Notizie Emilbanca | numero 2 | anno 2022
La rivista dedicata ai soci della Banca di Credito Cooperativo emiliana
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BANCA<br />
SALA COLONNE<br />
FINO A FINE OTTOBRE IN VIA EMILIA A BOLOGNA<br />
A MUG RISUONANO<br />
ECHI DAL MONDO<br />
In mostra quindici grandi batik africani e altrettante<br />
opere pittoriche e scultoree dell’artista bolognese<br />
Riccardo Calzolari a loro ispirate<br />
Fino a fine ottobre, una<br />
quindicina di grandi<br />
batik africani, provenienti<br />
principalmente dal<br />
Togo e appartenenti<br />
all’ampia collezione<br />
dell’Associazione di Volontariato<br />
“Migranti e Banche”,<br />
e altrettante opere<br />
pittoriche e scultoree<br />
dell’artista bolognese<br />
Riccardo Calzolari a<br />
loro ispirate, rester<strong>anno</strong> in<br />
mostra tra le sale e i corridoi<br />
di MUG.<br />
Riccardo Calzolari, bolognese,<br />
si è sempre interessato<br />
alla sperimentazione,<br />
passando dal pennello e<br />
colori a olio su una tela a un’acquaforte<br />
su zinco, dallo spray su un muro a una<br />
china e pantoni su carta.<br />
Migranti e Banche è un’associazione di<br />
volontariato nata da un gruppo di colleghi<br />
del Credito Cooperativo che lavora<br />
sull’alfabetizzazione finanziaria dei<br />
migranti e sulla sensibilizzazione del<br />
personale bancario nell’accoglienza dei<br />
migranti in banca e sul commercio equo<br />
e solidale, organizzando eventi e attività<br />
di promozione al consumo responsabile.<br />
Con questa mostra, curata da Licia<br />
Mazzoni, i già vivaci spazi espositivi di<br />
MUG si arricchiscono di nuovi colori che<br />
testimoniano ancora una volta la sensibilità<br />
di Emil Banca a dialogare con altre<br />
culture e a promuovere, anche attraverso<br />
l’arte, i propri valori.<br />
I segreti dei cartoni<br />
animati giapponesi<br />
È passata anche la Rai nella sala<br />
Colonne, in via Mazzini, per<br />
“Anime: Ricordi d’infanzia”, la<br />
mostra dei disegni e dei lucidi<br />
originali utilizzati per produrre i<br />
cartoni animati giapponesi trasmessi<br />
in abbondanza anche<br />
dalle nostre emittenti televisive.<br />
In mostra tanti frammenti<br />
della storia della produzione<br />
nipponica, dagli esordi in Rai<br />
(1977) ai primi anni 2000, attraverso<br />
tavole originali, repliche,<br />
fan art, tutti rigorosamente dipinti<br />
a mano. Un patrimonio raccolto<br />
in anni di appassionata ricerca<br />
dal collezionista bolognese<br />
Alessandro Cavazza. Appesi<br />
alle pareti della sala Colonne<br />
anche decine di rodovetri, ovvero<br />
i fogli trasparenti in acetato<br />
di cellulosa su cui venivano<br />
stampati i disegni degli animatori,<br />
che poi venivano ridipinti:<br />
un processo che riguardava<br />
ogni singolo fotogramma che<br />
porta alla sequenza animata di<br />
un cartone. A sottolineare l’importanza<br />
della collezione di Cavazza,<br />
unica nel suo genere, tra<br />
i tanti visitatori passati in via<br />
Mazzini anche una giornalista<br />
giapponese che ne ha scritto su<br />
una testata in lingua.<br />
26 NEB