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GLI SPECIALI
DI DISTRIBUZIONE MODERNA
Novembre 2020
Febbraio 2021
ORTOFRUTTA
Abbiamo il sole dentro.
Per offrirti ogni giorno la bontà della nostra frutta.
Per garantirti i più alti standard di qualità,
perché crediamo nell’evoluzione continua di ricerca
e innovazione, perché abbiamo cura dell’ambiente
che ci circonda. Dal 1851.
2
Ortofrutta, un pilastro per i consumi
alimentari in tempo di Covid
SOMMARIO
4
La pandemia spinge i consumi
di ortofrutta fresca e surgelata
14
Parole d’ordine: bio, tracciabilità e sostenibilità
22
Il packaging dell’ortofrutta
accompagna i trend di consumo
28
Una comunicazione originale e vicina alle persone
35
Attrezzature sempre più performanti
per frutta e verdura
Supplemento a Distribuzione
Moderna di febbraio 2021
Direttore responsabile
Armando Brescia
Responsabile editoriale
Stefania Lorusso
Coordinamento redazionale
Maria Teresa Manuelli
A cura di
Fabio Massi
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Silvia Ballarin
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’
Ortofrutta,
un pilastro per i consumi
alimentari in tempo di Covid
Nel corso del 2020 i prodotti ortofrutticoli, sia freschi sia
trasformati, hanno rappresentato per le famiglie italiane
un importante punto di riferimento in termini di nutrizione.
Seppure con abitudini d’acquisto e tendenze di
consumo condizionate dalla pandemia, infatti, la frutta e la verdura
sono state tra gli alimenti più ricercati dallo shopper in questa nuova
“normalità” scandita dall’emergenza sanitaria, soprattutto se di
provenienza italiana e locale. Secondo i dati del Panel Ismea-Nielsen,
nei primi nove mesi del 2020 i consumi domestici dei prodotti
ortofrutticoli sono cresciuti più della media del comparto agroalimentare
e hanno rappresentato circa un quinto dello scontrino del
food degli italiani. La spesa per la frutta ha fatto registrare un incremento
di +9,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,
mentre gli ortaggi hanno messo a segno un aumento di +8,4%. Più
nel dettaglio, tra gennaio e settembre 2020 sono gli agrumi i frutti
che hanno evidenziato la performance migliore con +18,5% a valore,
grazie alla crescente domanda di arance da parte dei consumatori, la
cui richiesta di vitamina C in tempi di pandemia si è notevolmente accentuata.
Anche le vendite degli altri frutti freschi sono andate bene
2
INTRODUZIONE
(+9,6%), soprattutto le mele, i kiwi e le referenze estive, ma con un netto
rialzo dei prezzi medi, spesso a doppia cifra, che ha interessato l’intero
segmento. La frutta con guscio, dopo un brillante 2019, ha rallentato durante
il lockdown per poi riprendersi nei mesi successivi (+8,6%), mentre
gli acquisti domestici di succhi di frutta hanno continuato a contrarsi
(-3,4%). Sul fronte degli ortaggi freschi, da sottolineare l’incremento
della spesa per le patate (+13,9%), premiate dai consumatori per il prezzo
contenuto, la lunga conservabilità e l’ampia versatilità di utilizzo. Dinamica
positiva anche per i legumi (+10,2%), mentre le referenze di IV
gamma hanno accusato una battuta d’arresto (-6,6%), in parte dovuta
alla mutata situazione delle famiglie italiane costrette in casa per più
tempo rispetto al passato e maggiormente inclini alle preparazioni gastronomiche,
senza dimenticare la minore disponibilità economica che
ha interessato ampie fette di popolazione. In crescita anche gli ortaggi
trasformati, soprattutto a base di pomodoro (+13,8%) e i surgelati (+9%).
Nelle pagine seguenti, le testimonianze di tanti protagonisti dell’ortofrutta
sulle principali novità in termini di tendenze di consumo, strategie
comunicative, sostenibilità e packaging.
3
La pandemia spinge i consumi di
ortofrutta fresca e surgelata
Nel 2020 i consumi dei prodotti ortofrutticoli hanno fatto registrare importanti mutamenti,
soprattutto durante il lockdown. Le settimane di quarantena, infatti, secondo
l’Osservatorio “The world after lockdown” curato da Nomisma e Crif, hanno spinto gli
acquisti di frutta e verdura fresca e trasformata, con un italiano su tre che ha aumentato
le quantità consumate, a fronte di un 15% che le ha invece diminuite. Al tempo stesso,
però, si è verificato un netto incremento dei prezzi, percepito da gran parte dei responsabili
acquisti delle famiglie (69%). Il rischio di contagio ha fatto calare la frequenza della
spesa e ha premiato i negozi di vicinato e i piccoli supermercati di prossimità, ma anche il
canale online: una famiglia su quattro ha acquistato ortofrutta sui siti web delle insegne
della Gdo. La permanenza prolungata tra le mura domestiche e il maggior tempo a disposizione
per cucinare hanno favorito i consumi dei prodotti freschi, ma anche dei surgelati,
mentre la IV e V gamma hanno accusato più difficoltà.
4
CONSUMI E PANDEMIA
IN CRESCITA LA FRUTTA A PESO
IMPOSTO E CON UNA SHELF-LIFE
PIÙ LUNGA
Il 2020 è stato un anno molto impegnativo
e le aziende dell’ortofrutta hanno
dovuto affrontare scenari difficili
che sono cambiati molto rapidamente.
«Per le mele, il cui consumo principale
si concentra in casa, la richiesta è stata
molto forte a partire da marzo durante
il lockdown – afferma Fabio Zanesco,
direttore commerciale di Vip – e
ancora oggi gli acquisti rimangono
costanti. Tra le tendenze,
c’è quella di consumare maggiormente
prodotti confezionati,
a causa della percezione
di maggior igiene e della rapidità
della spesa nei punti vendita, dato il
prezzo/peso imposto. In secondo luogo,
il prodotto conservabile è percepito
come vantaggioso, in quanto permette di
ridurre uscite ed eventuali code, anche se
la disponibilità è sempre garantita e assolutamente
non problematica per tutte le
referenze».
Tante novità dal “paradiso
delle mele”
Sono diverse le novità lanciate recentemente
da Vip e riguardano sia la
produzione sia le strategie comunicative.
«Le referenze su cui quest’anno
poniamo particolare enfasi sono,
da un lato, la linea coltivata senza
diserbanti – spiega Fabio Zanesco
– e, dall’altro, le numerose nuove e
moderne varietà di mele che completano
il nostro portafoglio prodotti.
A livello di comunicazione, oltre
ai canali social abbiamo pianificato
anche una campagna digitale,
con la quale raccontiamo
in modo divertente i nostri valori
dal “paradiso delle mele”. In termini
di misure di supporto alle vendite,
inoltre, cerchiamo di aiutare i consumatori
a scegliere la loro varietà
preferita con materiali
mirati, come la sezione
TrovaMela all’interno del
nostro sito internet».
CRESCE L’OFFERTA DELLE
REFERENZE CONFEZIONATE
Secondo Salvo Garipoli, trade marketing
manager di Pink Lady Italia, la
pandemia ha confermato che la strategia
finalizzata ad allargare l’offerta attraverso
l’inserimento del prodotto confezionato
è una scelta vincente: «Uno dei trend più
interessanti di questo periodo ha visto i
consumatori premiare proprio le referenze
protette da imballi, perciò il lavoro
che stiamo realizzando in questi mesi è
volto a sostenere l’allargamento dei pro-
5
CONSUMI E PANDEMIA
dotti trattati da
parte dei nostri
clienti affiancando
alla frutta
sfusa quella
confezionata,
oltre a supportare
il lancio di Pinkids, la mela di piccole
dimensioni target bambino. In termini
di comunicazione – continua Salvo
Garipoli – la nostra strategia è diretta a
rassicurare i consumatori sul fronte produttivo
della coltivazione, rilanciando il
tema della “Carta degli Impegni di Pink
Lady”, a partire dal racconto delle buone
pratiche agro-ecologiche dei produttori
fino ad arrivare all’italianità e agli impegni
sulla sostenibilità della filiera».
LA FRUTTA PROTETTA DA IMBALLI
RASSICURA IL CONSUMATORE
L’emergenza sanitaria ha sicuramente
rappresentato una nuova sfida per le
aziende del settore dell’ortofrutta. «La
conoscenza del mercato, le consolidate
strategie di approvvigionamento e un
puntuale servizio al cliente – racconta
Federica Fiore, marketing manager di
Sama – sono stati i punti di forza che ci
hanno permesso di affrontare una situazione
commerciale straordinaria. I nostri
prodotti in assortimento nel comparto
ortofrutta hanno beneficiato di un rilevante
trend innescato
dalla pandemia, che
ha orientato i consumi
verso le referenze confezionate,
giudicate più
sicure rispetto allo sfuso». Alla fine del
lockdown di primavera, Sama ha lanciato
la nuova linea di frutta snack a marchio
Fattoria dei Sapori. «Inserita nell’assortimento
delle referenze ortofrutticole
come pratica merenda per svariate occasioni
– prosegue Federica Fiore – Frutta
Go! comprende coppette di frutta conservata
al naturale, proposte in un pack
trasparente con spork integrato per un
consumo “on-the-go”».
PIÙ FORMATI FAMIGLIA PER
LE REFERENZE DI IV GAMMA
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a
molti cambiamenti in termini di consumi
che hanno coinvolto anche i prodotti
di IV gamma. «Il fatto che trascorriamo
tutti più tempo in casa comporta sicuramente
più “cucina” e, in misura maggiore
rispetto al passato, “per tutta la famiglia”
7
Seguici su
CONSUMI E PANDEMIA
Un servizio sempre più “green”
La Linea Verde continua a innovare anche in un periodo difficile come
quello attuale, a cominciare dal brand DimmidiSì. «“Un Sacco Green” è
la gamma di insalate fresche in busta proposte in un’innovativa confezione
biodegradabile e compostabile firmata Novamont – spiega Valérie
Hoff – una vera novità per questo segmento e per tutto il settore. Dal
punto di vista della comunicazione, continuiamo a investire soprattutto
sul valore della vicinanza e della
trasparenza, in particolare per rispondere
alla sensibilità acuita dalla situazione
contingente. È nata così una
campagna storytelling, “il gusto delle
cose fatte buone”, un progetto che ci
consente di mettere in luce i valori, la
filiera e la sostenibilità ambientale e
sociale che ci caratterizzano».
– afferma Valérie Hoff, direttrice marketing
e comunicazione di La Linea Verde-
DimmidiSì – ma anche in una situazione
complicata la componente di servizio si
rivela comunque necessaria. Nel nostro
mercato sono state privilegiate le proposte
formato “family” e le ricerche sui
consumi ci dicono che la sensibilità verso
prodotti maggiormente responsabili nei
confronti dell’ambiente non è una moda
passeggera. Su questi temi La Linea Verde
continua investire e in futuro differenzierà
sempre più l’offerta a scaffale».
AUMENTA LA DOMANDA PER
PRODOTTI A BASSA DEPERIBILITÀ
Per Gianluca Casadio, responsabile
marketing di Apofruit, la pandemia ha
sicuramente modificato le abitudini di
acquisto dei consumatori e, di conse-
9
25 anni di Marlene®
Insieme entusiasmiamo i consumatori.
Maturata
in un clima
alpino-mediterraneo
Controllata
con la
massima cura
Disponibile
tutto l’anno
Prodotto locale
coltivato in piccole
aziende familiari
Tante invitanti
varietà per tutti
i gusti
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CONSUMI E PANDEMIA
Innovare seguendo i trend
dei consumatori
La cooperativa Apofruit
cerca sempre
di seguire le tendenze
di uno shopper
che oggi sembra
avere una predilezione
verso i prodotti pronti
al consumo e con eccellenti caratteristiche
organolettiche. «I consumatori
danno sempre maggiore importanza
anche alla provenienza e alla sostenibilità
– afferma Gianluca Casadio –
pertanto tra le nostre strategie non
escludiamo mai la continua innovazione
varietale, ma anche di prodotto
e di packaging. L’emergenza Covid
ha avuto infatti un impatto anche
sulle abitudini di acquisto da parte
del consumatore che predilige ora un
prodotto confezionato. Noi abbiamo
di recente lanciato una nuova confezione
dedicata a pesche, nettarine e
kiwi in cartone 100% riciclabile nella
carta, in grado di preservare
l’integrità
dei prodotti e di
mantenere un
basso impatto
ambientale».
guenza, modalità, tempistiche e volumi
di approvvigionamento da parte dei canali
distributivi: «L’Horeca, per esempio,
ha subito varie interruzioni, sono
quindi calati i volumi diretti a questo
canale, per contro però sono aumentate
le richieste da parte della Gdo e del
normal trade, soprattutto per le categorie
di prodotti a bassa deperibilità come
mele, patate, cipolle e kiwi nella prima
fase della pandemia e nel periodo di
lockdown. Ma poi sono ripresi anche
i consumi delle referenze di stagione
come fragole e asparagi».
LE PROPRIETÀ SALUTISTICHE
DELLE MELE ATTRAGGONO
IL CONSUMATORE
La mela è uno dei frutti che durante l’emergenza
sanitaria è stato più richiesto
dal consumatore, sia per la sua lunga
11
IL BIOLOGICO
È SERVITO.
NEI PUNTI VENDITA CONVENZIONALI,
“ISOLE” DEDICATE
ALL’ORTOFRUTTA BIOLOGICA
SFUSA E CONFEZIONATA.
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CONSUMI E PANDEMIA
shelf-life sia per le sue proprietà salutistiche.
«In questi mesi – dichiara Paolo Gerevini,
direttore generale del Consorzio
Melinda – le varietà maggiormente vendute
sono le classiche che per noi si traducono
nelle tre Dop Mela Val di Non:
Golden Delicious, Red Delicious e Renetta.
Quest’ultima, in particolare, grazie
alle sue caratteristiche specifiche che
la vedono utilissima per la salute grazie
all’altissimo contenuto di antiossidanti e
ideale in cucina, sta realizzando durante
la stagione in corso eccellenti performance
di vendita. Al tempo stesso siamo
fortemente focalizzati sulle nuove Varietà
Club, che rappresentano per noi il futuro
della melicoltura. Integrandosi alle
varietà tradizionali, infatti, permettono
sul fronte commerciale di diversificare la
proposta ai consumatori, incontrandone
di nuovi e fidelizzando gli altri grazie a
un’offerta varia e completa».
– nasce la nuova linea di prodotti “In Cucina
con Zerbinati”, che comprende due
Kit per Minestrone preparati con verdure
fresche, già tagliate, lavate e selezionate,
pronte solo da cuocere aggiungendo, a
piacere, il proprio tocco di fantasia. Con
questa linea abbiamo pensato proprio a
tutti: a chi non ama passare troppo tempo
ai fornelli proponendo un prodotto
già lavato, selezionato e pronto da cuocere,
e a chi ha riscoperto durante questi
mesi la sua passione per la cucina proponendo
un prodotto sì
già pronto, ma versatile
e ottimo come base
per tante ricette diverse.
Di grande rilievo
è stato anche il lancio
delle nuove Lunch Box
dopo il lockdown della
scorsa primavera: insalate
in grani a base
di farro integrale, orzo
integrale e cous cous di mais già pronte
da gustare e dotate di forchetta, ideali da
portare in ufficio o per essere assaporate
all’aria aperta».
LE AZIENDE ASSECONDANO
I TREND IN CUCINA
Passando più tempo a casa, le persone
hanno iniziato a dilettarsi ai fornelli dando
spazio alla propria creatività. «Proprio
in quest’ottica – afferma Simone
Zerbinati, general manager di Zerbinati
13
Parole d’ordine:
bio, tracciabilita’
e sostenibilita’
Nel corso del 2020 gli italiani sono stati costretti a trascorrere molto tempo all’interno
delle proprie mura domestiche a causa dell’emergenza sanitaria del Covid, una condizione
che li ha spinti a prestare maggiore attenzione ai prodotti che mettevano in tavola. I
consumi di ortofrutta biologica, perciò, sebbene fossero già in crescita prima della pandemia,
hanno evidenziato crescite molto interessanti, soprattutto durante il lockdown:
nel solo mese di marzo, infatti, secondo le rilevazioni effettuate da Nielsen, i prodotti
ortofrutticoli bio hanno fatto registrare un incremento di +24,8% rispetto allo stesso
periodo del 2019, un valore ancora più elevato di quello evidenziato dalle vendite di ortofrutta
proveniente da agricoltura tradizionale (+18,2%). Le qualità organolettiche delle
referenze bio, insieme alla sostenibilità delle produzioni, all’origine 100% italiana, alla
tracciabilità e alla sicurezza garantita delle varie filiere sono i fattori trainanti per le scelte
di acquisto del consumatore.
14
BIOLOGICO E SOSTENIBILITÀ
L’ORTOFRUTTA BIO TROVA SPAZI
SEMPRE PIÙ AMPI IN GDO
Secondo Paolo Pari, direttore di Almaverde
Bio, il 2020 per l’ortofrutta biologica
è stato un anno sostanzialmente
positivo: «In un momento di grande
attenzione al benessere, il driver salutistico
ha messo in luce i valori del segmento
biologico, soprattutto nel primo
semestre dell’anno. Nella seconda parte
del 2020, invece, seppure mantenendo
trend positivi, gli acquisti hanno lievemente
rallentato». Canova, la società del
gruppo Apofruit esclusivista del marchio
Almaverde Bio, ha scommesso sulle cosiddette
“isole”, spazi espositivi brandizzati
all’interno del reparto ortofrutta e
gestiti da personale dedicato. «Le Isole
Almaverde Bio rappresentano un format
innovativo per la vendita dell’ortofrutta
biologica – continua Paolo Pari – e oggi
in Italia ce ne sono ben 41, dislocate in
oltre sei regioni all’interno di insegne
come Coop, Spazio Conad, Carrefour,
Iper La grande I, Pewex e Il Gigante. Con
l’offerta di prodotto sfuso e confezionato
presentano un’ampia gamma di prodotti,
una vasta possibilità di scelta per il consumatore
che trova servizio e qualità. La
vendita assistita, il corner dedicato e le
numerose attività promozionali volte a
favorire la conoscenza dei prodotti e il
loro utilizzo in cucina rendono le Isole
Almaverde Bio accoglienti spazi dove acquistare
frutta e verdura, ma anche dove
informarsi e rendere più consapevole la
propria scelta».
VEICOLARE PIÙ INFORMAZIONI
SUI PRODOTTI “GREEN”
Oggi il consumatore è sempre più informato
sul cibo, vuole essere sicuro di ciò
che mangia e verificare le certificazioni e
la tracciabilità dei prodotti che acquista.
«Solo se si eseguono le pratiche agricole
biologiche e biodinamiche – afferma Carola
Gullino, managing director di Gullino
e vicepresidente dell’Associazione
Nazionale Le donne dell’Ortofrutta – si
può avere una mela o una pesca libera
da qualsiasi molecola di sintesi, e l’ente
certificatore fa sì che questo sia davvero
garantito». Secondo Carola Gullino,
però, sarebbe necessaria una maggiore
15
AD UNA ENVY NON
C’È BISOGNO DI
AGGIUNGERE NULLA.
Perché è già perfettamente
dolce, croccante, succosa e
aromatica. Se ancora non l’hai
provata, assaggiala per crederle.
#melaenvy #nofilter
PRODUTTORI IN ITALIA
BIOLOGICO E SOSTENIBILITÀ
visibilità del prodotto bio nei punti vendita,
oltre che una sensibilizzazione capillare sui
temi della sostenibilità e del “green”: «Credo
sia giusto veicolare le corrette informazioni
a chi acquista, anche perché è la consapevolezza
che ha fatto crescere i consumi. Noi
cerchiamo di trasmettere tramite la comunicazione
aziendale il nostro orientamento
al “green” e all’ecosostenibilità, riteniamo
che questa sia l’unica strada percorribile
per avere ancora successo considerando che
altri Paesi sono più competitivi di noi dal
punto di vista dei costi».
Novità gustose,
pratiche e sostenibili
Sono tante le novità di Bonduelle attente
al benessere e alla tutela dell’ambiente, a
cominciare dall’offerta di surgelati Senza
Residuo di Pesticidi con le referenze
Spinaci, Fagiolini e Piselli. «Da poco sul
mercato – spiega Laura Bettazzoli
– abbiamo lanciato anche le
nuove Coccole Falafel e Natura
in Padella Fagiolini, Carote
arancioni e gialle, Piselli e Patate,
perfetti per assecondare la
routine di tutti i giorni e garantire
praticità e versatilità. Oltre al segmento
dei surgelati, abbiamo apportato
innovazioni anche alla IV gamma con
le ciotole Regionali e le insalate di cereali
Cereallegre, perfette per la pausa
pranzo, mentre la
proposta Stuzzichiamo?
si distingue
come alleato
per assecondare
il nuovo trend del
“social snacking”,
cioè l’aperitivo in
casa».
UN IMPEGNO CONCRETO A TUTELA
DELL’AMBIENTE
L’emergenza sanitaria ha accentuato le
preferenze dei consumatori per alimenti
nutrienti, pratici, sicuri e attenti
all’ambiente. «Come azienda, parte
del nostro lavoro si concretizza
attraverso “Bonduelle s’impegna”
– racconta Laura Bettazzoli, direttrice
marketing di Bonduelle Italia
– un programma in sei punti attraverso
cui vogliamo compiere un balzo in
avanti con azioni concrete nei confronti
dell’ambiente, tra le quali la promozione
dell’utilizzo di confezioni sempre più
sostenibili e limitando l’utilizzo di pesticidi.
Ne è un esempio l’insalata Iceberg
Bonduelle, che in Italia è la prima referenza
di IV gamma senza residuo di pesticidi,
insieme al Mais Bonduelle senza
residuo di pesticidi, sugli scaffali dallo
scorso aprile, che è anche senza zuccheri
aggiunti né conservanti né Ogm».
17
BIOLOGICO E SOSTENIBILITÀ
Patate in equilibrio tra salute
delle persone ed ecosostenibilità
A inizio 2020 Romagnoli F.lli ha lanciato
sul mercato le patate èVita Residuo Zero
certificate dall’ente Check Fruit. «Una
novità frutto di un percorso di ricerca
svolto in collaborazione con Legambiente
e il Dipartimento per
la Innovazione nei sistemi Biologici,
Agroalimentari e Forestali
(Dibaf) dell’Università degli Studi
della Tuscia – spiega Giulio Romagnoli
– partito dalla definizione di specifici
disciplinari di produzione applicati alla
coltivazione di varietà tolleranti di nuova
generazione negli areali produttivi italiani
maggiormente vocati. Le patate èVita
Residuo Zero sono
coltivate utilizzando
molecole chimiche a
bassissima residualità,
che permettono di
ottenere un prodotto
rispettoso dell’ambiente
e della salute
delle persone».
PUNTARE SULLE TECNICHE DI
COLTIVAZIONE SOSTENIBILI
Lo scenario italiano dei consumi è in costante
evoluzione e trend come l’origine
italiana, la qualità, la sicurezza e la salubrità
di ciò che si mette nel carrello, oltre
all’attenzione all’impatto ambientale
dei processi produttivi, si consolidano
sempre di più. «Valori sui
quali puntiamo con forza da tempo
– racconta Giulio Romagnoli,
amministratore delegato di Romagnoli
F.lli – proponendo filiere
che esprimono l’eccellenza della pataticoltura
italiana. Le nostre attività di ricerca
e innovazione sono volte a favorire
la diffusione di tecniche di coltivazione
sostenibili, dando vita a referenze create
nel rispetto dell’ambiente e della salute
delle persone. Non mancano gli investimenti
sul fronte delle confezioni “ecofriendly”
e delle innovazioni di processo
a tutela delle risorse naturali».
19
VELDEN LX - SENDAI 2
L’ECCELLENZA NASCE DAL BUON GUSTO
VELDEN LX
SENDAI 2
Sendai 2
semi verticale
Sendai 2
isola
Velden LX
semi verticale
Velden LX
isola
VELDEN LX e SENDAI 2, le nuove linee di mobili semi verticali e isole dedicate alla miglior
promozione delle eccellenze gastronomiche, salumi, latticini e prodotti freschi confezionati.
Caratterizzate da un design in stile contemporaneo, esaltano l’alto valore aggiunto dei prodotti attraverso
un gioco di linee pulite e trasparenze che sposa un’illuminazione scenografica. Una gamma completa per
garantire la più efficace soluzione alle diverse esigenze del punto vendita.
ITALIA
www.arneg.it
BIOLOGICO E SOSTENIBILITÀ
Un’offerta naturale al 100%
L’azienda sorrentina propone un’offerta basata
sulla genuinità dei suoi frutti. «Sono tanti anni
che produciamo limoni biologici con zero trattamenti
– spiega Ferdinando Vinaccia – una procedura
che coinvolge anche le linee convenzionali:
tutti i nostri prodotti, infatti, magari a volte
possono non essere al top in termini estetici, ma
sono assolutamente naturali. Salvaguardare la
salute delle persone e la tutela dell’ambiente è
un po’ il nostro cavallo di battaglia, a cui dedichiamo quasi tutta la nostra comunicazione,
veicolata soprattutto sul packaging dei prodotti: il nostro obiettivo è
informare e rendere consapevole il consumatore sulla genuinità dei nostri agrumi
direttamente quando li acquista».
AUMENTANO I BRAND
“ECO-FRIENDLY”
Nella nuova “normalità” scandita dalla
pandemia – secondo Raffaele Spreafico,
amministratore delegato di Spreafico –
il consumatore si è spostato verso acquisti
più “semplici”, preferendo prodotti di
I gamma, come le mele, o associati alla
salute, come gli agrumi e i kiwi, grazie al
loro noto contenuto di vitamina C: «In
questi mesi la nostra azienda ha puntato
molto sui propri prodotti a marchio e
le relative attività di marketing. In particolare,
ci siamo concentrati su Angys,
la regina delle pere, coltivata in modo
sostenibile al 100% in Italia senza subire
trattamenti post-raccolta, grazie alla
sua capacità di conservarsi naturalmente
per mesi. Un altro brand su cui abbiamo
puntato – prosegue Raffaele Spreafico –
è Tango Fruit, il mandarino senza semi
e “bee-friendly”, perché tutela l’attività
di impollinazione delle api:
per la seconda stagione
consecutiva svilupperemo
la partnership
per distribuire
in esclusiva
il marchio nel nostro
Paese, oltre ad
aver deciso di investire nella produzione
italiana, acquisendo la licenza per 100 ettari,
che saranno piantati nei prossimi tre
anni».
GRANDE ATTENZIONE PER GLI
AGRUMI ITALIANI E BIOLOGICI
Nel corso del 2020, i consumi di agrumi
hanno evidenziato performance positive,
soprattutto quelli di origine italiana
e biologici. «Il 95% della nostra produzione
è costituita da limoni – afferma
Ferdinando Vinaccia, titolare di La Costiera
– declinati in diverse varietà, ma
vendiamo anche altri tipi di ottimi agrumi
come le clementine, i bergamotti e i
cedri. Riusciamo a proporre ai consumatori
una vasta gamma di frutti di qualità
tutto l’anno, anche se il nostro prodotto
di punta è sicuramente il Limone di Sorrento
Igp, non trattato chimicamente, che
continua ad avere sempre molta richiesta
ed è molto apprezzato anche nei mercati
internazionali. Tra le principali novità su
cui stiamo lavorando c’è sicuramente il
nostro impegno di ridurre il più possibile
la plastica nei nostri imballaggi».
21
Il packaging
dell’ortofrutta
accompagna
i trend di consumo
L’emergenza sanitaria causata dalla pandemia ha visto crescere l’interesse dei consumatori
per i prodotti ortofrutticoli confezionati, poiché percepiti come più salubri, maggiormente
al riparo da eventuali contaminazioni, ma anche più pratici e veloci da acquistare,
utili a evitare code o assembramenti all’interno dei punti vendita. L’impatto ambientale è
ovviamente un fattore fondamentale nel packaging, considerato anche che l’ecosostenibilità
rappresenta un aspetto sempre più importante nelle decisioni del consumatore. Il
23% degli italiani, infatti, secondo una recente indagine dell’Osservatorio Packaging del
Largo Consumo di Nomisma, preferisce orientarsi verso articoli con un imballaggio igienico
e sicuro, mentre il 39% degli shopper in futuro opterà maggiormente per un pack
a basso impatto ambientale. Il comparto dell’ortofrutta sembra accompagnare tali trend
con una buona componente di innovazione, utilizzando materiali facilmente separabili,
riciclabili e a ridotte emissioni di CO2.
22
PACKAGING
Nuovi pack che aiutano i prodotti e l’ambiente
A ottobre scorso Sorma ha presentato una nuova linea di pack, al 100% in carta certificata
Fsc, che vanta una componente innovativa e differenziante rispetto all’offerta presente sul
mercato. «La confezione – spiega Mario Mercadini – è dotata di una finestra costituita da una
rete in cellulosa grazie alla quale il prodotto all’interno “respira” prolungandone così la shelflife
e, allo stesso tempo, garantendone un’ottima visibilità. Il nuovo pack, inoltre, si adatta
perfettamente al modello Sbu delle nostre confezionatrici, già largamente diffuso, applicando
un semplice kit. L’altra proposta sulla quale puntiamo
molto e particolarmente indicata per gli
agrumi è Sormapeel: una linea rivoluzionaria
per l’integrazione tra plastica e
carta, facilmente separabili e, quindi,
riciclabili, e con una riduzione del materiale
plastico che può raggiungere il
50% su alcuni modelli».
SOLUZIONI “ECO-FRIENDLY”, MA
ANCHE PRATICHE ED ECONOMICHE
La pandemia ha portato a un sensibile
aumento della domanda dei prodotti freschi
confezionati, considerati dal consumatore
come maggiormente sicuri. «La
tendenza è senz’altro quella di studiare
proposte di packaging a basso impatto
ambientale – afferma Mario Mercadini,
large scale manager di Sorma – utilizzando
materiali in carta, compostabili o
alleggerendo i pack in plastica. La nostra
direzione non è solo lavorare a proposte
“eco-friendly”, ma offrire anche soluzioni
concrete, pratiche ed economiche:
ovvero, facilmente smaltibile dal consumatore,
conveniente per tutte le linee di
prodotto, adattabile alle macchine in dotazione
del confezionatore, con le stesse
caratteristiche di robustezza e durabilità
per evitare lo spreco alimentare».
23
PACKAGING
IMBALLAGGI PIÙ “GREEN”
PER GARANTIRE SICUREZZA
E SOSTENIBILITÀ
Il cosiddetto “effetto Covid” ha spinto
ancora di più i consumatori a premiare
le aziende in grado di garantire prodotti
sicuri e sostenibili. «Le referenze più durevoli
e di largo consumo come patate,
cipolle e carote – racconta Massimiliano
Ceccarini, general manager di Sipo
– hanno avuto incrementi a due cifre,
ma anche i prodotti confezionati hanno
evidenziato performance interessanti
perché percepiti
come
maggiormente
sicuri. La
nostra azienda
ha ricalcato
le stesse
tendenze del
mercato e ha
registrato risultati particolarmente positivi
proprio sui prodotti confezionati.
Stiamo andando sempre di più verso
una politica di sostenibilità che coinvolge
senza dubbio gli imballaggi, e difatti
stiamo utilizzando quantitativi crescenti
di carta riciclata e film per il confezionamento
con plastica inferiore al 33%
rispetto a prima, ma adottiamo anche il
riutilizzo degli scarti di produzione, destinati
ad allevamenti locali di animali, e
delle acque sporche, trattate e convogliate
in un lago artificiale dove si è formato un
micro-clima e un ambiente faunistico».
LA SFIDA DEL PACK
MONOCOMPONENTE
I consumatori sembrano sempre più attenti
ai temi della sostenibilità, e il packaging,
da questo punto di vista, svolge un
ruolo fondamentale. «L’ortofrutta biologica
continua a crescere in Italia – dichiara
Luca Zocca, marketing communication
consultant di Brio – e la nostra
azienda registra ottimi risultati. Metà del
nostro fatturato proviene dall’estero, ci
proponiamo come affidabili co-packer
per le principali insegne europee della
Gdo, a cui si affianca l’attività per il marchio
Alce Nero in Italia. Dalle ultime ri-
25
La classe
parla di noi
Una classificazione chiara in tema di etichettatura
energetica si traduce in un dato capace di rivelare
il valore dell’efficienza delle famiglie di banchi
refrigerati GranFit e SlimFit Costan. Prodotti già
pronti a rispondere alla sfida delle nuove normative
green.
• Nel conseguimento di questi standard
energetici, soluzioni avanzate di
merchandising e features tecnologiche
giocano un ruolo importante.
• La nuova etichettatura garantisce un
confronto oggettivo tra soluzioni simili
ma con diversi livelli di performance,
permettendo di scegliere con consapevolezza.
SLIMFIT
Epta System è l’avanzata visione Epta. Un sistema
completo che comprende alta tecnologia, servizi, concept,
soluzioni, design assolutamente innovativi. Per contribuire
a realizzare la vostra #storevolution.
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PACKAGING
cerche che analizzano l’effetto della pandemia
sulle abitudini del consumatore
nel nostro Paese, tra le altre tendenze in
atto, spicca la sua crescente e forte attenzione
nei confronti del packaging in termini
di sostenibilità e sicurezza. Come
azienda stiamo lavorando molto alla
riduzione dell’impatto ambientale dei
nostri imballi e stiamo portando avanti
la sfida del pack monocomponente che,
seppure impegnativa, va nella direzione
attesa dal consumatore e, per esteso, dal
pianeta».
PACKAGING INNOVATIVI PER UNA
REALE ECONOMIA CIRCOLARE
Negli ultimi mesi il settore dell’ortofrutta
ha evidenziato un’importante spinta innovativa,
soprattutto sul fronte del packaging.
«Ne è un esempio la confezione
flowpack per i nostri kiwi – afferma Stefano
Soli, direttore generale di Valfrutta
Fresco – realizzata in film di cellulosa di
origine vegetale, ottenuto dagli sfalci di
produzione e sterpi, che può essere trasformato
in prezioso humus per le piante,
nel pieno rispetto degli ideali di economia
circolare che la nostra azienda ha
abbracciato con convinzione. Il pack è
certificato come 100% biodegradabile e
compostabile, sia attraverso lavorazione
industriale sia mediante compostaggio
domestico e in acque reflue, garantisce
eccellente trasparenza e ha buone proprietà
anti-appannamento. Un materiale
innovativo che permette anche di abbandonare
la classica etichetta, difficile
da separare dal materiale
e quindi complessa da
riciclare: il film di cellulosa,
infatti, consente di
stampare direttamente
sulla confezione tutte
le informazioni che
vogliamo veicolare al
consumatore».
27
Una comunicazione originale
e vicina alle persone
La diffusione della pandemia e la consapevolezza di una convivenza con il Covid-19
hanno ricordato alle aziende l’importanza di un modello di comunicazione più vicina alle
persone, in grado di evidenziare, oltre alla qualità dei prodotti, il lato umano del brand.
Anche nel settore dell’ortofrutta tanti marchi hanno interpretato questo periodo difficile
caratterizzato dal distanziamento sociale come l’occasione per parlare in modo più diretto
al proprio target di riferimento, utilizzando canali tradizionali e social network con un
linguaggio originale per veicolare temi importanti che interessano sempre di più il consumatore
in questa nuova “normalità”. Secondo una recente analisi consumer realizzata da
SgMarketing, infatti, il 64% dei responsabili della spesa di frutta e verdura identifica nel
luogo di produzione l’elemento di connotazione primaria relativo alla comunicazione di
prodotto, mentre il 45% preferisce essere informato sulle modalità di produzione e sulle
caratteristiche salutistiche.
28
COMUNICAZIONE
COMUNICARE L’IMPORTANZA
DI UN “LIFESTYLE” SALUTARE
La comunicazione di Dole Italia
punta a ispirare i consumatori con
consigli di benessere spiegando l’importanza
dell’adozione di uno stile di
vita salutare. «Da sempre siamo impegnati
a trasmettere i valori del vivere
sano – afferma Cristina Bambini,
responsabile marketing di Dole
Italia – che significa non solo mangiare
correttamente, ma anche fare
movimento, adottare i giusti comportamenti
e trovare motivazioni per
farlo. Quest’anno abbiamo debuttato
in Tv con il nostro primo spot con
protagonista la banana, il frutto più
consumato al mondo e così ricco di
proprietà nutritive, senza stagione,
adatto a ogni età e a ogni occasione.
Parallelamente, stiamo portan-
do avanti le nostre attività outdoor con
la campagna manifesti “Abbiamo il sole
dentro” per raccontare la bontà e la qualità
premium della nostra frutta fresca».
Una banana molto social
Dole Italia utilizza quotidianamente il canale web per veicolare informazioni
in modo immediato e diretto a un utente sempre più
attento al proprio benessere, stimolandolo con curiosità e suggerimenti,
e quindi coinvolgendolo. «Sulla nostra pagina ufficiale Facebook
– spiega Cristina Bambini – abbiamo un dialogo quotidiano
con la nostra community di oltre 60.000 membri, mentre sul blog, la
voce più istituzionale dell’azienda, offriamo l’opportunità di conoscere
i nutrienti racchiusi nella frutta e nella verdura fresca e i loro benefici
sull’organismo, sveliamo cosa accade dal punto di vista delle ultime
ricerche scientifiche in tema di alimentazione e forniamo approfondimenti
utili per adottare uno stile di vita salutare».
29
Condividiamo
ciò che è buono.
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scegliere le RPC IFCO
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COMUNICAZIONE
PUNTARE SULLA CREATIVITÀ
COINVOLGENDO IL CONSUMATORE
Il 2020 ha visto le celebrazioni dei 25
anni di Marlene. «Da settembre a novembre
si è svolto il Marlene Art Contest
– racconta Walter Pardatscher,
direttore generale del Consorzio
Vog – con il quale abbiamo coinvolto
i consumatori finali chiedendo
loro di creare un’opera
d’arte sui 25 anni della mela
“Figlia delle Alpi”: sono arrivate
più di 6.000 immagini da 36
Paesi. L’opera vincitrice, creata da
Francesca Cito e intitolata “La ninfa
Marlene”, rappresenterà per tutto
l’anno dei festeggiamenti l’immagine
del prodotto su tutti i materiali, dai
famosi bollini blu presenti sulle mele
ai diversi pack. Siamo molto soddisfatti
del grande successo di questa
operazione, sicuramente innovativa
per il settore delle mele: in tantissimi
hanno deciso di condividere la loro
interpretazione del mondo Marlene,
una dimostrazione di affetto e di
condivisione eccezionale».
LA MELA GIUSTA PER OGNI GUSTO
La programmazione varietale e il category
management sono i principali asset strategici
sui quali il Consorzio Vog sta lavorando.
«Possiamo produrre la mela giusta per ogni
esigenza – spiega Walter Pardatscher
– grazie a un’attenta pianificazione
varietale basata sulle caratteristiche
pedoclimatiche dei meleti
coltivati dei nostri oltre 4.600
soci: questo ci consente di poter
fornire la mela ideale per i gusti dei
consumatori finali, 12 mesi all’anno. Si
tratta di una caratteristica fondamentale
del nostro Consorzio, che dialoga costantemente
con i suoi clienti, in un’ottica di
category management,
con l’obiettivo di proporre
un’offerta
sempre più accattivante».
31
ANDARE OLTRE I CANALI TRADIZIONALI
Anche per Chiquita il 2020 è stato un anno molto
importante dal punto di vista della comunicazione,
a cominciare dal lancio di “Originale, naturalmente”.
«Una campagna – dichiara Mariaelena Paragone,
marketing manager di Chiquita Italia – che racconta perfettamente
l’essenza stessa del brand con il suo linguaggio
inconfondibile, che poi è esattamente quello del popolo italiano:
originale, divertente e unico nel suo genere». Non sono
mancate le iniziative in ambito digitale, soprattutto nel periodo
del lockdown. «Attraverso una social activation abbiamo
chiesto ai nostri consumatori di raccontarci i
momenti più originali vissuti tra le mura domestiche attraverso
video e foto – prosegue Mariaelena Paragone – raccolti poi in
un film celebrativo, diventato oggetto di una campagna virale. In
tema di “edizioni speciali” del nostro iconico bollino blu, abbiamo
Le patate èVita Residuo Zero* Romagnoli
F.lli Spa sono coltivate utilizzando molecole
chimiche a bassissima residualità,
che permettono di ottenere un prodotto
rispettoso dell’ambiente e della salute
delle persone. Le nostre patate a pasta
gialla èVita Residuo Zero sono versatili
e ideali per tutti gli usi in cucina. La
certificazione Check Fruit “Residuo Zero”
è stata ottenuta grazie a un percorso
di ricerca svolto in collaborazione con Legambiente,
partito dalla selezione degli
areali produttivi italiani maggiormente
vocati. Tutti i nostri prodotti provengono
da filiere che non utilizzano OGM.
*Residuo di prodotti chimici ammessi per
legge al di sotto dei limiti di determinazione
analitica (0,01 ppm) e residui di sostanze
fitosanitarie autorizzate all’impiego in
agricoltura biologica (ai sensi dell’allegato
II del Reg. CE 889/2008) nei limiti massimi
del 50% del Residuo Massimo Ammesso.
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COMUNICAZIONE
chiusa per noi molto bene, con un incremento
di +7% per la varietà Green e
di +25% per la varietà SunGold, sempre
più apprezzata dai consumatori». Il nostro
Paese ha una tradizione radicata nel
consumo di kiwi e soprattutto della varietà
Green, ma la SunGold è da diversi
anni il prodotto di punta di Zespri, la cui
strategia di mercato è proprio quella di
favorire l’incremento della domanda di
questa qualità. «A tal proposito – prosegue
il Team Sales&Marketing – in termini
di comunicazione per i prossimi anni
cavalcheremo il nostro nuovo posizionamento
globale “make your healthy irresistible”,
con il marchio che sarà protagonista
in un trade marketing mix crescente,
in cui l’omnicanalità e la sincronizzazione
saranno parole chiave nell’ambizione
di divenire sempre più riconosciuti
e ricordati dal
consumatore
finale».
lanciato i Bollini Spotify per accedere a
playlist speciali, il Bollino Rosa dedicato
alla sensibilizzazione sul tumore al seno
e abbiamo chiuso l’anno con una nuova
edizione dei Bollini d’Arte ispirati ad alcuni
ritratti femminili più famosi».
AMPLIARE IL MARKETING MIX
La pandemia ha favorito il consumo di
prodotti ricchi di proprietà nutrizionali
e di vitamine come il kiwi. «Nonostante
il contesto – spiega il Team
Sales&Marketing di Zespri Italia – la
stagione di commercializzazione si è
33
ATTREZZATURE
Attrezzature sempre piu’ performanti
per frutta e verdura
Il forte aumento delle vendite online che si è verificato negli scorsi mesi in conseguenza
dell’emergenza sanitaria ha interessato un po’ tutti i prodotti del largo consumo e
ha sicuramente contribuito a rafforzare i punti vendita fisici della Gdo come il luogo
dei prodotti freschi e freschissimi, ortofrutta compresa. Gli espositori e le attrezzature
frigorifere, perciò, stanno assumendo un ruolo sempre più importante e oggi le aziende
della refrigerazione commerciale propongono soluzioni dalle performance elevate, non
soltanto in grado di assicurare una perfetta visibilità di frutta e verdura, indispensabile
per incentivare le vendite e favorire l’esperienza d’acquisto del consumatore, ma anche di
garantire una corretta conservazione dei prodotti preservando la freschezza e riducendo
gli sprechi. Due aspetti, questi ultimi, che sono di primaria importanza anche nell’ambito
della movimentazione delle referenze ortofrutticole, un settore che esprime servizi e
attrezzature molto innovative.
35
IL LAYOUT DEL REPARTO ORTOFRUTTA
È IN PIENA EVOLUZIONE
Secondo Giorgio De Ponti, product strategy
manager di Epta, stiamo assistendo
a un’evoluzione del layout dei reparti ortofrutta,
con l’introduzione di isole, refrigerate
e non, che si affiancano sempre più spesso
ai banchi verticali positivi e ai tradizionali
espositori non refrigerati: «Un trend che
nasce dalla volontà di disporre le referenze
per tipologie di prodotto e rispondere così
alla richiesta dei clienti di poter realizzare
confronti e comparazioni
veloci. Registriamo, inoltre, un
incremento della capacità espositiva
e della profondità dell’offerta,
con un focus sui confezionati
e, soprattutto, sulla IV e V
gamma, apprezzate dal consumatore
per la velocità d’acquisto e ritenute a un livello
di sicurezza superiore».
SOLUZIONI FUNZIONALI ED EFFICIENTI
CON UN OCCHIO AL DESIGN
L’ esposizione ottimale di frutta e verdura
all’interno degli spazi della Gdo rappresenta
un fattore fondamentale per il buon andamento
delle vendite dell’area freschi, ma
è altrettanto essenziale garantire un’efficace
conservazione dei prodotti ortofrutticoli.
Per soddisfare entrambe le necessità Arneg
propone diverse soluzioni che coniugano
funzionalità, design ed efficienza. «Seattle è
Modelli flessibili per ogni
tipologia di frutta e verdura
Sono tante le soluzioni che Epta dedica
al mondo dell’ortofrutta, a cominciare
dai banchi a marchio Costan.
«I verticali positivi GranVista della
famiglia GranFit, nella versione Closed
e Open – spiega Giorgio De Ponti
– sono ideali per le referenze delle pl
e per quelle confezionate in-store. Questi
modelli sono inoltre disponibili con lo
speciale allestimento Season dedicato ai
prodotti sfusi e dotati di nebulizzatori che
ne prolungano la shelf-life, rendendoli ancora
più “appealing” agli occhi dei consumatori,
per una percezione come se fossero
“appena colti”. Batik, invece, è il nuovo
banco semiverticale aperto della famiglia
OutFit Costan per una perfetta presentazione
di frutta e verdura preconfezionate.
Grazie alle diverse configurazioni e all’elevata
flessibilità, consente a supermercati
e ipermercati di offrire la massima varietà
nell’offerta».
36
ATTREZZATURE
l’espositore di frutta e verdura realizzato in solido
acciaio inossidabile – spiegano da Arneg
– e sviluppato con un aspetto geometrico, moderno
e accattivante. Adotta forme squadrate,
tramite un design mai visto prima che ricorda
l’esposizione a bancarelle tipica del mercato
ortofrutticolo, mentre la sua inclinazione ergonomica
permette al cliente di prelevare più
facilmente i prodotti. Lisbona 2, invece, è un
mobile verticale dalle linee contemporanee
che crea un’esposizione “da boutique” di frutta
e verdura, esaltandone colori e freschezza.
Espressione di un evoluto concept espositivo
nel quale giocano un ruolo di primo piano la
massima semplificazione delle forme, questa
struttura garantisce l’ottimizzazione degli spazi
e il potenziamento delle luci per un’esposizione
ad alto impatto emozionale, grazie
anche al maggior facing rispetto alle versioni
precedenti».
GARANTIRE UNA MOVIMENTAZIONE
EFFICIENTE E SICURA
La movimentazione dei prodotti è un
anello fondamentale della supply chain
ortofrutticola, specialmente in un periodo
complicato come quello che stiamo
vivendo. «L’emergenza sanitaria ha e avrà
ripercussioni sulla vita di ognuno di noi
e sul comparto in cui operiamo – afferma
Laura Sabbadini, general manager di Ifco
Italia – ma la nostra azienda ha affrontato
la crisi confermando e rafforzando i
processi alla base della sua “value proposition”:
i nostri standard di igienizzazione
e sanificazione dei contenitori in plastica
riutilizzabili (Rpc), già estremamente elevati,
sono stati ulteriormente rafforzati,
implementando nuovi rigidi protocolli
per garantire una fornitura ininterrotta. In
termini di tendenze di consumo, va rilevato
un aumento degli acquisti dei prodotti “ready-to-eat”
e dei confezionati, un trend che
sicuramente dominerà il settore ancora per
molto tempo».
Imballaggi che allungano la vita dei freschi
L’offerta di Ifco per l’ortofrutta punta a tutelare al massimo la
sicurezza alimentare e a diminuire sensibilmente lo spreco degli
alimenti. «Con i nostri Rpc riduciamo i danni ai prodotti di oltre
il 96% – spiega Laura Sabbadini – prolungando la vita commerciale
e favorendo la vendibilità degli alimenti freschi, come dimostrato
dallo studio realizzato in collaborazione con Dr. Lippert QM, società
specializzata in qualità e sicurezza dei prodotti alimentari. La ricerca conferma
che la scelta dell’imballaggio è un fattore strategico nella lotta agli sprechi
alimentari: la frutta e la verdura confezionata nei nostri
Rpc, infatti, si mantengono più sode, sono meno
soggette alla muffa e hanno una vita commerciale
fino a quattro giorni più lunga rispetto alla media,
con conseguenti benefici sia per i retailer che per i
consumatori».
37
CONFINDUSTRIA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA
PERIODICA SPECIALIZZATA