Selva Urbana Journal 21
Selva Urbana In questa seconda edizione, troverai l’essenza della community Selva Urbana, che ti permetterà di toccare con mano l’impegno e la determinazione dei soci e dei sostenitori, scoprendo il sogno globale che li accomuna. Oggi essere un Attivista Ambientale è diventata una necessità oltre che un dovere per il Pianeta che ci ospita per far fronte alle decisioni dei politici e dei potenti.
Selva Urbana In questa seconda edizione, troverai l’essenza della community Selva Urbana, che ti permetterà di toccare con mano l’impegno e la determinazione dei soci e dei sostenitori, scoprendo il sogno globale che li accomuna. Oggi essere un Attivista Ambientale è diventata una necessità oltre che un dovere per il Pianeta che ci ospita per far fronte alle decisioni dei politici e dei potenti.
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urban green creations
Copertina: Matteo L. durante
uno scavo a Seregno 2020
foto: Matteo Donzelli
Fabio G. forma le future attiviste
durante la creazione della foresta a
Parco Nord - 2019
foto: Matteo Donzelli
Indice
Benvenuti nell’inedito Journal di Selva Urbana, uno strumento per entrare nel vivo dell’Attivismo. In questa
seconda edizione, troverai l’essenza della community Selva Urbana, che ti permetterà di toccare con mano
l’impegno e la determinazione dei soci e dei sostenitori, scoprendo il sogno globale che li accomuna. Oggi
essere un Attivista Ambientale è diventata una necessità oltre che un dovere per il Pianeta che ci ospita
per far fronte alle decisioni dei politici e dei potenti. Raccontare e documentare quanto stiamo facendo
é l’unico modo per rendere tangibile e tracciabile l’impegno che ci permette di coinvolgere un pubblico
sempre più ampio nella lotta ai cambiamenti climatici.
p 10
p 16
Foreste Urbane
Networking
p 36
p 38
Forests On The Rocks
Come Sostenerci
p 6
p 8
Chi Siamo
Mission
p 18
p 20
Mission Bambini
Le nostre storie
Chi Siamo
Giovani, Belli e Ambientalisti, questa è la community di Selva Urbana.
Un gruppo di amici che combatte per la forestazione urbana.
Nata nel 2016 dalla spinta interiore e dalle letture di
disobbedienza civile, i fondatori e i sostenitori di Selva
Urbana hanno inizianto a ricercare la soluzione migliore
per la battaglia più importante: proteggere il pianeta. Selva
Urbana è il metodo che permette l’accesso alla natura nelle
vie, sui balconi e nelle piazze.
Un gruppo composto da individui, aziende e amministrazioni
che credono nel cambiamento e nella trasformazione urbana
e che si impegnano costantemente nell’implementazione di
nuove strategie per la diffusione di azioni rivolte a mitigare i
cambiamenti climatici.
La scelta di intraprendere il percorso ambientalista per
difendere il Pianeta è il comune denominatore che lega gli
attivisti della community di Selva Urbana, tutti mobilitati dal
desiderio di riportare la natura nelle città, tutti con l’amore
per il vagabondaggio in boschi, fiumi e montagne.
Nel corso della loro crescita qualcosa è germogliato e si
è trasformato in attivismo. Hanno iniziato a lottare per
riportare il seme della vita anche nelle città e finalmente, nel
giugno del 2016, hanno scelto di ufficializzare il loro impegno
creando Selva Urbana.
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Nella pagina di sinistra Isabella B. impegnata nella “cura dei dattagli” durante la
piantumazione di Seregno 2020.
Sotto Hiram, Alessia, Valentina, Andrea, Giulia e Federica non hanno paura di
sporcarsi le mani.
foto: Matteo Donzelli
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La Mission
Siamo attivisti ambientali che combattono per creare città più verdi, capaci di mettere radici
che resistano all’avanzare del cemento e che aiutino nella lotta al cambiamento climatico.
Le Foreste che ogni anno mettiamo a dimora sono ubicate
in zone urbane come ex aree industriali, spazi in prossimità
di strade ad alta intensità di traffico o di poli commerciali.
In questi non luoghi, costruiamo piccoli boschi con piante
autoctone, avviando processi trasformativi che, anno dopo
anno, accolgono gli effetti della fitodepurazione, riducono
le emissioni climalteranti e mitigano le isole di calore,
ripopolando le aree urbane attraverso la costituzione di
corridoi ecologici.
La nostra Mission è creare il maggior numero possibile di
foreste urbane, rendendo possibile nuovamente il contatto
vitale tra l’essere umano e la natura.
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Coinvolgiamo le persone allo scopo che possano ritrovare
benessere e ristoro negli spazi pubblici, sperimentando
proprio dal contatto con il patrimonio arboreo delle città, una
relazione di cura e appartenenza reciproca.
La Mission di Selva Urbana ci permette di immaginare e
credere in un futuro positivo e sostenibile, in cui le foreste
penetrano in città riportandoci a considerare e rispettare i
cicli della natura.
Per vivere questo sogno, agiamo localmente, in sinergia con
cittadini, attivisti ambientali, istituzioni e aziende private,
dimostrando che la natura può tornare protagonista in città,
contrastando visioni antitetiche del passato più prossimo.
foto: Matteo Donzelli
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Foreste Urbane
Gli alberi giovani accumulano CO2 rapidamente per diversi decenni
prima che l’incremento annuale decresca.
È ormai a tutti noto che gli alberi fungono da intercettatori
di CO2 fissando il carbonio in modo permanente sotto
forma di biomassa. L’entità degli scambi gassosi tra l’albero
e l’atmosfera, cambia però a seconda dell’età e dello stato
di salute dell’albero stesso, anche se il bilancio netto globale
di una macchia di vegetazione in equilibrio con l’ambiente
circostante si può considerare stabile nel tempo. Questo
equilibrio, tuttavia, viene alterato dall’uomo attraverso alcuni
fattori quali l’aumento delle emissioni di combustibile fossile.
A questo riguardo i boschi periurbani, i parchi cittadini e i
giardini, giocano un ruolo fondamentale nel combattere i
livelli crescenti di anidride carbonica in atmosfera.
Le giovani piante sono una risorsa preziosa. Dal punto di vista
“biologico” infati la quantità di CO2 sequestrata dipende dal
tasso di crescita e dalla mortalità della pianta, che a sua volta
dipende dalla specie, dall’età, dalla struttura e dal grado di
salute. Le “old growth forests”, cioè le foreste di “vecchia”
crescita o vergini non sono necessariamente un elemento
positivo a livello atmosferico in quanto possono rilasciare una
quantità di CO2 derivante dalla decomposizione di biomassa
morta pari alla quantità fissata con la nuova crescita. Altro
valore hanno le foreste in ambiente rurale, che accumulano
una quantità di CO2 per unità di superficie circa doppia
rispetto a quelle in ambito urbano, nonostante la crescita
riferita al singolo albero sia inferiore rispetto a quella delle
sorelle cittadine. Ci siamo dunque posti la domanda: qual è
l’intervento migliore che possiamo fare?
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Benefici della forestazione urbana
CO2
raffrescamento della
temperatura
abbattimento degli
inquinanti
aumento del
valore degli
immobili
aumento e
diversificazione
della fauna
miglioramento
della qualità della vita
Abbiamo scelto le foreste urbane perché le città sono
i luoghi in cui si è persa maggiormente la biodiversità.
Attraverso le Foreste piantate, produciamo aree d’interesse,
corridoi ecologici per l’avi fauna, aree di compensazione,
barriere frangisuono naturali e un importante strumento per
combattere l’inversione termica e il cambiamento climatico.
Selva Urbana, ha perciò un doppio fronte d’azione, perché
coinvolge i cittadini nella protesta non violenta finalizzata al
cambiamento delle abitudini e si preoccupa di avvicinare le
organizzazioni del territorio, trasformando il loro impegno
economico in impegno socialmente utile. Per questo motivo
tutti gli spazi riqualificati da Selva Urbana, sono privi di
nomi e sponsor in quanto sono luoghi naturali e di proprietà
comune. Il beneficio prodotto dalle foreste piantate ha ben
più di un valore puramente ambientale, infatti ogni albero
è un produttore economico, cioè un elemento territoriale
capace di dare anche valore monetario allo spazio che
occupa.
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2014
Milano Navigli
La nostra prima foresta è stata a Milano all’interno del progetto Km Verde di Lifegate,
lungo l’Alzaia Naviglio Grande. L’azienda ci ha aiutato nella ricerca e nella piantumazione
dei nostri primi 5 alberi. Da quel giorno l’associazione ha preso il volo ed ogni anno si
sono susseguite piantagioni sempre più grandi e complesse.
2015
Sesto S. Giovanni
Selva Urbana ha avviato una collaborazione con il Comune di Sesto San Giovanni (MI)
al fine di riqualificare l’area ex industriale nei pressi del centro commerciale vulcano. Il
primo accordo stipulato con un’amministrazione pubblica ha permesso la creazione di
un piccolo bosco composto da 75 essenze forestali finanziato totalmente dalla raccolta
fondi svolta durante la manifestazione di arrampicata sportiva. Il bosco, a 4 anni dalla
sua comparsa, è cresciuto raggiungendo gli obiettivi desiderati e trasformando l’area
in un polo di attrazione naturalistica, corridoio ecologico per le specie di avifauna e
terrestri che si spostano nel Parco Valle del Medio Lambro.
2016
Monza
Nell’ottobre 2016 nasce il secondo bosco Selva Urbana grazie alla raccolta fondi
sviluppata durante le 5 tappe d’arrampicata sportiva e il contributo e la disponibilità
di Patagonia Milano. Durante la primavera-estate i membri fondatori dell’associazione
hanno incontrato diverse municipalità del nord Milano al fine di proporre un nuovo
progetto di ri-forestazione. Monza si è rivelata entusiasta ad accogliere nuove essenze.
Sono stati donati 70 alberi forestali, che sono stati piantati in zona Boscherona,
nei pressi di uno svincolo stradale appena riqualificato con la funzione di barriera
frangisuono e habitat naturalistico.
2017
Monza
Con le stesse caratteristiche della precedente, Monza ha accettato nuovamente
l’intervento di Selva Urbana che ha fornito a franco cantiere 50 nuove essenze forestali
che il Comune insieme ad un gruppo di giovani volontari delle scuole di quartiere ha
piantato. L’intervento è stato finanziato da un bando europeo a cui Selva Urbana ha
partecipato per implementare il verde urbano e gli alberi nel suo pacchetto associativo.
Il bando prevedeva la riqualificazione e riforestazione dell’area monzese e di quella
aresina con un totale di 210 alberature forestali certificate.
2017
Arese
Inserita nel bando europeo, Arese ha visto la fornitura di 170 alberature forestali in
accordo con la municipalità e il direttore del Parco delle Groane. L’intervento ha visto
la forestazione di un territorio comunale ma sottoposto a tutela e mantenimento del
parco delle Groane, in prossimità di svincoli stradali e di uno dei centro commerciali più
grandi d’Europa.
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2017
Varedo
Selva Urbana, oltre ad occuparsi di riqualificazione e riforestazione urbana con enti
pubblici, sviluppa collaborazioni con realtà profit e non-profit al fine di implementare il
proprio organico di alberi e fornire nuovo ossigeno a progetti di responsabilità sociale.
Insieme a Zafferanami, produzione agricola artigianale sostenibile, ha piantato e
partecipato allo sviluppo del progetto di piantumazione di alberi da frutto antico, poco
utilizzati per le difficoltà di raccolta del frutto. In questo progetto sono stati piantati 305
alberi nei pressi dei campi di coltivazione di Zafferano a Varedo.
2017
Sovico
Insieme a Studio Apeiron studio di interior design e architettura contemporanea, Selva
Urbana ha elaborato un progetto di filiera corta del legno, per compensare virtualmente
l’anidride carbonica prodotta durante il taglio, trasporto e produzione dei mobili, si sono
piantati 25 alberi (3,5 metri d’altezza) nell’area predisposta del Comune di Sovico.
2017
Milano Parco
Nord
Un progetto maturo, capace di unire la forestazione urbana con la gestione consapevole
del verde del Parco Nord. Selva Urbana grazie al nuovo partner e socio, WildTee, mette
a dimora 120 piante miste tra alberi e arbusti nella zona del laghetto di Niguarda. Un
area dalle grandi potenzialità e dalla variegata biodiversità. Parco Nord é riuscito a dare
al progetto di Selva Urbana e a WildTee un respiro dai connotati internazionali con un
interazione tra pubblico e privato che ha coinvolto tutti in una giornata di team building.
2018
Vignate
La seconda foresta promossa da WildTee è nata nel 2018 a Vignate grazie alla
collaborazione del Sindaco che ha creduto nel progetto Selva Urbana, partecipando
in prima persona allo sviluppo dell’accordo e rendendosi disponibile nella fase di
piantumazione. Sabato 27 ottobre, 120 nuovi alberi sono stati piantati dalle mani dei
soci dell’associazione, protezione civile, bambini delle scuole e studenti stranieri oltre
ai fondatori dell’azienda di trail-running che hanno seguito il progetto. Questa nuova
foresta sarà l’emblema dell’unione tra popoli oltre che il proseguo di una collaborazione
nata nel 2017.
2018
Albavilla
Selva Urbana allarga i propri confini di riforestazione piantando 80 alberi nel Comune di
Albavilla. Nel borgo comasco, gli alberi non mancano, ma nessuno aveva mai investito
nella rigenerazione urbana e nello sviluppo sociale così come sta facendo Selva Urbana.
Albavilla è inoltre é un luogo particolarmente vicino ai soci e sostenitori di Selva Urbana
che corrono tra i pendii del Bollettone. Ringraziamo in particolare WildTee che ci ha
fatto conoscere questo luogo affascinante e magico.
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2018
Parco Nord
Selva Urbana torna a piantare a Parco Nord 150 tra alberi e arbusti. Grazie al networking
sviluppato, creiamo una forestazione partecipata per i bambini delle scuole elementari
adiacenti al Parco. Insieme a Luciana Cilento e Carola Benedetto, autrici de “La Terra
non è Mai Sporca” avviamo una piantumazione in cui colori e sguardi si mischiano per
una giornata all’insegna del futuro e delle buone energie.
2019
Parco nord
Torniamo per il terzo anno di fila a Parco Nord, questa volta con 450 alberi da piantare
grazie al contributo di Lush Italia, Wami, WildTee e Studio Apeiron. In una giornata di sole
ci troviamo immersi in un fiume di persone che vogliono piantare. Selva Urbana affronta
così, grazie a tutti i suoi soci, la più grande e partecipata piantumazione di sempre.
Mentre gli oltre 500 volontari mettono le mani nella terra, il vecchio velodromo vede
sfrecciare gli appassionati delle due ruote affascinati dall’operazione.
2019
Vignate
Selva Urbana trova ancora una volta l’accordo con il Comune di Vignate per la
realizzazione di una piccola Food Forest cioè una foresta di 50 alberi da frutto che viene
piantata in una grigia e fredda giornata di marzo e che nel futuro sarà un luogo ricco di
colori e incontri profumati e dolci.
2019
Seregno
Prosegue la corsa di Selva Urbana per piantare l’hinterland di Milano e trova spazio nel
Comune di Seregno dove, grazie anche alla collaborazione di Legambiente, riesce a
creare una foresta di 180 alberi che daranno il via ad una lunga collaborazione.
2019
Cesano boscone
Da nord a sud di Milano, senza colori politici ma con la voglia di rendere più verde ogni
angola della città, Selva Urbana ed il Comune di Cesano Boscone piantano una foresta
di 240 alberi nei pressi di un quartiere ALER con forti connotati popolari e di degrado.
Nonostante le difficoltà sociali però la forestazione partecipata è un momento di sorrisi
e felicità che ripaga degli sforzi e delle difficoltà incontrate da tutti.
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2019
Trezzano S. N.
Proseguono le piantumazioni nell’area sud-Milano. Grazie al nostro socio e cercatore
di aree vergini da trasformare in foreste Selva Urbana riesce a piantare 100 alberi a
Trezzano sul Naviglio per poi aprire una collaborazione che vedrà la nascita di altre
foreste.
2020
Mantova
Nell’area abbandonata di Mantova, una volta utilizzata per scopi industriali, nasce il
nostro primo bosco lontano da casa. Un progetto avviato con la collaborazione dei
membri del BAM che hanno permesso di fare networking e aprire un nuovo canale per
piantare alberi.
2020
Trezzano S. N.
Prosegue la collaborazione con il Comune di Trezzano e con i suoi cittadini.
Quest’anno, grazie alla Fondazione Mission Bambini che ha creduto in Selva Urbana
commissionando la realizzazione di un gioco di educazione ambientale, sono stati
piantati per concludere il progetto educativo, 200 alberi forestali che si aggiungono ai
precedenti realizzando un vero bosco di ossigeno.
2020
Seregno
Per la seconda volta nel Comune di Seregno. Quest’anno però grazie al progetto
#EcosistemaGiovani, vinto insieme ad altre associazioni grazie ad un bando pubblico
di Regione Lombardia. Nella giornata del 7 novembre, in pieno lockdown, alcuni soci
hanno avuto il permesso di muoversi per andare a piantare i 350 alberi donati ai
cittadini brianzoli.
2020
Ancora Alberi ma questa volta con WAMI srl che, per il secondo anno, sceglie Selva
Urbana come partner per la piantumazione. All’evento oltre 200 volontari che hanno
piantato e sudato per fare i buchi che ospiteranno gli alberi. Un gesto di grande
dedizione per il futuro del nostro pianeta.
Parco nord
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Networking
L’unico modo che conosciamo per coinvolgere i cittadini e trasformarli in attivisti
Nel suo percorso di crescita, Selva Urbana ha sempre cercato
di mettersi in contatto con realtà ed organizzazioni allo
scopo di estendere il proprio raggio di azione.
Dal 2017 è parte di 1% for the Planet, movimento mondiale
collettore di organizzazioni profit e no profit con il compito
di aiutare a fronteggiare le questioni più urgenti che il nostro
pianeta sta affrontando. Creata nel 2002 da Yvon Chouinard,
fondatore di Patagonia e Craig Mathews, fondatore di Blue
Ribbon Flies, 1% for the Planet ha donato oltre 150 milioni di
dollari a organizzazioni no profit che difendono e tutelano il
patrimonio ambientale. Oggi, 1% for the Planet, è composta
da una rete di più di 1.200 aziende, numerosi privati e migliaia
di partner no profit in più di 45 paesi in tutto il mondo.
Se ad oggi siamo riusciti a piantare oltre 1800 alberi, è anche
grazie alle connessioni create nel tempo.
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foto: Matteo Donzelli
Mission Bambini
Mission Bambini progetta e monitora interventi educativi in Italia e nel mondo da oltre 20 anni.
A partire da questo progetto ha ampliato il suo raggio d’azione
su tutto il territorio nazionale, esportando il modello “Nove+”
e proponendo agli Istituti Scolastici progetti innovativi che
mettono in relazione scuola, territorio, realtà non profit ed
aziende, per conseguire obiettivi di carattere educativo e sociale.
A partire dall’esperienza del progetto Nove+, realizzato nel
triennio 2016-2019 e finanziato dal Bando Welfare in Azione
di Fondazione Cariplo, Mission Bambini ha aggregato una fitta
rete di Istituti Scolastici. Il progetto ha coinvolto 24 plessi di
scuola primaria e secondaria di primo grado, sperimentando
sul territorio milanese modelli di “scuola aperta”, con obiettivi
di creazione di una comunità educante e corresponsabile per
l’educazione delle giovani generazioni.
foto: Roberto Morelli
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Dal 2019 Mission Bambini ha avviato in collaborazione con
l’Associazione Selva Urbana, un percorso di progettazione
di interventi educativi in campo ambientale, arrivando
a produrre il gioco didattico “PiantaLÀ” che, tramite la
simulazione di attività di riforestazione urbana, favorisce nei
bambini di scuole primarie l’acquisizione di consapevolezza
ambientale e benessere psico-fisico.
Un ulteriore sviluppo del gioco in versione digitale è già in
corso e, grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano,
una prima versione dell’App sarà pronta per i primi mesi
dell’anno scolastico 2021/2022.
Allo stesso tempo, Mission Bambini si impegna attivamente
nell’attività di riforestazione urbana. Nel corso del 2020
la Fondazione ha piantumato 250 alberi nel Comune di
Trezzano sul Naviglio, al fine di mitigare i rischi ambientali
connessi all’attività antropica. Questa attività verrà
ulteriormente ampliata nel corso del 2021, tramite la
piantumazione di 1.000 nuovi alberi.
foto: Roberto Morelli
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Le Selvatiche
foto: Matteo Donzelli
girlish
edition
Federica Del Fabbro
Climber e Architetto
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Mi chiamo Federica, ho 40 anni e sono un architetto del
paesaggio.
La mia passione per la natura e il mio animo ambientalista
mi hanno portato, 12 anni fa, ad intraprendere la carriera
di architetto paesaggista, lavorando per importanti studi di
progettazione che hanno incrementato la mia esperienza e
sensibilità sul tema della tutela ambientale. La mia passione
nasce però nella mia infanzia, difatti sin da bambina passavo
giornate intere nell’orto della mia Bisnonna Maria a Udine
dove costruivo piccole casette con foglie e rami trovati nei
boschi.
“Sono una viaggiatrice
instancabile e nel mio zaino
c’è sempre un saggio sulla
botanica insieme a legni,
piante e bacche raccolte nei
boschi in cui mi perdo.”
La curiosità è sempre stata la mia caratteristica vincente
e, oggi come allora, amo imparare i nomi di tutte le piante
e delle erbe che ci circondano. La mia mamma, fonte
di informazione e ispirazione, è stata probabilmente il
fiammifero che ha fatto crescere il fuoco Ambientalista che
ho dentro e che sono riuscita a coltivare grazie all’ingresso in
Selva Urbana.
sono diventata la prima attivista donna ed ho iniziato a dare
il mio contributo di conoscenza al mondo del terzo settore.
Sono la referente della progettazione e della logistica di tutta
l’associazione. Suggerisco la struttura di forestazione delle
aree che piantumiamo ai Comuni quando necessario e dirigo
l’acquisto degli alberi per tutti i progetti italiani.
Sono una viaggiatrice instancabile e nel mio zaino c’è sempre
un saggio sulla botanica insieme a legni, piante e bacche
raccolte nei boschi in cui mi perdo. La natura è il mio spazio e
i suoi diversi ambienti sono le stanze della mia casa.
I Selvatici sono il mio ceppo, con loro condivido la voglia di
salvare il nostro Pianeta e la passione per le discipline outdoor.
È probabilmente questo il segreto che ci rende un gruppo così
affiatato ed in grado di fare la differenza nelle nostre città.
Il futuro che vedo nella progettazione delle foreste di Selva
Urbana? la nostra nuova sfida è realizzare Food Forest
(foreste che forniscono cibo) in grado di dare nuova vita
agli spazi urbani. Un progetto con uno sguardo molto più
ampio, consapevole e difficile rispetto ai precedenti ma che
sappiamo sarà il nostro avvenire.
Nel 2016, grazie agli eventi sportivi di raccolta fondi
organizzati dall’associazione nel mondo del climbing indoor,
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girlish
edition
Silvia Sozzi
Globetrotter
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Mi chiamo Silvia Sozzi, sono una viaggiatrice.
L’amore per la natura è qualcosa che sento da che ho
memoria.
Ho pochissimi ricordi della mia infanzia, ricordo però le
arrampicate sul grande albero nel giardino della nonna
Mariuccia, ricordo gli agguati ai fratelli nascosta tra i cespugli
e ricordo il profumo del bosso nel cortile del vicino a
Piancastagnaio, quando si andava con tutta la famiglia a
trovare i parenti sul Monte Amiata. È tuttora uno dei miei
profumi preferiti, insieme al profumo del caffè la mattina.
“volevo fare il ‘Giro del
mondo’, mollare tutto e
girovagare per il pianeta in
solitaria”
Sono nata a Milano e ho vissuto a Saronno fino all’età di 18
anni. Da qui in poi, la mia vita è stata un susseguirsi di viaggi
alternati a studi e lavori. Un po’ nomade, un bel po’ selvatica!
Il 2015 è stato un anno fondamentale. Lavoravo a Milano
come account per progetti media e di comunicazione.
Un posto di lavoro divertente e un bel gruppo di colleghi
stimolanti. Stavo bene dove ero, ma avevo un sogno che
mi ronzava nella testa da parecchio: volevo fare il ‘Giro del
mondo’, mollare tutto e girovagare per il pianeta in solitaria.
Per quanto? Per un po’. Come i grandi esploratori della
storia, volevo spingere i miei piedi verso strade lontane dove
perdermi tra natura, arte, diverse culture.
Il piano originario era di andare verso est, verso il deserto
e la steppa della Mongolia. Poi, come tutti i migliori piani é
stato stravolto.
Un’amica cilena pianificava una vacanza in Brasile… e
perché no: il Brasile! Sono atterrata in Sud America, a
Salvador de Bahia, nel bel mezzo del carnevale brasiliano.
Ho viaggiato fino a Rio de Janeiro e poi da lì in Patagonia, con
le sue montagne, i suoi meravigliosi alberi piegati dal vento,
i trekking stupendi. L’Argentina è il paese in cui ho lasciato
il cuore. E in Bolivia, a Samaipata, ho vissuto una delle
esperienze più belle e indimenticabili del mio intero anno
di viaggio. Guidata da un preparatissimo biologo boliviano,
ho conosciuto il Parco di Amboro, riserva naturale umida a
cavallo tra le Ande e l’Amazzonia boliviana, una delle aree
naturali botanicamente più ricche del mondo. Camminando
nel bosco tra le felci millenarie, il biologo mi ha parlato di
comunicazione vegetale, tecniche di difesa delle piante
e dell’intelligenza verde che ha permesso a quelle piante
preistoriche di sopravvivere nel tempo agli attacchi della
fauna locale. Senza mai dimenticare le sue storie, ho
continuato a camminare per il Sud America, attraversando
l’Amazzonia, le foreste tropicali del Perù, l’Ecuador, fino alle
isole Galapagos. Dal Cile ho raggiunto la Nuova Zelanda in
aereo e dopo un’ultima tappa di viaggio in Asia ho salutato
il mondo e sono tornata a Milano. Totalmente stravolta e
fuori luogo.
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Cinque anni dopo, sono ancora qui. Ancora sogno il mondo
e cambio lavori, ma il ricordo di quelle storie meravigliose di
alberi e l’amore per la natura non mi abbandonano mai.
La libreria di casa si è riempita di libri che parlano di forest
bathing, bioenergetica e comunicazione vegetale. Spero
ancora di vivere un giorno in una casa sull’albero. Nel mentre,
scatto fotografie e aspetto che finisca l’inverno per piantare
nuovi pomodori nell’orto.
“Spero ancora di vivere un
giorno in una casa sull’albero”
Sono felice di aver conosciuto e di essere parte oggi della
comunità di Selva Urbana: così sento di poter continuare il
mio viaggio tra gli alberi anche qui a Milano, dando al mio
tempo l’utilità e il valore che merita, per la causa che fra tutte
sento come la più sacra e importante.
Chissà che grazie a progetti belli come questo un giorno
riesca a mettere radici nel qui e ora, senza per forza percorrere
migliaia di chilometri alla ricerca di fiumi e di Amazzonie
lontanissime.
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girlish
edition
Giulia Cazzaniga
Esploratrice e architetto
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Sono Giulia Daria Cazzaniga, ho 32 anni, sono un architetto e
sono sempre in cerca della libertà.
Spesso mi sono chiesta cosa mi facesse stare davvero bene
fino a quando, nel 2012 ho deciso di partire per dei luoghi
lontani, sconosciuti e senza nessuna certezza. Solo dopo un
viaggio di circa 16000 km e l’arrivo nella piccola cittadina
di Brisbane, in Australia, ho realizzato che ciò che mi rende
felice è la libertà e l’assenza di limiti.
“luoghi che mi hanno portato
a scoprire giorno dopo giorno
diversi territori, culture, idee e
una natura incontaminata ”
Da quella piccola cittadina è iniziato un viaggio durato più
di tre anni attraverso l’Australia, la Tasmania e poi attraverso
numerosi paesi tra l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico:
luoghi che mi hanno portato a scoprire giorno dopo giorno
diversi territori, culture, idee e una natura incontaminata. Un
percorso al ritmo delle stagioni e dell’agricoltura e un modo
di spostarsi guidato dagli incontri e dalla curiosità.
La natura non ha regole e non ha schemi, non richiede scelte,
come invece accade nella vita costruita dall’uomo. Ogni cosa
costruita è fonte di decisioni - che sia chiaro, non mi dispiace
prenderne, tutt’altro! - ma la natura e i viaggi ci lasciano liberi
ed è proprio quella sensazione di libertà ciò di cui non riesco
a fare a meno.
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La natura e i viaggi sono ciò che amo, sono ciò che mi rende
libera, una libertà senza confini e, proprio da qui, nasce la
voglia di unirsi a un gruppo di persone, che amano la natura
e condividono l’idea di essere attivi per il raggiungimento di
un obiettivo.
“vorrei ricreare, nei luoghi
in cui viviamo tutti i giorni,
quella giungla che ho
esplorato e vissuto e che mi
ha fatto appassionare”
Con Selva Urbana vorrei ricreare, nei luoghi in cui viviamo
tutti i giorni, quella giungla che ho esplorato e vissuto e che
mi ha fatto appassionare giorno dopo giorno durante quel
viaggio iniziato da quella cittadina così lontana.
“Nella giungla dovrai stare
fin che un 5 o un 8 non
compare”
Qualcuno una volta ha detto “Nella giungla dovrai stare fin
che un 5 o un 8 non compare”… bè a me non dispiacerebbe
proprio vivere nella natura senza pianificare cosa succederà
domani e chissà che questa natura non possa trovarla proprio
fuori dalla porta di casa!
33
girlish
edition
Giusi Bongini
Mamma e attivista
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Siamo una famiglia di Attivisti perchè crediamo nel
cambiamento e nelle azioni concrete. Tutti e quattro
tesserati perchè, sia Cecilia (4 anni) che Marta (6 mesi),
vogliamo facciano parte del cambiamento collettivo. Io ed
Enrico (il mio compagno), siamo infatti tesserati dal 2018 e
le abbiamo sempre portate ad ogni piantumazione, riunione
e assemblea.
“perché non cerchi
un’associazione e inizi a fare
qualcosa di concreto, nel tuo
piccolo?”
Negli ultimi anni, grazie al fenomeno Greta Thunberg e
Fridays for Future, ho iniziato a fare attenzione a quello che
stava succedendo nel mondo.
Nonostante le tematiche sul cambiamento climatico
facciano notizia da diversi anni, non mi ero mai soffermata
sulle cause che lo producono.
Ho iniziato a leggere e mi sentivo impotente, temevo (e temo)
di lasciare alle mie figlie un pianeta devastato, rovinato, che
potrebbero non aver modo di conoscere. Penso alla verde
Thailandia, il rosso Marocco e le nostre bianchissime e ricche
Alpi.
Il nostro impegno verso l’ambiente non è novizio. Enrico è
un grande appasionato di montagna, il che lo spinge spesso
in contesti naturali meravigliosi che lo ricaricano, mentre
io adoro passare le mie giornate in bicicletta e curare le
numerose piante che abbiamo in casa.
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Enrico allora un giorno mi disse: “perché non cerchi
un’associazione e inizi a fare qualcosa di concreto, nel tuo
piccolo?” Mi sono ricordata che tempo fa, qualcun altro mi
aveva già dato lo stesso suggerimento.
Da quel momento ho iniziato a cercare le associazioni vicino
a me e ho scoperto SELVA URBANA: l’idea di riforestare le
città e di mettere alberi al posto del cemento mi piace. Sono
andata sul sito e ho compilato il modulo per diventare socia.
Un anno dopo si è iscritto anche Enrico.
“Far parte di Selva Urbana ci
fa stare bene”
Nel 2013 ho scritto a Martin Shultz, allora presidente del
Parlamento Europeo, rispose molto semplicemente così:
“Non è detto che la vinceremo questa battaglia, ma una cosa
è certa: abbiamo bisogno delle energie di persone come
te, per poterla combattere. Il mio consiglio è, visto che dici
che la politica ti appassiona: perché non ti impegni in prima
persona? Vai in un’associazione, o la sezione locale del tuo
partito, o qualche altra forma di partecipazione che ti sembra
rispecchiare i tuoi ideali e valori.
È di gente come te, che ha bisogno la politica per cambiare!”
È un consiglio bellissimo che ognuno di noi, nel suo piccolo,
dovrebbe tenere a mente. I piccoli gesti fatti da tutti,
diventano ENORMI!
Far parte di Selva Urbana ci fa stare bene sia perché facciamo
concretamente delle azioni che avranno delle ripercussioni
positive sulla nostra società, perché far volontariato è sempre
una buona cosa e perché passare delle ore a zappare e a
prendersi cura delle piante ci fa ricordare quali sono i valori in
cui crediamo. E poi la nostra figlia maggiore Cecilia, durante
le piantumazioni, si diverte tantissimo a “mettere i vestiti”
alle piante.
Vorremmo che le nostre figlie imparassero l’importanza
della natura e capissero che ogni nostra singola scelta ha una
ripercussione. Il cambiamento climatico è una realtà con cui
dovranno convivere.
Stiamo lasciando alle future generazioni un pianeta più
brutto di come l’abbiamo conosciuto noi. Piantare nuovi
alberi può essere UNA delle tanti soluzioni.
Non vediamo l’ora di partecipare alla premiazione di Cecilia
e Marta per i loro 25 anni di tesseramento a Selva Urbana!
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Forests on the Rocks
Attivisti che credono alle teorie sul cambiamento climatico e si mobilitano per il futuro.
Sono nati dopo il 1980, hanno visto il mondo diventare
piccolo, digitalizzato e senza insetti. Sono gli attivisti del
futuro, quelli che comunicano attraverso gli smartphone e
non sanno cos’è la benzina rossa ma conoscono bene cosa
devono fare per fermare i cambiamenti climatici.
“pensiamo e speriamo che
la nostra società sia a una
svolta cruciale e necessaria”
Il 2019 si è aperto con un colpo di scena. La sedicenne Greta
Thunberg ha smosso le più recondite emozioni dei giovani
di tutto il mondo, scatenando una rivoluzione climatica che
ha portato i politici europei a cambiare strada e muoversi
verso direzioni, apparentemente più ecologiste. Grazie
al “Friday for Future”, emblema di una generazione che
finalmente ha ritrovato i propri valori, possiamo affermare
la nuova primavera ecologista. Nonostante i più illustri
scienziati e climatologi avessero ripetutamente gridato al
disastro ambientale, per ragioni per lo più economiche, le
caste degli stati sovrani insieme alle aziende più influenti
nel mondo, hanno sorvolato il problema limitandosi a
fare green washing o brutalmente a ribadire la falsità di
tali affermazioni. Ci stiamo riferendo proprio al simbolo
americano per eccellenza, Donald Trump, che riduce i parchi
nazionali, blocca lo sviluppo di energia rinnovabile e licenzia
chiunque rallenti la sua corsa. Purtroppo questa modalità di
pensiero è arrivata anche in Europa, galvanizzando i nostri
politici che, ignoranti per scelta, hanno seguito la visione
commerciale dell’ecologia abbandonando il vero motivo per
cui sono al governo del paese: il futuro degli essere viventi.
È da questo principio che sono iniziate le prime proteste,
sit-in e manifestazioni studentesche che hanno coinvolto
il Terzo Settore e i piccoli gruppi politici che hanno visto in
questo movimento una possibilità di strumentalizzare il voto
della massa e di quelle persone che del futuro se ne stanno
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lentamente ma voracemente appropriando, i giovani.
Pensiamo e speriamo che la nostra società sia a una svolta
cruciale e necessaria, che coinvolgerà in primis i cittadini
e nell’immediato i gruppi ambientalisti che vedranno
crescere le proprie fila di persone pensanti e motivate dal
cambiamento. Pensiamo che sarà un successo e per tale
motivo, la community di Selva Urbana il 15 marzo 2019
ha scelto all’unanimità di partecipare al primo vero corteo
per il clima di Milano. L’associazione si è riunita per portare
il proprio contributo al futuro del pianeta, infatti da ormai
alcuni anni si batte nel retroscena milanese per la creazione
pubblicamente ma, lo faremo anche domani lavorando
all’incremento degli spazi verdi e sociali, senza dare conto
alle richieste politiche ma dirigendo la nostra passione e le
nostre forze verso un obiettivo più alto: il Pianeta. Perché la
nostra scelta è diventata un dovere per le nostre famiglie,
figli ed essere viventi che ci circondano, per le nostre terre,
paesi e città che stanno soffocando a causa di uno sviluppo
illimitato. Un obbligo morale che nel tempo diventerà la
nostra bandiera economica e sociale. Allora il traguardo che
abbiamo raggiunto insieme, durante il corteo del 15 marzo, è
solo la punta di un iceberg sommerso in grado di ingrandirsi
talmente tanto da cambiare le direzioni mondiali.
Se migliaia di persone continueranno a protestare contro le
istituzioni affinché legiferino nella direzione dell’ambiente,
facciano scelte condivise con la cittadinanza e mettano al
primo posto il benessere del Pianeta, il primo passo di Greta
sarà ricordato come la nuova primavera ecologista.
di foreste urbane che, grazie agli sforzi delle persone che
la compongono, ha permesso la realizzazione di 10 aree a
foresta con 1.300 alberi piantati. Il nostro “Plantation festival”
non può fermarsi, oggi deve prendere anche la strada della
disobbedienza civile per poter entrare nelle case e far capire
che il cambiamento è volere di molti. Allora sporchiamoci
le mani e gridiamo i nostri desideri perchè anche se siamo
piccoli, possiamo cambiare le cose.
Ci siamo riuniti oggi al Friday for Future per combattere
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Come Sostenerci
Siamo sicuri che basti un sorriso per cambiare il mondo ma siamo consci della necessità di
finanziamenti per concretizzare le nostre azioni e i desideri della collettività.
Come hai potuto leggere dal nostro Journal, Selva Urbana si sostiene grazie alle persone. La Community che si è creata in questi
4 anni a supporto e alle spalle di questo nome è il motore della vita associativa e la prima risorsa per la tutela del Pianeta. Ogni
Individuo, Gruppo, Organizzazione o Associazione che ci sostiene, è parte del grande albero della vita che stiamo costruendo e
che ci permette di credere che nel futuro qualcosa possa cambiare in meglio. Per Selva Urbana, ogni sostenitore è un potenziale
attivista in grado, attraverso le proprie competenze, energie e virtù, di aiutare la natura ad essere nuovamente protagonista. Ogni
gesto, piccolo o grande, ha un ruolo importantissimo per Selva Urbana. Non pensare quindi che per fare del bene, servano decine
di migliaia di euro, perché il valore più importante è quello che mette il finanziatore nel gesto di donare. Credere nella Nostra
filosofia significa essere parte del presente e combattere per il futuro. Se ritieni di poter essere protagonista anche Tu di una
rivoluzione naturale, allora Dona e trasformati in un attivista. Come?
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Diventa socio
ogni anno Selva Urbana invita tutti i suoi contatti a diventare parte della community sottoscrivendo la tessera associativa .
Acquista presso il negozio WildTee
dal 2017 Selva Urbana collabora con il marchio di Trail Running WIldTee che dal 2019 ha scelto di destinare parte del ricavato di
alcune vendite all’Associazione. Grazie al desiderio di implementare le foreste urbane, nel punto vendita WildTee di Milano, potrai
acquistare il tuo prodotto tecnico ed essere parte fondamentale per la costruzione di nuove foreste.
Dona
donare significa aprire il proprio mondo e utilizzare le proprie risorse per sviluppare o supportare un progetto a favore della collettività.
Oggi Selva Urbana ha in progetto di costruire la più grande foresta urbana del Nord Italia, perché non la supporti anche tu?
Attraverso l’Action Work
durante tutto l’arco dell’anno Selva Urbana accetta individui, professionisti o gruppi di persone che volontariamente scelgono
di mettere a disposizione della collettività il proprio talento. Per diventare Action Workers è sufficiente spedire una mail a info@
selvaurbana.it indicando le proprie competenze e i propri contatti. Sarete richiamati per un incontro finalizzato al periodo e al
tema di cui potreste occuparvi.
Networking
uno degli strumenti più importanti per diffondere il messaggio ambientale è la rete di conoscenze. Invitiamo ognuno di Voi a
parlare di Selva Urbana ad amici e parenti, coinvolgendoli e rendendoli parte del progetto
5x1000
a giugno scegli Selva Urbana per devolvere il tuo 5x1000. Inserendo il codice fiscale dell’associazione nel modulo precompilato
potrai dare un contributo importante alla nostra attività ed al tuo futuro.
Coming Soon…
1.200 alberi nel 2021
www.selvaurbana.it
Selva Urbana Lab
Selva Urbana
Sede Legale:
Via Tevere 30, Monza (Mb)
20900 Italia
C.F. 97750590156