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Archeomatica 1 2021

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AGORÀ<br />

Monitoraggio sismico in tempo<br />

reale per il Tempio di Nettuno a<br />

Paestum – Il tempio meglio conservato<br />

della Magna Grecia da<br />

marzo <strong>2021</strong> è soggetto a un monitoraggio<br />

sismico continuo grazie<br />

a una collaborazione tra il Parco<br />

Archeologico di Paestum e Velia<br />

e il dipartimento di Ingegneria<br />

Civile dell’Università di Salerno.<br />

Quattordici punti di misura, realizzati<br />

con sensori di ultima tecnologia,<br />

sviluppati nell’ambito<br />

della ricerca sulle onde gravitazionali,<br />

sono stati posizionati sulle<br />

parti alte dell’edifico di V sec.<br />

a.C. e nel sottosuolo, per misurare<br />

in tempo reale ogni minimo<br />

movimento della struttura millenaria.<br />

La precisione degli accelerometri<br />

è tale da poter registrare<br />

non solo attività sismiche,<br />

ma anche l’impatto del traffico e<br />

persino del vento sul tempio. Tali<br />

dati, dal momento che vengono<br />

raccolti in maniera sistematica,<br />

aiuteranno a elaborare un modello<br />

del comportamento dinamico<br />

dell’edifico e saranno fondamentali<br />

per rintracciare cambiamenti<br />

strutturali, non visibili a occhio<br />

nudo, che potrebbero rappresentare<br />

un rischio.<br />

“Si tratta di un’integrazione<br />

virtuosa tra ricerca applicata e<br />

tutela – commenta l’Ing. Luigi<br />

Petti dell’Ateneo salernitano -<br />

che impiega tecnologie e sensori<br />

altamente innovativi, sviluppati<br />

dal Professore Fabrizio Barone<br />

per applicazioni nei settori della<br />

sismologia e della geofisica, integrando<br />

le conoscenze di molti<br />

settori scientifici, tra cui l’archeologia,<br />

l’architettura, la geologia<br />

e l’ingegneria strutturale. Tali<br />

attività rientrano in un progetto<br />

di ricerca più ampio, a cui partecipano,<br />

tra l’altro, le Università<br />

di Roma La Sapienza e di Kassel<br />

in Germania. È, inoltre, iniziata<br />

una collaborazione con l’ISPRA<br />

per attività di monitoraggio sui<br />

beni culturali”.<br />

Il sistema di monitoraggio è stato<br />

progettato dall’arch. Antonella<br />

Manzo, già responsabile dell’ufficio<br />

UNESCO del Parco archeologico,<br />

in collaborazione con il<br />

professore Luigi Petti del Dipartimento<br />

di Ingegneria civile dell’Università<br />

di Salerno; i lavori sono<br />

stati diretti dall’arch. Luigi Di<br />

Muccio della Soprintendenza<br />

ABAP di Caserta e Benevento.<br />

I dati sono stati immessi in rete<br />

sul sito del Parco<br />

Il datacenter dell’Università di<br />

Salerno, d’intesa con il Parco archeologico,<br />

consentirà l’accesso<br />

ai dati a enti di ricerca da tutto il<br />

mondo, previa stipula di una convenzione<br />

non onerosa. Intanto,<br />

una parte dei dati è accessibile<br />

liberamente in tempo reale sulla<br />

pagina del sito istituzionale del<br />

Parco Archeologico di Paestum e<br />

Velia:<br />

www.museopaestum.beniculturali.it/monitoraggio-sismico-deltempio-di-nettuno/<br />

“In questa maniera – commenta<br />

Maria Boffa, funzionaria per la<br />

comunicazione del Parco – ci si<br />

può connettere da tutto il mondo<br />

per seguire il comportamento<br />

dinamico del tempio di Nettuno<br />

in tempo reale. Ovviamente i dati<br />

messi on line sono in uno stato<br />

‘crudo’ e parziale e per accedere<br />

ai dataset completi bisogna<br />

effettuare un’apposita richiesta.<br />

Per avere un’idea di cosa esattamente<br />

stiamo parlando, si può<br />

fare una prova e osservare in video<br />

una oscillazione del monumento<br />

in diretta proprio nell’orario<br />

di transito del Frecciarossa,<br />

oppure quando la situazione meteorologica<br />

a Paestum non è delle<br />

migliori. In tal modo, speriamo<br />

di sensibilizzare il pubblico verso<br />

un campo di ricerca che a lungo<br />

è stato riservato agli addetti ai<br />

lavori e far capire come la tecnologia<br />

può aiutare nella tutela del<br />

patrimonio”.<br />

Novità dagli scavi lungo le fondazioni<br />

Per il posizionamento dei sensori<br />

nel sottosuolo sono stati effettuati<br />

nuovi scavi lungo le fondazioni<br />

del monumento. Le indagini, coordinate<br />

dai funzionari archeologi<br />

Daniele Rossetti e Francesco<br />

Scelza, hanno riservato più di<br />

una sorpresa agli studiosi. “Può<br />

36 36 ArcheomaticA N°1 marzo <strong>2021</strong>

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