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SUCCESSI
Pastificio Garofalo: fatturato
a +35% con forte crescita
nell’export
MARZO 2021
INTERVISTA
La pasta italiana
è buona, anche
quando c’è grano
estero
L’anno zero della pasta
Il Grano di Armando è coltivato solo dagli agricoltori della nostra filiera. Grazie alla loro cura
e ai nostri controlli, Pasta Armando ti garantisce lo zero tecnico di residui di pesticidi e glifosato.
Perché anche a tavola tu possa prenderti cura di te stesso e di chi ti sta a cuore.
*Grazie alla nostra Filiera, possiamo garantire nella nostra pasta lo zero tecnico dei residui dei prodotti fitosanitari
utilizzati nella coltivazione e conservazione del grano impiegato per produrla.
SOMMARIO DMM
3 Editoriale
Gdo, chi si ferma è perduto
4 Cover
L’anno zero della pasta
12 Intervista
La pasta italiana è buona, anche
quando c’è grano estero
Acqua Lete, innovativa alla fonte
17 Successi
Pastificio Garofalo: fatturato
a +35% con forte crescita nell’export
18 Mercati
Conserve vegetali, qualità
e sostenibilità caratterizzano
il mercato
31 Imprese
Molino Rossetto cresce nel 2020
33 Focus
La pandemia porta i consumi
di gelati in casa
Le attrezzature frigorifere accompagnano
i retailer nella nuova “normalità”
42 Retail innovations
Ikea Diseña, Spagna
45 Soluzioni in vetrina
Una guida per la gestione
delle attrezzature
46 Mercati
Cartoleria: la creatività sostiene
il comparto
52 Customer
Consumer Electronics Show 2021
a Las Vegas
54 Digital Club/Retail
Meno contante? Più rilevante!
56 Mercati
I prodotti da forno e i cereali
conquistano la colazione
degli italiani
69 Finanza
La pandemia non frena l’appetito
per i prodotti da forno
70 Real estate
Landlords e Tenants: un nuovo patto
72 Tecnologistica
Kairos Software, solutions
informatiche a supporto dell’asset
management
74 News
75 Video e podcast
77 Prossimamente
Barilla lancia la pasta 100% italiana. I grandi marchi accettano la sfida, l’emergenza sanitaria ha stravolto
il mercato. E per tracciare un bilancio gli addetti ai lavori consigliano di attendere almeno la fine del 2021.
DM Magazine
Supplemento mensile di Distribuzione Moderna
Testata giornalistica registrata presso
il Tribunale di Milano
Registrazione n° 52 del 30/1/2007
Direttore responsabile
Armando Brescia
Direttrice Editoriale DM
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Responsabile di redazione
Maria Teresa Manuelli
Redattori
Federica Bartoli, Alberto Deiana,
Fabio Massi, Paolo Pelloni, Luca Salomone,
Emanuele Scarci, Claudia Scorza,
Fabrizio Valente, Marco Zanardi
Progetto grafico
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automatica autorizzazione da parte di Edizioni DM Srl alla pubblicazione a titolo gratuito su tutte le proprie testate.
EDITORIALE DMM
Gdo, chi si ferma è perduto
Dopo un anno esatto di pandemia l’azienda Italia tira le somme. Il Prodotto
interno lordo nel 2020 è calato dell’8,8%, dice l’Istat. Sono circa 160 miliardi
di euro in meno rispetto al 2019. Vuol dire che ognuno di noi ha «perso»
2.600 euro di Pil. Se tutto va bene nel 2021 la ricchezza nazionale risalirà
(forse) del 3-4%. L’onda lunga del virus continua a penalizzare fortemente
il fuori casa portando indirettamente vantaggio alla grande distribuzione,
il cui saldo dell’anno scorso (pari a circa +10%) è stato inatteso per le
proporzioni. Eppure, in Italia ci sono ancora troppi retailer che soffrono. È
di pochi giorni fa la notizia dell’abbandono delle Marche da parte di Carrefour.
Il nuovo ceo Christophe Rabatel ha infatti deciso la chiusura dell’iper
di Camerano il prossimo 31 marzo forse pressato da una situazione estremamente
difficile della controllata francese che solo nel 2020 ha perso
ricavi per 384 milioni. Altro tema caldo ai recenti onori delle cronache è il
nodo della vertenza L’Alco. La trattativa per la cessione della catena retail
rimane in alto mare, gli stipendi e gli arretrati non vengono pagati ma non
solo: la crisi di liquidità è talmente pesante da avere ricadute anche sul
credito dei fornitori. Da oltre un anno, periodicamente, c’è carenza di merce
esposta sugli scaffali. Ultima ma non ultima la crisi di Coop Alleanza
3.0 che perdura da tempo e nonostante gli innumerevoli sforzi non riesce
a risollevarsi. Questi tre esempi ci portano inevitabilmente a pensare che
i conti non tornano. Tuttavia, questa non è l’unica “anomalia” che caratterizza
il quadro attuale della distribuzione italiana. Anche i retailer che apparentemente
godono di buona salute non possono adagiarsi sugli allori
perché costretti ad adeguarsi a una realtà in veloce mutazione. La sfida
di Esselunga sul negozio di vicinato docet: si tratta di un business molto
diverso da quello del superstore con alti costi e logiche peculiari, stando
alle dichiarazioni stesse dell’azienda “nato per rispondere alle nuove
abitudini di acquisto e soddisfare le esigenze di consumo istantaneo e di
una spesa quotidiana”. E infine c’è l’ecommerce. Corollario di questo anno
di forte restrizione personale è stata l’esplosione del commercio elettronico
alimentare. Una vera scoperta per moltissimi italiani, più abituati a
utilizzare i servizi di food delivery che non la spesa online, tanto che le
stesse piattaforme si sono rivelate assolutamente insufficienti a gestire
la crescita della domanda per mancanza di una infrastruttura tecnologica
e logistica adeguata. La scelta di investire e puntare su questo canale,
prima opzionale e calmierata, è diventata obbligata. Peccato che al momento
molti retailer ci perdono. Tirando le somme il rapido mutamento di
scenario post Covid ha reso ancora più accesa la competizione nel comparto
distributivo, rischiando di acuire le differenze tra format e player in
termini di prospettive di sviluppo e performance finanziarie.
Stefania Lorusso,
Direttrice Editoriale DM
DM MAGAZINE 3
L’anno
pasta0
della
di Emanuele Scarci
Barilla lancia la pasta 100% italiana. I grandi
marchi accettano la sfida, l’emergenza
sanitaria ha stravolto il mercato. E per tracciare
un bilancio gli addetti ai lavori consigliano
di attendere almeno la fine del 2021.
di Emanuele Scarci
Dopo il balzo dei consumi del 2020, il nuovo anno si è aperto all’insegna
del grano 100% made in Italy. La scorsa primavera il leader di mercato
Barilla ha giocato il suo asso: la pasta tutta italiana (l’altro brand della
scuderia Voiello aveva già il suo grano Aureo 100% italiano), ma i tempi
necessari per coprire la distribuzione si sono allungati fino a tutta l’estate. Inoltre,
l’emergenza sanitaria ha stravolto il mercato. Troppo presto quindi per tracciare un
bilancio; gli addetti ai lavori consigliano di attendere almeno la fine del 2021. La
pasta è il piatto simbolo dell’italianità a tavola anche nel mondo. Ne consumiamo a
testa mediamente 23 kg l’anno. La produzione totale è di oltre 3,5 milioni di tonnel-
4 DM MAGAZINE
COVER DMM
late per un valore di 5 miliardi di euro, di cui la metà oltre confine. Nel 2020 l’export è
cresciuto del 16%. Sugli scaffali del nostro Paese, il claim 100% italiano in etichetta,
normalmente, funziona come un acceleratore delle vendite: induce il consumatore
ad aprire il portafogli e spendere di più. Oggi tra i big del mercato, oltre a Voiello, il
grano 100% italiano è offerto da La Molisana, a cui si sono accodati, stando alle dichiarazioni
ufficiali, anche Rummo e De Cecco. Quest’ultimo, a sorpresa, ha aderito
a Filiera Italia, l’organizzazione capitanata da Coldiretti che rappresenta gli interessi
delle filiere agroalimentari. L’Italia è stata cronicamente deficitaria di grano duro,
i produttori hanno sempre dovuto importare parte del fabbisogno. Inoltre, almeno
fino al 2016, il ministero delle Politiche agricole ha sempre sostenuto che il 30%
del grano duro prodotto in Italia fosse di qualità medio-bassa e con un contenuto
proteico inferiore al 12%.
COL VIRUS ANNO RECORD
Nel 2020 i pastifici italiani hanno girato al massimo della capienza e le vendite nel
nostro paese e all’estero sono aumentate per tutti i brand, ma i campioni di crescita
La Molisana e Rummo hanno eroso quote di mercato ai Big 3. Negli ultimi anni i
consumi di pasta in Italia si erano contratti mediamente dell’1-2% l’anno. Anche se il
valore era cresciuto, trainato da un consumatore più esigente e attento alla qualità.
Nel 2020 le vendite di pasta secca nella grande distribuzione (nei canali iper e supermercati)
sono arrivate a circa 720 milioni, +10%, e +4,6% a volume. Il prezzo medio di
un kg di pasta è stato di 1,39 euro, +5,5%. Ad avere la meglio sono stati soprattutto
i brand della pasta percepiti come premium, già l’anno scorso performer a doppia
cifra: i ricavi di La Molisana e Rummo sono cresciuti del 31%, Voiello del 19% e Garofalo
del 12%. A distanza, Granoro +9,5%, Cecco +6,8%, Divella +6 e Barilla +2,8%. Infine,
la marca del distributore ha messo a segno un balzo del 12% a circa 86 milioni di
euro. I marchi dei retailer sono nell’insieme il terzo player, dopo Barilla e De Cecco.
Barilla rimane leader di mercato
con vendite per 175 milioni
e una quota del 24,5%
(in calo di 1,8 punti), davanti
a De Cecco con il 14% (perde
mezzo punto), Garofalo con
l’8% (quota stabile), La Molisana
con il 7,8% e Rummo
il 7,6 (entrambe guadagnano
1,2 punti) e Voiello e Divella
al 6,5% (il primo guadagna
mezzo punto l’altro lo per-
DM MAGAZINE 5
COVER DMM
de). Mentre le quote di mercato delle private label sono del 12% a valore e del 16% a
volume. Alla fine quasi tutti i player hanno aumentato le vendite, ma i follower hanno
sovraperformato, rubando erodendo quote ai primi tre. Anche nella pasta integrale
(il mercato vale una settantina di milioni) Barilla rimane di gran lunga leader di
mercato con oltre il 25%, ma nel 2020 ha perso quasi il 10% delle vendite e 4 punti di
quota di mercato. Alle spalle La Molisana ha messo a segno +20% delle vendite, ha
guadagnato più di 2 punti di quota al 15%. Il pastificio molisano è davanti a De Cecco
che spinge le vendite dell’11% e avanza di quasi un punto all’11% di quota. Le private
label sono la seconda forza del mercato: con circa il 23% a volume e il 17% a valore.
LA FRENATA DEI RETAILER
Per Maniele Tasca, direttore generale di Selex-Sun, «la pasta è molto importante
per il punto vendita. Dal punto di vista del marketing, la scelta del grano duro 100%
italiano ha un suo valore ma non necessariamente è legata alla qualità. Lo è all’italianità
e ai rapporti di filiera». Poi Tasca sottolinea che «il mercato della pasta secca
è molto segmentato dal punto di vista della qualità. Contano tante variabili, non
solo la provenienza ma anche la trafilatura, l’elaborazione eccetera. Sinceramente
non mi sembra una direzione irreversibile e non credo che se il leader di mercato
compie una scelta la debbano seguire anche gli altri player. Può essere un buon
posizionamento anche per le marche private, ma non vedo un racconto per cui i grani
esteri consentano un prodotto meno qualitativo». Diverso l’approccio del mondo
Coop che sul marchio del distributore ha investito pesantemente. «Siamo particolarmente
forti sul prodotto a marchio - commenta Piero Canova, direttore generale
di Unicoop Tirreno -. L’anno scorso l’incidenza dei nostri brand è salita al 38% dei
ricavi. La pasta Fior Fiore è già prodotta con il 100% di grano italiano e ora ci stiamo
orientando verso il marchio Coop. Sposiamo una tendenza che tende a consolidar-
Piero Canova,
direttore generale di Unicoop Tirreno
Maniele Tasca,
direttore generale di Selex-Sun
Giuseppe Cantone,
direttore commerciale di MD
6 DM MAGAZINE
COVER DMM
23,5
CHI MANGIA PIu’ PASTA
17,0
Consumi pro-capite di pasta; kg per anno
12,0
11,0
9,4
8,8
8,7
8,7
8,0
7,8
7,7
7,5
7,2
6,5
6,3
5,8
5,0 4,8
ITALIA
Tunisia Venezuela Grecia Cile Stati Uniti Argentina Turchia Francia Perù Germania Ungheria Russia Portogallo Canada Brasile Belgio
Austria
Fonte: International Pasta Organisation
si». Rispetto alla marca del distributore, terzo player nazionale, Canova prende le
distanze. «Non tutte le private label hanno lo stesso livello qualitativo - precisa -.
Quelle a prezzo bassissimo, a 0,35 centesimi, contengono più ceneri e meno proteine.
Non ho dubbi però che presto si arrivi a discriminare tra marchi del distributore
di qualità e altri mediocri». L’unica perplessità sulla corsa al 100% italiano «è che
di questo passo - conclude Canova - non so se sia possibile ottenere tutto il grano
nazionale che serve: gli agricoltori seguono il criterio della convenienza, cioè seminano
i prodotti meglio remunerati dall’Unione europea». Sul versante dei discounter
Giuseppe Cantone, direttore commerciale di MD, ritiene motivante «che Barilla abbia
scelto il 100% italiano. Noi al leader rispondiamo seguendo il filone dell’italianità:
per la pasta e, in generale, per il 90% dei nostri prodotti. Il 10% estero è motivato
da fattori stagionali». E poi aggiunge: «Il marchio della catena discount è Lettere
dall’Italia, ma l’offerta comprende anche la pasta di Gragnano con grano 100% italiano
- sebbene il disciplinare della pasta di Gragnano Igp non lo imponga - trafilata
al bronzo». Sugli scaffali, MD offre pasta con grano italiano e pasta con grani Ue e
non Ue. «La scelta spetta al consumatore, in base alla capacità di spesa» sostiene
il direttore commerciale. La rete commerciale MD del Sud offre la pasta prodotta
dal Pastificio Garofalo e quella del nord è rifornita dal Pastificio Liguori. «Devo però
dire - aggiunge Cantone – che il consumatore medio non collega la provenienza del
grano alla qualità. Il dato importante è che la pasta abbia un livello proteico di almeno
il 14%. Infatti nelle annate sfavorevoli, il grano italiano viene tagliato con grani
DM MAGAZINE 7
COVER DMM
di provenienza estera per raggiungere questo parametro». La sfida
del leader di mercato paga? «Lo capiremo solo alla fine del 2021 –
risponde Cantone -. In generale, sono favorevole ai prodotti 100%
italiani, ma non sono certo che questo sia sempre sinonimo di
qualità».
LA LUNGA MARCIA DI BARILLA
Per Barilla lanciare la pasta 100% grano italiano è stato il
naturale approdo di una strategia ventennale di avvicinamento
all’obiettivo grazie ai contratti di filiera. Compresa la rinuncia
al grano canadese maturato con il glifosato. Già nel 2017 i contratti
di filiera Barilla coinvolgevano in Italia 50 fornitori e più di 5 mila imprese
agricole, con il 57% dei volumi acquistati (430 mila tonnellate) rispetto al fabbisogno.
Nel dicembre 2019 Barilla ha firmato un protocollo d’intesa con il ministero
delle Politiche agricole che, in cambio di 40 milioni di fondi pubblici fino al 2022 erogati
a sostegno dei contratti di filiera, si impegnava nella campagna granaria 2020 a
ritirare 120 mila tonnellate aggiuntivi rispetto all’anno prima. Fino ad arrivare al 70%
delle forniture annuali di grano duro nazionale. La strategia dell’italianità di Barilla
probabilmente è stata accelerata dall’emorragia delle vendite degli ultimi anni: il
mercato nazionale ha premiato la pasta percepita come di maggiore qualità, compresa
Voiello, a discapito della fascia intermedia. Nel 2019 nella grande distribuzione
ha perso il 7% a valore mentre Voiello guadagnava il 10%. Nel 2020 Barilla ha alzato
la bandiera dell’italianità ma ha alzato anche i prezzi: di circa il 10%. Probabilmente
l’aumento repentino del prezzo medio può aver frenato anche la crescita a valore.
Ma da Parma raccomandano prudenza: la pasta 100% grano italiano è stata lanciata
in aprile-maggio, in piena pandemia, e sono stati necessari alcuni mesi per coprire
tutta la rete di vendita. Il processo è quindi terminato a estate inoltrata. Per tirare le
somme meglio attendere la fine del 2021, se non si vogliono rischiare abbagli. Quanto
alla sostenibilità, Barilla dichiara di non aver mai stressato nella comunicazione
le iniziative volte al rispetto
dell’ambiente degli ultimi 10
anni. Limitandoci all’oggi, il
nuovo packaging è completamente
riciclabile, compresa
la finestrella sulla confezione
della pasta. Essendo inferiore
al 7% dell’imballaggio può
essere smaltito nel cartone
riciclabile, ma non è stata mai
fatta una comunicazione ad
hoc su questo.
DM MAGAZINE 9
COVER DMM
Pasta grossa: le quote dei produttori
Le quote a valore e le variazioni di quote di mercato di pasta secca nel 2020; iper+super
Barilla
De Cecco
Private label
Garofalo
La Molisana
Rummo
Voiello
Divella
Poiatti
Granoro
Pallante
-17,0
Altri
2,9
2,2
2,0
0,9
6,7
8,0
7,8
7,5
6,5
6,5
6,2
9,5
7,7
14,3
12,0
12,1
11,5
18,8
22,0
24,6
30,7
31,0
TOTALE
10,3
100
Quota a valore %
Variazione di quota %
Fonte: elaborazione DM su dati Iri, 2020
LA SVOLTA DI DE CECCO
Lo scorso febbraio, a sorpresa, anche De Cecco si è convertita alla pasta tutta italiana. L’adesione
è stata comunicata dal presidente Filippo Antonio De Cecco che, in passato, ha
sempre difeso la libertà dell’azienda di selezionare i migliori grani internazionali, a partire
da quelli americani. L’azienda commenta che «per la valorizzazione del made in Italy è stato
deciso di avviare un percorso comune, per una sempre maggiore valorizzazione del grano
duro italiano di alta qualità anche attraverso contratti di filiera che interessino un numero
sempre maggiore di produttori nazionali, con il comune obiettivo di risultare sempre meno
dipendenti dall’estero».De Cecco ha sottolineato di essere da sempre un grande fruitore
della materia prima nazionale: nel 2020, il 52% del grano utilizzato, 160 mila tonnellate, è
arrivato dall’Italia, sia dalla filiera che dagli acquisti diretti. Diverso il tema per La Molisana
che utilizza da anni grano da filiera nazionale. L’amministratore delegato di La Molisana,
Giuseppe Ferro, commenta: «Il 2020 è stato un anno intenso, non solo per la pandemia. La
10 DM MAGAZINE
COVER DMM
chiusura dell’Horeca ha pesato,
ma l’acquisizione di 9 importanti
clienti internazionali ha più che
compensato il buco della ristorazione.
La crescita dell’estero
ha quasi quadruplicato il calo
della base Horeca. Siamo orgogliosi
della nostra performance».
Tuttavia l’emergenza sanitaria
ha stravolto il mercato della pasta.
Il 2021 sarà l’anno della verità?
«Sono convinto di sì - replica
l’imprenditore molisano -. In un clima relativamente più sereno i competitor potranno
misurare la bontà delle loro strategie. Rimane l’incognita discount: un canale
importante per la pasta: credo che con l’avanzare della crisi aumenterà anche il
suo peso». Ma per il nuovo contesto La Molisana sta preparando le armi: a giugno
lancerà il packaging in carta riciclabile. Da subito ha deliberato l’investimento più
corposo della sua storia: 45 milioni per innovare le tecnologie, raddoppiare il mulino,
ampliare lo stabilimento e allestire una nuova linea di produzione. Tutti i produttori
sono ansiosi di introdurre novità. «Nessuno è disposto a rinunciare a un grammo del
peso acquisito - sottolinea Ferro -. Da giugno 2021 avremo il packaging riciclabile.
E’ un investimento rilevante: dal punto di vista tecnologico la carta riciclabile ha bisogno
di almeno un anno e mezzo di preparazione. Tutti parlano di sostenibilità, noi
passiamo dagli annunci ai fatti e da giugno, se non prima, la attueremo. Con 45 milioni
raddoppiamo il magazzino automatico: siamo già in fase di realizzazione e già
questo progetto assorbe 20 milioni. Entro il 2022 termineremo il magazzino ed entro
il 2023 raddoppieremo il mulino. Questa montagna di investimenti è necessaria per
arrivare a 270-300 milioni di fatturato».n
Giuseppe Ferro.
amministratore delegato di La Molisana
Filippo Antonio De Cecco,
presidente di De Cecco
DM MAGAZINE 11
INTERVISTA DMM
di Emanuele Scarci
La pasta italiana è buona,
anche quando c’è grano estero
Intervista a Riccardo Felicetti, presidente dei Pastai di Unione Italiana Food, che difende la
libertà delle imprese di scegliere i migliori grani sul mercato internazionale.
Riccardo Felicetti, produttore trentino e presidente dei pastai di Unionfood, è sempre
stato molto sensibile al tema dell’origine della pasta. «Quest’anno – commenta
- la categoria dovrà fare profonde riflessioni sul mercato in sé per riuscire
a mantenere quella fiducia e quella percezione di positività che ci è stata garantita dai
clienti durante la pandemia. Dobbiamo riprenderci la ristorazione che è fondamentale
per la pasta e ripartire con il turismo. Con questa situazione nel 2020 abbiamo venduto
il 10% in più nel retail e perso quasi lo stesso volume nell’Horeca: mense, università e i
ristoranti di tutte le categorie».
12 DM MAGAZINE
INTERVISTA DMM
Avete sempre sostenuto che la migliore qualità fosse garantita dalla libertà delle
imprese di scegliere i migliori grani sul mercato internazionale.
Non è cambiato nulla. Il grano duro italiano è ora una scelta importante per le aziende,
ma il mondo agricolo deve smettere di strumentalizzarla al solo fine di non fare gli investimenti.
In altre parole anziché promuovere il prodotto italiano si critica pesantemente
il grano duro che arriva dall’estero. Eppure sulla sicurezza non ci sono dubbi: i confini
italiani sono ben presidiati dalle autorità e dai laboratori a tutela della salute.
In Unionfood la pensate tutti così?
Siamo compatti: la pasta italiana è tutta buona, il grano che arriva in Italia è altrettanto
buono perché viene selezionato accuratamente. Scegliere una miscela italiana o estera
rientra nelle strategie commerciali di ogni azienda. Ripeto: c’è una catena dei controlli
che garantisce il grano duro d’importazione.
Serve davvero il 100% italiano per far crescere stabilmente i consumi?
Non lo so se il claim 100% italiano paghi davvero. Andrebbe verificato in un periodo diverso
da quello attuale e su un arco temporale più lungo. E nel caso fosse sostenibile
da parte del mondo agricolo, dal settore molitorio e dalla produzione, alla fine il maggior
costo del prodotto dev’essere remunerato. Sono preoccupato perché il 100% italiano non
è diventato un modo di produrre, ma una sottocategoria commerciale. Il problema è che
forse è stata mal recepita oppure l’abbiamo comunicata male. Non ci siamo mai vergognati
di scrivere sulle etichette, da quando ci è stato imposto, che la pasta di kamut arriva
dal Canada. Mentre il 100% di pasta made in Italy all’estero interessa poco: questa è
un’altra delle grandi differenze tra il mercato nazionale e quello estero. E noi esportiamo
oltre il 56% della pasta.
Che effetti può avere una richiesta eccessiva di grano duro italiano?
Oggi il grano duro italiano costa mediamente più di quello estero. Il rischio connesso
a una crescita eccessiva di prodotto 100% italiano apre due sviluppi: il primo, fa tanto
piacere al sindacato degli agricoltori; il secondo, potrebbe causare dinamiche di trasformazione
dell’origine che potrebbe avere effetti preoccupanti sulla liceità di alcune
manovre. E noi siamo gli ultimi soggetti della filiera.
La pasta Felicetti 100% italiana è nella Gdo italiana?
In Italia è presente in Trentino Alto Adige, nella catena Eataly e in Basko, Unes e Agorà.
Facciamo un passo alla volta.n
DM MAGAZINE 13
INTERVISTA DMM
di Luca Salomone
Acqua Lete,
innovativa
alla fonte
L’azienda, che fa capo a Sgam,
si caratterizza per una propensione
costante al reinvestimento degli utili
nell’innovazione tecnologica, grande
leva di ottimizzazione della struttura
dei costi.
La storia di Acqua Lete, che fa capo a Sgam (Società
generale acque minerali) di Roma - marchi
Lete, Sorgesana e Prata -, comincia nel 1893, data
di inizio dell’imbottigliamento. I riconoscimenti per le
sue preziose caratteristiche, soprattutto la povertà di
sodio, che è il portabandiera, non si sono fatti attendere:
infatti nel 1906 Lete ottiene il Grand Prix di Parigi
e L’Honour Prize di Londra. E dopo? A proseguire nel
racconto è Gabriella Cuzzone, direttrice marketing
della società. «La prima testimonianza dell’odierna
pubblicità a mezzo stampa è stata rinvenuta nel
1909 sul quindicinale ‘La Giovane Capua’, dove Lete
INTERVISTA DMM
era reclamizzata come
‘La regina delle acque minerali
da tavola’. Il grande
impulso alla produzione e
alla distribuzione su scala
nazionale è stato dato
da Nicola Arnone, che attraverso
Società generale
delle acque minerali ha
anticipato, all’inizio degli
anni Ottanta, le richieste
del mercato, affiancando,
alla produzione in vetro,
quella in Pet, e creando
un ‘azienda all’avanguardia
dal punto di vista tecnologico
e organizzativo».
Da anni il vostro fatturato è in crescita costante: da 93,38 milioni del 2017 a 101,56 del
2019 secondo Reportaziende-Consodata. Quali sono i motivi?
La crescita discende da una visione aziendale chiara, orientata alla proposta di prodotti
di qualità, realizzati attraverso un’organizzazione d’impresa agile ed efficiente, in grado
di interpretare e soddisfare le esigenze del pubblico. Altro elemento caratterizzante, dal
punto di vista finanziario, è la propensione costante al reinvestimento degli utili nell’innovazione
tecnologica, grande leva di ottimizzazione della struttura dei costi.
A novembre avete lanciato Icon: perché
è un prodotto diverso dagli altri?
Icon è la nostra grande innovazione
di mercato e di packaging e siamo
stati gli unici, tra i big player, a introdurre
una bottiglia di alluminio.
Rispetto alla lattina il vantaggio è
chiaro: poter sorseggiare l’acqua con
calma, dunque aprirla, richiuderla e
portarla con sé. È un formato dedicato
all’alta gamma dell’out of home
e, nonostante il difficile periodo per il
canale, ha già riscosso successo, segnale
del fatto che, anche in periodo
di crisi, l’innovazione viene riconosciuta
e apprezzata dal trade e dai
consumatori.n
DM MAGAZINE 15
AMMORBIDENTI
PROFUMA BIANCHERIA
chanteclair.it -
SUCCESSI DMM
Pastificio Garofalo:
fatturato a +35% con forte crescita nell’export
L’azienda ha saputo gestire da un lato l’immediata implementazione di tutte
le opportune misure di sicurezza, e dall’altro la straordinarietà delle esigenze
di stoccaggio da parte della Gdo, senza interruzioni di fornitura.
La storica azienda di Gragnano ha chiuso il 2020
con un fatturato pari a 220 milioni di euro, in aumento
del 35% rispetto al 2019, e con un Ebitda stabile
poco sotto al 13%, ma in crescita nel valore assoluto.
Sullo sfondo di uno scenario di mercato duramente
messo alla prova dalla pandemia e di una grande
distribuzione presa d’assalto soprattutto nei primi
mesi di lockdown, il pastifico ha saputo gestire da
un lato l’immediata implementazione di tutte le opportune
misure di sicurezza, al fine di garantire un
ambiente di lavoro sicuro per i proprio dipendenti e
una produzione senza sosta, e dall’altro la straordinarietà
delle esigenze di stoccaggio da parte della
Gdo, senza interruzioni di fornitura.
Nell’export, che rappresenta oggi il 60% del fatturato di Garofalo, si è registrata una crescita
molto importante, pari al 48%, rispetto al 15% del mercato italiano. In particolare, è stato
il mercato statunitense quello più performante, ma il trend positivo ha riguardato anche
i mercati europei più strategici, come Spagna, Francia e Germania dove negli ultimi mesi
Garofalo ha attivato importanti campagne di comunicazione e marketing rivolte soprattutto
agli italiani residenti all’estero.n
«Garofalo cresce all’estero ma continua a investire e produrre nella sua terra di
origine, Gragnano, dove a fine 2019 i nostri dipendenti erano 203, di cui 14 nuovi
ingressi solo nel 2019, che hanno fatto registrare un aumento delle assunzioni
pari al 75% rispetto all’anno precedente», commenta Massimo Menna, amministratore
delegato del Pastificio Garofalo. «Abbiamo previsto, per quest’anno e i
prossimi due, 40 milioni di investimenti strutturali che ci consentiranno di sviluppare
ulteriormente la nostra capacità produttiva e l’occupazione».
Leggi anche “De Zordi: nel 2021 penalizzati da pandemia
e burocrazia”
DM MAGAZINE 17
Conserve vegetali
qualità e sostenibilità
caratterizzano il mercato
di Claudia Scorza
18 DM MAGAZINE
MERCATI DMM
Nel corso del 2020 il mercato ha registrato un andamento
positivo, complice anche l’avvento della pandemia che
ha fortemente condizionato lo stile di vita e le abitudini
di consumo degli italiani. I consumatori cercano prodotti
genuini e salutari, con un occhio di riguardo per la qualità
delle materie prime e per la sostenibilità.
Il mercato dei vegetali conservati ha messo a segno performance positive nel 2020,
beneficiando anche del picco di consumi che si è registrato soprattutto durante
i mesi di marzo e aprile a causa dell’insorgere dell’emergenza sanitaria, che ha
fortemente condizionato lo stile di vita e i consumi degli italiani con un incremento
dei consumi domestici. Hanno invece sofferto i condimenti per pasta e riso, complice
anche una stagionalità particolarmente sfortunata. «Il comparto – afferma Giuseppe
Tammaro, direttore commerciale Italia La Doria – chiude il 2020 con un valore di
430,7 milioni di euro e un volume di 202,7 milioni di chili, registrando una decisa crescita
rispetto all’anno precedente, che si attesta a +10,5% a valore e +10,4% a volume,
secondo i dati Iri, anno terminante dicembre 2020, Iper+Super+Lsp+Discount+Dettag
lio». Le conserve vegetali hanno evidenziato una dinamica positiva in quasi
tutte le famiglie di prodotto risultando tra gli alimenti più richiesti dagli
shopper. In particolare «nel 2020 – dichiara Angelo Mis, direttore
vendite Italia di Citres – il mercato dei sottaceto-agrodolce ha
registrato una crescita del +2,2% a volume e del +4,1% a valore,
mentre quello dei sottoli ha segnato +4,7% a volume
e +5,6% a valore, secondo la stessa fonte».
I LEGUMI CONQUISTANO TERRENO
A crescere in maniera significativa nella categoria dei
vegetali conservati sono stati i legumi: «Ceci (+14,2% a
vol. e +15,6 a val.), lenticchie (+12,4% a vol. e +13,5% a val.)
e fagioli (+10,2% a vol. e +11,9% a val.) – dichiara Stefania
Costa, marketing manager food retail di Conserve Italia
– confermano il trend di crescita delle proteine vegetali
rispetto a quelle animali. Come azienda, leader
con il brand Valfrutta, abbiamo registrato una performance
positiva superiore al mercato in tutti i segmenti, ma soprattutto
in quelli che hanno segnato maggiori aumenti, ossia
DM MAGAZINE 19
MERCATI DMM
BENESSERE ED ECOSOSTENIBILITÀ
AL PRIMO POSTO
In un mercato maturo come quello
dei vegetali conservati, il trend
dell’innovazione segue le opportunità
legate ai temi del benessere
per quanto riguarda il prodotto e
dell’ecosostenibilità sul fronte del
packaging. La Doria ha intercettato
e seguito queste tendenze
sviluppando nuove referenze che
mirano ad allargare la gamma dei
prodotti bio, vegan e “free from”,
come i legumi senza sale nel liquido
di governo, già presenti da diversi
anni nei mercati nord-europei
e ora richiesti anche in altri mercati,
Italia compresa. Nell’ultimo
anno l’azienda ha inoltre lanciato
diverse nuove linee biologiche per
la private label di retailers scandinavi
e britannici. L’innovazione sul
packaging, invece, ha riguardato
lo sviluppo di contenitori in carta
certificati Fsc e lattine in formato
monodose per l’Italia e l’estero,
mentre per il mercato scandinavo
sta puntando da anni sul formato in
carta, che ha ormai in gran parte
sostituito la scatola in latta.
fagioli, lenticchie e ceci. Puntare sull’italianità,
sulla regionalità e sulla naturalità
dei nostri legumi e delle nostre verdure,
forti della filiera cooperativa che sta alla
base del Gruppo, ci ha permesso in questi
anni di farci apprezzare dal consumatore
sempre più consapevole e informato».
I legumi sono prodotti basici altamente
versatili, che offrono proteine a basso costo
e quindi sempre più presenti nel menù
settimanale degli italiani. «Proprio per seguire
questa maggiore richiesta di legumi
e per differenziarci a scaffale – afferma
Lorenza Baretti, responsabile marketing
prodotto del comparto conservati del
Gruppo Fini –, oltre a scegliere legumi di
altissima qualità, abbiamo deciso di diversificare
l’offerta proponendo legumi fonte
di iodio, grazie alla presenza di un pizzico
di sale iodato protetto Presal: una fonte di
iodio garantita e resistente alle cotture,
assimilabile quindi dal nostro organismo».
L’“EFFETTO DISPENSA” E L’APERITIVO
HOMEMADE
I mutati comportamenti d’acquisto dei
consumatori in seguito all’avvento dell’emergenza
sanitaria hanno portato alla
crescita dei “prodotti da dispensa”, coinvolgendo
quasi tutti i segmenti del mercato,
come conferma Federico Ghisolfi,
direttore commerciale Italia di Saclà:
DM MAGAZINE 21
MERCATI DMM
SCHEDE PRODOTTI
Bonduelle
Nome prodotto: Mais Senza Residuo di Pesticidi
Caratteristiche: mais fresco, raccolto e lavorato
in giornata, cotto al vapore per preservare al
meglio qualità e gusto. Senza residuo di pesticidi,
zuccheri aggiunti, conservanti e ogm, è caratterizzato
dal gusto naturalmente dolce e croccantezza.
Citres
Nome prodotto: Olive taggiasche denocciolate
con olio extravergine di oliva
Caratteristiche: olive taggiasche denocciolate,
carnose e di colore scuro, dal sapore dolce e delicato
e dal profumo fruttato con olio extravergine
di oliva.
Conserve Italia - Valfrutta
Nome prodotto: Buonmix
Caratteristiche: una gamma di tre
sfiziosi mix a base di mais e verdure
cotti a vapore, 100% naturale, senza
conservanti e subito pronti. Sono
proposti in tre ricette naturali messe a
punto da uno chef.
D’Amico - Logrò
Nome prodotto: Funghi Trifolati Champignon
Caratteristiche: funghi lavorati dal fresco, saltati
in padella come da ricetta tradizionale. Prodotto
pronto da mangiare e pratico nel pack easy open,
è ideale come contorno caldo o freddo, per primi
piatti, risotti, pizze e bruschette.
«Nel corso dell’anno c’è stato sicuramente
un riavvicinamento alla
categoria dei prodotti vegetali conservati,
inizialmente partito con
“effetto dispensa” e positivamente
poi mantenuto con il riacquisto e la
riscoperta di questi alimenti». Impossibilitati
a consumare pasti fuori
casa, gli italiani hanno ritrovato anche
il piacere dei fornelli. «Il fenomeno
dei “cuochi a casa” – spiega
Federica Fiore, marketing manager
di Sama – ha fatto riscoprire il gusto
per la cucina e la sperimentazione di
nuove ricette, favorendo l’acquisto
di referenze sia tradizionali sia alternative.
Sama sta spingendo molto
sulla “trad-innovazione”, ovvero
portare innovazione in un comparto
fortemente tradizionale con nuovi
prodotti di valore». Tra le tendenze
che si sono affermate, soprattutto
durante il primo lockdown, troviamo
l’aperitivo virtuale, che ha portato i
consumi tipici dell’out of home tra
le mura domestiche. «È proprio in
questa direzione – sottolinea Maria
Giordano, responsabile marketing
di Polli – che si inserisce il lancio
della nuova gamma di olive Aperiti-
DM MAGAZINE 23
NOVITË
Snack & Go!
olive prêt-à-porter
SENZA LIQUIDO
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CONSUMALE DOVE VUOI TU
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DA 12 BUSTINE
Le Mediterranee
Le Mediterranee
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MERCATI DMM
COMUNICARE I VALORI DI FILIERA
Conserve Italia sostiene il proprio marchio Valfrutta con un piano di comunicazione
volto a veicolare la forza della filiera agricola cooperativa e a mantenere forte la brand
reputation. Il brand è tornato on air nel periodo natalizio sulle principali emittenti televisive
con uno spot in stop motion che enfatizza proprio i valori fondanti della marca: italianità
e naturalità dei prodotti. Nel video viene raccontata la base sociale agricola dell’azienda
mostrando anche i volti dei produttori che stanno dietro alle referenze, contraddistinte da
una filiera di qualità che da oltre 40 anni porta dal campo alla tavola prodotti freschi e
genuini. Inoltre, a febbraio è andato in onda sui canali Rai uno spot da 10” incentrato
sulla Passata al Vapore e i Cotti a Vapore, proposte accomunate dalla tecnologia del
vapore, che preserva vitamine, sali minerali e fibre alimentari. Questa tecnica di cottura
caratterizza anche Valfrutta Buonmix: una gamma di tre sfiziosi mix a base di mais e verdure
100% naturali e senza conservanti, ad alto contenuto di servizio.
vo, diverse ricette che coniugano la sfiziosità con la naturalità delle migliori olive Italiane,
tutte in vaschette easy peel in plastica riciclabile usa e getta». L’azienda, inoltre, riscontra
una buona sensibilità del mercato nei confronti di prodotti con un formato ridotto (190 g o
inferiore), che intercetta la duplice esigenza di un consumo senza sprechi e di una battuta
di cassa contenuta.
GUSTO, QUALITÀ E SALUBRITÀ DRIVER D’ACQUISTO
Come accade in altri comparti, anche nel mercato delle conserve vegetali gli italiani
si orientano verso referenze che rispettano in modo puntuale alcuni criteri considerati
oggi molto importanti. «I consumatori – fanno sapere da Ponti – effettuano le proprie
scelte d’acquisto preferendo prodotti
che rispondono ai loro bisogni e
alle nuove sensibilità che si stanno
delineando in maniera significativa:
qualità e provenienza delle materie
prime, attenzione della marca
agli aspetti di sostenibilità ed equilibrio
tra gusto e benessere. Proprio
quest’ultimo trend sta emergendo in
maniera sempre più definita, confermando
come sia possibile innovare
con successo lo scaffale ascoltando
i bisogni dei consumatori. La linea
Zero Olio di Ponti risponde a pieno
VENDITE A VALORE
430,7 mln/€ 202,7 mln/kg
Fonte: dati IRI, a.t. dicembre 2020, tot. Italia, Iper+Super+Lsp
VENDITE A VOLUME
+11,6%
+10,5% +10,4%
DM MAGAZINE 25
MERCATI DMM
+2,2%
vol.
+4,1%
val.
+4,7%
vol.
+5,6%
val.
SOTTACETO-AGRODOLCE
SOTTOLI
Fonte: dati IRI, a.t. dicembre 2020, tot. Italia, Iper+Super+Lsp
all’esigenza di coniugare sapore e salubrità
poiché mantiene il gusto delle verdure
senza utilizzare olio».
Gli shopper premiano inoltre proposte
di qualità e appetitose, che ricordano, in
chiave moderna, l’antica tradizione italiana
recuperando i gusti del passato. «I
consumatori dimostrano oggi una notevole
voglia di gratificazione attraverso
la scelta di prodotti di qualità elevata, in
grado di appagare il crescente desiderio
di sperimentazione utilizzando le conserve
anche come ingredienti in una cucina
più creativa», dichiara Fabio Salani,
direttore commerciale di Pucci Group,
azienda proprietaria dei marchi Pucci,
Berni e Louit Frères.
I CONSUMATORI SCELGONO PRODOTTI
SOSTENIBILI
La sostenibilità, in tutte le sue molteplici
sfaccettature, è un tema importante su
cui investono molti player del comparto.
Bonduelle da tempo lavora su questo
fronte assecondando il trend e mettendo
la sostenibilità anche al centro della sua
comunicazione. «“Bonduelle s’impegna
SCHEDE PRODOTTI
Gruppo Fini -
Le Conserve della Nonna
Nome prodotto: Ceci giganti
Caratteristiche: ceci con sale iodato
protetto Presal, fonte di iodio garantita
e resistente alle cotture, ingredienti
100% naturali e ad alto contenuto di
proteine.
La Doria
Nome prodotto: Organic Black Beans
Caratteristiche: fagioli tondini neri da
agricoltura biologica, accuratamente
selezionati, reidratati e lessati al naturale.
Pronti all’uso, in packaging combi
da 400g per pl di retailers scandinavi e
britannici.
Madama Oliva
Nome prodotto: Paté Squeeze
Caratteristiche: 4 paté (olive piccante/
olive e carciofi/ olive/ hummus di lupini)
già pronti, confezionati in bustine
squeeze da 100 g, ideali per decorare
aperitivi e antipasti e come ingredienti
per cucinare. La linea, vegan, gluten
free e no ogm, è disponibile nel reparto
ortofrutta.
26 DM MAGAZINE
MERCATI DMM
per un’agricoltura sostenibile” – spiega Diana Galbiati,
marketing manager ambient di Bonduelle
Italia – è il programma di responsabilità sociale in
cui l’azienda è impegnata dall’inizio del 2020 e che
riflette in modo concreto l’approccio nei confronti
dell’agricoltura, dei prodotti e del territorio. Tra gli
obiettivi prefissati, l’impegno nel ridurre al minimo
l’utilizzo di additivi, conservanti e pesticidi in favore
di produzioni qualitative sempre più sostenibili. Il
Mais Senza Residuo di Pesticidi, che è anche senza
zuccheri aggiunti, conservanti e ogm, è un esempio
di prodotto coerente con le strategie aziendali
e con le nuove tendenze, che vedono i consumatori
particolarmente attenti alla qualità dei prodotti
e alla tutela dell’ambiente». Citres sta compiendo
da diversi anni numerosi passi avanti nell’innovazione
e nel campo della sostenibilità ambientale,
terreno sul quale l’azienda lavora anche a livello di
produzione. «L’interesse che i nostri interlocutori
hanno dimostrato nei confronti di Citres – afferma
Mariangela Bellè, responsabile marketing di
Citres – per le continue proposte innovative, che
riguardano l’utilizzo di sale iodato nelle referenze
lavorate da verdure fresche, il packaging e le etichette
sostenibili facili da rimuovere e da leggere,
hanno permesso una costante crescita in termini
di apprezzamento, distribuzione e fatturato».
UNA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE INTEGRATA
In un periodo in cui non è possibile organizzare
eventi, fiere o show cooking in presenza, la strategia
di molte aziende del comparto si concentra
sull’utilizzo di un mix diversificato di strumenti di
comunicazione, rafforzando spesso il canale digital.
D’Amico ha scelto la strada della multicanalità
puntando su mezzi tradizionali, iniziative a sostegno
del territorio e dell’arte, limited edition, restyling
di gamma e attività sui social media. «Durante
il 2020 – spiega Maria D’Amico, marketing
manager di D’Amico – abbiamo messo in campo
I prodotti più performanti
Ceci
Fagioli
Fonte: elaborazione su dati aziendali
+12,4%
A VOLUME
+11,9%
A VALORE
+13,5%
A VALORE
+14,2%
A VOLUME 21,2%
+15,6%
A VALORE
21,2%
+10,2%
A VOLUME
Lenticchie
21,2%
Fonte: elaborazione su dati aziendali
DM MAGAZINE 27
MERCATI DMM
SCHEDE PRODOTTI
Neri Industria Alimentare
Nome prodotto: Olive nere
denocciolate
Caratteristiche: olive nere denocciolate
in vaso da 314 ml, ideali per
aperitivi, farcitura di pizza, insalate e
come ingrediente da inserire in piatti a
base di carne o selvaggina.
Polli
Nome prodotto: Carciofini grigliati
Caratteristiche: teneri carciofini
grigliati dal fresco da 190 g, con uno
speciale processo brevettato, che
replica quello casalingo per mantenerne
intatta sia la texture che gusto.
attività di real time marketing,
coinvolgendo sui social network
i nostri follower, blogger
e influencer per proporre nuove
ricette da cui prendere spunto
per la realizzazione di piatti creativi.
Alle strategie social, che
continueremo a portare avanti
anche nel 2021, si sono affiancate
pianificazioni sui canali più
tradizionali. L’anno scorso, infatti,
siamo andati due volte on
air sulle principali reti nazionali
e in radio con lo spot “Il Verde
che ci unisce”, accompagnato
da una campagna di affissioni
outdoor». Anche Neri Sottoli investirà
molto su tutti gli aspetti
della comunicazione e della
brand reputation per soddisfare
le aspettative degli shopper.
«In un’ottica di potenziamento
delle attività di comunicazione
– dichiara Alessio Baronti, direttore
commerciale di Neri Sottoli
– nel corso del 2021 verrà migliorato
il sito web dell’azienda
e verranno pianificati importanti
passaggi promo-pubblicitari
sui principali media a diffusio-
UNA COMUNICAZIONE VICINA
AI CONSUMATORI
Saclà, azienda molto attiva sul piano della
comunicazione, cerca di rimanere il più possibile
in contatto con i consumatori utilizzando
diversi media. «Ultimamente – racconta Federico
Ghisolfi – stiamo lavorando sulla presentazione
dei nostri prodotti posizionandoci
come partner ideale del “cucinare in casa” e
stiamo promuovendo le nostre referenze attraverso
product placement online, in televisione
e su siti di ricette. È prevista inoltre una nuova
campagna di comunicazione integrata che ci
accompagnerà per tutto il 2021 e che coinvolgerà
tv, radio e web».
28 DM MAGAZINE
MERCATI DMM
ne nazionale e sui social network».
Per Madama Oliva è previsto anche
quest’anno un piano di advertising
legato ai media business e consumer,
sfruttando inoltre le potenzialità
di campagne social media, digital
pr e attività diversificate di marketing.
«In particolare – sottolinea Sabrina
Mancini, direttrice marketing
di Madama Oliva – stiamo promuovendo
iniziative legate al fitness, allo
sport e alla corretta alimentazione.
Crediamo molto nelle attività di educazione
alimentare rivolte ai bambini
delle scuole, ragione per cui, da
tre anni, lavoriamo a un progetto sulla
sana alimentazione all’interno di 3
mila classi».n
SCHEDE PRODOTTI
Ponti
Nome prodotto: Pomodori Secchi
Zero Olio
Caratteristiche: ceci con sale iodato
Caratteristiche: grazie a una ricetta
esclusiva, la linea Zero Olio mantiene
tutto il gusto e la fragranza delle verdure
senza utilizzare olio, risultando
quindi senza grassi.
Pucci
Nome prodotto: Tartufungo 1932
Caratteristiche: funghi lavorati da
fresco entro le 48 ore, aromatizzati
al tartufo, caratterizzati da alta
qualità e selezione della materia
prima e preparati secondo la ricetta
storica Pucci.
Saclà
Nome prodotto: Olive Snack
Le Mediterranee
Caratteristiche: pratico formato
monouso da 50/40 g composto da
olive greche condite soltanto con
una goccia di olio extra vergine
di oliva e disponibili nelle versioni
Verdi snocciolate con peperoncino,
Kalamon snocciolate e Verdi
snocciolate.
Sama - Scelta Oro
Nome prodotto: Olive nere
denocciolate
Caratteristiche: olive nere
denocciolate, in latta da 370 ml,
provenienti dalla Spagna, selezionate
per varietà e calibro. Un prodotto
di qualità perfetto per aperitivi.
DM MAGAZINE 29
IMPRESE DMM
Molino Rossetto cresce nel 2020
Nel 2020 l’azienda padovana mette a segno una crescita
significativa, sia nel segmento farine che lieviti. Ottime anche
le performance di preparati per dolci e farine per polenta.
Da 17,3 a 30 milioni di
euro per 42 milioni di
pezzi venduti. Questo il salto
segnato nel corso del 2020
da Molino Rossetto, azienda
di Padova punto di riferimento
per il mercato farine, mix,
lieviti e cereali. Una crescita
del 71% del fatturato in cui il
carrello della spesa si è radicalmente
modificato, con un
aumento significativo delle
performance delle commodities tra cui farine, lieviti e ingredienti per la pasticceria. In particolare,
in un mercato farine cresciuto del +48% (Fonte: Nielsen Trade*Mis, Totale Italia:
Iper+Super+Liberi Servizi+Discount+Specialisti Drug, ytd 29 novembre 2020), Molino
Rossetto ha messo a segno un +68%. Tra i prodotti più performanti, quelli più classici,
soprattutto la “00”, e referenze speciali, come la Farina di Avena. Ottimi anche i risultati
dei preparati per dolci (+30%) e delle farine di mais per polenta (+25%), soprattutto nella
versione in Vpack in carta Fsc con tappo bio based apri-chiudi. E per soddisfare il boom di
richieste dei consumatori – registrato soprattutto nel corso del primo lockdown – l’azienda
ha risposto riorganizzando la produzione e riadattando alcuni impianti industriali. La strategia
commerciale del 2021 prevede una razionalizzazione dell’assortimento e una destagionalizzazione
dell’offerta al fine di efficientare il presidio sia del canale Italia che estero.
«Recentemente - commenta Chiara Rossetto, amministratrice
delegata di Molino Rossetto - è nata la Mr Holding a cui oggi
fanno capo Molino Rossetto, l’azienda che segue la Gdo; Molino
4.0, specializzata nei prodotti per l’industria e Mr Retail, la società
dedicata a concentrare investimenti, energie e risorse nello sviluppo
del nostro Molino Rossetto Shop, di nuovi punti vendita fisici
monomarca e dell’e-commerce».n
Leggi anche “Per l’autunno Molino Rossetto
punta sulle farine di mais”
DM MAGAZINE 31
GELATO E CREMA SPALMABILE
INSIEME PER UN PIACERE INTENSO
NOVITÀ
L’UNICO GELATO CON CREMA SPALMABILE IN VASCHETTA.
g7gelati.it
MERCATI focus DMM
DMM
La pandemia
porta i consumi di
gelati
di Fabio Massi
in casa
DM MAGAZINE 33
Cala il comparto artigianale e si rafforza
quello industriale venduto in Gdo.
E i brand accompagnano questa transizione
ampliando la propria offerta con referenze
sempre più innovative.
Nel corso del 2020 la pandemia ha modificato profondamente
le abitudini d’acquisto dei consumatori, uno sconvolgimento
che ha coinvolto anche il settore dei gelati.
La scorsa estate, per esempio, secondo le stime di Fipe,
a causa soprattutto del drastico calo dei flussi turistici
provenienti dall’estero, il comparto del gelato artigianale ha accusato
un calo di fatturato di circa il 15%. I consumi, così come per molte categorie
del food, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria si sono spostati
all’interno delle mura domestiche e, secondo i dati elaborati da Nielsen,
le vendite in Gdo di gelati industriali hanno visto una crescita di +22,1%
durante il lockdown della scorsa primavera e di +53,1% nelle prime settimane
della fase 2. I brand del comparto hanno accompagnato questi
trend ampliando la propria offerta con referenze sempre più innovative
sia in termini di gusto, con ingredienti naturali e abbinamenti stuzzicanti,
sia di servizio, con formati adatti a ogni esigenza della famiglia.
Si allarga l’offerta per il mercato casalingo
Nel 2020, così come molte categorie del “comfort food”, anche i consumi
domestici di gelati hanno evidenziato un deciso aumento. «Abbiamo
rafforzato la categoria legata al “piacere familiare” – spiega Alberto
Piscionieri, direttore marketing di Tonitto 1939 – allargando la gamma
Coppa Famiglia, con la versione Mini, per ogni tipo di esigenza. Abbiamo
posto le nostre fondamenta
su quattro pilastri unici: bontà,
autenticità, sostenibilità e innovazione,
oltre alla continua
ricerca di novità che coinvol-
34 DM MAGAZINE
focus
DMM
NUOVO GUSTO PER LA LINEA CON CREMA SPALMABILE
Per la nuova stagione, G7 ha previsto l’ampliamento
sul mercato domestico della linea di Gelato con
Crema Spalmabile, presentata per la prima volta lo
scorso anno. «La novità principale sarà il lancio della
quarta referenza – spiega Sauro Tomei – che completa
la gamma con un gusto d’eccezione, in grado
di coniugare il meglio della tradizione artigianale (il
fiordilatte) con la più classica delle creme da spalmare
(quella alla nocciola). L’obiettivo è dare continuità
alle campagne di comunicazione,
già realizzate nel 2020, per sostenere
un progetto premium fortemente distintivo.
Sarà arricchita anche l’offerta
nel segmento torte, che durante il primo
anno di lancio ha registrato risultati
positivi».
gono ingredienti e ricette, come il Sorbetto Limited
nelle versioni Chinotto, Spritz e Limone & Menta, lo
Stecco Origini e lo Stecco Yo-Yo». La missione di Tonitto
1939 è quella di portare un momento di felicità a tutti
i consumatori. «Per questo cerchiamo sempre il meglio
attraverso eccellenza, sostenibilità e innovazione – prosegue
Alberto Piscionieri – puntando su un packaging “green”
che sappia rispettare maggiormente l’ambiente, come
nel caso della confezione del Sorbetto vincitore del bando
Eco-Design 2020 di Conai, e ogni anno su un’etichetta
sempre più breve, pulita e chiara, laddove possibile».
Parola d’ordine: innovazione
Con la profonda crisi del canale dell’Horeca e il forte calo
dei flussi turistici, il 2020 ha visto molti cambiamenti nei
consumi dei gelati. «Sul mercato domestico prevale una
crescita dei brand aziendali – afferma Sauro Tomei, responsabile
commerciale Italia di G7 – che beneficiano
sia dell’incremento del comparto del gelato d’asporto sia
dell’ampliamento distributivo e del lancio di nuove linee di
prodotto, come il Gelato con Crema Spalmabile e le nuove
Torte Gelato. La nostra performance
positiva sul mercato nazionale
conferma il trend registrato
nell’ultimo biennio, alimentato da
un costante investimento in innovazione
di prodotto. Il 2020, infatti,
nonostante la pandemia, per la
nostra azienda è stato un anno di
grande dinamismo dal punto di vista
dell’offerta,
che sicuramente
ha contribuito
ad accrescere la
notorietà dei nostri
brand».
DM MAGAZINE 35
La classe
parla di noi
Una classificazione chiara in tema di etichettatura
energetica si traduce in un dato capace di rivelare
il valore dell’efficienza delle famiglie di banchi
refrigerati GranFit e SlimFit Costan. Prodotti già
pronti a rispondere alla sfida delle nuove normative
green.
• Nel conseguimento di questi standard
energetici, soluzioni avanzate di
merchandising e features tecnologiche
giocano un ruolo importante.
• La nuova etichettatura garantisce un
confronto oggettivo tra soluzioni simili
ma con diversi livelli di performance,
permettendo di scegliere con consapevolezza.
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completo che comprende alta tecnologia, servizi, concept,
soluzioni, design assolutamente innovativi. Per contribuire
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GRANFIT
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focus
DMM
Prodotti naturali nel solco della tradizione
Secondo Angela Neglia, direttrice commerciale di Callipo Gelateria, l’emergenza sanitaria
ha modificato tutti i paradigmi del settore: «Da qui la necessità non solo di intercettare
le tendenze in atto, ma di anticipare quelle future per proporre prodotti e alternative
efficaci che permettano di guardare oltre la crisi. Tra i trend che stiamo seguendo
già da tempo c’è quello salutistico con prodotti “free from” e proprio nel 2020 abbiamo
lanciato la linea Gelato Vegano Dairy Free, che si aggiunge alla gamma Puressenza,
preparata con ingredienti 100% naturali». La valorizzazione del territorio con l’antica
tradizione gelatiera che caratterizza Pizzo di Calabria rimane l’elemento centrale della
visione aziendale. «Tra le novità – prosegue Angela Neglia – abbiamo
lanciato la linea Cuore Tenero, monoporzioni da 80 g che mantengono un
goloso cuore morbido anche a basse temperature. Anche qui solo ingredienti
naturali, italiani e di altissima qualità per le due versioni disponibili,
crema chantilly con cuore di fragola e nocciola con cuore di gianduja».
Gelati sempre più bio e sostenibili
Il crescente interesse per il food naturale coinvolge anche il comparto dei gelati. «La
tendenza del mercato rispecchia le richieste di un consumatore sempre più attento e
informato – spiega Alberto Mangiantini, Ad di Gelati Pepino 1884 – che sa prestare la
dovuta attenzione all’alta qualità delle referenze, ricerca prodotti di origine biologica e
attribuisce valore alla sostenibilità. Trend che coincidono perfettamente con i valori e
gli obiettivi della nostra azienda». Per il 2021 Gelati Pepino prosegue nel cammino intrapreso
per proporre gelati di elevata qualità e sostenibili. «Partito lo scorso anno – continua
Alberto Mangiantini – il progetto della linea Bio ha visto la totale conversione di
tutta la frutta utilizzata da convenzionale a biologica e per le creme solo latte bio Inalpi
di filiera corta e certificata. La linea Persea è
stata ampliata con il Mezzolitro a base di avocado
al gusto cioccolato, vaniglia e lampone,
mentre la linea Costadoro comprende quattro
gelati bio: il Pinguino, il Sorbetto al cold brew
coffee, la Coppetta e il Mezzolitro».n
DM MAGAZINE 37
Le attrezzature frigorifere
accompagnano i retailer
nella nuova “normalità”
L’emergenza sanitaria causata dalla diffusione
del Covid-19 ha cambiato in maniera profonda
le modalità di consumo e di spesa degli italiani.
La chiusura dell’Horeca e le altre restrizioni
attuate dal Governo per arginare i contagi
hanno dato un forte impulso agli acquisti domestici,
soprattutto attraverso i canali di vendita
più adatti alla situazione attuale come i
supermercati di quartiere, i negozi di vicinato
o l’e-commerce. Cambiamenti che hanno costretto
le insegne della distribuzione moderna
a riorganizzare i propri spazi commerciali e a
rivedere la dotazione delle attrezzature dedidi
Fabio Massi
Soluzioni specifiche o modulabili e variabili a seconda
della esigenze, in grado di coniugare la massima efficienza
energetica con un’esposizione delle referenze adeguata
a un consumatore sempre più attento.
38 DM MAGAZINE
focus
DMM
OTTIMA VISIBILITÀ E MASSIMA EFFICIENZA ENERGETICA
cate alla conservazione e all’esposizione
dei prodotti alimentari. Ad
agevolare questa transazione vengono
in soccorso le aziende specializzate
con soluzioni specifiche
o modulabili e variabili a seconda
della esigenze dei retailer, in grado
di coniugare la massima efficienza
energetica con un’esposizione delle
referenze adeguata a un consumatore
sempre più informato e attento
alla qualità e alla salubrità di
ciò che acquista.
All’interno dell’ampia gamma a marchio Costan
spiccano le vasche Tortuga Dual e Reverse, combinabili
con i banchi verticali GranBering e semiverticali
chiusi GranSesia della gamma GranFit. «L’allineamento
perfetto tra i modelli e la possibilità di
abbinarli per realizzare infinite composizioni – spiega
Giorgio De Ponti – è garanzia di un’assoluta coerenza
espositiva nell’area frozen. L’obiettivo, infatti,
è plasmare ambienti dal carattere distintivo
e aumentare al contempo la redditività per metro
quadro. Tortuga presenta un volume interno maggiorato,
superfici trasparenti e coperture scorrevoli
progettate per agevolare il consumatore nel prelevare
i prodotti e gli addetti nelle attività
di carico. Il sistema di chiusura vetrata
e l’illuminazione a led, inoltre, garantiscono
un’ottima visibilità dei gelati e
la massima efficienza energetica, potenziata
dalla scelta della CO2 come
refrigerante naturale».
Attrezzature che esaltano
il fattore “emotional”
Secondo Giorgio De Ponti, product
strategy manager di Epta, nella selezione
delle attrezzature dedicate
ai gelati, i retailer sono sempre più
orientati verso vetrine in grado di valorizzare sia la qualità, gli ingredienti genuini e il “gusto
autentico” sia i nuovi prodotti, come le referenze vegan o studiate per i consumatori con intolleranze
alimentari: «Per supportare le insegne nel riorganizzare l’offerta, dando maggiore
attenzione ai più recenti trend di consumo, Epta propone soluzioni ideate per potenziare il
fattore “emotional” che, insieme alla leva promozionale, è fondamentale per incrementare
gli acquisti di impulso, su cui si basa la crescita di questa categoria».
DM MAGAZINE 39
VELDEN LX - SENDAI 2
L’ECCELLENZA NASCE DAL BUON GUSTO
VELDEN LX
SENDAI 2
Sendai 2
semi verticale
Sendai 2
isola
Velden LX
semi verticale
Velden LX
isola
VELDEN LX e SENDAI 2, le nuove linee di mobili semi verticali e isole dedicate alla miglior
promozione delle eccellenze gastronomiche, salumi, latticini e prodotti freschi confezionati.
Caratterizzate da un design in stile contemporaneo, esaltano l’alto valore aggiunto dei prodotti attraverso
un gioco di linee pulite e trasparenze che sposa un’illuminazione scenografica. Una gamma completa per
garantire la più efficace soluzione alle diverse esigenze del punto vendita.
ITALIA
www.arneg.it
focus
DMM
Un mondo di soluzioni per i negozi urbani
In questo momento storico condizionato dalla pandemia, a
causa delle limitazioni negli spostamenti, la Gdo si sta organizzando
per dare la possibilità ai consumatori di trovare
anche nei punti vendita situati nei centri città gli stessi
prodotti e servizi normalmente proposti nei supermercati
in aree suburbane. Arneg propone soluzioni chiavi in mano
studiate specificatamente per negozi di vicinato e convenience
store dei centri cittadini. «Fiore all’occhiello della
ricerca e sviluppo in ambito vetrine – spiegano da Arneg –
la versione convertibile London 3 Top/Self per una gestione
più flessibile delle vendite: la sovrastruttura a vetri piatti
permette con pochi semplici movimenti di trasformare il
mobile da vendita assistita a self-service. La nuova Linea LX di murali e semi-verticali,
invece, caratterizzati dal ridotto ingombro al suolo e dall’elevata capacità di carico
ed esposizione prodotti, consente la massima ottimizzazione degli spazi. Le centrali
refrigeranti compatte Globo e Mini Booster, inoltre, sono in grado di adattarsi in negozi
di piccole dimensioni e di ridurre i costi rispettando l’ambiente, grazie all’utilizzo di
refrigeranti naturali come la CO2. Con la piattaforma online Arneg Bems Supervisor,
infine, è possibile monitorare costantemente non solo le attrezzature refrigeranti, ma
tutti i consumi del punto vendita (illuminazione, freddo commerciale, climatizzazione
e altri ancora), con enormi vantaggi in termini di riduzione dei costi energetici e di
manutenzione».n
DM MAGAZINE 41
RETAIL INNOVATIONS DMM
Caso tratto dalla ricerca Retail Innovations 15 di Kiki Lab – Ebeltoft Group
Area chiave: Omni-experience
Tendenze complementari: Servizio 360°; Downsizing
Ikea Diseña
Spagna
Ikea, negli ultimi anni, sta sperimentando in
vari mercati numerosi concept alternativi per
rispondere alle aspettative dei clienti in continua
evoluzione e consolidare la sua leadership.
Un filo rosso lega i diversi test: l’integrazione
con l’ecommerce, con conseguente drastico
downsizing delle superfici; il focus sui servizi
e la consulenza per soluzioni rispetto alla pura
vendita di prodotti e le locations in grado di
intercettare nuovi clienti o nuove situazioni di
relazioni più semplici per i clienti già acquisiti.
Ikea Spagna ha deciso di svilupparsi aprendo negozi
che siano raggiungibili entro un’ora dall’80%
della popolazione spagnola. Per raggiungere
questo obiettivo, oltre allo sviluppo dei punti per
il clicca e ritira, è stato recentemente ideato il
micro-concept Ikea Diseña, da aprire nelle aree
meno densamente popolate del Paese che non
giustificherebbero l’investimento di un negozio
tradizionali.
42 DM MAGAZINE
RETAIL INNOVATIONS DMM
Servizio 360°
Il Point è praticamente uno studio di interior
design che assiste i clienti per individuare le
soluzioni Ikea più adeguate per i propri bisogni
e vicine ai propri desideri. È possibile fissare
un appuntamento in anticipo, ma non è obbligatorio,
anzi le location in aree ad alto traffico,
per lo più centri commerciali, intendono
stimolare una prima visita di impulso.
Commento finale Kiki Lab Ebeltoft Group
Ikea si conferma un leader molto dinamico
nella capacità di ‘anticipare il futuro’
in grado di farsi trovare pronto quando i
cambiamenti dei clienti diventano diffusi. È
interessante anche la strategia di consentire
ai diversi Paesi di sperimentare concept
innovativi. Un decennio fa Ikea offriva servizi
come componente aggiuntiva, solo per
rispondere alle esigenze di una minoranza
di clienti: ora i servizi stanno diventando
la parte principale dell’esperienza e della
proposta. Il micro-concept Ikea Diseña è
un format molto economico e più facile da
implementare rispetto ai negozi tradizionali.
Sfida: garantire la qualità del servizio consulenziale,
l’efficienza logistica per la velocità
delle consegne e la qualità dell’‘ultimo miglio’,
con le capacità professionali e relazionali
dei collaboratori o partner che consegnano
e montano i mobili a domicilio.n
Fabrizio Valente,
Fondatore e amministratore di Kiki Lab
(Gruppo Promotica)
Omni-experience e Downsizing
I prodotti vengono acquistati online e consegnati
a domicilio, con la possibilità di richiedere
anche montaggio e installazione. L’idea
di basarsi su aree dedicate esclusivamente o
quasi alla consulenza consente di realizzare
dei micro-concept, a partire dai 25 mq. In
alcuni casi è prevista una mini area espositiva
con corner o stanze allestite in stile Ikea, ma
in ogni caso non ci sono mai prodotti in vendita
né magazzino. Alcuni point dispongono di
un’area di click & collect, ma le superfici non
superano comunque i 100 mq.
DM MAGAZINE 43
SARDINIA SYMPOSIUM IS BACK!
La prossima edizione del Sardinia - 18° Simposio Internazionale sulla Gestione dei rifiuti e sulla discarica sostenibile - si
terrà dall’11 al 15 Ottobre 2021 in una meravigliosa location sulla costa sud della Sardegna. Dopo un anno difficile e impegnativo
come quello appena passato, non vediamo l’ora di incontrarvi di nuovo di persona per un’entusiasmante edizione piena di novità!
Come da tradizione, il Sardinia 2021 includerà sessioni orali parallele, workshop pratici, presentazioni poster, business meetings e
un’esposizione commerciale. Per questa edizione abbiamo in serbo nuovi format, nuove tipologie di sessioni e numerosi contenuti
multimediali che si aggiungeranno alle tradizionali sessioni per creare un programma innovativo e coinvolgente: una delle grandi
novità saranno le visite tecniche virtuali all’interno degli impianti più importanti del mondo! E un entusiasmante programma serale!
INVIA SUBITO UN ABSTRACT E PARTECIPA COME AUTORE! WWW.SARDINIASYMPOSIUM.IT
ULTIME NEWS! E’ nata l’Academy del Sardinia, un programma di aggiornamento promosso dall’IWWG - International Waste
Working Group. Da ora fino a tutto Giugno, esperti di livello internazionale terranno (tutti i Giovedì, in inglese) un Webinar di 3 ore su
diversi aspetti della gestione dei rifiuti.
LEGGI IL PROGRAMMA E REGISTRATI: https://www.sardiniasymposium.it/it/training-programme
CALENDARIO DEI CORSI
Una guida per la gestione
delle attrezzature
Arneg, oltre 50 anni di esperienza nel campo della
refrigerazione commerciale, realizza il primo manuale
di questo settore. Un aiuto per accompagnare i clienti
nel corretto impiego delle forniture messe a disposizione
dall’azienda.
SOLUZIONI IN VETRINA DMM
Gestire la “catena del freddo”, quindi le tecnologie che concorrono
alla salvaguardia delle merci comporta un fondamentale lavoro di
monitoraggio di ogni momento della vita dei prodotti alimentari, a partire dalle fasi embrionali
di stoccaggio, passando dal trasporto, alla conservazione, in modo da garantire
che essi raggiungano integri il consumatore finale. Al fine di supportare gli operatori nel
corretto impiego di tutte le attrezzature atte alla refrigerazione, Arneg ha realizzato la
“Guida pratica per la gestione ottimale degli espositori nella vendita al dettaglio di alimenti”,
un manuale ricco di facili e utili direttive per accompagnare i clienti nel corretto
impiego delle attrezzature messe a disposizione dall’azienda.
Attraverso la guida, è possibile comprendere come utilizzare nel modo più economico,
efficace e sostenibile tutte le strumentazioni, aiutando l’esercente ad evitare
involontarie abitudini scorrette, al fine di garantire alla clientela un prodotto alimentare
sano e perfettamente conservato. Al suo interno, il manuale esplora a fondo il concetto
di “freddo”, spiegando le sue peculiarità e in che modo questo importante mezzo di conservazione
possa essere sfruttato al meglio: la catena del freddo, in seguito, è analizzata
in tutte le sue fasi, attraverso la puntuale disamina delle temperature idonee in sede di
stoccaggio, di trasporto e di conservazione.
I
banchi frigoriferi, infine, sono descritti minuziosamente in ogni singola tipologia, il
tutto corredato da un quadro esaustivo della funzione degli imballaggi e dei loro
eventuali effetti sulla qualità della conservazione, mentre a conclusione del manuale,
un intero capitolo approfondisce il funzionamento dei sistemi di attrezzature che, al
contrario, adoperano il calore
con la medesima funzionalità,
ossia le “Tavole calde”. La
guida, nata per omaggiare i
clienti con uno strumento di
formazione/informazione per
la corretta gestione della catena
alimentare, è anche in
vendita nelle principali librerie
e-commerce online.n
DM MAGAZINE 45
Cartoleria:
di Claudia Scorza
la creatività
sostiene
il comparto
è boom di igienizzanti e disinfettanti
46 DM MAGAZINE
MERCATI DMM
Il mercato, fortemente penalizzato dalle chiusure e dalle restrizioni imposte
dall’emergenza sanitaria, ha saputo reagire cercando modalità alternative
per soddisfare le esigenze dei consumatori, sempre più alla ricerca di prodotti
destinati ad attività ludico-creative.
Il 2020 è stato un anno particolarmente penalizzante per
il mercato della cartoleria a causa della pandemia da Covid-19.
Le aperture delle scuole a singhiozzo e le ripetute
chiusure degli esercizi commerciali hanno impattato molto
sulle vendite di tutti i prodotti del comparto. Nell’anno terminante
a gennaio 2021, le vendite della categoria nella grande
distribuzione hanno, infatti, accusato una battuta d’arresto sia
a valore (-14,5%) sia a volume (-17,2%) rispetto all’anno precedente,
con un giro d’affari che supera di poco i 23,5 milioni nel
periodo analizzato (Fonte: Nielsen Market*Track, a.t. 03/01/21,
Iper+Super+Liberi Servizi+Discount). «Tutti i segmenti – afferma
Vincenzo Esposito di Nielsen – risultano in decrescita, a
eccezione della minuteria (+11,6 a val. e +8,1% a vol.) e delle
cucitrici/levapunti (+17,6% a val. e +3,2 a vol.). In generale assistiamo
a un aumento dei prezzi medi (+3,2 €/unit) e a una
diminuzione della pressione promozionale (-0,4 p.p), che in
media sul totale Italia è pari al 15,4% dei pezzi venduti».
I SEGMENTI PIÙ PERFORMANTI
A VALORE
Minuteria:
Cucitrici/
Levapunti:
+11,6%
+17,6%
AREE GEOGRAFICHE E CANALI DISTRIBUTIVI
In termini di aree geografiche, l’area 1 genera la percentuale
maggiore dei valori (48%), seguita dalle aree 2, 3 e 4. La
flessione del mercato si riscontra in tutte le aree, con performance
comprese tra il -10% e il -20% a valore. «Le superfici
distributive principali per questo segmento – prosegue Vincenzo
Esposito – sono gli ipermercati: qui si realizza infatti il
59% dei valori. Sempre in termini di sales location, seguono
i supermercati con il 23% dei valori. La performance negativa
della categoria è trainata dagli ipermercati con un contributo
a valore rispettivamente del -15%; in positivo, invece, il
contributo alla crescita dei discount, pari a +1,3% a valore».
L’emergenza sanitaria che interessa tuttora il Paese ha portato
notevoli mutamenti sia dal punto di vista distributivo sia
a livello di consumi. «Nell’ultimo anno – fanno sapere da 3M
– sono cambiati i comportamenti degli acquirenti e i canali
d’acquisto, con una maggiore propensione nei confronti degli
DM MAGAZINE 47
Ogni disegno è un’opera d’arte.
NUOVO
FORMATO
RICARICA
ASTUCCIO
GIOTTO Stilnovo. La matita colorata pensata per la scuola grazie allo spazio per
scrivere il proprio nome direttamente sul pastello! Mina 3,3 mm di ottima qualità e resa,
facile da temperare. Pastello a sezione esagonale 6,8mm, verniciato nel colore della
mina con spigoli argentati. Da oggi nel nuovo formato RICARICA ASTUCCIO
da 18 pezzi.
Fabbrica Italiana Lapis ed Affini
Fabbrica Italiana Lapis ed Affini
www.fila.it
MERCATI DMM
acquisti online. Nonostante la pandemia abbia accelerato la tendenza ad acquistare tramite
e-commerce, processo già in atto da anni, il customer journey resta ancora focalizzato
sul mix tra offline e online. Il consumatore continua a manifestare la volontà di tornare ai
touchpoint di acquisto tradizionali».
GLI ITALIANI SI SCOPRONO CREATIVI
I ripetuti momenti di confinamento in casa e in famiglia hanno spinto gli italiani ad acquistare
cancelleria e articoli destinati al gioco educativo, all’hobby, alla pittura e, genericamente,
appartenenti al mondo della creatività, non solo per bambini ma anche per adulti. «I prodotti
del nostro settore – dichiara Alberto Mazza, direttore generale di Stabilo – sono stati in un
certo modo di supporto per chi ha passato molte ore tra le mura domestiche. In generale, anche
come tendenza extra Covid, si assiste a una riscoperta della scrittura manuale e dell’uso
degli strumenti di scrittura come contraltare all’utilizzo eccessivo dei dispositivi tecnologici
con un forte ritorno alla manualità». Nonostante le difficoltà della situazione congiunturale, il
mercato è quindi riuscito a mantenere una certa dinamicità, soprattutto grazie all’inventiva e
alla vena creativa degli shopper. «Rimane vivo – afferma Orietta Casazza, marketing director
di Fila – l’interesse dei consumatori per attività ludico-creative: tecniche umide, tecniche secche,
modellaggio e set gioco-creativi hanno riscosso molto gradimento. Inoltre, la riapertura
delle scuole secondarie, anche se al 50%, ha portato alla richiesta di prodotti per la scrittura e
il disegno». Anche Faber-Castell ha individuato una grande curiosità per gli articoli legati alla
sfera della creatività. «Abbiamo registrato – spiega Mariolina Brovelli, direttrice marketing
di Faber-Castell – un aumento del 300% nei download di template di disegno e tutorial sul
Spazio ad attività di engagement
Fila da tempo investe risorse ed energie nella
direzione di un costante e progressivo rafforzamento
della comunicazione digitale. «Il
nostro piano editoriale – spiega Orietta Casazza
– si snoda prevalentemente sui canali
Facebook e Instagram dove abbiamo profili
local o global dedicati ai singoli brand del
gruppo. Proponiamo iniziative social rivolte a
famiglie con bambini, hobbisti, artisti e amateur
con contenuti video creati da crafter, video
tutorial, challenge e concorsi studiati per
stimolare le attività creative. Inoltre, in Italia,
il nostro blogzine “diariocreativo” fa da collettore
di tantissimi contenuti promossi attraverso
la pagina Facebook di Fila. Tra le ultime
campagne on line c’è Tratto Video Emotion,
il nuovo evidenziatore nato da un progetto
social di condivisione delle emozioni».
CANALI: CHI SALE E CHI SCENDE A VALORE
Ipermercati
-15%
Discount
+1,3%
DM MAGAZINE 49
MERCATI DMM
-14,5%
-17,2%
VENDITE A VALORE
23,5 mln/€
VENDITE A VOLUME
11,5 mln/pezzi
Fonte: elaborazioni Distribuzione Moderna su dati Nielsen Market*Track, a.t. 03
gennaio 2021, totale Italia Iper+Super+Liberi Servizi+Discount
nostro sito web. Molti sostengono che la creatività sarà
un grande trend del prossimo futuro: l’art therapy è oggi
considerata un’ottima tecnica antistress e nascono
ogni giorno nuovi gruppi e movimenti collegati a questa
pratica. Altri hobby creativi e analogici, come la pittura
o la calligrafia, oppure i più recenti “handlettering”, le
scritte creative realizzate a mano, o il “bullet journal”,
un sistema per organizzare appuntamenti e liste nella
propria agenda, sono considerati efficaci metodi di
rilassamento, come contrappeso al lavoro assiduo davanti
allo schermo del pc».
A TUTTO COLORE
Gli shopper inoltre continuano a essere orientati verso
il mondo del colore, dove Stabilo è molto apprezzato in
particolare dal target adolescenti/universitari. «Abbiamo
chiuso il 2020 in crescita – dichiara Alberto Mazza –
e siamo diventanti un brand di riferimento per i ragazzi.
Le ultime novità che abbiamo lanciato a gennaio hanno
avuto un riscontro estremamente positivo. Tra le proposte,
il nuovo set Stabilo Boss Original che comprende
tutti i 23 colori dell’assortimento, creato in occasione
del 50esimo compleanno dell’iconico marchio». L’apprezzamento
per il colore, in tutte le sue sfumature,
è un trend rilevato anche da Staedtler. «Al momento
– spiega Alice Klee, direttrice marketing di Staedtler
Italia – sono molto in voga le matite e i pennarelli dai
colori pastello. Anche gli evidenziatori vanno in questa
IL PUNTO DI VISTA
DELLA DISTRIBUZIONE: BENNET
Considerato il difficile contesto, il 2020
è stato un anno positivo per Bennet,
come conferma Miriam Binda, buyer
cartoleria di Bennet: «I risultati che
abbiamo evidenziato sono molto soddisfacenti,
soprattutto per quanto riguarda
il periodo di Natale. Dopo il
back to school, il segmento natalizio
per la cartoleria è uno tra i più strategici
poiché rappresenta dal 4 al 5% del
fatturato annuo del nostro settore, con
ottime marginalità e performance». Alla
cartoleria sotto le feste si aggregano
mondi affini che contribuiscono da una
parte a creare un allestimento accattivante,
dall’altra a vendere con la logica
della complementarietà. Stationery,
carte regalo e tutto il mondo packaging,
compresi articoli per la decorazione
e l’addobbo, coloring e gift sono
segmenti degni di nota. «Il mondo dei
gift in Bennet - spiega Miriam Binda -
è nato due anni fa e consiste in linee
di prodotto esclusive e cross category,
realizzate con design di tendenza e
un ottimo rapporto qualità prezzo». Il
Covid-19 ha complicato gli allestimenti
dei negozi costringendo a continue
variazioni in base alle direttive e alle
restrizioni che hanno escluso alcune
categorie merceologiche dalla vendita o
limitato gli afflussi per la chiusura dei
centri commerciali. «L’inizio del 2021 –
conclude Binda – è molto promettente e
la ripartenza è aiutata anche dal mondo
office, che ha visto decollare alcune categorie
grazie allo smart working».
50 DM MAGAZINE
MERCATI DMM
SCHEDE PRODOTTI
3M - Scotch
Nome prodotto: Dispenser Scotch Clip
& Twist
Caratteristiche: il nuovo dispenser si
aggancia sia alle superfici orizzontali
che verticali per garantire la massima
flessibilità. La sicurezza della clip consente
un utilizzo facile e comodo con
una sola mano.
Faber-Castell
Nome prodotto: Colour Grip
Caratteristiche: matite colorate acquerellabili
con sezione ergonomica
triangolare. Fino a 24 colori brillanti e
zona Grip con pallini antiscivolo per
una presa sicura. Legno certificato Fsc
e produzione certificata a emissioni
zero di CO2.
Fila, Fabbrica Italiana Lapis
ed Affini - Didò
Nome prodotto: Didò Toc Toc
Caratteristiche: ovetti colorati realizzati
con plastica bio-based da canna
da zucchero. Disponibili in quattro soggetti,
ognuno dedicato a un animaletto
oviparo da modellare e personalizzare.
Il pack contiene 3 salsicciotti, 1 formina,
stickers e un libretto istruzioni.
Stabilo International GmgH
Nome prodotto: Stabilo Boss Original Deskset
Caratteristiche: per festeggiare l’iconico brand un nuovo
set con tutti i 23 colori di Stabilo Boss Original, tra cui 4
nuovi colori Pastel in esclusiva.
Staedtler Mars GmbH & Co. KG
Nome prodotto: Noris temperamatite 511 120
Caratteristiche: temperamatite a un foro dalla
forma moderna e dal design giallo e nero, tipico
della linea Noris. Adatto anche ai mancini,
segnala quando la matita è sufficientemente
affilata.
direzione, anche perché sono diventati dei
veri e propri strumenti di scrittura e disegno
creativo, staccandosi dalla loro semplice
funzione originale. Le penne fineliner sono
altri prodotti molto amati, a partire dal classico
nero fino a spaziare all’interno di una
gamma di colori brillanti».
LA COMUNICAZIONE SI SPOSTA ONLINE
La comunicazione del comparto si sta sempre
più orientando verso i mezzi online. Negli
ultimi anni Faber-Castell si è infatti concentrata
sui media digitali: oltre al profilo Facebook,
che ha raggiunto i 50 mila followers, e
alla pagina Instagram dedicata a un pubblico
più giovane, l’azienda ha creato un fil rouge
con i docenti, grazie al nuovo progetto digitale
“Sos insegnanti”, che prevede rubriche
su Facebook e un ciclo di webinar. Inoltre, ha
fornito suggerimenti a più di 30 mila mamme
su come appassionare i propri bambini al
disegno e alla scrittura, grazie alle rubriche
sui social e ai tutorial, coinvolgendole anche
in test di prodotto. «Siamo oggi di fronte a
una nuova frontiera della comunicazione: il
passaggio dalla strategia “monodirezionale”,
in cui l’azienda comunica e il consumatore
riceve informazioni, a quella “conversazionale”,
in cui consumatore e cliente si scambiano
idee e opinioni sui valori del marchio e
sulle caratteristiche del prodotto», afferma
Mariolina Brovelli. I social network saranno
uno dei media privilegiati che Staedtler utilizzerà
per coinvolgere la propria community.
A breve, infatti, l’azienda inviterà i fan a unirsi
ai festeggiamenti per i 120 anni del brand Noris
attraverso un contest creativo, che sarà
parte di un più ampio progetto di comunicazione
e marketing dedicato a questo importante
traguardo.n
DM MAGAZINE 51
CUSTOMER DMM
parte 2
Consumer Electronics Show 2021
a Las Vegas
Le novità dal salone che quest’anno è stato totalmente digitale.
Molte le tecnologie in “evoluzione” e altre innovative.
Rieccoci a finalizzare il nostro viaggio all’interno delle novità e trend 2021 dell’international
Consumer Electronics Show, la fiera dell’elettronica di consumo organizzata
dalla Cta-Consumer technology association. Essendo un evento molto grande e
con una ampia rappresentazione di tutte le categorie merceologiche le novità emerse
sono infinite. In alcuni casi sono “evoluzioni” e in altri “non rivoluzioni” essendo già state
presentate negli anni scorsi. In questo contesto, Accenture ha segnalato due pivot
principali per il 2021: cloud (efficienza, flessibilità, scalabilità) e AI (resilienza, time to
market, aumentare il gap competitivo, supporto ai dipendenti).
Di seguito quanto emerso:
• Ethics: è entrata pesantemente la tematica dell’Etica, dati, Bias, programmazione
umana. L’evoluzione porta con sé promesse e pericoli da gestire.
• Cybersecurity: è uno dei settori che crescerà di più nei prossimi anni dovuto
all’aumento delle infiltrazioni, data breach, computer crime.
• Veicoli a guida autonoma: si allargheranno e aumenteranno in performance e presenza.
• Industria tecnologica: ha dato forte contributo per sviluppare il vaccino Covid-19.
Donazioni, centri di ricerca, spazi cloud (Amd ha donato 12petaflops).
52 DM MAGAZINE
CUSTOMER DMM
• Industria manifatturiera: ha supportato il contrasto alle esigenze sanitarie convertendo
parte della produzione in materiali di protezione (Dpi).GE ha realizzato
ventilatori per malati in area intensiva.
• Partnership: tra aziende produttrici di pc in computing&gaming.
• Computer Gaming: sono ormai parte della giornata del Cliente finale e si sono inserite
nella shopper journey. Aumento della potenza di calcolo, computer graphics, e hardware.
• Tutte le aziende sono concentrate sulla diversità e ritenzione dei talenti in ambito
risorse umane.
• SupplyChain: ci sono molte aree di sviluppo immediato e futuro. I retailer stanno
adottando 5G e AI per incrementare e innalzare la consumer journey e la personalizzazione
oltre al miglioramento dell’efficacia ed efficienza organizzativa.
• Omnicanalità del settore del Heathcare: sta emergendo rapidamente. Per esempio,
Walmart sta aumentando il numero di farmacie e ottici nei propri store e la relativa
integrazione digitale. Il retail sta cercando di accudire maggiormente il cliente
fornendo supporti nella cura preventiva.
• Soluzioni Fintech e e-Banking: i clienti finali stanno abbracciandole rapidamente
tutte. Il Covid-19 ha accelerato e-commerce, e-banking, digital payments.
• Robots: stanno assumendo nuovi compiti e consentono delivery più sostenibili
(es. droni). Al contempo i clienti finali chiedono sempre maggiore attenzione alla
safe experience e contactless delivery.
• Digital payment: hanno tratto benefici dalla pandemia e incrementato la shopper
journey. Standard Cognition (società che fornisce soluzioni di checkout technology
autonome) ha incrementato utilizzo di strumenti e soluzioni contactless.
• Retail Industry: BestBuy ha riferito che oggi bisogna incontrare “agnosticamente”
i clienti dove sono. Maggiore flessibilità organizzativa, safe experience (dovuta a Covid-19),
curbside pickup model (consegna a marciapiede), check continuo assortimento,
e incontrare le richieste di cambiamento giornaliere dei clienti finali. BestBuy ha
visto incrementare del 175% (anno su anno) le vendite online, ma il 40% dei consumatori/clienti
continuava cercare il prodotto instore, ritirarlo instore, assistenza instore.
Maggiore richiesta di rapidità, servizio, flessibilità e ritmo/dinamica del personale instore.
Il futuro del negozio fisico sarà ampio e giocherà un ruolo fondamentale di “epicentro”
(brand, fullfilment, assistenza, experience, vendite complesse).
• Incremento della resilienza ed efficienza nella
SupplyChain per i Consumer Electronics vendors
(accessori): rendere disponibili componenti elettrici
in minor tempo, con efficacie ed efficienza è una
vera sfida.
Marco Zanardi, partner Beready e presidente RetailInstitute
DM MAGAZINE 53
DIGITAL CLUB/RETAIL DMM
Meno contante?
Più rilevante!
Nuove propensioni al pagamento aprono nuove opportunità.
Recentemente ho appreso dalla ricerca “Paying digital, living digital” realizzata
da Mastercard insieme ad AstraRicerche, che lo scorso ottobre in Italia i pagamenti
digitali hanno superato, almeno nell’analisi di dati di propensione all’uso, quelli in contanti.
Stando ai dati citati poco meno di otto persone su dieci intervistate hanno detto di usare
le carte di pagamento per i propri acquisti contro poco meno di sette su dieci per il contante
(vedi riquadro). Al terzo posto le carte contactless con una preferenza di solo 0,1% in
meno rispetto al cash. Il cashback proposto dal governo inciderà sull’evoluzione di queste
percentuali, tenendo presente anche di un fattore fisiologico, i giovani sono i più avvezzi ai
pagamenti digitali, e con il tempo pesano sempre di più. Questo cambio di abitudine in sé
non è poi grande fonte di innovazione. Le carte di credito, o di debito, esistono nel nostro
paese dagli anni Sessanta, la prima è del 1958. Il loro uso è sempre stato limitato da una
forte propensione al contante che, sembra, stiamo superando. L’aspetto significativo per i
retailer è lo spostamento da una forma di
pagamento poco tracciabile a una molto
tracciabile. Pensiamo semplicemente a
un cliente che fa la spesa senza usare la
carta fedeltà e pagando in contanti. Se lo
stesso cliente semplicemente iniziasse
a porgere in cassa la carta di credito, si
avrebbe già a disposizione un dato di frequenza
di acquisto e un tasso di ritorno (a
patto che usi sempre la stessa carta).
54 DM MAGAZINE
DIGITAL CLUB/RETAIL DMM
Fonte: AstraRicerche e Mastercard.
L’aspetto saliente è però psicologico. Un cliente che preferisce pagare in digitale è
più predisposto ad abbracciare altri sistemi di interazione e fidelizzazione. Proviamo
a lavorare di fantasia, ma neanche troppo. Clienti di questo tipo potrebbero essere più
facilmente portati verso una carta fedeltà combinata alla carta di credito, come già
offrono le più grandi catene di distribuzione. Questa è una possibilità che al momento
sembra appunto riservata a realtà di un certo peso, per i numeri che esse possono
mettere sul tavolo e di conseguenza la capacità di stringere accordi con istituzioni
finanziarie. È altrettanto vero che esistono, però, programmi fedeltà multi-brand,
anche con cash-back, che possono aprire nuovi canali anche a insegne di medie dimensioni.
Ci aspettiamo chiaramente la nascita di nuove piattaforme che, oltre a
consolidare il potenziale di più aziende e brand, permetteranno di aggregare il bene più
prezioso: i dati dei loro clienti. I pagamenti digitali, soprattutto se associati a meccanismi
di loyalty, permettono al retailer di profilare più accuratamente i comportamenti
del cliente. Dati importanti che possono essere utilizzati per mirare la comunicazione o
anticipare il ritorno in negozio con buoni sconti temporizzati strategicamente.
La carta di credito è oggi, poi, l’elemento base da inserire nei wallet,
gli strumenti di pagamento di un futuro non troppo
lontano, nella stessa ricerca sono alla
base dell’uso di smartwatch, wearable
o molte applicazioni proprietarie. Qui
il potenziale è ancora più elevato di
tracciamento e aggregazione dei dati, di
cui varrà la pena riparlare.n
Paolo Pelloni - Digital Club/Retail
DM MAGAZINE 55
I prodotti da
forno e i cereali
di Claudia Scorza
conquistano la colazione
degli italiani
56 DM MAGAZINE
MERCATI DMM
Il comparto è stato premiato dalla crescita dei consumi a casa, conseguenza
delle restrizioni imposte dalla pandemia. Ingredienti salutari, “free from”,
materie prime italiane, filiera corta e sostenibile sono gli elementi chiave su
cui si costruisce l’offerta dei principali player.
II mercato dei prodotti da forno e dei cereali ha avuto un andamento positivo nel
2020. Le restrizioni che hanno interessato il Paese hanno influito sui comportamenti
di acquisto e di consumo andando a modificare il carrello della spesa
degli italiani anche per quanto riguarda il mondo della colazione, che ha in parte
beneficiato della chiusura dei bar. «Il comparto – afferma Francesca Mendozza,
marketing manager di Riso Scotti – ha registrato una crescita del +2,7% a volume,
per oltre 807 milioni di kg venduti rispetto all’anno precedente, con un incremento
del +4,4% a valore e un giro d’affari che supera i 3,9 miliardi di euro,
secondo i dati Nielsen, relativi all’anno terminante a novembre
2020». A livello di canali «i discount – dichiara Alberto
Kruger, direttore marketing di Forno Bonomi – hanno
registrato le performance migliori (+9,1% val.), seguiti
dai supermercati (+5,5% val.) e libero servizio piccolo
+ tradizionali (+4,7% val.), mentre gli ipermercati
hanno risentito in modo maggiore degli effetti negativi
della pandemia e della nuo¬va “normalità”
dettata dall’emergenza sanitaria segnando -8.6%
a valore, come evidenziano i risultati di Iri, nel totale
Italia+discount, all’anno terminante a dicembre
2020».
FATTI CON
DIVERTIMENTO
E TANTA
DOLCEZZA.
ONDULÉ, GOCCE DI SOLE
E PAUSA CIOK.
SCHÄR, CON IL MEGLIO DI NOI.
MERCATI DMM
UN’OFFERTA SEMPRE PIÙ HEALTHY
La crescente sensibilità dei consumatori verso la qualità, con una speciale predilezione
per prodotti non lavorati con conservanti o aromi artificiali e contenenti
varie tipologie di cereali, in una chiave sempre più “healthy”, ha spinto Schär a
investire ingenti risorse per l’ottimizzazione qualitativa delle referenze offerte da
un punto di vista organolettico e nutrizionale. «Nell’ambito dell’ingredientistica
– spiega William Galletti – stiamo lavorando sulla selezione di materie prime pregiate
senza glutine per natura, che contribuiscono a diversificare l’alimentazione
e a incrementare il contenuto di fibre, proteine e altre sostanze utili al benessere
dell’organismo. È inoltre cresciuto il nostro impegno per la riduzione di grassi saturi,
sale e zucchero e abbiamo eliminato i conservanti e gli esaltatori di sapidità.
Infine, nei lievitati privilegiamo l’uso di pasta madre per innescare naturalmente il
processo di lievitazione che contribuisce a migliorare la consistenza, il sapore, il
valore nutritivo e la conservabilità dei prodotti da forno».
SALUTISTICO MA GOLOSO,
UNA SFIDA STIMOLANTE
Goloso, sano e nutriente: sono queste
le qualità che un prodotto destinato
alla prima colazione deve avere
per soddisfare le esigenze di molti
italiani. «La strada dei consumatori
– fanno sapere da Doemi – si trova
oggi davanti a un bivio: da un lato la
direzione “golosità” dove si trovano
prodotti che con le loro farciture conquistano il palato, dall’altro la strada che
porta al “salutistico” con referenze che strizzano l’occhio al benessere.
Stiamo percorrendo entrambe le vie con ottimi risultati, con quella
salutista in accelerazione». In particolare, il mercato dei biscotti
e delle fette biscottate mostra una vera e propria polarizzazione:
«In termini di prodotto – afferma Francesca
Germanò, marketing manager di Gentilini – i consumatori
stanno polarizzando i consumi dividendosi tra biscotti
arricchiti e biscotti salutistici. Alcuni prodotti, tuttavia,
riescono a rispondere a entrambi i bisogni, combinando
il mondo del “better for you” con quello della
colazione golosa». Per Balocco i segmenti “integrali”
e “arricchiti” sono quelli che segnano le performance
DM MAGAZINE 59
MERCATI DMM
SCHEDE PRODOTTI
A. Loacker
Nome prodotto: Tortina Caramel
Caratteristiche: la nuova arrivata
della famiglia Tortina è caratterizzata
da una cialda ricoperta da
cioccolato al latte 100% alpino e
da un goloso ripieno al caramello.
Balocco
Nome prodotto: Fagottini
Caratteristiche: i biscotti coniugano la
croccantezza dei cornflakes e dei fiocchi
d’avena integrali con maxi gocce di cioccolato.
Sono pensati per un target che
ama i frollini integralmente golosi.
Barilla - Mulino Bianco
Nome prodotto: Cecille
Caratteristiche: biscotti realizzati
con farina di ceci, cacao e scorza
d’arancia e confezionati in pratiche
mono-porzioni realizzate con materiale
riciclabile. La gamma con farina
di legumi comprende anche Lentille,
frollini con farina di lenticchie rosse e
mandorle in pezzi.
più interessanti. «Queste due categorie
– sottolinea Alessandra Balocco, direttrice
marketing di Balocco – registrano
i trend più rilevanti. Con il lancio nel
2019 de Gli Integrali Balocco abbiamo
cercato di soddisfare il nuovo bisogno
“healthy indulgence” con proposte gustose,
innovative e distintive. Il nostro
obiettivo è continuare a creare innovazione
in questo comparto e per questo
abbiamo previsto una line extension
con novità integrali cross-category che
avvicinano i biscotti agli amanti dei cereali».
Uno specifico interesse per gli
aspetti nutrizionali dei prodotti, senza
però rinunciare al gusto, viene evidenziato
da Nestlé, soprattutto per il segmento
dei cereali. «Negli ultimi anni
– dichiara Carolina Simonetto, marketing
manager di Cpw Italy – è aumentata
l’attenzione alla parte nutrizionale.
L’impegno di Nestlé in questa direzione
è continuo. Nel 2020 i cereali sono cresciuti
del +8%, una performance molto
positiva dopo anni di stabilità. Si tratta
di una delle categorie in cui la penetrazione
è cresciuta di più, assieme alla
frequenza e all’acquisto medio, guidato
dall’aumento delle colazioni a casa e
del tempo stesso dedicato al pasto più
importante della giornata».
LA SALUTE PASSA ANCHE
DAL “FREE FROM”
Il segmento del “free from” continua
a riscuotere il consenso degli italiani,
interessando non solo chi soffre di intolleranze
alimentari, ma anche tutti
coloro che sono alla ricerca di un’ali-
DM MAGAZINE 61
MERCATI DMM
SCHEDE PRODOTTI
Céréal Nutrition&Santé
Nome prodotto: Madeleine Senza Glutine Integrale
con Miele
Caratteristiche: Le Madeleine Céréal racchiudono
la bontà della classica madeleine e il gusto
del miele in un’unica merenda, priva di glutine e
lattosio, senza olio di palma e prodotta con uova
da galline allevate all’aperto.
Dileo
Nome prodotto: Fattincasa 100% grano italiano
da filiera
Caratteristiche: biscotti realizzati con materie
prime italiane: grano - grazie a un accordo con
Filiera Agricola Italiana suggellato dal marchio
Fdai (Firmato Dagli Agricoltori Italiani) - latte fresco,
uova da galline allevate a terra e zucchero.
Doemi
Nome prodotto: Farro integrale senza zucchero
Caratteristiche: biscotti con farro integrale
macinato a pietra senza zuccheri aggiunti e senza
latte, con olio di girasole alto oleico.
mentazione sana ed equilibrata. «La
pandemia – spiega Chiara Agrusti,
senior brand manager di Céréal – ha
ulteriormente aumentato l’interesse
dei consumatori verso referenze
sempre più adatte a prendersi cura
del proprio benessere. Céréal sta
lavorando per offrire ai propri consumatori
prodotti “free from” arricchiti
di valore aggiunto, per esempio
proponendo la versione integrale, la
variante golosa ma con poche calorie
o ricca di proteine». I consumatori,
oggi più informati e consapevoli,
prestano molta attenzione alla lista
degli ingredienti. «Questo approccio
– sottolinea William Galletti, head of
sales Gdo Italia di Schär – determina
la preferenza per quei prodotti capaci
di coniugare al meglio gusto e benessere,
apportando varietà, ma anche
un buon contenuto di proteine e fibre.
Inoltre, cresce sempre più la domanda
di prodotti privi di glutine e al
contempo di lattosio: ci stiamo quindi
impegnando su questo fronte, offrendo
nuove referenze e riformulando
ricette già in assortimento in chiave
lactose free».
I PRODOTTI “SENZA LATTOSIO”
GUADAGNANO SPAZIO NEL CARRELLO
Nell’ultimo anno, fra tutti i segmenti
“free from” si sono distinti i prodotti
“senza lattosio”. «Questo claim
– afferma Francesca Mendozza – ha
registrato una crescita a valore del
+7,8%, secondo Nielsen. Con Si con
Riso, gamma che comprende molte
referenze da forno in più segmenti e
62 DM MAGAZINE
MERCATI DMM
VENDITE A VALORE
VENDITE A VOLUME
+4,4% +2,7%
3,9 mld/€ 807 mln/kg
Fonte: Nielsen, a.t. novembre 2020
SCHEDE PRODOTTI
all’interno della quale i prodotti bakery
dolce performano meglio, ci siamo
concentrati proprio sul “lactose free”.
I consumatori apprezzano l’alternativa
“senza lattosio e senza proteine
del latte”, che risulta buona e senza
rinunce». Nuove proposte senza glutine
e senza lattosio per Nt Food che,
con le nuove brioche farcite, offre agli
shopper una gamma garantita dal
marchio Spiga Barrata con due referenze
anche senza lattosio certificate
Lfree “Lactose Free”. «Il mercato delle
merendine senza glutine – dichiara
Enrico Cecchi, direttore commerciale
e marketing di Nt Food – è il terzo
mercato dei prodotti da forno gluten
free dopo pane e biscotti. È senz’altro
un segmento interessante, ma caratterizzato
da un’offerta ancora scarsamente
differenziata: sono poche
le proposte golose e con farcitura».
In questo contesto particolarmente
sensibile alla tematica della “salute”,
Molino Nicoli sta proponendo molte
referenze a base avena, le cui quali-
Forno Bonomi
Nome prodotto: Bonjoy
Caratteristiche: nuovo biscotto gustoso
e leggero, ideale per ogni momento
della giornata. Perfetto per preparare
tiramisù in coppa e altri dolci monoporzione,
è disponibile in due gusti: classico
e cioccolato.
Gentilini
Nome prodotto: Novellini con
grano saraceno e germe di
grano tostato
Caratteristiche: il ritorno ai gusti
autentici e la riscoperta degli
ingredienti di una volta hanno
ispirato questi frollini con farina
di grano saraceno, dal gusto
pieno e armonioso, e germe di
grano tostato, dalle importanti
proprietà nutritive.
Germinal Bio
Nome prodotto: Muffin cocco
gocce di cioccolato
Caratteristiche: i muffin cocco
e gocce di cioccolato sono una merenda
semplice e golosa, realizzata
con farina di grano da filiera 100%
italiana e con zucchero di canna
Equosolidale.
DM MAGAZINE 63
MERCATI DMM
tà benefiche stanno sempre di più convincendo il consumatore italiano. «Abbiamo
raggiunto – afferma Olga Nicoli, responsabile marketing di Molino Nicoli – l’importante
traguardo (circa il 50% del nostro g.d.a.) di offrire molte referenze gluten free
oggi anche allergen free (senza i 14 allergeni riconosciuti dall’Efsa), spesso realizzate
con l’utilizzo di materie prime certificate biologiche e da filiera italiana».
SOSTENIBILITÀ E ORIGINE DELLE MATERIE PRIME
L’interesse degli italiani nei confronti dell’ambientale e dell’origine della materia
prima rimane molto forte. Loacker, attenta alla sostenibilità in tutte le fasi di produzione,
ama raccontare ai consumatori i propri programmi di filiera, volti a un approvvigionamento
sostenibile e controllato delle materie prime: dall’impiego di nocciole
100% italiane al latte alpino, fino a progetti di sostenibilità per il cacao e la vaniglia
Bourbon. «Loacker – afferma Sven Rossi, business director Italy di Loacker – ha
dato una risposta importante ai consumatori con i suoi progetti di filiera corta e di
sostenibilità, progetti che mettono al centro le comunità locali senza mai dimenticare
la qualità degli ingredienti e la promessa di una bontà naturale». Una maggiore
inclinazione verso alimenti naturali e di origine nazionale è stata riscontrata
anche dall’azienda Dileo Pietro: «I consumatori – sottolinea Ezio Pinto, responsabile
marketing di Dileo Pietro – sono molto attenti al tema dell’italianità delle materie
prime, in particolar modo per la categoria delle farine. Per questo siamo sempre
più orientati verso l’utilizzo di ingredienti base meno processati e, al tempo stesso,
verso ricettazioni più ricercate con lo scopo di differenziare l’offerta e intercettare
il bisogno di varietà». Ghiott
osserva una grande propensione
verso i “localismi”, con uno
shopper alla ricerca di prodotti
da forno sempre più artigianali
e tipici di un determinato territorio,
facendo molta attenzione
agli ingredienti, alla qualità e
alla tradizionalità regionale. «La
nostra azienda – dichiara Carolina
Vitagliano, marketing executive
di Ghiott – è sempre attenta
all’evolversi delle preferenze del
consumatore e si sta quindi specializzando
nell’uso di materie
prime locali, come per esempio
le farine integrali e di farro macinate
a pietra in mulino toscano».
DM MAGAZINE 65
MERCATI DMM
TREND VENDITE PER CANALE A VALORE
Fonte: IRI, Totale Italia+Discount, a.t. dicembre 2020
+9,1%
DISCOUNT
+5,5%
SUPERMERCATI
+4,7%
LIBERO
SERVIZIO
PICCOLO +
TRADIZIONALI
IPERMERCATI
-8.6%
CRESCE L’ATTENZIONE PER LA SALVAGUARDIA DEL PIANETA
L’attenzione per la salvaguardia del Pianeta è una parte integrante dei valori del
Gruppo Barilla, in linea con il modo di fare impresa “Buono per Te, Buono per il Pianeta”.
«Grazie a un percorso pluriennale di ricerca e innovazione sugli aspetti ambientali
e sociali legati alla filiera e al confezionamento – fanno sapere da Barilla
–, oggi il 100% delle confezioni dei prodotti Mulino Bianco è progettato per essere
riciclabile». Il recente lancio dei nuovi biscotti con farina di legumi è proprio ispirato
alla mission sostenibile dell’azienda: i legumi, oltre ad avere importanti caratteristiche
nutrizionali e di gusto, rivestono un ruolo rilevante per un sistema agricolo
più sostenibile perché particolarmente adatti per una corretta rotazione colturale».
SCHEDE PRODOTTI
Ghiott Firenze
Nome prodotto: Biscotti Toscani
Gusto&Piacere alla carota
Caratteristiche: frollini alla carota prodotti
con ingredienti selezionati e di alta qualità:
latte di riso, farine di farro e di frumento
integrale, zucchero di canna e aromi
naturali.
Molino Nicoli - Vitabella
Nome prodotto: Cuor d’avena
Caratteristiche: croccanti cereali
a forma di cuore con solo 3 ingredienti:
crusca d’avena, farina di mais
ed estratto di rosmarino. Biologici,
senza zuccheri e senza i principali
allergeni (tra cui glutine, latte, frutta
secca), sono ricchi di Betaglucani
d’avena.
Nestlé
Nome prodotto: Cereali Nesquik Choco Waves
Caratteristiche: cereali dalla forma a onda, croccanti e ricchi di cioccolato, assicurano
una colazione ricca di importanti nutrienti, in quanto contengono vitamine e ferro.
66 DM MAGAZINE
MERCATI DMM
SCHEDE PRODOTTI
Nt Food - Nutrifree
Nome prodotto: Brioche all’Albicocca
Caratteristiche: brioche dall’impasto
soffice e fragrante che racchiude una
delicata farcitura all’albicocca. Senza
glutine e senza lattosio con la garanzia
dei marchi Spiga Barrata e Lfree, sono
disponibile nella confezione multipack da
4 monoporzioni.
Riso Scotti
Nome prodotto: Biscotto Rustico
Sì con Riso
Caratteristiche: biscotto con riso specifico
per chi manifesta intolleranza al
lattosio o allergia alle proteine del latte,
ma adatto per tutta la famiglia per un
regime alimentare equilibrato. Senza olio
di palma e con olio di riso, è senza grassi
idrogenati, conservanti e coloranti.
Schär
Nome prodotto: Madeleines
Caratteristiche: merendine soffici
formulate con uova fresche e olio di girasole.
Senza: glutine, lattosio, frumento
e olio di palma. In confezione da 240 g
(8 per 30 g).
L’IMPORTANZA DI VALORIZZARE
UNA FILIERA CORTA E CERTIFICATA
Filiera corta e controllata, qualità e genuinità
sono elementi importanti per tutta l’industria
dolciaria, a partire dai produttori delle
materie prime. In questo contesto si inserisce
Inalpi che, con una produzione annua di
oltre 10mila tonnellate, è tra i principali produttori
italiani di burro. Il raggiungimento di
questo traguardo è frutto di investimenti mirati
e di una programmazione attenta concretizzatasi
nell’ampliamento dello stabilimento,
il cui progetto ha incluso il potenziamento
dell’area dedicata alla cristallizzazione del
burro. «Tra le nostre referenze più distintive –
fanno sapere dall’azienda piemontese – c’è
il Burro Chiarificato o Burro Anidro Latterie
Inalpi: burro da panna di centrifuga da
latte 100% di filiera corta e certificata, con
il 99,8% di materia grassa e naturalmente
privo di lattosio. Particolarmente indicato in
cottura per l’elevata resistenza alle alte temperature,
è molto apprezzato nell’industria
dolciaria e in cioccolateria, oltre a essere
indicato per leggerissime fritture o per la
preparazione di salse e creme».
Approccio sostenibile anche per Germinal che,
oltre a contare su una filiera corta e garantita
per la fornitura di farine usando, laddove possibile,
materie prime italiane, utilizza da sempre
materiali che assicurano la totale riciclabilità
del packaging. «Ora – specifica Paolo Pisano, direttore
commerciale di Germinal Italia – proponiamo
una linea completa di cereali e di biscotti
senza glutine in cui il sacchetto interno è realizzato
con un materiale biodegradabile e compostabile,
ottenuto da sostanze completamente
vegetali, realizzato secondo la norma europea
Uni En 13432 e certificato Ok Compost».n
DM MAGAZINE 67
FINANZA DMM
La pandemia non frena l’appetito
per i prodotti da forno
Il segmento si presenta da tempo come molto concentrato e ben
patrimonializzato. Il 2020 ha fatto registrare poche operazioni
di M&A: fermi i big player, i più dinamici sono stati invece i piccoli e medi.
Il Covid, si sa, ha modificato le abitudini di consumo delle persone riducendo drammaticamente
la spesa pro capite presso l’Horeca, e aumentando in maniera simmetrica
quella presso la Gdo. I dati 2020 non sono ancora ufficiali, tuttavia appare evidente
che, tranne il segmento delle Brioche e Torte a temperatura controllata, tutti gli altri
segmenti sono stati interessati da un processo di crescita, spesso a doppia cifra. Ma
come ha reagito il mercato dei capitali a questa effervescenza di settore? Gli addetti
ai lavori del mondo M&A si aspettavano una crescita delle attività di compravendita di
aziende di settore, vedendo al centro di tali dinamiche qualche grande gruppo ben posizionato
nella Gdo e interessato a canalizzare nuovi prodotti e nuovi marchi. Così non
è stato. Il 2020 non solo ha fatto registrare “solamente” 12 operazioni di M&A - quasi il
40% in meno rispetto a quanto registrato l’anno precedente - ma ha visto una totale
assenza dalla scena dei c.d. big player, ossia i grossi gruppi alimentari italiani che, da
anni, sono al centro di una intensa campagna acquisti, anche all’estero.
Ad agire questa volta sono stati proprio gli operatori industriali di piccole e medie
dimensioni, facendo non solo meglio dei big ma, addirittura, superando i fondi di
private equity che, nonostante forti delle enormi dotazioni di liquidità fornite a costo
zero dal mercato, hanno chiuso solo 3 delle 12 operazioni in analisi. Come si spiega
questa “aggressività” dei piccoli nel voler crescere per vie esterne? Effettivamente il
segmento dei Prodotti da Forno si presenta oramai da tempo come molto concentrato
e ben patrimonializzato. Il 20% del mercato è in mano a 5 operatori che rappresentano
piattaforme acquisitive e aggregative che hanno permesso ai piccoli operatori di categoria,
sempre più spesso in balia della concorrenza straniera, di trovare un approdo
nazionale nel quale far confluire il proprio valore. La crescita endogena e la “spinta”
fornita dal Covid, probabilmente hanno indotto i grandi operatori a distogliere un po’ di
attenzione dalla consueta campagna di acquisizioni (M&A), dedicandosi ai processi di
integrazione e, soprattutto, a sostenere il boom di domanda da parte dei consumatori.
Competere in un mercato consolidato e internazionale, soggetto a nuovi trend culturali
e comportamentali e, soprattutto, trainato dalla distribuzione organizzata,
impone una dimensione adeguata e coerente, spingendo i medi imprenditori italiani,
quasi sempre eredi di una cultura artigianale, a fare un salto dimensionale e, soprattutto,
culturale.n
Sante Maiolica
Partner & ceo di Grant Thornton Financial Advisory Services
DM MAGAZINE 69
REAL ESTATE DMM
Landlords
e Tenants:
un nuovo patto
La crisi sanitaria del Covid-19, con i conseguenti
provvedimenti restrittivi alla circolazione delle persone e le chiusure
forzate degli esercizi, ha messo in ginocchio un intero comparto.
Nel 2020 il settore del Commercio ha fatto registrare spaventose contrazioni di fatturato
in tutta la nazione con poche e significative eccezioni, su tutte il settore alimentare
e il commercio elettronico. Fra i format a essere stati più danneggiati troviamo
le strutture aggregate, fra cui i centri commerciali, i parchi, outlet ecc., dove più stringenti
sono stati i provvedimenti restrittivi. Ed è su queste che vogliamo rivolgere l’attenzione.
La situazione accennata ha messo in seria difficoltà una relazione cardine di tutta la
filiera del real estate commerciale, quella fra proprietario e affittuario. Il primo ha registrato
un crollo degli introiti da affitti e una crescente massa di insoluti, e il secondo, dal
canto suo, ha subito in molti casi un azzeramento delle vendite (e, quindi, degli incassi).
Una “guerra fra poveri”, si direbbe, se non fosse che il settore sia uno fra quelli più redditizi
del mercato immobiliare, maggiormente in passato, per la verità. Il perdurare di una tale
condizione rischia di diventare patologico e avere conseguenze permanenti sull’asset
sottostante, il cui valore – notoriamente – è funzione della sua capacità di produrre reddito
certo e stabile.
Una tempesta che ci offre occasione per una riflessione di medio periodo. Valutare il
punto vendita dalla sola capacità di vendere quel dato bene o servizio ivi presente o fornito,
abbiamo visto, è stato fortemente messo in crisi da limitazioni e chiusure. Rimedi
quali ristori, periodi di gratuità o canoni soltanto come percentuale del fatturato sono
insufficienti e solo temporanei. Occorre pertanto cambiare paradigma: lo spazio di esercizio
non può più essere considerato solo come un punto di vendita fisico - come nei fatti
già non è -, ma va posta l’attenzione su tutte le attività che in tale luogo e attraverso di
esso possono essere svolte. Vien facile pensare all’utilizzo del punto vendita come pickup
point per la consegna di prodotti acquistati da negozi online, anche di terzi come già
avviene per alcuni marchi, ovvero come spazio in cui fornire servizi connessi alla vendita
anche se conclusa altrove, fino ad arrivare a pensare il luogo anche come il magazzino
70 DM MAGAZINE
REAL ESTATE DMM
in cui viene stoccata la merce non necessariamente
correlata alla vendita in loco o, ancora,
partecipare al market place comune. Un luogo
ubicato in una struttura composita che è più
della somma delle sue componenti.
L’insieme di questi aspetti, modulato per tipologia,
dovranno portare a un nuovo corpo
contrattuale, un rapporto che origina da una
maggiore compenetrazione degli interessi
che, come accaduto nel caso della pandemia,
possono ricevere forti condizionamenti
per cause indipendenti la volontà dell’operatore
economico. Eliminare anacronistiche limitazioni merceologiche superate
dalla normativa di settore ovvero abbandonare logiche di esclusiva spesso inattuabile
data la polverizzazione delle strutture, sono alcuni esempi. Ancora, prevedere
canoni di affitto compositi come sommatoria di parti fisse e variabili; le prime
che crescono o diminuiscono in maniera prefissata al verificarsi di dati eventi, le
seconde che possono crescere o diminuire anche in modo proporzionale o per
scaglioni di fatturato sviluppato o, infine, abbinare clausole di fuoriuscita al verificarsi
o meno di tali eventi.
Continuare ad arroccare le
proprie posizioni su contrapposti
centri di interesse,
senza comprendere che il
futuro va sempre più verso
forme dinamiche di commercio
che comportano una
profonda collaborazione fra
gli attori, tradisce una visione
miope che oramai sempre
meno possono permettersi
di avere. Serva il 2021 quale
momento per ridiscutere
gli accordi, con l’obiettivo di
trovare un nuovo equilibrio
nel rapporto, prima che nei
numeri.n
Alberto Deiana
project management
and Real Estate Executive, Mi.No.Ter.
Real Estate e Commercio.
Dinamiche del presente e scenari post Covid-19
Un libro ricco di spunti e ispirazioni per chi è interessato
a conoscere la situazione italiana del
mercato immobiliare e del commercio e, in più,
desidera comprendere in che direzione si muovono
davvero questi due settori, anche alla luce delle
turbolenze causate dal Covid-19 e dalla conseguente
emergenza, non solo sanitaria. Si tratta di
un approfondimento sulle dinamiche di consumo,
sulle sfide lanciate dalla tecnologia applicata al
commercio e sulla corsa
dello sviluppo immobiliare
per la riqualificazione
delle città. Disponibile
presso i maggiori stores
online: Amazon, Mondadori,
La Feltrinelli, Hoepli,
Giunti, IBS, Libreria Universitaria,
iBooks di Apple
e Google Libri.
DM MAGAZINE 71
TECNOLOGISTICA DMM
Kairos
Software
Solutions
informatiche
a supporto
dell’asset
management
Intervista al ceo Simone Bartalesi che ci ha illustrato core business,
approccio al mercato e vision dell’azienda.
Kairos Software, società informatica con sede a Guamo - Capannori (Lu), è specializzata
in solutions a supporto delle attività di asset management delle imprese di
servizi e manifatturiere di medie e grandi dimensioni. Simone Bartalesi, Ceo di Kairos
Software, ci ha illustrato core business, approccio al mercato e vision dell’azienda.
Qual è la specializzazione di Kairos Asset Management a supporto delle aziende?
E cosa la differenzia da quelle dei vostri competitor?
Gli elementi che contraddistinguono l’offerta di Kairos da quella dei competitor dipendono, in primis,
dal posizionamento del nostro software di Asset Management nel contesto retail. In questo
settore, la maggior parte delle aziende presentano caratteristiche comuni: sono aziende multiplant,
ovvero che operano in molteplici stabilimenti, subalterni rispetto alla sede principale, possiedono
grandi quantità di assets da gestire, presentano una vasta pluralità di attori coinvolti nella
gestione di tali assets, gestiscono i processi in outsourcing e necessitano di monitorare i costi
collegati ai sistemi legacy. Al tempo stesso, però, queste caratteristiche rappresentano anche
criticità da risolvere se si vogliono gestire in modo ottimale gli assets. Con Kairos Asset Management,
vogliamo offrire una risposta forte e funzionale a tutto ciò, offrendo la possibilità di organizzare
gli asset secondo una precisa gerarchia, definire i piani di manutenzione programmata e
consolidare il legame tra azienda e fornitori di manutenzioni con funzionalità dedicate, come un
portale web di accesso e un’App mobile per i manutentori. Oltre a questo, Kairos si distingue dai
competitors perché è facile da utilizzare e adattabile. La semplicità rappresenta un prerequisito
fondamentale in grado di controbilanciare la complessità che caratterizza i processi operativi
degli uffici tecnici. L’adattabilità deriva, invece, dall’approccio progettuale di Kairos Asset Management
e significa che è in grado di adeguarsi alle esigenze e necessità del cliente.
72 DM MAGAZINE
Quali sono i vostri principali target di riferimento?
TECNOLOGISTICA DMM
Kairos Asset Management è orientato alla soddisfazione delle esigenze di medie e grandi imprese,
pubbliche o private che operano sul mercato italiano o internazionale e che hanno la
necessità di gestire in senso organizzato, distribuito e digitalizzato i processi di identificazione,
catalogazione, caratterizzazione di asset aziendali eterogenei, pianificazione e organizzazione
e gestione delle attività di manutenzione preventive o a guasto. Ovviamente, la finalità
generale è quella di garantire la massima efficienza nella gestione dei processi aziendali.
Oggi, sul versante delle vostre soluzioni, quale aspetto riveste un particolare interesse
per i vostri target?
La capacità di realizzare un’infrastruttura in grado di porre in relazione tutti gli attori presenti
nel processo di manutenzione attraverso l’utilizzo di un unico gestionale e di tecnologie web
e mobile. In particolare, l’interesse della nostra soluzione software è rivolto verso l’integrazione
di tre elementi: interfaccia software per l’azienda (back-end), interfaccia software lato
fornitore (front-end); applicazione mobile utilizzabile dal manutentore sul campo. Questa
integrazione, oltre a semplificare e a ottimizzare i processi manutentivi, riduce i costi ed elimina
le ridondanze connesse alla loro gestione.
Può illustrare le caratteristiche e il valore aggiunto della solution che avete lanciato
di recente?
Il valore aggiunto del nostro prodotto deriva, principalmente, dalla presenza di alcuni elementi
distintivi, tra i quali, possiamo menzionare: la copertura funzionale che ci permette di
gestire tutte le aree di interesse del cliente; la capacità progettuale, ovvero riuscire, grazie a
un approccio tailor-made, ad adattare la soluzione e le relative funzionalità alle specifiche
esigenze del cliente e, infine, l’innovazione tecnologica, dal momento che si tratta di un prodotto
in continua crescita che sfrutta le tecnologie presenti sul mercato al fine di garantire
sempre maggiore fluidità al processo manutentivo.
Quali sono i vostri progetti per il 2021?
I nostri progetti per il 2021 riguardano principalmente due obiettivi: rafforzare ed espandere
la nostra presenza sui mercati internazionali e investire su una crescente integrazione tra il
software e tecnologie del mondo Internet of Things.
Qual è la vostra visione dell’attuale scenario di mercato?
Crediamo che il processo di informatizzazione delle manutenzioni sia stato, per molto tempo,
gestito in modo destrutturato, con l’utilizzo di strumenti inadeguati, soprattutto, se confrontati
con la complessità dei processi manutentivi. Negli ultimi anni, il mercato ha subito
un profondo cambiamento, anche a seguito della crescente integrazione e interconnessione
tra oggetti e processi, che ha portato le aziende a essere consapevoli che è necessario organizzare
i processi di manutenzione in modo efficiente, strutturato e ottimale.n
Leggi anche: “Orizzonti Holding sceglie Kairos Software”
DM MAGAZINE 73
NEWS DMM
Carrefour chiude l’ipermercato
di Camerano e lascia le Marche
Carrefour Italia ha deciso la chiusura dell’ipermercato
di Camerano il prossimo 31 marzo, lasciando
di fatto le Marche. Forse pressato da
una situazione estremamente difficile della controllata
francese che solo nel 2020 ha perso ricavi
per 384 milioni. Nell’incontro con i sindacati,
l’azienda ha confermato la chiusura del punto
vendita senza altre soluzioni e con il ricollocamento
in altri punti vendita. Anni fa Carrefour
decise la ritirata dal Mezzogiorno, dedicandosi
solo al franchising.
Alce Nero: un nuovo progetto
Alce Nero annuncia un nuovo progetto: marzo aprirà il
primo negozio a marchio a San Lazzaro, paese dell’hinterland
bolognese dove si trovano gli ex uffici diventati
insufficienti a contenere la crescita dell’azienda, storica
realtà di agricoltori e trasformatori biologici nata negli
anni ’70. Il nuovo punto vendita ha una superficie di 80
metri quadri destinati alla vendita e altrettanti per magazzini
e uffici di servizio, con un ampio parcheggio per
i clienti. Nel negozio è in vendita tutto l’assortimento
completo. Il negozio fungerà anche da “esperimento”
per un format che Alce Nero ha intenzione di sviluppare
ulteriormente ed esportarlo in altre parti d’Italia.
F.lli Ibba amplia
la sua rete commerciale
F.lli Ibba, operatore della Gdo alimentare, ha acquisito
dal 1° marzo 2021 Supermercati Gieffe e stretto
un accordo di collaborazione con Ideal Market. Importante
operazione strategica che apporta un fatturato
incrementale alle casse di 150 milioni di euro,
portando il gruppo a una quota in Sardegna del 22,3%
e ad un fatturato di 700 milioni di euro nel mercato.
Questo permette alla F.lli Ibba di rafforzare e consolidare
ulteriormente la propria presenza sul territorio
sardo, in cui opera da sempre con l’obiettivo di generare
valore
per tutta la
comunità insieme
a tanti
imprenditori
che da tempo
collaborano
e sposano
il progetto
del gruppo.
Lucart annuncia l’acquisizione del 100%
del capitale sociale di Esp Ltd
Lucart, società operativa alla guida del Gruppo Lucart
con sede a Porcari (LU), annuncia l’acquisizione del
100% del capitale sociale di Esp Ltd (Essential supply
products Ltd.), il principale trasformatore indipendente
di prodotti in carta tissue per il mercato Away
from Home della Gran Bretagna. L’acquisizione è
ufficialmente in vigore dal 1° marzo 2021. Fondata
nel 1990, Essential Supply Products Ltd registra oggi
un fatturato pari a circa 30 milioni di euro all’anno.
La società impiega 85 persone su 5 diverse linee di
trasformazione e permetterà di attivare importanti
sinergie con gli altri stabilimenti del Gruppo Lucart.
74 DM MAGAZINE
VIDEO E PODCAST DMM
IPER LA GRANDE I SI RINNOVA A ROZZANO (MI)
È stato presentato il restyling del punto vendita Iper La
grande i di Rozzano, a Sud di Milano, adiacente al centro
commerciale Fiordaliso. All’interno ampio spazio è dedicato
al reparto freschi e surgelati, mentre la vasta cantina
vanta oltre mille etichette, di cui 100 a marchio Gradi Vigne.
Per rispondere alla digitalizzazione che sta interessando il
mondo retail, l’app DoveSiTrova aiuta il consumatore nella
ricerca dei prodotti tra le oltre 40 mila referenze disponibili,
mentre il Totem “Ti consiglio un Vino” profila il vino ideale
di ciascun cliente. Ne abbiano parlato con la Direttrice
del punto vendita Michela Bettoni, che ha raccontato nel
dettaglio tutte le caratteristiche del nuovo punto vendita.
PROMOTICA LANCIA LA CAMPAGNA
DI FIDELIZZAZIONE PER CARREFOUR EXPRESS
Gruppo Promotica ha comunicato l’avvio della campagna di
fidelizzazione per i punti vendita di prossimità Carrefour
Express, sancendo così la collaborazione l’insegna. La campagna
intitolata “Il design si vede dal mattino” è una short
Collection valida negli oltre 600 punti vendita Carrefour Express
distribuiti su tutto il territorio italiano e durerà fino all’11 aprile
2021: essa è dedicata a tutti i possessori della SpesAmica
Payback e prevede un bollino ogni 10 euro di spesa oppure
ogni 40 punti Sprint. Tutti i dettagli sulla campagna e sulle
attività di Promotica sono fornite ai nostri microfoni dall’amministratore
Delegato del Gruppo, Diego Toscani.
VIP LANCIA LA PIATTAFORMA “LA SAPORERIA”
Vip ha presentato “la Saporeria”, una piattaforma
online concepita allo scopo di modificare l’approccio
del consumatore circa la scelta e l’acquisto delle
mele: sul sito, infatti, ciascuna varietà è presentata in
ogni sua caratteristica, dal colore, al gusto alla consistenza,
in modo da facilitare il consumatore nella
scelta del prodotto più affine alle proprie esigenze. I
clienti avranno la possibilità di ricevere direttamente
a casa una confezione di mele scelte e Vip condividerà
la piattaforma con i partner della distribuzione.
Tutti i dettagli sul progetto sono forniti dal direttore
commerciale dell’azienda Fabio Zanesco e dal responsabile
marketing Benjamin Laimer.
MASTROPASQUA (CUSTOM): TUTTI I VANTAGGI
DELLA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI
La Lotteria degli scontrini è partita ufficialmente il 1° febbraio
scorso, destando non poche perplessità soprattutto
tra i piccoli esercenti e i ristoratori, anche a causa dei costi
delle attrezzature tecnologiche necessarie. In ambito retail,
invece, l’adeguamento è avvenuto in maniera più fluida e
l’iniziativa potrebbe rappresentare una vera e propria “rivincita”
del settore nei confronti dell’e-commerce. Per comprendere
al meglio i reali vantaggi della Lotteria degli Scontrini
ne abbiamo parlato con Alessandro Mastropasqua,
Head of Corporate Marketing & Press Communication di
Custom, azienda specializzata in tecnologie di stampa e
lettura ottica per il retail, l’industria e la finanza.
DM MAGAZINE 75
CONFINDUSTRIA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA
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NEL PROSSIMO NUMERO
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Caffè: chi vince e chi perde con il virus
MERCATI
Fuoripasto dolci • Ortofrutta IV e V gamma • Igiene personale
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