ICF Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica n°2 - Aprile/Maggio 2022
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ANNOXIII NUMERO2 APRILE/MAGGIO<strong>2022</strong><br />
ATTUALITÀ<br />
Dal biotech le risposte<br />
alla crisi pandemica<br />
FARMACEUTICA<br />
Le neuroscienze<br />
al servizio della persona<br />
INDAGINE DI MERCATO<br />
I sistemi di filtrazione<br />
per il pharma<br />
RIVISTA<br />
DELL’<br />
INDUSTRIA<br />
CHIMICA E<br />
FARMACEUTICA<br />
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ATTUALITÀ<br />
Dal biotech le risposte<br />
alla crisi pandemica<br />
FARMACEUTICA<br />
Le neuroscienze<br />
al servizio della persona<br />
RIVISTA<br />
DELL’<br />
INDAGINE DI MERCATO<br />
I sistemi di filtrazione per il<br />
pharmadal Nobel<br />
POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE<br />
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Sommario<br />
RIVISTA<br />
DELL’ INDUSTRIA<br />
CHIMICA E<br />
FARMACEUTICA<br />
icf<br />
ANNOXIII NUMERO2 APRILE/MAGGIO<strong>2022</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
icf<br />
INDUSTRIA<br />
CHIMICA E<br />
FARMACEUTICA<br />
Compensatori<br />
in HPTFE<br />
Pharma<br />
4Editoriale<br />
Consapevolezza digitale<br />
6Storia di copertina<br />
O-Ring incapsulati in FEP<br />
e KAFLON FFKM<br />
20<br />
Attualità<br />
Una partnership<br />
per produrre e trasportare<br />
vaccini anti-Covid<br />
30<br />
Appuntamenti<br />
34<br />
Industria farmaceutica<br />
Il digitale è partecipazione<br />
10<br />
Attualità<br />
Dal biotech le risposte<br />
alla crisi pandemica<br />
22<br />
Attualità<br />
26<br />
Appuntamenti<br />
Dal distretto di Bergamo<br />
il 90% delle valvole<br />
industriali made in Italy<br />
38<br />
Industria farmaceutica<br />
Le neuroscienze al servizio<br />
della persona<br />
Sommario<br />
2 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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Sommario<br />
APR/MAG <strong>2022</strong> NUMERO 2<br />
44<br />
Ricerca<br />
46<br />
Ambiente<br />
48<br />
Macchine<br />
52<br />
Sicurezza<br />
58<br />
Componenti<br />
Pompe criogeniche<br />
al cuore della ricerca<br />
62<br />
Componenti<br />
65<br />
Strumentazione<br />
68<br />
Strumentazione<br />
Endress+Hauser supera<br />
le aspettative<br />
70<br />
Automazione<br />
Macchine interconnesse<br />
con un quadro stand alone<br />
72<br />
Indagine di mercato<br />
Sistemi di filtrazione<br />
per il pharma: crescita<br />
annuale oltre il 10%<br />
80<br />
Elenco inserzionisti<br />
Colophon<br />
“Per superare le resistenze al cambiamento, alle nuove tecnologie e all’innovazione<br />
occorre un programma di iniziative concrete, che non si possono ridurre ad attività<br />
di comunicazione e formazione. Bisogna intervenire nel vivo delle modalità di<br />
lavoro, stimolando una sempre più radicata consapevolezza digitale”.<br />
Davide Ferrara, Digital Affairs Corporate Executive Director di Sintetica, pagina 35<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 3<br />
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Editoriale<br />
Consapevolezza digitale<br />
Il tema della trasformazione digitale<br />
sta attraversando in modo profondo<br />
anche l’industria farmaceutica.<br />
A volte, erroneamente, si è portati<br />
a credere che la complessità delle<br />
normative e delle procedure di validazione<br />
possa frenare lo slancio<br />
innovativo delle aziende, dato che ogni cambiamento<br />
nel processo richiede nuovi test<br />
per la qualifica degli impianti. Per contro,<br />
proprio la rapida evoluzione della normativa<br />
e la rivoluzione digitale spingono ad abbandonare<br />
un atteggiamento troppo conservativo.<br />
Ciò che conta, alla fine, è comunque<br />
la sicurezza del paziente, da cui dipendono<br />
anche la reputazione del produttore del farmaco<br />
e il suo affermarsi sul mercato. E su<br />
questo aspetto, enti legislativi e industrie si<br />
trovano in sintonia, poiché più esigente è<br />
la normativa più sono tutelati i pazienti e i<br />
prodotti. E meglio viene arginato il fenomeno<br />
preoccupante, potenziato dai commerci<br />
via web, della contraffazione.<br />
In tale scenario, la strada della digitalizzazione<br />
dei processi aziendali, che punta anzitutto<br />
alla trasparenza e alla tracciabilità<br />
dei dati, è percorsa con una buona dose di<br />
convinzione dalla maggior parte delle aziende<br />
farmaceutiche, a partire da quelle di più<br />
grandi dimensioni, ma con esempi virtuosi<br />
anche nelle piccole e medie. Se è in via di<br />
superamento la residua ritrosia dei<br />
top manager a un radicale ripensamento<br />
digitale di ogni dipartimento,<br />
ben oltre il superficiale maquillage<br />
che troppe volte abbiamo visto<br />
sul fronte dell’ecosostenibilità, il<br />
prossimo passo è l’allargamento<br />
della consapevolezza digitale<br />
all’intero corpo aziendale.<br />
Pensare però che l’addestramento<br />
e un efficace strategia<br />
di comunicazione interna bastino<br />
a coinvolgere tutti i reparti nella transizione<br />
rischia di dar luogo a brutte sorprese<br />
e al probabile fallimento del progetto. Come<br />
ci ha spiegato in alcune pagine di questo<br />
numero il responsabile della transizione digitale<br />
di un’azienda farmaceutica svizzera,<br />
occorre fare in modo che ogni operatore<br />
senta questo passaggio come cosa propria,<br />
come opportunità per sentirsi più partecipe<br />
e protagonista, smontando pezzo per pezzo<br />
le paure che, inevitabilmente, ogni cambiamento<br />
porta con sé. Se non c’è partecipazione,<br />
non c’è nemmeno consapevolezza, la<br />
quale rappresenta la vera chiave per lasciare<br />
alle persone, e ai loro sguardi unici sul<br />
mondo, il compito di esplorare e portare al<br />
massimo livello le potenzialità del digitale.<br />
di Alessandro Bignami<br />
4 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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Storia di copertina<br />
O-Ring in FEP<br />
silicone rosso<br />
e FPM nero<br />
O-Ring incapsulati<br />
in FEP e KAFLON FFKM<br />
Con opportuni e semplici accorgimenti tecnici, l’utilizzo<br />
degli O-Ring incapsulati è possibile in sostituzione dei comuni<br />
O-Ring in elastomeri o gomme tradizionali.<br />
ciamento dell’O-Ring con possibile<br />
estrusione dagli spigoli. Va inoltre<br />
osservato che, durante il montaggio,<br />
l’O-Ring non deve essere attorcigliato,<br />
ma disposto nel proprio alloggiamento<br />
ben disteso.<br />
Tenute dinamiche con O-Ring<br />
Gli O-Ring incapsulati sono concepiti<br />
Le superfici delle sedi degli<br />
O-Ring per tenuta statica devono<br />
essere pulite e lavorate<br />
con un livello di finitura adeguato,<br />
al fine di aumentare la<br />
durata degli O-Ring stessi.<br />
Le sedi di alloggiamento devono essere<br />
adeguatamente dimensionate per<br />
consentire il giusto grado di schiacper<br />
uso principalmente statico data<br />
la composizione dell’elemento morbido<br />
interno e dell’incapsulamento<br />
rigido esterno; tuttavia, con semplici<br />
accorgimenti, piccoli spostamenti<br />
assiali sono tollerati.<br />
A titolo indicativo, ricordiamo che<br />
il valore di schiacciamento dell’O-<br />
Ring deve essere inferiore al valo-<br />
6 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
06_09_STORIA COVER FLUORTECNO.indd 6 10/05/22 09:05
Storia di copertina<br />
O-Ring Kaflon<br />
re complessivo del gioco tra pistone<br />
e cilindro. Questo per evitare che,<br />
per uno spostamento radiale massimo<br />
del pistone, l’O-Ring per un certo<br />
tratto non sia sufficientemente<br />
compresso o addirittura lasci uno<br />
spiraglio, seppur minimo, con conseguente<br />
annullamento dell’effetto<br />
di tenuta.<br />
Il pistone deve poi essere sufficientemente<br />
sostenuto e guidato affinché<br />
l’O-Ring non funga esso stesso<br />
da sostegno e compia un lavoro<br />
di centraggio, con una conseguente<br />
sua rapida usura.<br />
Come linea guida generale, per applicazioni<br />
con pressioni d’esercizio modeste,<br />
il gioco tra le parti potrà essere<br />
relativamente ampio, mentre per<br />
alte pressioni dovrà essere ridotto al<br />
minimo, al fine di prevenire l’estrusione<br />
dell’O-Ring attraverso il gioco,<br />
con la sua conseguente rapida<br />
distruzione.<br />
Questa possibilità può essere evitata<br />
utilizzando uno o due anelli anti-estrusione<br />
in PTFE, Guaflon o PE-<br />
EK, con opportune geometrie studiate<br />
dall’ufficio tecnico di Fluortecno.<br />
Recenti studi<br />
Le linee guida permettono di montare<br />
O-Ring in FEP (Fluoro Etilene<br />
Propilene) e PFA (Perfluoro Alcosside)<br />
nelle stesse cave dimensionate<br />
per O-Ring in elastomero, ma recenti<br />
test applicativi hanno evidenziato<br />
che, una volta installato nella sede,<br />
l’O-Ring incapsulato evidenzia una<br />
particolare sensibilità alla superficie<br />
di contatto.<br />
Test universitari hanno stabilito che<br />
è preferibile contenere l’O-Ring in<br />
FEP e PFA evitando aree residue di<br />
compressione. Tale dimensionamento<br />
consente di mantenere una compressione<br />
ottimale anche in caso di<br />
pressioni di esercizio variabili, purché<br />
lo spessore dell’incapsulamento<br />
in FEP e PFA sia costante, sia nello<br />
sviluppo circonferenziale dell’O-Ring<br />
che nel lotto o nei lotti successivi,<br />
per garantire nel tempo le stesse performance.<br />
La qualità dei materiali<br />
Fluortecno utilizza esclusivamente<br />
prodotti di alto livello, con durezze<br />
e spessori controllati e calibrati.<br />
La gamma durezze degli elastomeri<br />
del nucleo interno (silicone bianco<br />
HCS, rosso, FPM nero sia con nucleo<br />
pieno che cavo, per basse coppie di<br />
serraggio) garantisce l’individuazione<br />
dell’incapsulato idoneo per ogni<br />
applicazione.<br />
I materiali nel dettaglio<br />
Il PTFE (politetrafluoroetilene) è<br />
il materiale inerte per eccellenza<br />
all’aggressione chimica. L’insufficiente<br />
elasticità e il basso grado di<br />
deformabilità ne limitano notevolmente<br />
l’utilizzo per O-ring e guarnizioni<br />
piane.<br />
Per superare tali carenze sono state<br />
sviluppate varie tecniche in modo<br />
da conferire al tondino di PTFE un<br />
grado di elasticità tale da permetterne<br />
l’utilizzo. Sempre mantenendo il<br />
PTFE o i suoi derivati a contatto con<br />
il prodotto da contenere, sono sta-<br />
O-Ring in FEP,<br />
PFA, silicone<br />
HCS bianco<br />
o Viton bianco<br />
per applicazioni<br />
farmaceutiche<br />
e alimentari<br />
Guarnizioni<br />
KAMSEAL<br />
in PFA e silicone<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 7<br />
06_09_STORIA COVER FLUORTECNO.indd 7 10/05/22 09:05
Storia di copertina<br />
mica del FEP, PFA con l’elasticità<br />
dell’elastomero interno (realizzato<br />
in FPM, EPDM e silicone rosso oppure<br />
silicone HCS bianco) oppure in<br />
KAFLON FFKM solido ha permesso di<br />
risolvere numerosi problemi nel settore<br />
delle tenute, in condizioni critiche<br />
di utilizzo con caratteristiche<br />
visionabili sul sito proprietario www.<br />
kaflon.com.<br />
Lo stabilimento di Fluortecno<br />
a Calcio, in provincia di Bergamo<br />
Le principali proprietà dell’O-Ring<br />
- Resistenza chimica totale ad acidi,<br />
basi, solventi e forti ossidanti<br />
- Pressione di esercizio fino a 100MPa<br />
- Temperature operative da -76°C a<br />
+230°C<br />
- Basso coefficiente di attrito 0.1 - 0.2<br />
- Resistenza ai gas (PFA) senza rigonfiamenti<br />
nel caso di alte pressioni<br />
- Non soggetto a problemi di decompressione<br />
- Ritorno elastico minimo del 90%<br />
dopo compressione<br />
- Fisiologicamente inerte, certificazione<br />
ottenuta sul prodotto finito secondo<br />
FDA e UE per utilizzi in campo<br />
alimentare e farmaceutico.<br />
In alto, da<br />
sinistra: O-Ring<br />
in FEP e silicone<br />
HCS su raccordi<br />
alimentari<br />
DIN 11851;<br />
guarnizioni<br />
CLAMP<br />
con inserto<br />
elastomero<br />
Viton nero<br />
o silicone<br />
trasparente<br />
ti “inseriti" nel nucleo vari materiali<br />
per fornire un apporto elastico alla<br />
guarnizione.<br />
Il PTFE, peraltro, non possiede una<br />
saldabilità eccellente, quindi sono<br />
stati utilizzati per l’incapsulamento<br />
il FEP o il PFA.<br />
Il FEP è il materiale base per l’incapsulamento:<br />
trasparente, elastico,<br />
molto diffuso nel mercato globale,<br />
permette una produzione anche su<br />
vasta scala e presenta medie performance<br />
termico-chimiche.<br />
Il PFA presenta all’apparenza pro-<br />
prietà molto simili al FEP; raggiunge<br />
però temperature fino a +260°C contro<br />
i +200°C del FEP, garantendo una<br />
migliore resistenza chimica, alla permeabilità<br />
e ai gas.<br />
La minima temperatura è data dal materiale<br />
del nucleo interno: si va dai<br />
-10°C del FPM ai -76°C del silicone.<br />
Per temperature inferiori è necessario<br />
adottare O-Ring solidi in PTFE TFM<br />
(di colore traslucido) o GUAFLON EXD<br />
(PTFE antistatico) oppure torniti e calibrati<br />
fino a diametro 1600 mm.<br />
L’abbinamento della resistenza chi-<br />
L’attività produttiva di Fluortecno<br />
Nello stabilimento di Cividate al Piano<br />
e, dal 2020, nel nuovo sito di Calcio,<br />
sempre in provincia di Bergamo,<br />
Fluortecno produce O-Ring rivestiti<br />
da corda 1,78 fino a 31,5 mm con una<br />
gamma diametrale secondo le normative<br />
AS/BS oppure a richiesta del<br />
cliente per applicazioni particolari.<br />
Gli O-Ring cosi prodotti garantiscono<br />
una risposta elastica ottimale in tutte<br />
le direzioni, per temperature variabili<br />
da -76°C a +220 °C, a contatto<br />
con le più disparate sostanze: carburanti,<br />
solventi, latte, acidi, vapore.<br />
Menzione speciale gli O-Ring in<br />
KAFLON FFKM, che nelle diverse mescole<br />
disponibili garantiscono prestazioni<br />
eccellenti in applicazioni<br />
estreme.<br />
<br />
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<br />
n<br />
<br />
in<br />
8 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
06_09_STORIA COVER FLUORTECNO.indd 8 10/05/22 09:05
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Read more on how to<br />
PROTECT<br />
PRODUCT, PROFIT<br />
PEOPLE, PLANET<br />
06_09_STORIA COVER FLUORTECNO.indd 9 10/05/22 09:05
Attualità<br />
Dal biotech le risposte<br />
alla crisi pandemica<br />
Dal sequenziamento del genoma del virus alla diagnostica molecolare,<br />
dai vaccini agli anticorpi monoclonali e agli antivirali. L’emergenza sanitaria<br />
è stata affrontata soprattutto con la ricerca biotecnologica. In Italia<br />
il settore è formato da quasi 800 imprese e 13 mila addetti, che generano<br />
oltre 10 miliardi di fatturato.<br />
Un comparto vivo e vitale,<br />
motore dell’innovazione<br />
nazionale, che ha saputo<br />
resistere all’impatto della<br />
crisi pandemica in tutti i<br />
suoi ambiti di applicazione e che ha<br />
visto crescere sensibilmente il contributo<br />
delle imprese dedicate alla<br />
R&S biotech a controllo italiano con<br />
un fatturato che, in questo sottogruppo<br />
di imprese, ha registrato un<br />
+30% nell’anno nero dell’emergenza<br />
sanitaria globale: è quanto emerge<br />
dal rapporto annuale Assobiotec-Federchimica<br />
ed Enea “Le imprese di<br />
biotecnologia in Italia. Facts&Figures<br />
<strong>2022</strong>” che, anche quest’anno, offre<br />
una fotografia del settore dettagliata<br />
e approfondita tratteggiando<br />
le caratteristiche salienti del comparto<br />
nell’ultimo biennio.<br />
Sulla base dei principali dati rilevati,<br />
l’industria biotecnologica italiana si<br />
conferma un comparto con una po-<br />
polazione di imprese stabile, quando<br />
non in lieve crescita, caratterizzato<br />
da una forte intensità di ricerca<br />
e sviluppo e con punte di eccellenza<br />
in tutti i settori di applicazione<br />
delle biotecnologie.<br />
I numeri<br />
Il numero di imprese, dopo una lieve<br />
flessione a fine 2020, inferiore all’1%<br />
(a livello generale il calo di imprese è<br />
stato nello stesso anno più che dop-<br />
10 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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Attualità<br />
Tabella di sintesi<br />
dei principali<br />
indicatori<br />
considerati,<br />
per tipologia<br />
di impresa<br />
pio), è infatti tornato a crescere nel<br />
2021 superando con 790 aziende il<br />
livello raggiunto a fine 2019. La crescita<br />
ha interessato tutti gli ambiti<br />
di applicazione delle biotecnologie<br />
e in particolare le imprese dedicate<br />
alla ricerca e sviluppo nelle biotecnologie<br />
a controllo italiano, trainate<br />
da quelle con applicazione prevalente<br />
nelle biotecnologie industriali<br />
con un +9% di imprese fra il 2019<br />
e il 2020. Il settore è caratterizzato<br />
da realtà di piccole e micro imprese<br />
che rappresentano poco più dell’82%<br />
del totale.<br />
Il fatturato nel 2020, anno in cui<br />
è stato massimo l’impatto dell’emergenza<br />
sanitaria legata al Covid-19,<br />
mostra una sostanziale tenuta, registrando<br />
rispetto al 2019 un calo del<br />
5%, pari a meno della metà di quanto<br />
registrato dal fatturato dell’industria<br />
italiana nel suo complesso (-12%).<br />
Particolarmente significativa in tal<br />
senso è la forte e continua crescita<br />
che ha invece contraddistinto il fatturato<br />
delle imprese biotech “dedicate”<br />
a controllo italiano che ha fatto<br />
registrare un +30%.<br />
Considerando il totale delle imprese,<br />
circa tre quarti del fatturato totale è<br />
prodotto dal settore della salute, un<br />
considerevole 17% è dato dal settore<br />
industria ed ambiente. Le imprese<br />
attive nell’ambito della salute umana<br />
continuano infatti a rappresentare<br />
la quota maggioritaria del numero<br />
totale di imprese biotecnologiche<br />
italiane. Tuttavia, si conferma<br />
la tendenza della progressiva e continua<br />
crescita del numero di imprese<br />
attive nelle biotecnologie industriali<br />
(+29% fra il 2014 e il 2021)<br />
e, soprattutto nell’ultimo periodo, di<br />
quelle con applicazioni ad agricoltura<br />
e zootecnia (+35% nello stesso arco<br />
temporale).<br />
A livello territoriale la Lombardia,<br />
e, in generale, le regioni del nord,<br />
si confermano polo di primaria importanza<br />
per produzione e fatturato<br />
biotech: ma, negli ultimi anni, si registra<br />
una progressiva diffusione su<br />
tutto il territorio nazionale del tessuto<br />
produttivo del biotech con una<br />
crescita delle regioni del Mezzogiorno<br />
e del Nord Est particolarmente<br />
presenti nel settore delle biotecnologie<br />
industriali.<br />
Per quanto riguarda gli investimenti<br />
nella ricerca e sviluppo (R&S), le imprese<br />
del comparto “dedicate” hanno<br />
mostrato un’accelerazione nel 2020<br />
rispetto agli anni immediatamente<br />
precedenti, con un incremento del<br />
7% sul 2019 trainato dalle imprese<br />
con applicazione prevalente nella<br />
salute umana e nell’industria. Anche<br />
per gli investimenti in R&S biotech<br />
la crescita registrata dalle imprese<br />
dedicate alla R&S biotecnologica è<br />
stata maggiore rispetto a quella media<br />
del comparto, con un +15% nel<br />
2020 rispetto al 2019.<br />
La raccolta del capitale necessario<br />
per le attività delle imprese attive<br />
nelle biotecnologie in Italia, proviene,<br />
secondo quanto rilevato dai<br />
questionari, prevalentemente dalle<br />
risorse messe a disposizione dalla<br />
proprietà: sotto forma di utili non<br />
distribuiti e di conferimenti di capitale<br />
da parte dei soci, a seconda della<br />
struttura e dimensione delle imprese.<br />
Dai dati raccolti fra il 2017 e<br />
il 2020 si registra poi una crescita<br />
degli investimenti di capitale di rischio<br />
(Venture capital, Private Equity<br />
e Business Angel), un dato coerente<br />
con quanto rilevato dagli studi<br />
specialistici di settore (Rapporto AI-<br />
FI). Resta molto importante il ruolo<br />
Andamento<br />
del numero<br />
di imprese<br />
biotecnologiche<br />
in Italia<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 11<br />
10_13_articolo assobiotec.indd 11 10/05/22 09:18
Attualità<br />
Distribuzione<br />
geografica<br />
percentuale<br />
del numero di<br />
imprese, per<br />
sede legale<br />
delle sovvenzioni e dei contributi a<br />
fondo perduto e sempre più imprese<br />
dichiarano di beneficiarne (nel 2020<br />
oltre il 30%), in prevalenza di dimensioni<br />
medio grandi e attive nelle<br />
applicazioni per la salute umana.<br />
Un settore cruciale per il futuro<br />
“Forse non tutti lo sanno, ma le biotecnologie<br />
sono state alla base di<br />
tutte le risposte alla crisi pandemica:<br />
dal sequenziamento del genoma del<br />
virus alla diagnostica molecolare, dai<br />
vaccini agli anticorpi monoclonali e<br />
agli antivirali, tutto è basato sul biotech”,<br />
ha detto Elena Sgaravatti, vicepresidente<br />
di Assobiotec - Federchimica.<br />
“E oggi, alla fine dell’emergenza<br />
sanitaria ma di fronte a nuove,<br />
urgenti, drammatiche necessità (crescita<br />
economica sostenibile, diversificazione<br />
e ampliamento delle fonti<br />
energetiche ma anche capacità di<br />
approvvigionamento di materie prime<br />
per l’alimentazione umana e animale)<br />
le biotecnologie possono giocare<br />
ancora una volta un ruolo cruciale.<br />
Il Paese, con il PNRR ha una<br />
straordinaria occasione per ripartire<br />
e non può permettersi adesso di<br />
sbagliare. Scegliere di avviare riforme<br />
e investire le risorse del Next Generation<br />
EU sull’innovazione significa<br />
traghettare il Paese verso un futuro<br />
migliore e il biotech è certamente<br />
una tecnologia che, in questa prospettiva,<br />
non può essere trascurata”.<br />
È poi intervenuto Gaetano Coletta,<br />
Responsabile ENEA per l’offerta<br />
e la valorizzazione Servizi di Innovazione<br />
“I nuovi dati del Rapporto<br />
non solo confermano la tenuta del<br />
settore delle biotecnologie in Italia<br />
nel 2020, l’anno più duro della crisi<br />
pandemica legata al Covid-19, ma<br />
evidenziano un ulteriore incremento<br />
degli investimenti in R&S. Questo<br />
settore si conferma, quindi, come<br />
un volano dell’innovazione nazionale,<br />
sempre più cruciale per rispondere<br />
alle nuove sfide che la nostra<br />
società si trova a fronteggiare come<br />
l’emergenza sanitaria, la sostenibilità<br />
ambientale e la dipendenza<br />
energetica. Prosegue, inoltre, la crescita<br />
delle biotecnologie per la salute<br />
umana, l’industria, l’ambiente,<br />
l’agricoltura, settori nei quali, come<br />
ENEA, mettiamo a disposizione delle<br />
imprese e delle loro associazioni<br />
competenze, tecnologie, infrastrutture<br />
e servizi avanzati".<br />
“Le istituzioni imparino dalla pandemia<br />
a investire di più in ricerca”<br />
Sul valore della ricerca si sono soffermati,<br />
nell’introduzione al report<br />
BioinItaly, il presidente di Assobiotec<br />
Riccardo Palmisano e il presidente<br />
di Enea Gilberto Diluce: “Proprio la<br />
pandemia ancora in corso sottolinea<br />
l’importanza di investire in ricerca e<br />
dare fiducia a un comparto industriale,<br />
come quello delle biotecnologie,<br />
che ha dimostrato di essere fondamentale<br />
nel fornire strumenti in risposta<br />
alla drammatica crisi sanitaria<br />
che è andata montando: dal sequenziamento<br />
del genoma del virus<br />
alla diagnostica molecolare, dai vaccini<br />
agli anticorpi monoclonali. Questo<br />
deve essere un segnale forte per<br />
l’industria biotecnologica italiana il<br />
cui sviluppo è limitato da un ecosistema<br />
di impresa non ancora sufficientemente<br />
competitivo a livello internazionale.<br />
L’auspicio è che le lezioni della pandemia<br />
portino le istituzioni a rinnovare<br />
una visione strategica e un impegno<br />
reale e di medio-lungo periodo<br />
a favore di ricerca e innovazione,<br />
che, lo ricordiamo, non riguarda<br />
solo le fasi del laboratorio e della<br />
ricerca di base, ma anche l’intero<br />
percorso che va dal trasferimento<br />
tecnologico fino alla produzione<br />
e all’accesso al mercato. Un impegno<br />
concreto, fatto di investimenti,<br />
semplificazione e misure stabili nel<br />
tempo, con una governance efficace,<br />
certa e centralizzata. Sono misure<br />
che permetterebbero alle imprese<br />
di superare il limite di una dimensione<br />
spesso troppo piccola e di garantire<br />
ricadute importanti in termini<br />
di sviluppo economico e occupazionale,<br />
a supporto della crescita e<br />
della competitività del Paese”. <br />
12 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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Attualità<br />
Luca Benati (Faravelli) nuovo presidente di Aispec<br />
L’assemblea ordinaria del Gruppo additivi e<br />
coadiuvanti per alimenti di Aispec (Federchimica)<br />
ha eletto all’unanimità come presidente<br />
per il triennio <strong>2022</strong>-2025 Luca Benati,<br />
amministratore delegato di Giusto Faravelli<br />
Spa, che succede a Marco Mercenari (Esseco<br />
Srl).<br />
“È per me un onore essere eletto alla presidenza<br />
del Gruppo additivi e coadiuvanti per<br />
alimenti e rappresentare un settore così importante<br />
per la filiera agroalimentare nazionale”,<br />
ha dichiarato Benati. “I nostri prodotti<br />
infatti svolgono un ruolo fondamentale<br />
in molte fasi della produzione alimentare,<br />
garantendo cibo sicuro e di alta qualità.<br />
Ciò è possibile grazie alle nostre imprese da<br />
sempre caratterizzate da una spiccata propensione<br />
all’innovazione, con particolare attenzione<br />
alla sostenibilità”. L’assemblea ha<br />
eletto inoltre, come vicepresidenti, Marconi<br />
Pierangelo (Roquette Italia Spa) e Viola Verga<br />
(Sacco Srl).<br />
Delta BKB installa un turbo emulsore e una dosatrice semiautomatica<br />
Fondata a Modena oltre cinquant’anni fa, Delta BKB<br />
è oggi protagonista nella formulazione personalizzata<br />
di prodotti, scientificamente testati e naturalmente<br />
efficaci, per la cura della pelle, del corpo e<br />
cura speciale dei capelli ad uso professionale, 100%<br />
Made in Italy. Con un patrimonio di oltre 3.000 formule,<br />
Delta BKB mette la propria esperienza al servizio<br />
di tutti coloro che vogliono costruire una linea<br />
di cosmetici naturali personalizzata sul proprio<br />
brand. Per andare incontro alle esigenze dei clienti,<br />
ad inizio <strong>2022</strong>, l’azienda ha inserito nel proprio<br />
reparto produttivo due nuove macchine: un turbo<br />
emulsore e una dosatrice semiautomatica.<br />
Il turbo emulsore da 100 chili è un’unità completa<br />
ed indipendente di miscelazione ed emulsione<br />
sottovuoto con sistema integrato di riscaldamento<br />
dotata di tripla agitazione coassiale. È idonea<br />
a svolgere il processo completo delle preparazioni<br />
di prodotti densi e cremosi uniformemente miscelati<br />
con successiva omogeneizzazione come creme,<br />
latti detergenti, balsami e lozioni, gel, unguenti,<br />
paste e pomate, tinture per capelli. Un sistema efficiente<br />
e sicuro scelto da Delta BKB per rispondere<br />
alle richieste di tutti quei clienti che hanno necessità<br />
di realizzare lotti di produzione più piccoli<br />
rispetto alla normalità. In azienda sono presenti<br />
anche macchine più capienti, ma è fondamentale<br />
disporre anche di un turbo emulsore con capacità<br />
ridotta per campionature o lanci di prodotti.<br />
La seconda macchina introdotta da Delta BKB è<br />
una dosatrice o imbottigliatrice semiautomatica,<br />
che si caratterizza per la sua precisione, affidabilità,<br />
versatilità di utilizzo e semplicità d’uso. Il riempimento<br />
viene fatto tramite dosatori volumetrici<br />
a pistone realizzati in acciaio: questo permette<br />
di dosare con precisione prodotti cosmetici<br />
liquidi, densi e caldi. Tutte le parti a contatto<br />
con il prodotto sono in acciaio inox AISI 316L, o<br />
materiali approvati, facilmente smontabili e ispezionabili<br />
per la pulizia, mentre la struttura della<br />
macchina è in acciaio inox AISI 304. Il vantaggio<br />
di questa dosatrice è che è stata studiata appositamente<br />
per essere collegata direttamente al turboemulsore;<br />
ciò permette di realizzare prodotti a<br />
caldo come burri e cere che hanno la necessità di<br />
essere imbottigliati nell’immediato perché altrimenti<br />
si solidificano.<br />
Entrambe le macchine, turboemulsore e dosatrice,<br />
sono in ottica 4.0, ovvero interagiscono con tutti<br />
i sistemi informatici aziendali.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
14 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
10/05/22 09:26
10/05/22 09:26
Attualità<br />
RadiciGroup consegna le borse di studio ai figli dei dipendenti<br />
Si è tenuta nella sede di Confindustria Bergamo<br />
la cerimonia di consegna delle Borse di studio<br />
per i figli dei dipendenti di RadiciGroup che<br />
hanno conseguito la laurea nel 2019 e 2020.<br />
Oltre 40 giovani “dottori” sono stati premiati<br />
da Angelo, Maurizio e Paolo Radici, azionisti<br />
del Gruppo: “Vi auguriamo un percorso professionale<br />
ricco di soddisfazioni che possa contribuire<br />
anche alla vostra crescita personale: nel<br />
mondo del lavoro c’è bisogno di entusiasmo, di<br />
energia e dinamismo. Scegliete ciò che vi piace<br />
perché solo così potrete esprimervi al meglio<br />
e contribuire alla crescita della società in<br />
cui tutti viviamo”.<br />
Le borse di studio sono state assegnate a studenti<br />
che hanno concluso a pieni voti il loro<br />
percorso universitario in diverse Facoltà: da<br />
Matematica a Economia, da Lingue e Comunicazione<br />
a Ingegneria nelle sue varie sfaccettature.<br />
Tra i colleghi del Gruppo collegati da remoto<br />
anche due “studenti lavoratori” (uno dal Brasile<br />
e uno dalla Cina) che hanno conseguito la laurea<br />
nel rispetto dei criteri richiesti del bando.<br />
A fare gli onori di casa è stata Francesca Dubbini,<br />
vicepresidente Gruppo Giovani di Confindustria<br />
Bergamo con delega all’Education, che<br />
ha sottolineato l’importanza della formazione<br />
abbinata all’esperienza sul campo. Gli studenti<br />
hanno anche potuto visitare i laboratori Joiint<br />
Lab e SMILE che hanno sede proprio in Confindustria<br />
e hanno l’obiettivo di creare sinergie tra<br />
il mondo della ricerca e le esigenze industriali.<br />
Oltre 40 giovani neolaureati<br />
sono stati premiati da Angelo,<br />
Maurizio e Paolo Radici nella sede<br />
di Confindustria Bergamo<br />
FF.GI. distributore<br />
dei prodotti BAUM<br />
A partire dal primo marzo <strong>2022</strong>,<br />
FF.GI. è il distributore ufficiale dei<br />
prodotti a marchio BAUM Lined Piping<br />
GmbH, azienda tedesca leader<br />
in Europa per la produzione di<br />
tubi e raccordi teflonati. Con questa<br />
operazione, l’azienda lombarda<br />
conferma la sua posizione di riferimento<br />
nel mercato per quanto riguarda<br />
la produzione e la fornitura<br />
di guarnizioni e prodotti in PTFE<br />
rivolti all’industria del settore chimico,<br />
farmaceutico ed alimentare<br />
aumentando in questo modo la<br />
gamma di prodotti offerti e i relativi<br />
campi di applicazione. La scelta<br />
di collaborare con BAUM è motivata<br />
dall’elevatissima qualità dei<br />
suoi prodotti e dalla spiccata preparazione<br />
tecnica, caratteristiche<br />
che sono fondamentali nella filosofia<br />
di FF.GI., nell’ottica di fornire<br />
ai propri clienti la migliore soluzione<br />
per ogni esigenza.<br />
Ellab acquisisce le attività di Clover Life Science<br />
Ellab ha acquisito le attività di Clover Life Science Srl (Clover), società italiana di<br />
servizi di qualifica, convalida e consulenza, con 15 dipendenti. Clover è una società<br />
che supporta le aziende del settore biotecnologico, farmaceutico, dei dispositivi medici,<br />
alimentare e cosmetico nei processi di convalida e qualifica degli impianti produttivi,<br />
delle attrezzature produttive e degli ambienti di lavoro. Grazie ai diversi anni<br />
di attività nel mercato italiano, l’azienda ha maturato una comprovata esperienza<br />
nel fornire servizi di elevata qualità.<br />
L’acquisizione si inserisce nella strategia aziendale di Ellab volta a espandere i propri<br />
servizi sul campo in mercati chiave. In linea con questo piano, Clover verrà fusa con<br />
Ellab Italia e continuerà a servire e ad ampliare la propria clientela in questa regione,<br />
attraverso la sua solida rete locale e la presenza diretta sul mercato. Il Gruppo Ellab<br />
beneficerà della forte esperienza di Clover, delle relazioni con i suoi clienti e, al contempo,<br />
la rafforzerà rendendola parte di un’organizzazione<br />
più grande. Ciò consentirà a Clover, inoltre, di accedere alla<br />
strumentazione di Ellab, beneficiando così del marchio, delle<br />
relazioni con il mercato e dell’infrastruttura.<br />
Gabriele Sardini, titolare e direttore di Clover, resterà in organico<br />
come responsabile dei servizi di convalida e consulenza<br />
di Ellab Italia, la quale esprime il suo ringraziamento<br />
agli avvocati Giovanna Ianni e Piero Marchelli dell’associazione<br />
professionale LEAGUE The Legal Hub e i dottori commercialisti<br />
Roberto Dozio e Daniele Beretta dello Studio di<br />
Consulenza PrAssIm per l’eccellente professionalità, dedizione<br />
e collaborazione prestata durante tutto il procedimento<br />
che ha portato all’acquisizione.<br />
Alessandra Ferrari, Country Manager di Ellab Italia, con<br />
Gabriele Sardini, direttore di Clover<br />
16 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
10/05/22 09:26
Attualità<br />
Endress+Hauser: in Irlanda il centro operativo per la logistica globale<br />
Il Gruppo Endress+Hauser gestirà<br />
presto la sua rete logistica<br />
mondiale da un unico centro<br />
operativo in Irlanda. Un<br />
piccolo team di specialisti di<br />
logistica avrà il compito di gestire<br />
le operazioni quotidiane<br />
e consentire la movimentazione<br />
regolare e sostenibile delle<br />
merci.<br />
La responsabilità del Global Logistics Operations<br />
Center è quella di assicurare il funzionamento<br />
regolare della catena logistica mondiale<br />
di Endress+Hauser. La rete globale di trasporto<br />
del Gruppo è diventata sempre più regionalizzata<br />
negli ultimi anni e il portafoglio<br />
delle società di spedizione si è ampliato.<br />
“Le reti globali di fornitura e vendita richiedono<br />
decisioni rapide”, commenta Thorsten<br />
Wilkening, responsabile della logistica aziendale.<br />
“La nostra massima preoccupazione<br />
è quella di soddisfare<br />
tutti i clienti e questo include<br />
i settori della logistica e<br />
del trasporto”, aggiunge Oliver<br />
Blum, Corporate Director Supply<br />
Chain.<br />
Con la creazione del Global Logistics<br />
Operations Center in Irlanda,<br />
Endress+Hauser sta riportando<br />
in azienda il controllo operativo dei<br />
processi logistici, responsabilità che fino ad<br />
oggi era affidata a un partner di servizi. I primi<br />
dipendenti sono stati accolti nel dicembre dello<br />
scorso anno. Il centro è entrato in funzione<br />
con un team di 15 specialisti nel marzo <strong>2022</strong>.<br />
“Con questo passo vogliamo migliorare la trasparenza<br />
e la soddisfazione dei clienti”, sottolinea<br />
Wilkening. “Gestendo noi stessi la rete<br />
logistica globale, possiamo essere più agili<br />
e prendere decisioni più rigorose. Possiamo<br />
aumentare il livello di servizio e rafforzare la<br />
nostra attenzione alla sostenibilità, ad esempio<br />
utilizzando sempre il vettore più adatto”,<br />
aggiunge Oliver Blum, il quale si aspetta che<br />
il cambiamento porti a cicli di innovazione<br />
più veloci.<br />
Il nuovo centro opererà sotto il tetto dell’Irish<br />
Sales Center di Kildare, a sud di Dublino.<br />
Fondato nel 1979, il Sales Center conta un team<br />
di 30 dipendenti che assistono i clienti nei<br />
settori delle scienze della vita e degli alimenti.<br />
Un Regional Support Center stabilito nella<br />
stessa località nel 2016 fornisce supporto operativo<br />
ai processi aziendali a un gran numero<br />
di centri di vendita. Il team dello Human Resources<br />
Shared Services Center si è unito alla<br />
sede irlandese nel 2020, dove gestisce le attività<br />
di apprendimento nella rete mondiale<br />
Endress+Hauser.<br />
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10/05/22 09:26
Attualità<br />
L’Italia è il secondo mercato europeo per Lanxess<br />
L’azienda di specialità chimiche sta crescendo fortemente nel nostro paese. In particolare<br />
con la nuova business unit Flavors & Fragrances, unione fra la società appena acquisita<br />
Emerald Kalama Chemical e i prodotti benzilici del gruppo.<br />
Lanxess, produttore di specialità<br />
chimiche, sta registrando una<br />
forte crescita nel mercato italiano.<br />
Nel 2021 le vendite hanno<br />
raggiunto quota 303 milioni di<br />
euro, con una crescita del 34%<br />
rispetto ai 279 milioni di euro<br />
dell’anno precedente.<br />
Sono tre le business unit che<br />
hanno fatto registrare le percentuali<br />
di vendita più alte: High<br />
Performance Materials, che<br />
ha beneficiato della ripresa nel<br />
2021 dell’industria automobilistica,<br />
elettrica-elettronica, e<br />
delle costruzioni, Advanced Industrial<br />
Intermediates, Material Products<br />
Protection e Polymer Additives; questo ultimo<br />
settore ha tratto vantaggio in particolare<br />
dall’inizio della ripresa dell’industria aeronautica<br />
e dalla buona domanda delle industrie<br />
delle costruzioni, del petrolio e del gas.<br />
La nuova business unit Flavors & Fragrances di<br />
Lanxess ha avuto un inizio di successo in Italia<br />
e ha già contribuito ai buoni risultati complessivi.<br />
Creata nel 2021 unendo la società<br />
appena acquisita Emerald Kalama Chemical e<br />
i prodotti benzilici di Lanxess, Flavors & Fragrances<br />
offre ingredienti di elevata purezza,<br />
tra cui componenti aromatici, conservanti e<br />
multifunzionali, per i prodotti di consumo.<br />
“L’Italia è per Lanxess Group il secondo mercato<br />
più importante in Europa in termini<br />
di vendite”, dice Vincenzo Trabace, CEO di<br />
Lanxess Srl, Lanxess Solutions Italy Srl ed<br />
Emerald Kalama Chemicals Italy Srl. “Soprattutto<br />
con l’acquisizione di Emerald Kalama<br />
Chemical abbiamo ulteriormente rafforzato il<br />
nostro segmento Consumer Protection e siamo<br />
entrati in nuovi mercati in Italia”.<br />
“Con Flavors & Fragrances abbiamo affrontato<br />
una forte domanda in Italia”, aggiunge<br />
Alberto Previtali, Head of Sales South Europe,<br />
MEA & UK, Flavors & Fragrances Business<br />
Unit. “Siamo già stati in grado di conquistare<br />
ulteriori clienti in vari segmenti di mercato<br />
con una forte attenzione all’industria della<br />
cura della persona e della casa. La tendenza<br />
in questo settore si sta chiaramente spostando<br />
verso i prodotti a “etichetta verde”<br />
e ingredienti naturali. E noi siamo assolutamente<br />
in grado di rispondere a queste esigenze.<br />
I nostri benzoati sono bio-identici,<br />
hanno effetti affidabili, e allo stesso tempo<br />
sono significativamente più delicati sulla<br />
pelle di molti altri prodotti”.<br />
Neutralità climatica entro il 2040<br />
Lanxess si è posta l’obiettivo di raggiungere<br />
la neutralità climatica entro il 2040, ed<br />
è sulla buona strada per raggiungerlo. Passando<br />
da 3.117 chilotoni di CO 2<br />
nel 2018 a<br />
2.591 chilotoni nel 2021, l’azienda è riuscita<br />
a ridurre le emissioni di CO 2<br />
di una media<br />
del 7% all’anno.<br />
Per quanto riguarda l’Italia, la sede centrale<br />
di Lanxess si trova nel Segreen Business<br />
Park a Milano, un edificio certificato LEED<br />
Platinum (LEED è il sistema di certificazione<br />
e classificazione dell’efficienza energetica<br />
e dell’impronta ecologica degli edifici).<br />
Lanxess si impegna anche con le sue sedi<br />
italiane a dare il contributo per la riduzione<br />
dell’energia elettrica (ombreggiatura<br />
solare, pannelli fotovoltaici,<br />
stazione di ricarica elettrica<br />
per incoraggiare i dipendenti<br />
a spostarsi con auto e bici elettriche),<br />
risparmio idrico (sensore<br />
di movimento nei rubinetti del<br />
bagno) così come materiali riciclati<br />
(No plastic Loss, sostituzione<br />
dei bicchieri di plastica),<br />
“green car policy“ (auto aziendali<br />
con emissioni inferiori a 120<br />
gr/Co 2<br />
/Kmh) per ridurre le emissioni<br />
di CO 2<br />
(mobilità aziendale).<br />
Nello stabilimento di Latina,<br />
Lanxess Italia produce additivi<br />
lubrificanti per applicazioni industriali,<br />
prodotti agricoli e additivi per polimeri.<br />
Per il trattamento delle emissioni derivanti<br />
dai processi di produzione, l’azienda utilizza<br />
un’unità di combustione termica che genera<br />
vapore acqueo utilizzato all’interno dello<br />
stabilimento.<br />
È stato adottato un sistema combinato e costantemente<br />
verificato di gestione ambientale,<br />
sicurezza sul lavoro, conformità e qualità,<br />
che conferma l’impegno a rispettare tutti<br />
gli obblighi legislativi.<br />
Per la sua gamma Preventol, Lanxess ha<br />
stretto una partnership con l’azienda italiana<br />
Matrìca, una joint venture tra Versalis<br />
(Eni) e Novamont, per produrre conservanti<br />
biocidi sostenibili da materie prime rinnovabili.<br />
Da gennaio <strong>2022</strong>, lo stabilimento<br />
Matrìca di Porto Torres in Sardegna fornisce<br />
a Lanxess materie prime derivanti da<br />
oli vegetali che l’azienda utilizza per produrre<br />
una nuova serie di conservanti industriali<br />
ampliando la propria gamma Preventol.<br />
I nuovi conservanti Preventol sono progettati<br />
per prodotti di consumo, come detergenti<br />
per la casa, prodotti per il bucato<br />
e per il lavaggio delle stoviglie, nonché<br />
vernici e rivestimenti.<br />
18 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
10/05/22 09:26
ITELYUM:<br />
il nuovo nome<br />
dell’economia<br />
circolare.<br />
Tecnologia, esperienza e innovazione<br />
per la rigenerazione degli oli lubrificanti,<br />
la purificazione dei solventi e i servizi<br />
ambientali per l’industria.<br />
25 siti operativi e più di 850 persone:<br />
soluzioni sostenibili per oltre 35.000 clienti<br />
in più di 60 Paesi.<br />
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Labio.Lab / Neda Ambiente FVG / Riraee / Rimondi Paolo / SAM / Sepi Ambiente.<br />
10/05/22 09:26
Attualità<br />
Una partnership per produrre<br />
e trasportare vaccini anti-Covid<br />
Dow, Sartorius e Südpack Medica collaborano per realizzare<br />
sacche per bioprocesso, essenziali per la fornitura sicura<br />
dei vaccini contro la pandemia a livello globale.<br />
Foto Sartorius<br />
I<br />
partner della catena del valore<br />
Dow, Sartorius e Südpack Medica<br />
si sono uniti a sostegno della<br />
campagna di vaccinazione anti<br />
Covid globale, producendo sacche<br />
per bioprocesso, essenziali per la<br />
produzione ed il trasporto sicuri dei<br />
vaccini anti Covid in tutto il mondo.<br />
La battaglia globale contro la pandemia<br />
è ancora in corso e le persone di<br />
tutto il mondo hanno bisogno di accedere<br />
a vaccini prodotti in modo efficiente<br />
e in base agli standard di sicurezza<br />
più rigorosi. Dow, Sartorius, un<br />
partner di primo piano a livello internazionale<br />
nella ricerca di scienze biologiche<br />
e nell’industria farmaceutica, e<br />
l’azienda di imballaggi Südpack hanno<br />
unito le loro competenze per creare soluzioni<br />
innovative a sostegno della richiesta<br />
di fornitura globale del vaccino<br />
e per assicurare che i vaccini raggiungano<br />
chi ne ha bisogno in modo<br />
rapido e sicuro.<br />
Sacche sterili per bioreattori con una<br />
capacità fino a 2.000 litri, costituite<br />
da pellicole multistrato, possono contribuire<br />
a raggiungere una velocità,<br />
una qualità e una flessibilità eccezionali<br />
nel processo di sviluppo dei vaccini<br />
e nelle attività commerciali e di<br />
produzione. Sono progettate per una<br />
miscelazione altamente efficiente e un<br />
trasferimento elevato dell’ossigeno e<br />
sono ideali per le colture cellulari di<br />
mammiferi, tutti processi che richiedono<br />
un’alta densità cellulare o sono<br />
basati su microcarrier. Le cellule all’interno<br />
dei bioreattori, a condizioni ben<br />
definite, generano ad esempio l’agente<br />
necessario per la produzione dei vaccini<br />
anti Covid.<br />
Il successo della collaborazione tra i<br />
partner si è consolidato in un processo<br />
stabile e ben definito che garantisce<br />
un medicinale biologico sicuro ed<br />
affidabile per pazienti in tutto il mondo.<br />
Le sacche 3D flessibili sono realizzate<br />
appositamente per soluzioni sterili<br />
e pronte all’uso e concepite per la<br />
conservazione e il trasporto di un grosso<br />
volume di soluzioni biofarmaceutiche.<br />
Queste sacche rappresentano anche<br />
una soluzione monouso sicura e<br />
conveniente per la gestione, la conservazione<br />
e il trasporto dei fluidi necessari<br />
durante tutte le fasi del processo.<br />
La tecnologia di Sartorius sostiene la<br />
produzione dei vaccini attuali e le tecnologie<br />
dei vaccini emergenti. Le sacche<br />
per bioreattori e le sacche 3D prodotte<br />
da Sartorius sono utilizzate dalle<br />
case farmaceutiche per coltivare vaccini<br />
importanti, come quello anti Covid.<br />
20 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
20_21_articolo dow.indd 20 10/05/22 09:26
Attualità<br />
Südpack è uno dei partner che fornisce<br />
a Sartorius le pellicole di polimeri. Le<br />
alte prestazioni delle pellicole di Südpack<br />
sono fondamentali per la produzione<br />
sicura del vaccino. È importante<br />
sottolineare che la tecnologia innovativa<br />
e i processi di ricerca e sviluppo,<br />
uniti agli standard di igiene e qualità<br />
che caratterizzano le pellicole di Südpack,<br />
forniscono la flessibilità – e anche<br />
la velocità – essenziale per soddisfare i<br />
requisiti sempre mutevoli dell’industria<br />
farmaceutica e per rispondere al soccorso<br />
pandemico. Le pellicole nei bioreattori<br />
sostengono la crescita riproduttiva<br />
delle linee cellulari sensibili. Una vitalità<br />
e una densità cellulare eccellenti riducono<br />
il rischio di perdita di lotti o di<br />
incongruenze e raggiungono un’elevata<br />
purezza del prodotto e un miglioramento<br />
della produttività.<br />
“Con la robustezza eccellente della<br />
nostra pellicola è possibile sviluppare,<br />
controllare e aumentare i processi<br />
biofarmaceutici altamente sensibili a<br />
livello globale”, sostiene Thomas Freis,<br />
Managing Director di Südpack Medica<br />
AG. “Queste pellicole multistrato sono<br />
state una parte fondamentale della<br />
catena di valore per la produzione<br />
di bioreattori monouso ed hanno quindi<br />
consentito la scalabilità e lo sviluppo<br />
accelerato della tecnologia mRNA.<br />
È per questo che noi di Südpack Medica<br />
siamo estremamente fieri di essere<br />
parte integrante della battaglia globale<br />
contro la pandemia da Covid-19<br />
e siamo consapevoli della nostra responsabilità”.<br />
“Sartorius è parte della soluzione”, afferma<br />
Günther van de Rijt, Head of Procurement,<br />
Supply Network & Logistics<br />
BPS presso Sartorius. “Con l’implementazione<br />
delle nostre tecnologie a supporto<br />
dei clienti che consentono una<br />
produzione a larga scala dei vaccini,<br />
molti dei nostri prodotti giocano un<br />
ruolo essenziale nel contribuire a superare<br />
la pandemia. È quindi fondamentale<br />
che i nostri clienti possano contare<br />
sulla nostra capacità di consegna. In<br />
questa situazione difficile, con le catene<br />
di fornitura temporaneamente sotto<br />
pressione, siamo particolarmente grati<br />
di avere al nostro fianco partner affidabili<br />
come Dow e Südpack Medica”.<br />
“Noi di Dow facciamo il possibile per<br />
sostenere la campagna di vaccinazione<br />
globale contro il Covid- 19 e siamo fieri<br />
che le nostre resine, in collaborazione<br />
con ogni livello della catena di valore,<br />
stiano supportando lo sviluppo e la<br />
diffusione dei vaccini in tutto il mondo”,<br />
spiega Abby Turner, Global Marketing<br />
Director del reparto Healthcare<br />
& Hygiene presso Dow. “Si tratta di<br />
un impegno collettivo impressionante,<br />
che va dalle materie prime che produciamo<br />
fino alle persone a cui vengono<br />
somministrati i vaccini: dietro la scena<br />
ci sono tante aziende e individui<br />
che lavorano duramente per supportare<br />
la catena del valore in questo momento<br />
critico”.<br />
Gli specialisti coinvolti<br />
Südpack Medica AG ha sede a Baar (CH)<br />
ed è uno dei fornitori leader di soluzioni<br />
di imballaggio sterili in Europa e un<br />
partner pioneristico per l’industria medica,<br />
farmaceutica e diagnostica globale.<br />
L’azienda fa parte del gruppo Südpack<br />
ed è stata fondata nel 1989.<br />
La competenza chiave di Südpack Medica<br />
è lo sviluppo di soluzioni di imballaggio<br />
di plastica per prodotti sterili.<br />
La gamma di prodotti e prestazioni<br />
va da soluzioni standard a concetti<br />
di imballaggio su misura e specifici per<br />
il cliente. Include anche la produzione<br />
di pellicole coestruse flessibili e rigide,<br />
utilizzate come base e come film di<br />
copertura, e di sacche già pronte per<br />
un’ampia gamma di prodotti.<br />
Südpack Medica beneficia inoltre della<br />
lunga e consolidata leadership del<br />
gruppo Südpack nella tecnologia e<br />
nella coestrusione di pellicole a base<br />
di polimeri.<br />
Sartorius Group è un partner internazionale<br />
di spicco per la ricerca e l’industria<br />
biofarmaceutica. Con strumenti di laboratorio<br />
innovativi e materiali di consumo,<br />
la divisione del gruppo Lab Products<br />
& Services è focalizzata a soddisfare<br />
le necessità dei laboratori di ricerca<br />
e di controllo qualità delle aziende<br />
farmaceutiche e biofarmaceutiche e degli<br />
istituti di ricerca accademica. La divisione<br />
Bioprocess Solutions, con il suo<br />
ampio portafoglio incentrato nelle soluzioni<br />
monouso, aiuta i clienti a produrre<br />
in modo sicuro ed efficiente farmaci<br />
biotecnologici e vaccini.<br />
Packaging and Specialty Plastics è una<br />
divisione di Dow che combina i punti<br />
di forza di ricerca e sviluppo, presenza<br />
mondiale, ampie gamme di prodotti<br />
ed esperienza industriale per fornire<br />
tecnologie ad alte prestazioni per i<br />
mercati finali dei settori di imballaggi<br />
alimentari, igiene personale, infrastrutture,<br />
beni di consumo e trasporto.<br />
P&SP è uno dei più grandi produttori<br />
al mondo di resine di polietilene,<br />
polimeri funzionali e adesivi e, con i<br />
suoi Pack Studios, è un innovatore e<br />
collaboratore leader nella catena del<br />
valore per lo sviluppo di applicazioni<br />
sostenibili e la progettazione del ciclo<br />
di vita delle materie plastiche nell’economia<br />
circolare.<br />
<br />
Sartorius<br />
produce sacche<br />
per bioreattori<br />
dedicate alla<br />
produzione<br />
dei vaccini,<br />
utilizzando<br />
pellicole<br />
di polimeri<br />
Südpack, che<br />
a loro volta sono<br />
prodotte con<br />
resine Dow<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 21<br />
20_21_articolo dow.indd 21 10/05/22 09:26
Attualità<br />
Andion: 270 milioni di dollari per impianti<br />
di biometano ed energia rinnovabile<br />
Phillip Abrary,<br />
CEO di Andion<br />
Andion Global Inc. (Andion), fornitore internazionale<br />
di soluzioni comprovate e complete<br />
per la valorizzazione energetica dei rifiuti<br />
e sottoprodotti organici, si è assicurata un<br />
aumento di capitale di 20 milioni di dollari<br />
riservato a tre fondi di investimento: 1) un<br />
fondo privato gestito da Spring Lane Capital,<br />
una società di private equity focalizzata<br />
nel finanziamento di soluzioni sostenibili nei<br />
settori energetico, alimentare, idrico, dei rifiuti<br />
e dei trasporti; 2) Equitix Infrastructure<br />
Investments Limited (Equitix); 3) Business<br />
Development Bank of Canada (BDC). Questo<br />
nuovo capitale sarà utilizzato inizialmente<br />
per espandere le operazioni di Andion e per<br />
acquisire partecipazioni in progetti esistenti,<br />
oltre che per accelerare lo<br />
sviluppo dei progetti di Andion<br />
situati in Nord America,<br />
Italia e Paesi del Nord<br />
Europa.<br />
Contemporaneamente<br />
sarà stanziato da Spring<br />
Lane Capital ed Equitix<br />
un fondo pari<br />
a 250 milioni di<br />
dollari che sarà<br />
utilizzato per finanziare<br />
la costruzione e/o l’acquisizione e<br />
successivo rewamping di impianti per la valorizzazione<br />
energetica dei rifiuti e sottoprodotti<br />
organici e la produzione di biometano<br />
nei mercati di Andion in Nordamerica, in Italia<br />
e nell’Europa settentrionale.<br />
“Siamo entusiasti di aver chiuso la prima<br />
tranche di questo finanziamento con un<br />
gruppo di investitori strategici che ci permetterà<br />
di accelerare rapidamente lo sviluppo,<br />
la distribuzione (o l’implementazione)<br />
e il funzionamento dei nostri impianti<br />
di valorizzazione energetica dei rifiuti organici”,<br />
ha detto Phillip Abrary, CEO di Andion.<br />
“Le collaudate tecnologie proprietarie<br />
utilizzate negli impianti di digestione anaerobica<br />
di Andion hanno l’ulteriore vantaggio<br />
di contrastare il cambiamento climatico<br />
trasformando i rifiuti organici in una energia<br />
rinnovabile”.<br />
La tecnologia di Andion rende la gestione dei<br />
rifiuti organici e la conversione in RNG efficiente,<br />
sostenibile ed economicamente realizzabile.<br />
L’azienda ha consegnato con successo<br />
più di 50 impianti completi di digestione<br />
anaerobica e oltre 130 impianti complessi<br />
di trattamento delle acque reflue in tutto il<br />
Nord America e in Europa. Questo nuovo capitale<br />
fornito da Spring Lane Capital, Equitix<br />
e BDC permetterà all’azienda di espandere<br />
le sue attività e acquisire partecipazioni<br />
in questi progetti.<br />
Gli impianti per la valorizzazione energetica<br />
dei rifiuti e sottoprodotti organici di Andion<br />
forniscono benefici ambientali e socioeconomici<br />
per le città che affrontano le sfide<br />
di gestione dei rifiuti organici in Nord America<br />
e in Europa. Consentono innanzitutto la<br />
drastica riduzione dell’invio dei rifiuti alle discariche,<br />
un recupero energetico attraverso la<br />
produzione di biogas e biometano, la possibilità<br />
di recupero e riutilizzo di anidride carbonica<br />
e la produzione di compost di qualità<br />
utile a garantire la fertilità dei suoli. La digestione<br />
anaerobica riduce le emissioni di gas<br />
a effetto serra, elimina gli odori, non richiede<br />
grandi spazi e non è visivamente e paesaggisticamente<br />
impattante e, inoltre, supporta<br />
l’economia circolare in quanto i rifiuti<br />
vengono trasformati in biometano, compost<br />
e fertilizzante.<br />
Gli impianti di Andion hanno la capacità di<br />
trattare centinaia di migliaia di tonnellate di<br />
una varietà di rifiuti organici, riducendo i gas<br />
a effetto serra del trasporto, delle discariche<br />
e della combustione dei rifiuti. Questo processo<br />
crea energia rinnovabile (biogas), una<br />
fonte sostenibile di carburante per le comunità<br />
di tutto il mondo.<br />
Desjardins Capital Markets ha agito come<br />
consulente finanziario esclusivo per Andion<br />
in questo aumento di capitale della prima<br />
tranche di 20 milioni di dollari e per la definizione<br />
della disponibilità di 250 milioni<br />
di dollari per la realizzazione o l’acquisizione<br />
di impianti.<br />
<strong>Chimica</strong> verde: Versalis e Novamont rafforzano la partnership<br />
Versalis e Novamont rafforzano la partnership per rinsaldare<br />
le sinergie in un settore chiave per la transizione<br />
ecologica come quello della chimica verde, facendo leva<br />
su quanto costruito fino ad ora per massimizzarne le ricadute<br />
e cogliere nuove opportunità.<br />
Viene riconfermato l’impegno su Matrìca, la jv costituita<br />
nel 2011 tra Versalis e Novamont a Porto Torres e specializzata<br />
nella produzione di bioprodotti da fonti rinnovabili,<br />
con l’obiettivo di valorizzarne tecnologie e asset<br />
produttivi per il pieno sviluppo dei prodotti, anche in filiere<br />
integrate con le due società, nei mercati di riferimento,<br />
puntando sul loro sviluppo e crescita.<br />
In questo contesto sono anche stati ridefiniti gli accordi<br />
tra gli azionisti: Versalis aumenterà la sua partecipazione<br />
in Novamont dal 25% al 35%. Al termine di questo riassetto<br />
la compagine Novamont è così configurata: Mater-Bi<br />
(detenuta da NB Renaissance, Investitori Associati<br />
e altri investitori privati) 65%, Versalis 35%.<br />
22 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
10/05/22 09:32
Antibiotici: in Italia un alto tasso di resistenze<br />
Il Rapporto “L’uso degli antibiotici<br />
in Italia - 2020” fornisce i<br />
dati e le analisi sull’andamento<br />
dei consumi e della spesa in<br />
Italia per gli antibiotici per uso<br />
umano.<br />
“Questo lavoro, uno dei più importanti<br />
realizzato dall’Osservatorio<br />
Nazionale sull’Impiego<br />
dei Medicinali dell’AIFA, illustra<br />
una situazione italiana, europea<br />
e globale fortemente preoccupante:<br />
gli antibiotici sono<br />
usati troppo e spesso in modo<br />
inappropriato, anche se con segnali<br />
di miglioramento”, afferma<br />
il direttore generale Nicola<br />
Magrini. “L’Italia si configura<br />
come un Paese ad alto tasso<br />
di resistenze, con una situazione<br />
regionale a macchia di leopardo.<br />
Parsimonia è la parola<br />
chiave per un miglioramento<br />
dell’uso degli antibiotici in tutti<br />
i campi, nel rispetto della logica<br />
One Health”.<br />
“L’Italia è ancora lontana dal target<br />
fissato dal General Programme<br />
of Work 2019-2023 dell’OMS,<br />
secondo cui la percentuale di antibiotici<br />
appartenenti alla categoria<br />
Access usati a livello nazionale<br />
dovrebbe essere maggiore<br />
del 60%”, spiega Filomena<br />
Fortinguerra di AIFA.<br />
“L’ottimizzazione della terapia<br />
antibiotica appare quanto mai<br />
urgente viste le numerose stime<br />
che pongono l’Italia tra i Paesi<br />
europei dove il rischio individuale<br />
di ricevere una prescrizione<br />
inappropriata di antibiotico,<br />
di acquisire una infezione<br />
ospedaliera o una infezione causata<br />
da batteri resistenti è più<br />
alto”, dichiara Evelina Tacconelli,<br />
coordinatrice del gruppo OPE-<br />
RA di AIFA. “È essenziale promuovere<br />
interventi a vari livelli<br />
volti all’ottimizzazione delle<br />
prescrizioni, al corretto utilizzo<br />
delle nuove molecole di antibiotici<br />
in ospedale e all’omogeneizzazione<br />
degli indirizzi terapeutici<br />
in comunità. È necessario un<br />
cambiamento che includa un ripensamento<br />
dell’atto prescrittivo<br />
basato sulle evidenze e su un<br />
approccio consapevole, per proteggere<br />
le nuove molecole e garantire<br />
la riduzione del rischio<br />
di ulteriore diffusione di batteri<br />
resistenti agli antibiotici”.<br />
“L’OsMed nel corso degli anni ha<br />
integrato nel proprio lavoro tante<br />
esperienze diverse, adottando<br />
un approccio sempre più multidisciplinare”,<br />
commenta Francesco<br />
Trotta di AIFA. “È fondamentale<br />
l’integrazione delle<br />
fonti e la condivisione delle informazioni,<br />
utilizzando gli strumenti<br />
disponibili sul territorio<br />
per monitorare e migliorare i<br />
comportamenti prescrittivi”.<br />
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10/05/22 09:32
Attualità<br />
Takeda investirà in Italia<br />
275 milioni di euro in 5 anni<br />
Bomi amplia l’headquarter in Lombardia<br />
Presente in 24 Paesi nel mondo con 60 magazzini e oltre 3.000 dipendenti,<br />
Bomi Group ha recentemente ampliato il proprio headquarter in Lombardia,<br />
per un totale di 29.000 m², continuando in parallelo il percorso di efficientamento<br />
ed espansione delle sue sedi principali.<br />
Dopo aver portato a termine l’acquisizione di importanti realtà di settore come<br />
Autotrasporti Vercesi, CPS Farmaceutici e Autotrasporti Barbieri e aver<br />
consolidato così la propria presenza sul territorio con 20 sedi dislocate lungo<br />
la penisola italiana, tra magazzini autorizzati farma, hub di trasporto e magazzini<br />
di stoccaggio a temperatura, l’ampliamento dell’headquarter in Lombardia<br />
è il punto di arrivo di un processo iniziato con l’inaugurazione del polo<br />
logistico nel 2019, nell’ottica di efficientamento tecnologico ed espansione<br />
strutturale delle sedi di Bomi Group.<br />
La nuova area ha un’estensione di 11.000 m² a temperatura controllata, che<br />
si aggiungono ai 18.500 m² preesistenti, interamente dedicata ad attività di<br />
logistica e trasporto. Oltre alla disponibilità di spazio per ulteriori 9.000 posti<br />
pallet, il nuovo edificio dispone di oltre 1000 m² di uffici e meeting room.<br />
La sede è autorizzata per la gestione di prodotti farmaceutici, integratori<br />
e kit diagnostici contenenti stupefacenti, ed è certificata ISO 9001, ISO<br />
13485, ISO 45001.<br />
Nella nuova struttura, 4500 m² verranno dedicati alle attività di trasporto ed<br />
in particolare alla distribuzione locale mediante la flotta Bomi Health Carrier;<br />
alle 57 baie di carico già presenti se ne aggiungeranno altre 8 interamente dedicate<br />
alla regione Lombardia. La grande crescita degli spazi dedicati “all’ultimo<br />
miglio” ha reso possibile una riorganizzazione totale delle aree di magazzino;<br />
questa riqualificazione, congiunta con la tecnologia avanzata della gestione<br />
della ripartizione con il sorter, garantisce grande efficienza operativa,<br />
automazione di processo e la minimizzazione dell’errore umano.<br />
Recentemente è stato inaugurato il “Bologna One Site”, nuovo magazzino<br />
di 15.000 m² a temperatura controllata sito presso l’interporto di Bologna, autorizzato<br />
per lo stoccaggio di farmaci, integratori alimentari, sostanze psicotrope<br />
e prodotti veterinari. Razionalizzazione ed efficienza sono state le parole<br />
chiave di un progetto che ha portato alla chiusura di cinque sedi periferiche<br />
in una nuova sede unica pensata per garantire elevata sinergia tra i servizi<br />
di warehousing e la rete di trasporto a temperatura Bomi Health Carrier.<br />
Il settaggio e controllo di diversi range di temperatura con impianti ad acqua,<br />
alimentati con pozzo di falda, ed impianti aria di back-up, i pannelli radianti<br />
per il riscaldamento a pavimento e la coibentazione ad elevata resistenza<br />
termica sono le principali caratteristiche della struttura che garantiranno il<br />
raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità fissati.<br />
Annarita Egidi,<br />
amministratrice delegata<br />
di Takeda Italia<br />
Il nuovo piano di investimenti<br />
2021-2025 di<br />
Takeda Italia riguarderà<br />
principalmente i due stabilimenti<br />
di Pisa e Rieti.<br />
Attiva da oltre 240 anni<br />
in più di 80 paesi, con<br />
circa 47.000 dipendenti<br />
nel mondo e oltre 1.100<br />
in Italia, l’azienda biofarmaceutica<br />
globale ha<br />
deciso di consolidare ulteriormente<br />
la produzione<br />
di farmaci plasmaderivati,<br />
di cui detiene una<br />
quota di mercato significativa<br />
a livello mondiale.<br />
A Rieti lavorano, infatti,<br />
oltre 550 dipendenti impegnati<br />
nel frazionamento<br />
del plasma, dal quale<br />
si ricavano proteine fondamentali<br />
per il trattamento<br />
di patologie gravi<br />
nonché rare. Mentre Pisa,<br />
attraverso lo straordinario<br />
lavoro dei 200 collaboratori<br />
impiegati, è diventata<br />
il principale fornitore<br />
di albumina per<br />
Takeda nei paesi in via<br />
di sviluppo.<br />
Annarita Egidi, amministratrice<br />
delegata di Takeda<br />
Italia, ha voluto ricordare<br />
che “questi importanti<br />
investimenti economici<br />
volti all’aumento<br />
della capacità produttiva<br />
di farmaci plasmaderivati,<br />
porteranno con sé anche<br />
un incremento di risorse<br />
umane: un consistente<br />
piano di assunzioni,<br />
intorno alle 150 persone,<br />
che si uniranno agli<br />
oltre mille dipendenti di<br />
Takeda già presenti in Italia.<br />
Dipendenti che si inseriscono<br />
in un ambiente<br />
di lavoro inclusivo, sicuro,<br />
aperto e collaborativo,<br />
dove ciascun talento<br />
viene valorizzato e dove<br />
ogni dipendente può offrire<br />
il proprio contributo,<br />
lavorare e crescere come<br />
individuo. Grazie a questi<br />
valori e ad una cultura<br />
che si basa sul rispetto<br />
di diversità ed equità,<br />
con queste nuove assunzioni<br />
Takeda continuerà a<br />
perseguire l’obiettivo di<br />
garantire un equilibrio di<br />
genere nella totalità della<br />
popolazione aziendale<br />
che oggi vanta, tra leader<br />
e manager, il 47% di donne<br />
nella sede di Roma ed<br />
il 36% presso negli stabilimenti<br />
di Rieti e di Pisa”.<br />
24 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
10/05/22 09:32
Attualità<br />
SCIE entra nel gruppo Itelyum<br />
Itelyum ha acquisito il controllo di SCIE<br />
Srl, Società Costruzione Impianti Ecologici.<br />
Itelyum rafforza così il suo ruolo di<br />
player multifunzionale dell’economia circolare,<br />
andando ad ampliare la gamma di<br />
servizi offerti dal gruppo alle diverse filiere<br />
industriali, aggiungendo alle attività<br />
della gestione integrata dei rifiuti<br />
anche quelle relative alla progettazione<br />
e manutenzione di impianti per il trattamento<br />
e depurazione delle acque presenti<br />
presso molti clienti industriali di<br />
grandi dimensioni. La SCIE, con sede in<br />
provincia di Bologna, è una realtà consolidata<br />
che opera dal 1982 e che si avvale<br />
di un team di tecnici e professionisti<br />
con un prezioso know-how nel campo<br />
delle tecnologie di trattamento acque.<br />
Nel corso della sua quarantennale storia,<br />
SCIE ha progettato e realizzato impianti<br />
di trattamento acque per un’ampia gamma<br />
di settori industriali: food and beverage,<br />
lavorazione dei metalli, multinazionali<br />
del settore alimentare, infrastrutture<br />
aeroportuali, automotive ed altri, per<br />
i quali svolge anche la gestione operativa,<br />
garantendo il continuo aggiornamento<br />
tecnologico degli impianti per far<br />
fronte alle esigenze tecnico-operative ed<br />
alle prescrizioni autorizzative. Il costante<br />
impegno nella sperimentazione tecnologica<br />
ha permesso a SCIE di completare<br />
importanti realizzazioni d’avanguardia<br />
funzionali a far fronte a complesse problematiche<br />
di trattamento di acque di<br />
processo e acque industriali.<br />
L’acquisizione di SCIE permette, inoltre,<br />
di realizzare sinergie con il resto del<br />
gruppo in termini di pronto intervento,<br />
supporto tecnico, consulenza per gli impianti<br />
di trattamento acque già facenti<br />
parte della divisione Itelyum Ambiente<br />
del Gruppo, nonché per i progetti in<br />
corso di sviluppo.<br />
“Con l’ingresso di SCIE nel Gruppo<br />
Itelyum consolidiamo l’offerta di soluzioni<br />
ambientali per il settore dell’economia<br />
circolare e proseguiamo il nostro<br />
impegno sulla strada di un costante aggiornamento<br />
tecnologico, al fine di migliorare<br />
sempre di più l’efficienza depurativa<br />
e il controllo del processo di trattamento<br />
dei reflui e rifiuti liquidi negli<br />
impianti del Gruppo e negli impianti<br />
di clienti e partner”, commenta l’AD di<br />
Itelyum Marco Codognola. “La gestione<br />
delle acque, fondamentale per prevenire<br />
e contenere l’inquinamento ambientale,<br />
è un caposaldo dell’economia circolare<br />
ed Itelyum vuole applicare anche<br />
qui, come nelle altre filiere rigenerative<br />
dei rifiuti industriali che gestisce, tecnologie<br />
e processi avanzati per recuperare<br />
risorse, ridurre le emissioni e il consumo<br />
di fonti primarie di materia ed energia”.<br />
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10/05/22 09:32
Appuntamenti<br />
Dal distretto di Bergamo<br />
il 90% delle valvole<br />
industriali made in Italy<br />
Si rialza dopo tre anni il sipario su IVS (Industrial Valve Summit),<br />
che mette in luce un territorio che, superata la tragica prova<br />
della pandemia, continua a trainare l’Italia ai vertici internazionali<br />
del settore, legato in particolare alla filiera oil&gas.<br />
La quarta edizione di IVS - Industrial<br />
Valve Summit, evento internazionale<br />
dedicato alle tecnologie<br />
delle valvole industriali<br />
e alle soluzioni di flow control,<br />
promosso da Confindustria Bergamo e<br />
Promoberg, si svolgerà a Bergamo il 25<br />
e 26 maggio.<br />
L’attesa manifestazione internazionale<br />
segue di tre anni l’ultimo appuntamento<br />
riprendendo, dopo l’interruzione per<br />
la pandemia, il percorso di crescita che<br />
la contraddistingue sin dalla prima edizione.<br />
Si prospettano numeri record per<br />
IVS <strong>2022</strong>, a partire dalle aziende che saranno<br />
presenti in fiera. Per rispondere<br />
alla crescente richiesta di spazi espositivi,<br />
gli organizzatori creeranno un ul-<br />
teriore padiglione che amplierà i saloni<br />
di 5000 metri quadrati. Gli spazi del<br />
Summit cresceranno così fino a raggiungere<br />
l’estensione mai raggiunta di<br />
15 mila metri quadrati complessivi.<br />
Sono dodici i Paesi da cui provengono<br />
quasi 300 espositori che saranno<br />
presenti alla quarta edizione del Summit.<br />
Oltre all’Italia, si tratta di Germania,<br />
Gran Bretagna, Stati Uniti d’America,<br />
Francia, Corea del Sud, Spagna, Paesi<br />
Bassi, Belgio, Sudafrica, Turchia e<br />
Repubblica Ceca, in rappresentanza di<br />
quattro continenti.<br />
Delegazioni in arrivo da tutto il<br />
mondo<br />
Le adesioni internazionali crescono grazie<br />
alla sinergia con AVR ANIMA (l'associazione<br />
industriale di categoria che<br />
rappresenta le aziende italiane del settore<br />
valvole e rubinetteria) e ICE (l'Agenzia<br />
per la promozione all’estero e<br />
l’internazionalizzazione delle imprese<br />
italiane), che consentirà la partecipazione<br />
di delegazioni provenienti da una<br />
ventina di Paesi da 5 continenti. Le delegazioni<br />
avranno l’opportunità di interfacciarsi<br />
con gli operatori della filiera<br />
dell’oil&gas presenti in fiera, dando<br />
26 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
26_29_articolo IVS.indd 26 10/05/22 09:34
Appuntamenti<br />
vita a momenti di confronto e ad attività<br />
di matchmaking. Nel dettaglio, presso<br />
lo stand AVR ANIMA e ICE saranno<br />
create delle aree dedicate agli incontri<br />
B2B. Rimanendo in tema di presenze<br />
internazionali, gli organizzatori di IVS<br />
confermano la presenza di oltre sessanta<br />
invitati di standing primario fra decisori,<br />
operatori e speaker internazionali.<br />
Attraverso la collaborazione operativa<br />
con Unido ITPO Italy, l’Ufficio italiano<br />
per la promozione tecnologica e degli<br />
investimenti dell’Organizzazione delle<br />
Nazioni Unite per lo sviluppo industriale,<br />
gli organizzatori del Summit hanno<br />
permesso la partecipazione in presenza<br />
di una delegazione di imprenditori<br />
e di rappresentanti delle istituzioni<br />
dell’Iraq. L’iniziativa rientra tra i momenti<br />
chiave del progetto "Investment<br />
Promotion for Iraq - Phase II", che punta<br />
a sviluppare il tessuto produttivo iracheno<br />
attraverso l’intensificazione del<br />
rapporto commerciale con l’Italia, allo<br />
scopo di favorire la promozione di investimenti<br />
e il trasferimento tecnologico<br />
tra i due Paesi.<br />
A crescere di anno in anno è anche<br />
la parte convegnistica, che prevede<br />
un programma più ricco di conferenze<br />
scientifiche, momenti di confronto<br />
e contenuti tecnici. Il Summit introduce<br />
quest’anno un calendario di workshop,<br />
laboratori e panel complementari<br />
alle cinque sessioni tematiche principali.<br />
L’appuntamento di apertura sarà<br />
la tavola rotonda, la prima nel suo genere,<br />
che esaminerà il ruolo dell’idrogeno<br />
nei nuovi scenari legati alla decarbonizzazione,<br />
in programma il 24 maggio.<br />
Tutti i contenuti discussi durante i giorni<br />
della fiera saranno accessibili in modo<br />
libero e gratuito attraverso la piattaforma<br />
IVS Valve Campus Knowledge<br />
Platform, che condividerà in modo perenne<br />
e smart tutti i contributi<br />
scientifici di IVS <strong>2022</strong>.<br />
Le cinque sessioni tematiche toccate<br />
dai cicli di convegni di IVS <strong>2022</strong> sono:<br />
gli sviluppi nel design delle valvole<br />
di sicurezza, nei materiali, nei processi<br />
di manifattura, nei rivestimenti e nelle<br />
tecnologie anticorrosione; attuatori<br />
e valvole di controllo; emissioni fuggitive<br />
e tecnologie di guarnizione; innovazione,<br />
tecnologie emergenti e scenari<br />
futuri; standard internazionali, specifiche<br />
di fornitura, gestione semplificata<br />
della documentazione e tecnologie<br />
di ispezione da remoto.<br />
Due valvole europee per oil&gas su<br />
cinque vengono dall’Italia<br />
In occasione del convegno di apertura<br />
di IVS <strong>2022</strong> verrà presentato l’Osservatorio<br />
IVS-Prometeia “The oil & gas valve<br />
industry in Italy” realizzato con il<br />
contributo dell’ufficio studi di Confindustria<br />
Bergamo. Il nuovo studio fotografa<br />
lo stato del comparto italiano che<br />
conta 255 imprese, 11.400 addetti e un<br />
valore della produzione pari a 3,2 miliardi<br />
di euro.<br />
Numeri che rendono la filiera delle valvole<br />
per l’oil&gas un settore “core” del<br />
manifatturiero italiano, oltre che una<br />
delle eccellenze nascoste del Made in<br />
Italy. Quasi due valvole su cinque per<br />
l’oil&gas prodotte in Europa sono italiane.<br />
Il nostro Paese è in testa alla graduatoria<br />
dei maggiori produttori UE,<br />
grazie alla presenza di una filiera completa,<br />
sia in termini di prodotti finiti<br />
che di componenti e prodotti ausiliari.<br />
In particolare, il territorio di Bergamo<br />
rappresenta il fulcro del settore italiano.<br />
Entro un raggio di 100 km dalla provincia<br />
ha sede un distretto industriale<br />
che genera oltre il 90% della produzione<br />
nazionale del comparto. Nel 2020<br />
gli investimenti mondiali nel settore<br />
dell’oil&gas sono calati di circa il 30%<br />
e il recupero del 2021 si è espresso a<br />
ritmi moderati ma insufficienti a riagganciare<br />
i livelli pre-pandemia. Di conseguenza,<br />
anche la domanda mondiale<br />
all’importazione di valvole per l’oil&gas<br />
ha archiviato il 2021 su livelli più contenuti<br />
(del 2% circa) rispetto a quelli<br />
del 2019. Lo shock del 2020 ha determinato<br />
una contrazione del fatturato delle<br />
imprese del settore (-11%): un ripiegamento<br />
in linea con quello dei competitor<br />
internazionali. Tra il 2020 e il<br />
2021, le esportazioni italiane di valvole<br />
per il settore energetico sono cresciute<br />
a ritmi in linea o più elevati rispetto<br />
a quelle dei competitor in oltre<br />
il 60% dei top-100 mercati mondiali.<br />
L’appuntamento<br />
che aprirà il<br />
Summit, il 24<br />
maggio, sarà<br />
una tavola<br />
rotonda volta<br />
a esaminare<br />
il ruolo<br />
dell’idrogeno<br />
nei nuovi scenari<br />
legati alla<br />
decarbonizzazione<br />
Giovanna Ricuperati, vicepresidente di<br />
Confindustria Bergamo: “Questa città è il<br />
baricentro italiano del comparto. Ospitare<br />
il Summit incarna un particolare significato<br />
di ripartenza dopo gli eventi che l’hanno<br />
fortemente scossa negli ultimi due anni”<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 27<br />
26_29_articolo IVS.indd 27 10/05/22 09:34
Appuntamenti<br />
L’Osservatorio<br />
IVS-Prometeia<br />
“The oil & gas<br />
valve industry<br />
in Italy” fotografa<br />
un comparto<br />
che conta 255<br />
imprese, 11.400<br />
addetti e un<br />
valore della<br />
produzione<br />
pari a 3,2 miliardi<br />
di euro<br />
Oltre all’Osservatorio realizzato con Prometeia,<br />
gli organizzatori hanno commissionato<br />
a ICE due studi di mercato<br />
sui comparti di Brasile ed Emirati Arabi<br />
Uniti, che verranno presentati sempre<br />
nei giorni di fiera.<br />
“Viviamo un momento di grande trasformazione<br />
per il settore energetico,<br />
e di forte complessità per tutti gli operatori<br />
dell’oil&gas, che rende IVS - Industrial<br />
Valve Summit un’occasione di<br />
confronto preziosa per tutta la filiera<br />
delle valvole industriali”, ha commento<br />
Giovanna Ricuperati, vicepresidente<br />
di Confindustria Bergamo. “Un dialogo<br />
che finalmente può svolgersi in<br />
gli eventi che l’hanno fortemente scossa<br />
negli ultimi due anni. IVS - Industrial<br />
Valve Summit è una manifestazione<br />
strategica per Confindustria Bergamo<br />
come iniziativa a sostegno delle<br />
filiere industriali di eccellenza del territorio<br />
e, in particolare, delle Pmi che<br />
ne rappresentano la stragrande maggioranza.<br />
La fiera nasce dai produttori<br />
e si rivolge ai produttori, e vede le<br />
aziende in primo piano in ogni aspetto<br />
del Summit”.<br />
“Rilanciare una manifestazione di grande<br />
portata in un contesto mondiale ancora<br />
molto complicato è per noi motivo<br />
di grande soddisfazione”, ha commen-<br />
prattutto un solido punto di ripartenza,<br />
dopo gli ultimi due che spesso, come<br />
noto, hanno comportato la necessità<br />
di sospendere o rinviare le attività<br />
programmate”.<br />
“L’intera filiera delle valvole industriali<br />
– ha spiegato Maurizio Brancaleoni,<br />
presidente del Comitato scientifico di<br />
IVS – troverà a Bergamo il think tank<br />
ideale per promuovere nuove relazioni<br />
e partnership, specialmente dopo<br />
due anni di stop e alla luce della nuova<br />
agenda, che vuole coniugare i processi<br />
di sostenibilità con quelli di indipendenza<br />
energetica. ValveCampus,<br />
che è partner scientifico dell’evento,<br />
presenza proprio grazie a IVS, che rappresenta<br />
il punto d’incontro ideale per<br />
condividere strategie e progettualità,<br />
discutere i nuovi scenari e promuovere<br />
il comparto, offrendo occasioni di<br />
sviluppo per il business. Ad ospitare<br />
il Summit sarà come sempre Bergamo,<br />
una città che è il baricentro italiano<br />
del comparto e che incarna un particolare<br />
significato di ripartenza dopo<br />
Maurizio Brancaleoni, presidente<br />
del Comitato scientifico di IVS: “La filiera<br />
delle valvole industriali troverà il think tank<br />
ideale per promuovere nuove relazioni<br />
e partnership, specialmente alla luce<br />
della nuova agenda che coniuga sostenibilità<br />
e indipendenza energetica”<br />
tato Fabio Sannino, presidente di Promoberg.<br />
“Organizzare la quarta edizione<br />
di IVS rappresenta un risultato molto<br />
importante, conquistato dopo un percorso<br />
lungo e faticoso, e proprio per<br />
questo ancora più significativo. Il traguardo<br />
testimonia in modo efficace e<br />
concreto la sinergia organizzativa con<br />
Confindustria Bergamo. IVS rappresenta<br />
un evento di assoluto rilievo e di prestigio<br />
all’interno del calendario di Promoberg<br />
sia per l'ampia partecipazione<br />
di attori di rilievo internazionale che<br />
porta sul nostro territorio sia per la visibilità<br />
che offre alla nostra città, alla<br />
nostra provincia ed al suo tessuto produttivo.<br />
Il Summit rappresenta per Promoberg,<br />
e per tutte le realtà coinvolte<br />
dal progetto, un punto di partenza oltre<br />
che un importante traguardo ma so-<br />
ha organizzato i workshops e le conferenze<br />
seguendo queste linee guida<br />
per offrire a tutti gli operatori momenti<br />
di approfondimento, spunti di riflessione<br />
e le ultime novità del settore. Le<br />
conferenze di IVS <strong>2022</strong> mirano a rilanciare<br />
il valore e a stimolare l’interesse<br />
degli operatori nei confronti dell’appuntamento<br />
espositivo più atteso dal<br />
comparto. Le sei sessioni di congressi<br />
seguiranno cinque filoni tematici e<br />
vedranno ventisei relatori intervenire<br />
in rappresentanza di otto Paesi. Per la<br />
prima volta, le memorie approfondiranno<br />
aspetti pratici ed operativi, presentando<br />
ricerche ed esperienze degli<br />
attori protagonisti in rappresentanza<br />
dell’intera filiera, al fine di contribuire<br />
all’applicazione delle ultime frontiere<br />
tecnologiche nel settore”.<br />
28 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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Appuntamenti<br />
Al Simposio AFI la nuova era del mondo farmaceutico<br />
A Rimini dall’8 al 10 giugno, l’evento si focalizzerà su cambi di paradigma avvenuti<br />
in questi 2 anni e sugli scenari futuri del settore. Aprirà la manifestazione la Lectio<br />
Magistralis del presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi.<br />
Il 61° Simposio AFI, intitolato<br />
“Il Mondo Farmaceutico: i paradigmi<br />
di una Nuova Era”, si terrà<br />
al Palacongressi di Rimini dall’8<br />
al 10 giugno <strong>2022</strong>. L’evento si<br />
focalizzerà sul cambio di paradigma<br />
attraverso cui è passato il<br />
mondo della salute dopo due anni<br />
di pandemia, “una rivoluzione<br />
irreversibile che ci proietta oltre<br />
la nuova normalità, in una nuova<br />
era per il mondo farmaceutico”.<br />
Se non c’è la salute, anche l’economia<br />
e la vita sociale vengono<br />
irrimediabilmente compromesse.<br />
Per discutere e confrontarsi<br />
su tematiche così importanti<br />
e condividere responsabilità<br />
tanto grandi, parteciperanno al<br />
Simposio autorevoli relatori provenienti<br />
dall’industria, dalle università,<br />
dall’Agenzia Italiana del<br />
Farmaco (AIFA), dal ministero<br />
della Salute, dall’Istituto Superiore<br />
di Sanità (ISS), dalle associazioni<br />
di categoria.<br />
12 sessioni scientifiche<br />
Il Simposio avrà inizio con il saluto<br />
di benvenuto del presidente<br />
di AFI Giorgio Bruno, cui seguirà<br />
la Lectio Magistralis tenuta<br />
dal presidente di Farmindustria,<br />
Massimo Scaccabarozzi, il<br />
quale si focalizzerà sul tema del<br />
Simposio “Il Mondo Farmaceutico:<br />
i paradigmi di una Nuova<br />
Era”, analizzando quanto accaduto<br />
in questi due anni di pandemia<br />
e concentrandosi sui possibili<br />
scenari futuri.<br />
Seguiranno 12 sessioni scientifiche<br />
dedicate ad aree di grande<br />
interesse e la sessione plenaria a<br />
cui parteciperanno i rappresentanti<br />
delle istituzioni e delle associazioni<br />
di categoria.<br />
La sessione Supply Chain affronterà<br />
il tema della sicurezza nella<br />
fase di distribuzione del farmaco,<br />
discutendone con enti regolatori<br />
e associazioni di categoria,<br />
cui seguirà la sessione intitolata<br />
“Integratori Alimentari di<br />
qualità tra dubbi e certezze tecniche<br />
e normative”.<br />
Il <strong>2022</strong> vede l’entrata in vigore<br />
del Regolamento Europeo sulla<br />
sperimentazione clinica con farmaco<br />
e Regolamento Europeo<br />
sui dispositivi diagnostici in vitro.<br />
Nella sessione Ricerca Clinica<br />
i diversi attori della ricerca<br />
(aziende, ospedali, enti regolatori)<br />
riporteranno la loro esperienza<br />
nell’applicazione delle<br />
nuove norme, mentre la sessione<br />
Biotech affronterà il tema della<br />
medicina personalizzata, dove<br />
il Biotech gioca un ruolo preminente<br />
con soluzioni di farmaci<br />
biologici come gli anticorpi monoclonali<br />
e con la nuova frontiera<br />
dei farmaci cellulari di terapia<br />
genica.<br />
La sessione API riguarderà<br />
quest’anno compliance regolatoria<br />
e nuove strategie di sviluppo,<br />
mentre quella di Innovazione<br />
Tecnologica toccherà<br />
tre temi rilevanti e di grande<br />
interesse quali Integrazione<br />
Macchine e Sistemi, Cyber Security<br />
e Convalida 4.0.<br />
“La vigilanza a 360°” sarà il tema<br />
della sessione di Farmacovigilanza,<br />
mentre la sessione Qualità<br />
riguarderà la gestione delle<br />
modifiche alle Officine, con la<br />
presentazione di alcuni casi di<br />
applicazione pratica.<br />
La sessione AFI/CRS/ADRITELF<br />
tratterà della cronoterapia dei<br />
medicamenti attraverso l’interazione<br />
tra farmacologi, clinici e<br />
tecnologi farmaceutici.<br />
Inoltre, si terranno le sessioni<br />
HTA&Market access, Produzione<br />
e Dispositivi Medici, durante la<br />
quale sono previsti interventi riguardanti<br />
sia le terapie digitali<br />
sia gli aspetti regolatori.<br />
L’area espositiva come opportunità<br />
di incontro<br />
Oltre alle sessioni scientifiche<br />
il Simposio ospiterà sette workshop<br />
aziendali in presenza ed<br />
uno in modalità webinar (tutti<br />
ad iscrizione gratuita), uno spazio<br />
dedicato alle aziende con aggiornamenti<br />
sulle principali novità<br />
ed innovazioni del mercato.<br />
La piazza delle Donne del<br />
pharma, una tavola rotonda dedicata<br />
al mondo delle donne nel<br />
pharma-biotech, e la Piazza delle<br />
Startup, un’area in cui le giovani<br />
realtà innovative avranno<br />
l’opportunità di presentare<br />
ad aziende e investitori i propri<br />
progetti e le novità in ambito<br />
farmaceutico.<br />
Infine, una sessione Poster permetterà<br />
ai ricercatori di presentare<br />
i risultati delle loro attività.<br />
L’area espositiva sarà strutturata<br />
per massimizzare le possibilità<br />
di networking, che vedeva<br />
a un mese e mezzo dall’apertura<br />
105 espositori confermati.<br />
Le aziende espositrici provengono<br />
da tutta la filiera farmaceutica,<br />
confermando l’importanza<br />
del Simposio come un momento<br />
essenziale di incontro e condivisione.<br />
30 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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15:08
Appuntamenti<br />
<strong>Chimica</strong> fine e delle specialità in mostra a Francoforte<br />
L’AGENDA<br />
GAS Analysis Symposium & Exhibition<br />
17-20 maggio <strong>2022</strong><br />
Parigi, Francia<br />
www.gasanalysisevent.com<br />
Interphex<br />
24-26 maggio <strong>2022</strong><br />
New York, Usa<br />
www.interphex.com<br />
Mecfor<br />
24-26 maggio <strong>2022</strong><br />
Parma<br />
www.mecforparma.it<br />
Packaging Première<br />
24-26 maggio <strong>2022</strong><br />
Milano<br />
www.packagingpremiere.it<br />
SPS Italia<br />
24-26 maggio <strong>2022</strong><br />
Parma<br />
www.spsitalia.it<br />
IVS - Industrial Valve Summit<br />
25-26 maggio <strong>2022</strong><br />
Bergamo<br />
www.industrialvalvesummit.com<br />
Chemspec Europe<br />
31 maggio - 1 giugno <strong>2022</strong><br />
Francoforte sul Meno, Germania<br />
www.chemspeceurope.com<br />
Pharma Congress<br />
31 maggio - 1 giugno <strong>2022</strong><br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.pharma-congress.com<br />
Pharmatech Cosmetec<br />
31 maggio - 2 giugno <strong>2022</strong><br />
Chartres, Francia<br />
www.pharmacosmetech.com<br />
Simposio AFI<br />
8-10 giugno <strong>2022</strong><br />
Rimini<br />
www.simposio.afiscientifica.it<br />
Analytica<br />
21-24 giugno <strong>2022</strong><br />
Monaco di Baviera, Germania<br />
www.analytica.de<br />
Chemspec Europe, la fiera internazionale per la chimica<br />
fine e di specialità, avrà luogo a Francoforte dal 31<br />
maggio al primo giugno <strong>2022</strong>. Nella sua 35esima edizione,<br />
l’evento offrirà ancora una potente e autorevole<br />
piattaforma per esplorare soluzioni su misura, idee e sostanze<br />
innovative. Oltre 200 espositori da 28 paesi hanno<br />
confermato la loro partecipazione, un’eccellente rappresentanza<br />
trasversale dell’industria della chimica fine<br />
e di specialità. Sarà nutrita la presenza tedesca, indiana,<br />
statunitense, francese, britannica, svizzera e belga.<br />
“La chimica fine e delle specialità opera in un mercato<br />
in rapido cambiamento e deve<br />
affrontare molte sfide”, dice Liljana<br />
Goszdziewski, Chemspec Europe’s<br />
Portfolio Director e per conto<br />
della società organizzatrice<br />
Mack-Brooks Exhibitions. “La trasformazione<br />
digitale, la resilienza<br />
della supply chain, l’economia circolare,<br />
il green e gli obiettivi delle<br />
Nazioni Unite per lo sviluppo<br />
sostenibile sono temi fondamentali<br />
su cui l’industria si sta focalizzando proprio ora.<br />
Nel corso di Chemspec, un’ampia serie di conferenze offrirà<br />
ulteriori approfondimenti sugli sviluppi industriali<br />
e sulle strategie adottate dai top manager per raggiungere<br />
i propri obiettivi e crescere.<br />
Durante il primo giorno al Chemspec Lecture Theatre,<br />
Afyren Francia terrà una conferenza dal titolo “L’innovazione<br />
sostenibile apre la strada alla neutralità climatica”,<br />
seguita dalla presentazione di Sabin Metal Corporation<br />
sui “Rischi e opportunità dei metalli preziosi”. ReachLaw<br />
coordinerà l’incontro sul Reach turco KKDIK nel Regulatory<br />
Service Theatre, mentre<br />
Regartis parlerà de “Il valore<br />
dell’auditing nella politica del<br />
cambiamento dei prodotti chimici”.<br />
Nell’Agrochemicals Lecture<br />
Theatre, il partner dell’evento<br />
BCNP Consultants GmbH ospiterà<br />
una serie di importanti relatori<br />
che discuteranno di “Bieconomia,<br />
digitalizzazione e la<br />
chimica verde”.<br />
mcTER Cogenerazione<br />
23 giugno <strong>2022</strong><br />
Milano<br />
www.mcter.com/cogenerazione_milano<br />
MedPharmPlast<br />
27-28 giugno <strong>2022</strong><br />
Amburgo, Germania<br />
www.medpharmplasteurope.org<br />
Achema<br />
22-26 agosto <strong>2022</strong><br />
Francoforte sul Meno, Germania<br />
www.achema.de<br />
Powtech<br />
27-29 settembre <strong>2022</strong><br />
Norimberga, Germania<br />
www.powtech.de<br />
ISPE Annual Meeting & Expo<br />
30 ottobre - 2 novembre <strong>2022</strong><br />
Orlando, Usa<br />
ww.ispe.org<br />
CPhI Worldwide<br />
1-3 novembre <strong>2022</strong><br />
Francoforte, Germania<br />
www.cphi.com<br />
Pharmtech & Ingredients<br />
22-25 novembre <strong>2022</strong><br />
Mosca, Russia<br />
www.pharmtech-expo.ru<br />
mcT Petrolchimico<br />
24 novembre <strong>2022</strong><br />
Milano<br />
www.mctpetrolchimico.com<br />
Chemtech Eurasia<br />
24-26 novembre <strong>2022</strong><br />
Instanbul, Turchia<br />
www.chemtecheurasia.com<br />
Egyps Petroleum Show<br />
13-15 febbraio 2023<br />
Il Cairo, Egitto<br />
www.egyps.com<br />
OMC<br />
23-25 maggio 2023<br />
Ravenna<br />
www.omc.it<br />
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IFAT 30MAGGIO/3GIUGNO<br />
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Industria farmaceutica<br />
Il digitale<br />
è partecipazione<br />
Sintetica è fra le medie aziende<br />
farmaceutiche più avanzate<br />
nella trasformazione digitale.<br />
Alla tavola rotonda di SPS Italia<br />
e ISPE Italia su “Digitalizzazione<br />
e Pharma 4.0” è intervenuto<br />
il responsabile del programma<br />
intrapreso dall’azienda svizzera:<br />
“Il coinvolgimento attivo<br />
delle persone è importante<br />
quanto la tecnologia”.<br />
Davide Ferrara,<br />
Digital Affairs<br />
Corporate<br />
Executive<br />
Director<br />
di Sintetica<br />
di Alessandro Bignami<br />
con la partecipazione<br />
di tutte le<br />
componenti aziendali<br />
ci può essere<br />
“Solo<br />
una reale trasformazione<br />
digitale”. Davide Ferrara, Digital<br />
Affairs Corporate Executive Director<br />
di Sintetica, è stato invitato alla<br />
tavola rotonda “Digitalizzazione e<br />
Pharma 4.0 nel Life Science”, organizzata<br />
da SPS Italia e ISPE Italia lo<br />
scorso 13 aprile a Milano. Ha contribuito<br />
alla discussione portando al<br />
pubblico la propria esperienza diretta<br />
nella creazione di una roadmap<br />
verso il 4.0 in una media azienda farmaceutica.<br />
Per farlo, Ferrara non ha<br />
parlato solo di tecnologie e sistemi,<br />
ma soprattutto di awareness digitale<br />
e di focalizzazione sulle persone. “Il<br />
digital è la tecnologia abilitante, ciò<br />
che conta però è trasformare il modo<br />
di fare business, l’organizzazione,<br />
i processi. E ciò si può fare solo<br />
attraverso il coinvolgimento di tutti<br />
i dipartimenti”. A margine dell’evento,<br />
che si è svolto negli ampi spazi<br />
del MADE Competence 4.0 di Bovisa,<br />
abbiamo avuto l’opportunità di approfondire<br />
con il manager alcuni temi<br />
toccati nella presentazione.<br />
Davide Ferrara, può presentarci<br />
brevemente Sintetica?<br />
Sintetica è una media azienda del<br />
Canton Ticino che ha compiuto 100<br />
anni nel 2021. Ha una storia lunga<br />
e costellata di successi nell’ambito<br />
della ricerca farmaceutica. Produciamo<br />
farmaci in asettico e siamo<br />
leader nella produzione di soluzioni<br />
iniettabili come anestetici locali<br />
e analgesici, prodotti dunque destinati<br />
soprattutto alle cure intensive e<br />
alla sala operatoria. A gestirli sono<br />
34 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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Industria farmaceutica<br />
“Abbiamo impostato un programma molto<br />
ambizioso rispetto ai sistemi e tecnologie<br />
che stiamo implementando e alle tempistiche<br />
per realizzare i singoli obiettivi.<br />
Il <strong>2022</strong> sarà un anno di svolta”<br />
quindi soprattutto anestesisti e operatori<br />
sanitari in ospedale. Tre anni<br />
fa la società è stata acquisita da un<br />
fondo che ha ampliato ulteriormente<br />
le prospettive di crescita e creato<br />
le basi per una nuova fase di accelerazione<br />
verso i temi della digitalizzazione<br />
e dell’innovazione.<br />
Oggi qual è la vostra dimensione?<br />
Siamo più di 300 persone, dislocate<br />
in quattro sedi, due in Svizzera, una<br />
in Germania e una nel Regno Unito.<br />
I nostri prodotti vengono distribuiti<br />
in tutto il mondo con un modello<br />
che prevede sia un canale “Business<br />
to Consumer” con vendita diretta<br />
ad ospedali e farmacie e un canale<br />
“Business to Business” dove operiamo<br />
grazie a delle partnership strategiche<br />
che si occupano della distribuzione.<br />
Quando è entrato in azienda e quali<br />
competenze ha portato?<br />
Sono entrato a far parte di Sintetica<br />
circa tre anni fa, portando con<br />
me un’esperienza ventennale nella<br />
consulenza direzionale e strategica<br />
in aziende multinazionali del settore<br />
farmaceutico. In Sintetica mi è stato<br />
affidato il compito di coordinare l’intero<br />
programma di transizione digitale<br />
in qualità di Corporate IT Director.<br />
Ho trovato un’azienda fortemente<br />
focalizzata sul valore delle persone<br />
e con un concreto orientamento<br />
all’innovazione, due elementi in piena<br />
sintonia con il mio approccio alla<br />
digitalizzazione. La tecnologia gioca<br />
un ruolo primario nell’ambito di<br />
programmi di trasformazione digitale<br />
perché può abilitare il cambiamento<br />
e accelerare la crescita, ma l’accento<br />
va posto sulla trasformazione.<br />
Le precedenti esperienze mi hanno<br />
insegnato che quando le persone non<br />
sono al centro di questo tipo di progettualità<br />
è difficile portare a casa<br />
un successo pieno. La capacità di superare<br />
le resistenze al cambiamento<br />
e il naturale atteggiamento difensivo<br />
rispetto a nuove tecnologie e innovazione<br />
è determinante. Per farlo,<br />
occorre un programma di iniziative<br />
concrete, che non si possono ridurre<br />
ad attività di comunicazione e<br />
formazione. Bisogna intervenire nel<br />
vivo delle modalità di lavoro, facilitare<br />
il continuo allineamento verso<br />
gli obiettivi aziendali, stimolare una<br />
sempre più radicata consapevolezza<br />
digitale. Si tratta di aspetti non meno<br />
importanti e perfino più complessi<br />
delle tecnologie, per le quali possiamo<br />
quantomeno affidarci a esperti<br />
integratori di sistema. Alla fine a<br />
contare sono la chiarezza della visione<br />
e la capacità di integrare competenze<br />
tecniche e di business in tutte<br />
le fasi del programma di trasformazione<br />
digitale.<br />
A che punto siete arrivati nel percorso<br />
di trasformazione digitale?<br />
Siamo poco oltre metà strada. Abbiamo<br />
impostato un programma estremamente<br />
ambizioso rispetto ai sistemi<br />
e tecnologie che stiamo implementando<br />
e alle tempistiche che<br />
ci siamo dati per realizzare i singoli<br />
obiettivi. Il <strong>2022</strong> sarà un anno<br />
di svolta, poiché andranno a regime<br />
quattro delle cinque iniziative<br />
che abbiamo avviato in questa fase<br />
di transizione. È un primo e interessante<br />
momento di verifica, che<br />
può generare già un importante salto<br />
di qualità. Contiamo di integrare<br />
tutti i processi aziendali su un’unica<br />
piattaforma. È un avanzamento che<br />
giudico ancora più significativo dopo<br />
aver ascoltato l’indagine presentata<br />
da ISPE Italia, secondo la quale<br />
molte realtà, simili alla nostra per<br />
dimensioni, si stanno ancora chiedendo<br />
come sia meglio muoversi sul<br />
tema del digitale.<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 35<br />
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Industria farmaceutica<br />
Come ha influito la pandemia sul<br />
percorso che avete intrapreso?<br />
È stata una sfida non facile, che per<br />
certi versi ha accelerato il cambiamento<br />
che avevamo già avviato. Per<br />
tutti è stato un periodo drammatico,<br />
ma mi piace guardare anche agli effetti<br />
positivi che ha sortito sulle dinamiche<br />
della società. Penso per esempio<br />
alla lezione appresa rispetto allo<br />
smart working. Oggi le aziende hanno<br />
capito che il lavoro da casa può essere<br />
tutt’altro che incompatibile con<br />
gli obiettivi aziendali e che spesso<br />
favorisce l’incremento della produttività.<br />
Ovviamente non può interessare<br />
ugualmente tutte le mansioni e va<br />
analizzato anche rispetto alla normativa<br />
paese, ma si è rivelato uno strumento<br />
virtuoso. Un’altra eredità che<br />
ci lascerà questa terribile emergenza<br />
è di natura più commerciale e riguarda<br />
nuovi modi di fare business e<br />
la possibilità di coinvolgere il cliente<br />
attraverso i canali digitali. Si tratta<br />
di esperienze che porteranno frutti<br />
anche quando la pandemia sarà del<br />
tutto alle spalle. Le aziende che, di<br />
fronte a questi cambiamenti, si sono<br />
dimostrate più reattive nei prossimi<br />
anni vedranno un incremento del<br />
proprio vantaggio competitivo.<br />
Il digitale offre opportunità peculiari<br />
per l’industria del pharma?<br />
Sì, perché il farmaceutico è soggetto<br />
a una regolamentazione non paragonabile<br />
ad altri comparti industriali<br />
e che inevitabilmente impone un<br />
taglio specifico alla trasformazione<br />
“In Sintetica, tutti sono parte integrante dell’evoluzione<br />
digitale e sono invitati a sentirla propria e apprezzarne in<br />
prima persona i benefici, in modo da poter dare un contributo<br />
attivo e sentirsi attori del cambiamento”<br />
digitale, che deve tenere conto di<br />
procedure di validazione, protocolli<br />
di test tipici del settore. Penso per<br />
esempio all’esigenza di trasparenza,<br />
alla data integrity e alla compliance<br />
in generale. In quest’ottica la tecnologia<br />
è un valido alleato anche per<br />
rispondere ai requisiti del complesso<br />
apparato normativo che regola il settore<br />
e che è in costante evoluzione.<br />
Il bisogno di rispettare le normative<br />
e di validare ogni innovazione<br />
non frena il cambiamento verso<br />
nuovi sistemi tecnologici e informativi?<br />
In realtà no, se questo sistema di regole<br />
offre un reale miglioramento verso<br />
la qualità del prodotto, la trasparenza<br />
e l’integrazione dei processi. Al<br />
contrario la regolamentazione gode di<br />
molta attenzione e consenso da parte<br />
delle aziende più virtuose e, proprio<br />
grazie al fatto di essere così stretta,<br />
tutela il paziente e di riflesso il produttore<br />
farmaceutico. Guardi il fenomeno<br />
della contraffazione. La stessa<br />
survey di ISPE rivela che circa un farmaco<br />
su cinque acquistato su internet<br />
è falso. Ciò mette a repentaglio la salute<br />
del paziente e la credibilità del settore.<br />
E spiega bene perché ogni passo<br />
verso processi più controllati e tracciabili<br />
non può che essere visto con favore<br />
sia dall’industria sia dalla comunità.<br />
Cosa si aspetta per i prossimi mesi?<br />
Stiamo vivendo una fase molto dinamica<br />
della nostra storia aziendale e in<br />
questo anno diverse iniziative arriveranno<br />
in porto. Abbiamo l’ambizione<br />
di essere pionieri della digital transformation,<br />
quantomeno tra le realtà<br />
farmaceutiche delle nostre dimensioni.<br />
Tutto il management aziendale è<br />
coinvolto in questa transizione e nei<br />
prossimi mesi, con il completamento<br />
delle varie iniziative, il coinvolgimento<br />
abbraccerà la maggior parte<br />
dei dipendenti dell’azienda. Abbiamo<br />
cercato di superare la solita<br />
dialettica in cui i dipartimenti esprimono<br />
dei requisiti di business e l’area<br />
IT selezione e sviluppa soluzioni<br />
adeguate. Tutti sono parte integrante<br />
dell’evoluzione digitale e sono invitati<br />
a sentirla propria e apprezzarne<br />
in prima persona i benefici, in modo<br />
da poter dare un contributo attivo e<br />
sentirsi attori del cambiamento. Sono<br />
convinto che solo un’ampia partecipazione<br />
consenta di esprimere al<br />
meglio il potenziale della trasformazione<br />
digitale.<br />
<br />
36 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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16:44
Industria farmaceutica<br />
Le neuroscienze al servizio<br />
della persona<br />
La felicità non è solo un’aspirazione umana universale ma, come confermano<br />
le neuroscienze, è anche una competenza che si può coltivare e che<br />
consente di raggiungere traguardi personali e professionali. In quest’ottica,<br />
Biogen Italia applica un modello di sviluppo attento al benessere<br />
del lavoratore e alla responsabilità sociale. Tanto da ottenere diversi<br />
riconoscimenti.<br />
pie innovative per persone con gravi<br />
patologie neurologiche e neurodegenerative.<br />
Nel modello di business<br />
di Biogen trova ampio spazio l’impegno<br />
nella diffusione della responsabilità<br />
sociale basata sull’attenzione<br />
al benessere dei lavoratori, all’equilibrio<br />
fra vita lavorativa e privata<br />
e alla tutela ambientale. Un modello<br />
in cui la filiale italiana si è partia<br />
cura di Alessandro Bignami<br />
In Italia Biogen sta vivendo<br />
una rapida espansione, soprattutto<br />
a partire dall’apertura<br />
della filiale, poco più di 10<br />
anni fa. A livello internazionale<br />
la società è attiva da oltre 40 anni<br />
nel settore delle biotecnologie, affermandosi<br />
in particolare nelle teracolarmente<br />
distinta, tanto da essere<br />
premiata in occasione dell’edizione<br />
2021 della Giornata Salute Sicurezza<br />
Ambiente, organizzata dalle Parti<br />
sociali del settore industriale chimico<br />
e farmaceutico. Per conoscere<br />
meglio questa realtà e il suo impegno<br />
nei confronti non solo dei pazienti,<br />
ma anche dei propri stessi lavoratori,<br />
abbiamo rivolto qualche domanda a<br />
Cecilia Masserini, Human Resources<br />
Country Lead & Chief Happiness Officer<br />
di Biogen Italia.<br />
Dottoressa Masserini, ci presenta<br />
brevemente Biogen, la sua area<br />
di business in ambito farmaceutico<br />
e la sua presenza sul mercato<br />
italiano?<br />
Biogen è un’azienda con una missione<br />
chiara: essere pioniera nel campo<br />
delle neuroscienze. È una delle<br />
prime aziende globali nel campo<br />
delle biotecnologie: da oltre 40 anni<br />
ricerca, sviluppa e rende disponibili<br />
terapie innovative destinate alle<br />
persone che in tutto il mondo vivono<br />
con gravi patologie neurologiche<br />
e neurodegenerative. Nel 2021,<br />
38 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
38_42_articolo biogen.indd 38 10/05/22 09:41
Industria farmaceutica<br />
Biogen Italia ha compiuto dieci anni:<br />
in questo lasso di tempo l’azienda<br />
ha avuto uno sviluppo esponenziale,<br />
abbiamo superato i 140 impiegati,<br />
che per un'affiliata come la nostra<br />
è un numero importante. E di<br />
espansione possiamo parlare anche<br />
per quanto riguarda le aree terapeutiche<br />
su cui l'azienda si concentra:<br />
abbiamo cominciato dalla sclerosi<br />
multipla; ora la nostra attività comprende<br />
altri campi importanti, come<br />
ad esempio l'atrofia muscolare spinale<br />
(SMA) e l’Alzheimer. Biogen inoltre<br />
è impegnata nel commercializzare<br />
biosimilari dei farmaci biologici<br />
avanzati, per malattie infiammatorie<br />
croniche immunomediate come<br />
l’artrite reumatoide, colite ulcerosa,<br />
malattia di Crohn e psoriasi. Le<br />
neuroscienze sono un ambito<br />
particolarmente complesso<br />
che negli ultimi anni ha<br />
vissuto un’evoluzione straordinaria,<br />
con innovazioni<br />
senza precedenti: di fronte<br />
a questo scenario in continua<br />
trasformazione, il nostro<br />
obiettivo principale rimane<br />
quello di rispondere ai<br />
bisogni insoddisfatti dei pazienti. È<br />
nel nostro DNA, così come lo è prenderci<br />
cura delle persone che lavorano<br />
con noi.<br />
“B-Positive è un modello che applica<br />
le neuroscienze al lavoro, creando un<br />
ecosistema positivo intorno alla persona,<br />
basato non su programmi validi per tutti,<br />
ma su relazioni personalizzate e di qualità,<br />
basate su fiducia e trasparenza”<br />
Qual è il progetto di responsabilità<br />
sociale che vi ha consentito di<br />
ottenere il riconoscimento nel corso<br />
della Giornata Salute Sicurezza<br />
Ambiente?<br />
Siamo orgogliosi di avere ottenuto<br />
questo riconoscimento, che ci è stato<br />
conferito in virtù del nostro impegno<br />
nella diffusione di un modello<br />
culturale di responsabilità sociale<br />
basato sulla massima attenzione<br />
al benessere dei lavoratori, all’equilibrio<br />
fra vita lavorativa e privata e alla<br />
tutela ambientale. Crediamo che il<br />
vero cuore della scienza sia l’umanità:<br />
l’innovazione e il progresso, fondamentali<br />
nel campo in cui Biogen<br />
opera, sono possibili solo se si rimane<br />
focalizzati sulle persone e sui loro<br />
bisogni. In questo senso, siamo sempre<br />
attenti tanto alle esigenze di chi<br />
convive con gravi malattie, quanto<br />
a quelle delle persone che lavorano<br />
con noi. B-positive, il modello culturale<br />
di Biogen Italia, si basa sulla<br />
convinzione che “happy people deliver<br />
better results”: la felicità porta<br />
a raggiungere traguardi sempre nuovi,<br />
personali e professionali, e va coltivata.<br />
È una vera e propria competenza<br />
e, come tale, può essere allenata:<br />
le neuroscienze lo confermano!<br />
B-Positive è un modello che applica<br />
le neuroscienze al lavoro, creando un<br />
ecosistema positivo intorno alla persona,<br />
basato su pilastri come crescita,<br />
innovazione e integrità, in sinergia<br />
con il nostro credo aziendale<br />
“Caring deeply. Working fearlessly.<br />
Changing lives”. Il presupposto<br />
perché questo ecosistema funzioni è<br />
aprirsi all’ascolto, accogliendo bisogni<br />
e desideri per trasformarli in iniziative<br />
e programmi concreti che non<br />
siano calati dall’alto, ma su misura<br />
delle nostre persone. Siamo sempre<br />
al lavoro per creare un ambiente professionale<br />
stimolante, coinvolgente<br />
e flessibile, dove le aspirazioni personali<br />
viaggiano di pari passo con<br />
gli obiettivi di business dell’azienda:<br />
è questa la premessa necessaria per<br />
poter operare efficacemente a favore<br />
della comunità e mettere la scienza<br />
al servizio dell’umanità.<br />
Quali iniziative avete preso per aumentare<br />
il benessere dei lavoratori?<br />
Per aiutare ciascuno a realizzarsi al<br />
meglio, come persona, prima ancora<br />
che come lavoratrice o lavoratore,<br />
Biogen Italia propone un programma<br />
che comprende diversi benefit,<br />
tra i quali l’orario di<br />
ingresso flessibile, la possibilità<br />
di lavorare in smart<br />
working e quella di ottenere<br />
un periodo sabbatico retribuito<br />
di quattro settimane<br />
dopo un’anzianità aziendale<br />
di sei anni, oltre a permessi<br />
di paternità e per malattia<br />
dei figli in aggiunta rispetto<br />
a quelli previsti dalla legge. Il giorno<br />
del compleanno, inoltre, ogni dipendente<br />
ottiene un permesso retribuito.<br />
In aggiunta, l’azienda propone un<br />
pacchetto welfare per comprare beni<br />
o servizi riguardanti la famiglia, il<br />
tempo libero, la salute. Non solo, ciascun<br />
dipendente ha a disposizione otto<br />
ore retribuite da dedicare, durante<br />
il normale orario lavorativo, ad attività<br />
di volontariato a supporto di varie<br />
realtà benefiche presenti sul territorio,<br />
così come alla propria formazione<br />
e allo sviluppo di nuove competenze.<br />
Ed è proprio grazie a questo approccio<br />
olistico, che mira a prendersi cura<br />
delle persone e del loro benessere a<br />
360 gradi, che Biogen Italia ha ottenuto<br />
diversi riconoscimenti: da dieci<br />
anni figura tra i Best WorkPlaces ita-<br />
Cecilia<br />
Masserini,<br />
Human<br />
Resources<br />
Country Lead &<br />
Chief Happiness<br />
Officer di<br />
Biogen Italia<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 39<br />
38_42_articolo biogen.indd 39 10/05/22 09:41
Industria farmaceutica<br />
Biogen<br />
Italia dedica<br />
particolare<br />
attenzione alle<br />
necessità delle<br />
donne, che<br />
costituiscono<br />
il 65% del<br />
personale: dal<br />
2018, l’azienda<br />
è tra i Best<br />
Workplaces<br />
for Women e<br />
ha ricevuto il<br />
“Bollino rosa”,<br />
ovvero la<br />
certificazione<br />
del Winning<br />
Women Institute<br />
liani di Great Place to Work, l’autorevole<br />
società di consulenza specializzata<br />
nell'analisi del clima aziendale,<br />
che ogni anno stila la classifica delle<br />
migliori realtà dove lavorare raccogliendo<br />
e analizzando le opinioni<br />
di dipendenti e collaboratori sull'ambiente<br />
lavorativo. Come nel 2021, anche<br />
quest’anno Biogen Italia è prima<br />
in classifica tra le aziende dai 50 ai<br />
149 dipendenti. Particolare attenzione<br />
è riservata poi ai bisogni e necessità<br />
delle donne, che costituiscono il<br />
65% del totale delle persone che lavorano<br />
per Biogen Italia: dal 2018, siamo<br />
tra i Best Workplaces for Women<br />
e abbiamo ricevuto il “Bollino rosa”,<br />
ovvero la certificazione del Winning<br />
Women Institute, società impegnata<br />
nella diffusione del principio della<br />
parità di genere all’interno del mondo<br />
del lavoro.<br />
Come si stabilisce l’equilibrio fra<br />
vita privata e lavorativa? In che<br />
modo gli operatori vengono coinvolti<br />
nei processi decisionali volti<br />
a raggiungere tale equilibrio?<br />
La felicità è un obiettivo universale,<br />
che ognuno di noi persegue e realizza<br />
a modo proprio, sulla base di<br />
necessità e desideri diversi: è importante<br />
quindi che ciascuno sia aiutato<br />
a trovare la direzione giusta per coltivare<br />
il proprio benessere. Per questo,<br />
l’ambiente di lavoro deve favorire<br />
tanto gli obiettivi lavorativi quanto<br />
quelli personali. Flessibilità, work-life<br />
balance e benessere aziendale<br />
devono sempre guidare le scelte<br />
organizzative dell’azienda, ed è proprio<br />
questo che facciamo in Biogen.<br />
Siamo convinti che l’elemento chiave,<br />
e fondamentale, per costruire e<br />
sviluppare ambienti di lavoro positivi<br />
non stia in regole e programmi<br />
validi per tutti, che potrebbero essere<br />
percepiti come “forzati” e non<br />
rispondere a esigenze reali, bensì in<br />
relazioni personalizzate e di qualità,<br />
basate soprattutto sulla fiducia e<br />
sulla trasparenza. Coinvolgiamo ogni<br />
nostra persona, ascoltandola, e tenendo<br />
ben presente che il percorso<br />
di ciascuno di noi è diverso, e che<br />
tale diversità rappresenta un valore,<br />
una risorsa essenziale che contribuisce<br />
al valore e alla crescita dell’azienda<br />
nel suo complesso.<br />
Quali invece le azioni intraprese<br />
per la tutela ambientale?<br />
Nel 2020, Biogen ha lanciato un’iniziativa<br />
globale coraggiosa, che durerà 20<br />
anni e a cui è stato riservato un investimento<br />
di 250 milioni di dollari, per<br />
affrontare le tematiche, profondamente<br />
interconnesse, del clima, della salute<br />
e dell’equità. L’obiettivo di Healthy<br />
Climate, Healthy Lives è di eliminare<br />
l’utilizzo dei combustibili fossili<br />
da tutti i processi aziendali, costruire<br />
collaborazioni istituzionali per<br />
far progredire la scienza, con l’obiettivo<br />
di migliorare la salute umana e<br />
supportare le comunità più vulnerabili<br />
in tutto il mondo. In linea con questi<br />
obiettivi, Biogen ha anche intrapreso<br />
iniziative che coinvolgono direttamente<br />
i dipendenti, attraverso azioni<br />
concrete che promuovono la tutela<br />
dell’ambiente: ad esempio, in collaborazione<br />
con Enel X, è stato avviato a<br />
livello globale un progetto di elettrificazione<br />
della flotta di automobili dei<br />
dipendenti, che coinvolge anche l’Italia.<br />
Le auto potranno essere usate anche<br />
per gli spostamenti non correlati<br />
alle attività professionali. Inoltre, Biogen<br />
Italia ha di recente attivato una<br />
partnership con NO WASTE!, la piattaforma<br />
di business etico che promuove<br />
la riduzione dello spreco alimentare,<br />
con l’obiettivo di contribuire alla tutela<br />
dell’ambiente e di attivarsi a supporto<br />
della comunità locale e globale.<br />
Come si sviluppa la responsabilità<br />
sociale nei confronti dei vostri interlocutori,<br />
a partire dai pazienti?<br />
Una delle molte sfide che accogliamo<br />
ogni giorno è quella di coinvolgere le<br />
comunità di pazienti, ma anche i professionisti<br />
delle neuroscienze e, non<br />
Segue a pagina 42<br />
<br />
40 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
38_42_articolo biogen.indd 40 10/05/22 09:41
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Industria farmaceutica<br />
Segue da pagina 40<br />
<br />
da ultimo, il grande pubblico, tramite<br />
iniziative e progetti volti ad aumentare<br />
la conoscenza e la consapevolezza<br />
generali sulle malattie neurologiche<br />
e neurodegenerative di cui ci occupiamo.<br />
Ogni attivazione, ogni leva<br />
che utilizziamo è all’avanguardia, perché<br />
solo accogliendo le tendenze dei<br />
nostri giorni possiamo parlare di tematiche<br />
molto delicate e poco conosciute<br />
coinvolgendo stakeholder diversi<br />
tra loro, dai professionisti sanitari,<br />
alle istituzioni, ai cittadini. Il<br />
nostro impegno ha portato a traguardi<br />
importanti, penso ad esempio alla<br />
comunità online “IO NON SCLERO”<br />
che, nata nel 2014, è arrivata oggi<br />
“Proponiamo ai lavoratori un programma<br />
che comprende diversi benefit: tra questi,<br />
la possibilità di prendersi, dopo un’anzianità<br />
aziendale di 6 anni, un periodo sabbatico<br />
retribuito di 4 settimane”<br />
a coinvolgere oltre 78 mila persone,<br />
dando voce e spazio alle esperienze di<br />
chi convive con la sclerosi multipla e<br />
aiutando a trovare nuovi modi per affrontare<br />
la malattia attraverso la condivisione.<br />
Progetti come NeuroMLab<br />
coinvolgono direttamente i professionisti<br />
sanitari e i ricercatori, concentrandosi<br />
sulla necessità di trovare modalità<br />
sempre nuove e migliori per la<br />
presa in carico e gestione dei pazienti<br />
con malattie neurologiche e neurodegenerative,<br />
attraverso la ricerca, la<br />
condivisione e il confronto tra esperienze<br />
professionali diverse. Non solo,<br />
durante l’emergenza sanitaria dovuta<br />
alla situazione pandemica, abbiamo<br />
attivato progetti per favorire<br />
l’implementazione della telemedicina<br />
nel percorso di cura delle persone<br />
con malattie croniche, coinvolgendo<br />
tanto i pazienti quanto i diversi stakeholder<br />
sul territorio: dal personale<br />
sanitario ai centri specializzati, fino<br />
ai servizi di assistenza domiciliare.<br />
Gli stakeholder sono innanzitutto<br />
persone, comunità con cui interagiamo<br />
ogni giorno e che ascoltiamo:<br />
in questo modo ci impegniamo a sviluppare<br />
strumenti che possano essere<br />
di aiuto nel quotidiano, come ad<br />
esempio le app gratuite Cleo, rivolta<br />
alle persone con sclerosi multipla,<br />
e Care+, per chi convive con malattie<br />
infiammatorie autoimmuni in ambito<br />
reumatologico, dermatologico e<br />
gastroenterologico.<br />
Presentate dei documenti annuali<br />
che attestano il vostro impegno<br />
verso la responsabilità sociale?<br />
Biogen è un’azienda multinazionale<br />
composta da persone che credono<br />
fortemente nel valore del proprio lavoro<br />
e che sono profondamente consapevoli<br />
del fatto che, per fare una<br />
differenza significativa nelle vita delle<br />
persone, la ricerca e lo sviluppo di<br />
nuove terapie devono sempre accompagnarsi<br />
a un più ampio impegno nei<br />
confronti della comunità globale e locale.<br />
Si tratta di un aspetto di vitale<br />
importanza, che permette all’azienda<br />
di crescere, e che va monitorato<br />
e misurato con costanza. Per farlo,<br />
Biogen ogni anno diffonde un report<br />
globale che analizza gli sviluppi del<br />
proprio impegno a sostegno della diversità,<br />
dell’equità e dell’inclusione.<br />
Dal 2020, anno in cui è stato lanciato<br />
il programma di sostenibilità Healthy<br />
Climate, Healthy Lives, Biogen<br />
si impegna a diffondere un report sui<br />
risultati e traguardi raggiunti, a testimonianza<br />
dell’investimento economico<br />
e umano nell’affrontare le sfide dovute<br />
al cambiamento climatico.<br />
La crisi finanziaria, poi due anni<br />
di pandemia e ora la guerra hanno<br />
sgretolato molte delle certezze sul<br />
proprio lavoro. Come state affrontando<br />
queste sfide e come si riesce<br />
a mantenere accese la motivazione<br />
e la fiducia?<br />
È importante non guardare alla pandemia<br />
come a un momento isolato di<br />
shock sistemico, slegato dalle dinamiche<br />
pre-esistenti tanto del mondo<br />
della sanità quanto del mondo del lavoro.<br />
L’impatto del Covid-19 è stato<br />
fortissimo, e come ogni evento<br />
di portata globale ha avuto conseguenze<br />
diverse a livello locale, esacerbando<br />
le criticità già presenti, ma<br />
lasciando anche spazio alla riflessione<br />
e al dibattito, rappresentando<br />
quindi anche un momento di confronto<br />
collettivo costruttivo. In questo<br />
contesto, noi di Biogen Italia abbiamo<br />
sfruttato appieno la forma mentis<br />
pioneristica che ci distingue, attigendo<br />
alle risorse del nostro modello<br />
di cultura aziendale B-Positive.<br />
Avevamo già implementato, in tempi<br />
pre-pandemici, un’ampia offerta in<br />
termini di flessibilità, sostegno alla<br />
work-life balance e supporto psicologico<br />
per le nostre persone e dunque<br />
abbiamo potuto affrontare la situazione<br />
con prontezza, supportando<br />
ciascuno nel passaggio al lavoro da<br />
remoto. Abbiamo fatto leva su quanto<br />
avevamo costruito in precedenza,<br />
e questo ha contribuito enormemente<br />
a mentenere viva la fiducia delle<br />
persone che lavorano con noi. Ora, la<br />
guerra in Ucraina ha scatenato nuove<br />
incertezze e paure. In Biogen abbiamo<br />
a cuore l'umanità tutta, e per questo<br />
siamo scesi in campo in questo<br />
momento di estrema difficoltà, come<br />
sempre coinvolgendo i nostri collaboratori<br />
e dipendenti: la Biogen Foundation<br />
ha lanciato una campagna di<br />
donazioni per fornire aiuti umanitari<br />
al popolo ucraino. I contributi sostengono<br />
organizzazioni senza scopo<br />
di lucro che lavorano direttamente sul<br />
campo e le donazioni da parte dei dipendenti<br />
sono equiparate al 200% da<br />
quelle della Fondazione. <br />
42 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
38_42_articolo biogen.indd 42 10/05/22 09:41
TUTTI I NOSTRI PRODOTTI SONO CERTIFICATI<br />
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Ricerca<br />
Un farmaco per le malattie polmonari croniche<br />
Lo studio di Science Translational Medicine supporta l’uso della molecola prodotta<br />
da Kither Biotech, KIT2014, nelle malattie ostruttive delle vie aeree e come potenziale<br />
terapia aggiuntiva nella cura della fibrosi cistica.<br />
Kither Biotech, azienda biofarmaceutica che sviluppa<br />
nuove terapie per le malattie respiratorie rare, annuncia<br />
la pubblicazione di uno studio in Science Translational<br />
Medicine che descrive il meccanismo d’azione<br />
del suo farmaco di punta, il KIT2014, e fornisce “una<br />
proof of concept” per il suo utilizzo nel trattamento<br />
delle malattie polmonari croniche (Ghigo, Murabito et<br />
al., Sci. Transl. Med. 14, eabl6328 (<strong>2022</strong>)).<br />
KIT2014 è un nuovo peptide permeabile alle cellule,<br />
attualmente oggetto di studio per il trattamento della<br />
fibrosi cistica (FC), che agisce modulando i livelli di<br />
adenosina monofosfato ciclico (cAMP) all’interno delle<br />
cellule. L’aumento del cAMP può ridurre l’accumulo di<br />
muco, l’infiammazione e la broncocostrizione, problemi<br />
tipici dei pazienti con fibrosi cistica. Il KIT2014 è<br />
attualmente in fase di sviluppo come farmaco somministrato<br />
per inalazione direttamente nei polmoni, in<br />
addizione all’attuale terapia standard. L’azienda prevede<br />
di iniziare una sperimentazione clinica di Fase<br />
1/2A di KIT2014 nel 2023.<br />
Cosa dicono i dati<br />
I dati riportati nello studio dimostrano che il KIT2014<br />
(indicato come PI3K MP nella pubblicazione) aumenta<br />
i livelli di cAMP nelle vie aeree,<br />
alleviando la sintomatologia di<br />
diverse malattie ostruttive, come<br />
la fibrosi cistica, l’asma e<br />
la BPCO. Questa azione si esplica<br />
attraverso un triplo meccanismo<br />
di azione che promuove<br />
la broncodilatazione, riduce<br />
l’infiammazione polmonare<br />
e potenzia l’attività del canale<br />
CFTR, la proteina disfunzionale<br />
nella FC. Di rilievo, il KIT2014<br />
migliora fino all’80% gli effetti<br />
dei modulatori CFTR esistenti<br />
nelle cellule delle vie aeree<br />
di pazienti FC.<br />
“La pubblicazione di questi<br />
dati in un importante giornale<br />
scientifico come Science<br />
Translational Medicine<br />
rappresenta un passo importante nello sviluppo di<br />
KIT2014 per il trattamento della fibrosi cistica come<br />
terapia aggiuntiva ai modulatori CFTR”, ha commentato<br />
Vincent Metzler, CEO di Kither Biotech. “Ci stiamo<br />
preparando per la nostra sperimentazione clinica<br />
di fase 1/2A del KIT2014, in un contesto in cui<br />
malattie come la FC hanno ancora forte necessità di<br />
nuovi farmaci”.<br />
“Questi nuovi dati convalidano la capacità di KIT2014<br />
di modulare la trasduzione del segnale cAMP nei polmoni,<br />
aumentando la funzionalità dei canali CFTR, parimenti<br />
riducendo l’infiammazione e la broncocostrizione”,<br />
spiega Alessandra Ghigo, co-fondatrice scientifica<br />
di Kither Biotech e primo autore. “Queste proprietà<br />
sono potenzialmente benefiche per molte malattie<br />
polmonari croniche e pertanto siamo ansiosi di<br />
iniziare le sperimentazioni cliniche”.<br />
“I nostri risultati con il KIT2014 mostrano un miglioramento<br />
dell’80% dell’effetto dei modulatori CFTR esistenti,<br />
definendo una nuova via per migliorare la condizione<br />
di molti pazienti affetti da FC o altre malattie<br />
respiratorie”, aggiunge Emilio Hirsch, co-fondatore<br />
scientifico di Kither Biotech e ultimo autore.<br />
Kither Biotech è un’azienda che mira a identificare e sviluppare<br />
nuovi farmaci candidati<br />
per il trattamento delle<br />
malattie polmonari rare,<br />
con particolare attenzione<br />
alla fibrosi cistica e alla fibrosi<br />
polmonare idiopatica.<br />
Kither Biotech è uno spinoff<br />
dell’Università di Torino<br />
e collabora attivamente<br />
con il Centro di Biotecnologie<br />
Molecolari (Università di<br />
Torino) e altri centri di ricerca<br />
nel mondo. L’azienda<br />
ha sviluppato una pipeline<br />
di trattamenti attualmente<br />
in fase di sviluppo preclinico,<br />
con programmi in fibrosi<br />
cistica, fibrosi polmonare<br />
idiopatica e altre malattie<br />
respiratorie.<br />
44 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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Ambiente<br />
Una strategia di crescita sostenibile<br />
BASF conferma gli ambiziosi obiettivi climatici e adotta ulteriori misure<br />
per ridurre le emissioni legate ai prodotti. Tra questi, la riduzione delle emissioni<br />
di CO 2<br />
del 25% entro il 2030 e l’offerta di prodotti a zero emissioni.<br />
Ad un anno dal primo annuncio, BASF riafferma<br />
i propri, ambiziosi obiettivi climatici.<br />
In un aggiornamento per gli investitori e gli<br />
analisti finanziari, il Gruppo ha confermato<br />
come intenda ridurre le proprie emissioni di<br />
gas serra del 25% rispetto al 2018 entro il<br />
2030, puntando all’obiettivo Net Zero a livello<br />
globale entro il 2050. Nel percorso di<br />
riduzione che prevede di portare le proprie<br />
emissioni globali a 16,4 milioni di tonnellate<br />
entro il 2030, BASF ammette un delta<br />
di più o meno 0,5 milioni di tonnellate,<br />
come recentemente dichiarato.<br />
“In Europa infuria una guerra brutale che<br />
ha conseguenze di vasta portata, sia per<br />
le persone che per l’economia. Non dobbiamo,<br />
però, perdere di vista la più grande<br />
sfida globale della nostra epoca: il cambiamento<br />
climatico”, spiega Martin Brudermüller,<br />
presidente del Consiglio di amministrazione<br />
di BASF SE. “Tutta BASF sta lavorando<br />
intensamente per realizzare progetti<br />
tesi a ridurre ulteriormente le emissioni di<br />
CO 2<br />
in modo significativo e raggiungere i<br />
nostri ambiziosi obiettivi climatici. Collaborando<br />
con i fornitori di materie prime,<br />
stiamo anche intervenendo per ridurre le<br />
emissioni legate ai prodotti che formuliamo.<br />
Così facendo, portiamo avanti la nostra<br />
trasformazione e sosteniamo i clienti impegnati<br />
a ridurre le emissioni dei loro portafogli<br />
prodotti”.<br />
Nonostante il significativo incremento dei<br />
volumi di produzione, nel 2021 BASF ha<br />
ridotto le proprie emissioni di CO 2<br />
di circa<br />
il 3% rispetto al 2020: un risultato in<br />
gran parte attribuibile all’aumento dell’uso<br />
di energia rinnovabile. Proprio il passaggio<br />
all’energia rinnovabile sarà il principale<br />
motore del taglio delle emissioni da<br />
qui al 2025. Nel 2021, le energie rinnovabili<br />
hanno rappresentato il 16% del fabbisogno<br />
globale di energia del Gruppo BASF.<br />
Entro il 2030, l’azienda prevede che il 100%<br />
del proprio fabbisogno energetico globale<br />
(basato sui dati 2021) sarà coperto da fonti<br />
rinnovabili.<br />
Strategia make-and-buy<br />
Per raggiungere questo obiettivo, BASF sta<br />
perseguendo una strategia make-and-buy,<br />
che prevede sia di investire in strutture<br />
di produzione di energia rinnovabile proprie,<br />
che di acquistare energia verde da terze<br />
parti. Nel 2021, BASF ha acquisito una<br />
quota del parco eolico Hollandse Kust Zuid<br />
(HKZ) di Vattenfall. Quando sarà pienamente<br />
operativo, sarà il più grande parco eolico<br />
offshore del mondo, con una capacità<br />
totale installata di 1,5 gigawatt. Il progetto<br />
dovrebbe entrare a pieno regime nel<br />
2023. BASF ha, inoltre, firmato accordi per<br />
l’acquisto di energia elettrica (PPA) per 25<br />
anni con ENGIE e Ørsted che prevedono la<br />
fornitura in Europa di quantità significative<br />
di elettricità rinnovabile di origine eolica e<br />
solare. Negli Stati Uniti, il Gruppo ha concluso<br />
dei contratti di fornitura a lungo termine<br />
per l’energia eolica e solare per i suoi<br />
siti di Freeport e Pasadena. In Cina, ha firmato<br />
accordi con i fornitori per l’acquisto<br />
di energia rinnovabile per il suo nuovo sito<br />
Verbund a Zhanjiang.<br />
Utilizzando energia green, vapore a bassa<br />
impronta di carbonio, materie prime di origine<br />
biologica e processi altamente efficienti,<br />
BASF è in grado di offrire ai clienti prodotti<br />
a zero emissioni e prodotti con una bassa<br />
impronta di carbonio (PCF). BASF prevede<br />
che nel medio termine la domanda di tali<br />
prodotti sia maggiore dell’offerta e che il loro<br />
valore di mercato compenserà ampiamente i<br />
maggiori costi di produzione. BASF crede che<br />
i consumatori finali guideranno la trasformazione<br />
verso prodotti di consumo a impatto<br />
zero e a bassa impronta di carbonio poiché<br />
richiedono sempre più alternative ai prodotti<br />
di consumo convenzionali e vogliono dare<br />
un contributo personale alla riduzione delle<br />
emissioni. BASF mira, quindi, ad essere tra<br />
le prime aziende a fornire in grandi volumi<br />
il maggior numero possibile di prodotti con<br />
una bassa impronta di carbonio.<br />
Per lo sviluppo di tecnologie a basse emissioni<br />
e il loro scale-up in impianti pilota<br />
BASF conferma una previsione di investimenti<br />
inferiori a 1 miliardo di euro, nel periodo<br />
2021-2025.<br />
46 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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SAMSON -Aname recognized worldwide as a synonym for high-quality work, entrepreneurial spirit and innovative<br />
strength. Today SAMSON is a worldwide leading manufacturer of expertly engineered control valves, solutions and<br />
accessories for all industrial processes.<br />
In order to further strengthen its presence in the pharmaceutical and biotechnological sector as well as in the food,<br />
bottling and water treatment sectors, SAMSON has extended the range of products to the following categories:<br />
Diaphragm Valves for industrial applications<br />
Diaphragm Valves made of plastic material<br />
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Variable Area Flowmeters<br />
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Macchine<br />
Controllo qualità e<br />
tracciabilità nel cosmetico<br />
Antares Vision Group, partner tecnologico d’eccellenza<br />
nella digitalizzazione e nella gestione integrata<br />
dei dati, leader globale nelle soluzioni hardware<br />
e software di tracciabilità e tra i principali player<br />
nei sistemi di ispezione per il controllo qualità, ha<br />
partecipato per la prima volta a CosmoPack a Bologna<br />
dcon uno stand espositivo e sul palco del programma<br />
convegnistico principale.<br />
Già protagonista in occasione di OnBeauty 2021,<br />
preview della manifestazione di quest’anno, Antares<br />
Vision Group propone soluzioni dedicate all’industria<br />
della bellezza: dall’ispezione per il controllo<br />
qualità fino alla trasformazione digitale della filiera<br />
attraverso un ecosistema di tecnologie, soluzioni<br />
ed expertise, per garantire qualità, sicurezza, integrità<br />
e tracciabilità completa della supply chain.<br />
Temi che sono stati al centro della tavola rotonda<br />
“Track & Trace in The Beauty Industry: How Brands<br />
Take Care of their Consumers”, a cui ha partecipato<br />
Monica Coffano, Key Account Manager di Antares<br />
Vision Group, contribuendo al dibattito sui benefici<br />
della tracciabilità di tutta la filiera.<br />
Garantire qualità e integrità del prodotto in ogni<br />
fase della catena di produzione e distribuzione, infatti,<br />
è possibile grazie alla creazione di un’identità<br />
digitale che può essere tracciata seguendola lungo<br />
tutta la filiera. Quando il prodotto raggiunge i mercati,<br />
mantenere il controllo durante tutti i passaggi<br />
della filiera è necessario: mercati paralleli e contraffazione<br />
mettono a rischio la sicurezza e la fiducia<br />
dei consumatori, nonché reputazione dei brand e<br />
ricavi dei business. La tracciabilità non solo per lotto,<br />
ma anche del singolo prodotto cosmetico contribuisce<br />
a garantire la trasparenza lungo la filiera,<br />
monitorando la distribuzione nei canali autorizzati<br />
e offrendo un valido strumento per ottimizzare ogni<br />
passaggio logistico e di magazzino.<br />
“Antares Vision Group è un player tecnologico affermato<br />
nel settore Life Science che, grazie alla sua<br />
esperienza nelle tecnologie, ha deciso di ampliare<br />
la propria presenza nel settore beauty & cosmetics,<br />
per portare innovazione nei controlli di qualità<br />
e nelle soluzioni di tracciabilità, e nella transizione<br />
digitale”, commenta Coffano.<br />
Materiali sostenibili<br />
per il confezionamento<br />
In fiera Pharmintech e nei giorni dell’Open Door Pharma, Marchesini<br />
Group ha esposto tre soluzioni green per il confezionamento dei<br />
prodotti farmaceutici. La scelta di investire sull’economia circolare fa<br />
parte di un piano strategico aziendale in rapida evoluzione, comunicato<br />
a partire dal 2015 con la presentazione del primo Rapporto di Sostenibilità,<br />
in cui sono state presentate le iniziative di responsabilità<br />
ambientale, sociale ed economico-finanziaria del Gruppo. In attesa<br />
del Rapporto 2021, Marchesini Group ha annunciato ulteriori investimenti<br />
per lo sviluppo di nuovi materiali sostenibili per il packaging.<br />
Allo stand di Pharmintech i riflettori sono stati puntati sull’astucciatrice<br />
MA 80, macchina disegnata per l’astucciamento di prodotti<br />
come siringhe, inalatori, flaconi e tubi alla velocità di 120 astucci<br />
al minuto. MA 80 è stata predisposta per adagiare i prodotti in tray<br />
(vassoi) di cartone in alternativa a quelli termoformati.<br />
I tray in cartone sono un’alternativa ecologica sempre più richiesta<br />
dai clienti perché affidabili come quelli in PVC. Inoltre, essi sono in<br />
grado di proteggere anche prodotti fragili e costosi come siringhe e<br />
fiale, presentandoli in modo moderno e attraente. I vassoi cartonati<br />
offrono infine vantaggi in termini di stoccaggio e trasporto, grazie<br />
all’ingombro ridotto.<br />
Marchesini Group ha creato un team apposito dedicato alla progettazione<br />
di tray in cartone personalizzati per il confezionamento di<br />
prodotti del mercato farmaceutico e cosmetico. Utilizzando prototipi<br />
e modelli, i tray vengono poi messi a punto in modo che i clienti<br />
possano ottimizzare l’intera linea di confezionamento, dal processo<br />
fino all’astucciamento e alla pallettizzazione.<br />
In questo processo, l’utilizzo della robotica è fondamentale per realizzare<br />
alimentazioni ad hoc per la movimentazione, la messa in volume<br />
dei tray e il successivo inserimento dei prodotti. Nella maggior<br />
parte dei casi si possono replicare le forme e le dimensioni dei materiali<br />
plastici attraverso soluzioni di cartone per prodotti sia in piedi<br />
che stesi.<br />
Ulteriore innovazione è l’introduzione nei processi di confezionamento<br />
di tecnologie volte alla graduale sostituzione del PVC con materiali<br />
ad alta riciclabilità nella termoformatura di blister e tray.<br />
48 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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Macchine<br />
Clean Utilities digitali per ottimizzare la produzione<br />
MindSphere World, associazione internazionale<br />
che promuove l’IoT e il Cloud per l’industria,<br />
annovera tra i suoi soci Stilmas, azienda<br />
con headquarter a Milano – e una rete di<br />
sedi produttive, commerciali e di assistenza<br />
in ogni continente – che si occupa della<br />
realizzazione di sistemi completi di generazione,<br />
stoccaggio e distribuzione di Clean<br />
Utilities – acqua purificata, acqua per iniezione,<br />
vapore pulito – per il comparto farmaceutico<br />
e biotecnologico. L’azienda è infatti<br />
un fornitore consolidato e fidato delle<br />
più importanti case farmaceutiche internazionali.<br />
Le Clean Utilities attraverso i macchinari<br />
Stilmas sono utilizzate ad esempio<br />
per la produzione dei vaccini negli impianti<br />
delle principali Blue Chip del farmaceutico.<br />
Stilmas fa parte di Masco Group, realtà che<br />
riunisce e investe nelle migliori aziende di<br />
svariati settori, e che fa dell’ottimizzazione<br />
delle tecnologie e dell’innovazione le<br />
sue best practices. In accordo con il Gruppo,<br />
Stilmas coniuga la propria esperienza<br />
ad una continua implementazione dei processi<br />
e delle soluzioni industriali per il miglioramento<br />
delle performance. Ed è proprio<br />
per questo che ha trovato in MindSphere<br />
World l’ambiente ideale per lo sviluppo di<br />
tecnologie innovative in grado di coniugare<br />
expertise ed una visione avanguardistica<br />
dell’industria.<br />
Stilmas è entrata a far parte della community<br />
di MindSphere World per dare una spinta<br />
maggiore al processo di digitalizzazione industriale<br />
dell’azienda: grazie alle tecnologie<br />
hardware e software basate sulla piattaforma<br />
MindSphere ha valorizzato l’utilizzo dei<br />
dati in maniera più consistente; ha introdotto<br />
l’analisi dei big data per un upgrade<br />
della strategia predittiva di manutenzione,<br />
con un sistema di notifiche su smart devices<br />
– quindi anche da remoto – per situazioni<br />
che prima sarebbero state gestite come<br />
manutenzione “in emergenza”.<br />
Stilmas ha dunque visto un potenziamento<br />
dei propri servizi grazie all’utilizzo della piattaforma<br />
MindSphere. L’associazione promuove<br />
non solo un’innovazione a livello tecnologico,<br />
ma permette ai suoi soci di entrare in<br />
una community ad ingaggio capace di valorizzare<br />
le potenzialità delle singole aziende.<br />
Divisioni packaging e processing per i mercati farmaceutico e nutraceutico<br />
Presenza significativa, per varietà di tecnologia, quella di MG2<br />
a Pharmintech. Un’occasione che MG2 ha colto portando l’espressione<br />
più variegata delle sue divisioni con ben tre macchine.<br />
Per la Divisione Packaging, che quest’anno celebra 25<br />
anni di attività, è stata presente in fiera una linea con blisteratrice<br />
BliStar e astucciatrice Kartos; mentre la Divisione Processing<br />
è stata rappresentata dall’opercolatrice conforme agli<br />
standard di contenimento OEB4 Planeta Q.<br />
Con la blisteratrice BliStar, MG2 si afferma sui mercati farmaceutico<br />
e nutraceutico, puntando a ottimizzare il processo di<br />
confezionamento primario delle capsule e compresse in blister.<br />
Infatti, la blisteratrice, potendo gestire in uscita fino a 150 blister<br />
al minuto con dimensioni massime di mm 90x140, è ideale<br />
sia per grandi aziende farmaceutiche che vogliano produrre<br />
lotti R&D che per aziende fitofarmaceutiche e nutraceutiche<br />
che necessitino di velocità e flessibilità di produzione. Inoltre,<br />
l’ottimo controllo elettronico della macchina permette sia di effettuare<br />
cambi formato a ricetta che di controllare tutte le fasi<br />
del processo di confezionamento in tempo reale.<br />
Con l’astucciatrice a movimenti alternati Kartos, progettata<br />
per prodotti farmaceutici e nutraceutici, ma anche cosmetici,<br />
è possibile confezionare vari formati di astucci preincollati<br />
(da mm 20x15x50 a mm 90x70x250) fino ad un massimo<br />
di 100 astucci al minuto.<br />
Sul fronte delle macchine da processo farmaceutico, invece,<br />
era in mostra l’opercolatrice Planeta Q. La macchina è caratterizzata<br />
da un design ergonomico che favorisce le operazioni<br />
di routine che siano quelle di produzione vera e propria o<br />
quelle di manutenzione.<br />
“Abbiamo partecipato a Pharmintech puntando ai nostri mercati<br />
internazionali di riferimento”, ha commentato Alessandro<br />
Recupero, direttore vendite di MG2. “Fitofarmaceutico e<br />
nutraceutico sono infatti settori in costante crescita negli ultimi<br />
anni, che, anche durante la pandemia, non hanno visto<br />
diminuire questa tendenza, arrivando a raddoppiare i propri<br />
numeri poiché utilizzati per la prevenzione e il sostegno del<br />
sistema immunitario e nervoso”.<br />
50 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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in aree con pericolo d‘esplosione. Per maggiori informazioni visitate il sito: r-stahl.com/en/hmi<br />
48_51_News Macchine.indd 51 10/05/22 09:49
Sicurezza<br />
Valvola Ventex: la nuova generazione<br />
È progettata per fermare la propagazione delle esplosioni nelle tubazioni,<br />
sia per gas sia per polvere. L’ultima generazione aumenta sia i campi di applicazione<br />
sia l’affidabilità del processo.<br />
Velocità di processo più elevate, caduta di<br />
pressione più bassa, una dimensione nominale<br />
aggiuntiva ed un design migliorato che<br />
porta a tempi di manutenzione più brevi: la<br />
nuova generazione di valvole VENTEX® del<br />
produttore svizzero Rico si è evoluta sotto<br />
quasi tutti i punti di vista. Nella nuova serie,<br />
le richieste dei clienti sono state affrontate<br />
mantenendo un alto grado di affidabilità<br />
del processo.<br />
Rico ha presentato la nuova generazione della<br />
sua valvola Ventex, per la protezione contro<br />
le esplosioni. Ha inserito innovazioni e<br />
miglioramenti che aumentano sia il campo<br />
di applicazione che l’affidabilità del processo.<br />
La valvola è ora adatta a flussi di processo<br />
fino a 30 m/s per tutte le dimensioni<br />
nominali.<br />
La valvola Ventex può essere installata direttamente<br />
prima o dopo le curve presenti<br />
sulla tubazione; sono possibili anche doppie<br />
curve o combinazioni di curve, della tubazione,<br />
in direzioni diverse. Un grande vantaggio<br />
nell’implementazione della valvola in un’installazione<br />
è che i clienti possono riservare<br />
meno spazio e non è necessario un ingresso<br />
diretto. Questo si traduce in uno sviluppo<br />
più compatto del processo.<br />
Grazie al design innovativo, la nuova generazione<br />
di valvole Ventex raggiunge valori di<br />
caduta di pressione, migliorati fino al 20%.<br />
La distanza d’installazione quando si usa<br />
la polvere organica è stata migliorata nella<br />
minima e nella massima distanza che ora è<br />
compresa tra 2 e 15 m, a seconda del diametro<br />
nominale. Queste due innovazioni contribuiscono<br />
a una maggiore flessibilità nell’utilizzo<br />
di questa valvola di protezione passiva<br />
contro le esplosioni.<br />
Una buona tenuta è assolutamente<br />
essenziale<br />
La guarnizione della valvola della nuova Ventex<br />
ora si applica senza attrezzi con una tecnica<br />
nuova e brevettata. Numerose prove di<br />
esplosione con la valvola Ventex hanno confermato<br />
la necessità tecnica di una guarnizione<br />
per sigillare completamente la tubazione<br />
in caso di esplosione. La guarnizione è anche<br />
un importante elemento di smorzamento<br />
per assorbire la pressione che si genera quando<br />
si chiude la valvola durante un’esplosione.<br />
Le guarnizioni di questa nuova generazione<br />
non sono quindi più incollate, ma installate<br />
con una nuova tecnica. Questo permette<br />
una manutenzione più economica, facile<br />
e veloce, che a sua volta favorisce una rapida<br />
messa in servizio dopo la manutenzione<br />
e/o revisione.<br />
La valvola Ventex non è solo per polvere e<br />
gas, ma anche certificata per processi che<br />
coinvolgono polvere di metallo. L’azienda ha<br />
anche risposto ai suggerimenti dei clienti: la<br />
gamma standard è stata implementata con<br />
il diametro nominale DN 250, prima non disponibile.<br />
Garanzia di 20 anni<br />
La complessità della Ventex è stata generalmente<br />
ridotta nella nuova generazione: i<br />
controlli periodici e le revisioni fanno parte<br />
delle azioni necessarie per garantire una lunga<br />
durata della valvola che è di 20 anni, se<br />
si rispettano gli intervalli di manutenzione.<br />
Il prodotto è quindi garantito fino a 20 anni<br />
se utilizzato come indicato dal produttore.<br />
La valvola Ventex di nuova generazione è<br />
disponibile anche come soluzione speciale,<br />
con le versioni: CIP; per alte temperature fino<br />
a 300°C o con rivestimento anticorrosione<br />
C4 o C5.<br />
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nominata da Rico come distributore e partner<br />
di servizio per l’assistenza tecnica in campo,<br />
per le valvole Ventex. Da gennaio <strong>2022</strong>,<br />
il servizio di assistenza per le valvole Ventex,<br />
in passato garantito con tecnici provenienti<br />
dalla sede belga o da una delle filiali straniere,<br />
è stato implementato anche in Italia con<br />
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tecnica, è possibile contattare il referente<br />
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52 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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Sicurezza<br />
AI e data analysis nel futuro dell’industria farmaceutica<br />
Secondo l’ultimo white paper di Intesa, nel 2021 il mercato IT del settore<br />
ha raggiunto i 310 milioni di euro. I nuovi investimenti riguardano tracciabilità<br />
del farmaco, gestione dei dati, analisi del KPI e cybersecurity.<br />
Giuseppe Mariani,<br />
General Manager<br />
di Intesa<br />
A differenza della maggior parte<br />
dei comparti industriali, il settore<br />
farmaceutico negli ultimi due<br />
anni ha registrato un forte aumento<br />
della produzione a causa<br />
del suo ruolo strategico nella<br />
gestione dell’emergenza sanitaria.<br />
Questa espansione improvvisa<br />
ha conseguentemente fatto<br />
emergere diverse criticità dovute<br />
alla complessità delle catene del<br />
valore, alle forti interdipendenze<br />
e alla concentrazione geografica<br />
della specializzazione. Secondo il White<br />
paper per il settore pharma “Ottimizzare<br />
la gestione e la condivisione dei dati lungo<br />
la filiera” di Intesa, l’azienda di Kyndryl che<br />
accompagna le aziende nella trasformazione<br />
digitale, per affrontare il cambiamento l’industria<br />
farmaceutica dovrà puntare su maggiori<br />
investimenti in ricerca e sviluppo, formazione<br />
e, non ultimo, un ricorso più esteso<br />
alle piattaforme e alle tecnologie digitali.<br />
Nello specifico le aziende del settore stanno<br />
investendo sempre più in progetti pilota<br />
che riguardano la blockchain per la tracciabilità<br />
del farmaco e la cybersecurity, anche<br />
a causa dell’incremento degli attacchi<br />
hacker nei confronti di aziende produttrici<br />
di vaccini anti Covid-19. Inoltre, le richieste<br />
delle aziende si orientano sempre di più<br />
verso la disponibilità di piattaforme digitali<br />
per la gestione dei dati lungo la filiera e l’analisi<br />
degli stessi grazie all’intelligenza<br />
artificiale, per la misurazione<br />
dei KPI.<br />
Una piattaforma open di servizi digitali<br />
Intesa, che fa parte di Kyndryl, è uno dei<br />
principali player della trasformazione digitale.<br />
Da oltre trent’anni accompagna le<br />
aziende in tutti i principali mercati nel loro<br />
percorso di digitalizzazione.<br />
La necessità di garantire<br />
l’integrità del dato<br />
“Questo particolare periodo storico<br />
ha evidenziato i grandi vantaggi<br />
che la trasformazione digitale<br />
può apportare all’intera filiera,<br />
dalla ricerca alla produzione,<br />
fino alla distribuzione”, afferma<br />
Giuseppe Mariani, General<br />
Manager di Intesa. “Nello specifico, le aziende<br />
hanno sempre più necessità di revisionare<br />
la propria supply chain attraverso l’implementazione<br />
di strumenti e piattaforme che<br />
garantiscano maggiore efficienza, sicurezza<br />
e integrità del dato lungo tutta la filiera”.<br />
Non è un caso che gli investimenti in questo<br />
senso stiano aumentando notevolmente.<br />
Secondo gli ultimi dati di NetConsulting<br />
cube, il mercato digitale del Life Science in<br />
Italia riferito alla componente IT (hardware,<br />
software e servizi di sviluppo e manutenzione)<br />
nel 2021 ha raggiunto 1,5 miliardi di<br />
euro, di cui 310 milioni di euro riguardano<br />
il settore farmaceutico con un incremento<br />
dell’8,6% rispetto al 2020 e una previsione<br />
di crescita per il <strong>2022</strong> del 9,3%.<br />
Un altro fenomeno che sta contribuendo a<br />
questa necessità di digitalizzazione del settore<br />
è sicuramente quello della terziarizzazione<br />
della produzione che già da diversi<br />
anni caratterizza il comparto. Se da un lato<br />
per alcuni player questo significa occuparsi<br />
anche della produzione per conto di terzi,<br />
dall’altro ha comportato l’ingresso di nuovi<br />
attori nella catena logistica del farmaco<br />
rendendo delicata la gestione della supply<br />
chain per l’ottimizzazione delle interazioni<br />
e dei flussi. Ed è qui che la digitalizzazione<br />
abilitata da Intesa e da tecnologie<br />
come intelligenza artificiale, robotica e big<br />
data svolgerà un ruolo chiave. Molte aziende<br />
stanno già investendo molto su impianti<br />
e macchinari all’avanguardia sfruttando<br />
gli investimenti previsti dai piani Industria<br />
4.0 e Impresa 4.0.<br />
“Per rispondere alle necessità delle imprese<br />
di questo comparto, abbiamo sviluppato<br />
una piattaforma digitale ad hoc con una<br />
struttura modulare di servizi e micro servizi,<br />
che consente alle aziende di tutte le dimensioni<br />
di accedere alle soluzioni più adatte<br />
alla loro crescita”, continua Mariani. “La digital<br />
platform di Intesa permette, grazie a<br />
soluzioni di gestione dei flussi, di automatizzare<br />
e rendere più efficienti processi come<br />
l’acquisizione, l’elaborazione di ordini<br />
e fatture (anche internazionali), il tracciamento<br />
delle spedizioni o l’analisi dei KPI,<br />
nel rispetto delle regolamentazioni e delle<br />
caratteristiche dei prodotti. I nostri clienti<br />
hanno così la possibilità di integrare i propri<br />
processi con i business partner a livello<br />
globale, ridurre gli errori negli ordini e<br />
nelle fatture, i costi marginali sugli ordini,<br />
i tempi di consegna e l’utilizzo della carta,<br />
automatizzando inoltre la ricezione della<br />
verifica di documenti”.<br />
54 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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Sicurezza<br />
Etichettatrici senza spreco di carta<br />
Le soluzioni premiate e brevettate dalla giapponese Sato consentono di configurare<br />
con precisione la posizione di stampa iniziale, evitando inutili sprechi di carta.<br />
Arriva dal Giappone la multinazionale<br />
che fornisce soluzioni per l’identificazione<br />
e per la tracciabilità dei prodotti.<br />
È un’azienda che punta sulla sostenibilità<br />
e sull’innovazione: per questo è<br />
stata insignita nel 2021 dell’ “Encouragement<br />
Award for Invention” all’evento<br />
“Kanto Region Invention Awards”<br />
sponsorizzato dal Japan Institute of<br />
Invention and Innovation (JIII). La<br />
tecnologia premiata, e brevettata da<br />
Sato, consente di configurare con precisione<br />
la posizione di stampa iniziale,<br />
evitando inutili sprechi di carta.<br />
L’Encouragement Award for Invention<br />
è un’iniziativa nata per incoraggiare e<br />
promuovere l’innovazione, quindi contribuire<br />
al miglioramento di scienza e<br />
tecnologia dell’industria<br />
giapponese. Il primo evento<br />
nazionale di premiazione<br />
si tenne nel 1919. Dal<br />
1921 si sono sviluppate<br />
manifestazioni regionali<br />
per promuovere l’industria<br />
locale e le iniziative di ricercatori<br />
e ingegneri che,<br />
con la loro creatività, hanno<br />
sviluppato importanti<br />
innovazioni. Numerosi i<br />
premi assegnati negli anni<br />
nei settori della chimica e della tecnologia<br />
elettronica.<br />
Grazie all’innovazione introdotta le<br />
nuove etichettatrici Sato permettono<br />
di stampare con precisione anche<br />
la prima etichetta del nastro. La<br />
tecnologia è basata su un sensore e<br />
un sistema di avvolgimento del nastro<br />
all’indietro che permette di identificare<br />
le dimensioni delle etichette,<br />
quindi di procedere con precisione già<br />
dalla prima stampa. È una tecnologia<br />
innovativa e una delle dimostrazioni<br />
Domenico Cianferri,<br />
responsabile<br />
Sato Italia<br />
degli investimenti dell’azienda a supporto<br />
della sostenibilità. La produzione<br />
e lo sviluppo di prodotti rispettosi<br />
dell’ambiente sono infatti importanti<br />
sia per l’azienda che per i suoi clienti,<br />
uniti dall’obiettivo comune di ridurre<br />
ed eliminare l’uso della plastica<br />
e affrontare il riscaldamento globale.<br />
Identificazione automatica<br />
e tracciabilità<br />
Fondata nel 1940, l’azienda è oggi una<br />
multinazionale che fornisce soluzioni<br />
intelligenti per l’identificazione automatica<br />
e per la tracciabilità dei prodotti,<br />
mantenendo sempre grande attenzione<br />
all’innovazione.<br />
Produce stampanti dal 1962, anno nel<br />
quale il fondatore Yo Sato<br />
ha ideato la prima etichettatrice<br />
manuale. Nel<br />
1981 ha progettato, prima<br />
nel mondo, una stampante<br />
di codici a barre a trasferimento<br />
termico e nel 2003<br />
ha sviluppato la sua prima<br />
stampante RFID; dal 2013<br />
è proprietaria della tecnologia<br />
d’avanguardia PJM<br />
RFID. L’azienda è attiva in<br />
oltre 90 paesi, in 27 dei<br />
quali è presente direttamente; in Italia<br />
opera direttamente dal 2006.<br />
L’etichettatura dei prodotti è oggi,<br />
grazie all’adozione di sistemi per l’identificazione<br />
automatica, uno degli<br />
elementi fondamentali per migliorare<br />
l’organizzazione e la produttività delle<br />
aziende. Da non dimenticare, inoltre,<br />
il sempre maggiore interesse da<br />
parte dei consumatori a conoscere l’origine<br />
dei prodotti e la spinta verso<br />
la tracciabilità data dalla normativa.<br />
Esemplare, in questo senso, è il settore<br />
dell’healthcare, uno dei più regolamentati,<br />
con la forte attenzione da<br />
parte del legislatore a definire processi<br />
di tracciabilità per garantire la tutela<br />
della salute pubblica.<br />
“Sato supporta le attività di identificazione<br />
delle merci per garantire alle<br />
aziende efficienza, tracciabilità e sicurezza,<br />
sempre e comunque nel rispetto<br />
dell’ambiente. È inoltre un’azienda che<br />
investe nella sostenibilità, con un’attenzione<br />
particolare ai prodotti di consumo,<br />
sviluppati per eliminare gli sprechi<br />
di carta e ridurre l’uso della plastica”,<br />
afferma Domenico Cianferri, responsabile<br />
Sato Italia. “Il <strong>2022</strong> sarà<br />
per Sato Italia un anno importante,<br />
nel corso del quale consolideremo la<br />
nostra presenza sul mercato. Abbiamo<br />
recentemente inserito nel nostro staff<br />
due risorse dedicate al supporto prevendita<br />
e commerciale per favorire lo<br />
sviluppo di nuovi progetti. Inoltre, alla<br />
nostra sede storica in provincia di Como<br />
si aggiunge la nuova sede a Bologna<br />
che sarà operativa a breve”.<br />
56 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
52_57_news sicurezza.indd 56 10/05/22 10:23
Sicurezza<br />
DPI e servizi per la<br />
protezione dai rischi<br />
Rubix, realtà di riferimento in Italia nella distribuzione<br />
di forniture industriali e nei servizi per manutenzioni,<br />
riparazioni e revisioni, ha appena lanciato la prima<br />
edizione catalogo dedicato alle soluzioni per la sicurezza<br />
e l’igiene in azienda: DPI, abbigliamento, articoli per<br />
le pulizie, ma anche una gamma di servizi, basati sulla<br />
competenza tecnica del team di Rubix, per rispondere<br />
a tutte le esigenze dei clienti in fatto di revisione<br />
a norma di legge dei dispositivi, personalizzazione<br />
dell’abbigliamento da lavoro e degli occhiali correttivi,<br />
gestione degli stock con soluzioni di distribuzione automatica.<br />
Più di 2.200 articoli di 22 brand sono disponibili<br />
a catalogo e sul webshop, all’indirizzo https://sicurezza.it.rubix.com/.<br />
“Rubix conferma la sua mission di rivoluzionare il mondo<br />
delle forniture industriali non solo offrendo i migliori<br />
prodotti sul mercato, ma anche mettendo a disposizione<br />
competenza tecnica e servizi che fanno la differenza<br />
e, in questo caso, contribuiscono a gestire al meglio un<br />
tema fondamentale come quello della sicurezza sul lavoro”,<br />
dichiara il CEO di Rubix Spa Tiziano Biasoli. “Per<br />
essere un punto di riferimento in questo campo, abbiamo<br />
puntato sulla collaborazione con i migliori marchi<br />
e partner per la fornitura di servizi, nonché potenziato<br />
la nostra struttura Health & Safety. Il nostro obiettivo<br />
è crescere ancora in questo mercato che è sempre in<br />
evoluzione e necessita di un know how di alto livello:<br />
la normativa e le tecnologie vanno costantemente nella<br />
direzione di garantire sempre più elevati standard di<br />
protezione contro i rischi e noi ci impegniamo a offrire<br />
le migliori competenze, prodotti e servizi per soddisfare<br />
ogni esigenza in fatto di sicurezza”.<br />
La gamma di prodotti del catalogo Rubix comprende dispositivi<br />
per la protezione di testa, viso e occhi, dell’udito,<br />
delle vie respiratorie, delle mani; calzature, abbigliamento<br />
monouso e di vestizione, dispositivi anticaduta,<br />
articoli per il pronto soccorso e prodotti per le pulizie<br />
industriali. “Tutte le nostre referenze sono corredate<br />
da schede tecniche approfondite per consentire al<br />
cliente di effettuare la scelta migliore”, commenta Federico<br />
Giorgetta, Category Director di Rubix. “Abbiamo selezionato<br />
brand di eccellenza sinonimo di massima qualità<br />
e ottemperanza alle più rigorose normative di settore.<br />
Inoltre distribuiamo in esclusiva GISS, brand numero<br />
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Componenti<br />
Pompe criogeniche<br />
al cuore della ricerca<br />
Le soluzioni di Vanzetti Engineering<br />
saranno utilizzate in una torre<br />
di distillazione criogenica<br />
per la produzione di isotopi stabili<br />
arricchiti ad elevata purezza.<br />
Si tratta del Progetto Aria,<br />
che avrà importanti ricadute anche<br />
nella medicina nucleare.<br />
Nella foto in<br />
alto: dettaglio<br />
della parte<br />
fredda della<br />
pompa<br />
alternativa serie<br />
VT-1 di Vanzetti<br />
Engineering<br />
Le pompe criogeniche di Vanzetti<br />
Engineering sono state<br />
scelte nell’ambito del Progetto<br />
Aria dell’Istituto Nazionale<br />
di Fisica Nucleare (INFN) in<br />
partnership con la Carbosulcis Spa,<br />
società partecipata dalla Regione<br />
Sardegna. Si tratta di una torre di<br />
distillazione criogenica per la produzione<br />
di isotopi stabili arricchiti<br />
ad elevata purezza, in cui le pompe<br />
criogeniche fanno parte del circuito<br />
ausiliario dell’impianto, che ha il<br />
compito di far ricircolare l’azoto liquido<br />
nell’unità di distillazione primaria<br />
dell’argon super puro.<br />
Alla scoperta della materia oscura<br />
Il Progetto Aria consiste nella realizzazione<br />
di una torre di distillazione<br />
criogenica situata in Sardegna per<br />
la produzione di isotopi stabili arricchiti<br />
ad elevata purezza. Il progetto<br />
Aria è parte integrante dell’esperimento<br />
DarkSide-20k, che sarà realizzato<br />
ai Laboratori Nazionali del<br />
Gran Sasso (LNGS) dell’Istituto Nazionale<br />
di Fisica Nucleare (INFN) e<br />
il cui obiettivo scientifico è la rivelazione<br />
diretta della materia oscura.<br />
Quest’ultima, la cui natura rimane<br />
ad oggi ancora sconosciuta, rappresenta<br />
la maggior parte della materia<br />
che compone il nostro universo,<br />
dove è presente in quantità cinque<br />
volte maggiore rispetto alla materia<br />
ordinaria di cui è fatto tutto ciò che<br />
oggi osserviamo. La comprensione<br />
della sua natura è dunque uno dei<br />
principali ambiti di ricerca in fisica<br />
fondamentale perché porterebbe un<br />
contributo determinante negli studi<br />
di cosmologia, fisica e astrofisica.<br />
L’esperimento DarkSide-20k, gestito<br />
dalla Collaborazione scientifica internazionale<br />
DarkSide in cui lavorano<br />
oltre 500 ricercatori appartenenti<br />
a università e istituti di ricerca di<br />
tutto il mondo, prevede l’uso di un<br />
rivelatore che utilizza argon liquido<br />
come fluido scintillatore per l’interazione<br />
di WIMP (Weakly Interacting<br />
Massive Particle), un tipo particolare<br />
di particelle che secondo alcune<br />
teorie è fra i candidati più promettenti<br />
per costituire la materia oscura.<br />
Per effettuare questo esperimento<br />
occorrono grandi quantità di argon<br />
depleto, ovvero privo dell’isotopo<br />
39. Da qui la nascita di due progetti<br />
correlati a DarkSide: Urania e<br />
Aria. Il primo prevede la costruzione<br />
di un impianto, attualmente in fase<br />
di realizzazione, in Colorado dove è<br />
stata individuata una fonte di argon<br />
pulito nel sottosuolo, al riparo dai<br />
raggi cosmici e quindi non contaminato<br />
da essi. Grazie al Progetto Urania<br />
(anche esso di proprietà dell’IN-<br />
FN) si ricaverà l’argon depleto che<br />
sarà poi trasportato in Sardegna, dove<br />
verrà ulteriormente filtrato e purificato<br />
dalla colonna di distillazione<br />
realizzata grazie al Progetto Aria. Infine,<br />
l’argon puro verrà portato all’interno<br />
del rivelatore DarkSide-20 nei<br />
Laboratori Nazionali del Gran Sasso<br />
per le attività di ricerca.<br />
58 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
58_61_articolo vanzetti.indd 58 10/05/22 11:15
Componenti<br />
Un progetto con importanti ricadute<br />
anche nella medicina nucleare<br />
“La colonna di distillazione del Progetto<br />
Aria ha come scopo primario<br />
quello di produrre l’argon per l’esperimento<br />
Dark Side ma, poiché permette<br />
la produzione di isotopi stabili<br />
(come l’ossigeno 18, il carbonio<br />
12 e l’azoto 15 e altri eventuali isotopi),<br />
ha anche un rilevante interesse<br />
a livello industriale e commerciale”,<br />
spiega Federico Gabriele, Technical<br />
Coordinator del progetto e ricercatore<br />
dell’INFN. “Gli isotopi stabili<br />
vengono infatti utilizzati in svariate<br />
applicazioni, come la medicina nucleare<br />
per la diagnostica medica, l’agricoltura<br />
biologica o la microelettronica<br />
di precisione. Queste sostanze<br />
attualmente vengono prodotte in<br />
pochi siti nel mondo attraverso differenti<br />
metodologie, come la tecnica<br />
per centrifugazione, che richiede<br />
però un elevato dispendio energetico.<br />
Il Progetto Aria, invece, sfrutta<br />
la differenza di volatilità fra queste<br />
sostanze – la distillazione avviene,<br />
infatti, per separazione degli isotopi<br />
grazie al loro coefficiente di volatilità<br />
– permettendo un notevole abbattimento<br />
dei costi di produzione.<br />
Considerato che i quantitativi di produzione<br />
giornaliera di queste sostanze<br />
si aggirano oggi sull’ordine delle<br />
decine di chili e che peraltro si tratta<br />
di un mercato in forte espansione,<br />
si può immaginare l’importanza<br />
del progetto e le notevoli potenzialità<br />
di questo impianto, che sarà unico<br />
al mondo per tipologia e dimensioni,<br />
anche a livello industriale”.<br />
Il Progetto Aria, avviato nel 2015,<br />
necessita di un pozzo sviluppato nel<br />
sottosuolo per ancorare la colonna<br />
di distillazione, alta circa 350 metri,<br />
perché sarebbe impossibile realizzare<br />
una struttura di supporto di simili<br />
dimensioni in superficie. Da qui<br />
è nata l’idea di sfruttare il pozzo di<br />
350 metri di profondità della miniera<br />
di carbone situata nella provincia<br />
di Sud Sardegna e gestita da Carbosulcis,<br />
società partecipata dalla Regione<br />
Sardegna.<br />
“Attualmente è in fase di realizzazione<br />
l’impianto prototipale, chiamato<br />
Seruci 0 dal nome del sito minerario,<br />
che rappresenta una colonna a scala<br />
ridotta rispetto all’impianto finale”,<br />
spiega Federico Gabriele. “Invece dei<br />
28 moduli centrali previsti per l’impianto<br />
finale, questa colonna è costituita<br />
da un solo modulo centrale,<br />
dal modulo Top e dal modulo Bottom<br />
ed è installata in superficie anziché<br />
in profondità. Tutte le apparecchiature<br />
necessarie per il funzionamento<br />
della colonna sono le stesse che verranno<br />
poi utilizzate per l’impianto finale,<br />
denominato Seruci 1. Una volta<br />
terminati tutti i test e l’installazione<br />
delle strutture di supporto all’interno<br />
del pozzo, Seruci 0 verrà smontato<br />
e ricostruito nel sito finale, con<br />
i 28 moduli previsti dal progetto e<br />
un’altezza totale di circa 350 metri”.<br />
Pompe criogeniche per azoto liquido<br />
Il progetto finale prevede la costruzione<br />
della colonna di distillazione,<br />
cuore dell’impianto, più il sistema<br />
di refrigerazione ad azoto liquido.<br />
Pompe<br />
criogeniche<br />
Vanzetti<br />
Engineering<br />
VT1 per Argon<br />
liquido<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 59<br />
58_61_articolo vanzetti.indd 59 10/05/22 11:15
Componenti<br />
Il progetto Aria è parte integrante dell’esperimento DarkSide-20k, che ha<br />
come obiettivo scientifico la rivelazione diretta della materia oscura, la cui<br />
natura rimane ad oggi ancora sconosciuta<br />
Colonna per<br />
la distillazione<br />
dell’Argon<br />
super puro<br />
In questo circuito ausiliario di refrigerazione<br />
entrano in gioco le apparecchiature<br />
di Vanzetti Engineering,<br />
due pompe di rilancio dell’azoto<br />
liquido, che servono cioè a spostare<br />
l’azoto liquido dal fondo fino<br />
alla sommità della colonna. Si tratta<br />
di due pompe criogeniche alternative<br />
Serie VT-1 identiche, che fungono<br />
una da back-up all’altra. In estrema<br />
sintesi, in questo processo avviene<br />
un continuo scambio termico tra<br />
due fluidi criogenici, che determina<br />
una transizione naturale degli strati<br />
di argon più pesanti all’interno della<br />
colonna. Questo movimento concorre<br />
alla purificazione estrema dell’argon<br />
mediante cicli ripetuti di evaporazione<br />
e condensazione, con lo scopo<br />
finale di eliminare le sostanze indesiderate<br />
che potrebbero alterare i<br />
risultati degli esperimenti scientifici<br />
condotti sulla materia oscura.<br />
Le pompe criogeniche sono uno dei<br />
pochi elementi dell’impianto installati<br />
sul fondo del pozzo minerario. Le pompe<br />
VT-1 di Vanzetti Engineering sono<br />
state scelte proprio perché, oltre a garantire<br />
una prevalenza di 350 metri,<br />
sono in grado di funzionare in maniera<br />
ottimale anche in ambienti chiusi<br />
e caratterizzati da elevata umidità e<br />
con continuità nel tempo (24/24). <br />
Sistemi criogenici<br />
per gas atmosferici<br />
Ossigeno, azoto e idrogeno sono piccole molecole<br />
essenziali per la vita, la materia e l’energia. Vanzetti<br />
Engineering è oggi un riconosciuto fornitore italiano<br />
di pompe e sistemi criogenici per molti importanti<br />
progetti basati non solo sul Gas Naturale Liquefatto<br />
(GNL), ma anche sui gas dell’aria. Per rispondere<br />
alla richiesta del mercato di controllo, stoccaggio<br />
e regolazione dei gas, Vanzetti Engineering produce<br />
pompe e sistemi di pompaggio per il trasferimento di<br />
liquidi criogenici, ottenuti da processi di distillazione<br />
atmosferica dell’aria a temperature molto basse. Conosciuti<br />
come gas industriali o atmosferici, i componenti<br />
dell’aria includono azoto, ossigeno, argon, anidride<br />
carbonica ed altri gas.<br />
A seconda delle esigenze di portata e pressione, Vanzetti<br />
Engineering è in grado di fornire sia pompe alternative<br />
a pistoni che pompe centrifughe monostadio<br />
e multistadio, esterne o sommerse. L’azienda, che ha<br />
sede in Piemonte nella provincia di Cuneo, assiste un<br />
gran numero di clienti in diversi mercati: soluzioni di gas<br />
per l’industria, trattamento termico, saldatura e taglio,<br />
gassificazione, combustione di ossigeno, trattamento<br />
acque, congelamento e raffreddamento di alimenti, imballaggio,<br />
sintesi petrolchimica, fornitura di ossigeno<br />
medicale, elettronica, energie alternative.<br />
60 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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Componenti<br />
Guarnizioni e tenute per alte temperature<br />
Texpack® è produttore di trecce, nastri, filotti, tessuti, calze per isolamento termico ad uso dinamico<br />
per pompe e valvole. Realizza e commercializza guarnizioni industriali di differente tipologia e misura,<br />
per offrire una gamma completa di sistemi di tenuta e prodotti per alte temperature.<br />
Tra i prodotti di Texpack, di seguito sono elencati<br />
alcuni tra i più competitivi:<br />
6610I. Giunture Sealflex<br />
Giuntura in lastra composta da fibre di cellulosa,<br />
fibre e cariche minerali, legante elastomerico<br />
a base NBR.<br />
6808GMF. METALTEX® MF<br />
METALTEX® MF è una guarnizione a tre componenti<br />
di alta qualità: grafite naturale flessibile,<br />
acciaio inossidabile e PTFE. METALTEX®<br />
MF unisce i vantaggi delle proprietà di tenuta<br />
dei tre materiali in un unico prodotto. Grazie<br />
al suo nucleo in grafite espansa mostra un’elevata<br />
stabilità a lungo termine e si adatta bene<br />
alle flange irregolari.<br />
5100L. Lastre in PTFE<br />
Lastra in PTFE, polimero appartenente alla<br />
classe dei perfluorocarburi (PFC), derivante da<br />
omopolimerizzazione del tetrafluoroetilene. Le<br />
stesse lastre possono essere realizzate con aggiunta<br />
di altri componenti stabilizzanti e fluidificanti<br />
per migliorarne le possibilità appilcative.<br />
Le caratteristiche principali del PTFE sono<br />
l’ottima resistenza termica, chimica e un basso<br />
coefficiente d’attrito.<br />
5211. Jointex® red<br />
Giuntura in lastra di alta qualità, costituita<br />
da PTFE caricato con quarzo e pigmentato.<br />
Materiale innovativo sostitutivo delle tenute<br />
in amianto e dei convenzionali prodotti<br />
in PTFE. Il suo speciale processo produttivo<br />
fa sì che le guarnizioni Jointex® abbiano<br />
un’eccellente resistenza al creep e capacità<br />
di tenuta in un ampio range di temperatura<br />
e pressione.<br />
5700. Guarnizioni a busta in PTFE<br />
Le guarnizioni a busta sono costituite da un<br />
involucro, comunemente chiamato busta, che<br />
può essere realizzato sia nel più comune PTFE<br />
vergine che in PTFE caricato (silice, grafite o<br />
altro). Lo spessore della busta è abitualmente<br />
di 0,6 mm; ciò rende la guarnizione particolarmente<br />
adatta per l’industria chimica, farmaceutica<br />
e alimentare.<br />
5700C. Guarnizioni in PTFE per raccordi<br />
clamp<br />
Le guarnizioni Clamp Texpack® trovano impiego<br />
come elementi di tenuta tra due raccordi<br />
clamp in acciaio inox (ferule) chiusi a tenuta<br />
stagna tramite un collare speciale in cui non è<br />
prevista la bulloneria.<br />
5700FEP. O-Ring in FEP<br />
Gli O-Ring in FEP Texpack®, chiamati anche<br />
guarnizioni toroidali, sono costituiti da un<br />
anello di sezione tonda vulcanizzato a stampo.<br />
Grazie alla semplice forma geometrica, gli<br />
O-ring sono la soluzione più valida ed economica<br />
per un gran numero di problemi di tenuta,<br />
sia statica che dinamica.<br />
5500. Texlon® piattine soffici autoadesive<br />
Guarnizione automodellante a nastro in 100%<br />
PTFE non sinterizzato espanso soffice e flessibile.<br />
La piattina Texlon® resiste a prodotti chimici<br />
ad eccezione di sostanze alcaline ed è abitualmente<br />
fornita con una pellicola biadesiva<br />
che ne facilita l’applicazione.<br />
9003T. Taglierina per guarnizioni<br />
La taglierina per guarnizioni Texpack® è un<br />
dispositivo per la realizzazione di guarnizioni<br />
con diametri compresi tra 80 mm e 1250<br />
mm. Si possono realizzare guarnizioni circolari<br />
su misura. Si può tagliare qualsiasi materiale<br />
per guarnizioni: quelli esenti amianto, grafite,<br />
gomma, PTFE, PVC, cartone e cuoio.<br />
9002T. Tagliabaderne<br />
Utensile destinato a tagliare le baderne con<br />
inclinazione a 45°. I tagli diagonali sono da<br />
effettuare con l’ausilio di una guida affinché<br />
ciascun anello sia identico all’altro. Questo dispositivo<br />
permette di tagliare correttamente la<br />
lunghezza di tutte le guarnizioni ad anello direttamente<br />
dalla bobina, senza sfrido né scarto.<br />
4131A. PTFE FDA<br />
Treccia composta da fili di PTFE puro, impregnata<br />
filo per filo con dispersione di PTFE, realizzata<br />
con il sistema di intreccio diagonale.<br />
Questa baderna ha un basso coefficiente<br />
d’attrito sull’albero e un’elevata resistenza agli<br />
agenti chimici.<br />
4183. Metalgraf®<br />
La treccia Metalgraf® è composta da strati di<br />
nastro in grafite flessibile espansa ritorti in fili<br />
compatti, ciascun singolo filamento è rinforzato<br />
con una calza a rete in filo di Inconel. Questo<br />
filato viene quindi trattato con un procedimento<br />
speciale e intrecciato al fine di formare<br />
una treccia compatta ma malleabile, successivamente<br />
trattata con agenti lubrificanti per ridurre<br />
l’attrito sull’albero e con un inibitore di<br />
corrosione per prevenire l’erosione alveolare.<br />
62 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
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Componenti<br />
Passaggio cavi con classe di protezione IP65<br />
Cablaggio senza attrezzi<br />
con connettori push-lock<br />
Con KEL-FG-ER, la collaudata serie di prodotti<br />
KEL-FG di icotek è stata ampliata per raggiungere<br />
la classe di protezione IP65.<br />
La custodia flangiata apribile consente il passaggio<br />
di cavi con e senza connettori con un angolo<br />
di 90°. A seconda della dimensione, i cavi con<br />
un diametro da 1 a 35 mm (gommini passacavi<br />
icotek singoli KT 1 - 34) vengono sigillati garantendo<br />
un IP65 e lo scarico della trazione secondo<br />
la norma DIN EN 62444.<br />
Il grado di protezione IP65 viene garantito grazie<br />
ad una guarnizione aggiuntiva integrata nel<br />
coperchio. Nella fornitura è compresa la classica<br />
guarnizione piatta per il montaggio a parete.<br />
La custodia flangiata KEL-FG-ER-A utilizza la stessa<br />
apertura dei connettori industriali a 24 poli<br />
(36 x 112 mm), il telaio KEL-FG-ER-B si adatta<br />
ad aperture da 36 x 46 mm. Il telaio flangiato a<br />
fila singola KEL-FG-ER-E si caratterizza per il suo<br />
design salvaspazio ed è quindi ideale dove lo spazio<br />
è limitato e per cavi con connettori piatti (per<br />
esempio Sub-D). La serie di prodotti può essere<br />
combinata con il sistema di gommini IMAS-CON-<br />
NECT di icotek e offre un’ampia gamma di opzioni<br />
di ingresso cavi aggiuntive.<br />
La serie KEL-FG-ER è certificata IP65 secondo DIN<br />
EN 60529, scarico della trazione secondo DIN<br />
62444, cURus, standard ferroviario HL-3 e molte<br />
altre omologazioni. Campioni e certificati possono<br />
essere richiesti direttamente al produttore.<br />
Soffietti e compensatori di dilatazione<br />
per basse pressioni<br />
Spazi ristretti e lunghezze<br />
personalizzate dei cavi<br />
sono sempre più comuni<br />
nel cablaggio di macchinari<br />
ed impianti. Che si tratti<br />
di trasmissione di segnali,<br />
dati o potenza, la connessione<br />
dei conduttori è semplice<br />
e sicura con i connettori<br />
push-lock M12 assemblabili<br />
di Phoenix Contact.<br />
Non sono necessari né cacciavite<br />
né l’ausilio di altri<br />
aiuti. I conduttori rigidi e pretrattati sono comodamente<br />
cablati senza attrezzi con l’innesto diretto. Per un semplice<br />
collegamento, dai trefoli ai conduttori di grandi sezioni,<br />
i vani morsetto del connettore si aprono e si chiudono<br />
semplicemente per mezzo delle leve. Anche i conduttori<br />
già collegati possono essere disconnessi in questo<br />
modo. La codifica cromatica e numerica delle leve di<br />
contatto assicura la corretta assegnazione dei conduttori,<br />
evitando con ciò errori di connessione. La connessione<br />
PE stabile e resistente alle vibrazioni su tutti i componenti<br />
metallici conferisce la protezione contro le scosse<br />
elettriche. La schermatura opzionale garantisce una trasmissione<br />
senza interferenze ed un funzionamento affidabile<br />
dell’impianto.<br />
FF.GI. Srl è in grado di produrre una vasta gamma di soffietti e compensatori di<br />
dilatazione per basse pressioni. Le tipologie si differenziano per forma, per dimensioni<br />
e per i diversi tipi di attacco; i principali materiali che si possono utilizzare<br />
per la loro fabbricazione sono:<br />
FLON-CHEM 1000 (PTFE vergine standard grade), FLON-CHEM 1121 (PTFE vergine<br />
premium grade), FLON-CHEM 1075 (PTFE modificato premium grade), FLON-<br />
CHEM 1022 (PTFE antistatico), FLON-CHEM 1023 (PTFE modificato antistatico).<br />
Tipo CDA. Questa tipologia di soffietto è adatto per tutte quelle applicazioni caratterizzate<br />
da modestissime pressioni (max 1 atm) e una temperatura massima<br />
di 150°C. La caratteristica principale è la elevata flessibilità in quanto si possono<br />
ottenere elevate escursioni anche con una lunghezza minima contenuta;<br />
tuttavia possono venire prodotti con dimensioni, spessori, lunghezze personalizzate<br />
a seconda dell’esigenza del cliente e utilizzando determinate formule si<br />
può creare il compensatore ideale.<br />
Tipo CDB. Questa tipologia di soffietto è adatta per tutte quelle applicazioni<br />
caratterizzate da pressioni massime di circa 5 atm. e una temperatura massima<br />
di 150°C; la caratteristica principale, rispetto al tipo CDA, è la particolarità<br />
di avere una resistenza meccanica<br />
maggiore pur mantenendo una ottima<br />
flessibilità. La FF.GI. Srl dispone<br />
di sofisticate attrezzature per la realizzazione<br />
di articoli ottenuti tramite<br />
saldatura del PTFE Vergine e del PTFE<br />
Modificato. Grazie a questa tecnologia<br />
si possono produrre compensatori<br />
di dilatazione tipo CDB di grandi<br />
dimensioni.<br />
64 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
62_64_News componenti.indd 64 10/05/22 10:49
L’interruttore di livello in una veste digitale<br />
Strumentazione<br />
A differenza della precedente<br />
versione, la nuova scheda<br />
elettronica, progettata in modo<br />
completamente digitale, è in grado<br />
di rielaborare il segnale in modo<br />
più stabile e robusto<br />
L’interruttore di livello ASL, prodotto da Terranova<br />
nell’innovativa versione digitale, proietta il monitoraggio<br />
del livello dei liquidi ad una dimensione<br />
mai vista prima.<br />
Grazie al nuovo ASL digitale, certificato ATEX, IE-<br />
CEx, SIL, RINA e con custodie IP66 o IP68, viene<br />
aumentato sensibilmente il livello di sicurezza<br />
nei più disparati tipi di recipiente, come serbatoi,<br />
tubazioni, casse zavorra e prodotto di tankers<br />
e bulkarians.<br />
Il principio di funzionamento è il medesimo del<br />
predecessore analogico. La scheda elettronica genera<br />
onde elettromagnetiche che vengono inviate<br />
ad una barra metallica (antenna). L’antenna funge<br />
da sensore e le onde vengono disperse in caso<br />
di immersione in liquido e trattenute in caso<br />
di funzionamento a secco. A differenza della<br />
precedente versione, la nuova scheda elettronica,<br />
progettata in modo completamente digitale,<br />
è in grado di rielaborare il segnale in modo più<br />
stabile e robusto, rendendo lo strumento ancora<br />
più performante.<br />
L’interruttore di livello ASL è uno strumento flessibile,<br />
infatti può funzionare con l’antenna installata<br />
sia in verticale che in orizzontale, alle temperature<br />
più estreme (da -60°C a 450°C grazie<br />
all’uso di estensioni alettate - previo confronto<br />
con l’ufficio tecnico dell’azienda si può scendere<br />
fino ai -200°C) e con i liquidi più aggressivi, vista<br />
la disponibilità di avere le parti bagnate oltre<br />
che in materiali standard (come l’acciaio inox<br />
316) anche in vari tipi di materiali speciali (come<br />
Hastelloy B, C e Titanio). Inoltre, grazie alla<br />
possibilità di produrre antenne flessibili, è possibile<br />
raggiungere una distanza tra la scheda elettronica<br />
e il punto di rilevamento fino a 20 metri.<br />
Nessuna parte in movimento, nessuna vibrazione,<br />
nessun rumore, una misura così pratica e silenziosa<br />
non ha paragone se confrontata con<br />
tecnologie in movimento o a vibrazione.<br />
Inoltre, questa nuova versione dell’interruttore<br />
di livello ASL è accompagnata dal relativo<br />
software di calibrazione USC, dedicato agli operatori<br />
da campo.<br />
Sensori induttivi senza contatto<br />
Ancora più flessibile e robusta: parliamo della<br />
innovativa serie di sensori induttivi INTT sviluppata<br />
da Wenglor Sensoric Group, azienda tedesca<br />
che sviluppa e produce sensori intelligenti,<br />
dispositivi di sicurezza e sistemi avanzati<br />
di elaborazione di immagini. I sensori induttivi<br />
INTT sono in grado di riconoscere oggetti<br />
metallici senza contatto in ambienti con<br />
temperature che possono raggiungere i 250°C.<br />
I nuovi dispositivi sono ancora più performanti,<br />
soprattutto per applicazioni dinamiche in<br />
ambienti ad elevate temperature. I costruttori<br />
di macchine e impianti hanno ora a disposizione<br />
sensori con cavi flessibili e semplici connettori<br />
push-pull, che rendono le teste a innesto<br />
di questi dispositivi facilmente intercambiabili.<br />
Inoltre, la centralina di analisi si trova<br />
direttamente all’interno del connettore M12. Si<br />
tratta di una caratteristica innovativa che offre<br />
un grande valore aggiunto.<br />
Cinque anni è la durata di vita media dei sensori<br />
induttivi INTT per ambienti con temperature<br />
estreme. Grazie alle nuove ed innovative<br />
caratteristiche, la sostituzione – quando si<br />
renderà necessaria – avverrà in modo semplice<br />
e con un solo veloce passaggio, anche in ambienti<br />
molto caldi.<br />
Le caratteristiche principali di questi sensori induttivi<br />
includono la lunga durata di oltre cinque<br />
anni, l’ampia fascia di temperatura compresa<br />
tra –10°C e +250°C e le grandi distanze<br />
di commutazione tra 15 mm e 40 mm. La serie<br />
INTT senza PWIS può essere parametrizzata<br />
tramite un’interfaccia IO- Link. Grazie alla tecnologia<br />
weproTec integrata, è possibile installare<br />
più sensori uno accanto all’altro in spazi<br />
ristretti, senza che questi si influenzino reciprocamente.<br />
I sensori vengono impiegati soprattutto nei<br />
forni di essiccazione dell’industria automobilistica<br />
o per il posizionamento preciso dei skidcarrier.<br />
I sensori induttivi sono adatti anche per<br />
l’estrusione di profili in alluminio, per il riconoscimento<br />
di supporti merce nell’industria siderurgica<br />
o per il rilevamento di piastre da forno<br />
in panifici di grandi dimensioni.<br />
Caratteristiche principali:<br />
• Fascia di temperatura da –10°C a +250°C<br />
• Vita media del prodotto superiore a 5 anni<br />
• Distanze di commutazione da 15 mm a 40 mm<br />
• Connettore M12 con centralina di analisi integrata<br />
• Cavo flessibile per applicazioni dinamiche<br />
• IO- Link 1.1<br />
• Testa del sensore intercambiabile<br />
• Senza PWIS.<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
CHIMICA E icf 65<br />
65_67_News Strumentazione.indd 65 10/05/22 10:59
Strumentazione<br />
Tank Clean: il software di simulazione<br />
della procedura di spruzzatura<br />
Spesso la scelta della soluzione di pulizia di un<br />
serbatoio più corretta e sostenibile può rivelarsi<br />
un problema non facile. Il software<br />
di simulazione TankClean di Lechler imita<br />
realisticamente il processo di pulizia, mostrando<br />
come funzionano i singoli ugelli e creando una<br />
rappresentazione visiva della procedura di spruzzatura.<br />
Come trovare il miglior ugello<br />
spruzzatore per lo specifico lavoro<br />
di pulizia richiesto? Si può<br />
sempre operare per tentativi oppure<br />
evitare il problema utilizzando<br />
strumenti di simulazione<br />
all’avanguardia.<br />
È la disposizione ottimale degli<br />
ugelli all’interno del serbatoio<br />
che pone le basi per un risultato<br />
affidabile nella sua pulizia.<br />
Esiste a portata di click un nuovo<br />
software di simulazione che può<br />
essere di grande aiuto per selezionare<br />
il sistema di ugelli più<br />
adatto per ottenere il grado di<br />
pulizia voluto. Questo strumento,<br />
inoltre, identifica i potenziali<br />
punti deboli durante la fase di<br />
sviluppo e valuta quali sono le<br />
variabili in gioco per l’ottimizzazione<br />
dei sistemi esistenti, evitando<br />
così errori di pianificazione,<br />
riduzione dei tempi di inattività<br />
e garantendo maggiore efficienza<br />
del processo.<br />
Ottimizzare i processi<br />
di pulizia<br />
Ormai i processi di pulizia funzionano<br />
generalmente in modo<br />
automatico. Per garantire risultati<br />
affidabili di altissima qualità<br />
rispettando i requisiti di efficienza<br />
ed ecologia, le soluzioni<br />
di lavaggio devono essere adattate<br />
in modo preciso al compito<br />
in questione. Ed è chiaro che<br />
le testine statiche non possono<br />
essere considerate come l’unica<br />
soluzione possibile.<br />
Il software di simulazione<br />
TankClean di Lechler imita realisticamente<br />
il processo di pulizia,<br />
mostrando come funzionano i<br />
singoli ugelli e creando una rappresentazione<br />
visiva della procedura<br />
di spruzzatura. Il software<br />
illustra come e con quale grado<br />
di copertura il liquido detergente<br />
incide sul serbatoio, rivelando<br />
così eventuali aree problematiche<br />
o zone d’ombra.<br />
Lechler utilizza il proprio<br />
software, che non è in vendita,<br />
come strumento per fornire<br />
consigli e visualizzazioni: produttori<br />
e utenti finali possono<br />
confrontare a video diverse testine<br />
rotanti e sono in grado di<br />
utilizzare i risultati per identificare<br />
quale sistema fornisce il<br />
miglior risultato di pulizia, rendendo<br />
la scelta del sistema di<br />
ugelli ottimale.<br />
TankClean è uno strumento<br />
estremamente utile quando si<br />
tratta di offrire consigli: Lechler<br />
è in grado di dimostrare<br />
in modo convincente ai suoi<br />
clienti come ottenere risultati<br />
di pulizia migliori con la giusta<br />
tecnologia degli ugelli e piccole<br />
modifiche al serbatoio, oltre<br />
a evitare errori e risparmiare<br />
denaro.<br />
Uno strumento versatile<br />
per la pulizia dei serbatoi<br />
Come software di simulazione e<br />
supporto TankClean fornisce assistenza<br />
per l’intero ciclo di vita<br />
dell’impianto e oltre. È vantaggioso<br />
avere a bordo gli specialisti<br />
degli ugelli di Lechler nella<br />
fase di pianificazione. In questa<br />
fase, i fattori rilevanti relativi<br />
alla tecnologia degli ugelli possono<br />
essere coordinati strettamente<br />
con altri interessi.<br />
La geometria del serbatoio e i<br />
dettagli di progettazione come<br />
la disposizione dei collegamenti<br />
del serbatoio, delle flange<br />
e degli agitatori sono relativamente<br />
semplici da modificare<br />
al fine di ottenere risultati di<br />
pulizia efficienti.<br />
• È necessario tener conto del<br />
processo di pulizia quando si<br />
progetta un serbatoio.<br />
• Nella simulazione di un processo<br />
di pulizia di un serbatoio<br />
si considera la presenza di agitatori,<br />
pale e altri componenti<br />
interni presenti.<br />
• La simulazione mostra il potenziale<br />
degli elementi dinamici<br />
rotanti con ugelli ad hoc.<br />
66 icf CHIMICA E <br />
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65_67_News Strumentazione.indd 67 10/05/22 10:59
Strumentazione<br />
Il Gruppo internazionale<br />
protagonista nella<br />
strumentazione di misura<br />
per i processi industriali<br />
ha ottenuto nel 2021 una<br />
crescita importante in<br />
termini di personale, ordini<br />
ricevuti, vendite e utili. Sulle<br />
previsioni di quest’anno pesa<br />
la guerra in Ucraina, ma il<br />
top management promette<br />
compattezza anche<br />
in un contesto difficile.<br />
Endress+Hauser<br />
supera le aspettative<br />
pio della pandemia. E siamo stati un<br />
partner affidabile quando la domanda<br />
è ripresa. Nonostante le tensioni sui<br />
mercati di approvvigionamento e sulle<br />
catene logistiche, l’azienda ha garantito<br />
la disponibilità del materiale<br />
in tutto il mondo e ha mantenuto le<br />
sue elevate prestazioni di consegna“.<br />
Crescita su vasta scala<br />
Come risultato, Endress+Hauser ha potuto<br />
non solo costruire sul periodo<br />
pre-Covid, ma migliorare significativamente<br />
il business. Il fatturato netto è<br />
aumentato dell’11,7% a 2.879 miliardi<br />
di euro. Il Gruppo ha registrato una<br />
crescita dinamica in Asia e in America e<br />
una solida performance in Europa. Mentre<br />
l’Africa è cresciuta, il business in Me-<br />
Per l’anno finanziario 2021,<br />
Endress+Hauser ha superato<br />
le proprie aspettative. La società<br />
ha raggiunto nuovi record<br />
negli ordini ricevuti, nelle<br />
vendite, negli utili e nel personale<br />
e ribadisce questo slancio nel nuovo<br />
anno. Anche se il conflitto in Ucraina<br />
sta smorzando le speranze di continuare<br />
la solida crescita, la società si<br />
considera ben attrezzata per un contesto<br />
economico difficile.<br />
Endress+Hauser ha consegnato 2,6<br />
milioni di strumenti nel 2021. “I nostri<br />
clienti hanno riposto grande fiducia<br />
in noi“, ha detto il CEO Matthias<br />
Altendorf in occasione della conferenza<br />
stampa annuale a Basilea. “Hanno<br />
potuto contare su di noi dopo lo scopdio<br />
Oriente, con la sua forte dipendenza<br />
dall’industria dell’Oil&Gas, ha subito<br />
una flessione. La Cina si è confermata<br />
il più forte mercato dell’azienda, seguita<br />
dagli Stati Uniti e dalla Germania.<br />
Gli ordini in arrivo sono stati di circa<br />
5 punti percentuali superiori alla<br />
crescita delle vendite. Dietro questo<br />
sviluppo il CEO vede effetti di recupero,<br />
così come una rinnovata domanda<br />
in quasi tutti i settori. L’analisi avanzata<br />
e la digitalizzazione industriale<br />
hanno dato un impulso al business<br />
della strumentazione di processo. Nel<br />
settore degli strumenti di laboratorio,<br />
che era stato stimolato dalla domanda<br />
di diagnostica PCR nel 2020, la filiale<br />
Analytik Jena ha registrato una<br />
forte crescita.<br />
Formazione professionale e attenzione<br />
alla sostenibilità<br />
Il Gruppo contava 15.117 dipendenti<br />
in tutto il mondo alla fine del 2021,<br />
663 in più rispetto all’anno precedente.<br />
I nuovi posti di lavoro sono stati<br />
creati principalmente nella produzio-<br />
68 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
68_69_articolo endress+hauser.indd 68 10/05/22 11:06
Il CEO Matthias<br />
Altendorf: “Nonostante<br />
le tensioni sulle<br />
catene logistiche,<br />
l’azienda ha garantito<br />
la disponibilità<br />
del materiale e ha<br />
mantenuto le sue<br />
elevate prestazioni di<br />
consegna”<br />
Klaus Endress,<br />
presidente del<br />
Supervisory Board:<br />
“Ora l’importante<br />
non è raggiungere gli<br />
obiettivi finanziari, ma<br />
continuare a fornire<br />
ai clienti il miglior<br />
supporto possibile in<br />
questa situazione”<br />
Strumentazione<br />
ne. A quasi tutti gli apprendisti sono<br />
state offerte posizioni in azienda<br />
al termine della loro formazione. Endress+Hauser<br />
vuole rafforzare il suo<br />
impegno nella formazione professionale<br />
e alla fine raddoppiare il numero<br />
di apprendisti, studenti e stagisti nei<br />
prossimi anni.<br />
Nell’audit di sostenibilità indipendente<br />
EcoVadis, Endress+Hauser ha ottenuto<br />
76 punti, quattro in più rispetto all’anno<br />
precedente. Ciò pone l’azienda in ottima<br />
posizione nel suo gruppo di confronto.<br />
Inoltre, l’azienda ha creato la<br />
posizione di manager della responsabilità<br />
sociale d’impresa a livello di Gruppo.<br />
Sarà responsabile di sviluppare ulteriormente<br />
e portare avanti l’attuazione<br />
della strategia di sostenibilità.<br />
Innovazioni e investimenti<br />
Delle oltre 70 innovazioni di prodotto<br />
introdotte lo scorso anno, molte sono<br />
legate alla digitalizzazione. Nel 2021<br />
Endress+Hauser ha speso 213,4 milioni<br />
di euro in ricerca e sviluppo, circa il<br />
7,4% del fatturato e un aumento del<br />
9,4% rispetto all’anno precedente. 258<br />
depositi di brevetto testimoniano il forte<br />
spirito di innovazione del Gruppo. Il<br />
portfolio di proprietà intellettuale comprende<br />
attualmente 8.600 brevetti attivi<br />
e depositi di brevetti.<br />
Endress+Hauser ha investito 192,8 milioni<br />
di euro nel 2021 (6,4% in meno<br />
del 2020). Attualmente il personale si<br />
sta trasferendo in nuovi edifici a Reinach,<br />
in Svizzera. I progetti di costruzione<br />
sono ancora in corso nei siti produttivi<br />
di Gerlingen e Waldheim, in Germania<br />
e Aurangabad, in India.<br />
I progetti più grandi includono un’espansione<br />
degli impianti di produzione<br />
a Maulburg, in Germania e a Suzhou, in<br />
Cina. I centri di vendita in Messico e<br />
Finlandia costruiranno i propri edifici,<br />
mentre le filiali in Australia e Argentina<br />
acquisteranno i locali.<br />
I profitti aumentano più della media<br />
I tassi di cambio hanno avuto un impatto<br />
minimo nel 2021, secondo il rapporto<br />
del CFO Luc Schultheiss. Il deprezzamento<br />
dell’euro ha diminuito le<br />
vendite di mezzo punto percentuale.<br />
Mentre le spese per i materiali, la logistica<br />
e il personale sono aumentate,<br />
i costi per i viaggi d’affari, l’assistenza<br />
clienti e le fiere sono rimasti sotto<br />
il livello degli anni precedenti, a causa<br />
della pandemia di Coronavirus. Di<br />
conseguenza, le spese operative sono<br />
cresciute di poco, rispetto alla media<br />
degli anni precedenti. L’utile operativo<br />
(EBIT) è aumentato del 28,8% a 434<br />
milioni di euro.<br />
Grazie anche al fatto che gli investimenti<br />
finanziari hanno generato un<br />
solido rendimento l’anno scorso, l’utile<br />
prima delle tasse (EBT) è migliorato<br />
del 37,4% di 463,8 milioni di euro.<br />
Il ritorno sulle vendite (ROS) è salito<br />
di tre punti al 16,1 per cento. L’utile<br />
netto è cresciuto del 40% a 356,8 milioni<br />
di euro grazie a una minore aliquota<br />
fiscale. Il rapporto di capitale<br />
proprio ha raggiunto il 79,1%, con<br />
un aumento di 2,1 punti percentuali.<br />
L’azienda non ha praticamente nessun<br />
debito bancario.<br />
Prospettive più fosche con la guerra<br />
in Ucraina<br />
Endress+Hauser ha iniziato l’anno con<br />
un record di ordini, superiori a quanto<br />
previsto per il primo trimestre. Anche<br />
se il Gruppo ha pianificato una crescita<br />
per il <strong>2022</strong>, al momento non è sicuro<br />
che questo obiettivo sia raggiungibile.<br />
“L’attacco della Russia all’Ucraina<br />
ha cambiato tutto in una sola<br />
notte“, ha detto Matthias Altendorf.<br />
“Questo conflitto sta portando sofferenza<br />
a milioni di persone e sta avendo<br />
un impatto su molte aziende in un<br />
momento in cui la pandemia è tutt’altro<br />
che finita“.<br />
Endress+Hauser ha interrotto tutte le<br />
consegne alla Russia all’inizio dell’invasione.<br />
“Adotteremo l’intera portata<br />
delle sanzioni“, ha sottolineato<br />
il CEO. “Allo stesso tempo abbiamo<br />
una responsabilità verso i nostri dipendenti<br />
e clienti in Russia“. La sede<br />
russa impiega 182 persone. Il Gruppo<br />
vuole continuare a consegnare alle<br />
aziende che riforniscono la società<br />
civile e non sono soggette a sanzioni,<br />
come quelle dei settori food & beverage,<br />
life sciences e water & wastewater.<br />
Una forte comunità<br />
“L’importante non è raggiungere i nostri<br />
obiettivi finanziari, ma continuare<br />
a fornire ai nostri clienti il miglior supporto<br />
possibile in questa situazione“,<br />
ha sottolineato Klaus Endress, presidente<br />
del Supervisory Board. I dipendenti<br />
e il management del Gruppo hanno<br />
la piena fiducia del Management.<br />
“Resteremo uniti e saremo presenti per<br />
i nostri dipendenti. Insieme, supereremo<br />
questi tempi difficili e continueremo<br />
ad essere un partner affidabile per<br />
i nostri clienti”.<br />
<br />
Il Gruppo<br />
contava 15.117<br />
dipendenti<br />
alla fine del<br />
2021, 663 in più<br />
rispetto all’anno<br />
precedente.<br />
I nuovi posti<br />
sono stati creati<br />
principalmente<br />
nella produzione<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 69<br />
68_69_articolo endress+hauser.indd 69 10/05/22 11:06
Automazione<br />
Macchine interconnesse<br />
con un quadro stand alone<br />
Alfasigma ha scelto la<br />
soluzione Data Wizard di<br />
Schneider Electric per avviare<br />
l’adozione di tecnologie<br />
digitali nei processi produttivi<br />
dello storico stabilimento<br />
farmaceutico di Pomezia.<br />
In alto, una<br />
linea di<br />
confezionamento<br />
di farmaci<br />
solidi orali nello<br />
stabilimento<br />
di Alfasigma a<br />
Pomezia (Roma)<br />
Alfasigma – azienda farmaceutica<br />
a capitale interamente<br />
italiano nata dalla<br />
fusione tra i gruppi Alfa<br />
Wasserman e Sigma-Tau<br />
– ha scelto la soluzione Data Wizard di<br />
Schneider Electric per avviare un percorso<br />
di introduzione di tecnologie digitali<br />
nel suo storico sito produttivo di<br />
Pomezia, nel Lazio, attivo fin dagli anni<br />
‘60 come impianto Sigma-Tau.<br />
Da questo impianto, che produce farmaci<br />
in tutte le forme (solidi orali, liquidi<br />
orali, iniettabili, liofilizzati, gelatine<br />
molli) ogni anno escono ben 53<br />
milioni di confezioni di farmaci.<br />
Nel quadro di un piano di investimenti<br />
volti ad elevare gli standard qualitativi<br />
complessivi dei reparti produttivi,<br />
a ottenere un maggiore controllo delle<br />
variabili legate all’efficienza operativa<br />
complessiva (OEE) e ad aumentare<br />
la capacità di compliance normativa<br />
– in particolar modo rispetto<br />
al tema cruciale per il settore farmaceutico<br />
della Data Integrity – Alfasigma<br />
ha avviato un percorso di adozione<br />
di tecnologie digitali nei processi<br />
produttivi, peraltro sostenuto e ac-<br />
celerato dalla disponibilità di incentivi<br />
dedicati.<br />
“Volevamo disporre di dati provenienti<br />
dalla produzione da poter convogliare<br />
nei sistemi aziendali che ci consentissero,<br />
in particolare, di monitorare l’andamento<br />
della produzione e l’output su<br />
un numero elevato di macchinari e linee,<br />
compresi quelli più datati”, spiega<br />
l’Ingegner Riccardo Vaccina, responsabile<br />
Ingegneria, Manutenzione<br />
e Sicurezza del sito produttivo Alfasigma<br />
di Pomezia. “Ci servivano informazioni<br />
per misurarne l’efficienza e<br />
capire su quali macchine di ogni linea<br />
concentrare i nostri sforzi in ottica di<br />
manutenzione straordinaria, di revamping<br />
o se necessario di sostituzione”.<br />
La soluzione richiesta doveva soddisfare<br />
una condizione fondamentale:<br />
non richiedere in alcun modo modifiche<br />
sulle macchine, per evitare di do-<br />
vere nuovamente garantire lo stato di<br />
qualifica del macchinario, come richiesto<br />
dalle normative in tema di qualità<br />
e sicurezza nel settore farmaceutico.<br />
Un compito non facile per il quale Alfasigma<br />
ha trovato in Schneider Electric<br />
il fornitore giusto, grazie in particolare<br />
all’innovativa soluzione Data Wizard.<br />
Il quadro Data Wizard viene installato<br />
separatamente rispetto alla macchina,<br />
quindi senza alterarla, dotato di tutta<br />
la componentistica necessaria per captare<br />
da essa segnali elettrici e convertirli<br />
in segnali che, tramite protocollo<br />
OPC-UA, possono essere trasferiti e<br />
letti da altri sistemi aziendali e di fabbrica.<br />
Laddove sia necessario captare<br />
altri tipi di informazioni, è possibile<br />
associare a Data Wizard una sensoristica,<br />
che rimane comunque indipendente<br />
rispetto al macchinario.<br />
Grazie all’installazione recentemente<br />
70 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
70_71_articolo alfasigma.indd 70 10/05/22 11:08
Automazione<br />
Linea di confezionamento di farmaci iniettabili<br />
completata di elementi Data Wizard su<br />
8 linee produttive di Pomezia, Alfasigma<br />
può disporre di segnali che consentono,<br />
ad esempio, di comprendere in<br />
dettaglio le dinamiche di fermo macchina<br />
su linee come quelle di confezionamento,<br />
che sono composte da molti<br />
elementi diversi, per identificare in<br />
modo specifico la fonte del problema.<br />
Inoltre, con l’installazione di un sensore<br />
a fine linea, Alfasigma ha associato<br />
ai dati sul processo produttivo il conteggio<br />
dei pezzi effettivamente prodotti<br />
per ogni lotto e può quindi alimentare<br />
sempre automaticamente ed<br />
in tempo reale il calcolo dell’Overall<br />
Equipment Efficiency.<br />
Informazioni più ricche, che prima potevano<br />
essere raccolte solo manualmente<br />
e a posteriori analizzando i tradizionali<br />
registri cartacei, ora sono a<br />
disposizione dell’operatore in modo<br />
automatico e nell’immediato.<br />
“Abbiamo scelto Schneider Electric<br />
per vari fattori”, spiega Vaccina. “Oltre<br />
alla semplicità di implementazione<br />
che ci ha consentito di installare progressivamente<br />
la soluzione su ben 8<br />
linee, abbiamo apprezzato la modularità.<br />
Data Wizard ci permette da subito<br />
di ottenere le analisi e i dati che ci<br />
servono, anche in modalità stand alone,<br />
leggendo i dati dal quadro, ma è<br />
già pronto ad offrirci ulteriori opportunità<br />
man mano che il percorso di digitalizzazione<br />
dell’azienda proseguirà<br />
perché è già predisposto per l’integrazione<br />
con sistemi IT e per il cloud”.<br />
Ma c’è anche un terzo fattore cui Alfasigma<br />
attribuisce il successo del progetto,<br />
ed è la collaborazione. “Schneider<br />
Electric ha messo in campo un<br />
responsabile di progetto che si è interfacciato<br />
con il nostro project manager<br />
per coordinare l’azione di tutte<br />
le linee aziendali da coinvolgere: dalla<br />
sicurezza alla qualità, all’ingegneria.<br />
Questo coordinamento ci ha consentito<br />
di rispettare tempi, modalità<br />
prefissate e ottenere quanto previsto,<br />
nonostante le complessità dovute alla<br />
situazione di emergenza sanitaria<br />
nei mesi scorsi”.<br />
A occuparsi dell’installazione e messa in<br />
opera dei Data Wizard è stato il partner<br />
Schneider Electric TG Automation. Alfasigma<br />
ha scelto di adottare Data Wizard<br />
nel modello Ultra, il più evoluto<br />
della gamma. Questo consentirà anche<br />
di innestare ulteriori funzionalità, quali<br />
ad esempio il monitoraggio dei consumi<br />
energetici in ottica di riduzione<br />
Un partner digitale per la<br />
sostenibilità e l’efficienza<br />
L’obiettivo di Schneider Electric è consentire<br />
a tutti di utilizzare al meglio l’energia e le risorse,<br />
coniugando progresso e sostenibilità.<br />
Questo è ciò che l’azienda definisce “Life Is<br />
On”. La missione dell’azienda è essere il partner<br />
digitale per la sostenibilità e l’efficienza.<br />
Schneider Electric punta a guidare la trasformazione<br />
digitale integrando le migliori tecnologie<br />
mondiali per la gestione dei processi e<br />
dell’energia, prodotti connessi dal campo al<br />
cloud, soluzioni di controllo, software e servizi<br />
per tutto il ciclo di vita. In questo modo, rende<br />
possibile la gestione integrata di case, edifici,<br />
data center, infrastrutture, industrie. Promuove<br />
l’adozione di standard aperti e la creazione<br />
di ecosistemi di partnership che condividano<br />
uno scopo significativo e i valori di inclusione<br />
e di responsabilizzazione delle persone.<br />
dei costi, e la possibilità di introdurre<br />
sensoristica per un monitoraggio termografico<br />
delle macchine convogliando<br />
le informazioni in dashboard disponibili<br />
agli operatori, migliorando i processi<br />
di manutenzione con funzionalità<br />
di analisi predittive.<br />
<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 71<br />
70_71_articolo alfasigma.indd 71 10/05/22 11:08
Indagine di mercato<br />
Sistemi di filtrazione<br />
per il pharma: crescita<br />
annuale oltre il 10%<br />
La produzione farmaceutica<br />
richiede la filtrazione in più<br />
punti del processo, oltre che<br />
negli impianti pilota<br />
e nella fase di ricerca e sviluppo.<br />
Oggi il mercato internazionale<br />
delle tecnologie filtranti<br />
per questo settore vale<br />
22,5 miliardi di dollari.<br />
di Giuseppe Tamburini<br />
La filtrazione è un metodo alternativo<br />
di sterilizzazione per le<br />
soluzioni termolabili. È anche<br />
usata per allontanare microrganismi<br />
o altri tipi di particolato<br />
dai gas nelle zone che devono operare<br />
in asepsi. La produzione farmaceutica<br />
richiede la filtrazione in più punti<br />
del processo. Che si tratti di un prodotto<br />
a dose solida o liquida, può essere<br />
contaminato da impurità presenti<br />
nel gas, nell'aria compressa, nel vapore<br />
e nel liquido impiegati nel processo.<br />
I contaminanti possono includere umi-<br />
dità, olio, detriti e microbi e batteri.<br />
La filtrazione si differenzia da tutti gli<br />
altri metodi di sterilizzazione, in quanto<br />
i microrganismi non vengono inattivati,<br />
bensì rimossi fisicamente dal prodotto.<br />
Inoltre la filtrazione sterilizzante<br />
non è l’ultimo passaggio nel processo<br />
di ottenimento di un preparato sterile,<br />
che poi sarà sottoposto ad altre manipolazioni<br />
in asepsi.<br />
Il mercato mondiale dei sistemi di filtrazione<br />
per industria farmaceutica ha<br />
raggiunto nel 2021 il valore di 22,5<br />
miliardi di dollari, con un tasso di crescita<br />
del 10,6% medio annuo nell’arco<br />
dell’ultimo decennio (figura 1). La<br />
crescita è stata particolarmente elevata<br />
nei processi di filtrazione nel settore<br />
biofarmaceutico, che attualmente incide<br />
per circa il 25% sul business totale<br />
della filtrazione farmaceutica, ma<br />
che è il segmento di mercato a maggior<br />
tasso di crescita.<br />
La filtrazione viene utilizzata sia in<br />
fase di produzione industriale dei<br />
farmaci, che è quella di gran lunga<br />
più consistente (tabella 1), sia<br />
a livello di impianto pilota, sia in-<br />
72 icf CHIMICA E <br />
72_77_art_tamburini.indd 72 10/05/22 11:11
Indagine di mercato<br />
La filtrazione viene utilizzata sia<br />
in fase di produzione industriale<br />
dei farmaci, che è quella di gran<br />
lunga più consistente, sia a livello<br />
di impianto pilota, sia infine nella<br />
fase di ricerca e sviluppo<br />
Figura 1 - Mercato mondiale dei sistemi di filtrazione nell’industria<br />
farmaceutica: 2011 - 2021<br />
IMA% (Incremento medio annuo percentuale 2011 – 2021: + 10,6<br />
Fonte: Analisi incrociata produttori di filtri – industria farmaceutica<br />
Figura 2 - Business mondiale dei sistemi di filtrazione per tipo di attività<br />
(in %): anno 2021<br />
fine nella fase di ricerca e sviluppo.<br />
I filtri utilizzati per la sterilizzazione sono<br />
fondamentalmente di due tipi:<br />
- filtri a membrana: sono quelli più usati<br />
(tabella 2): sono costituiti da sottili<br />
dischi porosi realizzati essenzialmente<br />
in esteri di cellulosa o altri tipo di polimero,<br />
e possono avere pori di dimensioni<br />
controllate accuratamente. La filtrazione<br />
tangenziale a membrana è una<br />
tecnologia particolarmente indicata per<br />
processi che richiedano la separazione<br />
e la concentrazione di prodotti senza<br />
l’intervento del calore. Particolarmente<br />
idonea per l’industria farmaceutica,<br />
la filtrazione a membrana offre una serie<br />
di vantaggi rispetto ad altri metodi<br />
di filtrazione: minor rischio di causare<br />
danni qualora si debbano filtrare prodotti<br />
termosensibili; separazione accurata<br />
di flussi multipli; nessuna perdita<br />
di efficacia clinica del prodotto; più<br />
basso consumo energetico: infatti i processi<br />
a membrana sono processi che si<br />
svolgono “a freddo”, cioè senza l’impiego<br />
di energia termica; rendimenti<br />
più elevati; minori costi di smaltimento<br />
dei rifiuti. I processi a membrana si<br />
Tabella 1 - Business mondiale dei sistemi di filtrazione per tipo di attività: anno 2021<br />
Fase di attività Miliardi $<br />
Filtrazione in fase di produzione su scala industriale 17,3 In fase di produzione la filtrazione viene utilizzata<br />
in tutte le fasi, dalla preparazione degli intermedi,<br />
ai principi attivi e fino alla formulazione del farmaco finito<br />
Filtrazione in fase di impianto pilota 2,01<br />
Filtrazione in fase di Ricerca & Sviluppo 3,19<br />
Totale 22,5<br />
Fonte: Analisi incrociata produttori di filtri - industria farmaceutica<br />
sono notevolmente sviluppati negli ultimi<br />
anni, soprattutto grazie all’avvento<br />
di nuovi materiali;<br />
- strati filtranti di profondità: sono costituiti<br />
da un letto di materiale poroso o<br />
granulare: fibre di vetro, polveri cerami-<br />
che o metalliche, polimeri compressi, fibre<br />
di cellulosa finemente fibrillate. Sono<br />
generalmente presenti anche componenti<br />
attivi di filtrazione; per esempio,<br />
se impregnate di carbone attivo<br />
immobilizzato hanno un’elevata capa-<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
CHIMICA E icf 73<br />
72_77_art_tamburini.indd 73 10/05/22 11:11
Indagine di mercato<br />
Tabella 2 - Mercato mondiale dei sistemi di filtrazione per<br />
industria farmaceutica suddiviso per tipologia di filtri: anno 2021<br />
Tipologia di filtro Milioni $<br />
Filtri a membrana 5.960<br />
Strati filtranti di profondità 5.240<br />
Cartucce e capsule 3.285<br />
Sistemi monouso 3.700<br />
Contenitori di filtri 2.565<br />
Altri vari 925<br />
Accessori 825<br />
Totale 22.500<br />
Fonte: Analisi incrociata produttori di filtri - industria farmaceutica<br />
Figura 3 - Mercato mondiale dei sistemi di filtrazione per industria farmaceutica<br />
suddiviso per tipologia di filtri (in %): anno 2021<br />
Figura 4 - Tecnologie di filtrazione utilizzate (in %): anno 2021<br />
Esistono comunque anche altri tipi di<br />
filtri e componenti:<br />
- cartucce e capsule: consentono portate<br />
elevate, garantendo il controllo microbico<br />
(riducono la carica microbica),<br />
secondo le specifiche esigenze di trattamento.<br />
Possono essere realizzate con<br />
resina agglomerata o in microfibra boro-silicato-propilene,<br />
o altri tipi di fibre<br />
e resine. Cartucce filtranti a doppio<br />
strato di differente porosità consentono<br />
di ottenere nello stesso passaggio<br />
una pre-filtrazione ed una filtrazione<br />
più fine, prolungando in tal modo<br />
la vita utile della cartuccia;<br />
- sistemi filtranti monouso: sono unità<br />
filtranti sterili costituite da un flacone<br />
in polistirene, un imbuto filtrante<br />
con membrana unito, mediante un<br />
adattatore ad anello, al flacone di conservazione<br />
amovibile, con tappo in polietilene<br />
sterile. La membrana presente<br />
nell’unità filtrante può essere realizzata<br />
in materiali diversi: nylon, acetato di<br />
cellulosa, fluoruro di polivinilidene, polieteresulfone.<br />
Questa unità omnicomprensiva<br />
semplifica e velocizza il processo<br />
di analisi, in quanto tutto l’occorrente<br />
è già incluso nell’unità e non deve<br />
essere preparato dall’operatore. Sono<br />
utili per una rapida filtrazione sterile<br />
su membrana di campioni di acque e licità<br />
di rimuovere odori, colori e sapori e<br />
prodotti indesiderati. Gli strati filtranti<br />
di profondità sono idonei alla filtrazione<br />
di liquidi con carichi di particelle di<br />
sporco più elevati (pertanto viene chiamata<br />
filtrazione sgrossante o grossola-<br />
La crescita<br />
è stata<br />
particolarmente<br />
elevata nei<br />
processi di<br />
filtrazione<br />
nel settore<br />
biofarmaceutico,<br />
che attualmente<br />
incide per circa<br />
il 25%<br />
sul business<br />
totale della<br />
filtrazione<br />
farmaceutica<br />
na), e laddove sia richiesta una capacità<br />
di tenuta per tempi di funzionamento<br />
più lunghi. I liquidi vengono fatti<br />
passare attraverso la matrice del foglio<br />
filtrante, all’interno della quale le particelle<br />
vengono intrappolate. Vengono<br />
anche utilizzati nella filtrazione sterilizzante,<br />
per la riduzione di microrganismi<br />
presenti nella miscela da filtrare, e nella<br />
microfiltrazione, nonché come pre-filtri<br />
per la protezione della membrana.<br />
74 icf CHIMICA E <br />
72_77_art_tamburini.indd 74 10/05/22 11:11
Indagine di mercato<br />
quidi in genere, fluidi biologici, colture<br />
cellulari ecc;<br />
- portafiltri e alloggiamenti per filtri: i<br />
portafiltri (detti anche contenitori per<br />
filtri) sono componenti vitali di un sistema<br />
di filtraggio. Essi forniscono il<br />
supporto meccanico per gli elementi di<br />
filtrazione, come le cartucce filtranti, i<br />
sacchi filtranti, i cestelli filtranti e i filtri<br />
lenticolari. Qualità prestazionali e design<br />
dei portafiltri non sono meno importanti<br />
delle prestazioni delle cartucce o<br />
dei sacchi filtranti, in quanto influenzano<br />
direttamente l’efficienza del processo<br />
di filtrazione. Questo fatto va tenuto<br />
in particolare considerazione qualora si<br />
lavori con filtri aventi valori di efficienza<br />
particolarmente elevati, prossimi al<br />
100%; infatti l’investimento fatto per<br />
installare filtri di elevata qualità può<br />
essere vanificato usando portafiltri di<br />
qualità scadente;<br />
- altri: filtri a sacco, filtri a cestello, filtri<br />
siringa: questi ultimi sono filtri sterili<br />
per siringhe e consentono di filtrare<br />
volumi di campione da 10 a 100 ml, grazie<br />
alla varietà di membrane e dimensione<br />
dei pori, e sono particolarmente<br />
idonei per applicazioni di laboratorio;<br />
- accessori vari: per esempio aspiratori<br />
per aspirazione di polveri, pompe e<br />
altri accessori per l’ottimizzazione della<br />
filtrazione, ricambi ecc.<br />
Numerose sono le Direttive che regolamentano<br />
i filtri e portafiltri ad uso sanitario,<br />
quali: Direttiva sulle apparecchiature<br />
a pressione della Commissione Europea<br />
PED 2014/68/UE; Direttiva sulle<br />
apparecchiature della Commissione<br />
Europea per atmosfere potenzialmente<br />
esplosive ATEX 2014/34/UE; Direttiva<br />
Commissione Europea CE 1935/2004<br />
per il contatto alimentare.<br />
In base alla tecnologia di filtrazione<br />
utilizzata, si distinguono poi filtri per:<br />
- microfiltrazione: la microfiltrazione è<br />
un processo di filtrazione che rimuove<br />
le particelle solide da un fluido o da<br />
un gas facendolo passare attraverso una<br />
membrana microporosa. Il diametro dei<br />
pori delle membrane filtranti è compreso<br />
tra 0,1 e 10 µm. In questo range dimensionale<br />
rientrano i batteri. Si tratta<br />
di un processo molto simile a quelli<br />
di osmosi inversa, ultrafiltrazione e<br />
nanofiltrazione da cui differisce quasi<br />
esclusivamente per le dimensioni delle<br />
particelle trattenute. I setti utilizzati<br />
nella microfiltrazione possono essere<br />
a base polimerica (polipropilene,<br />
PTFE/politetrafluoroetilene, PVFD/polivinilidenfluoruro,<br />
poliammide), oppure<br />
a base di ceramica, di vetro, o metallica.<br />
La microfiltrazione è il processo più<br />
utilizzato (tabella 3);<br />
- ultrafiltrazione: l'ultrafiltrazione (UF)<br />
è un processo di filtrazione operato su<br />
membrana semipermeabile caratterizzata<br />
da pori aventi un diametro intorno<br />
a 1-100 nm. La forza spingente del processo<br />
è dovuta alla differenza di pressione<br />
applicata a monte e a valle del<br />
mezzo filtrante per ottenere il passaggio<br />
del fluido. Vengono rimossi batteri,<br />
funghi, virus, agenti pirogeni, proteine.<br />
Nei processi di ultrafiltrazione si<br />
utilizzano sottili membrane a base ceramica<br />
o polimerica (acetato di cellulosa,<br />
poliammide, poliacrilonitrile, polisulfone);<br />
- nanofiltrazione la nanofiltrazione (NF)<br />
è un processo di separazione a membrana<br />
utilizzata per il trattamento di liquidi<br />
(tra cui l'acqua) con una bassa percentuale<br />
di solidi sospesi. La metodica<br />
della nanofiltrazione si differenzia dagli<br />
altri tipi di separazione a membrana<br />
per il diametro nominale dei pori presenti<br />
nel mezzo filtrante, che in genere<br />
vanno da 10 −7 a 10 −9 metri; è quindi<br />
una tecnica di filtrazione molto spinta;<br />
- altre tecniche di filtrazione:<br />
• resine a scambio ionico: la depurazione<br />
a scambio ionico è una tecnica<br />
di depurazione delle acque contaminate<br />
da composti inorganici, metalli pesanti,<br />
radionuclidi. Si basa su una rea-<br />
Tabella 4 - Mercato mondiale dei sistemi di filtrazione per<br />
industria farmaceutica per area geografica: anno 2021<br />
Area geografica Milioni $<br />
Nord America, di cui: 7.150<br />
. USA 6.525<br />
. Canada 625<br />
America Latina, di cui: 1.380<br />
. Brasile 350<br />
. Messico 360<br />
. altri paesi 670<br />
Europa Occidentale 4.260<br />
Europa dell’ Est 610<br />
CSI, di cui: 600<br />
. Russia 455<br />
. altri paesi 145<br />
Asia - Pacifico 6.720<br />
Africa 755<br />
Medio Oriente, di cui: 1.025<br />
. Turchia 225<br />
. altri paesi 800<br />
Totale 22.500<br />
Fonte: Analisi incrociata produttori di filtri – industria farmaceutica<br />
Figura 5 - Mercato mondiale dei sistemi di filtrazione per industria farmaceutica<br />
per area geografica (in %): anno 2021<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong> CHIMICA E icf 75<br />
72_77_art_tamburini.indd 75 10/05/22 11:11
Indagine di mercato<br />
Figura 6 - Mercato dei sistemi di filtrazione per industria farmaceutica nell’Europa<br />
dell’Est (in %): anno 2021<br />
Tabella 5 - Mercato dei sistemi di filtrazione per industria<br />
farmaceutica nell’Europa dell’Est: anno 2021<br />
Area geografica Milioni $<br />
Nord America, di cui: 7.150<br />
. USA 6.525<br />
. Canada 625<br />
America Latina, di cui: 1.380<br />
. Brasile 350<br />
. Messico 360<br />
. altri paesi 670<br />
Europa Occidentale 4.260<br />
Europa dell’ Est 610<br />
CSI, di cui: 600<br />
. Russia 455<br />
. altri paesi 145<br />
Asia - Pacifico 6.720<br />
Africa 755<br />
Medio Oriente, di cui: 1.025<br />
. Turchia 225<br />
. altri paesi 800<br />
Totale 22.500<br />
Fonte: Analisi incrociata produttori di filtri – industria farmaceutica<br />
zione chimica reversibile, in cui gli ioni<br />
mobili di una matrice solida sono scambiati<br />
con gli ioni aventi simile carica<br />
elettrica presenti in una soluzione;<br />
• osmosi inversa: l’osmosi inversa consiste<br />
nel passaggio di acqua attraverso<br />
una membrana semipermeabile in verso<br />
opposto al naturale, con la generazione<br />
di due soluzioni: una ad elevata concentrazione<br />
di sali, l’altra molto diluita.<br />
La prima area di mercato<br />
è il Nordamerica<br />
Il maggior mercato mondiale è quello<br />
nord americano (tabella 4): a livello di<br />
singolo paese gli USA risultano il maggior<br />
mercato, seguito dalla Cina, al secondo<br />
posto a livello globale.<br />
In America Latina Brasile e Messico sono<br />
i due mercati di maggiori dimensioni:<br />
insieme rappresentano poco più del<br />
50% dell’intero mercato in quest’area<br />
geografica. Va però rilevato che il mercato<br />
(inteso come vendite di farmaci)<br />
brasiliano è di dimensioni maggiori rispetto<br />
a quello messicano; la produzione<br />
brasiliana di farmaci è inferiore a<br />
quella messicana, in quanto il Brasile è<br />
più dipendente dall’importazione di farmaci<br />
finiti; pertanto anche la domanda<br />
di sistemi filtranti è inferiore, anche<br />
se di poco, a quella messicana. Il mercato<br />
brasiliano comunque, nonostante<br />
la difficoltà del momento attuale, resta<br />
un mercato interessante in prospettiva,<br />
date le dimensioni del mercato stesso.<br />
In Europa Occidentale il primo mercato<br />
è quello svizzero, seguito da Italia<br />
e Germania: questi tre mercati insieme<br />
incidono per il 46% sull’intero mercato<br />
in quest’area geografica: seguono<br />
Regno Unito e Francia, di dimensioni<br />
abbastanza simili tra loro, per un altro<br />
19% circa; per le applicazioni in fase<br />
di laboratorio di Ricerca & Sviluppo<br />
Germania e Svizzera detengono il primato<br />
assoluto.<br />
Nell’Europa dell’Est il mercato di maggiori<br />
dimensioni è quello polacco (tabella<br />
5); si tratta di un mercato che per<br />
qualità delle tecnologie applicate è paragonabile<br />
agli standard europei occidentali:<br />
in termini di standard qualitativi<br />
si distinguono anche Repubblica Ceca,<br />
Slovacchia e Slovenia.<br />
Nella CSI il mercato di gran lunga dominante<br />
è quello russo: esiste una industria<br />
farmaceutica in Russia finalizzata<br />
soprattutto alla fase di formulazione del<br />
farmaco finito, in quanto i principi attivi<br />
e gli intermedi vengono per la stragrande<br />
maggioranza importati. L’industria<br />
farmaceutica russa comunque ha<br />
ancora diverso spazio di crescita in termini<br />
di qualità della produzione; i sistemi<br />
di filtrazione necessitano ancora di<br />
miglioramenti qualitativi.<br />
In Asia Pacifico il mercato di maggiori<br />
dimensioni è quello cinese (48% dell’intero<br />
mercato in quest’area geografica:<br />
tabella 6). Dopo tassi di crescita a due<br />
cifre, l’industria farmaceutica cinese ha<br />
registrato un notevole rallentamento,<br />
complice sia negli ultimi due anni l’impatto<br />
pandemico, sia, soprattutto, una<br />
decelerazione dell’economia globale<br />
del paese dovuta in parte ad una certa<br />
sfiducia degli investitori esteri. Inoltre,<br />
ultimamente i provvedimenti adottati<br />
dal Governo Cinese volti ad assicurare<br />
un maggior presidio statale ed<br />
una maggior regolamentazione in alcuni<br />
settori specifici non sono stati comunicati<br />
in maniera univocamente chiara<br />
ai mercati ed agli interlocutori internazionali:<br />
ciò ha comportato una ulteriore<br />
maggior avversione al rischio da parte<br />
degli investitori esteri.<br />
Infine nell’area afro-mediorientale si distingue<br />
per potenzialità di crescita la<br />
Turchia: tale potenziale però allo stato<br />
attuale è minato dalla grave situazione<br />
finanziaria che attanaglia il paese: fuga<br />
di capitali esteri da cui l’economia del<br />
paese è fortemente dipendente, elevato<br />
tasso di inflazione, stretta creditizia.<br />
Un’offerta frammentata<br />
Il mercato dei sistemi di filtrazione è<br />
altamente frammentato, con la presenza<br />
di numerosi operatori di di-<br />
76 icf CHIMICA E <br />
72_77_art_tamburini.indd 76 10/05/22 11:11
Tabella 6 - Mercato dei sistemi di filtrazione per industria<br />
farmaceutica in Asia - Pacifico: anno 2021<br />
Area geografica Milioni $<br />
Giappone 1.995<br />
Cina 3.260<br />
India 835<br />
Sud Corea 300<br />
Taiwan 62<br />
Singapore 22<br />
Filippine 40<br />
Pakistan 50<br />
Indonesia 30<br />
Malaysia 10<br />
Vietnam 70<br />
Australia - Nuova Zelanda 46<br />
Totale 22.500<br />
Fonte: Analisi incrociata produttori di filtri – industria farmaceutica<br />
Figura 7- Mercato dei sistemi di filtrazione per industria farmaceutica in Asia –<br />
Pacifico (in %): anno 2021<br />
mensioni variabili: accanto ad una<br />
decina di players dominanti opera<br />
infatti un elevato numero di società<br />
medie e piccole. I players dominanti<br />
offrono una vasta gamma di prodotti<br />
e tecnologie, disponendo anche<br />
di un’ampia rete di distribuzione<br />
a livello internazionale. L’elevata<br />
competizione provoca però una forte<br />
pressione su prezzi e di conseguenza<br />
sui margini di profitto. Per combattere<br />
la competizione i players di<br />
maggiori dimensioni puntano sul lancio<br />
di prodotti innovativi, su collaborazioni,<br />
fusioni e acquisizioni per difendere/accrescere<br />
le proprie quote<br />
di mercato e la propria presenza nelle<br />
diverse aree geografiche.<br />
Tabella 7 - Previsione di sviluppo del mercato<br />
mondiale dei sistemi di filtrazione per industria<br />
farmaceutica e biofarmaceutica: 2021 – 2025 (1)<br />
Settore Miliardi $ IMA% (2)<br />
2021 2025<br />
<strong>Farmaceutica</strong> 16,9 23,9 + 9,1<br />
Biofarmaceutica 5,6 10,3 + 16,5<br />
Totale 22,5 34,2 + 11,0<br />
(1)<br />
Tutti i dati sono a $ costante 2021<br />
(2)<br />
IMA% = Incremento medio annuo percentuale 2021 - 2025<br />
Fonte: Consensus industria dei sistemi di filtrazione –<br />
industria farmaceutica / biofarmaceutica<br />
Prevista una crescita sostenuta<br />
Il mercato mondiale dei sistemi di filtrazione<br />
per industria farmaceutica è<br />
previsto crescere nei prossimi anni a<br />
ritmi sostenuti per una serie di considerazioni:<br />
- la farmaceutica è un settore in crescita<br />
moderata ma continua, trattandosi<br />
di un settore tipicamente anticiclico.<br />
A spingere il mercato sarà la crescente<br />
incidenza di malattie virali quali<br />
il carbonchio, il morbillo, l’influenza,<br />
la tubercolosi, la varicella, delle malattie<br />
croniche dovute al progressivo invecchiamento<br />
della popolazione, o delle<br />
malattie rare. Un notevole impulso<br />
deriverà anche dal forte sviluppo della<br />
nicchia di mercato dei farmaci cosiddetti<br />
altopotenti (altamente efficaci a<br />
piccoli dosaggi);<br />
- il settore della biofarmaceutica, che<br />
attualmente rappresenta il 25% del<br />
mercato totale dei sistemi di filtrazione,<br />
è previsto crescere a tassi almeno doppi<br />
rispetto al settore dei farmaci tradizionali:<br />
rientrano nel settore della biofarmaceutica<br />
le terapie geniche, le terapie<br />
cellulari, i vaccini, i farmaci biosimilari<br />
ecc.;<br />
- la filtrazione sarà un processo sempre<br />
più adottato da parte dell’industria farmaceutica,<br />
in relazione alla Normativa<br />
sempre più stringente sulla non contaminazione<br />
di farmaci;<br />
- lo stesso evolvere delle tecnologie di<br />
filtrazione, quali le nanofibre o la filtrazione<br />
a flusso tangenziale faranno<br />
da spinta al mercato. La filtrazione a<br />
flusso tangenziale (TFF) o filtrazione<br />
a flusso incrociato si differenza dagli<br />
altri processi di filtrazione in quanto<br />
Tabella 8 - Previsioni di sviluppo delle tecniche<br />
di filtrazione farmaceutica: 2021 - 2025 (1)<br />
Settore Miliardi $ IMA% (2)<br />
2021 2025<br />
Microfiltrazione 17,0 25,1 + 10,2<br />
Ultrafiltrazione 2,4 4,3 + 15,7<br />
Nanofiltrazione 1,1 2,3 + 20,2<br />
Altri sistemi di filtrazione 2,0 2,5 + 5,7<br />
Totale 22,5 34,2 + 11,0<br />
(1)<br />
Tutti i dati sono a $ costante 2021<br />
(2)<br />
IMA% = Incremento medio annuo percentuale 2021 - 2025<br />
Fonte: Consensus industria dei sistemi di filtrazione - industria<br />
farmaceutica / biofarmaceutica<br />
il flusso viene fatto passare parallelamente<br />
al filtro anziché essere spinto<br />
attraverso una membrana perpendicolare<br />
che potrebbe intasare il mezzo<br />
filtrante. È un sistema di filtrazione<br />
particolarmente utilizzato nella<br />
biofarmaceutica.<br />
Globalmente il mercato mondiale dei sistemi<br />
di filtrazione per il settore farmaceutico/biofarmaceutico<br />
è previsto<br />
crescere nei prossimi anni ad un tasso<br />
medio annuo dell’11%, per arrivare<br />
ad attestarsi a 34,2 miliardi di dollari<br />
nel 2025.<br />
Il settore della biofarmaceutica sarà<br />
quello a maggior tasso di sviluppo (tabella<br />
7), mentre la nanofiltrazione sarà<br />
la tecnica destinata a registrare il tasso<br />
di sviluppo più elevato (tabella 8).<br />
L’area geografica a maggior tasso di sviluppo<br />
sarà quella asiatica: in particolare<br />
India, Vietnam e Filippine, mentre per<br />
la Cina si prospetta un rallentamento<br />
della crescita.<br />
<br />
<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
CHIMICA E icf 77<br />
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FF.GI. ........................................................................16, 43, 64<br />
FLUORTECNO .............................................................1A COP., 6<br />
ICOTEK ........................................................................... 57, 64<br />
INTESA.................................................................................. 54<br />
ITELYUM ......................................................................... 19, 25<br />
IVS - INDUSTRIAL VALVE SUMMIT ...............................26, 78-79<br />
KITHER BIOTECH .................................................................... 44<br />
KYNDRYL ............................................................................... 54<br />
LANXESS ............................................................................... 18<br />
LECHLER ......................................................................... 66, 67<br />
MARCHESINI GROUP ............................................................... 48<br />
MECFOR ........................................................................ 3A COP.<br />
MG2 ..................................................................................... 50<br />
MINDSPHERE WORLD .............................................................. 50<br />
MONTENEGRO .......................................................................25<br />
NOVAMONT ............................................................................ 22<br />
PHOENIX CONTACT .................................................................. 64<br />
POMPETRAVAINI............................................................ 2A COP.<br />
PROCESS SERVICE ..................................................................53<br />
PVS .............................................................................. 4A COP.<br />
R. STAHL ..............................................................................51<br />
RADICI GROUP ....................................................................... 16<br />
RICO ..................................................................................... 52<br />
RUBIX ................................................................................... 57<br />
S4S ......................................................................................37<br />
SALVATORE ROBUSCHI ...........................................................33<br />
SAMSON ...............................................................................47<br />
SARTORIUS ............................................................................ 20<br />
SATO ..................................................................................... 56<br />
SCHNEIDER ELECTRIC .............................................................. 70<br />
SCIE ..................................................................................... 25<br />
SIMPOSIO AFI ........................................................................ 30<br />
SINTETICA ............................................................................. 34<br />
STILMAS................................................................................ 50<br />
SÜDPACK MEDICA ................................................................... 20<br />
SWAN ANALITICA ..................................................................23<br />
TAKEDA ................................................................................. 24<br />
TERRANOVA .................................................................... 17, 65<br />
TEXPACK ......................................................................... 13, 62<br />
TM.I.P. ..................................................................BATT. 1A COP.<br />
VANZETTI ENGINEERING .......................................................... 58<br />
VERSALIS .............................................................................. 22<br />
VTU ......................................................................................29<br />
WENGLOR SENSORIC GROUP ..................................................... 65<br />
RIVISTA<br />
DELL’ INDUSTRIA<br />
CHIMICA E<br />
FARMACEUTICA<br />
NUMERO2<br />
APR/MAG<strong>2022</strong><br />
icfANNOXIII<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />
REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />
Eva De Vecchis (e.devecchis@interprogettied.com)<br />
GRAFICA: Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana - www.studiopage.it<br />
HA COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Giuseppe Tamburini<br />
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Direttore Responsabile: Simone Ghioldi<br />
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80 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA<br />
80_80_COLOPHON.indd 80 10/05/22 11:55
24-26<br />
<strong>Maggio</strong> <strong>2022</strong><br />
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Dalla meccanica alla plastica<br />
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