Flotte&finanza n. 64 settembre

IL PENSATORE
IL PENSATORE
a cura di Roberta Carati
Marzo 2017. Paolo Ghinolfi, che
un anno e mezzo prima ha
tenuto a battesimo la sua SIFÀ
Società Italiana Flotte Aziendali,
inaugura questa rubrica. Cinque anni
dopo, intervistarlo è prima di tutto
chiedergli un riassunto delle precedenti
puntate. “Sono stati i cinque anni più
complessi della storia del NLT in Italia.
Il biennio 2017-18”, entra nei dettagli
l’AD di SIFÀ, “è stato interessante
sebbene caratterizzato da instabilità di
Governo. Il 2019 è proseguito bene, fino
allo scoppio della pandemia che ha
reso il 2020 un anno estremamente
complicato. L’emergenza sanitaria ha
segnato anche il 2021, anno complesso
per motivazioni legate anche alla crisi
dei chip e alla difficoltà di produrre
veicoli nuovi. Nel 2022 è scoppiata la
guerra in Ucraina che ha sconvolto di
nuovo tutti gli equilibri”.
ISPIRAZIONE E VISIONE
Paolo Ghinolfi
In un mercato complesso, attraversato da tendenze di non
facile lettura perché messe in discussione dagli avvenimenti
quotidiani, l’AD di SIFÀ riscrive il concetto di mobilità green
F&F Non ha inventato lei la
Circular Economy, ma in Italia la
Circular Mobility porta la sua
firma. Che cosa manca perché
questo modello virtuoso trovi
reale applicazione?
››‰ È mancata la possibilità di dare
piena completezza al progetto di
Circular Mobility: abbiamo lanciato il
paradigma alla fine del 2019 ma poi la
pandemia ha sconvolto i nostri piani.
Malgrado la crisi sanitaria abbiamo
realizzato importanti iniziative anche nel
2020 e 2021, fino a organizzare il
secondo convegno nazionale Circular
Mobility a Bergamo a fine 2021 insieme
al nostro azionista BPER Banca.
In questo momento ci sono dei tavoli
tecnici e nei prossimi mesi potremo
capire quale indirizzo prenderà il nostro
progetto, soprattutto in un mercato
dirottato verso la mobilità elettrica.
Ma dobbiamo sempre valutare gli
ostacoli attuali: ad oggi l’elettrificazione
delle città italiane non è di facile
sviluppo, considerando anche l’aumento
dei prezzi dell’energia.
F&F Nel mezzo di una crisi
energetica senza precedenti la
transizione ecologica sembra aver
perso un po’ del suo appeal. Siamo
davvero spaventati o stiamo solo
cogliendo la palla al balzo per
rimandare azioni che già oggi
appaiono tardive?
››‰ L’elettrificazione è un tema in
divenire, in primo luogo perché non c’è
una visione chiara sulle strutture di
ricarica ai vari livelli, sia pubblici sia
privati. La burocrazia risulta essere
ancora troppo complessa per garantire
una rete che possa supplire alla
mobilità elettrica. È vero che i produttori
stanno inserendo in gamma veicoli
elettrici, ma è necessario che le auto
arrivino, perché oggi combattiamo con
problemi di fornitura drammatici e i
prezzi della logistica sono diventati
quasi insostenibili.
Oggi molti produttori pretendono che, a
fronte di acquisti importanti, almeno
una quota di veicoli sia elettrica. Ma in
questo modo si droga il mercato già
affaticato da incentivi altalenanti,
sottodimensionati rispetto alle
necessità e che non garantiscono un
accesso equo.
F&F L’innalzamento generalizzato
dei prezzi quanto va a toccare le
car list e car policy aziendali?
››‰ Noi noleggiatori stiamo subendo
un innalzamento impressionante dei
costi della materia prima: sono
aumentati tutti i listini e falcidiate le
scontistiche a noi riservate dai
costruttori. Nella tempesta perfetta,
inoltre, a causa della mancanza di
prodotto non possiamo vendere il
nostro usato, ma dobbiamo tenercelo e
spendere soldi per ripristinarlo e
metterlo in circolo per garantire il
servizio ai nostri clienti, e nella
fattispecie veicoli sostitutivi,
preassegnazioni, rinoleggio dell’usato
per supportare la mobilità di chi non
riesce a reperire un mezzo nuovo.
Questa situazione ha una ricaduta
inevitabile in termini economici che
giorno per giorno impatta sempre di più
su di noi come azienda e sul cliente
finale. D’altra parte, c’è ovviamente una
forte resistenza da parte dei fleet
manager davanti a tutti gli aumenti
proposti. È umano e, professionalmente,
quasi dovuto. Ma nella situazione
attuale non è più pensabile tenere i
prezzi conosciuti fino a 11-18 mesi fa
perché sono completamente cambiati i
parametri di mercato.
F&F Durante il Governo Draghi
Aniasa che aveva stigmatizzato
l’esclusione delle flotte aziendali
dagli ecoincentivi. Poi il
ripensamento ad agosto. Segno
che le istanze imprenditoriali
possono trovare ascolto a Roma?
››‰ Parlare di istanze imprenditoriali a
mio avviso è eccessivo, si tratta solo di
buon senso visto che il NLT
immatricola più del 25% del totale della
flotta circolante. La mancata elargizione
degli incentivi è stata un errore a cui si è
posto in qualche modo rimedio, ma
questo non basta. Il punto è che non
possono essere elargiti incentivi in
modalità ‘stop and go’, va fatta una
pianificazione strutturale che fino ad
oggi è mancata.
F&F Il noleggio gode di ottima
salute. Merito della formula in sé o
della capacità degli operatori del
settore di rendere l’offerta flessibile
e adattabile alle necessità più
diverse, per esempio dei privati?
››‰ Il concetto di ‘società di servizi di
mobilità’ è la vera essenza del nostro
mestiere. L’espressione ‘Noleggio a
Lungo Termine’ è una descrizione
tecnica che identifica in modo molto
‘semplice’ quello che facciamo, perché
si riferisce solo a una modalità di
contratto. La nostra attività consiste in
realtà nell’erogare una varietà di servizi
anche molto eterogenei a migliaia di
veicoli. Questo è il nostro mestiere, che
poi è una somma di tanti mestieri
diversi. Ed è qui che si fa la differenza
tra una società e l’altra: individuare i
servizi, erogarli nel modo dovuto e far
collaborare i vari fornitori per garantire
la massima soddisfazione del cliente.
F&F Sul mercato ci sono quattro top
player - a breve tre con la fusione
tra ALD e LeasePlan - e diversi
operatori piccoli o medio piccoli. La
sua SIFÀ sta bene dove sta?
››‰ La concentrazione tra più aziende
del settore è un fatto evidente e
necessario, per sostenere i costi di
struttura e per l’erogazione dei servizi.
Pertanto risulta pressoché inevitabile
effettuare delle economie di scala.
Per quanto riguarda SIFÀ, potrebbero
delinearsi nuovi scenari di evoluzione,
eventualmente da perseguire con
l’obiettivo di preservare le peculiarità
della nostra azienda, in primis la qualità
dei servizi e l’italianità. È fondamentale
che chi opera in Italia sia in grado di
interpretare le esigenze di questo
Paese. Il nostro payoff è La mobilità ha
nuove regole. Le tue, proprio per
avvalorare la massima
personalizzazione del servizio sulla
base delle specifiche necessità di ogni
singolo cliente. Chi saprà meglio
interpretare le esigenze italiane saprà
eccellere in questo mercato.
F&F Fare e fare bene è principio
ispiratore per SIFÀ. Quali
progetti ha dovuto lasciare nel
cassetto?
››‰ In un modo o nell’altro, non
abbiamo lasciato nessun progetto nel
cassetto. In qualche caso li abbiamo
solo procrastinati o testati come ‘pilota’.
Per esempio, i servizi di car sharing e
car pooling sono stati prima sviluppati
in piccole aree. Ora ci stanno dando
soddisfazioni, quindi saranno pronti per
essere lanciati in futuro anche su scala
nazionale.
F&F Per chiudere la rubrica optò,
allora, per una strofa di Vasco che
anticipava il concetto di resilienza:
“Sembrava la fine del mondo, ma
sono ancora qua”. E oggi?
››‰ Quella frase l’ho fatta mia quando
proponevo SIFÀ su un mercato già
maturo, dominato da multinazionali.
La chiave del successo è stata mettere
insieme un nucleo di persone che ha
saputo lavorare fin da subito in modo
coeso con l’obiettivo di sviluppare
un’azienda capace di raggiungere sul
mercato una posizione rilevante.
Affronteremo il futuro con umiltà e
grinta perché l’abilità senza la modestia
e la capacità di mettersi in discussione
non serve a nulla: l’obiettivo è crescere
ancora e conquistare sempre più nuove
aree di mercato per ritrovarci ancora tra
qualche anno a dire: “Sembrava la fine
del mondo, ma siamo
ancora qua”.
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