuseppe Aletti di Roma.
Le ultime pubblicazioni: Around
me (2016); Behind me (2017); Mare
dentro (2018), con CDL - Pisa, illustrata
dall’artista Paolo Grigò;
Nell’incanto, viaggio attraverso la
natura, la vita, il sogno, ed. da “Il
quaderno edizioni” (2019).
Dal 2018 fa parte del movimento
artistico culturale Maric.
72
•
Poeti in Toscana 2020
Stefania Maffei
Ora, sempre
Davanti a me il mare al tramonto
stupore, ancora mi pervade
e si placa la passione del momento
Ieri, oggi
e poi, sarà così anche domani
Io resto qui con me
con quello che rimane
con ciò che spero, sarà domani
e intanto ascolto il respiro del mio mare
mentre tanta meraviglia, colma gli occhi
Pensieri
come gabbiani
dal cuore prendono il volo
verso quel fuoco
in cielo, son diretti
Sono amori mai dimenticati
dallo scrigno del mio cuore
son partiti
per annegare insieme al sole
che muore lento, dentro il mare
della loro passione
vive e si colora
l’anima mia
ancora
sempre!
Dal dipinto ad olio Tramonto
73
Poeti in Toscana 2020
Carlo Maltese
carlomaltese@yahoo.it
•
•
Poesia per sempre
Non la ricordo più
L’ho scritta tanto tempo fa
So che era bella come lei
perché cantava della sua gioia,
del suo dolore, delle nostre speranze
Perché di lei ne incartava il malessere,
il disincanto, la purezza
Di quel foglio ne ho fatto una pallina
La tengo sempre in tasca
Dentro una giacca
Chiusa in un armadio
Per sempre…
nel mio cuore
Fine settimana (la condanna)
Scendevamo il sentiero
come lunghe gocce d’acqua
sul foglio bianco, di fine settimana
Neanche l’idea di un week-end
ci illuminava dentro
Già da lunedì
avevamo annerito
la certezza del sogno
che a volte accompagna
i passi dei condannati
Amara terra!
Brucia il significato
dei nostri giorni, ma…
lasciaci la speranza della mente
Carlo Maltese (Firenze, 1947) è
stato titolare di cattedra per
Discipline Pittoriche negli Istituti
di Istruzione Artistica, per oltre
trenta anni. Il fratello maggiore,
Giuseppe, lo aveva avviato, poco
più che adolescente, alla conoscenza
del mondo letterario e poetico.
Ha potuto così conoscere
personalità del mondo dell’arte e
della cultura come Piero Bigongiari,
Alfonso Gatto, Silvio Loffredo,
Mario Luzi e altri, minori, che negli
anni 60/70 si riunivano presso il
bar Manetto di piazza San Giovanni,
a Firenze. Attraverso questa fondamentale
esperienza giovanile,
Carlo Maltese ha potuto arricchire
la sua creatività poetica. Nel tempo,
tale creatività ha spesso affiancato
quella legata all’espressione
visiva. La conoscenza e frequentazione
del giornalista, poeta, scrittore
e drammaturgo Renzo Ricchi
gli ha permesso di approdare a una
migliore sintesi delle tematiche affrontate.
74
•
Gerardo Manfellotti
gerardomanf@gmail.com
Poeti in Toscana 2020
•
Gerardo Manfellotti nasce a
Napoli nel 1989. Si laurea in
Scienze della Mediazione Linguistica
presso la Facoltà di Lingue e Letterature
Straniere all’Università
degli Studi di Napoli L’Orientale.
Consegue la laurea magistrale in Interpretazione
di Conferenza presso
l’Università di Trieste. Sceglie di
trasferirsi a Firenze, dopo concorso
a cattedra 2016, e poi a Campi Bisenzio,
dove vive. Attualmente lavora
a Signa come docente di lingua
inglese.
Di te ad Artimino
Sogna vedrai non lontano da oggi
Sogna castelli ch’abbracciano poggi
Sogna viaggiando con chi nella mano
Sogna vedrai non andarmi lontano
Sogna non stingano occhi i tuoi sogni
Sogna vedrai e quel colle ch’a ogni
Passo pe’ dolce ch’eri ti vide esitare
Sogna e più in là sarà nostro mare
Sogna stringendo ch’ho mano sicura
Sogna facendola tua per natura
La vita che vuoi, ché dolce è pensiero
Sarà tuo il bianco che tutt’era nero
Traversa il mio tempo, inseguendo
Il tuo sogno, i’ mio, segreto innuendo
75
Poeti in Toscana 2020
•
Marco Modi
www.marcomodi.it
reportages&collages di Marcomodi
•
La botanica del cuore
Tutto ansimante arrivò dall’orizzonte
Superò un bosco di betulle
s’inchinò e le baciò la mano
Intanto da qualche parte
un topo attaccò a rodere un pomello
di una vecchia credenza
Così quelle stanze le sue guance
le stampe le ante
il bosco
il biancospino e il bosso
– ti amo che più non posso –
e ancora il tasso barbasso
una strana pervinca
metà celeste metà viola
– per il dolore e per la gioia –
un picchio che lì volava
una tinca giù nel fosso
delle bacche-perline
un vinco arancione e la sanguinaria
Fin nelle vene
si spalancò il tramonto
Affogammo nel rosso
e svanimmo nell’aria
M
arco Modi è un collagista/
poeta. Vive in Toscana, a Firenze
e in campagna a Sant’Agata
Mugello.
Nei primi anni 70 pubblica le sue
poesie su antologie e riviste e nel
1977 il suo primo libro, Il poeta dimenticato,
ed. Lalli.
I primi collages risalgono al 1975.
Ha fatto parte di redazioni in giornali
e riviste quali: «Al contrario»,
«L’Alter», «F.P», «Viva piazza», realizzando
articoli e copertine.
La sua prima esposizione personale
di Collages risale al 1981 presso la
biblioteca comunale di Borgo San
Lorenzo (Fi).
Ha realizzato le scenografie per la
recita di poesie del poeta Mario
Luzi – che era presente alla serata
– presso il teatro dell’Antella
(1998).
Alla sua personale presso la galleria
Akronos erano presenti il poeta
visivo Eugenio Miccini e il pittore
Silvano (Nano) Campeggi (2000)
76
•
Poeti in Toscana 2020
Marco Modi
Attualmente fa parte dell’Atelier
Artcolle (Francia) fondato da P.J.
Varet. È uno dei supervisori del museo
dell’arte del collage a Plemet
(Bretagna) – l’unico museo del collage
al mondo – presso il quale si
trovano alcune sue opere.
Ha avuto diversi premi e riconoscimenti.
Ha esposto in gallerie e musei
nazionali e internazionali.
Nel 2010 sono pubblicate foto dei
suoi collages sulla rivista giapponese
«SO-EN». Articoli contributi e
collages sono riprodotti nei libri
usciti in Francia per le edizioni
ARTCOLLE:
1- Il collage all’alba del 21° secolo.
(L’art du collage a l’aube du 21° siecle).
2- Le tecniche del collage. (Les
techniques de l’art du collage a
l’aube du 21° siecle).
3- Il collage in tutte le sue forme.
(L’art du collage dans tous ses
etats).
4- La libertà è un’arte. (La liberté
est un art) Omaggio a Jiri Kolar. E
altre pubblicazioni. Dal 2011 collabora
con l’Associazione C.R.E.T.E.
(centro ricerche europeo terapia
espressiva), tenendo seminari e laboratori
pratici sulla storia e le tecniche
dell’arte del collage a Firenze
e Lucca.
Prove di colore per un collage
E si aprono i libri del tempo
in rossi tramonti
Cardi secchi
appoggiati
sopra un tavolo di legno
all’aperto
In un angolo
si consuma una candela
Una brocca
Con dentro
azzurri myosotis
Per un sentiero di campagna
nelle tasche foglie di alloro
e all’orizzonte
una nebbia celeste
1992
77
Poeti in Toscana 2020
•
Roberto Mosi
mosi.firenze@gmail.com
www.robertomosi.it - www.poesia3002.blogspot.it
•
Orfeo in Fonte Santa
II
Il canto mi prende, mi porta
a cantare lo scorrere del tempo
nel bosco sacro di Fonte Santa,
accordo la mia voce al suono
delle acque, al respiro del vento,
al vibrare delle foglie, guidato
dalla musica del flauto d’oro
Brilla il vortice del silenzio,
alberi, pietre incantate, braccia
di luce scivolano per i rami,
riflettono nello specchio della fonte
figure, miti colorati
L’inganno si congiunge
alla conoscenza, appaiono
immagini sconosciute:
la fonte non sa di contemplare
se stessa e il riflesso di un dio
Roberto Mosi vive a Firenze, è
stato dirigente per la cultura
alla Regione Toscana. S’interessa di
letteratura e fotografia.
Per la poesia ha pubblicato Sinfonia
per San Salvi (Il Foglio 2020),
Orfeo in Fonte Santa (Ladolfi 2019),
Il profumo dell’iris (Gazebo 2018),
Navicello Etrusco (Il Foglio 2018),
Eratoterapia (Ladolfi 2017) e Poesie
2009-2016 (Ladolfi 2016). Prima
dell’anno 2016: La vita fa rumore
(Teseo), Concerto (Gazebo), L’invasione
degli storni (Gazebo), Luoghi
del mito (Lieto Colle), Aquiloni (Il
Foglio), Nonluoghi (Comune di Firenze).
Per la narrativa ha pubblicato il romanzo
Esercizi di volo (Europa Edizioni
2017), Non oltrepassare la linea
gialla (Europa Edizioni 2014) ed
Elisa Baciocchi e il fratello Napoleone
(Il Foglio 2013).
Una rassegna della fotografia
dell’autore: nell’e-book Firenze,
foto grafie, www.larecherche.it; su
YouTube, alla Playlist “Felicità”.
Collabora con le riviste «Testimonianze»,
«L’area di Broca», «Il Foglio
Letterario».
Cura i blog www.robertomosi.it e
www.poesia3002.blogspot.it.
78
•
Poeti in Toscana 2020
Roberto Mosi
IV
Incredibile la vita della fonte
abitata dagli angeli venuti
dal cielo, dalle radici della terra
per la via delle acque
Angeli migranti danzano
leggeri come il vento che giunge
dal Mediterraneo,
s’ingolfa per la valle dell’Arno,
spartisce lo slancio per i costoni
della Cupola e germina
di rari fiori la Costa del Sole,
il crinale generoso di acque
Il vento conserva i segreti
di quelle terre, accoglie
le memorie del passato,
scioglie il filo del pensiero
Roberto Mosi, Orfeo in Fonte Santa, Ladolfi Editore
79
Poeti in Toscana 2020
Delia Orlandi
Tel. 055 768681
•
•
San Martino alla Palma luglio ’44
Lentamente
sulla piazza
passa il carro
coperto di lenzuola
insanguinate:
la bimba vede
Urla strazianti
rompono il silenzio:
la bimba ode
Ora è una donna
matura
ma non ha dimenticato
l’orrore
Delia Orlandi, nata a Scandicci
(Fi), ha studiato e insegnato a
Firenze.
Attualmente vive nella casa paterna
a San Martino alla Palma (Fi)
nell’incanto delle colline fiorentine,
fonte della sua ispirazione.
Il Pittore
Il pennello
danza sulla tela
al suono
di una musica misteriosa
che solo l’artista sente
80
•
Maria Donata Pancani
Poeti in Toscana 2020
mada.pancani@gmail.com
lamiastradaverticale.blogspot.com - tragattieluna.blogspot.com
•
Tra gatti e luna
Solo gatti in giro
nei vicoli a quest’ora…
Tra i gatti e la luna
i miei pensieri
si accavallano
in onde disuguali:
non trovano riva,
non trovano scoglio
Maria Donata Pancani è nata a
Firenze, dove vive e lavora.
Laureata in pedagogia, fa l’insegnante
di scuola primaria. È sposata
e madre di due figli. Nel suo racconto
autobiografico La mia strada
verticale, del 2011, si apre in un resoconto
intenso, che riguarda una
delle malattie più temute di questo
tempo: un tumore, da cui è uscita
guarita e cambiata.
La poesia è una sua antica
passione. Nel 2017
esce la raccolta Tra
gatti e luna, poesie
scelte insieme a un’amica
e legate tra loro
come dipinti in una
personale dedicata al
reale dei sogni e all’onirico
della vita.
Tra i gatti e la luna
un mare di perché mai risolti
in cui il naufrago
non trova isola
su cui riposare
Così invadenti,
i miei pensieri di schiuma,
da sentirne l’eco fin qua
ed io sono così lontano
81
Poeti in Toscana 2020
Maria Donata Pancani
•
L’ultima notte sul lago
Poche luci
intorno alle brevi sponde
Dietro le montagne del Nord
nascevano bagliori
La piccola isola
sembrava abbandonata,
vissuta soltanto
da alberi e torri
Sentieri di pietra,
cancelli e giardini
aspettavano silenti
Attendevo anch’io
Arrivò la tempesta
e mi lasciai bagnare
uscendo in terrazza
vestita di velo
Come Dama del lago
ringraziai l’Artefice
di tale magia:
l’acqua tornava
a se stessa,
il cielo andava
alla terra
Si allontanò il temporale
lasciando ciuffi di nebbia
intorno all’isola,
incantata Avalon
Si allontanò la pioggia
lasciandomi appagata e stanca,
con le mani aperte
verso il lago,
come a restituire
la spada
di un’antica battaglia
Sono gabbiano
Io sono gabbiano
E guardo dall’alto
mare, spiaggia,
ombrelloni, persone…
talmente piccole e lontane
Cerco cibo, mi sento vivo
Trovo correnti ascensionali,
mi libro nel cielo
con volo elegante
Sono gabbiano
sono predatore
Lascio impronte all’alba
sulla sabbia, ovunque sempre;
nessuno mi cattura:
non sono da voliera
A volte cerco tra i rifiuti,
costretto, reietto,
ma poi… via,
tra bandiere e nuvole,
di nuovo
82
•
Angela Patrono
angela.patrono@gmail.com
Poeti in Toscana 2020
•
Angela Patrono è laureata in Lingue
e Culture per il Turismo e
specializzata in Scienze della Traduzione.
Ha collaborato in qualità di recensionista
per importanti riviste letterarie,
come «Direfarescrivere»,
«Bottega Scriptamanent», «Le
Muse». Giornalista iscritta all’Albo
dei Pubblicisti, scrive articoli di
viaggi e turismo per la sezione Travel
di Fanpage.it. Studiosa di storia
dell’arte, nel novembre 2017 è stata
la relatrice della conferenza “Botticelli-Dante”
presso il Consiglio Regionale
della Toscana e nel marzo
2019 ha tenuto il ciclo di conferenze
“Dante nell’arte” presso il Museo
Casa di Dante a Firenze.
È curatrice d’arte per il Nuovo Rinascimento,
movimento culturale
fondato da Davide Foschi e Rosella
Maspero. Nel 2019 ha curato la mostra
di arte contemporanea “L’eredità
di Leonardo da Vinci”. È promotrice
di un progetto, presentato
Legami
La ruota senza tempo
gira frenetica,
l’occhio divino
si mostra a chi non teme
Lacrime come topazi
generano arte indicibile
Traiettorie di stelle impazzite
s’incrociano, si fondono
Legami indissolubili
sanciti da una mano d’eterno
Legami intermittenti
solcati da screzi e feritoie
Legami di fiducia
cortecce secolari
Vegliardi custodiscono il segreto
del nostro camminare in equilibrio
su una fune sospesa
tra l’abisso e il limitare di un rimpianto
su questo mondo obeso di passioni
Ciò che conosciamo è solo l’eco
delle risate sublimi degli Dei
83
Poeti in Toscana 2020
Angela Patrono
•
Cosmologia
Dei pianeti farò una collana
del sole un diadema
e in un soffitto affrescato di blu
incastonerò la luna
per ricordarmi la mia vera essenza
quella lontana dalle lotte dei centauri
e dal pianto delle ninfe solitarie
Pioggia di stelle mi inonderà
sul terrazzo delle stagioni
e vedrò tutto dall’alto
in risacca ondeggiante
smarrita e ritrovata
in una lacrima di luce
presso il Comune di Firenze, relativo
all’affissione di una targa commemorativa
per Sandro Botticelli.
Nel 2014 ha pubblicato con Rupe
Mutevole la sua prima silloge poetica
Voci dall’iperuranio, finalista
al Premio Letterario “Giovane Holden”
(2016). Nel 2019 è uscita per
Bertoni editore la sua seconda silloge
La lingua degli Angeli.
Ha conseguito premi e menzioni
d’onore in numerosi concorsi letterari.
Le sue poesie sono state inserite
in diverse antologie. Oltre alla
poesia e alla scrittura in prosa, la
sua grande passione è il disegno.
All’Arte
Immortale il tuo volarmi sulle ciglia
stella mai appassita
sei l’icona animata del miracolo
che specchia il mio volto
al di là delle stagioni
84
•
Claudia Piccini
claudia.piccini@virgilio.it
Cell. 3471719503
Poeti in Toscana 2020
•
Claudia Piccini abita nel Chianti.
Ha scritto i romanzi L’importante
è sentir battere il cuore (2006),
Stavo aspettando te (2008), Se fossi
lei (2012), Il cammino non ha figli
minori (2016) e la silloge di poesie
Sei anime in armonia (2012). Ha collaborato
al Decameron 2013 a cura
di Marco Vichi. Ha ricevuto alcuni
riconoscimenti importanti quali:
Premio Città capitale d’Europa 2012,
Finalista al Premio Viareggio 2013,
Quarto premio Alda Merini 2017. Ha
aderito al progetto “Parole di Pietra”,
patrocinato dal Comune di
Sambuca Pistoiese e ha realizzato il
Libro Manoscritto Passaggi di penna
contenente racconti di viaggio di
vari autori Italiani, che ha girato per
tutta Italia curato insieme allo scrittore
Daniele Locchi.
Da anni svolge attività di volontariato
con i bimbi sviluppando il
tema dell’educazione emozionale e
affettiva attraverso la scrittura di
favole.
Ho bisogno
Ho bisogno
Di quell’aria di mare
In cui il vento ti bacia gli occhi
E i capelli ti frondano il volto
Di camminare a piedi scalzi
Come i gabbiani in cerca di cibo
E di sentire il corpo lasciarsi andare alla natura
Di dormire, sì di dormire dieci ore di seguito
Senza la sveglia
Ho bisogno di spogliarmi degli abiti consueti
Di pedalare in bicicletta
Là dove il sentiero diventa bosco
E il fresco ti fa sentire vita nuova
Ho bisogno di guardare un tramonto
Senza fretta
E respirare un’aria senza tempo
Di leggere, scrivere
Stare col mio amore
Visitare gli amici
E di donare ad ognuno lo spazio che merita
E guardare ancora il mare, la campagna, il cielo
e la notte
E un giorno intero a scriverti e descriverti vita
Come questa poesia che prega la fretta di andarsene
85
Poeti in Toscana 2020
Kristina Poplitskaya (KristiPo)
Instagram: kristi_po_art_blog
•
•
Per riposare
# 1
La camomilla,
Il campo è dolcezza:
È una notte
01012018
# 2
Neve d’argento!
Come brilla in silenzio la notte
Sotto il cielo stellato
01012018
# 3
È soleggiato:
Il vento è felice!
… Un miracolo!
02012018
# 4
Oh, è mattina!
Oggi l’aria è fresca
Sorga il sole!
02012018
Artista eclettica: pittrice, scultrice,
poetessa, attrice e regista.
È nata a Mosca e risiede attualmente
a Montecatini Terme. La sua
formazione è iniziata frequentando
la scuola di cinema e drammaturgia
Sverdlovsk Film Studio a Ekaterinburg.
Ha seguito il corso accademico
di arte e lingua italiana al Michelangelo
Istituto e nel 2017 si è
diplomata all’Accademia di Belle
Arti di San Pietroburgo. Amante
della natura ad animalista convinta.
Si dedica con eguale passione
alla pittura e alla poesia cimentandosi
soprattutto nel genere letterario
giapponese dell’haiku. Ha iniziato
a scrivere poesia da quando
era una bambina di 4 anni. Dipinge
anche quadri con poesia. Nel 2019
ha ricevuto il Premio di Prosa del 4
maggio VIII Edizione in collaborazione
con la tv locale Italia 7.
86
•
Poeti in Toscana 2020
Kristina Poplitskaya (KristiPo)
# 5
Meraviglioso
Sogni della natura
Luna, farfalle!
02012018
# 14
C’è tanta neve
I bambini giocano
Gelo, mattina
07022018
# 6
Stelle nel cielo
Come grandi farfalle
L’anima vola
# 8
Guarda il cielo,
La balena giocosa…
Il plenilunio
# 9
Odor di erba
E cavalli nei campi
Svegliati, Alba!
02012018
# 10
Delfini, onde
L’alba nell’oceano
Sogna in cielo!
02012018
# 15
Sera, inverno
Vento è nel camino
Amicizia
07012018
# 16
Bicchieri di vino
Lunga chiacchierata
Sera d’autunno
07012018
# 23
Il Paradiso
Porta all’Amore e
Alle Opere!
22012018
87
Poeti in Toscana 2020
•
Massimo Rosati
www.massimorosatiartistapratese.it
massimorosatimr@libero.it
•
Il cammino della vita
La vita è un lungo cammino, un viaggio…
Le persone s’incontrano,
si perdono…
i libri raccontan la storia di altri,
e ognuno viaggia
con la propria nel cuore
Da La voce dell’Anima
Emozioni, Concorso Nazionale Candia 2019
Massimo Rosati nasce a Prato, il
13 aprile 1949.
Amando da sempre l’arte in ogni
sua manifestazione, si dedica a varie
forme espressive, dalla scrittura
alla poesia, passando per la fotografia
e l’audiovisivo.
Fa parte dell’Associazione Culturale
Pratese “Il Castello” della quale è
stato a suo tempo Presidente; è
inoltre associato all’Associazione
Musicoterapica Sentiero del Suono;
all’Associazione Combattenti e
Reduci; all’Associazione Culturale
Liberarte, e al gruppo Foto Videografico
Quinto zoom.
Ha partecipato a mostre di fotografia,
letteratura, poesia e arti audiovisive;
il suo ultimo film introspettivo
e d’interesse sociale Ma
perché? è stato presentato nella
Sala Consigliare della Provincia di
Prato nel dicembre 2015; il suo ultimo
audiovisivo Volti dell’amore nel
corso di un evento organizzato dal
88
•
Poeti in Toscana 2020
Massimo Rosati
gruppo Foto Videografico Quinto
zoom nel dicembre 2019. L’autore è
disponibile a proiezioni culturali e
socialmente utili non profit e collabora
col prof. Francesco Venuti in
progetti di proiezioni, anche scolastiche,
di filmati e documenti/video
da lui stesso realizzati.
Ha pubblicato con la casa editrice
Il Masso delle Fate La stoffa in cui
credo (2008) e La voce dell’anima
(2013) e con Il fiorino Emozioni
(2014).
Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti,
tra i quali il primo premio
al Concorso nazionale “Il Cavaliere
2013” per il racconto Il sale
della vita e il diploma d’onore per
la poesia Come una farfalla
nell’ambito del Concorso nazionale
Candia il Gioiello 2013 e, in ambito
fotografico, il primo premio al
Concorso Nazionale Candia 2019
per la fotografia Emozioni.
Entrambi i testi e la fotografia sono
presentati in queste pagine.
Come una farfalla
Hai vissuto la tua verde età, e poi…
chiuso in te stesso, lavorato in silenzio;
hai sognato e sofferto, da solo e nascosto
mentre pian piano cambiava il tuo corpo,
hai sempre amato la vita…
I colori del cielo… il vento del mare,
dovevi strisciare… ed amavi volare…
un bozzolo stretto, hai creato da te,
per chiuderti dentro… sognare in silenzio,
da baco da seta, hai cambiato il tuo corpo,
tornando alla vita… in un nuovo giorno…
che bei colori… che bella farfalla!
Bella, pulita, che ama la vita…
Che vola nel sole, senza parole…
Perché per chi vive, non è mai finita,
la corsa, la lotta, il sentirsi diversa…
quante emozioni tu hai provato…
valori di vita… a volte insegnato:
non arrendersi mai ed esser sé stessi,
scivolare nell’ombra e tornare alla luce,
leggera, libera, potendo volare, oggi… lo sai…
son cose assai rare, e mentre tutto scorre veloce,
nel tempo che passa ricorda due cose:
il bruco ha strisciato, lottato, sognato, adesso
è volato… ed anche questo, Dio ha creato
89
Poeti in Toscana 2020
Massimo Rosati
•
Il sale della vita
Ma in fondo il sale della vita cos’è, se non
un insieme di emozioni che ti riempiono l’anima?
Portate a volte da incontri o eventi inaspettati
quanto casuali che richiedono una
scelta Spesso immediata; e questa, per quanto
grande o piccola possa essere, non solo si
è chiamati a farla senza poterci esimere, ma
in base alla scelta fatta, si raccoglieranno o si
perderanno, poi, opportunità
Sono appassionato di fotografia, e penso
che i miei scatti più belli siano quelli che ho
realizzato in particolari momenti che vengono
definiti come “attimi fuggenti” Sono
momenti particolari di luce ed ombre che
rendono suggestivo un soggetto, un panorama,
un paesaggio, ma che puoi cogliere in
quell’istante; se non lo puoi fare, dopo pochi
attimi tutto cambia e quello che hai visto non
si ripeterà
Ma quell’immagine rimarrà scolpita nella
tua mente per sempre, solo l’opportunità di
fotografarla e poter mostrare ad altri quello
che hai visto ti sarà sfuggita
Io sono fermamente convinto che nella
vita di attimi fuggenti ce ne siano veramente
molti e che non riguardino solo la fotografia
Certo gli attimi fuggenti da poter fotografare
sono visibili ma ce ne sono molti altri che
fanno parte della vita quotidiana stessa e che
spesso non riusciamo a cogliere, solo perché
non riusciamo a vederli
Proprio oggi e come spesso mi succede, me
ne sono ricordato uno che ho avuto la fortuna
di poter vedere e vivere alcuni anni fa, e mi
rende felice averlo potuto assaporare e godere,
anche se non posso non provare, nel contempo
stesso, un sentimento di malinconica
nostalgia
Mi ricordo che quel giorno stavo percorrendo
in auto via Ciliani, ed in prossimità della
curva che immette in via Baracca tramite una
piccola rotatoria, trovandomi di fronte alla
chiesa dei Santi Martiri, ho visto mia madre
camminare lentamente verso di questa, aiutandosi
faticosamente con la sua stampella
Mi dava le spalle ed era lontana dalla strada,
non poteva vedermi
Era un giorno particolarmente bello del
mese di novembre… un venticello leggero,
quasi impercettibile, sembrava accarezzasse i
pini attorno alla chiesa che appena muovevano
i suoi rami come fossero amorevolmente
cullati, mentre il sole era tiepido; è la giornata
ideale per fare due passi pensai… le farà
bene! Ma come potevo averla vista e andarmene
senza fermarmi e salutarla?
Quel giorno avevo molta fretta in verità ed
ero snervato per le molte cose che avevo da
fare e che mi stavano assillando Ricordo che
proprio pochi minuti prima stavo pensando
a quanto il tempo fosse oramai ridotto al minimo
per poterle portare a termine, che forse
90
•
Poeti in Toscana 2020
Massimo Rosati
non ci sarei riuscito, e questo pensiero mi
aveva dato malessere; improvvisamente però,
non me ne importò più niente e parcheggiai
la macchina La raggiunsi e la sorressi unendomi
a lei Lei fu felice di questa inaspettata
sorpresa ed io, di vedere sul suo volto sorridente
la gioia e lo stupore per questo incontro
inaspettato Abbiamo ascoltato insieme la
messa come da tanto tempo non facevamo e
poi, dopo aver acceso con la riservatezza di
ognuno alcune candele, la riaccompagnai a
casa passeggiando piacevolmente con lei a
piedi, lasciando lì la macchina Non volevo
toglierle l’occasione di una passeggiata, già
erano così poche, quelle che poteva fare
Dopodiché, mi trattenni un po’ con lei Tra
una chiacchiera e l’altra abbiamo riso allegramente
di alcune cose mentre lei preparava
per entrambi un buon caffè che poi abbiamo
gustato insieme
Al diavolo le cose da fare Ho assaporato un
grande piacere ed anche mia madre era felice
di quei momenti insieme
Questi attimi che ci siamo goduti, sono perle
di felicità che nessuno potrà mai toglierci
Ora che purtroppo mia madre non c’è più,
quando ripercorro quel tratto di strada a volte,
come se i miei occhi avessero stampato
un’immagine rendendola indelebile nella
mia mente, mi sembra di rivederla come in
quel giorno, camminare lentamente aiutandosi
con la sua stampella verso la chiesa e
penso: è stato un attimo che ho colto e vissuto
con gioia, che dolore proverei ogni volta che
ci passo e il ricordo di lei riaffiora nella mia
mente, se non mi fossi fermato quel giorno?
Perché quello è stato un attimo fuggente
che non si è ripetuto e se non lo avessi colto,
lo avrei perduto per sempre
Mia suocera si chiamava Cesira Betti ed era
una donna saggia Molto saggia Abitava a
Tobbiana, un paese facente parte del territorio
del Comune di Montale (PT), che si trova sul
confine tra Pistoia e Prato
Sono tante le occasioni in cui l’ho sentita
dire con la sua marcata parlata pistoiese che
conteneva un pizzico di pratese: «Han’ sempre
furia! Son sempre a guarda’ l’orologio
e a rincorrer’ ì tempo. Par che abbin da
fa tutto loro… accidenti a loro e a la su’
furia! Se tu gli passi d’accanto un ti vedan
nemmeno, e se ti vedano fanno finta
di non ti vede’ per non perde’ tempo… i
tempo… lo risparmino e se l’asserbino se
gli riesce, ma tu vedrai che prima o poi gli
finirà tutto anch’ a loro!»
L’insieme di queste due esperienze mi ha
dato modo di riflettere, e sono arrivato alla
conclusione che solo noi abbiamo il libero
arbitrio di poter impreziosire il nostro tempo,
e che, spesso, possiamo farlo non lasciando
che per la nostra fretta ci scivolino tra le dita
le cose più belle o gli attimi preziosi che abbiamo
l’opportunità di poter vivere appieno
solo in quel momento, se non gli voltiamo le
spalle
91
Poeti in Toscana 2020
•
Alba dalla terrazza
di Palazzo Vecchio
Antonio Sabatino
Tel. 055 8721466 - Cell. 339 8435557
sabatinoanto@alice.it
•
Di vermiglio
si tingono i monti
del Casentino
per sfumare
in plumbeo
nel MUGELLO
e specchiarsi
nel candore
dell’ABETONE
immergendosi
nel violaceo
cielo
del CHIANTI
Candela
Ti sciogli
come una candela
nell’abbraccio
Vorresti
lasciarti andare
per assaporare
l’intimo impulso
del desiderio
ma
ti reprimi
per annientare
anche
il tuo corpo
fremente
di dolci emozioni
Antonio Sabatino è il poeta della fascinazione,
quello che attrae lo secerne
con liriche dandone colore e profumo
contemporaneamente, quindi
ama la pittura traendone ispirazione.
Recentemente ha dato vita ad una originalissima
mostra che ha coniugato l’arte
alla poesia ideando d’affiancare le proprie
liriche a un affascinante melange di
fotografie, disegni e collage consentendo
ai visitatori-lettori di entrare ancora
più approfonditamente nel suo mondo
poetico riscuotendo eclatante successo.
Il poeta si trasferisce dalla Trinacria
alla Toscana giovanissimo con la famiglia;
sin dalla giovane età sente l’impulso
dello scrivere dedicando una poesia
d’amore ad una bellissima donna che
sarà la sua musa per diversi anni. Ha ricevuto
numerosi riconoscimenti ed è
titolato in varie antologie. È “Letterato
del XXI secolo”, titolo onorifico dall’accademia
internazionale Francesco Petrarca
di Roma e ambasciatore di pace
del Centro lunigianese di Studi Danteschi,
Albenga. È promotore di eventi
culturali, dirige la sezione poesia e prosa
alla Pro-Lastra intitolata al poeta
Dino Campana. Autore di vari libri di
poesia d’amore e di paesaggi e del racconto
Ho amato una suora.
92
•
Enzo Scortica
Tel. 055 331343 - Cell. 3389230980
enzoscortica@virgilio.it
Poeti in Toscana 2020
•
Enzo Scortica è nato in Abruzzo
dove ha trascorso l’infanzia, tra
il mare, la collina e la montagna:
forse per questo è amante della natura.
Si è trasferito a Firenze dove
ha completato gli studi e si è appassionato
all’arte, alla musica e
alla natura.
Negli scritti riporta le emozioni
vissute. Ha sempre dipinto fin da
ragazzo, grazie agli studi e al padre
mercante d’arte. Agente immobiliare
a Firenze dal 1984.
Le rose
Le rose colorano l’Arno in vista degli Uffizi
Il Ponte Vecchio e il Corridoio Vasariano attraversano
il fiume che corre placido e nasce sul
Falterona L’unico ponte che si salvò dalla furia
nazista Palazzo Vecchio s’innalza con la Torre
imponente La Loggia dei Lanzi fa mostra di
sculture marmoree e bronzee Il Duomo si allarga
con bei marmi e il Campanile domina insieme
alla Cupola Si rimane incantati dalla forma
architettonica e dall’Arte che è visibile all’interno
dei Palazzi Una musica di violino prova delle
note melodiose che accompagnano il cielo rosato
della sera
93
Poeti in Toscana 2020
Enzo Scortica
•
A me piace
A me piace la letteratura e la poesia
Vado d’accordo con le persone semplici e sincere
Non sopporto l’arroganza e la falsità
Sono le piccole cose che danno felicità
Amo camminare e fantasticare
Sono in pace con me stesso
Ho sempre aiutato i miei genitori
Credo nell’amicizia e nell’amore
Ho fede in un essere superiore che ci guida
Credo nella famiglia che è un piccolo nucleo della società
Credo nell’insegnamento e nei buoni maestri
La Vita è un dono da saper affrontare
Amo scrivere e raccontare
Amo il lavoro che mi permette di vivere
Non amo il superfluo e sprecare quello che funziona
Da Campo Marte
Da Campo Marte si prende per il Salviatino alle pendici di Fiesole Il verde chiaro degli ulivi
risalta tra le ville antiche I cipressi toccano il cielo e danno tono alla collina Si sente il richiamo
d’un gallo La Torre della villa di Maiano dona uno slancio rinascimentale Il monte Ceceri
s’alza sopra alle cave Zoroastro da Peretola si lanciò in volo con le vele di Leonardo Tra i
boschi di macchia mediterranea arriviamo a Montebeni I corbezzoli stanno maturando L’olio
nuovo è pronto per essere gustato Compiobbi ci attende tra le cascate del torrente che si perde
nell’Arno I germani giocano tra le rive Un caffè premia il cammino tra le colline
94
•
Poeti in Toscana 2020
Enzo Scortica
Il Picchio
Il Picchio batte sul tronco d’un ulivo, si sente il rumore, forse apre una noce o una mandorla
Lo vedo e in un attimo s’alza in volo Si sente il richiamo delle ghiandaie Più in basso un Asino
si è fatto sentire e due cuccioli di cane e la Mamma si son fatti coccolare L’uva è matura e con
bei grappoli colora la vigna Le olive si stanno colorando per prepararsi alla spremitura Le noci
e le mandorle son mature per essere mangiate Nel bosco che si apre al di sopra degli ulivi gli
uccellini si richiamano San Francesco li aveva liberati e lo seguivano nel cammino
Un simpatico cane
Un simpatico cane bianco è uscito dagli ulivi e ci ha accompagnato nel cammino tra le colline
del Chianti Da Chiocchio siamo scesi verso la Greve, tra vigne e boschi Antichi casali e castelli
segnano le colline e raccontano la storia passata e quella presente Una torre domina la collina
ed è diventata un osservatorio astronomico Un buon vino e un buon olio si possono assaggiare
in ogni azienda Dei giovani amanti del cammino ci raccontano le loro esperienze Un bel
sole ci accompagna e gli sguardi sui panorami si riempiono di meraviglia Il cane ci precede e
vuole compagnia La Badia a Passignano svela la storia antica Montefioralle appare sul colle
in piena luce
La Brina
La brina ha ricoperto i fili d’erba che paiono argentati Il prato pare neve, un piccolo passero
esce dalla siepe Il nuovo anno è iniziato Piccoli fiori si aprono ai raggi di Sole Un picchio si
fa sentire tra i rami senza foglie del parco Le bacche di mirto danno un buon gusto al palato
Si parla con un amico del buon giorno Saper guardare un’alba e un tramonto e capire che
un Dio ha voluto così rappresentare l’infinito Capire che la ricchezza è in questi attimi che si
ripetono ogni giorno Chi ha sensibilità è ricco se riesce a bearsi delle piccole gioie della Vita Il
Sole riscalda il giorno nel nuovo anno Tutto scorre!
95
Poeti in Toscana 2020
Enzo Scortica
•
Buon Natale!
Buon Natale! Mi ricordo quando mettevo la lettera scritta e colorata di brillantini sotto al piatto
di mio padre per gli auguri di Natale Il fuoco scoppiettava di rosso acceso e la tavola era ben
servita nella sala che dava sul giardino Le salsicce erano appese in cucina ad asciugare e
ogni tanto ne spariva qualcuna I doni erano semplici e il cuore li accoglieva con gioia Alla
porta non c’era la chiave ma la neve la teneva chiusa I passeri venivano alla ricerca di cibo
In chiesa la lettura del passo biblico era impegnativa davanti alle persone La Natura intorno
raccontava il momento festoso con la neve e i colori del Cielo La cometa aveva portato un dono
da tenere nel cuore per un mondo migliore
Le Nuvole
Le nuvole coprono il cielo e il bosco dona i colori invernali Le rose canine sono mature e danno
vivacità al giorno I corbezzoli son dolci al palato Aghi d’istrice svelano la presenza come
le orme degli animali che si nascondono Nella collina di Bagno a Ripoli gli ulivi e le case
coloniche sono ben in vista nel paesaggio I cipressi, le querce e i lecci meravigliano tra le ville
antiche Antiche chiese segnano il territorio L’acqua scroscia nei torrenti e corre verso valle
Castiglionchio e Rosano si presentano con la storia passata e la bellezza di oggi
96
•
Giovanna Spolveri
giovannaspolveri@gmail.com
Poeti in Toscana 2020
•
Sogni
Lascia che il pensiero cavalchi
i sogni, come puledro sa cavalcar
pianure e monti;
temerario del natural vigore
così è di sentimento sgorgato
dal cuore, sa crear l’azione
come un fiore, qual
particolare splendore
Giovanna Spolveri è nata a
Diacceto (Pelago, Firenze) e
vive a Scandicci.
Ha lavorato come infermiera psichiatrica,
dopo che si è dedicata a
scrivere poesie partecipando a
concorsi letterari.
Ha pubblicato diverse raccolte di
poesie: Sussurri (edizioni Il Filo,
2008), Vibrazioni (Albatros, 2013),
quindi con l’editrice Masso delle
Fate Squarci di cielo (2015) e Fuoco
di vita (2017), infine Acqua fresca
(Editoriale Toscano, 2019).
97
Poeti in Toscana 2020
Giovanna Spolveri
•
Il flirt
Qual fato sia stato
l’amoroso flirt
a prima vista,
o colpo di fulmine
a ciel sereno
in un giorno
d’amor pieno,
questo nessun mai saprà!
Due giovani anime attratte
da amor e empatia
o interezza di alchimia…
E come un fuoco
che intensamente brucia
ed in cenere s’annulla,
così lor simili a stella
in ciel, per quel tempo brilla
e poi staccatasi
da esso è stella cadente
incandescente e lascia scia
a un desiderio inesprimibile e manifesto
98
•
Lucia Succi
lucia.succi@gmail.com
Poeti in Toscana 2020
•
Lucia Succi, nata a Castelfiorentino
(FI) il 25 febbraio 1965, dove
attualmente vive, si diploma presso
l’Istituto Magistrale di San Miniato
ed è dipendente statale.
Appassionata di lettura, musica, teatro
(fa parte della compagnia teatrale
L’Oranona di Certaldo), ama
in modo particolare la poesia, che
ritiene essenziale nutrimento per
l’anima.
Vincitrice e finalista di numerosi
concorsi letterari, ultimamente si è
classificata seconda a Torino con
un piccolo poema ispirato alla vicenda
di Stefano Cucchi. Ha al suo
attivo due pubblicazioni poetiche:
nel 2015 esce Frammenti d’anima,
presentata anche a Firenze al Palazzo
del Pegaso, con la partecipazione
del Presidente del Consiglio Regionale
Eugenio Giani, e Prima che
sia notte, uscita nel marzo 2018.
Finché
finché saremo insieme
avremo l’alba nelle mani e
sonderemo gli abissi del cuore
dove l’amore è dogma
Sentiremo l’essenza del vivere
ch’è veggenza e riluce
nelle notti spogliate dal dubbio…
E inviolati
saremo nella libertà del vento,
uniti oltre il tempo
che
nella clessidra precipita inesorabile
99
Poeti in Toscana 2020
Pietro Trapassi
trapassipietro@virgilio.it
•
•
A Mario
Quando dicembre
ci regala le arance
arrivasti tu
bello come il sole
Ma un giorno di sole
quando il grano
è già farina,
tu spiga d’oro
sei stata trebbiata
per future semine
di eroi
Pietro Trapassi è nato il 25 febbraio del
1939 a Palermo, dove si è laureato in
Giurisprudenza nel 1965. Sin da ragazzo
ha avuto la passione di scrivere, ma soltanto
con la maturità si è deciso a far
conoscere le sue produzioni: nel 2003, Il
Gelso, che viene insignito di un Diploma
di Merito, nel 2004, al concorso Atheste
di Este (Pd); nel 2008, I ragazzi del rione
Zaccaneddri, di cui fa una seconda edizione
nel luglio del 2018. Tutti e due
pubblicati con la Casa Editrice Agemina.
Nel 2013 pubblica con Firenze Libri Caino
vive a Palermo, premiato con Diploma di
Merito al Fiorino d’Oro, nello stesso
anno e ristampa nel dicembre del 2018
con Apice libri. Nel 2014 stampa con il
Consiglio Regionale della Toscana, La zagara
e il giglio, un libretto di poesie, non
commerciabile; nel 2016, pubblica con
l’editore Bonfirraro, Laura Lanza-la baronessa
di Carini.
Di lui hanno parlato giornali e tv toscane
e siciliane, e qualche radio privata di Firenze,
Prato e Sesto Fiorentino.
I Ragazzi del rione Zaccaneddri e il Caino
vive a Palermo sono stati acquistati da
alcune scuole medie della Toscana e
dall’Agraria di Firenze.
100
•
Poeti in Toscana 2020
Pietro Trapassi
Meridione in fiamme
Mani incendiarie nascoste
di nero hanno tinto
siti rigogliosi di verde
dimore di mille presenze
Monti vestiti di fiamme
in un’estate che di caldo
era già sazia
gemono urlano orbati
dei loro diademi e di vite
Tanto può
la mente scellerata?
Quali gioie, guadagni?
Misere meschine faide
rastrellano le pur ridotte
risorse a questa terra
esangue
Demoni impazziti
pazzi indemoniati
vanificate il sudore
di Gea e di tanti
cuori generosi
Solo se tu mi aiuterai
Ho sempre sperato in Te
ho sempre aspettato Te
ho cercato di seguirTi
Spesso non ho tenuto il passo
mi hai allora teso la mano
e seppure zoppo ho ripreso
il cammino incerto
confuso esitante ancora
Spesso ho preferito boschi spinosi
a pianori solatii e sicuri
Alla piena luce ho preferito
dardi obliqui, strali di sole
che la mia vista ferivano
Ma Tu paziente dolorante
mi hai sempre aspettato
Sono certo che uscirò
da questi rovi che dilaniano
le mie carni, solo se Tu
mi aiuterai
101
Poeti in Toscana 2020
•
Caterina Trombetti
caterinatrombetti@gmail.com
www.caterinatrombetti.com
•
Autunno
Si accartoccia una foglia
e dice “amore, amore”
mentre scricchiola
nel bosco d’autunno
sotto il passo del camminatore
Lei parla per noi Si è staccata
dal ramo che l’ha alimentata
e nel suo ciclo torna alla terra,
si sbriciola in lei
Diverrà nuova linfa
per la prossima primavera
È un addio per ritornare
Poesia inedita
Caterina Trombetti è nata e vive a Firenze.
Laureata in Pedagogia ha conseguito
nella stessa Università il diploma
di Perfezionamento in Traduzione Letteraria.
Ha al suo attivo varie pubblicazioni:
Il pesce nero ed. Lalli 1990; Montalcinello.
Storia e vita di un borgo toscano
ed. Idealpress 1994; L’obliqua magia del
tempo ed. Polistampa 1996; L’obliqua
magia del tempo CD rom ed. MR. MID
2000; Fiori sulla muraglia ed. Passigli
2000, ristampato con testo a fronte in
spagnolo Flores en la muralla nel 2012
ed. FlorenceArt; Dentro al fuoco ed. Passigli
2004; Poesie per Algeri ed. Florence-
Art 2012, con testi a fronte in francese e
arabo; Consonanze. La Poesia Incontra
l’Arpa ed. Betti 2016, Attimi e infinito ed.
thedotcompany 2017. Ha partecipato
alla Biennale di Venezia per “La notte dei
poeti”. Ha fatto parte del Consiglio di
Amministrazione di Scandicci Cultura ed
è socio onorario del Centro d’Arte Modigliani.
Attraverso ripetuti incontri con gli
studenti nelle scuole, promuove la lettura
e la sensibilizzazione verso la poesia.
Sue presentazioni sono state organizzate
in vari città d’Italia (Palermo,
Napoli, Ravenna, Milano, oltre che nelle
città toscane) e all’estero (Mosca, Algeri,
Tunisi, su invito per la settimana della
lingua e cultura italiana nel mondo). Vari
pittori hanno dedicato loro opere alla
sua poesia e pubblicato libri d’artista e
musicisti hanno composto musica per i
suoi testi. È tradotta in russo, spagnolo,
inglese, francese, arabo ed è presente in
antologie e riviste letterarie. È stata collaboratrice
del poeta Mario Luzi al Senato
della Repubblica Italiana.
102
•
Francesca Ulivelli
francesca.ulivelli@gmail.com
Poeti in Toscana 2020
•
Delfino dei nostri tempi
Francesca Ulivelli nasce e vive a
Prato. La sua vena poetica inizia
in coincidenza alla sua radicale trasformazione
e nella trama delle
sue poesie possiamo percepire il
bisogno di esternare l’io interiore,
con il forte desiderio di libertà e
rinascita.
Francesca entra a pieno titolo nel
movimento letterario fiorentino,
con la partecipazione a reading poetici
nelle librerie di Firenze e la
stesura del suo libro Anima dipinta
composto da poesie abbinate a dipinti
di artista fiorentino. Viene
presentato a Palazzo Francesco Datini
di Prato, nel giugno 2017 ed al
Caffè Storico Letterario Giubbe
Rosse di Firenze.
Affianca le sillogi a suoi dipinti e
collabora con altri artisti, collegando
i suoi testi alle loro opere di
pittura e scultura.
Uno sparo distoglie la mente,
dall’eco delle spensierate risate
che echeggiano nei vicoli della città
Mix di urla e sconforto
confondono l’aria…
insieme alla scia di alcol e morte,
della moto che fugge
Mormorio di chi è in strada
e non si rende conto,
del giovane a terra
Manuel
grande promessa…
delfino dei nostri tempi
Tornare a nuotare,
è rinascita…
con vittorie da donare ai simili,
dimostrando che:
da visibilmente incompleti,
nell’acqua elemento naturale,
si è fisicamente completi
Ora c’è solo amore nei suoi occhi…
l’incubo è scomparso
Forse un giorno tornerà all’origine…
e canterà vittoria,
anche per loro
(Primo premio Firenze Capitale D’Europa 2019 Sez. Sport)
103
Poeti in Toscana 2020
Francesca Ulivelli
•
È presente in antologie di concorsi
letterari ed ha ricevuto i seguenti
Premi:
– Premio speciale, Poesia inedita
PRATO UN TESSUTO DI CULTURA
2017;
– II premio, Poesia inedita, ispirata
ad un quadro di altro artista, concorso
a tema 2017 presso Associazione
Culturale LIBERARTE:
– III premio, Poesia inedita categoria
Sport, FIRENZE CAPITALE D’EU-
ROPA 2018 presso il Palagio di Parte
Guelfa;
– I Premio, Poesia inedita categoria
Sport, presso Palazzo Vecchio, FI-
RENZE CAPITALE D’EUROPA 2019.
Profumo di ricordi
Caldo è il maglione
come il suo ricordo…
che scaldava
il corpo di me fanciulla…
regalato alla madre,
unica e vera amica
Madre
il ricordo di te
sempre con me,
più che mai riaffiora…
come il maglione
portato da noi,
profuma di ricordi
vissuti insieme
Io poeta
Leggendo incredula
queste righe,
una lacrima scende…
tracciando sul viso,
la strada infinita…
partita dal niente,
per caso, uno scopo
La vita
mille interessi…
ad un tratto svelati,
dal limbo dormiente…
lungo il cui tratto
la lacrima scende,
sino alle labbra…
dimenticando il salato,
assaporando il dolce,
del non credere,
che io potessi
Petto che racchiude l’anima
Sul petto che racchiude l’anima
appoggiare l’orecchio,
ed ascoltare…
il forte battito del cuore
Percepire emozione
voglia di stare insieme,
sul cuscino che concilia il sonno
Orecchio che ascolta…
con la paura dell’arrestarsi,
ed il piacere del silenzio,
che rende immortale quell’attimo
104
•
Lenio Vallati
lenio.vallati@virgilio.it
Poeti in Toscana 2020
•
Lenio Vallati è nato a Gavorrano
(GR) il 21/09/1953 e risiede a
Sesto Fiorentino. Ha pubblicato tre
volumi di poesie, tre libri di racconti
e due romanzi, nel 2011 Graffio
d’Alba con Bastogi Editore e nel
2018 Il fiore dell’amicizia, Porto Seguro
Editore. Dal 2004 ha partecipato
a concorsi di poesia e narrativa,
ottenendo numerosi premi. Da
ricordare nel 2007 il primo premio
al Molinello di Rapolano Terme per
la narrativa inedita. Il 15 dicembre
2012, in Palazzo Vecchio, gli viene
assegnata una targa alla carriera. È
presidente dell’Associazione LiberArte
di Sesto Fiorentino per la
quale organizza ogni anno il prestigioso
Concorso Letterario San Lorenzo
Poesie e Racconti. È accademico
di classe dell’Accademia
Internazionale dei Micenei, Carducci
e dell’Accademia Nazionale
d’Arte e Cultura Il Rombo. È presente
in numerose antologie.
Lorenzo
Era freddo quel giorno
a Careggi,
gelo nelle ossa
e mani intorpidite
Il sole
faceva appena capolino
in un cielo
coperto di nuvole
Mi è bastato vederti
anche per un solo attimo
perché questo grigio inverno
diventasse primavera
e si illuminasse
del tuo sorriso
Mi è bastato udire
il tuo vagito
D’improvviso
si sono dissolte le nebbie
che avvolgevano
il mio respiro
Adesso
nuove gemme spuntano
da questo vecchio albero
e nuova linfa scorre
nei sentieri della speranza
E come te
anch’io
mi apro alla vita
105
Poeti in Toscana 2020
Lenio Vallati
•
Vecchi
E li vedi andare
nelle loro divise d’autunno
come tristi fantasmi
che brucano la bruma,
tra filari di pampini
che hanno il colore dell’oro
e la tristezza dell’ultimo tramonto
Parlottano, e il loro vocio
sa di caldarroste scoppiettanti
nel braciere dei ricordi,
e i loro occhi
sono fessure appena aperte
per non farsi ferire
da un sole che spende
i suoi ultimi raggi
Eppure
il loro cuore batte ancora
tra le foglie che volteggiano
staccandosi dal ramo,
ma c’è un tempo per tutto
e niente dura per sempre
E loro lo sanno
Per questo misurano i passi
come se si potesse allungare
quel tempo che resta
di clessidra ormai capovolta
106
•
Clotilde Vesco
Tel. 055 352341
Poeti in Toscana 2020
•
Nel 1956 consegue la laurea in Storia
Medioevale, relatori i professori Piattoli
e Sestan. Da 1963 al 1977 insegna Storia
e Storia della Letteratura italiana all'Istituto
Statale d’Arte di Porta Romana a Firenze. In
seguito, dal 1977 al 1999, si sposta al Liceo
Artistico Leon Battista Alberti di Firenze,
insegnando le medesime materie.
Nel 1974 si diploma alla Piccola Accademia
“Lo Sprone” ed è allieva del pittore Arnaldo
Miniati e delle scultrici Revai e Pandolfini
Rienzi. Nel 1980 si diploma Sommelier con
due esami A.I.S. Partecipa alla Biennale Enogastronomica
“All'Insegna dei Medici” con
uno studio su un manoscritto inedito conservato
tra le carte Bardi all’Archivio di Stato
di Firenze. Nel 1981 frequenta il Convegno
Scientifico Internazionale “Cucina,
Cultura, Società” a Villa Manin di Passariano
(Udine). Nel 1984 è autrice di “Due Elenchi
alternativi” presentati a Chicago il 17 novembre
in occasione delle onoranze a Filippo
Mazzei; riceve una medaglia per la poesia
al Castello Conti Guidi di Poppi (Arezzo),
relatore Carlo Bo. L’anno seguente, incaricata
dalla Confcommercio di Firenze, tiene
lezioni di Storia e Teoria Gastronomica Rinascimentale;
riceve il premio letterario
“Chianti Ruffino-Antico Fattore” in Palazzo
Vecchio a Firenze per il libro Cucina Fiorentina
tra Medioevo e Rinascimento: Usanze
Ricette Segreti con la motivazione “per l’esattezza
storica”. È autrice di Cucina Etrusca
2685 anni dopo edito da Vallecchi. Nel 1995
inizia a ricamare e ricamerà fino al 2005 attingendo
a ricordi personali. Attualmente è
una tranquilla pensionata che volentieri rievoca
il proprio passato e tranquilla vive il
suo presente.
Bologna la Rossa
Trasparivano rosso
i corridoi asettici
e rettilinei che niente
di medievale avevano
né offrono allo sguardo
o al cuore ansioso di conoscenza
Morandi Giorgio
Bologna 1890-1964:
senza viaggi
se non quelli dell’anima
senza discorsi
se non silenziosi approcci
fiorentini a udire il Longhi…
segreto poi sfumato
ne’ colori polverosi
apparsi nel creare
il metafisico presente
Bianco pulito splendente
sotto il rosa antico
ancor più antico oggi
ancor più antico domani
quando i tramonti precipiteranno
nel calore del lontano imprevedibile dilemma
Bottiglie-Donne
dai seni prorompenti
dai fianchi rotondi?
Chi osa pensare?
Bottiglie-Bottiglie-Bottiglie
riunite in bacheche
107
Poeti in Toscana 2020
Clotilde Vesco
•
sol da mirare silenziosi
e trasformate nelle tele
da rose senza tempo,
accartocciate-sofferte!
Intirizzite-affamate!
E il rosso della luce solare
filtrato dalle tende spesse
e rosse di Bologna la dotta
ingentilito dal bianco
di tende bianche
sul bianco squillante
ferma, per poco, il colore!
Perdonami, Maestro,
se – entrando in camera sua –
ho indugiato troppo…!
Comune di Bologna, 1990
Biglietto n. 33812=17
Esame di strumento
in San Pietro Piccolino
Tra la torre, il campanile
e la vela
scorre Bicchieraia
Ivi il luogo delle secrete stanze
monacali – tra horti conclusi –
ancora riecheggianti voci
sopite e abbandonate
Ivi le rondini a schiera
coprono il cielo estivo
in gara con le note di
strumenti nel frantoio
della mente racchiusa
tra case sconosciute;
dove un comignol corto
narra soffocanti storie
fumose all’aerea terrazza
d’inutil profumi cosparsa;
luogo di gelsomini e
mèta di rondini
Con avvolgenti fili i violini
dismessi implorano pietà
tra mani inesperte
mentre un flauto conduce
in Arcadia a svegliare Pan
dormiente co’ Amarilli
L’ora calda scuote squilli
di tromba perfetta e fiati
di clarini disinvolti
Sul pianoforte ruzzolano
tasti pigiati convulse
108
•
Poeti in Toscana 2020
Clotilde Vesco
angosce a coprir gli
stridi delle rondini
e il pigolar di passerotti
È il 1° luglio…
Vacanze?… Lontane…!
Gli antichi mattoni
dall’intonaco sbrecciato
dicono
che il tempo non conta
Piero che Romana
partorì a costo della vita
accanto narra le vicende
della Croce sposa di Povertà!
Tasti bianchi e neri
pressati e lasciati
armonie e battibecchi!
Cinque bifore doppie
Una scala verso i merli guelfi
Campane immobili;
e Mendelson Rondò Cappriccioso
Opera 14 ruzzola vivace
gioioso, allegro, andante
a coprire i trilli delle rondini
Un’ortensia poderosa
di cinquanta e più teste
emerge dalla verde vallecola
del giardino tra piante antiche
“Coraggio, Coraggio, Coraggio,
– tu dici splendente Sole –
Melpomene vi aiuta
ed io sarò più calmo!”
Antiche conchiglie,
richiami d’Altamira,
divennero corni d’evoluta,
avvolgente, armoniosa canna
Ottoni che Wagner usò
per l’eroica teutonica vicenda
dopo che Astrea abbandonò Arcadia
Sconfinati, estesi, verdeggianti
prati dove la volpe fugge
la propria fulva ombra
tra l’erba inutile e, legata,
dovrà attendere il fuoco di Maia
purificante e punitore
Risplende la realtà
sull’ottone concavo e convesso
che nasconde la mano
già pronta a raccogliere
all’eolio labbro
il fiato teso e modulato
Albinoni dettò per l’oboe
felici note trascendenti
il modesto quotidiano
vivere verso i Campi Elisi
Saltellando e correndo
la capretta dirige
verso me le gonfie
mammelle mentre vedo
sotto quel faggio Tytiro
sdraiare le stanche membra
in attesa dell’ombra serale
Abbacinante Sole!
Le verdeggianti fronde
– un tempo tetto del mondo –
giacciono abbandonate
Arezzo, luglio 1995
109
Poeti in Toscana 2020
Lia Viliani
Cell. 348 0313448
•
•
Malinconia
Il cielo si spezza
nuvole avvolgono il buio
e la pioggia scaglia
con rabbia il vento
Il silenzio s’infrange
su una notte
dove la malinconia
ha spento
le luci delle stelle
Una parte di me
Si sciolgono le ali del cielo
un vento impetuoso
mi solleva in alto
com’è facile volare…
una luce entra in me
il silenzio è immenso
e da lontano ascolto una musica…
è la voce del mare
Lia Viliani è nata a Firenze, dove
risiede e lavora. Dopo il diploma
magistrale ha seguito corsi di
pittura e da sempre si dedica alla
sperimentazione e all’impiego delle
tecniche artistiche su vari materiali,
all’acquerello ottenuto con
quattro tonalità di caffè e a colori.
Suoi temi prediletti sono la natura,
il paesaggio, il mare, le architetture,
le vedute fiorentine e toscane
di paesi e borghi.
Fin dagli anni giovanili si dedica anche
alla poesia.
Numerose le mostre personali e
collettive e le manifestazioni in
sedi prestigiose a cui ha partecipato
a Firenze e in varie località della
Toscana, ricevendo premi e riconoscimenti,
sia per la pittura sia per la
poesia. Sue opere sono presenti in
collezioni private e presso il Centro
Studi Leda e Gabriella Gentilini,
dove ha esposto più volte. Della
sua opera si è occupata in più occasioni
Gabriella Gentilini con presentazioni
critiche e recensioni.
110
•
Paraskevi Zerva
zervaparaskevi@gmail.com
Poeti in Toscana 2020
•
Scultrice e poetessa greca nata e cresciuta
a Salonicco. Nipote e figlia di
poeti affermati, cresce in un ambiente
che incoraggia la sua naturale inclinazione
alla letteratura, la poesia, le lingue
antiche e contemporanee. Dopo gli studi
classici si laurea in lingua e letteratura
inglese e americana. Ha conseguito il
corso superiore con il massimo dei voti
in lingua e cultura italiana, presso l’Università
degli studi di Firenze.
In Italia esordisce con la Sacra Danza
dell’essere, ed. Masso delle Fate, raccolta
premiata in Palazzo Vecchio a Firenze
con Menzione d’Onore al Premio Firenze
Capitale d’Europa 2006, Primo Premio al
concorso “Molteplici Visioni d’amore”,
Cortona città del mondo, 2016. Infine,
riceve il prestigioso premio “Profumo
d’autrice”, al concorso Premio Pegasus,
città di Cattolica, 2016. La sua seconda
raccolta, Sento le ali ma vivo la Terra,
vince l’anno successivo il primo premio
al Concorso Premio Montefiore, e arriverà
seconda classificata al concorso
Premio “Voci” di Roma, sezione poesia
edita, il 2018. Con il volume Insegnami,
una raccolta di poesie e disegni, riceve il
primo premio al concorso “Premio Letterario
La Ginestra” nel 2016 e il premio
Menzione di Merito al concorso Montefiore
Conca, 2018.
Zerva è socio artista della Società degli
artisti di Casa di Dante di Firenze e
dell’Antica Compagnia del Paiolo.
Come poetessa è presente nel Dizionario
Bio-bibliografico dei Poeti e Narratori
Italiani dal deciso nudo Novecento ad
oggi, Volume IV, ed. Bastogi.
Femminilità
Movimento a spirale
cercando terra,
cercando l’aria
Sinuoso è il flusso che segue la vita
nella ricerca di unire le energie;
la forza della materia nei gesti d’amore
la leggerezza quando sento la gravità…
Le ali dello spirito tirano a sé il corpo
che profuma di muschio e radici
Amo
il contatto del mio ventre
con la terra fresca.
La testa dona al vento ogni resistere,
l’essere gode il suo momento in vita
abbandonandosi a sentire
come sa fare una anima femmina…
Vivo la vita
come un passo di danza a spirale
111
Poeti in Toscana 2020
Paraskevi Zerva
•
La notte ti fa bella
Verrò di notte a trovarti…
Nei tuoi riflessi rivedrò il cielo
Perché il cielo nella terra vedo
mentre cammino con lo sguardo in alto
fra i tuoi meandri
Finestre e cupoloni intrappolano le nuvole
e i riflessi fanno musica quando attraverso
la città
Musica nelle tue forme danzanti,
ritmo e melodia nei colori,
con moine e slanci in toni rosa,
bianco e verde e ocra
Sommersa nelle viscere, vedrò calar la notte
e come ogni sera,
mi sentirò morire,
morire e nascere per mille e una volte
Di notte ti verrò a trovare
Florentìa dai mille volti,
inafferrabile città e maliziosa amante…
In riva all’Arno scenderò in segreto, dove
ti guarderò donarti anche stasera,
in un intenso e lungo amplesso con l’universo
Sul tuo seno luna e stelle lasciano la scia,
la scia lattea mentre ti nutri di passione
Un cielo oscuro si inchinerà,
baciandoti penetrerà
il tuo intimo solco e attraverso il fiume,
ti amerà e ti perdonerà,
poi di nuovo ti amerà fino all’alba
Di notte ti verrò a trovare
Nell’acqua affiderò i miei sospiri,
e amata morirò
per poi rinascere all’alba
dalla raccolta, Sento le ali ma vivo la terra,
ed. Pegasus
Il segreto
Tu, non lo sai
ma mentre eri addormentato,
abbandonato fra le braccia di Morfeo,
con le mie dita ho disegnato
minuscoli invisibili velieri
fra i tuoi meravigliosi ricci d’oro
un mare d’oro, amore, i tuoi ricci,
come le onde
di un mare sotto il sole
Dentro i velieri ho nascosto
le mie benedizioni,
i miei più profondi desideri
di ogni bene
Sulla tua pelle di velluto bianco
le vibrazioni ho lasciato di dolci ninna-nanna
e come il vento che soffiando accarezza l’acqua
vedo vibrare sul tuo volto il canto
Per questo, a volte, misteriosamente ti sorrido:
per un segreto non ancora confessato
ad Alexandro; dalla raccolta Insegnami, ed. Helicon
112
Ecco il senso della poesia oggi, mi pare.
Tenere vive quelle luci, quelle lanterne accese capaci
di ricordarci che l’uomo c’è ancora, dopotutto e
nonostante tutto. C’è nei suoi toni epici e vigorosi, nelle
parole taglienti di fuoco e dolci d’amore, c’è dietro sudari di
dolore e nel gioco innocente di un divertissement creato per
stupire. C’è nel silenzio tra verso e verso. Tra verbo e verbo.
Sul precipizio di un enjambement, nella perentorietà di un
punto che si vuole fisso. C’è nel lavoro poietico che crea da
ciò che – con sincerità, a volte con fatica e rabbia, altre con
amore – egli strappa da sé per dargli forma e poi farlo volare
incontro ad altri sé e diventare in questi nuovo…
Voci diverse, cinquantatré in tutto, per la precisione, che
insieme danno il senso di questa ricerca dell’anima, di
questo scavo profondo a togliere la creta da plasmare.
ISBN 978-88-6039-499-6
E 15,00 (IVA inclusa)