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5 SECONDI AL VIA
Magazine di Speed Down
Nr. 4 – Maggio 2021
Ho saltato un numero.
Cercare di scrivere qualcosa che parlasse di speed down lo scorso mese era inutile,
oltre che molto difficile; improvvisamente tutto aveva perso senso e importanza, non
vi era nulla da progettare, da attendere, da organizzare.
Il solo pensiero di gare od eventi portavano gli occhi a riempirsi di lacrime, un nodo
alla gola che toglieva il respiro e la tremenda paura di dover ammettere che …
… fa male dirlo pure ora.
Lo smarrimento del messaggio ricevuto quella mattina ha preso il sopravvento, un
senso di vuoto e di abbandono, la consapevolezza che mai più avremmo sentito la
tua voce e la tua risata, ne visto il tuo viso sorridente che diventava serio quando si
concentrava, o avuto il tuo abbraccio e i tuoi consigli che spesso, molto spesso, erano
insegnamenti di vita che non dimenticheremo mai.
Poi qualcosa è cambiato.
Forse quel segno richiesto che si è palesato, quel modo di farci sapere che
comunque c'eri, che non te ne sei andato, che possiamo portarti con noi in ogni
piccolo gesto o suono, che, pur se non fisicamente, ci cammini a fianco.
Ecco, si, questo è quello che è cambiato, ci ha ridato la voglia e la spinta per ripartire.
E così, tra un “suvvia”, un “sicché” e un “ fate come 'azzo vi pare “ ci avviciniamo
all'inizio delle gare e partiremo proprio dalla prima tappa di un trofeo che abbiamo
deciso di dedicarti. E sarà una festa.
Perchè dopo un anno torniamo alle nostre gare, abbiamo voglia di incontrarci, di
sfidarci, di vivere. E lo faremo anche per te.
Probabilmente continuerai a mancarmi per tanto, tanto, tanto tempo, ma ora ho la
certezza che quando avrò bisogno di te mi basterà chiudere gli occhi e ascoltarmi
dentro. E so che ti sentirò
Monica
Cedo una parte di questo spazio a Dimitri Ciculi, che, da vice Presidente Fics, ha
preso le redini dopo la scomparsa di Alessandro. Questo è il pensiero che mi ha
chiesto di pubblicare.
Per lavoro percorro tantissimi chilomentri, quindi posso asserire che la mia vita è un
“viaggio”. Questo mi permette di fare amicizia con molte persone che incontro sulla
mia strada, ma solo in pochi saranno in grado di rimanere nel cuore e nei pensieri per
sempre.
Alessandro è uno di quelli.
Mi mancherà molto il suo entusiasmo, lo spirito vitale che sprigionava e che
continuerà a sostenermi durante le gare di Speed Down.
Come mi mancheranno le discussioni durante le riunioni del Consiglio: alla fine si
trovava sempre l'accordo e l'amicizia nel salutarci a fine serata.
Fai buon viaggio Alessandro e vivrai sempre nei pensieri dei tuoi cari.
Dimitri
Ti ricordi quando correvamo a ...…
LUMEZZANE
L'università dello Speed Down
Istruzioni per la lettura: seguire fedelmente la punteggiatura
Ti preparavi molto tempo prima, magari correvi da un'altra parte
la domenica precedente, ma il pensiero era già fra quelle curve
dalla pendenza impossibile.
Arrivavi in partenza e percorrevi a memoria ogni piega che ti si
sarebbe presentata poi davanti
Primo tornante subito dopo la partenza che seppur vicino ti
faceva sfiorare il freno poi un lungo curvone che ti faceva
prendere subito velocità breve rettilineo che ti portava verso la
doppia sinistra dove non vedevi l'uscita trattenevi il respiro poi
una destra e subito una sinistra con leggera toccata sul freno
ancora destra sinistra una destra che richiedeva una
impercettibile frenata e ti immetteva su un lungo rettilineo piano
che ti da finalmente un po' di respiro.
Uscirne bene significava fare un buon tempo.
In breve ti ritrovavi ad una esse destra sinistra che richiedeva una
buona frenata ed una perfezione di guida notevole altro rettilineo
che ti portava alla serie di tornanti il primo a sinistra dove non si
vedeva il punto di corda che richiedeva un'energica frenata poi
subito un altro a destra e poi altro rettilineo tornante a sinistra con
una frenata veramente al limite del bloccaggio a seguire rettilineo
con tornante finale a destra in leggera frenata.
Il display veniva cercato quasi con ossessione mentre i freni
iniziavano a fumare.
Cosa occorreva a Lumezzane? Gomme morbide, freni in perfette
condizioni e pilota al massimo del proprie capacità.
Hai avuto il fiato per riuscire a leggerlo?
Allora potresti tentare di sfidare l' Università dello Speed Down
C8 … il Kart “ sbagliato” ...
E' come se lo vedessi, sentissi, come fosse già successo a me …
Se hai la velocità “dentro” … Prima o poi è fisiologiko salirai su un kart.
Se lo hai mai fatto … Sarai giunto a una ovvia conclusione:
Se mi diverto in pista … mi divertirò sicuramente anche in discesa senza
il motore …
Se appartieni a questa categoria, tiri fuori un “ vekkio rottame” e ti butti.
Disastro !!!! Non dormi la notte …
Mentre stai guidando pensi:
“ Questo trabikkolo non scorre, come tocchi il volante, sei fermo !!!”
Se sei un Pilota di C8, vai oltre …
Capisci che il problema è “ lì dietro” e cominci a pensare … Vai in banca,
litighi con la moglie, convinci tuo figlio che la terra è piatta e telefoni a
Piacentini …
Hai compiuto il “ Tuo percorso”. Ora sei un pilota di C8
Ma il destino ti è crudele e il tarlo ti lavora …
E' dicembre e sei disperato perchè la “ prima” è fra 120 lunghissimi
giorni …
Girovaghi su Internet, ti informi, guardi pezzi speciali, cuscinetti,
assetti e poi … colpo di grazia !
Dai un'okkiata al kart di “ quello bravo” e …. Taaak !
Ha le Raptor, mitika kimera di colui che entra in un'altra dimensione!
Pensi: non posso vivere senza!
Ekko, ora sei UN PILOTA DI C8, pronto a dare battaglia a suon di decimili-frazioni
di SECONDO …
E' cominciata l'ultima fase … quella di Non Ritorno ( alla normalità
intendo ) !!!!
Le gare di giugno
Finalmente lo possiamo dire: SI TORNA A CORRERE.
Dopo un 2020 di stop forzato causa l'emergenza Covid, il
calendario Fics 2021 si è riempito di gare, grazie
all'impegno e alla voglia di crederci delle tante Asa
organizzatrici.
Si parte il 12-13 giugno a Sant'Andrea (PR) con la prima
tappa dell' InterRegionalCup “ Ale Nocentini”, un progetto
nato dalla collaborazione di alcuni gruppi, il cui scopo era
fornire ai piloti ulteriori possibilità di sfidarsi, su circuiti non
titolati per l'italiano.
Solo in seguito la Discesa delle Fonti ha aggiunto la
validità per il titolo nazionale Gravity Bike
A Sant'Andrea sono previste le prove nella giornata di
sabato 12 e determineranno la SuperPole, ossia l'ordine
di discesa della domenica.
Le iscrizioni avvengono via mail all'indirizzo
carrettoloracingteam@gmail.com e il costo è di € 50,00
(gratuita per i bambini), mentre per iscriversi all'
InterRegionalCup occorre inviare mail a
ircspeeddown@gmail.com con un contributo di € 20,00
Il weekend seguente, invece,
parte il campionato italiano con
la prima tappa a S. Pellegrino
(TR) con l'organizzazione del
Team Carrette Narni
Prove libere sabato 19 giugno
e gara nella giornata di
domenica.
Una trasferta sicuramente
impegnativa, causa le
restrizioni che ancora sono in
vigore, ma che risveglierà in
tutti i piloti la voglia di tornare a
mettersi in gioco e di sfidare
l'avversario per il titolo di
campione italiano.
Iscrizioni e pagamento sul sito
Fics
Il 27 giugno sarà la
volta di Tonezza (VI)
seconda tappa dell'
InterRegionalCup
“Ale Nocentini”, un
percorso di 2300
metri con una
pendenza media del
6,5%.
A breve verranno pubblicate modalità e tempi di iscrizioni.
Aspettavamo questo momento da più di un anno ed ora non
vediamo l'ora di rimetterci alla guida.
E' iniziato il countdown...
- 20 alla prima gara !
SPARTACO
TARGHETTI
Forse ho perso il conto di quanti soprannomi ha Targhetti: Spartak, Q,
Targa, Targhet, Spartachino, ma sappiamo che il suo vero e reale nome è
Giuliano. Nessuno lo ha mai appellato così, forse i professori a scuola e le
forze dell'ordine quando lo controllano, perchè credo che nemmeno sua
moglie sappia realmente se ha sposato uno o l'altro.
Dall'inizio dell'avventura di questo magazine, mi sono chiesta come avrei
affrontato l'intervista ai miei piloti, con la paura di cadere nello scontato.
E così ho deciso di partire dal più difficile ed odioso.
Questa, però, non sarà un'intervista, sarà semplicemente “ Targhetti a
modo mio”.
Parlare dei suoi esordi nello speed down, di quando per la prima volta in
Valcamonica ha visto una discesa e ha deciso di provare, forse se lo
aspettano tutti ( me lo immagino con l'indice ricurvo appoggiato sulla
bocca che guarda intento i mezzi scendere mentre le rotelle nella sua testa
cominciano freneticamente a girare alla ricerca dell'energia per far
accendere la classica lampadina) oppure citare il suo passato di pilota di
autocross sulle Diane o di collaudatore per la Brembo.
Così come non sarebbe troppo originale citare le sue avventure in gara
come quando ad Ossimo incrociò i piedi per non frenare ( ma vinse il muro)
o elencare le sue 100 vittorie, anche se sono certa le sappia tutte a
memoria.
No, Spartaco non è solo questo.
E' “ il vecchio saggio” dello speed down, quello che si alza il mattino alle
5.00 per essere pronto anche se la gara inizia a mezzogiorno. E' quello che
conosce a memoria ogni percorso anche a distanza di anni dall'ultima gara,
quello che controlla l'asfalto, la direzione del vento, i punti di sole e di
ombra, che memorizza le buche e gli avvallamenti, che col dito disegna in
aria le curve e le traiettorie.
Spartaco è il tutor che arriva alla gara al sabato per poter fare non una,
non due, ma anche 3 o 4 volte il percorso coi ragazzi, a cui spiega
minuziosamente quale curva sacrificare per ottenere il tempo migliore. E'
quello che appena tagliato il traguardo, controlla il suo tempo e poi corre
per vederli affrontare l'ultimo tratto di gara.
E' l'uomo che sceglie la maglia da ragazzino per farli sentire a proprio agio,
che li consiglia in gara, ma, se lo cercano, anche nella vita.
Spartaco è per la competizione, non gli piace il “vincere facile”, perchè lui
vuole sempre la sfida, prima ancor che con gli altri, con se stesso, non si
sente mai arrivato,e ad ogni rientro di gara lo sento dire “ … forse in quella
curva avrei potuto … “
E' l'avversario che se ti vede in difficoltà, ti presta le gomme e non te le
richiede nemmeno se gli servono, che lascia li il suo mezzo per aiutare un
compagno che ha bucato. E' quello che quando arriva secondo diventa
intrattabile, ma si complimenta con chi ha vinto.
Di certo posso dire che da lui ho imparato tutto quello che so sullo speed
down: cuscinetti, percorsi, traiettorie, camber, assali, tutti elementi di cui non
conoscevo nemmeno l'esistenza.
Ascoltare Spartaco che parla di speed down e di Formula Uno è come essere
spettatore a teatro.
Un uomo e un pilota modello, quindi, l'elemento che ogni team vorrebbe
avere.
Sicuramente, ma Spartaco Targhetti non è solo questo.
E' la costante messa in dubbio di ogni cosa, è la sopportazione portata al
limite durante i mesi invernali quando non può scendere col kart e in garage
c'è troppo freddo per lavorarci accanto.
E' la catalogazione di tutte le gomme per peso e durezza, l'inventario di ogni
singolo pezzo presente nella cassetta degli attrezzi,è un cervello
perennemente in movimento con idee e iniziative che devi tassativamente
ascoltare, altrimenti parte il kazziatone.
E' sperare che qualcuno o qualcosa gli riempia la testa e le giornate per non
sentirlo continuamente lamentarsi del tempo che scorre senza che lui abbia
niente da fare. E' ascoltarlo, comprenderlo e aiutarlo in ogni suo momento di
sconforto, è cercare di spronarlo, è convincerlo che tutto quello che verrà
sarà bellissimo e non c'è motivo per demoralizzarsi.
Poi per fortuna arriva marzo …
Quando nel 2017 decise di affiliarsi
al nostro team di Traversetolo,
mi disse “sii consapevole che chi
prende Spartaco, prende tutto il
pacchetto”.
Ancora oggi gli rinfaccio di non
avermi minimamente spiegato in
cosa consistesse quel pacchetto,
fatto di storie assurde, insinuazioni,
discussioni, dubbi, dispettucci da
quattro soldi … l'ho preso a
scatola chiusa, ma ancora non sono
riuscita a scoprirne tutto il
contenuto.
Mollare è qualcosa che un Lauda non fa
Vienna, 22 febbraio 1949 – Zurigo, 20 maggio 2019