GreenPlanner 2023
Vi presentiamo lo sfogliabile della GreenPlanner 2023, l'almanacco dei progetti Green italiani: si tratta dell'undicesima edizione (194 pag. - 15€ - Isbn 978-88-946130-4-9). L’Almanacco dei progetti Sostenibili italiani più letto e usato dagli italiani che hanno a cuore la consapevolezza ambientale e sociale è anche l'unica testata giornalistica ambientale che si legge, si usa e si conserva. La GreenPlanner 2023 è una pubblicazione che risponde al 100% ai criteri legati alla Sostenibilità della stampa: carta Fsc certificata, inchiostri a base vegetale, prodotta con energia rinnovabile e plastic free (anche la copertina). Sulla GreenPlanner 2023 parleremo di: - gennaio #rigenerare&riqualificare - febbraio #soluzioniallacrisiclimatica - marzo #elementoH - aprile #ripartiamodallafitoterapia - maggio #ediliziagreen &Nzeb - giugno #economiacircolare - luglio #liberidall’amianto - agosto #ecolifestyle - settembre #mobilitàgreen - ottobre #greentech - novembre #Carbonneutral:chi/come/quando - dicembre #ambienteintavola - appendice: #neologismiverdi Dispinibil eper l'acquisto online su https://www.greenplanner.it/negozio/GreenPlanner-2023-p490287984
Vi presentiamo lo sfogliabile della GreenPlanner 2023, l'almanacco dei progetti Green italiani: si tratta dell'undicesima edizione (194 pag. - 15€ - Isbn 978-88-946130-4-9).
L’Almanacco dei progetti Sostenibili italiani più letto e usato dagli italiani che hanno a cuore la consapevolezza ambientale e sociale è anche l'unica testata giornalistica ambientale che si legge, si usa e si conserva.
La GreenPlanner 2023 è una pubblicazione che risponde al 100% ai criteri legati alla Sostenibilità della stampa: carta Fsc certificata, inchiostri a base vegetale, prodotta con energia rinnovabile e plastic free (anche la copertina).
Sulla GreenPlanner 2023 parleremo di:
- gennaio #rigenerare&riqualificare
- febbraio #soluzioniallacrisiclimatica
- marzo #elementoH
- aprile #ripartiamodallafitoterapia
- maggio #ediliziagreen &Nzeb
- giugno #economiacircolare
- luglio #liberidall’amianto
- agosto #ecolifestyle
- settembre #mobilitàgreen
- ottobre #greentech
- novembre #Carbonneutral:chi/come/quando
- dicembre #ambienteintavola
- appendice: #neologismiverdi
Dispinibil eper l'acquisto online su https://www.greenplanner.it/negozio/GreenPlanner-2023-p490287984
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greenplanner 10
questa
2023
appartiene a
nickname
professione
hobby
cell / tel
indirizzo email
come mi muovo per andare al lavoro •a piedi •bici •treno •auto
ho installato
£ tetto fotovoltaico £ pannelli solari termici
£ impianto geotermico £ pale minieoliche
il mio footprint
giornaliero è
(per calcolarlo:)
la mia produzione annua di energia rinnovabile è pari a
kW
Non farti mai mancare
le buone notizie.
Soprattutto
se sono Sostenibili:
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greenplanner 3
In questa parliamo di:
Gennaio
pag.11
Febbraio
pag.27
Marzo
pag.43
Rigenerare l’Italia
La crisi climatica preoccupa
Scopriamo l’idrogeno
FOTO DI: Tiziano Bisogni
FOTO DI: Paola Rossi
FOTO DI: Vanni Monelli
Aprile
pag.57
Maggio
pag.71
Giugno
pag.85
La natura sotto casa
Edilizia Green
Largo all’economia circolare
FOTO DI: Emiro Albiani
FOTO DI: Andrea Salvucci
FOTO DI: Stefano Stefanoni
In collaborazione con la Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche)
focus su Ambiente clima futuro
Istantanee sull’ambiente che viviamo
L’arte si fa denuncia
A
mbiente clima futuro è la prima iniziativa
di documentazione fotografica e analisi
interpretativa del fenomeno della tutela
ambientale nel nostro Paese, promossa da Fiaf
(Federazione italiana associazioni fotografiche)
e Fondazione Censis, e realizzata da fotografi professionisti
e amatoriali. Dodici di questi scatti (oltre
a quello di copertina) accompagnano il lettore della
GreenPlanner 2023, in un percorso artistico unico.
Sin dal 1995 la Fiaf promuove iniziative rivolte a
tutti gli appassionati di fotografia con l’intento di
valorizzare il racconto umano e sociale realizzato
attraverso le immagini, e orchestrare progetti
complessi e corali che possano sfociare in iniziative
unitarie. L’idea della Federazione è che la fotografia
sia principalmente un fatto sociale: l’atto del fotografare
ci mette sempre davanti alla realtà, e ogni
autore registra/interpreta i fenomeni secondo la
sua personale visione.
In questo senso la Fiaf, con il progetto Ambiente
clima futuro, ha voluto essere la prima realtà
ad aver strutturato e lanciato un progetto
fotografico organico riguardante le problematiche
ambientali, che ambisce a essere un valido
spunto per un’ampia riflessione di tipo culturale
e sociologico su una diversa possibilità di convi-
4 greenplanner
Luglio
pag.101
Agosto
pag.113
Settembre
pag.131
Pericolo amianto
Ecolifestyle
La mobilità buona è verde
FOTO DI: Maurizio Ligabue
FOTO DI: Tiziana Fustini
FOTO DI: Giulio Brega
Ottobre
pag.143
Novembre
pag.157
Dicembre
pag.173
Tecnologie verdi avanzano
Green jobs fanno Green company
Ambiente in tavola
FOTO DI: Elena Bacchi
FOTO DI: Tiziano Bisogni
FOTO DI: Silvia Noferini
venza con un mondo che abbiamo in prestito. Il
complesso lavoro che ne è scaturito testimonia
questo particolare momento di passaggio in cui
stiamo vivendo, a cavallo tra un passato segnato
da inquinamento, spreco delle risorse, cattiva
gestione del territorio, problemi dei rifiuti e cambiamenti
climatici, e un presente dove le buone
pratiche, sia a livello pubblico sia privato, vanno
nella direzione di un futuro con una maggiore
attenzione per l’ambiente e per il suo equilibrio.
Ambiente clima futuro è un documento davvero
unico per la profondità e al contempo vastità di
vedute con cui il fenomeno della tutela ambientale
in Italia è stato raccontato. 228 autori, tra
professionisti e fotoamatori, ognuno seguendo la
propria inclinazione e linguaggio, hanno dato vita a
un’opera corale composta da oltre 1.500 immagini
che raccontano, come solo la fotografia riesce a
fare, la percezione collettiva della crisi climatica e
delle condizioni in cui oggi versa il Paese.
Ambiente clima futuro è un grande insegnamento,
un’indicazione chiara, un segnale alle istituzioni,
una riflessione collettiva di una potenza straordinaria
che richiama all’azione.
Un appello che vuole proseguire e amplificarsi
anche attraverso le pagine della GreenPlanner
che, per questa edizione, ha deciso di pubblicare
alcune delle immagini del progetto Ambiente clima
futuro. L’invito all’azione è potente e impellente,
e lo si avverte osservando alcune delle immagini
dove sono evidenti i segni dell’abbandono e
dell’incuria per i territori, feriti profondamente dallo
sfruttamento e dal depauperamento. Non meno
importanti e potenti sono le immagini, riproposte
anche in questa GreenPlanner, dove vengono
raccontati quei progetti ed esperienze di recupero
per un ritorno a un ambiente più naturale, che
infondono speranza con l’idea che i nostri sforzi ci
saranno e non saranno vani.
Speriamo possiate portare con voi, con la Green-
Planner, questo progetto, perché abbiamo un solo
Ambiente clima futuro.
greenplanner 5
Le iniziative dei giovani
I vincitori della seconda edizione del premio Sea Art, il contest tra scienza e arte
Per salvare
il Pianeta blu, la tecnica
da sola non basta
a cura di Francesca Cutrone
PER SAPERNE DI PIÙ
Studenti delle scuole superiori e giovani universitari hanno liberato la
loro creatività, realizzando opere d’arte con l’intento di trasmettere
l’attenzione e il rispetto per il mare. È il risultato della seconda edizione
del Sea Art Camp, il format ideato e coordinato da Edizioni Green Planner.
Il contest ha permesso a ragazze e ragazzi di trasformarsi in artisti di
denuncia, accompagnati nel loro percorso di formazione da specialisti del
settore scientifico e artistico. La premiazione è avvenuta in occasione della
Giornata degli oceani, e la giuria di esperti ha selezionato e premiato a
pari merito le 4 opere che meglio hanno rappresentato la situazione delle
acque, amalgamando tecnica, estetica e documentazione scientifica. Sea
Art Camp prosegue ora con una terza edizione, sempre con l’obiettivo di
sensibilizzare alla tutela dell’ambiente e al bisogno di corsi
di studio che favoriscano il dialogo tra i saperi umanistico,
tecnico e scientifico. Un appello per dimostrare che scienza,
arte e ragazzi devono stare insieme.
Narvalo pulitore
Inside the wave
6 greenplanner
Acqua blu, blu denim
SPAZIO AI GIOVANI
I lavori selezionati
dalla giuria sono
stati esposti presso
l’Acquario di Milano e
nella sede italiana di
Siram Veolia - sponsor
della manifestazione -
dove è stato installato
Urlo Bianco. Come ha
affermato Nicola Cipiciani,
sustainability manager
di Siram Veolia: «Per
dimostrare la necessità
di coniugare tecnica, arte
e Sostenibilità, i ragazzi
interessati avranno
la possibilità di fare
un’esperienza di stage
presso la nostra azienda,
per avere prova tangibile
di questo concetto e capire
se farne una professione».
HANNO VINTO:
Acqua blu, blu denim,
opera di upcycling
realizzata dai giovani
artisti della 2D del Liceo
Artistico indirizzo Design
della Moda/Iss Olga Fiorini
di Busto Arsizio (Va).
Inside the wave,
di Serena Moltani e
Matteo Quistaini, studenti
della 2H del Liceo Ettore
Majorana di Rho (Mi), che
hanno colpito la giuria con
la loro interpretazione di
tecnica e messaggio.
Narvalo pulitore,
curata dalla classe
3C Tecnico Gestione
dell’Istituto scolastico Iis
Agrario Luigi Castiglioni di
Limbiate (Mb), coordinato
da Filippo Borrella.
Urlo Bianco, frutto
del lavoro di Camilla
Lorenzi e Sofia
Pietrogrande, studentesse
dell’Università Statale
di Milano, il cui intento
è sensibilizzare sulla
condizione dei coralli.
Urlo Bianco
greenplanner 7
Editoriale
Prepariamoci
al peggio,
nel migliore
dei modi
(ovvero studiando
come proteggerci)
a cura di M.Cristina Ceresa
U
n aspetto fondamentale lo stiamo capendo
in molti: dal punto di vista climatico le cose si
stanno mettendo male e non possiamo più
fare finta di niente. Dobbiamo prenderne coscienza
e allenarci a proteggerci nel migliore dei modi.
Reagire correttamente
Ci sta rotolando addosso un benessere che credevamo
conquistato: acqua a volontà non ne possiamo
più avere; il caldo e fresco con un click è pura
follia (a meno che l’energia non sia prodotta con un
sistema Rinnovabile e comunque va risparmiata);
i cibi senza un domani non hanno più alcun senso,
anzi fa kitsch; gli spazi e i territori da raggiungere e
conquistare alla nostra mercé sono da dimenticare
(a meno che non si raggiungano con le proprie
gambe o con due ruote spinte dai nostri muscoli).
Vacillano tante abitudini malsane e si fa spazio
l’austerity che però va letta sotto una nuova
luce: la moderazione che invochiamo è fatta di
una nuova politica per l’ambiente, ma anche per
noi tutti.
A doverci guidare su questa buona strada devono
essere i giovani cui si aprono non porte, ma portoni
di nuove professioni.
E a vedere bene gli Atenei italiani stanno organizzandosi
per preparare i nuovi manager
della transizione ecologica. A tutti i livelli. E noi
di GreenPlanner abbiamo proprio questa specializzazione:
accendere i riflettori sulle nuove
opportunità. Senza sprecare un goccio di energia.
PER SAPERNE DI PIÙ
Largo
alle aziende
Green
Non è solo una questione ambientale,
ma anche manageriale. I Green
jobs avranno futuro solo se si
allargherà la diffusione delle Green
company. Le Green company
possono avere un senso solo se
guidate da imprenditori illuminati
da obiettivi di Bene comune e da
manager il cui mandato nei confronti
della Sostenibilità è vissuto
in prima persona.
Noi di Edizioni Green Planner la
chiamiamo coerenza: per questo
siamo Srl benefit, certificati BCorp
e parte di una sempre più crescente
comunità del bene Comune.
8 greenplanner
FIERA MILANO, RHO
22- 23 - 24
FEBBRAIO
2023
FIERA INTERNAZIONALE B2B DEL FLOROVIVAISMO,
DEL GARDEN E DEL PAESAGGIO
Tel. (+39) 02 6889080
info@myplantgarden.com
www.myplantgarden.com
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appunti del mese
L
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5
Tiziano Bisogni
dal portfolio
Punto di non ritorno,
Giardino Viaggio di Ritorno
Arte Contemporanea
di Rodolfo Lacquaniti,
Castiglione della Pescaia
(Gr)
gennaio Rigenerare l’Italia
#ecobuilding #territorigreen #riqualificazione #quartieri
testi a cura di M.Cristina Ceresa / leggi altri contributi qui
Rigenerare l’Italia
Il Bel Paese va
rimesso a posto
Borghi, quartieri, fabbriche dismesse.
E poi anche alpeggi,
ex colonie e chiese sconsacrate.
Sono solo alcuni esempi
delle strutture disseminate
nel nostro Paese e che potrebbero
essere riqualificate
secondo nuovi parametri di
Sostenibilità. A che serve tutto
ciò? A creare nuova occupazione,
nuovi alloggi o spazi
di lavoro senza occupare altro
suolo. L’Italia è «piena di spazi
vuoti» - sostiene Roberto
Tognetti, direttore della Fondazione
Riusiamo l’Italia,
soggetto in grado di erogare
servizi tecnico-strategici per il
riuso temporaneo di spazi abbandonati
e per la promozione
di una rigenerazione urbana
che sia effettiva espressione
di progetti di comunità.
«L’Italia è passata, nel giro di
pochi anni, dall’essere un Paese
formato da persone sen-
26 LUNEDÌ
AM
27 MARTEDÌ
AM
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PM
28 MERCOLEDÌ
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12 greenplanner
settimana 52
29
AM
30
AM
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PM
PM
dicembre 2022/gennaio 2023
za spazi, a una realtà di spazi
senza più persone», riflette
Tognetti, che di professione è
architetto.
Si consuma suolo a una velocità
di 8 metri quadrati al
secondo, e l’urbanizzazione
è cresciuta tra il Dopoguerra
e il 2000 del 400%, mentre la
popolazione del 27%. L’incremento
dell’offerta sul mercato
ha prodotto un calo dei
prezzi, e la svalutazione dei
beni immobiliari ha causato
una crisi di “sovraproduzione”,
che - come negli Stati Uniti
e in Spagna - ha contribuito
a innescare una
crisi strutturale
nel sistema economico.
PER SAPERNE DI PIÙ
Riqualificare
vuol dire salvare
il suolo
CONSUMO
DI NUOVO SUOLO
EVITATO
SABATO
DOMENICA
31 1
Giornata
mondiale
della pace
15,23 km 2
pari a circa 1/3
della Città del Vaticano
ASSORBIMENTO
EQUIVALENTE
DI CO 2
300.000 kg
pari a circa 1/3
della Città del Vaticano
greenplanner 13
Rigenerare l’Italia
2 LUNEDÌ
AM
PM
Orti urbani:
belli e buoni
La riqualificazione urbana può
partire anche dalla creazione
di un orto. Come quello voluto
dalla Scuola di Management
ed Economia dell’Università
di Torino, un progetto di riqualificazione
urbana dedicato
alla coltivazione di frutta e
verdura, destinato alla comunità
universitaria, ad associazioni,
scuole e cittadinanza.
Il progetto ha l’obiettivo di
incentivare la produzione e il
consumo di alimenti sani in
aree urbane, come strumento
di sensibilizzazione verso
una maggiore Sostenibilità dei
consumi.
Il nuovo orto è stato realizzato
grazie a un finanziamento di Eit
Food all’interno di un asse progettuale
dedicato al concetto
di New European Bauhaus,
definito dalla Commissione
Europea come quell’insieme
di principi che compongono il
Green Deal come un’esperienza
culturale concreta per tutta
l’Europa, specie nel processo di
ripresa rispetto alla crisi indotta
dalla pandemia.
14 greenplanner
3 MARTEDÌ
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4 MERCOLEDÌ
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Giornata internazionale del braille
PM
settimana 1
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6
AM
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PM
PM
SABATO
7 8 DOMENICA
gennaio 2023
Esempi di riuso
di edifici e spazi out
Valdilana Hub: progetto
che sta entrando nel vivo a
Ponzone a due passi dall’Oasi
Zegna,
greenplanner.it/2022/
03/31/valdilanahub-riqualificazione-territoriale-sociale/;
Riconcordia: progetto per la
rinascita del centro storico di
Concordia sulla Secchia (Mo)
colpito dal sisma del 2012,
riconcordia.it;
Il piano di azione per il riuso di
spazi o strutture abbandonate
o sottoutilizzate nel territorio
del Comune di Valdilana (Bi);
Riempiamo il vuoto con il
teatro: concept, web design
e sviluppo della piattaforma
finalizzata al matching tra
spazi vuoti immediatamente
riusabili in Piemonte come
spazi prova per il teatro (generici
e scenografici) e per artisti,
sviluppato per conto di Compagnia
di San Paolo, Torino
spaziteatropiemonte.it;
Riusiamo Verbania!: programma
di riuso temporaneo
di spazi sottoutilizzati per sostenere
l’occupabilità giovanile,
che ha favorito varie operazioni
di riuso e di rigenerazione
tra cui il concorso internazionale
sull’area ‘Ex Acetati’,
europan-italia.eu/EURO-
PAN_15/verbania.html;
Piano di azione per un
esperimento di valorizzazione
integrata a Trento Nord:
percorso condiviso di rigenerazione
urbana
e ‘Risalita’ socio
culturale per la
Cooperativa
Con.Solida.
Scs.
greenplanner 15
Rigenerare l’Italia
Per conoscere
le imprese
9 LUNEDÌ
AM
PM
Pavimentazioni
sostenibili
per le città
Italcementi, storico produttore
di cemento, insieme a
Calcestruzzi, ormai da anni percorre
la strada della Sostenibilità
e dell’economia circolare.
L’impegno è cercare soluzioni
innovative in grado di rispondere
perfettamente alla “voglia
di green”, di contrastare il climate
change, di dare attenzione
all’economia circolare e alla
tutela ambientale. Per vincere
insieme la sfida della decarbonizzazione,
anche la filiera delle
costruzioni si sta orientando
sempre di più verso materiali
affidabili, sostenibili e innovativi.
Un esempio concreto riguarda
le pavimentazioni, che giocano
un ruolo importante nella
costruzione e ristrutturazione
degli spazi verdi, dal giardino
privato ai luoghi dell’accoglienza
e alla riqualificazione nelle
città. Il calcestruzzo, infatti,
rappresenta il materiale ideale
per realizzare una vastissima
gamma di pavimentazioni. Resistenza
alla compressione e
all’usura, lavorabilità, durabilità,
possibilità di texture superficiali
di design: sono solo alcune delle
proprietà che ne consentono
l’impiego in pavimentazioni con
differenti destinazioni d’uso.
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AM
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PM
PM
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settimana 2
12
AM
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AM
GIOVEDÌ
VENERDÌ
PM
PM
SABATO
14 15 DOMENICA
gennaio 2023
i.build,
un team di tecnici
specializzati
per la posa
di pavimentazioni
“Un interlocutore unico per
soluzione complete”: è questo
il nuovo approccio che
i.build di Calcestruzzi mette
a disposizione di imprese,
progettisti e pubbliche amministrazioni.
In pratica, una
gamma di soluzioni per ogni
tipologia di pavimentazione,
la collaborazione nella
fase progettuale, il supporto
nella scelta dei materiali,
nella finitura superficiale,
sino alla posa in opera in
cantiere, il tutto all’insegna
della Sostenibilità dei
materiali. Dal Ponte San
Giorgio di Genova alle aree
logistiche della Ricicleria di
A2A in provincia di Milano,
passando per campi sportivi,
piste ciclabili, parcheggi
e le promenade del Parco
della Biblioteca degli Alberi
a Milano, sono moltissimi i
progettisti che hanno scelto
queste soluzioni.
© Andrea Cherchi
Per
conoscere
le imprese
www.italcementi.it www. calcestruzzi.it
Italcementi, i.lab (Kilometro Rosso) Via Stezzano, 87 – 24126 Bergamo – Italia
greenplanner 17
Rigenerare l’Italia
I trend in atto
tra le 4 mura
La sovrabbondanza di edifici a
uso ufficio sembra essere ormai
certa, anche se è vero che
potrebbe crescere la richiesta
di locali da adibire alla gestione
della logistica. Insomma, non
è detto che un edificio che è
nato per uno scopo debba per
forza continuare a ‘esercitare’
le stesse funzioni. Creatività è
la parola d’ordine di chi vuole
riqualificare gli edifici, a cominciare
dalla loro destinazione.
La trasformazione nel settore
dei siti commerciali e residenziali
sta avvenendo in un contesto
di cambiamenti anche
dal punto di vista normativo,
di ridefinizione dell’impegno
per la riduzione delle emissioni
e, allo stesso tempo, in un
LUNEDÌ Giornata mondiale della Neve
16
AM
17 MARTEDÌ
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PM
18 MERCOLEDÌ
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18 greenplanner
settimana 3
gennaio 2023
19
AM
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AM
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VENERDÌ
PM
PM
momento di incertezza economica
dovuta alle conseguenze
della pandemia.
“Settori diversi - afferma una
realtà come Eaton, azienda
che si occupa di distribuzione
elettrica e protezione dei circuiti;
gestione dell’alimentazione
di backup e dell’accumulo di
energia; controllo e automazione;
illuminazione e sicurezza;
soluzioni strutturali e per
ambienti pericolosi - possono
influenzarsi a vicenda, e verrà
incoraggiato sempre di più il
fenomeno del sector coupling,
ovvero la diffusione delle tecnologie
basate sull’elettricità.
Grazie alla digitalizzazione, edifici
commerciali e residenziali
dialogheranno con gli operatori
di rete, mentre i legislatori
implementeranno quadri
normativi pensati per il nuovo
contesto”.
HA
DETTO
SABATO
21 22 DOMENICA
Giornata
mondiale
dell’abbraccio
Bisogna partire dalle scuole:
è necessario portare il tema
dell’efficienza energetica
all’interno delle famiglie,
non soltanto raccontando
la Sostenibilità, ma anche
e soprattutto riqualificando
gli edifici scolastici e facendo
sperimentare quotidianamente
la Sostenibilità agli
studenti. Vivere in un edificio
riqualificato dal punto di
vista energetico significa far
esperienza costante di cosa
vuol dire avere uno stile di
vita sostenibile.
Rosita Romeo
Consulente energetico
CasaClima
greenplanner 19
Rigenerare l’Italia
Professione
rigeneratore
La riconversione e la riqualificazione
sono nuovi orizzonti multidisciplinari
per i professionisti.
Sono un’occasione epocale di
concreto ed effettivo protagonismo
di gruppi, associazioni e
organizzazioni verso processi
di cambiamento e trasformazione
urbana, in cui le competenze
tipiche del progettista,
soprattutto se finalizzate al
perseguimento di obiettivi di
Sostenibilità, qualità, bellezza,
innovazione, tornano a essere
centrali. In particolare, per gli
architetti tutto questo vuol dire
essere in linea con i fabbisogni
e le istanze di aggiornamento
e rafforzamento delle competenze
professionali. Importanti
sono le implicazioni tecnico
progettuali o tecnico urbanistiche,
anche rispetto ai possibili
ruoli attivi che possono essere
sviluppati dalle competenze
integrate in termini di connessione
con altri settori, materie e
ambiti di attività.
23 LUNEDÌ
AM
24 MARTEDÌ
AM
PM
Giornata internazionale dell’educazione
PM
25 MERCOLEDÌ
AM
PM
Scommesse
su cui puntare
Rigenerare vuol dire abbracciare
nuovi approcci di partenariato
pubblico-privato con
gli enti pubblici (si veda l’art.
151 del nuovo Codice degli ap-
20 greenplanner
settimana 4
gennaio 2023
26
AM
GIOVEDÌ
PM
palti e contratti pubblici [Dlgs.
50/2016]) in materia di sponsorizzazioni
(I e II comma) e di
promozione per “forme ulteriori
e analoghe di partenariato” con
altri soggetti pubblici e privati
in materia di beni culturali. Da
considerare anche l’art. 71, c. 3,
del decreto legislativo 3 luglio
2017, n. 117.
LO SAI
CHE...
27
AM
VENERDÌ
Giornata internazionale della memoria
delle vittime dell'Olocausto
PM
La legge 717/1949 prevede
che, per ogni nuovo edificio
pubblico costruito sul territorio
italiano (tribunali, stazioni,
parchi ecc.), una quota
dell’importo complessivo dei
lavori - il 2% - venga destinato
all’abbellimento del nuovo
edificio con opere di artisti
contemporanei, realizzate
ad hoc. Entrata in vigore nel
1949, la legge è tuttora vigente,
e la sua applicazione è
regolata da una serie di criteri,
requisiti e procedure.
28
SABATO
29 DOMENICA
Giornata
della
protezione
dei dati
personali
il punto di vista
dei Chinson
a cura di Mario Airaghi
Il diario continua a pag. 28
greenplanner 21
Rigenerare l’Italia
Alfonsa: un progetto promosso dalle Università dell’Emilia Romagna
a cura di Alessio Malcevschi
ricercatore dipartimento di scienze chimiche, della vita e della sostenibilità
ambientale Università di Parma e Giulia Berni
Il rilancio dell’Appennino italiano
passa dalla corretta formazione
È
noto che i territori montani
delle aree appenniniche
stanno attraversando da
tempo significativi cambiamenti
in termini di riordino organizzativo-economico.
Questi fenomeni
hanno portato a un progressivo
impoverimento in termini di reddito
della popolazione delle aree
interne, penalizzate spesso anche
da una significativa distanza
rispetto ai principali servizi essenziali
(salute, istruzione, mobilità
collettiva). Questa dinamica
ha accentuato lo spopolamento,
come rilevato dai dati presentati
nel censimento della popolazione
e delle abitazioni pubblicato
da Istat nel 2020. Che fare? Occorre
dimostrare che la Sostenibilità
paga non solo a parole ma
nei fatti. Attraverso una serie di
workshop, seminari, incontri e
conferenze organizzati a partire
dal 2020, il progetto Alfonsa
mira a trasmettere agli amministratori
locali, alle imprese
del territorio, ma anche a chi
vi abita e lavora, informazioni
pratiche ed esempi virtuosi da
imitare per avviare progetti di
rete che, integrando in modo
sistemico e sinergico aspetti
economici, demografici e tecnologici,
siano in grado di intercettare
i fondi messi a disposizione
“Alfonsa“ (ALta FOrmazione e iNnovazione per lo Sviluppo sostenibile
dell’Appennino) è un progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna
realizzato congiuntamente dalle Università di Modena e Reggio, Parma,
Ferrara, Bologna, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Politecnico
di Milano, che si pone l’obiettivo di rilanciare in modo concreto le
aree interne dell’Appennino a partire dall’applicazione dell’Agenda 2030
delle Nazioni Unite.
dal piano per il lavoro e il clima
della Regione Emilia Romagna
e dal Pnrr. I temi trattati vanno
dalla creazione di comunità
energetiche, all’uso di nuove
tecnologie abilitanti come i droni
per il controllo della qualità
ambientale tramite l’uso del Ict,
all’identificazione di leve finanziarie
per sostenere le aziende
locali, alla valorizzazione del
capitale naturale, sino alla ideazione
di progetti per favorire
nuove residenzialità stanziali e
temporanee. La sfida che si ha
di fronte è di dimensioni epocali,
ma il mondo è cambiato, per cui
la strategia non può essere che
una sola: occorre smettere di
pensare di poter risolvere i problemi
uno alla volta, e capire che
è necessario affrontarli con una
visione sistemica, quella alla
base dello sviluppo sostenibile
del territorio come inteso nello
spirito dell’Agenda 2030 delle
Nazioni Unite. In tutto questo,
la formazione dei giovani, che
sono la base del capitale sociale
di un territorio, inteso come
patrimonio di valori e obiettivi
condivisi dalle comunità locali a
partire dal senso di responsabilità
sociale e fiducia reciproca, è
determinante. Si avrà successo
solo facendo rete
insieme e superando
interessi locali e
particolari.
PER SAPERNE DI PIÙ
22 greenplanner
Per conoscere le imprese
Guida il cambiamento, non subirlo
Diventa Nature Positive
Nel 2022, l’Italia ha terminato le
risorse rinnovabili che la Terra
genera in un anno, in meno della metà
del tempo: il 15 maggio 2022 è stato
il nostro Overshoot Day. In pratica, se
tutti gli Stati si comportassero come noi,
avremmo bisogno di quasi tre pianeti per
soddisfare le esigenze di ognuno.
Quando inizieremo a essere in
debito con la Terra quest’anno?
Stiamo affrontando una crisi senza
precedenti: climate change, perdita
di biodiversità, deforestazione,
desertificazione: sono solo alcuni degli
effetti più evidenti causati dall’utilizzo
indiscriminato delle risorse naturali.
Sappiamo cosa stai pensando: “ecco, il
solito articolo ambientalista”. In realtà,
non è una questione di ambientalismo
né di ideologia. Tutte le crisi della storia
hanno portato - oltre ai danni - anche
numerose opportunità. Opportunità
che solo le persone più visionarie,
innovative e responsabili hanno saputo
cogliere.
Inizia a fare scelte responsabili
unendo scienza e innovazione
con l’approccio M.A.R.C.
MISURA E VERIFICA I TUOI IMPATTI
Conoscere gli impatti in termini
di CO 2
, acqua e biodiversità della
tua azienda è il primo passo per
adottare strategie efficaci.
AVOID
MEASURE
EVITA E RIDUCI GLI IMPATTI
Trovare soluzioni più sostenibili aiuterà
a ridurre gli impatti della tua attività.
RISKS
MITIGA I RISCHI CLIMATICI
Capire i rischi che la tua azienda
potrebbe affrontare per gestirli,
ridurli o eliminarli.
Per questo ti invitiamo a guidare il
cambiamento, non a subirlo.
Come? Etifor, azienda di consulenza
ambientale e spin-off dell’Università di
Padova, ha sviluppato diversi percorsi
rivolti alle organizzazioni che vogliono
diventare Nature Positive e ridare alla
natura più di quello che hanno preso.
CAPTURE & COMMUNICATE
COMPENSA E COMUNICA
Tutelare l’ambiente grazie ai numerosi
progetti WOWnature, dando così la giusta
visibilità ai tuoi sforzi.
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Etifor | Valuing Nature, etifor.com
Rigenerare l’Italia
Progetto ReLambro
Ridiamo
naturalità
ai fiumi,
per renderli più
sicuri (pure quando
esondano)
Progetti come ReLambro ed Epl sono possibili grazie alla presenza
in Lombardia dei Contratti di Fiume, ovvero degli accordi
tra soggetti coinvolti nella gestione e nell’uso delle acque,
nella pianificazione del territorio e nella tutela dell’ambiente.
Uno “strumento volontario di programmazione strategica e
negoziata che persegue la tutela, la corretta gestione delle
risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente
alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo
allo sviluppo locale”.
24 greenplanner
L
e maggiori città sono sorte sui corsi dei
fiumi. La conseguenza, facilmente intuibile,
è la forte antropizzazione dei bacini
idrici. In particolare, i fiumi sono stati imbrigliati,
rettificati, tombinati e, purtroppo, inquinati. Da
risorsa sono diventati luogo di sfruttamento e
costrizione, di cui ci si ricorda spesso soltanto in
caso di alluvioni.
Un esempio in Lombardia è il Lambro, fra i fiumi
italiani che hanno più risentito dell’inquinamento,
dell’industrializzazione e delle trasformazioni urbanistiche
che gli hanno fatto fare un passo indietro.
Il progetto ReLambro (portato avanti da un pool
di entità) s’impegna dal 2012 a restituire qualia
cura di Daniele Federico
tà di paesaggio al fiume, ma anche di
rendere sicure e naturali le sue esondazioni.
L’acqua, il suolo, i prati, i boschi,
le siepi, i filari che caratterizzano
il sistema di spazi aperti sono l’infrastruttura ecologico
ambientale (tipica di una rete ecologica) di
riferimento per il futuro della città: un nuovo asse
verde blu della metropoli milanese che dev’essere
recuperato.
La grande sfida del progetto è dimostrare che è
possibile portare “naturalità” in aree metropolitane,
e che natura e funzioni urbane non sono
in antitesi, ma possono coesistere. ReLambro
promuove il concetto di “fiume più naturale”, che
equivale a un fiume più sicuro: non si tratta di
creare un nuovo parco urbano, ma un cuneo di
ambiente naturale all’interno della città. I benefici
sono evidenti: il fiume è in un miglior stato di salute
e, all’aumentare della naturalità, aumentano il
benessere e la qualità dell’abitare.
Il progetto ReLambro è stato sviluppato attraverso
il coinvolgimento delle realtà locali, sia sociali
sia istituzionali e, soprattutto, dei cittadini che
vivono nei quartieri più prossimi al fiume. Qui i
promotori: Regione Lombardia, Ersaf, Contratti
di Fiume, Comune di Milano, Municipio 3 di Milano,
Legambiente, Parco Media Valle Lambro,
Politecnico di Milano, Cascina Biblioteca. I fondi
che hanno contribuito alla realizzazione si devono
anche al progetto Life Ip Gestire e Fondazione
Cariplo.
Le fasi di ReLambro
Dal 2012 partono le riflessioni che nel
2015 daranno luogo ai primi interventi a
scala locale negli ambiti del Parco Lambro
tra Cascina Gobba, via Rizzoli e il confine
comunale di Segrate, in cui il corridoio
ecologico frammentato presenta ecosistemi
banalizzati che, dopo la riqualificazione,
hanno espresso ottime potenzialità
ecologiche aumentando la biodiversità. Il
percorso è poi proseguito con il miglioramento
dello stato del capitale naturale in
altri cinque Comuni per aumentare l’interconnessione
fra aree naturali e la fornitura
dei servizi ecosistemici.
PER SAPERNE DI PIÙ
Rigenerare l’Italia
L’importanza della riqualificazione al di là degli edifici privati
a cura di Alfredo Agosti
Efficienza energetica al primo posto
anche negli immobili pubblici
La situazione attuale e gli
effetti dei cambiamenti
climatici spingono a un’azione
decisa e rapida: secondo il
rapporto dell’Ipcc, il Comitato Intergovernativo
sul Cambiamento
climatico dell’Onu, infatti, siamo
ancora in tempo per contenere
il riscaldamento globale, ma è
necessario agire ora.
Ovvero, dobbiamo passare il più
rapidamente possibile da un’economia
basata sulle fonti fossili
a quella rinnovabile. Mettendo
anche l’efficienza energetica in
cima alla lista degli obiettivi da
raggiungere, perché un megawatt
non utilizzato, oltre a
essere risparmiato, equivale
anche a emissioni che non sono
immesse in atmosfera.
Va da sé, quindi, che per una
transizione ecologica efficace
(ancora più necessaria con la crisi
del gas di questi ultimi mesi) è
necessario soprattutto un au-
mento dell’efficienza energetica
degli edifici, pubblici in primis,
visto che nel privato, grazie agli
effetti del Superbonus 110%, già
si sta facendo molto.
Secondo un rapporto della Global
Alliance for Buildings and
Construction (GlobalAbc), circa
il 37% delle emissioni di CO 2
e il
36% dei consumi energetici totali
derivano dall’edilizia, a causa di
scadenti prestazioni energetiche
dell’involucro o degli impianti di
climatizzazione.
Questo perché, soprattutto negli
immobili pubblici italiani, oltre la
metà dei quali risalgono a prima
degli anni Settanta (fonte Enea
sull’efficienza energetica), sono
necessari importanti interventi
di riqualificazione energetica e
sismica.
Se in questi immobili pubblici e
sulle strutture sanitarie si mettesse
in pratica un piano di interventi
di efficientamento energetico,
si arriverebbe a ridurre le
emissioni climalteranti e i consumi
energetici fino al 50% negli
edifici più vecchi.
INVESTIMENTI DI LUNGA DURATA
I benefici a livello economico, ambientale e sociale
della riqualificazione degli immobili pubblici
sono forti e quantificabili. Rekeep, società di
gestione ed erogazione di servizi integrati agli
immobili, al territorio e a supporto dell’attività
sanitaria, li ha valutati attraverso numerosi
studi, condotti con il supporto di una società di
ricerca come Nomisma.
Con un investimento pluriennale di circa 39
miliardi di euro si potrebbero ottenere importanti
effetti positivi dal punto di vista economico
– generando un indotto di oltre 140
miliardi di euro e creando almeno 870mila posti
di lavoro –, ambientale – grazie all’efficientamento
e alla riduzione delle emissioni degli
impianti – ma anche sociale – per la messa in
sicurezza sismica di molti edifici, soprattutto
nel Centro Sud.
Inoltre, con un investimento di circa 8,2 miliardi
di euro per attuare il modello di sanità territoriale
delineato dal Pnrr (comprensivo delle spese
per gli impianti tecnologici), Rekeep sottolinea
come sarebbe possibile rafforzare ospedali
di comunità, case di comunità e Rsa, portando
efficienza nell’assistenza sanitaria territoriale
di rete con i relativi benefici economici, sociali
e ambientali.
greenplanner 25
appunti del mese
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Paola Rossi dal portfolio Cura-tela
febbraio La crisi climatica preoccupa
#globalwarming #inquinamento #crisisociale #eventiestremi
testi a cura di Camilla Galli Macricè
La crisi climatica preoccupa
I primi a rimetterci
sono i bambini
Come attesta l’Unicef, le aree
più colpite dai cambiamenti
climatici provocati dal riscaldamento
globale sono quelle
del Terzo Mondo. Circa 1 miliardo
di bambini - quasi la
metà dei 2,2 miliardi di quelli
del mondo - vive in uno dei
33 paesi classificati come a
rischio estremamente elevato.
Ma la crisi climatica e l’inquinamento
generato dall’uomo
sono temi che minano la
crescita dei giovani in tutto il
mondo.
Cicloni e uragani sempre più
forti, ondate di calore estremo
e periodi di siccità sempre
più prolungati mettono
infatti a rischio l’erogazione di
servizi essenziali come acqua
30 LUNEDÌ
AM
31 MARTEDÌ
AM
PM
Giornata internazionale della Zebra
PM
1 MERCOLEDÌ
AM
PM
© Tommaso Galli
28 greenplanner
settimana 5 gennaio/febbraio 2023
2
AM
3
AM
GIOVEDÌ
VENERDÌ
Giornata mondiale delle zone umide
PM
PM
e servizi igienici, assistenza
sanitaria e istruzione. Preoccupanti
sono anche le inondazioni
costiere e quelle delle
aree fluviali.
Sono 850 milioni i bambini
- circa 1 su 3 in tutto il mondo
- che vivono in aree in cui
si sovrappongono almeno
quattro shock climatici e ambientali.
Addirittura 330 milioni
- 1 su 7 in tutto il mondo
- vivono in aree colpite da
almeno cinque grandi shock.
Un quadro decisamente terribile.
«Gli shock climatici
e quelli ambientali stanno
minando l’intero spettro dei
diritti dei bambini, dall’accesso
all’aria pulita al cibo,
dall’acqua sicura all’istruzione,
dall’alloggio alla libertà
dallo sfruttamento, arrivando
persino a mettere in
discussione il loro diritto di
sopravvivere. Praticamente,
la vita di nessun bambino ne
sarà immune» prevede Henrietta
Fore, direttore generale
dell’Unicef.
SABATO
DOMENICA
4 5
• Giornata
Giornata
mondiale
mondiale
per la lotta
contro lo spreco
contro il
alimentare
cancro
• Giornata
mondiale della
fratellanza
umana
Eppure loro
non inquinano
Va messo bene in chiaro che i
33 paesi considerati a rischio
estremamente elevato per
gli impatti della crisi climatica
emettono collettivamente
solo il 9% delle emissioni
globali di CO 2
. I 10 paesi con
le emissioni più alte producono
insieme quasi il 70% delle
emissioni globali.
Quindi, anche se nessun
bambino è responsabile
dell’aumento delle temperature
globali, saranno loro a
pagare i costi più alti.
greenplanner 29
La crisi climatica preoccupa
Finalmente siamo
consapevoli
Ormai ne siamo consci: i cambiamenti
climatici sono il problema
più grave che il mondo
si trova ad affrontare. Lo dimostra
anche un sondaggio
condotto da Eurobarometro
sulla popolazione europea:
oltre nove persone intervistate
su dieci ritengono che
i cambiamenti climatici siano
un problema grave (93%), e
quasi otto su dieci (78%) lo
ritengono molto grave. Alla
richiesta di individuare il
problema più grave a livello
globale, oltre un quarto (29%)
6
AM
7
AM
LUNEDÌ
MARTEDÌ
Giornata mondiale contro l’infibulazione
e le mutilazioni genitali femminili
PM
Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo
PM
ha indicato i cambiamenti
climatici, seguiti dal deterioramento
della natura (7%) e
dai problemi di salute causati
dall’inquinamento (4%).
I cittadini, quindi, chiedono di
ridurre al minimo le emissioni
di gas a effetto serra, compensando
allo stesso tempo
le emissioni residue affinché
l’Ue raggiunga la neutralità
climatica entro il 2050.
Dal sondaggio emerge un
forte impegno anche da parte
dei singoli: la maggioranza
(64%) dei cittadini dell’Ue sta
già agendo individualmente
a favore del clima e compie
consapevolmente scelte so-
8
AM
MERCOLEDÌ
Giornata mondiale per la sicurezza in Rete
PM
30 greenplanner
settimana 6
9
AM
10
AM
GIOVEDÌ
VENERDÌ
PM
Giornata del ricordo
PM
febbraio 2023
stenibili nella vita quotidiana.
Alla domanda su chi sia
responsabile per affrontare i
cambiamenti climatici, i cittadini
hanno sottolineato l’esigenza
di riforme strutturali
per accompagnare le azioni
individuali, e hanno indicato i
governi nazionali (63%), il settore
commerciale e industriale
(58%) e l’Ue (57%).
Oltre otto europei intervistati
su dieci (81%) concordano sul
fatto che le energie pulite dovrebbero
ricevere un maggiore
sostegno finanziario dal settore
pubblico, anche se questo
comporta una riduzione dei
sussidi per i combustibili fossili.
Quasi nove europei su dieci
(87%) pensano che sia importante
che l’Ue fissi obiettivi
ambiziosi per aumentare il ricorso
alle energie rinnovabili,
e la stessa percentuale crede
che sia importante che l’Ue
fornisca un sostegno per migliorare
l’efficienza energetica.
SABATO
11 12
Giornata
internazionale
per le donne e le
ragazze nella
scienza
DOMENICA
Giornata
internazionale
contro l’uso dei
bambini soldato
Opportunità
anche nel mondo
del lavoro
QUASI 8 EUROPEI
SU 10 (78%)
CONCORDANO SUL FATTO
CHE PROMUOVERE
LA COMPETENZA DELL’UE
IN MATERIA DI ENERGIE PULITE
IN PAESI EXTRAEUROPEI
POSSA CONTRIBUIRE A
CREARE NUOVI POSTI
DI LAVORO NELL’UE.
greenplanner 31
La crisi climatica preoccupa
Anche gli alberi
soffrono
Alberi nostri amici, ma il cambiamento
climatico mette in
‘crisi’ anche loro. In un anno in
Lombardia sono stati al centro
di oltre 7.000 emergenze che
hanno richiesto l’intervento
dei pompieri. Le piante - è il
parere di Coldiretti - cadono
per la scelta di essenze sbagliate
per il clima, il terreno
o la posizione, ma anche per
errori sulle dimensioni e sul
rispetto delle distanze per un
13
AM
14
AM
LUNEDÌ
MARTEDÌ
PM
PM
© Bartolomeo Galli
15
AM
MERCOLEDÌ
PM
corretto sviluppo delle radici.
Il riscaldamento globale ha
anche favorito la proliferazione
di parassiti, spesso arrivati
dall’estero, che hanno conseguenze
catastrofiche sul verde,
ma anche sulla sicurezza,
con problemi di stabilità degli
alberi.
32 greenplanner
settimana 7
febbraio 2023
16
GIOVEDÌ
AM
PM
Incendi:
non c’è mai pace
17
AM
VENERDÌ
PM
Non sono solo eventi estivi:
lo spegnimento di incendi
boschivi sta diventando frequente
anche d’inverno. Nei
primi 34 giorni del 2021 si
sono registrati ben 66 episodi,
favoriti anche da un
inverno ‘pazzo’ che lungo la
Penisola ha fatto segnare
una temperatura superiore
di 0,55 °C rispetto alla media,
con punte di +3 °C nel
Nord-Ovest. Fa molto caldo
e piove meno. Un’accoppiata
infernale. (Fonte: Isac Cnr)
SABATO
18 19
Giornata
mondiale
della
sindrome
di Asperger
DOMENICA
Italia tropicale
Il nostro Paese è alle prese con
le conseguenze dei cambiamenti
climatici, con una tendenza
alla tropicalizzazione e il
moltiplicarsi di eventi estremi.
Sempre più elevata la frequenza
di manifestazioni violente,
sfasamenti stagionali, precipitazioni
brevi e intense, siccità,
alluvioni e il rapido passaggio
dal freddo al caldo. Tutti fenomeni
che, in un decennio,
hanno fatto perdere complessivamente
oltre 14 miliardi di
euro, tra cali della produzione
agricola nazionale e danni alle
strutture e alle infrastrutture
nelle campagne italiane.
greenplanner 33
La crisi climatica preoccupa
IL
DATO
20
AM
LUNEDÌ
PM
È sempre più urgente preservare
la biodiversità sul
Pianeta per la stabilità futura
della vita aziendale: secondo
il World Economic Forum,
più della metà della produzione
economica mondiale,
stimata in 44mila miliardi di
dollari, è dipendente dalla
natura. Il che significa che se
i sistemi naturali crollano, la
stessa cosa succederà ai sistemi
economici e finanziari.
E la strada
non c’è più
In assenza di misure, il danno
provocato dai cambiamenti climatici
sulle infrastrutture e la
mobilità potrebbe raggiungere
mezzo punto percentuale di Pil
all’anno al 2050 (praticamente
il 25% delle perdite stimate dal
danno complessivo, che per
l’Italia è intorno ai 2 punti di
Pil). Un problema notevole, di
cui abbiamo già anticipazioni in
giro per l’Italia. Questo l’allarme
di Carlo Carraro, membro
del Comitato Strategico della
Fondazione Cmcc e Ordinario
di Economia Ambientale all’Università
Ca’ Foscari Venezia.
È lui che ha firmato il rapporto
“Cambiamenti Climatici, Infrastrutture
e Mobilità Sostenibili”,
che ha messo in risalto come
proprio le infrastrutture per la
mobilità e la mobilità stessa siano
tra le cause più rilevanti dei
cambiamenti climatici in Italia.
Suggerimenti per risolvere la
situazione? Una strategia di
34 greenplanner
21
AM
22
AM
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
Giornata mondiale delle Balene
PM
Durante la fiera MyPlant&Garden
(in fiera a Rho/Milano fino al
24 febbraio) si terrà un convegno
dedicato alle professioni Green.
Per saperne di più:
PM
settimana 8
febbraio 2023
23
AM
GIOVEDÌ
PM
investimenti in infrastrutture
e mobilità sostenibili - accompagnata
dall’adozione di tecnologie,
strumenti di policy e
pratiche di governance, oltre
che da una politica industriale
mirata - può avere un ruolo
cruciale per lo sviluppo economico
dell’Italia. Che altrimenti
rischia di rimanere a piedi.
24
VENERDÌ
AM
PM
SABATO
25 26
DOMENICA
Cade la neve cade?
Impianti per gli sci dismessi,
abbandonati, ormai vecchi e
obsoleti, oppure strutture per
gli sport invernali chiuse per
mancanza di neve e per problemi
economici. E poi casi
di ‘accanimento terapeutico’,
con impianti che vanno avanti
grazie ai contributi dello
Stato. A questi si affiancano,
per fortuna, storie di riconversione
e buone pratiche di
un turismo soft e più sostenibile
che lascia ben sperare.
È il doppio volto della montagna
che Legambiente Lombardia
ha voluto raccontare
in un viaggio documentario,
“Nevediversa”. Esempi emblematici
di sfruttamento del
territorio e di abbandono. Il
video è disponibile sul canale
YouTube dell’associazione.
greenplanner 35
La crisi climatica preoccupa
Una mano
dalle foreste
Con oltre 11 milioni di ettari
e il 36,5% della superficie
nazionale, le foreste rappresentano
da sempre un patrimonio
inestimabile di diversità
biologica e paesaggistica. Nel
contempo, forniscono servizi
ecosistemici ambientali - fra
cui lo stoccaggio di carbonio,
la difesa del suolo, il contrasto
del dissesto idrogeologico, la
regolazione della qualità di acqua
e di aria, la conservazione
della biodiversità - ma anche
socioculturali e ricreativi, nonché
opportunità occupazionali
nelle filiere produttive del legno
e dei prodotti non legnosi.
27 LUNEDÌ
AM
28 MARTEDÌ
AM
•Giornata internazionale dell’Orso polare
•Giornata mondiale delle Ong
PM
Giornata mondiale delle malattie rare
PM
Neutralità
dai boschi
Le pratiche colturali forestali
(gli imboschimenti, il miglioramento
della gestione forestale,
i sistemi agro-forestali)
possono incrementare significativamente
lo stoccaggio
del carbonio atmosferico
contribuendo all’obiettivo di
centrare la neutralità climatica
entro il 2050. Il Crea
con i suoi centri di Politiche
e Bioeconomia e Foreste e
Legno, su mandato del Mipaaf,
sta elaborando un Sistema
informativo forestale
nazionale (Sifn) per dare un
aggiornamento continuo
delle conoscenze ambientali,
paesaggistiche, climatiche,
energetiche e di sviluppo socioeconomico
relative al settore
forestale.
1 MERCOLEDÌ
AM
Giornata contro la discriminazione
PM
36 greenplanner
settimana 9
febbraio/marzo 2023
2
AM
GIOVEDÌ
PM
IL
DATO
Le attività umane stanno
conducendo il Pianeta
verso la sesta estinzione
di massa, esponendo al rischio
di estinzione un milione
di specie.
→ Tra il 1970 e il 2014 la
fauna selvatica mondiale è
diminuita del 60%.
3
AM
VENERDÌ
Giornata mondiale della fauna selvatica
e della Natura
PM
→ La biodiversità, nel sottosuolo,
nel soprasuolo e
nel mare, sta diminuendo
in ogni area geografica del
mondo a una velocità mai
osservata prima.
→ È una perdita collegata
strettamente al cambiamento
climatico e fa parte
della crisi ecologica generale.
SABATO
4 5 DOMENICA
Giornata mondiale
Giornata nazionale
dell’ingegneria per lo
del ricondizionato
Sviluppo Sostenibile
il punto di vista
dei Chinson
a cura di Mario Airaghi
Il diario continua a pag. 44
greenplanner 37
La crisi climatica preoccupa
Facciamo quattro conti tra perdite e opportunità
Questo caldo
ci costa caro
Quanto ci costa il global
warming? Tanto. Troppo.
Il costante aumento della
temperatura media terrestre e il
livello attuale e prospettico delle
emissioni antropiche impongono
urgenti azioni di adattamento,
le quali però, superata la soglia
di 2 °C, oltre a divenire assai più
costose, perderebbero anche
drasticamente di efficacia.
Una realtà di consulenza come
Deloitte ha anche fatto due conti.
Se non si fa nulla – o poco – contro
il cambiamento climatico, il
conto sull’economia globale potrebbe
essere pari a 178 trilioni
di dollari nei prossimi 50 anni
(Fonte: Global Turning Point Report
2022).
Nel 2070 la perdita media annua
del Pil si assesterebbe sul -7,6%,
rispetto a uno scenario non affetto
dal cambiamento climatico.
Al contrario, accelerando rapidamente
il processo di decarbonizzazione,
l’economia globale
potrebbe guadagnare 43 trilioni
di dollari nei prossimi cinque decenni.
Questa è dunque la buona
notizia: la transizione ecologica
permetterà anche di far prosperare
la nostra civiltà.
È importante però un forte riorientamento
dei flussi di capitale
assieme a un ricorso massiccio
alle nuove tecnologie (vedi mese
di ottobre su questa stessa GreenPlanner).
«Guardando in particolare al
mondo delle imprese – riflette
Franco Amelio, Deloitte sustainability
leader – quelli che all’inizio
possono apparire come costi,
per esempio in nuove tecnologie,
si tradurranno infatti in benefici
economici nel medio periodo, con
impatti positivi che andranno ben
oltre il perimetro dell’organizzazione
stessa».
a cura di M.Cristina Ceresa
La crisi nel
nostro Paese
Già oggi la temperatura
media registrata in Italia
è di +1,5 °C rispetto al livello
preindustriale, contro una
media globale di +1,1 °C. Con
uno scenario di riscaldamento
globale di circa 3 °C si verrebbero
a verificare enormi danni in
termini economici, ambientali e
per la salute umana. Nei prossimi
50 anni - secondo il Report
di Deloitte Italy’s Turning Point
- Accelerating New Growth On
The Path To Net Zero 2021 – tale
scenario potrebbe costare circa
115 miliardi al 2070, l’equivalente
di una caduta del 3,2% del Pil al
2070. La risorsa ‘acqua’ è, e sarà
secondo Deloitte, la più critica
nell’area mediterranea, come
purtroppo testimonia la siccità
che ci sta caratterizzando.
E dunque dove dirigersi?
1
3
Collaborazione tra
settore pubblico
e privato, per la
costruzione di politiche
efficaci volte a guidare
il cambiamento
38 greenplanner
Investimenti da parte delle
imprese e dei governi, per
promuovere cambiamenti
strutturali nell’economia globale
tali da privilegiare le industrie a basse
emissioni e accelerare la transizione verde
Impegno, in ogni area geografica, a gestire i rispettivi “turning
points”, ossia il momento in cui i benefici della transizione verso
la neutralità carbonica superano i corrispondenti costi, guidando
così una crescita regionale positiva
Ecco quattro punti da prendere
in considerazione
Sulla base del relativo
turning point, i sistemi
economici e sociali locali
devono promuovere un
futuro più sostenibile, ovvero
un’economia decarbonizzata
in grado di
crescere a tassi
maggiori rispetto
a una equivalente
economia
carbon-intensive
Fonte: Global Turning Point Report 2022.
La crisi climatica preoccupa
Adattamento e cambio di rotta
a cura di Marirosa Iannelli,
coordinatrice clima e advocacy Italian Climate Network
Azioni percorribili
per limitare la crisi climatica
Èpossibile capire come sta davvero la nostra
Terra? La risposta è sì, perché esiste un gruppo
di scienziati da tutto il mondo che lavora
proprio per questo: tenere monitorata la salute
del Pianeta e aggiornare ciclicamente decisori politici,
giornalisti, cittadini, tutti noi, insomma. Gli
scienziati dell’Ipcc (il gruppo intergovernativo delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) redigono
ogni 7 anni circa dei report dettagliati sulle varie
tematiche legate al clima, e una di queste è l’adattamento,
una soluzione chiave proprio per fronteggiare
i cambiamenti climatici.
Dall’ultimo report pubblicato tra il
2021 e il 2022 non ci sono dubbi
su “l’inequivocabile influenza
umana sul clima” e sul fatto che
“già oggi metà della popolazione
umana vive in zone in pericolo a
causa della crisi climatica. Molti
ecosistemi sono già adesso a un
punto di non ritorno”.
Oggi come non mai infatti siamo
coscienti che l’aumento delle
temperature medie globali ha
conseguenze molteplici: sullo
stato degli ecosistemi e su quello
delle società umane. Per esempio,
un’ondata di calore comporta rischi immediati
per la nostra salute, ma avrà ripercussioni a lungo
termine sulla produzione agricola - e di conseguenza
sulla sicurezza alimentare -, sull’aumento
dei prezzi del cibo e, di conseguenza, avrà un impatto
economico notevole sulla popolazione.
Le città ospitano attualmente la metà della popolazione
terrestre (frazione che ci si aspetta salga ai
2/3 entro il 2050), e offrono enormi opportunità
moltiplicative seppur limitate nel tempo, poiché
potranno essere attuate solo entro un certo livello
di riscaldamento.
Tra le molte soluzioni percorribili, l’agricoltura urbana
e l’aumento di spazi verdi all’interno delle
città aiuteranno a contrastare le ondate di calore e
rafforzeranno le comunità, insieme all’investimento
su sistemi di avviso precoce.
Delle azioni di adattamento efficaci ci sono e si
possono attuare. Come, per esempio, l’accumulo
di acqua piovana in agricoltura, l’utilizzo di tecnologie
per il risparmio idrico e per la conservazione
dell’umidità del suolo, la diversificazione agricola
(aumento della diversità in agricoltura). Sono tutti
fattori che portano benefici a economia, ecosistemi,
salute pubblica e gestione dei disastri.
Cosa fare subito
• Accumulo di acqua
piovana in agricoltura
• Utilizzo di tecnologie
per il risparmio idrico
e per la conservazione
dell’umidità del suolo
• Aumento della diversità
in agricoltura
• Assorbimento CO 2
Dall’altro lato è possibile attuare una mitigazione
del cambiamento climatico, ossia “l’intervento
umano per ridurre le emissioni e potenziare gli
assorbimenti di gas serra”.
Senza azioni di mitigazione urgenti, efficaci ed
eque, il cambiamento climatico minaccerà sempre
più il benessere delle persone in tutto il mondo, gli
ecosistemi e la biodiversità.
Agire per mitigare il cambiamento climatico e porre
solide basi per soluzioni di adattamento, ci offrirebbe
molti benefici per il perseguimento anche di
altri obiettivi di sviluppo sostenibile e soprattutto
per riuscire ad attuare la transizione energetica
sempre più necessaria a livello mondiale.
greenplanner 39
La crisi climatica preoccupa
PER SAPERNE DI PIÙ
Un doppio pericolo da fermare al più presto
Cambio di marcia nella
gestione degli incendi
Siccità, incendi, ondate di calore, piogge intense e inondazioni
costiere sono riconosciuti dall’Ipcc come uno dei cinque motivi di
preoccupazione (“reasons for concern”) relativi ai cambiamenti
climatici fin dal terzo rapporto di valutazione, ovvero dal 2001. Eppure,
le cose sono solo peggiorate, fino all’aggravamento dell’impatto della
siccità sul Mediterraneo.
«Questo mette a rischio funzionalità e salute di foreste e boschi
- spiega Donatella Spano, professoressa all’Università di Sassari
e membro del Comitato Strategico della Fondazione Cmcc - esponendoli
a ulteriori disturbi biotici e abiotici, come gli incendi. Inoltre, si
assiste, anno dopo anno, a un graduale ma inesorabile cambiamento
del regime degli incendi. Aumentano sia la lunghezza delle stagioni
degli incendi sia quelli che vengono definiti Grandi incendi forestali,
eventi cioè di proporzioni catastrofiche, con un altissimo impatto
sociale, economico e ambientale, sempre più difficili da spegnere a
causa delle condizioni meteorologiche estreme che verranno esacerbate
dai cambiamenti climatici in atto e futuri».
Come affrontare al meglio gli incendi? La lotta attiva agli incendi non
basta, proprio a causa delle condizioni meteorologiche estreme che
stiamo vivendo, ondate di calore prolungate e siccità in primis.
Va fatta una nuova e profonda attività di ricognizione, sorveglianza,
avvistamento, allarme e spegnimento con mezzi da terra e aerei.
«In caso di Grandi incendi forestali in condizioni meteorologiche estreme
non esistono mezzi che possano essere dimensionati a questi tipi di
eventi - continua la Spano -. È necessario quindi spostare
l’attenzione dalla gestione dell’emergenza alla gestione e
prevenzione del rischio attraverso approcci che integrino gli
obiettivi a breve termine con quelli a medio-lungo termine».
a cura di Camilla Galli Macricé
Fuoco e
fumi fanno
male anche
all’uomo
Gli incendi fanno
male all’ambiente,
ma anche all’uomo,
come una recente ricerca
condotta dagli scienziati
della McGill University di
Montreal dimostra: l’esposizione
influenza il rischio di
sviluppare il cancro.
Gli scienziati canadesi
hanno rilevato come sia alta
l’incidenza dei tumori al cervello
nelle persone che vivevano
in prossimità - entro
50 chilometri - delle regioni
in cui gli incendi si sviluppano
con frequenza. Nelle
stesse zone, negli ultimi 10
anni, l’incidenza è stata del
10% più alta rispetto alle
persone che vivevano più
lontane, e del 4,9% più alta
per il cancro ai polmoni.
Un nuovo approccio
Nel recente studio Towards a systemic approach to fire risk
management, i ricercatori della Fondazione Cmcc propongono
un nuovo approccio sistemico basato su politiche e
azioni indirizzate alla gestione adattativa forestale e territoriale,
mirate alla riduzione del rischio e del danno da incendi boschivi. Nel
contempo, questo nuovo approccio mira all’adattamento degli ecosistemi
forestali e naturali ai cambiamenti climatici. Eccolo riassunto
nello schema.
Fonte: I pilastri principali del quadro proposto per la gestione degli incendi.
Credits: V. Bacciu
40 greenplanner
settimana 1
La crisi climatica preoccupa
La nuova frontiera dell’arte digitale
Nft a supporto
dell’ambiente
Il progetto di Pulsee
sui luoghi italiani
a rischio
da sempre, veicola
messaggi. Oggi, la sua
L’arte,
urgenza è comunicare
la crisi ambientale per riuscire
a sensibilizzare l’umanità circa
gli effetti dei cambiamenti climatici.
Fusione dei ghiacci, siccità,
temperature in aumento
ed emissioni di CO 2
rischiano
di cancellare luoghi e territori
di grande valore. Per essere più
’diretti’, gli artisti sperimentano
nuove forme di comunicazione.
Nascono così gli Nft (Non fungible
token), certificati digitali
1
3
1. Ghiacciaio dei Forni, la cui superficie si è ridotta dai 20 kmq del
secolo scorso a nemmeno 11 di oggi 2. Laguna di Venezia, che, a
causa dell’aumento progressivo di alghe non autoctone, è destinata a
una grave perdita di biodiversità 3. Fiume Po, simbolo dell’emergenza
siccità con l’avanzamento del cuneo salino per oltre 30 km 4. L’Isola di
Vulcano, di cui qui è riprodotta la sommità, la quale, a causa di valori
anomali registrati nelle emissioni che rendono l’aria irrespirabile,
potrebbe non essere più visitabile.
2
4
a cura di Francesca Cutrone
che attestano l’originalità e la
proprietà di un qualsiasi bene,
anche quelli più difficili da tracciare
o, addirittura, intangibili.
Tuttavia, per crearli è necessaria
la capacità di calcolo di migliaia
di computer, il cui consumo di
energia supera le attività standard
dei server. La soluzione a
questo problema arriva proprio
dai progetti a sostegno dell’ambiente,
come l’Eu Ets: se usati
per certificare attività che contribuiscono
alla salvaguardia del
Pianeta, gli Nft possono rappresentare
un’ottima innovazione
ecosostenibile.
Dalla collaborazione tra Pulsee
- brand digitale per luce e gas di
Axpo Italia - e Giuseppe La Spada,
artista che da sempre si dedica
al rapporto tra ambiente ed
essere umano, è nato il progetto
Nfp (Non fungible place): quattro
opere con forti messaggi (vedi
box). A supporto delle tematiche
ambientali, tutte le attività
preparatorie delle esposizioni
di quest’opera (la prima a Milano
nel 2022 durante la Design
week), compresi i processi di creazione
degli Nft, sono state compensate
in termini di emissioni
di CO 2
. Questo è stato possibile
grazie all’acquisto di certificati
verdi secondo le direttive dell’European
Union Emissions Trading
Scheme (Eu Ets), che prevede,
per tutte le imprese aderenti al
programma, l’utilizzo di un certificato
Eua (Eu allowances) per
tonnellata di CO 2
emessa durante
l’anno di esercizio, permettendone
così il bilanciamento (come
da Direttiva 2003/87 sull’Emission
trading scheme (Ets).
«Obiettivo di questo progetto
è fornire una visione diversa
di luoghi del nostro Paese che
rappresentano la bellezza che rischiamo
di non lasciare alle future
generazioni se non invertiamo
la rotta - afferma Alicia Lubrani,
chief marketing officer di Axpo
Italia -. Lo abbiamo fatto puntando
sul calibro di innovazione
che da sempre caratterizza Pulsee,
e ci auguriamo sia un ulteriore
modo per fare informazione
e sensibilizzazione sui comportamenti
sostenibili e consapevoli
che siamo chiamati con urgenza
ad adottare».
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appunti del mese
L M M G V S D
27 28 1 2 3 4 5
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Vanni Monelli Trekking, Appennino Reggiano - Emilia Romagna
marzo Scopriamo l’idrogeno
#decarbonizzazione #risorseenergetiche #consumi #CO 2
testi a cura di Paolo Galli / leggi altri contributi qui
Scopriamo l’idrogeno
6
AM
LUNEDÌ
PM
Idrogeno:
dove ce n’è bisogno
Ci sono settori industriali altamente
energivori - pensiamo
alle acciaierie o alla produzione
del vetro - che difficilmente
potranno essere riconvertiti
per l’utilizzo di energia elettrica.
Qui entra in gioco l’idrogeno,
su cui l’Europa punta molto
per differenziare il suo mix
energetico pulito entro il 2030.
Fondamentale è l’impiego
delle energie rinnovabili per la
produzione di idrogeno, vettore
energetico che potrebbe
fornire calore di alta qualità.
L’idrogeno promette bene anche
come carburante per alimentare
il trasporto pesante
delle merci, oltre che in agricoltura
per la produzione di
fertilizzanti.
Oggi, però, l’idrogeno pesa
meno del 2% nella torta dei
consumi dell’Unione Europea,
e viene usato principalmente
per ottenere prodotti chimici,
come la plastica e i fertilizzanti.
Inoltre, il 96% dell’idrogeno
utilizzato in queste situazioni
non viene prodotto in modo
pulito, ma attraverso il gas
naturale, con la conseguen-
44 greenplanner
7
AM
8
AM
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
PM
Giornata mondiale della donna
PM
settimana 10
9
AM
10
AM
GIOVEDÌ
VENERDÌ
PM
PM
marzo 2023
te emissione di significative
quantità di CO 2
.
Naturalmente, ed è questo
l’obiettivo della strategia europea
per l’idrogeno, si punta
alla produzione Green, attraverso
processi di elettrolisi
puliti. In questo modo, oltre
a ridurre le emissioni di gas
climalteranti nei processi industriali,
si contribuirebbe alla
transizione energetica e all’indipendenza
energetica del nostro
continente.
L’idrogeno può infatti essere
immagazzinato in celle a
combustibile per essere usato
nell’industria, nei trasporti e
nell’edilizia, senza la discontinuità
tipica delle fonti rinnovabili,
che dipendono anche
dalle condizioni atmosferiche.
Facciamo due conti
FONDI PNRR
3,6 miliardi
ricerca, sperimentazione,
produzione e utilizzo di
idrogeno molecolare (H 2
)
SABATO
11 12
Giornata
mondiale
del sonno
DOMENICA
Anniversario del
World Wide Web
OBIETTIVI UE PER
RAGGIUNGERE LA NEUTRALITÀ
CLIMATICA (2050):
produrre circa
5 Mt
di idrogeno rinnovabile
entro il 2030
raggiungendo una capacità
energetica di almeno
Fonte: Ue
40 GW
greenplanner 45
Scopriamo l’idrogeno
Mettiamolo
nel serbatoio
13
LUNEDÌ
Basso impatto ambientale,
capacità di soddisfare grandi
domande energetiche senza
discontinuità, abbondanza
della risorsa: queste caratteristiche
fanno sperare che
l’idrogeno possa alimentare
la mobilità del futuro.
Tuttavia, dicono gli esperti,
per una mobilità di massa l’uso
dell’idrogeno difficilmente
avrà successo «perché
- spiega Gianni Catalfamo,
Ceo di OneWege ed esperto
di mobilità elettrica – il bilancio
energetico dell’idrogeno è
pesantemente passivo, e la
sua applicazione può essere
presa in considerazione limitatamente
a quelle applicazioni
ove una elettrificazione
pone problemi insormontabili».
Per questo ci si sta concentrando
soprattutto nei trasporti
pesanti, quelli delle
merci, via gomma o nave, ma
anche via rotaia.
AM
14
AM
MARTEDÌ
PM
Giornata internazionale di azione per i fiumi
PM
15
MERCOLEDÌ
Anfisa, l’Agenzia nazionale
per la sicurezza delle Ferrovie
e delle Infrastrutture
Stradali e Autostradali, per
esempio, ha siglato un accordo
congiunto di ricerca
con Enea per svolgere lo
studio, la ricerca e la sperimentazione
per l’utilizzo
dell’idrogeno nel trasporto
ferroviario e stradale.
AM
PM
46 greenplanner
settimana 11
marzo 2023
16
AM
17
AM
GIOVEDÌ
VENERDÌ
PM
PM
In campo aeronautico, easyJet
sta lavorando insieme alla
britannica Gkn Aerospace per
lo sviluppo delle tecnologie di
Hydrogen Combustion (H2Jet)
e di Hydrogen Fuel Cell (H2Gear)
da applicare al campo aeronautico,
per sviluppare un
sistema di propulsione a idrogeno
liquido per aerei sub-regionali
che potrebbe essere
poi esteso, in futuro, ad aerei
di più grandi dimensioni.
Navi: la ricerca in questo
campo sarà fondamentale;
Enea ha sviluppato insieme a
Grimaldi Group, per il porto
di Valencia, un trattore per lo
spostamento delle merci interamente
a idrogeno, grazie
ai fondi del progetto europeo
H2Ports, del valore di 4 milioni
di euro.
SABATO
18 19
DOMENICA
Ma arriveranno anche autotreni
elettrici alimentati a
idrogeno: li sta sviluppando
Scania, insieme a Cummins,
per il porto di Rotterdam,
nell’ambito del progetto
HyTrucks: saranno basati sul
propulsore powertrain 100%
elettrico di Scania, alimentato
da celle a combustibile a idrogeno.
L’obiettivo è di portare
su strada i primi 20 esemplari
entro il 2024.
greenplanner 47
Scopriamo l’idrogeno
20
AM
LUNEDÌ
•Giornata mondiale del Passero
•Giornata internazionale della felicità
PM
Così ci
riscalderemo
Il cambiamento climatico impone
di decarbonizzare velocemente
la nostra economia.
Questa preoccupazione, e una
situazione geopolitica sempre
più basata sulla disponibilità
energetica come strumento
di forza, impone lo sviluppo
di tecnologie pulite, anche in
settori diversi dalla mobilità o
dalla produzione energivora.
È il caso dell’edilizia, in cui il
tema dell’efficientamento degli
edifici è stato anticipato dall’Europa
nel programma RePower
Eu, che si innesta nella strategia
Fit for 55 per arrivare, entro il
2030, a potersi svincolare dalla
dipendenza da gas e fonti fossili
di provenienza russa.
Così, il Distretto Tecnologico
per le Costruzioni Sostenibili
Stress di Napoli ha iniziato una
sperimentazione a Benevento,
presso il living lab realizzato con
l’Unisannio, su un edificio nel
quale è utilizzato un sistema
che sfrutta una cella a combu-
48 greenplanner
21
AM
22
AM
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
•Giornata mondiale delle Foreste e dei Boschi
•Giornata mondiale della sindrome di Down
•Giornata internazionale per l’eliminazione della
discriminazione razziale
PM
Giornata mondiale dell’acqua
PM
settimana 12
marzo 2023
23
AM
24
AM
GIOVEDÌ
VENERDÌ
•Giornata mondiale della meteorologia
•Giornata nazionale dell’agricoltura negli Usa
PM
•Giornata mondiale per la lotta alla tubercolosi
•Giornata internazionale del diritto alla verità in
relazione con gravi violazioni dei diritti umani e
della dignità delle vittime
PM
stibile a ossidi solidi per generare
energia elettrica a partire
da idrogeno puro.
Sperimentazioni sullo sviluppo
di caldaie per il riscaldamento
domestico alimentate a idrogeno
sono già in fase avanzata:
Vaillant commercializza infatti
le caldaie ecotec plus, che
possono funzionare con una
miscela di idrogeno al 20%. Un
primo passo verso la transizione
energetica che si concretizzerà
grazie all’impiego dell’idrogeno
come fonte primaria
delle caldaie a condensazione.
Anche Baxi, azienda che appartiene
al Gruppo Bdr Thermea,
ha lavorato a una gamma
di caldaie ad alta efficienza
certificate, in grado di utilizzare
una miscela composta
di metano e 20% di idrogeno.
Entro il 2025 l’azienda punta
a proporre caldaie alimentate
interamente a idrogeno con
zero emissioni.
SABATO
25 26
Ora della Terra
DOMENICA
Attendendo la rete
I punti critici per l’affermarsi
dell’idrogeno in ambito residenziale
sono il suo trasporto e
la componentistica di gestione
- valvole e stazioni di immissione.
In Italia, molte aziende
stanno studiando tecnologie
adeguate a gestire la convivenza
tra gas e idrogeno.
Snam, che gestisce una rete
di gasdotti che in Europa si
estende per circa 33.000 chilometri,
ha lavorato per permettere
il trasporto di idrogeno
insieme al gas e a Contursi
Terme, in provincia di Salerno,
si è già riusciti a trasportare
tra il 5 e il 10% di idrogeno insieme
al metano.
greenplanner 49
Scopriamo l’idrogeno
27
AM
LUNEDÌ
PM
L’industria italiana
alla prova
Con il Green Deal saranno allocati
nei prossimi anni fino
a 1.000 miliardi di euro in
progetti che interesseranno
in gran parte il settore dei
trasporti pesanti, il riscaldamento
residenziale e i processi
industriali energivori -
raffinazione e lavorazioni che
richiedono elevate temperature
- in cui già oggi si utilizza
l’idrogeno, ma ricavato dal gas
naturale.
Dall’utilizzo di idrogeno verde
- per lo più prodotto attraverso
processi di elettrolisi
utilizzando le fonti rinnovabili
- potrà arrivare una riduzione
delle emissioni fino al 28% nel
2050, se entro questa data
riuscissimo a soddisfare almeno
il 23% del nostro fabbisogno
energetico (Fonte: The
European House-Ambrosetti).
Ma per procedere con l’innovazione
è necessario prima
fare rete, rafforzando la collaborazione
tra mondo della
ricerca e industria: è questo
l’obiettivo di H2ere Network,
la piattaforma digitale sviluppata
da Assolombarda, H2It –
Associazione italiana idrogeno
e celle a combustibile e Le2C
- Lombardy Energy Cleantech
Cluster, pensata per favorire
collaborazioni e scambio di
competenze.
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MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
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50 greenplanner
settimana 13
marzo/aprile 2023
30
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31
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GIOVEDÌ
VENERDÌ
PM
PM
Esempi virtuosi
Degno di nota è anche il progetto
Green Farm del dipartimento
di Agraria dell’Università
Federico II di Napoli,
che propone di coniugare produzione,
gestione e utilizzo
dell’energia da sole fonti rinnovabili
nei sistemi colturali e
di trasformazione
degli alimenti con
la valorizzazione
delle biomasse.
Esempi di realizzazioni
sul territorio
per una
produzione ibrida
di energia si
susseguono ogni
giorno; come nel
caso della nuova
centrale di trigenerazione,
realizzata
da Grastim,
installata nello stabilimento
Automotive Oem di Quattordio
(Alessandria), che sarà alimentabile
sia a gas naturale
sia a idrogeno.
SABATO
1 2
DOMENICA
Giornata
mondiale della
consapevolezza
sull’autismo
il punto di vista
dei Chinson
a cura di Mario Airaghi
Il diario continua a pag. 58
greenplanner 51
Scopriamo l’idrogeno
Approfondimenti
L’idrogeno in libreria
a cura di Paolo Galli
punta molte delle sue carte sull’idrogeno come
vettore energetico del futuro, investendo molte risorse
L‘Europa
economiche in progetti che aiutino a svilupparne la filiera e
le applicazioni pratiche.
Non è un argomento semplice, da discutere sui social senza la
giusta preparazione... un esempio? Chi vorrebbe l’idrogeno come
soluzione globale alla mobilità suggerisce che è l’elemento più
diffuso dell’Universo.
Vero, perché è nelle stelle... sulla Terra però lo troviamo nell’acqua,
nei composti organici e negli esseri viventi, e per estrarlo in modo
sostenibile servono energia e acqua.
Ecco alcuni libri che possono chiarirci
le idee a riguardo
Partiamo da Rivoluzione idrogeno. La piccola
molecola che può salvare il mondo (2020,
144 pagine, Mondadori), un testo scritto da
Marco Alverà, ex amministratore delegato
di Snam, che ci spiega come il vettore può
essere un combustibile efficiente, facile da
trasportare, stoccare, distribuire e utilizzare,
anche con le infrastrutture esistenti, permettendo
di decarbonizzare l’industria, il
riscaldamento e il trasporto pesante.
In Economia all’idrogeno. La creazione del
Worldwide Energy Web e la redistribuzione
del potere sulla terra (2003, 348 pagine,
Mondadori) Jeremy Rifkin raccontava come
un nuovo regime energetico basato sull’idrogeno
avrebbe potuto rivoluzionare le
istituzioni politiche e di mercato dell’epoca.
Dopo 20 anni, lo scenario non è cambiato,
ma vale la pena leggere retroattivamente
cosa si sarebbe potuto fare.
In Idrogeno verde (2022, 96
pagine, Edizioni Sapienza) gli
autori ci spiegano come viene
prodotto l’idrogeno verde,
sfruttando l’elettrolisi dell’acqua
con elettricità generata da
fonti di energia a basso contenuto
di carbonio.
Infine, sempre Alverà in un libro
in inglese (The Hydrogen Revolution:
a blueprint for the future
of clean energy, 2021, 304
pagine, Hodder Studio) ci spiega
come l’idrogeno può aiutare
a salvare il mondo e, attraverso
il libro racconta come fare, che
siate politici, imprenditori, attivisti
o semplici curiosi.
SULLO SCAFFALE:
Vale sempre la pena consultare la libreria di documenti
messi a disposizione dall’Unione Europea a sostegno della
sua strategia.
Ci sono tante
informazioni utili
a capirne di più.
52 greenplanner
settimana 1
Il primo passo
per salvare il pianeta?
Informarsi
Abbonati a Materia Rinnovabile,
la rivista internazionale di economia circolare
Edizioni Ambiente
è un marchio di ReteAmbiente s.r.l.
via privata Giovanni Bensi 12/5
20152 Milano (Italy)
+39 02 45487277
RISPARMIO ENERGETICO IN 20 MOSSE
I CONSIGLI DI ENEA
01 Utilizzare lampadine a risparmio energetico
La tecnologia Led permette un grande risparmio energetico
in quanto, a parità di potenza assorbita, produce
una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche
lampadine a incandescenza e alogene.
La vita di esercizio di un Led a luce bianca è di circa 15.000 ore;
mettendolo a confronto con le lampadine fluorescenti (7.500 ore
di esercizio) e con le lampadine alogene (750 ore), si può notare
anche il risparmio in termini di manutenzione nel tempo.
02 Migliorare la coibentazione dell’abitazione
Migliorare il livello di coibentazione dell’abitazione è
un passo molto importante poiché riduce signifcativamente
il fabbisogno energetico. La realizzazione
di un isolamento termico a cappotto dell’involucro e in particolare
la coibentazione della copertura riducono le dispersioni
tra il 40 e il 50%.
Il minor fabbisogno di energia termica una volta realizzati
gli interventi consente inoltre di installare una caldaia meno
potente e quindi meno dispendiosa.
L’intervento di installazione del cappotto termico è molto
conveniente se inserito all’interno di un discorso generale di
manutenzione straordinaria dell’abitazione, come a esempio il
rifacimento della copertura oppure il rifacimento della facciata.
Altrimenti l’operazione implica un costo iniziale notevole,
ma con il vantaggio che nel corso del tempo non prevede
ulteriori costi di manutenzione.
L’isolamento a cappotto può essere realizzato sia all’esterno
sia all’interno. La seconda opzione è tendenzialmente meno
invasiva, ma prevede la perdita di superfcie interna e non in
tutti i casi è possibile.
03 Isolamento di tetto e soffitto
Un tetto ben isolato fa la differenza sulla bolletta
energetica, riuscendo a contenere le dispersioni di
calore verso l’alto.
Un investimento importante, ma che offre notevoli vantaggi.
In ogni caso, è bene partire dai soffitti delle stanze, isolandoli
bene con una giusta controsoffittatura, che può fare risparmiare
fino al 20% di energia.
04 Utilizzare serramenti a doppi vetri
Un altro passo molto importante per la coibentazione
dell’abitazione, oltre alla realizzazione del
cappotto, è la sostituzione dei vecchi serramenti,
che spesso sono portatori di spifferi e ponti termici.
I serramenti dovranno essere realizzati:
• in materiali altamente coibentanti come a esempio Pvc e
legno a taglio termico
• con vetri doppi o tripli in base alle esigenze climatiche e
camera d’aria con argon
• con una particolare attenzione all’insonorizzazione e al
comfort acustico interno dell’abitazione.
In caso di installazione di tapparelle è bene andare a verificare
che i cassonetti siano ben coibentati in modo da evitare
infiltrazioni d’aria che possono alterare il comfort della casa.
05 Ridurre l’utilizzo di acqua calda
Fare il bagno rispetto a fare una doccia implica un
consumo di acqua di quattro volte superiore.
Infatti, il consumo medio di acqua per fare il bagno
è di 120-160 litri, mentre per fare una doccia di 5 minuti è stimato
un consumo di 75-90 litri e per una di 3 minuti 35-50 litri.
Per ridurre ulteriormente i consumi è importante chiudere
l’acqua quando ci si insapona o quando si fanno trattamenti
tipo balsamo o maschere; un ulteriore risparmio si può ottenere
installando frangigetto o riduttori di flusso su rubinetti
e doccette.
06 Preferire apparecchi elettronici di classe energetica
superiore
I consumi elettrici delle abitazioni sono riconducibili
per il 58% agli elettrodomestici ed è grazie alla
sostituzione di questi ultimi che si può ottenere una sensibile
riduzione dei consumi energetici.
Per esempio, sostituendo una lavatrice di 20 anni fa con una
odierna in classe A si potrebbe ottenere un risparmio di energia
elettrica del 35%; prendendo invece in considerazione la
sostituzione di un frigorifero si potrebbe arrivare fino al 40%.
07 Utilizzare le ciabatte multipresa
Mediamente la televisione o qualsiasi apparecchiatura
elettronica in stand by, cioè con la luce rossa
accesa, assorbe una potenza da 1 a 4 Watt (dipende
da marca e modello).
Se moltiplichiamo questo dato per 24 ore, risulta che sono stati
consumati tra i 24 e i 96 Wh. Questo dato diventa impressionante
se moltiplicato per l’intero anno, vale a dire cumulando
un consumo inutile stimato tra gli 8.760 Wh e i 35.040 Wh e,
se presenti in casa non solo il televisore in stand by ma anche
un lettore Dvd, un decoder, uno stereo oppure un computer, la
situazione risulta essere ancora peggiore. La soluzione a questo
problema potrebbe essere quella di riunire tutte le spine
degli apparecchi elettronici in una ciabatta multipresa con un
interruttore annesso, in modo da poter spegnere tutti con un
unico gesto se non utilizzati.
08 Non lasciare la luce accesa inutilmente
Durante la sera è bene tenere accesa in casa solo la
luce della stanza che si sta occupando e, man mano
che ci si sposta all’interno dell’abitazione, è sempre
buona abitudine spegnere la luce e tutti gli apparecchi elettronici
che si stavano utilizzando.
Durante il giorno invece è importante sfruttare al massimo la
luce del sole, cercando di tenere il più possibile le luci spente.
Attualmente si stanno sviluppando e cominciano a essere
presenti sul mercato dei sistemi di controllo da remoto, che
permettono di spegnere e accendere le luci con il proprio
smartphone.
Esistono inoltre da tempo sistemi di domotica più sofisticati
per la gestione non solo di luci ma anche, per esempio, di
tapparelle e tende.
09 Realizzare impianti di generazione di energia
rinnovabile
La realizzazione di un impianto che sfrutta le energie
rinnovabili è molto utile nella produzione di energia
elettrica o termica.
Questi sistemi, se ben combinati tra loro, possono permettere
alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture
esterne di corrente elettrica e/o altri combustibili.
Questi tipi di impianti possono sfruttare diverse fonti rinnovabili
come a esempio il sole, il vento, l’acqua o l’energia geotermica.
Uno dei sistemi più diffusi è l’impianto solare fotovoltaico, il
quale è costituito da una serie di pannelli composti a loro volta
da moduli di silicio, che sfruttano l’incidenza della radiazione
solare per produrre energia elettrica.
Il sistema dell’impianto solare termico prevede lo sfruttamento
dell’energia solare secondo un principio analogo a un impianto
fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, ma con l’obiettivo
invece di riscaldare un liquido collocato all’interno di
appositi pannelli, che a sua volta, grazie a uno scambiatore, trasferisce
il calore assorbito all’acqua che può essere utilizzata
per il riscaldamento o per l’acqua calda sanitaria.
Un’altra tipologia di impianto è il mini eolico, che prevede l’installazione
di una mini pala eolica verticale sul tetto per la produzione
di corrente elettrica.
Un ultimo esempio è il sistema geotermico, il quale, in abbi-
54 greenplanner
namento a una pompa di calore acqua-acqua, sfrutta il calore
rilasciato dal terreno o dall’acqua di falda per riscaldare tramite
uno scambiatore l’acqua all’interno della pompa di calore; questa
a sua volta potrà essere utilizzata per l’acqua calda sanitaria
o il riscaldamento.
10 Effettuare la manutenzione degli impianti
È la regola numero uno in termini di sicurezza,
risparmio e attenzione all’ambiente. Infatti, un impianto
consuma e inquina meno quando è regolato
correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di calcare.
11 Controllare la temperatura degli ambienti
Avere in casa temperature da Sahara nella stagione
più fredda è uno spreco, inoltre l’aria calda e
secca nuoce alla salute. La normativa prevede una
temperatura fino a 22 °C, ma 19 °C sono più che sufficienti a
garantire il comfort necessario. Ogni grado in più comporta
consumi di energia significativi, con conseguente aggravio
in bolletta.
12 Fare attenzione alle ore di accensione dei riscaldamenti
È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno
e di notte.
In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano
quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente
grado di comfort anche nel periodo di spegnimento. Il tempo
massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda
delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da un massimo
di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (Nord e zone
montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia).
13 Schermare le finestre durante la notte
Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende
pesanti si riducono le dispersioni di calore verso
l’esterno.
14 Evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni e
non lasciare le finestre aperte a lungo
Collocare tende, mobili o schermi davanti ai termosifoni
o usarli come stendibiancheria è fonte di sprechi
in quanto ostacola la diffusione del calore. È invece opportuno
inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone,
specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone
spessore e grado di isolamento. Anche un semplice
foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni
verso l’esterno. Inoltre, per rinnovare l’aria di una stanza è sufficiente
tenere le finestre aperte pochi minuti, mentre lasciarle
troppo a lungo comporta solo inutili dispersioni di calore.
15 Fare il check up dell’immobile
La valutazione di un tecnico sul grado di efficienza
di un immobile, effettuata tramite la diagnosi
energetica o l’attestato di prestazione energetica
(Ape) consente di determinare gli interventi più convenienti
per contenere consumi e costi. Il compenso per il tecnico è
generalmente abbordabile e gli interventi sono ancora più
convenienti grazie alle detrazioni fiscali e agli incentivi a fondo
perduto del “Conto termico”.
È detraibile perfino il costo della consulenza.
16 Dotare il proprio impianto di una centralina di
regolazione della temperatura
È indispensabile dotare il proprio impianto di
una centralina di regolazione automatica della
temperatura che evita inutili picchi o sbalzi di potenza. La
possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale
garantisce un ulteriore risparmio energetico. Anche
la domotica aiuta a risparmiare: cronotermostati, sensori
di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare
anche a distanza, tramite telefono cellulare, la temperatura
delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti
di riscaldamento.
17 Utilizzare valvole termostatiche
Queste apparecchiature servono a regolare il flusso
dell’acqua calda nei termosifoni e consentono di
non superare, negli ambienti dove sono installate,
la temperatura media dell’intero appartamento, specie nelle
stanze esposte a Sud.
18 Utilizzare un sistema di contabilizzazione del
calore
Consente di gestire in autonomia il riscaldamento
del proprio appartamento e permette al singolo
utente di risparmiare e di pagare solo in base al consumo
effettivo. Per usufruirne è necessario installare dispositivi
di misura del calore sui radiatori o nei tubi di collegamento
dell’appartamento all’impianto di riscaldamento centralizzato
e valvole termostatiche nei singoli radiatori. La legge
ne ha reso obbligatoria l’installazione nei condomini e negli
edifici polifunzionali riscaldati da impianto centralizzato.
19 Sostituire la caldaia esistente con una caldaia
a condensazione
Le caldaie a condensazione si distinguono dalle
caldaie tradizionali perché raggiungono un’efficienza
più alta e garantiscono un risparmio energetico oltre
che economico, in quanto i costi di riscaldamento si riducono.
In una caldaia tradizionale a gas l’acqua viene scaldata
tramite il calore della combustione: i gas di scarico risultanti
passano normalmente nella canna fumaria e vengono
espulsi verso l’esterno. Il risultato è che l’energia contenuta
nei fumi del gas di scarico viene persa.
Una caldaia a condensazione invece sfrutta il calore contenuto
in questi gas di scarico, che consistono in gran parte
in vapore acqueo: si ha infatti la condensazione del vapore
acqueo presente nei fumi di scarico. In questo modo si ha
il recupero del calore latente di condensazione e di conseguenza
maggiore efficienza energetica rispetto a una caldaia
tradizionale.
Per poter ottenere energia, il vapore acqueo presente nei fumi
deve tuttavia condensare: ciò può essere possibile a una temperatura
inferiore a circa 54 °C. La caldaia a condensazione
raffredda il vapore acqueo presente nei fumi attraverso uno
scambiatore di calore appositamente progettato. L’energia
ottenuta è utilizzata per preriscaldare l’acqua del circuito di riscaldamento
che ritorna in caldaia: l’acqua preriscaldata può
ulteriormente essere riscaldata per raggiungere la temperatura
desiderata passando nello scambiatore di calore primario,
così come avviene in una caldaia tradizionale.
È fondamentale sottolineare come la temperatura di mandata
al circuito di riscaldamento sia importante che dipenda
dalla temperatura dell’aria esterna all’edificio: a esempio,
potrebbe essere inutile mandare acqua a 70 °C ai termosifoni
se fuori ci sono 12 °C.
Questo vuol dire che se mando acqua meno calda al circuito
di riscaldamento (es. 50 °C), ritornerà acqua più fredda
in caldaia (es. 40 °C) sfruttando al massimo il principio di
funzionamento della caldaia a condensazione. Per fare questo
è sufficiente abbinare una sonda di temperatura esterna
alla caldaia a condensazione in modo da poter gestire la
cosiddetta ‘compensazione climatica’ della temperatura di
mandata all’impianto di riscaldamento.
Un’ottima soluzione è tuttavia abbinare una caldaia a condensazione
a impianti di riscaldamento a bassa temperatura
(es. pannelli radianti a pavimento: con temperatura massima
di mandata pari a 35 °C), che hanno temperature di
funzionamento ottimali per sfruttare al massimo il principio
della condensazione del vapore acqueo presente nei fumi.
20 Sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori
Un frigorifero sbrinato ha un’efficienza energetica
maggiore. Ma se il frigorifero è vicino al forno o
in una stanza calda consuma fino al 10% in più. Il
suggerimento è dunque quello di posizionare adeguatamente
frigoriferi e congelatori.
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appunti del mese
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Emiro Albiani dal portfolio Carpe Koi e lombrichi, unitamente a tecniche di biodinamica, Pietrasanta (Lu)
aprile La natura sotto casa
#foraging #salute #Km0 #biodiversità
testi a cura di Maria Anna Esposito / leggi altri contributi qui
La natura sotto casa
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LUNEDÌ
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MARTEDÌ
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Ode alle erbacce
Le chiamiamo erbacce, malerbe
o con qualsiasi altro epiteto
con tono negativo. Tutto
questo perché la loro estetica
sembra rovinare la bellezza
delle aiuole cittadine o dei
nostri giardini. Oppure perché
pensiamo che siano brutte,
infestanti e non possano avere
alcuna utilità e quindi non
possano procurarci nessun
beneficio, sia a livello salutistico
sia economico. E anzi, le
consideriamo come delle ladre
che si impadroniscono degli
spazi vitali di quei vegetali che
ogni giorno devono soddisfare
le nostre esigenze, sempre più
fameliche.
Eppure, sono esseri viventi
che meritano la nostra attenzione
e ammirazione, perché
si sono evolute per germinare
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settimana 14
aprile 2023
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GIOVEDÌ
VENERDÌ
Giornata mondiale dello sport
PM
Giornata mondiale della salute
PM
nei luoghi più ostili e a volte
impensabili, dove cercano di
riprendersi quegli spazi che
l’uomo gli ha sottratto indebitamente,
sperando vanamente
di portarle all’estinzione.
Tra le caratteristiche delle
erbacce c’è la resilienza, perché
nascono nelle crepe dei
marciapiedi, fra le fessure dei
muri, tra i binari della ferrovia,
praticamente in tutti quei
luoghi dove l’uomo vuole per
forza addomesticare con il
cemento il mondo circostante.
Proprio quelle erbacce
bistrattate, che ogni giorno
calpestiamo frettolosamente,
sono state le amiche fedeli
dell’uomo e, spesso, ci
hanno salvato dalle carestie
e dalle malattie. Basta solo
imparare a riconoscerle con
grande attenzione, perché
alcune sono molto tossiche.
Ma altre sono assai nutrienti,
oppure curative.
SABATO
8 9
DOMENICA
Italia vip
di alimurgiche
L’Italia è lo stato europeo
più ricco di specie vegetali,
infatti ne possiede la metà
di quelle censite in tutta Europa.
Di queste, la maggior
parte sono commestibili
e fanno bene alla nostra
salute. Queste piante sono
chiamate alimurgiche, ovvero
piante commestibili che
‘tolgono la fame’.
L’abbondanza delle specie alimurgiche
ci fa vivere inconsapevolmente
su una miniera di
nutrienti e composti funzionali,
a chilometro zero e alla
portata di tutti.
greenplanner 59
La natura sotto casa
Cibo a portata
di mano
10
LUNEDÌ
La maggior parte delle piante
spontanee sono commestibili,
e soprattutto ci sfamano in
maniera completa e Sostenibile,
visto che la loro raccolta
non mette a rischio la specie
e sono di facile reperibilità: a
volte basta uscire in giardino
per trovarle.
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MARTEDÌ
Giornata mondiale del Mare
AM
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Oltre a nutrirci, però, fanno
molto di più: sono infatti degli
alimenti funzionali, la cui assunzione
esercita anche una
funzione protettiva e benefica
sul nostro organismo.
Gli alimenti funzionali si dividono
in due tipi: quelli che migliorano
una specifica funzione
fisiologica, come per esempio
il tarassaco o la cicoria che
contengono inulina che serve
a far crescere la flora batterica
intestinale, e quelli che riducono
il rischio di una malattia,
come il licopene contenuto nel
pomodoro che ha un’attività
antiossidante utile per la prevenzione
tumorale.
L’azione terapeutica delle
piante spontanee ha anche
un’altra peculiarità: essendo
stagionali, si adattano perfettamente
alle esigenze del
nostro organismo nelle varie
fasi dell’anno.
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GIOVEDÌ
I tempi
della natura
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VENERDÌ
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Le erbe amare detossificanti
prosperano in primavera, il
periodo dell’anno dove abbiamo
più bisogno di purificarci
dalle scorie accumulate in inverno,
ma rinascono anche a
fine estate, quando abbiamo
bisogno ancora una volta di
depurarci dalle tossine, e permettere
così al nostro organismo
di assorbire i nutrienti
giusti che lo aiuteranno ad
affrontare gli inverni e le probabili
infezioni.
A fine estate, poi, prosperano
aiuole con bacche colorate
di rosso e blu, ricchissime di
antiossidanti, e tra le fessure
dei marciapiedi continua a districarsi
la portulaca, ricca di
omega 3. Oltre a regalare colore
e vivacità ai nostri paesaggi,
ci daranno la giusta carica per
affrontare i malanni invernali.
LO SAI
CHE...
SABATO
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Giornata
mondiale
dell’arte
DOMENICA
L’unica accortezza quando
si raccolgono le bacche
buone è quella di mangiarle
subito e crude. Certo, in
alcuni casi non avranno un
sapore piacevolissimo, ma
difendono e proteggono la
nostra salute.
greenplanner 61
La natura sotto casa
Attenzione
al foraging
Prima ancora di diventare
agricoltori per lungo tempo
siamo stati raccoglitori, e sapevamo
distinguere le specie
tossiche da quelle commestibili
o medicinali. Questo
patrimonio di conoscenze è
andato perso, e così solo gli
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animali sono oggi capaci di
identificare le erbe ‘buone’ e
quelle ‘cattive’, servendosene
all’occorrenza.
Ultimamente abbiamo però
iniziato a riscoprire la necessità
di avere un contatto
diretto con la natura, ed
è cresciuta la voglia di camminare
tra boschi e sentieri
alla ricerca, magari, di specie
selvatiche commestibili da
cucinare.
Questa attività, chiamata
‘foraging’, se fatta senza cognizione
di causa può essere
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settimana 16
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GIOVEDÌ
VENERDÌ
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•Giornata mondiale della migrazione dei pesci
•Giornata mondiale della creatività e
dell’innovazione
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aprile 2023
anche letale. Per questo sarebbe
utile istituire nelle Asl
una figura analoga a quella
del micologo che riconosce i
funghi commestibili: personale
altamente qualificato, in
grado di identificare le specie
tossiche e distinguerle da
quelle edibili.
L’idea migliore sarebbe quella
di istituire enti pubblici o scuole
riconosciute che possano
fornire tutte le basi teoriche
e pratiche per aiutare i potenziali
cercatori di erbe a riconoscere
le spontanee, in modo
da raccoglierle e consumarle
in tutta sicurezza.
Buoni esempi
all’estero
SABATO
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Giornata
internazionale
della Terra
DOMENICA
Giornata mondiale
del libro e del
diritto d’autore
In Germania sono nati dei
parchi tematici (Ewilpa) dove
l’escursionista, oltre a passeggiare
e respirare aria buona,
impara a riconoscere le
specie botaniche. Lungo tutto
il percorso trova infatti disseminati
dei pannelli informativi
con le caratteristiche
delle piante e degli arbusti del
parco. Grazie poi a un libro di
ricette può imparare anche
a cucinare il selvatico che ha
raccolto durante l’escursione,
associando, quindi, alla passeggiata
salutare anche quella
base di conoscenze che gli
permetterà di individuare le
erbe spontanee senza rischi
e pericoli.
greenplanner 63
La natura sotto casa
Sostenibilità
selvatica
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LUNEDÌ
Giornata mondiale per gli animali da laboratorio
Viviamo in un’epoca paradossale:
un terzo del cibo che
portiamo sulle nostre tavole
viene sprecato, mentre un
miliardo di persone ha il problema
opposto, cioè è senza
cibo. La cattiva o insufficien-
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PM
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MARTEDÌ
•Giornata mondiale del Pinguino
•Giornata mondiale della malaria
•Festa nazionale della Liberazione
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te nutrizione, in un senso o
nell’altro, è una minaccia per
un abitante del pianeta su tre.
Pensiamoci: le cosiddette erbacce
continuano a crescere e
prosperare nonostante l’azione
dell’uomo.
Ulteriore paradosso: più un
prodotto è confezionato e
pieno di plastica e più è bello e
attraente, e questo a discapito
di quei prodotti, come le erbe
selvatiche, che sono a impatto
zero e non provengono da
coltivazioni intensive.
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settimana 17
aprile 2023
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GIOVEDÌ
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VENERDÌ
•Giornata internazionale per la salvaguardia delle rane
•Giornata mondiale delle vittime dell’amianto
•Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro
PM
Lo yoga verde
La meditazione è una tecnica
di rilassamento dove ci si
siede, si fissa un punto nel
vuoto, si svuota la mente da
ogni pensiero e ci si concentra
sul proprio mondo interiore
per provare gratitudine
verso ciò che c’è intorno a
noi, che ci custodisce e che
ci nutre. Queste, però, sono
anche le stesse sensazioni
che si possono provare andando
per campi a cercare
erbe spontanee, dove, prima
concentrandosi nel riconoscimento,
poi nella raccolta delle
piante e infine nel cucinarle,
ci si distrae e ci si rilassa, facendo
bene al corpo e anche
alla mente.
SABATO
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DOMENICA
il punto di vista
dei Chinson
a cura di Mario Airaghi
Il diario continua a pag. 72
greenplanner 65
La natura sotto casa
Usi e saperi di un’erba che si trova ovunque
Il tocco dell’ortica,
detta anche
la carne dei poveri
è conosciuta da tutti
come la pianta che brucia
L’ortica
e che pizzica; la sua estetica
è poco appariscente, quasi
essenziale, ma è uno scrigno
infinito di virtù. Innanzitutto, è
una pianta alimentare, perché
contiene proteine e ferro, tanto
da essere chiamata anche “la
carne dei poveri”. E poi è una
pianta industriale, perché da
essa si ricava una fibra utile
nel tessile. Infine, ha proprietà
medicinali, molte delle quali
confermate dalla scienza, che
ne ha ampiamente studiato
funzionalità e proprietà.
In Italia sono presenti 5 specie,
ma quelle più diffuse sono
principalmente tre: Urtica dioica,
Urtica urens e Urtica pilulifera,
tutte e 3 hanno le stesse proprietà
e tutte hanno proprietà
urticanti. La fama urticante
dell’ortica è dovuta alla presenza
di peli molto “speciali”,
disposti sulle foglie e sui fusti,
dalla forma particolare di capocchia
di spillo, che facilmente si
rompono lasciando una piccola
superficie appuntita che, come
un ago, penetra sotto pelle rilasciando
un liquido irritante che
ci provoca quella fastidiosa sensazione
di bruciore. Le punture
delle ortiche sono molto dolorose,
ma possono essere lenite
con l’utilizzo di un’altra pianta,
molto comune sui nostri muri e
marciapiedi, ovvero la parietaria,
che, sfregata sulla parte arrossata,
ci dona subito sollievo e
allevia il prurito.
Dell’ortica, conosciamo un uso
tradizionale come antireumatico,
che nasce agli albori
della civiltà. Si racconta che un
uomo affetto da reumatismi
alle ginocchia si punse involontariamente,
sfregandosi tra
le sue foglie e, che, dopo un
paio di giorni, non avesse quasi
a cura di Maria Anna Esposito
più dolori reumatici. Questo
aneddoto, nel corso dei secoli
venne largamente raccontato,
e fu di ispirazione per persone
affette dalla stessa patologia
reumatica, che cominciarono
a utilizzare l’ortica sulle parti
doloranti, riscontrando risultati
piuttosto soddisfacenti, a tal
punto che il trattamento antireumatico
sopravvisse a lungo
nella medicina con il nome di
urticazione.
Il medico, che utilizzava tale
rimedio, faceva sfregare al
paziente sulla pelle le foglie
fresche della pianta, il dolore
intenso, provocato dalla puntura
dell’ortica, svolgeva una
funzione antidolorifica.
La pratica dell’urticazione,
quindi, sfruttava la capacità
dell’ortica di creare a livello della
pelle irritazioni e arrossamenti.
Pratica antica e ormai superata,
che però, se ci si pensa, è molto
simile all’azione che svolgono
le creme moderne a base di
canfora e peperoncino, che,
sfruttando le proprietà rubefacenti,
ovvero quelle di creare
irritazioni, aiutano a contrastare
il dolore neuropatico.
L’ortica, in passato, era anche
usata per contrastare le intossicazioni
del fegato e dei reni, e
come rimedio elettivo in caso
di calcoli. Il succo fresco della
pianta, che ha proprietà emostatiche,
ha rappresentato in passato
uno dei migliori rimedi per
arrestare l’epistassi o in caso di
lievi emorragie. Oggi l’ortica non
si usa più contro i reumatismi,
ma in molteplici altre
condizioni patologiche,
anche molto
diverse tra di loro.
PER SAPERNE DI PIÙ
66 greenplanner
La natura sotto casa
Forest bathing, una pratica riconosciuta a livello scientifico
a cura di Francesca Cutrone
Prova a immergerti in un bosco...
A
volte, quando ci sembra
di aver esaurito tutte le
risorse, la soluzione è
più semplice di quanto immaginiamo:
basta immergersi nella
natura. Questa pratica prende il
nome di Forest bathing, attività
multidisciplinare, multisensoriale
e multivalente, che permette
di ritrovare sé stessi vivendo
la natura con tutti i sensi.
Il termine è internazionalmente
riconosciuto ed è la traduzione
del giapponese Shinrin-Yoku,
coniato nel 1982 da Tomohide
Akiyama, allora direttore
dell’ente forestale giapponese.
Fa riferimento a una pratica
nata per sensibilizzare alla cura
dell’ambiente che, presto, ha riconosciuto i benefici
della natura. Facendosi guidare dalla foresta,
infatti, è possibile raggiungere il proprio ikigai, vale
a dire quel guizzo vitale in cui riconoscere il motivo
per alzarsi ogni mattina.
Il benessere psicofisico è assicurato e dimostrato
da più studi scientifici: alcune delle sostanze volatili
emesse da diverse specie di alberi, se inalate in
dose sufficiente e per un periodo di tempo adeguato,
favoriscono la riduzione dello stress e della
pressione sanguigna, oltre a rinforzare il sistema
immunitario. Ma il Forest bathing è anche uno
strumento per la biofilia: come
sostiene Andrea Mariotti, referente
e responsabile settore
nazionale Forest bathing Csen,
porta connessione, consapevolezza
e interazione.
Infatti, oltre ai benefici sulle
persone, ha un effetto molto
importante sull’ambiente. Per
questo motivo, in linea con gli
obiettivi dell’Agenda 2030, lo
Csen e Pefc Italia hanno scelto
di valorizzare la gestione forestale
certificata come buona
pratica per la tutela dei suoi
ecosistemi, e di promuovere
le attività di Forest bathing nei
luoghi più evocativi. È il caso del
Parco del Respiro di Fai della
Paganella, in Trentino, che con 36 ettari di bosco
ne è diventato il punto di riferimento italiano.
Quest’area, facilmente accessibile e ricca di sostanze
benefiche, è stata recentemente nominata
Centro Nazionale di formazione, qualificato per
le prove di conduzione di gruppi in foresta del
Diploma Nazionale Forest bathing Csen. Qui sarà
possibile incentivare la creazione di nuovi percorsi
dedicati ai bambini e alle persone diversamente
abili, e diffondere l’amore
per la natura grazie a esperienza diretta
e formazione.
PER SAPERNE DI PIÙ
LUOGHI PER GUARIRE
Anche la letteratura contemporanea celebra l’immersione nella foresta.
Samantha Walton, autrice e docente specializzata nel legame tra natura
e salute mentale, con il suo libro Luoghi per guarire (2022, 354 pagine,
Ponte alle Grazie) indaga il potere curativo dell’ambiente. Un’analisi dell’esperienza
della natura, un percorso catartico ricco di emozioni destinato
ad arricchire chi lo compie: perché la natura, una volta incontrata, diventa
per sempre parte di noi.
Lo sapevi che la redazione di Greenplanner è anche una reading room?
Vieni a trovarci a Milano in GreenParlor, siediti con noi a leggere i libri che
recensiamo
greenplanner 67
La natura sotto casa
Piante spontanee
Della malva non si butta via niente
a cura di Maria Anna Esposito
La malva è un’erbetta spontanea
che cresce lungo
strade bianche, nei cortili
abbandonati o intorno ai ruderi.
La sua fioritura dura tantissimo,
da maggio fino a ottobre, e
il colore del suo fiore è talmente
bello che nel diciannovesimo
secolo ha ispirato la creazione
di una tinta artificiale chiamata
mauve, amata anche dalla regina
Vittoria di Inghilterra.
Coltivata, mangiata e soprattutto
utilizzata come pianta medicinale
fin dall’epoca romana,
la malva è una vera e propria
panacea per molti disturbi, grazie
alla presenza di vitamine, sali
minerali, antocianine (responsabili
del colore del fiore), ma
soprattutto di mucillagini.
La malva ammorbidisce, lenisce
e toglie l’infiammazione soprattutto
a livello respiratorio e gastrointestinale,
perché contiene
molecole (mucillagini) che, depositandosi
sulla zona lesa, la
proteggono dagli agenti irritanti.
Le mucillagini hanno anche
un’azione lassativa, infatti a
contatto con l’acqua il loro volume
aumenta considerevolmente
e si trasformano in una
sorta di gel che, una volta arrivato
nell’intestino, facilita la
contrazione della muscolatura,
favorendo così l’evacuazione
delle feci, rendendole anche più
morbide.
La malva è efficace in caso di
infiammazioni del cavo orale
(gengiviti, afte e mal di denti),
dell’esofago (esofagiti), dello
stomaco (gastriti e reflusso gastro-esofageo)
e dell’intestino
(colon irritabile e coliti). Inoltre,
ha anche un’azione emolliente e
lenitiva nelle prime vie respiratorie,
ed è quindi utile in caso di
tosse e flogosi alla gola.
Le sue proprietà emollienti sono
apprezzate anche per uso esterno:
può essere impiegata per lenire
ascessi, punture di insetto ed
eritemi solari, e può essere applicata
come impacco direttamente
sul viso, in caso di vampate di
calore in menopausa.
Il decotto della radice può essere
aggiunto a un bagno caldo
oppure al pediluvio per rendere
la pelle più morbida e setosa,
può essere usato anche per
sciacqui in caso di afte, gengive
LA MALVA NEL PIATTO
Se in fitoterapia si usa la malva essiccata,
in cucina foglioline e fiori possono essere
invece raccolti e cucinati. In particolare, i
germogli e le foglie, dal caratteristico sapore
dolce, possono essere aggiunti alle
insalate per controbilanciare il sapore delle
erbette amare, i fiori possono essere fritti
in pastella oppure usati per abbellire piatti,
le foglie più grosse possono essere cotte
e aggiunte a risotti, minestroni, polpette,
frittate e ripieni di ravioli.
sanguinanti o come rimedio per
il mal di denti. In caso di dieta,
l’infuso di foglie e fiori, sorseggiato
tra i pasti, può attenuare
la sensazione di fame aumentando
il senso di sazietà. Bevuto
durante la giornata, farà sentire
meno fame all’avvicinarsi del
pranzo e della cena.
Insomma, della malva non si
butta via niente... infestante,
umile, ma molto utile sia in medicina
sia in cucina.
68 greenplanner
Medicina e ambiente
Società Italiana di Medicina Ambientale
(Sima): chi siamo e cosa facciamo
Medici in prima linea
per la salvaguardia
dell’ambiente
e della salute
è lo spazio che
ci circonda: esso è fatto
L’ambiente
di aria, acqua, terra ma
anche di spazi antropizzati e
di artefatti creati dall’uomo,
come case, industrie, infrastrutture,
edifici di culto, monumenti,
opere d’arte e oggetti
di ogni tipo. Ambiente è anche
ciò che occupa gli spazi vuoti
all’interno del nostro organismo:
pensiamo alla cavità buccale,
all’esofago, allo stomaco
e all’intestino, così come alla
trachea, ai bronchi e ai polmoni.
In quest’ottica, ambiente è
quindi da considerarsi anche il
cibo che mangiamo, l’acqua che
beviamo o l’aria che respiriamo.
Spesso, quando si parla di ambiente,
si crea un immediato
collegamento emotivo con il
concetto di natura, di biodiversità,
di fauna selvatica, ma
anche di inquinamento atmosferico,
di avvelenamento del
terreno o di dissesto idrogeologico.
Tutti questi aspetti fanno
parte dell’ambiente e compito
della Medicina Ambientale
consiste nel preservare la salute
umana, evitando che ciò
che ci circonda possa divenire
“fattore ambientale” determinante
di malattia, infortunio e
morte prematura.
La Medicina Ambientale abbraccia
e coinvolge diverse
discipline, tra cui: le scienze
biomediche, le scienze ambientali,
le scienze giuridiche, le
scienze economiche, le scienze
politiche e sociali, le scienze dei
materiali e le scienze delle costruzioni.
La Medicina Ambien-
Formazione
tale, regolamentata a livello
Oms, è parte della salute pubblica.
Il campo di applicazione
di questa disciplina comporta
lo studio delle interazioni tra
l’ambiente e la salute, e il ruolo
dell’ambiente nel causare o
mediare malattia. Sima, nata a
Milano nel 2015, nota a livello
internazionale per l’impegno
profuso nella ricerca scientifica
sulla qualità dell’aria, dell’acqua,
l’epidemiologia e i costi
delle patologie da esposizioni
ambientali, il rischio Radon
e amianto e la prevenzione
primaria del cancro, specie in
ambito pediatrico, ha stabili
collaborazioni con Oms, Ue,
Osce, Unesco, Parlamento e
Istituzioni italiane, Cnel, Cini,
Ministero della Cultura, Ministero
della Salute, principali
Atenei italiani e internazionali,
Arpa, Enea, Confindustria e
Terzo Settore.
L’impegno di Sima si esprime anche nella formazione attraverso la promozione
e il coordinamento del progetto Sima U4All (University rectors for health
and environment), presentato alla Camera dei Deputati nel 2019, sotto
l’egida dell’Oms e della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane).
Recentemente ha dato vita insieme all’Università Niccolò Cusano al primo
Master universitario italiano di II Livello in Medicina Ambientale.
Sede Legale: Viale di Porta Vercellina 9 - 20123 Milano
Sedi italiane: Roma, Milano, Torino, Trieste, Ancona, Bari,
Catanzaro, Olbia, Napoli, Caserta.
Sedi internazionali (Delegazioni internazionali Sima):
Bruxelles, Madrid, Londra, Vienna, Tirana, Montecarlo,
New York.
www.simaitalia.org
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Andrea Salvucci dal portfolio Re-Nature, Pollenza (Mc)
maggio Edilizia Green
#immobili #ristrutturazione #città #bioedilizia #efficienzaenergetica
testi a cura di Cristina Molteni / leggi altri contributi qui
Edilizia Green
Ancora tanto lavoro
per i NZeb
1 LUNEDÌ
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•Festa del lavoro
•Giornata mondiale della lentezza (vedi pag.128)
PM
2 MARTEDÌ
AM
Giornata mondiale del Tonno
PM
Nearly zero energy building
(NZeb), ovvero edifici a energia
quasi zero: è questo l’acronimo
con cui le direttive
europee, a partire ormai dal
2010, hanno identificato una
nuova categoria di edifici che
rispondono a criteri e parametri
specifici in ambito energetico
e che sono diventati
obbligatori per tutti gli edifici
di nuova costruzione e per
quelli soggetti a una ristrutturazione
importante (art. 5
del D.L. 63/2013, convertito
in Legge n. 90 del 3 agosto
2013).
Da gennaio 2021 costruire
edifici Nzeb è diventato
obbligatorio secondo la normativa
nazionale italiana che
però era stata già anticipata
dalle richieste della normativa
regionale, in alcune regioni
particolarmente virtuose; per
esempio in Lombardia l’obbligo
3 MERCOLEDÌ
AM
Giornata mondiale della libertà di stampa
PM
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settimana 18
maggio 2023
4
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GIOVEDÌ
PM
di costruzione di edifici nuovi
che rispondono a queste caratteristiche
è stato introdotto
nel 2016, in Emilia Romagna
dal 2019. La stessa norma
prevedeva che già dal 1° gennaio
2018 l’obbligo
fosse in vigore,
ma solo per gli
edifici pubblici.
PER SAPERNE DI PIÙ
Pronti al 2050?
5
AM
VENERDÌ
PM
La stragrande maggioranza
del patrimonio immobiliare
esistente, più dell’80%, è attualmente
ancora classificato
nella fascia più bassa delle
classi energetiche, ovvero si
situa in classe D, E, F e soprattutto
in classe G.
La direttiva 2010/31/UE
sulla prestazione energetica
nell’edilizia o Epbd (Energy
performance of buildings directive)
è il principale strumento
giuridico dell’Unione
Europea, che punta al 2050
con un parco decarbonizzato
in cui tutti gli edifici dovrebbero
essere a energia zero.
SABATO
DOMENICA
6 7
Giornata
mondiale
della risata
PIÙ DELL’80%
del patrimonio immobiliare
esistente è situato ancora
in classe D, E, F e soprattutto
in classe G
Fonti: Enea Siape – Sistema informativo
sugli attestati di prestazione
energetica
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Edilizia Green
8
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LUNEDÌ
Giornata mondiale della Croce Rossa
e della Mezzaluna Rossa
PM
PER SAPERNE DI PIÙ
Edilizia high tech
Calcestruzzo autorigenerante,
materiali a cambiamento di
fase, cemento rinforzato con
fibra di carbonio o grafene, ma
anche bio mattoni di canapa
e calce, più paglia e lana: chi
progetta case deve sempre
più prendere in considerazione
i cosiddetti Alternative
building material, un mercato
che secondo Allied Market
Research può valere fino a
330 miliardi al 2030 (+74%). I
centri di ricerca stanno accelerando
gli studi in tema.
Si tratta di materiali per l’edilizia
che partono da ciò che la
natura ci offre e lo uniscono
all’innovazione tecnologica,
cercando nuove soluzioni anche
per una maggiore durabilità.
Interessanti anche i Phase
change material (Pcm), o materiali
a cambiamento di fase,
che modificano le loro proprietà
adattandosi all’ambiente
circostante: i vetri termoregolatori
diventano opachi e
mantengono un ambiente più
fresco all’interno nei periodi
più caldi, mentre in inverno diventano
traslucidi,
permettendo alla
luce e al calore di
entrare.
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settimana 19
maggio 2023
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I 10 MATERIALI
SOSTENIBILI
E LE TECNOLOGIE
che rivoluzioneranno il
futuro del settore delle
costruzioni:
Il calcestruzzo autorigenerante,
che contiene batteri in
grado di riparare le crepe in
autonomia
Il cemento rinforzato con fibre
di carbonio
Il grafene, un materiale dall’ottima
proprietà conduttiva
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AM
VENERDÌ
PM
Tecnologie di attivazione del
cemento a ridotto impatto
ambientale
I vetri termoregolatori che
reagiscono a stimoli esterni
come luce e temperatura
I bio mattoni di canapa e calce
che resistono agli agenti
atmosferici
La paglia per l’isolamento termoacustico
Anche la lana è un ottimo
isolante e in più assorbe le
sostanze inquinanti presenti
nell’aria
SABATO
13 14
Giornata
mondiale
degli Uccelli
migratori
DOMENICA
Il micelio contenuto nei funghi
preso “a prestito” per la
struttura ermetica degli edifici,
ecologico e biodegradabile
La tecnologia 3D per stampare
blocchi di cemento facilmente
assemblabili e riciclabili
greenplanner 75
Edilizia Green
Facciate colorate
per il microclima
urbano
Il colore di una facciata rappresenta
un fattore estetico
molto rilevante. Basta pensare
brevemente all’excursus
storico della nostra architettura
per rendersi conto che,
fin dai secoli passati, le nostre
città sono state composte
anche con i colori che, anche
quando non sono giunti fino
a noi, hanno lasciato però la
traccia di un’esperienza significativa.
Oggi con le nuove tecnologie
e con i bonus energetici che
hanno visto il diffondersi degli
isolamenti a cappotto sulle
facciate dei nostri edifici, costruiti
soprattutto negli anni
60/80, è molto importante
considerare anche l’aspetto
energetico e qualitativo dei
materiali con cui vengono colorate
le facciate.
Il colore determina la quantità
di radiazioni che vengono assorbite
dalla superficie e quindi
anche la prestazione dell’isolamento
termico prescelto.
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LUNEDÌ Giornata internazionale della famiglia
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MARTEDÌ Giornata internazionale della luce
PM
Gli scarti della coltivazione
del riso finiscono… sul
tetto. Ricehouse è la società
benefit che realizza una
linea di prodotti edili dalla
trasformazione degli scarti
del riso, altrimenti destinati a
essere bruciati, perché inadatti
all’allevamento. Così, per
ogni tonnellata di materiale
Ricehouse impiegato, si
evita che vengano immesse
nell’ambiente 1,47 tonnellate
di CO 2
.
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MERCOLEDÌ
Giornata internazionale contro l’omofobia
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settimana 20
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PM
maggio 2023
I colori chiari sono riflettenti, e
quindi più resistenti, più adatti
al rivestimento a cappotto, e
più facili da posare. Il bianco
riflette il 100% della luce, il nero
assorbe tutta la luce e quindi
ha un valore di riflessione pari
a zero: oggi le sfumature di
colore delle vernici per esterno
sono accompagnate da un
coefficiente di riflessione complessiva
della luce solare che,
secondo le norme di buona costruzione,
deve essere superiore
a 25 nel caso di cappotto.
A livello progettuale l’influenza
dei colori sul clima sembra
essere abbastanza sottovalutata,
rispetto ad altri
settori: l’involucro dell’edificio
contribuisce a determinare il
comfort interno, ma per via
dello scambio di calore radiante
e convettivo con l’ambiente
esterno influenza in maniera
non trascurabile anche il microclima
urbano.
SABATO
20 21
Giornata
europea
del Mare
DOMENICA
• Giornata
mondiale
delle Api
• Giornata
internazionale
della diversità
culturale per
il dialogo e lo
sviluppo
E se sono scure?
Va detto che alcune aziende
hanno sviluppato dei particolari
prodotti in grado di riflettere la
luce solare anche con i colori
scuri; per ottenere queste tinte,
anche molto sature, vengono
utilizzati dei particolari pigmenti
termoriflettenti che riescono,
grazie all’utilizzo delle nanotecnologie,
a respingere le radiazioni
solari dirette impedendo
alla facciata di surriscaldarsi.
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Edilizia Green
La vita circolare
tra le 4 mura
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LUNEDÌ
Giornata internazionale della diversità biologica
Dentro e fuori, i nostri appartamenti
iniziano a rispondere
sempre più alle logiche di
economia circolare. Ecco i 3
punti su cui ragionare.
AM
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IN FASE DI COSTRUZIONE:
la tendenza è quella di usare
sempre più materiali derivati
da riuso. Finanche dai detriti.
Quindi, una casa è circolare
quando ricorre sempre meno
a materiali vergini. Validi anche
i principi della bioedilizia
che vuole materiali di scarto
come canapa e paglia. Fondamentale
è anche l’uso di
tecnologie che utilizzano
fonti energetiche rinnovabili
e approvvigionamento di materiali
da fonti locali.
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Giornata mondiale delle Tartarughe
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IN FASE DI RIQUALIFICA-
ZIONE: vanno concepiti spazi
modulari, riadattabili e multifunzionali.
Parola d’ordine:
retrofit di abitazioni esistenti
e rioccupazione di edifici sottoutilizzati
o in disuso.
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MERCOLEDÌ
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NELLA VITA DI TUTTI I GIOR-
NI: è bene pensare anche
all’impatto di elettrodomestici,
componenti di arredo
della propria casa. Lo mette
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settimana 21
maggio 2023
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in chiaro il progetto Circular
Housing cofinanziato da Eit
Climate-Kic e coordinato da
Redo Sgr, Ecodom, Consorzio
Italiano Recupero e Riciclaggio
Elettrodomestici, Politecnico
di Milano e Poliedra
con Bsh Elettrodomestici,
che sta analizzando l’impatto
dei traslochi. Si stima che ogni
trasloco porti con sé oltre 1
tonnellata di rifiuti; una tendenza
in crescita. Il progetto
punta a rimettere in circolo
questi rifiuti grazie al ricondizionamento,
garantendo una
riduzione dell’impatto ambientale
per ogni cittadino di
300 kg CO 2
eq/anno rispetto
ai 600 kg CO 2
eq/anno normalmente
prodotti dall’acquisto
e utilizzo di mobili ed
elettrodomestici.
SABATO
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DOMENICA
il punto di vista
dei Chinson
a cura di Mario Airaghi
Il diario continua a pag. 86
greenplanner 79
Edilizia Green
Sempre più presente nella buona edilizia
a cura di Cristina Molteni
Il legno ’magazzino’ di anidride
carbonica
PER SAPERNE DI PIÙ
Il mercato della bioedilizia e
delle costruzioni in legno si
presenta in crescita nel nostro
Paese e, interessando anche la
Toscana, le Marche e l’Umbria,
non sembra più essere esclusivo
appannaggio del Nord Italia: le
tre regioni hanno contato nel
2021 un volume di realizzazioni
paragonabile a quelle delle
regioni del Triveneto. Il Trentino-Alto
Adige però continua a
ospitare le imprese specializzate
più grandi nel settore, seguito
poi da Lombardia e Veneto.
L'edilizia in legno si è sviluppata
su vari fronti e oggi, soprattutto
grazie all’X-Lam - il legno
lamellare strutturale - propone
soluzioni ingegneristiche più
complesse che interessano
anche gli edifici multipiano: in
giro per il mondo si iniziano a
vedere da più parti anche grattacieli
costruiti in legno (noti a
Oslo - il Mjøstårnet - e a Vienna
- l’HoHo) e spiccano le notizie di
nuovi importanti progetti.
Il legno è una tipologia costruttiva
competitiva nei confronti
dei sistemi tradizionali: i vantaggi
che definiscono il profilo
di Sostenibilità dell’edilizia in
legno sono la rapidità delle realizzazioni
e la minore durata dei
cantieri che riducono l’impatto
ambientale degli stessi, oltre al
risparmio energetico
favorito dall’utilizzo
di questo
materiale, sia per
Archivio Ufficio Stampa Provincia autonoma di Trento - Rovereto,
palazzina in legno di 9 piani, riqualificazione area ex Marangoni Meccanica
PROIEZIONI
Secondo gli analisti, con tutta
probabilità entro il 2023 la
produzione totale delle
costruzioni nell’area Euro
raggiungerà i 1.733 miliardi
di euro (1,73 trilioni di euro)
superando i livelli 2019
di ben 28 miliardi di euro
(+1,7%). Si prevede un deciso
incremento nei prossimi 30
anni nel consumo globale
di legname (+170%) la cui
disponibilità deve essere
messa in preventivo per
non rischiare speculazioni e
ritardi negli investimenti.
l’uso abitativo sia per quello
produttivo. Gli edifici in legno
sono grandi stoccaggi di CO 2
.
L’X-Lam risolve esigenze di resistenza
meccanica, resistenza
al fuoco, Sostenibilità, velocità
di esecuzione, contenimento
energetico e certezza dei costi
di realizzazione, sopporta carichi
elevati e resiste alle sollecitazioni
esterne e sismiche. Il tradizionale
sistema a telaio invece
prevede una minore quantità di
legno rispetto alla parete X-Lam,
e per questo risulta più leggero:
ma si valuta di caso in caso
quale sistema risulta più idoneo,
e quel che conta è innanzitutto
la prefabbricazione spinta, che
garantisce la qualità e durabilità
dell’edificio in legno, oltre alla
velocità di esecuzione.
80 greenplanner
Per conoscere le imprese
La Green Factory che testa
la ventilazione industriale
Si trova a Suno, in provincia di Novara, l’Expertise &
Technology Center (Etc) di Sintra, azienda leader nelle
tecnologie di ventilazione industriale. Il sito si compone
di un primo edificio di 150m di lunghezza, di 30m
di larghezza e 14m di
altezza. Qui sono stati
creati 800 m² di uffici,
tutti riscaldati da una
pompa di calore di soli
90 kilowatt, alimentata
da pannelli fotovoltaici.
Si deve a Marco Zambolin l’ideazione del Sintra
Expertise & Technology Center. Una Green Factory
unica al mondo, prototipo delle tecnologie
green più avanzate in materia di trattamento
dell’aria, ma anche esempio concreto di una progettazione
integrata in grado di coniugare innovazione,
tecnologia e produttività senza sprechi.
«Un vero e proprio laboratorio - commenta il Ceo
- in scala reale, in grado di mostrare i processi
più innovativi al mondo in termini di trattamento
dell’aria applicato ad alti volumi».
La struttura altamente innovativa dell’edificio recupera
anche l’energia solare per il riscaldamento passivo,
mentre l’indipendenza idrica è garantita dal recupero
dell’acqua piovana e dalla fitodepurazione che parte
dal biolago sulle acque reflue.
Vero e proprio laboratorio di test e analisi delle soluzioni
di ventilazione per grandi impianti, l’Etc di
Sintra ha installato un unico canale MIX-IND® che
con soli 20m di lunghezza è in grado di omogeneizzare
tutte le temperature sui 150m di lunghezza e
14m di altezza dell’edificio, con un’approssimazione
di più o meno un grado. «Un’impresa impossibile
da realizzare con i metodi tradizionali» commenta
Zambolin. Il sito è, inoltre, dotato di un innovativo
sistema di sovraventilazione estiva fino a 2.000.000
m 3 /h, corrispondenti a 50 vol/h, grazie a un dispositivo
di filtrazione dell’aria esterna molto economico e
originale, che si autopulisce con la pioggia.
Sintra Srl Società Benefit, Corso Europa, 24 - 28010 Fontaneto D’Agogna (No)
Il nuovo centro ricerche e produzione MIX-IND® Pilota: Via Novara, 35 - 28019 Suno (No)
Edilizia Green
Su tetti e facciate
Metti il cappotto verde
avrai meno freddo (o caldo)
a cura di M.Cristina Ceresa
Se il tetto, o le pareti, diventano
verdi - grazie a erbe,
piante fiori, orti - si arriva
ad avere una riduzione di temperatura
interna anche di 3 °C.
Lo attesta dopo calcoli dal vivo,
il progetto Infrastrutture verdi di
Enea. Questo perché il verde vivo
consente di abbattere quasi il 50%
del flusso termico tramite l’ombreggiamento
e la traspirazione
di coltri vegetali disposte a protezione
dalla radiazione solare.
Conviene la copertura vegetale
dunque perché agisce tutto
l’anno come isolante termico, con
effetti maggiori nel periodo primavera-estate
quando le piante
agiscono anche come estrattore
naturale di calore dall’ambiente.
In generale, l’effetto benefico di
regolazione termica è dovuto
all’ombreggiamento estivo, all’evapotraspirazione
e alla fotosintesi
clorofilliana delle piante.
Alla luce di quanto sta succedendo
in questi anni nel nostro
Paese, però, conviene studiare
al meglio la vegetazione che
abbiamo intenzione di utilizzare
per il nostro cappotto verde. La
mancanza di acqua (leggi siccità)
e gli sbalzi di temperatura
potrebbero recare danno alle
installazioni vegetative e anche
chiedere alti costi di manutenzione.
Nello specifico per il progetto
di Enea sono state impiegate:
piante grasse del genere
Sedum della famiglia delle Crassulaceae,
ritenute più adatte all’uso
in ambito mediterraneo per il loro
apparato radicale poco profondo,
l’efficiente utilizzo dell’acqua, la
tolleranza a condizioni di estrema
siccità e il tipico metabolismo
Cam (Crassulacean Acid Metabolism)
per fissare il carbonio.
A ciò sono state aggiunte un mix
di piante Festuca e Poa su un
settore dedicato alle Graminaceae
«con risultati che indicano
come il contributo delle essenze
vegetali sia in relazione tanto
alle loro caratteristiche in sé che
alle condizioni microclimatiche
locali», commenta Patrizia De
Rossi, ricercatrice del Dipartimento
Enea Unità per l’Efficienza
Energetica.
Testate anche alcune specie
spontanee e autoctone del
Mediterraneo, come l’Echium
plantagineum e l’Echium vulgare,
piante che favoriscono anche la
biodiversità degli impollinatori.
Inoltre, ha dato il meglio di sé
anche la Parthenocissus quinquefolia,
nota come “vite americana”,
un rampicante resistentissimo
sia al caldo che al freddo (in
autunno le sue foglie diventano
rosso intenso).
Così la parete verde arriva fino
a 13 °C inferiori rispetto alla
facciata non vegetata, con una
riduzione dei flussi termici verso
l’interno di circa 7 kWh/m² e un
abbattimento delle emissioni
fino a 1 kg di CO 2
/
m² per il minore
consumo di energia
elettrica.
RISULTATI ALLA MANO. QUESTA SÌ CHE È EFFICIENZA
Hanno verificato in Enea e ce lo spiega Arianna Latini, ricercatrice
del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica che «le coltri
vegetali messe a copertura del solaio e delle pareti esterni dell’edificio
prototipo presso il Centro Ricerche Enea a Casaccia, sono in
grado di mantenere le temperature superficiali al di sotto dei 30
°C». I dati preliminari fanno supporre che si possa, così, ottenere
una riduzione dei consumi elettrici di circa 2 kWh/m². Ovvero, un risparmio
di energia elettrica di circa 200 kWh per la climatizzazione
estiva di un’abitazione di 100 m², tenuto conto di una temperatura
di comfort dell’ambiente interno non superiore a 26 °C.
PER SAPERNE DI PIÙ
82 greenplanner
Lo sapevi che...
Ogni cittadino italiano per viaggi, mobilità, cibo
e consumi produce circa 12 t di CO 2
l'anno.
Chi autoproduce e consuma 4.500 kWh di
energia solare l'anno risparmia circa
2.2 t di CO 2
riducendo così le sue
emissioni del 20%.
In una calda giornata estiva, con una
produzione media di 50 kWh, utilizzando un
impianto fotovoltaico da 6 kWp, è possibile...
... fare una doccia di circa 16 ore utilizzando
acqua calda a 33° gradi
... navigare in internet per circa 1.190 ore
Con un sistema di accumulo da 10 kWh
completamente carico, è possibile
alimentare per circa 1.800 ore una
luce notturna.
Un'area di 700 Km 2 di pannelli solari installati
nel Sahara potrebbe rifornire il
mondo intero con sola energia
solare.
... preparare circa 2.000 tazzine di caffè
... ricaricare il cellulare circa 4.155 volte
È sufficiente 1 solo metro quadrato di pannelli
solari installati su tetto per
guardare una partita di calcio in TV
utilizzando energia solare.
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Stefano Stefanoni La danza dei gabbiani, Lago Trasimeno, San Feliciano (Pg)
giugno Largo all’economia circolare
#simbiosiindustriale #svilupposostenibile #innovazione #riciclo
testi a cura di M.Cristina Ceresa / leggi altri contributi qui
Largo all’economia circolare
L’Economia
circolare
ha il suo perché
Il modello di crescita economica
che ha caratterizzato
l’ultimo secolo si basa su
un’impostazione di tipo lineare,
resa non sostenibile da
un utilizzo delle risorse poco
efficiente, dalla costante crescita
demografica e dall’aumento
dei consumi. L’esigenza
di un modello alternativo
ha portato allo sviluppo di
una nuova forma di economia,
circolare e collaborativa,
che mira a generare plusvalore
e rappresenta l’evoluzione
sostenibile dell’attuale modello
lineare. Per la prima volta
vengono inclusi concetti di
eco-progettazione,
di versatilità e
adattabilità al
cambiamento.
Ci si affida
alle energie
rinnovabili e
si mira a sostituire
le materie prime con
le materie seconde. Il tutto
affiancato da un comportamento
responsabile e da
una maggiore consapevolezza
sul valore che le risorse
rappresentano. L’economia
circolare si riferisce anche al
trattamento di residui che un
tempo venivano considerati
solo materiali da smaltire
e che, invece, hanno iniziato
a essere considerati una
risorsa da valorizzare e da
immettere nuovamente nel
ciclo produttivo.
Tratto da: Icesp, la piattaforma
italiana degli attori per l’economia
circolare.
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Giornata internazionale degli operatori
di pace delle Nazioni Unite
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Giornata mondiale della lotta al fumo
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settimana 22
maggio/giugno 2023
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Giornata mondiale dei genitori
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Festa della Repubblica Italiana
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I progetti di Ec sono
degni di nota se:
Hanno carattere innovativo,
ovvero la capacità di produrre
soluzioni nuove o che
interpretino in modo creativo
soluzioni già sperimentate
Hanno capacità di trasferibilità
Sono replicabili, danno
cioè la possibilità di riprodurre
alcuni aspetti del modello in
altri contesti o di applicarli alla
risoluzione di altri problemi
pink&green
SABATO
3 4
Giornata
mondiale della
bicicletta
DOMENICA
Giornata
internazionale
dei bambini
innocenti
vittime
d’aggressioni
Le donne italiane al
top della circolarità
Sono tante e operano nei settori
più disparati: sono le donne
dell’economia circolare, che
la rubrica Pink&Green mette
in evidenza con una videointervista
e un approfondimento
sui
loro progetti.
Sono scienziate e
ricercatrici, imprenditrici, manager
e artiste: tutte quante
hanno il comun denominatore
che possiamo riassumere con
la convinzione che dobbiamo
cambiare rotta. E che bisogna
collaborare per ottenere dei
buoni risultati. Che, come dimostrano
le Pink&Green, non
mancano.
PER SAPERNE DI PIÙ
greenplanner 87
Largo all’economia circolare
5
AM
LUNEDÌ
•Giornata mondiale dell’Ambiente
•Giornata internazionale per la lotta alla pesca illegale
PM
Il biometano
ci fa “circolare”
La produzione di biocarburanti,
che potremmo oggi definire
avanzati, punta molto sullo
sfruttamento dei rifiuti. Ciò ci
conduce a ottenere risposte
positive sia per il sistema energetico,
sia per la gestione degli
scarti, consentendo benefici
ambientali netti e margini economici
sufficienti a remunerare
i capitali investiti.
In tutto questo, il biometano la
fa da padrone.
Questo perché consente di
disporre di fonti energetiche
pulite in grado di sostituire
le corrispettive fossili senza
eccessivi problemi tecnici, riducendo
contestualmente la
dipendenza energetica dall’estero
e le emissioni climalteranti
nell’atmosfera. Dall’altro
lato, permette di trovare un’adeguata
valorizzazione per
quantitativi di rifiuti che altrimenti
rischierebbero di finire in
discarica, ottemperando così ai
principi dell’economia circolare.
Il biometano che sembra rispondere
meglio a questi presupposti
è quello ottenuto dagli
scarti della Forsu (Frazione organica
del rifiuto solido urbano),
il compost fatto con gli scarti
della nostra cucina.
88 greenplanner
6
AM
7
AM
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
PM
Giornata mondiale della sicurezza alimentare
PM
settimana 23
giugno 2023
8
AM
GIOVEDÌ
Giornata mondiale delgli Oceani
PM
LO SAI
CHE...
Con la sigla Pngr si intende
il Programma nazionale per
la gestione dei rifiuti, azione
fondamentale all’interno
della Strategia nazionale
per l’economia circolare. Un
tema molto ampio e ben finanziato
anche dal Pnrr.
Il Pnrr e la gestione
del ciclo dei rifiuti
9
VENERDÌ
AM
PM
Strategia Nazionale per
l’Economia Circolare
Programma Nazionale
per la Gestione dei Rifiuti
2,1 miliardi di euro di
investimenti impiantistici
Fonte: Laboratorio Ref Ricerche
SABATO
10 11
DOMENICA
Però si brevetta
ancora troppo poco
I progetti di riciclo dei rifiuti,
riparazione e riutilizzo, tipici
dell’economia circolare, non
mancano nel nostro Paese. Ma
se si va a vedere quanti brevetti
vengono depositati si rimane
con un pugno di mosche (Fonte:
Eurostat). Peccato, perché
l’innovazione svolge un ruolo
chiave nella transizione verso
un’economia circolare. Ci
aspettiamo nuove tecnologie,
processi, servizi e modelli di
business rigenerativi.
greenplanner 89
Largo all’economia circolare
Non buttare:
conferisci
Le misure legate alla ‘circolarità’
favoriscono i Piani nazionali
per l’energia e il clima nell’attuare
il target del taglio del 55%
delle emissioni al 2030. Quindi,
il nostro mantra dovrebbe essere:
non butto, ma riciclo (anche
conferendo correttamente
i ‘nostri scarti’ portandoli alle
piazzole di recupero).
Prendiamo, per esempio, le
Apparecchiature elettriche
ed elettroniche (Aee), ovvero
elettrodomestici di grandi dimensioni
(lavatrici, asciugatrici,
12
AM
13
AM
LUNEDÌ Giornata mondiale contro il lavoro minorile
PM
MARTEDÌ
PM
lavastoviglie), ma anche piccole
apparecchiature (microonde,
fotocamere, altoparlanti,
spazzolini da denti, asciugacapelli),
cui si aggiungono apparecchiature
per lo scambio
termico (frigoriferi, congelatori),
lampade, schermi, monitor,
apparecchiature Ict (stampanti,
telefoni, computer).
Tanta roba. Secondo le stime
del Global E-Waste Monitor
90 greenplanner
14
AM
MERCOLEDÌ
PM
settimana 24
15
AM
16
AM
GIOVEDÌ
VENERDÌ
PM
PM
SABATO
17 18
Giornata
mondiale per
la lotta alla
desertificazione
e la siccità
Giornata mondiale del Vento
Giornata
mondiale della
gastronomia
sostenibile
DOMENICA
giugno 2023
la crescita annuale media dei
prodotti immessi sul mercato
è di 2,5 Mt (esclusi i pannelli
fotovoltaici). E la tendenza sarà
quella di aumentare: il World
Economic Forum prevede che
nei prossimi anni saranno realizzati
tra le 25 e le 50 Mt di rifiuti
Aee, tenendo in considerazione
solo i dispositivi connessi
a Internet. Le apparecchiature
elettriche ed elettroniche causano
impatti ambientali diversi
nel loro ciclo di vita, tra i quali
anche le emissioni di gas climalteranti.
Per questo non
vanno assolutamente abbandonati,
come purtroppo succede
assai sovente.
Buone notizie
per noi
Secondo il 3° Rapporto sull’economia
circolare, il Paese con
le migliori performance di gestione
dei rifiuti e utilizzo circolare
di materia è l’Italia, con 32
punti, seguita da Francia (26
punti), Germania (23), Polonia
(21) e Spagna (18). Rispetto
all’anno precedente l’Italia e la
Francia sono stabili al primo e
secondo posto, ma perdono
entrambe un punto rispetto al
2020, a differenza della Germania
e della Spagna che crescono
di 1 e 3 punti. La Polonia,
al contrario, ne perde 2.
1° Italia
2° Francia
3° Germania
4° Polonia
5° Spagna
2021
32
26
23
21
18
Variazione
rispetto
al 2020
,
,
!
"
,
Fonte: 3° Rapporto sull’economia
circolare in Italia
greenplanner 91
Largo all’economia circolare
PER SAPERNE DI PIÙ
Stoffa al gusto
di macedonia
Scarti di cactus e di frutta: le
stoffe del futuro sanno di materie
prime recuperate, magari,
anche dalle nostre tavole. Una
vera e propria macedonia con
cui designer e creativi della
moda devono iniziare a confrontarsi.
Tutto questo è economia
circolare, e il distretto
di Prato ne è maestro. Non da
oggi, per la verità. I cenci sono
sempre passati da qui. E ora,
ai cenci si dà un doppio valore:
bello e sostenibile.
Al Museo del tessuto di Prato
c’è una vera e propria libreria
dedicata ai nuovi materiali tessili.
Non solo come un archivio
di tessuti – dall’abbigliamento
ai tessuti funzionali per sport,
arredamento, ingegneria e architettura
– ma anche di fibre,
filati, accessori e materiali per
la moda, suddivisi in sezioni tematiche,
in continuo aggiornamento.
Il Museo ricerca, studia
e archivia prodotti innovativi
e sperimentali, provenienti
direttamente da
aziende leader internazionali
di ogni
settore, ma anche
19
AM
20
AM
21
AM
LUNEDÌ
PM
MARTEDÌ Giornata mondiale dei rifugiati
PM
MERCOLEDÌ
PM
92 greenplanner
settimana 25
giugno 2023
22
AM
GIOVEDÌ
Giornata mondiale Foresta Pluviale
PM
da start up e da centri di ricerca,
che sono messi disposizione
di designer, professionisti
del settore moda e tessile e
della formazione specializzata,
studenti e aziende.
23
VENERDÌ
AM
PM
SABATO
24 25
DOMENICA
Scarpe fatte
con altre... scarpe
Anche l’industria calzaturiera
sta ragionando, e già con
successo, su come ‘incamminarsi’
sui buoni percorsi dell’economia
circolare.
I principi base
sono legati allo
studio di modelli
prodotti il più possibile
con monomateriali facilmente
disassemblabili. Seguono l’uso
di materiali generati da scarti
e tomaie riparabili anche se
in gomma, come ha deciso di
fare Scarpa. L’azienda di Asolo
ha predisposto una rete
estesa in tutto il mondo di risuolatori
certificati, che usano
materiali originali e che sono
dotati di tutti gli strumenti che
servono per risuolare le scarpe
senza comprometterne le
performance.
IL
DATO
Anche le tue scarpe inquinano.
L’industria globale
delle calzature, infatti, sarebbe
responsabile di poco
più dell’1% delle emissioni
globali di gas serra. Scegliere
scarpe durabili e acquistarne
un solo paio all’anno
potrebbe fare la differenza.
greenplanner 93
Largo all’economia circolare
26
AM
LUNEDÌ
Giornata internazionale contro l’abuso
e il traffico illecito di stupefacenti
PM
© Luce Berta
Gli strumenti
adatti: Epr, Cdr
ed ecotassa
Per ottimizzare il mercato
dell’economia circolare, bisognerebbe
puntare con decisione
sui sistemi Epr (Extended
producer responsibility), ovvero
le norme che affidano al produttore
la gestione del fine vita
della merce prodotta. È questa
una buona strategia secondo
un paper pubblicato da Ref ricerche.
Come recita il Testo Unico Ambientale
(art. 178-bis) le aziende
sono tenute a prevedere
misure che incoraggiano “lo sviluppo,
la produzione e la commercializzazione
di prodotti e
componenti dei prodotti adatti
all’uso multiplo, contenenti
materiali riciclati, tecnicamente
durevoli e facilmente riparabili e
che, dopo essere diventati rifiuti,
sono adatti a essere preparati
per il riutilizzo e riciclati per
favorire la corretta attuazione
della gerarchia dei rifiuti”.
Anche i cosiddetti Certificati
del Riciclo (Cdr) hanno il loro
perché: sono, infatti, strumenti
economici di mercato
che permetterebbero di assolvere
in maniera efficiente
agli obblighi e/o obiettivi di
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AM
28
AM
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
PM
PM
94 greenplanner
settimana 26
giugno/luglio 2023
29
AM
GIOVEDÌ
Giornata internazionale dei Tropici
PM
riciclaggio, laddove previsti.
Ref ricerche sostiene anche
che una riforma dell’ecotassa
(ovvero il ‘tributo speciale per
il deposito in discarica dei rifiuti’),
servirebbe per rendere
lo smaltimento in discarica
sconveniente.
Incentivi fiscali:
facciamoli
30
AM
VENERDÌ
Asteroid Day
PM
Allo scopo di stimolare la domanda
di prodotti riciclati, agli
strumenti di mercato sarebbe
opportuno affiancare incentivi
fiscali per materiali e prodotti
‘circolari’, che rendano più convenienti
le materie prime seconde
rispetto ai prodotti vergini.
Così facendo, si potrebbe
sfruttare in maniera decisa
la leva fiscale, definendo un
piano di attuazione di incentivi
o disincentivi che possano
orientare i comportamenti
delle imprese e l’andamento
del mercato in chiave circolare.
SABATO
1 2
DOMENICA
il punto di vista
dei Chinson
a cura di Mario Airaghi
Il diario continua a pag. 102
greenplanner 95
Largo all’economia circolare
Esempi virtuosi che partono da studi scientifici
Cresce l’importanza del
Life cycle assessment
Riuso, recupero, riutilizzo:
se li facciamo bene ci
guadagniamo tutti. Meno
rifiuti in giro, meno sfruttamento
del Pianeta, più prodotti efficienti.
Per fortuna, in molte aziende
italiane hanno capito che l’economia
circolare è un trend vantaggioso.
Basta che alle spalle
ci sia uno studio di Life cycle
assessment.
Come ha fatto Conceria Nuvolari,
che ha affidato al Politecnico
di Milano il calcolo dell’Lca dei
propri prodotti che sono anche
metal free, biodegradabili,
compostabili. «La pelle conciata
tradizionalmente ha già una
durabilità importante - spiega
Sara Santori, Ceo dell’azienda
di Monte Urano (Fermo) - ma
applicando attraverso una tecnologia
proprietaria per primi il
grafene alla pelle siamo riusciti a
renderla dieci volte più resistente
ai graffi e alle sollecitazioni,
oltre che antibatterica al 99,99%,
incrementandone la durata e
perciò riducendone l’impatto
ambientale».
Anche la Montecolino, realtà
che produce moquet in quel di
Provaglio d’Iseo (Brescia), ha
attivato una collaborazione con
un ateneo (in questo caso l’Università
degli Studi di Brescia,
a cura di Camilla Galli Macricè
che ha messo in campo il Laboratorio
Rise) per valutare l’impatto
della propria produzione e
trovare soluzioni Sostenibili. Si è
giunti così al progetto montEcolino
recycling carpet, supportato
da risultati scientifici che dimostrano
l’abbassamento del 78%
della concentrazione di kg di CO 2
per mq all’interno dei prodotti.
Ma non solo: la moquet Montecolino
la recupera, soprattutto
quella delle fiere, e la rende personalizzabile
e utilizzabile per le
pareti degli stand.
L’analisi di Montecolino è stata realizzata secondo la metodologia Lca,
regolamentata dalle norme Uni Iso 14040:2021 e Uni Iso 14044:2021,
che consente di analizzare il ciclo di vita di un prodotto valutandone
gli impatti ambientali. «Ci siamo sempre impegnati tanto per ottenere
questo risultato – spiega a greenplanner.it Nico Fontana –. Molti anni
fa pensavamo bastasse la riciclabilità, oggi invece siamo in grado di
trasformare i nostri prodotti in materia prima seconda, cioè in granuli
riciclati di polipropilene, rivenduti a chi estrude o inietta materiali
plastici per produrre manufatti di vario genere».
What next Albini?
Alle porte di Bergamo c’è l’ormai famoso
Kilometro Rosso. Qui ha preso vita da qualche
tempo un laboratorio – Albini Next
- dove si incrociano saperi e professioni e ricerca
(molto con l’Università Bicocca di Milano), a tutto
vantaggio della simbiosi industriale con cui gli
scarti diventano materie di valore.
Così è per una soluzione di finissaggio, priva di
silicone e microplastiche, ottenuta con un olio
vegetale a base di olio di canapa (progetto nato
dalla collaborazione tra Albini Next e Montex
Italia), oppure della tintura ottenuta dalla lavorazione
di un sottoprodotto del riso nero (qui Albini
Next ha lavorato con Riso Gallo), oppure ancora il
cammino intrapreso per recuperare altri scarti e
usarli per tingere i tessuti del Gruppo. È questa la
sintesi di Re-Oxyde, un progetto di upcycling che
prevede l’impiego di pigmenti inorganici a base di
ossidi di ferro, ottenuti tramite riciclo di materiali
ferrosi di scarto provenienti dall’industria degli
elettrodomestici.
96 greenplanner
greenplanner 97
Largo all’economia circolare
Una ricerca in atto per evitare le fonti fossili
a cura di Laura Cipolla
docente di Chimica Organica presso il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze e
Massimiliano D’Arienzo, docente di chimica generale e inorganica presso
iI Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca
L’amido si fa circolare e diventa
biopackaging
Produrre packaging partendo dagli scarti alimentari,
e più precisamente da tutto ciò che
contiene amido: pane, riso e patate invenduti
dall’industria o dai negozi. È questo il presupposto del
progetto Biostar-Pack: On demand BIOdegradable
STARrchderived composites for PACKaging, finanziato
da Fondazione Cariplo (2020-0993) a un team
di ricercatori dell’Università degli Studi di Milano –
Bicocca, dell’Università di Trento e di Torino.
Il progetto vuole ridurre l’impatto ambientale del
packaging alimentare agendo su tre fronti: riciclo
degli scarti alimentari (da cui si ottiene l’amido) come
fonte di materia prima seconda, biodegradabilità e
riciclo delle materie prime.
Gli scarti alimentari sono, infatti, particolarmente
ricchi di polisaccaridi quali l’amido, ricavabile appunto
dagli scarti di pane, riso e patate. Essendo l’amido
un polisaccaride di origine vegetale, verrà garantita
la biodegradabilità del packaging da esso ottenuto,
rispettando l’ambiente.
Il terzo aspetto rilevante cui il progetto vuol far fronte
BIO-BASED
ottenuta da
materie prime
rinnovabili
BIODEGRADABILE
Può essere
degradata
per azione dei
sistemi biologici
(ambiente)
PLASTICA, QUELLA BUONA
Le bioplastiche maggiormente rispettose
dell’ambiente sono sia bio-based
sia biodegradabili
è il riciclo. Il packaging in materie plastiche è anch’esso
un rifiuto che potrebbe essere valorizzato in un’ottica
di economia circolare. La buona notizia è che a oggi gli
imballaggi di plastica vengono già riciclati per circa il
40%. Tuttavia, non facciamo ancora abbastanza. La
Comunità Europea ha chiesto che per il 2025 si arrivi
al riciclo di almeno il 55% degli imballaggi di plastica.
Le industrie sono alla ricerca di soluzioni che possano
ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi, con lo
sviluppo di materiali sostenibili.
La sfida del team di ricerca del progetto Biostar-Pack
è dunque quella di ottenere materiali da imballaggio
sostenibili basati su fonti rinnovabili, valorizzando gli
scarti alimentari, che siano biodegradabili
e riciclabili.
Per saperne di più sugli sviluppi del
progetto:
LO SAPEVI CHE
Con il termine plastica si intendono
materiali polimerici,
vale a dire costituiti da unità
(monomeri) che si uniscono
tra loro formando lunghe catene
(i polimeri). Le possibilità
che abbiamo a disposizione
per ridurre l’impatto ambientale
nell’ottenimento di questi
polimeri sono diverse: il riciclo,
l’ottenimento dei monomeri
necessari per la sintesi dei
polimeri o del polimero stesso
da fonti rinnovabili, anziché
da fonti fossili (bioplastiche o
plastiche bio-based), polimeri
biodegradabili (polimeri con
caratteristiche chimiche tali
da essere degradati dall’ambiente).
98 greenplanner
Largo all’economia circolare
Azioni positive anche sulla Natura
a cura di Margherita Barbieri
volontaria della sezione Clima e Advocacy di Italian Climate Network
Biodiversità: come l’economia
circolare ci può dare una mano
Fondazione Ellen MacArthur
e Circle Economy,
due delle principali istituzioni
in materia di economia
circolare, affermano che
le Nazioni difficilmente raggiungeranno
gli obiettivi climatici
dell’Accordo di Parigi
(rimanere sotto 1,5 °C) se
non integreranno l’economia
circolare nei loro obiettivi climatici
nazionali, contenuti nei
contributi nazionali determinati,
o National determined
contributions (Ndc). Peraltro,
l’economia circolare ha un potenziale
enorme, dato che l’economia
globale è attualmente
circolare solo per l’8,6%.
L’economia circolare ha anche
un ulteriore ruolo chiave:
è un efficace strumento per
affrontare la perdita di biodiversità
a livello globale. Infatti,
secondo un recente report
di Sitra, il fondo finlandese
per l’innovazione, l’economia
circolare può avere un ruolo
chiave nell’arrestare e invertire
il processo di perdita di
biodiversità, consentendoci di
recuperare gli stessi livelli di
biodiversità del 2000 entro il
2035. Progettando l’eliminazione
dei rifiuti, realizzando
prodotti che durano nel tempo
e mantenendoli in uso il più a
lungo possibile, ridurremmo
la necessità di estrarre nuove
risorse e gli impatti negativi
sulla natura.
EPPUR SI MUOVE
ANCORA POCO...
L’economia circolare ha un
potenziale enorme come
strumento di mitigazione
contro la crisi climatica, ma
attualmente l’economia
globale è circolare solo per
l’8,6%.
Fonte: Circle Economy
Ostacoli in agguato
Purtroppo, a oggi gli impegni
climatici nazionali sono quasi
esclusivamente incentrati sulle
emissioni di gas climalteranti
prodotti dalla transizione
energetica, e non considerano
a sufficienza le emissioni
generate dalla produzione di
beni. Emissioni che potrebbero
essere ridotte notevolmente
grazie all’economia circolare.
Dunque, cosa frena la transizione
verso un sistema economico
circolare?
Le attuali barriere all’accelerazione
di una transizione
circolare sono in primis
la necessità di un approccio
veramente sistemico e
co-creativo. Senza collaborazione
e inclusione di tutti gli
stakeholder e rightholder, non
sarà facilmente traguardabile
la transizione globale da un
sistema produttivo lineare a
uno circolare e rigenerativo.
Un altro argomento fondamentale
è il ruolo della finanza
per supportare la transizione
circolare. Infatti, uno dei principali
ostacoli alla transizione
circolare è la disponibilità e
l’accesso a fondi finanziari che
la supportino.
Inoltre, è essenziale la formazione
e il capacity building sui
temi dell’economia circolare,
come strumento per supportare
un cambio di approccio
sia da parte dei produttori sia
da parte dei consumatori e
della società civile.
greenplanner 99
appunti del mese
L M M G V S D
26 27 28 29 30 1 2
3
10
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5
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25
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6 7 8
13 14 15
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23
27 28 29 30
31 1 2 3 4 5 6
100 greenplanner
Maurizio Ligabue dal portfolio RossoVermiglio, Bologna
luglio Pericolo amianto
#transizioneecologica #bonifica #costruzioni #emergenza
testi a cura dell’avvocato Ezio Bonanni di Ona, Osservatorio nazionale amianto / leggi altri contributi qui
Pericolo amianto
Amianto, il grande
killer per l’uomo
e l’ambiente
Polveri e fibre di amianto o
asbesto che dir si voglia: termini
che identificano quei
minerali fibrosi (serpentini -
crisotilo, anfiboli - crocidolite
e amosite) che sono cancerogeni
perfetti. In sostanza, oltre
ad attivare l’infiammazione e
provocare l’asbestosi e altre
malattie pleuropolmonari,
sono causa di cancro. Il mesotelioma
è il classico cancro
dell’amianto: il tumore sentinella.
L’uso ubiquitario in Italia,
in 3.000 applicazioni (nonostante
i rischi fossero noti fin
dall’inizio del secolo scorso, e
l’asbestosi fosse stata tabellata
con la L. 455/1943), e il
ritardo delle bonifiche, hanno
causato un’epidemia tuttora
in corso, con numeri sempre
più imponenti.
Come chiarito dall’Inail nel VII
rapporto del ReNaM, sono
stati oltre 31.000 i casi di mesotelioma
tra il 1993 e il 2018.
I dati non sono completi, e a
queste vittime bisogna ag-
3
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5
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LUNEDÌ
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
PM
PM
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settimana 27
luglio 2023
6
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GIOVEDÌ
VENERDÌ
•Giornata internazionale delle cooperative
•Giornata internazionale del bacio
PM
PM
giungere quelle delle malattie
asbesto correlate che sono
molteplici, e tante con esito
purtroppo infausto. Le denunce
non mancano, eppure
il problema non è stato ancora
risolto, nonostante la mobilitazione
delle vittime e dei loro
familiari. Il dramma è costituito
dal fatto che il numero
di casi di mesotelioma è in
continuo aumento, così come
quello delle malattie asbesto
correlate, tra cui anche quelle
multifattoriali. Più di 7.000 decessi
per sole malattie asbesto
correlate nel 2021, come
rimarcato ne “Il
libro bianco delle
morti di amianto
in Italia 2021”.
PER SAPERNE DI PIÙ
SABATO
8 9
Giornata
internazionale
del Mar
Mediterraneo
DOMENICA
L’importanza
delle bonifiche
È necessario che le bonifiche
dell’amianto e di altri cancerogeni
siano completate
in tempi brevi, utilizzando
anche i fondi strutturali europei
e le nuove risorse. Si
avrà così, oltre alla tutela
della salute, in chiave di prevenzione
primaria, anche un
risparmio in termini di spese
sanitarie e previdenziali.
LO SAI
CHE...
Perché a volte l’amianto viene
chiamato Eternit? Eternit
è il nome dell’azienda produttrice
di fibrocemento,
realizzato proprio a base di
amianto. Il marchio registrato
è della società belga Etex.
greenplanner 103
Pericolo amianto
La mappa
del rischio in Italia
Un milione di siti e micrositi
con presenza di amianto e
materiali che lo contengono.
Ci sono anche i siti di interesse
nazionale (i cosiddetti Sin),
dei quali almeno 10 solo per
l’amianto (si veda l’infografica
nella pagina accanto). La loro
bonifica procede con lentezza,
così come per tutti gli altri Sin
(241.756), per i quali i veleni
sono molti e si sommano
all’asbesto.
Anche in questo caso si tratta
della punta dell’iceberg. Certo,
in questi contesti il rischio è
provato dall’elevato numero
10 LUNEDÌ Giornata di Nikola Tesla
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11 MARTEDÌ Giornata mondiale della popolazione
© Francesco Scatena
AM
PM
di mesoteliomi, diagnosticati
anche nella popolazione che
ha vissuto e vive in queste città.
Casale Monferrato o Bari,
ne sono il triste, tragico esempio.
Tuttavia, come abbiamo
già evidenziato, il rischio è generalizzato
e non risparmia
nessuno.
È necessario, quindi, affrontare
e risolvere questo problema.
Innanzitutto con l’impegno
di tutti, poi con risorse
e con nuovi strumenti anche
tecnico-normativi, che coinvolgano
anche la leva fiscale
(vedi credito di imposta).
12 MERCOLEDÌ
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settimana 28
luglio 2023
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VENERDÌ
Giornata mondiale dello Squalo e dello Scimpanzé
PM
I 10 SIN PER ESCLUSIVA
PRESENZA DI AMIANTO
1 Emarese – Cave di Pietra (AO)
2 Balangero – Cava Monte
S. Vittore (TO)
3 Casale Monferrato – Eternit
4 Broni – Fibronit (PV)
5 Officina Grande Riparazione
Etr di Bologna
6 Napoli Bagnoli – Eternit*
7 Tito – ex Liquichimica (PO)
8 Bari – Fibronit
9 Biancavilla – Cave Monte
Calvario (CT)
10 Priolo – Eternit Siciliana (SR)
* È in fase di completamento la bonifica
dell’area dell’ex fabbrica, anche
se è stato trovato un quantitativo
di amianto superiore addirittura a
quello previsto.
SABATO
15 16 DOMENICA
Giornata
mondiale
della
capacità
dei giovani
Le norme tecniche
del Mite
Nel 2020 il Ministero della
transizione ecologica (Mite) ha
avviato un aggiornamento delle
norme tecniche in materia di
bonifica di siti contaminati, tra
cui rientrano anche proposte di
modifica relativamente alla tematica
dell’amianto. È sempre il
Mite che ora si sta occupando di
completare la mappatura della
presenza di amianto sul territorio
nazionale.
greenplanner 105
Pericolo amianto
PER SAPERNE DI PIÙ
I pericoli attuali
Siamo in emergenza sanitaria
e giudiziaria. In molti, per
motivi di lavoro o per inquinamento
ambientale, sono
stati già esposti o lo potranno
essere ancora. Non c’è una
soglia al di sotto della quale
il rischio si annulla. Il cancro è
sempre dietro l’angolo, specialmente
il mesotelioma, che
può essere causato anche da
dosi piccole. Ecco che dunque
è necessario bonificare,
bonificare e bonificare, ma
soprattutto evitare il rischio.
L’Ona ha creato l’App amianto,
così che si possa realizzare la
mappatura e allo
stesso tempo conoscere
ed evitare
i siti a rischio.
17 LUNEDÌ
AM
18 MARTEDÌ
AM
PM
Nelson Mandela International Day
PM
La mappa del rischio comprende
anche l’amianto a livello
della Marina Militare Italiana,
tant’è vero che si è dovuta varare
una normativa specifica,
l’art. 20, L.183/10, per poterla
tutelare. È dovuto intervenire
perfino il presidente della Repubblica,
al tempo Giorgio Napolitano,
che nel 2010 rifiutò
di avallare il collegato lavoro,
perché privo di tutela delle vittime
nelle forze armate e nel
comparto sicurezza.
106 greenplanner
19 MERCOLEDÌ
AM
PM
settimana 29
luglio 2023
20
AM
GIOVEDÌ
PM
21
AM
VENERDÌ
PM
SABATO
22 23 DOMENICA
Attenzione
ai lavori in corso
Certe volte responsabile è
l’imprudenza: il Velodromo
dell’Eur a Roma, per esempio,
è stato distrutto con cariche
esplosive che hanno determinato
il rilascio di una nube
di amianto. Non conosceremo
mai il numero di casi di
mesotelioma che tale nuvola
di amianto determinerà nei
prossimi decenni. Per questo
motivo, l’Ona è sempre
al fianco di tutte le amministrazioni,
e disponibile alla
collaborazione.
Ogni richiamo al Ponte Morandi
non è puramente casuale:
in quell’occasione l’intervento
dell’associazione
ha determinato poderose
misure di sicurezza, riducendo
al minimo la dispersione
di fibre.
L’insidia
delle tubature
Nel nostro Paese, il rischio si
annida anche nelle tubature
dell’acqua potabile: 500.000
chilometri, compresi gli allacci.
Il rischio più esteso è
quello nel settore edile, che
cuba il 16,2% delle tubature.
greenplanner 107
Pericolo amianto
24 LUNEDÌ
AM
PM
PER SAPERNE DI PIÙ
PER SAPERNE DI PIÙ
Un’occhiata
alle norme
Nel corso degli anni si sono affastellate
una serie di norme
anche in campo previdenziale
e risarcitorio, che meritano
una sintesi. Fu per questo che
l’allora Ministro dell’Ambiente,
Sergio Costa, costituì la Commissione,
di cui facevo parte. Il
quadro è quello della L. 257/92,
che si è innestata sul complesso
normativo legato alla tutela
dei diritti delle vittime, e delle
disposizioni relative
alla bonifica,
non imposta sempre
e comunque.
Sulla tutela in chiave preventiva
poco si è fatto, a eccezione del
prepensionamento con i benefici
contributivi amianto (art. 13,
comma 8, L. 257/92), anche in
assenza di malattia.
In questo modo, i lavoratori già
esposti ad amianto debbono
essere collocati in prepensionamento,
ed evitare così altre
esposizioni. In caso di malattia
asbesto correlata, sussiste il diritto
sia all’indennizzo Inail, sia
al prepensionamento, sempre e
comunque. Infatti, all’originaria
tutela dell’art. 13, comma 7, L.
257/92, per cui sono aggiunte
contribuzioni pari al 50% dei periodi
di esposizione,
si è aggiunta la
pensione di invalidità
amianto.
108 greenplanner
25 MARTEDÌ
AM
26 MERCOLEDÌ
AM
PM
Giornata internazionale per la conservazione
delle Mangrovie
PM
settimana 30
27
AM
GIOVEDÌ
PM
luglio 2023
Le vittime, infine, possono
ottenere il risarcimento del
danno (erogato agli eredi in
caso di decesso). Sono risarcibili
sia i danni patrimoniali
sia quelli non patrimoniali,
compresi quelli futuri.
28
AM
VENERDÌ
PM
Questione
di... Bonus
Smaltire materiali
in amianto è
costoso e questo
frena le bonifiche.
Ogni anno
l’Inail mette a disposizione
dei fondi per le aziende e, anche
se partecipare al bando
è complicato, possono farlo
tutte le imprese, anche quelle
individuali iscritte alla Camera
di commercio, industria, artigianato
e agricoltura o gli
enti del terzo settore. Gli unici
incentivi per i privati erano
legati al Superbonus 110%
e quindi alla riqualificazione
energetica dell’edificio.
SABATO
29 30 DOMENICA
Giornata mondiale
della Tigre
Giornata mondiale
dell’amicizia
il punto di vista
dei Chinson
a cura di Mario Airaghi
Il diario continua a pag. 114
greenplanner 109
Pericolo amianto
Le bonifiche in pratica
Come e con che cautele intervenire
per rimuovere l’amianto
La pericolosità delle fibre
di amianto impone che
le bonifiche siano effettuate
da professionisti. È la
legge stessa che lo prevede,
per garantire quanto più possia
cura di Ona, Osservatorio nazionale amianto
© Coldiretti
bile la sicurezza sia degli operai
che se ne occupano sia dei
residenti vicini al sito contaminato
(ilgiornaledellambiente.
it/assistenza-tecnica-amianto-bonifica-siti-contaminati/
tecniche-di-bonifica-amianto-strategie-di-prevenzione/
rimozione-bonifica-amianto-vantaggi-incentivi-assistenza-ona/).
Questo vale sia
che si tratti della rimozione di
un piccolo elemento che contiene
asbesto, trovato magari
durante la ristrutturazione di
un appartamento, sia che si
tratti della bonifica di grandi
siti dove è necessario un
vero e proprio team in grado
di gestire interventi complessi.
In quest’ultimo caso, è
necessario seguire l’obiettivo
di una Sostenibilità ambientale,
sociale ed economica. I
responsabili dovranno garantire
la salute dei lavoratori e la
sicurezza in generale, nonché
L’Osservatorio nazionale
amianto: per la vita
e l’ambiente e la tutela
delle vittime
La tragica, triste, storia dell’amianto in Italia
è intrisa di sangue di vittime innocenti. Questa
strage è tuttora in corso e, purtroppo, è
destinata a essere alimentata dai ritardi nelle
bonifiche, giustificati anche dall’ambiguità della
L. 257/92. Per questi motivi, l’Ona (Osservatorio
nazionale amianto) sostiene sia necessario
prima di tutto preservare l’ambiente e la salute,
e con essi la dignità della persona umana, evitando
che si continuino a perpetuare condizioni
di rischio, nei luoghi di vita e di lavoro.
Neghiamo con forza che ci possa essere contrapposizione
tra salute e lavoro. Si tratta, in
realtà, di un falso dilemma, che nasconde la
sete di profitto che prevale sulla libertà e la
dignità della persona, e poi sulla sua salute, e
infine sulla sua vita e su quella dei suoi familiari.
La strage si consuma dopo 20, 30, 40 anni dalle
prime esposizioni. Colpisce anche i familiari, con
casi di mesotelioma, e intere comunità, come
dimostrano il caso di Casale Monferrato e l’Ilva
di Taranto. Quest’ultima è la triste storia di un
disastro ambientale ancora in corso (onanotiziarioamianto.it/ilva-di-taranto-disastro-ambientale/).
Se vogliamo affrontare e risolvere questi drammi,
compresi quelli legati ad altri cancerogeni,
dobbiamo preservare l’ambiente e quindi la
salute. L’Ona, dunque, applicando il principio
di precauzione, sostiene la necessità della cosiddetta
prevenzione primaria, che permette di
inverare concretamente i principi costituzionali,
110 greenplanner
Pericolo amianto
i relativi controlli, un’adeguata
gestione dei rifiuti e di tutti gli
aspetti ambientali.
Una prima disciplina sull’amianto
è stata introdotta in Italia
con la legge 257 del 1992, che
ne ha vietato l’utilizzo. La legge
disciplina anche le modalità di
trattamento, di smaltimento e
di esportazione dell’amianto e
dei prodotti che lo contengono
(normati con i successivi Decreti
Ministeriali del 6 settembre
1994 e del 20 agosto 1999).
Anche il Testo unico sulla salute
e sulla sicurezza nei luoghi di
lavoro (Dlgs 81/2008) disciplina
la materia dell’amianto
sostituendo il Dlgs 257/2006.
All’interno del Tu sulla sicurezza
nei luoghi di lavoro sono indicati
obblighi specifici che devono
essere rispettati dal datore di
lavoro, che deve valutare il
rischio e adottare le misure di
sicurezza conseguenti. Successivamente,
sono seguite altre
numerose normative.
A CHI RIVOLGERSI
Le aziende che possono realizzare questi interventi sono iscritte
all’Albo dei Gestori Ambientali, nelle categorie 10 A e 10 B.
La prima include quelle che si occupano della bonifica di materiali
edili contenenti amianto legato al cemento (eternit). La
seconda, invece, effettua interventi su strutture composte da
altre combinazioni di amianto, come strati isolanti o tubature.
In ogni caso, prima di toccare
qualsiasi materiale contenente
amianto, è necessario valutare
quanto sia deteriorato. Più
è rovinato e più le fibre killer
si disperdono nell’aria, con
il rischio di essere inalate. È
proprio l’inalazione che causa
malattie che hanno spesso
un esito infausto: il mesotelioma
(la patologia sentinella
che indica l’esposizione all’amianto),
e altri tipi di tumore
come quello del polmone.
Generalmente, quando il
materiale non è deteriorato, è
possibile metterlo in sicurezza
senza rimuoverlo, attraverso
tecniche di incapsulamento e
confinamento. Quando invece
viene considerato pericoloso
durante un primo sopralluogo,
allora si rende necessario lo
smaltimento. L’incapsulamento
prevede di ricoprire l’intero
manufatto con prodotti
specifici, che creano una sorta
di pellicola che non consente la
diffusione delle fibre tossiche
dell’amianto. Il confinamento,
invece, prevede la separazione
tra il manufatto di amianto e
gli spazi adiacenti, creando una
sorta di barriera tra i due.
Anche in presenza di dispersione
di fibre nocive, queste non
sono dannose per
chi vive negli spazi
adiacenti perché isolate
fisicamente.
PER SAPERNE DI PIÙ
compresa la nuova formulazione dell’art. 9 di
tutela dell’ambiente, che segna una svolta epocale
da cui non si può prescindere.
Concetti e impegni antichi, i nostri, che l’Ona
ha portato avanti utilizzando l’amianto come
metafora del rischio e delle conseguenze dello
sfruttamento delle classi operaie, ma anche
dell’ambiente e del territorio. Poi, ci sono tutte
le nostre altre attività, quelle della prevenzione
secondaria (ricerca scientifica e terapie), e
ancora la prevenzione terziaria, che ha nell’epidemiologia
e nella tutela dei diritti la sua fondamentale
importanza.
Fino a quando non verrà portata a termine la
bonifica, ed esauriti i tempi di latenza, non si
vincerà la battaglia contro le malattie asbesto
correlate. Ci vorranno decenni, anche ove l’amianto
fosse bonificato oggi. Quindi, a questo
punto, è fondamentale anche la tutela dei diritti.
La consulenza per la bonifica, quella per la sorveglianza
sanitaria, la collaborazione con le
istituzioni del Ssn e la tutela dei diritti debbono
proseguire. Ecco perché abbiamo istituito un
Numero verde (800 034 294), presso il quale
tutti possono chiedere sostegno e ausilio, o
anche semplicemente un supporto morale,
perché tutti insieme dobbiamo affrontare e
risolvere questo problema. Per molto tempo le
vittime sono state lasciate sole, come se fosse
solo un loro problema, mentre invece tutti possiamo
diventare vittime e lo siamo già quando
respiriamo la fibra killer.
L’Ona svolge i suoi servizi gratuitamente. È sufficiente
contattare il Numero verde, oppure può
essere chiesta la consulenza scritta gratuita
compilando il form nella pagina onanotiziarioamianto.it/assistenza-gratuita-vittime-amianto/
greenplanner 111
appunti del mese
L M M G V S D
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3
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Tiziana Fustini dal portfolio Accumulo Strong
agosto Ecolifestyle
#swapparty #ricondizionato #locale #green
testi a cura della Redazione
Ecolifestyle
E ora... attenti
all’ombra
Dopo la più famosa impronta
ecologica, arriva l’analisi
della nostra ombra climatica,
nata perché valutare la sola
impronta di carbonio sembrerebbe
essere limitante, o
meglio non darebbe una descrizione
sufficientemente
accurata dell’impatto delle
31 LUNEDÌ
AM
PM
1 MARTEDÌ
AM
PM
scelte individuali sul clima.
Che, invece, sono sempre più
pesanti. La tendenza è ora
quella di analizzare l’ombra
climatica di ognuno di noi partendo
dai consumi (in sostanza
lo stile di vita), dalle scelte
(per esempio il numero di figli,
la professione, gli investimenti)
all’attenzione (che indica il
grado di focalizzazione sulla
crisi climatica e l’impegno a
contrastarla).
Siamo fortemente invitati a
non concentrarci su singoli gesti
– come cambiare la lampadina
o chiudere il rubinetto –,
ma ad andare al sodo e punta-
2 MERCOLEDÌ
AM
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114 greenplanner
settimana 31 luglio/agosto 2023
3
AM
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GIOVEDÌ
VENERDÌ
PM
re ad azioni veramente efficaci.
La buona notizia è che si può
vivere bene, e rispettare l’ambiente,
senza grossi sacrifici:
basta solo adottare le nuove
soluzioni tecnologiche, che
per fortuna non mancano.
Esempio lampante di quello
che intendiamo sono i fuochi
d’artificio: il loro inquinamento è
anche acustico. Per fortuna c’è
chi, combinando design e biologia,
ha ideato migliaia di scintille
di luce composte da materiali
biodegradabili e mosse silenziosamente
dal vento. Il progetto
in questione
si chiama Spark ed
è firmato dallo Studio
Roosegaarde.
PER SAPERNE DI PIÙ
AM
PM
Lo dice la
Costituzione
italiana
SABATO
5 6
DOMENICA
Il diritto delle future generazioni
a fruire di un ambiente
sano e integro è
entrato nella Costituzione
italiana: il Parlamento ha
infatti approvato in via definitiva
la riforma che modifica
gli articoli 9 e 41 della
nostra Carta costituzionale.
In particolare, l’articolo 9
della nostra Costituzione
è stato modificato aggiungendo
che “La Repubblica
(...) tutela l’ambiente, la biodiversità
e gli ecosistemi,
anche nell’interesse delle
future generazioni” e la
legge dello Stato disciplina
i modi
e le forme di
tutela degli
animali.
PER SAPERNE DI PIÙ
greenplanner 115
Ecolifestyle
7
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PM
Va di moda l’usato
Swap party, mercatini dell’usato,
vintage corner: agli italiani
piace sempre di più non
buttare, ma mettere in qualche
modo in circolo. La cosa bella è
che, dando nuova vita a oggetti,
vestiti e attrezzature, si evita
di inquinare. Come? “Comprando
e vendendo usato, non si
evitano solamente le emissioni
di anidride carbonica, ma anche
l’estrazione e l’utilizzo di
materie prime per produrre
nuovi beni”. È questa la posizione
di Subito.it che presidia
questo mercato online.
Ed è proprio Subito.it a calcolare
che nel 2020 le compravendite
sul proprio sito abbiano
fatto risparmiare oltre 2 milioni
di tonnellate di acciaio, che
corrispondono per esempio a
26.800 km di binari, 3 volte la
lunghezza della Transiberiana.
Ancora, sono state risparmiate
197.000 tonnellate di alluminio,
come non aver prodotto
13 miliardi di lattine di bibite
e, infine, 310.000 tonnellate
116 greenplanner
8
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MERCOLEDÌ
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Giornata internazionale dei popoli indigeni
PM
settimana 32
agosto 2023
10
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GIOVEDÌ
VENERDÌ
Giornata mondiale del Leone
PM
PM
di plastica, quelle che servirebbero
per produrre 44 miliardi
di sacchetti di plastica o 5,8
miliardi di bottiglie di plastica
da 2 litri.
Insomma, acquistare l’usato
significa potenzialmente
non produrre nuovi beni e
non dismetterli in discarica,
allungando così il ciclo di vita
degli oggetti. In questo modo,
le emissioni di CO 2
legate al
processo di produzione e dismissione
di un bene vengono
azzerate, e non vengono consumate
nuove materie prime.
Una forma di economia circolare
sostenibile di per sé, che
porta a un risparmio non solo
economico, ma anche ambientale,
quantificabile con il metodo
Lca (Life cycle assessment).
Ma gli scambi non avvengono
solo online. Anzi, sono sempre
di più gli appuntamenti in giro
per l’Italia che prevedono una
forma di scambio.
SABATO
12 13
• Giornata
internazionale
della gioventù
• Giornata
mondiale
dell’Elefante
DOMENICA
Regali
circolari
Perché un regalo sia veramente
sostenibile deve rispondere
almeno a due di
questi parametri:
• circolare: deriva da un altro
prodotto e può essere adeguatamente
smaltito senza
impatto sull’ambiente;
• locale: nasce da una bottega
a km zero;
• dematerializzato: non ha
una fisicità, ovvero non è
stato prodotto con materie
prime;
• ricondizionato: è stato
aggiustato da qualcuno con
mani esperte.
greenplanner 117
PER SAPERNE DI PIÙ
Ecolifestyle
Il bello del riparare
Elettrodomestici, smartphone,
biciclette: agli europei
piace sempre più aggiustarli.
Secondo un sondaggio di Eurobarometro,
il 77% dei cittadini
dell’Europa è pronto al
cambiamento e considera la
riparazione come opzionabile,
prima di un nuovo acquisto, e il
79% del campione pensa che i
produttori di dispositivi digitali
dovrebbero essere obbligati a
rendere più facile la sostituzione
delle componenti rotte.
Un segnale importante, che
evidenzia il crescente senso
di responsabilità e rispetto dei
cittadini/consumatori
europei nei
confronti dell’ambiente.
14
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settimana 33
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PM
agosto 2023
LO SAI
CHE...
Per raggiungere l’obiettivo
comunitario della neutralità
climatica al 2050, è fondamentale
anche allungare la
vita degli apparecchi tecnologici.
Tenendo conto degli
obiettivi del Green Deal, per
contrastare l’inquinamento
e favorire lo sviluppo dell’economia
circolare, Bruxelles
punta alla regola del Diritto
alla riparazione, come legge
che stabilisce l’obbligo per i
produttori di progettare apparecchi
elettronici che siano
facili da smontare e riparare,
anche da parte degli stessi
consumatori, e di distribuire
i pezzi di ricambio e le istruzioni
per la riparazione.
SABATO
19 20
• Giornata
mondiale
dell’aiuto
umanitario
• Giornata
mondiale
della
fotografia
Il diario continua a pag. 122
DOMENICA
Occhio all’indice
di riparabilità
Dal 1° gennaio 2021, al momento
della scelta di un nuovo
televisore, di uno smartphone,
di un computer portatile,
di un tagliaerba elettrico e di
una nuova lavatrice, i cittadini
italiani – in linea con tutte le
comunità europee – hanno a
disposizione un punteggio tra 1
e 10 per giudicare la facilità con
cui il prodotto esaminato potrà
essere riparato.
I criteri sono 5:
• presenza di documentazione
• smontaggio
•disponibilità e prezzo dei
pezzi di ricambio
• criterio specifico per ciascuna
categoria di prodotti.
Teneteli d’occhio: in fondo valgono
più della variabile prezzo.
greenplanner 119
Ecolyfestyle
L’industria della moda per cui vogliamo lavorare
Il decalogo della moda sostenibile
secondo gli studenti
del Milano Fashion Institute
a cura di Ilaria Amato
Gli studenti del Master in Product sustainability
management del Milano Fashion
Institute amano la moda, e il loro sogno è lavorare
in questo settore, che però - dicono - «sappiamo
essere uno dei più inquinanti al mondo».
Si stima, infatti, che il consumo di vestiti sia destinato
a crescere del 63% entro il 2030, con un
forte impatto sulle persone e il Pianeta. Questo
Manifesto è scritto per promuovere la nostra
visione di un mondo migliore, un luogo in cui ogni
individuo e elemento naturale sono fondamentali
e degni di rispetto. «Noi studenti del Milano
Fashion Institute - affermano - siamo persone
di diversa nazionalità, età e
background, ma la nostra
missione è unica: trasformare
la moda in un sistema
sostenibile, seguendo i valori
in cui crediamo: impegno,
competenza e passione. Ecco
come deve essere l’industria
della moda in cui vogliamo
lavorare».
1. Tracciabile Perché ameremo di più i nostri vestiti se
sapremo che sono stati fatti nel rispetto di luoghi e
persone
2. Equa Con l’obiettivo di garantire l’uguaglianza di salario
per tutte le donne che lavorano nel settore
3. Sicura Proteggendo le condizioni di lavoro lungo
l’intera filiera di produzione e distribuzione
4. Consapevole Con valori condivisi dalle aziende e dai
lavoratori, evitando la trappola del Greenwashing, che
aumenta ancora di più il consumo eccessivo di vestiti
5. Riciclabile Mescolando i tessuti e non le fibre
6. Limitata Favorendo la produzione on demand: l’acquisto
di un capo, se ben ponderato, diventa ancora
più speciale
7. Protetta Il diritto di copyright va tutelato per limitare
la produzione eccessiva di merce contraffatta e favorire
la creatività
8. Circolare Includendo anche collezioni capsule realizzate
con vestiti pre loved e con scorte inutilizzate del
brand, favorendo l’upcycling
9. Inclusiva Aumentando l’offerta di taglie (sfruttiamo la
possibilità di avere campioni e misurazioni virtuali offerta
dalle nuove tecnologie). Nessuno di noi è uno standard
10. Divertente La moda è gioia, creatività, bellezza,
valori che raddoppiano se realizzata in chiave sostenibile
La label Fur of love
Abbiamo a cuore gli animali,
siamo contro gli
allevamenti da pelliccia,
e siamo concordi nel chiederne
la chiusura assoluta,
in Italia come all’estero. Ma
stiamo anche lavorando per
salvare qualsiasi indumento
dalla discarica. Ridargli vita,
farne upcycling, rimodernarlo
è una tendenza in atto. E
crediamo che questo debba
avvenire anche per i capi di
pelliccia che troviamo negli
armadi delle nonne, delle
mamme e delle zie. Capi cui
diamo un valore affettivo, e lo
stesso recuperare è un atto di
pre loved.
Il rispetto per l’ambiente viene
proprio dall’evitare di gettare
in discarica un capo e indossarne
uno che non è stato
prodotto ora, ma in passato.
Si evita così di generare altra
C0 2
e altri gas serra, e si evita
di usare acqua ed energia. In
più, si dà lavoro agli artigiani
che, con le loro sapienti mani,
riescono a creare capi aggiornati.
Per questo
sono nate la label e
la campagna Fur of
Love. (M.C.Cer)
PER SAPERNE DI PIÙ
120 greenplanner
Per conoscere le imprese
Cambiare con Essity
si può: ciclo mestruale
Sostenibile e senza tabù
Il ciclo mestruale tocca nuove
consapevolezze tipiche di
chi si impegna a cambiare stile
di vita e adottare comportamenti
con un minor impatto
ambientale. Sempre più donne
scelgono di provare soluzioni
innovative e sostenibili per le
mestruazioni.
E allora, spazio alle mutandine
mestruali Intimawear by Nuvenia.
Si tratta di biancheria
intima assorbente e lavabile:
queste mutandine sono in
grado di assorbire il sangue e
dare protezione fino a 12 ore,
senza il bisogno di ricorrere a
protezioni aggiuntive. Essity
ha lanciato questa innovativa
gamma di prodotti pensando
all’ambiente e al benessere
delle donne. Queste mutandine
lavabili sono progettate per
soddisfare le necessità delle
donne, assicurando protezione
e comfort per tutta la giornata,
anche durante i giorni di
flusso più abbondante.
Quindi, Nuvenia ha pensato a
una nuova mutandina assorbente
che può essere lavata
insieme alla normale biancheria,
con prestazioni ottimali
fino a un minimo di 50 lavaggi,
producendo così l’82%* in
meno di rifiuti, come dichiara
la stessa Essity.
Grazie alla continua innovazione
tecnologica è possibile
ora fare scelte sostenibili per
il Pianeta.
«In Essity ci impegniamo ogni
giorno per contribuire allo
sviluppo della società e al benessere
delle donne, a partire
da innovazioni di prodotto
che consentano alle persone
di adottare abitudini sempre
più sostenibili» commenta
Michela Marabini, marketing
manager intimate hygiene
Essity Italy.
Intimawear by Nuvenia
Le mutandine mestruali lavabili
Intimawear by Nuvenia sono disponibili
in due modelli e livelli di
assorbimento: Hipster, per flussi
abbondanti, e Bikini, per flussi
moderati, così da assicurare in
ogni occasione la giusta protezione,
perché le mestruazioni
non sono tutte uguali e non
sono sempre uguali. La gamma
Intimawear by Nuvenia è realizzata
con tecnologia TriTech: la
morbida superficie filtra velocemente
il sangue per lasciare la
pelle fresca e asciutta; il nucleo
multistrato assorbe ogni tipo di
flusso per una protezione fino a
12 ore; lo strato esterno evita
le fuoriuscite e lascia traspirare
la pelle.
Mettiamo le Cose in Comune
Ma le mestruazioni hanno ancora tanta strada da fare. Lo sa
Essity che, con il marchio Nuvenia, ha portato nelle scuole il progetto
‘Mettiamo le Cose in Comune’, per abbattere i tabù sul ciclo
mestruale insieme a ragazze e ragazzi delle scuole superiori.
Oltre agli incontri in presenza e online per rispondere alle curiosità
degli studenti, Essity ha promosso la creazione di angoli di
‘Assorbente sospeso’ nei bagni di scuola. Lo scopo? Renderla un
posto accogliente. «Per superare il disagio che ancora riguarda le
mestruazioni e arrivare a parlarne con normalità, senza ricorrere
a perifrasi suggestive, il dialogo è lo strumento adatto», spiega
Diana de Marchi, docente e consigliera del Comune di Milano
per le pari opportunità. L’iniziativa, che per
ora ha coinvolto alcuni Istituti superiori
milanesi, lucchesi e campani, evidenzia il
bisogno di favorire la sensibilizzazione sul
tema e che, per farlo, la scuola e i ragazzi
rappresentano lo spazio giusto per superare
i condizionamenti sociali.
* rispetto all’uso di 100 protezioni assorbenti monouso per l’igiene femminile insieme alla
normale biancheria intima lavata 50 volte.
Essity Italy Spa Via XXV aprile, 2 - 55011 Badia Pozzeveri (Altopascio - Lucca)
www.essity.it
Ecolifestyle
La Green work
culture
Mai come in questo periodo la
felicità in azienda è una richiesta
di base, e pare che il coinvolgimento
dei singoli collaboratori
dipenda dalle iniziative in
tema di Sostenibilità messe in
campo dalle imprese. In poche
parole, dalla green work culture
dell’azienda.
Stando a quanto indicato dal
Green Business Bureau, le iniziative
di questo tipo migliorano
il morale dei dipendenti
che, di conseguenza, risultano
anche più motivati e tendono a
essere anche più fedeli all’impresa
di appartenenza.
Ecco qualche consiglio per rafforzare
la 'Green culture' della
tua azienda:
• promuovi la mobilità dolce;
• lascia spazio al verde (dentro
e fuori l’ufficio);
• promuovi cibi naturali;
• crea spazi rilassanti e ricreativi;
• sviluppa la cultura del non
spreco, compreso il risparmio
energetico;
• organizza eventi green.
21
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22
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LUNEDÌ
MARTEDÌ
Giornata internazionale del ricordo
e tributo alle vittime del terrorismo
PM
PM
23
AM
MERCOLEDÌ
Giornata internazionale per la commemorazione
del commercio degli schiavi e della sua abolizione
PM
Calendario alla mano,
il Companies that
Care Day si festeggia
(soprattutto negli Usa)
il 18
marzo
122 greenplanner
settimana 34
agosto 2023
24
AM
25
AM
GIOVEDÌ
VENERDÌ
PM
PM
Vita sul lavoro
Il lavoro ibrido fa bene agli
italiani. Secondo una ricerca
condotta da Cisco, il 54% è sicuro
che la qualità della propria
vita sia addirittura migliorata,
portando anche a un aumento
della produttività in azienda.
E comunque, il 71,8% pensa
che il proprio lavoro possa essere
svolto con successo sia
da casa sia in ufficio, anche se
purtroppo solo 1 persona su 4
ritiene che la propria azienda
sia organizzata per poter lavorare
efficacemente in maniera
ibrida.
Sono questi i primi dati che
emergono dallo studio di Cisco
'I dipendenti sono pronti per il
lavoro ibrido, e tu?'.
SABATO
26 27
Giornata
mondiale
del Cane
DOMENICA
I BENEFICI
DELL’HYBRID
WORK
il 48%
DELLE PERSONE DEDICA
PIÙ TEMPO ALLA FAMIGLIA,
AGLI AMICI E AGLI ANIMALI
DOMESTICI
L’importanza
di essere benefit
Diventare una società benefit
(dove la Sostenibilità è intrapresa
da statuto aziendale)
porta forti vantaggi. Secondo
recenti dati della Deloitte Millennial
Survey, il 77% di questa
fascia di età afferma che lo
scopo dell’azienda è il motivo
principale per cui scelgono un
certo datore di lavoro.
greenplanner 123
Ecolifestyle
Il fumo fa male
anche all’ambiente
Impegnarsi a smettere di fumare:
è questa la tendenza di
molti italiani che hanno a cuore
la loro salute e l’ambiente. Dati
dell’Oms dimostrano che l’uso
del tabacco è responsabile del
25% di tutti i decessi per cancro
a livello globale. Ogni anno nel
mondo perdono la vita circa 8
milioni di persone a causa del
tabacco. Ormai, purtroppo,
è confermato che il fumo da
sigaretta è il più importante
motivo di morte evitabile nella
nostra società.
Il problema, però, è anche ambientale:
con l’iniziativa ‘Beach
Litter’ di Legambiente si è
constatato che in cento metri
di spiaggia si trovano in media
77 mozziconi di sigaretta. Le
sigarette, infatti, sono tra i rifiuti
più diffusi nell’ambiente,
ovviamente dopo la plastica. La
parte più dannosa sono i filtri,
principalmente fatti di diacetato
di cellulosa, un polimero
lento a decomporsi. Per la
decomposizione si è calcolato
circa due anni, ma dipende da
molti fattori, quindi potrebbe
durare molto di più.
il 31 maggio
è sinonimo di lotta contro
il fumo: è questa infatti la
giornata contro il tabagismo
28
AM
29
AM
30
AM
LUNEDÌ
PM
MARTEDÌ Giornata mondiale contro i test nucleari
PM
MERCOLEDÌ
PM
124 greenplanner
settimana 35
31
AM
GIOVEDÌ
Giornata internazionale della solidarietà
PM
agosto/settembre 2023
1
AM
VENERDÌ
PM
Azioni congiunte
Puntando a un lavoro sinergico
con gli Stati membri
dell’Europa nella concreta
realizzazione di una normativa
uniforme sul tabacco, si
arriverebbe probabilmente a
un impatto sulla vita quotidiana
dei cittadini. Importante
sarebbe anche un’attività
coordinata sui produttori
del mondo del fumo: c’è chi
parla di riuscire a tassare i
prodotti del tabacco e scoraggiare
l’acquisto
di sigarette
e altri prodotti
comparabili.
PER SAPERNE DI PIÙ
SABATO
2 3
DOMENICA
il punto di vista
dei Chinson
a cura di Mario Airaghi
Il diario continua a pag. 132
greenplanner 125
Ecolifestyle
Vivere Green in famiglia
a cura di Valeria Galli, coordinatrice comunicazione e
Marirosa Iannelli, coordinatrice della sezione Clima e Advocacy
di Italian Climate Network
5 passaggi da adottare
per stare in pace con il Pianeta
Cinque semplici buone
azioni individuali che possono
rientrare nella vita di
tutti i giorni.
1. Le creme
solari
La scelta di una
buona crema
solare è importante
non solo per la nostra
pelle ma anche per l’ambiente,
visto che alcuni componenti
chimici in esse contenute sono
altamente inquinanti per il
mare. Non in tutte, però! Basta
leggere le etichette ed evitare
gli ingredienti dannosi come il
BP-2 e il BP-3, scegliendo invece
le creme solari minerali
che contengono, per esempio,
biossido di zinco come filtro solare
principale.
2. Le
vacanze
intermodali
Scegliete di
raggiungere la meta delle vostre
vacanze con mezzi pubblici:
meglio il treno dell’auto,
meglio l’autobus che l’aereo.
Si chiama ‘viaggio slow’, dove
anche lo spostamento diventa
parte integrante della propria
vacanza. Certo, un modo diverso
di concepirla, ma anche
i dati lo dimostrano. Post
pandemia si è tornati, infatti,
126 greenplanner
a riscoprire l’Italia e l’Europa.
Già l’estate 2022 ha visto una
netta maggioranza degli italiani
preferire il nostro Paese
per le proprie vacanze estive.
Tutto ciò a beneficio del nostro
settore turistico, ma anche
dell’ambiente.
3. L’acqua
Ormai tutti abbiamo
una borraccia, ma attenzione
che non serve
utilizzare la borraccia
se poi a casa si riempie
con l’acqua in bottiglia.
L’acqua del rubinetto è buona, è
controllata, è sicura. E quando
è finita la borraccia e siamo in
giro, ricordiamoci di utilizzare le
fontanelle, le ‘case dell’acqua’,
ormai presenti in tante città e
gestite dal Comune con i Consorzi
locali. Ricordiamoci anche
di cercare, fra le varie applicazioni
gratuite per smartphone,
quelle che ci possono indicare
dove fare il cosiddetto “refill” di
acqua in giro. Infine, anche al ristorante
chiedete se disponibile
l’acqua filtrata.
4. La spesa
Facendo la spesa in
un comune supermercato
è sempre
più difficile evitare
di comprare cibi
o altri prodotti confezionati in
imballaggi di plastica. L’alternativa
sono i supermercati in cui
è possibile l’acquisto alla spina
e di prodotti sfusi: non solo alimenti,
ma anche detersivi, bagnoschiuma,
cibo per animali.
Inoltre, questa modalità di acquisto
aiuta anche a ridurre gli
sprechi, imparando a dosare e
ad acquistare solo quello di cui si
ha necessità.
5. L’abbigliamento
Secondo un report
pubblicato
nel 2021 dal
Parlamento europeo,
rispetto
agli anni Novanta
ognuno di noi fa acquisti
per il 40% in più. Il problema
è che l’industria tessile è
responsabile del 10% delle
emissioni globali di gas serra
ogni anno: 654 chili di CO 2
pro
capite. Quindi, prima regola è
“comprare meno e comprare
meglio”, oppure una soluzione
che sta avendo già molto successo
è il second hand. Non
solo vintage, ma anche scambio,
come dimostra la crescita
di interesse verso siti in cui
è possibile vendere i propri
capi di abbigliamento, scarpe,
borse che non ci piacciono o
non usiamo più e tornare così
a dargli una seconda vita, peraltro
guadagnandoci anche.
Ecolifestyle
Riparabilità e ricondizionamento piacciono agli italiani
Refurbished
avanti tutta
alla Sostenibilità ambientale e
alla tutela del Pianeta richiede che la filosofia
delle 3R - riduzione, riuso e riciclo - venga
L’educazione
applicata sempre di più.
Ma, se per i processi di riciclo l’Italia è tra i Paesi
dell’Unione europea più virtuosi, meno bene andiamo
nella riduzione e nel riuso dei prodotti. Secondo
i dati Ispra, sono 120 milioni le tonnellate
di rifiuti riciclati, il 65% del totale.
Ridurre i rifiuti è più difficile, soprattutto per un
problema culturale che, ancora, associa al consumismo
un segnale del benessere e fa fatica a
discostarsene.
a cura di Paolo Galli
Per riusare, invece, è necessario poter riparare i
prodotti. In questo caso, la difficoltà nasce da due
aspetti: il primo è che i prodotti oggi vengono realizzati
con l’idea che vengano sostituiti dopo un
determinato lasso di tempo. Il secondo è che, anche
volendo, risulta difficile ripararli: per motivi legati alle
garanzie, per mancanza di istruzioni e per impossibilità
progettuale a farlo.
Per fortuna, l’Europa sta lavorando al diritto di
riparazione per i prodotti, cosa che consentirà
anche ai comuni cittadini di ripararsi da soli smartphone
e stampanti, avendo a disposizione le
istruzioni e i ricambi per farlo... anche se ci vorrà
del tempo.
La cosa interessante è che il mercato sta anticipando
i tempi: i prodotti refurbished, ovvero ricondizionati,
rimettono sugli scaffali merce usata, che viene
controllata, rigenerata e revisionata, a costi inferiori
ai prodotti nuovi e con prestazioni ancora ottime.
OPERATORI
ALLA CONQUISTA
DEL MERCATO ITALIANO
Da qui al 2024 il mercato dei
prodotti ricondizionati varrà
non meno di 65 miliardi, ed
entro il 2027 crescerà addirittura
del 10,23%. La spiegazione
di questo successo
è che i prodotti ricondizionati
- specialmente in ambito telefonico
- offrono sconti sul
prezzo originale dal 15 al 70%
su diverse piattaforme tecnologiche
di vendita e acquisto
online dell’usato.
Tra queste ci sono Refurbed,
una piattaforma nata in Germania
e poi diffusasi anche
in Italia, che offre prodotti
ricondizionati e di qualità, rigenerati
in modo da garantire
sicurezza d’uso e garanzie ai
consumatori.
Nel nostro Paese un’altra realtà
che offre questo tipo di
prodotti è Back Market, iniziativa
lanciata nel lontano
2014 e che oggi è diffusa in
tutta Europa. L’offerta è focalizzata
su telefoni e computer.
C’è poi Trendevice, la prima
realtà nata in questo settore -
nel 2013 - ad aver introdotto
il concetto di iPhone
Ricondizionato in Italia
e prima a quotarsi
in Borsa, nell’ottobre
2020.
Nel nostro Paese
è sbarcata da poco
anche CertiDeal, definita
la startup degli
smartphone, che dopo
Francia, Belgio e Spagna
è arrivata anche
in Italia proponendo
cellulari e accessori
iPhone e Samsung.
Intanto, anche Oppo
ha istituito un servizio
di vendita di device
ricondizionati sul suo
e-commerce.
Infine, fuori dal settore telefonia
e affini, va segnalata
Sapi, azienda italiana che dal
1993 produce cartucce toner
rigenerate, alle quali si sono
aggiunti negli anni stampanti
e fotocopiatrici ricondizionate.
greenplanner 127
Ecolyfestyle
Consigli per una vita più sana a partire dalla lentezza
Cambiamo ritmo
a cura di Francesca Cutrone
ho tempo», «vado di fretta». Sono
queste le frasi che tutti ci ripetiamo, più
«Non
o meno spesso. Ci lamentiamo di una
società troppo veloce che ci allontana dalla nostra
stessa vita: l’impressione comune è che l’iperconnessione
ci impedisca di fermarci. Proprio da questa
riflessione nasce L’arte del vivere con lentezza,
organizzazione di volontariato portatrice di uno stile
di vita rispettoso per l’individuo e l’ambiente. Ma,
soprattutto, lento. L’obiettivo dell’associazione è
invitare le persone a rallentare per ricercare il senso
della vita.
È nata così la Giornata mondiale della lentezza, che
ogni anno, la prima domenica del mese di maggio,
sensibilizza a una vita più riflessiva attraverso l’organizzazione
di eventi di vario genere, tutti accomunati
da un tratto: ritrovare un ritmo umano.
Ideata nel 2007 con Lentezza Onlus, la giornata
simbolo della lentezza vuole ispirare una rivoluzione
silenziosa che permetta di assaporare la bellezza
delle piccole cose.
Si tratta di una campagna di comunicazione sociale
che suggerisce uno stile di vita più solidale e partecipativo.
Lentezza vuol anche dire tempo per chi ne ha bisogno.
Infatti, l’associazione è attiva nelle Case
circondariali di Pavia, Piacenza e Milano, con un
percorso di educazione permanente finalizzato alla
reintegrazione sociale dei detenuti. Con Leggevamo
5 COMANDAMENTI
• Svegliati 5 minuti prima
per fare le cose con calma
• Non fare più cose
contemporaneamente
• Impara a dire di no
• Concediti una passeggiata
• Smetti di dire: «Non ho tempo»
quattro libri al bar sostiene il valore della lettura
che, quando condivisa, può lasciare spazio a nuove
idee e cambiamenti. Inoltre, L’arte del vivere con
lentezza accompagna bambine e bambini delle bidonville
di Jaipur nel percorso scolastico, per renderli
autonomi e migliorarne la qualità di vita. Ah, dimenticavamo
di dire: si deve a Bruno Contigiani, una vita
nella comunicazione, L’arte del vivere con lentezza.
Io Yolo, e tu?
Sembra ormai ben chiaro:
le scelte professionali
non sono più guidate
dalla retribuzione e dalla possibilità
di fare carriera. Ora, al
primo posto per i dipendenti
c’è il ’work-life balance’.
Lo confermano i dati della ricerca
condotta da Randstad
(Employer brand research): in
Italia, il 21% dei lavoratori lo
scorso anno aveva intenzione
di cambiare professione entro
6 mesi. Una percentuale che
sale al 30% tra chi ha avuto
il Covid. Il fenomeno è noto
come Yolo (acronimo inglese
’you only live once’) e indica
un nuovo approccio verso il
lavoro e, in generale, verso la
qualità della vita. Le motivazioni
principali sono da ricercare
nei bisogni dei dipendenti,
che sempre più richiedono
valorizzazione delle passioni,
ambienti stimolanti e, in modo
particolare, la flessibilità.
Perché la salute psico-fisica
occupa un ruolo centrale.
Dunque, cambia la percezione
della soddisfazione personale
che è strettamente connessa
a quella del tempo: meno frenesia,
più lentezza.
128 greenplanner
ROYAL CANIN ® : L’IMPEGNO PER LA SALUTE DEI
PET PASSA ANCHE DAL RISPETTO PER L’AMBIENTE
ZERO EMISSIONI ENTRO IL 2025
Cani e gatti rendono la nostra vita migliore, per questo il nostro primo obiettivo in Royal Canin ® è creare
un mondo che sia migliore anche per loro. Come ci riusciamo? Attraverso un approccio che abbiamo
definito Health Through Nutrition, la Salute Attraverso la Nutrizione. Con le nostre formule siamo in grado
di rispondere alle esigenze specifiche di cani e gatti attraverso la nutrizione, garantendo loro salute e
benessere nel tempo, senza dimenticare che, per animali in salute, è necessario un pianeta in salute.
Anche attraverso il nostro approccio nutrizionale, ci impegniamo quindi a limitare l’impatto ambientale e
sociale di ogni singola ricetta che sviluppiamo. È proprio in quest’ottica che, perseguendo un percorso di
sostenibilità che ha l’obiettivo di generare un impatto positivo su animali, pianeta e persone, puntiamo a
raggiungere il traguardo di zero emissioni di anidride carbonica entro il 2025. Già entro la fine del 2022
miriamo a ottenere la certificazione Carbon Neutrality per la nostra prima gamma.
“Fedeli al nostro approccio scientifico, abbiamo valutato l’impronta di carbonio di ciascuna delle nostre 3.000
formule, e l’ambizione di avere un impatto positivo sul nostro pianeta ci ha spinti a intraprendere una delle più
grandi trasformazioni aziendali degli ultimi 10 anni” – Marion Sarteel, Global Sustainability Coordinator.
“La nostra massima priorità è il valore nutrizionale dei nostri alimenti che cerchiamo sempre di combinare con
l’approvvigionamento di materie prime rispettose dell’ambiente. In alcune formule ad esempio sostituiremo l’olio
di pesce con l’olio di alghe per salvaguardare il pesce selvatico” – Camille Usseglio, Europe Strategic Sourcing
Manager.
Sono tre le aree principali su cui ci concentriamo per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il
2025:
1. Passaggio a proteine e a
ingredienti sostenibili e a bassa
intensità di C0 2
, grazie a un
approccio basato sui nutrienti,
invece che sugli ingredienti, che
permette di scegliere materie
prime sostenibili
2. Passaggio all’elettricità 100%
rinnovabile negli stabilimenti
e negli uffici, riducendo
al contempo il consumo
energetico complessivo grazie
al rafforzamento di una cultura
responsabile e consapevole
3. Riduzione dei rifiuti a favore
della circolarità, incrementando
in modo significativo la
riciclabilità, la compostabilità e
l’uso di imballaggi riutilizzabili
Un impegno che è già tangibile e che ha guidato la nascita dei nostri nuovi uffici italiani, parte del progetto
Symbiosis, interamente green e pet friendly, immersi in una zona verde di oltre 13.000mq ed ecologicamente
sostenibili. I nuovi spazi, in condivisione con Mars, sono un complesso di edifici a basso impatto energetico,
pensati per controllare e azzerare le emissioni di CO 2
e progettati per l’utilizzo di energia proveniente al 50%
da fonti rinnovabili interne. Inoltre, il nostro nuovo approccio al lavoro favorisce modalità ibride e flessibili,
consentendoci di ridurre gli spostamenti, e di conseguenza le emissioni, e di aumentare il benessere dei
nostri Associati grazie a un equilibrio su misura tra vita privata e lavorativa.
Specializzata nella produzione di alimenti per cani e gatti, Royal Canin ® ha da sempre a cuore la salute degli
amici a quattro zampe. La scienza ci dice che la salute di cani e gatti passa anche attraverso la nutrizione,
e noi da oltre 50 anni collaboriamo con partner, medici veterinari, allevatori e negozianti specializzati per
fornire soluzioni nutrizionali specifiche e su misura che contribuiscano a mantenere i pet in salute.
Royal Canin ® è presente oggi in oltre 100 Paesi nel mondo e conta 16 stabilimenti produttivi; grazie agli
oltre 8.000 Associati - così sono definiti i dipendenti, a sottolineare la condivisione d’intenti con l’azienda -
sviluppa soluzioni nutrizionali su misura studiando le esigenze specifiche di età, taglia, razza, sensibilità, o
patologia, ponendo qualità nutrizionale e sicurezza alimentare al centro delle proprie innovazioni e scelte
strategiche.
www.royalcanin.com/it
130 greenplanner
Giulio Brega dal portfolio Effetti collaterali, Falconara Marittima (An)
settembre La mobilità buona è verde
#trasporti #carburanteverde #madeinItaly #ibrido
testi a cura della redazione
La mobilità buona è verde
2030: quattro ruote
elettriche, of course
Proviamo a fare un gioco e immaginiamo
di vedere che auto
gireranno sulle strade italiane
fra una decina d’anni. C’è chi
scommette che quelle elettriche
rappresenteranno il 50%.
È quanto emerge dal report La
mobilità elettrica: inevitabile
o no? Analisi dal punto di vista
dei consumatori, realizzato
da Motus-E e Quintegia, con
il sostegno della Fondazione
Europea per il Clima, su dati
acquisiti da Element Energy.
Secondo lo studio, che analizza
anche i dati relativi all’Italia,
“la domanda di auto elettriche
arriverà a superare quella di
ogni altro tipo di alimentazione
entro il 2025, nel 2030
rappresenterà il 50% della domanda
totale e nel 2050 quasi
l’80%”.
4
AM
5
AM
LUNEDÌ
MARTEDÌ
PM
PM
6
AM
MERCOLEDÌ
PM
Il report, che riporta l’opinione
di 14.052 consumatori anche
di Germania, Regno Unito,
Francia, assegna invece poche
chance all’idrogeno. Secondo
lo studio, infatti, la domanda
di auto elettriche non diminuirebbe
in maniera significativa
132 greenplanner
settimana 36
settembre 2023
7
AM
8
AM
GIOVEDÌ Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu
PM
VENERDÌ Giornata internazionale dell’alfabetizzazione
PM
né se le auto a idrogeno acquisissero
importanza, né se venissero
introdotti nel mercato i
carburanti sintetici (meno convenienti,
sostiene il report, per i
consumatori in termini di costi
di esercizio e meno efficienti in
termini di consumo di risorse
ambientali).
Per il vero successo della transizione
elettrica della mobilità,
però, un ruolo fondamentale
è quello delle istituzioni, che
dovrebbero prevedere politiche
di supporto che incidano
direttamente sul prezzo di
acquisto.
A oggi
Il 64%
degli intervistati da
Quintegia ha provato
un’auto elettrica,
come guidatore o come
passeggero, giudicandola
una bella esperienza
SABATO
9 10
Giornata
mondiale per
la prevenzione
del suicidio
DOMENICA
HA
DETTO
Oltre ad adottare vetture
elettriche è necessario anche
avere meno veicoli in
circolazione, quindi studiare
una transizione di mobilità
che non solo migliori
il parco auto, ma lo renda
anche più efficiente.
Federico Caleno
Head of e-Mobility Italy, Enel X
greenplanner 133
La mobilità buona è verde
Auto ecologica:
ecco come la vorrei
Gli italiani vorrebbero auto più
ecologiche e tecnologicamente
all’avanguardia. Lo afferma la
società di consulenza Deloitte
dopo aver lanciato un’indagine.
Ben il 69% dei nostri connazionali
preferirebbe un veicolo
elettrico o ibrido rispetto a uno
tradizionale. Una percentuale
molto elevata e che supera tutti
gli altri più importanti paesi
europei (Germania 51%; Francia
52%; UK 53%, Spagna 65%).
“La maggior parte di coloro
che vorrebbe un’auto ibrida o
elettrica è spinto dal desiderio
di diminuire il proprio impatto
ambientale (63%) - dicono
in Deloitte -. Significativa, ma
inferiore, la percentuale di chi
è spinto a questo tipo di consumo
dalle
aspettative di
minori costi
di alimentazione
(55%) e
di manutenzione
(31%)
per il proprio
veicolo”.
La maggioranza
dei consumatori italiani,
inoltre, si dichiara interessata
a una condivisione dei dati che
consenta di ridurre la congestione
del traffico migliorando
la viabilità stradale (63%), nonché
di minimizzare i consumi
e la manutenzione del veicolo
(62%).
Per le case produttrici si tratta
di un fattore di distinzione importante.
L’adozione di tecnologie
4.0 e di connettività (per
esempio intelligenza artificiale,
connessione 5G, IoT, realtà
aumentata) sarà essenziale
134 greenplanner
11
AM
12
AM
13
AM
LUNEDÌ
PM
MARTEDÌ Giornata internazionale senza sacchetti di plastica
PM
MERCOLEDÌ
PM
settimana 37
settembre 2023
14
AM
GIOVEDÌ
PM
per centrare un duplice obiettivo.
Da un lato, ottimizzare le
performance dei veicoli, sfruttando
sensori avanzati di sicurezza
e assistenza alla guida;
dall’altro, precisa sempre
Deloitte, rendere più distintiva
la propria offerta di mercato.
A prova
di connessione
15
AM
VENERDÌ
Giornata mondiale della democrazia
PM
La componente digitale e
tecnologica sulle quattro
ruote sarà sempre più importante
per differenziarsi
dai competitor e conquistare
nuove fette di mercato.
A questo proposito, ancora
la ricerca di Deloitte rileva
che 6 italiani su 10 sarebbero
disposti a pagare un
sovrapprezzo per usufruire
di servizi di infotainment,
ma anche per avere sistemi
digitali per prenotare e
pagare un parcheggio (56%),
ottenere aggiornamenti
software (54%) o beneficiare
di offerte promozionali per
servizi e prodotti connessi
all’itinerario percorso (44%).
SABATO
16 17
• Giornata
mondiale per
la protezione
della fascia
di ozono
• 16/22
settembre:
Settimana
europea della
mobilità
sostenibile
DOMENICA
Che cos’è
la Servitization?
È in corso un macro-trend che
riguarda lo spostamento del
focus dalla tradizionale vendita
di auto all’offerta di un ecosistema
di servizi altamente
flessibili e personalizzati.
Le App multimodali
sono le facilitatrici
della Servitization
(come quelle del
car sharing, bike
sharing, scooter
sharing).
greenplanner 135
La mobilità buona è verde
E domani non
inquineremo più...
A oggi, il 25% delle emissioni
totali dell’Italia sono dovute al
settore dei trasporti: tre volte
le emissioni dell’industria e
seconde solo al contributo del
settore energetico. Il 93% sono
dovute al trasporto su strada.
Di queste, il 69% è prodotto
dalle auto, e purtroppo va detto
che l’Italia è seconda solo a
Lussemburgo in Europa come
tasso di motorizzazione.
Eppure, parte essenziale del
Green Deal della Commissione
Europea è l’abbattimento
delle emissioni dal settore dei
trasporti del 90% entro il 2050.
E per favorire la diffusione di
veicoli più ecologici, dal 2026
i paesi dell’Unione dovranno
differenziare oneri di infrastruttura
e diritti di utenza di camion
e autobus. Si dovrà anche lavorare
sulla tariffazione stradale
per i veicoli a zero o basse
emissioni.
OBIETTIVI
18
AM
19
AM
LUNEDÌ
MARTEDÌ
•Giornata mondiale per il monitoraggio delle acque
•Giornata internazionale della parità di retribuzione
PM
PM
Entro il 2030
• sulle strade europee circoleranno
almeno 30 milioni
di auto a zero emissioni
• il traffico ferroviario ad alta
velocità raddoppierà in tutta
Europa
• diffusione su larga scala della
mobilità automatizzata
• entreranno in servizio navi a
zero emissioni
Entro il 2035
• saranno disponibili aerei a
zero emissioni
Entro il 2050
• quasi tutte le auto, i furgoni,
gli autobus e i nuovi veicoli
pesanti saranno a emissioni
zero
• sul versante delle infra-
20
AM
MERCOLEDÌ
PM
136 greenplanner
settimana 38
settembre 2023
21
AM
GIOVEDÌ
•Giornata internazionale della pace
•Giornata mondiale dell’Alzheimer
PM
strutture sarà pienamente
operativo il Trans-European
Transport Network (Ten-T), la
rete di trasporto transeuropea
che combina reti stradali,
autostradali, ferroviarie, aeree
e navali per un trasporto sostenibile
e intelligente.
Città e trasporti
La CleanCities Campaign ha
analizzato 36 città in 16 paesi
europei. Ecco la situazione di 4
città italiane:
22
VENERDÌ
Giornata mondiale senza auto
MILANO
PUNTEGGIO
COMPLESSIVO:
51%
44
54
53
63
AM
PM
44
TORINO
PUNTEGGIO
COMPLESSIVO:
49%
41
57
63
51
33
SABATO
23 24
Giornata
internazionale
delle lingue
dei segni
Giornata
mondiale
del sordo
DOMENICA
ROMA
PUNTEGGIO
COMPLESSIVO:
40%
NAPOLI
PUNTEGGIO
COMPLESSIVO:
38%
23
44
41
56
46
27
51
35
44
46
LEGENDA:
greenplanner 137
La mobilità buona è verde
Due o tre ruote
per grandi carichi
25
LUNEDÌ
E poi ci sono le due ruote che ci
permettono di spostarci senza
inquinare. Anche per lavoro e
per consegne. In questo caso
sono le cargo bike a entrare in
gioco. Costano ancora un po’,
soprattutto se sono elettriche,
ma è anche vero che il loro costo
può essere detratto.
È questa un’agevolazione introdotta
lo scorso anno (pubblicato
in Gazzetta Ufficiale il
28 aprile 2022). Si tratta di un
riconoscimento di un credito
di imposta per l’acquisto di
cargo bike a pedalata assistita
riconosciuto alle microimprese
e alle piccole imprese che
dimostrano di utilizzarle per
la consegna di merci a livello
urbano.
AM
26
AM
MARTEDÌ
PM
•Giornata europea delle lingue
•Giornata mondiale per l’eliminazione
delle armi nucleari
PM
La TrikeGo in prova
Ma quale cargo
bike scegliere?
Ce ne sono da due a tre ruote,
con diverse dimensioni e
diverse portate, cassoni in
legno o in materiale stampato,
con cambio tradizionale e
trasmissione a catena o con
cambio integrato nel mozzo
e trasmissione a cinghia. In
questo momento la trasmissione
a cinghia batte la catena
su molti fronti. Anche i ‘moto-
27
AM
MERCOLEDÌ
Giornata mondiale del turismo
PM
138 greenplanner
settimana 39
settembre/ottobre 2023
28
AM
GIOVEDÌ
Giornata internazionale dell’accesso
universale all’informazione
PM
ri’ di queste cargo bike fanno
la differenza. E la bella notizia
è che c’è anche
una batteria tutta
made in Italy: Oli
eBike Systems.
PER SAPERNE DI PIÙ
29
VENERDÌ
Giornata mondiale del cuore
AM
PM
Certe immagini valgono più di
mille articoli. E con questa foto vi
invitiamo a muovervi anche voi il
più possibile in bici.
SABATO
30 1
Giornata
marittima
mondiale
DOMENICA
Giornata
internazionale
delle persone
anziane
il punto di vista
dei Chinson
a cura di Mario Airaghi
Il diario continua a pag. 144
greenplanner 139
La mobilità buona è verde
Consigli di un esperto
Bici, vantaggi per tutti
L
a Mobilità Sostenibile rappresenta
una delle chiavi di
svolta nell’ottica della riduzione
del nostro impatto sulla
salute della Terra.
Per Mobilità Sostenibile si intende
un sistema leggero di
trasporto (basato sull’utilizzo
soprattutto di mezzi come la
bicicletta e/o il monopattino, e
sulla condivisione di veicoli, possibilmente
elettrici, attraverso il
sistema di trasporto pubblico e
di condivisione come il car sharing)
che consenta da un lato di
liberare le città dal problema del
traffico sempre più impattante
e dall’altro, conseguentemente,
di generare benessere per tutti
i cittadini.
Muoversi in bicicletta, nello
specifico, non solo consente di
ridurre i tempi di spostamento
(in tutti gli studi, infatti, la velocità
media dei veicoli a motore
in ambito urbano oscilla da un
massimo di 15 km/h fino a scendere
a 7 km/h durante le ore di
maggior traffico), ma anche di
generare benessere psicofisico
stimolando l’individuo a compiere
attività motoria quotidiana,
come consigliato dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità.
Se riducessimo l’impatto ambientale,
migliorerebbe di gran
lunga la qualità dell’aria. Infine,
non si possono sottostimare i
grandi vantaggi anche in termini
economici: una città più vivibile,
con spazi maggiori per l’individuo,
porterà lo stesso a vivere
maggiormente tutti quei luoghi
(bar, ristoranti, negozi, attività
commerciali) talvolta inaccessibili
a causa del traffico e delle
problematiche legate al parcheggio.
Basti pensare che, in media,
nello spazio occupato da un’au-
a cura di Omar Di Felice
ultracyclist e ambassador di Italian Climate Network
© @6Stili
tomobile in sosta, sarebbe possibile
parcheggiare circa 25-30
biciclette.
In fondo la bicicletta è il primo
veicolo che tutti noi abbiamo
scoperto sin da bambini e
che ci ha concesso di muovere
i primi passi fuori dalle mura
delle nostre abitazioni: e allora,
nell’ottica di un ritorno a una dimensione
più a misura d’uomo,
la bicicletta rappresenterebbe,
simbolicamente e nella pratica, il
veicolo più importante.
Portabici
anti furto
Progettati per semplificare la vita ai ciclisti e complicare quella
dei ladri. Nasce con questo intento il lungo percorso di ricerca
che ha dato forma a tutti i portabiciclette di AaFc (www.aafc.it):
struttura antifurto, solida e sicura con adeguato deterrente al furto.
I portabiciclette sono realizzati in lamiera di acciaio, tagliata al laser,
piegata a macchina, zincata a caldo e verniciata. Diverse forme innovative,
colori e finiture superficiali che si inseriscono in qualsiasi contesto.
La bicicletta viene posizionata infilando la ruota anteriore nel
sostegno basso e ancorata, tramite lucchetto o catena, all’occhiello
posto nella sommità del braccio verticale.
Dotati di ampie superfici personalizzabili con loghi aziendali o comunali.
In alcuni casi abbinabili a pannelli pubblicitari
intercambiabili. Da fissare al suolo con tasselli oppure in
semplice appoggio per essere compatibili con pavimentazioni
di pregio oppure installazioni temporanee.
PER SAPERNE DI PIÙ
140 greenplanner
La mobilità buona è verde
Tendenze e previsioni
Senza una rete intelligente
non ci muoveremo
a cura di Christoph Erni
Ceo e fondatore di Juice Technology
Con l’aumento del numero di auto elettriche,
sempre più utenti si stanno affacciando sulla
rete e consumano quantità relativamente
elevate di elettricità in brevi periodi di tempo. Si
teme che, quando si passerà definitivamente ai
veicoli elettrici, non ci sia elettricità a sufficienza
per tutti. Un’espansione significativa della capacità
non sembra fattibile nel breve periodo. E, comunque,
risulta inutile tanto quanto lo sarebbe un aumento
della produzione di energia. La sfida, infatti,
consiste nel distribuire l’elettricità già disponibile
nel miglior modo possibile, così da garantire anche
la stabilità della rete.
Già oggi le stazioni di ricarica, in combinazione
con una gestione del carico intelligente, dinamica
e scalabile all’infinito, possono distribuire l’elettricità
disponibile all’interno dei parcheggi o dei
garage in modo uniforme, o riuscendo a garantire
la priorità ai veicoli da caricare. In futuro, tuttavia,
l’infrastruttura di ricarica dovrà essere integrata
in un sistema di gestione dell’energia a livello di
area. Con l’aiuto di componenti di rete intelligenti
e di algoritmi adattivi, sarà possibile determinare
il tempo di ricarica ideale ed elaborare previsioni
per piani di ricarica ottimizzati. Le batterie delle
auto elettriche potranno quindi essere caricate
per servire la rete, utilizzando i picchi di produzione
per la ricarica, per esempio di notte, ed evitando i
picchi di carico a mezzogiorno e la sera. In questo
modo, le auto elettriche diventeranno un elemento
di stabilizzazione della rete elettrica intelligente, la
‘smart grid’.
LA STAZIONE DI RICARICA IN IOT
L’infrastruttura di ricarica, collegata in rete e
controllata in modo intelligente, avrà un ruolo
fondamentale in futuro. Le stazioni collegheranno
tra loro i veicoli, i sistemi di controllo di una
‘smart home’ e i fornitori di energia, diventando
così nodi dell’Internet of things (IoT). Perché ciò
sia possibile servono stazioni di ricarica moderne,
compatibili tra loro e con l’intera rete. Solo
così tutti i soggetti connessi saranno capaci di
dialogare tra loro senza problemi. Tuttavia, una
comunicazione senza limiti rende l’intera infrastruttura
potenzialmente vulnerabile. In particolare,
i settori dei trasporti e dell’energia
fanno parte di quelle infrastrutture critiche
che devono essere assolutamente
protette. Per questo motivo, la sicurezza
informatica deve essere considerata già
in fase di progettazione e sviluppo. La
singola stazione di ricarica deve quindi
essere progettata in modo da avere interfacce
protette di default. Le connessioni
dati criptate garantiscono la protezione
dell’infrastruttura e del veicolo
da accessi indesiderati e manipolazioni
dall’esterno. Sono inoltre indispensabili
aggiornamenti over the air per garantire
che il software sia sempre aggiornato. E poi ci
vuole collaborazione: gli operatori dei punti di
ricarica (Cpo), gli installatori, i gestori di rete, i servizi
pubblici, le società di gestione immobiliare e i
Comuni sono chiamati a collaborare per costruire
in modo coordinato un’infrastruttura di ricarica
che sia a prova di futuro.
greenplanner 141
Il piano d’azione per risolvere
il cambiamento climatico
Cosa dobbiamo fare per
raggiungere zero emissioni nette
prima che sia troppo tardi.
1
2
Elettrificare i trasporti
Decarbonizzare la rete elettrica
PER SAPERNE DI PIÙ
3
Cambiare l’alimentazione
4
Proteggere la natura
5
Rendere pulita l’industria
6
Rimuovere il carbonio
7
8
Politiche vincenti
Trasformare i movimenti in azioni
9
10 Investite!
Agite ora per il nostro pianeta
speedandscale.com
142 greenplanner
Innovate!
Oggi disponibile
Zero
emissioni
con gli
OKR
Elena Bacchi Ultimi pascoli, Pontedera (Pi)
ottobre Tecnologie verdi avanzano
#biotech #Esg #clima #energia
testi a cura di Paolo Galli / leggi altri contributi qui
Tecnologie verdi avanzano
Tecnologie Green
avanti tutta
La transizione ecologica e la
strada verso le emissioni zero
entro il 2050 sono inevitabili:
lo hanno capito bene le imprese
finanziarie che stanno
spostando enormi quantità di
denaro nei mercati Esg compliant.
Chiamando con forza
nel gioco le tecnologie verdi.
Secondo una ricerca di McKinsey,
infatti, quasi il 90% delle
emissioni è in procinto di
venire tagliato sulla base
degli impegni
di riduzione,
tanto che gli
istituti finanziari
- che
gestiscono
attualmente
un capitale
superiore ai
130.000 miliardi
di dollari
- stanno dirottando
i loro
investimenti
verso quelle
attività che
permetteranno
di mantenere
il riscaldamento al di
sotto di 1,5 °C.
Una tendenza che si verifica
anche in Europa, dove gli investimenti
Esg sono raddoppiati,
passando dai 1.688 miliardi di
euro del 2016 ai circa 3.626
miliardi del 2021 (Fonte:
McKinsey; Morningstar), con
un trend che aumenterà enormemente
da qui al 2050.
Se si muove il denaro, l’innovazione
e la ricerca arriveranno
di conseguenza. Infatti,
raggiungere le emissioni nette
zero richiederà uno sfor-
144 greenplanner
2
AM
3
AM
4
AM
LUNEDÌ
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
Giornata internazionale della nonviolenza
PM
PM
•Giornata mondiale dell’habitat
•Giornata mondiale degli animali
PM
settimana 40
ottobre 2023
5
AM
GIOVEDÌ
Giornata mondiale degli insegnanti
PM
zo immenso per inventare,
perfezionare e distribuire le
tecnologie green, espressamente
destinate ad accelerare
la decarbonizzazione.
Sempre secondo McKinsey,
esistono già oggi dieci famiglie
di ‘tecnologie climatiche’
che saranno fondamentali
per raggiungere gli obiettivi
climatici, ma altre ne emergeranno.
6
VENERDÌ Giornata mondiale del sorriso
AM
PM
SABATO
7 8
DOMENICA
LE DIECI TECNOLOGIE
CLIMATICHE CHE
DECARBONIZZERANNO
IL MONDO
1. Energie rinnovabili, solare,
eolico on e offshore,
sistemi di gestione
delle reti intelligenti
2. Batterie e sistemi
di accumulo
3. Economia circolare
4. Tecnologie di costruzione
avanzate degli edifici,
efficienza energetica,
isolamento termico
5. Innovazione dei processi
industriali, elettrificazione
e materiali da costruzione
alternativi
6. Idrogeno,
celle a combustibile,
trasporto delle merci
7. Combustibili biologici,
biogas e biometano,
sfruttamento dei rifiuti
per generare energia
8. Nature based solution
9. Rimozione della CO 2
,
cattura e stoccaggio
10. Agricoltura e cibo
sostenibili
Fonte: McKinsey_Green
Technology
greenplanner 145
Tecnologie verdi avanzano
Biotecnologie
ovunque
Un comparto solido e innovativo,
con una popolazione di
imprese stabile, quando non
in lieve crescita: i numeri del
Biotech italiano raccontano
un’opportunità imperdibile per
l’economia del Paese, grazie
ai fondi del Pnrr. Oggi, però,
a occupare la fetta più grossa
della torta delle biotecnologie
- circa tre quarti del fatturato
totale - sono le imprese attive
nell’ambito della salute
umana (48,5% sul totale delle
imprese biotecnologiche italiane).
Tuttavia, come messo in evidenza
da Assobiotec, è evidente
la progressiva e continua
crescita del numero di imprese
attive nelle biotecnologie industriali
(+29% fra il 2014
e il 2021) e, in particolare
nell’ultimo periodo,
di quelle che si rivolgono
ad applicazioni in agricoltura
e zootecnia (addirittura
+35% nello stesso
arco temporale, con un
fatturato che sfiora gli
800 milioni e poco più di
1.100 occupati).
Biotech al suolo
La qualità del terreno e la sua
gestione oculata sono al centro
di molti studi biotecnologici,
per prevenirne l’impoverimento
e mantenere elevate
le funzionalità dei suoli.
I progetti e gli studi della Fondazione
Edmund Mach partono
dalla bioeconomia circolare
per arrivare alla rigenerazione
del suolo, attraverso il mo-
9
AM
AM
AM
LUNEDÌ
10
11
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
PM
•Giornata mondiale contro la pena di morte
•Giornata mondiale della salute mentale
PM
Giornata internazionale delle bambine
e delle ragazze
PM
146 greenplanner
settimana 41
ottobre 2023
12
AM
GIOVEDÌ
PM
nitoraggio della respirazione
microbica e delle attività enzimatiche.
Il recupero e riciclo dei nutrienti
presenti nei materiali
di scarto e nei rifiuti organici
si conferma quindi un tema
sempre più centrale nella bioeconomia.
High tech
vegetale
13
AM
VENERDÌ
PM
SABATO
14 15
Giornata
mondiale contro
l’incenerimento
dei rifiuti
Giornata internazionale per la riduzione
dei disastri naturali
DOMENICA
Utilizzare tecniche per accelerare
e rendere più efficiente
il miglioramento
genetico vegetale, in modo
da aumentare la resistenza
delle piante alle malattie -
riducendo di conseguenza
i fitofarmaci - e incrementando
la tolleranza delle
colture allo stress idrico e
salino tipico degli sbalzi legati
alla crisi climatica.
Grazie a un progetto Biotech,
Crea e Cia puntano
a ridurre l’uso di pesticidi,
introducendo per via
genetica la resistenza ai
funghi parassiti nella vite,
alle orobanche infestanti
nei pomodori o alla peronospora
nel basilico, così
come a combattere la batteriosi
del kiwi o la ticchiolatura
del melo.
greenplanner 147
Tecnologie verdi avanzano
Per conoscere
le imprese
La forza
dell’eolico
made in Italy
Mai come in questo periodo
storico, caratterizzato da una
forte crisi climatica, pandemica
e geopolitica, investire nelle
rinnovabili è la scelta migliore in
termini di benefici ambientali, di
efficienza energetica, di abbattimento
dei costi e di riduzione
della dipendenza dalle risorse
fossili.
Noi di LEITWIND, unico produttore
italiano di impianti eolici
classe Megawatt e leader
nel mercato nel nostro Paese
nella categoria 200-1.000 kW,
crediamo in una più uniforme
generazione e distribuzione
dell’energia eolica vicino al consumatore
finale, accessibile ai
piccoli e medi investitori. Siamo
specializzati in impianti eolici
di taglia medio-piccola dedicati
principalmente agli utenti locali,
che hanno come obiettivo la
riduzione del costo dell’energia
elettrica, un maggior grado di
autarchia e un maggior impegno
verso l’ambiente.
16
AM
PM
17
AM
PM
18
LUNEDÌ Giornata mondiale dell’alimentazione
MARTEDÌ Giornata mondiale della eradicazione della povertà
MERCOLEDÌ
AM
PM
La nostra visione va di pari passo
con il concetto di ‘Comunità
energetica’, che ora più che mai
148 greenplanner
settimana 42
ottobre 2023
19
AM
GIOVEDÌ
PM
è al centro del dibattito collettivo.
Una Comunità energetica è
un insieme di due o più individui
che producono e consumano
energia rinnovabile prodotta in
loco. Oltre ai numerosi vantaggi
in termini di risparmio sulla bolletta,
le Comunità energetiche
garantiscono benefici sia sociali,
favorendo gli investimenti sul
territorio locale con la creazione
di nuovi posti di lavoro, sia ambientali,
incrementando la costruzione
di impianti rinnovabili.
20
VENERDÌ
AM
PM
SABATO
21 22
DOMENICA
Ideale anche
per zone con
bassa ventosità
Grazie alle ultime evoluzioni
normative, come l’innalzamento
della soglia di potenza
degli impianti fino a 1 MW,
siamo certi che i prodotti
LEITWIND LTW42, LTW80
e LTW90 siano la perfetta
soluzione per le Comunità
energetiche. In particolare
LTW90, grazie a un diametro
di 90 metri, riesce a garantire
un’eccezionale produzione
di energia elettrica
anche in zone con ventosità
medio basse e permette ai
nostri clienti di continuare a
investire con grande soddisfazione:
solo in Italia, negli
ultimi due anni si contano
ben 20 nuove installazioni.
Leitner Ag/Spa - Via Brennero, 34 - 39049 Vipiteno (Bz) Italia
greenplanner 149
Tecnologie verdi avanzano
Fotoni e proteine
per produrre energia
Gli organismi definiti autotrofi,
ovvero che possono alimentarsi
elaborando cibi inorganici
attraverso l’energia, rappresentano
più dell’80% della
massa vivente sul nostro Pianeta
e si nutrono esclusivamente
di fotoni.
Il progetto GrinSun, nato in
seno all’Università di Verona
e coordinato da Roberto
Bassi, docente di Fisiologia
vegetale, vuole trovare il meccanismo
per sfruttare il potenziale
energetico dei fotoni
attraverso questi organismi
capaci di elaborarli.
La riserva di biodiversità genetica,
evolutasi nel corso dei
millenni per permettere alle
piante e alle alghe di sopravvivere
alle condizioni avverse
e riprodursi, non è ancora stata
sfruttata, ma può essere
esplorata per ingegnerizzare
le colture sia per la produttività
sia per la Sostenibilità
ambientale.
Per questo motivo, GrinSun
(finanziato con un Erc Advanced
Grant da 2,5 milioni di
euro) sta studiando il funzionamento
delle proteine verdi
che raccolgono l’energia del
sole e la rendono utilizzabile.
Il solare
industriale
Fornire calore alle industrie
dalla fonte solare per un affrancamento
totale dalle fonti
fossili. Il centro Enea della
Casaccia è concentrato su
questa sfida epocale, e a oggi
23
AM
24
AM
25
AM
LUNEDÌ
PM
MARTEDÌ Giornata delle Nazioni Unite
PM
MERCOLEDÌ Giornata mondiale della pasta
PM
150 greenplanner
settimana 43
ottobre 2023
26
GIOVEDÌ
AM
PM
27
AM
VENERDÌ
Giornata mondiale del patrimonio audiovisivo
PM
vanta un collettore solare lineare
della lunghezza di 36
metri, costituito da 425 specchi
(62,5x125 cm), per un totale
di circa 330 metri quadrati
di superficie riflettente.
Con una temperatura operativa
massima di 320 °C e una
potenza termica di circa 200
kW, l’impianto si presta allo
studio di applicazioni industriali
di piccola/media taglia
a medio/alta temperatura
(>200 °C), che consumano
circa il 50% dell’energia termica
richiesta dall’industria, per
le quali, a oggi, non esistono
soluzioni tecnologiche Green
consolidate.
SABATO
28 29
DOMENICA
il punto di vista
dei Chinson
a cura di Mario Airaghi
Il diario continua a pag. 158
greenplanner 151
Tecnologie verdi avanzano
La carbon footprint e i venture capital
a cura di Paolo Tacconi
Tecnologie finanziarie
e il loro bell’impatto climatico
C
osa bolle nel pentolone delle
quasi 300 start up che
incrociano finanza, tecnologia
e Sostenibilità censite da
CommerzVenture, ente di ricerca
specializzato? Un po’ di tutto, a
cominciare dai tanti software che
vogliono rendere più efficiente
il lucroso e tradizionale mercato
del cosiddetto ‘carbon offsetting’.
Tematiche per lo più da addetti
ai lavori, ma non mancano applicazioni
interessanti anche per gli
utenti finali che vogliono capire
quanto le loro transizioni online
incidano sul clima. A cominciare
dai sistemi che lavorano con le
piattaforme di e-commerce con
l’obiettivo di fornire ai consumatori
informazioni chiare e neutrali
sull’impatto in termini di risorse
dei propri acquisti. Insomma, a
breve potremo valutarne il costo
ambientale e decidere di
conseguenza. Un esempio di
azienda dedicata a questo è
doconomy.com. Lato investimenti,
sappiamo come molte
istituzioni finanziarie abbiano
creato prodotti che puntano
interamente sul mondo Green,
o su aziende con uno specifico
impegno in questo senso. Questi
prodotti finanziari ‘verticali’
sono senz’altro importanti per
rompere il ghiaccio, ma come per
il consumo il passo più importante
sarà l’applicazione di dati
Il lato oscuro dei bitcoin
E veniamo al tema del cosiddetto
‘mining’ dei bitcoin, quelle operazioni,
costosissime in termini di
energie, necessarie per tenere in
piedi il sistema delle criptovalute.
Come per tante industrie energivore
non possiamo che chiamare
in causa gli Stati - sì, ma quali
Stati? - alle proprie responsabilità.
Insomma, uno squarcio di un
futuro dove il controllo democratico
dei processi industriali sfugge
alle autorità. E qui non c’è tecnologia
che tenga: il richiamo va
alla buona, vecchia democrazia
- e a lei facciamo il nostro appello.
generalizzati e indici a prodotti
già esistenti. Insomma, in un clic
potrò sapere se il mio fondo di investimento
è più o meno green.
Molte startup si stanno indirizzando
proprio verso la definizione
di dati standard, trasparenti e
accertabili sulla vera Sostenibilità
delle attività economiche, per diventare
‘soci’ responsabili. Infine,
i rischi ambientali. Il tema ha inevitabilmente
attivato l’industria
assicurativa specializzata, impegnata
a calcolare e prevedere gli
impatti dei cambiamenti climatici.
Se il primo pensiero va all’agricoltura,
non da meno è il mondo
del turismo e del real estate. Al di
là degli aspetti meramente commerciali,
dobbiamo anche pensare
alla sicurezza ambientale
delle popolazioni più a rischio, più
fragili e marginali, e qui prodotti
assicurativi efficienti e intelligenti
potrebbero distribuire i rischi
in modo più intelligente verso i
soggetti corretti.
PER SAPERNE DI PIÙ
LA MISURAZIONE
E MONETIZZAZIONE
DEL CARBON FOOTPRINT
È L’AREA DI INVESTIMENTO
PRIVILEGIATA
DEI VENTURE CAPITAL
Non c’è solo il bitcoin e il suo
estremo bisogno di energia:
anche i software sono sempre
più energivori. Ma sull’altro
piatto della bilancia troviamo
sistemi virtuosi di scambio e
compensazione e un migliore
accesso a investimenti Green
152 greenplanner
Università degli Studi di Milano – Bicocca
Biotecnologo,
professione del futuro
Il Dipartimento di Biotecnologie
e Bioscienze dell’Università
degli Studi di Milano - Bicocca
offre l’opportunità di diventare
un biotecnologo industriale e
di sviluppare una professione
strategica per il futuro. Il percorso
si sviluppa a partire dal Corso
di Laurea triennale in Biotecnologie
(I livello) in cui si acquisiscono
competenze sui sistemi
biologici e sulle loro applicazioni
tecnologiche attraverso l’opportunità
di svolgere oltre 400
ore di attività di laboratori professionalizzanti.
Durante il triennio, inoltre, si ha
la possibilità di partecipare a
diverse attività utili per l’inserimento
nel mondo del lavoro, tra
cui incontri con esponenti industriali
del settore biotecnologico
e approfondimenti alla scoperta
delle figure professionali.
La collaborazione accademia-industria
La sinergia con il mondo dell’industria e la mobilità internazionale
sono aspetti fondamentali per arrivare a un alto livello di formazione
e per perseguire risultati brillanti. Il Corso di studio è costantemente
impegnato nel potenziamento delle collaborazioni con le aziende
e con le associazioni di settore per consentire ai propri studenti di
acquisire una formazione ad alto livello sia tecnico-scientifica che
in termini di competenze nell’ambito delle soft skills, promuovendo
tirocini in azienda, percorsi di eccellenza con certificazione digitale,
mobilità internazionale.
DATI ACCREDITATI DA ALMALAUREA
Laurea magistrale
Poiché il settore biotecnologico
è altamente innovativo, il
percorso prosegue con il Corso
di Laurea Magistrale (II livello)
in Biotecnologie Industriali.
Il Corso è stato recentemente
potenziato e offre l’opportunità
di modulare il percorso sui
tuoi interessi, con la possibilità
di approfondire le biotecnologie
industriali correlate all’ambito
dello sviluppo di processi e
prodotti sostenibili, della salute
umana, e delle tecnologie bioinformatiche
e sistemiche. L’eccellente
valore della formazione
dei Biotecnologi Industriali di
Bicocca è chiaramente riconosciuto
dal mondo del lavoro: il
tasso di occupazione dei laureati
in Biotecnologie Industriali a 1
anno dalla laurea è vicino al 90%
nell’ultimo triennio.
Tirocini in
azienda 1
Tirocini
all’estero 2
60% 25%
15% media
nazionale
1. Dati del Corso di Studio riferiti agli immatricolati nell’anno accademico 2020/2021 in
percentuale sui tirocini totali
2. Fonte: Indicatori Anvur - 2020 (dati pre-pandemia).
3. Grado di soddisfazione degli studenti su una scala da 0 (nullo) a 10 (eccellente)
Fonte: banca dati di Ateneo
4. Fonte: Profilo e occupazione dei laureati - Rapporto AlmaLaurea 2022, laureati 2021
(www.almalaurea.it)
L’università degli Studi
di Milano – Bicocca
offre anche il Corso
di Laurea Magistrale
in Biotecnologie
Mediche LM-9 Presso
il Dipartimento di
Medicina e Chirurgia
Soddisfazione
dei nostri
studenti 3
Biotecnologie:
8,2/10
Biotecnologie
Industriali:
8,6/10
Tasso
di occupazione
a 1 anno
dalla laurea
magistrale 4
87%
75% media
nazionale
Mesi medi
di ingresso
nel mondo
del lavoro 4
4,3
6,3 media
nazionale
DOTTORATI DI RICERCA
Ai dottorati di ricerca l’Università Bicocca dedica
ampio spazio con il Corso di Dottorato in
Tecnologie Convergenti per i Sistemi Biomolecolari
(TeCSBi), che vede al centro i sistemi
biologici studiati sia per comprenderne i fondamenti,
le proprietà emergenti,
sia per valorizzarne le
potenzialità applicative volte
alla salute ed al benessere
dell’uomo e dell’ambiente.
Per saperne di più:
Università degli Studi Milano - Bicocca Piazza dell’Ateneo Nuovo, 1 - 20126 Milano
Decalogo De
della
Sostenibilità Sos
Digitale
DIGITALE SOSTENIBILE
5 COSE DA FARE PER
INQUINARE MENO CON IL DIGITALE
1
2
3
4
5
Usa con parsimonia la banda internet
Evita allegati grandi o inutili, non lasciare video in streaming se non li stai guardando
e spegni il video in una videoconferenza (se non serve): consente di ridurre le emissioni
di CO2 dei server che fanno funzionare la rete.
Spegni i tuoi dispositivi quando non ti servono
Computer, tablet e smartphone consumano energia anche quando sono in stand by.
Tenerli spenti ne allunga la vita e fa bene all’ambiente.
Non sostituire i tuoi dispositivi ogni anno
Allungare la loro vita abbatte l’impatto ambientale! L’obsolescenza programmata
è una pessima strategia commerciale che dobbiamo combattere.
Quando cambi un dispositivo ricordati
di smaltirlo come RAEE
Gli oggetti “smart” sono pieni di materiali inquinanti che vanno trattati con grande
attenzione. E molti sono anche preziosi e possono essere riciclati.
Elimina i file ormai inutili dai tuoi account cloud
La spazzatura digitale, con il suo consumo energetico, inquina quanto quella materiale!
DIGITALE PER LA SOSTENIBILITÀ
5 COSE DA FARE PER
INQUINARE MENO GRAZIE AL DIGITALE
www.sostenibilitadigitale.it
1
2
3
4
5
Installa uno smart meter per tenere sotto
controllo i consumi elettrici
Consumare meno energia elettrica vuol dire risparmiare, ma anche avere
un minor impatto ambientale!
Controlla il riscaldamento con una app
Le app per la programmazione intelligente del riscaldamento domestico
fanno risparmiare e inquinare meno.
Riduci gli spostamenti grazie alle app
Usa le app per fare pagamenti verso PA ed aziende senza recarti allo sportello,
rispamierai tempo e ridurrai l’impatto ambientale.
Usa le app per differenziare meglio
i tuoi rifiuti
L’economia circolare parte dai comportamenti individuali!
Usa le app per l’economia circolare
Che si tratti di cibo, moda o altri oggetti, scegli le app che permettono di dare
una seconda vita ai prodotti.
154 greenplanner
Per conoscere le imprese
Sempre più facile mettere
il fotovoltaico sul tetto di casa
Installare un impianto Fv è oggi più conveniente che mai e la riduzione dei costi
varia dal 10/15% per arrivare a picchi del 30% nei periodi di maggiore stabilità
meteorologica.
Una casa più efficiente dal punto di vista
energetico significa risparmio e attenzione
all’ambiente. Il primo passo è dotarsi
di un fornitore come Axpo Italia se si è un’azienda
o Pulsee per utenze domestiche,
che possa garantire l’approvvigionamento
da fonti rinnovabili, ma tecnologie e innovazione
hanno migliorato la resa di sistemi di
auto produzione di energia che esistono già
da molti anni e che stanno facendo registrare
una crescita sostenuta.
I sistemi di autoproduzione, affiancati alle
adeguate infrastrutture anche condominiali,
possono essere una risorsa importantissima
anche per la diffusione della mobilità
sostenibile.
È importante sottolineare che auto e mezzi elettrici
sono davvero amici dell’ambiente se l’energia
che li alimenta proviene da fonti rinnovabili.
Negli ultimi anni i bonus residenziali hanno aiutato
l’espandersi di questi sistemi riducendo i consumi di
gas per riscaldamento di più del 30% e aumentando
la presenza di fotovoltaico così come di sistemi di
battery storage - che consentono di conservare
OLD ENERGY VS NEW ENERGY
Efficienza energetica anche nelle Pmi
l’energia prodotta in momenti di picco per rilasciarla
quando serve - e pompe di calore. La Transizione
energetica inizia dalle nostre case e unirsi può rendere
ancora migliore l’efficacia delle nostre azioni.
Un modello innovativo in tal senso, che abbina
alla passività delle utenze il ruolo ‘attivo’ di chi ne
usufruisce, è quello delle comunità energetiche
che permettono di produrre e distribuire energia
rinnovabile in un rapporto di interscambio con la
rete di distribuzione.
Oltre al fotovoltaico, magari
abbinato a un sistema di accumulo,
per le aziende si fanno
sempre più largo altri sistemi
di generazione.
Tra questi, la cogenerazione
permette di produrre in modo
combinato energia elettrica e
termica, recuperando il calore
che andrebbe normalmente
disperso durante un processo
termoelettrico tradizionale.
Un processo che, oltre a
ridurre la quantità di combustibile
utilizzato diminuisce
le emissioni di gas
climalteranti in atmosfera
e gli esborsi per le bollette.
Dunque, l’installazione di un
impianto di cogenerazione
consente un risparmio economico
rispetto ai valori precedenti,
che oscillano tra il
30 e il 40 per cento.
Axpo Energy Solutions, Esco
del Gruppo Axpo Italia, applica
un approccio scalare e
tailor made, potendo garantire
l’esecuzione di questa
gamma di progetti e occupandosi
di tutte le attività
correlate al loro sviluppo e
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Axpo Italia S.p.A. Corso Italia, 3 - 20122 Milano - Italia
appunti del mese
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Tiziano Bisogni
dal portfolio Punto
di non ritorno,
Giardino Viaggio
di Ritorno Arte
Contemporanea di
Rodolfo Lacquaniti,
Castiglione della Pescaia
(Gr)
novembre
Green jobs fanno Green company
#studenti #GenZ #digitale #formazione #investimenti testi a cura di M.Cristina Ceresa / leggi altri contributi qui
Green jobs fanno Green company
Soluzione
ai problemi:
così nascono
i Green jobs
Ai giovani preoccupa lo stato
di salute del Pianeta, e questo
contribuisce a determinare la
scelta del loro percorso di
studi. Gli ambiti in cui intervenire
con più urgenza sono:
l’inquinamento atmosferico
(52%), il cambiamento climatico
(51%) e la protezione della
biodiversità e degli ecosistemi
(49%), a seguire la tutela delle
acque e l’energia pulita.
Questi dati emergono da
una ricerca di Silvia Figini,
direttore del dipartimento di
Scienze Politiche e Sociali
dell’Università di Pavia,
sulle risposte che i giovani
(studenti italiani delle scuole
superiori, classi IV e V) hanno
dato valutando la loro ansia
rispetto allo stato di salute
del Pianeta.
Tra gli altri temi su cui strutturare
la propria formazione
ci sono il miglioramento
dell’efficienza energetica (per
il 74% degli intervistati), la riduzione
dei rifiuti (per il 68%,
e qui siamo proprio nell’ambito
dell’economia circolare)
e la riduzione degli sprechi
alimentari (per il 60%).
I giovani sono coscienti che lo
sviluppo sostenibile si propone
di soddisfare i bisogni delle
persone presenti e future, diminuendo
le diseguaglianze
e salvaguardando il pianeta
(74,3%).
Così, il concetto di Green
jobs entra direttamente nel
vivo: i problemi ambientali si
fanno opportunità professio-
30
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PM
31
AM
PM
1
LUNEDÌ
MARTEDÌ Giornata mondiale del risparmio
MERCOLEDÌ
Giornata mondiale vegan
AM
PM
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settimana 44 ottobre/novembre 2023
2
AM
3
AM
GIOVEDÌ
VENERDÌ
PM
PM
nali. Ma è bene sottolineare
come l’etichetta Green jobs
sia trasversale a tutti i settori.
Prendiamo per esempio
il cibo: grazie alla cultura del
nostro Paese, continua a essere
un valore forte anche per
le giovani generazioni.
Di certo, però, le nuove professioni
legate all’industria
agroalimentare, ma non solo,
hanno a che fare con nuove
conoscenze che limitano l’uso
di risorse (acqua
in primis) e a
valle evitano gli
sprechi.
Sostenibilità come
concetto univoco
Il 97,6% degli studenti interpellati
dalla ricerca dell’Università
di Pavia conosce il tema della
Sostenibilità e utilizza questa
parola in relazione diretta e univoca
all’ambiente, al pianeta, al
futuro e alle risorse.
PER SAPERNE DI PIÙ
SABATO
4 5
Giornata
mondiale
della pace
DOMENICA
Giornata
mondiale della
consapevolezza
degli tsunami
Acqua, cibo energia: la
riduzione degli sprechi
alimentari è un tema
molto sentito e ampiamente
condiviso. Tutto ciò traina gli
addetti ai lavori verso tecnologie
e procedure che limitano gli
sprechi di risorse.
Mobilità sostenibile:
in questo settore, secondo
la ricerca condotta
dall’Università di Pavia,
c’è ancora molto da fare. Poco
usati dai giovani i mezzi alternativi
alla propria macchina
- bici, trasporto pubblico -
mentre il 58% degli intervistati
ha dichiarato di non prendere
mai il treno.
greenplanner 159
Green jobs fanno Green company
Specialisti
cercasi
I lavoratori verdi devono saper
rispondere anche ai bisogni
dell’economia circolare che, a
oggi, sembra ancora una prerogativa
per pochi bravi professionisti.
Secondo Randstad
(multinazionale olandese che
si occupa di ricerca, selezione
e formazione di risorse umane)
si rischia infatti di arrivare
a un ’collo di bottiglia’, a causa
del mismatch tra le richieste
del mercato del lavoro, che
deve soddisfare gli imperativi
6
AM
7
AM
LUNEDÌ
MARTEDÌ
Giornata internazionale della protezione dell’ambiente
nella guerra e nei conflitti armati
PM
PM
normativi ed economici della
transizione, e le competenze
oggi disponibili.
Per superare questa strettoia,
che rischia di penalizzare fortemente
il nostro Paese, servono
figure ’ibride’, che a una
solida cultura tecnico-scientifica
sappiano affiancare doti
come l’attitudine a lavorare in
team, la flessibilità e la capacità
di rapportarsi con persone
interne ed esterne all’organizzazione.
160 greenplanner
8
AM
MERCOLEDÌ
PM
settimana 45
novembre 2023
9
AM
10
AM
GIOVEDÌ
VENERDÌ
PM
Giornata mondiale per la
scienza, la pace e lo sviluppo
PM
SABATO
11 12
DOMENICA
Le nuove professioni si caratterizzano
proprio per questa
apertura, che rende di fatto
impossibile pensarle isolate
le une dalle altre, e per il fatto
che le competenze del curriculum
di studi di ciascuna
professione vanno integrate
trasversalmente con quelle
relative ai temi della circolarità
e della Sostenibilità. Fondamentale
sarà la creazione
di team composti da diverse
professionalità che, nei vari
ambiti lavorativi, devono affrontare
gli aspetti specifici
della transizione circolare.
Le specialità
più richieste:
• resilienza urbana
• gestori di servizi digitali
• specialisti dell’informazione
certificata
• progettisti per la mappatura
delle filiere
• ingegneri (o designer)
della sostenibilità
• tecnici edili esperti
in efficienza energetica
• esperti di telerilevamento
o Gps
• Web marketing
per la sharing economy
• big data analyst
• mobility manager
• designer Web o scout
per le risorse
greenplanner 161
Green jobs fanno Green company
13
AM
LUNEDÌ
Giornata mondiale della gentilezza
PM
Quelli che di
professione
fanno… Goal
I 17 Sustainable Development
Goal dell’Onu ci accompagnano
da tempo, e in
molti ne hanno fatto anche
una specializzazione professionale
che spesso collima
con quella dei professionisti
degli Esg (Environmental,
social and governance).
Ma c’è ancora qualche problema
di posizionamento da
risolvere. Soprattutto quando
parliamo di aree di riferimento
nelle aziende. Monica
Billio, docente di economia
all’Università Ca’ Foscari
di Venezia, ci ha dato una
mano a capire che gli esperti
di Esg «di certo non possono
competere solo alla divisione
marketing, come troppo
spesso ancora succede (anche
se la divisione marketing
deve rimanere interessata
14
AM
PM
15
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
Giornata mondiale del diabete
AM
PM
162 greenplanner
settimana 46
16
AM
PM
17
GIOVEDÌ
VENERDÌ
Giornata internazionale della tolleranza
Giornata internazionale degli studenti
AM
PM
novembre 2023
perché anche la narrativa
utilizzata sia competente e
non fuorviante o ingannevole).
La divisione marketing
può essere la voce di una visione
strategica legata alle
scelte (o necessità) Esg, che
devono essere prese in carico
dal top management e
dagli stessi consigli di amministrazione.
Si tratta infatti
di aspetti che riguardano la
finanziabilità stessa dell’attività
e le prospettive di crescita
per poter rimanere e/o
entrare in filiere produttive
che sempre più chiedono riscontro
sulle dimensioni Esg
delle aziende».
SABATO
18 19
DOMENICA
• Giornata
internazionale
dell’uomo
• Giornata
mondiale del
ricordo delle
vittime del
traffico stradale
Esg e percorso
di studi
Chi si occupa di Environmental,
social and governance
deve avere competenze trasversali
in tema di Sostenibilità.
Su questa base poi si dovrebbero
aggiungere specializzazioni
in finanza, ma anche
sviluppo prodotto e gestione
clienti/fornitori. Molti atenei si
stanno preparando
per rispondere
alle richieste di
formazione.
PER SAPERNE DI PIÙ
greenplanner 163
Green jobs fanno Green company
Scegli bene
la tua azienda
La Sostenibilità, oltreché necessaria
per affrontare la crisi
climatica, riduce i profili di
rischio per le imprese e per la
società, stimola l’innovazione
e l’imprenditorialità, rende più
competitive le filiere produttive.
È questo il mantra di Fondazione
Symbola, che da anni
pubblica il rapporto ’GreenItaly’
in cui presenta le aziende che si
stanno impegnando fortemente
nella transizione ecologica.
«C’è un’Italia che fa della transizione
verde un’opportunità
per innovare», è il pensiero del
presidente della Fondazione
Symbola, Ermete Realacci.
Nel rapporto ’GreenItaly’ si
coglie un’accelerazione verso
un’economia più a misura
d’uomo, che punta sulla Sostenibilità,
sull’innovazione,
sulle comunità e sui territori.
Aziende che conviene prendere
in considerazione quando
si inviano i curriculum, perché
Symbola afferma che le imprese
green sono quelle che
affrontano meglio la crisi.
20
AM
21
AM
LUNEDÌ
MARTEDÌ
•Giornata mondiale del bambino
•Giornata internazionale della memoria transgender
PM
Arbor Day (Italia)
PM
La verde
Emilia Romagna
L’Emilia Romagna sembrerebbe
una delle Regioni italiane
a maggior densità di imprese
attente al green e agli impatti
ambientali. Il dato emerge
dall’analisi sui trend 2020-
2021 delle certificazioni ambientali.
Il territorio si è posizionato ai
primi posti per quanto riguarda
gli strumenti di qualificazione
ambientale delle organizzazio-
164 greenplanner
22
AM
MERCOLEDÌ
PM
settimana 47
23
AM
24
AM
GIOVEDÌ
VENERDÌ
PM
PM
novembre 2023
ni (Emas e Iso14001), gli strumenti
di qualificazione ambientale
dei prodotti (Ecolabel,
Environmental product declaration
o Edp, Forest stewardship
council o Fsc, Programme
for the endorsement of the
forest certification scheme).
Non solo: la sensibilità mostrata
dalle aziende di questa
Regione le ha viste posizionarsi
ai primi posti anche nell’ottenimento
delle certificazioni
energetiche (Iso50001), di
salute e sicurezza nei luoghi
di lavoro (Iso45001) e nella responsabilità
sociale di impresa.
(Sa8000). La Regione spicca
anche per le aziende che si
sono certificate BCorp.
Milano è la capitale
dei Green Jobs
SABATO
25 26
Giornata internazionale
per l’eliminazione
della violenza contro
le donne
DOMENICA
il 43,8%
DEI CONTRATTI ATTIVATI IN
LOMBARDIA (PARI AL 10%
IN ITALIA) NEL 2020 È STATO
SOTTOSCRITTO PROPRIO
DAL CAPOLUOGO LOMBARDO
ancora a Milano
35mila IMPRESE
HANNO INVESTITO (TRA IL 2016
E IL 2019) O INVESTIRANNO
IN ECOINVESTIMENTI
Roma
20mila
Torino
17mila
Milano 35mila
Napoli
12mila
Fonte: Fondazione Symbola
greenplanner 165
Green jobs fanno Green company
27
AM
LUNEDÌ
PM
Sostenibilità
in carriera
Nuove opportunità lavorative
avanzano legate al percorso
di Sostenibilità in azienda. In
particolare sono 6 le posizioni
spesso ricercate dalle aziende.
Al top troviamo l’head of
Sustainability, il professionista
che si occupa di guidare
l’azienda verso il Green. Dalle
persone, alle questioni etiche,
all’ambiente: ogni decisione
presa è di sua responsabilità.
Il suo reddito può variare dai
90 ai 100mila euro annuali
(Fonte: Randstad).
La seconda posizione
è riservata al Sustainability
manager, la figura che, in
cooperazione con lo head of
Sustainability, deve essere in
grado di conciliare la gestione
aziendale ordinaria con le attività
innovative e sostenibili.
Il suo guadagno è compreso
fra i 65 e i 75mila euro annuali.
Un altro importante ruolo
è ricoperto dal vendor &
compliance manager, nonché
il responsabile dei processi,
dell’organizzazione e
degli obiettivi di Sostenibilità
dell’azienda. Questo ha un
reddito che può oscillare tra
i 55 e i 65mila euro annuali.
Troviamo poi il product
compliance & sustainability
supply chain manager, il cui
compito principale è quello di
pianificare il controllo finale
dei canali di vendita e di as-
166 greenplanner
28
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29
AM
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
PM
PM
settimana 48
30
AM
PM
1
VENERDÌ
GIOVEDÌ
Giornata mondiale contro l’Aids
AM
PM
novembre/dicembre 2023
sicurare che il tragitto fabbrica-negozio
della materia
prima rispetti il più possibile
i criteri di Sostenibilità. Può
arrivare a guadagnare tra i 50
e i 60mila euro annui.
Un’altra figura ricercata
è il Sustainability manager &
corporate communication, a
tutti gli effetti il responsabile
della comunicazione esterna.
Il suo compito principale è
quello di rendere nota al pubblico
la filosofia sostenibile
perseguita dall’azienda. Il suo
reddito è compreso fra i 45 e i
55mila euro all’anno.
Infine, abbiamo il Csr
coordinator, che all’interno
dell’azienda deve conciliare gli
obiettivi economici con il contributo
che l’impresa può dare
alla comunità, al territorio e
a tutti i portatori di interessi.
Il suo compito è quello di
diffondere, all’interno della filiera,
la cultura della Sostenibilità.
Guadagna annualmente
una cifra compresa fra i 45 e i
55mila euro.
SABATO
2 3
Giornata
internazionale
per l’abolizione
della schiavitù
DOMENICA
Giornata
internazionale
delle persone
con disabilità
il punto di vista
dei Chinson
a cura di Mario Airaghi
Il diario continua a pag. 174
greenplanner 167
Green jobs fanno Green company
Come e cosa scegliere nel panorama delle certificazioni
Aziende alle prese con i bollini
a cura di Chiara Guizzetti
Il mercato premia le aziende
che investono in Sostenibilità e
che si adoperano per prendere
una certificazione, o, più in generale,
un ’bollino’, che sancisca
l’impegno assunto nei confronti
delle tematiche Esg. Una maggiore
capacità di attrarre investimenti
e di mantenere i clienti nel
tempo, l’accesso a fonti di finanziamento
e ai bandi indetti dalla
Pa sono i vantaggi esterni più
evidenti; a questi si aggiungono
una migliore capacità di allocare
le risorse interne all’azienda e di
attrarre e trattenere personale e
collaboratori. Certo, senza un’etichetta
riconoscibile il rischio
di Greenwashing è più elevato,
ma bisogna anche fare qualche
considerazione per valutare se
valga davvero la pena adottare
una certificazione e, soprattutto,
quale scegliere.
Per poter decidere in modo
oculato, l’imprenditore e il suo
management devono fare una
riflessione sugli obiettivi che
vogliono raggiungere in un orizzonte
temporale di medio lungo
termine, e sul sistema di valori
presente all’interno della cultura
aziendale; solo così la coerenza
tra mission aziendale, sistema
valoriale e certificazione Esg
può essere davvero premiante.
L’acquisizione di una certificazione
richiede un approccio
progettuale, persone dedicate
e la volontà di intraprendere un
percorso di miglioramento continuo,
elemento essenziale per
poter mantenere la certificazione
in modo costante.
I FONDAMENTALI
DA CONSIDERARE
• Il settore aziendale in cui
l’azienda opera, per capire se
orientarsi verso un’etichetta di
prodotto, una certificazione di
filiera, o verso la “messa in sicurezza”
di un processo rilevante
per l’impresa;
• Le dimensioni dell’azienda,
per valutare il giusto equilibrio
tra l’impegno richiesto dalla certificazione
stessa e il vantaggio
che questa può generare;
• Le esigenze e le aspettative
dei clienti, sia di prodotto/
servizio sia relative alla qualità
della relazione e della customer
experience;
• Il modello organizzativo
dell’azienda, incluso il grado di
intermediazione nei confronti
del cliente e la necessità di
dover far affidamento a terze
parti per servizi di assistenza
post vendita.
Colpo d’occhio sulla responsabilità d’impresa
Normativa/
certificazione
di riferimento
Caratteristiche
A chi è adatto
Ecolabel Ue
Iso 14001
Marchio europeo di qualità volontario che viene apposto a prodotti
e servizi che, oltre ad avere elevati standard di prestazione, generano
un impatto ridotto sull’ambiente durante l’intero ciclo vita del
prodotto/servizio (dall’estrazione delle materie prime, alla fase di
produzione, di imballaggio e trasporto, di utilizzo e di recupero e
smaltimento).
L’impatto ambientale viene certificato da organismi indipendenti
riconosciuti a livello europeo.
Normativa internazionale a cui si può aderire in modo volontario;
essa può inoltre essere integrata agli altri sistemi di gestione (in
particolare, Iso 9001 e Iso 50001) e al Regolamento Emas.
La normativa è impostata sui principi di un sistema di gestione e
prevede la definizione di una politica ambientale, l’identificazione
degli aspetti ambientali rilevanti per le attività di impresa e dei
relativi controlli, la costruzione di un sistema di indicatori di monitoraggio
e la formalizzazione di azioni di miglioramento.
Il sistema viene sottoposto a validazione da parte di un ente
accreditato indipendente.
La certificazione può essere un requisito necessario per potersi
iscrivere all’albo fornitori di grandi aziende.
Principalmente rivolto ad aziende di produzione
di beni e servizi che, per la natura
delle loro attività (per esempio utilizzo di
materie prime rare, consumo energetico,
scarti di produzione e rifiuti), generano
impatti sull’ambiente.
Principalmente rivolto ad aziende che
hanno già sistemi di qualità e che vogliono
operare in una logica di integrazione dei
sistemi.
Adatto anche alle aziende che muovono
i primi passi nel percorso di consapevolezza
degli impatti ambientali.
168 greenplanner
Green jobs fanno Green company
Regolamento
Emas
Reg. CE
1221/2009
Reg. UE
1505/2017
Reg. UE
2026/2018
Epd –
Dichiarazione
ambientale
di prodotto
Certificazione
FSC
Iso
50001:2018
Sistema di Gestione Ambientale a carattere volontario, applicabile
a organizzazioni private e pubbliche.
Il regolamento richiede di definire un processo di raccolta dei
dati ambientali, che vengono resi pubblici a mezzo di una Dichiarazione
Ambientale.
La Dichiarazione viene convalidata da un ente certificato.
Possibilità di apporre il marchio Emas nelle comunicazioni verso
il pubblico e di ottenere incentivi statali e regionali.
La certificazione può essere un requisito necessario per essere
iscritti all’albo fornitori di grandi aziende e per partecipare a
gare pubbliche.
La dichiarazione ambientale di prodotto è un documento che
descrive gli impatti ambientali legati alla produzione di una specifica
quantità di prodotto o di un servizio (per esempio consumi di energia
e materie prime, produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera e
scarichi nei corpi idrici).
La dichiarazione è su base volontaria e prevede uno studio di Lca
(Life cycle assessment)
Viene valutata da un ente di certificazione accreditato indipendente.
Certificazione internazionale indipendente e di terza parte specifica
per il settore forestale e i prodotti derivati dalle foreste.
Esistono due tipi di certificazione: la certificazione di gestione
forestale e la certificazione di catena di custodia.
Gli standard di gestione forestale di FSC comprendono la protezione
della qualità dell’acqua, vietano il taglio di foreste antiche,
prevengono la perdita della naturale copertura forestale e proibiscono
l’uso di prodotti chimici altamente tossici.
Normativa internazionale finalizzata all’implementazione e al
miglioramento dei sistemi di gestione dell’energia. Si aderisce in
modo volontario; inoltre, il sistema di gestione che ne deriva può
essere facilmente integrato con altri sistemi di gestione, quali
Iso 9001 e Iso 14001.
Come le altre normative Iso, anche la Iso 50001 richiede di definire
una politica energetica, di misurare e documentare l’utilizzo
e il consumo di energia e di comprendere quali sono i processi e
le risorse che consumano energia, per poter indirizzare così le
azioni di miglioramento.
Il sistema di gestione viene sottoposto a validazione indipendente
da parte di un ente accreditato.
Rivolto a realtà che voglio impegnarsi ancora
di più rispetto al modello proposto dalla Iso
14000. Richiede infatti un maggior coinvolgimento
del personale e una maggiore attenzione
agli aspetti di comunicazione.
Per le organizzazioni che vogliono ottimizzare
i processi produttivi e migliorare le prestazioni
ambientali dei prodotti e dei servizi,
e che vogliono migliorare la relazione con gli
stakeholder in termini di trasparenza.
Per le aziende il cui ciclo produttivo prevede
l’utilizzo di materiali derivanti dalle foreste
(legnosi e non legnosi), non solo nel ciclo
produttivo ma anche nella distribuzione, e
che vogliono garantire ai clienti l’applicazione
di prassi corrette.
Per aziende, di ogni dimensione e settore,
che hanno la necessità di migliorare i propri
livelli di efficienza energetica, di ridurre i
consumi e i costi di gestione e le emissioni
di gas a effetto serra, migliorando così la
performance energetica.
Life cycle
assessment
Iso 17029 e
Iso 17033
(claim etici)
SA 8000
Non si tratta di una certificazione ma di una metodologia analitica
e sistematica che permette di valutare l’impronta ambientale
di un prodotto o di un servizio lungo l’intero ciclo di vita dello
stesso, ovvero dall’estrazione delle materie prime e delle risorse
utilizzate nei processi produttivi, per arrivare alla gestione del
fine vita del prodotto/servizio stesso.
Non si tratta quindi di una vera e propria certificazione, ma di
un’analisi approfondita e mirata che permette alle organizzazioni
di comprendere gli impatti ambientali generati dai processi e
dalle attività e di prendere decisioni consapevoli.
Normativa internazionale che stabilisce i requisiti per definire,
verificare e diffondere asserzioni etiche accurate e credibili,
anche in seguito a una validazione indipendente effettuata da
un ente accreditato.
La normativa copre tutti i claim etici (per esempio commercio
equo e solidale, risparmio energetico, Sostenibilità); il claim
riguarda frasi, simboli, elementi grafici e loghi.
Standard internazionale di carattere volontario, adatto a tutte
le tipologie di organizzazione. È finalizzato a garantire il rispetto
dell’etica, la tutela dei diritti umani e del lavoro. Tra i temi di
interesse, la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, l’assenza
di discriminazioni, l’abolizione del lavoro minorile e del lavoro
forzato, la promozione di pratiche di remunerazione del lavoro
corrette.
Il sistema di gestione che ne deriva viene sottoposto a validazione
da parte di un ente accreditato indipendente.
Tabella non esaustiva a cura di Chiara Guizzetti (testi chiusi in redazione a luglio 2022).
Per le aziende che hanno raggiunto un
discreto grado di maturità nella gestione
delle tematiche ambientali, e che hanno
processi di produzione di beni e servizi ad
alto impatto ambientale lungo l’intera filiera
(approvvigionamenti, produzione, distribuzione,
riciclo e riuso).
Per le aziende, di ogni dimensione e settore,
che hanno già intrapreso un percorso
di Sostenibilità e che hanno la necessità di
differenziare i propri prodotti e servizi anche
attraverso una comunicazione trasparente
nei confronti degli stakeholder.
Adatto alle realtà aziendali labour intensive,
con poli produttivi dislocati in aree extra Ue,
dove il rispetto dei principi legati alla dignità
umana è un’area critica.
Adatto anche a realtà che non hanno obblighi
di rendicontazione Esg e che muovono i
primi passi nel mondo della responsabilità
di impresa.
greenplanner 169
Green jobs fanno Green company
Società benefit
Il concetto di ’società benefit’ ha fatto capolino nel nostro
paese a gennaio 2016, grazie all’entrata in vigore della
legge di stabilità n. 208 del 28 dicembre 2015. In questo
modo, per la prima volta è stato possibile introdurre, accanto
alle società ’for profit’ e agli enti non profit, una terza forma,
intermedia, finalizzata sì al raggiungimento di un risultato
positivo di business, ma anche al conseguimento di una
mission di tipo sociale, in modo da bilanciare gli interessi
degli azionisti e quelli degli stakeholder. L’obiettivo di beneficio
sociale deve essere formalmente definito all’interno
dello statuto societario; accanto a questo requisito, la legge
richiede la nomina di un ’benefit director’ a cui spettano specifici
doveri di accountability. Le aziende che in Italia, a oggi,
hanno adottato la forma giuridica di Società benefit sono circa
2.000; questo numero è destinato a crescere, soprattutto
tra le piccole e medie imprese. Per garantire adeguati livelli
di trasparenza la società benefit deve allegare, con cadenza
annuale, una valutazione di impatto relativa ad
aree definite (corporate governance, dipendenti,
stakeholder e ambiente), che si accompagna al
bilancio di esercizio.
Per saperne di più
Economia del Bene Comune
del Bene Comune è un movimento internazionale
che propone un modello socio-economico fondato
L’Economia
su alcuni valori giudicati essenziali: la dignità umana, la
solidarietà, la giustizia sociale, l’ambiente, la trasparenza e la
condivisione democratica. Il modello proposto da Ebc considera
cinque principali categorie di stakeholder: i fornitori, i proprietari
e i partner finanziari, i collaboratori, i clienti e i concorrenti, il
contesto sociale. Lo strumento che permette di conciliare la
dimensione valoriale e le aspettative degli stakeholder è la
matrice, a cui spetta il compito di guidare le aziende (ma anche
i comuni, le famiglie e, in futuro, anche le scuole) in un percorso
di consapevolezza e di miglioramento verso, appunto, un bene
comune rappresentato da una società più inclusiva, collaborativa,
corretta nei comportamenti, rispettosa dell’ambiente
e attenta a non generare sprechi. L’applicazione pratica della
matrice, infatti, consente di redigere il bilancio Ebc e di costruire
un sistema di indicatori, nei confronti dei quali non
solo è possibile misurare i risultati ottenuti ma
anche definire, in modo consapevole, obiettivi di
miglioramento.
a cura di Chiara Guizzetti
B Corp
Con il termine B Corp si
fa riferimento a una
certificazione, lanciata
negli Stati Uniti nel 2006 a
opera di un ente privato non
profit, B Lab, con lo scopo di
diffondere, a livello globale,
un modello organizzativo in
cui, accanto al raggiungimento
di un profitto, le aziende si
pongono l’obiettivo più ampio
di generare un impatto positivo
sul pianeta e le persone.
È nato così un movimento
che, a oggi, conta più di 2.500
realtà certificate in oltre 60
paesi del mondo. Per poter
conseguire la certificazione,
l’azienda deve sottoporsi al B
Impact Assessment, un questionario
di autovalutazione
che permette di investigare
il posizionamento dell’impresa
lungo cinque dimensioni:
governance (con particolare
attenzione agli aspetti di responsabilità
e trasparenza),
collaboratori, community,
ambiente e clienti. Per poter
ottenere la certificazione bisogna
ottenere un punteggio
minimo pari a 80.
La certificazione è però
soggetta ad alcune critiche,
tra cui il fatto che non sono
previsti audit che possano
validare la veridicità delle informazioni
condivise in sede
di assessment. A questo si
aggiunge il costo delle fee
previste, che possono variare
da 1.000 a
50.000 euro, in
funzione del fatturato
generato.
Per saperne di più Per saperne di più
170 greenplanner
Per conoscere le imprese
Facciamo di tutto
per tenere pulito
il Pianeta
(e spiegarlo)
AICA – Associazione internazionale per la
Comunicazione Ambientale ed E.R.I.C.A. soc.
coop., leader nazionale nella progettazione e comunicazione
ambientale, sono da anni impegnate
fianco a fianco nella promozione di campagne
ed eventi di sensibilizzazione sulle tematiche
ambientali, focalizzando la propria attenzione
sulla riduzione dei rifiuti, l’economia circolare e la
lotta al littering e all’abbandono dei rifiuti.
Settimana europea
per la riduzione
dei rifiuti (Serr)
La Settimana Europea per la
Riduzione dei Rifiuti (Serr) nasce
all’interno del Programma
LIFE+ della Commissione Europea
per promuovere la realizzazione
di azioni di sensibilizzazione
sulla riduzione dei rifiuti,
tutte riunite in una settimana
nel mese di novembre. Nella
Serr sono coinvolti enti pubblici,
imprese, istituti scolastici,
associazioni e cittadini, che diventano
protagonisti della riduzione,
del riuso e del riciclo. AICA
si occupa del coordinamento
nazionale della campagna, su
mandato del Comitato Promotore
– composto dal Ministero
della Transizione Ecologica, CNI
Unesco (invitato permanente),
Utilitalia, Anci, Città Metropolitana
di Torino, DAR Regione
Sicilia, Legambiente, Federconsumatori
Lazio ed E.R.I.C.A. soc.
coop. (partner tecnico).
Circonomìa
Nella dimensione circolare, economia
e ambiente diventano due
declinazioni complementari di
una più larga nozione di benessere. Tale principio è il filo conduttore
di Circonomìa, il Festival dell’economia circolare e della transizione
ecologica nato nel 2016 in Piemonte e promosso da E.R.I.C.A. soc.
coop insieme ad AICA, GMI (Greening Marketing Italia) ed EPR Comunicazione.
Il festival si rivolge a un pubblico ampio per mettere in
mostra le idee e le buone pratiche imprenditoriali e amministrative,
i cambiamenti sociali e culturali che hanno in comune l’attenzione
al paradigma ecologico. Nelle prime sette edizioni sono stati innumerevoli
gli eventi (dai convegni agli incontri, dalle presentazioni di
libri, alle proiezioni e i concerti) che hanno visto la partecipazione di
personalità importanti del mondo culturale, politico ed economico.
Wpc/Campionato Mondiale di Plogging
Il littering danneggia il nostro ambiente e i nostri mari e va contrastato.
Per combatterlo sono sufficienti due semplici gesti: evitare di
abbandonare rifiuti a terra e chinarsi per raccogliere quanto sta già
inquinando l’ambiente. Praticato già da molti appassionati di sport
e di natura, è grazie al runner svedese Erik Ahlström che è nato il
termine “plogging”, unione tra “plocka upp”, che in svedere significa
raccogliere, e “jogging”. Tale disciplina ha quindi vissuto rapidamente
un’escalation di interesse e di attenzione che ha portato nell’ottobre
del 2021 all’organizzazione, da parte di AICA – Associazione
Internazionale per la Comunicazione Ambientale e di E.R.I.C.A. soc.
coop., della prima edizione del campionato mondiale di Plogging
che si è svolto in Val Pellice.
E.R.I.C.A. Via Santa Margherita n. 26 - 12051 Alba (Cn) - Italia
appunti del mese
L
27
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Silvia Noferini Natività, Prato
dicembre Ambiente in tavola
#diete #plantbased #salute #elettrodomesticigreen
testi a cura di Olivia Rabbi
Ambiente in tavola
Cucina green
fra tradizione
e tecnologia
Nutrirsi correttamente aiuta a
salvaguardare salute e benessere.
Farlo in modo sostenibile
fa bene sia a noi sia all’ambiente.
Come ricorda la Fondazione
Veronesi, la dieta mediterranea
è riassunta nella ‘piramide
alimentare’, alla cui base si
trovano i pasti principali con
verdure, frutta e cereali (meglio
se integrali).
4 LUNEDÌ
AM
PM
5 MARTEDÌ
AM
•Giornata mondiale del Suolo
•Giornata internazionale del volontariato
per lo sviluppo economico e sociale
PM
Salendo, troviamo alimenti
di consumo quotidiano come
latte e yogurt, frutta a guscio,
semi, olive, olio extravergine
di oliva, erbe, spezie e aromi.
Consumo settimanale decrescente
per pesce, crostacei e
molluschi, legumi, pollame e
uova, fino a salumi, carne rossa
e dolci, che vanno assunti
in modo attento e controllato.
Più in generale, le diete plant
based rappresentano uno dei
pilastri più interessanti di ricerca
sull’alimentazione e la
Sostenibilità ambientale, ma
non sempre sono facili da gestire.
E per questo si sta ricorrendo
anche all’Intelligenza
artificiale. O, comunque, alla
tecnologia in genere: così gli
elettromestici ci danno una
mano (vedi pag. 184).
6 MERCOLEDÌ
AM
PM
174 greenplanner
settimana 49
dicembre 2023
7
AM
8
AM
GIOVEDÌ
VENERDÌ
Giornata mondiale della pace
PM
PM
Fuori casa
come si fa?
Già, in casa. E fuori? La cucina
salubre e sostenibile
travalica il confine dello
spazio domestico e guarda
al mondo degli eventi e del
banqueting. Sono diverse
le attività imprenditoriali
che hanno fatto del Green
la propria vocazione e integrano
prodotti locali e stagionali
con l’allestimento e
il servizio ecosostenibile,
compostabile e riciclabile,
e con il riuso degli avanzi.
All’interno di questo panorama
in evoluzione c’è
anche un altro obiettivo
comune: la lotta allo spreco
alimentare, basata sul rispetto
- anche e soprattutto
etico - del valore umano,
oltre che salutistico, del
buon cibo nel piatto.
SABATO
DOMENICA
9 10
• Giornata
• Giornata
internazionale
internazionale
contro la
dei diritti degli
corruzione
animali
• Giornata
• Giornata
mondiale per la
mondiale
commemorazione
dei diritti
e per la dignità
dell’uomo
delle vittime di
genocidio e della
prevenzione di
questo crimine
Assaggia prima
di buttare
L’errata comprensione della
differenza tra data di scadenza
(che in etichetta viene
indicata dalla frase “da consumare
entro”) e Tmc (ossia
con la dicitura “da consumarsi
preferibilmente entro”) è una
delle cause che portano a
buttare il cibo in patumeria. Lo
denuncia da tempo Too Good
To Go, l’App contro gli sprechi
alimentari che sta portando
avanti una campagna per fare
chiarezza. È nata con questo
intento l’Etichetta Consapevole
di Too Good To Go, che
invita i consumatori a guardare,
annusare e assaggiare
il prodotto prima di gettarlo.
greenplanner 175
Ambiente in tavola
Più informati,
meglio nutriti
Il consumatore più informato
segue maggiormente i dettami
salutari della dieta mediterranea.
Lo mette nero su bianco lo
studio del Crea Alimenti e Nutrizione.
Lo studio, coordinato
da Laura Rossi e Vittoria Aureli
e basato su un’indagine Swg
Italy 2020 su un campione di
2.869 intervistati, rappresentativo
della popolazione italiana
over 18 anni, ha misurato la
conoscenza nutrizionale (Nk) e
l’aderenza alla dieta mediterranea
della popolazione adulta
italiana (Amd). Al percorso alimentare
aderiscono maggiormente
donne, anziani, persone
con livelli di istruzione elevati e
gli abitanti in aree urbanizzate,
in particolare nelle regioni del
Centro Nord e delle Isole.
Aderisce alla dieta mediterranea
chi ha migliori conoscenze
nutrizionali. Incrociando i dati,
emerge come il 65% di chi ha
un basso valore Nk riporti una
scarsa aderenza allo schema
alimentare mediterraneo, al
contrario del 73% di chi ha Nk
alto e rivela un’alta aderenza.
11 LUNEDÌ
AM
12 MARTEDÌ
AM
Giornata internazionale della montagna
PM
Giornata internazionale della
copertura sanitaria universale
PM
13 MERCOLEDÌ
AM
PM
Aderenza alla
dieta mediterranea:
13% Alta
24% Medio-alta
31% Medio-bassa
32% Bassa
Fonte: Swg Italy
176 greenplanner
SABATO
16 17 DOMENICA da brodo e legumi in scatola.
Ma anche, come spiega Martina
Francia, nutrizionista e
collaboratrice della Emanuele
settimana 50
dicembre 2023
Conoscenze
GIOVEDÌ
nutrizionali
14
AM
PM
di risposte corrette
57% sono legate a:
Relazione fra
60%
alimentazione e salute
60% Raccomandazioni
degli esperti
Scelte alimentari
57%
ed etichette
Nutrienti negli
54%
alimenti
Fonte: Swg Italy
VENERDÌ
Meno sale,
15
più salute
AM
PM
Ridurre il consumo di
sale a tavola (e con
esso i rischi per la salute) si
può, senza rinunciare al gusto.
Basta mettere in atto qualche
trucco e prestare molta attenzione
agli alimenti. Primo,
impariamo a leggere l’etichetta.
Secondo, usiamo insaporitori
naturali come aromi, erbe
e spezie. Attenti ad affettati,
formaggi stagionati, prodotti
confezionati e da forno, dadi
Gnemmi Consulting, alla scadenza
degli alimenti: «I prodotti
confezionati che hanno
scadenze molto lunghe possono
contenere infatti sale e
additivi in quantità elevata, per
garantire una conservazione
prolungata. Meglio allora scegliere
prodotti che
scadono a breve
oppure gli alimenti
cucinati a casa».
greenplanner 177
PER SAPERNE DI PIÙ
Ambiente in tavola
Circolari
dal cucchiaio
alla tartina
L’economia circolare passa
anche dalla tavola delle grandi
occasioni e degli eventi. Lo
dimostra il progetto di Circular
Catering di Bibendum, società
di catering e banqueting con
sede a Modena. Il concept Circular
Economy for Food Catering,
sviluppato con l’Università
di Scienze Gastronomiche
di Pollenzo, punta a innovare
il settore dell’industria alimentare
e della ristorazione
attraverso la valorizzazione
delle materie prime seconde
della filiera agroalimentare. Le
metodologie di preparazione
e conservazione degli alimenti
sono altamente sostenibili dal
punto di vista
ambientale
ed energetico,
grazie
anche a tecniche
di cottura
e preparazione
che
permettono
di ottenere piatti di qualità.
Il menù diventa frutto di una
sinergia virtuosa fra cucina e
filiera, fino al packaging. Il servizio
allarga l’approccio green
dai fornelli alla location, con
l’utilizzo di materiali sostenibili
e riciclabili, lo smaltimento
corretto dei rifiuti, l’impiego
di oggetti e arredi prodotti da
artigiani locali. La dismissione
a fine evento recupera avanzi
e scarti anche con la proposta
di soluzioni take away e il riutilizzo
dei materiali organici
per produrre biogas, compost,
saponi o altre preparazioni.
18 LUNEDÌ Giornata internazionale dei migranti
AM
PM
19 MARTEDÌ
AM
PM
20 MERCOLEDÌ Giornata internazionale della solidarietà umana
AM
PM
178 greenplanner
settimana 51
GIOVEDÌ
21
AM
VENERDÌ
22
AM
SABATO
23
mondiale dello snowboard
PM
PM
24 DOMENICA dicembre 2023
Si parte
dai fornitori
Prima di arrivare nel piatto, il
catering circolare passa dalla
scelta dei fornitori e delle materie
prime. Secondo il “Report
di sostenibilità 2020”, su 519
fornitori 506 sono italiani e
228 hanno sede in Emilia Romagna,
valorizzando i produttori
di prossimità e riducendo i
costi ambientali della logistica.
Le materie prime stagionali
vengono poi lavorate per essere
consumate fuori stagione,
mantenendo le proprietà
nutrizionali e il sapore.
Gli Esg
di Bibendum
Economia circolare:
riduzione al minimo dei rifiuti pre
e post consumo
Menù a impatto ambientale
ridotto:
opzioni di catering vegane e
vegetariane
Prodotti biologici:
uso di ingredienti biologici
certificati
Approvvigionamento locale e
sostenibile:
sostegno ai produttori locali e di
prossimità
Stoviglie riciclabili,
e alternative alla plastica usa e
Giornata
getta
Fonte: Bibendum, “Report di
sostenibilità ambientale 2020”
greenplanner 179
Ambiente in tavola
A tavola
con l’Ia
L’intelligenza artificiale (Ia) si
siede a tavola e inizia a ottimizzare
l’alimentazione. Ne è
un esempio il servizio di meal
planning messo a punto dalla
start up Feat Food, che grazie
ad algoritmi di Machine Learning
permette di ricevere a
casa i pasti pronti personalizzati,
strutturati secondo le diverse
combinazioni alimentari
e le grammature individuate
dal sistema di intelligenza
artificiale. Tutto nella giusta
quantità, evitando gli sprechi.
Ma l’Intelligenza artificiale può
anche aiutare a ‘inventare’, o a
migliorare, alimenti plant-based
di ultima generazione.
L’algoritmo Giuseppe della
start up cilena NotCo funziona
come un vero e proprio generatore
di ricette innovative
per ricercare nuove soluzioni
alimentari che, senza l’utilizzo
di carne o altri derivati
di origine animale,
possano richiamare
le sensazioni degli
alimenti tradizionali
ma in chiave vegan,
integrando salubrità
e gusto con un approccio sostenibile.
E non può mancare
un buon caffè. Per controllare
la miscela in tramoggia e
la sua qualità, Gruppo Cimbali
ha messo a punto con
Nasys-Nano Sensor System
il ‘naso elettronico’, un sensore
inserito all’interno delle
macchine da caffè che cattura
i componenti volatili in forma
di segnali elettrici, che vengono
poi inviati in un cloud per il
confronto con le caratteristiche
di miscele registrate, e ne
180 greenplanner
25 LUNEDÌ Natale
AM
26 MARTEDÌ
AM
27 MERCOLEDÌ
AM
PM
PM
PM
settimana 52
GIOVEDÌ
28
AM
VENERDÌ
29
AM
SABATO
30
PM
PM
31 DOMENICA dicembre 2023
valuta la freschezza, modificando
se serve macinatura,
temperatura e/o pressione di
estrazione.
Diamo un taglio
alle sofisticazioni
È di Enea il laser fotoacustico
SafeFood, che individua le sofisticazioni
alimentari. La gran
parte della luce prodotta dal
fascio laser è modulata a una
frequenza acustica e inviata
alla cella fotoacustica, dove
interagisce con il campione alimentare
generando un’onda
sonora captata da un microfono,
il cui segnale viene successivamente
amplificato. Più
forte è l’onda sonora, maggiore
è l’assorbimento del campione:
la misurazione dello spettro di
assorbimento infrarosso, modulata
con tecniche sofisticate,
consente di discriminare i diversi
composti.
il punto di vista
dei Chinson
a cura di Mario Airaghi
greenplanner 181
Ambiente in tavola
Anche con le nostre azioni quotidiane
Salviamo il clima
a partire dal nostro piatto
D
immi cosa mangi e ti dirò
quanto sei Sostenibile.
È il punto di partenza
per promuovere in modo deciso
il contrasto al cambiamento
climatico limitando l’impatto
ambientale, a partire da ciò che
abbiamo nel piatto: scelto, acquistato,
consumato. Su questo
approccio innovativo si è concentrato
il progetto Su-Eatable
Life, finanziato dal programma
europeo Life, nato con lo scopo
di dimostrare il potenziale di riduzione
delle emissioni di CO 2
e
del consumo idrico connessi al
cibo attraverso l’adozione di diete
sane e sostenibili, in primis da
parte dei cittadini europei.
Attenzione all’impronta
Coordinato da Riccardo Valentini
dell’Università degli Studi
della Tuscia e membro del Comitato
intergovernativo per i
cambiamenti climatici Ipcc, in
collaborazione con la Fondazione
Barilla Center for Food
and Nutrition, la BCorp GreenApes,
la Ong The Sustainable
Restaurant Association e la
Wageningen University, il progetto
ha messo in luce quanto
il sistema alimentare incida sul
cambiamento climatico e sia
responsabile di una quota di
emissioni di CO 2
in atmosfera
pari a circa il 37 per cento
del totale; cui si aggiunge il 92
a cura di Olivia Rabbi
per cento dell’impronta idrica,
con importanti conseguenze su
ambiente, deforestazione, perdita
di biodiversità e produzione
di rifiuti.
Otto i principi guida emersi dal
progetto. Questi dicono sì al
consumo di frutta, verdura e
cereali integrali, ad alimenti di
stagione, locali o della tradizione,
meglio se preparati freschi,
al bere molta acqua (meglio se
del rubinetto) senza sprechi, e al
ridurre gli imballaggi e i materiali
usa e getta privilegiando il riciclo
e il riuso. Da ridurre le carni e gli
insaccati, i latticini in genere e lo
spreco alimentare. Per iniziare
a “sporcarsi le mani” in cucina
e pulire l’ambiente, in mensa
oppure a casa, non
resta che consultare
il ricettario ad hoc disponibile
online.
PER SAPERNE DI PIÙ
L’acqua e le sue infinite differenze
Minerali, termali, potabili o destinate ad altri usi. Sono varie le sfaccettature che possono avere le acque
Per essere definita minerale, l’acqua deve provenire
da sorgenti o falde sotterranee, protette
e incontaminate, batteriologicamente pure
all’origine, con temperature, composizione di
sali minerali e oligoelementi costanti. Arriva in
tavola come imbottigliata alla fonte ed è dotata di
un’etichetta dove vengono indicati
componenti, provenienza
e altre informazioni. Tra cui la
scritta: “Tenere lontano da luce
solare e fonti di calore”, per impedire
le alterazioni delle materie
plastiche e scongiurare ogni
pericolo di contaminazione.
Al contrario, l’acqua potabile,
quella del rubinetto, è
prelevata da laghi, fiumi o
falde sotterranee o superficiali,
poi distribuita dagli
acquedotti: nella gran parte
dei casi è sottoposta a
frequenti trattamenti di
disinfezione antibatterica e
antimicrobica, e a periodiche
valutazioni ed esami da parte
delle autorità sanitarie, per valutare
la qualità e la sicurezza lungo tutto il
ciclo produttivo. (g.m.)
PER SAPERNE DI PIÙ
182 greenplanner
Ambiente in tavola
Entrando nel merito della n. 61 del 17 maggio 2022
Filiera corta e prodotti alimentari
a Km zero: cosa dice la legge
a cura di Elena Tieghi
avvocato in Lexalent
L
e norme per la valorizzazione e la promozione
dei prodotti agricoli e alimentari a
chilometro zero e di quelli provenienti da
filiera corta sono legge (la n. 61 del
17 maggio 2022), con la finalità di
favorirne il consumo e la commercializzazione,
garantendo nel contempo
ai consumatori un’adeguata informazione
sulla loro origine e sulla loro
specificità.
La stessa legge delinea i criteri con
cui un prodotto può essere definito a
chilometro zero o a filiera corta, istituisce
i loghi, indica alcuni strumenti di
valorizzazione e promozione, stabilisce la sanzione
per gli utilizzi illeciti, rimandando però a un
successivo Decreto Ministeriale di specificare
ulteriormente rispetto ai relativi loghi e ai criteri
di attribuzione e verifica.
Così, secondo questa legge, possono essere definiti
a Km zero gli alimenti provenienti da luoghi
di produzione e di trasformazione della materia
prima o delle materie prime agricole primarie
utilizzate, posti a una distanza di massimo 70
Per la violazione
delle norme
qui delineate è
prevista la sanzione
amministrativa
pecuniaria da un
minimo di
1.600
a un massimo
di 9.500 €
Km di raggio dal luogo di vendita o di consumo,
o provenienti dalla stessa provincia del luogo di
vendita o dal luogo di consumo del servizio di
ristorazione (oppure sbarcati entro i
70 km, nel caso del pescato).
Possono invece definirsi provenienti
dalla filiera corta i prodotti che arrivano
al consumatore finale senza
intermediario alcuno, oppure attraverso
al massimo un intermediario.
Per la promozione della vendita la
legge prevede la possibilità di riservare
uno spazio di almeno il 30%
delle aree destinate ai mercati in genere,
oltre che spazi adeguati per la pesca, prospicenti
i punti di sbarco. Regioni ed enti locali,
d’intesa con la grande distribuzione, possono
favorire la creazione di aree dedicate all’interno
dei locali. La legge prevede inoltre che i loghi
non dovranno essere posizionati sui prodotti e
sulle confezioni bensì nei punti di vendita, intesi
come spazi fisici o piattaforme online, oppure
direttamente nei luoghi di consumo degli stessi
prodotti.
greenplanner 183
Ambiente in tavola
La Sostenibilità in cucina inizia dai fornelli
sfizio tecnologico grazie all’utilizzo
di apparecchi sempre più
performanti ed efficienti, che accelerano
in modo significativo la
lavorazione garantendo preparazioni
di alto livello. Un vantaggio
in termini di funzionalità che
si rivolge indistintamente a tutti
gli appassionati ai fornelli, vegan
e no. «L’autoproduzione aveva
dato la spinta alla diffusione di
certi tipi di attrezzature, come la
macchina per le bevande a base
vegetale, l’estrattore, il mulino,
la fioccatrice o il germogliatore
– spiega Balducci –. Ora non abbiamo
più questa necessità, ma
ci è rimasta la scintilla negli occhi
alla vista di un nuovo elettrodomestico.
I vegani amano cucinare
e, con il fatto che all’inizio hanno
lavorato con grande fatica, a
mano a mano hanno imparato a
produrre i propri alimenti e a spea
cura di Olivia Rabbi
Elettromestici e attrezzi del mestiere:
il loro impatto sulla cucina vegana
A
chi abbraccia la scelta etica
di vivere vegan piace cucinare,
e tanto. Ma l’evoluzione
e l’ampliamento dell’offerta
di alimenti vegani certificati e
garantiti, nei negozi specializzati
e nella grande distribuzione, sta
cambiando le abitudini di preparazione
e cottura degli alimenti,
riducendo l’autoproduzione di
cibi e pietanze senza perdere la
passione di stare ai fornelli. Magari
utilizzando elettrodomestici
di ultima generazione, intelligenti
e adatti alle preparazioni che
soddisfano le esigenze vegane
così come quelle di salutisti, flexitariani
e, in generale, dei consumatori
interessati agli alimenti
plant-based. Una tendenza che
sta aprendo la strada, anche, a
una cucina sostenibile per consumi
energetici e riduzione degli
sprechi e dei rifiuti prodotti.
Come spiega Renata Balducci,
presidente dell’associazione AssoVegan.
Meno autoproduzione
Cucinare vegano nasce all’insegna
dell’autoproduzione di
alimenti e bevande a base di
soia e altri vegetali. Oggi però è
possibile trovare in commercio
una vasta gamma di preparati,
certificati VeganOk, biologici e di
qualità, che alleggeriscono il lavoro
in cucina ma non tolgono
la voglia di soddisfare qualche
GLI ELETTRODOMESTICI CHE CI DANNO UNA MANO VEG
Macchina per formaggio
e yogurt anche vegetali
Essiccatore
ARIETE B-cheese per formaggio e yogurt
anche vegan
Oltre ai formaggi freschi come mozzarella, ricotta o stracchino e yogurt,
prodotti utilizzando latte di origine animale, lavora in casa i prodotti
alimentari a base di bevande vegetali, come il tofu, adatti per chi soffre
di intolleranza al lattosio oppure ha scelto l’alimentazione vegana o
vegetariana.
ARIETE Essiccatore B-Dry
La distribuzione uniforme del calore nell’apparecchio disidrata
perfettamente frutta e verdura, ma anche funghi, erbe aromatiche e carne,
eliminando l’acqua e conservando i sali minerali e le vitamine presenti.
I contenitori separati permettono di essiccare nello stesso momento
alimenti diversi.
184 greenplanner
Ambiente in tavola
Il mondo vegan in Italia nel
2021 secondo il Rapporto
Italia Eurispes 2021*
Vegetariani e vegani 8,2%
(8,9% nel 2020)
Vegetariani 5,8%
(6,7% nel 2020)
Vegani 2,4%
(2,2% nel 2020)
+9% i vegani nel 2021
rispetto al 2020**
*Sul totale della popolazione. L’indagine
campionaria Eurispes è stata
realizzata su un campione probabilistico
stratificato in base alla distribuzione
della popolazione per sesso,
classe d’età (18-24 anni; 25-34 anni;
35-44 anni; 45-64 anni; 65 anni e
oltre) e area geografica (Nord-Ovest,
Nord-Est, Centro, Sud e Isole)
risultante dai dati dell’ultimo Censimento
Istat. I questionari sono stati
somministrati tra novembre 2020
e gennaio 2021. **Fonte: VeganOK
rimentare scoperte. L’evoluzione
degli elettrodomestici accompagna
un cambiamento culturale
nei confronti degli ingredienti:
pensiamo alla panna vegetale
liquida, montata perfettamente
grazie al frullatore a immersione,
o alle opportunità d’uso dei robot
di grande potenza, che possono
anche cuocere le pietanze.»
Cottura “furba”
per vegani e non
intelligente che fa tutto da solo ed è capace
di preparare e cuocere alimenti plant-based gustosi
L’elettrodomestico
piace al mondo vegan, così come a tutti coloro che cercano
un’alimentazione salutare e biologica. Ecco quindi gli apparecchi
che producono e preparano in autonomia piatti pronti e alimenti
freschi vegetali. Una tendenza che sta aprendo la strada, anche, a
una cucina sostenibile per consumi energetici e riduzione di sprechi
e rifiuti. Secondo Renata Balducci, presidente di AssoVegan,
«l’evoluzione degli elettrodomestici accompagna un cambiamento
culturale nei confronti degli ingredienti, pensiamo alla panna
vegetale liquida montata perfettamente grazie al frullatore a immersione
o alle opportunità d’uso dei robot di grande potenza, che
possono anche cuocere le pietanze». Se l’utilizzo dell’essiccatore
o dell’estrattore segna una tendenza alla diminuzione, dovuta alla
facilità di reperire in commercio prodotti biologici di qualità, continua
Balducci, la scoperta di nuove opportunità per la cottura dei
legumi freschi o secchi è la novità di rilievo: «La cottura dei legumi
in casa è impegnativa in termini di tempo e di attenzione, con la
pentola elettrica i legumi secchi di qualsiasi qualità e provenienza
cuociono in autonomia in 5-6 ore e ogni giorno sono pronti da
consumare». Soprattutto, senza produrre imballaggi da smaltire.
Chi sale, chi scende
Fra gli apparecchi della vecchia
guardia della cucina vegan resiste
il germogliatore, che conquista
uno spazio crescente anche
nell’alimentazione non vegana.
«All’inizio era un apparecchio
prettamente legato a noi, ma ora
non è più così: vediamo anche
ristoranti nei quali i germogliatori
Macchina per il pane
gluten free
Frullatore che prepara
e cuoce zuppe
Estrattore
PANASONIC Macchina per il pane B2510
Basta utilizzare il programma giusto, aggiungere gli ingredienti e la macchina
impasta, fa lievitare e cuoce da sola diversi tipi di pane, pizza, dolci e altri
impasti, con farine tradizionali oppure gluten free, ottenendo gli alimenti ideali
anche per chi soffre di celiachia, allergie e intolleranze al glutine.
IMETEC Frullatore SM 1000 Soup Maker
Grazie alla dotazione di programmi preimpostati automatici e facili da
gestire anche per i meno esperti, cuoce e frulla in autonomia gli ingredienti
per la preparazione di zuppe, vellutate, sughi e passati di verdure. Ma è
capace anche di produrre il classico frullato e deliziose composte di frutta.
HUROM Estrattore serie H-100
Con il processo di estrazione lenta, che non provoca surriscaldamento, da
frutta e verdura si ottengono succhi ricchi di vitamine e sali minerali e, nel
caso di alcuni modelli, anche frullati e gelati di frutta. Gli scarti possono
essere riutilizzati per zuppe, dolci e altre preparazioni alimentari fatte in
casa.
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Ambiente in tavola
sono utilizzati per qualsiasi pietanza,
vegana e non». Il discorso
cambia parlando dell’essiccatore,
visto che, secondo Balducci,
occorre forse guardare alla Sostenibilità
e alla riduzione dell’inevitabile
consumo di energia
elettrica dovuto all’uso prolungato
dell’apparecchio, a causa
dei tempi lunghi di essiccazione:
«L’essiccatore resta collegato
alla rete elettrica per molto tempo
e per quanto il consumo orario
sia basso le ore di funzionamento
sono tante».
Se il mulino domestico per la macinazione
dei cereali e legumi è
sempre stato piuttosto elitario
(«Ne avrò visto uno negli ultimi
venti anni», ammette Balducci),
l’estrattore conosce una certa
diffusione sul mercato, non solo
vegan. Eppure, «compravo ogni
giorno una buona quantità di
frutta e verdura biologiche e producevo
uno/due litri di estratto
che bastavano per un giorno, un
giorno e mezzo di consumo, a
fronte di circa tre ore di lavoro. La
scarsità di tempo della vita quotidiana
e la disponibilità di prodotti
pronti mi hanno portata a utilizzare
meno frequentemente anche
questo tipo di apparecchio».
Cottura lenta e sostenibile
L’ultima scoperta in casa vegan
è la pentola elettrica a cottura
lenta che, utilizzata per diverse
preparazioni (come zuppe e minestroni),
diventa preziosa per
la cottura quotidiana dei legumi,
favorendo il consumo di quelli
secchi al posto di quelli in scatola.
Riducendo in prospettiva
sprechi e imballaggi da smaltire.
«Noi vegani consumiamo molti
legumi, ma cuocerli in una pentola
normale ci aveva portato ad
abbandonare il legume secco a
vantaggio di quello in scatola o
in barattolo di vetro - continua
Balducci -. La cottura dei legumi
in casa è impegnativa in termini
di tempo e di attenzione perché
richiedono di essere continuamente
girati con l’asportazione
della schiuma per circa un paio
d’ore. Con la pentola elettrica i
legumi secchi si cuociono in autonomia
in 5-6 ore
e ogni giorno sono
pronti da consumare».
PER SAPERNE DI PIÙ
Risparmiare
con il batch
cooking
Cucinare i piatti in anticipo
e in buona quantità
e poi riporli, ben chiusi
in appositi sacchetti e contenitori,
nel freezer o in frigorifero.
Pronti per essere
consumati nel corso della
settimana. Il batch cooking
è una delle strategie utili in
cucina per utilizzare al meglio
gli elettrodomestici, dai
grandi ai piccoli apparecchi,
riducendo nel contempo i
consumi di tempo e di energia,
preparando in una volta
sola (per esempio nel week
end) le diverse pietanze da
consumare nei giorni successivi.
Si prestano bene
a questa tecnica alimenti
come le zuppe e il minestrone,
i brodi, la pasta al forno,
le polpette e gli hamburger,
meglio se raffreddati rapidamente
con l’abbattitore o
conservati sottovuoto.
Germogliatore
Pentola a cottura lenta
Pentola a cottura lenta
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BAVICCHI Germogliatore Geo Plus
Permette di coltivare facilmente i germogli grazie alla costante erogazione
dell’acqua, ed è disponibile in due versioni: manuale, con contenitori in plastica
per grandi quantità, in terracotta e in vetro, o elettrico con funzionamento
automatico. In viaggio, il sacchetto germogliatore è pratico e trasportabile.
CROCKPOT Slow Coooker Sizzle & Stew
Cucina e mantiene al caldo zuppe, carne, pesce, verdure, legumi e creme dolci
con una temperatura bassa e costante, aiutando a conservare le proprietà
degli alimenti. È pratica da utilizzare anche di notte o quando si è fuori casa, e il
contenitore interno è adatto anche al fornello a gas per una rosolatura veloce.
VORWERK Bimby
Smart e dal funzionamento intuitivo, basta programmarlo in pochi
passaggi e fa tutto da solo. Secondo i diversi modelli disponibili sul
mercato trita, macina, impasta, frulla, pesa gli ingredienti, prepara lo
yogurt, cuoce ad alta e bassa temperatura e a vapore, con cottura lenta
oppure sottovuoto.
Tabella non esaustiva a cura di Olivia Rabbi – testi chiusi in redazione a luglio 2022
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Neologismi
Green
a cura di Nicole Bianchi
Action for climate
empowerment
Action for climate empowerment (Ace – Azione per l’empowerment
climatico) è un’espressione che si riferisce all’obiettivo di
fornire a tutti i membri della società gli strumenti per potersi
impegnare nell’azione per il clima attraverso l’istruzione, la formazione,
la sensibilizzazione, la partecipazione pubblica, l’accesso alle
informazioni e la cooperazione internazionale sul tema. I giovani
intendono giocare un ruolo importante verso la transizione al futuro
sostenibile.
Antropocene
Il termine, coniato nel 2000 dal chimico olandese premio Nobel
Paul Crutzen, vuole indicare un’epoca geologica in cui l’essere
umano, con le sue attività, è riuscito con modifiche strutturali,
territoriali e climatiche a incidere sui processi geologici, con particolare
riferimento all’aumento delle concentrazioni di CO 2
e CH 4
nell’atmosfera.
Bio mountain
retreat
Come suggerisce il nome, letteralmente ritiro biologico in montagna,
si tratta di una vacanza benessere in un luogo di montagna,
con anche la possibilità di assaporare piatti preparati con i prodotti
biologici coltivati in loco.
Budget di carbonio
Traducibile in italiano come bilancio di CO 2
, il carbon budget è la
quantità di CO 2
che l’umanità può ancora emettere per avere una
chance e contenere il riscaldamento globale entro gli 1,5 °C rispetto
ai livelli preindustriali, come auspica l’Accordo di Parigi sul Clima.
Attualmente, in termini di numeri, parliamo di un dato approssimativo
quantificato intorno alle 310 Gt di CO 2
.
Carbon capture
and storage
È il termine generale per indicare un insieme di tecnologie e tecniche
che consentono la riduzione delle emissioni in atmosfera di
CO 2
provenienti da grandi sorgenti stazionarie, come per esempio
centrali elettriche alimentate da combustibili fossili.
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Carbon
footprint
Letteralmente ‘impronta di carbonio’, il termine indica il parametro
che, meglio di qualunque altra variabile, permette di determinare
gli impatti ambientali che le attività di origine antropica hanno sul
climate change e sul surriscaldamento del Pianeta.
Climate
neutrality
Con questo termine si intende il processo di raggiungimento di un
equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di gas climalteranti in
atmosfera. L’Unione Europea, in linea con gli impegni presi con l’Accordo
di Parigi del 2015 e ribaditi nella recente COP 26 a Glasgow, si
è data l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e l’ha posta
al centro del Green Deal.
Climate
strategy
Per Climate strategy si intende la definizione di obiettivi basati su
una quantificazione puntuale delle proprie emissioni, per attivare
un percorso virtuoso, e costruire una tabella di marcia per raggiungerli.
Una Climate strategy indica le tappe di un percorso molto
concreto verso la decarbonizzazione e implica la scelta di azioni
e innovazioni da adottare, come il cambiamento dei prodotti e dei
modelli di business.
Carbon tax
di Frontiera
Si tratta del Carbon border adjustment mechanism (Cbam), letteralmente
Meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera.
Il CBAM è il meccanismo parte del pacchetto clima Ue per tutelare
le imprese europee dai concorrenti che producono in paesi con
legislazioni sul clima meno rigorose dell’Ue. La proposta della Commissione
prevede che gli importatori europei acquistino carbon
credits corrispondenti al prezzo della CO 2
pagato se la produzione
fosse avvenuta nell’Unione.
Eco hotel
Così vengono definiti gli alloggi rispettosi della natura, come un
albergo o una pensione che si impegna fortemente nel minimizzare
il proprio impatto ambientale.
Forest
bathing
Pratica nata in Giappone con il nome di Shinrin-Yoku, consiste nel
fare lunghe passeggiate nei boschi, ritagliandosi uno spazio per sé
stessi, lontano dalla tecnologia e dalle preoccupazioni quotidiane.
Letteralmente “bagno nella foresta”, è un’esperienza immersiva
positiva sia per la mente sia per il corpo. (Vedi pag. 67)
Glamping
Parola macedone nata dalla fusione di due termini inglesi, ‘glamour’
e ‘camping’, è la versione chic del campeggio. Si soggiorna sempre
all’aria aperta, ma in tende più lussuose che offrono tutti servizi di un
classico hotel, quindi letti con materasso, mobili di design, elettricità
e bagno, con la bellezza di vivere nella natura. Una soluzione “detox”
per ridurre l’inquinamento non solo dell’ambiente, ma anche quello
che caratterizza la propria quotidianità.
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Green Deal
Quando parliamo di Green Deal, facciamo riferimento alla scelta
di un piano strategico che prevede l’adozione di varie misure di
diversa natura, da attuare tramite leggi, decreti e investimenti, al