FERCAM Magazine #8_2021
Gentili lettori, eccoci a pubblicare l’ottava edizione del nostro FERCAM Magazine, periodico di approfondimento dedicato al mondo dell’autotrasporto e della logistica del Gruppo FERCAM. Il 2021 si è aperto all’insegna di un nuovo piano strategico quinquennale. In questo contesto sono stati stilati nuovi mission e vision statement, ridefiniti i valori aziendali e redatti obiettivi di sviluppo per ciascuna delle divisioni specializzate di FERCAM. Vi raccontiamo poi del nostro progetto Emission Free Delivery, al cui centro è la filiale di FERCAM Roma, sede pilota di innovazioni per un futuro più ecologico. Nella sezione dedicata ai case studies troverete la testimonianza di AgriEuro, che ha recentemente inaugurato una nuova linea di imballaggio automatico presso la nostra sede di Piacenza, e di Comau, azienda cliente da quasi 30 anni, che ha trovato in FERCAM un alleato per i trasporti dei propri delicatissimi macchinari in piena sicurezza. Non perdete infine due interessanti interviste: il commento del nostro Direttore A&O alle dinamiche che hanno condotto all’attuale panorama anomalo nel trasporto marittimo, e un approfondimento in merito al format dei FERCAM Webinar, recentemente inaugurato. Buona lettura e arrivederci al prossimo numero di FERCAM Magazine.
Gentili lettori, eccoci a pubblicare l’ottava edizione del nostro FERCAM Magazine, periodico di approfondimento dedicato al mondo dell’autotrasporto e della logistica del Gruppo FERCAM.
Il 2021 si è aperto all’insegna di un nuovo piano strategico quinquennale. In questo contesto sono stati stilati nuovi mission e vision statement, ridefiniti i valori aziendali e redatti obiettivi di sviluppo per ciascuna delle divisioni specializzate di FERCAM. Vi raccontiamo poi del nostro progetto Emission Free Delivery, al cui centro è la filiale di FERCAM Roma, sede pilota di innovazioni per un futuro
più ecologico.
Nella sezione dedicata ai case studies troverete la testimonianza di AgriEuro, che ha recentemente inaugurato una nuova linea di imballaggio automatico presso la nostra sede di Piacenza, e di Comau, azienda cliente da quasi 30 anni, che ha trovato in FERCAM un alleato per i trasporti dei propri delicatissimi macchinari in piena sicurezza.
Non perdete infine due interessanti interviste: il commento del nostro Direttore A&O alle dinamiche che hanno condotto all’attuale panorama anomalo nel trasporto marittimo, e un approfondimento in merito al format dei FERCAM Webinar, recentemente inaugurato.
Buona lettura e arrivederci al prossimo numero di FERCAM Magazine.
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10 <strong>Magazine</strong><br />
Trasporto marittimo<br />
Situazione ancora anomala, che cosa ci si aspetta<br />
per il prossimo futuro?<br />
Sopra: Container nel porto di Genova<br />
Sotto: Porto di Genova, vista sul mare.<br />
Nell’ultimo anno, il settore del trasporto marittimo ha attraversato<br />
una fase di forte cambiamento, nonché di difficoltà connesse all’aumento<br />
considerevole dei noli e alla carenza di equipment. Conseguenze queste<br />
delle politiche adottate dagli armatori che hanno ridotto la capacità di<br />
stiva del 30-40% rispetto alle attuali necessità di imbarco, nonostante<br />
nel primo semestre del <strong>2021</strong> ci sia stata un’effettiva ripresa nei volumi<br />
rispetto al periodo di inizio pandemia. Per meglio comprendere queste<br />
dinamiche, abbiamo rivolto alcune domande a Jury Michelozzi, Direttore<br />
di <strong>FERCAM</strong> Air & Ocean.<br />
Quali sono state le principali conseguenze della<br />
pandemia sul comparto marittimo?<br />
All’inizio dell’emergenza abbiamo visto un blocco delle attività<br />
pressoché totale nei territori vicini al cuore della pandemia, ovvero in<br />
Cina, in particolare per quanto concerne l’export verso tutti i mercati<br />
esteri. In conseguenza si è osservata una riduzione molto significativa<br />
dei volumi negli scambi globali. Questo ha condotto gli armatori ad<br />
una forte riduzione della stiva, con ripercussione sul costo dei noli.<br />
Pur avendo successivamente il traffico marittimo ripreso a crescere<br />
progressivamente, l’attività armatoriale è proseguita lungo le stesse<br />
linee strategiche. In corrispondenza di una graduale crescita nella<br />
domanda, il permanere di una riduzione nelle capacità di stiva ha<br />
portato così ad un forte congestionamento dei porti. Lo sbilanciamento<br />
rispetto alle regolari attività ha causato inoltre alterazioni nel<br />
normale flusso di rotazione dei container, di cui si accusava carenza<br />
in corrispondenza di snodi cruciali.<br />
L’incidente di Suez ha causato ulteriore rallentamento e difficoltà<br />
negli approvvigionamenti. Una volta sbloccato il Canale abbiamo<br />
pertanto visto porti ulteriormente congestionati, con lunghi tempi<br />
di attesa per l’attracco delle navi.<br />
Che prospettive per il prossimo futuro?<br />
Il trasporto marittimo è LA modalità di trasporto internazionale<br />
per eccellenza: in Europa quasi il 90% degli scambi verso extra-UE<br />
avviene via mare. La situazione andrà senza dubbio normalizzandosi,<br />
pur se forse secondo nuovi parametri di normalità, ma resta il dubbio<br />
di quando questo assestamento potrà darsi per effettivo.<br />
Verosimilmente sarà comunque necessario per le aziende<br />
prevedere un budget maggiore per la gestione delle spedizioni, pur<br />
se nella speranza che il trend delle tariffe di nolo sia in via di inversione.<br />
Affidarsi ad un team esperto per la pianificazione del trasporto sarà<br />
ancor più rilevante, per efficientare al meglio le attività di trasporto<br />
e reagire prontamente ad ulteriori cambiamenti. Soluzioni integrate<br />
e flessibili e un consulente logistico fidato potranno davvero fare la<br />
differenza.<br />
Cos’è accaduto in conseguenza del blocco del<br />
canale di Suez?<br />
In prossimità del capodanno cinese il congestionamento dei porti<br />
e l’innalzamento dei costi di nolo ha toccato picchi mai raggiunti<br />
nell’ultimo decennio. Il fenomeno si è prolungato fino all’inizio del<br />
periodo del Ramadan. Entrambe le occorrenze già normalmente<br />
portano ad alterazioni nei flussi e nei costi di trasporto, che quest’anno<br />
in particolare sono andati ad incidere negativamente su una situazione<br />
già compromessa.