18.08.2021 Views

Serino - Viaggio nei paesi dell'Osso

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

serino tutto.qxp_Layout 2 16/08/21 18:29 Pagina 1


serino tutto.qxp_Layout 2 16/08/21 18:29 Pagina 2<br />

10<br />

CRONACA<br />

martedì 17 agosto 2021<br />

Roma - Il Giornale di Napoli<br />

www.ilroma.net<br />

Nei <strong>paesi</strong><br />

dell’osso<br />

SERINO. L’INSOLITO DESTINO CHE LA STORIA A VOLTE RISERVA<br />

Far bere due milioni di persone<br />

e vivere con l’acqua razionata<br />

Costretti con il cappello in mano a chiedere fondi per il proprio acquedotto<br />

DI FEDERICO FESTA<br />

Dal Fontis Augustei<br />

Acquaeductus<br />

alla Neaples Water<br />

Works Company<br />

La pizzeria Concetta ai Tre<br />

Santi di Napoli ogni giorno<br />

sforna pezzi di storia. Sta<br />

praticamente sopra l’antica condotta<br />

dell’Acquedotto Augusteo<br />

che da millenni preleva acqua<br />

dalla sorgente Urciuoli di <strong>Serino</strong>.<br />

L’impasto per le pizze tra le migliori<br />

di Napoli è il frutto di quella<br />

visione gigantesca voluta e realizzata<br />

più per dare acqua alle milizie<br />

di stanza a Miliscola che alle<br />

popolazioni locali: ottanta chilometri<br />

di acquedotto, una galleria<br />

lunga sei chilometri per scavallare<br />

Contrada e poi un lungo<br />

cammino fino a servire Nola,<br />

Acerrae, Puteoli, Baie, Cumae e<br />

Misenum.<br />

Persino l’acqua che sgorga dalla<br />

fontana di piazza Plebiscito, davanti<br />

al Palazzo Reale, viene dalle<br />

pendici del monte Terminio, attraverso<br />

l’imponente rete idrica<br />

realizzata dalla Neaples Water<br />

Works Company Limited di Londra,<br />

che in soli sette anni la consegnò<br />

a un particolarmente soddisfatto<br />

re Umberto primo, chiamato<br />

ad inaugurarla nel 1885.<br />

Dall’imperatore Augusto a oggi<br />

due milioni di persone bevono e<br />

vivono, come è giusto che sia,<br />

grazie a quelle sorgenti.<br />

Ma con una particolarità che fa<br />

rabbrividire: a <strong>Serino</strong> da anni le<br />

persone vivono con l’acqua razionata<br />

e si ritiene un successo<br />

che ora l’erogazione venga interrotta<br />

“solo” dalle 23 alle 7 della<br />

mattina del giorno seguente. Ed<br />

è agghiacciante pensare che nonostante<br />

Napoli prelevi tutto, da<br />

Napoli, da palazzo Santa Lucia,<br />

non arrivi un centesimo perché<br />

almeno le condotte che dalla sorgente<br />

della Tornola a scendere giù<br />

verso <strong>Serino</strong> vengano ripristinate,<br />

ammodernate o rifatte. L’intera<br />

rete idrica cittadina è nelle mani<br />

di un Comune sempre più povero,<br />

costretto ad elemosinare<br />

portando progetti da un ufficio all’altro<br />

della Regione, con il cappello<br />

in mano, passando da un di-<br />

__<br />

In alto, gli impianti dell’acquedotto di Napoli, il Municipio di <strong>Serino</strong>.<br />

Sopra, la dispersione idrica dell’acquedotto comunale e, in basso, il<br />

Convento di San Francesco: totalmente abbandonato ma negato dalla<br />

Curia per un progetto universitario.<br />

La dispersione idrica e<br />

lo stato degli impianti è<br />

a livelli critici, al limite<br />

del collasso<br />

nire almeno tra i progetti di Ripresa<br />

e Resilienza: settemila persone<br />

che vorrebbero vivere normalmente<br />

come i due milioni di<br />

Napoli, con un progetto che prevede<br />

6 milioni di euro di spesa.<br />

Vecchio già di cinque anni, si è<br />

La lotta al cinipide ha<br />

lasciato paura e<br />

insicurezza<br />

nella popolazione<br />

dovuto confrontare con due assessori<br />

e almeno il doppio di dirigenti<br />

perché, almeno a livello di<br />

carte, le cose siano finite nelle caselle<br />

giuste. Sei milioni di euro<br />

rispetto a quello che da questo territorio<br />

viene prelevato, distribuito<br />

e commercializzato, sono una<br />

fumata di sigaretta. Per capirci: la<br />

Regione ne destina la metà ogni<br />

anno per le luci d’artista che addobbano<br />

Salerno a Natale. Quando<br />

si dice avere una buona visione<br />

politica.<br />

<strong>Serino</strong> è come Volturara, come<br />

Caposele o Cassano: in Irpinia restano<br />

i problemi idrogeologici da<br />

dover gestire, mentre le risorse<br />

che quella particolare orografia<br />

realizza vanno altrove. Depauperandosi,<br />

impoverendosi e, cosa<br />

inevitabile con il tempo, esaurendosi,<br />

come accadrà per tutta<br />

l’acqua di Caposele se verrà aperta<br />

la Pavoncelli bis: che prosciugherà<br />

ogni metro cubo di acqua<br />

di supero dalle sorgenti.<br />

L’altra grandissima risorsa di cui<br />

<strong>Serino</strong> dispone, gli immensi boschi<br />

e i castagneti, è a sua volta<br />

una incompiuta. Da decenni qui<br />

ci si accontenta del turismo mordi<br />

e fuggi, quello che devi sistemare<br />

dando una piazzola dove<br />

stare al fresco e arrostire qualche<br />

bistecca. Non si va avanti con le<br />

aree da pic nic attrezzate. Il lavo-<br />

Poi ci si mette<br />

anche la Chiesa a far<br />

saltare gli accordi<br />

con l’Università<br />

rigente a un assessore dovendo<br />

superare l’ostacolo più radicato e<br />

difficile: ignoranti <strong>nei</strong> posti chiave.<br />

L’acquedotto comunale è un colabrodo.<br />

La dispersione idrica non<br />

è mai stata a livelli così preoccupanti<br />

e lo stato dell’impiantistica<br />

è al limite del collasso. Questo<br />

crea la croce uncinata dell’ingorgo<br />

che non si risolve, perché oltre<br />

ad avere meno acqua disponibile<br />

per mantenere i livelli minimi<br />

di distribuzione bisogna spendere<br />

il doppio o il triplo dell’energia<br />

necessaria alle stazioni<br />

di sollevamento: le perdite determinano<br />

lo spreco.<br />

Ora <strong>Serino</strong> aspetta che dall’Ue arrivi<br />

qualcosa. In mancanza, di firo,<br />

quello vero, è sempre venuto<br />

dalla coltivazione, raccolta e trasformazione<br />

della castagna: e il<br />

decennio trascorso nella solitudine<br />

della lotta al cinipide, anche<br />

questo grandissimo esempio di<br />

collaborazione istituzionale, ha<br />

lasciato ferite profonde. Dopo anni<br />

di tentativi, l’introduzione di<br />

insetti antagonisti della peste dei<br />

castagneti pare stia dando ottimi<br />

risultati. Lo scorso anno la produzione<br />

di castagne si è attestata<br />

sul 50 per cento del periodo di<br />

precrisi. Oggi viaggia in previsione<br />

al 75 per cento.<br />

Il cinipide ha lasciato paura e insicurezza<br />

in una popolazione che,<br />

a differenza di ogni altro posto<br />

dell’Irpinia, continua a crescere.<br />

Segno di una economia che ha<br />

imparato ad autoalimentarsi prendendo<br />

quello che la montagna, di<br />

volta in volta, offre in abbondanza:<br />

spazi, aria pulita, frutti, legna.<br />

Difficile trovare a <strong>Serino</strong> un disoccupato<br />

di quelli veri: c’è sempre<br />

un modo per arrangiarsi, sbarcare<br />

il lunario.<br />

Poi capita che per altre strade si<br />

tenti di invertire la tendenza, programmando<br />

il futuro attraverso<br />

accordi con la vicinissima università<br />

di Fisciano. Una facoltà<br />

specialistica e i relativi alloggi per<br />

gli studenti erano a portata di mano:<br />

l’amministrazione comunale<br />

era riuscita a trovare la strada giusta<br />

con il precedente Rettore per<br />

dare vita a un progetto dalle ricadute<br />

rilevantissime sul territorio.<br />

Aveva fatto male i conti.<br />

Alle volte basta un frate guardiano<br />

un po’ svogliato e una Curia<br />

che non molla i beni di cui dispone<br />

sul territorio. Già, capita<br />

così che il convento di San Francesco,<br />

una struttura che disporrebbe<br />

di 50 aule più camere per<br />

gli studenti universitari debba restare<br />

chiuso, lucchettato, lasciato<br />

cadere a pezzi.


serino tutto.qxp_Layout 2 16/08/21 18:29 Pagina 3<br />

martedì 17 agosto 2021<br />

Roma - Il Giornale di Napoli<br />

www.ilroma.net<br />

11<br />

CRONACA<br />

ARCHIVIO INTERATTIVO<br />

Inquadra il codice e scopri<br />

le puntate precedenti<br />

Arriva sul sito<br />

in automatico<br />

(effe). Nei <strong>paesi</strong> dell’osso è uno sguardo non indiscreto<br />

nelle realtà più piccole della nostra regione. Dell’osso<br />

perché qui e soltanto qui è palpabile, concreta, la differenza<br />

di velocità del Paese inteso come senso dello Stato,<br />

che dovrebbe essere padre di tutti, tutelandone, in<br />

modo uguale, ogni diritto. Nei volti di chi resiste, di chi<br />

prende su di sè il peso di strade che non ci sono, servizi<br />

che mancano, lavoro che non si trova, c’è la vita nell’Italia<br />

che si svuota, che non ha voce, che ha smesso di<br />

protestare e che non ha nemmeno più armi per blandire.<br />

Persino la politica, quella che raccatta voti e consensi<br />

a ogni turno elettorale, qui non si fa vedere. Ma ci sono<br />

i sindaci e la narrazione dei loro sogni cui dare voce.<br />

La sfida del sindaco Vito Pelosi: "Puntare sulla risorsa ambientale e i prodotti tipici»<br />

«Il futuro? Verde e castagne»<br />

Nei progetti c’è anche la realizzazione di un avveneristico parco avventura<br />

DI PIERLUIGI MELILLO<br />

Guarda avanti il sindaco Vito Pelosi,<br />

anche se non vuole ammettere<br />

che sarà ricandidato. Ma le<br />

idee lo spingono a immaginare la <strong>Serino</strong><br />

del futuro.<br />

«Dobbiamo recuperare due cose: la risorsa<br />

dell'acqua e la castagna», dice<br />

con fermezza. E si capisce, allora,<br />

che il primo cittadino del<br />

comune simbolo dei monti<br />

del Terminio non ha<br />

nessuna intenzione di<br />

mollare proprio adesso.<br />

«Se guardo alle mie spalle<br />

– spiega il sindaco Pelosi<br />

– vedo cinque anni<br />

molto intensi, difficili e<br />

complicati. Purtroppo, arrivano<br />

sempre meno fondi ai<br />

comuni ma il mio è un bilancio<br />

più che positivo, nonostante<br />

le emergenze che<br />

si sono registrate, dall'alluvione<br />

alla pandemia, chiudendo<br />

ora con la carenza<br />

idrica. Noi portiamo a casa<br />

finanziamenti per oltre 20<br />

milioni di euro, progetti nel sociale<br />

e nella cultura».<br />

Ma qual è il risultato del quale<br />

va maggiormente orgoglioso<br />

per <strong>Serino</strong>?<br />

«Sono due gli obiettivi raggiunti<br />

per i quali la comunità avrà<br />

grande vantaggi. Intanto, le infrastrutture<br />

per valorizzare le nostre<br />

risorse ambientali, dalle nuove<br />

strade alla fibra ottica. L'altro<br />

grande risultato riguarda le scuole:<br />

da 30 anni si parlava qui di sicurezza.<br />

Abbiamo ottenuto due<br />

finanziamenti, tra un anno e mezzo<br />

qui avremo scuole nuove e sicure».<br />

<strong>Serino</strong> ha una risorsa naturale: la mon-<br />

__<br />

Il sindaco Vito Pelosi intervistato da 696 Tv. In basso, la frazione Canale<br />

ché non si è riusciti a concretizzare dei<br />

progetti comuni con i centri dell'hinterland?<br />

«Credo che questa sia la sfida dei prossimi<br />

anni. Siamo partiti male ma bisogna<br />

superare i campanilismi. Dobbiamo parlare<br />

di progetti comuni cercando di sfruttare<br />

anche i fondi del Pnrr per ridare una<br />

tagna. Ma in cosa bisogna ancora migliorare<br />

sul fronte della promozione e<br />

dei servizi ai turisti?<br />

«Ci sono le potenzialità, ma lo sforzo<br />

che stiamo portando avanti è<br />

quello di creare un sistema. Il turista<br />

non deve solo mangiare e<br />

andare via. Puntiamo sul sistema<br />

sentieristico con il santuario Moscati,<br />

il castello feudale e l'eremo<br />

francescano, messi insieme potranno<br />

darci una spinta notevole.<br />

Abbiamo individuato<br />

un'area dove realizzare<br />

un parco avventura. Chi<br />

viene qui non solo troverà<br />

piatti e prodotti tipici<br />

ma avrà anche attrattive<br />

diverse. Sul piano<br />

urbanistico puntiamo<br />

sulle strutture ricettive<br />

per rimodernare quelle<br />

esistenti sperando in tal modo<br />

che chi viene a <strong>Serino</strong><br />

può avere la possibilità di<br />

trovare qualità e servizi per<br />

un soggiorno più lungo».<br />

L'economia locale si è basata<br />

molto sulla produzione<br />

della castagna, fortemente<br />

colpita dal cinipide:<br />

oggi com'è la situazione?<br />

«La castagna fa tenere bassissima<br />

la disoccupazione,<br />

ma ci sono stati molti problemi<br />

per il cinipide: da due<br />

anni c'è una ripresa e quest'anno<br />

la produzione è positiva.<br />

Con la pandemia e le difficoltà<br />

sociali la produzione di<br />

castagne ci può dare una sicurezza<br />

sul fronte occupazionale<br />

e lavorativo. Insomma,<br />

può essere fondamentale».<br />

<strong>Serino</strong> è a 11 chilometri da Avellino, si<br />

è parlato per anni di area vasta. Persperanza<br />

e una prospettiva al territorio».<br />

Dal primo Novecento a differenza degli<br />

altri comuni delle zone interne <strong>Serino</strong><br />

ha visto aumentare il numero degli<br />

abitanti, come se lo spiega?<br />

«Questo è un paese tanquillo, si trova in<br />

un polmone verde. Vengono da Salerno<br />

e Napoli ad acquistare case perché qui si<br />

vive bene. Per questo lo spopolamento<br />

non ci ha toccato».<br />

A ottobre si vota ha già deciso cosa fare?<br />

«Nei primi cinque anni il lavoro è stato<br />

duro, ma il mio impegno continuerà se si<br />

creeranno le condizioni. Anche perché<br />

abbiamo avviato un lavoro che dovrà essere<br />

completato».<br />

Ora qual è la sfida per <strong>Serino</strong> e, soprattutto,<br />

qual è la sua idea di città del<br />

futuro?<br />

«La sfida è quella di fare in modo che la<br />

comunità si identifichi con due simboli:<br />

la castagna, che ha ottenuto il marchio<br />

igp, e l'acqua grazie alla realizzazione di<br />

un nostro acquedotto. Questo è il futuro<br />

che immaginiamo ma non solo per il nostro<br />

territorio ma per l'intera area».


serino tutto.qxp_Layout 2 16/08/21 18:29 Pagina 4<br />

<strong>Serino</strong>


serino tutto.qxp_Layout 2 16/08/21 18:29 Pagina 5<br />

<strong>Serino</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!