NELLE VALLI BOLOGNESI N° 52 - INVERNO 2021/2022
Il trimestrale su natura, cultura e tradizioni tra la montagna e la bassa bologese
Il trimestrale su natura, cultura e tradizioni tra la montagna e la bassa bologese
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
assocciazionismo<br />
Nel 1991 nella sede di quella che era la Cassa Rurale ed<br />
Artigiana di Monzuno nasceva il Gruppo Studi Savena Setta<br />
Sambro. È iniziata allora un’intensa attività per raccontare<br />
e tramandare la storia di queste vallate, i personaggi degni<br />
di essere ricordati e il presente “montanaro” meritevole di<br />
rimanere nella storia<br />
Trent’anni<br />
per l’APPENNINO<br />
Il pilastrino della Serra dei Carpini<br />
a Trasasso, simbolo di tradizioni<br />
e cultura montanare, il cui recupero<br />
diede impulso nel 1991<br />
alla fondazione del Gruppo di Studi<br />
Testo di Adriano Simoncini<br />
Era l’estate del 1991 quando Daniele Ravaglia, allora<br />
dipendente della Cassa Rurale ed Artigiana di Monzuno,<br />
convocò in un locale della banca un gruppo di persone<br />
che si interessavano alle vicende della nostra montagna<br />
e ne scrivevano. Appartenevano ai comuni di Loiano,<br />
dove già pubblicavano L’Ubaldino, Monghidoro, Pianoro,<br />
San Benedetto Val di Sambro, Grizzana, Sasso Marconi e<br />
ovviamente Monzuno, dove a Trasasso, Daniele stampava<br />
un foglio parrocchiale. Fra i presenti c’ero anch’io, che<br />
risiedevo a Pianoro ma che nel cuore avevo, come ancora<br />
ho, San Benedetto dove sono nato e dove l’estate passavo<br />
le ferie con gli amici d’infanzia.<br />
Fra noi nemmeno ci conoscevamo tutti, per me Daniele<br />
era addirittura uno sconosciuto.<br />
C’erano alcuni di coloro che poi hanno scritto un articolo<br />
sul primo numero della rivista che uscì a dicembre di<br />
quell’anno, e altri che non hanno scritto mai o pochissimo,<br />
ma che comunque amavano l’Appennino e la sua storia.<br />
Presente lo stesso Ivo Teglia, presidente della banca che ci<br />
ospitava.<br />
Daniele ci ringraziò per aver accolto il suo invito e<br />
venne subito all’argomento per il quale ci aveva invitati a<br />
Monzuno: propose di pubblicare insieme una rivista che<br />
trattasse della nostre vallate, il loro passato, i personaggi<br />
degni di essere ricordati e il presente “montanaro” meritevole<br />
di rimanere nella storia della nostra gente. Una rivista simile<br />
ad altre montanare e ci mostrò Nuetèr di Porretta Terme e<br />
La Mùsola di Lizzano in Belvedere. La proposta fu accolta<br />
con entusiasmo e iniziò la discussione sul come, sul dove,<br />
sul quando. Daniele, preparatissimo, trasse fuori dalla sua<br />
cartella alcuni fogli: contenevano uno schema di statuto<br />
simile a quello di Nuetèr. Qualche domanda a chiarimento,<br />
qualche precisazione e fu approvato (lo si può leggere<br />
a pag. 107 e seguenti sul primo numero della rivista). E<br />
si passò al primo incarico: chi eleggere a presidente del<br />
gruppo?<br />
Fra i presenti, a quel tempo, io ero il più noto: nel 1983<br />
avevo pubblicato con la Cassa Rurale ed Artigiana di Loiano<br />
Il crepuscolo della civiltà contadina con foto dell’amico<br />
Mauro Bacci, libro che ebbe un successo impensato, tanto<br />
che se ne fecero altre due ristampe. Era infatti il primo che<br />
trattava della nostra cultura al tramonto. Inoltre, nel 1990,<br />
la Mondadori mi aveva pubblicato il romanzo Ugone<br />
eroe, che fu recensito su giornali nazionali e che si dovette<br />
ristampare. Venne quindi spontanea, da parte di Daniele e<br />
di tutti, la designazione di me come presidente.<br />
Ma io allora, dirigente scolastico, ero impegnatissimo a<br />
scuola e certo non avevo tempo né voglia di assumermi<br />
La redazione di SSS nel 2006 La redazione di SSS nel 2011<br />
44 36