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Lettera di Suor Domenica Grassiano a Don Giuseppe Schiavarelli:
Virtù umane, morali e cristiane sulla linea del Catechismo della Chiesa Cattolica.
inerenti a Paola Adamo.
Roma, 15.03.1997
qui a seguito il quadro pur incompleto, che mi son fatto delle VIRTU' UMANE MORALI E
CRISTIANE sulla linea del Catechismo della Chiesa Cattolica, traendo quanto trascrivo da
testimoni attendibili per diretta conversazione e, come dissi, da documenti e da un grandissimo
numero di lettere che esaltano Paola nelle sue virtù, trovando un impulso a cambiar vita............
Spero che troverà il tempo di esaminare quanto ho riportato -tralasciando moltissimo- e se avrà
qualche consiglio da darmi, sarò lieta di accettarlo, ingraziando in anticipo.
Con fiducia mi metto e metto il mio desiderio d'una possibile CAUSA DI CANONIZZAZIONE
sul cuore della Madonna e del suo fedele Santo e mio Fondatore S. Giovanni Bosco, nonché della
piccola "candidata" (così sia !) agli altari, "PAOLA ADAMO".
Mi voglia benedire nel nome del Signore.
Devotissima Sr M. Domenica Grassiano
VIRTU’ TEOLOGALI, CARDINALI E IN GENERE
di
PAOLA ADAMO
A cura di Suor M. Domenica Grassiano
Postulatrice Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Casa Generalizia - Roma
Roma, 15.03.1997
FEDE
VIRTU' TEOLOGALI, CARDINALI E IN GENERE
* * *
Paola " ebbe dolcezza, temperanza e sapienza, fede e chiarezza del Futuro, fermezza e controllo
dei sentimenti, volontà ferrea e padronanza del proprio io, spirito liberissimo e cristiano, rispetto dei
Superiori e amore profondissimo per i suoi genitori ". (Claudio Adamo. fs. II, 34)
"Chi crede in Dio ha il mondo in pugno". Nulla sembra esserci di più valido a dimostrare di
quest'affermazione (di Paola) quanto la vita e l'attività di San Paolo che fece veramente della
fede l'arma e il fine dell'esistenza umana. (frase di Paola. fs. II, 38)
Paola "credette in Dio e questo la rese forte, le suggerì il rimedio alle piccole contrarietà, ai
dispiaceri, alle delusioni; le fece apprezzare e vivere con gioia i momenti lieti, le soddisfazioni, le
conquiste della sua vita intensa anche se troppo breve ". (Anna Candida De Matteo. fs. II, 38)
E in questo suo cercare (le ragioni della vita) l'accompagna una fede profonda, radicata
nell'anima; una fede ardente e costante che non viene mai meno, come attestano non solo i suoi
scritti, ma anche le testimonianze delle compagne di scuola che in lei trovano quel grande e
indispensabile motore di qualsiasi ideale che è l'entusiasmo. (Claudio Adamo. fs. II, 66)
Io credo che Paola non sia passata invano accanto a noi: ha lasciato un ricordo di giovinezza
fatta sì di sogni e di speranze terrene, ma anche di fede profonda nella resurrezione finale.
(Prof. M. Grazia Saliva. fs. II, 83)
Paola mi è apparsa di una saggezza impressionante, di un amore apertissimo e quel senso raro di
percepire l'universale nel proprio vivere, di un equilibrio progrediente e pur già stabile, con quella
fede adamantina che lascia incantati. (Don MARCO CINQUETTI. fs. III, 16)
Paola è stata " presa ", raccolta in fiore appena sbocciato, ma già così ben radicato e sensibile
alle cose belle che " contamina ", nel senso buono s'intende soprattutto per la forza della fede
che viveva profondamente. (Gigliola Camponogara. fs. III, 56)
Non posso non ringraziare il Signore che sa far germogliare fra le rocce e il deserto del dolore,
splendidi fiori. E chiedo a Paola che ha tenuto a battesimo la mia fede, di restarmi accanto, lei
che ora guarda con gli occhi di Dio ed Ama col suo cuore. (Tonia Marsella. fs. III, 64)
( Ho raccolto solo fior da fiore. Ma potrei citare altri molti passi. Confronta l'Indice Analitico).
SPERANZA
" Dicevo alle mie amiche che il successo si sarebbe fermato lì (Concorso Francobollo) ma nel mio
cuore c'era sempre la fiamma della speranza che ardeva e che non voleva spegnersi; resisteva a
tutti gli sforzi che facevo .... Ma mi resi conto che nella vita tutto è possibile se si è perseveranti e
che per tutti viene un momento di gioia e di riscatto che fa dimenticare le amarezze patite. -
Speranza umana - (Paola Adamo fs. I, 37)
A volte mi sento a disagio -molto- in mezzo agli altri, ho paura di tante cose, di parlare, di pensare,
di agire. Paola mi da tanta speranza, tanto esempio; in lei mi rifugio, a lei mi affido. (Ada
Colapetella fs. IX, 56)
A guardare la pur breve vita di Paola, ci pare di poter dire che tutto in lei era speranza, era
fiducia, serenità gioia. E parliamo di speranza cristiana. (Sr M. Domenica Grassiano fs. IX, 5)
La sua (di Paola) è stata una testimonianza vivente delle parole di Cristo, dimostrando di poter
essere cristiani umili e semplici nel portare la Croce di Cristo, ma pieni di speranza e di gioia nella
Sua Risurrezione; lei che è stata la ragazza della speranza, della gioia, dell'ottimismo e anche
dell'umorismo.
Io le voglio molto bene e la sento vicina… Ha riempito il mio cuore, ridandomi la gioia di vivere e
quella speranza cristiana frutto della sua infinita fede. (Antonio Bonaccio fs. XI, 77)
La sua speranza era colma di fiducia, ciò che traspare in tutto il suo essere: le dava serenità, gioia,
abbandono fiducioso in Dio anzitutto e, di conseguenza nella vita ciò che la rendeva allegra,
amabile, scherzosa poiché era ricca di "humor", ma sempre delicata e rispettosa.
(fs. Dichiarazioni - Sr M. Domenica Grassiano, pag. 2 )
CARITA' (Verso Dio e il prossimo)
A tredici anni Paola scriveva: "La religione: che gioia infinita !" Aveva compreso che conoscere
Dio è la cosa più importante della vita, perché solo conoscendoLo possiamo amarLo, e solo
amandoLo, servirLo, e in LUI servire i fratelli. (Mons. M. Traversa fs. II, 87)
In particolare alla scuola media diede esempio di ciò che per lei significava "ama il tuo prossimo
come te stesso". In classe v'erano due sorelline timidissime, considerate "subnormali", alle quali
non venivano risparmiate stilettate e lasciate sempre sole. Paola si schierò, da sola, contro tutti,
con le due, per cui dovette sostenere scherni e provocazioni, anche da due professoresse.
(Claudio Adamo fs. II, 71)
Paola è riuscita a raggiungere tanta perfezione da tre elementi che vi hanno contribuito: la grazia
del Signore; la sua corrispondenza fedele, l'amore della famiglia come ce l'ha insegnato Gesù
Cristo. Se Dio è amore, i nostri giovani devono incontrarsi con l'Amore, che esse respirano -come
Paola- nella propria casa. (Mons. M. Traversa fs. II, 89)
"Trovare un amico è stupendo, ma perderlo è gravissimo. La nostra amicizia è nata da un evento
molto profondo, ed è proprio per questo, meglio, per Paola che non smetterò di scrivervi… Solo
l'Amore e l'amicizia fanno sì che la pace e la serenità regni fra noi. Amore-carità e amicizia sono
contenute in una sola parola: PAOLA ! (Maria Zurlo fs. IV, 49)
Dice Don L'Arco che la Madonna fece a Paola un dono preziosissimo: una collana di filo d'oro
ornata di quattro perle: il filo era la carità, le perle erano la speranza, la gioia, l'ottimismo,
l'umorismo. (Don Adolfo L'Arco fs. IX, 6)
Paola in te ho scoperto l'unità dei due massimi comandamenti: "Amerai il Signore Dio tuo…
Amerai il prossimo come te stesso." Di te mi ha colpito la tua purezza, il tuo amore per gli altri, la
tua bellezza d'animo. (Vittoria Lazzaro fs. IX, 7)
Paola ha fatto della sua fede in Dio il pilastro su cui edificare i suoi progetti di vita, ma la morte
non ce ne ha fatto gustare le realizzazioni, ma gioiamo perché Paola, anche se non vedeva Dio,
aveva capito che il vero incontro su questa terra si realizza nell'uomo… ciò che avviene quando
questa realtà è carità e amore. Anche l'uomo è un assoluto e devi cercarlo, amarlo, servirlo,
come cerchi, ami e servi Iddio. Gesù non ha lasciato in questa marcia, cammino di perfezione…
Ecco perché Paola amava l'uomo e quindi l'amicizia anche quando ne riceveva "spine e insulti".
Sapeva che lì vi era il vero incontro con Dio, e serviva l'uomo come se servisse Dio.
(Antonio Bonaccio fs. XI, 82)
Sì, Paola è con noi, è vicina a noi, ci aiuta e ci segue. Io la "sento" operare da Lassù è instancabile;
non "sta a vedere", non "sta con le mani in mano" ma costruisce secondo i piani dell'Architetto
Divino, costruisce l'Amore nei cuori; si fa aiuto e sostegno di chi ha bisogno e si rivolge a lei; toglie,
con l'aiuto del suo e nostro Dio, le paure specie nel cuore degli adolescenti e ridona serenità. (Sr.
Rina Dellabartola fs. XII, 30)
PRUDENZA
GIUSTIZIA
FORTEZZA
TEMPERANZA
In realtà la scuola Statale fu per Paola una dura prova, fors'anche perché figlia di due professori
della stessa scuola. Ma qui non brilla forse, quella fortezza, quella temperanza, quella prudenza,
quella giustizia nell'ingiustizia che la colpiva ?!
Sommiamo le quattro virtù Cardinali poiché dette virtù sono disseminate lungo quasi tutti i dodici
fascicoli, normalmente collegate ad altre virtù naturali il che rende difficile l'estrapolazione.
Paola, "era prudente, riservata, riflessiva, previdente, mai chiacchierona. Lottava per la giustizia,
essendo il suo cristianesimo deciso e forte, capace persino di diventare violento se udiva una
bestemmia; era mortificata, senza pretese ossia temperante". Scrive suo padre: "Ebbe dolcezza,
temperanza e sapienza, fede e chiarezza del futuro, fermezza e controllo dei sentimenti".
(fs. Dichiarazioni - Sr M. D. Grassiano, pag. 2)
"Sì, tranquillamente posso riaffermarti (Paola) che non avevi solo il coraggio delle idee, ma anche
delle proposte, proprio com'è d'obbligo a chi opera o a chi sente già la funzione operativa. Eri
assolutamente padrone di te, sicura dei tuoi sentimenti e del tuo sapere, sincera ed onesta; per te
l'unica via per il raggiungimento d'una sana formazione, era la chiarezza ad ogni costo, senza mai
barare e sino alle più difficili ammissioni." (Claudio Adamo fs. II, 46)
E' scritto: "La sua dirittura morale, la sua intelligenza superiore, la sua forza di volontà, trovarono
incomprensione, anzi opposizione netta nella scuola, anche da parte di qualche insegnante; ma
lei non si piegò ai soprusi, alle ingiustizie, alle intimidazioni: seppe reagire con dignità (fortezza) e
farsi rispettare. Soffrì molto, ma vinse: vinse stando con le più deboli, le più esposte alle
prepotenze altrui, sempre pronta a prenderne le difese". (Don Giuseppe Schiavarelli fs. IX, 13)
Era (Paola) sempre pronta ad accollarsi le sue responsabilità, sempre pronta a riconoscere i suoi
sbagli, a darsi torto, sempre pronta a fare ammenda di sé, sempre pronta a fare il primo passo per
sanare tensioni, per superare scontri, per evitare rotture (fortezza) sempre certa delle sue decisioni
e pur sempre pronta a rivederle per possibili miglioramenti. ( Claudio Adamo fs. IX, 16)
Tutto mi stupisce di Paola, ma in particolare mi colpisce la sua capacità di equilibrio e di
autocontrollo (fortezza, temperanza), la sua serenità e maturità, la sua "rara" voglia di leggere San
Paolo… la sua determinazione nella testimonianza cristiana in tempi non facili neppure a scuola.
(Sr Rina Dellabartola fs. X, 52)
UMILTA'
Paola: "Quanta semplicità e quanta umiltà nel cogliere i silenziosi insegnamenti. Quanta fragilità e
quanta tenerezza nel prendere coscienza dei propri difetti e dei propri limiti. L'umiltà: capacità
degli anziani, possibile negli adulti, scarsa nei giovani, eppure lei l'aveva e al massimo grado".
(Claudio Adamo fs. II, 29)
"Nelle testimonianze dei professori si "legge" chiaramente un coro di esaltazioni e di lodi che
evidenziano la nobiltà d'animo (di Paola), la fede cristiana, la capacità critica alla luce della
realtà della vita, la saggezza e soprattutto la sua umiltà. In tutto questo mi par di intuire la sua
innata continua ricerca verso il suo perfezionamento interiore." (Francesco Aiello fs. III, 67 )
Se è difficile a tutti essere umili, poiché l'orgoglio è una mala pianta che ha radici in ogni uomo, e
anche più difficile nella gioventù alle prime armi con l'urto dell'affermarsi. Ma Paola coglieva
nella domenica A) queste parole dettate da Paolo ai Filippesi "Non fate nulla per spirito di rivalità
o per vanagloria ma che ciascuno di voi, con tutta umiltà consideri gli altri superiori a se".
(Sr M. D. Grassiano fs. XII, 49)
Come è costume nelle anime elette, Paola seppe rendere ordinario quello che a noi sembra
straordinario, in tutti i campi della sua attività, in umiltà e condivisione con gli altri; in un dialogo
continuo fatto di ragione e amorevolezza e illuminata dalla fede vissuta.
(D G. Schiavarelli fs. V, 10)
Paola era tutta tesa nel tentativo costante e meraviglioso di superarsi sempre, per meglio "essere":
voleva essere migliore, cristianamente migliore: pia senza pietismo, era umile e sincera...
(Sr. M. D. Grassiano fs. IX, 16)
Paola certamente aveva problemi, incertezze, paure che la turbavano, ma la sua capacità stava
proprio nel saperle affrontare con amore, dolcezza e tanta umiltà. (Coci Laura fs. X, 96)
Ciò che colpiva di più in lei (Paola) era l'umiltà. Mai fece sfoggio di se stessa, della sua posizione
sociale, del suo sapere. Era invece, capace di darsi torto, di chiedere scusa, di domandare
perdono anche a quella compagne di scuola che la rifiutavano, la isolavano perché troppo
"pulita", (come si dice adesso) e perché cristiana dichiarata e fervorosa...
(fs. Dichiarazioni- Sr. M. D. Grassiano, pag. 3)
PUREZZA
Oh Paola
tu che sei stata pura e casta come un giglio
aiutaci a diventare come te.
Tu che hai amato la vita
e l'hai saputa conservare
nella purezza e nella castità
sii luce ai nostri giorni
…
Tu ci hai lasciato un tuo ricordo
Dio e la preghiera.
Nel bene sei stata immensa,
…una vera apostola,
apostola di Dio per il mondo del 2000 ! (Cristofaro M.T./ Gimigliano M.L. fs. V,91)
"Se è lecito tentare d'interpretale il disegno del Signore, possiamo umilmente pensare che la
missione di Paola si affianca e completa quella che fu di Agnese e di Maria Goretti. Un grande
arco di purezza che dalla Chiesa delle persecuzioni poggia sul pilastro della vergine-Martire. Sul
finire del secolo nostro ecco un altro messaggio al mondo e in particolare alla gioventù
specialmente femminile: PAOLA ADAMO! (Radio D.Bosco-Roma fs.VII, 47)
"Non si loderà mai abbastanza una giovinezza pura (Paola !) che giunge al matrimonio intatta. E
se sarà madre, non trasmetterà alla propria creatura nulla di sozzo". (D. Franco Solarino fs. IX, 20)
Il Signore l'ha rivoluta con Sé (Paola) perché era ancora pura, ed ha voluto richiamarla per farla
splendere nella sua collezione, poiché io penso che ne abbia una. (Tonia Marsella fs. IX, 21)
Mi dispiace sinceramente di non aver conosciuto prima la bellissima testimonianza di Paola,
stupendo esempio di come, anche nel mondo di oggi, si possa pienamente vivere la vita a 15
anni, in modo autentico e profondamente cristiano senza "bigottismi", ma pagando di persona e
dando una splendida testimonianza di purezza. (Sr Rina Dellabartola fs. X, 53)
Sto leggendo il bellissimo libro di Paola (Ciao gente.... ) voglio pregare Paola per i miei nipoti e per
tutti i giovani che li guidi nella purezza. Grazie del dono Paola ! (Ernesta Falmi fs. XI, 20)
Ho letto un libro su Paola e ne sono rimasta incantata, affascinata e soprattutto commossa.
Anch'io vorrei essere come Paola: avere la sua gioia, il suo amore, la sua umiltà, la sua fede. La
sua Disponibilità e la sua purezza mi hanno colpito tantissimo. (Federica Bagnaresi fs. XI, 107)
La sua purezza (di Paola) traspariva da tutto il suo essere; la rendeva splendente e, mentre i
migliori l'ammiravano per il suo candore, per quella sua vita casta che la faceva "fiore raro, giglio
profumato'', c'erano delle compagne che la deridevano, la scartavano ...
( fs. Dichiarazioni - Sr M.D. Grassiano, pag. 3)
ANGELO di
PUREZZA
Paola era un angelo. E' il mio angelo custode. E' sempre con me. E' tutta candore… Le sue
biografie pare che colpissero il lettore proprio per la sua purezza incontaminata. Anche i suoi
professori, scrivendo di lei, sottolineano quella sua limpidezza che dava gioia al solo vederla.
(Compagne di scuola fs. XII, 49)
…Io ho preso Paola come mio Angelo Custode e la prego tutte le sere.
…La sua immagine è sempre nella mia mente e nel mio cuore.
(Angela Calabrese fs. II, 8)
…Non vi dico ciò che ho provato scoprendo la vita di Paola. Mi sono sentita presa dai suoi
concetti su Dio, sull'amicizia, sui compagni di scuola.... Reputo bellissimo ciò che avete fatto per
molti (a mezzo biografie) compresa me, dandoci la possibilità di conoscere un angelo. Sì, proprio
un angelo perché è così che vedo Paola. (Annalisa Guadalupi fs. III,49)
Quante volte ho pensato a quel vostro paradiso (fu ospite dei genitori di Paola) protetto da un
meraviglioso angelo che vi sta intorno e vi protegge. E da questo angelo voi aspettate di essere
portati Su, dal Padre dove, faccia a faccia con Lui, troverete il vostro unico, ma grande
capolavoro: PAOLA ! (Rosaria Borgia fs. IV, 4)
DEDICATO A PAOLA
Questo è per te, Paola
....................................................
che ho imparato a conoscerti
e ad amarti attraverso
coloro che allietavi
con la tua bontà e il tuo candore.
Per te angelo bello, affinché continui
a sorridere dal Paradiso e ad
illuminare il sentiero che porta a Dio
a tanti giovani che stanno vivendo
la loro difficile adolescenza.
(Basta Giovanna fs. V, 98)
A me è stato insegnato di vedere nell'amico Gesù; bene, quando penso a Paola, penso proprio
che sia stato un angelo disceso sulla terra per starci vicino e avere da noi quell'affetto che non le
abbiamo dato. Ma lei era sempre pronta a tendere la mano…
(Tina Mastroianni fs. IX, 8)
"ANGELO MIRABILE" del Paradiso
…Fin dalla giovinezza più pura
seppe dar grazie al Signore
colei che fece della vita uno specchio
di sapienza e di saggezza,
colei che si era proposta
una vita dedicata all'amore.
Ma Paola, pur morendo
continuò a vivere, a lottare.
Riuscì a meritare il Paradiso
e il Signore per ricompensa
fece di lei un ANGELO MIRABILE !
(Maria Castronovi fs. IX, 19)
Da Rimini altra poesia: stralcio.
…………………………
Io mi rivolgo a te come
AMICA e SORELLA maggiore.
Tu vedi ! Tu intercedi ! Tu ami !
Tu sostieni ! Tu conforti.
Sei un ANGELO per me.
Ti affido il mio cammino,
il mio lavoro,
i miei desideri,
i miei sogni... (Sr Rina Dellabartola fs. X, 61)
NOSTRO SIGNORE
GESU' CRISTO
(Preghiera a Gesù. Esercitazione nell'ora di Religione)
PREGHIERA
Signore Gesù
che ci chiami a dedicare questa ora
a conoscerti meglio,
rendi pronte le nostre menti,
forti le nostre volontà,
ardenti i nostri cuori,
per seguire Te che sei
la Via, la Verità, la Vita.
Non permettere
che vada disperso
un solo raggio della tua luce.
Sostenuti dalla tua grazia
vogliamo testimoniarti
di fronte al mondo
e diffondere tra i fratelli
il tuo regno,
di verità e di Santo AMORE.
(Adamo Paola Fs. I, 55)
Per lei il cristianesimo non era una filosofia, ma vera pratica di vita, fatta di felicità giuliva per il
possesso della verità assoluta attraverso la gioiosa conoscenza di CRISTO. L'amore per Cristo
metteva in lei sicurezza, certezza, fermezza, naturalezza. (Claudio Adamo fs. II, 69)
"…Come un vero cristiano dovrebbe tentare con tutte le sue forse di avvicinarsi a Gesù, di seguire
il suo esempio, e Paola di certo c'era riuscita, così io cercherò di avvicinarmi a lei, prendendola
come guida giornaliera." (Claudia Adamo cugina di Paola fs. III, 6)
Medito gli scritti di una fanciulla (Paola) che m'ispirano tanto coraggio e mi fanno desiderare di
stare più a contatto con Dio… Sono mamma di tre ragazzi: 15, 14 e 6 anni. Ai più grandi ho fatto
leggere i libri di Paola e ho chiesto loro che cosa avevano provato. Mi hanno risposto che quella
gioia descritta dai libri di Paola, non poteva essere data che da una forza soprannaturale perché
lei voleva bene a Gesù… Paola ci fa capire attraverso il suo diario, che per lei era una necessità
sentire in ogni azione e in ogni momento la presenza di Dio. (Salvatorica Putzu fs. III, 8)
Tu Paola certamente cercasti con la parola e con l'esempio di mettere in pratica gli insegnamenti
di Gesù. Non operasti cose straordinarie, ma la tua vita quotidiana, fatta di atti comuni, con
l'intento di glorificare Dio, di imitare Gesù con l'aiuto dello Spirito Santo e della Mamma Celeste,
ha fatto di te un'anima beata. Paola, ti prego, intercedi Dio perché sul tuo esempio faccia
fruttificare in me i talenti che mi ha donato. (Pia Liliana fs. V, 100)
E' duro e difficile accettare d'interrompere quel legame che per noi era stato sublime, legati
come in una sola persona, nel sacro rispetto della sana libertà individuale. Così cresceva Paola.
E' duro, sì, è molto duro tutto questo, pur se con Cristo-Dio nel cuore, è duro…
(Claudio Adamo fs. VII, 17)
L'amore per Cristo metteva in lei (Paola) sicurezza, certezza, fermezza, naturalezza. La sua
comunione con il trascendente era così scorrevole, piena, semplice e totale che non alterava il
suo carattere estroverso, anzi si esaltava nella preghiera. (Claudio Adamo fs. XII, 3)
Cara Paola, io non ti ho conosciuta personalmente, ma vorrei essere come te… vorrei imitarti.
Aiutami ad essere buona e infondi in me l'amore per Gesù. (Luigia Magno fs. XII, 6)
Non si sa dire quante volte San Paolo dice e ripete il santo Nome di Gesù... E Paola, fors'anche da
quel dolce martellamento, s'era innamorata di Gesù su cui "teneva fisso lo sguardo": lo meditava,
lo pregava, l'attendeva. (Sr M. D. Grassiano fs. XII, 50)
L'amore per Gesù Redentore dona a Paola sicurezza, fermezza e naturalezza. La sua fede è un
monumento granitico dall'alto del quale lei gode una visione ottimistica della vita, che è stata,
appunto, un DONO TOTALE DI SE'. Comprese per tempo che doveva vedere il meglio negli altri e
dare il meglio di se. (D Adolfo L'Arco fs. XII, 54)
Oh Paola… insegna e all'intera generazione nostra che per andare da Gesù bisogna amare,
volersi bene e amare il prossimo come noi stessi. (Protopapa Angela fs. XII, 56)
Penso a come sarei
senza di Te PAPA' (GESU')
senza Te che mi infondi
pace sicurezza e amore
Ma poi guardo i Tuoi occhi
e si perdono i pensieri
nell'amore del tuo caldo abbraccio
PAPA' (GESU').
(PaolaAdamo fs. IX, 7)
DOVERI DEL PROPRIO STATO: CRISTIANA
FAMIGLIA
SCUOLA
A tutti sempre, cristianamente, ringraziava per il tempo che le donavano o che le rifiutavano. Si
batteva per la difesa dei principi morali… Era contro il divorzio, l'aborto, le "esperienze",
l'immoralità; contro qualsiasi vizio. (Claudio Adamo fs. II, 32)
Paolo di Tarso interamente avvinto alle parole divine e missionario ardentissimo, ebbe parole che
stupiscono ed incantano. La carissima Paola trovò nelle sue parole una fonte inesauribile di
cristianità. (Anna Candida De Matteo fs. II, 38)
Il segno che tu con la tua chiarezza, semplicità, fermezza, spensieratezza, schiettezza, cristianità,
con il tuo modo di essere, con la tua vita, hai inciso nei loro cuori (dei giovani) così
profondamente, determinando una profusione di testimonianze ricche di affetto, stima,
gratitudine, rimorsi e speranze. (Claudio Adamo fs. II, 53)
Paola con la sua vita profondamente cristiana disorientava: il fine del suo impegno era la
conquista di idee morali, di forze, di valori permanenti; impegno condotto in continuità ed in lotta
contro l'odierna tendenza a banalizzare tutto. (Claudio Adamo fs. II, 66)
Paola Adamo si impone alla nostra attenzione quale esempio di come un'educazione cristiana e
la grazia di Dio, possono far sbocciare in una famiglia un fiore che certo odora di paradiso.
(Radio D. Bosco -Roma- fs. VII, 45)
Era tutta cristiana! Viveva delle parole di Paolo: essere lieti nella speranza, forti nella tribolazione,
perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità".
(Sr. M.D.Grassiano fs. IX, 6)
Paola è la ragazza che ha sentito la voce dello Spirito Santo e che si è messa a totale disposizione
di Dio… Se il Cristianesimo crea l'uomo del dono, questo è il cristianesimo di Paola. (Don Pietro
Antonucci fs. IX, 6)
Di temperamento fiero, da piccolina con qualche broncetto, di carattere eccellente, Paola
eccelle in quanto cristiana. Furono i suoi genitori a formarla umanamente nel migliore dei modi,
ma specie per opera di Don Giuseppe, seppe arrivare al "vivo ego jam non ego…" vive in me
Cristo; furono fede e amore a quel Dio che ERA TUTTO PER LEI ! (Sr M.D. Grassiano fs. IX, 10)
A te Paola dico grazie, grazie, grazie per aver saputo accogliere e far fruttificare al massimo il
seme della Parola di Dio e ti supplico di invocare dal Signore, a favore dei giovani e delle loro
famiglie un totale cambiamento di rotta verso la conquista sicura di valori cristiani nell'esistenza
terrena. ( Fioretti Nina fs. XI, 31)
Paola vive di idealismo cristiano ma ha ben saldi i piedi nel realismo. La sua saggezza precoce è
straordinariamente superiore alla sua età e risulta ad un tempo umana e cristiana… Nella
gerarchia dei suoi valori, il primato spetta alla bontà. (Don Adolfo L'Arco fs. XII, 54)
FAMIGLIA
La serenità, la gioia, la pace sono le cose a cui voi, avete tenuto maggiormente e questa
capacità sta dando i suoi frutti, perché siete riusciti a farmi fare di voi l'immagine della gioia
eterna, della felicità, della serenità perpetua. Questa è la cosa più bella che possa esserci in una
famiglia. (Paola Adamo fs. I, 23)
Come sarebbe bello se non ci fossero nella vita problemi di nessuna natura e invece tutta
l'umanità ne è assillata. Dai più piccoli ai più grandi, ciascuno per il proprio io e dal proprio punto
di vista ne ha, soffre e si tortura. La mia fortuna però consiste nel superare ogni amarezza
nell'amore e nella pace della famiglia, dove ognuno dei miei genitori si dedica e si prodiga per
me. (Paola Adamo fs. I, 35)
Paola, piccolo fiore reciso al culmine del suo splendore, tu che sei stata tanto fortunata da
avere genitori meravigliosi (famiglia), continua a vegliare su di loro, affinché possano riuscire per
l'amore che nutrono per te, ad aiutarci a capire il segreto della vostra felicità per poterne godere
almeno in parte e per farne godere i nostri figli così come ne hai goduto tu che sei riuscita a
cantare anche dopo la morte il trionfo della VITA. (Maria Grazia Bidoli fs. III, 5)
Ci stiamo occupando di famiglie che vivono in questa zona di campagna (La parata). E' gente
povera in tutti i sensi. Questi ragazzi non possono dire come la vostra cara Paola che la vostra
tenerezza e il vostro amore (la sua famiglia), l'aiutava e le dava sicurezza per la Paternità
trascendente. Fortunati voi che siete riusciti a far crescere la sicurezza e la fiducia nella Paternità
di Dio, nella vostra creatura. (Sr Adelma / Sr Stefania fs. III, 37)
Avrei tanto voluto conoscere la vostra Paola (ai genitori), essere felice come lei… E' come se io
dicessi che non sono felice, ebbene si… ci sono tante piccole cose che ti portano ad una
conclusione del genere, i miei genitori non vanno tanto d'accordo ed io sono sempre più amara
nei loro confronti, ma vi giuro voglio loro tanto bene e spero che un giorno tutto si aggiusterà così
potrò essere felice (in famiglia) come la vostra ed anche mia amata Paola.
(Anna Sannino fs. IV, 28)
Paola cosa ha avuto per essere additata a tanta gioventù come esempio? Nulla di speciale.
Tutto in lei è espressione o manifestazione naturale nella vita quotidiana in casa (famiglia), nella
scuola, nell'amicizia e nei rapporti con gli altri con la presenza attiva dello Spirito Santo.
(Don G. Schiavarelli fs. V, 8)
Agli inizi di ottobre del 1976 dovetti lasciare Taranto per Bova Marina (RC) senza interrompere quei
legami di amicizia. (con la famiglia Adamo). Rividi la famiglia varie volte. Paola sempre la stessa.
Impegno voluto, riflessivo, responsabile di una crescita nella testimonianza continua, ma tutto
ancorato fortemente alla parola e all'esempio del padre e della madre.
(Don G. Schiavarelli fs. VII, 4)
Conoscendo Polly (Paola), che ho subito definito una "mistica con i piedi per terra" ho capito che
lo Spirito soffia… quando trova un terreno fertile pronto ad impossessarsi delle intuizioni teologiche
fondamentali, a farle immediatamente sue, interiorizzandole in modo semplice e personale, per
tradurle in stimoli e sollecitazioni continue per quanti la circondano. A questa fanciulla "venuta di
cielo in terra a miracol mostrare" lo Spirito concede il dono della profezia quando, col suo stile
incisivo, centra in pieno le nuove metodologie e le efficaci strategie pedagogiche cui i genitori e
gli educatori e tutti quanti hanno a cuore l'educazione dei giovani debbono attingere.
(Nina Fioretti fs. XI, 25)
SCUOLA
(Comincio da un elaborato scolastico della 2^ B, al Liceo Artistico ciò che ci mostra quali fossero
le sue idee sulla scuola)
Io vorrei che la scuola fosse una seconda famiglia. (…) Vorrei che tra i ragazzi ci fosse
l'affiatamento indispensabile per la riuscita della classe. Per quanto riguarda poi la scuola in se
per se, cioè scuola in quanto complesso organizzativo, ci dovrebbero essere più iniziative, ad
esempio nel nostro che è un'Istituto ad indirizzo artistico, necessiterebbero lezioni pratiche, oltre
che nelle materie artistiche anche in quelle culturali. (Chiarezza di idee. Maturità)
(Paola Adamo fs. I, 61 )
(Una compagna di scuola dichiara dopo la morte di Paola)
Paola l'ho conosciuta nel primo anno (del Liceo), e sinceramente da quando l'ho vista mi è
stata antipatica e facevo di tutto per essere scontrosa con lei. Solo adesso che non c'è più mi
accorgo di aver sbagliato; ora vivo nel rimorso e riconosco perfettamente di aver sbagliato, e
sono convinta che il Signore ce l'ha tolta perché non l'avevamo capita e, in più, non ce la
meritavamo. Paola anche se non c'è più fisicamente, la sento dentro di me, la sento vicina.
Molto spesso ricordo quei suoi discorsi di ragazza matura, quello che poi non era per età, quando
mi chiamava Lupolina. Da questa conoscenza, che ora vorrei fosse stata amicizia, ho imparato
che non bisogna odiare i propri simili per delle sciocchezze, o solo perché veniamo influenzate da
altre persone. Paola non è un capitolo chiuso o da accantonare, anzi, è un capitolo aperto che
non volgerà mai al termine. Sinceramente se ci penso rido, ma è risata che mi trattiene il pianto.
(Angela Lupoli fs. II, 20)
(Una compagna di scuola e amica di Paola)
Come noi ringraziamo CRISTO, che morendo ha salvato gli uomini dal peccato vincendo la
morte, così noi ringraziamo te, PAOLA, che nel tuo piccolo, ci hai aiutato a maturare nel bene.
Grazie PAOLA per tutto quello che mi hai dato.
Grazie per avermi fatto capire che dopo la morte del corpo c'è la vita eterna; grazie per avermi
fatto ritrovare DIO. Grazie per avermi fatto capire che ciascuno ha qualcosa da offrire. Grazie
per avermi fatto capire che tutti sono miei fratelli. Grazie per avermi fatto conoscere i tuoi. Grazie
di tutto, PAOLA! (Tonia Marsella fs. II, 26)
(In un'ora in cui manca l'insegnante. Un match a scuola)
La rappresentante di classe, organizzò un Match, tra due ragazze cioè botta e risposta, i
nomi scelti furono come si può immaginare, Paola Adamo e Maddalena Lippo (Paola 14 anni e
Maddalena 18 e tutta la classe la sosteneva con urla, su droga, aborto, "esperienze", famiglia,
fede ecc.). Ora non sto a raccontare per filo e per segno come andò ma si concluse a mio
favore, anche se questo lo seppi il giorno dopo, difatti quando ci rincontrammo, si determinò un
momento in cui rimanemmo soli io e lei, e fu in questo momento che mi disse che la sera, lei si
sentiva con un peso sullo stomaco e stava per telefonarmi (per chiedermi scusa) ma che poi per
mancanza di coraggio non l'aveva fatta… (Questo match lo chiamerei, per parte di PAOLA una
testimonianza eroica!). (Paola Adamo fs. I, 84)
La sua fiducia, che è sorella della speranza e viene definita "sentimento di sicurezza che nasce da
una certa speranza" (Palazzi), portò molto frutto anche in quell'ambiente della scuola statale che
le fu ostile. Ma lei sempre dava fiducia; sperava sempre nel meglio e che anche quelle
compagne che l'avversavano, cambiassero prendendo la bella strada dell'amicizia sincera, del
reciproco rispetto, del vivere sano in gioia vera. (Sr M.D. Grassiano fs. IX, 6)
( Quattro ragazze dell'Istituto linguistico di Rimini in gruppo)
Abbiamo capito i valori in cui Paola credeva: l'amore, il lavoro, la preghiera, che
dimostrano un profondo senso di maturità, ed è per questo che spesso era in contrasto con i suoi
coetanei, che consideravano questa sua maturità, come presunzione o esibizionismo mentre il
suo scopo era quello d'infondere (e diffondere ) la parola di Dio tra i giovani non solo con le
parole, ma con i fatti, mettendo in primo piano la sua esperienza di vita. Paola credeva molto
nell'amicizia, è per questo che lei non temeva di schierarsi con le persone più deboli, rischiando il
giudizio degli altri e andando contro corrente. (Monia, Maria, Kusi, Ilenia fs. X, 77)
Sono felice di avere incontrato una persona magnifica come Paola che può diventare per
me un modello di riferimento e di comportamento quotidiano (…) Personalmente, devo
ringraziare Paola, perché in un semplice giorno di scuola, ho avuto modo di conoscere una
persona come lei, che mi ha aperto una nuova realtà, un nuovo modo di vivere le giornate e mi
ha infuso anche quel senso di coraggio che, forse, in tanti momenti, mi viene a mancare; mi ha
fatto capire di essere importante e di essere padrona anche delle mie azioni perché come ha
fatto lei, una semplice vita può creare tante cose e può dare tanto aiuto. (Coci Laura fs. X, 98)
MODELLO
Sono un ragazzo di 19 anni. Per caso ho scoperto Paola in un fantastico libricino (Una primavera
chiamata Paola) che ha risvegliato in me la freschezza della vita, la gioia di donarsi, la forza di
resistere, non solo, ma mi ha spalancato tante vie inesplorate e il mio piccolo essere all'improvviso
si è trovato immerso in una dimensione sconosciuta dove la materia e lo Spirito, l'essere e l'Essere, il
tutto e il sempre si attraggono, si respingono, si confondono; ed è in questo luogo unico,
incantevole, pieno di splendore che ho conosciuto Paola ! E questa fanciulla (per lui modello)
non mi ha più lasciato solo. (Giuseppe (anonimo) fs. III, 21)
Paola era una ragazza che amava veramente la vita, che sapeva far fronte a gioie e dolori, e
poche ragazze sanno amare la loro esistenza in un modo così critico ma nel medesimo tempo
pieno di riflessione e di amore verso coloro che le hanno donato questa vita. (esempio da
seguire) Per voi sarà presente in ogni momento, vi parlerà e voi l'ascolterete con tanto amore,
pensando che lei è ancora viva, e lì con voi e con voi sicuramente resterà sempre.
(Persico Maria Grazia fs. III, 31)
Sono una ragazza di 18 anni. Frequento il V Liceo Scientifico. Ho già ricevuto un libro "Una
meteora viva" di Paola. E' una ragazza formidabile.... Mi ha fatto capire tantissime cose che
finora non ero riuscita a comprendere, nonostante qualcuno me l'avesse già insegnate… E' un
esempio per tutta l'umanità. e spero che tutti abbiano l'opportunità di leggere questo libro. (Delia
Dattoli fs. III, 36)
Dico di Paola che benché adolescente, si è trasformata in una testimonianza densa di valori e di
promesse, che la morte immatura ha evidenziato certi valori evangelici e li ha imposti alla
meditazione degli adulti. Magnifico esempio Paola! E splendidi i suoi genitori che l'hanno
educata a questa grande missione. (D. Marco Cinquetti fs. III, 41)
A PAOLA
Tu sei stata ai miei occhi
graditissima, dolcissima, carissima:
momenti, ore, che con te erano minuti di crescita;
perfetta comunione fra te e il Padre Celeste;
modesta fra te e noi tutti che non capiamo,
e non vediamo la Luce
perché i nostri occhi
sono velati di molta pigrizia....
Dammi, se lo merito, un tuo sguardo,
e mi basta pensarti vicina,
per sentirmi più amica del mondo, e restare con te;
insegnami quello che l'anima può ritrovare,
e tutti vogliamo provare,
imparare ad amare. E farò parte di te ! (Ornella Mancini Braun fs. III, 43)
Mi sto accorgendo di passare quel periodo adolescenziale chiamato "età critica" nel quale mi sta
tormentando un momento oppressivo e melanconico: il pessimismo. Però, grazie alla gioia e alla
voglia di vivere di Paola, ho imparato ad essere più ottimista; lei mi ha aiutata a superare i
momenti di crisi… Nonostante non abbia potuto conoscere Paola di persona, posso dire che è
come se la conoscessi perché mi sta aiutando a crescere. (Diletta Quilici fs. III,46)
Paola, dall'Alto della Sua Collocazione Celeste, prosegue la Sua opera di "vivente Modello" della
gioventù contemporanea. Penetra, s'infiltra, elargisce parte del suo spirito ad altri "spiriti",
infinitamente felice di scomparire nella gioia di altri "cuori" e riapparire poi, inaspettatamente,
quasi come ARCHETIPO della felicità perfetta… Sì, Paola è tra le forti braccia del Cristo Risorto, nel
gaudio eterno della Gerusalemme Celeste ! E da lassù ci sorride e ci benedice.
(Germano Splendore fs. X, 25)
...Ho soltanto scelto "fior da fiore", costretta dalla "discrezione", tralasciando moltissimo, sia tra le
virtù proprie del cristiano, come tra le piccole virtù umane conseguenziali e che danno un tocco
di bellezza alla vita. Per esempio: la benevolenza, la pazienza, la costanza, la compassione, la
mansuetudine, la sobrietà, il perdono generoso, l'amicizia, la magnanimità o munificenza…E vorrei
sottolineare che vi sono nella vita di PAOLA ADAMO dei momenti, dei lunghi momenti di dolore, di
solitudine, di rifiuto, nei quali appare -ad occhio attento- la virtù in grado eroico. E accenno
soltanto alla sua morte "santa".
MORTE
Dagli scritti del papà, appuriamo che: silenziosa e sofferente, ma serena, fiduciosa …non voleva
far pesare il suo malanno su nessuno… Chiedeva scusa del "grande fastidio" che arrecava e del
fatto che "aveva sciupato la vacanze a tutti"… Soffrì certamente, ma non diede mai la
sensazione di patire.
Consapevole del suo morire, chinò il capo al misterioso Divino Volere. Disse a suo padre che
l'incoraggiava: "Vedrai, Paola, ce la faremo ! ...non ti preoccupare... vinceremo !…" E Lei, con
voce calma e rassegnata, col volto serissimo e ricco di profonda consapevolezza, fissandomi ed
appena scuotendo il capo: "…No…papà, abbiamo perduto…". E negli ultimi suoi momenti
quaggiù, salutò a uno a uno gli zii e la madrina, ciascuno col proprio nome con quel piccolo filo
di voce che le restava… A quell'età il suo fu un "SI" eroico ? ! (Sr M.D. Grassiano fs. II, 36)
SANTA (Fama di santità)
(Un'amica di famiglia che conobbe bene Paola, scrive nel 1978)
Nella sua religiosità Paola era eletta. Il Signore ha voluto con Sé una piccola santa. Era proprio
una fanciulla "rara" … Io sono sicura che col tempo, la cara Paola salirà agli onori degli Altari.
(Eva Rossi fs. II, 93)
Mi trovavo in Kenya, bisognoso dei primi mezzi necessari per vivere, e rcordai la preghiera di
Paola: "Signore fa che anche i poveri abbiano una casa, del cibo e una vita serena e tranquilla
...". Paola era più che un esempio, perché il suo spirito penetra in coloro che conoscono i suoi
scritti. E' proprio vero che la santità non ha età, sì perché Paola è una santa da cui prendere
esempio. (Don Marino Gemma fs. III, 61)
Se i primi cristiani venivano chiamati "i santi", non andremo contro nessuna legge prudenziale
della Santa Madre Chiesa, se ci azzardiamo a dire -con tanti altri- che Paola Adamo, nei suoi
quasi quindici anni intatti, ricchi di una fede piena d'amor di Dio e del prossimo visse e morì in stato
di santità. (Sr M.D. Grassiano fs. VIII, 48)
Si rimane estasiati dinnanzi alla personalità di Paola che veniva manifestandosi giorno per giorno.
Il seme che avete messo tu e Lucia nel suo cuore, dà i suoi frutti rigogliosi, illuminati dallo Spirito
Santo… E' proprio vero che il Signore suscita le anime sante quando vuole e come vuole… E la
luce si mette sul candelabro per illuminare ! (Don G. Schiavarelli fs. II,98)
Io sento Paola molto vicina a me: le parlo, la prego, le chiedo aiuto... Sono sicura che è fra i veri
amici di Dio, cioè i SANTI. L'ho sentita subito così, per questo ho tanto desiderio di saperla santa,
proclamata dalla Chiesa... E' una testimonianza molto credibile, e i giovani la sentono subito
vicina. (Sr Rina Dellabartola fs. X,64)
Tu (Paola) sei la mia grande amica santa come ho letto che qualcuno così ti chiama. Dicono
"piccola santa": piccola perché ti confrontano a Santa Teresa del Bambino Gesù, a Santa Teresa
d'Avila e molte altre. Ma sei santa perché dal Cielo continui a fare MIRACOLI di conversione nei
giovani e a rimetterli sulla buona strada. (Luisa Gianoglio fs. XI, 55)
Anche il papà di Paola, pur severo -infatti Paola scrive nel suo diario-.... ("Papà dice che prima mi
avverte e dopo la seconda volta me le suona e stavolta invece me le suona direttamente senza
avvertirmi.") scrisse col coraggio dei veri cristiani: "Lode a Dio che nell'anno della sventura per la
tua scomparsa dalla nostra casa, ha scandito l'anno della grazia per la "santa" che ci ha dato
nella Sua Casa.". (Paola Adamo fs. I,78; Claudio Adamo fs. II, 58)
Sono molti che scrivendo di Paola, la chiamano "santa", forse per ammirazione, come quando
dicono "era un angelo". Eppure, Paola che visse nel suo ambiente, la società di oggi che dall'alto:
Governo e Leggi, fino al basso, il popolo più sprovveduto, dà l'impressione d'un neo-paganesimo
sfrenato, ma lei si rifıutò al conformismo, si elevò al disopra dell'imperante mefitico e pestilenziale
fango, quale bianco ermellino (emblema: "Potius mori quam fedari").
(Sr M.D. Grassiano fs. XII, 49)
LO STRAORDINARIO
Accennerò ormai soltanto a "fatti inspiegabili"
...Stamani, durante la celebrazione della messa di S. Agnese, sono stato tutto il tempo dominato
dal pensiero di Paola. Me la vedevo con i gomiti poggiati sulla mensa, il viso birichino tra le
palme delle mani e gli occhi risplendenti di scintillante giovinezza. A volte si distaccava da
quella posizione e faceva segni con la mano per salutare tanti ragazzi e ragazze che entravano in
chiesa, come fanno ogni mattina, prima di andare a scuola, e sembrava che dicesse "ciao a tutti
!" come se fossero suoi compagni. Non riesco a capirne il perché. (Don Luigi Benvenga fs. III, 23)
Stavo con voi (Claudio e Lucia) nel vostro soggiorno quando dalla porta, entra Paola sorridente in
pantaloni jeans e magliettina di cotone e.... io so che la vedo solo io e sento che Lucia mi chiede:
"Come sta? Sta bene?". Io mi sento dolorosamente commossa e dico a me stessa che non a me
ma ai genitori doveva offrire la sua apparizione. Paola sorride con indulgenza, scuote la testa e
dice: "Sono venuta per dirvi che si sta preparando una grande manifestazione per me". Paola
sorridendo sempre più, come rivolgendosi alla mamma dice: "Si, si, sto bene". Io le dico: "So della
manifestazione; proprio domani ci sarà una grande festa in tuo onore." (si riferisce al concorso
PAOLA ADAMO) "No, dice Paola, si sta preparando una cosa molto più grande, molto di più, dillo
a mamma e papà". Ci guarda con un sorriso dolce, comprensivo, indulgente… mi sveglio. (
Luciana Pisanelli fs. III,39)
Nota: il dott. Carano aveva partecipato alla festa del "Concorso Paola" che si svolse a
Martina Franca nel 1983. Nel 1984, il 28 di marzo, si sente spinto a scrivere ai coniugi
Adamo, quanto segue (molto abbreviato).
Dovete sapere che quel 1° maggio 83 lo vissi intensamente insieme a voi e mai, per mia memoria,
partecipai con tanto trasporto, sofferenza e letizia cristiana alla S.Messa. Fu un giorno importante
per me perché i dubbi sulla esistenza di Dio erano tanti… Ma quel 1° maggio io ho ritrovato la
fede perché quel palcoscenico con al centro la panca (la mensa come altare) e la croce dove
è stata officiata la S. Messa io l'avevo già visto in sogno due giorni prima… Ed al centro di quello,
una panca come quella che raffigurava "L'ultima cena" e dietro, una grande croce di legno con
lei, Paola, sorridente come al solito che conversava con voi due… Quando quella mattina di
Martina Franca, vidi sul palcoscenico quella panca e quel crocifisso, io, credetemi, mi sentii
sobbalzare e confidai a Pino e a Luciana Pisanelli: "Ma io questo l'ho già visto in sogno...." - E quel
sogno m'è tornato in mente in questo giorno di tiepida primavera e ve l'ho voluto raccontare.
(Era il 28 marzo 1984) (Dott. Egidio Carano fs. III,41)
(La studentessa PAOLA aiuta un maturando geometra)
Si tratta di una raccomandazione per un certo Filippo Tassello di Verona: tra gli esaminatori vi è un
professore di Taranto Zuccaretti Diego dell'Istituto Pitagora. Suor Maria Assunta Dalla Grana da
Verona (Conoscenza epistolare conseguente al libro "La chiamavamo Polly ") chiama Claudio e
gli chiede una raccomandazione per il giovane maturando Filippo Tassello informandolo che lei
ha già "posto tutto nelle mani di Paola". Il presidente della IV commissione di maturità per
geometra all'Istituto Cangrande Della Scala di Verona, è appunto il tarantino prof. Zuccaretti.
Nessuno lo conosce, né Claudio lo conosce. Intanto per la necessità si organizza e trova una
strada attraverso Padre Giovanni Colello dei Servi di Maria. Trascorre inutilmente il sabato
successivo, ed anche la domenica. Il lunedì, la persona utilizzata da Padre Giovanni, che Claudio
nemmeno conosce, riesce solo sul tardi della mattinata del 17.07.89 a contattare il prof.
Zuccaretti. Lo stesso resta sorpreso della chiamata da Taranto, e dal suo amico, ma molto di più
dal fatto che la telefonata è giunta proprio mentre stava per affrontare il giudizio del Tassello; al
punto che subito e spontaneamente legge in tutto l'intervento prodigioso della Madonna. La
promessa fatta dal Presidente è stata mantenuta. Il giorno 20.07.1989 ore 19,30 suor Maria
Assunta richiama Claudio: "Filippo è stato promosso''… e successivamente afferma ancora stupita
e grata al cielo: Paola è operante ! (Claudio Adamo fs. III, 52)
Trent'anni sono molti (ottobre 1993. Paola avrebbe 30 anni) ma mi sembra ieri. E' tanto che
t'aspetto e tu sapevi ! M'hai aiutato, sei venuta e sei arrivata col tuo modo consueto a me tanto
familiare. Com'è bello! Che profumo celestiale, un profumo che non si può paragonare ai fiori
terrestri. Arriva improvviso, intenso e con una delicatezza sconcertante. E' un momento di grande
godimento, di incredulità, di felicità. E poi, sereno smarrimento. Sarà vero ? Sei tu, Paoletta? Mi
piace pensarlo e crederlo. Una cosa è certa, il profumo che m'avvolge è vero. Grazie ! (Maria
Adamo fs. IV, 26)
(E' l'anno della morte di Paola. A giugno, la madrina, zia Maria, è a Taranto. Parla Claudio)
Iniziamo la cena, mentre copiosissime lacrime cadono nella minestra e siamo in assolutissimo
silenzio, quando sentiamo nettissimo un grattare ritmico e forte sul cuscino della poltrona che è
alle spalle di Maria. Senza alzare la testa che è china sul piatto, mi accorgo che ciò che ho
sentito è stato sentito sia da Maria che da Lucia che è la più lontana dalla poltrona. Poco dopo
ecco nuovamente il "segnale" si ripete netto come prima e, se è possibile, ancora più forte di
prima. Ci guardiamo e io dico senza stupore: "E' Paola che è con noi". Riprendiamo mestamente
a mangiare quando, dopo pochissimo, dal petto di Maria dal cui collo pendono dei ciondolini
legati alla catenina che porta, sentiamo il tintinnare argentino degli stessi, come scossi con
delicata energia, mentre catena e ciondoli sono ben fermi al suo collo... Ci siamo messi in piedi,
abbracciati a tre, e abbiamo fermamente creduto PAOLA presente con noi.
(Claudio Adamo fs. VIII,5)
E' ancora Claudio Adamo che racconta una visione. E' il 3 luglio 1978.
Sono a letto. Da tempo è passata l'ora della levata mattutina; v'è già molto chiarore nella stanza,
ma ci tratteniamo a letto, nel tentativo di accorciare le giornate ormai vuote e divenute troppo
lunghe. Sono sveglio, ed ecco Paola vestita con pantaloni di velluto a coste color nocciola e
maglione blu operato sulle maniche con sotto la maglietta a giro collo color bige, viene a disporsi
presso il letto vicino al mio posto, sedendosi sulla pedana con una gamba distesa rispetto al filo
del letto e l'altra ripiegata verso il petto. La testa in avanti e di conseguenza il suo viso molto
vicino al mio che è bagnato di lacrime per il pianto continuo e sommesso. Con voce bassa,
avvicinandosi ancora un poco, affettuosamente mi domanda: "Papà… perché piangi ?!"
Ed io: "Piango perché ti sei ammalata, aggravata, perché sei morta". Lei col volto atteggiato al
sorriso, pieno di intima sicurezza, ribatte serena: "Ma no, papà ! Non devi piangere, vedi… è giusto
che sia così, perché… "
Troppo doloroso è stato per me l'affermare di cosa giusta, la sua morte. Mi sono girato di scatto,
guardandola fissa. Ma ahimè !… Con cautela, ha incominciato ad allontanarsi lentamente, e
lentamente incominciò a svanire, iniziando dai piedi. Poi è rimasto visibile solo il busto sino alla vita
e, di colpo è svanita. (Claudio Adamo fs. VIII,5)
(Una "catturata" di Paola, scrive il 26.03.1996)
Carissimi (Lucia e Claudio) ho da dirvi una cosa meravigliosa, prendo il mio Diario: 4 novembre
1995, sono a letto, mia sorella dorme già, io non ho sonno, sono sveglissima, mi guardo attorno, mi
distraggo con un pensiero qualsiasi, prendo un libro, inizio a leggere. All'improvviso mi sento
chiamare… una vocina pimpante mi chiama: ADAAA… mi volto verso mia sorella, ma dorme.
Dopo un po' riecco la vocina proveniente dall'alto che mi richiama per altre due volte e smette
solo nell'attimo in cui io grido: "Paola che c'è ?". In quel momento non pensavo a Paola. Non so
come mi è uscito il suo nome, ma solo così quella vocina ha smesso. Non è stato frutto della mia
immaginazione, no non lo è stato e Dio lo sa che non è così; non dormivo per niente, ero
lucidissima… Gli angeli sono accanto a noi… Paola è il mio angelo custode ed è vicinissima a me;
è lei che mi regala tutte le cose belle, è solo lei che intercede per me presso Nostro Signore.
(Ada Colapetella fs. IX, 67)
…Ancora Ada.
Io è da tanto che non parlo con nessuno; nessuno mi può capire… a parte che con la nostra
Paola: lei è sempre accanto a me. Ieri pomeriggio (24.10.1996) mi sono appoggiata un po' sul
letto stanca, non fisicamente. Avevo voglia di stare un po' rilassata e calma, ma niente da fare i
pensieri sono troppo grandi, tali da non farmi trovare pace. Poi mi sono girata di lato, sentivo
gelare la mia spalla sinistra a poco a poco. Quando all'improvviso ho sentito il calore di una
mano sulla mia spalla. non mi sono girata per guardare, tanto ero sola in camera e sapevo che
era Paola. E' stata con me circa mezzo minuto: ho provato conforto e sollievo e le lacrime hanno
bagnato il mio viso ma di commozione: Paola è con me, e vicino, la sento, parlo con lei e lei
m'ascolta ! SIA BENEDETTA NELL'ALTO DEI CIELI la mia Paola, la mia DOLCE Paola!
(Ada Colapetella Fs. IX, 72)
(Apparizione al fratello di Claudio, il prof. Nino Adamo, a Napoli, che racconta a Lucia e a
Claudio, e Lucia lo trascrive il 30 giugno 1991)
Tornavamo da scuola io, Mariateresa (la moglie pure insegnante) e Davide. Stavamo alla
piazzetta, da dove si incomincia a vedere il nostro balcone. Dietro ai vetri scorgiamo un volto.
Pensiamo che sia Alessandro anche se sappiamo che a quell'ora dovrebbe essere ancora a
scuola… Contrariato di questo fatto ne ho parlato con Mariateresa, ma appena espresso i miei
pensieri, l'immagine pian piano è scomparsa arretrando dai vetri della finestra. Arrivati a casa,
chiamiamo Alessandro (il secondo figlio) ma non riceviamo risposta: non c'è. Infatti era
effettivamente a scuola dove poi mi sono accertato. Abbiamo commentato l'accaduto e non
abbiamo potuto fare a meno di affermare tutti e tre, che quella persona dietro ai vetri non poteva
essere che PAOLA! (Nino Adamo fs. VIII, 32)
Reverendo Don Giuseppe, devo assolutamente terminare: sono arrivata alle due decine! Una
lettera fiume. Eppure dovevo affidarmi alla sua esperienza, in particolare all'esperienza del "caso
Paola" !
Con rammarico tralascio molte altre annotazioni che potrebbero rafforzare la mia opinione sulla
possibilità e, direi, necessità oggi di presentare alla gioventù il MODELLO PAOLA alla pura gloria di
DIO ed a salvezza dei giovani. (fs. I,46 - III, 22 - IX, 12 - XI, 25).
Sr M. Domenica Grassiano