Costruzioni n.748 marzo 2021
Attualità&Prodotti 300KOBELCO BY GRUPPO BRUNO Alla scoperta del concessionario Kobelco leadernel Sud Italia Macchine&Componenti IL NUOVO VOLVO EWR130E Arriva un escavatore gommato da 12-14t super compatto! Leggere per credere Sollevamento&Noleggio EUROEDILE PER LA A16 Il sistema di Dedalo Tech per il cantiere dell’autostrada A16 in Campania
Attualità&Prodotti
300KOBELCO BY GRUPPO BRUNO
Alla scoperta del concessionario Kobelco leadernel Sud Italia
Macchine&Componenti
IL NUOVO VOLVO EWR130E
Arriva un escavatore gommato da 12-14t super compatto! Leggere per credere
Sollevamento&Noleggio
EUROEDILE PER LA A16
Il sistema di Dedalo Tech per il cantiere dell’autostrada A16 in Campania
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Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
Casa editrice la fiaccola srl
Attualità
&Prodotti
300 KOBELCO
BY GRUPPO BRUNO
Alla scoperta
del concessionario
Kobelco leader
nel Sud Italia
Macchine
&Componenti
IL NUOVO VOLVO
EWR130E
Arriva un escavatore
gommato da 12-14t
super compatto!
Leggere per credere
748
Sollevamento
&Noleggio
EUROEDILE
PER LA A16
Il sistema di Dedalo
Tech per il cantiere
dell’autostrada A16
in Campania
anno LXIX 3 marzo 2021
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terrà dall’11 al 15 Ottobre 2021 in una meravigliosa location sulla costa sud della Sardegna. Dopo un anno difficile e impegnativ
come AT05 quello – Generatore appena passato, non vediamo l’ora di incontrarvi di nuovo di persona per un’entusiasmante edizione piena di novità
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Come da tradizione, il Sardinia 2021 includerà sessioni orali parallele, workshop pratici, presentazioni poster, business meetings
un’esposizione commerciale. Per questa edizione abbiamo in serbo nuovi format, nuove tipologie di sessioni e numerosi contenu
AT06 – Piattaforma aerea
multimediali
29/02, 09:53,
che
Via Lera,
si aggiungeranno
27/E, 10139 Torino, IT
alle tradizionali sessioni per creare un programma innovativo e coinvolgente: una delle grand
novità saranno le visite tecniche virtuali all’interno degli impianti più importanti del mondo! E un entusiasmante programma serale
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Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
12
Attualità&Prodotti
AnALISI dI mERCAtO
6 Si continua a puntare sul futuro
2020: gli incentivi drogano il mercato
mmt
7 Campioni sulla neve
Scai-Hitachi per la FIS
ESCAVAtORI CIngOLAtI
8 Sinergia tridimensionale
Il primo Liebherr g8 con tecnologia
Leica da stabilimento
ACCORdI
9 Filtrazione al top
Hella distribuisce Hengst
BILAnCI
10 Resilienza e diversificazione
Il 2020 del gruppo BASF
COLLABORAzIOnI
11 dentro a una nuova famiglia
Alliance conquista manitou
pALE gOmmAtE
12 Una visione chiara e trasparente
La “benna trasparente” by doosan
24
32 WALKAROUND
Il nuovo carrier cingolato
Yanmar C50R Stage V
[2] marzo 2021
tECnOLOgIA
13 professionisti di utensili
più potenza per i dewalt
pALE COmpAttE CIngOLAtE
14 Consacrata dal fuoco
Un Bobcat t870 per i Vigili del Fuoco
pIAttAFORmE WEB
15 Una nuova identità
La nuova vetrina online di Controls
gRU ARtICOLAtE
16 Alte prestazioni verticali
La Effer 1000 sbraccia fino a 26 m
nUOVE ApERtURE
17 Il cielo sempre più blu
mollo noleggio apre a milano
RASSEgnA WEB
18 Il web della gomma
Una selezione del panorama online
di pneumatici OtR
REtI dIStRIBUtIVE
24 Chi semina... raccoglie
A Sud gruppo Bruno è diventato
sinonimo di Kobelco. 300 escavatori
venduti in poco più di 2 anni
Macchine&Componenti
AttREzzAtURE
50 In linea diretta
con i propri utilizzatori
La barra tranciarami Cangini
COmpOnEntI IdRAULICI
52 Connessioni che fanno
la differenza
Eaton presenta multiplate
dIAgnOStICA
56 Il passepartout
del meccatronico
texa lancia tXt multihub
65
mIdI ESCAVAtORI
58 All’ennesima potenza
I primi takeuchi tB257FR full rotation
si raccontano
ESCAVAtORI gOmmAtI E CIngOLAtI
65 deporté anche ai piccoli
I piccoli mCR e mWR ora anche con
braccio deporté
PROSSIMAMENTE
Abbiamo passato alla lente il nuovo mini
escavatore Bobcat E55z. Sviluppato
a quattro mani dai reparti di ricerca
e sviluppo della Lince negli Stati Uniti
e in Repubblica Ceca, il nuovo modello
taglia netto con il passato sia in termini
di design sia in termini di prestazioni
idrauliche. Al riguardo, l’E55z può essere
allestito da stabilimento con 5 linee
idrauliche ausiliarie. Ora sotto al cofano
gira un motore Bobcat 3 cilindri Stage V.
costruzioni
ESCAVATORI GOMMATI
66 È super compatto
Il nuovo Volvo EWR130E
Riciclaggio&Demolizione
ROBOT DA DEMOLIZIONE
72 Piattaforma online
I piccoli svedesi Brokk Connect(ed)
WASTE MANAGEMENT
74 Altezza rima con sicurezza
Il Sennebogen 355E in azione
DECOMMISSIONING
80 Demolizione del XX secolo
Un cantiere delicato per Ecoinerti
Cave&Calcestruzzo
rivistacostruzioni
ECONOMIA CIRCOLARE
85 Il primo Hackathon italiano
Riutilizzo creativo by Mapei
CASSEFORME
86 Un progetto strategico
Kuwait in grande con tecnologia
applicata by Doka
80
Abbiamo visitato il 2° Lotto del cantiere
per l'impermeabilizzazione del Canale
Villoresi nei comuni di Somma Lombardo,
Vizzola Ticino, Arconate, Busto Garolfo e
Parabiago. Protagonista in cantiere la
Aliva 267. Una macchina multifunzionale
per l'applicazione a secco e a umido di
calcestruzzo spruzzato. Con una capacità
di di 4-21 m 3 /h assicura tempi rapidi e
lavori senza sbavature.
98
CASSEFORME E PONTEGGI
90 Un unico e qualificato fornitore
Soluzioni Peri per un viadotto
ferroviario in Ungheria
Sollevamento&Noleggio
PONTEGGI
92 Il sistema che tutti vogliono
Dedalo Tech firmato Euroedile
NOLEGGIO
98 Anche nel noleggio,
l’unione fa la forza
La collaborazione tra easyNoleggio
e Giuliano Rent
GRU RETROCABINA
100 Si allarga la famiglia
Arrivano due nuove F.lli Ferrari
AUTOGRÙ
101 Ascensore
sul cielo di Francoforte
La Liebherr LTM 1230-5.1 di ADW
SOLLEVATORI A PANTOGRAFO
102 La nuova generazione
Le novità JLG partono con le 8-10 m
Truck&Allestimenti
PIAGGIO PORTER NP6
106 Ora è solo cabinato
Il tuttofare è 100% nuovo
SEMOVENTI MODULARI
109 Eccezziunale veramente
Una combinazione di Cometto
per movimentare 438 t in Germania
costruzioniweb.com
Fondato nel 1952
da Giuseppe Saronni
748 3 MARZO 2021
DIRETTORE RESPONSABILE
Lucia Edvige Saronni
lsaronni@fiaccola.it
DIRETTORE EDITORIALE
Matthieu Colombo
mcolombo@fiaccola.it
COORDINAMENTO EDITORIALE
Fabrizio Parati
fparati@fiaccola.it
REDAZIONE
Mauro Armelloni, Edvige Fornara, Emilia Longoni
costruzioni@fiaccola.it
COLLABORATORI
Damiano Diotti, Antonio Fargas, Gianenrico Griffini
(responsabile sezione veicoli e allestimenti),
Eliana Puccio, Isabella Visentin
SEGRETERIA
Jole Campolucci
jcampolucci@fiaccola.it
Ornella Oldani
segreteria@fiaccola.it
IMPAGINAZIONE
Studio Grafico Page
AMMINISTRAZIONE
Francesca Lotti flotti@fiaccola.it
Margherita Russo amministrazione@fiaccola.it
ABBONAMENTI
Mariana Serci
abbonamenti@fiaccola.it
TRAFFICO E PUBBLICITÀ
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marketing@fiaccola.it
MARKETING E PUBBLICITÀ
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slevada@fiaccola.it
AGENTI
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per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige,
Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza)
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23 bobcat.com
I Cop gruppobruno.com
15 camssrl.it
55 canginibenne.com
11 olmark.com
III Cop sardiniasymposium.it
5 texa.it
84 teknachem.it
Attualità
&Prodotti
300 KOBELCO
BY GRUPPO BRUNO
Alla scoperta
del concesisonario
Kobelco leader
nel Sud Italia
Macchine
&Componenti
IL NUOVO VOLVO
EWR130E
Arriva un escavatore
gommato da 12-14t
super compatto!
Leggere per credere
748
Sollevamento
&Noleggio
EUROEDILE
PER LA A16
Il sistema di Dedalo
Tech per il cantiere
dell’autostrada A16
in Campania anno LXIX 3 marzo 2021
WALKAROUND IL NUOVO YANMAR C50R-5A
n In copertina il Kobelco SK500LC-10 venduto
alla Rising House di Antonio Iuliano da
Gruppo Bruno, il distributore esclusivo degli
escavatori giapponesi blue-green per
Puglia, Calabria, Cam pania, Basilicata e
Molise. New entry nella filiera del movimento
terra, Gruppo Bruno ha venduto i suoi primi
300 escavatori Kobelco in poco più di due
anni dimostrando di avere le spalle larghe.
È anche concessionario Manitou, Ghel, Top -
con e… John Deere. Vi abbiamo incuriosito?
Scorrete a pagina 24 per leggerne di più
e conoscere il fondatore Ciriaco Bruno.
IN COPERTINA
13 eberspaecher.it
73 trevibenne.it
Gruppo Bruno
Via Privata A. Bruno
83035 Grottaminarda (AV)
Tel. +39 0825 426335
ecommerce@gruppobruno.com
www.gruppobruno.com
IV Cop hyundai.eu
17 wackerneuson.com
II Cop yanmar.com
49 kohlerpower.com
1 webfleet.com 9 yokohama-oht.com
Aziende citate
A
Abramo Group...............79
B
Basf................................10
Bkt..................................19
Bobcat ...........................14
Bridgestone...................20
Brokk..............................72
Bruno .............................24
C
Cangini...........................50
CNH ...............................24
Cometto ......................109
Continental....................20
Controls.........................15
D
Dedalo Tech ..................92
Dewalt............................13
Doka...............................86
Doosan ..........................12
E
Easy Noleggio ...............98
Eaton..............................52
Eco Inerti .......................80
Ecomega .......................20
Effer ...............................16
F
Fratelli Ferrari..............100
G
Giuliano Rent.................98
Goodyear .......................21
H
Hella.................................9
Hiab ...............................16
Hitachi .............................7
J
JLG ..............................102
John Deere ....................27
L
Leica Geo System ...........8
Liebherr ....................8,101
M
Magna Tyres..................19
Manitou ....................11,27
Mantovani Benne ..........81
Mapei.............................85
Marangoni .....................21
Marix..............................21
Mecalac.........................65
Michelin.........................19
Mollo noleggio ..............17
N
Nokiantires....................22
P
Peri.................................90
Piaggio ........................106
Prometeon.....................22
S
Sennebogen ..................74
T
Takeuchi ........................58
Texa ...............................56
U
Unacea.............................6
V
Volvo..............................66
Y
Yanmar ..........................32
Yokohama ................11,22
Attualità&Prodotti
Analisi di mercato
Si continua a puntare sul futuro
Unacea lancia dei
segnali positivi in
merito all’ultimo
andamento della
vendita delle
macchine da
costruzioni. Nel
quarto trimestre del
2020 sono state
recuperate le perdite
di inizio anno.
Sono 16.962 le
macchine per
costruzioni
immesse sul mercato
nel 2020. A darne notizia
è Unacea (Unione
italiana macchine per
costruzioni) nel corso
della conferenza stampa
indetta dall’associazione
e da Cer (Centro europa
ricerche).
Risultato: un andamento
stazionario rispetto a
quanto rilevato nel 2019
(+0,2%).
Per essere precisi, sono
state 16.251 le
macchine per il
movimento terra
vendute, e 711 le
macchine stradali
(+15%). Dalle vendite del
quarto trimestre, emerge
come le perdite
accumulate nei
precedenti nove mesi del
2020 siano state del
tutto recuperate.
“Il mercato italiano delle
macchine per
costruzioni ha saputo
recuperare in maniera
molto dinamica il fermo
del lockdown di
primavera e ha
dimostrato di poter
giocare, insieme a tutto
il comparto delle
costruzioni, un ruolo
anticiclico
imprescindibile per
l’economia nel suo
complesso”, ha riferito
Mirco Risi, presidente di
Unacea. “Adesso ci
aspettiamo che sia data
sicurezza e stabilità al
piano di interventi del
Recovery plan per
spingere avanti la
ripresa dell’anno in
corso.”
Secondo Stefano
Fantacone, direttore
scientifico del Cer:
“Nonostante il clima
generale di incertezza, il
settore delle costruzioni,
e, all’interno di questo,
quello dei macchinari,
sembrano beneficiare di
nuovi e necessari
investimenti. È una
dinamica che ci
aspettiamo possa
proseguire anche nel
2021, cioè quando il pil
riprenderà a crescere a
un tasso che stimiamo
intorno al 4%.”
Luca Nutarelli, segretario
generale di Unacea, ha
aggiunto:
“Il settore sta reagendo
alla crisi in maniera
molto compatta e
l’associazione viene
utilizzata con grande
intensità come
piattaforma di confronto
e informazione.
Nelle prossime
settimane contiamo di
mettere a disposizione
dei soci nuovi strumenti
previsionali per orientare
l’attività di
programmazione.”
www.unacea.org
MMT
Campioni sulla neve
Una flotta di escavatori e pale gommate
Hitachi impegnata nei lavori di costruzione
e rinnovamento per i luoghi dei Campionati
mondiali di sci alpino 2021 organizzati
dalla Federazione Internazionale Sci
Quando il mondo
delle costruzioni
lavora insieme a
quello dello sport ciò
che viene fuori
rappresenta sempre e
comunque uno
spettacolo imperdibile.
La protagonista, in
questo caso, è Hitachi,
che è scesa in campo
per i Campionati
mondiali di sci alpino
2021 organizzati dalla
FIS (Federazione
Internazionale Sci)
mettendo a
disposizione le pale
gommate ZW140-5,
ZW150-6 e ZW180-6 e
gli escavatori ZX210-5 e
ZX130-6: le macchine
Hitachi sono state
utilizzate per
sgomberare la neve,
preparare le piste e le
aree d’arrivo, oltre che
per costruire le tribune e
le aree riservate ai VIP,
tutto in linea con le
norme internazionali per
le gare di sci.
Le pale gommate si
sono occupate della
manutenzione delle
piste durante e dopo il
campionato.
L’azienda Franco Clò,
rivenditore autorizzato
di Hitachi, aveva fornito
le macchine con un
contratto di noleggio
esclusivo all’impresa
edile Alfarè e al
comitato organizzatore,
la Fondazione Cortina
2021.
"Quando parliamo di
pale gommate, l’unica
realtà è Hitachicommenta
lo stesso
Riccardo Alfarè,
responsabile degli
escavatori Zaxis di
medie dimensioni e
delle pale gommate ZW
stazionati al traguardo
delle varie piste.
"Siamo orgogliosi di
aver fornito le macchine
Hitachi per un evento
tanto prestigioso",
aggiunge Andrea Clò,
proprietario di Franco
Clò. La manifestazione a
Cortina d’Ampezzo si è
svolta lo scorso febbraio
ed è stata trasmessa ad
un pubblico di oltre 500
milioni di persone in
tutto il mondo.
Scopo delle opere di
costruzione e
rinnovamento era quello
di creare le migliori
condizioni in linea con le
norme internazionali per
le gare di sci. Durante
l'intero evento, le
macchine Hitachi sono
state presenti nell’area
d'arrivo delle gare e nel
centro di Cortina, per
svolgere qualsiasi
intervento necessario.
www.hitachi.eu
[6] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [7]
Attualità&Prodotti
Escavatori cingolati
Sinergia tridimensionale
Liebherr R 934 G8, il primo escavatore
idraulico con un sistema di controllo
macchine Leica Geosystems montato
in fabbrica e consegnato all’azienda
Brad-Pave in Gran Bretagna
Prosegue con gran
successo la
collaborazione tra
Liebherr e Leica
Geosystems. Questa
consentirà ai clienti
Liebherr di acquistare
escavatori cingolati e
gommati della
generazioni 6 e 8 con un
sistema di controllo
macchine 2D e 3D
opzionale montato in
fabbrica. A beneficiare
per primo dell'accordo è
l'azienda Brad-Pave, con
sede in Gran Bretagna.
Il primo escavatore
consegnato è un
cingolato R 934 G8 ed è
dotato del sistema
passivo 3D Leica e sarà
presto aggiornato con
un sistema semiautomatico
dotato di
una funzione di
inclinazione/rotazione
automatica. A detta del
direttore dell'azienda,
Paul Bradshaw, il
sistema di controllo
macchine è un elemento
fondamentale. La scelta
a favore di Liebherr è
consequenziale al
servizio eccellente e alle
diverse possibilità di
adattamento fornite
dalla macchina, di cui
l'azienda britannica ha
tenuto particolarmente
conto. In occasione del
suo primo intervento in
cantiere, l'R 934 è stato
utilizzato principalmente
per scavare una grande
trincea di drenaggio che
attraversa un campo. La
potenza e la reattività
della macchina hanno
soddisfatto in pieno
l'operatore. Il
contrappeso di 7,1 t e i
pattini di 800 mm
assicurano un'ottima
stabilità in tutte le
condizioni.
La macchina conta 350
ore di lavoro dalla
consegna. L'escavatore
cingolato R 934 è la
prima macchina
Liebherr con un sistema
di controllo Leica
Geosystems montato in
fabbrica. L'installazione
in fabbrica garantisce
un'elevata affidabilità del
sistema grazie alle
competenze del
personale che esegue il
lavoro di installazione,
oltre a ridurre i tempi di
inattività in loco. Il nuovo
sistema integrato
consentirà all'azienda
Brad-Pave di accrescere
la propria produttività.
www.liebherr.com
Accordi
Filtrazione
al TOP
n Hella ha recentemente siglato un accordo
con Hengst per la distribuzione di filtri.
Un impegno che consentirà a Hella la
commercializzazione della gamma filtri
destinata ai veicoli industriali. Quest’ultima si
aggiunge alla precedente già disponibile in
portafoglio, dedicata alle autovetture e ai
veicoli commerciali leggeri, introdotta a
seguito dell’alleanza siglata tre anni fa tra le
due società che aveva portato alla creazione
del marchio esclusivo Hella Hengst. “Sono
particolarmente soddisfatto di questo nuovo
accordo con Hengst”, commenta Alberto
Serra, Direttore Generale di Hella Italia. “La
gamma attuale di prodotti per la filtrazione,
destinata ad autovetture e veicoli leggeri, sta
riscuotendo un grande successo, e le nostre
vendite crescono presso i distributori italiani.
LDSR 300
HTSR 400
MGSR 200
Sono fiducioso del fatto che la nuova linea
destinata ai veicoli industriali confermerà tale
tendenza, grazie all’elevata qualità di ogni
prodotto Hengst, che può beneficiare di
tecnologie avanzate, sviluppate al fianco dei
principali costruttori di autovetture e veicoli
leggeri e pesanti a livello globale.”
www.hella.com
www.yokohama-oht.com
GAMMA PREMIUM DI PNEUMATICI RADIALI OTR
PROGETTATI PER DURARE A LUNGO
[8] marzo 2021 Costruzioni
Attualità&Prodotti
Bilanci
Collaborazioni
Dentro una nuova famiglia
n La gamma di pneumatici Alliance 585 è
stata ufficialmente omologata da Manitou.
Faranno parte della dotazione della sua
gamma di sollevatori telescopici MLT NewAg.
"Gli pneumatici Alliance 585 sono disponibili
su numerosi modelli delle gamme MLT
NewAg e NewAg XL. Questi
pneumatici soddisfano la domanda
crescente da parte dei clienti di
prodotti adatti per l’utilizzo in
condizioni complesse sulle superfici
dure", informa Camille Rouvrais, Global
Product Manager (MLT). Alliance Tire
Group (Yokohama Off-Highway Tires
dal 2021) è già stato premiato da
Manitou come “Fornitore dell’anno”
(2019) e l’aggiunta di un altro
pneumatico Alliance alle dotazioni di
fabbrica rappresenta un rafforzamento
della collaborazione tra le due aziende.
Assistiamo a una tendenza crescente
verso macchine in grado di svolgere con
versatilità le più diverse operazioni, ovvero
macchine che possono essere utilizzate
ovunque per il carico e lo scarico, per tutti i
tipi di applicazioni nei piazzali.
yokohama-oht.com
Resilienza e diversificazione
Il Gruppo BASF ha mostrato resilienza nel
contesto della crisi provocata dal
Coronavirus, grazie a portafoglio
diversificato e solidità finanziaria
BASF (Badische
Anilin- und Soda
Fabrik) ha
presentato i risultati
finanziari del 2020.
“In un anno difficile,
BASF è stata in grado di
chiudere l’anno
positivamente,” afferma
Martin Brudermüller,
Presidente del Consiglio
di Amministrazione di
BASF durante il BASF
Report 2020. L’utile delle
attività operative (EBIT)
[10] marzo 2021 Costruzioni
per l’intero 2020 ha
superato le aspettative
pubblicate dall’azienda a
ottobre, facendo meglio
anche delle previsioni di
consenso degli analisti.
L’azienda aveva già
pubblicato i propri dati
preliminari il 20 gennaio
2021. “Nel quarto
trimestre del 2020
abbiamo incrementato i
volumi in tutte le
regioni,” spiega
Brudermüller. BASF è
stata in grado di
incrementare
significativamente i
margini. Al buon
risultato registrato nel
quarto trimestre 2020
ha contribuito anche una
riduzione dei costi fissi.
Nel quarto trimestre
2020 le vendite sono
aumentate del +8%,
attestandosi a 15,9
miliardi di euro. I volumi
sono cresciuti del +7%.
Anche i prezzi registrano
un aumento del 7%,
trainati prevalentemente
dai segmenti Surface
Technologies,
Agricultural Solutions e
Materials. Gli effetti di
portafoglio, dovuti
all’acquisizione del ramo
d’azienda delle
poliammidi da Solvay,
hanno contribuito per
l’1%. Gli effetti valutari
hanno avuto un impatto
negativo del 7% sulle
vendite. L’EBITDA
(margine operativo
lordo) ha registrato un
incremento del +15% nel
quarto trimestre, a 2,1
miliardi e si attesta a 2
miliardi di euro, rispetto
a 1,6 miliardi nel quarto
trimestre 2019. Nel
quarto trimestre l’Ebit,
prima delle imposte, ha
registrato un incremento
del 32%, raggiungendo
1,1 miliardi di euro. I
ricavi dell’intero
esercizio 2020
rimangono stabili a 59,1
miliardi di euro.
www.basf.com
natdesign.eu
MAGGIORE RESISTENZA ALLA
CORROSIONE RISPETTO PROTETTIVI
TRADIZIONALI PARTICOLARE
DUREZZA E RESISTENZA
MECCANICA BUON
COEFFICIENTE DI FRIZIONAMENTO
UNIFORMITÀ DI COLORAZIONE
Dall’OPTIONAL allo STANDARD
anche l’occhio vuole la sua parte.
www.olmark.com
OTTIMA RESISTENZA ALLA CORROSIONE
3
PROTETTIVO EFFICACE ANCHE
A BASSI SPESSORI BUONA
UNIFORMITÀ DI COLORE OTTIMA
ADERENZA DELLE PASSIVAZIONI
CROMATICHE
RIVESTIMENTO DI SPESSORE UNIFORME
2
ANCHE NELLE ZONE INTERNE
INDIPENDENTEMENTE DALLE
FORME OTTIMA RESISTENZA
ALL’USURA RISPETTO DELLE
TOLLERANZE DIMENSIONALI
Company Certified
with Procedures Quality
UNI EN ISO 9001:2015
ELEVATA PROTEZIONE ALLA
CORROSIONE RIVESTIMENTO
A SPESSORE COMPATTO BUONA
RESISTENZA ALL’USURA OTTIMO
RAPPORTO QUALITÀ PREZZO
1natdesign.eu
Attualità&Prodotti
Pale gommate
Una visione chiara e trasparente
La scarsa visibilità
ha sempre destato
grande
preoccupazione nello
svolgimento di
determinati lavori.
Doosan Infracore Europe
ha lanciato il primo
sistema di sicurezza nel
settore a "benna
trasparente" per pale
gommate. Un sistema
che consente
all'operatore di vedere
nei punti ciechi davanti
Doosan Infracore Europe ha lanciato il primo
sistema di sicurezza in tempo reale nel
settore a “benna trasparente” per pale
gommate, dicendo addio ai punti ciechi che
ne ostacolano la visione
in basso, e visualizza, in
tempo reale, le immagini
combinate sul monitor in
cabina usando un
metodo di proiezione
curva. Il sistema migliora
l'efficienza operativa:
funzione di proiezione
anteriore per le
macchine movimento
terra.
L’azienda ha sviluppato
altri sofisticati sistemi di
sicurezza
accolti favorevolmente
dai clienti. Un portavoce
di Doosan Infracore
riferisce: "Con l’aumento
delle norme di sicurezza
per macchine e cantieri
a livello mondiale, i
sistemi di sicurezza
avanzati sono diventati
un fattore chiave quando
è il momento di
scegliere una macchina.
Abbiamo in programma
di continuare a
sviluppare
Tecnologie
Professionisti di utensili
n Un lavoro impegnativo
richiede performance
crescenti e quindi un
aumento di potenza. Gli
ingegneri Dewalt,
multinazionale USA attiva
nella produzione e
commercializzazione di
utensili elettrici ed accessori
professionali, hanno
progettato la rivoluzionaria
tecnologia Dewalt XR Flexvolt
Advantage che offre fino al
77% in più di potenza. Questa
consente agli utensili della
gamma 18V XR Flexvolt
Advantage di riconoscere la
presenza di una batteria XR
Flexvolt e di aumentarne la
potenza, quando necessario.
Tale tecnologia consente una
potenza aggiuntiva per
eseguire i lavori più esigenti,
ma aumenta anche la
versatilità e l’autonomia degli
elettroutensili con batteria
18V XR permettendo al
professionista di gestire
diverse applicazioni e
migliorando la flessibilità e la
produttività senza la
necessità di cambiare
l’elettroutensile. Dewalt l’ha
applicata a quattro nuovi
elettroutensili cordless: sega
circolare di 190mm DCS573
18V XR, trapano/avvitatore a
percussione DCD999 18V XR
XRP, sega alternativa XR 18V,
Smerigliatrice DCG409 18V
XR 125mm.
www.dewalt.it
A WORLD OF COMFORT
RISCALDATORI E SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO
alla benna montata sulla
pala attraverso il monitor
in cabina, prevedendo
così gli incidenti.
L'innovativo sistema
registra le immagini
davanti alla pala
gommata attraverso
telecamere montate
anteriormente, in alto e
offre una visione in
prospettiva in avanti
durante le operazioni di
carico/scarico o durante
il trasporto di materiali.
Doosan Infracore è la
prima azienda al mondo
ad aver sviluppato e
adottato un sistema di
benna trasparente con
all'avanguardia per la
sua gamma di
macchine, tra cui il
sistema AVM, utile per
assicurare il
monitoraggio dell'area
attorno alla macchina, e
il sistema di allarme
posteriore, con sensori a
ultrasuoni, entrambi
caratteristiche di
sicurezza per proteggere
operatori e altri
lavoratori in cantiere, e
vogliamo essere in
prima linea nella
realizzazione di cantieri
edili sicuri, in cui non si
verifichino incidenti".
eu.doosanequipment.com
DAL PROGETTO AL TEST:
IL VOSTRO CLIMA SU MISURA
Il deserto infuocato o il gelo dell’Artico: qualunque sia l‘ambiente nel quale operate,
[12] marzo 2021 Costruzioni
Attualità&Prodotti
Piattaforme web
Pala compatta cingolata
Consacrata dal Fuoco
La pala compatta cingolata Bobcat T870
è risultato il mezzo ideale per gli interventi
dei Vigili del Fuoco della Regione Lazio.
La macchina è stata configurata per lo
svolgimento del lavoro di competenza
La Direzione dei Vigili
del Fuoco della
regione Lazio ha
acquistato una pala
compatta cingolata, per
esigenze operative e di
soccorso. A seguito di
alcune valutazioni, la mini
pala cingolata Bobcat
T870 è risultato il mezzo
più rispondente alle
richieste tecniche
necessarie, anche grazie
a qualità come versatilità,
robustezza, stabilità ed
elevata potenza. Il
personale G.O.S. (circa
venti operatori attivi su
tutto il territorio
nazionale) ha seguito
un’adeguata formazione
e uno scrupoloso
addestramento sul nuovo
mezzo, partecipando sia
ad una sessione di
lezione teorica in aula sia
ad attività pratiche
presso le aree esterne
della Scuola di
Formazione Operativa
della sede della CMR
(Colonna Mobile
Regionale) della
Direzione Regionale
Lazio.
La formazione è stata
organizzata e tenuta dal
personale tecnico di Idio
Ridolfi & figli,
concessionario Bobcat
per Abruzzo, Molise,
Umbria, Lazio e Marche.
Un riferimento
importante nel centro
Italia per la vendita, il
noleggio, l'assistenza e i
ricambi di macchine e
attrezzature per l'edilizia.
Massimo Ridolfi, titolare
della concessionaria
Bobcat, afferma: "È per
noi motivo di orgoglio
essere riusciti ad
instaurare, da oltre tre
anni, un rapporto di
collaborazione con i Vigili
del Fuoco della regione
Lazio basato su stima e
fiducia reciproca, grazie
in particolare alla
professionalità di Daniele
Giovanni, nostro
responsabile
commerciale su Viterbo,
Roma e provincia”.
La macchina è stata
personalizzata per
l’utilizzo dei Vigili del
Fuoco. La cabina è
stata sigillata e
pressurizzata, per
impedire la penetrazione
del fumo, ed è stato
applicato un filtro ai
carboni attivi.
La macchina è quindi
stata personalizzata con
una verniciatura rossa
che contraddistingue tutti
i mezzi dei Vigili del
Fuoco.
www.bobcat.com
Una nuova
identità
n Controls, principale produttore
di apparecchiature per le prove
meccaniche dei materiali da
costruzione e di ingegneria civile,
lancia il nuovo sito web.
Il sito riprogettato offre agli utenti
le funzionalità più recenti,
consentendo ai clienti esistenti e
potenziali di ricercare prodotti e
richiedere preventivi con un clic di
un pulsante. Il nuovo sito
presenta anche un'identità del
marchio rinnovata e le sue due
divisioni: IPC Global e Wykeham
Farrance.
Controls è stato progettato
pensando agli esperti di prove sui
materiali, che magari cercano di
YOUR
COMPLETE
RECYCLING
RANGE
1 16/03/2021 09:17:15
IL FUTURO È VERDE
acquistare attrezzature di alta
qualità per le prove meccaniche
di materiali da costruzione e di
ingegneria civile. La navigazione
intuitiva consente ai visitatori di
sfogliare oltre 4.000 prodotti,
nonché di accedere a contenuti di
alto valore come brochure di
prodotti, schede tecniche, video
dimostrativi, risposte alle
domande frequenti e molto,
molto altro ancora. Il sito è
compatibile con tablet,
smartphone e altri dispositivi
mobili per consentire agli utenti di
navigare ovunque e ogni volta che
lo desiderano. Infine, una nuova
funzione Carrello quotazioni
consente agli utenti di aggiungere
prodotti con facilità in modo da
poter generare richieste di
preventivo specifiche in modo
rapido ed efficiente. Luigi Di Iorio,
Direttore generale Controls
commenta: "Il sito web annuncia
un nuovo capitolo. La piattaforma
ci consente di offrire un servizio
veramente personalizzato ai
nostri clienti con una sezione di
supporto e servizio dedicata.
Grazie a questa, possiamo fornire
più facilmente ai nostri clienti i
consigli di esperti sulle nostre
apparecchiature per prove sui
materiali".
www.controls-group.com
006666
[14] marzo 2021 Costruzioni
camssrl.it
Attualità&Prodotti
Gru articolate
Alte prestazioni verticali
Ideale per l’impiego in aree metropolitane
caratterizzate dalla presenza di edifici alti,
perché può lavorare con carichi pesanti
ad altezze elevate. È la nuova gru Effer 1000
che, allo sbraccio massimo di 26 m,
ha una capacità di sollevamento di 2.300 kg
Hiab, parte del
gruppo Cargotec,
ha presentato la
Effer 1000. Una macchina
che porta una nuova
potenza di sollevamento
verticale a una gru da
carico della gamma
pesante da 90 tm.
L’Effer 1000 offre una
struttura a 9 estensioni
con ulteriori sei dello
snodo, per una capacità di
sollevamento di 2.300 kg
allo sbraccio massimo di
26 m ed un carico utile
massimo di 5.800 kg a 23
m di sbraccio. La gru base
pesa solo 9.500 kg, ma
offre prestazioni di gru più
grandi, riducendo le
emissioni ed il costo
d’uso.
Le sue prestazioni e le sue
dimensioni la rendono
ideale per il
funzionamento in aree
metropolitane con edifici
alti dove può lavorare con
carichi pesanti ad altezze
elevate, perché non ha la
necessità di essere
installata sui camion più
grandi. La gru è stata
progettata sulla scorta dei
suggerimenti dei clienti
Effer del settore edile e
delle attività di noleggio e
servizi, che desideravano
una gru più leggera ma
che garantisse di sollevare
carichi pesanti ad alti
livelli.
“Abbiamo ascoltato i
nostri clienti e creato una
gru da carico Effer
rivoluzionaria che offre le
migliori prestazioni
verticali nella sua
categoria. Effer 1000 è
una gru da carico pesante
con lo sbraccio verticale e
la capacità di sollevamento
concorrenti con quelli di
una gru super pesante,
senza la necessità di
essere installata sui
camion più grandi. Questa
flessibilità le consente di
lavorare in spazi urbani più
ristretti e di
risparmiare denaro",
afferma Marcel
Boxem,
Direttore, Global
Product
Management,
Hiab.
La chiave delle prestazioni
verticali della gru è la
forma del braccio
decagonale V10-Force che
offre la forza necessaria
per supportare i carichi più
pesanti riducendo al
minimo le oscillazioni
laterali ed aumentando la
precisione complessiva
delle manovre. La nuova
Effer dispone, inoltre, del
Jib Multipower che
mantiene le prestazioni ai
più alti livelli
dell'estensione, anche dal
7° al 9° sfilo.
La gru può essere
installata con i sistemi di
stabilizzazione Effer V-
Stab e CroSStab,
che massimizzano
le aree di
superficie in cui
è possibile
posizionare il
camion.
La gru è dotata del
sistema di controllo
Progress 2.0 di Effer
che permette la
connettività a soluzioni
digitali, con le quali, ad
esempio, i titolari di flotte
possano gestire ogni
singola macchina
connessa basandosi sui
dati relativi all'uso e alle
prestazioni della gru per
facilitare la pianificazione
della manutenzione ed
aumentare i tempi di
attività. Utilizzando la
diagnostica remota, la
gru può essere
controllata virtualmente
da un tecnico
specializzato o ricevere
aggiornamenti software
senza dover visitare un
centro di assistenza. Con
Progress 2.0 si consente,
inoltre, ai proprietari di
monitorare lo stato delle
proprie gru e dei cicli di
lavoro, per gestire la
propria flotta nel modo
più efficiente possibile.
Progress 2.0, conforme
alla normativa CE, offre
numerose caratteristiche
di sicurezza. Tra di esse, di
particolare riguardo sono
le funzioni di supporto e i
sensori che assistono gli
operatori durante i cicli di
lavoro, evitando rischi di
carico eccessivo ed
intervenendo con blocchi,
quando necessario.
L'Effer 1000 è già
ordinabile in tutto il mondo
(lo è da febbraio 2021)
presso i rivenditori Eeffer e
presso molti rivenditori
Hiab in paesi selezionati.
effer.com
Nuove aperture
Il cielo sempre più blu
n Nuova apertura a Brugherio, in
provincia di Monza e della Brianza,
per Mollo Noleggio. La nuova sede
del centro noleggio è in viale
Lombardia 280, in posizione
strategica e facilmente
raggiungibile, a pochi minuti dalle
uscite della A4 Torino -Trieste e
della Tangenziale di Milano.
L'impianto edificato si estende su
un’area di 3.000 m 2 . Lì i clienti
possono trovare un’ampia gamma
di soluzioni a noleggio: piattaforme
aeree per lavori in quota, mezzi per
il sollevamento, macchine
movimento terra, autocarri,
macchine e attrezzature edili,
monoblocchi e container, bagni
mobili. All'interno della struttura è
possibile trovare anche prodotti
elettrici, ibridi ed euro 6, per
soddisfare la crescente necessità
di attrezzature da costruzione
ecologiche, per lavorare all’interno
di edifici e in ambienti sensibili alle
emissioni: centri storici, zone
residenziali, giardini e parchi,
scuole, edifici pubblici, cantine,
ospedali, industrie alimentari e
farmaceutiche. Il centro ha un’area
officina attrezzata per le
manutenzioni e un’area dedicata ai
corsi di formazione (rilascio
patentini per l’uso dei mezzi
d’opera). Ricordiamo che, ad
ottobre 2019, Mollo Noleggio ha
vinto per la seconda volta
consecutiva il premio come
"Miglior Azienda di Noleggio di
Piattaforme Aeree" in Italia, e, a
giugno 2020, si è aggiudicato il
premio internazionale “Grande
Società di Noleggio” promosso
dall’associazione Era (European
Rental Association).
materiali".
www.mollofratelli.com
ALL IT TAKES!
Tutti prodotti e servizi su
www.wackerneuson.com
[16] marzo 2021 Costruzioni
Attualità&Prodotti
Rassegna web
t
t
Collegamenti social in primo piano
sulla barra laterale del sito.
Instagram è più aggiornato rispetto
a Facebook. Ottima la suddivisione
delle IG stories, anche se poche
quelle condivise.
magnatyres.com
NAVIGAZIONE
Sito web dal mood tecnico e pratico, e anche piuttosto
moderno. Soddisfa in pieno le ricerche dell’utente:
dalle schede tecniche alla descrizione dei prodotti.
GRAFICA
Grande importanza viene data alle slide in apertura.
Complessivamente foto e testo sono ben distribuiti.
Il layout ordinato rilassa lo sguardo del visitatore.
Contenuti personalizzati ad hoc
per le varie occasioni, i social
di Michelin sono tra i più seguiti
del settore. Simpatiche, ad esempio,
le animazioni che compaiono
su Instagram. Ottimo uso di hashtag.
t
t
michelin.it
IL WEB
NAVIGAZIONE
La piattaforma si presta molto dal punto di vista
interattivo ed è facile selezionare la tipologia di prodotto.
Ottima la sezione “consigli e suggerimenti”.
GRAFICA
Una homepage ricca di immagini, senza dare
l’impressione di essere in sovraccarico. Super carina
la barra della community Michelin.
della gomma
La nostra rassegna web dedicata alle funzionalità
dei siti online delle aziende attive nel settore degli
pneumatici OTR con uno sguardo approfondito
e critico all’aspetto grafico, funzionale e social
Testi di Eliana Puccio
t
bkt-tires.com
NAVIGAZIONE
Navigazione intuitiva con focus sui prodotti e schede
tecniche ben esposte. Originale la stringa con le seguenti
categorie: Bkt Network, Btk Stories, BKT Sponsorships.
t
Social utilizzati assiduamente
e con un esteso bacino di pubblico.
Sicuramente grazie alla selezione
e condivisione di contenuti come
eventi, prodotti e video, aperti
per esempio, come già noto,
al mondo del calcio.
GRAFICA
Un ottimo biglietto da visita da BKT già riconoscibile
per la scelta del colore verde, come sfondo ormai icona
del marchio. La struttura del sito è fresca e moderna.
[18] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [19]
Attualità&Prodotti
Rassegna web
Entrambi profili sono attivi, anche
se Instagram risulta in stand-by
da qualche anno. Facebook, invece,
porta alta la bandiera social
del marchio. Riscuotono successo
i video di prodotti commentati
dai vari utenti.
t
bridgestone.it
t
t
t
Profili social al passo con i tempi,
peccato che non siano collegati
al sito web. Facebook è ricca
di contenuti originali e diversificati
ed è il luogo ideale per esaltare
l’azienda.
NAVIGAZIONE
Poche sezioni ma utili come quella per la stampa.
Pollice in sù per lo spazio dedicato alle storie Bridgestone,
che regala punti a favore.
GRAFICA
Look all’avanguardia con posizionamento di foto
a mosaico che donano movimento alla pagina. Immagini
in espansione se selezionate con il cursore.
goodyearotr.com
NAVIGAZIONE
Ben realizzata la sezione dedicata agli pneumatici:
si può selezionare in base alla tipologia di veicolo,
dimensione ruote, diametro del cerchio.
GRAFICA
Le immagini un po’ accalcate rischiano di appesantire
la pagina e quindi l’occhio dell’utente.
I colori accesi regalano luminosità alla homepage.
t
continental-pneumatici.it
t
Dai social appare evidente quanto
l’azienda ci tenga ad instaurare
un rapporto di fiducia con i suoi
clienti. Aggiornamento costante,
e foto spiritose come quella
di un bambino che si adagia dentro
uno pneumatico.
I social, in questo caso solo
Facebook, rappresentano un buon
canale per trasmettere lo spirito
dell’azienda. Sulla pagina,
ad esempio, vengono condivise
iniziative dedicate all’economia
circolare e all’ambiente.
t
t
NAVIGAZIONE
Sito web molto completo e ricercato. Singolare lo spazio
approfondito che troviamo in homepage “i nostri social
media” e le notizie aggiornate costantemente.
GRAFICA
Grafica moderna apprezzabile sia per la qualità delle
immagini sia per il layout in sè. Protagonista della
homepage è il colore arancione che richiama il brand.
NAVIGAZIONE
Curato nei dettagli, ad esempio lo stesso menù
a tendina è un po’ più originale rispetto agli standard.
Pollice in sù per “Marangoni testimonials”.
marangoni.com
GRAFICA
Una grafica dal forte impatto visivo e accattivante cattura
l’attenzione di chi vi naviga. La homepage offre molti
spunti interattivi, e poi molto colorata!
Entrambe pagine social assenti
all’appello, infatti mancanti anche
i collegamenti dal sito.
t
t
t
t
È un vero peccato non esistano
i profili social cui facciamo
riferimento perché il sito web
promette bene e merita attenzione.
ecomega.com
marix.it
NAVIGAZIONE
Semplice ma ordinato nell’esposizione delle singole
sezioni. Peccato non fosse un po’ più interattivo.
Interessante, ma poco curato “test sul campo”.
GRAFICA
Il layout del sito è forse troppo standard e andrebbe
un pò rivisto. Cattura la nostra attenzione la galleria
fotografica in primo piano sulla homepage.
NAVIGAZIONE
All’interno delle sezioni gradiamo l’esposizione
movimentata dei prodotti. In primo piano, interviste
dei testimonial che elevano il profilo dell’azienda.
GRAFICA
L’aspetto grafico eccelle rispetto agli standard,
ed è sicuramente da premiare. Il primeggiare del giallo non
disturba la visione, ma, al contrario, conquista l’utente.
[20] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [21]
Rassegna web
Aspetto social innovativo evidente
dalla cura delle immagini che
vengono condivise. L’azienda investe
molto sull’aspetto comunicativo
sulle sue pagine, soprattutto quella
Facebook.
t
NAVIGAZIONE
Sito web accessibile. Molto utile la parte dedicata alla
sicurezza che troviamo sotto la voce “innovazioni”. Sulla
home è possibile scegliere il tipo di macchina desiderata.
nokiantyres.com
t
GRAFICA
Una grafica moderna che rappresenta sicuramente
un ottimo biglietto da visita. Carina l’immagine di apertura
con un tondo che riprende il concept di pneumatico.
BOBCAT TI
OFFRE LE
SOLUZIONI DEL
DOMANI, ORA!
t
prometeon.com
t
Grande importanza ai social così
come sono grandi i simboli
che appaiono nella parte bassa
del sito. Entrambi i profili sono
costantemente aggiornati
e utilizzati nel giusto modo,
con foto, tag e hashtag delle
parole chiave.
NAVIGAZIONE
Diverso dai soliti che mettono in evidenza le sezioni
principali. Qui per arrivarci occorre cliccare il menù
laterale. Interessante l’area “sostenibilità”.
GRAFICA
Grafica a mosaico che dà un senso di ordine.
Il sito è nuovissimo e c’è un perfetto bilanciamento
tra l’uso di immagini e contenuti testuali.
Ci si dà da fare su entrambi i profili
che rendono attiva e frequente
l’interazione con i followers.
Instagram in formissima con i “reels”
e il canale TV.
t
t
Abbiamo inventato l’industria delle macchine compatte e ora la stiamo reinventando.
Gli escavatori compatti Bobcat sono costruiti intorno all’operatore e sono la soluzione
a tutte le esigenze della tua attività perché offrono una combinazione vincente di alte
prestazioni, comandi intuitivi e fluidi e comfort di prima classe.
NAVIGAZIONE
Utili le due sottocategorie “novità ed eventi” e “Blog”
che troviamo sotto la voce “Around YOHT”. Ben curata
la parte dedicata ai prodotti/pneumatici.
[22] marzo 2021 Costruzioni
yokohama-oht.com
GRAFICA
Personalmente lo sfondo nero non è tra i miei preferiti
perché trovo affatichi un po’ la navigazione. Ottima la
soluzione grafica dello pneumatico che proietta il mondo.
CONTROLLO SUPERIORE
STABILITÀ CHE MIGLIORA LA SICUREZZA
PRESTAZIONI E PRODUTTIVITÀ
VERSATILITÀ PER L’USO DI PIÙ ACCESSORI
Per ulteriori informazioni contatta il concessionario locale
o visita www.bobcat.com
Attualità&Prodotti
Reti distributive
Chi semina…
RACCOGLIE
L’SK500LC-10 in foto,
allestito con benna
da roccia è ad oggi il Kobelco
più grande venduto
da Gruppo Bruno.
Sono passati 5 anni da quando Kobelco, terminata la
joint venture con CNH Industrial, ha ufficializzato di
voler entrare in diretta sul mercato del Vecchio
Continente e, in particolare, in Italia. Si perché grazie agli
anni di stretta collaborazione italo giapponese, sotto l’effige
New Holland-Kobelco, il dna dagli occhi a mandorla si
è radicato lungo tutto lo stivale, sottotraccia, nella memoria
di chi lavora sul campo, di chi ha curato l’assistenza di
quegli escavatori.
Gli escavatori Kobelco che arrivano oggi in Europa tinti dell’originale
"blue-green" sono prodotti al 100% in Giappone
e dal 2017 sono distribuiti in Italia da una rete di distributori
“outsider”, ovvero estranei alla filiera tradizionale del
movimento terra pesante, ma da realtà specializzate in edilizia
o macchine agricole. Gli uomini di Kobelco Europe hanno
basato lo sviluppo della rete di assistenza sia sulle radici
della cultura coltivata da New Holland-Kobelco, sia sulle
elevate competenze tecniche delle reti di assistenza degli
specializzati in macchine agricole, con in testa gli atto-
ri del mondo John Deere come ad esempio il Gruppo Bruno,
sinonimo di John Deere da oltre 30 anni nel Sud Italia, o il
veneto Bassan, primo concessionario del Cervo a distribuire
Kobelco nel Belpaese.
Gruppo Bruno, garanzia di qualità
Gruppo Bruno è un’azienda trasversale al mondo agricolo,
industriale e, oggi, construction che si distingue da anni sul
territorio per il successo decretato da una rete capillare di
vendita, assistenza e servizi.
Basata a Grottaminarda (AV), l’azienda è nata nel 1977
come fornitrice di ricambi e assistenza per il mondo agricolo
ed è poi cresciuta in modo esponenziale. Oggi l’azienda
distribuisce macchine agricole, concimi, attrezzature
per giardinaggio, irrigazione, macchine industriali, macchine
movimento terra, realizza impianti biogas e offre ogni
tipologia di power generation.
A tal proposito la famiglia Bruno, con l’azienda Bruno
Generators è produttrice di torri faro e gruppi elettrogeni
Testi di Matthieu Colombo
Per Puglia, Calabria, Campania, Basilicata e Molise,
Gruppo Bruno è sinonimo di Kobelco Construction.
Oltre 300 macchine vendute in poco più di due anni.
Così l’azienda leader nell’agricolo diventa una
protagonista del movimento terra nel Sud Italia
[24] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [25]
Attualità&Prodotti
A SUD BrUno
È Sinonimo
Di koBelCo
l’Sk500lC-10
protagonista del
servizio fotografico
è stato consegnato
a inizio 2021 dal
Gruppo Bruno alla
rising House
di Antonio iuliano
che lo ha scelto
per proseguire
la coltivazione
della sua cava
a lioni, in provincia
di Avellino.
Reti distributive
con una fascia di potenza che spazia da 3 kW fino a 3 MW
con motore singolo e realizza power station con potenze
fino a 30 MW. Allargando gli orizzonti si scopre come
Gruppo Bruno sia inoltre attivo in differenti settori, tra cui
la produzione di componenti per il settore automotive, con
molteplici stabilimenti. Nel complesso Gruppo Bruno supera
i 220 milioni annui di fatturato con 24 stabilimenti produttivi
nel mondo di cui 20 in Italia (2 in Germania, 1 in Gran
Bretagna e 1 in Cina) e conta oltre 1.000 dipendenti.
leader nell’agricolo, apre al movimento terra
Ora che abbiamo messo i puntini sulle “i”, veniamo alla
Concessionaria, l’azienda da cui tutto ha avuto origine alla
fine degli anni Settanta, a Grottaminarda, in provincia di
Avellino. Questa realtà, concessionaria Kobelco da fine
2017, è stata fondata negli anni Settanta dai fratelli Bruno
e poi, negli anni, è stata sviluppata da Ciriaco Bruno come
rete di vendita e assistenza nel Sud Italia e in particolare in
Puglia, Campania, Calabria, Basilicata e Molise. Oggi, a
oltre 40 anni di distanza, grazie a 6 sedi (Grottaminarda,,
Foggia, Eboli, Lamezia Terme, Altamura e Baragiano), garantisce
un service di qualità con altrettante officine specializzate
con magazzino ricambi attiguo e 10 officine mobili.
A queste si aggiungono poi diversi sub dealer e i punti
d’assistenza affiliati.
L’organizzazione Bruno ha raggiunto traguardi d’efficienza
a 360° talmente elevati che la differenziazione a movimento
terra è stata ricercata in quanto funzionale a mantenere dinamica
e competitiva l’offerta dei servizi pensati e sviluppati
per ambiti operativi come quello delle macchine agricole
John Deere. Stiamo parlando di 70 persone a supporto
di vendita e assistenza, delle quali 40 sono tecnici meccatronici
specializzati.
l’efficienza in formula digitale
La ricetta per coordinare ogni attività di consulenza, soluzioni
di vendita o noleggio a lungo termine e assistenza
in modo trasversale alle filiere agri, industriale e mmt, su
tutto il territorio, passa per la digitalizzazione integrale del-
le operation. Prendiamo, ad esempio, il service inteso in
senso allargato, come disponibilità e gestione dei ricambi
originali, omologazione e pianificazione delle procedure
di assistenza, quindi di monitoraggio puntuale delle attività
sul territorio. Al riguardo non è un caso che con
l’ingresso di Gruppo Bruno nel settore delle macchine movimento
terra, sia arrivato in forze nell’organizzazione anche
un ex risorsa CNH, una storica figura del movimento
terra tricolore, quale Antonio Ferro.
Va inoltre precisato che nel 2020 la concessionaria ha realizzato
circa il 30% del suo fatturato service (un complessivo
di 500.000 euro mano d’opera fatturata nel 2020) con
attività conseguenti contratti di manutenzione programmata.
In termini di post vendita, Bruno ha scelto di utilizzare
un sistema informatico crm personalizzato per digitalizzare
tutto il cronologico di manutenzione di ogni singola
macchina e renderlo fruibile in tempo reale da tutte le sedi
sul territorio e da tutte le officine mobili.
A ben vedere, questo metodo di archiviazione delle operazioni
di assistenza è utile anche per il cliente finale che,
nel momento in cui vorrà rivendere una delle sue macchine
acquistate da Bruno, avrà a disposizione un resoconto
delle manutenzioni eseguite che ne eleverà sicuramente il
valore certificandone, tra l’altro, le ore operative dichiarate.
manitou, John Deere, Kobelco, Ghel, Topcon…
Nel 2021 l’attività di vendita e assistenza nel Sud Italia di
Gruppo Bruno rappresenta marchi di assoluto riferimento
sul mercato nazionale e globale come, ad esempio, Manitou
(sollevatori telescopici fissi e rotativi, carrelli elevatori elettrici,
diesel e fuoristrada), John Deere (intera gamma agri
rappresentata da oltre 30 anni), escavatori cingolati Kobelco,
skid del Gruppo Manitou marchiati Ghel e, di recente implementate,
le tecnologie di assistenza allo scavo della
Topcon Positioning.
Da fine 2020, infatti, Gruppo Bruno è concessionario di vendita
Topcon per la Campania e centro d’assistenza auto-
[26] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [27]
Attualità&Prodotti
Lo stabilimento Bruno Generators
a Grottaminarda (AV)
Reti distributive
la sede Gruppo Bruno
a Grottaminarda (AV)
rizzato (senza limiti territoriali) con personale interno espressamente
formato per interventi di montaggio, manutenzione
e calibrazione delle tecnologie di assistenza allo scavo
in cantiere Machine Control 2D e 3D.
Gruppo Bruno crede nello sviluppo di questo mercato in ragione
del fatto che gli operatori esperti sono sempre più
difficili da trovare e che le tecnologie di monitoraggio e aiuto
alla scavo permetto ai titolari di un’impresa di monitorare
in tempo reale da remoto l’avanzamento dei cantieri e
la correttezza dell’operato. Le tecnologie Topcon integrate
all’elettronica di monitoraggio degli escavatori Kobelco, con
trasmissione dei dati Komexs, danno vita a un sistema in
grado di elevare l’efficienza di un’imprese su più cantieri
l’omBeliCo
Del monDo BrUno
i Bruno hanno
iniziato oltre 40 anni
fa specializzandosi
in ricambi per
macchine agricole.
oggi Gruppo Bruno
ha sede
in Campania,
a Grottaminarda,
provincia di Avellino.
A sinistra e sotto
la sede della
concessionaria,
a destra lo
stabilimento Bruno
Generators.
in contemporanea, scongiurando fermo macchina e controllando
efficienza e produttività.
Digitale si, ma con uomini sul territorio
Se oggi le nuove generazioni della famiglia Bruno portano
alla digitalizzazione della filiera e dell’operato per elevare
efficienza e soddisfazione dei clienti finali, come non
è mai stato possibile in passato (per lo meno in senso diffuso),
nessun attore dell’organizzazione dimentica le basi
che hanno fondato il successo del modo Bruno di fare impresa,
ossia le strette di mano e il rapporto umano sulla terra,
sul terreno, sul territorio.
Un esempio di questo modus operandi traslato ai nostri
giorni è la necessità del controllo della soddisfazione assoluta
della clientela. Questo, ad esempio, porta alla scelta
di affidarsi a trasportatori propri per movimentare le
macchine nuove da consegnare. I trasportatori dipendenti
sono infatti in grado di movimentare le macchine e presentarle
ai clienti introducendo loro le nozioni di base per
l’utilizzo durante la fase di prima consegna.
A questa operazione “logistica” curata in modo diretto, entro
i 7-10 giorni successivi dall’arrivo in sito della macchina
segue la consegna eseguita nel dettaglio da personale
tecnico specializzato. Va poi detto che il servizio
postvendita Bruno adotta poi la politica del 3-3-3 in base
a cui il cliente viene contattato per verificare il suo livello di
soddisfazione in rapporto alla macchina consegnata dopo
3 giorni, dopo 3 settimane e dopo 3 mesi. Secondo quanto
verificato dall’organizzazione stessa questo metodo è
molto apprezzato, dato che risulta un riscontro positivo
medio da parte del 92% dei clienti.
Le tappe di Gruppo Bruno
Tutto ha avuto origine con la ditta individuale Antonio
Bruno e il primo negozio di ricambi agricoli nel lontano
1977. Da quella piccola attività, grazie all’impegno
dei quattro fratelli Giuseppe, Maurizio, Ciriaco e
Renato, prima con la vendita di attrezzature agricole
poi di trattori e mietitrebbie, ha avuto origine il Gruppo
Bruno. Nel 1992 i Bruno sono diventati concessionaria
ufficiale Manitou e sono stati tra i primi a vedere
la vocazione agri dei rossi francesi. Lo stesso anno,
in parallelo alla sede di Grottaminarda (AV), hanno
aperto una filiale a Foggia, per supportare il Tavoliere
delle Puglie. È il 1994 quando il Gruppo Bruno sposa
il marchio John Deere, azienda riconosciuta leader
globale per macchine e attrezzature agricole.
Da allora il rapporto con il marchio americano non si
è mai interrotto. Dieci anni dopo è stata aperta la filiale
di Salerno, territorio all’avanguardia per l’agricoltura
a campo aperto e sotto serra e di iconici allevamenti
bufalini. Nel 2011 è stata avviata la filiale di
Lamezia Terme, in posizione strategica per raggiungere
la parte più ampia possibile di aziende agricole
della Regione, indiscusso modello di biodiversità e
bellezza. L’anno successivo ha preso vita l’azienda
Agriplus, specializzata nella fornitura chiavi in mano
di impianti di biogas di ultima generazione. Nel 2018
il Gruppo Bruno ha colto una nuova sfida con la giapponese
Kobelco, proponendosi di guadagnare una
posizione di leadership nel mondo del movimento terra
nel Sud Italia, serv. Nel 2019 è tra i promotori della
partnership tra i maggiori concessionari italiani di
macchine agricole sotto il marchio di Agridealer e,
in parallelo, alla gamma di prodotti si aggiungono gli
skid del Gruppo endo 5 Regioni. A fine 2020 Gruppo
Bruno ha aperto le filiali di Potenza e Altamura (BA)
ed è diventato concessionaria esclusiva per la vendita
delle tecnologie Topcon Positioning in Campania
e punto di assistenza e consulenza premium per i
clienti Topcon. gruppobruno.com
[28] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [29]
Reti distributive
BrUno GenerATorS Dal 1987 i Bruno producono
gruppi elettrogeni, generatori e gruppi di continuità
per ogni esigenza con soluzioni progettate su misura.
Tra gli ultimi prodotti nati anche le torri faro.
TopCon Gruppo Bruno è anche sinonimo di Topcon, non
solo come concessionaria. offre infatti servizi di posa
e assistenza con personale interno espressamente formato.
Un KoBeLCo 500 ALLA riSinG HoUSe in alto
il momento della consegna dell’SK500LC-10. Al centro,
Antonio iuliano, titolare della rising House, assieme alla
moglie. Alla sua sinistra Antonio Bruno responsabile
marketing dell’omonimo Gruppo, mentre alla sua destra
pietro paolo picone, venditore della Bruno, e iuliano junior.
nità per entrare nel movimento terra supportando un marchio
globale, come Kobelco, con una gamma di prodotti
specifica e di qualità certamente riconosciuta.
Da una parte, come abbiamo già spiegato, le similitudini
tra le tecnologie delle macchine agricole e quelle construction
permettono di sfruttare al meglio il potenziale della
squadra di assistenza meccanica e meccatronica, mentre
dal punto di vista commerciale il prodotto Kobelco e in
generale il settore movimento aprono alla squadra Bruno
le porte di una nuova clientela, quindi nuove opportunità
commerciali. L’accordo con Kobelco siglato alla fine del
2017 è stato un giro di boa riuscito a cui è seguito l’accordo
per la distribuzione delle mini pale compatte skid Ghel
(sempre del gruppo Manitou) e, a fine 2019, con lo specialista
in digitalizzazione dei cantieri e sistemi di aiuto allo
scavo bidimensionali e tridimensionali Topcon.
Una vetrina di prodotti,
UN MONDO DI SERVIZI
mAniToU GroUp
Bruno tiene alta
questa bandiera del
1992 con tutte
le linee di prodotto:
dai sollevatori
telescopici rotativi
mrT, fino agli skid
Ghel passando
per le piattaforme
aeree.
Il palinsesto di Gruppo Bruno è sempre più ricco. Dopo
anni di investimenti per elevare al massimo gli standard
dei servizi offerti per il marchio John Deere nel settore
agri e raggiungere un livello della soddisfazione della clientela
da riferimento, Gruppo Bruno ha deciso di affrontare
una nuova sfida, quella del mondo delle macchine movimento
terra. In realtà la filiera agricola utilizza saltuariamente
macchine movimento terra e per questo i Bruno conoscevano
più che bene la materia. Inoltre, Gruppo Bruno
rappresenta dal 1992 la gamma di prodotto Manitou che
oggi più che mai si rivolge all’agricolo come al cantiere.
Diciamo che hanno saputo attendere la giusta opportu-
Ciriaco
Bruno
Amministratore
unico
Gruppo Bruno
“Sono anni che immaginavo
come avremmo
potuto perfezionare
la nostra attività
sfruttando le sinergie
tra la filiera dell’agricolo
e quella del construction.
Abbiamo colto
l’opportunità Kobelco
e già dal primo anno il
riscontro è stato positivo.
In poco più di due
anni abbiamo consegnato
circa trecento
macchine.
Sicuramente la forza
del marchio Kobelco,
l’elevata efficienza di ogni macchina in termini di consumo carburate
contenuto e la qualità concreta del prodotto ci hanno supportato
molto bene in questa fase d’avvio.
La gamma, inoltre, è composta anche da modelli con caratteristiche
tecniche esclusive come, ad esempio, il richiestissimo
ED160-7 Bladerunner (17 t con lama), l’innovativo modello per
smantellamento macchine con chele integrate SK210D-10, i 400
e i 550 demolition e, non ultimo, il modello ibrido SK210H (LC a
2.990 mm, NLC a 2.800 mm) che si rivolge a una clientela particolarmente
sensibile e attenta all’immagine green della propria
azienda. Per soddisfare la crescente domanda lavoriamo sia
programmando l’arrivo di uno stock di macchine (fino a 350 quintali),
sia ordinando direttamente allo stabilimento modelli come
i demolition o l’SK500LC-10 che abbiamo di recente consegnato
alla Rising House di Antonio Iuliano”.
“La nostra forma mentis ritiene fondamentale l’assistenza tecnica.
Per questo i nostri tecnici sono formati costantemente sul
prodotto Kobelco e abbiamo i ricambi originali di alta rotazione
nei nostri sei magazzini ricambi, mentre oltre il 90% dei componenti
originali Kobelco sono disponibili nelle 24-48 ore grazie
all’efficiente magazzino centrale europeo. Come Bruno proponiamo
sempre contratti di assistenza e manutenzione con
formule fino a 5 anni e 5.000 ore operative. Questo, assieme al
sistema di monitoraggio dello stato delle macchine e trasmissione
dati Komex, ci permette di supportare al meglio la clientela
programmando l’assistenza per evitare dei fermo macchina
e dare continuità alla produttività dei nostri clienti”.
“Siamo anche distributori Top Con per la Campania e punto specializzato
nell’installazione su macchina di ogni tecnologia, quindi
di assistenza diretta delle stesse grazie a nostri tecnici espressamente
formati. Queste tecnologie di aiuto allo scavo con progetti
inviabili alle macchina da remoto, unite al valore aggiunto del monitoraggio
delle macchina, rappresentano la formula oggi necessaria
per essere competitivi in termini d’efficienza e sfruttare
a pieno il potenziale delle macchine”.
“In parallelo a questo bisogna anche ricordare che Gruppo Bruno
è “fonte di energia” grazie alla Bruno Generators, leader europeo
nella produzione, vendita e noleggio di gruppi elettrogeni e torri
faro. In questo ambito abbiamo saputo fare la differenza grazie
a una produzione interamente made in Italy, negli stabilimenti
di Grottaminarda (AV), Bari, Piacenza e Tribiano (MI)”.
[30] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [31]
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
WALKAROUND
Testi e foto di Matthieu Colombo
Macchine mezzi d’opera attrezzature
Peso operativo
Carico utile
Motore Yanmar Stage V
6.015 kg
3.800 kg
83,2 kW
Costruzioni marzo 2021 [33]
WALKAROUND di
Yanmar C50R-5A
1
È un problem solver che, grazie
a forza di trazione e pressione
al suolo ridotta, trasporta 3.800 kg
su terreni accidentati, impegnativi
e con pendenze fino a 20°
2
Il carro sovradimensionato,
con 32 rulli, appoggio flottanti
e tensionamento automatico
dei cingoli, rendono il C50R
inarrestabile su ogni terreno
Arriva il carrier Yanmar C50R Stage V con postazione di guida
reversibile di 180°e cassone ribaltabile, disponibile anche
su ralla con scarico trilaterale. È la soluzione per cantieri
inaccessibili ai mezzi tradizionali, per trasportare oltre
tre tonnellate con una pressione al suolo inferiore a un midi
escavatore. I concorrenti si contano sulle dita di una mano
3 4
Il sedile reversibile di 180°
permette di guidare questo
carrier in entrambe le direzioni
elevando la sicurezza
anche nei cantieri problematici
Oltre alla versione a cassone
ribaltabile posteriore è disponibile
quella AV con cassone rotativo
trilaterale perfetto per reinterrare
trincee lato macchina
5
Trasmissione idrostatica con
pompa tandem a controllo
elettronico incorporato per
richiedere sempre il giusto regime
d’esercizio al motore. Antistallo
6
Nuovissima motorizzazione 100%
Yanmar Stage V che rispetto
al modello Serie 3 incrementa
potenza e coppia. Post trattamento
allo scarico ultra collaudato
7
Manutenzione semplice
e pulizia del filtro Dpf
da prevedere a ben 6.000 ore.
Il sistema Scr Denoxtronic 2.0
è tra i più diffusi e affidabili
8
Nuova interfaccia operatore con
monitor lcd a colori che permette
di avere sotto controllo lo stato
della macchina, visualizzare alert
e prevenire fermo macchina
9
Macchina totalmente costruita
in Giappone con una struttura
estremamente robusta e una
cabina Rops Fops Level II con
griglia posteriore e superiore
10
Il C50R ha di serie la tecnologia
Gps/Gprs che permette
di monitorare a distanza posizione,
ore di lavoro e anomalie grazie
al servizio Smart Assist Remote
[34] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [35]
WALKAROUND di
Yanmar C50R-5A
doppio inclinometro
in ogni senso di marcia
l’operatore può verificare
se l’inclinazione del c50r
sia superiore ai 20°.
È inarrestabile. Come
un carro armato
9,2 km/H
È la velocità
massima del c50r
e la raggiunge
sia in marcia
avanti,
sia in marcia
indietro.
la sua missione operativa
è trasportare oltre tre
tonnellate di materiale
“ovunque e sempre”.
o per lo meno di farlo dove
i mezzi di trasporto su ruote
più diffusi non riescono.
l’elevata trazione
assicurata dai cingoli,
unita alla bassa pressione
al suolo, sono ricetta
di produttività assoluta
A longheRonI SoVRAppoSTI
Lo Yanmar C50R-5A si basa
sulla struttura collaudata
della versione sviluppata nel
2016, evoluzione del
precedente modello. Stiamo
quindi parlando di un telaio
portante ultra collaudato,
costituito da doppi
longheroni scatolati
sovrapposti, uniti tra loro da
sei traverse scatolate su cui
poggiano sovrastrutture
e a cui sono saldati
i longheroni del
sottocarro.
Il telaio è realizzato
integralmente dal
Costruttore in Giappone
tramite piegatura
e saldatura robotizzata.
La struttura para urti
anteriore è imbullonata
(sostituibile).
Ben 32 RullI d’AppoggIo Il sottocarro
ha i motori di trazione anteriori
(per la distribuzione di pesi a pieno carico)
e ruota folle a tensione idraulica attiva
al posteriore. I cingoli in gomma copiano
il terreno alla perfezione grazie a 16 coppie
di rulli d’appoggio (8 coppie per lato).
I rulli sono montati su 4 triangoli oscillanti
per lato e ruotano in modo indipendente
sullo stesso asse per favorire
le controrotazioni in sterzata e inversione
di marcia, riducendo l’usura dei cingoli.
paraurti
imbullonato
La parte anteriore
può essere
soggetta a urti.
Non è saldata
al telaio di base
per poter essere
eventualmente
sostituita
435 mm di luce a terra
Rullo superiore in fusione 32 rulli d’appoggio, 8 triangoli
2 rulli per asse, 4 rulli per triangolo Ruota folle “posteriore” in fusione
Solo 41 kgf/cm²
i cingoli sono
larghi 450 mm
e appoggiano
a terra per
2.500 mm.
la pressione
a terra dichiarata
a pieno carico
è di 41 kgf/cm²,
mentre a vuoto
è di 25 kgf/cm².
[36] giugno marzo 2021 2020 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [37]
Yanmar C50R-5A
le tradizionali leve
di traslazione sono solidali
alla base del sedile che
ruota di 180° per assicurare
la massima visibilità
in ogni direzione di marcia.
Questa soluzione eleva
la sicurezza di marcia
e permette di ridurre anche
l’usura cingoli e i consumi
carburante che sarebbero
conseguenza di ripetuti
cambi di direzione di marcia
lA SChIenA RIngRAzIA
In un verso o nell’altro,
l’operatore di un carrier
cingolato si trova sempre
a fare delle torsioni per
retrocedere. Sul C50R questo
non accade mai grazie alla
postazione di guida
reversibile. Può sembrare
poca cosa ma nei cantieri
impervi o di manutenzione
stradale questa soluzione
può fare la differenza
in termini di stanchezza
a fine giornata e sicurezza.
WALKAROUND di
Larghezza massima ai cingoli 2.250 mm
posto guida reversibile.
È più sicuro e veloce!
guARdA nellA gIuSTA dIRezIone
La visibilità del contesto di cantiere
è fondamentale per lavorare
in sicurezza, tanto più se si è alla
guida di un mezzo che raggiunge
il doppio della velocità rispetto
a un escavatore e che per vocazione
è chiamato a fare spola
da un estremo all’altro del sito.
La risposta di Yanmar a queste
condizioni di lavoro è la postazione
di guida reversibile di 180° per dare
modo all’operatore di “guardare
sempre avanti”. È una soluzione
utile anche nei cantieri dove manca
lo spazio per invertire la marcia.
pRoTeTTI La cabina è quasi
simmetrica, ma se
all’anteriore il parabrezza
è apribile integralmente,
dal lato cassone c’è una
griglia per proteggere
l’operatore in fase di carico
materiale, così come sulla
parte superiore della cabina.
lA poSTAzIone dI guIdA RuoTA dI 180° ed È SolIdARe Alle leVe dI TRASlAzIone
Costruzioni marzo 2021 [39]
Yanmar C50R-5A
Ribaltabile posteriore...
o trilaterale!
Il cassone standard
del C50R è a fondo piatto,
ribaltabile al posteriore, con tre
sponde apribili. A richiesta c’è la versione con ribaltabile
a cucchiaio che ruota di 180° per scaricare anche
lateralmente e in senso di marcia per colmare gli scavi
ruota di 180° il cassone
tV è montato su un telaio
dedicato, movimentato da una ralla
che permette lo scarico laterale
a ogni grado d’inclinazione
laterale del mezzo.
C50R-5A VS C50R-5A TV
3.800 kg dI CARICo uTIle, AnChe Su pAlleT
Considerare la versione a cassone fisso quella
“povera” vuol dire avere i paraocchi.
Semplicemente ha una funzionalità differente,
perchè oltre a trasportare sfusi (2,3 m 3 a raso)
può caricare materiali grazie al fondo piatto.
Rispetto al cassone TV quello standard
ha uno sbalzo posteriore inferiore di 110 mm
e un baricentro da carico più basso.
Ha le Spalle molto largHe in qualsiasi configurazione
il c50r porta più del doppio del suo peso operativo
e lo fa a inclinazioni impensabili. la versione con cassone
standard ha la sponda posteriore ad apertura meccanica
proporzionale all’inclinazione del cassone e quelle laterali sono
sagomate per il carico con forche. capace e tuttofare.
• RIBALTABILE POSTERIORE
• PESO OPERATIVO
• CAPACITÀ DI CARICO
6.015 KG
3.800 KG
• PRESSIONE AL SUOLO (CARICO) 41 KGF/CM 2
rotazione disponibile
la versione tV permette di scaricare
al posteriore sull’intero arco dei 180°.
il telaio posteriore è totalmente
differente e la capacità di carico
massima è inferiore di 300 kg.
3.500 KG DI MATERIALI SFUSI Il cassone
a cucchiaio della versione TV è perfetto
per il trasporto di inerti (2,1 m 3 a raso)
e il suo grande valore aggiunto
è la rotazione bilaterale che permette
di scaricare
il materiale
anche
in parallelo
alla macchina
elevando
la versatilità
d’utilizzo.
niente pallet
La forma del cassone
della versione TV,
privo di sponde,
permette il trasporto
di soli materiali sfusi.
.
• RIBALTABILE POSTERIORE
• PESO OPERATIVO
• CAPACITÀ DI CARICO
6.345 KG
3.500 KG
• PRESSIONE AL SUOLO (CARICO) 41 KGF/CM 2
Costruzioni marzo 2021 [41]
Yanmar C50R-5A
1
2
3
InTeRCooleR hIgh TuRBo
Il 4 cilindri turbo da poco più di 3 litri
4TNV94FHT incrementa la densità
di potenza immettendo più aria fresca
in camera di combustione grazie a uno
scambiatore intercooler maggiorato.
CoMMon RAIl dA 180 MpA
La gestione totalmente elettronica
porta con sè un sistema di iniezione
diretta con moduli piezoelettrici
alimentati da un circuito ad alta
pressione di tipo common rail.
effICIenzA dI SQuAdRA
È l’essenza dell’affidabilità dei motori
industriali Yanmar affinata nel tempo.
Unisce la precisione costruttiva
più avanzata (micro trattamento delle
superfici per ridurre attriti)
a trattamenti che incrementano
la longevità come il rivestimento
in grafene dei pistoni in lega
d’alluminio. Equilibrio di prestazioni.
Stage V È uno dei
propulsori del nuovo
corso Yanmar. le lettere
Ht della sigla
significano High turbo
e indicano l’efficienza
del sistema intercooler.
potenza 100% Yanmar
Rispetto al motore del modello Serie 3, il nuovissimo 4 cilindri Yanmar 4TnV94fhT-nTBC
Stage V eroga il 10% di potenza massima in più con 88 kW a 2.500 giri/min ed eroga
una coppia superiore del 7%, arrivando a un picco di 410 nm erogati a 1.700 giri/min
l’AuTo Idle
A 1.200 gIRI/MIn
È STAndARd
Dpf
Iniettore urea Bosch
Doc
SCR ulTRA CollAudATo
I motori Yanmar gestiscono
i Dpf da quasi 10 anni.
L’integrazione della
tecnologia Scr per
rispondere agli standard
Stage V è stata perfezionata
assieme a chi ha la più
grade esperienza di iniezioni
di urea in applicazioni
movimento terra, ovvero
Bosch con la tecnologia
Denoxtronic 2.0.
Pipe mixer
Aoc
Scr
Centraline delta pressione Dpf
WALKAROUND
di
pulIzIA dpf A 6.000 oRe
Il sistema di post trattamento
è completo di Doc. Dpf, Scr
e filtro per gli eccessi
di ammonia Aoc.
L’elettronica gestisce
in automatico
le rigenerazioni
in condizioni operative.
Tuttavia, se l’operatore
le rinvia più volte, il C50R
richiede la rigenerazione
statica. La prima pulizia del Dpf
è prevista a ben 6.000 ore!
Si può inibire
la rigenerazione
la rigenerazione del dpf
avviene elevando
la temperatura allo scarico
gestendo i flussi dell’egr
e quelli d’aria a valle
del turbo. È un’azione
automatica che
si interrompe spegnendo
il motore o premendo
un pulsante (in caso
di condizioni proibitive).
UREA SOTTO CHIAVE Esattamente
come per il gasolio, il serbatoio di urea
è protetto sotto chiave.
Filtri gasolio con separatore
Serbatoio gasolio accessibile da terra
Chiave tappo unificata (accensione)
[42] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [43]
WALKAROUND
Yanmar C50R-5A
Intercooler turbo maggiorato
Ricetta d’efficienza
RAffReddA AnChe l’uReA Il nuovo
post trattamento richiede uno
scambio termico ancora superiore
e il motore FHT richiede un generoso
modulo intercooler. Gli scambiatori
sono frontali, tra loro paralleli
Scambiatore gasolio
Scambiatore urea
Refrigerante motore
e a maglia larga. La ventola
è aspirante in presa diretta e aspira
tramite microgriglie frontali.
È anche presente uno scambiatore
dedicato all’urea per prevenire
cristalizzazioni nell’impianto.
Olio idraulico
pulizia
quotidiana
la pulizia delle
superfici radianti
è essenziale visto
che l’efficienza
dipende
dall’equilibrio
termico di gasolio,
urea e aria
in aspirazione
compressa.
Mai senza fiato
TRASMISSIONE IDROSTATICA HST Il cuore della macchina
è il sistema a circuito chiuso di trasmissione idrostatica con
pompa tandem a pistoni assiali a cilindrata variabile serie H1P
della Daikin-Sauer Danfoss con controllo elettronico incorporato
che permette di configurare la portata delle pompe idrostatiche
e la cilindrata dei motori di traslazione. In base al carico idraulico
richiesto, l’elettronica richiede giri all’Ecu del motore termico
evitandone lo stallo, anche con le repentine richieste di potenza
idraulica come, ad esempio, nelle inversioni di marcia
con controrotazione. Yanmar dichiara che il C50R può ruotare
completamente, di 360°, in 7 secondi! Di che far girare la testa...
P1
M
P2
P3
P1
P2
P3
M
È UNA POMPA
TANDEM A PISTONI
ASSIALI
DAIKIN-DANFOSS
DA 2 VOLTE 122
LITRI/MIN CHE
ALIMENTA I MOTORI
DELLA TRASLAZIONE
IDROSTATICA
POMPA
A INGRANAGGI
SHIMADZU
DA 34,2 LITRI/MIN
PER ALZARE
E ABBASSARE
IL CASSONE
MOTORI
DI TRASLAZIONE
A CILINDRATA
VARIABILE
DA 60
A 84 LITRI/MIN
Valvola alzata
e abbassamento
cassone
ribaltabile.
Azionamento a cavo
e inversione flusso
via solenoide
eStrattori Il doppio modulo
di scarico con Dpf e Scr deve
raggiungere temperature anche
superiori ai 600°C per funzionare
al meglio. Per questo è montato
in testa al motore, nella parte
alta del vano, alla fine del flusso
di raffreddamento.
SERBATOIO METALLICO Oltre
al filtro a immersione l’impianto
ha un maxi filtro a valle dei motori
di traslazione e uno sul ritorno della
valvola di comando cassone
e della valvola di tensionamento
automatico dei cingoli.
[44] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [45]
ops, fops leVel ii rispetto alla serie precedente,
la cabina è stata rinforzata nella struttura,
ha una superficie vetrata maggiore (visibilità)
e il parabrezza ad apertura integrale.
Yanmar C50R-5A
Al sicuro in tutti i cantieri
BEN PROTETTI La cabina non è rifinita come
quella di un escavatore, ma è pratica e
funzionale. Certificata Rops e Fops Level II,
ha un parabrezza frontale apribile in 2 pezzi
(la parte inferiore si ripone in cabina), una
griglia para massi lato cassone e una griglia
superiore integrata alla struttura.
Per dare modo al sedile di ruotare di 180°
tutta la strumentazione è sul lato destro
dell’operatore, incluso il nuovo monitor
lcd a colori che permette all'addetto
di visualizzare messaggi d’allerta
e parametri di manutenzione come il livello
d’intasamento del filtro Dpf.
nasce connesso
rete gpS/gprS la centralina
che gestisce la trasmissione dati
è in posizione protetta e nascosta
e ha una sua batteria tampone.
SMARTASSIST ReMoTe dA ATTIVARe
Tra le novità introdotte sul C50R-5A
c’è anche il sistema di connessione
alla rete e trasmissione dati
battezzato SmartAssist Remote.
Offerto di serie, questo permette
di visualizzare in tempo
reale, da smartphone o
pc, i dati operativi della
macchina e serve per monitorare
la cronologia di lavoro, le ore
operative (manutenzione)
la posizione. È inoltre una
sicurezza in più in caso di furto.
funzione geofencing Il sistema
di monitoraggio Yanmar permette,
tra l’altro, di limitare l’area operativa
di ogni singola macchina.
La schermata principale della nuova
interfaccia lcd riporta la temperatura
dell’olio motore, il livello carburante,
l’intasamento Dpf e il regime motore.
L’elettronica del C50R memorizza
le anomalie in sequenza cronologica
e con codici di errore riportati sul
manuale di uso e manutenzione.
I sotto menu si navigano tutti per icone
e sono suddivisi tra impostazioni
(simbolo chiave inglese)
e informazioni diagnostiche (icona “i”).
Quando si eseguono le manutenzioni
è possibile resettare il numero di ore
di liquido refrigerante, olio motore
e olio idraulico. Elementare e pratico.
Nel sotto menu dei parametri
di funzionamento è possibile
visualizzare la temperatura istantanea
dell’olio idraulico e il voltaggio batteria.
Da questo sotto menu si può scegliere
la lingua, le unità di misura, il colore
di fondo, il livello di luminosità (10
gradazioni) e il contrasto del monitor.
quadro
fuSibili con
legenda
È in un vano
chiuso a chiave,
davanti alla
batteria.
TAglIA dA Solo
Lo stacca batterie
è automatico
e temporizzato per
essere certi che una
volta spento il motore
l’impianto
di iniezione dell’urea
venga totalmente
spurgato ogni volta.
Se così non fosse
si potrebbero infatti
verificare dannosi
fenomeni
di cristallizzazione
dell’urea.
Bateria accessibile da terra
[46] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [47]
KOHLERPOWER.COM
Yanmar C50R-5A
Link al canale
Youtube
di Yanmar
Construction
Europe
Senza pensieri
GARANTITO UN ANNO O PIÙ Il C50R
è garantito un anno, ma si possono
aggiungere la formula “Garanzia Plus”
per estendere la copertura completa
a 2 anni e 2.000 ore operative, oppure
scegliere garanzie complete
o della sola catena cinematica
da 3 anni e 4.000 ore, 4 anni e 5.000 ore,
5 anni e 6.000 ore.
INTERVALLI DI MANUTENZIONE
• OLIO MOTORE E FILTRO 500 ore
• FILTRO GASOLIO 250 ore
• FILTRO OLIO IDRAULICO 1.000 ore
• OLIO MOTORE TRASLAZIONE 500 ore
• OLIO IDRAULICO 500 ore
• LIQUIDO REFRIGERANTE 2.000 ore
• MANUTENZIONE DPF 6.000 ore
Yanmar
Peso operativo
Cassone ribaltabile
Capacità di carico
Potenza netta
Motore Yanmar
Cilindrata
Cilindri
Alesaggio x corsa
Regime di taratura
Velocità del pistone
Valvole per cilindro
Distribuzione
Iniezione
Fasi d'iniezione
Egr
Postrattamento
Alimentazione aria
Pompe
Portata massima
Regolazione pompa
Pressione massima
Velocità traslazione
Forza di trazione
Pendenza superabile
Altezza massima
Lunghezza massima
Passo/lunghezza carro
Carreggiata
Rulli d’appoggio per lato
Larghezza sottocarro
Larghezza dei cingoli
Lunghezza cassone
Larghezza cassone
Pressione al suolo (carico)
Batteria
Alternatore
Serbatoio gasolio
Serb. idraulico (circuito)
C50R-5A C50R-5A TV
6.015
posteriore
3.800 (2,3)
83,2
4TNV94FHT
3,05
4
94x110
2.500
9,16
4
conv
CR
multi
raffreddato
Dpf+Scr
turbo int.
tandem var.
122 x 2
neg
34
7-9,5
7.220
20°
2.725
4.540
3.155/n.d.
1.750
8 coppie
2.200
450
2.500
1.845
25 (41)
2 x 72 Ah
80
121
44 (75)
6.345
trilaterale 180°
3.500 (2,1)
4TNV94FHT
3,05
4
94x110
2.500
9,16
4
conv
CR
multi
raffreddato
Dpf+Scr
turbo int.
tandem var.
122 x 2
neg
34
7-9,5
7.220
20°
2.725
4.650
3.145/n.d.
1.750
8 coppie
2.200
450
2.650
1.795
25 (41)
2 x 72 Ah
80
121
44 (75)
kg
kg (m 3 )
kW
litri
mm
giri/min
m/s
l/min
MPa
Km/h
daN
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
Kgf/cm 2
Ah
A
l
l
THE POWER
TO BUILD
HERE.
We are not afraid of heights or confined spaces. We work on
the tallest buildings and in the deepest quarries. And we love it.
KOHLER® KDI engines were designed to guarantee safety and
durability. Our engines will not be retiring anytime soon.
yanmarconstruction.it
Ringraziamo per la collaborazione la concessionaria
Yanmar Carrer Macchine di Chiarano (TV),
l’impresa F.lli Vidori di Valdobbiadene (TV).
The power to bring you here.
Macchine&Componenti
Attrezzature
In lInea dIretta
con i propri utilizzatori
Fiduciosi per la bella stagione: ecco perché
scegliere la barra Tranciarami Cangini “Sharp-cut”,
una garanzia in azione al fianco dei professionisti
del settore per un risultato di potatura ottimale
fino a 100 mm
LA PRECISIONE
DEL TAGLIO
assicurata dalla
Tranciarami
Cangini
è l’effetto
combinato
prodotto
da una doppia
affilatura delle
lame e da una
grande velocità
di taglio.
Testi di Damiano Diotti
la barra tranciarami “Sharp-cut” di nuova generazione,
rappresenta la scelta ideale per la tutela e la valorizzazione
forestale grazie al taglio netto e preciso
che salvaguarda la ricrescita della pianta.
Gli esperti della tutela e valorizzazione forestale devono,
infatti, poter tutelare la ricrescita della pianta, potando con
precisione. Sanno perfettamente che in questi casi un taglio
impreciso può danneggiarla irrimediabilmente. al contrario,
la barra tranciarami “sharp cut” di Cangini consente
alla vegetazione una crescita più forte e rigogliosa. ecco
perché questa attrezzatura, di nuova generazione, rappresenta
la scelta ideale.
“Si tratta di una attrezzatura robusta e performante che
ha pienamente soddisfatto le mie esigenze e tutte le mie
aspettative”, afferma uno degli utilizzatori che impiega abitualmente
la barra tranciarami Cangini per la pulizia di
parchi e aree verdi. e aggiunge: “È facile da maneggiare,
veloce e precisa nel taglio, requisiti fondamentali per ottenere
un lavoro professionale”.
Una attrezzatura robusta
le lame della tranciarami sono prodotte in materiale
Hardox 450, che si distingue dai tradizionali acciai da costruzione
per la propria durezza. Caratteristica che rende
in grado l’attrezzatura di sopportare anche le sollecitazioni
più gravose. Il design compatto rende la tranciarami
comoda e utilizzabile anche in aree con una fitta vegetazione.
Un ulteriore vantaggio è dato dalla possibilità di
montarla su entrambi i lati del braccio dell’escavatore, per
permettere all’operatore di raggiungere aree di lavoro difficili,
alle quali non si può arrivare con il solo piegamento
o allungamento del braccio dell’escavatore. In più, lo snodo
orientabile di serie permette di regolare l’inclinazione
della barra, ottenendo maggiori posizioni di taglio e ottimizzando
il lavoro. la precisione del taglio, quindi, è garantita
da una doppia affilatura delle lame e da una grande
velocità di taglio. Il profilo dentellato delle lame, inoltre,
consente l’ottima presa del ramo, contribuendo al risultato
“Sharp-cut”.
la linea Sharp-Cut sfrutta al meglio ogni classe di macchina
rendendo l'attrezzatura altamente performante su
ogni tonnellaggio da 2,5 a 14,0 t. disponibile in cinque diverse
grandezze per la versione escavatore e in tre versioni
per macchine con attacco frontale.
Un’ulteriore caratteristica è la ralla di rotazione a 360°
di serie. disponibile in versione meccanica o con giunto
idraulico, può essere montata su attacco centrale o
laterale.
al giorno d’oggi quello che maggiormente preme agli esperti
della manutenzione del verde e delle operazioni forestali
è sicuramente l’opportunità di intervenire con tecniche
adeguate nella “conduzione” e nella tutela delle risorse boschive,
per questo sono sempre alla ricerca di strumenti
che consentano un uso sostenibile ed ottimale delle risorse.
la barra tranciarami Cangini, quindi, risponde a gran voce
alle esigenze degli utilizzatori, riconoscendosi come il “complice”,
a tutti gli effetti, di un lavoro di precisione che mira
alla sana ricrescita della pianta.
Costruzioni marzo 2021 [51]
Macchine&Componenti
Componenti idraulici
CONNESSIONI
che fanno la differenza
Come aumentare le prestazioni con i giusti
collegamenti. I raccordi idraulici di alta qualità sono
fondamentali per garantire prestazioni elevate.
Oggi, grazie ai sistemi multipiastra Eaton, gli OEM
possono sviluppare soluzioni compatte e potenti
Testi di Antonio Fargas
Oggi, imprenditori e operatori esigono sempre di più
dalle loro macchine operatrici, specialmente se le
condizioni in cui operano sono gravose. Per questo
le macchine movimento terra d’ultima generazione, come
ad esempio escavatori gommati e cingolati, macchine da
demolizione, apripista dozer, pale gommate e cingolate,
skid o sollevatori telescopici sono sempre più versatili grazie
ad un’offerta di attrezzature idrauliche sempre più articolata
e potenti. Queste prestazioni eccezionali non possono
andare a scapito dell'affidabilità o della facilità di
manutenzione. In settori come l’edilizia, le costruzioni e le
macchine per i lavori stradali. Anche un minimo ritardo per
fermo macchina può avere serie conseguenze.
Secondo stime basate sulla filiera del Nord
America, se un’azienda con 200 macchinari
registra il 30% di fermi macchina non pianificati,
la perdita economica può arrivare
fino a 8 milioni di dollari.
È facile dedurre, quindi, che l’affidabilità di
macchine e attrezzature e delle loro connesisoni
idrauliche siano oggi fondamentali
per le imprese. Tecnicamente, si registrano
Link alla
pagina web
Eaton
Multiplate
pressioni di lavoro sempre più elevate e sempre meno spazio
a bordo per le componenti idrauliche. Per questo è importante
utilizzare collegamenti idraulici di altissima qualità
onde massimizzare l’efficienza, le prestazioni e offrire una
Cosa domandarsi per fare una scelta corretta
Escavatori cingolati, escavatori gommati, midi escavatori
e le macchine per movimento terra in genere
sono caratterizzati da molti collegamenti idraulici e le
connessioni multipiastra possono solo incrementare
la loro efficienza in termini di consumo carburante e
produttività, quindi elevare le loro prestazioni. Quando
si valuta l’utilizzo di un sistema multipiastra per macchine
movimento terra bisogna domandarsi:
• È la soluzione più compatta e leggera?
Le dimensioni e il peso di un sistema multipiastra sono
fattori importanti da prendere sempre in considerazione.
Più un sistema è piccolo e leggero, più flessibile
sarà il design: in questo modo sarà possibile realizzare
macchine più compatte e ad alta efficienza
energetica. Inoltre, spostare gli attacchi e creare collegamenti
durante l'assemblaggio, l'installazione e la
manutenzione, risulterà più semplice.
• È facile da utilizzare?
Alcuni sistemi multipiastra possono essere difficili da
utilizzare, per cui è fondamentale sceglierne uno che
semplifichi quanto più possibile le operazioni.
Nell'industria delle costruzioni il tempo è denaro: questo
significa che, per essere eseguiti correttamente, i
collegamenti idraulici devono essere veloci, facili e intuitivi
da realizzare. A prova di errore.
tenuta eccezionale ed essere in grado di supportare pressioni
e portate sempre più alte in totale sicurezza.
In passato, i raccordi ad alta pressione facevano perdere
portata, ma l’attuale design e l’utilizzo di nuovi materiali più
resistenti, permettono oggi di compensare questo problema
e contenere i consumi di carburante.
Soluzione multipiastra Eaton
Il nuovo sistema multipiastra presentato da Eaton è stato
progettato tenendo in considerazione tutti i fattori sopra
• È affidabile?
Massimizzare i tempi di attività delle macchine e ridurre
al minimo i costi di manutenzione significa resistere
a cicli di lavoro più pesanti nelle applicazioni
operative. Scegliere un sistema multipiastra con un
robusto meccanismo interno e una protezione dalla
corrosione a lungo termine fa la differenza.
• Qual è l’impatto sulla manutenzione?
La sostituzione di un raccordo rovinato in un sistema
multipiastra non deve essere un'operazione lunga o
dispendiosa. Idealmente, dovrebbe essere possibile
sostituire i singoli raccordi direttamente in cantiere per
ridurre al minimo i fermo macchina.
• Il sistema previene contaminazioni dell’olio?
Le applicazioni construction vanno di pari passo con
ambienti sporchi, ma una contaminazione può compromettere
l'intero circuito idraulico. Scegli un sistema
multipiastra in grado di prevenire questo problema.
• Quali esigenze specifiche soddisfa?
Idealmente, i sistemi multipiastra dovrebbero essere
personalizzabili. Alcuni offrono una struttura realizzata
con diversi materiali, nonché raccordi speciali che
soddisfano precise caratteristiche tecniche.
Eaton.it/Multiplate
descritti ed è in grado di gestire da due fino a sei raccordi contemporaneamente.
La soluzione sviluppata da Eaton ha
come obiettivo quello di semplificare notevolmente i collegamenti
di tubi flessibili ed è ideale per qualsiasi applicazione
mmt che richiede più collegamenti idraulici per la trasmissione
della potenza.
“Abbiamo lavorato duramente per semplificare la gestione
di più collegamenti idraulici” commenta Christian Kuenstel,
Product Manager, connettori Eaton Hydraulics EMEA. “La nostra
priorità era la facilità d'uso per gli operatori: per questo
CHRISTIAN KUENSTEL
Product Manager, connettori
Eaton Hydraulics EMEA.
[52] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [53]
Componenti idraulici
abbiamo introdotto un meccanismo di collegamento interno
che, grazie all’attenta ergonomia, riduce al minimo i requisiti
di forza da parte dell’operatore e minimizza l’angolo di
rotazione per il collegamento. In questo modo è possibile
realizzare le connessioni senza sforzi, premendo semplicemente
un pulsante.”
In grado di garantire pressioni e portate molto più alte rispetto
agli standard ISO 16028, il nuovo sistema multipiastra
Eaton è ideale per qualsiasi macchinario da cantiere che
deve resistere a shock idraulici moderati. Combinando un'elevata
pressione di esercizio con un'eccellente coefficiente di
sicurezza, questo prodotto rappresenta una soluzione pressoché
unica nel mercato odierno.
“Abbiamo realizzato questo sistema multipiastra per potenziare
ancora di più la nostra già eccellente serie Flat
Face con le più alte portate del settore” continua
Christian Kuenstel. “Al contempo, il minore ingombro
e il peso ridotto del sistema permettono
ai progettisti delle Case di realizzare macchine
da cantiere più compatte, potenti e di più facile
costruzione e manutenzione.”
Il sistema multipiastra Eaton permette anche di sostituire
facilmente i collegamenti sul posto con strumenti
standard. Se configurato per collegamenti in pressione,
il sistema accetta collegamenti manuali fino a 350 bar,
quindi fa risparmiare il tempo solitamente dedicato alla depressurizzazione.
Inoltre, la soluzione Eaton è progettata per
garantire la pulizia della linea idraulica durante le operazioni,
riducendo il rischio di ritardi o di maggiori costi di manutenzione
per tali macchinari da cantiere sempre in funzione.
“La pulizia è fondamentale per garantire le prestazioni
e la durata dei sistemi idraulici nelle applicazioni edili” aggiunge
Christian Kuenstel. “Abbiamo integrato funzioni
che impediscono la contaminazione, ad esempio una
cuffia antipolvere che protegge i raccordi femmina e
un anello integrato che impedisce qualsiasi contatto con
lo sporco. Il nostro meccanismo interno brevettato è stato
progettato per garantire la robustezza, mentre il rivestimento
Guardian Seal assicura una protezione eccellente
dalla corrosione.”
Con un’ampia gamma di opzioni di personalizzazione, Eaton
assicura che il suo sistema multipiastra si adatti alle esigenze
della maggior parte delle applicazioni nell'industria
del movimento terra e della macchina da cantiere.
“Abbiamo progettato il nostro sistema multipiastra perché
VERSATILITÀ
Le attrezzature
multifunzione sono
sinonimo di efficienza
in cantiere.
RESISTENTE Il nuovo
sistema multipiastra Eaton
è in grado di garantire
pressioni e portate molto
più alte rispetto agli
standard ISO 16028
ed è ideale per qualsiasi
applicazione perchè
in grado di resistere
a shock
idraulici
moderati.
fosse estremamente modulare e flessibile: due caratteristiche
ideali per i produttori di macchinari da cantiere” afferma
Kuenstel.
“Abbiamo aggiunto opzioni per permettere collegamenti
elettrici, nonché raccordi specifici per il passaggio di acqua
o aria. Inoltre, i raccordi integrati sono disponibili sia in
acciaio al carbonio che in acciaio inox.”
Tutti questi vantaggi sono inoltre supportati dalla presenza
globale di Eaton, dai suoi servizi a valore aggiunto e dall'ampio
portfolio di componenti fluid conveyance, in grado
di ridurre notevolmente il tempo che le aziende devono dedicare
alla ricerca e gestione di più fornitori.
“Spesso, il fattore più importante per i nostri clienti di macchine
da cantiere è la nostra capacità di garantire la massima
tranquillità” conclude Christian Kuenstel, Product
Manager, connettori, EMEA. “Indipendentemente dal componente
idraulico, dal servizio di supporto o dal Paese, siamo
in grado di soddisfare la maggior parte delle esigenze
per aiutare le aziende a realizzare macchinari da cantiere
più compatti, potenti e a ridotto consumo di carburante.”
UN TAGLIO NETTO
PER UNA SANA
RICRESCITA
[54] marzo 2021 Costruzioni
Macchine&Componenti
Diagnostica
Il passepartout del
MECCATRONICO
Texa lancia TXT Multihub, un’interfaccia veicolo
multiambiente versatile, veloce e intuitiva. Robusta per
il cantiere, perfetta per le macchine movimento terra
mezzi pesanti, moto, imbarcazioni, mezzi agricoli e soprattutto
movimento terra.
TXT MULTIHUB È il nome del nuovo
strumento di interfaccia veicoli
dell’italiana TEXA, azienda leader nello
sviluppo di hardware e software di diagnosi.
Testi di Matthieu Colombo
AdATTo A ognI MMT... ...e non solo. Il nuovo
strumento di diagnosi TEXA TXT Multihub approda
al nostro settore per prestazioni e caratteristiche
di robustezza, ma dialoga anche con auto, mezzi pesanti,
moto, imbarcazioni e mezzi agricoli.
La crescente diffusione dell’elettronica a bordo dei mezzi
ha raggiunto livelli di complessità molto elevati, anche
nel settore delle macchine movimento terra dove
i meccanici competenti “vanno a ruba”.
Oggi la figura del meccanico è strategica per tutta la nostra
filiera e ogni uomo dedicato all’assitenza deve essere in grado
di lavorare bene e veloce sulle differenti tipologie di macchine,
caratterizzate da differenti protocolli di diagnosi e da
molteplici modalità di connessione.
Per rispondere alle attuali esigenze, TEXA ha sviluppato TXT
Multihub, un’interfaccia veicolo estremamente versatile, che
si adatta con grande facilità alle attività di manutenzione. Il
suo impiego, in accoppiata con il software IDC5 Off-Highway,
permette di portare a termine operazioni di fondamentale
importanza per l’officina, come ad esempio la manutenzione
ordinaria dei mezzi, le calibrazioni, effettuare sostituzioni
del sistema di post-trattamento SCR/DPF, e molto altro. Si
tratta di una soluzione tecnologicamente avanzata, ricca di
caratteristiche uniche, come: la presenza di un display integrato,
il design rugged certificato IP53, la connettività intelligente
garantita dal sistema operativo Linux, la gestione dei
protocolli CAN FD, DoIP, Pass-Thru. TXT Multihub, inoltre, è
l’unico strumento di diagnosi capace di intervenire su auto,
Robusto con display integrato
Il nuovo TXT Multihub è equipaggiato con un display retroilluminato,
per assicurare la massima semplicità d’utilizzo e la
possibilità di visualizzare le informazioni in base a tre tipi di
messaggi: modalità di comunicazione con l’unità di visualizzazione,
tensione di carica della batteria del veicolo e stato di
funzionamento. Il display permette di avere tutto sotto controllo:
riproduce più di 40 messaggi che comunicano al tecnico
le informazioni di cui ha bisogno durante le operazioni di
diagnosi. Altra caratteristica peculiare è la robustezza.
La scocca rinforzata, con profili antishock, gli conferisce un livello
di protezione certificato IP53 (resistenza agli schizzi d’acqua
e alla polvere). È conforme, inoltre, allo standard militare
MIL-STD 810G transit drop test. Questo gli consente di assorbire
al meglio urti e cadute. TXT Multihub è anche maneggevole
e bello da vedere, grazie al suo speciale “design rugged”
e alla cura estetica con i quali è stato costruito.
Connettività senza limiti, da vero MULTIHUB
L’interfaccia sfrutta una connettività avanzata che mette il
meccanico nelle migliori condizioni per intervenire su qualsiasi
tipologia di veicolo, sia esso in officina, in cava o in cantiere,
con grande flessibilità e immediatezza. Il nuovo strumento
comunica con l’unità di visualizzazione tramite: un
modulo Wi-Fi per le operazioni di diagnosi che utilizzano standard
CAN, CAN FD e DoIP, un cavo di rete (Ethernet) riservato
alle operazioni DoIP (ISO 13400), un modulo Bluetooth
per la diagnosi tradizionale, una presa USB per tutti i tipi di
diagnosi, compresa la Pass-Thru.
La scelta del sistema operativo Linux, conferisce al TXT
Multihub una grande versatilità e la possibilità di evolvere nel
tempo, adattandosi senza problemi a nuove funzionalità e
future tecnologie. Linux, inoltre, ne migliora la sicurezza informatica
e l’efficienza, grazie alla comunicazione in modalità
Smart: l’interfaccia effettua uno switch automatico dei
canali e, a seconda del luogo dove si esegue l’intervento di
assistenza e delle tipologie di diagnosi, sceglie sempre in automatico
la migliore disponibile.
[56] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [57]
Macchine&Componenti
TB257FR
Midi escavatori
Peso operativo
Forza di strappo
Potenza netta
5.930 kg
3.660 daN
39 kW
All’ennesima
POTENZA
Davide e Matteo Mantovani della Re.Ma. hanno
il palato raffinato… la loro ricetta di produttività
è infatti un Takeuchi TB257FR dotato di tilt rotator
Testi e foto di Matthieu Colombo
Dalla tecnica alla pratica, dall’officina al cantiere.
Dopo aver analizzato per filo e per segno il nuovo
Takeu chi TB257FR con la nostra analisi tecnica
Walk Around dello scorso novembre (Costruzioni n. 745,
pagina 32) abbiamo voluto incontrare di persona chi ha
scelto il nuovo giapponese caratterizzato dall’esclusiva
cinematica del braccio di tipo “full rotation” per trasmettervi
una testimonianza differente dal solito. Abbiamo individuato
tre esemplari tra i primi venduti: quello venduto
dalla General Car di Cassano (VA) alla Re.Ma., quello
consegnato dalla Chisini di Susegana (TV) all’impresa
Casagrande Francesco e il TB257FR venduto dalla
CO.GE.MA.C di Misterbianco (CT) all’impresa Spanò.
Clienti molto esigenti…
Il correre della pandemia ha indirizzato la nostra scelta sul-
ANCHE DI LATO
Il braccio full rotation del nuovo
Takeuchi permette di scavare
negli spazi più ristretti
e di ruotare la torretta
in appena 2.580 mm.
È perfetto per sottoservizi
e manutenzioni stradali.
[58] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [59]
Midi escavatori
SEMPRE STABILE L’incernieramento
braccio-torretta è sotto ai piedi dell’operatore.
Il baricentro più basso di un midi classico
e più vicino alla ralla incrementano la stabilità.
SOLO IL MEGLIO I fratelli Mantovani dell’impresa
impresa Re.Ma. hanno voluto il TB257FR corredato
da accessori di qualità e affidabilità riconosciuta.
l’esemplare più vicino alla redazione, quello lombardo.
A ben vedere è stata una scelta fortunata visto che i titolari
della Re.Ma., Davide e Matteo Mantovani, hanno voluto
una macchina allestita a più non posso e in particolare
l’hanno voluta equipaggiare con un tilt rotator con attacco
rapido idraulico. A loro però non bastava un tilt rotator “classico”
con i due cilindri ad antenna sui lati. Cercavano un
modello particolarmente compatto per poter scavare anche
con la benna stretta da 400 mm senza problemi.
Davide ha trovato la soluzione su Youtube, ovvero la soluzione
NOX realizzata da Kinshofer (distribuita in Italia dalla
Idrobenne di Isorella, BS).
Per il loro nuovo Takeuchi TB257FR i fratelli Mantovani hanno
voluto un ventaglio di attrezzature notevole: benne da
400, 600, 800 e 1.200 mm da pulizia fossi e un martello
idraulico Atlas Copco SB202 (volutamente leggero per
lavorare bene in coppia al tilt rotator).
…scelgono la qualità Takeuchi…
In cantiere abbiamo potuto constatare come la cinemati-
ca del braccio full rotation di Takeuchi permetta di lavorare
in spazi davvero contenuti con prestazioni notevoli a
360° e in un raggio d’azione notevole. Dobbiamo inoltre dire
che la scelta del tilt rotator fatta dai Mantovani esalta le
qualità del nuovo TB257FR che in ogni condizione si distingue
per la grande stabilità operativa mantenendo sempre
elevata la sicurezza percepita dall’operatore. L’accoppiata
è detonante e per sfruttarne tutte le potenzialità ci vuole un
operatore d’esperienza come Davide.
Con le due foto in apertura articolo abbiamo cercato di evi-
[60] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [61]
Midi escavatori
Il roto tilt senza cilindri
permette di scavare
anche trincee con benna
da soli 400 mm.
Da Milano a Varese
L’attività di General Car inizia nel 1994, per mano
dell’attuale titolare Paolo Petrillo, focalizzandosi
sui carrelli elevatori ma ben presto l’offerta di
vendita, assistenza e noleggio si allarga a piattaforme
aeree semoventi e autocarrate, gru edili, ai
sollevatori telescopici Manitou,a generatori e gruppi
elettronici, quindi alle macchine movimento terra.
Il sodalizio con Midi Equipment e il marchio
Takeuchi avviene nel 2013 e da allora General Car
tiene alta anche la bandiera giapponese.
Con l’acquisizione della Edil Macchine Varesine,
il Gruppo di Petrillo arriva 3 tre sedi tra Milano e
Varese (Legnano, Cassano, Besnate), tutte in prossimità
dell’arteria autostradale A8. L’acquisizione
ha inoltre portato in squadra competenze con oltre
45 anni d’esperienza sul territorio. Di recente
è entrato a far parte del team anche Tarciso
Sciocco in qualità di responsabile noleggio della
nuova sede di Legnano. Il parco di macchine operatrici
a noleggio conta oltre 400 unità e sommando
le attrezzature si tocca quota mille!
www.generalcar.eu
Michele
Guzzo
Resp. commerciale
Midi Equipment
Takeuchi Italia
Matteo
Mantovani
Socio
Re.Ma.
Massimo
Colombo
commerciale
General Car
Davide
Mantovani
Socio
Re.Ma.
Ricercavamo la macchina perfetta per
soddisfare le nostre esigenze di potenza
e versatilità nella realizzazione di
scavi lineari per la posa di reti interrate
in ogni contesto operativo, anche a lato
strada. Abbiamo atteso che uscisse
proprio il TB257FR e studiato con cura
le attrezzature con cui esaltare le sue
prestazioni. L’attacco rapido NOX della
Kinshofer l’ho scoperto online e credo
sia il primo venduto in Italia!
Sono molto soddisfatto delle prestazioni
di questo Takeuchi, sorpreso dalla
sua grande stabilità e dal comfort.
Starei sempre seduto in cabina...
denziare come, ad esempio, la macchina possa posizionarsi
a filo cassone permettendo di scavare e caricare in
spazi proibitivi anche per mini escavatori di peso operativo
decisamente inferiore.
…per soddisfare committenti di prim’ordine
Vi starete domandando, ma che lavori farà mai la Re.Ma.
di Robecchetto con Induno (MI)? È specializzata da oltre
40 anni nella realizzazione e posa di metanodotti, acquedotti
e più in generale in sottoservizi per pubblico e privati.
Tra i loro clienti si contano i leader della distribuzione di
gas, acqua e teleriscaldamento a Ovest e a Sud di Milano.
Citiamo il Gruppo Amag (con le controllate Reti idriche, Gas,
Teleriscaldamento), il Gruppo A2A, ASM Energia e LD Reti
a titolo d’esempio. Una committenza di prim’ordine a cui è
fondamentale dare un servizio certo di qualità, ma soprattutto
puntuale.
Costruzioni marzo 2021 [63]
Macchine&Componenti
Midi escavatori
UN SUCCESSO nazionale
Ogni nuovo Takeuchi TB257FR
ha una storia da raccontare
Chisini per Casagrande
In foto il momento della consegna del primo TB257FR
venduto dalla Chisini. Vicino alla lama della macchina
il venditore Giorgio Cettolin e dalla parte del braccio
Francesco Casagrande dell’omonima impresa con i figli
Alex e Roberto. I Casagrande sono specializzati in
edilizia residenziale e ristrutturazioni ed è proprio per
questo tipo di cantieri che hanno scelto il nuovo
Takeuchi con braccio full rotation che, a dire il vero, conoscono
molto bene. Si perchè il TB257FR va ad affiancare
un TB153FR da cui non vogliono separarsi...
chisini.com
Escavatori gommati e cingolati
Deporté anche ai piccoli
Mecalac. Oggi, con il
trasferimento integrale
della produzione degli
MCR nello storico
stabilimento tricolore ad
Annecy, anche il 6MCR
(che nel frattempo è
evoluto a seconda
generazione) ha diritto al
braccio con deporté.
E anche il cugino
gommato noto come
7MWR ha oggi diritto a
pari trattamento.
In questo modo la
mutifunzionalità dei
“piccoli” di casa cresce
ulteriormente per
soddisfare la puntuale
domanda della clientela
che ha già in flotta delle
macchine Mecalac.
A MILANO
CON TILT ROTATOR
Qui risiede
la macchina
venduta dalla
concessionaria
General Car.
Milano
Varese
Treviso
Quando nacque la gamma MCR, composta dai modelli
6, 8 e 10, l’unico non disponibile con braccio deporté
era il 6 t. Lo stesso accadde con i gommati MWR.
Ora che tutti sono made in France, anche per i 6MCR
e 7MWR si può scegliere tra il braccio escavatore
o il polivalente deporté alla Mecalac
Catania
Aragona
CO.GE.MA.C e Di Naro per Spanò
Un terzo Takeuchi TB257FR è finito a oltre 400 metri sul livello del mare
in una zona nota per Mandorli e Ulivi e dove è difficile trovare terra pianeggiante.
A sceglierlo è stato Arcangelo Spanò (in foto, primo da
destra) con il figlio Calogero, agricoltori a Delia. Loro in realtà dovevano
sostituire un midi girosagoma da 5 t non più in forma e grazie ad
Angelo Di Naro (in foto, ultimo da destra), della Di Naro Macchine basata
ad Aragona (CL), rivenditore della CO.GE.MA.C di Misterbianco
(CT), gli Spanò hanno avuto modo di provare il braccio full rotation su
un TB153FR. La cinematica esclusiva di Takeuchi è piaciuta così tanto
che hanno ordinato il nuovo modello sulla carta e atteso il primo
esemplare “targato” Sicilia!
cogemac.com - dinaromacchine.it
Un successo oltre
ogni più rosea
aspettativa.
Di questo stiamo parlando
per Mecalac e la
rivoluzionaria serie degli
MCR progettata per unire
le prerogative degli
escavatori compatti alle
caratteristiche operative
e alla velovità di
traslazione delle pale
caricatrici cingolate
compatte skid.
Dieci anni fa questo
concetto era
rivoluzionario, come ci si
aspetta da Mecalac, ed
era evidente che per
conquistare il mercato
sarebbe stato necessario
far comprendere a ogni
singolo cliente i vantaggi
della nuova formula.
Sarà che i venditori
Mecalac erano
abituati a far ragionare
i nuovi potenziali
clienti, ma vendere gli
MCR in Italia è stato
quasi un gioco da
ragazzi, nonostante un
posizionamento di
mercato adeguato alla
multifunzionalità dei
neonati. Il successo è
stato tale da alimentare lo
sviluppo di una seconda
gamma che i progettisti
avevano in punta di
matita, ossia quella di
escavatori gommati
compatti MWR declinata
nei modelli 7, 9 e 11. Ma
come mai ripercorriamo
queste tappe? Perchè il
più piccolo, il 6MCR, è
stato inizialmente
prodotto nello
stabilimento turco del
costruttore francese e
nella sola versione con
braccio escavatore, ossia
priva del deporté sul
secondo elemento del
braccio a cui i clienti
Mecalac non sanno
rinunciare. In altre parole il
6MCR è nato un poco
come il brutto
anatroccolo: di famiglia
ma non all’altezza di
montare il braccio che ha
fatto la storia del marchio
Per chi non avesse mai
visto questi modelli in
azione va precisato che
sia con il braccio
escavatore, sia con quello
deporté è possibile
montare una pala frontale
che in fase di imbennata
si appoggia alla robusta
lama del sottocarro.
Tra i vantaggi della
cinematiche deportè
anche il livellamento del
carico quando si lavora
con le forche.
mecalac.com
[64] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [65]
Macchine&Componenti
Escavatori gommati
È SUPER
compatto
La formula dei gommati EWR Volvo
viene applicata alle esigenze della
multifunzionalità urbana.
Da un foglio di carta bianca nasce
l’EWR130E, un escavatore che mette
sull’attenti anche i midi
escavatori con brandeggio
Testi di Matthieu Colombo
Volvo EWR130E
Peso operativo
Forza di strappo
Motore Volvo D4J
12,9-14,4 t
8.600 daN
90 kW
[66] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [67]
1.550 mm 1.810 mm
3.660 mm
Escavatori gommati
Se state pensando che l’EWR130E sia
un 150 con meno zavorra e un braccio
più piccolo siete totalmente fuori
strada. Le parti comuni alle due macchine
esistono e sono importanti: motore
(uguale ma tarato a una potenza più bassa),
impianto idraulico quasi identico e stessa,
eccelsa, cabina. Per il resto cambia tutto,
a partire dalle parti strutturali, e le misure
lo dimostrano abbondantemente visto che
il nuovo gommato Volvo made in Konz, coerentemente
sviluppato in Germania, si annuncia
come il più compatto tra i concorrenti
con peso operativo tra le 12,5 e le 14,5
t! Parlare di peso operativo per un gommato
è acrobazia pura visto che combinando le
differenti possibilità di allestimento stabilizzatori-lama
si varia il peso di 1.500/2.000
kg… L’EWR130E rompe gli schemi Volvo
anche in questo visto che, rispetto al fratello
maggiore di cui abbiamo già ampiamente
scritto (WalkAround, Costruzioni,
aprile 2017, pag 18 – Costruzioniweb.com)
il piccolo di casa non pone limiti alla fantasia
dei clienti in termini di configurazione e oltre alla disponibilità
di stabilizzatori o lama aggiunge all’offerta la
lama suddivisa in due parti.
Due pesi, stesse misure
Se pensate che l’EWR130E faccia al caso dovete prima
di tutto sapere che la configurazione braccio posiziona-
FINO A 35 KM/H SU STRADA L’EWR130E può spostarsi
in autonomia da un cantiere all'altro procedendo
a una velocità massima di 35 km/h. Ha un sistema
di sospensione del braccio che si innesta
automaticamente a velocità superiori a 5 km/h
per assorbire gli urti e ridurre i sobbalzi su strade
irregolari o terreni accidentati.
STABILIZZATORI IN LINEA I nuovi stabilizzatori
“in linea”, che non eccedono la sagoma dell’escavatore
in larghezza e permettono di stabilizzare la macchina
quando si deve risparmiare fino all’ultimo centimetro.
tore è lo standard e che il mono non è nemmeno disponibile.
Si tratta di un triplice con cinematica “alla tedesca”,
ovvero con il secondo elemento azionato da doppi pistoni
laterali (non da singolo pistone dietro o sotto al primi elemento).
I primi due elementi del braccio sommano a 4.850
mm e in testa si possono montare avambraccio da 2.100
mm o quello da 2.400 mm. Il sottocarro con passo da
2.550 mm è tutto nuovo, disegnato espressamente per
questo concentrato di tecnologie mitteleuropeo, così
come è completamente nuovo il disegno della torretta.
Tornando all’allestimento del carro, si parte dalle 12,9 t
LAMA STANDARD O SDOPPIATA Le lame divise
aggiuntive permettono all’operatore di stabilizzare
la macchina in un più ampio ventaglio di luoghi di lavoro,
come marciapiedi e terreni irregolari.
della macchina allestita con la sola lama al posteriore,
per passare alle 13,4 t della stessa configurazione ma
con lama in due pezzi, alle 14,2 t della lama in due pezzi
all’anteriore e stabilizzatori al posteriore, quindi alle 14,4
t della versione a doppia lama con quella anteriore in due
pezzi. Per la cronaca, noi di Costruzioni sceglieremmo
lama anteriore, stabilizzatori posteriori, avambraccio da
2.100 mm e le 4 ruote sterzanti opzionali. In questa configurazione
l’EWR130E solleva da terra 3,4 t a lato macchina
e 4.500 mm di sbraccio da centro ralla (stabilizzatori
e lama giù). In frontale la capacità di sollevamento
[68] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [69]
Escavatori gommati
TABLET DA 10 POLLICI Il sistema opzionale
di controllo della macchina Dig Assist comprende
il software di assistenza allo scavo 2D, In-Field Design
e 3D, per rendere lo scavo più accurato e veloce.
stabilizzata arriva a 6 t. Nelle stesse condizioni, ma a 6.000
mm di sbraccio laterale, solleva 2,2 t, mentre in frontale
Volvo dichiara 4,4 t di capacità teorica.
Sono prestazioni di certo inferiori all’EWR150E, ma complessivamente
riteniamo il rapporto tra ingombro operativo
e prestazioni tra i migliori della categoria. In configurazione
posizionatore con avambraccio da 2.100 mm, il
costruttore dichiara 8.200 daN di forza di strappo e 6.200
di forza di penetrazione, mentre la forza di trazione alla
barra di 8.400 daN è dedicata a quei mercati del centro
Europa dove gli escavatori gommati sono spesso utilizzati
con rimorchio.
Tanta portata e tanta coppia
La magia compiuta dai progettisti Volvo è stata quella di
contenere al massimo il diametro operativo dell’EWR130E
riducendo (rispetto al già compatto EWR150E) sia lo sbalzo
posteriore della torretta a soli 1.550 mm sia quello frontale
a 1.810 mm per arrivare a ottenere un escavatore con
braccio tradizionale (fisso sulla torretta) con un cono di ro-
[70] marzo 2021 Costruzioni
PRONTO A TUTTO L’interfaccia Volvo lavora con
un software specifico per gli escavatori gommati
e permette di gestire rapidamente l’utilizzo alternato di più
attrezzature idrauliche (fino a 32). L’EWR130E può essere
allestito con telecamere a 360° Volvo Smart View.
tazione minimo da midi escavatore da 8 t con brandeggio!
È una scelta ben precisa che punta a massimizzare le prestazioni
vicino alla macchina e che fa di questo modello la
macchina ideale per utilizzare attrezzature tiltrotator come
le Steelwrist a catalogo opzioni ufficiale Volvo. E qui arriva
la sorpresa. Sotto al cofano motore Volvo conferma il motore
4 cilindri Stage V dell’EWR150E, modello D4J ma tarato
a 90kW a 2.000 giri/min invece che a 105. Questo fa
del 130 il modello con il motore di cilindrata maggiore della
categoria, ma soprattutto quello con la coppia motore
più elevata. Stiamo parlando di ben 566 Nm a 1.500
giri/min. L’idraulica LS flow sharing del 150 rimane la stessa
con una portata complessiva di 275 l/min di cui fino a
200 possono alimentare il circuito attrezzature.
Comfort e allestimento al top
La formula dell’EWR130E è quella di una macchina delle
prestazioni elevate in un formato compatto, particolarmente
adatto ai cantieri di manutenzione stradale e urbanizzazione,
e che può circolare su strada spingendosi
fino a 35 km/h.
Un altro punto messo a segno da Volvo in questo progetto
è quello di essere riuscita a mantenere la classica
cabina degli escavatori gommati made in Konz senza
chiedere rinunce all’operatore in termini di abitabilità, comfort
e pressione acustica interna alla cabina misurata in
71 dB(A), esattamente come per il fratello maggiore 150.
La nuova interfaccia operatore con monitor lcd a colori
porta con se la possibilità di gestire al meglio molteplici
attrezzature idrauliche memorizzandole per nome con le
relative impostazioni di portata e pressione. Per coloro
che puntano a sfruttare il potenziale multifunzionale di
questo nuovo Volvo suggeriamo di considerare anche
l’opzione dei manipolatori L8 da cui, tra l’altro, si può anche
gestire la traslazione della macchina.
Il Volvo EWR130E con braccio triplice
Peso operativo con lama rad.
Peso operativo lama/lama 2p
Capacità sollev. a 360°,
al suolo e alla distanza di
Potenza netta
Motore Volvo
Cilindrata
Cilindri
Alesaggio x corsa
Regime di taratura
Velocità del pistone
Valvole per cilindro
Distribuzione
Iniezione
Fasi d’iniezione
EGR
Post trattamento
Alimentazione
Pompe
Portata
Regolazione pompa
Distributore a cassetti
Pressione (max)
Velocità traslazione
Velocità rotaz. torretta
Passo
Carreggiata
Braccio triplice
Profondità di scavo
Profondità scavo al plinto
Distanza scavo a terra
Forza strappo alla benna
Forza penetrazione
Sbalzo posteriore torretta
Larghezza torretta
Larghezza pneu gemellati
Pneumatici standard
Altezza braccio/cab
Batteria
Alternatore
Serbatoio gasolio (urea)
Sistema/serbatoio idraulico
12,9
14,4
5,9
6
90
D4J Stage V
4,04
4
101 x 126
2.000
8,4
4
conv.
common rail
multi
si (esterno)
Doc, Dpf, Scr, Aoc
turbo singolo
variabile
275
positivo (elettr.)
centro aperto
36 MPa
35 km/h
9 m/s
2.550
1.940
unico disp.
4.768
3.429
8.275
8.200
6.200
1.550
2.500
2.540
gemellati
2.340/3.050
2x100
120
150 (25)
200
t
t
kg
kW
litri
mm
giri/min
m/s
l/min
MPa
mm
mm
mm
mm
mm
daN
daN
mm
mm
mm
mm
Ah
A
litri
litri
Robot da demolizione
Piattaforma online
Brokk Connect è una soluzione sviluppata
da Brokk e può essere completamente
progettato per creare il massimo valore
ai proprietari dei robot Brokk
Brokk ha presentato
Brokk Connect,
una piattaforma
online per la propria
gamma di robot da
demolizione che
consente l'accesso al
credito d'imposta del
50% concesso con la
legge di bilancio 2021
"Industria 4.0".
Si tratta di una soluzione
hardware e software
progettata per collegare i
robot Brokk a un portale
online in cui gli utenti
possono monitorare e
gestire le proprie
macchine. Il sistema
fornisce dati in tempo
reale e analizza le
informazioni, per aiutare i
a ottimizzare l'utilizzo e il
tempo di attività della
propria macchina. In
combinazione con un
contratto di servizio
Brokk Uptime, consente
anche ai clienti di
concentrarsi sulla
massimizzazione del
valore della loro attività.
Tramite la piattaforma
online è possibile
individuare e gestire
l’intera flotta di robot,
ottenere informazioni
precise su ogni attività e
inviare notifiche di
attenzione o di qualsiasi
esigenza di servizio.
Alcuni dei principali
vantaggi: avere costante
accesso, in tempo reale,
alle informazioni sulla
geolocalizzazione del
robot, sul suo stato e sui
suoi dati operativi;
sfruttare i dati operativi
stessi per migliorare la
produttività della flotta;
tenere traccia dello stato
delle macchine per
manutenerle ed evitare
tempi di fermo, inviare
comandi per limitarne
volutamente il
funzionamento, risolvere i
problemi in remoto.
“Se l’obiettivo dell’utente è
migliorare l’utilizzo della
macchina e il
funzionamento aziendale
o manutenere e
monitorare lo stato di
salute della macchina, il
sistema è di supporto”,
afferma Martin Krupicka,
CEO di Brokk Group.
Brokk Connect è, in prima
battuta, lanciato in Svezia,
Svizzera e Italia.
Successivamente, nel
corso del 2021, sarà
disponibile nel resto
dell’Europa e del Nord
America. In seguito, nel
resto del mondo.
Il sistema può essere
adattato su tutti i modelli
Brook.
brokk.com
WWW.TREVIBENNE.IT
[72] marzo 2021 Costruzioni
CESOIA MARILYN SERIE CS.
Per i moderni cantieri di demolizione industriale
e per i professionisti del riciclaggio e commercio
di rottami ferrosi e metallici.
Demolizione&Riciclaggio
Waste management
ALTEZZA rima
Testi di Matthieu Colombo
Sennebogen 355E
Alt. operativa
Cap. sollevamento
Forza di strappo
Motore FPT
8,5 m
5,5 t
8.500 daN
103 kW
con sicurezza
Forte della grande esperienza
nel settore del trattamento
rifiuti, Sennebogen innova
con il 355E, un sollevatore
telescopico heavy duty con
cabina MultiCab elevabile
Alzare il punto
di vista
dell’operatore
consente di operare
in condizioni
di sicurezza
maggiori.
Sono passati quasi due anni da quando abbiamo
toccato con mano il nuovo Sennebogen 355E al
Bauma 2019. Questo modello ha colpito subito
la nostra attenzione perché unendo le caratteristiche tecniche
di macchine esistenti dà vita a un modo di lavorare
innovativo che, dal nostro punto di vista, eleva la produttività
degli impianti per il trattamento rifiuti e incrementa
la sicurezza su piazzale. Inoltre, essendo il 355E
una macchina progettata espressamente con caratteristiche
heavy duty per questo tipo di applicazioni e non
un modello allestito “waste”, i costi totali di possesso di
questa Sennebogen risultano particolarmente interessanti.
Oggi, a due anni dall’inizio della commercializzazione
di questa nuova creatura del costruttore tedesco,
arrivano i primi riscontri dal campo, dalle aziende che
hanno avuto l’apertura mentale di provare questa nuova
soluzione.
A tutto Compost
Il primo riscontro, in tempi di pandemia, arriva dal Nord Est
[74] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [75]
Demolizione&Riciclaggio
Waste management
BENNA PRENSILE
Il 355E della Wachtberg
Kompost è stato
allestito con attacco
rapido Volvo
compatibile
per condividere
le attrezzature
su piazzale.
Klaus Riebau
titolare
della tedesca
Wachtberg Kompost
Per noi il 355 E è diventato un mezzo indispensabile e, mi
vien da dire, insostituibile. Prima di tutto perché rispetto
a una pala gommata con benna ad alto ribaltamento, il
355E ci permette di impilare meglio e più velocemente
il materiale, poi perché la sua cabina elevabile lo rende
più sicuro di un classico sollevatore telescopico e assicura
una visibilità superiore anche a pale gommate di
peso operativo importante. Detto in altre parole questo
Sennebogen è il tuttofare del nostro stabilimento e ha un
TCO interessante.
della Germania e in particolare da Wachtberg, nella regione
Renania Settentrionale-Vestfalia, dove la società
Wachtberg Kompost si è specializzata nel trattamento del
verde che viene conferito dalle aziende che curano il verde
pubblico tramite camion allestiti con container scarrabili,
ma anche da privati che, in caso di volumi importanti, possono
prendere in comodato d’uso dei carrelli presso lo stesso
impianto di trattamento.
In questo modo l’azienda riesce a gestire in totale sicurezza
anche i picchi di conferimento stagionali, trasformando i
residui verdi in compost di alta qualità, terreno vegetale e
cippato di corteccia. Attiva dal 1993, la Wachtberg Kompost
di Klaus Riebau ha lavorato con differenti macchinari sia
per la triturazione del verde, sia per la loro movimentazione
e per il carico dei prodotti rigenerati su camion.
Il nuovo 355E è stato presentato a Riebau da un partner di
fiducia, ossia il concessionario e centro d’assistenza multibrand
Jungbluth Baumaschinen.
Dopo oltre un anno di lavoro alle spalle, in cui il nuovo mezzo
si è distinto in smistamento, impilamento, trasporto di
materiale, carico di camion, movimentazione del materiale
tra le celle di maturazione, si può dire che il consiglio è
stato azzeccato. Rispetto a una tradizionale pala
gommata il 355E si è dimostrato più versatile
e adatto alle esigenze dell’impianto di
Wachtberg.
Le molte facce del 355E
Una volta che il materiale è stato consegnato
all'impianto di compostaggio,
il caricatore telescopico Sennebogen 355 E supporta le
operazioni di smistamento con una benna prensile ad alto
ribaltamento e facendosi strada tra i maxi cumuli di rifiuti
verdi suddivisi per tipologia e pezzatura. In questo contesto,
a fare la differenza rispetto a un classico caricatore a
telaio articolato, è il sistema di sterzatura integrale 4WS del
355E che garantisce un diametro minimo di sterzata della
macchina inferiore ai 4 metri. La fase di lavoro successiva
è quella di alimentare il trituratore con materiali differenti
per ottenere la giusta miscela per far maturare il
compost. Per farlo il 355E si muove tra i cumuli a cabina
alta per avere sempre la visuale del contesto operativo e
individuare anche le altre macchine operatrici su piazzale.
Caricare il trituratore al giusto ritmo per prevenire intasamenti
è più facile che mai perché l’operatore può portare
la sua vista a ben 4.250 mm d’altezza. Anche quando si
caricano i camion con cippato di corteccia o compost, la
posizione di lavoro elevata offre numerosi vantaggi. Se da
un lato l’operatore si stanca molto meno grazie a una postura
naturale ed ergonomica in ogni applicazione, d'altra
parte il conducente
può sempre
TESTA A TESTA
Il 355E permette
scegliere la
di caricare bene
prospettiv
più velocemente.
a
[76] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [77]
Demolizione&Riciclaggio
Waste management
di guida e di carico. In quest’ultima operazione, ad esempio,
la visuale dell’interno cassone consente di distribuire
al meglio il materiale caricato.
Un’altra applicazione in cui si distingue il 355E è quella dell’accatastamento
del cippato di corteccia. Grazie alla robusta
struttura in acciaio del braccio telescopico che porta il
perno benna a 8.500 mm d’altezza con in testa una cinematica
a Z, il nuovo Sennebogen non ha pari. Per quanto riguarda
i trasferimenti su piazzale e la movimentazione del
materiale, la macchina fa affidamento a una potente trasmissione
heavy duty a variazione continua che, in base all’applicazione,
fornisce automaticamente al conducente una
combinazione ottimale di forza di trazione, spinta e velocità
di marcia. Anche rigirare il materiale in fase di maturazione
o umido può essere molto impegnativo per la densità
e il peso specifico variabile del materiale. Quando ci
sono da usare le maniere forti il 355E ha dalla sua una
forza di strappo di 8.500 daN e la stabilità assicurata dai
larghi assali. A richiesta è disponibile anche l’assale anteriore
oscillante, che l’operatore può bloccare anche a
macchina in movimento.
Linea ausiliaria proporzionale
Per sfruttare al massimo il nuovo tuttofare, Riebau ha richiesto
un attacco rapido compatibile con le attrezzature
Volvo (per poterle condividere su piazzale) e una linea ausiliare
elettro proporzionale per gestire al meglio attrezzature
idrauliche come la spazzatrice utilizzata per mantenere
in perfetto stato d’efficienza il piazzale.
[78] marzo 2021 Costruzioni
Gran coppia con l’FPT
Sotto al cofano motore del 355E gira un italiano
di tutto rispetto. Si tratta dell’FPT N45, un 4 cilindri
turbo qui tarato a “soli” 103 kW a 2.000
giri/min, ma forte di una coppia massima di ben
630 Nm a 1.500 giri/min.
L’unità è uno Stage IV privo (per ora) di Dpf, visto
che abbatte le emissioni con tecnologia Hi-eScr.
L’assenza di ricircolo dei gas di scarico, permette
temperature elevate in camera di combustione
e, con l’iniezione multijet common rail da 180
MPa di pressione massima, l’efficienza è sempre
ai massimi livelli.
Ventola soffiante e reversibile di serie
LA CHIAVE di volta
L’impresa di demolizioni americana Abramo Group ha scoperto l’utilizzo
del magnete applicato al cantiere nel 2004 e da allora è stata un’escalation
culminata nel 2020 con l’acquisto di un Sennebogen 840E
La Adamo Group di Detroit è una delle imprese di demolizione
leader del Nord America e in oltre 50 anni
d’attività ha portato a termine importanti operazioni
di decommissioning in Canada come negli Stati Uniti.
Abituata a lavorare con escavatori da demolizione per abbattere
ogni tipologia di struttura e poi movimentare a
terra i materiali con mezzi allestiti con benne a polipo o
selezionatori, l’azienda americana ha trovato una nuova
formula di produttività per separare i rottami ferrosi utilizzando
attrezzature a magnete.
L’idea di Adamo di separare i materiali ferrosi in cantiere
tramite un magnete risale al 2004 e da allora la pratica
ha preso piede nelle operazioni a prevalenza di materiale
ferroso. “Quando abbiamo iniziato a usare il magnete,
siamo rimasti sbalorditi dalla quantità di rottami puliti
che recuperavamo e non conferivamo più in discarica.
Da un costo, quel materiale è diventato un guadagno” ricorda
Richard Adamo, Presidente di Adamo Group.
Ha iniziato un buon usato
Il primo Sennebogen della Adamo è stato un 821E usato,
a cui è presto seguito un 825E nuovo, quindi un 830E.
L’ultimo arrivato è un maxi 840E. Il passo verso questo nuovo
Sennebogen allestito con magnete è avvenuto dopo
aver acquisito l’appalto per lo smantellamento di una centrale
elettrica in Ohio.
La logistica di cantiere studiata dalla Adamo prevedeva il
trasporto dei rottami ferrosi dal sito di demolizione a un deposito
a bordo acqua tramite camion, quindi da quest’area
di deposito al carico su chiatte. Per queste operazioni di
carico Adamo ha cercato una macchina stabile con uno
sbraccio importante e ha finito per scegliere proprio il
Sennebogen 840E (foto in alto). Il nuovo arrivato è stato
quindi utilizzato sia in cantiere per caricare i camion sia nel
deposito a bordo acqua per caricare le chiatte. Di
Sennebogen, la Adamo Group apprezza anche la rete di
assistenza capillare in tutto il Nord America.
Costruzioni marzo 2021 [79]
Demolizione&Riciclaggio
Testo di Fabrizio Parati
Decommissioning
DEMOLIZIONE
del XX secolo
Tra un asilo nido e un vincolo storico-culturale,
Ecoinerti è stata chiamata a gestire la complessità
di un cantiere bolognese, su un’area che fu
occupata da una gloriosa industria manifatturiera
Nata nel 2006, l’azienda si occupa di demolizioni speciali,
riciclaggio inerti e scavi selettivi. L’abilità organizzativa
e operativa maturata in plurimi e prestigiosi scenari, ha
consentito a Ecoinerti di gestire anche la complessità di
questo cantiere bolognese.
Il cantiere bolognese
A restituirci “l’affresco” del cantiere è Matteo Pancaldi, che
gestisce la Ecoinerti con le sorelle Lisa e Sara e con il padre
Andrea: “Lunga 100 m e larga 10, con uno sviluppo in
altezza di soli 5 m, la struttura che abbiamo demolito presentava
un seminterrato profondo 5 m (10mila m 3 vuoto
per pieno). Le fasi più gravose dell’intero processo di de-
Le pinze
multifunzione
Mantovanibenne
usate in cantiere:
una MS9
e una MS15.
Qui si facevano servomotori, ma anche le macchine
per la pasta, per il confezionamento delle sigarette,
ecc. La fama del luogo è legata alla civiltà industriale
italiana del secolo scorso, grazie alla SABIEM
(Società Anonima Bolognese Industrie Elettro mec -
caniche). Nata nel 1918, la SABIEM fu una delle realtà
di punta del manifatturiero italiano durante il XX secolo e
sino agli anni Settanta. Nel 1929 si trasferì accanto alle
Fonderie Parenti e alla Calzoni proprio qui: vale a dire
nel quartiere bolognese di Santa Viola, nei pressi
dell'Ospedale Maggiore di Bologna, laddove ora ci sono
gli spazi del cantiere di demolizione della struttura che fa
parte, per l’appunto, dell’ex complesso SABIEM. Ad occuparsi
dei lavori è l’azienda Ecoinerti, di Ferrara.
ECOINERTI con i propri
escavatori Hitachi e Volvo
(condotti da Matteo Pancaldi
e da Massimiliano Chinaglia).
[80] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [81]
Decommissioning
CONDIZIONI
operative del
tutto particolari
hanno indotto
ad affrontare
lateralmente
la complessa
pratica
di demolizione
del fabbricato,
anziché da una
più comoda
posizione
frontale.
GRAZIE AL
SET di ganasce,
i demolitori
multisistema
MS (qui a lato)
possono
diventare pinza,
frantumatore,
cesoia o pinza
combinata.
I VOLTI
DI ECOINERTI
sotto,
da sinistra,
Lisa, Matteo,
Andrea e Sara
Pancaldi.
molizione le abbiamo registrate all’inizio dei lavori, cioè
quando abbiamo dovuto distaccare un corpo fabbrica adiacente
ad un asilo”. Questa raffinata e delicata operazione
è stata svolta in giorni festivi, cioè quando nell’asilo non
c'erano bambini, per evitare di procurare qualunque tipo di
disagio.
Creato il distacco, si è iniziata la demolizione dell'edificio.
Tuttavia, l’operazione si è presentata singolarmente complessa
perché ormeggiata a una precisa condizione: si è
potuto lavorare da un solo lato della struttura, perché un’ala
del fabbricato (quella con lunghezza di 100 m), che è stata
preventivamente zavorrata ad un’impalcatura, è tutelata
da un vincolo storico-culturale, perché è espressione
di archeologia industriale. “Abbiamo dovuto agire, pertanto,
da un solo lato, per demolire i solai, le travi portanti e i
pilastri”, puntualizza Matteo Pancaldi, “e abbiamo dovuto
tener conto del fatto che ci era preclusa anche la possibilità
di scendere nel seminterrato, poiché un lato del fabbricato
(come detto) è vincolato e andava preservato”.
Le macchine e le attrezzature
Lavorare lateralmente, senza possibilità di affrontare il fabbricato
di fronte, in prossimità di un asilo nido, con il vincolo
di preservare le due facciate e dovendo operare per
forza da lontano perché c'era un seminterrato che non era
accessibile: i complessi lavori di demolizione implicano e
giustificano l’apporto di adeguati mezzi di lavoro.
Nel cantiere bolognese, Ecoinerti ha messo in campo un
escavatore idraulico Zaxis 210-3 LCN, di Hitachi (sviluppato
da Scai). Macchina veloce e precisa, con peso operativo
di 28.000 kg e una perfetta fluidità dei comandi, e
con braccio lungo da demolizione. Nel caso specifico, è
servito ricorrere più allo sbraccio che non all’altezza in quota.
Considerando la tipologia di struttura, la prima fase della
demolizione è stata condotta con lo Zaxis. Nella seconda,
poiché le travi portanti presentavano uno sbalzo elevato,
si è proceduto eliminando i solai. Dopodiché, la benna di
uno dei due escavatori è stata appoggiata sotto la trave,
per tramutare la benna stessa in una sorta di estemporaneo
puntello, mentre, al contempo, si procedeva con il progressivo
sbriciolamento della trave stessa.
In seguito, si è scesi nel seminterrato creando un piccolo
scavo di sbancamento a lato del muro della facciata vincolata,
per realizzare un muro di contenimento. In seguito,
sono state tolte delle travi di contrasto (che vanno da una
parte all'altra del fabbricato) e si è demolita la parte di struttura
restante. Ad affiancare lo Zaxis, un escavatore cingolato
Volvo Ec220e, da 24 t, con braccio triplice e due pinze
multifunzione di Mantovanibenne: una MS9 e una MS15,
entrambe allestiti con kit gambe “Combi Cutter”.
[82] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [83]
Cave&Calcestruzzo
Economia circolare
Il primo Hackathon italiano
La sfida proposta da Mapei mira a produrre
idee e progetti di upcycling (riutilizzo creativo),
per dare valore ai rifiuti prodotti in edilizia
Mapei ètra le
aziende partner di
Hacking the city I
Design a circular future, il
primo Hackathon italiano
dedicato allo sviluppo di
progetti di economia
circolare nelle città,
destinate a diventare il
punto di partenza per un
sistema economico e
sociale più attento
all’ambiente e alle
persone.
Studenti universitari,
neolaureati e dottorandi di
tutta Italia si sfideranno, il
23 e il 24 aprile, nelle
challenge proposte dai
partner industriali in otto
macro-categorie:
Consumer Goods, Food,
Design, Buildings, Digital,
Energy, Mobility e Waste.
Da anni impegnata in
progetti di Ricerca &
Sviluppo per ridurre
l’impatto dei propri
prodotti sull’ambiente,
Mapei ha proposto
all’interno del cluster
Buildings la challenge
“Come migliorare la
gestione del fine vita dei
prodotti da costruzione in
una prospettiva di
circolarità”.
Nonostante nel 2020 sia
stato raggiunto l’obiettivo
di riciclare il 70% dei rifiuti
da costruzione e
demolizione, le pratiche di
riciclo sono per la
maggior parte costituite
da fenomeni di
downcycling (perdita di
valore). È il caso, ad
esempio, dell’utilizzo di
materiali inerti impiegati
in riempimenti e
sottofondi stradali.
La sfida, quindi, mira a
opera di Geremia Renzi - Accademia di Brera
produrre idee e progetti di
upcycling (riutilizzo
creativo), volti a dare
maggiore valore ai rifiuti
prodotti in edilizia
(compresi gli imballi),
pianificarne la
comunicazione e, infine,
realizzare una strategia
sostenibile di logistica.
I candidati che
presenteranno i progetti
più innovativi, selezionati
dalle giurie di ciascuna
categoria, saranno
premiati dalle aziende
partner.
Mapei offrirà ai vincitori
dell’Hackathon la
partecipazione ad uno dei
percorsi formativi
professionalizzanti del
Green Building Council
Italia, la cui proposta si
articola in tre programmi
volti alla preparazione per
esami riguardanti i
protocolli di edilizia
sostenibile quale LEED.
L’evento è promosso da
Tondo, organizzazione noprofit
internazionale
operante nel settore
dell’economia circolare, in
collaborazione con il
Circular Economy Lab di
Intesa Sanpaolo
Innovation Center e
Cariplo Factory e con il
patrocinio di Fondazione
Cariplo.
mapei.com
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servizio gratuito
Costruzioni marzo 2021 [85]
Cave&Calcestruzzo
Casseforme
Un progetto
STRATeGICO
Testi di Damiano Diotti
Doka ha contribuito
ai lavori di costruzione
di una infrastruttura
strategica per il Kuwait
Per il cantiere
della Nawaseeb
Road, Doka
ha proposto
una soluzione
che includeva
la pianificazione
3D, il Carro per
conci a sbalzo
e la cassaforma
a travi Top 50.
La Nawaseeb Road, in Kuwait, è una parte vitale dell'infrastruttura
nazionale del paese. È un corridoio
strategico e logistico alla vicina Arabia Saudita. Nel
fornire una soluzione per la costruzione dei ponti autostradali
proprio sulla Nawaseeb Road, Doka ha contribuito
a raggiungere un traguardo importante per l’intero
Kuwait. In qualità di fornitore di servizi completi, Doka ha
proposto una soluzione all-in-one, che includeva la pianificazione
3D, il Cantilever Forming Travellers (CFT), cioè
il carro per conci a sbalzo, e la cassaforma a travi Top
50. Il tutto, accompagnato dall’irrinunciabile supporto dei
propri tecnici, per garantire un processo di lavoro fluido,
veloce ed economico.
300 operazioni di getto
La sezione RA217 della Nawaseeb Road, nota anche come
Route 40, è - come detto - uno dei più importanti progetti
infrastrutturali del Kuwait, e fa parte del Kuwait
Development Plan 2015-2020. Interessa un tratto di 37
km, e il suo sviluppo prevede l'ampliamento dell'auto-
strada con la costruzione di una doppia carreggiata a sei
corsie (tre in ciascuna direzione) con nove svincoli e tre
ponti, con l'obiettivo ultimo di migliorare l'accesso e la sicurezza
eliminando le inversioni a U e sostituendole con
rotatorie a tutti gli svincoli. A Doka è stato richiesto di trovare
una soluzione di getto per i due ponti principali, comprese
le campate da pila a pila, di 110 m ciascuna, e per
un ponte lungo 893 m e con una luce di 95 m. Per portare
a termine con successo il lavoro, sono state necessarie
300 operazioni di getto (fino a 250 t).
[86] marzo 2021 Costruzioni
Casseforme
825 t di materiale Doka
Doka, utilizzando i propri strumenti di pianificazione digitale,
ha sviluppato un modello 3D, con DokaCAD for Revit,
per fornire alla direzione lavori una visualizzazione più precisa
del sistema CFT (carro per conci a sbalzo). Sono stati
impiegati sei CFT, integrati con circa 2.000 m² di casseforme
per grandi superfici della serie Top 50. Per questo
cantiere, sono state utilizzate, in totale, circa 825 t di strutture
provvisionali Doka.
Servendosi dei carri per conci a sbalzo di Doka, il cliente ha
trovato piena soddisfazione per il modo in cui i componenti
modulari del CFT hanno permesso un adattamento rapido
alle diverse geometrie delle differenti strutture.
In tal modo, il processo di costruzione è stato ottimizzato,
grazie a tempi più brevi e a una riduzione dei costi.
Parlando a nome degli appaltatori arabi, Mohamed
Dackrory, il vicedirettore esecutivo, ha dichiarato: “Uti -
lizzando la soluzione Cantilever Forming Traveller di
Doka, il progetto ha beneficiato di una soluzione all-inone
facile da utilizzare per i nostri uomini impegnati in
cantiere”.
Sicurezza prima di tutto
Il carro per conci a sbalzo di Doka è composto di telai
longitudinali ottimizzati che si estendono verso l’alto e
consentono di beneficiare di un ampio spazio libero di
movimento. La traversa di ancoraggio universale del si-
IL CARRO PER CONCI A SBALZO di Doka è un sistema
che ottimizza i costi e i lavori di costruzione e permette
un perfetto adeguamento a tutte le geometrie.
stema permette il posizionamento flessibile delle aste
di sospensione. Questo accorgimento permette un agevole
adeguamento alle differenti geometrie dei ponti,
nonché la disposizione asimmetrica, anche in spazi ridotti.
Il carro per conci a sbalzo, grazie alla possibilità che
offre di disporre in modo variabile i telai longitudinali, può
essere infatti adeguato - come è stato il caso di questo
cantiere in Kuwait - a sezioni di grandi dimensioni.
Infine, su tutti i piani di lavoro, il carro per conci a sbalzo
prevede un sistema premontato di passerelle, ma anche
scale integrate con protezione e botole autobloccanti e, a
favore di sicurezza ed efficienza, offre ampi percorsi di
lavoro.
d3 e Top50, per grandi superfici
Accanto ai Cantilever Forming Travellers, Doka ha fornito
le casseforme Top 50 per per le pile del ponte (con misure
di 20 m d’altezza e di 12 m di lunghezza).
Le Top50 sono state montate su torri di puntellazione d3.
Il d3 di Doka è un sistema di torri ad alta portata. È semplice
sia da installare sia da smantellare, e senza l’uso di
attrezzatura specifica.
Quanto alle casseforme Top 50: si tratta di un prodotto
adatto anch’esso a estese superfici. Premontata in base
al progetto, la Top 50 è una cassaforma di grandi dimensioni
che, grazie alla possibilità di adeguarsi a qualsiasi forma
di qualsiasi struttura, è particolarmente indicata per ottenere
un tipo di calcestruzzo che sia capace di rispondere
a elevati requisiti.
Una particolarità del cantiere della Nawaseeb Road: la posizione
delle pile è stata condizionata dalla presenza dei
gasdotti, con conseguenti campate diverse.
[88] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [89]
Cave&Calcestruzzo
Casseforme e ponteggi
Testi di Damiano Diotti
Un unico, qualificato
fornitore
Nel cantiere
per il viadotto
Čortanovci
(confine serboungherese)
sono state
fornite
casseforme
e ponteggi
da un unico
fornitore: Peri.
La combinazione
intelligente di diversi
sistemi proposti da Peri
è stata impiegata
in un colossale progetto
di ammodernamento
Da Budapest a Belgrado in sole tre ore e mezza: la
linea ferroviaria si estende per circa 350 km attraverso
il confine serbo-ungherese. fino ad ora,
i viaggiatori hanno dovuto sobbarcarsi otto ore di viaggio
per arrivare a destinazione, ma presto le cose cambieranno.
L'immenso progetto di ammodernamento, articolato
in tre tronconi, dovrebbe concludersi nel 2023.
Una delle sfide più grandi del progetto è stato il viadotto
Čortanovci, che si trova all'interno del secondo tratto,
tra Stara Pazova e novi Sad. nell'ambito della linea
ferroviaria a doppio binario, il viadotto copre una lunghezza
totale di 2,90 km ed è sostenuto da 59 colonne.
Peri ha fornito un significativo supporto per la realizzazione
delle due sezioni B e C, lunghe ciascuna 642 m.
La combinazione intelligente di Peri UP con Variokit ha
permesso di creare un accesso sicuro a tutte le aree di
lavoro e di integrare le superfici di lavoro necessarie.
entrambi i sistemi modulari si basano su una griglia di
base comune, e, pertanto, sono stati adattati in modo ottimale
l'uno all'altro. Peri UP è l’impalcatura modulare universale
con un ampio campo d’impiego. La sua modularità,
con incrementi dimensionali di 25 cm o 50 cm,
permette di adattarla a qualsiasi geometria e condizione
di carico. Per sostenere grandi carichi concentrati è
sufficiente ridurre al minimo la distanza tra i montanti.
Anche con il sistema Variokit è possibile realizzare torri
di sostegno a elevata portata, a 4 montanti, con montante
ausiliario. Variokit è quindi la soluzione indicata per
opere infrastrutturali che richiedano il sostegno di carichi
molto elevati (com’era il caso del cantiere per la costruzione
del viadotto Čortanovci). in cantiere è stata
usata anche la cassaforma flessibile Multiflex.
[90] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [91]
Sollevamento&Noleggio
Ponteggi
PONTEGGI SOSPESI
Il sistema di Dedalo Tech usato
nel cantiere dell’autostrada A16,
in Campania. Il sistema si presta
anche alla realizzazione
di geometrie speciali.
IL SISTEMA
che tutti vogliono
Testi e foto di Fabrizio Parati
La formula per avere un
ponteggio “su misura” per tutti
i cantieri è proposta da Dedalo
Tech. L’abbiamo vista applicata
in Campania
Quando si parla di soluzioni su misura adeguate per
una vastità di impieghi lo si fa, troppo spesso, con
approssimazione. Ci sono molte soluzioni che di
vasto non hanno che la vanità di proporsi come la risposta
per ogni cantiere. Ebbene, nel caso dei prodotti di Dedalo
Tech, azienda di Cornuda (TV), la definizione “su misura” è
realmente adeguata. Il sistema proposto dall’azienda veneta
dispiega le proprie ineguagliabili doti nel seguire la
continuità di qualsiasi struttura, cioè nella capacità di passare
da una forma all'altra senza difficoltà. È una formula
in grado di pensare se stessa sotto specie metamorfica,
perché è realmente capace, grazie all'ampiezza delle soluzioni
proposte, di mettere insieme e conciliare le necessità
di qualsiasi cantiere.
Dedalo Tech, sulla scorta di un’esperienza maturata nei
cantieri più importanti d’Europa e degli imprescindibili principi
di sicurezza e versatilità, progetta e produce ponteggi.
E progetta, soprattutto, con l’afflato del partner, i cantieri
dei propri clienti.
COSTRUZIONI ha visitato un cantiere infrastrutturale in
Campania, per individuare i tratti cospicui di un allestimento
con i prodotti di Dedalo Tech.
[92] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [93]
Ponteggi
Il cantiere aperto
in Campania deve
porre rimedio
allo stato di
ammaloramento
del Viadotto
Acqualonga,
al km 32+620
dell’Autostrada
A16 Napoli -
Canosa.
Il cantiere
La cornice della nostra visita è stata quella delle colline
tra Nola e Avellino, o meglio: l’Autostrada A16 Napoli –
Canosa, tratto Napoli – Candela (Autostrada A16 alla
progr. Km 032+620). La A16, nella memoria collettiva per
l'incidente stradale del viadotto Acqualonga, che avvenne
la sera del 28 luglio 2013 nei pressi di Monteforte
Irpino, quando un pullman, a causa di un guasto all'impianto
frenante e alla mancata resistenza del guardrail
autostradale, precipitò da un viadotto provocando 40 vittime
e causando il più grave incidente stradale in Italia,
tocca Nola e Avellino, poi Benevento e prosegue verso la
Puglia. Sono ora in corso i lavori per l’intervento conservativo
di ripristino dei difetti riscontrati sul Viadotto
Acqualonga, che si trova al km 32+620. Ente appaltante:
Autostrade per l’Italia. Si sta procedendo con l’allestimento
del ponteggio, da parte di Euroedile, azienda di
Postioma di Paese (TV), sulle Campate 2 Est e 6-9 10-
12 Ovest.
Tempi, costi e manodopera ridotti
Quello da noi visto nel cantiere dell’A16 è un ponteggio
sospeso con travi di appena 25 cm. Queste ultime sono
impiegate con un sistema di montaggio con paranco e
con un collegamento con viti automatiche. In tal modo,
si decreta l’addio al bullone e al dado.
Tra i maggiori vantaggi offerti dal sistema di Dedalo Tech
c’è sicuramente quello di evitare di partire a montare da
terra il castello di impalcature, razionalizzando e riducendo
così i tempi di lavoro: si tratta di una diminuzione
dell’80% di materiale, di manodopera e dei costi di trasporto.
Il ponteggio sospeso, progettato e prodotto da Dedalo
Tech, è stato allestito con tecnologie di montaggio esclusive
e con l’ausilio di sole tre persone che hanno lavorato
nella parte inferiore dell’impalcato stradale: è composto
da un piano collegato all’intradosso attraverso
catene e tasselli, posto a 2 m dalla zona di lavoro.
Sorin Elisei, giovane capocantiere da noi incontrato nell’area
del cantiere campano, ci ha spiegato con chiarezza
le maggiori virtù dei sistemi U-Fast Beam e U-Fast
X Beam di Dedalo Tech: “Stiamo utilizzando questi prodotti
da un anno e si sono dimostrati facili, rapidi e leggeri
da montare.
Le travi di 25 cm riescono a garantire tutti i vantaggi
delle performance e della leggerezza dell’alluminio (leggerezza
che, a quote elevate, agevola di molto il nostro
lavoro) e gli agganci tra una trave e l'altra sono molto
semplici. Abbiamo iniziato l’allestimento dieci giorni fa
e, in tre in cantiere, procediamo celeremente: riusciamo
a mantenere il ritmo di una campata ogni quattro
giorni.“
[94] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [95]
Ponteggi
Il piano sospeso
continuo,
realizzabile
con qualsiasi
pannello,
è reso possibile
dal sistema
di Dedalo Tech:
con esso,
si ottimizzano
i costi
di trasporto
e stoccaggio
e si riduce
la manodopera.
Sopra, il sistema U-Launch. È un sistema
di allestimento sicuro per piani di lavoro sospesi in cui
l’operatore sia preceduto dal ponteggio che sta
allestendo. Dedalo U-Launch è composto di due travi
complete di carrelli, catene, gancie argani.
Gli uomini
nel cantiere
dell’A16.
Da sinistra,
Sorin Elisei,
capocantiere
di Euroedile,
Marian Baschir
e Bledar Dhgai.
Gli elementi del sistema
Il sistema Dedalo Tech impiegato nel cantiere, da noi visitato,
dell’A16 si compone di più elementi che, come ovvio,
collaborano mutuamente, per la realizzazione di ponteggi
sospesi.
Procediamo ad elencarli, per poterli conoscere nel dettaglio.
Partiamo da U-Launch: è un sistema di installazione
composto da una guida con un carrello e un paranco.
Siamo di fronte, pertanto, a una perfetta soluzione
sia per realizzare l'installazione di un piano sospeso continuo
sia per rendere il lavoro dell'operatore più facile, veloce
ed ergonomico.
Un sistema di travi, in strutture di 25cm (che abbiamo
visto impiegate in questo cantiere) e la tradizionale 45
cm, con una scelta tra alluminio (6082 T6) o acciaio zincato,
nelle lunghezze di 1 ad 6 m, costituiscono l’elemento
U-Fast. Insieme al sistema, possiamo osservare
un set di giunzione differenziato e nascosto che
utilizza una curiosa vite automatica che sostituisce la
tradizionale vite con il dado, rendendo il lavoro almeno
otto volte più veloce.
Per completare le possibili applicazioni dei tralicci, queste
possono essere realizzate con vari profili a seconda
delle necessità: il tradizionale profilo Tubo-Tubo, e i profili
per Tubo-U, U-U, Legno-Tubo, Legno-U e Legno-Legno.
Dedalo Tech offre anche la concreta possibilità di creare
profili ad-hoc, per adattarsi nel migliore dei modi ai
reali e mutevoli bisogni di ogni cliente.
Più di 40 accessori
A completamento di questa “rivoluzione” operata nel mondo
dei ponteggi, Dedalo Tech ha sviluppato più di quaranta
accessori per il mercato dei ponteggi. Tra questi, vanno ricordati
il rompitratta, gli ancoraggi su facciate e intradosso,
i connettori per sistemi multidirezionali, il supporto per sospensione,
il supporto per morale, lo stong clamp, il porta catene,
giunzioni, farmaimpalcati, giunti, elementi di partenza,
elementi di testate. A disposizione c’è anche Chimera, ma
per illustrala è necessario un altro articolo speciale.
Costruzioni marzo 2021 [97]
Sollevamento&Noleggio
Noleggio
GLI UOMINI DI
EASYNOLEGGIO
Da sinistra,
il dott. Enrico
De Rosa,
Raffaele
Giuliano,
Amministratore
delegato,
il dott. Vincenzo
Monfrecola.
Testi di Damiano Diotti
Anche nel noleggio
L’UNIONE FA LA FORZA
La collaborazione tra easyNoleggio e Giuliano Rent
si avvale del prezioso apporto di un parco
macchine a noleggio di oltre 1.000 mezzi
Prendiamo da una parte easyNoleggio, società appartenente
al marchio easy, fondato da Sir Stelios
Haji-Ioannou e lanciato nel 1995 con il volo inaugurale
di una compagnia aerea che offre viaggi a basso costo
in tutta Europa: easyJet. Aggiungiamo Giuliano Group,
Giuliano Rent, con un parco macchine a noleggio di oltre
1.000 mezzi e con sedi in diverse zone d’Italia.
Cosa otteniamo? Una preziosa collaborazione con l’obiettivo
principale di dare alla nota azienda di Roma una maggiore
espansione locale, sfruttando le possibilità del canale
digitale offerta da easyNoleggio.
Lo scorso gennaio, Giuliano Group ha acquistato i diritti del
marchio easyNoleggio Lazio diventando partner esclusivo
del progetto su base regionale.
Raffaele Giuliano, CEO di Officine Giuliano spa e Giulloc
sarl descrive così le sue prime sensazioni: «Sono fiero di
aver scelto il progetto di easyNoleggio e di aver aderito alla
partnership con Rentuu. Per Giuliano Group è un traguardo
importante, anche se considero tutto questo solo come
un primissimo passo verso il raggiungimento di risultati
sempre più rilevanti nel mercato del noleggio di attrezzature
attraverso il mondo dell’e-commerce”.
E proprio di questo si tratta, l’unione e la complementarità
tra due aziende, tenuto in considerazione il periodo che
stiamo vivendo, non può che essere un successo.
Il Covid-19 ha infatti accelerato l'adozione della tecnologia
digitale anche nel settore del noleggio di attrezzature per
facilitare le procedure aderendo agli standard richiesti a li-
vello mondiale, in primis il noleggio e il disbrigo di pratiche
burocratiche a distanza. Una progressiva digitalizzazione
dei processi si configura come l’elemento distintivo in grado
di attribuire un rilevante vantaggio competitivo.
Al momento, easyNoleggio opera in tre regioni,
Lazio, Veneto ed Emilia Romagna, grazie alla presenza
di partner conosciuti, tra cui UpRent, GrowUp
ed Assodimi, attivi nel settore da anni. In tal modo è in
grado di raggiungere quanta più utenza possibile minimizzando
i costi e massimizzando i risultati. E, soprattutto,
abbracciando il digitale, per facilitare le relazioni con il
cliente.
La funzione principale di easyNoleggio è quella di offrire
una tecnologia per semplificare il noleggio di macchinari
ed attrezzature online, consentendo a tutti i clienti, tanto
aziende come privati, la facilitá di noleggiare, semplicemente
con un click, ciò di cui hanno necessità.
Fabrizio Della Pace, Direttore Esecutivo di easyNoleggio,
non potrebbe spiegarlo meglio: «La nostra tecnologia
leader a livello mondiale consente a chiunque si occupi
di lavori manuali, da ristrutturazioni e cantieri a progetti
di giardinaggio, piccoli o grandi, di trovare tutto ciò di cui
ha bisogno in un unico posto e contando sempre sulla
presenza in loco di aziende specializzate e conosciute,
in grado di mettere a disposizione la loro esperienza
sul mercato”.
Pure Graham Arundell, Ex CEO di Hire Association Europe
e attuale advisor di easyNoleggio e easyToolHire, ha dichiarato
in merito alle ultime notizie dell'azienda: “È fantastico
che easyNoleggio abbia riconosciuto l'opportunità
per le aziende locali di noleggio di macchinari e strumenti
di crescere grazie al canale digitale. La piattaforma sviluppata
da Rentuu avrà sicuramente un impatto positivo
su queste società di noleggio a conduzione familiare in tutta
Europa”.
È altresì importante aggiungere che i partner che scelgono
easyNoleggio ottengono accesso a una tecnologia all'avanguardia
personalizzabile in base alle proprie esigenze,
ma anche un’attenta consulenza personalizzata e
diversificata orientata a individuare le migliori strategie di
marketing digitale per ottenere positivi risultati tangibili.
A riguardo, sono rilevanti le parole di Enrico De Rosa , CFO
di Officine Giuliano: “Quando si sente parlare di digitalizzazione
dei processi aziendali, ci si limita a pensare all’eliminazione
della carta e delle telefonate, senza comprendere
che una digitalizzazione dei processi è molto di più,
significa creare valore aggiunto, significa offrire velocità di
esecuzione ed efficienza, significa migliorare l’esperienza
del noleggio”.
La partnership tra Giuliano Group e easyNoleggio si basa
su tutti questi concetti e, soprattutto, si fonda sulla volontà,
comune ad entrambe le parti, di iniziare un progetto, una
relazione solida e fatta di fiducia reciproca. Punto fondamentale
quest’ultimo, poiché le imprese sono costituite da
persone.
Infine, una frase di Raffaele Giuliano, di Giuliano Group, che
riassume perfettamente il concetto del nostro articolo:
“Quando si tratta di risolvere una delle sfide più importanti
per l’azienda, ovvero intraprendere un nuovo percorso nel
mondo digitale, la collaborazione è fondamentale, pertanto
l’importanza delle partnership nel nostro caotico mondo digitalizzato
è ormai evidente”.
Il pensiero alla base dell’intera operazione è che anche nel
mondo del noleggio l’unione fa la forza.
[98] marzo 2021 Costruzioni[98] marzo
2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [99]
Sollevamento&Noleggio
Gru retrocabina
Si allarga
la famiglia
Prodotte in Italia, aprono nuovi confini
in termini di prestazioni e sicurezza.
Sono le due nuove proposte di F.lli
Ferrari: la gru 9601C e la gru 9661C
Autogrù
Ascensore sul cielo
di Francoforte
L'autogru Liebherr LTM 1230-5.1 installa il pozzo
di un ascensore in un’area pedonale del centro storico
Ferrari ha
aggiunto una
F.lli
famiglia di 60 tm
alla propria linea New Age,
per rafforzare
ulteriormente la propria
posizione nelle gru
montate su autocarro di
grandi dimensioni e
migliorare il portafoglio
prodotti, che ora va da 1 a
165 tm. La famiglia 60 tm
si compone di due
macchine, la 9601C, gru
con sistema di controllo
del sollevamento
standard, e la 9661C, gru
con sistema di controllo
proporzionale del
sollevamento (con
capacità di sollevamento
superiore del 10% rispetto
alla 9601C). Ciascuna con
due opzioni di jib: il J1206
Light Jib, per il
sollevamento in
orizzontale, e il J2006
Heavy Jib, per il
sollevamento in verticale.
Queste nuove gru robuste,
leggere e compatte sono
in grado di esprimere
alcune tra le migliori
capacità di sollevamento
attualmente disponibili in
questo segmento di
mercato. I vantaggi per il
cliente sono molteplici:
carichi utili più elevati e
operazioni più veloci.
Le caratteristiche
standard includono:
doppio biellismo, angolo
negativo del secondo
braccio, fino a 8
estensioni, rotazione
continua, telecomando
radio multifunzione.
Una vasta gamma di
accessori e opzioni
disponibili nella famiglia
60 tm consentono di
ottimizzare la
configurazione delle gru in
base a tutte le applicazioni
e le richieste del mercato.
Le innovazioni New Age
che migliorano l'efficienza
e la sicurezza
dell'operatore,
aumentando al contempo
la produttività, includono:
sistema di livellamento
automatico, che consente
di mantenere
automaticamente il telaio
dell’autocarro in posizione
orizzontale, permettendo
migliori prestazioni della
gru;
rilevamento automatico
dell'operatore, che attiva
automaticamente lo
stabilizzatore più vicino
all'operatore;
controllo stabilizzatore
anteriore, per permettere
un possibile carico nella
zona anteriore, evitando
stress e sovraccarico del
telaio dell’autocarro;
kit di installazione
compatto, per permettere
un'installazione più
compatta della gru
sull’autocarro;
diagramma di carico
dinamico, che fornisce
una verifica anticipata
della capacità di
sollevamento della gru in
base alla stabilità
dell’autocarro;
il sistema “Magic Touch”,
che consente di piegare e
“dispiegare” in automatico
le posizioni di trasporto e
di lavoro.
La Linea New Age è
prodotta in Italia.
Tutte le gru dell’azienda
F.lli Ferrari sono progettate
in conformità alla norma
EN12999 e sono
certificate ISO 9001: 2008,
Gestione Qualità, e ISO
14001: 2004, Gestione
Ambientale.
flliferrari.it
Alla fine dello scorso
mese di gennaio, nel
centro di
Francoforte, i passanti
hanno assistito a un fatto
piuttosto insolito per una
zona pedonale di una
grande città: una gru
mobile a 5 assi Liebherr, la
LTM 1230-5.1, ha esteso il
proprio lungo braccio
telescopico in altezza, ben
oltre la sommità degli
edifici. Appesi al proprio
braccio c'erano i
componenti di un pozzo
dell'ascensore che doveva
essere installato sul retro di
uno degli edifici del centro
storico di Francoforte. Di
proprietà di Autodienst
West Ganske GmbH
(ADW), l’autogrù Liebherr è
stata impiegata nel fine
settimana, con chiusura
dell’area di lavoro. Ma la
sfida non è stata quella del
lavoro nel weekend, bensì
quella, ben più complessa,
di non danneggiare le
pavimentazioni della zona
pedonale: perché gli
stabilizzatori della gru
Liebherr da 230 t possono
premere sul terreno per
113 t ciascuno quando
sono in uso. Pertanto, il
team di ADW ha posato i
tappetini in gomma sulla
pavimentazione, prima che
le quattro piastre in acciaio,
ciascuna di 9 m 2 , fossero
disposte nelle posizioni
corrispondenti all’appoggio
degli stabilizzatori della
LTM 1230-5.1. Queste
piastre hanno consentito di
limitare la pressione
massima al suolo a 12,5 t
per m 2 .
Per eseguire questo
delicato lavoro, la Liebherr
LTM 1230-5.1 è stata
zavorrata con 72 t di
contrappeso, perché il
componente da sollevare
più pesante, che ha
dovuto essere portato in
altezza (a 30 m) in due
fasi, pesava 6,5 t.
In ogni modo, l’autogrù
Liebherr e il team di ADW
hanno completato il lavoro
con facilità, a tal punto che
la LTM 1230-5.1 è stata in
grado di lasciare libera la
zona pedonale del centro
storico di Francoforte già
solo otto ore dopo l’inizio
dei lavori di sollevamento.
L'autogru Liebherr LTM
1230-5.1 è dotata di un
braccio telescopico da 75
m. Un valore che rende
questa macchina Liebherr
la scelta ideale per lavorare
con il braccio
completamente sollevato
ad importanti altezze: ad
esempio per montare gru a
torre o per eseguire lavori
di manutenzione nei parchi
eolici. Tuttavia, come ha
dimostrato il significativo
caso d’impiego nel centro
di Francoforte, questa gru
può anche completare
facilmente lavori che
richiedano grandi
prestazioni in altezza in
spazi non generosi.
liebherr.com
[100] marzo 2021 Costru-
Costruzioni marzo 2021 [101]
Sollevamento&Noleggio
Sollevatori a pantografo
L’RT 3369
è il nuovo
sollevatore
a pantografo
con altezza
di sollevamento
di 10,96 m
e con capacità
di carico
di 454 kg.
Nuovi sollevatori
JLG a pantografo,
da 8 e 10 m,
per ora, mentre
nei prossimi mesi
arriveranno anche
le versioni da 12
e 14 m.
E, intanto, nuovi
riconoscimenti
Testi di Fabrizio Parati
LA NUOVA
generazione
PIù SPAZIO
per lavorare
comodamente.
L’area di lavoro
in piattaforma
del nuovo
sollevatore
a pantografo
di JLG cresce
del 28%.
JLG Industries, azienda del gruppo Oshkosh Cor -
poration, presenta i primi modelli di una nuova generazione
di sollevatori a pantografo. Sono macchine
destinate a operare su terreni difficili (RT). E ci sono
anche esemplari elettrici (ERT). I primi ad approdare sul
mercato: il 2669, da 8,13 m, e il 3369, da 10,96 m, che sono
disponibili nelle versioni a motore diesel o a batteria elet-
trica a corrente alternata. Il patrimonio offerto da questi
nuovi sollevatori a pantografo è quello di poter lavorare,
con alte prestazioni, in qualsiasi cantiere, perché sonoversatili,
efficienti e facili da manovrare, grazie alle proprie caratteristiche
tecniche. Vediamo gli acclarati punti di forza:
un’area di lavoro in piattaforma maggiorata del 28%, una
capacità di carico tra le migliori del settore e l’assenza di
[102] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [103]
Sollevamento&Noleggio
Sollevatori a pantografo
compensazione, per andare più vicino alla zona di lavoro
in altezza portando più persone, più attrezzi e più materiali.
Raggiunta l’altezza di lavoro, questi nuovi JLG sfoggiano
una facile manovrabilità, sia in ambienti interni sia in esterni,
che permette di lavorare sull’intera lunghezza di un edificio
a un’altezza predefinita, senza necessità di salire e
scendere durante gli interventi.
Controllo del peso e dell’inclinazione
Oltre alle ampie dimensioni della piattaforma e all’alta manovrabilità
in altezza, la nuova linea JLG mette in campo
molte caratteristiche per fare crescere la produttività delle
proprie nuove macchine. Si parte con l’evoluzione del sistema
a inclinazione variabile, il LiftSense. Un sistema
(esclusivo di JLG) che permette di monitorare sia il peso
in piattaforma sia l’inclinazione della macchina per determinare
il raggio di azione consentito. Il LiftSense, con l’invio
d’informazioni al quadro comandi con display LCD, indica
all’operatore, prima di iniziare la salita, l’altezza massima
che si può raggiungere.
Per livellare i sollevatori su piani inclinati (fino a 4.5 gradi)
interviente il sistema QuikLevel Advanced (opzionale sui
modelli RT). Il QuikLevel Advanced è molto utile quando si
lavora in altezza sull’esterno di edifici inclinati, per consentire
il drenaggio. Un deciso risparmio di tempo, se paragonato
ai tradizionali martinetti a livellamento manuale.
In JLG c’è sempre la voce “amica dell’ambiente”. Opzionale
sui modelli ERT, il CleanGuard è un sistema pensato per
contenere le perdite idrauliche e per consentire agli operatori
di lavorare, senza intralci e pensieri, in ambienti con
pavimentazioni delicate.
IL CLEANGUARD
opzionale sui
modelli ERT,
è un sistema
“amico
dell’ambiente”.
È pensato per
contenere
le perdite
idrauliche
e per consentire
agli operatori
di lavorare,
senza patemi,
in ambienti con
pavimentazioni
delicate.
IL SOLLEVATORE A PANTOGRAFO ERT 4069,
che sarà disponibile nei prossimi mesi, ha un’altezza
di 12,03 m (l’altezza della piattaforma abbassata
è di 1,05 m). La capacità di carico è di 363 kg.
I nuovi sollevatori a pantografo di JLG hanno i parapetti facilmente
ripiegabili, per poter accedere in spazi ristretti e
muoversi senza intralci.
Il nuovo quadro comandi in piattaforma della linea RT/ERT
è la dimostrazione di quanto JLG investa in tecnologia e
nell’integrazione di dati che consentano di utilizzare la macchina
al meglio delle proprie capacità. Durante il lavoro,
l’operatore ha a disposizione una molteplice gamma di informazioni
su produttività, tipologia del terreno, stato della
macchina e sicurezza.
E per evitare che l’operatore possa distrarsi con l’uso dei
dispositivi personali, sulle nuove macchine non mancano
dei pratici caricatori USB e della custodie per alloggiare i
propri smartphone.
Ai modelli da 8 e 10 m, già da ora disponibili, seguiranno
nei prossimi mesi quelli da 12 e 14 m.
Eliminare i punti critici del cantiere
“La nuova linea di sollevatori a pantografo per terreni difficili
è stata pensata per ridurre al minimo o eliminare del
tutto i punti critici del cantiere”, dichiara Jan-Willem van
Wier, senior product marketing manager di JLG.
“La nostra offerta, innovativa e allargata, punta a migliorare
la produttività sia in interni sia in esterni. Al posto di limitarsi
ai cambiamenti necessari per adeguarsi ai nuovi
standard internazionali, JLG ha ascoltato le richieste dei
clienti di tutto il mondo e ha osservato le tendenze del mercato,
come l’urbanizzazione, per poi decidere che occorreva
mettersi in gioco con un approccio dal basso”.
Tre nomination agli Iapa Awards
Nuovi prodotti e nuovi riconoscimenti: mentre presenta i
propri nuovi sollevatori a pantografo, JLG annuncia anche
di essere candidata a tre IAPA Awards (tra i premi più prestigiosi
nel settore dell’accesso aereo).
Con il Comando a distanza è in lizza per il premio “Tec -
nologie Innovative”, mentre per il “Prodotto dell’anno” è stata
selezionata con il commissionatore DSP-M e i sollevatori
a braccio EC alimentati a batteria.
Comando a distanza
Il vantaggio di questa tecnologia è che l’operatore può tenere
sotto controllo l’area di lavoro in modo più efficace,
con maggiore sicurezza e minori danni potenziali all’ambiente,
mentre le macchine sono in movimento.
A differenza di un normale comando a distanza, non è necessario
spostarlo dalla piattaforma, ma è sufficiente inquadrare
il codice QR a fianco del pannello di controllo, allineare
un cellulare con il prodotto e seguire le istruzioni
sullo schermo. JLG ha introdotto una App a controllo remoto
sui sollevatori a pantografo della Serie R. La App permette
all’operatore di comandare l’attrezzatura a distanza,
collegando un cellulare qualsiasi al sollevatore tramite
un codice QR e il Bluetooth.
Commissionatori e sollevatori a braccio EC
JLG annovera, tra i propri prodotti, il DSP-M, un nuovo modello
di commissionatore: per l’altezza di lavoro, che è di 6,55
m, e per la capacità di carico, che è di 220 kg (tra portata del
cestello e vassoio attrezzi), il nuovo commissionatore segna
un vero e proprio salto di qualità nel settore.
Altri candidati a “Prodotto dell’anno” agli IAPA Awards sono
i sollevatori a braccio EC. Grazie alle batterie a ioni di litio a
rapida ricarica e a due motori elettrici, i sollevatori a braccio
EC di JLG permettono di operare senza emissioni e con
grande efficienza energetica su qualsiasi cantiere, sia in
interni sia in esterni.
È costante l’impegno di JLG nello sviluppo di attrezzature
di accesso sempre più rispettose dell’ambiente.
[104] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [105]
Truck&Allestimenti
Piaggio Porter Np6
Ora è solo
CABINATO
Testi di Gianluca Ventura
A cinque anni dall’ultimo restyling arriva
una generazione 100 per cento nuova
del commerciale di Pontedera, un progetto
nato a quattro mani coi giapponesi
di Daihatsu che però si sfilarono ben presto
in collaborazione con
All’inizio, nel 1992, fu un progetto a quattro mani coi
giapponesi di Daihatsu, che qualche anno più tardi
decisero però di cedere tutto agli italiani. Si trattava
d’un veicoletto a benzina, in particolare un van lamierato,
che in seguito si arricchì di una versione cabinata e qualche
anno fa perfino d’un diesel fatto in casa con Ricardo,
dopo l’assaggio coi gasolio industriali di Lombardini.
Ci fu anche una versione elettrica a batteria, che nella release
a guida autonoma quei matti di Overland 13 condussero
da Milano a Shanghai, in Cina.
Ora Piaggio torna tra i mortali proponendo un solo tipo di
veicolo, cabinato. Una sorta di mini camion con telaio saldato
a longheroni (da 237 per 65 millimetri) e traverse in acciaio
altoresistenziale buono per tutti quelli utilizzi lillipuziani
Il nuovo Np6 è disponbile in versione cabinata per
carrozzieri, oppure già allestito con un cassone dotato
di sponde in lega, fisso o ribaltabile, con ruota singola
o gemellata. Sparisce invece la versione furgone.
[106] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [107]
Truck&Allestimenti
Piaggio Porter Np6
I progettisti Piaggio sono
intervenuti pesantemente
allargando di 245 millimetri
la cabina, dotata di una nuova
plancia e nuovi comandi.
Qui sotto gli allestimenti con
cassone fisso e ribaltabile.
dove però il sovraccarico è all’ordine del giorno. Completo
di ruota di scorta e molleggiato dietro da balestre paraboloche
bi-lama, davanti sfruttando un sistema McPherson
a ruote indipendenti.
Piaggio lo propone, a partire da 15mila euro, come semplice
cabinato da carozzare oppure già corredato di cassone,
fisso o ribaltabile trilaterale. Un ruota singola e gemellata,
solo con trazione posteriore offerto ciascuno in tre
taglie e altrettanti passi col cassone fisso, in due sul monotraccia
e tre sul gemellato nel caso del ribaltabile. Quanto
al cabinato nudo, le lunghezze sono 4.085 e 4.505 millimetri
a ruota singola, 4.435 e 4.685 gemellata.
Motori solo dual fuel
Poi c’è la faccenda dello short e long range (ossia autonomia
ridotta o estesa), sì perché tutti i Porter Np 6 sono a
gas. O meglio a benzina convertiti da Brc a propano liquido
(Gpl) o metano (Cng) e si possono avere con bombola
da 15 o 55 litri nel primo caso e con una o due da 55 nel secondo.
Il motore è unico, un quadricilindro in linea ciclo Otto,
longitudinale a sogliola, con bialbero a camme in testa
comandato da catena, 16 valvole e una cilindrata di neanche
1,5 litri. Sfoggia un doppio variatore di fase su aspirazione
e scarico, è realizzato completamente in alluminio e
offre una puleggia dedicata per l’installazione della presa
di forza al motore fino a 16 kW. Che fa il paio con quella demoltiplicata
installabile - attraverso un’apposita finestratura
- sul cambio manuale a cinque marce flangiato su una
frizione monodisco a secco. I rapporti al ponte con ruota
singola sono di 4,889 e 5,286 (a seconda se allestimento
Start, Plus e Top o i più tenaci Hd e Hd Top) di 5,375 e 5,857
col gemellato. Il veicolo s’avvia a benzina per commutarsi
CARTA D’IDENTITÀ
Cognome e nome
Luogo di nascita
Piaggio Porter Np6
Italia
Driveline
Motore modello Piaggio 1,5
Cilindrata cm 3 1.498
Potenza kW(Cv)/giri 78(106)/6.000
Coppia (1) Nm/giri 136/4.500
Cambio rapporti man/5
Alimentazione tipo benzina/gpl/metano
Inquinanti omolog. Euro 6d-Final
Ingombri
Lunghezza (2)(3) mm 4.215(4.545)-4.545(4.815) 4.815(5.095)
Larghezza (2) mm 1.680(1.800)
Altezza mm 1.840
Passo (2) mm 2.650(3.000) - 3.070(3.250)
Cassone
Lunghezza (2) mm 2.200(2.530) - 2.530(2.800) 2.800(3.080)
Larghezza (2) mm 1.680(1.800)
Altez. sponde mm 400
Altez. soglia carico mm 800
Masse
Tara kg da 1.205 a 1.500
Portata kg da 915 a 1.395
Peso totale a terra kg da 2.120 a 2.800
(1)
Gpl = 75 kW e 132 Nm: Cng = 68 kW e (2) Tra parentesi i dati relativi alle versioni
con ruote gemellate. (3) Taglia 4.545 mm monotraccia non disponibile con ribaltabile.
poi a gas, con potenze e coppie lievemente ridotte (cfr. tab.).
Per tutti, di serie, portacellulare con Usb, vetri e servosterzo
elettrici, antiarretramento, telecomando apriporte, airbag
autista, Abs, Asr, Ebd ed Esp.
Semoventi modulari Cometto
Eccezziunale
in collaborazione con
VERAMENTE
Una combinazione di semoventi del costruttore
italiano per movimentare 438 tonnellate. Missione,
il trasporto e il varo di una trave in Germania
di Giovanni Gaslini
La tecnologia ‘made in Italy’ si fa conoscere e apprezzare
nel mondo. è il caso dei semoventi modulari
elettronici per trasporti eccezionali MSPE di
Cometto (brand controllato dal gruppo Faymonville), utilizzati
per il trasferimento di un carro di varo su un viadotto
dell’alta velocità tedesca (Ice) lungo la linea
Stoccarda-Ulm. Sul ponte, alto 85 metri e lungo 485 metri,
transiteranno dal prossimo anno i treni Ice a una velocità
massima di 250 chilometri l’ora. Di fatto, i convogli
ferroviari impiegheranno meno di sette secondi per
percorrere l’intero viadotto.
[108] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [109]
Truck&Allestimenti
Semoventi modulari Cometto
I COMETTO IN NUMERI
Marca e modello
MSPE 48T
Moduli
2 unità a 4 assi + 2 a 6 assi
Tara modulo a 4 linee d’assi
17,3 t
Peso totale a terra
192 t
Interassi
1.400 mm
Tara modulo a 6 linee d’assi
25,2 t
Peso totale a terra
288 t
Interassi
1.400 mm
Pototenza power pack unit
202 kW
Peso power pack unit
6,4 t
Gommatura 355/65 – 15
Al centro, il convoglio con il carro di varo
in lento trasferimento sul viadotto ferroviario
in direzione di Stoccarda. Sono stati utilizzati moduli
semoventi Cometto con quattro e sei linee d’assi.
In grande, due foto
panoramiche dei
lavori sulla linea
dell’alta velocità
Stoccarda- Ulm.
Sotto, un dettaglio
del sistema
di sospensioni
idrauliche dei
Cometto MSPE 48T.
Lo studio di fattibilità del trasporto eccezionale ha preso
in considerazione anche le sollecitazioni generate dal
vento trasversale che soffia nella vallata.
Tre ipotesi di lavoro
Sono state ipotizzate correnti d’aria di 36 e 72 chilometri
l’ora, oltre a raffiche di 100 chilometri l’ora in caso di
condizioni meteo particolarmente avverse (temporali).
Il carro di varo è stato trasportato utilizzando una combinazione
costituita da due unità Cometto a quattro linee
d’assi e da un modulo MSPE a sei linee d’assi, distanziati
fra loro di 58 metri. Lo studio di fattibilità
prevedeva anche un’inclinazione massima laterale del
convoglio del 4,58 % in caso di raffiche di vento trasversali
di 72 chilometri l’ora.
La combinazione è avanzata di 485 metri in direzione
Stoccarda, mantenendo un’inclinazione massima
dell’1,5%, ben a di sotto della soglia critica calcolata dai
tecnici. I due power pack da 202 kW dei semoventi hanno
permesso di tenere una velocità d’avanzamento di
0,5 chilometri l’ora durante tutto il tragitto. Al termine dell’operazione
il carro di varo è stato depositato su due vie
di corsa trasversali, realizzate dall’impresa responsabile
della costruzione, la Arge Max Bogl.
In alto, il responsabile della società di trasporto
Wiesbauer, incaricata dei lavori di trasferimento del carro
di varo con uno dei moduli semoventi.
[110] marzo 2021 Costruzioni
Costruzioni marzo 2021 [111]
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