Giornale dei Navigli n. 22 - 4 giugno 2021
Giornale dei Navigli n. 22 - 4 giugno 2021
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Anno 9 •numero <strong>22</strong> • 4Giugno <strong>2021</strong><br />
gior nale<strong>dei</strong>navigli.it<br />
Le nostre sedi e i nostri orari<br />
FARMACIA COMUNALE 1<br />
Via Caboto 3 02.45100179<br />
SEMPRE APERTA 365G/24H<br />
FARMACIA COMUNALE 3<br />
Via Cavour 94 02.4470724<br />
LUN-VEN 8,30-12,30 15,30-19,30<br />
SAB 8,30-12,30<br />
FARMACIA COMUNALE 2<br />
Via Curiel 2/H 02.4582945<br />
LUN-VEN 8,30-12,30 15,30-19,30<br />
FARMACIA COMUNALE 4<br />
Via Magellano 5 02.4405148<br />
LUN-VEN 8,30-12,30 15,30-19,30<br />
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2<br />
Venerdì 4 Giugno <strong>2021</strong><br />
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Venerdì 4 Giugno <strong>2021</strong> LA TERZA 3<br />
E D I TO R I A L E<br />
L’indignazione perenne non produce<br />
alcun cambiamento<br />
(dad) C’è qualcosa che mi sfugge. Lo<br />
sento sempre più forte, se vogliamo,<br />
in questo ultimo anno, così complicato<br />
sotto molti punti di vista, ma<br />
la sensazione che qualcosa non fosse<br />
chiaro e non si capisca bene verso<br />
quale direzione ci si stia muovendo è<br />
presente nella mia coscienza ormai<br />
da tempo. Stiamo parlando, forse, di<br />
massimi sistemi, me ne rendo conto.<br />
Ma a voi non capita spesso di guardare<br />
la realtà, provare a decifrarla,<br />
osservare tanta rabbia e indignazione<br />
senza però vedere alcun significativo<br />
cambiamento? Succede in<br />
ogni ambito e in ogni occasione. Se<br />
vogliamo, la cosa appare ancor più<br />
esasperata e facilmente ritrovabile<br />
sui social, dove ci si attacca “al l’i n-<br />
dignazione del giorno” per poi passare<br />
velocemente alla successiva. Non<br />
che nella vita reale non vada molto<br />
meglio, sia chiaro. Risultato: tutto fa<br />
incazzare e nulla pare cambiare, o<br />
quasi. Fortunatamente qualcosa si<br />
muove ogni tanto, e la forza delle<br />
ingiustizie trionfa, ma il più delle<br />
volte pare essere spettatori di una<br />
platea urlante ma poco produttiva.<br />
Prima di trovare la soluzione,<br />
credo sia doveroso cercare di inquadrare<br />
il fenomeno, analizzarlo,<br />
e poi agire. Diversamente.<br />
Ho trovato illuminante questo<br />
articolo di Alessandro Calvi per<br />
internazionale.it e ho pensato di<br />
proporvelo. Ottimo per analizzare il<br />
problema alla radice. Con un solo<br />
difetto (non voluto, credo; anch’e gli<br />
voleva analizzare prima di superare<br />
il problema): non fornisce la<br />
ricetta magica per risolvere la quest<br />
i o n e.<br />
Andrea Demarchi<br />
Piace assai l’indignazione, di<br />
questi tempi. Per molti è diventata<br />
strumento di partecipazione abituale.<br />
E poco importa se si finisce<br />
in fretta per scadere su toni spicci,<br />
sprezzanti, classisti, a volte apertamente<br />
violenti. Del resto, è quasi<br />
inevitabile che sia così: chi si indigna<br />
a tempo pieno si è già proclamato<br />
moralmente altrove, superando<br />
ogni obiezione semplicemente<br />
galleggiandoci sopra.<br />
Accade un po’ ovunque. I talk<br />
show televisivi da trent’anni forniscono<br />
al pubblico lo spettacolo di<br />
volti che si parlano addosso, gridano,<br />
strabuzzano gli occhi, fanno<br />
versi senza dir nulla. La carta stampata<br />
da altrettanti anni si è intestata<br />
una battaglia nella quale il<br />
tifo e un’inquietante aspirazione<br />
moralizzatrice hanno divorato la<br />
cronaca. Sui social network va in<br />
scena un nutrito repertorio di indignazioni<br />
che non di rado assume<br />
toni da giustizia sommaria. Di ogni<br />
cosa non si discute ma ci si scandalizza.<br />
Lo si fa con le stesse parole,<br />
gli stessi toni, la stessa aggressività<br />
quasi caricaturale. Tutto si mescola<br />
assumendo contorni indistinti e<br />
nulla pare importante davvero. Poi<br />
si passa in fretta a un altro argomento<br />
senza che le parole diano<br />
frutto alcuno. Il dibattito pubblico<br />
pare allora un gigantesco esercizio<br />
di solipsismo radicale (ero arrugginito<br />
in filosofia, sono andato a<br />
rivedermi il significato di solipsismo:<br />
“Atteggiamento filosofico<br />
secondo il quale il soggetto pensante<br />
non può affermare che la<br />
propria individuale esistenza in<br />
quanto ogni altra realtà si risolve<br />
nel suo pensiero”, ndr).<br />
“Bisogna trovare le parole giuste.<br />
Le parole sono importanti”, diceva<br />
Nanni Moretti in Palombella rossa.<br />
Purtroppo, non sembra che siano<br />
in molti a fare lo sforzo di cura per<br />
sceglierle. Le parole tradiscono le<br />
ragioni ma anche le sofferenze<br />
dalle quali nascono. L’indignato a<br />
tempo pieno lo nega, credendo che<br />
quello che non funziona sia soprattutto<br />
negli altri. Quello che<br />
pensa il prossimo, anzi, non interessa.<br />
Interessa solo affermare sé<br />
stessi, rafforzando così un ripiegamento<br />
identitario radicale nel<br />
quale l’identità smette di essere<br />
anche una circostanza sociale e<br />
ideale, e coincide sempre di più col<br />
confine del proprio corpo.<br />
Contro gli altri<br />
Questa deriva identitaria e individualista<br />
si è radicata a partire<br />
dagli anni novanta del novecento.<br />
Un decennio nel quale, per molte<br />
ragioni, inizia a declinare rovinosamente<br />
l’idea che le questioni<br />
d e l l’esistenza si possano affrontare<br />
socializzandole o comunque anche<br />
a l l’interno di un orizzonte collettivo.<br />
A raccontarcelo c’è, tra l’a l-<br />
tro, il bipolarismo vacuo e collerico<br />
in cui siamo immersi da allora.<br />
In questa condizione, l’i d e nt i t à<br />
di ciascuno si è andata costruendo<br />
sempre più contro gli altri e non<br />
più insieme agli altri. E in un paese<br />
che si è ridotto a essere un insieme<br />
di individui-individualisti che<br />
combattono rabbiosamente per affermare<br />
la propria identità contro il<br />
prossimo senza più mediazione<br />
politica, ideale e sociale, lo sdegno<br />
è diventato la risposta più a portata<br />
di mano, oltre che la meno impegnativa<br />
e rischiosa poiché non<br />
implica assunzione di responsabilità.<br />
Questa risposta si è infine<br />
ristrutturata come una sanzione<br />
che ha per oggetto non più il<br />
contenuto del discorso altrui ma<br />
direttamente l’identità di chi si ha<br />
di fronte, e dunque l’esser fatti in<br />
un certo modo. Pare l’a nt i ca m e ra<br />
di qualcosa di molto inquietante,<br />
eppure il rito rassicurante e autoconfermativo<br />
dell’indig nazione<br />
quotidiana è diventato una delle<br />
principali forme di partecipazione<br />
al dibattito pubblico, e lo stesso<br />
vale per quello della contro indig<br />
nazione.<br />
Curiosamente, tutto ciò avviene<br />
nella convinzione che in questo<br />
sdegno permanente, così concentrato<br />
sul sé e ignaro del prossimo,<br />
sia contenuta anche una qualche<br />
forma di critica dell’esistente. In<br />
realtà, nel momento in cui l’i n-<br />
dignazione scambia la propria capacità<br />
ideale con un’attitudine cupamente<br />
moralistica, perde anche<br />
ogni potenzialità critica, soprattutto<br />
quando finisce per negare alla<br />
radice l’imperfezione umana ma<br />
anche ogni possibilità di redenzione,<br />
come non farebbe neppure<br />
un giudice o un prete.<br />
E, poi, di solito a scandalizzarsi è<br />
chi tende a difendere lo stato delle<br />
cose. Così, tutta questa indignazione<br />
quotidiana che anima il dibattito<br />
pubblico resta un riflesso<br />
individuale ripiegato sulla propria<br />
identità e a sua difesa. Non produce<br />
elaborazione né cambiamento.<br />
Con i suoi modi sbirreschi, si<br />
colloca, anzi, tra gli individui come<br />
un feroce meccanismo di dissuasione<br />
di ogni dissidenza e di autocontrollo<br />
sociale, oltre a essere<br />
una manifestazione zelante di<br />
omologazione. E finisce in questo<br />
modo per essere un potente motore<br />
di conservazione o, forse, larvatamente<br />
reazionario.<br />
Alessandro Calvi<br />
per internazionale.it<br />
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4<br />
Venerdì 4 Giugno <strong>2021</strong><br />
v
Venerdì 4 Giugno <strong>2021</strong> C RO N AC A 5<br />
EMERGENZA CORONAVIRUS<br />
Prosegue il calo <strong>dei</strong> contagi su tutto il territorio.<br />
La situazione aggiornata dai sindaci al 1° <strong>giugno</strong><br />
SUD MILANO (dad) Il punto<br />
della situazione settimanale<br />
a cura del dott. Paolo Spada<br />
che ci aiuta a “leggere i<br />
numer i” grazie alla pagina<br />
Facebook “Pillole di ottimism<br />
o”. Ecco un estratto<br />
d all’ultimo suo contributo.<br />
“La circolazione virale si<br />
sta riducendo progressivamente,<br />
con una discesa tanto<br />
rapida e stabile, ormai da<br />
settimane, che è facile prevedere<br />
di concludere questa<br />
“svolta di primavera” nel<br />
modo più ottimistico in cui<br />
l’avevamo prefigurata mesi<br />
fa, ossia di arrivare in estate<br />
a una sostanziale scomparsa<br />
del fenomeno –almeno<br />
in termini di impatto sanitario<br />
– confinato in sporadici<br />
focolai con scarse<br />
possibilità di propagazione,<br />
o comunque ben controllabili<br />
dal tracciamento (senza<br />
cioè ulteriori restrizioni<br />
g eneralizzate).<br />
Seguiremo naturalmente<br />
i passi formali che con la<br />
solita cautela (o lentezza, a<br />
seconda <strong>dei</strong> punti di vista)<br />
tradurranno questa evidenza<br />
in revoche <strong>dei</strong> divieti e<br />
sbiancamento delle regioni,<br />
ma confesso che il tema<br />
non mi appassiona granché,<br />
e mi interessa molto di<br />
più il panorama all’or izzonte,<br />
ora che la presa di coscienza<br />
della situazione è<br />
generale (perfino sulla stagionalità,<br />
finalmente).<br />
Naturalmente abbiamo<br />
già avvertito, e ribadisco oggi,<br />
che la velocità di questa<br />
discesa non potrà rimanere<br />
sempre la stessa, né ci<br />
possiamo attendere di arrivare<br />
numericamente a zero.<br />
Quel che ci importa è<br />
constatare con intima soddisfazione<br />
di non aver mal<br />
riposto la nostra fiducia, di<br />
aver fatto bene ad incoraggiare<br />
sempre i lettori, e<br />
di vedere finalmente la fine<br />
di questa lunga fase, avendo<br />
a disposizione le armi per<br />
uscirne stabilmente.<br />
Certo, c’è ancora chi arriva<br />
perfino a rilasciare dichiarazioni<br />
in cui si esprimono<br />
dubbi sulle cifre ufficiali,<br />
avanzando il sospetto<br />
che le Regioni trucchino i<br />
dati per anticipare le riaperture.<br />
Per come l’ab b iamo<br />
conosciuto in questi<br />
mesi, il sistema di raccolta<br />
<strong>dei</strong> dati è ancora troppo<br />
grossolano per prestarsi a<br />
una strategia tanto raffinata<br />
(che oltretutto sarebbe la<br />
prima azione svolta dalle<br />
Regioni in modo corale e<br />
uniforme!). Davvero penso<br />
che nessuno ormai prenda<br />
sul serio questo genere di<br />
complottismo, che sarebbe<br />
di per sé ridicolo, se non<br />
venisse da persona della<br />
quale preferiremmo serbare<br />
miglior ricordo per il serio e<br />
prezioso contributo offerto<br />
nelle prime fasi dell’e p i d e-<br />
mia. Se ci resta qualche<br />
capacità di interpretazione<br />
di questa epidemia, di tutto<br />
possiamo dubitare, tranne<br />
della consistenza <strong>dei</strong> dati<br />
che provengono, coerenti e<br />
univoci, da ogni tipo di fonte,<br />
inclusi ovviamente gli<br />
ospedali, il territorio, e, aggiungiamo,<br />
anche i dati oltre<br />
confine. (Insisto poi ancora<br />
nel far notare che il<br />
numero di tamponi segue le<br />
richieste, e che quindi non<br />
sono pochi i casi perché<br />
sono pochi i tamponi, ma<br />
vice versa).<br />
Più meritevole appare un<br />
altro motivo di ansia ricorrente,<br />
quello relativo alle<br />
varianti, del quale ripetutamente<br />
in questa pagina ci<br />
siamo occupati, cercando di<br />
tranquillizzare il lettore.<br />
Non torno nel dettaglio, che<br />
virologi e biologi affrontano<br />
qui meglio e più autorevolmente<br />
di me. Mi limito a<br />
riassumere alcuni punti,<br />
per ampliare un po’ il dis<br />
cors o:<br />
1. Ad oggi nessuna variante<br />
– delle numerose che<br />
sono emerse – risulta insensibile<br />
all’azione <strong>dei</strong> vaccini,<br />
ed è assai improbabile,<br />
per ragioni strettamente<br />
biologiche, che questo succeda<br />
in futuro.<br />
2. Esistono sì differenze<br />
nel grado di protezione, da<br />
cui si trae un messaggio<br />
unico e universalmente<br />
condiviso: dobbiamo vaccinare<br />
la maggior parte possibile<br />
della popolazione, e<br />
farlo in modo completo.<br />
3. Il serbatoio naturale di<br />
questo virus è ampio e l’e radicazione<br />
molto improbabile:<br />
dovremo quindi nel<br />
tempo mantenere elevata la<br />
quota di immunizzazione<br />
della popolazione, per evitare<br />
di assaggiare nuovamente<br />
le conseguenze della<br />
riaccensione epidemica, tipica<br />
<strong>dei</strong> periodi autunn<br />
o - i nve r na l i .<br />
4. Vaccinare estesamente<br />
la popolazione consente di<br />
limitare non solo gli effetti<br />
diretti della malattia, pericolosi<br />
anche nei giovani,<br />
ma la circolazione stessa del<br />
virus nell’uomo, banco di<br />
prova dove si sperimentano<br />
le mutazioni e si selezionano<br />
le varianti più resistenti<br />
e più trasmissive.<br />
5. La notevole contagiosità,<br />
in particolare in assenza<br />
di (o, più spesso, prima<br />
della) sintomatologia,<br />
rende questo virus molto<br />
adatto a diffondersi, indipendentemente<br />
dalla severità<br />
della malattia, e delle<br />
complicazioni, che poi sviluppa<br />
nel soggetto infettato.<br />
La probabilità che nel tempo<br />
le manifestazioni polmonari<br />
e sistemiche scompaiano<br />
a favore di un più<br />
comune raffreddore esistono,<br />
ma sono quindi tutto<br />
sommato modeste, e perfino<br />
la possibilità di una<br />
mutazione più aggressiva<br />
avrebbe biologicamente le<br />
stesse opportunità di prevalere.<br />
L’unica interferenza<br />
“a monte” che possiamo<br />
esercitare – e dobbiamo<br />
esercitare, fintanto che non<br />
si tratta appunto di un raffreddore,<br />
ma della malattia<br />
che conosciamo –è di abbatterne<br />
la trasmissione,<br />
aumentando il numero di<br />
va c c i nat i .<br />
Quelli di voi, e sono comprensibilmente<br />
ancora tanti,<br />
che temono dunque di<br />
tornare a ottobre alle chiusure<br />
e alle quarantene,<br />
sappiano che c’è un unico<br />
modo per evitarlo: vaccinare<br />
sé stessi e portare il<br />
maggior numero possibile<br />
di persone al vaccino, nel<br />
più breve tempo possibile<br />
(faccio notare che, come<br />
qui diciamo da mesi, e come<br />
ben sperimentato in UK,<br />
la latenza tra vaccinazione e<br />
protezione è lunga, sui<br />
grandi numeri. La differenza<br />
si fa adesso, quindi, come<br />
mi pare abbia ben compreso<br />
chi sta organizzando<br />
la campagna).<br />
Non solo: il tempo non è<br />
più dalla nostra parte, su<br />
questo fronte. Lo era, ricordate,<br />
quando si trattava<br />
di metterci al riparo da una<br />
possibile quarta ondata, e<br />
ogni giorno in più verso la<br />
stagione favorevole era guadagnato.<br />
Ora il problema<br />
a l l’orizzonte è la scarsa<br />
adesione alla vaccinazion<br />
e, e allontanarci dalla malattia,<br />
nel ricordo e nel rischio<br />
effettivo, giocherà<br />
contro, ogni giorno di più.<br />
Non sto parlando solo<br />
delle prossime settimane, o<br />
<strong>dei</strong> prossimi mesi. Penso<br />
alle prossime stagioni, e alla<br />
diffusa propensione delle<br />
persone a farsi i fatti propri,<br />
a dispetto delle esigenze<br />
collettive. Se già ora, che<br />
ancora contiamo i morti<br />
delle settimane precedenti,<br />
dobbiamo misurarci con<br />
una quota – che non so<br />
ancora stimare, ma mi pare<br />
consistente – di pers one<br />
riluttanti al vaccino, mi<br />
immagino che la situazione<br />
non migliorerà andando<br />
avanti. Questo virus aspetterà<br />
pazientemente, e riprenderà<br />
a passare tra le<br />
persone non appena troverà<br />
abbastanza soggetti suscettibili<br />
per farlo, inclusi tutti<br />
quelli che, anche senza saperlo,<br />
anche se vaccinati,<br />
hanno nella protezione di<br />
comunità l’unica possibile<br />
protezione personale. Piccolo<br />
problema, certo, in termini<br />
numerici, rispetto a<br />
quanto visto in passato, ma<br />
sarà abbastanza piccolo per<br />
conviverci senza cadere<br />
nella tentazione di barricare<br />
nuovamente le nostre vite?<br />
Questo è il problema: quanto<br />
è diventato automatico il<br />
ricorso alle restrizioni,<br />
quanto ci siamo abituati, o<br />
rassegnati, all’emerg enza?<br />
[...]<br />
Per ora dovremmo quindi<br />
apprezzare ogni iniziativa<br />
che cerchi di recuperare le<br />
persone al vaccino, a partire<br />
–condivido qui fortemente<br />
l’appello della Fon dazion e<br />
G IMBE – dalle azioni di<br />
contatto diretto degli anziani<br />
che risultano ancora<br />
mancanti all’appello. Non<br />
sento la mobilitazione che<br />
vorrei, da parte delle istituzioni,<br />
del territorio, delle<br />
associazioni, del volontariato.<br />
I sindaci, che conoscono<br />
meglio di chiunque altro le<br />
realtà locali, dovrebbero ancora<br />
una volta essere coinvolti.<br />
Oltre 3 milioni di ultrasessantenni<br />
non risultano<br />
ancora vaccinati: quanti<br />
di questi davvero non vogliono<br />
farlo, e quanti invece<br />
non hanno modo di prenotarsi,<br />
di informarsi, di<br />
muoversi? Quanti si potrebbero<br />
convincere facilmente,<br />
con un piccolo sforzo?<br />
Ma aggiungo – e qui parlo<br />
a stretto titolo personale –<br />
che sono pure del tutto favorevole<br />
alla introduzione<br />
di concreti incentivi alla<br />
vac cinazione, ora che la<br />
disponibilità è ampia e si<br />
può aprire l’offerta a tutte le<br />
fasce di età. Se non è sufficiente<br />
la spinta che il valore<br />
etico del vaccino dovrebbe<br />
già dare a ognuno,<br />
inclusi i giovani, per superare<br />
le paure –i n f o n date<br />
–degli effetti collaterali, e se<br />
il miope calcolo rischio/beneficio<br />
individuale prevale<br />
su l l’evidenza del vantaggio<br />
collettivo (e dunque anche<br />
individuale!), allora si baratti<br />
pure qualche libertà in<br />
cambio dell’adesione, sapendo<br />
che sono semi che<br />
frutteranno cento volte. [...]<br />
Un caro saluto<br />
Paolo Spada<br />
da Pillole di Ottimismo<br />
I numeri nel sud Milano,<br />
Comune per Comune, secondo<br />
le comunicazioni ufficiali<br />
<strong>dei</strong> sindaci:<br />
Assag o: 16 positivi a domicilio,<br />
2 ricoverati, 17 dec<br />
e ssi<br />
Basig lio: 31 positivi di cui<br />
1 ricoverato, 19 decessi (ultimo<br />
aggiornamento 24<br />
apr ile)<br />
Binas co: 5 positivi di cui<br />
1 ricoverato, 11 decessi da<br />
s ettembre<br />
Buccinas co: 31 positivi,<br />
70 decessi<br />
Carpian o: 20 positivi,<br />
nessun ricoverato (ultimo<br />
aggiornamento 12 aprile)<br />
Cas arile: 6 positivi (ultimo<br />
aggiornamento 15<br />
mag g i o )<br />
Cesano Boscone: 73 positivi<br />
(ultimo aggiornamento<br />
19 maggio)<br />
Corsic o: 66 positivi di cui<br />
6 ricoverati, 195 decessi (ultimo<br />
aggiornamento 19<br />
mag g i o )<br />
Cusag o: 269 contagi (239<br />
guariti) da inizio emergenza,<br />
6 decessi (ultimo aggiornamento<br />
19 maggio)<br />
Gagg iano: 14 positivi (ultimo<br />
aggiornamento 3 maggio)<br />
Lac chiarella: 10 positivi<br />
Locate di Triulzi: 25 positivi<br />
(ultimo aggiornamento<br />
3 marzo)<br />
Meleg nano: <strong>22</strong> positivi,<br />
55 decessi da ottobre 2020<br />
Nov ig lio: 13 positivi, 1<br />
r icoverato<br />
Op era: 9 positivi di cui 1<br />
ricoverato, 65 decessi da<br />
inizio emergenza<br />
Pieve Emanuele: 40 positivi,<br />
39 decessi (ultimo aggiornamento<br />
aprile)<br />
Rozz ano: 108 positivi, 5<br />
r icoverati<br />
San Donato Milanese: 28<br />
in cura o in quarantena al<br />
domicilio, 2 ricoverati, 124<br />
de cessi<br />
San Giuliano Milanese:<br />
270 attualmente positivi di<br />
cui 14 ricoverati, 145 decessi<br />
(ultimo aggiornamento<br />
6 aprile)<br />
Trezzano sul <strong>Navigli</strong>o: 84<br />
positivi di cui 13 ricoverati,<br />
40 decessi (ultimo aggiornamento<br />
15 aprile)<br />
Zibido San Giacomo: 17<br />
positivi, 1 ricoverato.<br />
v
6<br />
CRONACA Venerdì 4 Giugno <strong>2021</strong><br />
Fabbrica Casse Funerarie e<br />
ONORANZE FUNEBRI<br />
www.gaiafuneral.org<br />
BUCCINASCO<br />
Devastante incendio distrugge la palestra Fit<br />
Boutique, ancora non si esclude matrice dolosa<br />
BUCCINASCO (dfg) Co mp l e t a-<br />
mente distrutto, non si è<br />
salvato nulla nel devastante<br />
rogo che ha avvolto Fit Boutique,<br />
un centro nato da<br />
pochi mesi che si occupa di<br />
attività fisica e benessere.<br />
La proprietaria, una ragazza<br />
giovane, ha visto con i suoi<br />
occhi bruciare il suo sogno,<br />
realizzato con tanti sacrifici<br />
condivisi con la famiglia.<br />
Cinque i mezzi <strong>dei</strong> vigili<br />
del fuoco che sono intervenuti<br />
sul posto per sedare<br />
il violento incendio, insieme<br />
a un’ambulanza, a supporto<br />
<strong>dei</strong> pompieri e per<br />
soccorrere la ragazza proprietaria<br />
che si è sentita<br />
male rendendosi conto che<br />
tutto quello che aveva costruito<br />
era andato distrutt<br />
o.<br />
Non si esclude<br />
nessuna ipotesi<br />
Sul posto anche gli agenti<br />
della polizia locale e i carabinieri<br />
che, in sinergia<br />
con i vigili del fuoco, hanno<br />
iniziato subito a effettuare<br />
tutti i rilievi per cercare di<br />
ricostruire l’esatta dinamica.<br />
Per ora, non si esclude<br />
nessuna pista, un corto circuito<br />
o la matrice dolosa.<br />
Saranno le approfondite indagini,<br />
attraverso testimonianze<br />
e video catturati dalle<br />
telecamere della zona, a<br />
cercare di chiarire ogni<br />
d u b b i o.<br />
La solidarietà della città: già<br />
<strong>22</strong>mila euro raccolti online<br />
Mentre si aspettano gli<br />
esiti dell’intenso lavoro <strong>dei</strong><br />
carabinieri della Compagnia<br />
di Corsico, guidati dal<br />
maggiore Domenico La Pad<br />
u la e dal tenente A r ma n-<br />
do La Viola, è partita una<br />
gara di solidarietà per aiutare<br />
i proprietari della Fit<br />
Boutique, la palestra divorata<br />
dalle fiamme venerdì<br />
s cors o.<br />
Il Comune si è messo<br />
subito a disposizione: “Si a-<br />
mo vicini ai gestori della<br />
palestra che ho sentito e<br />
incontrato in questi giorni –<br />
dichiara il sindaco Rin o<br />
Pr uiti –. Faremo il possibile<br />
per sostenerli perché a Buccinasco<br />
nessuno viene lasciato<br />
solo. Ho contattato<br />
l’Agis, il gruppo di associazioni<br />
che gestisce le nostre<br />
palestre comunali, per<br />
capire se è possibile destinare<br />
loro degli spazi per<br />
poter continuare l’attività e<br />
le stesse associazioni si sono<br />
confrontate con l’ass essore<br />
allo Sport e Associazionismo<br />
Mario Ciccarelli,<br />
in occasione di un’ass emblea<br />
già programmata. Anche<br />
la nostra Protezione Civile<br />
ha offerto il suo supporto,<br />
trasportando i pochi<br />
attrezzi salvati dall’incendio<br />
02 23664388<br />
MILANO | CORNAREDO<br />
nel nostro<br />
magazzi no<br />
c o mu na l e”.<br />
Non solo<br />
Comune, ma<br />
s oprattutto<br />
cittadini che<br />
non vogliono<br />
lasciare soli i<br />
propr ietar i.<br />
“Stiamo avendo<br />
un enorme<br />
supporto da<br />
tutto il mondo<br />
dello sport e dalle persone<br />
che ci seguono e ci<br />
vogliono bene, dalle associazioni<br />
del territorio, dalla<br />
protezione civile e dal sindaco.<br />
Fit Boutique è di tutti<br />
vo i”, hanno commentato<br />
dalla palestra. “Siamo a<br />
pezzi – hanno scritto i proprietari<br />
il giorno dopo il<br />
terribile incendio –, il nostro<br />
sogno è finito nelle<br />
ceneri. Ma sappiamo di essere<br />
circondati da persone<br />
che ci vogliono bene”.<br />
La raccolta fondi per la ricostruzione<br />
E sono tante: i cittadini<br />
hanno preso parte a una<br />
speciale raccolta fondi, condivisa<br />
oltre mille volte, per<br />
ricostruire la struttura (su<br />
gofundme, Incendio palestra<br />
gianlu&chiara) e sono<br />
stati raccolti in pochi giorni<br />
oltre <strong>22</strong>mila euro per la<br />
r icostr uzione.<br />
吀 甀 琀 椀 椀 最 椀 漀 爀 渀 椀<br />
攀 猀 琀 爀 愀 琀 椀<br />
搀 椀 昀 爀 甀 琀 愀 昀 爀 攀 猀 挀 愀 Ⰰ<br />
椀 渀 猀 愀 氀 愀 琀 攀 攀 瘀 攀 爀 搀 甀 爀 攀<br />
瀀 爀 漀 渀 琀 攀 愀 氀 挀 漀 渀 猀 甀 洀 漀<br />
漀 搀 愀 挀 甀 漀 挀 攀 爀 攀<br />
嘀 椀 愀 䌀 愀 瘀 漀 甀 爀 㠀 Ⰰ㈀ 㤀 㐀 䌀 漀 爀 猀 椀 挀 漀 吀 攀 氀 ⸀ ㈀ 㐀 㐀 㜀 㐀 㤀 㜀<br />
䌀 漀 渀 猀 攀 最 渀 愀 愀 搀 漀 洀 椀 挀 椀 氀 椀 漀<br />
v
v<br />
Venerdì 4 Giugno <strong>2021</strong> 7
8<br />
Venerdì 4 Giugno <strong>2021</strong><br />
questo Piccolo grande schermo<br />
Amici miei, questa settimana “o famo strano”<br />
Q<br />
uesta settimana si corre, almeno per quanto ci riguarda…<br />
La festività del 2 <strong>giugno</strong> “cade” di mercoledì<br />
e quindi la nostra chiusura del numero è forzatamente<br />
anticipata. E così mi ritrovo a scrivervi queste<br />
brevi righe di introduzione con la sensazione di avervi scritto<br />
ieri (ma poco ci manca). Molto succoso questo mese di<br />
<strong>giugno</strong>, considerando il periodo… ma non potremo ancora<br />
seguire il solito calendario cronologico. Mentre vi scrivo<br />
siamo ancora a maggio e, per tutte le piattaforme, abbiamo<br />
un calendario di massima che però è passibile di modifiche<br />
in corso d’opera. E allora dedichiamo questa settimana ad<br />
uno “speciale”, o focus se preferite: la reunion di Friends.<br />
Per domande<br />
e suggerimenti:<br />
digital@keydea.net<br />
ECCO I MOMENTI PIÙ BELLI<br />
Avvertenza: se non l’avete ancora vista, per il momento<br />
state alla larga da questo articolo!<br />
La reunion di Friends ha debuttato il 27 maggio (in Italia<br />
su Sky) e ha dato ai fan tutto ciò che potevano desiderare.<br />
Nostalgia, ricordi, risate, qualche lacrima e persino alcune<br />
rivelazioni sul dietro le quinte fatte dai sei protagonisti, insieme<br />
agli altri ospiti e guest star presenti. Certo, c’è chi ha<br />
sperato in qualcosa di più, per esempio meno riempitivi e<br />
meno contributi esterni. Ma è pur vero che questo speciale<br />
ci ha regalato momenti emozionanti e commoventi, restituendo<br />
tutta l’intesa che c’era tra Jennifer Aniston, Courteney<br />
Cox, Lisa Kudrow, Matt LeBlanc, Matthew Perry<br />
e David Schwimmer.<br />
Nelle prime scene gli interpreti entrano, uno alla volta, sul<br />
set che li ha visti protagonisti 17 anni prima. Si riabbracciano<br />
fra le lacrime più o meno trattenute. È un momento<br />
intenso, perché genuino: i produttori dello speciale hanno<br />
raccontato come sia stato complicato, nel giorno delle riprese,<br />
tenere i sei separati prima che si vedessero in quel<br />
momento.<br />
A guidare i protagonisti di Friends sul viale <strong>dei</strong> ricordi ci<br />
sono le domande di James Corden che a un certo punto<br />
pone la più importante: “Ci sono mai state storie d’amore<br />
fra questi attori giovani e belli?”. Jennifer Aniston e David<br />
Schwimmer, per sempre Rachel e Ross, ammettono di<br />
aver avuto una cotta l’una per l’altro.<br />
Lo speciale è ricco di immagini tagliate e scene mai viste.<br />
Come quella in cui LeBlanc si lussa una spalla nell’episodio<br />
in cui si contende con Chandler una poltrona. Ma<br />
ancora più bello è vedere gli stessi interpreti assistere ai<br />
loro blooper, cioè gli errori mentre girano, che ovviamente<br />
vengono tagliati nelle versioni finali.<br />
È indubbio che i fan di Friends ricordino a memoria tantissime<br />
battute. In particolare, il testo di Gatto rognoso, l’improbabile<br />
hit di Phoebe Buffay. Per renderlo ancora più<br />
speciale, ecco sedersi sul divano del Central Perk, accanto<br />
a Lisa Kudrow, Lady Gaga con la chitarra in mano per<br />
un accorato duetto, a cui si aggiunge un vero coro gospel.<br />
Come prevedibile, il racconto degli aspetti più complessi<br />
della serie è ridotto all’osso. Ci sono, per esempio, le parole<br />
di Matthew Perry, che suonano come una confessione:<br />
l’attore, che durante le riprese di Friends ha avuto diversi<br />
problemi personali, soprattutto la dipendenza da sostanze<br />
che curava entrando e uscendo dal rehab, ammette il non<br />
facile rapporto con il suo lato comico. “Se il pubblico non<br />
avesse riso, sentivo che sarei potuto morire”, dice riferendosi<br />
agli spettatori presenti alle registrazioni degli episodi, aggiungendo<br />
di aver sofferto per questo di attacchi di panico.<br />
Buona visione!<br />
Andrea Demarchi<br />
v
Venerdì 4 Giugno <strong>2021</strong> 9<br />
Ristorazione: il Decreto Riaperture bis prevede la possibilità di effettuare consumazioni al chiuso dall’1 <strong>giugno</strong><br />
Si torna a mangiare nelle food court<br />
In attesa delle nuove norme, Oriocenter ha inaugurato il dehor in tempi record, con 400 posti a sedere all’esterno. E la “vecchia”food court è stata ammodernata<br />
BERGAMO (rmj) Ora si può<br />
dire: in un modo o nell'altro si<br />
potrà tornare a mangiare a<br />
Oriocenter. Perché innanzitutto<br />
dal primo <strong>giugno</strong> il Decreto<br />
Riaperture bis prevede la possibilità<br />
di tornare a effettuare<br />
consumazioni al chiuso, “ria -<br />
bilit ando” quindi i posti a sedere<br />
delle food court e quelli<br />
delle circa cinquanta attività di<br />
somministrazione presenti a<br />
Oriocenter; in secondo luogo<br />
perché, anche per fare di necessità<br />
virtù e sperimentare<br />
nuove soluzioni in grado di<br />
dare da un lato maggiore sicurezza<br />
e stabilità anche in<br />
una situazione quantomeno<br />
imprevedibile (almeno, così<br />
ha dimostrato essere per tutto<br />
l'ultimo anno), dall'altro di<br />
rappresentare un valore aggiunto<br />
in generale, indipendentemente<br />
dal momento,<br />
Oriocenter ha inaugurato il<br />
suo primo dehor all'aperto.<br />
Situato dalle parti del parcheggio<br />
Oro, nella zona esterna del<br />
più recente ampliamento (la<br />
food court e il cinema del<br />
2017), grazie a un lavoro di<br />
organizzazione degli spazi<br />
davvero sorprendente, Oriocenter<br />
è riuscito a ricavare<br />
ben quattrocento posti a sedere,<br />
risultato davvero impressionante<br />
soprattutto considerando<br />
che Oriocenter non<br />
è mai stato progettato per<br />
avere delle aree fruibili all'aperto,<br />
ad eccezione <strong>dei</strong> parch<br />
e g g i .<br />
Il tema della possibile inaugurazione<br />
del dehor era stato<br />
velatamente anticipato qualche<br />
settimana fa, quando il<br />
tema caldo era la mancata<br />
menzione <strong>dei</strong> centri commerciali<br />
nei programmi di riapertura<br />
previsti dai decreti di metà<br />
maggio. In quell'occasione<br />
il direttore Ruggero Pizzaga<br />
l l i , che nel frattempo era<br />
reduce da un incontro in Regione<br />
insieme a rappresentanze<br />
politiche locali (tra gli<br />
altri, i sindaci di Orio al Serio e<br />
Azzano San Paolo) e rappresentanti<br />
del settore <strong>dei</strong> centri<br />
commerciali, fondamentale<br />
per portare a galla il tema delle<br />
riaperture nei fine settimana,<br />
approfondito poi nelle settimane<br />
successive con anche<br />
proteste (simboliche) nazionali<br />
da parte di una grossa<br />
fetta degli esercenti <strong>dei</strong> centri<br />
commerciali, aveva pre-annunciato<br />
l'ipotesi di venire a<br />
capo della questione del divieto<br />
di consumazione al chiuso<br />
attraverso la realizzazione<br />
di uno spazio esterno.<br />
Realizzazione che è stata sorprendentemente<br />
veloce, considerando<br />
che nel giro di dieci<br />
giorni da quelle dichiarazioni il<br />
dehor era pronto, utilizzabile e<br />
pure particolarmente accogliente:<br />
smantellarlo in vista<br />
della rinnovata accessibilità<br />
<strong>dei</strong> posti al chiuso sarebbe un<br />
peccato, che infatti non si<br />
commetterà, almeno finché ci<br />
sarà la bella stagione.<br />
E così finalmente Oriocenter<br />
può ripartire per davvero anche<br />
sul fronte della ristorazione,<br />
contando sulla voglia di<br />
tornare a mangiare seduti a<br />
un tavolo di ristorante, condivisa<br />
praticamente da tutti,<br />
su quattrocento nuovi posti a<br />
sedere all'aperto e sulle due<br />
food court, la più “ve c ch i a ”<br />
delle quali è oggetto proprio in<br />
questo periodo di silenziose<br />
ma fondamentali opere di ammodernamento:<br />
l'ultimo intervento<br />
in ordine cronologico<br />
risale al mese scorso e<br />
riguarda l'installazione di un<br />
nuovo impianto di condizionamento<br />
dell'aria, mentre gli<br />
interventi più visibili riguardano<br />
la rimozione dello scalone<br />
centrale in favore di una scala<br />
mobile più in linea con l'architettura<br />
complessiva del<br />
mall e l'installazione della<br />
nuova area bimbi, più colorata<br />
e moderna.<br />
LE NOVITÀ Ritorno alla normalità con i tradizionali orari di apertura. E al multisala oltre 30 proiezioni al giorno tutte da scoprire<br />
Finalmente tutti i negozi aperti nel fine settimana, anche il cinema<br />
BERGAMO (rmj) L'ultima volta era stata<br />
a fine ottobre: sette lunghissimi<br />
mesi in cui, tra le altre cose, i centri<br />
commerciali non hanno potuto rimanere<br />
aperti nei weekend. I segnali di<br />
ripartenza del Paese passano anche da<br />
qui: dal <strong>22</strong> maggio infatti negozi<br />
aperti, senza distinzioni di categorie<br />
merceologiche o di prime necessità,<br />
anche il sabato e la domenica.<br />
Circa duecento i negozi di Oriocenter<br />
che quindi possono festeggiare questa<br />
riapertura e tornare a vedere la<br />
Molti nuovi brand sono sbarcati a Bergamo<br />
BERGAMO (rmj) Le riaperture nei fine settimana<br />
sono un'occasione per scoprire i nuovi<br />
negozi che hanno aperto, in inevitabile sordina,<br />
negli ultimi mesi a Oriocenter. Sono<br />
molti infatti i brand che hanno deciso di scegliere<br />
la lungimiranza senza farsi scoraggiare<br />
dal momento poco propizio, aprendo <strong>dei</strong> punti<br />
vendita all'interno di Oriocenter.<br />
È il caso di C i s a l fa , colosso del settore dell'abbigliamento<br />
sportivo, così come delle<br />
avanguardistiche tecnologie di G a rm i n ; a<br />
luce, con ovviamente importanti ripercussioni<br />
anche per quelle attività<br />
che, pur rientrando nelle categorie che<br />
hanno potuto rimanere aperte nei fine<br />
settimana durante tutti questi mesi in<br />
quanto rientranti nelle attività di prima<br />
necessità, hanno dovuto fare chiaramente<br />
i conti con il surreale deserto in<br />
cui si trasformava via Portico i sabati e<br />
le domeniche.<br />
Insomma, si riparte davvero, e lo si fa<br />
anche su altri due fronti: il primo e più<br />
generalizzato riguarda gli orari, perché<br />
Luoghi simbolo<br />
per la riapertura<br />
della ristorazione<br />
a Oriocenter:<br />
la nuova<br />
food court e<br />
il dehor con<br />
400 posti a sed<br />
e re<br />
Oriocenter sono poi arrivati lo stile glamour<br />
italiano di Barbuti e l'italo – americano Re -<br />
f ri g i we a r, quest'ultimo con il suo primo monomarca<br />
retail full price, dopo anni di investimenti<br />
in ambito outlet; è arrivata poi<br />
anche OOF Ottica, e ci sono due new entry<br />
anche nel settore della ristorazione, che propongono<br />
eccellenze di due delle cucine più<br />
iconiche di Italia: quella romana, con la pizza al<br />
taglio di Rom'Antica, e quella siciliana, con lo<br />
street food di Sicilia's.<br />
con lo spostamento del coprifuoco alle<br />
23 Oriocenter riesce a rimanere aper -<br />
to fino alle <strong>22</strong>, ripristinando di fatto gli<br />
orari pre-pandemia (con alcune piccole<br />
eccezioni legate alle chiusure alle 23 di<br />
ristoranti e cinema, il cui ripristino dovrà<br />
attendere ancora qualche settimana);<br />
il secondo riguarda appunto il ci -<br />
nema, che in questi mesi è rimasto<br />
totalmente chiuso – così hanno sempre<br />
previsto i decreti di Conte prima, di<br />
Draghi poi, fino a maggio – eche è<br />
invece tornato ad accendere i proiettori<br />
dallo scorso 20 maggio, e che<br />
procede spedito con una media di oltre<br />
trenta proiezioni al giorno, repliche<br />
comprese, nelle quattordici sale a disposizione.<br />
All'appello, per una normalità<br />
totale anche sul fronte cinema,<br />
mancano solo le proiezioni serali, al<br />
momento impossibilitate per via del<br />
coprifuoco (le ultime proiezioni cominciano<br />
generalmente tra le 19 e le<br />
19:30, in base alla durata del film, per<br />
consentire a tutti di rincasare senza<br />
affanni entro le 23).<br />
v
10<br />
CRONACA Venerdì 4 Giugno <strong>2021</strong><br />
IO•CI•SONO•ANNO SCOLASTICO 1975-76, ELEMENTARE VIA DANTE<br />
L<br />
a vita di ciascuno di noi crea la “storia”. Perché possa rimanere nella memoria occorre che ogni nome sia indicato.<br />
Una foto senza i nomi è come un libro senza un titolo.<br />
Aiutaci a custodire la “memoria della nostra città”. Se riconosci te o un tuo conoscente nella foto contattaci inviando<br />
una mail.<br />
Chi per primo, ogni settimana, ci contatterà riceverà in omaggio una pubblicazione edita dall’associazione.<br />
Noi di Corsico<br />
A cura di Noi di Corsico - Via L. Salma 37<br />
20094 Corsico - noidicorsico@yahoo.it<br />
A CURA DI FRANCESCO LEONARDI<br />
I miei 55 anni... a Corsico<br />
CORSICO (lnd) Della vecchia<br />
Corsico, di panziniana memoria,<br />
(in ironico contrasto<br />
tra vecchio e nuovo), io<br />
serbo nella mente un ricordo<br />
racchiuso in undici<br />
lustri, quanti ne sono passati<br />
dal giorno del mio<br />
trasferimento dalla metropoli<br />
milanese alla caratteristica<br />
città <strong>dei</strong> <strong>Navigli</strong>.<br />
Cinquantacinque anni, la<br />
macchina della tenacia<br />
umana ha lavorato con ritmo<br />
incessante e severo.<br />
Il “p i c c o n e” str umento<br />
di primo piano e la mano<br />
gagliarda del lombardo<br />
hanno saputo aprire la<br />
breccia di una nuova vita<br />
satura di febbrili rinnovazioni.<br />
E qui mi sono trovato,<br />
in un ambiente familiare,<br />
tra persone attive,<br />
costanti, schiette, volonterose.<br />
Sono piombato tra<br />
loro per volere del fato che<br />
mi ha indotto a pensare:<br />
quanta storia è stata sepolta<br />
dalla mazza e dalla<br />
volontà (strumenti ideali<br />
tesi verso le più antiche<br />
conquiste), e quanta storia<br />
si rinnova e copre le pagine<br />
ancora vergini di una<br />
vita moderna, civettuola e<br />
vo l u b i l e.<br />
Trascorsi undici lustri<br />
ho pensato di chiamare in<br />
causa i caratteri fondamentali<br />
dell’i nte re ssa nte<br />
repertorio di Alfredo Panzini<br />
(narratore e letterato<br />
ottocentesco) poiché mi<br />
ha colpito fondamentalmente<br />
il suo ironico contrasto<br />
tra il simpatico vagheggiamento<br />
del passato<br />
e la diffidenza di un enigmatico<br />
modernismo che<br />
tanti difendono e paragonano<br />
ad un jolly pigliatu<br />
tto.<br />
Ciò ci invita a far riaffiorare<br />
i ricordi accumulati<br />
in cinquantacinque anni,<br />
un volo ultrasonico per la<br />
fugace vita umana, un secolo<br />
per la memoria che<br />
lotte e ambasce hanno inesorabilmente<br />
offuscata e<br />
pie gata.<br />
Ricordo: I praticelli di<br />
“Largo <strong>dei</strong> Marinai”, rifugio<br />
ideale per turbe di vandali<br />
lanciati verso fantastiche<br />
conquiste ma culminanti<br />
ogni giorno in indecorose<br />
ritirate in arrembaggi<br />
di fortuna per gli<br />
improvvisi interventi <strong>dei</strong><br />
Vigili Urbani armati di<br />
esemplare severità.<br />
Ricordo: Le rocambolesche<br />
traversate del <strong>Navigli</strong>o<br />
che noi (degni prosecutori<br />
<strong>dei</strong> più noti personaggi<br />
salgariani), compivamo<br />
accompagnati dalle<br />
giuste rampogne di un<br />
esercito di topi, lesi nei<br />
loro più che giustificati diritti<br />
di padroni di casa, una<br />
vera e propria violazione<br />
di domicilio. Naturalmente<br />
il codice penale veniva applicato<br />
con materna sente<br />
n z a.<br />
Ricordo: Le prime partite<br />
di calcio che una squadra<br />
locale di studenti, attrezzata<br />
con mezzi di fortuna,<br />
giocavano sotto la<br />
calura domenicale, amichevoli<br />
incontri che finivano<br />
in clamorosi pestaggi<br />
da saloon.<br />
Ricordo: “Piazza Libertà”<br />
con il suo complesso a<br />
pianta circolare (senza semaforo)<br />
che la maggior<br />
parte degli automobilisti<br />
abbordava in senso contrario<br />
provocando la funesta<br />
ira del vigile “B ovo”<br />
che non sapeva chi multare<br />
per primo.<br />
Ricordo: “Il bar Napole<br />
on” (gestito dal sottoscritto<br />
con il fratello e rispettive<br />
consorti) e in particolare<br />
le “ma c chi e tte”<br />
che tenevano allegro l’a m-<br />
biente: Mennea, Annibale,<br />
Luisetto, Adriano, Carletto<br />
(il bello) giornalmente colpito<br />
da attacchi epilettici<br />
che lo costringevano al ricovero<br />
tra le parolacce irripetibili<br />
<strong>dei</strong> lettighieri,<br />
Norma (l’affamata): la sua<br />
colazione alle sette del<br />
mattino consisteva in sei<br />
toast farciti e quattro cappucci,<br />
poi per digerire il<br />
tutto un caffè doppio corretto<br />
Courvoisier.<br />
Ricordo: La “via Monti”<br />
con i suoi muri sbertucciati<br />
che in un baleno ti<br />
trasportava in prossimità<br />
della chiesa parrocchiale e<br />
della pittoresca via Cavour,<br />
a pochi passi dal mastodontico<br />
municipio e dalla<br />
via Garibaldi che ancora<br />
oggi conserva un aspetto<br />
antico che unisce un’a u-<br />
sterità rigidamente severa<br />
ad un allegro dipinto caravagges<br />
co.<br />
Continua…<br />
v
Venerdì 4 Giugno <strong>2021</strong> C RO N AC A 11<br />
BUCCINASCO<br />
Rapina alla Carige, scavano un buco e prendono in ostaggio<br />
i dipendenti: ecco come ha agito la “banda del buco”<br />
BUCCINASCO (dfg) Ancora da<br />
quantificare esattamente la<br />
cifra portata via dai rapinatori.<br />
In tre, a volto coperto<br />
ma non armati, secondo<br />
le primissime ricostruzioni,<br />
sono entrati nella<br />
filiale della banca Carige in<br />
piazza San Biagio e hanno<br />
portato via le cassette di<br />
sicurezza con dentro migliaia<br />
di euro.<br />
Entrati dopo aver scavato<br />
un buco nel muro<br />
I rapinatori hanno scavato<br />
un buco da una parete<br />
della banca, creato dall’i n-<br />
terno di una cabina con i<br />
quadri elettrici attaccata<br />
proprio al muro della filiale.<br />
Un buco di circa mezzo<br />
metro di diametro che<br />
ha consentito ai malviventi<br />
di entrare nella filiale, intorno<br />
alle 14, approfittando<br />
della pausa pranzo <strong>dei</strong> sei<br />
dip endenti.<br />
Presi in ostaggio i dipendenti<br />
I lavoratori sono stati<br />
presi in ostaggio, polsi e<br />
caviglie legate da fascette<br />
da elettricista, e chiusi in<br />
una stanza. Per fortuna<br />
nessuno è rimasto gravemente<br />
ferito. I rapinatori<br />
hanno preso i soldi e sono<br />
scappati in pochi minuti.<br />
Immediato l’intervento <strong>dei</strong><br />
carabinieri della Compagnia<br />
di Corsico che hanno<br />
effettuato tutti i rilievi e<br />
stanno indagando per ricostruire<br />
ogni dettaglio della<br />
rapina.<br />
Indagini serrate<br />
<strong>dei</strong> Carabinieri<br />
Mentre le indagini <strong>dei</strong><br />
carabinieri della Compagnia<br />
di Corsico, guidati dal<br />
maggiore Domenico La<br />
Pa dula e dal tenente A r-<br />
mando La Viola, proseguono<br />
incessanti per riuscire<br />
a trovare i rapinatori<br />
del colpo alla Carige, emergono<br />
i primi dettagli della<br />
rapina messa a segno venerdì,<br />
intorno alle 13.30,<br />
nella filiale di piazza San<br />
Biag i o.<br />
Due uomini vestiti<br />
con tute da operai<br />
I malviventi hanno scavato<br />
il buco di circa mezzo<br />
metro, da cui si sono poi<br />
infilati per entrare a sorpresa<br />
nella banca, da una<br />
cabina elettrica che condivide<br />
il muro della filiale.<br />
Secondo le testimonianze<br />
raccolte sul posto dagli abitanti,<br />
pare che un paio di<br />
giorni fa due uomini, vestiti<br />
con tute da operai, abbiano<br />
lavorato a lungo all’i nte r n o<br />
della cabina che contiene i<br />
quadri elettrici, spacciandosi<br />
per manutentori.<br />
Una rapina violenta<br />
Il buco ha poi consentito<br />
di far entrare tre rapinatori<br />
che hanno portato via migliaia<br />
di euro delle cassette<br />
di sicurezza.<br />
Una rapina violenta, raccontano<br />
i dipendenti che si<br />
sono trovati davanti i malviventi,<br />
legati polsi e caviglie<br />
con fascette da elettricista.<br />
Tra loro anche una<br />
donna incinta che è stata<br />
portata in ospedale per accertamenti<br />
dopo lo shock<br />
subito. Per fortuna, nessuno<br />
si trova in gravi condizioni.<br />
Proseguono le indagini<br />
<strong>dei</strong> militari che sono<br />
già sulle tracce lasciate dai<br />
rapinator i.<br />
FG<br />
v
12<br />
CRONACA Venerdì 4 Giugno <strong>2021</strong><br />
Cinema Teatro CRISTALLO<br />
dove il cinema costa meno e il prezzo è dinamico<br />
5-6 <strong>giugno</strong> ore 17.00-20.30<br />
Crudelia<br />
commedia - Regia Craig Gillespie - Durata 134 minuti<br />
con Emma Stone, Emma Thompson, Mark Strong, Paul Walter Hauser<br />
CESANO BOSCONE<br />
Approvato Bilancio consuntivo:<br />
"Cospicuo avanzo". FdI replica:<br />
"Gestione inefficiente"<br />
3-4 <strong>giugno</strong> ore 17.00-20.30<br />
Volevo nascondermi<br />
biografico - Regia Giorgio Diritti - Durata 120 minuti<br />
con Elio Germano, Oliver Ewy, Leonardo Carrozzo, Gianni Fantoni,<br />
destina il tuo 2x1000<br />
all’Associazione<br />
Centro Culturale<br />
Città Viva,<br />
che gestisce il cinema<br />
teatro Cristallo!<br />
7-8 <strong>giugno</strong> ore 17.00-21.15<br />
Rifkin’s Festival<br />
commedia - Regia Woody Allen - Durata 93 minuti<br />
con Wallace Shawn, Gina Gershon, Louis Garrel, Christoph Waltz,<br />
Elena Anaya, Sergi López<br />
9 <strong>giugno</strong> ore 17.00-21.15<br />
Paolo Cognetti. Sogni di grande nord<br />
documentario - Regia Dario Acocella - Durata 82 minuti<br />
con Paolo Cognetti, Nicola Magrin, Gianni Bianchi, Magy Bianchi, Kate Harris<br />
ingresso € 10,00<br />
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CESANO BOSCONE (dfg) Il Consiglio<br />
Comunale ha discusso e approvato,<br />
nella seduta di giovedì 27<br />
maggio, il bilancio consuntivo<br />
2020.<br />
“Tutta l’azione amministrativa –<br />
dichiara l’assessore al Bilancio<br />
Giuseppe Ursino –è stata orientata<br />
da un atteggiamento prudenziale<br />
e oculato, grazie al quale<br />
abbiamo retto all’urto della pandemia.<br />
Nonostante la riduzione<br />
delle entrate, infatti, chiudiamo il<br />
bilancio con un cospicuo avanzo<br />
che ci consentirà di aumentare le<br />
opere e ridurre i debiti”.<br />
Avanzo di bilancio<br />
L’avanzo di bilancio totale è pari<br />
a 12 milioni e 350mila euro che, al<br />
netto di accantonamenti e vincoli,<br />
è disponibile per 2 milioni e<br />
850mila euro. Tale somma deriva<br />
da un’entrata complessiva nelle<br />
casse comunali pari a 27,7 milioni<br />
di euro a fronte di 24,8 milioni di<br />
spese, spiegano dal Comune.<br />
“Questi numeri hanno determinato<br />
un consistente ‘avanzo lib<br />
ero’ che l’amministrazione destinerà,<br />
in larga parte, agli investimenti<br />
previsti per la città e a<br />
ridurre la sua posizione debitoria<br />
– proseguono dal Comune –. Il<br />
2020, segnato dall'emergenza pandemica,<br />
si presenta come un anno<br />
caratterizzato da eventi eccezionali.<br />
La gestione dell’emerg enza<br />
covid ha, infatti, richiesto la sospensione<br />
della maggior parte delle<br />
attività previste con l'assegnazione<br />
di nuovi e necessari obiettivi.<br />
Per citare qualche numero:<br />
1.331 le persone raggiunte da misure<br />
di aiuto, 65 le domande risultate<br />
idonee nell'ambito del<br />
bando morosità incolpevole e<br />
pensionati, 62 i commercianti raggiunti<br />
da misure di sostegno, 2500<br />
consegne di beni di prima necessità<br />
da parte della Protezione<br />
civile, 28 servizi di pattugliamento<br />
notturno. A livello complessivo si<br />
registra un aumento della spesa<br />
corrente pari all’1,4%, che è passata<br />
da 19,3 a 19,6 milioni, avendo<br />
anche impegnato e speso le risorse<br />
ricevute dallo Stato per<br />
l’emergenza covid. Contrazione<br />
delle entrate, invece, a causa della<br />
chiusura delle scuole (refezione<br />
scolastica) e di un minor volume<br />
delle sanzioni del codice della<br />
strada, tuttavia bilanciata sia dalla<br />
sospensione <strong>dei</strong> mutui per effetto<br />
del decreto governativo del marzo<br />
2020 che da un contributo statale<br />
pari a 1,3 milioni di euro."<br />
L’A s s e s s o re<br />
“Avere una situazione debitoria<br />
più leggera ci permette di poter<br />
guardare al futuro con maggior<br />
ottimismo e fiducia. E il fatto di<br />
poter contare su un avanzo di<br />
amministrazione di oltre 2 milioni<br />
e mezzo - conclude l’assessore - ci<br />
consente di riprogrammare le attività<br />
amministrative post covid<br />
con maggiore serenità”.<br />
I Consiglieri Fratelli d'Italia<br />
Sul tema sono intervenuti anche<br />
i consiglieri di Fratelli d’It a l ia S i-<br />
mona Sanfelici eFabio Raimondo:<br />
“Il Comune non è una società a<br />
scopo di lucro: le risorse che entrano,<br />
trasferimenti dallo Stato e<br />
dalla Regione, oneri e tasse, devono,<br />
dovrebbero, uscire in servizi<br />
per la comunità. Lo dice anche la<br />
nostra Costituzione quando introduce<br />
il principio del pareggio di<br />
bilancio. A Cesano Boscone, l’A m-<br />
ministrazione si vanta invece di<br />
avere ottenuto un avanzo di bilancio<br />
totale pari a 12 milioni e<br />
350mila euro che, al netto di accantonamenti<br />
e vincoli, è disponibile<br />
per 2 milioni e 850mila<br />
e u ro.<br />
Una somma che deriva da<br />
un’entrata complessiva nelle casse<br />
comunali pari a 27,7 milioni di<br />
euro a fronte di 24,8 milioni di<br />
spese. Riteniamo – proseguono i<br />
consiglieri di FdI –che l’a c cu mu l o,<br />
da parte del Comune di Cesano, di<br />
un avanzo di amministrazione così<br />
elevato non rappresenti di certo<br />
un elemento di virtuosità, ma<br />
piuttosto il risultato di una gestione<br />
amministrativa inefficiente.<br />
Troppe volte i cittadini si sono<br />
sentiti rispondere ‘non ci sono<br />
s oldi’. I soldi c’erano e nel 2020 li<br />
hanno usati molto male”.<br />
v
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Uccise il suocero accusato di aver<br />
abusato della nipotina: pena ridotta<br />
ROZZANO (ces) Ridotta di due anni la<br />
condanna per E.S., l’uomo che uccise<br />
a colpi di pistola il suocero perché<br />
accusato di aver commesso abusi<br />
sulla nipotina di 8 anni, figlia del<br />
killer. La Corte d’Assise d’Appello di<br />
Milano ha ridotto da 20 a 18 anni di<br />
carcere la condanna inflitta in abbreviato.<br />
L’omicidio a Rozzano nel 2019<br />
Come riporta il Giorno, è stata<br />
ridotta anche la pena per il complice<br />
A.M., da 18 a 12 anni: il ragazzo aveva<br />
accompagnato in scooter l’amico nel<br />
punto dell’esecuzione, il parchetto di<br />
fianco al supermercato Gigante di<br />
Rozzano. Lì aveva estratto la pistola e<br />
aveva freddato il suocero, in mezzo<br />
alle persone che si trovavano nel<br />
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parco.<br />
Poi, i due erano scappati e avevano<br />
vagato per la città prima di costituirsi,<br />
ormai braccati dai carabinieri<br />
che avevano immediatamente ricostruito<br />
i fatti. Il complice in motorino<br />
ha sempre sostenuto di non conoscere<br />
le intenzioni dell’amico e gli<br />
sono state riconosciute le attenuanti<br />
prevalenti sulle aggravanti. Per il padre<br />
della bambina, invece, è stata<br />
riconosciuta una riduzione dell’in -<br />
cidenza della continuazione <strong>dei</strong> reati.<br />
La tesi della difesa<br />
Il legale ha difeso il suo assistito,<br />
continuando a sostenere che E.S. ha<br />
agito solo per difendere la figlia piccola.<br />
Il killer ha giustiziato il suocero,<br />
originario della Campania che faceva<br />
spesso visita alla figlia a Rozzano,<br />
dove sarebbero avvenute le violenze<br />
sulla piccola, subito dopo l’audizio -<br />
ne protetta della bambina che aveva<br />
confermato gli abusi sessuali subiti<br />
dal nonno. La mamma della piccola<br />
al processo si era costituita parte<br />
civile, chiedendo un risarcimento<br />
simbolico all’ex marito (di un euro)<br />
per l’omicidio del padre.<br />
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Aut. Tribunale di Milano n. 478 del 14/09/2011<br />
Fabio Fagnani<br />
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giornalistiche contenute e pubblicate sul presente giornale. La proprietà ed<br />
i diritti di sfruttamento delle opere ivi contenute sono riservate all’editore.<br />
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14<br />
A CURA DI FRANCESCO LEONARDI Venerdì 4 Giugno <strong>2021</strong><br />
1<br />
CRUCIVERBA SENZA SCHEMA - Devono essere annerite anche 62 caselle<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 <strong>22</strong> 23 24<br />
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14<br />
ORIZZONTALI: 1. Sanzionato - Bagna Torino - Arnese per demolire - È simbolo<br />
di leggerezza - 2. Lago a est del Caspio - Vivaci - Soci a metà - 3. Mercato<br />
arabo - Malvagia - La “baby” che cura i bambini - 4. Iniziali di Manzoni - Un<br />
santo fariseo - Cittadina del varesotto - Però - L’erbio - 5. Un sindacato (sigla)<br />
- La regione con Matera - Togliere la lolla dal grano - 6. Consonanti in dose -<br />
Nave di breve corso - Malviventi - 7. Ospitano uomini e animali - Valgono un<br />
punto a scopa - Indossare - 8. Contrario di isolano - Fu re di Troia - 9. Ripartizione<br />
- Distratte - Giudica reati sportivi (sigla) - 10. Un alcaloide che si beve -<br />
Como - Indumento infantile - Al centro della prua - 11. Taglia e cuce - Materia<br />
prima per spaghetti - Passano e scoccano - Fu capitale dell’Antico Egitto - 12.<br />
Io... con altri - Breve interno - Antonio scultore - Cantava e incantava - 13. In<br />
fondo alle trincee - Si ottiene dal catrame - Antonella della TV - Rimasti all’inizio<br />
- Periodi geologici - 14. Rapisce... galline - Fu capitale <strong>dei</strong> Rutuli - Misure<br />
agrarie - Ispettore (breve).<br />
VERTICALI: 1. Di casa Savoia - In effetti sono prime - 2. Un moschettiere di Dumas-<br />
Relativa alla pelle - 3. Breve nazione - Guaina per spade - 4. Associazione di<br />
famiglie - Compiono rapine - 5. Chiodo che collega elementi metallici - I confini<br />
di Pisa - 6. Trieste - Opposta a buona - Le vocali delle spie - 7. Nervature rocciose<br />
- Il fianco del corpo - 8. Due puntini sulla i - Uno oltre il bis - 9. Piccoli legumi<br />
verdi - 10. Le prime di osare - La città di Talete - Nella frase di Pilato precede “homo”<br />
- 11. I pretendenti di Penelope - Atipica - 12. Devoti - Si grida nell’arena - Uno<br />
a Londra - 13. Colline - Elemento chimico - 14. Consonanti per caso - È sua senza<br />
testa - Piacevoli per l’udito - 15. In questo modo - Servizio nel tennis - 16. Caduto<br />
in un guaio - In gita - 17. Venuto al mondo - Sudiciume - 18. Oriente - Comune<br />
del bergamasco - Sommo dio egizio - 19. Nel caso in cui... - Tagliati come i rami -<br />
È più di mister - 20. Scambi - 21. Al centro della riga - Alternativa non specificata<br />
- Massiccio svizzero - <strong>22</strong>. Correlativo di altri - Cortili rurali - Assai scuri - 23. Francesco<br />
ex ciclista - Soldati da sbarco USA - 24. Il palco del matador - Le fa il micio.<br />
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