I Quaderni di WineCouture Maggio-Giugno / 2022
I Quaderni di WineCouture sono monografie, disponibili gratuitamente al pubblico nel loro formato cartaceo presso le enoteche dell'associazione Vinarius, dedicate a una tipologia specifica, a un particolare momento di consumo o a un’area di produzione, che si pone l’obiettivo di fornire ai consumatori una “guida all’acquisto” e alla conoscenza delle etichette disponibili sul mercato, mediante il racconto delle stesse e delle cantine che le producono. I Quaderni di WineCouture sono monografie, disponibili gratuitamente al pubblico nel loro formato cartaceo presso le enoteche dell'associazione Vinarius, dedicate a una tipologia specifica, a un particolare momento di consumo o a un’area di produzione, che si pone l’obiettivo di fornire ai consumatori una “guida all’acquisto” e alla conoscenza delle etichette disponibili sul mercato, mediante il racconto delle stesse e delle cantine che le producono.
Anno 1- Numero 2 Maggio / Giugno 2022 Periodico quadrimestrale Prezzo 2,00 Euro ROSÈ POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - AUT. N° LO-NO/01346/05.2022 PERIODICO ROC
- Page 3 and 4: UN’ESTATE A TUTTO ROSÉ Cari lett
- Page 5 and 6: Già, il colore: proprio qui si gio
- Page 7 and 8: Cinsault, Syrah, Mourvèdre, Tibour
- Page 9 and 10: Il prontuario dei Rosé Ecco (quasi
- Page 11 and 12: Torre Mora SCALUNERA ETNA ROSATO DO
- Page 13 and 14: Tutto il sapore dei veri autoctoni
- Page 16 and 17: Domaines Ott CHÂTEAU ROMASSAN ROS
- Page 18 and 19: Serena Wines 1881 PROSECCO DOC ROS
- Page 20 and 21: Poggio al Tesoro CASSIOPEA ROSATO B
- Page 22 and 23: Dal Friuli-Venezia Giulia al Trenti
- Page 24 and 25: Bollicine col twist PIZZOLATO SPUMA
- Page 26 and 27: Metodo Classico ma non solo TESSÈR
- Page 28 and 29: La Toscana in rosa COLLEMASSARI GR
- Page 30 and 31: Rotolando verso Sud (Italia) VELENO
- Page 32 and 33: Rosé delle Isole PALMENTO COSTANZO
- Page 34 and 35: Francia Mon Amour DOMAINE DE LA REC
- Page 36: DAL 1981 UNISCE LE ECCELLENZE D’I
Anno 1- Numero 2<br />
<strong>Maggio</strong> / <strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />
Perio<strong>di</strong>co quadrimestrale<br />
Prezzo 2,00 Euro<br />
ROSÈ<br />
POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - AUT. N° LO-NO/01346/05.<strong>2022</strong> PERIODICO ROC
UN’ESTATE A TUTTO ROSÉ<br />
Cari lettori, bentornati. Le vacanze si avvicinano e prima<br />
<strong>di</strong> partire tutti verso li<strong>di</strong> vicini o lontani per un po’<br />
<strong>di</strong> meritato riposo, eccoci a voi con una rifrescante<br />
lettura per la vostra estate. I <strong>Quaderni</strong> <strong>di</strong> <strong>WineCouture</strong> vi seguono,<br />
infatti, anche in vacanza e lo fanno con un numero de<strong>di</strong>cato<br />
a una delle tipologie oggi più in voga e, senza dubbio, un<br />
vero “must” per un calice estivo in compagnia, tanto in spiaggia,<br />
quanto sui monti o al lago: i Rosé.<br />
In questo numero parleremo proprio <strong>di</strong> vini rosati, in tutte<br />
le loro forme e declinazioni. Dall’Italia al mondo, dai fermi<br />
alle bollicine, vi presenteremo una rassegna <strong>di</strong> oltre 60 etichette<br />
che attendono solo <strong>di</strong> essere degustate. Un viaggio tra<br />
stili, terroir, vitigni, che non pretende <strong>di</strong> esaurire la totalità<br />
del tema rispetto al variegato universo dei Rosé, ma<br />
offre alcuni spunti per iniziare il proprio personale<br />
cammino <strong>di</strong> scoperta.<br />
Un’avventura certamente guidata dalla vostra<br />
curiosità, in cui potrete trovare fedeli compagni<br />
e una guida nei tanti enotecari dell’associazione<br />
Vinarius sparsi in tutta Italia. Già,<br />
perché anche in vacanza potrete contare sui<br />
suggerimenti dei soci dell’associazione delle<br />
enoteche italiane, che conta un centinaio <strong>di</strong> locali<br />
sul territorio nazionale e una decina in tutto<br />
il mondo. Uomini e donne impegnati in prima fila nella<br />
promozione della cultura del vino, che sapranno orientarvi nel<br />
Mare Magnum dell’offerta che colora i loro negozi e offrirvi la<br />
garanzia della migliore scelta in base alle vostre esigenze.<br />
Proprio con l’obiettivo <strong>di</strong> assicurare ai clienti un servizio qualificato<br />
e competente, fin dalla sua nascita nel 1981, Vinarius si<br />
occupa in concreto della formazione dell’enotecario, dei suoi<br />
collaboratori e <strong>di</strong>pendenti, degli aggiornamenti professionali.<br />
Ed è proprio attraverso i numerosi punti ven<strong>di</strong>ta dell’associazione<br />
che viene effettuata la <strong>di</strong>stribuzione gratuita de I <strong>Quaderni</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>WineCouture</strong> in tutta Italia, così da offrire anche noi<br />
un ulteriore contributo, una bussola per orientarsi in maniera<br />
agile e al tempo stesso incisiva. Ci unisce un’idea: far crescere la<br />
cultura del bere bene. Un’educazione che passa anche da una<br />
“riscoperta” dei vini rosati o Rosé, spesso in passato archiviati<br />
nell’immaginario degli appassionati come produzioni<br />
minori, ma in realtà eccellenze che, come spiegheremo<br />
nelle prossime pagine, domandano nella loro<br />
creazione un’assoluta precisione e soprattutto una<br />
sostanziosa dose d’esperienza sul campo. E il successo<br />
che oggi riscuotono non è solo testimonianza <strong>di</strong> un<br />
trend destinato a crescere ancora, ma <strong>di</strong> un’evoluzione<br />
dei gusti e dei consumi a tavola che perfettamente si<br />
sposa con l’animo leggero e il carattere libero <strong>di</strong> questa<br />
tipologia <strong>di</strong> vini. A noi europei, tra l’altro, la scelta in<br />
rosa nel calice piace, come testimonia la classifica<br />
dei primi 10 Paesi consumatori <strong>di</strong> Rosé al mondo,<br />
che vede 9 posizioni occupate dagli appassionati<br />
del Vecchio Continente. E se la Francia resta l’in<strong>di</strong>scussa<br />
capofila (anche per quel che riguarda la produzione),<br />
sorprenderà più <strong>di</strong> una persona scoprire che<br />
sono Uruguay e Cipro i due Paesi sul po<strong>di</strong>o tra quelli che<br />
maggiormente amano un buon calice <strong>di</strong> vino rosato. Noi italiani<br />
abbiamo ancora molto da recuperare in tema: siamo appena<br />
fuori dalla Top10, ma in risalita. E questa nuova uscita de I <strong>Quaderni</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>WineCouture</strong> vi offre più <strong>di</strong> una buona occasione per<br />
contribuire alla buona causa, a iniziare dal prossimo calice del<br />
vostro nuovo Rosé preferito. Buone vacanze e buoni brin<strong>di</strong>si!<br />
Photo Copertina: Unsplash - Mathilde Langevin<br />
I QUADERNI DI WINECOUTURE<br />
Anno 1 - N. 2 - <strong>Maggio</strong> / <strong>Giugno</strong> <strong>2022</strong><br />
Realizzazione in collaborazione con<br />
Vinarius<br />
L’Associazione delle Enoteche Italiane<br />
E<strong>di</strong>tore Nelson Srl - Viale Murillo, 3 - 20149 Milano<br />
Tel. 02.84076127 - info@nelsonsrl.com - www.nelsonsrl.com<br />
Tipografia - La Terra Promessa Società Cooperativa<br />
Sociale Onlus<br />
Via Enrico Fermi, 26 - 28100 Novara<br />
Art <strong>di</strong>rection Inventium s.r.l.<br />
I QUADERNI DI WINECOUTURE<br />
Perio<strong>di</strong>co Quadrimestrale<br />
Prezzo una copia 2,00 Euro<br />
Registrazione al Tribunale <strong>di</strong> Milano n. 4 del 18 Gennaio <strong>2022</strong><br />
Nelson Srl - Iscrizione ROC n° 33940<br />
del 12 Febbraio 2020<br />
Direttore responsabile Riccardo Colletti<br />
Direttore e<strong>di</strong>toriale Luca Figini<br />
Coor<strong>di</strong>namento Matteo Borré<br />
Cover e<strong>di</strong>tor Alice Realini<br />
Marketing & Operations Roberta Rancati<br />
Contributor: Irene Forni<br />
L’e<strong>di</strong>tore garantisce la massima<br />
riservatezza dei dati personali in<br />
suo possesso. Tali dati saranno utilizzati<br />
per la gestione degli abbonamenti e per<br />
l’invio <strong>di</strong> informazioni commerciali.<br />
In base all’art. 13 della Legge n° 196/2003, i<br />
dati potranno essere rettificati o cancellati<br />
in qualsiasi momento scrivendo a:<br />
Nelson Srl<br />
Responsabile dati<br />
Riccardo Colletti<br />
Viale Murillo, 3<br />
20149 Milano<br />
3
Rosé: come, dove<br />
e perché<br />
Photo: Domaines Ott<br />
Scrivi “Rosé” e la mente imme<strong>di</strong>atamente viaggia<br />
libera in <strong>di</strong>rezione della Costa Azzurra e a un calice<br />
fresco bevuto in dolce compagnia in riva al mare.<br />
Ma il vino rosato è ben più <strong>di</strong> un piacere <strong>di</strong> cui godere in<br />
spiaggia o – sia mai! – solo d’estate. Infatti, ogni stagione<br />
è buona per bere un buon Rosé, come ampiamente<br />
<strong>di</strong>mostreremo nelle prossime pagine. Ma prima occorre<br />
farsi un’idea su come nascano le mille sfumature <strong>di</strong> rosa<br />
capaci <strong>di</strong> brillare una volta versate nel bicchiere. E c’è da<br />
iniziare col <strong>di</strong>re che no, quella dei vini rosati è tutt’altro<br />
che una moda passeggera o un’alternativa chic per pochi.<br />
Infatti, se l’universo dei vini Rosé ha registrato in questi<br />
ultimi anni un vero e proprio boom, le origini <strong>di</strong> questa<br />
tipologia <strong>di</strong> produzioni sono antichissime.<br />
Il Rosé, d’altronde, può essere considerato al contempo il<br />
più antico e il più moderno dei vini. Quando 2.600 anni fa<br />
i Greci piantarono le prime viti in Provenza, ancora oggi<br />
terra eletta per la tipologia, già producevano vino rosato.<br />
Ovviamente le tecniche con cui si realizzavano allora gli<br />
antesignani dei Rosé <strong>di</strong> oggi erano ben <strong>di</strong>verse da quelle<br />
attuali: non era certo <strong>di</strong>ffuso il concetto <strong>di</strong> macerazione<br />
o altri perfezionamenti dei moderni processi produttivi,<br />
semplicemente i rosati prendevano forma da uve rosse<br />
pigiate, con il mosto poi lasciato a fermentare che regalava<br />
vini decisamente “scarichi” <strong>di</strong> colore.<br />
4
Già, il colore: proprio qui si gioca gran parte della partita<br />
quando si parla <strong>di</strong> Rosé. L’occhio, come si sa, vuole la sua<br />
parte e il segreto <strong>di</strong> un vino rosato ben riuscito passa anche<br />
da questo dettaglio. Ma si tratta <strong>di</strong> un elemento che va ben<br />
oltre il presupposto “estetico”. Se la si guarda dal lato del<br />
“contenuto” nel calice, un Rosé <strong>di</strong> successo sarà quello<br />
in cui il suo produttore sarà riuscito a cogliere l’attimo<br />
esatto in cui la buccia delle uve rosse lasciate a contatto<br />
avranno rilasciato quanto è sufficiente per regalare la giusta<br />
tonalità <strong>di</strong> rosa, al contempo mantenendo il desiderato<br />
bilanciamento in termini <strong>di</strong> corredo polifenolico. Ma ci<br />
torneremo sul tema.<br />
Quel che ora c’è da riba<strong>di</strong>re è come la scelta <strong>di</strong> un vino<br />
rosato ben si adatta alle esigenze <strong>di</strong> chi si vuol godere un<br />
buon calice <strong>di</strong> vino oggi. Infatti, questa tipologia risulta<br />
perfettamente in linea con le nuove tendenze <strong>di</strong> consumo,<br />
che non solo s’in<strong>di</strong>rizzano verso pasti (e, <strong>di</strong> conseguenza,<br />
vini) più leggeri, meno strutturati, ma che vanno incontro<br />
anche a dover in<strong>di</strong>viduare accostamenti con ingre<strong>di</strong>enti<br />
e preparazioni legati a cucine <strong>di</strong> ogni angolo del mondo.<br />
Convivialità, scoperta <strong>di</strong> nuovi piatti, piacere imme<strong>di</strong>ato: il<br />
Rosé contribuisce, con la sua versatilità libera da vincoli e<br />
dal peso della tra<strong>di</strong>zione, <strong>di</strong> cui troppe produzioni in rosso<br />
o in bianco risentono, a un ritorno alle “origini” a tavola che<br />
ben si sposa allo stile <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> oggi.<br />
Ma se Rosé è sinonimo <strong>di</strong> libertà e piacere imme<strong>di</strong>ato,<br />
non si deve credere che sia semplice realizzarlo. Come<br />
anticipato prima, serve grande precisione e il giusto<br />
bilanciamento per dargli forma, in modo che colore, aromi,<br />
gusto trovino la loro perfetta amalgama. Dettagli che<br />
domandano un tale impegno da rendere probabilmente<br />
il vino rosato la tipologia più complicata da produrre.<br />
È necessaria, infatti, competenza e una buona dose<br />
d’esperienza in campo vitivinicolo.<br />
Nell’elaborazione <strong>di</strong> un Rosé fermo (per le bollicine, c’è<br />
un capitolo a parte che tratteremo), due sono le tecniche<br />
principali utilizzate che, insieme alla scelta dei vitigni<br />
e al terroir in cui crescono le uve, influiranno su colore<br />
e personalità del vino rosato: la pressatura <strong>di</strong>retta o<br />
la macerazione sulle bucce. Nel primo caso, i Rosé da<br />
pressatura <strong>di</strong>retta tendono ad avere una tonalità più<br />
leggera e una minore intensità in termini <strong>di</strong> struttura; nel<br />
secondo caso, a seguito della macerazione sulle bucce, il<br />
vino rosato risulta <strong>di</strong> un colore e <strong>di</strong> una complessità più<br />
accentuati. La scelta <strong>di</strong> una tecnica rispetto all’altra è<br />
guidata da <strong>di</strong>versi fattori: dallo stato e dalla maturazione<br />
delle uve, ma anche da quali siano i vitigni vinificati e il<br />
loro potenziale sensoriale, oltre che dalla scelta delle loro<br />
proporzioni durante l'assemblaggio e dal profilo finale che<br />
si desidera ottenere. Ma ecco come si procede in ciascuno<br />
dei due processi.<br />
La pressatura <strong>di</strong>retta prevede, come spiega il nome<br />
stesso, che i grappoli (interi o <strong>di</strong>raspati, cioè dove i raspi<br />
sono separati dagli acini) siano pigiati, appena giunti<br />
in cantina, molto lentamente e senza prima macerarli,<br />
dando al succo il tempo <strong>di</strong> colare, filtrato dalle bucce,<br />
donandogli così un colore chiaro e delicatamente rosato.<br />
Quanto ottenuto passa imme<strong>di</strong>atamente alla fase della<br />
fermentazione che lo tramuterà in vino. La pressatura<br />
<strong>di</strong>retta preserva la freschezza delle uve e il caratteristico<br />
frutto croccante al palato.<br />
Per ottenere un colore ancora più accattivante e sapori<br />
maggiormente espressivi ci s’in<strong>di</strong>rizza su quello che<br />
è anche detto “skin contact”, cioè il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />
macerazione sulle bucce. In questo caso s’inizia fin dalla<br />
raccolta delle uve, con la scelta <strong>di</strong> quali saranno i frutti<br />
della vendemmia protagonisti in cantina. Il rosato è<br />
solitamente ottenuto da uve a bacca nera, anche se una<br />
piccola quantità <strong>di</strong> uve bianche contribuisce a fornire il<br />
tocco in più <strong>di</strong> roton<strong>di</strong>tà. Si procede con la <strong>di</strong>raspatura e<br />
alla pressatura degli acini, che daranno forma al mosto.<br />
Ed è qui, all’interno <strong>di</strong> una vasca, che avviene la “magia”<br />
della macerazione per un tempo che può variare dalle<br />
2 alle 20 ore a una temperatura controllata da 10°C<br />
a 15°C: pigmenti e aromi delle bucce si mescolano al<br />
succo, iniziando a colorarlo e finché non assume la giusta<br />
5
tonalità <strong>di</strong> rosa. Una volta giunto al risultato desiderato,<br />
il vignaiolo procedere a separare la componente solida<br />
del mosto (bucce e semi) da quella liquida (succo).<br />
La successiva fermentazione, che dura in me<strong>di</strong>a una<br />
settimana, avverrà a bassa temperatura (da 15°C a 20°C)<br />
per preservarne il più possibile gli aromi.<br />
Da notare come, in alcuni casi, a essere utilizzata è una terza<br />
tecnica: quella che conduce alla nascita dei Rosé de Saignée.<br />
Per comprenderla, è sufficiente pensare alla traduzione<br />
del termine in italiano: “sanguinamento”, o “salasso”. Il<br />
proce<strong>di</strong>mento prevede uno “skin contact” per il tempo<br />
ritenuto necessario all’ottenimento dell’effetto desiderato<br />
e, a quel punto, un prelievo dal fondo del tino, sotto quello<br />
che è il cappello composto dalle bucce che galleggiano<br />
sul mosto, <strong>di</strong> una parte variabile tra il 5% e il 20% circa del<br />
succo. La parte estratta darà vita a un Rosé, mentre il resto<br />
rimasto in vasca sarà vinificato come vino rosso. Questo<br />
proce<strong>di</strong>mento è una delle due modalità con cui si procede<br />
in Champagne nella realizzazione della versione in rosa<br />
delle bollicine più famose al mondo. Fuori dall’ambito degli<br />
spumanti nostrani, anche in Italia si registrano <strong>di</strong>versi casi<br />
<strong>di</strong> realtà che adottano la via del “salasso” per dare vita anche<br />
a vini fermi rosati: si pensi innanzitutto ai gran<strong>di</strong> terroir<br />
<strong>di</strong> Toscana, dove la scelta <strong>di</strong> estrarre una parte del mosto<br />
conduce a “irrobustire” i rossi che si genereranno dalla<br />
componente rimasta in vasca <strong>di</strong> macerazione.<br />
In termini produttivi, sempre facendo riferimento alla<br />
categoria delle bollicine, c’è da concludere spiegando come<br />
un Rosé, che sia Champagne o spumante, può prendere<br />
vita anche dal cosiddetto “assemblaggio”. In questo<br />
caso, si procede a un taglio tra vino bianco e rosso per la<br />
produzione <strong>di</strong> una cuvée destinata esclusivamente alla<br />
spumantizzazione in rosa.<br />
Come abbiamo potuto ampiamente vedere, dunque, i Rosé<br />
non sono tutti uguali. E a <strong>di</strong>mostrarlo ulteriormente sono le<br />
miria<strong>di</strong> <strong>di</strong> stili che li caratterizzano a seconda delle regioni<br />
in cui nascono. Se terroir e scelta dei vitigni utilizzati<br />
definiscono i profili dei rosati, poi il loro sviluppo può<br />
spaziare tra secchi, dolci, amabili o spumanti. La Francia è<br />
il paese in cui si producono più Rosé al mondo (34% circa<br />
del totale mon<strong>di</strong>ale), seguita da Spagna (23%), Stati Uniti<br />
d’America (17%) e Italia (10%). Ma buoni produttori <strong>di</strong> vini<br />
rosati sono anche Portogallo, Cile, Germania e Sudafrica.<br />
I “maestri” in tema <strong>di</strong> Rosé rimangono i francesi, dove<br />
la Provenza è capofila. È, infatti, nella famosa regione<br />
del Sud della Francia che sono prodotti circa il 40% dei<br />
rosati francesi a Denominazione <strong>di</strong> origine controllata<br />
(Aoc). Si tratta <strong>di</strong> Rosé che si presentano con l’iconica<br />
tonalità pallida e dal profilo gustativo standard altamente<br />
aromatico. Nascono principalmente da uve Grenache,<br />
Photo: Unsplash - Aesop Wines<br />
6
Cinsault, Syrah, Mourvèdre, Tibouren, Carignan e<br />
Cabernet Sauvignon, con la quasi totalità dei vini della<br />
regione che fanno riferimento alle principali Aoc: Côtes<br />
de Provence, Coteaux d’Aix-en-Provence e Coteaux<br />
Varois en Provence. Ma eccellenze in rosa sono anche le<br />
Denominazioni Les Baux-de-Provence, Bandol, Bellet,<br />
Palette e Coteaux de Pierrevert.<br />
Nel resto <strong>di</strong> Francia, a brillare sono in particolare i Tavel,<br />
Aoc della Valle del Rodano in cui vengono prodotti<br />
esclusivamente Rosé (capaci <strong>di</strong> invecchiare bene) dai<br />
vitigni Syrah, Mourvèdre, Cinsault, Clairette, Grenache,<br />
Bourboulenc, Carignan, Picpoul e Calitor. Ma tante sono<br />
le regioni transalpine a offrire vini rosati <strong>di</strong> valore, tra cui la<br />
Loira (Rosé de Loire, Cabernet de Saumur, Rosé d’Anjou<br />
o Cabernet d’Anjou, tra gli altri), la Corsica (metà della<br />
produzione dell’isola è in Rosé), la Languedoc-Roussillon<br />
e ovviamente la Champagne, che vanta anche il raro Rosé<br />
de Riceys, un vino rosato fermo per una Aoc al 100%<br />
in rosa, prodotto esclusivamente da Pinot Nero e vera e<br />
propria anomalia in un mondo <strong>di</strong> bollicine.<br />
A livello internazionale, poi, da citare sono i “Blush Wines”,<br />
quei vini rosati, principalmente prodotti negli Usa, che<br />
nascono dalla vinificazione in bianco <strong>di</strong> uve a bacca rossa<br />
(la gran parte sono a base Zinfandel). Si caratterizzano per<br />
un gusto che tende al dolce e la lieve effervescenza, che li<br />
rende molto apprezzati per l’aperitivo.<br />
Sul nostro lato delle Alpi, però, anche l’Italia vanta<br />
eccellenze in rosa assolute. S’inizia dal Lago <strong>di</strong> Garda,<br />
dove sulle due rive, veneta e lombarda, nasce il Chiaretto.<br />
Un nome, due volti: quello della sponda<br />
bresciana basato sull’uva Groppello (la<br />
accompagnano Marzemino, Sangiovese e<br />
Barbera), con il Riviera del Garda Classico<br />
Chiaretto e il Valtènesi Chiaretto Riviera<br />
del Garda Classico, mentre sul lato del<br />
Veneto il Chiaretto <strong>di</strong> Bardolino, che si<br />
fonda sulla Corvina Veronese (e un tocco<br />
minimo <strong>di</strong> Ron<strong>di</strong>nella). Ma l’Italia in rosa<br />
è un mosaico <strong>di</strong> sfumature da Nord a Sud. A partire<br />
dall’Alto A<strong>di</strong>ge, dove il Rosé più noto è il cosiddetto<br />
Kretzer, vino rosato ottenuto da uve Lagrein. Ma in<br />
rosa si vinificano vitigni autoctoni e internazionali dal<br />
Piemonte al Friuli-Venezia Giulia, anche se la superstar<br />
del momento resta la bollicina, che spazia dal Prosecco Doc<br />
Rosé, blend <strong>di</strong> almeno 85% uve Glera e fino al 15% <strong>di</strong> Pinot<br />
Nero, al Cruasé dell’Oltrepò Pavese Metodo Classico<br />
Docg, termine nato dall’incontro tra le parole Cru e Rosé<br />
che racconta una speciale selezione e interpretazione<br />
del Pinot Nero, fino ad arrivare a veri “classici” come le<br />
versioni in rosa <strong>di</strong> Franciacorta Docg, Alta Langa Docg<br />
e Trento Doc o le sfumature Rosé dell’icona emiliana<br />
Lambrusco Doc. Proseguendo in <strong>di</strong>rezione Sud, in<br />
Centro Italia s’incontra il Cerasuolo d’Abruzzo, rosato<br />
tra i più longevi, dal caratteristico color rosso ciliegia<br />
e che si ottiene dalle uve Montepulciano, ma anche le<br />
interpretazioni, autoctone e internazionali, <strong>di</strong> Toscana,<br />
a iniziare dalla Maremma e da Cortona, Marche e<br />
Umbria. E poi le eccellenze del tacco dello Stivale: i<br />
pugliesi Castel del Monte Doc Rosato, a base<br />
<strong>di</strong> Bombino Nero, Aglianico e/o Nero <strong>di</strong><br />
Troia, e Salice Salentino Doc Rosato,<br />
da uve Negroamaro e Malvasia Nera.<br />
Ma nel Mezzogiorno si trovano altre<br />
interessanti interpretazioni in rosa da<br />
non perdere, come il Tintilia del Molise<br />
Doc Rosato e i calabresi Cirò Doc Rosato,<br />
da uve Gaglioppo, e Terre <strong>di</strong> Cosenza<br />
Doc Rosato, che prende forma da<br />
Greco Nero, Magliocco, Gaglioppo,<br />
Aglianico e/o Calabrese. Infine,<br />
anche dalle principali isole, Sicilia e<br />
Sardegna, dall’Etna del Nerello Mascalese<br />
ad Alghero con Cannonau o Torbato, non mancano tanti<br />
esempi <strong>di</strong> vini rosati ancora poco noti rispetto ad altri, ma<br />
tutti davvero da scoprire. E allora, non vi resta che farvi<br />
guidare dalla curiosità. Cin-cin!<br />
Photo: Consorzio <strong>di</strong> tutela Chiaretto e Bardolino<br />
7
Un vademecum per scegliere la giusta<br />
tipologia <strong>di</strong> Rosé a seconda delle occasioni.<br />
I suggerimenti <strong>di</strong> abbinamento degli<br />
enotecari Vinarius.<br />
PER UN APERITIVO<br />
CON CRUDI DI MARE:<br />
un Salento Rosé da Negroamaro.<br />
Quale Rosé<br />
si abbina<br />
meglio?<br />
CON UN PIATTO DI VERDURE<br />
O UN’INSALATA SEMPLICE:<br />
un Rosé Provenzale o un Chiaretto <strong>di</strong> Bardolino.<br />
CON FORMAGGI FRESCHI<br />
DI LATTE VACCINO:<br />
un Rosé Lagrein Kretzer.<br />
CON LA CARNE DI POLLO:<br />
un rosato da uve Pinot Nero, non troppo <strong>di</strong> struttura.<br />
CON UN TAGLIERE DI SALUMI:<br />
un Metodo Classico Rosé, se Extra Brut è ideale.<br />
CON UNA FRITTATA:<br />
un Prosecco Doc Rosé.<br />
CON LA PIZZA:<br />
un bel Cirò Rosato, che può coprire un’ampia<br />
gamma <strong>di</strong> tipologie <strong>di</strong> con<strong>di</strong>menti.<br />
CON UN’INSALATA DI POMODORI<br />
un Nero d’Avola Rosato o un Rosato Frizzante.<br />
CON UNA PASTA AL POMODORO:<br />
un Rosato leggero, anche Frizzante dall’Oltrepò.<br />
CON UN CARPACCIO:<br />
un Rosato <strong>di</strong> Nerello dell’Etna.<br />
CON LA PASTA ALLA NORMA:<br />
un Cerasuolo d’Abruzzo.<br />
CON UN PIATTO SPEZIATO<br />
DELLA CUCINA ORIENTALE:<br />
Salice Salentino Rosato o Tintillia Rosé del Molise.<br />
CON GLI SPIEDINI DI CARNE:<br />
un Rosato Lagrein Alto A<strong>di</strong>ge o un Negroamaro.<br />
8
Il prontuario<br />
dei Rosé<br />
Ecco (quasi) tutto quello che avreste voluto<br />
sapere su come si serve e si conserva un Rosé<br />
(fermo o bollicina che sia…) e non avete mai<br />
osato chiedere. Cosa fare e cosa non fare: rispondono<br />
gli enotecari Vinarius.<br />
Il vino rosato a che temperatura va servito<br />
in tavola?<br />
A una temperatura leggermente più alta rispetto a un<br />
vino bianco, ma più bassa se si prende a riferimento<br />
invece un vino rosso. Giochiamo così su una variabile<br />
tra i 12 e i 14°C, che poi va un po’ gestita a seconda del<br />
piatto che portiamo in tavola e del calore nell’ambiente<br />
in cui ci troviamo. Infatti, il vino tende a scaldarsi<br />
rapidamente in giornate molto calde: quin<strong>di</strong> è bene<br />
avere a portato <strong>di</strong> mano un secchiello, e poi ghiaccio<br />
senza paura.<br />
Il Rosé si beve solo d’estate?<br />
Non c’è un obbligo scritto che stabilisce che il Rosé<br />
si debba bere solo in estate! Perché, infatti, privarsi<br />
<strong>di</strong> bere un Rosé fresco con questo primo caldo<br />
primaverile? O perché non sceglierlo a ottobre,<br />
accompagnando una bella pizza? O al pranzo <strong>di</strong><br />
Natale, con del salmone, un Rosé non lo berreste?<br />
Il vino con tappo a vite è sinonimo<br />
<strong>di</strong> qualità inferiore?<br />
Assolutamente no! Non è, infatti, la tappatura a<br />
determinare la qualità <strong>di</strong> un vino. Anzi, per assurdo,<br />
per vini con un forte impatto aromatico o fruttato, il<br />
tappo a vite è la maggior garanzia per evitare il <strong>di</strong>fetto<br />
<strong>di</strong> tappo dovuto dal sughero e assoluta mancanza <strong>di</strong><br />
variazione o deviazione dei profumi.<br />
Nel vino Rosé si aggiunge il ghiaccio<br />
nel calice?<br />
No! Il ghiaccio si usa per rinfrescare la bottiglia<br />
all’interno <strong>di</strong> un secchiello, altrimenti si finirebbe per<br />
allungare il vino con l’acqua.<br />
Qual è la soluzione migliore per conservare<br />
fresca la temperatura della mia bottiglia<br />
durante un pranzo o una cena in estate?<br />
Con un secchiello con ghiaccio e acqua fresca.<br />
S’immerge la bottiglia gestendo la temperatura<br />
man mano che si versa il vino. È preferibile avere un<br />
rosato più freddo della sua temperatura <strong>di</strong> servizio<br />
(12-14°C), in maniera che poi nel calice si scal<strong>di</strong> un<br />
poco, rispetto che avere un rosato meno fresco, ma che<br />
poi nel bicchiere risulti tiepido o caldo perdendo <strong>di</strong><br />
piacevolezza.<br />
Perché alcuni vini rosati sono più scuri<br />
e altri più chiari?<br />
Possono essere 2 le motivazioni: la durata della<br />
macerazione sulle bucce, cioè il tempo <strong>di</strong> estrazione<br />
del colore, o la varietà dell’uva che può avere<br />
pigmentazioni più o meno intense. Nel secondo<br />
caso, un Bardolino rispetto a un Negroamaro o<br />
un Montepulciano hanno evidenti <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong><br />
pigmentazione delle bucce.<br />
Esiste un colore standard per il vino Rosé?<br />
No, anche se c’è oggi una moda a inseguire il rosato<br />
provenzale nel tono del colore. In generale, si può<br />
comunque intervenire per arrivare a un determinato<br />
tono <strong>di</strong> colore rosa, ma senza rischiare <strong>di</strong> snaturare la<br />
qualità del vino stesso e la sua tipicità.<br />
Entro quanti anni un vino rosato va bevuto?<br />
In linea <strong>di</strong> massima, entro massimo 2 anni. Ma se<br />
parliamo <strong>di</strong> Rosato Spumante Metodo Classico, il<br />
tempo si può tranquillamente allungare.<br />
Gli Spumanti Rosé sono più pregiati?<br />
Gli Spumanti Metodo Classico Millesimati sono<br />
ottimi vini anche da invecchiamento. Alcuni<br />
Champagne Rosé sono “più preziosi” perché prodotti<br />
in pochi esemplari e si trasformano così in oggetti <strong>di</strong><br />
culto per gli amanti del genere.<br />
Un Rosé rifermentato in bottiglia come si serve?<br />
Se si gra<strong>di</strong>sce il vino velato o un po’ intorbi<strong>di</strong>to,<br />
capovolgere delicatamente un paio <strong>di</strong> volte la bottiglia<br />
e stapparla. Se lo si gra<strong>di</strong>sce limpido, non muovere la<br />
bottiglia, anzi fare molta attenzione nel maneggiarla,<br />
poi procedere alla stappatura e versarlo lentamente in<br />
una caraffa, avendo cura <strong>di</strong> interrompere il travaso non<br />
appena s’in<strong>di</strong>vidua una velatura nel vino.<br />
9
“Il vino non si beve soltanto: si annusa, si osserva, si<br />
degusta, si sorseggia... E se ne parla”. Così la pensava<br />
Edoardo VII, re in Inghilterra un secolo fa. E quando<br />
si è a tavola, è importante avere sempre una buona storia o un<br />
aneddoto da raccontare. Ecco qualche curiosità che ancora non<br />
sai sui Rosé.<br />
Il termine “rosato” a in<strong>di</strong>care un vino sembra sia apparso<br />
per la prima volta nel 1596 nello scritto “De naturali<br />
vinorum historia” <strong>di</strong> Andrea Bacci. A proposito del Razzese,<br />
probabilmente una produzione a base <strong>di</strong> Rossese dalla Liguria,<br />
così scriveva: “…Per me è verosimile congetturare che questo<br />
tipo <strong>di</strong> vino da principio sia stato chiamato dalla gente del posto<br />
genericamente Rosato (Roseum) derivandone il nome dal<br />
suolo natio – mons roseus – o, piuttosto dal nome della rosa…”.<br />
Ci sarebbe una love story <strong>di</strong>etro le origini del Valtènesi<br />
Chiaretto, apostrofo rosa frutto della liason tra la<br />
nobildonna gardesana Amalia Brunati e il senatore<br />
veneziano Pompeo Molmenti. Quest’ultimo, infatti, per seguire<br />
l’amata si trasferì in Valtènesi, dove ebbe modo <strong>di</strong> mettere in<br />
pratica le conoscenze in precedenza acquisite in Francia in tema<br />
<strong>di</strong> Rosé. È il 1896 e nasce il Metodo Molmenti, che dà vita al<br />
“vino <strong>di</strong> una notte”, il Chiaretto Valtènesi.<br />
Sono definiti “vini <strong>di</strong> una notte” quei Rosé dove la<br />
macerazione del mosto dura tra le 6 e le 12 ore. I “vini<br />
<strong>di</strong> un giorno”, invece, sono quelli in cui il contatto con le<br />
bucce si prolunga per circa 24 ore.<br />
Tra i vini rosati <strong>di</strong> Toscana, uno ha una storia davvero<br />
particolare: è il Vin Ruspo <strong>di</strong> Carmignano. Nel <strong>di</strong>aletto<br />
locale, il carmigianese, “ruspo” significa “rubato”. La<br />
storia tramanda, infatti, che, in passato, i conta<strong>di</strong>ni tenessero<br />
per sé il primo succo che filtrava dalle cassette dell’uva appena<br />
raccolta, così da farne il primo vino della vendemmia, fresco e<br />
con i profumi della frutta.<br />
A<br />
contenere pigmenti colorati sono soltanto le bucce<br />
delle uve a bacca nera, mentre la polpa, da cui si ottiene<br />
il succo, è incolore. La tonalità <strong>di</strong> un vino rosato, <strong>di</strong><br />
conseguenza, <strong>di</strong>penderà sempre da quanto tempo le bucce e il<br />
succo resteranno a contatto e a quale temperatura.<br />
È<br />
la celebre “vedova”, Madame Clicquot, che creò il primo<br />
Champagne Rosé per assemblaggio della storia nel 1818.<br />
Ma prima <strong>di</strong> allora, si ha già notizia <strong>di</strong> uno Champagne<br />
Rosé, quando nel 1764, come recita un documento ufficiale <strong>di</strong><br />
ven<strong>di</strong>ta, Ruinart, la più antica tra le Maison, inviò in Germania<br />
quel che era chiamato all’epoca “Oeil de Perdrix” (occhio <strong>di</strong><br />
pernice) all’allora Duca <strong>di</strong> Mecklembourg-Strelit.<br />
10<br />
La più antica testimonianza del termine Chiaretto<br />
è nell’e<strong>di</strong>zione veronese del 1806 del Dizionario<br />
dell’Accademia della Crusca. Ma la tra<strong>di</strong>zione dei vini<br />
rosa in riva al Garda risale all’epoca romana ed è correlata<br />
all’uso del torchio (che non prevede macerazione delle bucce<br />
con conseguente scarso rilascio <strong>di</strong> colore) nelle ville rustiche<br />
della Gallia Cisalpina.<br />
Il termine Kretzer, utilizzato in Alto A<strong>di</strong>ge e nel Trentino per<br />
in<strong>di</strong>care la versione in rosa del Lagrein, deriva da “Kretze”,<br />
un cestone <strong>di</strong> vimini con cui i conta<strong>di</strong>ni sgrondavano l’uva<br />
pigiata ottenendone un vino <strong>di</strong> colore tenue. Ma c’è <strong>di</strong> più<br />
<strong>di</strong>etro la tra<strong>di</strong>zione del Lagrein Kretzer. Prende il via nel 1370,<br />
a seguito dell’e<strong>di</strong>tto promulgato dall’imperatore Carlo IV che<br />
vieta ai propri soldati <strong>di</strong> bere vino rosso in quanto considerato<br />
troppo inebriante: per aggirare il <strong>di</strong>vieto, i conta<strong>di</strong>ni altoatesini<br />
iniziarono così a vinificare le uve in rosa.<br />
Dal tacco dello Stivale, tra le province <strong>di</strong> Lecce e<br />
Brin<strong>di</strong>si, arriva il primo Rosé italiano imbottigliato. È<br />
un Salice Salentino Rosato, il Five Roses <strong>di</strong> Leone De<br />
Castris, che nasce nel 1943, quando il generale Charles Poletti,<br />
commissario per gli approvvigionamenti degli Alleati, chiese<br />
una grossa fornitura <strong>di</strong> vino rosato: da qui il nome a stelle e<br />
strisce.<br />
Il Cerasuolo d’Abruzzo deve il nome al latino “cerasum”,<br />
ciliegia, riferito al particolare colore del vino. La sua Doc è la<br />
prima in Italia a essere stata riservata esclusivamente ai rosati<br />
e non va confusa con quella siciliana del Cerasuolo <strong>di</strong> Vittoria.<br />
Con il termine Chiaretto s’in<strong>di</strong>cano i principali Rosé del<br />
Nord, a iniziare dal Lago <strong>di</strong> Garda fino al Monferrato.<br />
La parola fa riferimento al colore “chiaro” del vino<br />
e è da confondere con la tipologia Clairet, che identifica uno<br />
specifico tipo <strong>di</strong> vini rossi della regione <strong>di</strong> Bordeaux, né col<br />
termine claret, che nel Regno Unito storicamente in<strong>di</strong>ca i rossi<br />
sempre da Bordeaux.<br />
Pillole <strong>di</strong> Rosé<br />
per fare<br />
bella figura<br />
a tavola
Torre Mora<br />
SCALUNERA ETNA ROSATO DOC<br />
Il monte Etna, nella sua magnificenza, domina<br />
dall’alto un territorio che le sue spettacolari eruzioni<br />
hanno plasmato lungo i secoli. È in questo paesaggio<br />
mozzafiato che sorge Torre Mora, tenuta che con<br />
le sue vigne incastonate alle pen<strong>di</strong>ci del vulcano,<br />
al cuore della sontuosa cornice dell’Etna Doc, dal<br />
2016 è entrata a far parte della ricca proposta della<br />
famiglia Piccini. Ed è proprio l’anima vulcanica del<br />
suolo ciò che catturano i vini della linea premium<br />
Scalunera, figli <strong>di</strong> un terroir unico al mondo. La natura<br />
lavica della terra, l’alta quota dei vigneti e la notevole<br />
escursione termica tra il giorno e la notte garantiscono,<br />
infatti, quel microclima ideale, che poi, ad ogni<br />
sorso, si riflette nel calice in un richiamo allo spirito<br />
gagliardo che definisce le produzioni che vi nascono.<br />
Aromi esuberanti che parlano lo schietto <strong>di</strong>aletto<br />
dell’isola, in un’infinita ridda <strong>di</strong> fragranze racconto<br />
<strong>di</strong> viticoltura eroica e <strong>di</strong> un paesaggio che riecheggia<br />
in ogni bottiglia della tenuta, trasmettendo lo spirito<br />
energico e selvaggio dell’Etna. Esattamente come in<br />
Scalunera Etna Rosato Doc, 100% Nerello Mascalese<br />
che custo<strong>di</strong>sce l’animo esplosivo del vulcano, senza<br />
però perdere la naturale eleganza e il fascino del<br />
rosé. Un vino biologico perfetto per l’aperitivo, ma<br />
ottimo accompagnamento anche per frutti <strong>di</strong> mare,<br />
pesce grigliato o pasta con sugo <strong>di</strong> pesce. Nel calice,<br />
infatti, sfoggia uno scintillante rosa salmone, tipico<br />
del Nerello Mascalese, e al sorso delinea un perfetto<br />
equilibrio tra freschezza e sapi<strong>di</strong>tà, tracciando un finale<br />
persistente che indugia su ritorni minerali. Sfumatura<br />
rosa della “Muntagna”.<br />
VITIGNI: 100% Nerello Mascalese<br />
FOOD PAIRING: in aperitivo, a tutto pasto con frutti <strong>di</strong><br />
mare, pesce grigliato o pasta con sugo <strong>di</strong> pesce<br />
DA BERE QUANDO: per un pranzo in famiglia<br />
11
Assuli<br />
FIORDISPINA PERRICONE ROSATO<br />
SICILIA DOC BIOLOGICO<br />
Autentici, autoctoni, biologici, ma soprattutto pronti a<br />
sfidare ogni stereotipo: sono i vini firmati Assuli, realtà fondata<br />
e ancora oggi guidata dalla famiglia Caruso, 130 ht <strong>di</strong><br />
proprietà, 100% bio, immersi negli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> paesaggi della<br />
Sicilia occidentale. Siamo tra Mazara del Vallo e Trapani:<br />
“al sole”, come recita, richiamo al <strong>di</strong>aletto del luogo, anche il<br />
nome stesso della cantina. Al cuore <strong>di</strong> Contrada Carcitella,<br />
è un cammino <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità e sensibilità ambientale quello<br />
portato avanti quoti<strong>di</strong>anamente da Assuli, che si traduce poi<br />
nel calice in una vera e propria “opera polifonica”, racconto<br />
multiforme dei terroir e dei vitigni <strong>di</strong> Sicilia. A <strong>di</strong>mostrarlo,<br />
una volta <strong>di</strong> più, il neonato rosato Fiori<strong>di</strong>spina Doc Sicilia,<br />
espressione fuori dagli schemi, innovativa interpretazione<br />
in rosa del Perricone. Gradevole, piacevolmente ambiguo,<br />
come il personaggio del celebre poema cavalleresco Orlando<br />
Furioso a cui si ispira il suo nome, dal colore capace <strong>di</strong><br />
attirare l’attenzione, questo vino è racconto moderno <strong>di</strong> una<br />
lunga tra<strong>di</strong>zione: quella <strong>di</strong> uno dei vitigni autoctoni coltivati<br />
nella Sicilia occidentale da tempo immemorabile e poi a<br />
lungo <strong>di</strong>menticato. E se al palato è piacevolmente fresco e<br />
sapido, anche l’occhio è premiato da un packaging unico<br />
e dal forte impatto estetico. Fior<strong>di</strong>spina Perricone Rosato<br />
Sicilia Doc Biologico è alternativa <strong>di</strong> tendenza al calice<br />
“classico” e si adatta a molteplici abbinamenti, rivolgendosi<br />
a chi si <strong>di</strong>mostra aperto a nuove esperienze <strong>di</strong> gusto. Ideale<br />
con piatti dalla leggera speziatura, oltre che con salumi e<br />
cru<strong>di</strong> <strong>di</strong> pesce, ben si sposa alla pizza. Un vino che stupisce,<br />
interpretazione originale <strong>di</strong> un vitigno versatile, il Perricone,<br />
tutto da riscoprire, ma soprattutto espressione reale <strong>di</strong> una<br />
Sicilia del vino nuova e <strong>di</strong>versa.<br />
VITIGNI: 100% Perricone<br />
FOOD PAIRING: piatti dalla leggera speziatura, da<br />
provare con la pizza<br />
DA BERE QUANDO: una serata tra amici<br />
12
Tutto il sapore<br />
dei veri autoctoni siciliani.
Pasqua<br />
Vigneti<br />
e Cantine<br />
11 MINUTES ROSÉ TREVENEZIE IGT<br />
PASQUA<br />
11 Minutes, cioè 11 minuti: la frazione <strong>di</strong> tempo in cui, durante<br />
la pressatura soffice delle uve, le bucce delle uve utilizzate<br />
per realizzare questo vino restano a contatto con il mosto.<br />
È proprio da questo skin contact, il tempo <strong>di</strong> pigiatura, che<br />
prendono forma le lievi tonalità rosate che caratterizzano l’11<br />
Minutes Rosé Trevenezie Igt Pasqua. Una declinazione in rosa<br />
fresca e avvolgente, dal bouquet intenso e complesso, immaginata<br />
per accompagnare le sere primaverili o estive, ma non<br />
solo. Il figlio <strong>di</strong> un’interpretazione “unconventional” <strong>di</strong> vocati<br />
vigneti posizionati nella più bella ansa del Lago <strong>di</strong> Garda,<br />
fra Sirmione e Bardolino, terra che conferisce al vino grande<br />
mineralità. Quella lanciata dalla famiglia Pasqua, storica realtà<br />
veronese oggi guidata da Umberto, Riccardo e Alessandro<br />
Pasqua, è stata una vera rivoluzione nel mondo dei rosé italiani<br />
grazie al prezioso blend che nasce dalle parti più nobili<br />
<strong>di</strong> vitigni autoctoni come la Corvina e il Trebbiano <strong>di</strong> Lugana<br />
che incontrano gli uvaggi internazionali Syrah e Carmenère.<br />
La Corvina, dominante nell’assemblaggio finale, conferisce<br />
aromi floreali e quell’aci<strong>di</strong>tà che connota il vino. Il Trebbiano<br />
<strong>di</strong> Lugana apporta eleganza e lunghezza nel retrogusto. Il<br />
Syrah regala al bicchiere preziose note fruttate e speziate.<br />
Infine, il Carmenère dona al vino struttura e longevità. Servito<br />
fresco, per l’aperitivo, 11 Minutes Rosé Trevenezie Igt Pasqua<br />
vi farà semplicemente perdere la testa. Ma è la scelta ideale<br />
anche con carni bianche o piatti della cucina vegetariana. E<br />
perché non indulgere attorno a un calice in una parentesi <strong>di</strong><br />
ozio da concedersi fuori dal tempo e da ogni stagione. A ciascuno<br />
la propria scelta.<br />
VITIGNI: 50% Corvina, 25% Trebbiano <strong>di</strong> Lugana, 15%<br />
Syrah, 10% Carmenère<br />
FOOD PAIRING: in aperitivo con un tagliere, a tutto<br />
pasto con carni bianche o piatti della cucina vegetariana<br />
DA BERE QUANDO: per accompagnare le sere<br />
primaverili o estive, ma non solo.<br />
14
Domaines<br />
Ott<br />
CHÂTEAU ROMASSAN<br />
ROSÉ AOC BANDOL 2021<br />
In Provenza, la produzione dei Rosé è quasi una religione. Uno<br />
stile <strong>di</strong> vita che si fonde col clima, il terroir e le uve che vengono<br />
coltivate, perfette per definire le forme delle <strong>di</strong>verse nuances <strong>di</strong><br />
rosa <strong>di</strong> quest’area così vocata per la produzione dei rosati. È il<br />
1896, Marcel Ott, ingegnere d’origine alsaziana, s’innamora dei<br />
paesaggi <strong>di</strong> Provenza e decide d’iniziare a produrre vino. Fin da<br />
principio, nel rispetto degli equilibri della natura, sceglie la via<br />
della valorizzazione delle varietà più nobili dei vitigni tipici della<br />
zona. A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> oltre 125 anni, Domaines Ott, sotto la guida<br />
<strong>di</strong> Christian e Jean-François, i cugini Ott, producono vini dalle 3<br />
tenute <strong>di</strong> Château de Selle, Clos Mireille e Château Romassan,<br />
tratteggiando le sfumature dei rispettivi areali <strong>di</strong> produzione.<br />
Una fotografia <strong>di</strong> Provenza, tra cielo, mare e orizzonti dominati<br />
da <strong>di</strong>stese <strong>di</strong> ulivi e campi <strong>di</strong> lavanda, dove i profumi della natura<br />
si uniscono a quelli del Me<strong>di</strong>terraneo. Vini rivoluzionari, simboli<br />
<strong>di</strong> freschezza, eleganza e libertà: a iniziare dal Château Romassan<br />
Rosé Aoc Bandol 2021. Dall’inconfon<strong>di</strong>bile sfumatura pesca<br />
brillante al calice, tra finezza e materia, al palato è denso, serico e<br />
<strong>di</strong> piacevole tensione, espressione dell’unione <strong>di</strong> Mourvèdre, vitigno<br />
principe nei terrazzamenti al cuore dell’appellation Bandol<br />
Aoc, Cinsault e Grenache. Le stesse varietà che, arricchite della<br />
presenza del Syrah, danno forma a un altro vino che caratterizza la<br />
Provenza: By.Ott Rosé Côte de Provence 2021. Un progetto che<br />
racchiude l’anima provenzale e lo stile Domaines Ott in un sorso<br />
piacevole e spontaneo, che nasce da una selezione <strong>di</strong> uve provenienti<br />
da oltre 20 parcelle <strong>di</strong> Château Romassan e Clos Mireille, a<br />
regalare un vino dal color cipolla tenue, che al palato si rispecchia<br />
in un volume piacevolmente equilibrato, prelu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un attacco<br />
fresco e vivace. Domaines Ott è oggi parte del gruppo Louis<br />
Roederer, <strong>di</strong>stribuito in Italia da Sagna S.p.A.<br />
VITIGNI: 55% Mourvèdre, 30% Cinsault, 15% Grenache<br />
FOOD PAIRING: raffinati formaggi freschi e piatti <strong>di</strong> pesce<br />
della tra<strong>di</strong>zione me<strong>di</strong>terranea<br />
DA BERE QUANDO: un’elegante cena in riva alla spiaggia<br />
16
DISTRIBUITO DA SAGNA S.P.A. DAL 1928 - WWW.SAGNA.IT
Serena<br />
Wines 1881<br />
PROSECCO DOC ROSÉ MILLESIMATO<br />
BRUT SERENA 1881<br />
Una passione coltivata da più <strong>di</strong> 140 anni. E che oggi<br />
ha preso anche la forma dell’ultima spumeggiante<br />
novità tra le bollicine italiane. Il Prosecco Doc Rosé<br />
Millesimato Brut della linea Serena 1881 parla<br />
<strong>di</strong> un’azienda che da sempre s’identifica con una<br />
famiglia. Descrive una tra<strong>di</strong>zione mantenuta viva e<br />
fatta crescere nel corso <strong>di</strong> 5 generazioni nel cuore del<br />
Veneto. Una storia plurisecolare nel mondo del vino<br />
racchiusa in bottiglia, che racconta <strong>di</strong> una profonda<br />
passione enologica e della straor<strong>di</strong>naria tenacia nel<br />
lavoro quoti<strong>di</strong>ano in vigna. L’innovazione che si lega<br />
al territorio, un nuovo capitolo che si va ad aggiungere<br />
alla saga <strong>di</strong> successo che ha portato Serena Wines<br />
1881 a essere tra i capifila <strong>di</strong> un fenomeno planetario.<br />
Dal colore rosa tenue brillante, il Prosecco Doc Rosé<br />
Millesimato Brut Serena 1881 si presenta con il suo<br />
perlage vivace, caratterizzandosi al calice per la spuma<br />
persistente. Figlio dell’incontro tra la Glera e il giusto<br />
tocco <strong>di</strong> Pinot Nero, al gusto è fresco e al palato risulta<br />
gradevole ed armonico. In<strong>di</strong>cato per un aperitivo<br />
<strong>di</strong>verso dai soliti canoni, sposa gli antipasti in tante loro<br />
declinazioni <strong>di</strong> sapori e si abbina perfettamente con<br />
primi piatti leggeri <strong>di</strong> pesce. E in tavola, a venire portati<br />
sono lo stile e l’immagine <strong>di</strong> un brand contemporaneo,<br />
realizzato con il contributo dei talenti dell’Accademia<br />
delle belle Arti <strong>di</strong> Venezia, e dalle profonde ra<strong>di</strong>ci. Ogni<br />
dettaglio <strong>di</strong> questa linea, infatti, svela particolari ine<strong>di</strong>ti<br />
della famiglia Serena, raccontando un passato che, a<br />
iniziare dalle antichissime origini veneziane, brin<strong>di</strong>si<br />
dopo brin<strong>di</strong>si vuole essere con<strong>di</strong>viso col mondo.<br />
VITIGNI: 88% Glera, 12% Pinot Nero<br />
FOOD PAIRING: in aperitivo o per un antipasto,<br />
con primi piatti leggeri <strong>di</strong> pesce<br />
DA BERE QUANDO: un incontro tra amici<br />
18
PER CHI<br />
SCEGLIE<br />
Serena 1881 nasce per celebrare il 140°<br />
anniversario dell’azienda Serena Wines 1881.<br />
La linea rappresenta il percorso che lega<br />
le cinque generazioni della famiglia Serena,<br />
fra tra<strong>di</strong>zione e innovazione.<br />
Vini da scoprire ad ogni sorso,<br />
per accompagnare i vostri momenti felici.<br />
www.serena1881.it<br />
Follow us
Poggio<br />
al Tesoro<br />
CASSIOPEA ROSATO BOLGHERI<br />
DOC 2021<br />
Un’etichetta che brilla all’interno del firmamento del sogno<br />
bolgherese <strong>di</strong> Marilisa Allegrini. Con il fratello Walter, nel<br />
2001, la Signora dell’Amarone decide <strong>di</strong> spingere lo sguardo<br />
oltre i confini della Valpolicella, mettendo ra<strong>di</strong>ci in una delle<br />
più prestigiose aree <strong>di</strong> produzione per il vino, in Toscana<br />
e nel mondo. Nasce Poggio al Tesoro, tenuta che oggi si<br />
estende su 105 ettari, <strong>di</strong> cui 70 vitati sud<strong>di</strong>visi in 4 poderi.<br />
All’interno dei filari <strong>di</strong> Bolgheri ha preso forma un percorso<br />
<strong>di</strong> ricerca e sperimentazione, che ha condotto alla creazione<br />
<strong>di</strong> veri gioielli come il Cassiopea Rosato Bolgheri Doc 2021.<br />
Frutto <strong>di</strong> un meticoloso lavoro <strong>di</strong> selezione già in vigna,<br />
dove la vendemmia è manuale e avviene in notturna per<br />
preservare l’integrità delle uve, questo blend, in cui il Cabernet<br />
Franc si fonde al Merlot, rappresenta l’altro volto <strong>di</strong><br />
Bolgheri, meno noto. Il bolgherese, infatti, vanta una tra<strong>di</strong>zione<br />
legata a vini rosati capaci <strong>di</strong> esprimere, proprio come<br />
in Cassiopea, accanto alla nota <strong>di</strong> frutti <strong>di</strong> bosco un’intensa<br />
e fragrante speziatura. Un’unicità da valorizzare e che merita<br />
<strong>di</strong> essere riscoperta in tavola, dove questo sogno in rosa,<br />
leggero e <strong>di</strong>namico al palato, è ideale compagno al momento<br />
dell’aperitivo, ma ben si adatta a tante altre occasioni che<br />
richiamano al mare, alla luce e al vento che contribuiscono<br />
in maniera decisiva a definirne l’identità sul palcoscenico<br />
<strong>di</strong> Bolgheri. Il Rosato Cassiopea, infatti, sposa antipasti<br />
con protagonisti bruschette, fritti misti <strong>di</strong> pesce, verdure in<br />
tempura, piccoli tranci <strong>di</strong> pizza margherita e affettati leggeri.<br />
Ma per i veri gourmet è consigliato anche con formaggi<br />
cremosi, quali robiole, ricottine salate e mozzarella. Per un<br />
vino rosato <strong>di</strong> carattere, in grado <strong>di</strong> esprimere al contempo<br />
complessità e piacevolezza.<br />
VITIGNI: 70% Cabernet Franc, 30% Merlot<br />
FOOD PAIRING: in aperitivo, con fritti misti <strong>di</strong> pesce<br />
e verdure in tempura, da provare con formaggi cremosi<br />
DA BERE QUANDO: un pranzo all’aria aperta<br />
20
Dall'Alto A<strong>di</strong>ge al Friuli-Venezia Giulia<br />
TENUTA KORNELL<br />
MEROSÉ CUVÉE ROSÉ<br />
2021<br />
ROTTENSTEINER<br />
LAGREIN ROSATO<br />
ALTO ADIGE DOC<br />
Luminosa interpretazione rosa brillante<br />
dall’Alto A<strong>di</strong>ge, blend <strong>di</strong> Merlot,<br />
Cabernet Sauvignon e l’autoctono<br />
Lagrein. Un vino dalla bella freschezza,<br />
con i suoi tratti fruttati, la<br />
piacevole aci<strong>di</strong>tà e la buona struttura,<br />
perfetto per le serate estive.<br />
Da bere e ribere in abbinamento<br />
a un’insalata <strong>di</strong> pasta fredda o<br />
a un carpaccio <strong>di</strong> manzo, ma<br />
anche col tra<strong>di</strong>zionale Schuttelbrot,<br />
il pane <strong>di</strong> segale croccante,<br />
accompagnato rigorosamente<br />
da speck altoatesino.<br />
Un classico altoatesino in rosa. Un<br />
Rosé dal carattere vivace e fresco,<br />
che ammaglia e conquista fin dal<br />
primo sorso. Da non servire “troppo”<br />
fresco, è interpretazione moderna<br />
del Lagrein che si presenta<br />
come “rosato per tutto l’anno”.<br />
Equilibrio perfetto tra leggerezza e<br />
sostanza che non insegue le mode,<br />
neanche nel colore. Si abbina<br />
molto bene con antipasti saporiti,<br />
pesce affumicato e carne bianca,<br />
ma è da provare in compagnia<br />
durante una grigliata tra amici.<br />
ELENA WALCH ROSÉ<br />
20/26 VIGNETI<br />
DELLE DOLOMITI<br />
IGT 2021<br />
ZORZETTIG ROSATO<br />
VENEZIA GIULIA<br />
IGT 2021<br />
Felice incontro tra l’eleganza del<br />
Pinot Noir, la morbidezza del<br />
Merlot e la potenza del Lagrein,<br />
è rosé dall’inconfon<strong>di</strong>bile veste<br />
chiara, elegante e delicato al<br />
palato. Ideale in aperitivo, ben si<br />
abbina a primi e secon<strong>di</strong> leggeri.<br />
Un vino socievole, che nel nome<br />
svela il suo segreto: raccolto con<br />
un valore zuccherino <strong>di</strong> 20 Babo<br />
(il quantitativo <strong>di</strong> zucchero<br />
naturale contenuto nel mosto<br />
prima della fermentazione) è<br />
fermentato a 26°C.<br />
Soffice estratto <strong>di</strong> uve Cabernet Sauvignon<br />
e Pinot Nero delle colline del<br />
Friuli orientale, è rosé da bere e da<br />
guardare. Un vero passe-partout<br />
dal colore della cipria, che ben si<br />
adatta ad accompagnare i piatti<br />
delicati della cucina me<strong>di</strong>terranea,<br />
come un sauté <strong>di</strong> cozze al<br />
pomodoro pachino. Audace nel<br />
calice, intriga con il suo sorso <strong>di</strong><br />
grande freschezza e ha la croccantezza<br />
dei chicchi del melograno.<br />
21
Dal Friuli-Venezia Giulia al Trentino<br />
ALBINO ARMANI ROSÉ<br />
VALLAGARINA IGT<br />
LETRARI +4 BRUT<br />
ROSÈ RISERVA<br />
TRENTO DOC<br />
Gradevolissimo aperitivo, questo<br />
blend <strong>di</strong> uve rosse figlio della parte<br />
meri<strong>di</strong>onale della Valle dell’A<strong>di</strong>ge,<br />
dove il clima caratterizzato da decise<br />
escursioni termiche è reso più mite<br />
dalla vicinanza del Lago <strong>di</strong> Garda,<br />
conferendo ai vini inconfon<strong>di</strong>bili<br />
note fruttate e fresche, è rosé estremamente<br />
versatile negli abbinamenti.<br />
Si accompagna in maniera sfiziosa<br />
con la pizza, ma anche alle verdure,<br />
con il suo sorso morbido e delicato,<br />
in piacevole contrasto a un finale<br />
sapido e minerale.<br />
Capolavoro in rosa, de<strong>di</strong>ca (nella<br />
sigla +4) alle nuove generazioni tutte<br />
al femminile <strong>di</strong> una famiglia che<br />
ha ra<strong>di</strong>ci nella storia stessa del vino<br />
trentino. Cuvée <strong>di</strong> Chardonnay e<br />
Pinot Nero, Metodo Classico con<br />
oltre 110 mesi <strong>di</strong> permanenza sui<br />
lieviti, si presenta in un rosa antico,<br />
delicato e brillante. Non invadente<br />
in ogni espressione, tutto<br />
impostato alla freschezza, al palato<br />
è suadente, armonioso, elegante,<br />
pulito e vellutato. Raffinato aperitivo,<br />
ottimo con i crostacei.<br />
RONCHI DI CIALLA<br />
ROSEDICIALLA<br />
VENEZIA GIULIA IGT<br />
ROSATO<br />
BORTOLUZZI<br />
ROSA DI GEMINA<br />
DOC DELLE VENEZIE<br />
PINOT GRIGIO BRUT<br />
Rosato dalle colline <strong>di</strong> Cialla <strong>di</strong><br />
Prepotto, in provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne,<br />
è inusuale interpretazione in<br />
purezza dell’autoctono friulano<br />
Refosco dal Peduncolo Rosso. Si<br />
presenta in un color rosa cipria,<br />
brillante. E al palato è fresco e<br />
persistente, completato da note<br />
agrumate e minerali. Un vino<br />
che si presta ad accompagnare<br />
le più svariate occasioni, grazie a<br />
una versatilità che gli consente <strong>di</strong><br />
spaziare dai crostacei a fantasiosi<br />
appetizer.<br />
Una bollicina gioiosa e fuori dai soliti<br />
schemi. 100% Pinot Grigio, rigorosamente<br />
Doc delle Venezie, si presta<br />
tanto come alternativa per un aperitivo<br />
<strong>di</strong>verso, quanto come felice<br />
abbinamento a piatti <strong>di</strong> pesce<br />
crudo. Il colore rosa pallido è<br />
conseguenza della macerazione<br />
a freddo con le bucce. Al palato,<br />
questo spumante che richiama<br />
coi suoi tratti e profumi alla<br />
bella stagione, risulta secco ed<br />
equilibrato.<br />
22
L'altro volto del Veneto<br />
VILLA SANDI OPERE<br />
TREVIGIANE ROSÉ<br />
METODO CLASSICO<br />
V.S.Q. BRUT<br />
CANEVEL ROSA DEL<br />
FAÈ SPUMANTE<br />
ROSÉ MARZEMINO<br />
MILLESIMATO BRUT<br />
L’altra faccia delle bollicine <strong>di</strong> eccellenza<br />
firmate Villa San<strong>di</strong>. Un Metodo<br />
Classico in rosa da 100% uve Pinot<br />
Nero che affina sui lieviti almeno<br />
36 mesi. È l’aperitivo ideale<br />
nelle serate estive, ma non solo.<br />
Ottimo con i prosciutti dolci <strong>di</strong><br />
Parma e <strong>di</strong> San Daniele o con<br />
crostini <strong>di</strong> lardo <strong>di</strong> Colonnata o<br />
<strong>di</strong> Arnad, è da provare con una<br />
frittura <strong>di</strong> crostacei. Al gusto è<br />
secco e sapido, con una piacevole<br />
e persistente freschezza che<br />
sottolinea l’aroma fruttato.<br />
Sulle colline del pregiato vigneto del<br />
Faè, immerse in una cornice naturale<br />
unica, prende forma questo prezioso<br />
cru, bollicina rosé frutto <strong>di</strong> uve<br />
Marzemino coltivate nel territorio<br />
<strong>di</strong> Refrontolo a Valdobbiadene.<br />
Uno spumante dalla piacevole<br />
aci<strong>di</strong>tà che dona freschezza ed<br />
eleganti note <strong>di</strong> rosa e frutti <strong>di</strong><br />
bosco. Ottimo vino da aperitivo,<br />
a tutto pasto sposa splen<strong>di</strong>damente<br />
i piatti <strong>di</strong> pesce e anche le<br />
carni bianche.<br />
RUGGERI<br />
ENROSADIRA ROSÉ<br />
DI PINOT BRUT<br />
COL VETORAZ BRUT<br />
ROSA DODICI LUNE<br />
L’eleganza del Pinot Nero in purezza<br />
che nel calice incanta con tenui<br />
nuance rosa. Ine<strong>di</strong>ta bollicina rosata<br />
dall’affinamento prolungato,<br />
che punta a vincere la sfida del<br />
tempo. Oggi, il fine perlage trova<br />
intrigante conferma al palato,<br />
grazie ad una cremosità avvolgente,<br />
l’accesa freschezza e la vibrante<br />
mineralità. Abbinamento<br />
sublime con carni bianche o<br />
piatti leggeri <strong>di</strong> pesce crudo e il<br />
sushi, si sposa egregiamente a<br />
primi a base <strong>di</strong> verdure.<br />
Bollicina rosé che racconta l’altro<br />
volto <strong>di</strong> Col Vetoraz. Uno spumante,<br />
frutto <strong>di</strong> uve Pinot Nero dell’Alto<br />
A<strong>di</strong>ge vinificate in rosa, dal nome<br />
poetico che evoca freschezza e al<br />
tempo stesso eleganza. Asciutto,<br />
armonico, <strong>di</strong> buona lunghezza<br />
al palato, è perfetto per gli<br />
antipasti <strong>di</strong> pesce crudo, per un<br />
risotto ai frutti <strong>di</strong> mare o con<br />
lo scorfano con pomodorini<br />
e olive taggiasche, ma ben si<br />
abbina anche al baccalà al forno<br />
e a pesci dal carattere deciso.<br />
23
Bollicine col twist<br />
PIZZOLATO SPUMANTE<br />
PROSECCO DOC ROSÉ<br />
BRUT<br />
MASOTTINA<br />
VIAVENTI PROSECCO<br />
DOC ROSÉ<br />
MILLESIMATO BRUT<br />
Vino biologico e Vegan certificato,<br />
è spumante millesimato che unisce<br />
l’aromaticità e le caratteristiche<br />
fruttate dell’uva Glera (90%) a<br />
note <strong>di</strong> eleganza, raffinatezza e<br />
stile del Pinot Nero (10%). Dal<br />
colore rosa brillante, al palato è<br />
fresco, vellutato con una buona<br />
aci<strong>di</strong>tà. Ben equilibrato, vivace,<br />
presenta un perlage fine e persistente.<br />
Accompagna in maniera<br />
trasversale molte pietanze,<br />
dall’antipasto <strong>di</strong> cru<strong>di</strong>tè <strong>di</strong> pesce<br />
ai primi e secon<strong>di</strong> piatti delicati.<br />
Almeno 90 giorni in autoclave e un<br />
altro mese <strong>di</strong> paziente affinamento in<br />
bottiglia, per un Rosé che alla versatilità<br />
della Glera unisce l’eleganza del<br />
10% <strong>di</strong> Pinot Nero da uve allevate<br />
in un unico vigneto, selezionato<br />
per la sua particolare vocazione<br />
dalla famiglia Dal Bianco. Delicato<br />
ma deciso, è fresco, sapido<br />
con un finale rotondo e persistente,<br />
per un vino da degustare<br />
durante una cena in riva al<br />
mare, abbinato a un risotto con<br />
gambero rosso e barbabietola.<br />
MONTELVINI PROSECCO<br />
DOC ROSÉ TREVISO<br />
BRUT MILLESIMATO<br />
COLLEZIONE<br />
SERENITATIS<br />
VALDO PARADISE ROSÉ<br />
BRUT SPECIAL EDITION<br />
Il Prosecco Doc Rosé incoronato<br />
migliore nella categoria al prestigioso<br />
Prosecco Trophy <strong>2022</strong> del<br />
magazine Falstaff. Si presenta<br />
nell’elegante veste rosa tenue.<br />
Il perlage, fine e persistente,<br />
si percepisce al palato in<br />
modo deciso ma aggraziato.<br />
Armonico, cremoso e sapido,<br />
trova massima espressione<br />
con cru<strong>di</strong> e primi <strong>di</strong> pesce, ma<br />
accompagna anche i formaggi<br />
più o meno stagionati.<br />
Preziosa cuvée e<strong>di</strong>zione limitata<br />
per sorprendere, realizzata con uve<br />
bianche selezionate del Veneto e<br />
siciliane <strong>di</strong> Nerello Mascalese.<br />
Un figlio del savoir-faire Valdo:<br />
intrigante, giovane, <strong>di</strong> tendenza<br />
e dalla spiccata personalità. Il<br />
fine perlage solletica, il gusto<br />
morbido e caldo appaga e l’aroma<br />
fruttato delizia. Aperitivo<br />
per definizione, è ottimo con<br />
menù a base <strong>di</strong> pesce, crostacei<br />
o delicati piatti <strong>di</strong> carne.<br />
24
Garda e <strong>di</strong>ntorni<br />
CÀ MAIOL VALTÈNESI<br />
RIVIERA DEL GARDA<br />
CLASSICO DOP<br />
CHIARETTO ROSERI<br />
TOMMASI LE FORNACI<br />
ROSÉ VINO ROSATO<br />
Rosé dal colore tenue e lievi<br />
riflessi cipria, deve il nome al<br />
delicato profumo che ricorda<br />
un bocciolo <strong>di</strong> rosa. È ottenuto<br />
dalle 4 uve gardesane a bacca<br />
rossa: Groppello, Marzemino,<br />
Sangiovese e Barbera. Soffice e<br />
<strong>di</strong> buona persistenza al palato,<br />
con la sapi<strong>di</strong>tà in evidenza<br />
e nel finale pesca bianca e salvia.<br />
Da provare in abbinamento<br />
a piatti lacustri, come un<br />
coregone al forno o ai bigoli<br />
con gamberi <strong>di</strong> lago e finferli.<br />
Rosé esclusivo che celebra l’incontro<br />
fra le due sponde del Garda, il<br />
risultato <strong>di</strong> un’attenta selezione<br />
delle uve Turbiana (90%), regina<br />
in Lugana, e Ron<strong>di</strong>nella (10%),<br />
autoctono <strong>di</strong> Valpolicella. Regala<br />
un sorso fresco, elegante e sottile,<br />
con una vibrante aci<strong>di</strong>tà e un<br />
finale armonico. Perfetto per<br />
l’aperitivo e in abbinamento a<br />
delicati antipasti, si esalta con secon<strong>di</strong><br />
piatti <strong>di</strong> pesce o piatti della<br />
cucina orientale. È ideale anche<br />
per accompagnare la pizza.<br />
SCAIA ROSATO<br />
VENETO IGT<br />
GUERRIERI RIZZARDI<br />
ROSA ROSAE ROSATO<br />
VERONESE IGT<br />
Per stupire nei momenti che<br />
contano, vissuti nella convivialità,<br />
un rosé moderno realizzato con<br />
100% uve autoctone Ron<strong>di</strong>nella.<br />
Freschezza, corpo e bilanciamento<br />
sono i car<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Scaia, che si<br />
presenta al palato ben equilibrato<br />
da sapi<strong>di</strong>tà e freschezza. Un must<br />
have per l’estate da provare con<br />
primi piatti e risotti, carni bianche<br />
e pollame in genere, polenta<br />
abbrustolita con le aringhe,<br />
formaggi freschi e pesce.<br />
Rosato <strong>di</strong> fascino, prende forma tra<br />
Bardolino e Cavaion, nell’entroterra<br />
del Lago <strong>di</strong> Garda. La sua particolarità<br />
è dettata da un blend che,<br />
oltre a Corvina e Merlot, vede la<br />
presenza <strong>di</strong> Marcobona, vitigno a<br />
bacca bianca presente unicamente<br />
nell’azienda agricola Guerrieri Rizzar<strong>di</strong>.<br />
Vino perfetto da consumarsi<br />
giovane, <strong>di</strong> buon corpo, equilibrato<br />
e fruttato, è dotato <strong>di</strong> grande bevibilità.<br />
Sposa antipasti <strong>di</strong> pesce o<br />
verdura, insalata caprese, ma anche<br />
<strong>di</strong> pasta o riso, e carni bianche.<br />
25
Metodo Classico ma non solo<br />
TESSÈRE RABOSO<br />
ROSATO REDENTOR<br />
SPUMANTE SUI<br />
LIEVITI M.F.<br />
MIRABELLA DEMETRA<br />
ROSÉ MILLESIMATO<br />
FRANCIACORTA BRUT<br />
NATURE DOCG<br />
Insolita bollicina <strong>di</strong> colore rosato,<br />
tendente al cipolla con il prolungarsi<br />
della sosta sui lieviti in<br />
bottiglia. Vivace, complesso, giustamente<br />
acidulo, è spumante da<br />
uve Raboso in cui la presenza <strong>di</strong><br />
lieviti in sospensione è voluta,<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> naturalità e complessità<br />
aromatica. Consigliato come<br />
aperitivo, si abbina con primi e<br />
secon<strong>di</strong> piatti elaborati, oltre che<br />
con verdure e legumi.<br />
Una nuova bollicina rosé dal cuore<br />
della Franciacorta, millesimato 2015<br />
con oltre 70 mesi sui lieviti. Un Brut<br />
Nature, senza alcuna aggiunta <strong>di</strong><br />
zuccheri ma solo rabbocco con<br />
stesso vino. Affascinante contrasto<br />
tra l’iniziale gentilezza e<br />
lo sviluppo vivace e potente del<br />
sorso, è incontro tra Pinot Nero<br />
(50%), Chardonnay (35%) e Pinot<br />
Bianco (15%). Per un nuovo<br />
stile in rosa in e<strong>di</strong>zione limitata:<br />
sole 3.200 bottiglie.<br />
TRAVAGLINO<br />
MONTECÉRÉSINO<br />
ROSÈ OLTREPÒ<br />
PAVESE METODO<br />
CLASSICO DOCG BRUT<br />
MILLESIMATO<br />
Un’elegante sfumatura <strong>di</strong> rosa dall’anima<br />
gourmand che invita magnificamente<br />
a farsi bere. Espressione<br />
“classica” 100% Pinot Nero da<br />
uno dei territori più vocati alla<br />
coltivazione <strong>di</strong> questa varietà:<br />
l’Oltrepò Pavese. Il Montecérésino<br />
ci ricorda (omen nomen)<br />
l’importanza <strong>di</strong> scegliere la giusta<br />
vigna. E il valore assoluto <strong>di</strong> saper<br />
interpretare le potenzialità <strong>di</strong> una<br />
terra. Si accompagna a primi piatti<br />
e grigliate <strong>di</strong> pesce, ottimo con<br />
crostacei e carpaccio <strong>di</strong> pesce.<br />
SCUROPASSO<br />
ROCCAPIETRA CRUASÉ<br />
OLTREPÒ PAVESE<br />
METODO CLASSICO<br />
PINOT NERO ROSÉ DOCG<br />
BRUT<br />
Il volto in rosa della Docg Oltrepò<br />
Pavese, crasi tra le parole “Cru” e<br />
“Rosé”, qui in un’interpretazione che<br />
rende perfetto omaggio alla grande<br />
bellezza del Pinot Nero <strong>di</strong> una<br />
terra, culla del Metodo Classico<br />
italiano. Il racconto <strong>di</strong> una vocazione<br />
cui la paziente attesa dona<br />
ulteriore valore, con i 60 mesi <strong>di</strong><br />
permanenza sui lieviti. In bocca è<br />
energico e vigoroso, regalando più<br />
possibilità <strong>di</strong> abbinamento, anche<br />
fuori dagli schemi, dagli antipasti<br />
ai piatti etnici speziati.<br />
26
Dal Piemonte all'Emilia<br />
G.D. VAJRA ROSABELLA<br />
VINO ROSATO 2021<br />
CASCINA GILLI<br />
LIRICO MONFERRATO<br />
CHIARETTO DOC<br />
Succoso e vibrante, Rosabella è la<br />
bellezza dei fiori primaverili e dei<br />
frutti <strong>di</strong> bosco. Questo è il Piemonte<br />
nella sua veste più essenziale,<br />
dove il Nebbiolo in<strong>di</strong>ca la rotta<br />
al blend. Per un Rosé de saignée<br />
dagli aromi esplosivi e in produzione<br />
limitata, che si abbina<br />
magnificamente a foie gras o a<br />
un tra<strong>di</strong>zionale tonno <strong>di</strong> coniglio,<br />
fino a spingersi ad accompagnare<br />
spaghetti ai frutti <strong>di</strong> mare, frittura<br />
<strong>di</strong> calamari o carni bianche anche<br />
in modalità thai food.<br />
Lirico è un rosato <strong>di</strong> grande<br />
piacevolezza e freschezza, piccolo<br />
concerto <strong>di</strong> aromi fruttati e<br />
floreali. Incontro tra Freisa e<br />
una piccola parte <strong>di</strong> Bonarda<br />
piemontese, la sua leggera vivacità<br />
si <strong>di</strong>spiega tra le delicate note <strong>di</strong><br />
ciliegia e lampone e quelle più<br />
spiccate <strong>di</strong> rosa canina, violetta<br />
e iris. È da portare in tavola per<br />
accompagnare antipasti, pesci e<br />
crostacei, formaggi e piatti fred<strong>di</strong>.<br />
CANTINA DELLA VOLTA<br />
LAMBRUSCO DI<br />
SORBARA SPUMANTE<br />
ROSÉ DOC BRUT<br />
METODO CLASSICO<br />
Selezione delle migliori uve <strong>di</strong><br />
Sorbara, questo Lambrusco si<br />
presenta con un bellissimo<br />
vestito rosa tenue, solcato da<br />
una spuma delicata nelle sue<br />
bollicine <strong>di</strong> carbonica. In<br />
bocca è vigorosamente acido,<br />
con quel tocco <strong>di</strong> raffinata<br />
sapi<strong>di</strong>tà che invoglia tanto il<br />
sorso, quanto l’abbinamento.<br />
Di buon corpo, è perfetto<br />
per accompagnare aperitivi,<br />
piatti a base <strong>di</strong> pesce e carni<br />
bianche.<br />
MEDICI ERMETE<br />
CAREZZA LAMBRUSCO<br />
MODENA DOC<br />
SPUMANTE METODO<br />
CLASSICO BRUT<br />
Metodo Classico da uve Lambrusco <strong>di</strong><br />
Sorbara dal colore rosa intenso e un<br />
perlage molto fine e persistente. Al<br />
palato è asciutto, fruttato, vibrante.<br />
Da bersi giovane, entro un massimo<br />
<strong>di</strong> 1 o 2 anni, accompagna<br />
Parmigiano Reggiano 24-30<br />
mesi, erbazzone e prosciutto<br />
crudo <strong>di</strong> Parma 24 mesi in un<br />
abbinamento della tra<strong>di</strong>zione.<br />
È da provare con ostriche e<br />
spaghetti con le vongole, ma<br />
anche con Sushi, Quesa<strong>di</strong>llas,<br />
cozze fritte o paella.<br />
27
La Toscana in rosa<br />
COLLEMASSARI<br />
GRÒTTOLO<br />
MONTECUCCO<br />
ROSATO DOC 2021<br />
POGGIO CAGNANO<br />
IGT TOSCANA<br />
ROSATO FRIZZANTE<br />
ANCESTRALE<br />
Vino dall’intrigante colore rosato<br />
che celebra la leggerezza dell’esistenza,<br />
dando il meglio nei primi<br />
anni. Blend <strong>di</strong> Sangiovese (70%),<br />
Ciliegiolo (15%) e Montepulciano<br />
(15%), si caratterizza per<br />
le note fresche fruttate e <strong>di</strong> erbe<br />
aromatiche. Dal gusto vivace e<br />
delicato, al palato è piacevolmente<br />
secco, minerale ed equilibrato. Accompagna<br />
antipasti a base <strong>di</strong> salumi,<br />
pesce alla griglia e formaggi<br />
a pasta molle. Buon abbinamento<br />
anche con la classica pizza.<br />
Un’etichetta che parla <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione.<br />
Ancestrale non in<strong>di</strong>ca solo una tipologia,<br />
ma è anche il nome <strong>di</strong> questo<br />
rosato rifermentato in bottiglia. A<br />
base Sangiovese, è vino <strong>di</strong> grande<br />
beva e in costante evoluzione, per<br />
via dei lieviti che restano nella<br />
bottiglia e gli offrono la caratteristica<br />
velatura torbida una volta<br />
versato nel calice. In bocca richiama<br />
una freschezza in grado <strong>di</strong><br />
bilanciare anche le note piccanti<br />
<strong>di</strong> piatti più elaborati e gli stuzzichini<br />
particolarmente gustosi.<br />
TREROSE ROSÉ DI<br />
TREROSE TOSCANA IGT<br />
TENUTA LE COLONNE<br />
COSTA TOSCANA<br />
IGT 2021<br />
Particolare espressione in rosa <strong>di</strong> un<br />
Sangiovese in purezza. Pronto fin da<br />
giovane, è da bere presto per godere<br />
appieno del suo carattere brillante<br />
e fresco. Col suo stile informale,<br />
allieta gli aperitivi, sposa particolarmente<br />
bene i frutti <strong>di</strong> mare e i finger<br />
food, ma non è da sottovalutare<br />
come accompagnamento a carni<br />
bianche. Per un Rosé delicato alla<br />
vista, che in bocca è vivo, <strong>di</strong>vertente,<br />
croccante, perfettamente bilanciato<br />
con un finale salino. Un vino da<br />
scoprire sorso dopo sorso.<br />
Blend <strong>di</strong> Merlot (80%) e Syrah (20%)<br />
si <strong>di</strong>stingue imme<strong>di</strong>atamente per il<br />
colore rosa tenue, ricco <strong>di</strong> luce e<br />
riflessi corallo, che ricorda i tramonti<br />
sul mare. Le note <strong>di</strong> piccoli<br />
e fragranti frutti rossi si liberano<br />
nel calice, arricchite da sensazioni<br />
floreali e richiami alla dolcezza<br />
vivace del lampone. All’assaggio<br />
ha una piacevole vena <strong>di</strong><br />
freschezza e si caratterizza per<br />
la bella avvolgenza e la grande<br />
sapi<strong>di</strong>tà, quasi marina.<br />
Da bere e ribére.<br />
28
Rosé al Centro (Italia)<br />
LUNGAROTTI BRUT<br />
ROSÉ VINO SPUMANTE<br />
METODO CLASSICO<br />
Metodo Classico che nasce nella<br />
Tenuta <strong>di</strong> Torgiano, incontro tra<br />
Pinot Grigio e Sangiovese. Bollicine<br />
in rosa che raccontano <strong>di</strong> uno<br />
spumante gioioso, piacevolmente<br />
rotondo, caratterizzato da una<br />
vibrante freschezza e una spuma<br />
delicata <strong>di</strong> grande persistenza.<br />
L’abbinamento perfetto per una<br />
cena speciale a base <strong>di</strong> sushi, sashimi<br />
e tempura, con del foie gras<br />
o del carpaccio <strong>di</strong> manzo e altre<br />
raffinate prelibatezze.<br />
LEONARDO<br />
BUSSOLETTI<br />
05035 NARNI<br />
IGT ROSATO<br />
CILIEGIOLO 2021<br />
100% Ciliegiolo <strong>di</strong> Narni<br />
vinificato in bianco a grappolo<br />
intero, è vino che si presenta<br />
con un colore rosa e dei profumi<br />
delicati ma intensi. Al<br />
palato denota una mineralità<br />
davvero piacevole. Eccellente<br />
in aperitivo, risulta perfetto<br />
anche per accompagnare<br />
pesce <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a struttura e<br />
piatti <strong>di</strong> carne.<br />
ROCCAFIORE ROSATO<br />
UMBRIA ROSATO IGT<br />
SANTA BARBARA<br />
MARCHE ROSATO IGT<br />
SENSUADE<br />
Dal colore rosa tenue con sfumature<br />
ramate, è vino fine ed elegante nei<br />
profumi, perfetto per il momento<br />
dell’aperitivo in abbinamento ai<br />
salumi umbri oppure in accompagnamento<br />
durante la cena ad<br />
un saporito piatto <strong>di</strong> spaghetti<br />
alle vongole. 100% Sangiovese ad<br />
acino grosso, da agricoltura sostenibile,<br />
al palato è fresco e delicatamente<br />
sapido.<br />
Rosé in continua evoluzione, che<br />
oggi è già una certezza, nasce da<br />
un’improvvisa intuizione dell’istrionico<br />
Stefano Antonucci.<br />
Protagonista in ogni occasione, si<br />
contrad<strong>di</strong>stingue per grande beva<br />
e versatilità. Un vino dalle gran<strong>di</strong><br />
emozioni, che prende forma da<br />
uve rosse del territorio e in bocca<br />
racconta <strong>di</strong> un grande equilibrio<br />
e <strong>di</strong> una piacevole aci<strong>di</strong>tà, con un<br />
finale fresco e verticale. Si abbina<br />
con i pranzi in riva al mare, tra<br />
fritture, tartare e paste <strong>di</strong> pesce.<br />
29
Rotolando verso Sud (Italia)<br />
VELENOSI ROSA<br />
MARCHE IGT ROSATO<br />
2021<br />
FERZO CERASUOLO<br />
D’ABRUZZO DOP<br />
SUPERIORE<br />
La sfida <strong>di</strong> Angela Velenosi ai maestri<br />
provenzali del Rosé. Ottenuto da uve<br />
Montepulciano al 100%, si presenta<br />
con un colore rosa quarzo brillante<br />
e al palato si caratterizza per<br />
una buona struttura tipica del<br />
vitigno <strong>di</strong> origine. Seduce<br />
con la piacevole freschezza<br />
e l’intensa mineralità, che si<br />
rintracciano un sorso dopo<br />
l’altro. Da abbinare in antipasto<br />
alle preparazioni più<br />
sfiziose e con i piatti dai sapori<br />
non troppo elaborati.<br />
Figlio pre<strong>di</strong>letto dell’Abruzzo del<br />
vino, con il suo colore rosa ciliegia (o<br />
meglio “cerasa”) brillante. Al gusto<br />
è fresco, con una buona aci<strong>di</strong>tà: si<br />
avvertono note fruttate <strong>di</strong> ciliegia<br />
seguite da un finale ammandorlato.<br />
Ottimo in compagnia <strong>di</strong> zuppe <strong>di</strong><br />
pesce, triglie, primi piatti a base <strong>di</strong><br />
pomodoro, carni bianche. Da provare<br />
con formaggi semistagionati,<br />
si abbina bene con la pizza. Eccelso<br />
con crostacei e scampi.<br />
RE MANFREDI<br />
IL MANFREDI ROSA<br />
BASILICATA IGT<br />
SPIRITI EBBRI<br />
APPIANUM IGP<br />
CALABRIA ROSATO 2021<br />
Interpretazione rosa corallo, cristallino<br />
e brillante, <strong>di</strong> quelle uve<br />
Aglianico che nel Vulture danno<br />
storicamente vita a gran<strong>di</strong> vini rossi<br />
da affinamento. Fresco e minerale,<br />
con una buona struttura, questo rosato<br />
sorprende per la sua versatilità.<br />
Vino vulcanico <strong>di</strong> grande freschezza,<br />
mineralità e sapi<strong>di</strong>tà, si abbina a minestre<br />
e primi piatti, carni bianche,<br />
formaggi morbi<strong>di</strong>. Da provare con<br />
piatti tipici lucani: baccalà e peperoni<br />
cruschi, Lagane e ceci o cicerchie<br />
al profumo <strong>di</strong> rosmarino.<br />
Rosato che sorprende, incanta e riven<strong>di</strong>ca,<br />
senza timore, il suo orgoglio<br />
calabrese. A iniziare da un blend<br />
che riunisce Magliocco Dolce e<br />
Canino, Gaglioppo, Greco Nero e<br />
Bianco, Trebbiano e Zibibbo. Alla<br />
vista, un vino che si caratterizza<br />
per un rosa cerasuolo intenso, in<br />
bocca è corposo, voluminoso e<br />
persistente. Un fedele racconto <strong>di</strong><br />
una terra da abbinare proprio ai<br />
più sfiziosi sapori <strong>di</strong> Calabria.<br />
30
Tra Puglia e Sicilia<br />
MASSERIA ALTEMURA<br />
ZÌNZULA ROSÉ<br />
NEGROAMARO<br />
ROSATO SALENTO IGT<br />
TORMARESCA FURIA<br />
DI CALAFURIA ROSATO<br />
IGT SALENTO<br />
Zìnzula celebra lo splendore della<br />
Puglia, con un omaggio alla più bella<br />
delle grotte salentine: la Zìnzulusa.<br />
Rosé 100% Negroamaro, seduce<br />
per la finezza delle sue fragranze e<br />
la brillantezza <strong>di</strong> un corpo slanciato<br />
e sinuoso, sostenuto da una bella<br />
aci<strong>di</strong>tà e teso da una vibrante vena<br />
sapida. Si abbina a cru<strong>di</strong>té <strong>di</strong> pesce,<br />
piccoli fritti <strong>di</strong> mare e d’orto,<br />
sautè <strong>di</strong> cozze e vongole, formaggi<br />
freschi. Ottimo con spaghetti con<br />
i ricci e piatti della cucina internazionale<br />
<strong>di</strong> buona speziatura.<br />
Nuova tonalità <strong>di</strong> Puglia, con il suo<br />
rosa fior <strong>di</strong> pesco, per un vino capace<br />
<strong>di</strong> mostrare il fascino dell’equilibrio<br />
nelle contrapposizioni. Unisce<br />
la passione <strong>di</strong> Tormaresca per le<br />
uve Negroamaro con l’armonia del<br />
frutto del Syrah e l’anima speziata<br />
del Cabernet Franc. Al palato è<br />
gradevolmente fresco, sapido e dal<br />
piacevole retrogusto agrumato. Perfetto<br />
in aperitivo ad accompagnare<br />
pizze e focacce, la sua versatilità lo<br />
aiuta a spaziare tra ricette leggere <strong>di</strong><br />
mare e <strong>di</strong> terra.<br />
BAGLIO DI PIANETTO<br />
FUSHÀ ROSÉ<br />
IGT TERRE SICILIANE<br />
VINO SPUMANTE<br />
BIOLOGICO<br />
Un nuovo volto <strong>di</strong> Sicilia, eclettica<br />
bollicina bio a base <strong>di</strong> uve Syrah <strong>di</strong><br />
Noto che deve il suo nome al termine<br />
che nella lingua della cultura<br />
arbëresh <strong>di</strong> Piana degli Albanesi<br />
in<strong>di</strong>ca una zona pianeggiante<br />
<strong>di</strong>slocata in prossimità dei<br />
vigneti. Charmat lungo rosato<br />
dal perlage sorprendentemente<br />
fine, al palato si <strong>di</strong>mostra fresco<br />
e minerale, con un finale equilibrato.<br />
Ideale per accompagnare<br />
la frittura <strong>di</strong> pesce, sorprende<br />
con un risotto ai funghi.<br />
HAUNER HIERÀ ROSÉ<br />
IGP TERRE SICILIANE<br />
Rosé dalle isole Eolie dalla spiccata<br />
personalità, grazie al generoso apporto<br />
dell’Alicante, che si unisce nel blend<br />
a Calabrese (più noto come Nero<br />
d’Avola) e Nocera. L’approccio al<br />
palato è fresco e carezzevole, ricco<br />
<strong>di</strong> aci<strong>di</strong>tà che lo accompagnano<br />
per tutto il persistente finale ammandorlato.<br />
Delizioso in aperitivo,<br />
corpo e ricchezza aromatica lo<br />
rendono match a piatti <strong>di</strong> pesce, in<br />
particolare con salsa <strong>di</strong> pomodoro,<br />
pomodori freschi, spaghetti con<br />
ricci <strong>di</strong> mare e pesce fritto.<br />
31
Rosé delle Isole<br />
PALMENTO COSTANZO<br />
ETNA DOC ROSATO<br />
MOFETE<br />
DUCA DI SALAPARUTA<br />
DUCA ROSÉ V.S.Q.<br />
ROSATO BRUT<br />
Rosé dalla “Muntagna”, è 100%<br />
Nerello Mascalese da una delle<br />
più vocate contrade sulle pen<strong>di</strong>ci<br />
dell’Etna. Vino “vulcanico” <strong>di</strong><br />
buon equilibrio, che nel calice<br />
si presenta <strong>di</strong> colore rosa tenue<br />
brillante, al sorso è armonioso e in<br />
bocca si caratterizza per una piacevole<br />
mineralità, freschezza e persistenza.<br />
Perfetto per accompagnare<br />
una frittura <strong>di</strong> pesce, è ideale con<br />
delicati antipasti cal<strong>di</strong> <strong>di</strong> pesce e da<br />
provare in abbinamento alla pizza.<br />
Metodo Charmat lungo dallo spirito<br />
siciliano, rosé che nasce da sole uve<br />
Frappato. Per un vino che manifesta<br />
la sua anima moderna già nella<br />
tonalità rosa cipria. Poi la conferma<br />
con la grande versatilità:<br />
bollicina democratica, perfetta a<br />
tutto pasto, senza fare <strong>di</strong>stinzioni.<br />
Dalla personalità spigliata e<br />
imme<strong>di</strong>ata, il lievissimo frutto<br />
anticipa il palato gradevolmente<br />
sapido e persistente. Ideale<br />
anche in aperitivo, è da provare<br />
con le ostriche.<br />
PALA CHIARO<br />
DI STELLE ROSÉ<br />
ISOLA DEI NURAGHI<br />
IGT<br />
SELLA&MOSCA TORBATO<br />
ROSÉ BRUT VINO<br />
SPUMANTE ROSATO<br />
Blend <strong>di</strong> uve autoctone <strong>di</strong><br />
Sardegna, al palato è vino che<br />
denota un sapore soave, note <strong>di</strong><br />
piccoli frutti rossi e accentuata<br />
freschezza. Di buona struttura<br />
e persistenza, risulta ottimo in<br />
aperitivo, con fritti <strong>di</strong> mare e <strong>di</strong><br />
verdure, antipasti <strong>di</strong> terra delicati<br />
o <strong>di</strong> mare in salsa. Lungo il pasto,<br />
si abbina anche a risotti <strong>di</strong> mare o<br />
alle verdure e primi piatti leggeri.<br />
Bollicina Rosé dal carattere me<strong>di</strong>terraneo,<br />
<strong>di</strong> estrema eleganza e piacevole<br />
briosità, che nasce dall’unione tra<br />
il Torbato, autoctono algherese tra<br />
i più identitari <strong>di</strong> Sella&Mosca,<br />
e un altro caratteristico vitigno<br />
sardo a bacca rossa. L’ingresso in<br />
bocca regala una vibrante aci<strong>di</strong>tà,<br />
cui segue un’imme<strong>di</strong>ata avvolgenza<br />
per l’equilibrata morbidezza.<br />
Perfetto come aperitivo estivo,<br />
fresco, gustoso e versatile è ideale<br />
anche con piatti a base <strong>di</strong> pesce,<br />
insalate e carni bianche.<br />
32
A cavallo delle Alpi<br />
LA SOURCE ROSÉ<br />
VALLE D’AOSTA DOP<br />
AMACCIA<br />
SCIAC-TRÀ ORMEASCO<br />
DI PORNASSIO DOC<br />
Petit Rouge, Cornalin e Gamay<br />
sono i tre vitigni che sapientemente<br />
uniti danno origine a questo vino<br />
fresco e profumato dal bel colore<br />
vivace e che lascia la bocca pulita<br />
ed asciutta. Rosé identitario si<br />
adatta ad una serie infinita <strong>di</strong><br />
abbinamenti. Vino <strong>di</strong> montagna<br />
che si <strong>di</strong>stingue per la sua tipicità,<br />
la piacevolezza e la buona struttura,<br />
si sposa ovviamente con la cucina<br />
locale ma anche con piatti <strong>di</strong> mare<br />
e con carni bianche.<br />
Dalla Riviera <strong>di</strong> Ponente, un rosato<br />
che racconta <strong>di</strong> tempi antichi e<br />
<strong>di</strong> “scambi” tra regioni. Il vitigno<br />
Ormeasco <strong>di</strong> Pornassio, infatti,<br />
altro non è che un Dolcetto che ha<br />
trovato casa “scendendo” verso il<br />
mare e prosperando nell’entroterra<br />
d’Imperia. Rosé che tende al corallo,<br />
identitario e <strong>di</strong> carattere, con la sua<br />
armonica piacevolezza e la buona<br />
pienezza è da gustare con antipasti<br />
alla ligure e secon<strong>di</strong> piatti <strong>di</strong> pesce<br />
non troppo strutturati.<br />
DOMAINE DE LA<br />
ROUVIÈRE ROSÉ<br />
DE PROVENCE AOP<br />
CÔTES DE PROVENCE<br />
TRIENNES ROSÉ IGP<br />
MÉDITERRANÉE<br />
Da Puget-Ville, al cuore della<br />
Provenza, un vino dalla tinta<br />
rosa chiaro e brillante, blend<br />
<strong>di</strong> Cinsault, Grenache e Syrah.<br />
Rinfrescante, delicato e complesso,<br />
accompagnato da una<br />
bella struttura, è perfetto come<br />
aperitivo o in abbinamento ad<br />
antipasti, insalate estive, carne e<br />
pesce alla griglia.<br />
Cinsault, Grenache, Syrah e Merlot,<br />
per un Rosé dai “nobili” natali. È<br />
la fine degli anni ’80, quando due<br />
amici borgognoni, Jacques Seysses,<br />
fondatore del Domaine Dujac, e<br />
Aubert de Villaine, Mr. Domaine de<br />
La Romanée Conti, insieme a Michel<br />
Macaux, s’installano in Provenza<br />
per produrre gran<strong>di</strong> etichette. Inizia<br />
la storia <strong>di</strong> Triennes, oggi uno dei<br />
migliori esempi del far vino nel Sud<br />
della Francia, come <strong>di</strong>mostra questo<br />
rosato fresco ed elegante, rotondo,<br />
armonioso e ben equilibrato.<br />
33
Francia Mon Amour<br />
DOMAINE DE LA<br />
RECTORIE LA GOUDIE<br />
AOC COLLIOURE ROSÉ<br />
AYALA CHAMPAGNE<br />
BRUT ROSÉ<br />
COLLECTION N°14<br />
In Languedoc-Roussillon, la famiglia<br />
Parcé gestisce da oltre un secolo<br />
un Domaine <strong>di</strong> 30 ettari sud<strong>di</strong>viso<br />
in <strong>di</strong>verse parcelle. Thierry e<br />
Jean Emmanuel, dal 2010 hanno<br />
dato impulso a un progetto che,<br />
con i suoi vini, è esempio <strong>di</strong> una<br />
viticoltura estrema e coraggiosa.<br />
Come <strong>di</strong>mostra questo 100%<br />
Grenache Noir, Rosé fresco,<br />
croccante in bocca e sapido<br />
sul finale. Un vino da abbinare<br />
a piatti me<strong>di</strong>terranei a base <strong>di</strong><br />
acciughe, pesce o crostacei.<br />
Terza opera della “Collezione Ayala”,<br />
unica cuvée prodotta in quantità limitata.<br />
Nasce dai 5 Grand Cru emblematici<br />
della Maison (Aÿ, Chouilly,<br />
Cramant, Le Mesnil-sur-Oger, Verzy)<br />
lavorati in proporzioni uguali,<br />
solo annata 2014 e per la prima<br />
volta in rosé. Perfetto equilibrio<br />
tra Chardonnay (60%) e Pinot<br />
nero (40%), <strong>di</strong> cui 5% vino rosso<br />
<strong>di</strong> Aÿ, si abbina a un carpaccio<br />
<strong>di</strong> branzino con mango e pepe<br />
rosa o una spalla <strong>di</strong> agnello con<br />
spezie dolci.<br />
ROCHET-BOCART<br />
ROSÉ BRUT<br />
LAURENT-PERRIER<br />
ALEXANDRA ROSÉ<br />
2014<br />
Rosé d’assemblage che materializza i<br />
due territori <strong>di</strong> Mathilde Devarenne,<br />
giovane vigneronne con perfetta<br />
padronanza dell’art champenoise.<br />
Alla base, lo Chardonnay <strong>di</strong> Vaudemange<br />
(80%), ad accompagnarlo<br />
il Pinot Noir <strong>di</strong> Verzy come vino<br />
rosso. Al palato è elegante e con<br />
una buona tensione, mai eccessivamente<br />
dolce <strong>di</strong> frutto, bensì<br />
con una nota saporita sui ritorni<br />
agrumati e gustosa nella vena<br />
minerale.<br />
Cuvée Rosé <strong>di</strong> prestigio per eccellenza,<br />
dal suo lancio, nel 1987, ne<br />
sono stati messi in commercio solo<br />
7 millesimi. Selezione rigorosa dei<br />
soli migliori Grand Cru <strong>di</strong> Pinot<br />
Noir e Chardonnay, è vino<br />
raro e ricercato, <strong>di</strong> grande<br />
mineralità e dalla consistenza<br />
morbida e secca che conduce<br />
a un finale persistente con<br />
presenza <strong>di</strong> frutti rossi. Da<br />
riservare ai piatti più fini: tempura<br />
<strong>di</strong> scampi, aragosta arrosto,<br />
capesante al tartufo nero.<br />
34
SMARTPHONE, TABLET, PC, TV, AUDIO,<br />
ELETTRODOMESTICI, GAMING, LIFESTYLE<br />
iGizmo.it<br />
LA TECNOLOGIA IN UN CLIC. TUTTI I GIORNI
DAL 1981<br />
UNISCE LE ECCELLENZE D’ITALIA<br />
Vinarius, Associazione delle Enoteche Italiane,<br />
promuove e valorizza il luogo dove si esercita<br />
il commercio specializzato del vino <strong>di</strong> qualità e tutela il ruolo<br />
dell’enotecario come professionista e <strong>di</strong>vulgatore del vino<br />
e del mondo che ad esso sta intorno<br />
Trova l’enoteca associata Vinarius<br />
più vicina a te