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INDICE
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INDICE
INFORMAZIONI
NOTE DEGLI AUTORI
MANIFESTO PROVVISORIO
PRODUZIONE
SINOSSI
INTERPRETI
NOTE DI REGIA
IL NOSTRO PROGETTO
BIOGRAFIA REGISTA
BIOGRAFIA SCENEGGIATORI
LA SOCIETÀ
BIOGRAFIA MUSICISTA-DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA
CONTATTI
BLU38
REGIA
PRODOTTO DA
SOGGETTO
SCENEGGIATURA
ORGANIZZAZIONE
DIREZIONE CASTING
UFFICIO STAMPA
MUSICHE
DISTRIBUTORE ITALIANO
VENDITE ESTERE
BUDGET
4 BLU38 Adamantis - Cinema italiano
• ROGER A. FRATTER
• DARIO MARIA DE LUCA
• GLORIA GORDINI
• CESARE GEREMIA GIROMINI
• VALENTINA DI SIMONE
• GIANCARLO MANGIONE
• VALENTINA DI SIMONE
• CESARE GEREMIA GIROMINI
• ALESSIA CIPULLO
• BRANDIMARTE
• ROSSELLA SPINOSA
• MEDITERRANEA
• FILMEXPORT GROUP
• € 900.000,00
NOTE DEGLI AUTORI
Una tranquilla vigilia di angoscia, parafrasando
un vecchio film. Infatti è la sera
della vigilia di Natale e siamo nella sede
del centralino di una piccola (e un po’
sgangherata) cooperativa di radiotaxi solo
un asfittico alberello di plastica ricorda
l’evento e solo due le postazioni di lavoro
occupate, sulle quattro totali. Le due impiegate
sono Gea, ottimista, altruista e con un
bambino piccolo che l’aspetta a casa e Anita,
sui cinquant’anni, apparentemente il suo
opposto, a cui un evento tragico (il suicidio
del figlio Andrea avvenuto proprio la vigilia
di Natale dell’anno precedente) ha trasformato
l’espressività del volto in una
maschera triste. E poi Tristano, il marito
di Anita e padre di Andrea, tassista col
nome di BLU38, presso la stessa cooperativa,
che non vedremo mai, ma che impareremo
a conoscere molto bene attraverso
il suo interloquire al telefono con Anita.
Attraverso un’implacabile messa in scena,
quasi in tempo reale e in unità di luogo, affiorano
le trame di una vicenda scabrosa
di cui l’insospettabile marito di Anita, Tristano,
si è reso responsabile proprio
il giorno del primo anniversario
della morte del figlio. Anita, provata
ma per nulla sconfitta, porterà piano
piano alla luce l’incofessabile segreto del
marito, non per condannarlo, nè per
redimerlo, ma per aiutarlo a conviverci.
Chi è senza scheletri nell’armadio,
alzi una mano. E se, alla fine, Tristano
si libera del suo, anche Anita
confesserà una sua colpa che
la devasta, gravissima per lei, insignificante
per la morale comune: tutto è
relativo. Ma c’è un finale di speranza e ce lo
porta Gea, che ha imparato a convivere con
un passato di cui nessuna donna può andare
fiera: tornare ad essere felici, conclude
Gea, si può; attenti però a
non dimenticare i propri errori, perchè
questi non si dimenticano di te.
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PRODUZIONE
PRODOTTO DA
ORGANIZZAZIONE
DIREZIONE CASTING
SOGGETTO
SCENEGGIATURA
UFFICIO STAMPA
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA
SCENOGRAFIE
COSTUMI
• DARIO MARIA DE LUCA
• GLORIA GORDINI
• CESARE GEREMIA GIROMINI
• CESARE GEREMIA GIROMINI
• ALESSIA CIPULLO
• VALENTINA DI SIMONE
• GIANCARLO MANGIONE
• VALENTINA DI SIMONE
• BRANDIMARTE
• MATTEO DE ANGELIS
• FRANCESCO SALVATORE
• ALIDA ONOFRI
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SINOSSI
Anita lavora al centralino di una piccola cooperativa di taxisti. Il 24 dicembre al centralino si trovano
sole, Anita e la collega Gea, una ragazza molto positiva, amante dei pesci tropicali, che alleva in un
acquario nell’azienda e mamma di un bambino piccolo. Tristano, il marito di Anita lavora come taxista,
con codice BLU38, nella stessa cooperativa. Andrea, l’unico figlio di Tristano e di Anita, è stato un
diciottenne, cantante e poeta, intelligente, sensibile, di carattere insicuro, dall’animo fragile, dedito
all’eroina con un’infatuazione nei confronti della madre. Si è ucciso la vigilia di Natale dell’anno prima,
proprio nel bagno dell’azienda dei taxi, dove Andrea si era barricato per compiere il suo gesto
estremo. Tutto è avvenuto in diretta video davanti agli occhi della madre, come spesso è uso fare Andrea;
infatti sentiamo audio e vediamo brevi video registrati di Andrea, spesso in compagnia di Anna,
la sua fidanzatina, dove dichiara alla mamma il proprio amore. Esattamente un anno dopo il suicidio
del figlio, quindi alla vigilia di Natale, Anita, mentre è di turno al centralino scopre, attraverso un giro
di telefonate, rivelazioni, intuizioni ed eventi, che Tristano è implicato nella morte di una minorenne,
che si scoprirà essere Anna, ragazzina con l’attitudine a praticare giochi estremi. Anna è stata attirata
ad un incontro di devoti alla pratica giapponese dello Shibari e muore accidentalmente proprio nel
corso di un “gioco”. Tristano, lo si scoprirà solo alla fine, è l’eminenza grigia che organizzava questo
tipo di incontri, coadiuvato da una certa Matilde, anch’essa di giovanissima età. Presi dal panico dopo
l’incidente, Tristano e Matilde iniziano un’inutile e irrazionale fuga a bordo del taxi di Tristano durante
la quale Tristano si tiene in contatto telefonico con la moglie Anita, alla quale però non dice la verità.
Ma Anita, pazientemente e con grande forza d’animo, piano piano, ricostruisce i fatti, aiutata
anche da una telefonata al centralino di un ispettore di polizia, che, nel frattempo, ha scoperto e
riconosciuto il cadavere di Anna. Le telefonate tra Anita e Tristano si fanno sempre più frammentarie,
spesso la comunicazione è interrotta o il numero non risponde, e quando la comunicazione avviene,
a tessere le fila della trama sono più le voci in secondo piano di Tristano e Matilde che ora complici
ora nemici, schiudono sprazzi di verità. Intanto Gea, che ha sempre cercato di prestare conforto ad
Anita, deve lasciare il centralino e tornare dal suo bambino. Anita rimane così l’unica operatrice attiva,
la notte di Natale. Anche Tristano è rimasto solo, dopo un breve litigio con Matilde, che ora lo accusa
di essere l’unico responsabile della morte di Anna. Tristano si decide a dire tutto ad Anita, la moglie
l’aveva già intuito e nonostante abbia uno scatto d’ira e provi un sentimento di pietà per la ragazzina
deve affrontare il recupero psicologico del marito disperato che vuole gettarsi da un cavalcavia della
tangenziale piuttosto che subire un processo infamante.
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ANTONELLA PONZIANI
VALENTINA DI SIMONE
NICOLA LEPORE
ANA URITU
GLORIA GORDINI
INTERPRETI
Anita, la protagonista assoluta di questo lungometraggio, 40-45 anni, una donna che è stata
indubbiamente molto attraente, ma che appare trasandata e sciatta. Una donna triste e ansiosa
che lavora al centralino di una radio taxi. Il motivo della sua tristezza risiede nella tragedia
che un anno prima l’ha colpita: il suicidio del figlio diciottenne. Anita quindi, un anno dopo, si
trova a gestire la solitudine di una vita di coppia fallita e soprattutto la mancanza di un figlio
della cui morte lei sente tremendamente il senso di colpa.
Gea, la collega di Anita è una donna di 30 anni, carina, allegra, molto positiva, madre di un
bimbo piccolo e felicemente sposata. Nutre una passione sfrenata per i pesci e per gli acquari.
Infatti ne ha installato uno in ufficio. Ha un atteggiamento spesso affettuoso e protettivo nei
confronti di Anita della quale conosce naturalmente la situazione.Tenta spesso di distrarre la
collega con battute o sdrammatizzando gli stati d’animo e le paure di Anita.
Andrea era un ragazzo molto sensibile, disadattato, che si rifugiava nella droga e in un’attrazione
per la mamma. La crisi del rapporto dei suoi genitori ha devastato psicologicamente il
ragazzo che riteneva colpevoli del suo stato di prostrazione entrambi i genitori fino al suicidio
proprio nel bagno dell’ufficio della madre . Niente avrebbe fatto intuire che questo ragazzo,
con tanti interessi e, probabilmente talento, si sia trovato in un tale momento di prostrazione
da pensare a una soluzione che non ha una possibilità di ritorno.
Anna è una ragazza che sembra essere in secondo piano rispetto ad Andrea e, soprattutto, rispetto
alla storia. ma non è così. Anna potrebbe fare, probabilmente, molto per salvare Andrea
dai suoi propositi, ma alla fine, non capiamo se per poca convinzione o perché non ne sia consapevole,
guarda i fatti svolgersi senza intervenire e senza porsi il problema delle conseguenze.
Una figura sibillina che lascia un pensiero di possibilità non sfruttate fino in fondo.
Donatella è una collega di Anita. Una figura lieve che risolleva, almeno per un breve momento,
il grigio del centralino del radiotaxi. Un attimo di freschezza che, finalmente, ricorda che siamo
a Natale e che Anita ha bisogno di essere attorniata di positività e futuro. Donatella arriva con
il suo panettone come se sapesse di entrare in una vita privata, quella di Anita, ormai chiusa in
sè stessa e senza una grande voglia di aprirsi al mondo esterno.
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NOTE DI REGIA
La regia vuole raccontare una storia di conflitti personali attraverso
un unico personaggio femminile, utilizzando anche suoni (voci, musica
e rumori) per ricostruire lo spazio mentale dello stesso. Ovvero
vuole, attraverso la percezione alterata e parzialmente fantasiosa
del soggetto principale, riuscire a descrivere una realtà oggettiva
di malessere reale. Fondamentali la musica e i suoni, le voci percepite
dalla protagonista che tenta di ricostruire e capire, non solo
se stessa, ma la realtà’ esterna e ciò che in essa sta accadendo. Film
di attrice (poichè per quasi tutto il film è presente quasi sempre un
solo personaggio femminile, nello specifico una madre) ma anche di
dettagli e di suoni (rumori, musica). L’ambientazione claustrofobica
contribuisce a descrivere lo stato di isolamento della protagonista
che, nonostante le vicissitudini subite, riesce a far emergere il carattere
femminile forte e determinato pronto ad affrontare le avversità
della vita. Nasce così una storia avvincente e dall’atmosfera
misteriosa che suscita il desiderio di procedere verso una conclusione
che passo dopo passo si svela sempre più enigmatica fino
alla soluzione finale che chiude in modo netto un periodo e ne fa
nascere un altro di speranza e di rinascita.
IL NOSTRO PROGETTO
Un progetto ambizioso per un film, una storia
claustrofobica, ma che alla fine darà un suo responso
molto preciso. Un centralino di un radiotaxi
di una piccola cittadina diventa un mondo
di essere umani e di sensi di colpa che non riescono,
inizialmente, a trovare uno sfogo e una
spiegazione. Piano piano la matassa si svolge
e così vediamo la storia che prende un suo percorso
che dà l’impressione di avere un obiettivo
raggiungibile. Il progetto sta proprio in questa
soluzione, non facile, ma con grandi possibilità
di avere un risvolto positivo e di speranza.
NOME DEL PROGETTO:
BLU38
*
PRODUZIONE:
2021
*
PRONTO:
Marzo 2021
*
AMBIENTI:
Lombardia - Italia
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IL REGISTA
Roger A. Fratter, regista e montatore di lungometraggi, videoclip, filmati istituzionali e documentari.
Nasce a Bergamo il 2 Ottobre 1968. Fin da bambino mostra forti attitudini verso l’arte,
in particolare la musica e il disegno. All’età di 7 anni scopre il “Cinema”. Poco dopo comincia a
realizzare con gli amici cortometraggi in super 8 e “diatape”, racconti in diapositive con banda
audio separata, che lui ribattezzerà “slidefilm”. Dal 1979 al 1987 ne realizzerà circa una ventina,
soprattutto di genere western. Finiti gli studi, nei primi anni Novanta, lavora in televisione
per Bergamo TV dove ha modo di perfezionare quella che diventerà la sua attività principale:
il montaggio. Grazie a questa esperienza, per tutto il decennio realizza innumerevoli cortometraggi
video che gli permetteranno di vincere numerosi premi ai vari concorsi nazionali. I suoi
modelli infatti spaziano dai “grandi” Sergio Leone, Andrzej Zulawski, Michelangelo Antonioni,
Pierpaolo Pasolini, Elio Petri ai “sottovalutati” Lucio Fulci, Enzo G. Castellari, Cesare Canevari.
Esperto di cinema italiano, scrive articoli e collabora alla realizzazione di libri tra cui “Il Dizionario
del Cinema Italiano”, il dossier “Ai confini del western” e il dossier “Wanted” presentato a
“La Biennale di Venezia - 64 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica”. Film autoprodotti:
SETE DA VAMPIRA (1998), ANABOLYZER (2000), ABRAXAS (2001), FLESH EVIL (2002),
L’AMORE SPORCO DI VALERIA (2003), INNAMORATA DELLA MORTE (2004), MIMESIS
(2005), CYMBALINE (2007), RAPPORTO DI UN REGISTA SU ALCUNE GIOVANI ATTRICI
(2008), TUTTE LE DONNE DI UN UOMO DA NULLA (2009), SONO TUTTE STUPENDE
LE MIE AMICHE (2012), FEMMINILITÀ (IN)CORPOREA (2013), DONNE DI MARMO PER
UOMINI DI LATTA (2016). Regista e montatore da più di 40 anni di circa 250 cortometraggi,
videoclip e documentari tra i quali citiamo solo una minima parte: 2000-2003 Montaggio e
postproduzione documentari naturalistici serie VIVI LA LOMBARDIA in abbinamento alla
rivista OROBIE. 2005 Montaggio documentario “PRODOTTI TIPICI DELLA PROVINCIA DI
MANTOVA”. 2007 Filmato istituzionale per SAME-DEUTZ FAHR (anche regia). 2009 Montaggio
filmati turistici TURISMO BERGAMO. 2012 Montaggio documentario musicale “BER-
GAMO ALTA SUGGESTIONI”.2015 Regia e montaggio documentario realizzato con Contributo
della Regione FILM FUND 2014: LA GUERRA BIANCA allegato a “L’ECO DI BERGAMO”,
“IL GIORNALE DI BRESCIA”, “LA PROVINCIA DI COMO-LECCO-SONDRIO”. Filmati per la
CCIAA - Camera di Commercio di Bergamo in occasione delle Premiazioni Fedeltà al lavoro
e Progresso Economico. 2016-17 Regista per filmati a sfondo sociale per FONDAZIONE
EMILIA BOSIS - TEATRO STALLA. 2017 Documentario sul pittore TRENTO LONGARET-
TI.2017 Documentario sul pittore FRANCESCO COTER. 2018 Regia per il cortometraggio
LA STESSA STRADA Regista e montatore di moltissimi cortometraggi e circa 12 lungometraggi
destinati ai concorsi, al web o ai dvd per collezionisti.
GLI SCENEGGIATORI
Valentina Di Simone nasce a Piacenza e dopo Corsi di formazione vari tra i quali con docenti
come Maria Grazia Cucinotta, Lorenzo Flaherty. Le sue esperienze: Ruolo nel teaser del film
“Ai confini della vanità” regia di Giorgio Molteni 2015. Mediometraggio “Angelica” regia di
Oscar Topazzini 2016 Angelica nel ruolo di Giuliana. Ruolo nel lungometraggio “Donne di
Marmo per uomini di latta” regia di Roger A. Fratter 2017. Soggetto e sceneggiatura e ruolo
nel teaser per il film “Capolinea” regia di Roger A. Fratter 2018. Soggetto e sceneggiatura e
ruolo nel Cortometraggio “Profonde apparenze” regia di Roger A. Fratter 2018. Soggetto e
sceneggiatura e ruolo nel Cortometraggio “Ufficio di scollocamento” regia di Roger A. Fratter
2018. Ruolo nel teaser del film “Stilema” regia di Roger A. Fratter 2019. Soggetto e sceneggiatura
e ruolo nel teaser di “Ragazze copertina” regia di Oscar Topazzini 2019. Soggetto e
sceneggiatura e ruolo nel Cortometraggio “Ragazze copertina” regia di Roger A Fratter 2019.
Ruolo nel lungometraggio “Rage killer” regia di Roger A. Fratter 2019. Soggetto e sceneggiatura
e ruolo nel Cortometraggio “Solo i primi 30anni” regia di Roger A. Fratter 2019
Giancarlo Mangione nasce a Bari e dopo aver conseguito la maturità classica, al proseguimento
degli studi, ha preferito l’esperienza lavorativa, diventando collaboratore “freelance”
della casa editrice Feltrinelli e curando - tra gli altri - l’edizione del bestseller “Padre padrone”
di Gavino Ledda. Contemporaneamente, si dedica alla stesura di soggetti e sceneggiature per
fumetti e fotoromanzi, collaborando con la Mondadori - Bolero film e Dolly - e diventando,
in seguito, redattore della Ediperiodici di Milano. Entra - in seguito - nel settore dell’organizzazione,
produzione e promozione di spettacoli, lavorando come impresario di manifestazioni
“live”, senza mai interrompere le sue attività di scrittura. Nel mondo del cinema, arriva coproducendo
il lungometraggio “Io, lei e lei” per la regia di Giorgio Molteni, con cui ho anche collaborato
alla revisione della sceneggiatura. Attualmente ha diversi contratti con produzioni
cinematografiche (Silvio Sardi Communications, Excelsior Cinematografica, Adamantis) per i
soggetti e sceneggiature di lungometraggi, dei quali sono in lavorazione i progetti esecutivi.
Le sue sceneggiature tendono alla realizzazione di un genere di cinema popolare - ma denso
di contenuti - che valorizzi aspetti e tematiche - spesso dimenticati dal cinema più commerciale
- come la provincia, il paesaggio, la vita fuori dai grandi centri abitati; ma anche i sentimenti
e i valori inalienabili che - a volte - vediamo soffocati dal consumismo eccessivo o dalla
smodata competizione a cui - giocoforza - non riusciamo a sottrarci.
ADAMANTIS
CINEMA ITALIANO
Società di produzione cinematografica, composta
da esperti del settore che si avvalgono della collaborazione
esterna di figure professionali di grande
valore come Elvio Gasperini, già direttore Disney,
Universal e presidente Moviemax e Filippo Roviglioni
già amministratore delegato 01 Distribution,
UIP, Titanus, Buena Vista, Universal e Poligram.
L’obiettivo è quello di produrre e valorizzare,
nei prossimi anni, prodotti cinematografici italiani
di alta qualità e di distribuire film, anche di altra
nazionalità, ma di alto valore culturale e commerciale.
Un occhio di riguardo sarà dato alle nuove
leve, scrittori, registi e attori italiani, che sviluppino
e interpretino tematiche nuove e abbiano la forza
di esternarle in un prodotto filmico finale dalle
caratteristiche innovative e d’impatto sul pubblico,
soprattutto dei più giovani.
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LA COLONNA SONORA
La compositrice e pianista Rossella Spinosa si diploma giovanissima in pianoforte, clavicembalo, composizione e, negli
stessi anni, si laurea con lode e plauso accademico in Legge e in Musicologia. Rossella suona in alcune delle
sale più importanti italiane ed estere come Carnegie Hall di New York, Accademia Liszt di Budapest, Cohen Studio
Theather dell’Università di Cincinnati, etc., collaborando con compositori di prestigio. Scrive opere da camera, per
orchestra, per la lirica ed il teatro. Ha avuto come insegnante Luis Bacalov, un nume tutelare per ciò che riguarda la
musica per il cinema, senza contare che in termini di attività artistica ha scritto l’accompagnamento per non meno
di ottanta film muti del passato. Ci troviamo di fronte a un’artista che è affascinata, come ammette ella stessa, dal
rapporto che si può venire a creare tra suono e immagine.
LA FOTOGRAFIA
Matteo De Angelis, direttore della fotografia tra i più nuovi e originalidel cinema italiano, ha collaborato con registi della
nuova generazione potendo così sperimentare tecniche e idee avanguardistiche. Desideroso di sviluppare una fotografia
realistica e nello stesso innovativa, si dedica allo studio dell’immagine legata alla storia e riesce a essere convincente nelle
scelte e nei risultati. Quindi prende in considerazione soprattutto i progetti cinematografici che gli permettono di spaziare
e di poter dire la sua senza, ovviamente, travalicare la regia e il significato della trama. Tra i suoi ultimi film vogliamo
ricordare “Il colore verde della vita” per la regia diPierluigi Sposato, “4021” per la regia di Viviana Lentini, “Si vis pace para
bellum” per la regia di Stefano Calvagna, “Baby gang” per la regia di Stefano Clavagna.
CONTATTI
UFFICIO PRODUZIONE ADAMANTIS
Via Privata Martino Lutero 6, Milano - Italia
Tel. 0039 0236516504
info@adamantiscinema.com
www.adamantiscinema.com