GEOmedia_1_2021
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Rivista bimestrale - anno XXV - Numero - 1/<strong>2021</strong> - Sped. in abb. postale 70% - Filiale di Roma<br />
TERRITORIO CARTOGRAFIA<br />
GIS<br />
CATASTO<br />
3D<br />
INFORMAZIONE GEOGRAFICA<br />
FOTOGRAMMETRIA<br />
URBANISTICA<br />
EDILIZIA<br />
GNSS<br />
BIM<br />
RILIEVO TOPOGRAFIA<br />
CAD<br />
REMOTE SENSING SPAZIO<br />
WEBGIS<br />
UAV<br />
SMART CITY<br />
AMBIENTE<br />
NETWORKS<br />
LiDAR<br />
BENI CULTURALI<br />
LBS<br />
Gen/Feb <strong>2021</strong> anno XXV N°1<br />
Il futuro della<br />
“Science of Where”<br />
GNSS: SERVIZI, NUOVE<br />
APPLICAZIONI E SCENARI<br />
FUTURI<br />
MOBILE MAPPING<br />
PER LE INFRASTRUTTURE<br />
VERTICALI<br />
MAPPE DI PERICOLOSITÀ<br />
E RISCHIO<br />
IDROGEOLOGICO
FOTOGRAMMETRIA<br />
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L’evoluzione della<br />
scienza del dove<br />
Stiamo vivendo una sostanziale variazione del mondo della geomatica e in particolare del mondo<br />
dei Gis. Ci troviamo di fronte a nuovi orizzonti in cui tutte le scoperte e gli avanzamenti degli<br />
ultimi 50 anni sono stati inglobati all’interno dei sistemi informatici più o meno intelligenti.<br />
Pensiamo alla evoluzione del sistema di misura laser delle distanze nel laser scanning evolutosi<br />
ora nella tecnica di localizzazione e mappatura simultanea SLAM (Simultaneous localization and<br />
mapping), ove si risolve il problema computazionale della costruzione o dell'aggiornamento di<br />
una mappa di un ambiente sconosciuto, tenendo contemporaneamente traccia della posizione<br />
dell’operatore e dello strumento al suo interno. Oggi gli algoritmi SLAM vengono utilizzati<br />
nella navigazione, nella mappatura robotica e nella realtà virtuale o aumentata, ma il costante<br />
miglioramento delle prestazioni degli algoritmi e della strumentazione basata su questo metodo<br />
sta permettendo di espanderne l’impiego in numerosi progetti ed in particolare all’interno di<br />
cantieri di ingegneria civile. Ancora tali strumenti permettono di eseguire rapide verifiche di<br />
congruenza tra posizione e geometria del costruito rispetto al modello BIM di progetto, come ci<br />
riporta Giorgio Vassena illustrando nel report dedicato il sistema HERON prodotto dalla società<br />
italiana Gexcel.<br />
A queste evoluzioni dei sistemi di misurazione laser si affiancano quelle della fotogrammetria<br />
nella ormai più che ventennale continua competizione tecnologica che ora si sta correndo anche<br />
nel campo delle riprese da Droni che, come quello che sta operando ora su Marte, riescono non<br />
solo a riprendere la realtà, ma a creare in tempo reale dei modelli digitali del terreno sottostante<br />
onde scegliere meglio il punto dove atterrare per evitare terreni accidentati.<br />
Il mobile mapping, che combina entrambe le tecniche di laser scanning e di fotogrammetria,<br />
sfruttando anche il posizionamento satellitare, consente di riconoscere automaticamente gli<br />
oggetti del territorio classificandoli in database georeferenziati. Un esempio di tale automazione<br />
è mostrato nel report a cura di Vera Costantini in cui si illustrano i risultati ottenuti<br />
classificando nuvole di punti da LiDAR tramite la Object Based Image Analysis (OBIA) con il<br />
software di Trimble.<br />
E non tralasciamo la grande evoluzione dei sistemi operanti nello Spazio, rendendoci conto<br />
che i grandi progressi della Geomatica sono avvenuti nel posizionamento di precisione per il<br />
tramite dei sistemi satellitari GNSS e nel telerilevamento grazie all’avanzamento nel campo<br />
dell’Osservazione della Terra.<br />
A questo punto ci si chiede dove sta andando la Geomatica in questo momento e una risposta ci<br />
viene da Esri con il suo nuovo orientamento legato alla scienza del dove (The Science of Where)<br />
di cui si parla già da tempo, ma che sarà quest’anno il cuore della Conferenza Utenti Esri che<br />
diventa una intera Digital Week dal 10 al 14 maggio <strong>2021</strong>. Nell’intervista ad Emilio Misuriello<br />
si parla del significato intrinseco della scienza del dove che non solo supera il Gis ma è molto di<br />
più, uno strumento di conoscenza che va oltre e fa vedere cose invisibili a un primo approccio<br />
con una intelligenza aggiuntiva per capire e comprendere le dinamiche territoriali, l’ecologia,<br />
l’economia, la mobilità, la difesa, l’energia.<br />
E per il futuro del posizionamento, Marco Lisi, nella sua consueta rubrica, ci rende consapevoli<br />
del fatto che le attuali costellazioni GNSS (GPS, GLONASS, Galileo e Beidou) non sono<br />
completamente sufficienti a garantire servizi efficienti e soprattutto sicuri. “Jamming” e<br />
“spoofing” costituiscono una minaccia sempre più reale, facendo anche leva sull’intrinseca<br />
debolezza dei segnali GNSS. Si studiano alternative, in gran parte fondate su sistemi alternativi<br />
terrestri ovvero piattaforme basate sull’integrazione con vari sensori come ad esempio quelli<br />
inerziali.<br />
Buona lettura,<br />
Renzo Carlucci
FOCUS<br />
In questo<br />
numero...<br />
6<br />
FOCUS<br />
REPORT<br />
Mappe di pericolosità<br />
e rischio idraulico<br />
nell'alluvione<br />
in Sicilia del 2018<br />
di Filippo Massimiliano Gagliano<br />
INTERVISTA<br />
LE RUBRICHE<br />
16 MERCATO<br />
38 AUGMENTED REALITY<br />
42 TERRA E SPAZIO<br />
46 AGENDA<br />
In copertina l'area di studio delle<br />
zone inondate dei fiumi Milicia<br />
e Ficarazzi relative all'analisi<br />
idrogeologica per la realizzazione di<br />
mappe di pericolosità.<br />
14<br />
Il futuro della<br />
“Science of Where”<br />
incontro con<br />
l'Amministratore<br />
Delegato di Esri Italia<br />
a cura della Redazione<br />
geomediaonline.it<br />
4 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong><br />
<strong>GEOmedia</strong>, bimestrale, è la prima rivista italiana di geomatica.<br />
Da più di 20 anni pubblica argomenti collegati alle tecnologie dei<br />
processi di acquisizione, analisi e interpretazione dei dati,<br />
in particolare strumentali, relativi alla superficie terrestre.<br />
In questo settore <strong>GEOmedia</strong> affronta temi culturali e tecnologici<br />
per l’operatività degli addetti ai settori dei sistemi informativi<br />
geografici e del catasto, della fotogrammetria e cartografia,<br />
della geodesia e topografia, del telerilevamento aereo e<br />
spaziale, con un approccio tecnico-scientifico e divulgativo.
24<br />
GeoStru – Soluzioni<br />
GIS al servizio del<br />
professionista<br />
a cura del team GeoStru<br />
INSERZIONISTI<br />
Codevintec 21<br />
Datronix 37<br />
Epsilon 17<br />
ESRI 29<br />
Geomax 37<br />
GIS3W 12<br />
Gter 16<br />
Planetek Italia 47<br />
Sokkia 19<br />
Stonex 29<br />
Classificazione<br />
OBIA automatica<br />
di elementi<br />
stradali acquisiti<br />
con laser scanner<br />
di Vera Costantini<br />
30<br />
34<br />
La tecnologia<br />
HERON per il<br />
Monitoraggio dello<br />
stato avanzamento<br />
lavori strutture verticali<br />
di Giorgio Vassena<br />
StrumentiTopografici 2<br />
Teorema 46<br />
ESA - Earth from Space, la foresta<br />
pluviale dell’Amazzonia<br />
(21 marzo <strong>2021</strong>)<br />
In occasione della Giornata<br />
Internazionale delle Foreste<br />
la missione Copernicus Sentinel-2<br />
ci porta su una parte<br />
della foresta pluviale amazzonica,<br />
in Amazonas – lo stato<br />
più grande del Brasile.<br />
Come fa intuire il suo nome,<br />
lo stato di Amazonas è quasi<br />
interamente ricoperto dalla<br />
foresta pluviale amazzonica,<br />
la foresta pluviale tropicale<br />
più grande al mondo con<br />
un’area di copertura di circa<br />
sei milioni di kmq. L’Amazzonia<br />
costituisce la riserva biologica<br />
più ricca e più variegata<br />
al mondo, ospitando diversi<br />
milioni di specie di insetti,<br />
uccelli, piante ed altre forme<br />
di vita.<br />
Questa immagine è stata processata<br />
utilizzando il canale<br />
infrarosso di Sentinel-2, che<br />
restituisce la densa foresta<br />
pluviale con una colorazione<br />
verde chiaro. Questo risultato<br />
rende le differenze nella<br />
copertura della vegetazione<br />
molto più evidenti rispetto<br />
all’uso dei soli canali nel visibile<br />
del satellite, che sono gli<br />
unici che i nostri occhi sono<br />
in grado di percepire.<br />
Crediti: ESA - Image of the<br />
week.<br />
Traduzione: Gianluca Pititto<br />
una pubblicazione<br />
Science & Technology Communication<br />
<strong>GEOmedia</strong>, la prima rivista italiana di geomatica.<br />
ISSN 1128-8132<br />
Reg. Trib. di Roma N° 243/2003 del 14.05.03<br />
Direttore<br />
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Rivista fondata da Domenico Santarsiero.<br />
Numero chiuso in redazione il 20 aprile <strong>2021</strong>.
REPORT FOCUS<br />
Mappe di pericolosità e<br />
rischio idraulico nell'alluvione<br />
in Sicilia del 2018<br />
di Filippo Massimiliano Gagliano<br />
Fig. 1 - Alcune schermate di esempio dell’applicativo GeoInfo.<br />
Le inondazioni, in quanto grave disastro naturale, colpiscono<br />
molte parti del mondo, compresi i paesi sviluppati. A causa<br />
di questo naturale disastro, ogni anno si registrano perdite<br />
di vite umane e danni al territorio per milioni di euro. I danni<br />
e le perdite possono essere prevenuti e limitati fornendo<br />
informazioni affidabili agli enti e ai cittadini attraverso modelli<br />
e mappe di pericolosità delle inondazioni (Demir, 2015). I<br />
modelli idraulici e la cartografia digitale sono essenziali<br />
per la pianificazione comunale, per i piani di emergenza di<br />
protezione civile, per una corretta progettazione delle opere di<br />
prevenzione di fenomeni del dissesto idrogeologico (Goodell<br />
and Warren, 2006). Nei primi giorni di novembre 2018 la<br />
Sicilia è stata interessata da una fase di tempo perturbato,<br />
caratterizzata da intense e abbondanti piogge che hanno<br />
causato gravi danni alla comunità e al territorio.<br />
I<br />
sistemi informativi geografici<br />
(GIS) utilizzando<br />
i dati territoriali riescono<br />
a integrare i modelli idraulici<br />
per la simulazione di eventi<br />
alluvionali e sono capaci di<br />
redigere mappe di pericolosità<br />
idraulica e stimare i danni da<br />
dissesto idrogeologico (Wiles<br />
and Levine, 2002), (Sole et al.,<br />
2007). Il GIS integrato con il<br />
modello idraulico riesce a stimare<br />
il profilo di piena con un<br />
fissato tempo di ritorno. Il modello<br />
idraulico utilizzato è stato<br />
sviluppato dopo il 1970, dal<br />
centro di ingegneria idrologica<br />
River Software Analysis System<br />
(HEC-RAS) dell’United States<br />
Army Corps of Engineers<br />
(USACE), oggi è ampiamente<br />
utilizzato in Europa e in<br />
America. GIS e modelli HEC-<br />
RAS sono stati utilizzati con<br />
successo per ottenere mappe di<br />
inondazione del fiume Waller<br />
nel Texas (Tate et al., 2002),<br />
Ohio Swan River Bacino<br />
(Wiles and Levine, 2002),<br />
fiume Atrato in Colombia<br />
(Mosquera-Machado and<br />
Ahmad, 2007), fiume Vistola<br />
in Varsavia, Polonia (Gutry-<br />
Korycka et al., 2006), fiume<br />
Gordon in Francia (Sheffer<br />
et al., 2008), nord-ovest<br />
della Colombia (Mosquera-<br />
Machado and Ahmad, 2007),<br />
Dhaka centro-orientale in<br />
Bangladesh (Masood and<br />
Takeuchi, 2012), e Onaville<br />
ad Haiti (Heimhuber et al.,<br />
2015). Çelik et al. hanno ana-<br />
6 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
FOCUS<br />
lizzato l'alluvione del 2004<br />
di Kozdere Stream a Istanbul<br />
utilizzando HEC-RAS e GIS<br />
(Celik et al., 2012). Sole et<br />
al. hanno redatto mappe di<br />
rischio della regione Basilicata<br />
(Italia) generando i profili<br />
di correnti a pelo libero per<br />
diversi tempi di ritorno (30,<br />
200 e 500 anni) (Sole et al.,<br />
2007). Masood e Takeuchi<br />
hanno utilizzato HEC-RAS e<br />
GIS per valutare il pericolo di<br />
inondazioni, la vulnerabilità<br />
e il rischio idraulico in Medio<br />
Oriente Dhaka (Masood and<br />
Takeuchi, 2012), ottenendo<br />
mappe di inondazione per<br />
l'alluvione con tempo di ritorno<br />
pari a 100 anni. Sarhadi<br />
et al. hanno studiato modelli<br />
previsionali delle inondazioni<br />
alluvionali dei fiumi nel<br />
sud-est dell'Iran utilizzando<br />
HEC-RAS e GIS (Sarhadi<br />
et al., 2012). Heimhuber et<br />
al. hanno utilizzato HEC-<br />
RAS e GIS per eseguire le<br />
simulazioni in condizioni di<br />
moto monodimensionale e<br />
non stazionario per la progettazione<br />
del grande canale di<br />
Lan Couline (Heimhuber et<br />
al., 2015). Lo scopo di questo<br />
studio è studiare modelli per<br />
simulare scenari per gli eventi<br />
alluvionali nel bacino del fiume<br />
Milicia utilizzando il GIS<br />
e HEC-RAS per diversi periodi<br />
di ritorno (50, 100 e 300).<br />
Introduzione<br />
Le passate alluvioni dell’autunno<br />
2018 che hanno colpito<br />
la Regione Sicilia hanno rivelato<br />
un allarmante stato di fragilità<br />
idraulica diffusa in tutto<br />
il territorio, insieme all’urgente<br />
necessità di adeguate opere<br />
di difesa idraulica, da una<br />
parte, e dall’altra sottolineata<br />
l’importanza della modellazione<br />
matematica contro tali<br />
eventi.<br />
Fin da giovedì 1 novembre<br />
2018 si sono registrati considerevoli<br />
valori di pioggia nella<br />
zona compresa tra la parte<br />
occidentale della provincia di<br />
Agrigento, la parte orientale<br />
della provincia di Trapani<br />
e Palermo. Inizialmente<br />
si sono registrate valori di<br />
pioggia registrati fra 40 e 80<br />
mm e intensità orarie localmente<br />
anche superiori ai 30<br />
mm/h valori che, nei due giorni<br />
successivi, hanno raggiunto,<br />
nella giornata di sabato 3<br />
novembre, i 138 mm a Ribera<br />
(AG). E proprio nella giornata<br />
di sabato quando anche a causa<br />
anche a causa di una linea<br />
temporalesca in debole movimento<br />
verso nord est, tutti i<br />
bacini dell’Agrigentino e del<br />
Palermitano centro-occidentale<br />
sono andati in piena. Le<br />
inondazioni e gli allagamenti<br />
delle varie aste fluviali e torrentizie<br />
hanno prodotto ingenti<br />
danni all’agricoltura e<br />
alle infrastrutture e un forte<br />
impatto sulla popolazione.<br />
L’episodio più drammatico è<br />
avvenuto a Casteldaccia (PA),<br />
dove due famiglie, in totale<br />
nove persone, tra adulti e<br />
bambini, sono state improvvisamente<br />
bloccate al piano terra<br />
di una casa (figura 1) dalle<br />
acque del fiume Milicia straripato<br />
e sono annegate (figura<br />
2). Altre quattro persone sono<br />
rimaste uccise nei territori<br />
di Vicari e Corleone (figura 3)<br />
in provincia di Palermo e di<br />
Cammarata (AG). Si tratta di<br />
tre uomini e una donna che<br />
sono tutti deceduti lungo le<br />
strade: un uomo nella sua auto<br />
è stato travolto dal torrente<br />
San Leonardo esondato, una<br />
seconda persona, un pediatra<br />
dell’ospedale di Corleone, trascinato<br />
via dalle acque del<br />
fiume Belice Sinistro mentre<br />
tentava di mettersi in salvo<br />
fuggendo dall’auto impantanata.<br />
Infine due coniugi che<br />
Fig. 2 - Fabbricato in territorio di Casteldaccia.<br />
stavano trascorrendo alcuni<br />
giorni di vacanza in Italia, sono<br />
stati investiti da una frana di<br />
acqua e fango mentre percorrevano<br />
una strada interpoderale<br />
nei pressi di Cammarata. La<br />
massa di detriti ha fatto sbalzare<br />
e precipitare l’auto in un<br />
burrone profondo circa 30<br />
metri. Gravissimo quindi il<br />
bilancio complessivo, che conta<br />
13 morti, un ferito, e oltre 230<br />
sfollati in varie località delle<br />
due province.<br />
La modellazione digitale del<br />
flusso di acque superficiali è un<br />
argomento di ricerca importante<br />
per la gestione del rischio<br />
di inondazione. I risultati<br />
delle simulazioni giocano un<br />
ruolo significativo nel processo<br />
decisionale nazionale sulla<br />
prevenzione e il controllo delle<br />
Fig. 3 - Inondazione dei territori di Vicari e Corleone.<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 7
FOCUS<br />
Fig. 4 - Dati pluviometrici e curve di pioggia del bacino del fiume Milicia (Tr 100 anni)<br />
inondazioni. I modelli monodimensionali<br />
delle acque superficiali<br />
sono preferiti nel campo<br />
dell'ingegneria, soprattutto alle<br />
velocità del calcolo computazionale<br />
e alle immediate applicazioni.<br />
Anche i modelli 2D sono<br />
sviluppati e utilizzati.<br />
Dal 1970, gli studi di ricerca<br />
in tutto il mondo sono notevolmente<br />
perfezionati per<br />
la modellazione idraulica di<br />
propagazione delle piene. I modelli<br />
ampiamente utilizzati nella<br />
mappatura del rischio di inondazione<br />
dimostrano un grande<br />
interesse per i modelli di simulazione<br />
delle acque superficiali<br />
e per la valutazione del rischio<br />
idraulico e per la previsione delle<br />
inondazioni in tempo reale.<br />
Combinando i modelli idrologici<br />
e fluviali, le applicazioni della<br />
modellazione della propagazione<br />
delle piene possono formulare<br />
strategie utili alla mitigazione<br />
dei processi geo-idrologici.<br />
Alcuni studi condotti in Italia<br />
hanno lo scopo di proteggere<br />
le aree soggette a piene usando<br />
metodi statistici, simulazioni,<br />
modelli idrologici. D'altra parte,<br />
l'innovazione di questo lavoro<br />
rispetto agli studi locali è la<br />
previsione di aree inondate per<br />
diversi periodi di ritorno e la<br />
mappatura delle zone a rischio.<br />
Questi modelli previsionali<br />
possono essere utili per gli enti<br />
e amministrazioni pubbliche a<br />
diverse scale territoriali, prendendo<br />
decisioni e intervenendo<br />
efficacemente per proteggere le<br />
aree a rischio idraulico e ridurre<br />
i fenomeni di dissesto idrogeologico.<br />
La modellazione delle inondazioni<br />
è notevolmente migliorata<br />
negli ultimi anni con l'avvento<br />
della geomatica e in particolare<br />
dei sistemi di informazione<br />
geografica (GIS). In questo<br />
studio, infatti, la combinazione<br />
di HEC-RAS (Hydrologic<br />
Engineering Center - River<br />
Analysis System), HEC-<br />
GeoRAS e GIS viene utilizzata<br />
per simulare i modelli di inondazione<br />
di piena: sono software<br />
open source sviluppati dall’US<br />
Army Corps of Engineers con<br />
interfaccia grafica per un uso<br />
interattivo per l'analisi idraulica,<br />
l'archiviazione, la gestione<br />
la visualizzazione dei dati. La<br />
specificità di questo lavoro è<br />
condividere le informazioni con<br />
le interfacce GIS e HEC-RAS<br />
(HEC, 2002), (HEC, 2005),<br />
Dato<br />
Valore<br />
Lunghezza<br />
25 Km<br />
Altitudine massima 1257 m.s.l. m.<br />
Numero di Comuni<br />
Altavilla Milicia, Baucina, Bolognetta, Casteldaccia,<br />
Cefalà Diana, Ciminna, Marineo, Mezzojuso,<br />
Ventimiglia di Sicilia, Villafrati.<br />
Stazione di misura delle portate Ciandrotto<br />
Q t=50<br />
299.26 mc/s<br />
Q t=100<br />
356.06 mc/s<br />
Q t=300<br />
449.04 mc/s<br />
Estensione del bacino sotteso 127 kmq<br />
Tab. 1 - Dati idrologici del fiume Milicia.<br />
8 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
FOCUS<br />
(HEC, 2009), (USACE, 2016).<br />
La gestione delle inondazioni<br />
dovrebbe essere considerata<br />
un problema spaziale perché<br />
le intensità e le caratteristiche<br />
di inondazione variano a seconda<br />
del contesto territoriale.<br />
L'obiettivo principale di questo<br />
studio è stimare l'estensione<br />
delle inondazioni, corrispondenti<br />
ai deflussi del fiume<br />
Milicia, al fine di migliorare i<br />
piani di gestione per il rischio<br />
di inondazione. Gli obiettivi<br />
specifici di questo lavoro sono:<br />
la modellazione e la simulazione<br />
delle portate del fiume utilizzando<br />
HEC-RAS, la mappatura<br />
del rischio idraulico utilizzando<br />
HEC-RAS, la stima delle piene<br />
con diversi tempi di ritorno.<br />
Caratteristiche dell'area<br />
di studio<br />
Il bacino idrografico del Fiume<br />
Milicia ricade nel versante settentrionale<br />
della Sicilia; esso<br />
si estende per circa 127 Kmq<br />
e ricade interamente nel territorio<br />
provinciale di Palermo.<br />
Geograficamente il bacino si<br />
sviluppa tra la dorsale di Monte<br />
Cane (a est) e i centri abitati di<br />
Godrano (a sud), Bolognetta (a<br />
ovest) e Casteldaccia (a nord);<br />
dal punto di vista idrografico,<br />
invece, esso confina ad est con<br />
l’area territoriale compresa tra<br />
il bacino del Fiume Milicia<br />
e il bacino del Fiume San<br />
Leonardo, a sud-est e a sud<br />
con il bacino del Fiume San<br />
Leonardo, a ovest con l’area<br />
territoriale compresa tra il<br />
bacino del Fiume Milicia e il<br />
bacino del Fiume Eleuterio e a<br />
sud-ovest, infine, con il bacino<br />
idrografico di quest’ultimo corso<br />
d’acqua. Il bacino del Fiume<br />
Milicia presenta una morfologia<br />
piuttosto accidentata a causa<br />
della quale i segmenti fluviali<br />
di ordine minore, corrispondenti<br />
ai tratti iniziali dei singoli<br />
corsi d’acqua, hanno un elevato<br />
Fig. 5 - Zone inondate durante l’alluvione dal 1 al 5 novembre 2018.<br />
gradiente di pendio e il reticolato<br />
idrografico a cui danno luogo<br />
è di tipo sub-dendritico; i segmenti<br />
di ordine maggiore che<br />
scorrono nel fondovalle, invece,<br />
hanno spesso percorso sinuoso,<br />
tendente a meandriforme, e denunciano,<br />
quindi, bassi gradienti<br />
di pendio. La zona è caratte-<br />
Fig. 6 - Diagramma di flusso che mostra la metodologia adottata.<br />
rizzata da un regime pluviometrico<br />
di tipo mediterraneo, con<br />
addensamento delle piogge nel<br />
semestre autunnale - invernale<br />
(da ottobre a febbraio) con precipitazioni<br />
di notevole intensità<br />
con media annua di circa 500-<br />
600 mm e possono determinare<br />
piene elevate anche se di<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 9
FOCUS<br />
Fig. 7 - Risultati delle elaborazioni in ambiente HEC-RAS per un tratto del fiume Milicia.<br />
durata relativamente breve. Le<br />
stazioni pluviometriche di riferimento<br />
sono: Capo Zafferano,<br />
Risalaimi (Misilmeri) e<br />
Ciminna (Regione Sicilia,<br />
2015).<br />
Caratteristiche del<br />
Fiume Milicia<br />
Il fiume Milicia presenta un andamento<br />
planimetrico dell’alveo<br />
che si snoda, procedendo dalle<br />
sorgenti alla foce, lungo un<br />
percorso di diversi chilometri;<br />
esso, in corrispondenza dell’area<br />
meridionale del bacino, assume<br />
la configurazione ad “Y” in<br />
seguito alla diramazione in due<br />
bracci denominati Fiume Bagni<br />
e Vallone Buffa.<br />
Il bacino del fiume Milicia è<br />
costituito da terreni prevalentemente<br />
argillosi della serie<br />
medio miocenica e della falda<br />
sicilide, appartenenti al Flysch<br />
Numidico. Nelle dorsali nordorientale<br />
e sud occidentale del<br />
bacino sono presenti lembi<br />
estesi di formazioni rigide della<br />
serie calcarea mesozoica. Il<br />
fiume Milicia ha un percorso<br />
di circa 25 km, un’altitudine<br />
media di 458 s.l.m. e un’altitudine<br />
massima di 1.257 s.l.m.<br />
Esso riceve le acque di diversi<br />
affluenti, tra cui i più importanti<br />
confluiscono in destra<br />
idraulica, e sono il fiume Buffa<br />
(confluisce in territorio di<br />
Villafrati) ed il Vallone Sercia<br />
(confluisce tra il territorio di<br />
Bolognetta e di Casteldaccia nei<br />
pressi di Passo Garretta). I terrazzi<br />
di fondovalle, soprattutto<br />
negli ultimi chilometri prima<br />
della foce, ove il corso d’acqua<br />
rappresenta il confine comunale<br />
tra i Comuni di Casteldaccia<br />
ed Altavilla, sono localmente<br />
interessati da aree urbanizzate<br />
che mantengono una densità<br />
piuttosto bassa. Relativamente<br />
alle caratteristiche di resistenza<br />
idraulica è noto che esse si<br />
differenziano a seconda che la<br />
sede di deflusso sia l'alveo o le<br />
aree golenali e di allagamento.<br />
Nel primo caso le caratteristiche<br />
dipendono principalmente dalle<br />
dimensioni del materiale di<br />
fondo, dalla presenza e qualità<br />
della vegetazione fluviale e dalla<br />
morfologia plano-altimetrico<br />
delle sezioni e del tracciato fluviale.<br />
Per le superfici limitrofe<br />
e di allagamento giocano un<br />
ruolo determinante la natura<br />
del suolo, la copertura vegetale,<br />
la frammentazione poderale,<br />
la densità delle infrastrutture e<br />
delle costruzioni (macro rugosità)<br />
e le irregolarità naturali della<br />
superficie. Secondo la banca<br />
dati presente nel PAI (Piano per<br />
l’Assetto Idrogeologico, http://<br />
www.sitr.regione.sicilia.it/pai/)<br />
della Regione Sicilia, si prendono<br />
in considerazione i valori<br />
del coefficiente di Manning<br />
compresi tra 0,02 e 0,1 m-1/3<br />
s. In figura 4 vengono riportati<br />
i dati pluviometrici e le curve di<br />
pioggia.<br />
Metodologia: dati, modello e<br />
simulazione con HEC-GeoRAS<br />
e GIS<br />
Utilizzando le informazioni geospaziali<br />
del servizio di gestione<br />
delle emergenze di Copernicus<br />
(Copernicus EMS), ottenute<br />
da telerilevamento satellitare e<br />
integrate da fonti disponibili<br />
in situ o open source, sono<br />
state individuate sul territorio<br />
regionale complessivamente<br />
tredici zone soggette all’ inondazione<br />
dal 1 novembre al 5<br />
novembre 2018 (figura 5).<br />
Successivamente si è costruita<br />
la banca dati in ambiente GIS<br />
contenente le risorse idriche e<br />
antropiche. Si è scelto di indagare<br />
e analizzare l’inondazione<br />
del bacino del fiume Milicia.<br />
Nel presente studio, le mappe<br />
del pericolo di alluvione sono<br />
state ottenute utilizzando HEC-<br />
RAS, HEC-GeoRAS e Arc-GIS<br />
in condizioni di moto permanente<br />
e monodimensionale attraverso<br />
le seguenti fasi: preparazione<br />
del modello di elevazione<br />
digitale utilizzando ArcGIS,<br />
simulazione delle portate in<br />
condizione di inondazioni per i<br />
diversi periodi di ritorno utilizzando<br />
HEC-RAS, costruzione<br />
delle mappe del rischio di alluvione<br />
mediante HEC-GeoRAS<br />
(Baky et al., 2012).<br />
Il diagramma di flusso della<br />
metodologia è riportato in figura<br />
6. Informazioni dettagliate<br />
per questi metodi di indagine<br />
sono consultabili dalla letteratu-<br />
10 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
FOCUS<br />
Fig. 8 – (a) Area di studio: zone inondate dei fiumi Milicia e Ficarazzi. (b) Zone a rischio e zone inondate del fiume Milicia.<br />
ra correlata (Baky et al., 2015),<br />
(Gagliano, 2020).<br />
In questa fase avviene la preparazione<br />
e lo sviluppo di un<br />
modello in ambiente HEC-<br />
RAS, si importa la geometria<br />
del sistema in analisi tramite<br />
la combinazione del tracciato<br />
planimetrico e la definizione<br />
delle sezioni trasversali del corso<br />
d’acqua. La descrizione di<br />
questi elementi è basata sui dati<br />
topografici attraverso procedure<br />
automatiche in ambiente GIS<br />
che operano su modelli digitali<br />
di elevazione del terreno. In<br />
questa fase non è richiesta la<br />
definizione della lunghezza del<br />
canale, che verrà calcolata dal<br />
software come somma delle<br />
distanze parziali tra le diverse<br />
sezioni, da introdurre in fase di<br />
editing delle sezioni stesse. Le<br />
sezioni trasversali sono inserite<br />
e numerate in modo crescente<br />
da valle verso monte (Gagliano,<br />
2020), (Demir and Kisi, 2016).<br />
Il modello idraulico sviluppato<br />
utilizza l’equazione di moto in<br />
termini di energia per il calcolo<br />
del profilo della corrente a pelo<br />
libero:<br />
Dove Y,Z,V,a,h e<br />
e g rappresentano<br />
rispettivamente i tiranti<br />
idraulici, quote geodetiche, velocità<br />
medie dell’acqua, coefficiente<br />
di ragguaglio delle altezze<br />
cinetiche, perdite di carico totale<br />
nel tratto considerato e accelerazione<br />
di gravità. Il modello<br />
in HEC-RAS calcola i profili<br />
della corrente a pelo libero per<br />
tutto il tratto del fiume Milicia,<br />
tenendo conto del profilo altimetrico<br />
del bacino idrografico.<br />
La simulazione idraulica è stata<br />
fatta applicando il modello<br />
monodimensionale HEC-RAS<br />
nell’ipotesi di regime di moto<br />
permanente e corrente lenta<br />
(subcritical). Nelle condizioni al<br />
contorno si è imposta l’altezza<br />
critica della corrente nell’ultima<br />
sezione dell’alveo (foce). Sono<br />
state condotte tre simulazioni,<br />
una per ogni portata al colmo<br />
di piena, valutata alla foce del<br />
fiume, per fissato tempo di ri-<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 11
FOCUS<br />
Tempo di ritorno<br />
[anni]<br />
Tirante idrico minimo<br />
[m]<br />
(n. sezione)<br />
Tirante idrico massimo<br />
[m]<br />
(sezione n.)<br />
Velocità minima<br />
[m/s]<br />
(n. sezione)<br />
Velocità massima<br />
[m/s]<br />
(n. sezione)<br />
50 1.9 (85) 5.8 (1) 1.1 (70) 6.6 (30)<br />
100 2.01 (85) 6.01 (1) 1.2 (70) 6.7 (30)<br />
300 2.15 (85) 6.8 (1) 1.3 (70) 7.4 (30)<br />
Tab.2 - xxxxxxxxxxxx<br />
torno (50, 100 e 300 anni). La<br />
modellazione del corso d’acqua<br />
per la simulazione idraulica (figura<br />
7) è stata conseguita attraverso<br />
la definizione di 100 sezioni<br />
determinate a partire dalla<br />
cartografia in scala 1:1000.<br />
Per il tratto in studio, per tutti<br />
i tempi di ritorno considerati,<br />
il valore minimo del tirante<br />
idrico è stato riscontrato nella<br />
sezione 85 mentre il valore massimo<br />
si verifica nelle sezioni 1<br />
(T=100; T=300) e 20 (T=50);<br />
per quanto riguarda i valori<br />
assunti dalla velocità in alveo, il<br />
valore massimo si riscontra per<br />
un tempo di ritorno pari a 300<br />
anni nella sezione 30 (figura<br />
8°). In Tabella 2 sono riportati<br />
i valori estremi (massimi e minimi)<br />
dei tiranti idrici e delle<br />
velocità medie in alveo ottenuti<br />
in seguito alle simulazioni del<br />
modello HEC-RAS. In figura<br />
8b, sono riportare le aree potenziali<br />
inondabili con il valore<br />
di rischio e pericolosità associato,<br />
interessando i comuni di<br />
Casteldaccia e Altavilla Milicia<br />
con la presenza di fabbricati e<br />
viabilità stradali, queste ultime<br />
soggette ad allagamento, poiché<br />
considerate vie preferenziali di<br />
deflusso delle acque in un territorio<br />
pianeggiante.<br />
Conclusioni<br />
L'adozione di un modello<br />
idraulico combinato con lo<br />
strumento GIS, comporta tempi<br />
ridotti di implementazione<br />
e di simulazione, può essere un<br />
valido strumento per delineare<br />
gli scenari di inondazioni su<br />
piccola larga con errori relativamente<br />
contenuti sui tiranti<br />
idrici massimi e avere un’ampia<br />
visione delle eventuali criticità<br />
idrauliche presenti sul territorio,<br />
e conseguentemente pianificare<br />
studi più approfonditi in base<br />
ai risultati preliminari ottenuti.<br />
Questa tecnologia consente la<br />
possibilità di modellare i processi<br />
idraulici in caso di inondazioni<br />
frequenti e poco frequenti.<br />
Le mappe di pericolosità delle<br />
inondazioni sono utili per una<br />
corretta pianificazione del territorio,<br />
possono essere utilizzate<br />
in fase di consultazione per la<br />
progettazione di grandi opere,<br />
sono utili modelli previsionali<br />
per le onde di piena. Lo studio<br />
dimostra che lo strumento<br />
GIS integrato con l’applicativo<br />
HEC-RAS è uno strumento<br />
importante per studiare e comprendere<br />
i fenomeni alluvionali.<br />
12 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
FOCUS<br />
BIBLIOGRAFIA<br />
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Wiles J. J., Levine N. S., “A combined GIS and HEC model for the analysis of the effect of urbanization on flooding; the Swan Creek watershed, Ohio,”<br />
Environmental & Engineering Geoscience, vol. 8, no. 1, pp. 47–61, 2002.<br />
PAROLE CHIAVE<br />
HEC-RAS; modellazione; rischio idraulico; GIS; hazard map<br />
ABSTRACT<br />
Floods, as a major natural disaster, affect many parts of the world, not including developed countries. Due to this natural disaster, every year there are<br />
losses of human life and damage to the territory for millions of euros. Damage and losses can be prevented and limited by providing reliable information<br />
to institutions and citizens through flood hazard models and maps (Demir, 2015). Hydraulic models and digital cartography are essential for municipal<br />
planning, for civil protection emergency plans, for a correct design of works to prevent hydrogeological phenomena (Goodell and Warren, 2006). In the<br />
first days of November 2018, Sicily was affected by a phase of disturbed weather, characterized by intense and abundant rains that caused serious damage<br />
to the community and the territory.<br />
Geographical information systems (GIS) using spatial data are able to integrate hydraulic models for the simulation of flood events and are capable of<br />
drawing up maps of hydraulic hazard and estimating damage from hydrogeological instability (Demir, 2015). The GIS integrated with the hydraulic<br />
model is able to estimate the flood profile with a fixed return time. The hydraulic model used was developed after 1970 by the River Software Analysis<br />
System (HEC-RAS) hydrological engineering center of the United States Army Corps of Engineers (USACE), and is now widely used in Europe and<br />
America. GIS and HEC-RAS models have been successfully used to obtain flood maps of the Waller River in Texas (Tate et al., 2002), Ohio Swan River<br />
Basin (Wiles and Levine, 2002), Atrato River in Colombia (Mosquera-Machado and Ahmad, 2007), Vistula River in Warsaw, Poland (Gutry-Korycka<br />
et al., 2006), the Gordon River in France (Sheffer et al., 2008), northwestern Colombia (Mosquera-Machado and Ahmad, 2007), central-eastern Dhaka<br />
in Bangladesh (Masood and Takeuchi, 2012), and Onaville in Haiti (Heimhuber, 2015). Celik et al. analyzed the Kozdere Stream 2004 flood in Istanbul<br />
using HEC-RAS and GIS (Celik et al., 2012). Sole et al. they have drawn up risk maps of the Basilicata region (Italy), generating profiles of free-flowing<br />
currents for different return times (30, 200 and 500 years) (Sole et al., 2007). Masood and Takeuchi used HEC-RAS and GIS to assess flood danger, vulnerability<br />
and hydraulic risk in Middle East Dhaka (Masood and Takeuchi, 2012), obtaining flood maps for floods with a 100-year return time. Sarhadi<br />
et al. investigated forecasting models of flooding in rivers in southeastern Iran using HEC-RAS and GIS (Sarhadi et al., 2012). Heimhuber et al. they used<br />
HEC-RAS and GIS to perform the simulations in one-dimensional and non-stationary motion conditions for the design of the large Lan Couline channel<br />
(Heimhuber et al., 2015). The aim of this study is to study models to simulate scenarios for flood events in the Milicia River basin using the GIS and<br />
HEC-RAS for different return periods (50, 100 and 300).<br />
AUTORE<br />
Filippo Massimiliano Gagliano<br />
fmgagliano@gmail.com<br />
Docente di genio rurale - I.I.S. "M. Rigoni Stern" di Bergamo, viale Borgo Palazzo, 128 - 24125 Bergamo,<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 13
INTERVISTA<br />
Il futuro della<br />
“Science of Where”<br />
incontro con<br />
l'Amministratore<br />
Delegato di<br />
Esri Italia<br />
Una intervista ad<br />
Emilio Misuriello,<br />
amministratore delegato<br />
di Esri Italia, per avere<br />
una visione del futuro<br />
del GIS da parte di<br />
uno dei più importanti<br />
player del settore, oggi<br />
impegnato nel nuovo<br />
principio della scienza<br />
del dove.<br />
<strong>GEOmedia</strong>: La prima<br />
domanda tocca subito<br />
il punto, il Gis esiste<br />
ancora e sta ancora in<br />
salute?<br />
EM: Secondo me il<br />
GIS come tecnologia<br />
si sta velocemente<br />
evolvendo in “Science<br />
of Where”, e devo<br />
dire che il primo<br />
che se ne è accorto è<br />
stato il nostro guru<br />
Jack Dangermond. Il<br />
GIS sta subendo una<br />
evoluzione naturale e<br />
importantissima che<br />
sta accompagnando<br />
una tecnologia che è<br />
nata per descrivere e<br />
rappresentare il territorio<br />
in una vera Scienza,<br />
quella del dove, che<br />
sarà fondamentale per<br />
la transizione ecologica,<br />
che nel nostro paese<br />
è addirittura diventato<br />
un ministero. Io è da<br />
diversi anni che ho<br />
abbandonato il termine<br />
GIS, non perché mi<br />
sono disinnamorato<br />
del termine, ma perché<br />
siamo entrati in una<br />
dimensione integrata<br />
diversa da quella che<br />
era che si viveva negli<br />
anni 90; all’epoca la<br />
cartografia tecnica era<br />
cosa per pochi specialisti,<br />
costosissima e soprattutto<br />
statica, ferma,<br />
convenzionale. Il GIS<br />
fu all’epoca dirompente<br />
ed aprì le porte alla<br />
tecnologia informatica,<br />
era difficile far capire<br />
all’epoca la differenza<br />
tra CAD e GIS e<br />
spesso le tecnologie<br />
venivano erroneamente<br />
confuse. Ecco oggi non<br />
dobbiamo confondere<br />
il GIS con la “Science<br />
of Where” quest’ultima<br />
è molto di più.<br />
Ma cosa intende con<br />
il “molto di più”?<br />
Intendo una scienza,<br />
una piattaforma integrata<br />
che viaggia con<br />
l’informazione dinamica<br />
sulle ali della georeferenziazione.<br />
Dove integrare<br />
IOT, Analitics,<br />
AI, dove la rappresentazione<br />
di un organismo<br />
come il nostro<br />
bellissimo pianeta lo si<br />
vede “vivo” locale e globale.<br />
Spesso l’uso della<br />
“Science of Where” è<br />
limitata alla realizzazione<br />
di mappe, spesso lo<br />
vedo e l’ho visto usare<br />
ancora in questo modo<br />
anche in rinomate università<br />
del nostro paese,<br />
è sbagliato è un limite<br />
è un uso minimale.<br />
Per me la “Science of<br />
Where” deve essere<br />
uno strumento di conoscenza<br />
che va oltre,<br />
che deve far vedere cose<br />
che altri non vedono,<br />
deve dare una intelligenza<br />
aggiuntiva per<br />
capire e comprendere le<br />
dinamiche territoriali,<br />
l’ecologia, l’economia,<br />
la mobilità, la difesa,<br />
l’energia. La “Science<br />
of Where” oggi mi per-<br />
14 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
INTERVISTA<br />
mette di farlo ed è una<br />
piattaforma di integrazione<br />
e di condivisione<br />
delle informazioni che<br />
sono sempre più dinamiche<br />
ed in evoluzione.<br />
IOT, Analitics, AI ma<br />
non è troppo?<br />
Tutt’altro, mi ero dimenticato<br />
del BIM e<br />
del DownStream o della<br />
Smart City/Land e<br />
della CyberSecurity, appunto<br />
è una “Scienza”<br />
dove le competenze<br />
sono sempre più ampie<br />
e dove grazie all’AI si<br />
potrà governare questa<br />
enorme serie di dati.<br />
Recentemente sono<br />
spesso in contatto con<br />
Massimiliano Moruzzi<br />
di Augmenta per<br />
portare il Generative<br />
Design nel mondo della<br />
Science of Where.<br />
Con il Generative<br />
Design si porta la progettazione<br />
ed il Design<br />
nel mondo dell’intelligenza<br />
artificiale, ed<br />
è l’AI che ci permette<br />
questo passo. Pensate<br />
che benefici a progettare<br />
una rete di una multiutility<br />
o di un nuovo<br />
insediamento urbano<br />
con queste possibilità,<br />
dove i dati ed i “constraints”<br />
determinano il<br />
disegno del territorio,<br />
sembra il futuro ma è<br />
oggi. Anche il nostro<br />
pianeta inizia a diventare<br />
stretto, il futuro della<br />
Science of Where deve<br />
andare oltre, lo abbiamo<br />
visto con l’applicazione<br />
fatta da Esri in<br />
concomitanza con l’arrivo<br />
di Perseverance che<br />
ci fa viaggiare su Marte<br />
facendoci scoprire il<br />
pianeta rosso. Per non<br />
parlare dello sviluppo<br />
delle Smart Cities, che<br />
hanno una lunga strada<br />
da fare e senza “Science<br />
of Where” non vanno<br />
lontano; oggi dobbiamo<br />
purtroppo constatare<br />
i limiti della loro<br />
applicazione durante la<br />
pandemia dove avrebbero<br />
potuto svolgere<br />
un ruolo dominante,<br />
e dove invece hanno<br />
mostrato, per me, un<br />
grande insuccesso. Non<br />
perché le Smart Cities<br />
non ne avessero il ruolo,<br />
ad esempio nella<br />
regolazione e controllo<br />
della mobilità, ma<br />
semplicemente erano<br />
incomplete o mal progettate.<br />
Sembra più un filosofo<br />
della Scienza che<br />
un Amministratore<br />
Delegato, ma Esri<br />
Italia?<br />
Esri Italia sta vivendo<br />
un periodo di forte trasformazione;<br />
purtroppo<br />
l’Ing. Bruno Ratti,<br />
fondatore e Patron<br />
dell’azienda ci ha lasciato<br />
il primo gennaio del<br />
<strong>2021</strong>, con una pesante<br />
eredità e un ruolo che<br />
dobbiamo riuscire ad<br />
onorare.<br />
Oggi abbiamo il compito<br />
di portare avanti la<br />
sua eredità che era più<br />
di una idea imprenditoriale,<br />
ma un lungimirante<br />
viaggio nello sviluppo<br />
tecnologico. Noi<br />
abbiamo come azienda<br />
svolto un ruolo fondamentale<br />
e dominante<br />
per far capire al nostro<br />
Paese, alla fine del<br />
millenovecento, l’importanza<br />
del GIS. Oggi<br />
abbiamo un’altra sfida<br />
che è quella di portare<br />
la “Science of Where”<br />
Oggi non<br />
dobbiamo confondere<br />
il GIS con la<br />
“Science of Where”<br />
quest’ultima è ‟molto di più.<br />
‟<br />
ad una prassi e ad una<br />
diffusione ampia. È<br />
una sfida non solo tecnologica<br />
ma culturale,<br />
ci stiamo provando<br />
con il nostro Magazine<br />
“The Science of Where<br />
Magazine” dove evitiamo<br />
di parlare direttamente<br />
delle nostre tecnologie<br />
ma di tutti quei<br />
temi che hanno bisogno<br />
della “Science of<br />
Where”. Affrontiamo<br />
temi culturali, temi<br />
dei Think Tank, temi<br />
della politica … e temi<br />
tecnologici, per uscire<br />
dalla “riserva indiana”<br />
come direbbe un caro<br />
amico, e interpretare le<br />
linee culturali e decisionali<br />
del nostro paese.<br />
La sfida la stiamo perseguendo<br />
ed i risultati<br />
aziendali ci indicano<br />
che la via è giusta,<br />
impervia ma giusta.<br />
Durante la pandemia<br />
molti enti hanno capito<br />
l’importanza della<br />
“Science of Where”,<br />
avremmo potuto fare<br />
molto di più ma non<br />
abbiamo trovato una<br />
piena consapevolezza<br />
culturale soprattutto<br />
dalla politica e di chi<br />
decide nel Paese. Ma<br />
questo non è una mancanza<br />
loro ma nostra<br />
che dobbiamo fare un<br />
mestiere che deve andare<br />
oltre il fatturato se<br />
vogliamo mantenere i<br />
livelli in cui ci hanno<br />
portato i nostri predecessori.<br />
Prendendo la<br />
metafora di un altro<br />
amico, Piero Bassetti,<br />
dobbiamo passare oltre<br />
lo specchio di Alice,<br />
dobbiamo entrare<br />
in un nuovo mondo<br />
tecnologico dove la<br />
“Science of Where” ha<br />
un posto d’onore e un<br />
ruolo fondamentale, e<br />
dobbiamo portare in<br />
questo nuovo mondo<br />
chi decide e che non<br />
deve essere prigioniero<br />
e comprendere la sola<br />
tecnologia dei “Social”.<br />
PAROLE CHIAVE<br />
GIS; science of where;<br />
ABSTRACT<br />
The future of the "Science of Where", an<br />
Interview with Emilio Misuriello, CEO<br />
of Esri Italia.<br />
AUTORE<br />
Redazione <strong>GEOmedia</strong><br />
redazione@rivistageomedia.it<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 15
TELERILEVAMENTO<br />
MERCATO<br />
Scansione a lungo raggio combinata con imaging ad alta risoluzione<br />
Gli utenti otterranno una scansione a lungo raggio fino a 450<br />
m con un'elevata densità del punto sulla superficie misurata. Ad<br />
un'altezza di volo di 100 m e una velocità di 5 m/s, l'AlphaAir<br />
450 (AA450) può fornire una densità di circa 280 punti/m2. La<br />
fotocamera integrata ad alta risoluzione da 24 MP ha la stessa<br />
larghezza del FOV del Livox LiDAR per fornire una copertura<br />
completa della nuvola di punti mediante la colorazione RGB.<br />
SISTEMA LIDAR ALPHAAIR 450: UNA<br />
SVOLTA PER IL MAPPING E GEOSPATIAL<br />
È stato appena lanciato il sistema LiDAR AlphaAir 450. Questo<br />
sistema è la nuova generazione del sistema CHCNAV LiDAR,<br />
ampiamente utilizzato per l'ispezione delle linee elettriche, la<br />
mappatura topografica, la risposta alle emergenze, le indagini<br />
agricole e forestali e altro ancora. Scopri gli aspetti chiave di<br />
AlphaAir 450 che hanno rapidamente creato movimento nella<br />
comunità degli utenti di droni come nuova soluzione per l'acquisizione<br />
di dati geospaziali.<br />
Questo sistema all-in-one, leggero e robusto integra uno scanner<br />
laser ad alte prestazioni con una fotocamera professionale da 24<br />
MP di livello industriale e un sistema di navigazione inerziale ad<br />
alta precisione per una raccolta dati di qualità. L'unità è facile da<br />
usare e consente una rapida distribuzione sul campo.<br />
GNSS di livello industriale e IMU ad alta<br />
precisione integrati<br />
Un INS (Inertial Navigation Systems) ad alta precisione è essenziale<br />
per raccogliere dati LiDAR di qualità perché senza di<br />
esso, la nuvola di punti non sarebbe altro che una raccolta arbitraria<br />
di punti. Consente all'AA450 di fornire una precisione<br />
assoluta da 5 a 10 cm. Con la calibrazione avanzata e la tecnologia<br />
di ottimizzazione della nuvola di punti, lo spessore (rumore<br />
dell'intervallo) della nuvola di punti è solo del 30% rispetto a<br />
prodotti simili, il che migliora efficacemente la precisione dei<br />
dati raccolti.<br />
Installazione rapida su qualsiasi UAV<br />
AlphaAir 450 è pronto per il collegamento diretto a un DJI<br />
M300 tramite il suo Skyport integrato. Inoltre, può essere installato<br />
facilmente su BB4 di CHCNAV, altri UAV multirotore<br />
e VTOL. Infine, può essere montato su qualsiasi drone multirotore<br />
VTOL e ad ala fissa in grado di supportare il suo peso con<br />
supporti dedicati per fissarlo.<br />
L'unità più leggera della sua classe. 1 kg di peso totale con<br />
LiDAR e fotocamera<br />
Il design di AlphaAir 450 continua a seguire la regola: più leggera<br />
è l'unità, maggiore è la produttività, poiché il drone può<br />
volare più a lungo. Ad esempio, il DJI M300 con AlphaAir 450<br />
può volare per 30 minuti e raccogliere dati che coprono un'area<br />
di 2 km2. Se gli utenti scelgono l'UAV BB4 del CHCNAV, la<br />
sua resistenza con AlphaAir 450 raggiungerà i 55 minuti.<br />
Panoramica<br />
AlphaAir 450 (AA450) è un importante passo avanti nella tecnologia<br />
di mappatura mobile 3D, consentendo il suo utilizzo<br />
da parte di utenti non professionisti nelle applicazioni di acquisizione<br />
della realtà geospaziale e a coloro che non sono mai stati<br />
in grado di accedere a tale tecnologia prima. AlphaAir 450 offre<br />
una facilità d'uso e una capacità di alta precisione ad un prezzo<br />
accessibile.<br />
Per maggiori informazioni e per sapere quando sarà disponibile<br />
in Italia: www.datronix.it/<br />
MONITORAGGIO 3D<br />
GIS E WEBGIS<br />
www.gter.it info@gter.it<br />
16 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong><br />
GNSS<br />
FORMAZIONE<br />
RICERCA E INNOVAZIONE
MERCATO<br />
HERON LITE. IL SISTEMA PORTATILE<br />
DI MAPPING 3D CON UNA<br />
RISOLUZIONE IMMAGINI A 5K<br />
HERON LITE è considerata come una tra le migliori<br />
soluzioni sul mercato per il rilievo 3D rapido<br />
e il mapping di infrastrutture complesse.<br />
HERON LITE è una tra le migliori soluzioni sul<br />
mercato per il rilievo 3D veloce e il mapping di<br />
costruzioni indoor, piccole infrastrutture, miniere<br />
sotterranee e cavità. Senza alcune procedura di inizializzazione<br />
è utilizzabile da una singola persona<br />
ed è capace di rilevare velocemente e ripetutamente<br />
ambienti complessi.<br />
Il nuovo HERON COLOR LITE rappresenta<br />
un nuovo scenario nell’ambito delle soluzioni per<br />
il mapping di rapidità; oltre la documentazione<br />
geometrica 3D, l’utente ha adesso la possibilità di<br />
individuare i dettagli di una scena con immagini<br />
a colori a 360° con una capacità di risoluzione a<br />
5K. Gexcel ha lanciato questa versione rinnovata<br />
durante INTERGEO 2019 raccogliendo un vasto<br />
interesse.<br />
Applicazioni<br />
• Miniere sotterranee e cavità<br />
• Calcolo dei volumi<br />
• Documentazione indoor complesse<br />
• Piccole infrastrutture complesse<br />
• Impianti industriali<br />
Risultati<br />
• Nuvole di punti 3D intense e con layer a colori<br />
customizzabili (i.e. mappe di altitudini, inclinazioni)<br />
in E57, LAS, ply<br />
• Immagini a 5K precisamente sovrapponibili<br />
alla nuvola di punti 3D<br />
• File "traiettoria" in formato CSV<br />
• Misurazioni Blueprint (distanze, angoli, aree)<br />
con il tool gratuito GoBlueprint<br />
• Visualizzatore gratuito per esplorare, annotare<br />
e misurare in "stile street-view" una Blueprint<br />
e nuvola di punti con immagini sferiche ad alta<br />
risoluzione sovrapposte<br />
www.gexcel.it<br />
C’è vita nel nostro mondo.<br />
Trasformazione e pubblicazione di dati<br />
territoriali in conformità a INSPIRE<br />
Assistenza su Hight Value Datasets,<br />
APIs, Location Intelligence, Data Spaces<br />
INSPIRE Helpdesk<br />
We support all INSPIRE implementers<br />
Epsilon Italia S.r.l.<br />
Viale della Concordia, 79<br />
87040 Mendicino (CS)<br />
Tel. e Fax (+39) 0984 631949<br />
info@epsilon-italia.it<br />
www.epsilon-italia.it<br />
www.inspire-helpdesk.eu<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 17
MERCATO<br />
LASER SCANNER<br />
LEICA BLK2GO.<br />
TECNOLOGIA<br />
SLAM PER<br />
SCANSIONI 3D IN<br />
MOVIMENTO<br />
Teorema Milano presenta<br />
il Laser Scanner<br />
Leica BLK2GO portatile<br />
per effettuare<br />
scansioni 3d in movimento,<br />
è l'ultimo nato<br />
della serie BLK. Scopri<br />
la libertà. Imaging laser<br />
scanner portatile. Lo<br />
scanner laser per immagini<br />
portatile BLK2GO<br />
digitalizza gli spazi in<br />
3D mentre ti muovi. Cattura immagini<br />
e nuvole di punti dalle dimensioni precise<br />
in tempo reale e utilizza la tecnologia<br />
SLAM che consente di registrare la tua<br />
traiettoria nello spazio.<br />
Veloce, scansiona in movimento senza interruzioni.<br />
La cattura della realtà digitale<br />
dello spazio attorno a te avviene in tempo<br />
reale durante lo spostamento. Agile, esegui<br />
scansioni sopra e sotto gli oggetti, attraverso<br />
stanze e porte, attorno agli angoli<br />
e su e giù per le scale. Utilizzando la tecnologia<br />
di consapevolezza spaziale SLAM,<br />
BLK2GO sa dove si trova e dove è stato.<br />
In movimento, BLK2GO è leggero e senza<br />
fili, progettato per catturare la realtà in<br />
movimento, ovunque tu vada. Cattura<br />
senza interruzioni, come fosse una torcia<br />
per la visualizzazione della realtà in tre<br />
dimensioni, BLK2GO crea automaticamente<br />
nuvole di punti 3D mentre è in<br />
movimento. Dal momento in cui cominci<br />
una sessione di scansione fino al momento<br />
in cui spegni BLK2GO, tutte le immagini<br />
e i dati 3D catturati vengono combinati.<br />
Senza costrizioni, nessun treppiede.<br />
Raccolta dati integrata. Scansione continua<br />
con alimentazione a batteria ricaricabile.<br />
Cupola lidar a due assi, la più piccola<br />
tecnologia LiDAR sul mercato con la migliore<br />
precisione nel suo genere, all'interno<br />
di una cupola incapsulata e completamente<br />
protetta che esegue scansioni fino a 420<br />
mila punti al secondo. Entrambi gli assi<br />
ruotano durante la scansione. Sistema di<br />
visione multicamera, il sistema di visione<br />
BLK2GO è costituito da una fotocamera<br />
per i dettagli da 12 megapixel per immagini<br />
brillanti a contrasto elevato, più altre<br />
tre fotocamere panoramiche per la navigazione<br />
visiva tramite SLAM, colorizzazione<br />
di nuvole di punti e cattura di immagini<br />
panoramiche.<br />
Il grande SLAM, (Simultaneous<br />
Localization and Mapping) Si tratta di<br />
una combinazione di LiDAR a due assi<br />
ad alta velocità, sistema di visione multicamera,<br />
ed un'unità di misurazione inerziale<br />
che permette l'autonavigazione di<br />
BLK2GO.<br />
Struttura leggera in alluminio, con il peso<br />
di 775 grammi, batteria compresa, ed<br />
una costruzione in alluminio con finitura<br />
satinata, BLK2GO ti permette di essere<br />
estremamente agile e di avere libertà di<br />
movimento. Maniglia intelligente, la maniglia<br />
del BLK2GO contiene connettività<br />
WLAN, una batteria ricaricabile capace di<br />
45 minuti di scansione continua, storage<br />
di dati per sei ore di scansioni, una porta<br />
USB-C per un rapido trasferimento dei<br />
dati ed edge computing.<br />
Luce guida a led intelligente, la guida di<br />
luce multicolore che circonda BLK2GO è<br />
semplice, intuitiva e comunica con utenti<br />
di qualunque livello di esperienza. Guida<br />
l'utente durante la scansione e gli comunica<br />
lo stato del dispositivo e la qualità dei<br />
dati.<br />
Sistema di visione multicamera, il sistema<br />
di visione BLK2GO è costituito da una<br />
fotocamera per i dettagli da 12 megapixel<br />
per immagini brillanti a contrasto elevato,<br />
più altre tre fotocamere panoramiche per<br />
la navigazione visiva tramite SLAM, colorizzazione<br />
di nuvole di punti e cattura di<br />
immagini panoramiche.<br />
Teorema MILANO<br />
Tel. 02 5398739<br />
www.geomatica.it<br />
COSA RENDE UNO STRUMEN-<br />
TO TOPOGRAFICO UN OTTI-<br />
MO ALLEATO SUL CAMPO?<br />
È questa la domanda alla quale ha<br />
provato a dare una risposta il team di<br />
Strumentitopografici, provando a capire<br />
quali fossero le reali esigenze dei tecnici<br />
che necessitano di soluzioni valide e complete<br />
mentre operano sul campo.<br />
Da questa idea è nata una promozione,<br />
riservata esclusivamente alle prime 50 richieste,<br />
che consente di avere accesso ad<br />
una soluzione completa e super affidabile.<br />
La soluzione completa in promozione<br />
comprende:<br />
• Ricevitore GNSS Emlid Reach RS2<br />
Un ricevitore Multifrequenza (L2, L5),<br />
Multicostellazione (GPS, Glonass,<br />
Galileo,…) datato di Modem integrato<br />
da 3.5G, capace di lavorare fino a 22h<br />
con una solo carica.<br />
• Software Topografico da campo:<br />
TPad<br />
Un nuovo fantastico software per dispositivi<br />
Android, dotato di un<br />
vero e proprio CAD topografico,<br />
che consente di rilevare e<br />
tracciare punti (anche quelli nascosti)<br />
e di essere sempre connesso<br />
alle mappe di Google e ai<br />
server WMS del catasto.<br />
• Abbonamento SmartNet<br />
NRTK Unlimited per un anno<br />
che comprende:<br />
• Correzione in tempo reale<br />
dalla stazione di riferimento più vicina<br />
(Nearest) FULL GNSS<br />
• Correzioni in tempo reale di rete<br />
(MAX VRS IMAX FKP)<br />
• Helpdesk in orario di ufficio (0371<br />
1856070)<br />
• Download di file RINEX e Virtual<br />
RINEX<br />
• Accesso alle correzioni Real Time<br />
tramite NTRIP<br />
• Utilizzo dell'App per iPhone e<br />
Android HxGN SmartNet Mobile<br />
• Post-elaborazione automatica di basi<br />
statiche e cinematiche<br />
• Comunicazioni in tempo reale sullo<br />
stato della rete<br />
• Servizio Genius:<br />
Configurazione, attivazione, supporto e<br />
assistenza inclusi per un anno.<br />
www.strumentitopografici.it/landingper-rs2-con-abbonamento-hxgn-smartnet-e-tpad/<br />
18 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
MERCATO<br />
Non<br />
perdiamoci<br />
di vista.<br />
Fusion<br />
Misurazioni ottiche e GNSS<br />
IL SISTEMA DI MOBILE MAPPING TELEDYNE<br />
OPTECH MAVERICK<br />
Il sistema di mobile mapping Teledyne Optech Maverick, distribuito<br />
in Italia da iMAGE S è lo strumento ideale per l’acquisizione di dati<br />
geospaziali, sia di aree esterne che di interni.<br />
Durante la fase di rilievo, il Maverick fornisce nuvole di punti ed immagini<br />
sferiche tra di loro connessi grazie ad un sistema di posizionamento<br />
ad elevata precisione. Ogni oggetto dello spazio rilevato dallo strumento<br />
può essere catalogato e georiferito, mentre i dati sono utilizzabili per<br />
applicazioni GIS, per la creazione di mappe e modelli 3D.<br />
Grazie al suo peso inferiore ai 9 kg, alla sua forma compatta, il Maverick<br />
può essere facilmente installato e rimosso su una vasta gamma di veicoli,<br />
inclusi treni, Segway e trasportabile anche su zainetto. E’ in grado<br />
di lavorare in diverse condizioni, inclusi ambienti interni privi di segnale<br />
GNSS attraverso la tecnologia SLAM e può essere impiegato in<br />
molteplici progetti di qualsiasi tipo e scopo. Combinando immagini a<br />
360°, dati lidar ad elevata risoluzione ed un sistema integrato di posizionamento,<br />
Maverick fornisce dati mobile estremamente accurati. Nel<br />
dettaglio, lo strumento acquisisce fino a 700 000 punti al secondo, catturando<br />
nello stesso tempo immagini sferiche, grazie a sei sensori da 5<br />
MP ad elevata qualità. Durante l’acquisizione dati (memorizzati su hard<br />
disk installati all’interno del sistema), la gestione del sistema avviene<br />
tramite smartphone, con la visualizzazione su mappa della traiettoria in<br />
tempo reale. Il software Distillery consente di analizzare velocemente le<br />
immagini, i dati lidar e di post-processare i dati GNSS. Con il software<br />
opzionale LMS Pro, è possibile invece colorare la nuvola di punti, oltre<br />
a migliorarne la precisione assoluta utilizzando i punti di controllo e la<br />
relativa sovrapposizione delle passate in andata e ritorno. Inoltre, LMS<br />
Pro consente anche una calibrazione avanzata del sensore che migliora<br />
significativamente la precisione dei dati.<br />
Misurate con precisione anche<br />
quando la linea di collimazione è<br />
ostruita. Con i vantaggi offerti dalla<br />
tecnologia Fusion è possibile gestire<br />
qualsiasi imprevisto e incertezza.<br />
Ora, anche i progetti più impegnativi<br />
diventano più facili e veloci.<br />
Componenti Tecnologia Fusion<br />
• Stazione totale Serie iX<br />
• Ricevitore GNSS GCX3<br />
• Computer da campo SHC5000<br />
• Software GeoPro Field e Office<br />
Maverick è stato sviluppato per ottenere una documentazione visiva e<br />
metrica in aree dove è richiesto un sistema mobile portatile, versatile,<br />
compatto ed allo stesso tempo, ideale per molteplici applicazioni. Ad<br />
oggi, Maverick è stato utilizzato per l’acquisizione dei dati in diversi<br />
settori: sicurezza, trasporti, edilizia, gestione del patrimonio, ferrovie,<br />
asset management, modelli 3D e GIS.<br />
iMAGE S S.p.A.<br />
www.imagesspa.it<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 19<br />
SOKKIA.COM
MERCATO<br />
SOLUZIONE STONEX COMPLETA PER LA<br />
FOTOGRAMMETRIA: GNSS + SOFTWARE +<br />
DRONE<br />
Grazie alla sua esperienza nel campo del posizionamento di<br />
precisione, Stonex è in grado di fornire a tutti i professionisti<br />
che effettuano rilievi fotogrammetrici con drone, una soluzione<br />
completa per i propri rilievi. La soluzione completa Stonex per<br />
il rilievo fotogrammtrico comprende il GNSS, software e un<br />
Aeromobile a Pilotaggio Remoto (drone). Scopriamo insieme<br />
quali sono.<br />
Stonex S70G Handheld GNSS RTK<br />
S70G è un sistema GNSS multicostellazione a doppia frequenza<br />
che permette di rilevare dati e foto sul campo in maniera facile<br />
e veloce.<br />
Viene fornito con un’antenna collegata direttamente al tablet<br />
che garantisce una precisone di 2cm ma è possibile collegare anche<br />
un’antenna esterna per ottenere, in caso di necessità, un dato<br />
ancora più preciso.<br />
S70G è dotato di sistema Android 10 e ha un display con risoluzione<br />
1920x1200 WUXGA per una maggiore qualità dei<br />
dettagli. La batteria con 8000mAh permette allo strumento di<br />
lavorare oltre 8 ore e la protezione IP67 del dispositivo lo rende<br />
adatto a qualsiasi condizione ed ambiente.<br />
S70G è in grado di lavorare in tempo reale attraverso la ricezione<br />
delle correzioni RTK trasmesse da una rete di Stazioni<br />
Permanenti GNSS. Contemporaneamente può anche registrare<br />
i dati grezzi ricevuti dai satelliti per effettuare la post elaborazione<br />
in ufficio. Questo consente all’operatore di raggiungere<br />
maggiori precisioni e di poter lavorare in aree dove non c’è una<br />
buona copertura del segnale GSM.<br />
Cube-fly: Software di pianificazione volo e Fotogrammetria<br />
Cube-fly è stato progettato per essere semplice ed intuitivo, ed<br />
è dotato di funzioni avanzate che lo rendono uno dei migliori<br />
pianificatori di volo presenti sul mercato.<br />
Stonex Cube-fly supporta modelli 3D da più sorgenti incluso<br />
Google® e permette di pianificare missioni adattandosi all’andamento<br />
del terreno e alle variazioni di pendenza. È anche possibile<br />
importare il proprio DTM, scaricato da siti regionali o<br />
proveniente da missioni precedenti.<br />
Specificando la sovrapposizione laterale e frontale, la quota di<br />
volo o la distanza e l’altezza dell’oggetto da rilevare, il tool di<br />
pianificazione permette di definire diversi tipi di missione:<br />
• normale<br />
• circolare<br />
• verticale<br />
• griglia<br />
• lineare<br />
Grazie all’integrazione con Stonex Cube-a è possibile misurare i<br />
GCP (Ground Control Point) con un GPS Stonex e importarli<br />
direttamente in Cube-fly.<br />
Cube-fly permette di effettuare una ricostruzione fotogrammetrica<br />
SfM (Structure from motion) utilizzando il motore di calcolo<br />
interno, inoltre, può integrarsi con il motore di calcolo di<br />
Agisoft Metashape.<br />
Utilizzando Cube-fly, con la sua interfaccia semplice ed intuitiva,<br />
è possibile eseguire le proprie elaborazioni in maniera facile<br />
e veloce senza rinunciare alla potenza di Metashape® che verrà<br />
fornito da Stonex se necessario.<br />
Droni DJI<br />
Stonex ha la possibilità di fornire ai professionisti che ne hanno<br />
necessità, anche tre modelli di drone DJI. È possibile scegliere<br />
tra: DJI Mini 2, DJI Phantom 4 Pro v2.0 e DJI Mavic 2 Pro.<br />
Tre modelli diversi pensati per coprire esigenze differenti in base<br />
al livello dei progetti che si intende realizzare.<br />
www.stonex.it/it/fotogrammetria/<br />
20 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
MERCATO<br />
Photo: Sophie Hay<br />
Tecnologie<br />
per le Scienze<br />
della Terra e del Mare<br />
Strumenti ad alta tecnologia<br />
anche a noleggio per:<br />
Studio dei fondali e delle coste<br />
Multibeam, SSS, SBP, sismica marina …<br />
Ingegneria civile<br />
Georadar 3D, laser scanner, inclinometri …<br />
Studio del sottosuolo<br />
Georadar, sismica, geoelettrica …<br />
Monitoraggio ambientale<br />
Magnetometri, elettromagnetismo,<br />
sonde oceanografiche …<br />
Monitoraggio sismico<br />
Sismometri, strong motion, reti early warning …<br />
CODEVINTEC<br />
Tecnologie per le Scienze della Terra e del Mare<br />
tel. +39 02 4830.2175 | info@codevintec.it | www.codevintec.it<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 21
MERCATO<br />
Quest’ ultimo in particolare è estremamente versatile. La<br />
GeoSLAM, ad esempio, produce una staffa dedicata per il<br />
posizionamento su drone e su auto.<br />
È possibile espandere il sistema a mezzo di uno zaino dedicato<br />
con una macchina fotografica sferica ad alta risoluzione qualora<br />
per esempio l’oggetto del rilievo è un centro abitato, o addirittura<br />
integrare sempre nello zaino anche un’antenna GPS.<br />
IL RILIEVO 3D VELOCE, ACCURATO E<br />
SEMPLICE QUANTO UNA CAMMINATA<br />
L’evoluzione del rilievo 3D sta vivendo un passaggio epocale.<br />
Sempre di più si sente la necessità di passare da un Laser<br />
Scanner Terrestre a un Laser Scanner in movimento. Esigenza<br />
d’altronde dettata dal mercato: è richiesta sempre più velocità<br />
nell’acquisizione dei dati laser e sempre più produttività.<br />
Il rilievo in movimento non è certamente una novità, ma il<br />
vero limite nell’utilizzare questa tecnologia è vincolato alla<br />
presenza del segnale GPS, oltre ai costi elevati di questi sistemi.<br />
Il passaggio epocale nell’utilizzo del Laser Scanner in<br />
movimento in assenza di segnale GPS oggi è possibile grazie<br />
alla tecnologia SLAM.<br />
Senza entrare troppo nello specifico si tratta di una tecnica<br />
dove lo strumento che si muove in un ambiente sconosciuto<br />
costruisce in “tempo reale” la mappa di tale ambiente.<br />
SLAM è l’acronimo di Simultaneous Localisation And<br />
Mapping e i leader indiscussi di questa tecnologia è la società<br />
inglese GeoSLAM.<br />
Oltre ad ottimizzare l’algoritmo SLAM si sono spinti a creare<br />
hardware e software estremamente versatili e unici.<br />
Ecco le 5 principali unicità:<br />
• Modularità dei sistemi Laser<br />
• Laser Scanner in grado di lavorare con qualsiasi inclinazione<br />
• Lavora anche in assenza di luce<br />
• Possibilità di rilevare dei punti di controllo<br />
• Funzione di ri – processamento dei dati laser<br />
… ma vediamole nel dettaglio.<br />
Modularità dei sistemi Laser<br />
GeoSLAM produce strumenti per tutte le tasche e per tutte<br />
le applicazioni.<br />
Infatti se devo effettuare rilievi principalmente in interno il<br />
prodotto più adatto è lo ZebGO. Il sistema è anche implementabile<br />
con un Tablet qualora si avesse la necessità di vedere<br />
direttamente in campagna il risultato.<br />
Inoltre, è possibile inserire una video camera oppure con una<br />
fotocamera panoramica.<br />
Se i rilievi si svolgono in esterno fino a 30 m è possibile utilizzare<br />
sempre lo Zeb Go, ma per distanze superiori lo strumento<br />
più idoneo è lo Zeb Horizon.<br />
Laser in grado di rilevare con qualsiasi inclinazione<br />
Questo è un aspetto per nulla trascurabile. Sono presenti sul<br />
mercato Laser Scanner sempre con tecnologia SLAM che non<br />
possono essere inclinati per acquisire in quanto si bloccano<br />
nella fase di acquisizione.<br />
Questo non avviene con GeoSLAM, tant’è che una delle applicazioni<br />
è proprio quella del rilievo dei pozzi. In questi particolari<br />
contesti viene prodotta un’asta per calare il sistema nei<br />
pozzi o per portare lo strumento in quota.<br />
Lavora anche in assenza di luce<br />
Altro aspetto fondamentale, a differenza di altri sensori SLAM<br />
sul mercato che utilizzano le fotocamere per “vedere” dei punti<br />
e correggere la traiettoria, i prodotti GeoSLAM lavorano<br />
anche totalmente al buio perché sono in grado di riconoscere<br />
le geometrie degli oggetti acquisiti.<br />
Possibilità di acquisire punti di controllo<br />
Questa caratteristica rende il Laser Scanner GeoSLAM uno<br />
strumento topografico.<br />
A mezzo di una piastra alloggiata alla base dello strumento<br />
è possibile acquisire punti di coordinate note siano essi orizzontali<br />
e verticali. In post-processamento dei dati, quindi, è<br />
possibile effettuare una roto – traslazione rigida e non rigida<br />
migliorando ulteriormente il calcolo della traiettoria.<br />
Ri – processamento dei dati laser<br />
Questo è un aspetto che non ha prezzo. Molto probabilmente<br />
ti starai chiedendo perché potresti avere la necessità di riprocessare<br />
i dati.<br />
Prendiamo ad esempio che nella zona di rilievo non sono presenti<br />
sufficienti superfici di collegamento tali da permettere<br />
al software di svolgere il calcolo con i parametri standard, e<br />
questa mancanza di superfici la scopriamo solamente quando<br />
si elaborano i dati.<br />
Questo significa non eseguire il rilievo o dover ritornare ed<br />
effettuare le misure.<br />
Avere la possibilità di intervenire sull’elaborazione per modificare<br />
per esempio il parametro di sovrapposizione della superficie<br />
in comune, oppure aumentare o diminuire il numero<br />
di punti utili per definire una geometria e altri parametri, garantisce<br />
di non bloccarsi in campagna e concludere sempre il<br />
lavoro.<br />
Se vuoi scoprire tutte le potenzialità della tecnologia introdotta<br />
da GeoSLAM scrivi a info@microgeo.it<br />
22 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
MERCATO<br />
NUOVA API OGC PER LA PUBBLICAZIONE<br />
DI DATI GEOSPAZIALI VETTORIALI IN<br />
QUALSIASI SISTEMA DI RIFERIMENTO DI<br />
COORDINATE<br />
Crediti immagine: Gobe Hobona on Gim - International<br />
Raccolta, elaborazione e diffusione sono alcuni degli aspetti<br />
chiave del ciclo di vita dei dati in geomatica. Una delle sfide<br />
principali per i gestori dei dati è sempre come mantenere<br />
un livello di qualità appropriato durante il ciclo di vita dei<br />
dati. La popolarità del dato World Geodetic System 1984<br />
(WGS 84) ha portato in precedenza alla pubblicazione di<br />
molti prodotti di dati con coordinate riferite al WGS 84, ma<br />
molti utenti di dati, dipendono da altri sistemi di riferimento<br />
di coordinate (SRC) per il loro lavoro.<br />
Riconoscendo la crescente necessità di un'API (Application<br />
Programming Interface) che consenta la pubblicazione<br />
di dati geospaziali vettoriali in qualsiasi SRC, l'Open<br />
Geospatial Consortium (OGC) ha recentemente annunciato<br />
l'approvazione di un'estensione dell'API OGC con funzionalità<br />
che rispondono a questa esigenza.<br />
La API OGC - Features fornisce i mattoni fondamentali<br />
dell'API per creare, modificare e interrogare "caratteristiche"<br />
sul Web (le caratteristiche sono semplicemente rappresentazioni<br />
digitali di oggetti di interesse nel mondo reale).<br />
Mentre la Parte 1 dell'API OGC - Features specifica solo<br />
l'accesso ai dati vettoriali in WGS 84, la nuova Parte 2 dello<br />
standard estende le capacità della Parte 1 con la possibilità<br />
di accedere ai dati che si trovano in qualsiasi CRS identificabile<br />
da un Uniform Resource Identifier (URI ). La Figura<br />
illustra questa capacità mostrando gli stessi dati di origine<br />
trasformati in diversi CRS, vale a dire WGS 84 (etichettato<br />
EPSG: 4326) e ETRS89-esteso / LAEA Europe (etichettato<br />
EPSG: 3035).<br />
La specifica in oggetto è la: OGC API - Features - Part 2:<br />
Coordinate Reference Systems by Reference.<br />
Le novità introdotte riguardano:<br />
4 in che modo, per ciascuna raccolta di funzionalità offerte,<br />
un server pubblicizza l'elenco degli identificatori CRS<br />
supportati;<br />
4 come è possibile accedere alle coordinate delle proprietà<br />
degli elementi con valori di geometria in uno dei SR supportati;<br />
4 come è possibile accedere alle funzionalità dal server utilizzando<br />
un riquadro di delimitazione specificato in uno<br />
dei SR supportati;<br />
4 in che modo un server può dichiarare l'SR utilizzato per<br />
presentare le risorse delle funzionalità e, facoltativamente,<br />
l'ordine degli assi delle coordinate utilizzato.<br />
Le definizioni di SR sono accessibili tramite URI per garantire<br />
che siano univoche. Ogni SR supportato da un server<br />
deve essere referenziabile tramite un URI. Per facilitare ciò,<br />
l'OGC fornisce un registro delle definizioni CRS accessibile<br />
tramite l'OGC Definitions Server - una fonte di informazioni<br />
accessibile dal Web sulle cose ("Concetti") che l'OGC<br />
definisce o che le comunità chiedono all'OGC di ospitare<br />
per loro conto. Il punto di accesso al registro CRS sul server<br />
delle definizioni è http://www.opengis.net/def/crs/.<br />
In pratica quali vantaggi avranno per<br />
gli utilizzatori finali?<br />
Ad esempio se un topografo raccoglie dati in un riferimento<br />
nazionale, tali dati possono rimanere nelle coordinate originali<br />
per tutto il percorso dall'archiviazione, alla trasmissione<br />
e fino alla visualizzazione su un Sistema Informativo<br />
Geografico (GIS). Ciò semplifica enormemente l'elaborazione<br />
e riduce il rischio di errori introdotti durante la conversione<br />
delle coordinate. Allo stesso modo, per i topografi<br />
che raccolgono e diffondono dati in SR nazionali o regionali<br />
come il Sistema di Riferimento Terrestre Europeo 1989<br />
(ETRS 89) e il North American Datum del 1983 (NAD<br />
83). Anch'essi possono ora pubblicare dati basati su ETRS<br />
89 o NAD 83 senza dover convertire i dati in un SR diverso.<br />
A poco più di un anno dal rilascio della Parte 1 dell'OGC API<br />
- Features, lo standard ha già iniziato ad avere un impatto a<br />
livello globale. Ad esempio, l'International Organization for<br />
Standardization (ISO) ha approvato la Parte 1 con il nome<br />
ISO 19168-1: 2020 Geographic information - Geospatial<br />
API for features - Part 1: Core. Inoltre, la comunità di oltre<br />
30 stati che stanno implementando la direttiva INSPIRE<br />
ha approvato l'API come buona pratica per un servizio di<br />
download INSPIRE.<br />
La parte 2 dello standard dovrebbe avere un'utilità ancora<br />
maggiore nella geomatica grazie al suo supporto per una varietà<br />
di SR.<br />
Come con qualsiasi standard OGC, quest'ultimo può essere<br />
scaricato e implementato gratuitamente. Le parti interessate<br />
possono visualizzare e scaricare lo standard dalla OGC API.<br />
Pagina delle caratteristiche su https://ogcapi.ogc.org<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 23
REPORT<br />
GeoStru – Soluzioni GIS<br />
al servizio del professionista<br />
SOFTWARE<br />
a cura del team GeoStru<br />
GeoStru sviluppa e progetta<br />
software di calcolo per la<br />
progettazione in campo<br />
ingegneristico e geologico e,<br />
nel corso degli anni ha ampliato<br />
la propria offerta fornendo altri<br />
servizi: consulenza tecnica, libri,<br />
app, software dedicati e corsi di<br />
formazione multidisciplinari. Ad<br />
oggi sono innumerevoli le risorse al<br />
servizio del professionista.<br />
GeoStru nasce negli anni<br />
2000 da un ingegnere<br />
civile con la passione<br />
per gli algoritmi e l’informatica.<br />
Grazie alla collaborazione<br />
di alcuni talentuosi colleghi<br />
ingegneri e geologi, in soli tre<br />
anni diventa una<br />
realtà importante tra le compagnie<br />
di software in Italia.<br />
Nel 2004, iniziano a lavorare<br />
presso gli uffici di Bianco (RC),<br />
un programmatore danese ed<br />
un sudamericano, i quali, in<br />
breve tempo danno una svolta<br />
al mercato internazionale<br />
consentendo alla GeoStru di<br />
affermarsi prima in Europa, in<br />
particolare in Spagna, e successivamente<br />
nelle altre parti nel<br />
mondo.<br />
Nel 2007, inizia la localizzazione<br />
del software per i<br />
Paesi dell’Est Europa ed in<br />
breve GeoStru diventa tra<br />
i leader del settore, partecipando<br />
a molti eventi di<br />
carattere internazionale presso:<br />
Technical University of Iasi<br />
e la Technical University of<br />
Cluj-Napoca (Geotechnics and<br />
Foundation Ground).<br />
Nel 2008, viene creata una<br />
sede distaccata a Rende (CS)<br />
- successivamente trasferita al<br />
Dipartimento di Scienza della<br />
Terra dell’UNICAL - ed una a<br />
Dairago (MI).<br />
Gli anni successivi sono stati<br />
un susseguirsi di collaborazioni<br />
molto importanti, con<br />
professionisti ed università<br />
di tutto il mondo; in particolare<br />
con il Centro di<br />
Eccellenza per il Calcolo ad<br />
Alte Prestazioni UNICAL,<br />
il DIBEST (Dipartimento<br />
di Scienza della Terra)<br />
UNICAL, il DIMEG<br />
(Dipartimento di Ingegneria<br />
Meccanica, Energetica e<br />
Gestionale) UNICAL, la<br />
Technical University of<br />
Cluj-Napoca, MALESIA –<br />
KUCHING, SARAWAK, etc.<br />
Dall’agosto del 2015 - per far<br />
fronte alla competitività mondiale<br />
ma, soprattutto per essere<br />
al passo con le moderne tecnologie<br />
e garantire servizi adeguati<br />
al cliente finale - i servizi web,<br />
e-commerce, marketing, customer<br />
service, manutenzione<br />
e sviluppo di software vengono<br />
gestiti dalla ENGSOFT<br />
SRL con sede in Romania.<br />
Applicazioni Mobile<br />
Geopix<br />
Il professionista o la società che<br />
lavora in ambito cantieristico,<br />
necessita di uno strumento che<br />
gli permetta di realizzare un report<br />
fotografico efficiente.<br />
Il report fotografico in cantiere<br />
24 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
REPORT<br />
consente di avere una visione<br />
ottimale dell’andamento dei<br />
lavori. Le foto, oltre a svolgere<br />
la funzione descrittiva dell’opera<br />
o dell’indagine in situ,<br />
devono essere geolocalizzate<br />
e catalogate al fine di organizzare<br />
in maniera efficiente<br />
il lavoro ed essere facilmente<br />
individuabili ovvero di rapido<br />
accesso.<br />
Geopix è un’applicazione<br />
per dispositivi mobili tablet<br />
o smartphone con sistema<br />
operativo Android sviluppata<br />
appositamente per geologi,<br />
ingegneri e tecnici in generale.<br />
Essa consente di creare la<br />
documentazione fotografica<br />
geolocalizzata in cloud.<br />
Si compone di un’applicazione<br />
per dispositivi mobili e di<br />
una dashboard web dalla quale<br />
l’utente può gestire la documentazione<br />
fotografica geolocalizzata<br />
caricata attraverso<br />
l’applicazione.<br />
Come funziona?<br />
Scatta e geolocalizza: Si scattano<br />
le foto direttamente<br />
Fig. 2 – Smartphone Geopix.<br />
Fig.3 – Dashboard web Geopix.<br />
in cantiere con il proprio<br />
smartphone e si memorizza la<br />
posizione.<br />
Alta precisione di geolocalizzazione:<br />
il potente algoritmo<br />
implementato permette di<br />
ottenere un’elevata precisione<br />
della posizione rispetto ad altre<br />
app in commercio.<br />
Conservazione in Cloud: è<br />
sufficiente registrarsi per avere,<br />
gratuitamente, uno spazio in<br />
cloud per conservare i progetti.<br />
Piattaforma Web: dopo aver<br />
effettuato il login è possibile<br />
gestire la documentazione dalla<br />
piattaforma Web accedendo<br />
al proprio account con username<br />
e password.<br />
Project Manager: I progetti<br />
possono essere gestiti in modo<br />
efficiente ed intuitivo;<br />
Report fotografici cantieristici:<br />
redazione, in maniera veloce<br />
e precisa, di report fotografici<br />
cantieristici.<br />
Geopix, inoltre, permette la<br />
comunicazione tra personale<br />
in cantiere e in ufficio. Con il<br />
proprio smartphone il professionista<br />
in esterna organizza<br />
il progetto, scatta la foto,<br />
geolocalizza e carica in cloud;<br />
contemporaneamente, il personale<br />
in ufficio, collegato alla<br />
dashboard web, ha la possibilità<br />
di visionare le foto organizzate e<br />
geolocalizzate in tempo reale ed<br />
avere una visione del lavoro in<br />
campo.<br />
GeoMapsCARG mobile<br />
È notizia di quasi un anno fa<br />
che il finanziamento del progetto<br />
CARG è diventato legge. È ripartito<br />
quindi il lavoro iniziato alla<br />
fine degli anni ’80, ovvero quello<br />
della realizzazione e digitalizzazione<br />
dei 636 fogli geologici e<br />
geotematici in scala 1:50.000.<br />
GeoMapsCARG è l’app per<br />
dispositivi Android che mette<br />
a disposizione la cartografia<br />
geologica del progetto CARG,<br />
prodotta e pubblicata via web<br />
(servizio WMS) da parte di<br />
ISPRA.<br />
Accessibile da smartphone,<br />
permette di visualizzare la cartografia<br />
CARG, sovrapposta alla<br />
cartografia di base.<br />
Un comodo comando di ricerca<br />
consente di individuare, in automatico,<br />
la località di interesse.<br />
Altre funzioni disponibili sono:<br />
ricerca per toponimo, identificazione<br />
automatica foglio,<br />
esplorazione legende (limitatamente<br />
a quelle rese disponibili<br />
da ISPRA).<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 25
REPORT<br />
Fig. 4 – GeomapsCARG mobile<br />
Fig. 5 – Georisk (Android)<br />
GeoRisk Rischio Idrogeologico<br />
mobile<br />
Fortemente voluta dall’Ordine<br />
dei Geologi della Campania e<br />
realizzata da GeoStru e geologi.<br />
it, l’app per dispositivi Android<br />
consente di verificare il rischio<br />
idrogeologico della propria<br />
posizione semplicemente utilizzando<br />
il posizionamento GPS<br />
dello smartphone e si può anche<br />
accertare il pericolo di una<br />
qualsiasi abitazione inserendo<br />
città, via e numero civico.<br />
L’App è disponibile nel Play<br />
Store di Google.<br />
«Per aumentare la consapevolezza<br />
del rischio – spiega il presidente<br />
dell’Ordine dei Geologi<br />
della Campania, Egidio Grasso<br />
– abbiamo pensato di promuovere<br />
la realizzazione di un’App<br />
che, con poche operazioni,<br />
riesce a visualizzare le aree a<br />
rischio idrogeologico in tutto il<br />
territorio nazionale.»<br />
L’applicativo non è solo rivolto<br />
a tecnici ma, anche al cittadino<br />
comune al fine di sensibilizzarlo<br />
sul tema del rischio idrogeologico.<br />
I dati del PAI sono relativi<br />
all’intero territorio nazionale<br />
e vengono erogati grazie al<br />
servizio WMS del Geoportale<br />
Nazionale gestito dal Ministero<br />
dell’Ambiente.<br />
Il Geologo professionista ha la<br />
possibilità di registrarsi all’interno<br />
del database in modo tale<br />
che l’utente possa ricercarlo tramite<br />
l’apposita funzione “Cerca<br />
un Geologo”.<br />
Geoapp<br />
Il portale Geoapp, raggiungibile<br />
al sito www.geoapp.eu è una suite<br />
di applicazioni online multitematiche<br />
per il professionista,<br />
per la maggior parte gratuite.<br />
Non servono installazioni, basta<br />
semplicemente loggarsi al sito e<br />
utilizzare gli applicativi.<br />
È possibile aprire e salvare progetti,<br />
creare grafici e relazioni in<br />
formato *.docx.<br />
Tra i vari applicativi ve ne sono<br />
alcuni di consultazione cartografica<br />
tematica, di rapido<br />
accesso, che accompagnano e<br />
aiutano il professionista nelle<br />
sue analisi.<br />
Geostru Carta Geologica<br />
GeoStru Carta Geologica<br />
è la versione web di<br />
GeoMapsCARG che, oltre alla<br />
consultazione delle carte geologiche<br />
del progetto CARG a<br />
cura dell’ISPRA, ha disponibile<br />
il layer della carta geologica<br />
1:500.000 del Geoportale<br />
Nazionale (a cura del ministero<br />
dell’Ambiente).<br />
Gli strumenti a disposizione<br />
sono molteplici:<br />
4Inserimento di elementi grafici<br />
come punto, polilinea e<br />
poligoni;<br />
4Editor degli elementi creati;<br />
4Esportazione in formato<br />
*.GeoJSON, in coordinate<br />
geografiche WGS84<br />
(EPSG:4326), importabile in<br />
software GIS;<br />
4Possibilità di regolare la trasparenza<br />
dei layer;<br />
4Consultazione delle legende<br />
del progetto CARG disponibili<br />
da database.<br />
26 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
REPORT<br />
Fig. 6 – Interfaccia GeoStru Carta Geologica<br />
GeoRisk Rischio<br />
Idrogeologico web<br />
La versione Web di GeoRisk,<br />
disponibile sul portale<br />
GeoApp di GeoStru, amplia<br />
considerevolmente gli strumenti<br />
a disposizione:<br />
4Oltre ai layer del PAI<br />
(Geoportale Nazionale),<br />
si aggiungono il layer<br />
catastale ed il layer dei bacini<br />
idrografici principali<br />
dell’intero territorio nazionale,<br />
da cui è possibile<br />
esportare le coordinate<br />
tridimensionali in formato<br />
*.CSV da importare<br />
nel software GeoStru<br />
Hydrologic Risk;<br />
44 mappe base Google con<br />
la possibilità di disattivarle;<br />
4Opzione di stampa con 4<br />
Layout predefiniti (A4 e<br />
A3, orizzontali e verticali),<br />
La formazione<br />
Gomeeting è il portale rivolto a<br />
professionisti autorizzato a svolgere<br />
attività di formazione accreditata<br />
dal Consiglio Nazionale dei<br />
Geologi CNG codice EFA052<br />
con delibera n° 133/2020 del 30<br />
Giugno 2020 su parere favorevole<br />
del Ministero della Giustizia con<br />
nota del 16 Giugno 2020 prot.<br />
0095192. U.<br />
Sul portale sono presenti molteplici<br />
corsi in modalità FAD asincrona<br />
ovvero in modalità telematica a<br />
distanza non live. Tra i numerosi<br />
corsi:<br />
Il corso “GIS-SIT - La gestione<br />
dei Dati territoriali, utilizzo del<br />
software open source QGIS e di<br />
ArcMap – Interoperabilità con il<br />
WebGIS GeoRisk”, è un punto di<br />
partenza per chi vuole conoscere<br />
il mondo dei dati territoriali,<br />
spaziando tra i vari argomenti<br />
come, per esempio, le nozioni sui<br />
database.<br />
Fornisce inoltre indicazioni su<br />
come preparare i dati geografici<br />
per un portale web come ad esempio<br />
GeoRisk. Per i geologi sono<br />
previsti 6 CFP.<br />
Il corso “DRONE - Il rilievo fotogrammetrico<br />
da drone finalizzato<br />
allo studio geologico a supporto<br />
della progettazione degli interventi<br />
di mitigazione: acquisizione, postprocessing<br />
e utilizzazione dei dati<br />
- 4 Crediti CFP”<br />
La “conoscenza” qualitativa e<br />
quantitativa di un oggetto o di un<br />
sito, permette al tecnico (ingegnere,<br />
architetto, geologo, archeologo)<br />
di eseguire una seria ed adeguata<br />
progettazione degli interventi<br />
nei rispettivi ambiti professionali.<br />
Il rilievo geometrico tridimensionale<br />
può essere considerato, quindi,<br />
una delle “indagini preliminari”<br />
propedeutiche e di supporto alla<br />
fase di progettazione; soprattutto<br />
oggi, dove la potenzialità tecnologica<br />
delle strumentazioni e dei software<br />
utilizzati ha raggiunto livelli<br />
molto sofisticati.<br />
Fig. 6 – Interfaccia GeoStru Carta Geologica<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 27
REPORT<br />
Fig. 8 – Interfaccia GeoStru Maps<br />
con mappa navigabile e possibilità<br />
di inserimento dati da<br />
parte dell’utente;<br />
4Slider opacità dei layer per<br />
regolare la trasparenza;<br />
Una volta individuata l’area<br />
da investigare, attraverso la<br />
sovrapposizione dei layer PAI<br />
del Ministero dell’Ambiente e<br />
dell’Agenzia delle Entrate, su<br />
mappe base Google, è possibile<br />
verificare il rischio presente in<br />
una determinata area. L’opzione<br />
di stampa avvia la finestra di<br />
layout con la mappa impaginata<br />
automaticamente, permettendo<br />
di esportare l’elaborato in<br />
maniera rapida, è necessario<br />
inserire soltanto titolo e dati del<br />
professionista.<br />
Geostru Maps<br />
Con Geostru MAPS si possono<br />
realizzare modelli digitali del<br />
terreno, profili altimetrici e piani<br />
quotati direttamente da mappe<br />
online e con semplici click.<br />
Dopo aver assegnato i punti<br />
tramite il comando Point, da<br />
Calculation è possibile trovare<br />
l’elevazione del punto, Tracciare<br />
la sezione topografica (profilo<br />
altimetrico), Individuare il piano<br />
quotato (i punti devono essere<br />
agli estremi di un BOX).<br />
Gli elaborati possono essere<br />
esportati in diversi formati vettoriali<br />
tra cui il DXF e GTM.<br />
GeoDropBox<br />
GeoDropBox è la prima piattaforma<br />
in cloud per la gestione e<br />
l’archiviazione della documentazione<br />
georeferenziata: permette<br />
di associare le informazioni geografiche<br />
a qualsiasi tipo di documento<br />
in formato elettronico.<br />
Geodropbox estende le funzionalità<br />
dei cloud tradizionali,<br />
potenziandoli con la georeferenziazione.<br />
È un sistema versatile, rivolto<br />
non solo agli studi tecnici<br />
(ingegneri, architetti, geologi,<br />
agronomi, etc…) ma, anche a<br />
Enti pubblici come Province e<br />
Regioni, imprese (edilizia, agricoltura,<br />
servizi...), avvocati, ecc...<br />
GeoDropBox è integrato in altri<br />
servizi GeoStru come Georisk<br />
(mobile) e la Geoapp Parametri<br />
Sismici.<br />
Con la registrazione su https://<br />
geodropbox.com/auth/register<br />
e si avranno a disposizione<br />
gratuitamente 1 GB di spazio<br />
in Cloud gratuito. Una volta<br />
effettuato l’accesso, è possibile<br />
aggiungere un progetto specificando<br />
un indirizzo. Verrà<br />
aggiunto il marker su mappa e<br />
sarà possibile effettuare l’upload<br />
di qualsiasi file organizzando il<br />
tutto in cartelle.<br />
Consulenza e progettazione<br />
Il team GEOSTRU fornisce, su<br />
richiesta del Cliente, un servizio<br />
di consulenze alla progettazione.<br />
Oggi tramite la telecomunicazione<br />
gestire consulenza e<br />
progettazione anche a distanza<br />
è diventato molto agevole; affidarsi<br />
al nostro team, altamente<br />
specializzato, significa avere al<br />
tuo fianco il partner ideale che<br />
contribuirà alla crescita della tua<br />
attività professionale.<br />
Tanti i settori di supporto al<br />
professionista, come strutture,<br />
geotecnica, geologia, idraulica<br />
etc... ai quali si aggiungono anche:<br />
Topografia; rilievi aerofotogrammetrici<br />
digitali ad altissima<br />
risoluzione (<br />
l’aerofotogrammetria, eseguita<br />
con tecnologie totalmente digitali,<br />
caratterizzazione, qualificazione<br />
e misurazione degli elementi<br />
territoriali); Geomatica<br />
– Servizi informatici su dati<br />
territoriali (Realizzazione di<br />
cartografie, servizi di Web mapping,<br />
analisi di geo-processing e<br />
gestione di dati territoriali).<br />
SITOGRAFIA<br />
https://www.geostru.eu/it/app-mobile-device/<br />
https://geoapp.geostru.eu/<br />
https://geodropbox.com/<br />
https://www.gomeeting.eu/<br />
PAROLE CHIAVE<br />
Cloud; formazione; software; geostru;<br />
app; rischio idrogeologico<br />
ABSTRACT<br />
Geostru develops calculation softwares designed<br />
for engineers and geologists. Through<br />
the years, we have enriched our offer with<br />
new services: technical assistance, books,<br />
apps, dedicated solutions and multidisciplinary<br />
courses. Today there are countless ways<br />
in which we can offer assistance to any professional.<br />
Amongst these, there are the GIS resources<br />
present in our programs, be them either web,<br />
mobile or desktop. This article presents a recap<br />
of Geostru’s offers. To our readers: please<br />
visit our website www.geostru.eu to learn<br />
more.<br />
AUTORE<br />
Redazione GeoStru<br />
info@geostru.eu<br />
28 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
REPORT<br />
Sede in Italia<br />
Più di 100 distributori nel mondo<br />
Una linea di prodotti Made in Italy<br />
Dove siamo Chiamaci Contattaci<br />
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Viale dell’Industria 53<br />
20037, Paderno Dugnano (MI)<br />
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info@stonex.it - italia@stonex.it<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 29
REPORT<br />
Classificazione OBIA automatica<br />
di elementi stradali acquisiti<br />
con laser scanner<br />
di Vera Costantini<br />
Nel presente lavoro si<br />
mostrano i risultati ottenuti<br />
classificando nuvole di punti<br />
da LiDAR tramite la Object<br />
Based Image Analysis (OBIA)<br />
con il software eCognition<br />
di Trimble. Si tratta di un<br />
progetto pilota che dimostra<br />
promettenti prospettive per<br />
l’applicazione dell’analisi<br />
OBIA al campo delle<br />
acquisizioni da laser.<br />
Fig.1 Visualizzazione 3D della nuvola di punti in eCognition (a sinistra in RGB, a destra<br />
con differenziamento del colore in base all’altezza)<br />
Fig. 2 - Visualizzazione di un tratto della nuvola di<br />
punti dall’alto. Si può notare la discontinuità nei dati.<br />
La nuvola di punti acquisita<br />
con tecnologia<br />
LiDAR è stata classificata<br />
in modalità automatica all’interno<br />
del software eCognition<br />
Developer 10, allo scopo di<br />
estrarre gli elementi principali<br />
presenti in un asse autostradale<br />
(fig. 1). Questo studio dimostra<br />
la grande versatilità del software<br />
eCognition, che in pochi<br />
passaggi e con un ruleset molto<br />
veloce, estrae informazioni importanti<br />
da un point cloud che<br />
presenta varie criticità.<br />
Il software eCognition di<br />
Trimble permette di creare flussi<br />
di lavoro usando immagini,<br />
vettori e nuvole di punti sfruttando<br />
tutte le informazioni<br />
semantiche necessarie per interpretare<br />
i dati correttamente.<br />
Piuttosto che esaminare pixel<br />
o punti indipendenti, estrae il<br />
significato dagli oggetti e dalle<br />
relazioni reciproche (Object<br />
Based Image Analysis).<br />
Per costruire una soluzione di<br />
analisi, è possibile combinare<br />
in modo flessibile le fasi di<br />
interpretazione dell’immagine<br />
come la creazione di oggetti<br />
(segmentazione), la classificazione<br />
degli oggetti, il rilevamento<br />
di target e la modifica<br />
degli oggetti in un insieme di<br />
regole chiamato Ruleset.<br />
Dati e classi da identificare<br />
I dati utilizzati sono rappresentati<br />
da una nuvola di punti<br />
in formato *.LAS acquisita<br />
con sistema Trimble Mobile<br />
Mapping MX9 su un tratto au-<br />
30 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
REPORT<br />
tostradale situato in Italia. La<br />
nuvola presenta una carreggiata<br />
con dati abbastanza continui e<br />
densi, mentre l’altra carreggiata<br />
stradale è caratterizzata da molti<br />
gaps nei dati (fig.2)<br />
Le classi che sono state analizzate<br />
per la classificazione sono:<br />
cartelli, guardrail e segnaletica<br />
orizzontale.<br />
Il dato, oltre a comprendere<br />
l’asse stradale, include anche<br />
le zone limitrofe, nelle quali<br />
è presente un complesso e variegato<br />
strato vegetativo che, a<br />
suo modo, interferisce con l’analisi<br />
delle classi di interesse.<br />
A tal proposito, si è deciso<br />
di applicare una maschera in<br />
modo da classificare solo gli<br />
elementi effettivamente ricadenti<br />
nella carreggiata e nel suo<br />
immediato intorno.<br />
Passaggi principali<br />
dell’elaborazione<br />
Il file in formato. las è stato<br />
importato all’interno del software<br />
eCognition Developer<br />
10, insieme a un layer vettoriale<br />
poligonale che costituisce<br />
una maschera che si estende<br />
sull’area dell’asse stradale, in<br />
modo tale da classificare solo<br />
gli elementi presenti in esso.<br />
Il primo passaggio effettuato<br />
in eCognition è stata la conversione<br />
della mappa ad una<br />
risoluzione maggiore in modo<br />
che i raster che vengono derivati<br />
dalla nuvola abbiano una<br />
risoluzione migliore.<br />
Infatti a partire dalla nuvola<br />
di punti, eCognition permette<br />
di generare una serie di layer<br />
raster che aiutano nell’interpretazione<br />
dei dati e nell’estrazione<br />
di informazioni da essi<br />
(ad esempio intensità, DSM,<br />
DTM, Numero di ritorni, etc<br />
etc).<br />
Per le prime elaborazioni sono<br />
stati generati due layer raster a<br />
partire dalla nuvola: è stato generato<br />
il DSM utilizzando la Z<br />
Fig. 3 - Porzione di nuvola con classificazione di guardrail e cartelli. A sinistra si vede la nuvola dall’alto, in<br />
scala di grigi che mostrano le variazioni di intensità e la classificazione OBIA (in giallo i cartelli e in blu il guardrail).<br />
A destra si vede la stessa porzione di nuvola in 3D con variazione di colore a seconda dell’altezza.<br />
massima, e il DTM utilizzando<br />
la Z minima. Sottraendo il<br />
DTM al DSM con un algoritmo<br />
di eCognition chiamato<br />
NDSM layer calculation, si<br />
ottiene appunto l’nDSM che<br />
rappresenta solo gli elementi<br />
elevati rispetto al terreno.<br />
L’nDSM è stato usato come<br />
input per la segmentazione. Gli<br />
Fig. 4 - Risultato dell’automatic point cloud classification su una porzione della nuvola.<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 31
REPORT<br />
sviluppato e le aree (km2) di<br />
oggetti identificabili sulla nuvola<br />
di punti grezza.<br />
Il ruleset è stato ottimizzato<br />
anche nella velocità di esecuzione.<br />
Il tempo di processamento<br />
dell’intera nuvola (circa<br />
50 milioni di punti e una dimensione<br />
del file di 1.8 GB) è<br />
infatti di soli 10 minuti.<br />
Ringraziamenti<br />
Si ringrazia Giorgio Caresio di<br />
Spektra s.r.l. (Vimercate) per la<br />
fornitura dei dati LiDAR.<br />
Fig. 5 - Alcune porzioni della nuvola di punti dopo la classificazione finale.<br />
oggetti così generati sono stati<br />
classificati utilizzando attributi<br />
di altezza e forma per arrivare<br />
all’individuazione di due classi:<br />
guardrail e cartelli (fig. 3).<br />
Per l’identificazione della segnaletica<br />
orizzontale, il primo<br />
step è rappresentato dall’utilizzo<br />
di un algoritmo di classificazione<br />
automatica dei point<br />
cloud che ha estratto circa 10<br />
classi. Con questa prima classificazione<br />
si è riusciti a distinguere<br />
alcuni elementi dell’asse<br />
stradale, tra cui, piuttosto chiaramente,<br />
la segnaletica orizzontale<br />
(in azzurro nella figura 4).<br />
Nonostante siano stati identificati<br />
in maniera abbastanza<br />
precisa, i segni stradali orizzontali<br />
presentavano diversi<br />
errori dopo la classificazione<br />
automatica. Pertanto la parte<br />
di nuvola già classificata come<br />
“Road marks” è stata convertita<br />
in raster usando l’attributo di<br />
intensità, generando un cosiddetto<br />
intensity layer.<br />
Su questo layer sono stati<br />
quindi applicati passaggi di<br />
segmentazione e classificazione<br />
che hanno permesso di definire<br />
meglio la classe “segnali stradali<br />
orizzontali”.<br />
Nota: Tutte le elaborazioni<br />
sono state eseguite in eCognition,<br />
tranne la creazione della<br />
maschera che è stata fatta in<br />
ArcGIS.<br />
Risultato<br />
Il risultato ottenuto è ottimo,<br />
anche tenendo conto del fatto<br />
che non vi è stato alcun editing<br />
manuale (accuratezza dell’86%<br />
nell’identificazione degli elementi<br />
– prendendo in considerazione<br />
solo la parte di dati<br />
senza gaps). Alcuni elementi di<br />
confusione sono rappresentati<br />
dai lampioni e dai pannelli antirumore.<br />
I primi sono talvolta<br />
classificati insieme al guardrail<br />
e talvolta tra i cartelli. I secondi<br />
sono classificati insieme al<br />
guardrail (fig. 5).<br />
L’accuratezza della classificazione<br />
è stata calcolata rapportando<br />
le aree (km 2) degli oggetti<br />
identificati tramite algoritmo<br />
PAROLE CHIAVE<br />
LiDAR; OBIA; motorway; classificazione<br />
automatica; mobile<br />
mapping; nuvola di punti;<br />
ABSTRACT<br />
This paper shows the results<br />
obtained by classifying point<br />
clouds from LiDAR using<br />
Object Based Image Analysis<br />
(OBIA) with Trimble's eCognition<br />
software. This is a pilot project<br />
that demonstrates promising<br />
prospects for the application of<br />
OBIA analysis to the field of laser<br />
acquisitions. The point cloud<br />
acquired with LiDAR technology<br />
was automatically classified<br />
within eCognition Developer 10<br />
software, in order to extract the<br />
main elements of a motorway<br />
axis. The result is excellent, also<br />
considering the fact that there<br />
was no manual editing. We<br />
reached an accuracy of 86% in<br />
identification of the targets.<br />
AUTORE<br />
Vera Costantini<br />
costantini@sysdecoitalia.com<br />
Sysdeco Italia srl<br />
32 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
<strong>2021</strong><br />
Tecnologie per il Territorio, il Patrimonio Culturale e le Smart City<br />
www.technologyforall.it<br />
Science & Technology Communication<br />
#TECHFORALL
REPORT<br />
La tecnologia HERON per il<br />
Monitoraggio dello stato<br />
avanzamento lavori strutture verticali<br />
di Giorgio Vassena<br />
Il sistema di mappatura mobile<br />
HERON permette di introdurre<br />
la tecnologia SLAM all’interno<br />
dei cantieri di ingegneria civile<br />
per monitorarne lo stato di<br />
avanzamento lavori. L’utilizzo<br />
di HERON presso una struttura<br />
verticale a Milano evidenzia le<br />
potenzialità del sistema mobile<br />
mapping prodotto dalla società<br />
italiana Gexcel.<br />
Fig. 1 - Nuvola di punti HERON con elementi BIM classificati con software Verity.<br />
Il costante miglioramento<br />
delle prestazioni degli algoritmi<br />
e della strumentazione<br />
basata sull’approccio<br />
SLAM sta permettendo di<br />
espanderne l’impiego in<br />
numerosi progetti ed in<br />
particolare all’interno di<br />
cantieri di ingegneria civile.<br />
Tali strumenti permettono<br />
di eseguire rapide verifiche<br />
“as-built vs as-designed” (la<br />
verifica della congruenza tra<br />
posizione e geometria del<br />
costruito rispetto al modello<br />
BIM di progetto) in strutture<br />
di questo tipo, quando<br />
le accuratezze in gioco sono<br />
centimetriche. Strumenti<br />
avanzati come HERON<br />
(prodotto dalla società italiana<br />
Gexcel Srl), accoppiati ai<br />
software specifici forniti con<br />
il sistema o a quelli di terze<br />
34 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
REPORT<br />
parti, permettono di affiancare<br />
all’analisi “as-built”<br />
interessanti ed innovative<br />
soluzioni, utili per la gestione<br />
di cantiere. Pensiamo in<br />
particolare all’innovativo<br />
approccio della documentazione<br />
digitale di cantiere,<br />
alla verifica in tempo reale<br />
delle variazioni geometriche<br />
e al monitoraggio<br />
dello stato di avanzamento<br />
delle fasi costruttive ovvero<br />
all’aggiornamento del SAL<br />
di cantiere.<br />
La particolarità di HERON<br />
è indubbiamente l’estrema<br />
semplificazione delle<br />
attività di rilevamento sul<br />
campo, non richiedendo<br />
né una fase di inizializzazione<br />
né un percorso<br />
di rilevamento ad anello<br />
chiuso. Inoltre, la capacità<br />
del sistema di acquisire immagini<br />
in posizioni scelte<br />
dall’operatore, ma anche di<br />
effettuare un’acquisizione<br />
automatica in tempo reale<br />
del dato RGB, mappato<br />
automaticamente sulla nuvola<br />
di punti 3D, permette<br />
non solo di effettuare una<br />
misurazione tridimensionale<br />
sul campo ma anche di<br />
pubblicare e condividere il<br />
dato via cloud con un approccio<br />
tipico delle applicazioni<br />
Digital Twin, ovvero<br />
di un gemello digitale della<br />
realtà. Il dato acquisito con<br />
HERON è infatti predisposto<br />
per una facile esportazione<br />
all’interno di diverse<br />
applicazioni disponibili<br />
sul mercato per la pubblicazione<br />
e la condivisione<br />
di modelli 3D a nuvola di<br />
punti, come ad esempio le<br />
piattaforme Faro WebShare<br />
Cloud, 3DUserNet e<br />
Cintoo Cloud. Su quest’ultima<br />
è ad esempio possibile<br />
condividere sia il modello<br />
3D colorato a nuvola di<br />
Fig. 2 - Categorizzazione tramite software Verity degli elementi rilevati.<br />
Fig. 3 - HERON MS Twin mobile<br />
mapping system.<br />
punti del rilevamento, ma<br />
anche fruire di una navigazione<br />
immersiva del modello<br />
attraverso un semplice tour per<br />
viste sferiche, con possibilità<br />
di localizzare il modello in<br />
Google Maps, effettuare misurazioni,<br />
inserire note, link,<br />
video e documenti.<br />
Un interessante caso applicativo<br />
ha riguardato l’impiego di<br />
HERON nelle attività del cantiere<br />
di Colombo Costruzioni<br />
S.p.A. della torre Gioia 22 in<br />
Per la realizzazione di questo caso applicativo è stato utilizzato<br />
un HERON MS Twin.<br />
HERON MS Twin è un sistema di mappatura 3D portatile<br />
dotato di due sensori laser multibeam a 16 linee, che garantisce<br />
una robusta acquisizione della geometria 3D, e di una camera<br />
panoramica RGB ad alta risoluzione, che consente la raccolta di<br />
immagini ad alta risoluzione in modo continuo e a risoluzione<br />
5K in modalità on-demand. Estremamente performante nella<br />
mappatura di edifici complessi e multi-livello, HERON MS<br />
Twin supporta applicazioni geospaziali e applicazioni Digital<br />
Twin. La dotazione software inclusa consente di gestire interamente<br />
il processamento dati e supporta la piena compatibilità<br />
con un’ampia gamma di software terzi come Autodesk ReCap<br />
Pro, Bentley-Orbit 3D Mapping, ClearEdge3D EdgeWise,<br />
ClearEdge3D Verity, Faro Scene, Micromine, ecc. Inoltre, grazie<br />
al software gratuito GoBlueprint sviluppato da Gexcel, tutti<br />
possono visualizzare viste 2D della nuvola di punti HERON,<br />
ottenere misure in scala reale e condividere i risultati con colleghi<br />
e clienti in modo semplice e rapido (Fig. 4).<br />
Fig. 4 - Visualizzazione<br />
di<br />
una vista 2D<br />
della nuvola di<br />
punti HERON<br />
in GoBlueprint.<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 35
REPORT<br />
via Melchiorre Gioia a Milano.<br />
Presso tale cantiere si è analizzato<br />
lo stato di avanzamento<br />
dei lavori e l’as-built, effettuando<br />
il rilevamento tridimensionale<br />
in corrispondenza<br />
dei livelli 22 e 23. Avendo a<br />
disposizione il modello strutturale<br />
BIM in formato .ifc, lo<br />
si è potuto caricare nel software<br />
di pre-processamento dati<br />
di HERON e, una volta sul<br />
campo, il sistema ha potuto localizzarsi<br />
in modo automatico<br />
all’interno del modello BIM,<br />
senza dover ricorrere alla misurazione<br />
di target o di punti<br />
a coordinate note, ed evitando<br />
così le operazioni di georeferenziazione<br />
in post-processamento.<br />
Il dato tridimensionale acquisito<br />
da HERON, già nel sistema<br />
di riferimento di cantiere, è<br />
stato dunque confrontato con<br />
il modello BIM della struttura<br />
all’interno del software<br />
VERITY di ClearEdge3D,<br />
funzionante in ambiente<br />
Autodesk Navisworks. Il dato<br />
a nuvola di punti proveniente<br />
da HERON ha permesso di<br />
effettuare l’analisi dello stato<br />
di avanzamento costruttivo di<br />
cantiere, associando ad ogni<br />
elemento del modello BIM un<br />
attributo identificato attraverso<br />
uno specifico colore (Fig. 1)<br />
corrispondente ad una determinata<br />
caratteristica (Fig. 2).<br />
In verde gli elementi individuati<br />
e nella posizione corretta,<br />
mentre in giallo gli elementi<br />
individuati, dunque già realizzati,<br />
ma apparentemente in<br />
una posizione al di fuori della<br />
tolleranza geometrica costruttiva.<br />
In rosso gli oggetti non trovati,<br />
in viola gli elementi non<br />
visibili e in rosa gli elementi di<br />
incerta attribuzione.<br />
Un interessante confronto tra<br />
la nuvola di punti acquisita<br />
con HERON e la medesima<br />
nuvola acquisita con laser scanner<br />
statico ha permesso inoltre<br />
di verificare che, relativamente<br />
alle analisi di studio dello stato<br />
di avanzamento di cantiere,<br />
HERON fornisce risultati del<br />
tutto comparabili con quelli<br />
ottenuti dal laser scanner statici<br />
di tipo tradizionale, ma con<br />
il vantaggio di una rapidità di<br />
acquisizione e di trattamento<br />
dati assai maggiore. La produttività<br />
e la semplicità di<br />
HERON nella realizzazione<br />
di rilevamenti con accuratezze<br />
centimetriche risultano infatti<br />
evidenti e rendono i sistemi<br />
di mappatura mobile estremamente<br />
competitivi rispetto alla<br />
strumentazione laser scanner<br />
statica.<br />
Sfruttando invece la funzione<br />
“Real-time Change Detection”,<br />
HERON è stato in grado di<br />
evidenziare direttamente sul<br />
campo e in tempo reale il confronto<br />
del rilievo in atto sia<br />
con il progetto BIM, sia con<br />
una nuvola di punti acquisita<br />
precedentemente (ad esempio<br />
la settimana precedente). La<br />
funzione “Real-time Change<br />
Detection” permette dunque<br />
non solo di effettuare una rapida<br />
verifica sul campo dello<br />
stato di avanzamento dei lavori<br />
in specifici settori di cantiere,<br />
ma consente di introdurre attività<br />
innovative nei processi di<br />
mappatura di siti di ingegneria<br />
civile o di impianti industriali.<br />
Infatti, diventa possibile ad<br />
esempio ottimizzare l’aggiornamento<br />
di modelli BIM di<br />
edifici esistenti con le parti<br />
architettoniche e/o strutturali<br />
aggiunte o modificate nel tempo,<br />
limitando la modellazione<br />
della nuvola di punti alle zone<br />
dove si è evidenziato un cambiamento<br />
durante il rilievo sul<br />
campo.<br />
L’insieme combinato delle qualità<br />
di HERON e dei software<br />
inclusi, unito ai numerosi<br />
applicativi software con cui<br />
lo strumento è compatibile,<br />
permette di rendere effettiva<br />
l’attività di rilevamento sul<br />
campo e la successiva estrazione<br />
dei risultati. L’esecuzione<br />
di mappature frequenti in<br />
cantiere, con l’obiettivo di una<br />
documentazione digitale 3D<br />
e un monitoraggio di cantiere<br />
evoluto, sono attività sempre<br />
più facilmente praticabili, sia<br />
in termini di tempistiche di acquisizione<br />
ed elaborazione dati,<br />
sia in termini di sostenibilità<br />
dei costi associati.<br />
PAROLE CHIAVE<br />
GEXCEL HERON; indoor<br />
mobile mapping; digital twin;<br />
BIM; smart city<br />
ABSTRACT<br />
HERON mobile mapping<br />
system allows the introduction<br />
of SLAM technology inside construction<br />
sites of large buildings<br />
to monitor the work progress.<br />
The use of HERON at a vertical<br />
structure in Milan highlights the<br />
potential of the mobile mapping<br />
system produced by Gexcel.<br />
HERON allows performing<br />
rapid "as-built/as-designed"<br />
checks in this kind of structures<br />
when the accuracies involved are<br />
centimetric. Thanks to dedicated<br />
software, HERON can also use<br />
the "as-built" analysis for innovative<br />
solutions useful for construction<br />
sites management, e.g. the<br />
digital site documentation, the<br />
geometric changes real-time<br />
verification, the construction<br />
phases progress monitoring, the<br />
site work progress document<br />
updating.<br />
AUTORE<br />
Giorgio Vassena<br />
giorgio.vassena@gexcel.it<br />
Gexcel srl<br />
info@gexcel.it<br />
36 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
REPORT<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 37
AUGMENTED REALITY<br />
LIDAR SLAM TECHNOLOGY<br />
NEI SISTEMI VISUALI<br />
INTERATTIVI<br />
XR 2020:<br />
News & Events<br />
a cura di<br />
Tiziana Primavera<br />
Innovative Tech<br />
Evangelist - AR/VR<br />
senior expert<br />
Fig. 1 - LiDAR scanning and<br />
meshing test – courtesy image by<br />
Tiziana Primavera<br />
LiDAR (Light Detection and<br />
Ranging) è una tecnologia<br />
basata su luce laser estremamente<br />
efficace e consolidata, la cui<br />
finalità è il rilevamento geometrico-spaziale<br />
remoto, attraverso<br />
il calcolo delle distanze dell’oggetto<br />
target effettuate mediante<br />
il cosiddetto tempo di volo TOF<br />
(Time of flight ovvero tempo che<br />
l’onda impiega tra l’istante in cui<br />
viene emessa e quello in cui viene<br />
ricevuta).<br />
Sin dagli ’80 anni è stata impiegata<br />
nei settori caratteristici<br />
delle scienze geomatiche, ma<br />
non solo: grazie ai dati combinati<br />
derivanti da sistemi di posizionamento<br />
globale (GPS) e di<br />
unità di misura inerziale (IMU)<br />
si rendeva possibile identificare<br />
il posizionamento accurato degli<br />
aeromobili in volo.<br />
Pertanto, pur trattandosi di una<br />
tecnologia non recente, negli<br />
ultimi anni è stata impiegata in<br />
numerosi progetti di natura geospaziale.<br />
I dati LiDAR possono essere<br />
costosi, tuttavia, per via della<br />
crescente domanda – offerta<br />
caratteristica della comunità di<br />
utenti geo spaziali - si inizia a vedere<br />
la disponibilità di set di dati<br />
LiDAR open source, ossia resi disponibili<br />
al pubblico.<br />
Le nuove tecnologie visuali<br />
contemporanee più avanzate,<br />
che consentono elevati livelli di<br />
mutua interazione fra dati digitali<br />
e reali (MR) necessitano di<br />
dati geometrici spaziali, per poter<br />
definire esattamente il posizionamento<br />
nello spazio reale<br />
dell’artefatto digitale, con una<br />
buona soglia di accuratezza di<br />
collimazione reale-virtuale, ed a<br />
tale scopo la suddetta tecnologia<br />
si è rilevata preziosa ed in tempi<br />
relativamente recenti, resa<br />
disponibile in alcuni hardware<br />
preposti alla visualizzazione di<br />
sistemi di Mixed Reality, sia di<br />
natura Wearable che Handheld.<br />
La localizzazione e la mappatura<br />
simultanea (SLAM) è una capacità<br />
fondamentale richiesta da<br />
un robot per esplorare e comprendere<br />
il suo ambiente. Tale<br />
tecnologia di comprensione<br />
dello spazio e del proprio posizionamento<br />
all’interno di esso,<br />
è stata recepita ed implementata<br />
anche nei sistemi MR, ponendoli<br />
pertanto nelle condizioni di<br />
poter costruire mappe di territori<br />
interni o urbani utilizzando<br />
LiDAR.<br />
In particolare, attualmente, alcuni<br />
tablet dei grandi Player,<br />
grazie a sofisticate tecnologie di<br />
rilevamento quali quelle di Luce<br />
Strutturata (strumenti ottici che<br />
consentono la ricostruzione 3D<br />
digitale delle geometrie dei componenti<br />
da rilevare, grazie alla riflessione<br />
di pattern di luce sugli<br />
oggetti) o ai “sensori del tempo<br />
di volo”, progettati per misurare<br />
con precisione la profondità del<br />
mondo reale, rendono ad oggi<br />
possibile procedere a misurare la<br />
distanza esatta dagli oggetti circostanti<br />
per distanze contenute,<br />
perlomeno fino a 5 metri di distanza<br />
a velocità di nanosecondi.<br />
Tale scanner LiDAR, se combinato<br />
con gli stessi algoritmi di<br />
visione artificiale in specifici potenti<br />
processori, può così fornire<br />
agli utenti una comprensione assolutamente<br />
più dettagliata della<br />
scena oggetto del sistema visuale<br />
interattivo e conseguentemente<br />
38 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
AUGMENTED REALITY<br />
anche ridurre drasticamente il<br />
tempo di configurazione normalmente<br />
richiesto nelle app.<br />
Apple già con il suo ARKit 3.5<br />
perfezionato con l’SDK 4.0, ha<br />
introdotto un nuovo strumento<br />
chiamato Scene Geometry<br />
API di ausilio agli sviluppatori<br />
per sfruttare il nuovo sensore<br />
LidAR caratteristico nei propri<br />
dispositivi.<br />
La possibilità di creare non<br />
soltanto la mappa tridimensionale<br />
dello spazio circostante,<br />
si estende inoltre ad una<br />
comprensione semantica degli<br />
oggetti presenti in esso, distinguendo<br />
ad esempio tra porte<br />
finestre etc.<br />
Tali dati consentono di fatto<br />
l’occlusion delle geometrie spaziali<br />
esistenti, garantendo così<br />
l’illusione di una perfetta fusione<br />
dei dati digitali con il contesto<br />
reale, ovvero in termini di<br />
user experience, consentono agli<br />
utenti dell’app di creare rapidamente<br />
un facsimile digitale per<br />
l’occlusione degli oggetti, facendo<br />
sembrare che gli oggetti<br />
digitali si fondano parzialmente<br />
in una scena dietro oggetti<br />
reali.<br />
Inoltre, mediante il supporto<br />
“Instant AR”, gli artefatti digitali<br />
possono essere posizionati<br />
automaticamente all’interno di<br />
uno spazio, senza che gli utenti<br />
debbano agitare il tablet e dare<br />
alle sue telecamere i parametri<br />
dello spazio.<br />
Fondamentalmente, il nuovo<br />
sensore LiDAR punta a rendere<br />
più intelligenti le app di realtà<br />
aumentata, consentendo misurazioni<br />
più accurate lungo i tre<br />
assi della terna cartesiana.<br />
Avvantaggerà automaticamente<br />
le app sviluppate in precedenza,<br />
senza la necessità di modifiche<br />
al codice.<br />
L’idea è che ad esempio mediante<br />
integrazione con A.I,<br />
una app di mobili possa essere<br />
in grado di comprendere me-<br />
Fig. 2 - Point cloud -Discretizzazione semantica<br />
Fig. 3 - Instant AR test – courtesy image by Tiziana Primavera<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 39
AUGMENTED REALITY<br />
Fig. 4 - Google- Project Tango.<br />
glio le dimensioni dello spazio in<br />
cui collocare l’oggetto digitale, e<br />
suggerire più facilmente l’arredamento<br />
consono a tale spazio<br />
disponibile. Il nuovo sensore<br />
aiuterà anche le app a calcolare<br />
più facilmente e rapidamente<br />
l’altezza di una persona.<br />
Project tango: un progetto innovativo,<br />
ma un grande errore<br />
strategico<br />
Tra i due colossi, il primo a fornire<br />
la comprensione geometrica<br />
dello spazio a sistemi di MR, non<br />
è stata la Apple ma Google, con<br />
il suo dirompente ed ambizioso<br />
progetto denominato “Project<br />
Tango” annunciato nel 2013.<br />
“Peanut” è stato il primo dispositivo<br />
Tango in produzio-<br />
Fig. 5 - Augmented Reality SDK.<br />
ne, rilasciato nel primo trimestre<br />
del 2014. Si trattava<br />
di un piccolo telefono Android<br />
con un processore quadcore<br />
Qualcomm e hardware<br />
specifico aggiuntivo tra cui<br />
una telecamera di movimento fisheye<br />
e una telecamera a colori<br />
«RGB-IR», rilevamento<br />
di immagini e profondità a infrarossi.<br />
Successivamente aggiunti<br />
al sistema hardware anche<br />
un accelerometro ed un giroscopio<br />
ad alte prestazioni. Ma<br />
già nel 2018 Google comprese<br />
di aver intrapreso una strategia<br />
non vincente, portando la tecnologia<br />
della realtà aumentata<br />
ad un numero limitato di device<br />
attraverso fotocamere e sensori<br />
specializzati.<br />
Nel 2018 è passato come la Apple<br />
ad uno sviluppo di un SDK<br />
proprietario, ARCore, un set di<br />
strumenti che consente agli sviluppatori<br />
di portare app AR ai<br />
telefoni Android esistenti senza<br />
hardware specifico, convalidando<br />
l’idea vincente di abilitare<br />
applicazioni AR su smartphone<br />
già in possesso degli utenti, piuttosto<br />
che richiedere agli stessi di<br />
acquistare un device preposto a<br />
tali funzionalità.<br />
Un progetto di penetrazione<br />
del mercato dunque concettualmente<br />
diverso, economicamente<br />
vantaggioso e pertanto realmente<br />
capace di agevolare la diffusione<br />
massiva della tecnologia AR.<br />
Le scelte strategiche di Apple<br />
sembrano essere state vincenti<br />
da questo punto di vista nella<br />
creazione di un ecosistema marketing<br />
e di introduzione sociale<br />
della AR realmente efficace, la<br />
grande mela introducendo AR-<br />
Kit, ha consentito de facto agli<br />
sviluppatori di familiarizzare per<br />
diversi anni con i nuovi codici di<br />
sviluppo e soltanto successivamente<br />
ha predisposto Hardware<br />
specializzato, per ottimizzare le<br />
esperienze.<br />
Eye tracking: uno sguardo<br />
al futuro<br />
La ricerca è comunque in pieno<br />
fermento, molti player e colossi<br />
mondiali stanno cercando di ottimizzare<br />
le capacità prestazionali<br />
dei vari device di fruizione nei<br />
settori dell’extended reality.<br />
Si intravede per alcuni di essi<br />
non soltanto l’ottimizzazione del<br />
form factor, per i wearable device,<br />
ma anche nuove implementazioni<br />
nel campo della sensoristica,<br />
in particolare rumors delineano<br />
sufficientemente matura e scalabile<br />
una tecnologia di riconoscimento<br />
dei movimenti della<br />
pupilla.<br />
Tali implementazioni renderebbero<br />
ancora più fluide ed interattive<br />
le singole esperienze d’u-<br />
40 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
AUGMENTED REALITY<br />
so, sostituendo al gesture tracking<br />
e pertanto ai controlli manuali,<br />
i movimenti oculari e lo sbattere<br />
delle palpebre di chi indossa<br />
l’headset.<br />
Per quanto concerne i possibili<br />
impieghi di tale innovativo medium<br />
di fruizione, occorre riconoscere<br />
che le possibili applicazioni<br />
sono svariate ed in diversi<br />
campi, già comprovate sperimentalmente,<br />
come per esempio<br />
il controllo del volo di Droni o<br />
nel commercio, al fine di ottimizzare<br />
il posizionamento degli<br />
Ads per massimizzare l’efficacia e<br />
l’attenzione basandosi sui movimenti<br />
saccadici oculari.<br />
Non resta che attendere, per<br />
comprovarne una reale ed effettiva<br />
efficacia d’uso.<br />
PAROLE CHIAVE<br />
slam; LiDAR; MR; AR; SDK; pointcloud;<br />
project tango<br />
ABSTRACT<br />
LiDAR (Light Detection and Ranging) is an<br />
extremely effective and consolidated technology<br />
based on laser light, whose purpose is the<br />
geometric-spatial remote detection, through the<br />
calculation of the distances of the target object<br />
carried out through the so-called time of flight<br />
TOF (Time of flight or time that the wave takes<br />
between the instant in which it is emitted and<br />
that in which it is received).<br />
Since the 1980s it has been used in the characteristic<br />
sectors of geomatics, but not only: thanks<br />
to the combined data deriving from global<br />
positioning systems (GPS) and inertial measurement<br />
units (IMU) it was possible to identify the<br />
accurate positioning of aircraft. in flight.<br />
Therefore, although it is not a recent technology,<br />
in recent years it has been used in numerous<br />
geospatial projects.<br />
Lidar data can be expensive, however, due to the<br />
growing demand - an offer characteristic of the<br />
geospatial user community - we are starting to see<br />
the availability of open source LiDAR data sets,<br />
i.e. made available to the public.<br />
AUTORE<br />
Tiziana Primavera<br />
Tiziana.primavera@unier.it<br />
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TERRA E SPAZIO<br />
GNSS: crescono i servizi<br />
e le nuove applicazioni,<br />
ma in parallelo si studiano<br />
sistemi alternativi<br />
di Marco Lisi<br />
Fig. 1 - Architettura del servizio di autenticazione Galileo OSNMA<br />
Commissione Europea ed ESA<br />
iniziano la campagna di validazione<br />
del servizio di autenticazione<br />
Open Service<br />
I satelliti della costellazione<br />
Galileo hanno iniziato il 18 novembre<br />
2020 la trasmissione dei<br />
loro segnali integrando l’“Open<br />
Service Navigation Message<br />
Authentication” (OSNMA) (figura<br />
1).<br />
Questo servizio utilizza il segnale<br />
Open Service, cioè quello<br />
gratuito ed accessibile a tutti<br />
gli utenti, per fornire un meccanismo<br />
di autenticazione che<br />
permette ai ricevitori GNSS di<br />
verificare che i dati ricevuti non<br />
siano stati modificati o alterati,<br />
intenzionalmente e non.<br />
Da un punto di vista tecnico,<br />
si utilizzano alcuni campi non<br />
utilizzati del messaggio di navigazione<br />
per trasmettere delle<br />
chiavi di autenticazione. Questo<br />
permette al nuovo servizio di<br />
mantenere la piena compatibilità<br />
con i ricevitori esistenti, in<br />
quanto integra, ma non altera,<br />
l’attuale “OS Signal-In-Space<br />
Interface Control Document”<br />
(OS SIS ICD).<br />
La campagna di validazione è in<br />
corso di svolgimento e ci vorranno<br />
alcuni mesi prima che il<br />
servizio sia dichiarato completamente<br />
operativo.<br />
Le ricadute positive di questo<br />
nuovo servizio sono potenzialmente<br />
molto significative: l’autenticazione<br />
giocherà un peso<br />
fondamentale nelle applicazioni<br />
geomatiche, in particolare quelle<br />
che coinvolgono aspetti legali<br />
(per esempio, il catasto elettronico);<br />
nelle applicazioni legate<br />
al trasporto di merci sensibili<br />
(medicinali), deperibili (catena<br />
del freddo, denominazione di<br />
origine) e pericolose (esplosivi,<br />
scorie velenose o radioattive);<br />
nella certificazione temporale di<br />
transazioni contrattuali e finanziarie.<br />
Definita la “roadmap” del<br />
servizio Galileo HAS (“High<br />
Accuracy Service”)<br />
La GSA ha recentemente pubblicato<br />
una nota informativa<br />
nella quale vengono mostrati<br />
obiettivi e “roadmap” del nuovo<br />
servizio HAS (High Accuracy<br />
Service). La nota è scaricabile al<br />
seguente link:<br />
https://www.gsc-europa.eu/<br />
sites/default/files/sites/all/files/<br />
Galileo_HAS_Info_Note.pdf<br />
Il servizio HAS fornirà gratuitamente<br />
correzioni di tipo PPP<br />
Fig. 2 - Prestazioni dei due livelli del servizio Galileo HAS<br />
Fig. 3 - Immagine satellitare dell’incidente nel canale di Suez.<br />
42 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
TERRA E SPAZIO<br />
(“Precision Point Positioning”)<br />
sia direttamente da satellite attraverso<br />
il segnale Galileo E6-B<br />
che attraverso le reti terrestri. Le<br />
correzioni saranno disponibili<br />
sia per Galileo che per GPS<br />
(frequenza singola e multipla)<br />
e permetteranno miglioramenti<br />
“quasi-real-time” sia della localizzazione<br />
che del “timing” (errore<br />
di posizionamento inferiore<br />
ai 20 centimetri in condizioni<br />
nominali).<br />
Il servizio si differenzierà in<br />
termini di aree di servizio, con<br />
un Service Level 1 ad estensione<br />
globale ed un Service Level<br />
2 limitato all’Europa (con un<br />
minore tempo di convergenza)<br />
(Fig. 2).<br />
Per quanto riguarda la “roadmap”<br />
del servizio, si prevede<br />
l’inizio dei test nel <strong>2021</strong>, seguito<br />
da una fase di “Initial Service”<br />
nel 2022 ed una dichiarazione<br />
di servizio completamente operativo<br />
entro il 2024.<br />
Il ruolo delle tecnologie GNSS<br />
nel trasporto marittimo<br />
Mentre è ancora fresco il ricordo<br />
dell’incidente marittimo<br />
nel canale di Suez che ha visto<br />
coinvolto il super-cargo “Ever<br />
Green” (Fig. 3), rischiando di<br />
causare effetti economici disastrosi,<br />
ci si continua ad interrogare<br />
sulle cause che lo hanno<br />
provocato.<br />
Sembra scartata l’ipotesi di un<br />
sabotaggio o attacco terroristico<br />
attraverso lo “spoofing” dei<br />
segnali GNSS, anche se tutta<br />
l’area medio-orientale è stata<br />
spesso oggetto di attacchi di<br />
disturbo (“jamming”) tendenti a<br />
negare l’utilizzo della navigazione<br />
satellitare.<br />
L’incidente ha tuttavia messo<br />
in risalto il ruolo essenziale già<br />
svolto dalle tecnologie GNSS in<br />
supporto al trasporto marittimo,<br />
particolarmente in situazioni<br />
rischiose, quali la navigazione<br />
Fig. 4 - Il consorzio PASSport.<br />
in canali navigabili e in complessi<br />
portuali.<br />
La “European GNSS Agency”<br />
(GSA), prossima a cambiare la<br />
propria definizione in EUSPA<br />
(“EUropean Space Programs<br />
Agency”), nell’ambito del<br />
programma Horizon ha promosso<br />
un progetto di ricerca,<br />
PASSport, per migliorare la<br />
sorveglianza (“security”) e la sicurezza<br />
(“safety”) delle aree portuali<br />
attraverso l’uso di tecnologie<br />
avanzate, quali droni aerei<br />
e sottomarini, tutte supportate<br />
dal posizionamento accurato<br />
fornito dal sistema Galileo.<br />
Il progetto è portato avanti da<br />
un consorzio, coordinato dall’<br />
italiana Sistematica, che include<br />
15 aziende partecipanti appartenenti<br />
a 7 nazioni europee (Fig.<br />
4).<br />
PASSport si concentrerà sulle<br />
seguenti tematiche:<br />
• Controllo dell’inquinamento<br />
(safety)<br />
• Supporto alla “e-navigation”<br />
(safety)<br />
• Protezione di edifici ed infrastrutture<br />
critiche (security)<br />
Fig. 5 - In ambiente urbano, l’utente GNSS riceve una pletora di segnali riflessi.<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 43
TERRA E SPAZIO<br />
Fig. 6 - Effetto della modellizzazione 3D (la linea gialla<br />
è il percorso reale dell’utente; quella rossa la stima<br />
del ricevitore senza correzione delle riflessioni; quella<br />
celeste la traccia corretta attraverso i modelli 3D).<br />
• Protezione contro piccole<br />
imbarcazioni non cooperative<br />
in aree portuali (safety/<br />
security)<br />
• Controllo e protezione contro<br />
minacce sottomarine<br />
(security).<br />
Fig. 7 - Comparazione fra la costellazione STL (Iridium) e quella GPS.<br />
Modelli 3D degli edifici per<br />
migliorare l’accuratezza del<br />
GNSS in ambienti urbani<br />
Uno dei problemi finora irrisolti<br />
dei sistemi di posizionamento<br />
basati su satelliti è quello<br />
della loro scarsa accuratezza in<br />
ambienti urbani, specialmente<br />
quelli ad alta densità di popolazione<br />
e con edifici in ferrocemento<br />
di grande altezza (grattacieli).<br />
È il cosiddetto problema<br />
degli “urban canyons”.<br />
Il problema è essenzialmente<br />
causato da due fattori concomitanti:<br />
la scarsa visibilità di un<br />
sufficiente numero di satelliti,<br />
da una parte, e la presenza di riflessioni<br />
multiple (“multipath”)<br />
dei segnali GNSS da parte degli<br />
edifici.<br />
Un ricevitore GNSS, per<br />
funzionare correttamente, ha<br />
bisogno di ricevere i segnali<br />
diretti (“Line-Of-Sight”, LOS)<br />
di almeno quattro satelliti. In<br />
un ambiente urbano, gli edifici<br />
riflettono i segnali e creano percorsi<br />
alternativi a quelli diretti<br />
(“Non-Line-Of-Sight”, NLOS)<br />
(Fig. 5). Il risultato finale è<br />
quello di una posizione stimata<br />
fortemente affetta da errori.<br />
Una possibile soluzione, proposta<br />
dai laboratori di ricerca<br />
di Google, si basa su una fedele<br />
modellizzazione 3D degli edifici<br />
che circondano l’utente e nel<br />
calcolo delle possibili riflessioni<br />
dei segnali GNSS (“ray tracing”),<br />
allo scopo di compensarne<br />
gli effetti nel ricevitore e<br />
ridurre drasticamente gli errori<br />
(Fig. 6).<br />
La tecnica sviluppata da<br />
Google viene denominata<br />
“3D Mapping Aided” GNSS<br />
(3DMA GNSS) ed è un ottimo<br />
esempio di convergenza in ambito<br />
geomatico.<br />
Google ha già sviluppato e<br />
messo a disposizione per gli<br />
smartphone Android circa<br />
4000 mappe digitali 3D, che<br />
includono le più importanti<br />
città del Nord America, Europa,<br />
Giappone, Taiwan, Brasile,<br />
Argentina, Australia Nuova<br />
Zelanda e Sud Africa. Nuove<br />
acquisizioni vengono effettuate<br />
sul campo per altre città non<br />
ancora incluse.<br />
Verrà dalle costellazioni di satelliti<br />
LEO un’alternativa agli<br />
attuali sistemi GNSS?<br />
Insieme alla loro diffusione in<br />
tutte le infrastrutture critiche<br />
della nostra società, cresce la<br />
consapevolezza che le attuali<br />
costellazioni GNSS (GPS,<br />
GLONASS, Galileo e Beidou)<br />
non sono completamente<br />
sufficienti a garantire servizi<br />
efficienti e soprattutto sicuri.<br />
“Jamming” e “spoofing” costituiscono<br />
una minaccia sempre<br />
più reale, facendo anche leva<br />
sull’intrinseca debolezza dei segnali<br />
GNSS.<br />
Si studiano alternative, in gran<br />
parte basate su sistemi alternativi<br />
terrestri, quali E-Loran,<br />
ovvero piattaforme basate<br />
sull’integrazione di vari sensori<br />
(per esempio quelli inerziali)<br />
con ricevitori GNSS.<br />
Lo sviluppo a livello mondiale<br />
di numerose costellazioni di satelliti<br />
per telecomunicazioni in<br />
orbita bassa (Oneweb, Starlink,<br />
Kuiper ed altre) ha stimolato<br />
lo studio di sistemi satellitari<br />
alternativi.<br />
Una soluzione particolarmente<br />
interessante è quella proposta<br />
dall’azienda statunitense<br />
Satelles, la quale, in cooperazione<br />
con la società Iridium, ha<br />
sviluppato il sistema “Satellite<br />
44 <strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong>
TERRA E SPAZIO<br />
Fig. 8 - Confronto fra il segnale GPS e segnale STL/Iridium.<br />
Time and Location” (STL).<br />
STL usa i satelliti in orbita<br />
bassa (LEO) della costellazione<br />
Iridium per trasmettere segnali<br />
che, soprattutto a causa del<br />
loro livello, da 24 a 33 dB più<br />
alto di quello dei satelliti GPS<br />
e Galileo, permetterebbero di<br />
offrire servizi di localizzazione<br />
e tempo anche in ambienti urbani<br />
ed all’interno di edifici, oltre<br />
ovviamente ad una maggiore<br />
robustezza nei confronti di<br />
attacchi “jamming”. Inoltre la<br />
sicurezza e l’autenticazione dei<br />
segnali stessi sarebbe garantita<br />
da tecniche crittografiche allo<br />
stato dell’arte (Fig. 7).<br />
I segnali del sistema STL,<br />
cioè di fatto quelli del sistema<br />
Iridium, sono a frequenze leggermente<br />
differenti da quelle<br />
dei satelliti GNSS tradizionali<br />
(per esempio, GPS e Galileo)<br />
(Fig. 8).<br />
A livello utente, STL potrebbe<br />
utilmente integrare i servizi<br />
forniti da un ricevitore GNSS,<br />
specialmente in situazioni nelle<br />
quali la propagazione sia svantaggiata,<br />
per esempio a causa di<br />
edifici ed opere murarie.<br />
Sono già disponibili in commercio<br />
ricevitori STL molto<br />
miniaturizzati (ad esempio<br />
quello sviluppato dall’azienda<br />
Jackson Labs Technologies;<br />
Fig. 9), che offrono prestazioni<br />
molto promettenti: riferimento<br />
di tempo con errori di pochi<br />
nanosecondi ed accuratezze di<br />
posizionamento a livello del<br />
metro.<br />
PAROLE CHIAVE<br />
GNSS; Open Services; Galileo HAS; roadmap;<br />
PASSport; 3D mapping; modellazione<br />
3D;<br />
ABSTRACT<br />
GNSS services and new applications are<br />
growing but alternative systems are being<br />
studied in parallel. Together with their diffusion<br />
in all the critical infrastructures of our<br />
society, the awareness is growing that the current<br />
GNSS constellations (GPS, GLONASS,<br />
Galileo and Beidou) are not completely sufficient<br />
to guarantee efficient and safe services.<br />
"Jamming" and "spoofing" are increasingly<br />
real threats.<br />
Alternatives, largely based on terrestrial systems,<br />
such as E-Loran, or platforms based<br />
on the integration of various sensors (for<br />
example inertial ones) with GNSS receivers,<br />
are in progress to be studied.<br />
AUTORE<br />
Dott. ing. Marco Lisi<br />
ingmarcolisi@gmail.com<br />
Independent Consultant<br />
Aerospace & Defense<br />
Fig. 9 - Ricevitore STL della Jackson Labs Technologies.<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°1-<strong>2021</strong> 45
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