Flotte&finanza n. 64 settembre

AMINA
PERCORSI FORMATIVI
Broker e consulente
Fornire la cassetta degli attrezzi per affrontare
l’evoluzione del mercato auto. È quanto si propone
il (per)corso di AMINA per Mobility Consultant
di Roberta Carati
Iacopo Chelazzi,
presidente
di AMINA.
Se avete guardato al mobility manager come all’evoluzione,
peraltro incompiuta, del fleet manager,
sappiate che si può andare anche oltre. AMI-
NA - Associazione Mediatori Italiani Noleggio Auto ha
avviato un corso di formazione della durata di 34 ore
che ha già laureato “i primi 50 Mobility Consultant”, riferisce
il presidente Iacopo Chelazzi. “Non siamo per la
vendita del noleggio a lungo termine ‘a scaffale’, chi
opera in questo mercato deve avere competenze tecniche,
etiche e personali. Vogliamo evitare di riprodurre il
mondo spregiudicato che si è creato con il boom della
telefonia, una tempesta di proposte e pochi superstiti.
Crediamo fortemente che la formazione del personale
- che passa per elementi di fiscalità, conoscenze manageriali,
approfondimenti sulle motorizzazioni - sia una
chiave fondamentale per assistere i nostri clienti e guidarli
nelle loro scelte in tema di mobilità”.
L’occasione per presentare l’inedita figura dell’AMINA
Mobility Consultant, l’incontro in sede a Milano in cui
sono stati illustrati i risultati dell’inchiesta realizzata da
Doxa su ‘Noleggio ed elettrificazione nella mobilità del
futuro’. Per il 41,3 per cento dei mille intervistati a campione
la prossima sarà un’auto ibrida, elettrica per il 29,3
e con motorizzazione tradizionale per il 23,3.
Poco più di 6 italiani su 100 hanno in programma di passare
all’uso di servizi di mobilità in sostituzione dell’auto
in proprietà; in realtà quest’ultima resta la modalità di acquisizione
preferita (65,9%), ma il noleggio a lungo termine
guadagna sempre più consensi tra i privati (28%).
Quanto, davvero, ne sai?
L’inchiesta Doxa delinea una panoramica anche riguardo
al livello di conoscenza, dichiarato, in fatto di nuove
tecnologie disponibili nel settore automobilistico.
Per quanto riguarda il Full Hybrid, la valutazione
è pari a 6.2 in una scala da 1 a 10,
appena sopra la sufficienza; si pone invece
al di sotto, 5.2, il livello di informazioni
sul Mild Hybrid, mentre la tecnologia
Plug-In Hybrid arriva al 5.5. Gli italiani si
sentono un filo più sicuri quando si parla di
trazione elettrica: qui il livello raggiunge il punteggio
di 6.2. Molto più bassa, comprensibilmente,
la conoscenza della trazione a idrogeno, 4.7.
Ottimisti battono pessimisti
Agli interpellati è stato anche chiesto di
dare una valutazione in merito al numero
di anni necessari per completare il
passaggio alla mobilità elettrica: il 40
per cento pensa che ci vorranno da cinque
a dieci anni, il 25 che ce ne vorranno
da dieci a venti. I più ottimisti, che hanno in-
dicato un tempo di due anni, sono solo il 5 per cento,
ma c’è anche un 19 per cento possibilista su una transizione
completa tra i due e i cinque anni. In numero
nettamente inferiore gli italiani che hanno espresso una
visione pessimistica: per il 7 per cento saranno necessari
più di venti anni, per il 4 questo passaggio non si completerà
mai.
L’NLT è uomo
Interessante, infine, la valutazione espressa sulla conoscenza
del servizio di noleggio a lungo termine. Il 74 per
cento delle persone che hanno risposto ne ha fornito
una positiva: sufficiente 36 per cento, buona 32, ottima
6. Di contro, il 26 per cento ha dato una valutazione negativa:
conoscenza mediocre per il 20 per cento, addirittura
nulla per il 6.
L’identikit di chi conosce meglio il noleggio a lungo termine
racconta che è uomo, ha tra i 35 e i 44 anni, un alto
livello di istruzione, risiede al Sud e nelle Isole. Lo stesso
identikit corrisponde al profilo della persona maggiormente
interessata al passaggio ai servizi di mobilità (car
sharing, car pooling, noleggio a lungo e a breve termine,
ecc.) in sostituzione dell’auto in proprietà.
La formula noleggio a lungo termine continua a essere
ritenuta molto più adatta per le grandi e medie aziende
e per gli enti pubblici. Fatica, invece, a sfondare tra i
privati, a dispetto dell'offerta e della massiccia comunicazione
da parte dei noleggiatori.
Motorizzazioni, tutte le opzioni possibili
Veicolo
a combustione
Veicolo ibrido
(non plug-in)
Veicolo ibrido plug-in
parallelo (PHEV)
Una partita tutta da giocare
Veicolo ibrido plug-in
serie (PHEV)
Veicolo elettrico
(BEV)
Il livello di conoscenza dichiarato dai mille intervistati dell’inchiesta Doxa in merito alle nuove tecnologie disponibili
nel settore automobilistico ruota intorno alla sufficienza: Full Hybrid 6.2, Mild Hybrid 5.2, Plug-In Hybrid 5.5.
AMINA
Dato di partenza: la metà dell’offerta di noleggio che raggiunge il cliente
finale è veicolata dai broker, mediatori nella proposizione di servizi di noleggio
che presidiano un mercato di piccole e medie imprese e di privati
(segmento, quest’ultimo, che vale circa il 18 per cento, in crescita di 4-5
punti anno su anno). “Oggi è tutto un canone”, sintetizza il presidente di
AMINA, Iacopo Chelazzi, “il cliente è convinto che sia tu a ‘montargli’ la
macchina. Maxi anticipo, gomme, franchigie... bisogna recuperare la sua
fiducia e capire i suoi bisogni. È una partita tutta da giocare”.
I broker associati ad AMINA vogliono giocare titolari. Per questo già in 50
hanno aderito al percorso formativo culminato con l’ottenimento della certificazione
di ‘AMINA Mobility Consultant’. Tre gli ambiti di competenza:
tecnica (tendenze del comparto auto, motorizzazioni, innovazioni tecnologiche,
aspetto fiscale/tributario), etica green (sostenibilità ambientale,
car pooling, car sharing, bike sharing...), personale/professionale (con percorsi
individuali e di gruppo che lavorano sulle soft skills, quindi motivazione
e gestione dello stress, e sulle hard skills in area informatica di base, quindi
pacchetto office, principi amministrativi fiscali, lingue...).
Il corso ha una durata di 34 ore di formazione in remoto, con incontri bisettimanali
di 2 ore ciascuno per un totale di 17 incontri.
“Continueremo su questo percorso”, ha detto Chelazzi,
“perché crediamo fortemente che la formazione del
personale sia una chiave fondamentale per assistere
i nostri clienti e guidarli nelle loro scelte in tema di mobilità”.
Il presidente di AMINA va oltre: “Inizieremo l’iter di
accreditamento presso il Mise”.
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26 - Flotte&finanza - settembre 2022
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